La seduta di allenamento efficace

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1 La seduta di allenamento efficace Aggiornamento stagione 2009/2010

2 Premessa Allenare vuol dire creare un percorso nel quale i giocatori trovino la possibilità di migliorare. Questo percorso deve iscriversi in una con3nuità di proposta che dai primi approcci del principiante, fino all alto livello, abbia una equilibrata progressione nei contenub acraverso un metodo opportuno per proporli. Un allenatore deve conoscere i contenu3 e deve saper gesbre il metodo.

3 Il metodo Il rugby, sia nei principianb sia nei giocatori di alto livello, ha le stesse caracerisbche di gioco di comba7mento e di evasione tra due squadre in situazioni sempre diverse e mutevoli ma con lo stesso obie7vo determinato dal regolamento: fare meta per chi acacca e impedirlo per chi difende. Far vivere costantemente questo rapporto tra a:acco e difesa è il mezzo per formare il giocatore sia sul piano sociale ed affe7vo, sia sul piano delle capacità motorie che su quello delle abilità specifiche del gioco (quelle tecnico tamche).

4 Il metodo 1. Il bambino 2. L alto livello Apprendere il gioco facendo comprendere al giocatore, a qualsiasi livello di età e di esperienza, il rispeco: Delle regole Dei principi Della reciprocità tra l a:acco e la difesa

5 Il metodo Come conseguenza il metodo che applichiamo sia per il principiante che per il giocatore di alto livello, sia per il bambino che per l adulto è lo stesso e si basa su un fondamento metodologico: Il lavoro in opposizione Per sviluppare il piano affemvo Per sviluppare il piano cognibvo Per sviluppare il piano motorio Per sviluppare il piano tecnico/ tamco

6 Il rugby ha quindi una grande complessità e variabilità di situazioni di gioco determinata dai comportamenb dei giocatori che non è possibile codificare. Compito dell allenatore è facilitare la comprensione di queste situazioni (adeguandosi al livello dei propri giocatori) per facilitare l apprendimento e favorendo la consapevolezza dei giocatori di ciò che fanno. Con la comprensione della situazione di gioco acraverso il gioco, contemporaneamente e progressivamente l allenatore offre anche la scoperta delle abilità tecniche per risolverle e le inizia a sviluppare. 3. Aus non prende info Irl si 4. Non comprensione adulb e bambini

7 Esigenze del gioco Situazione tattica Corretta presa d informazione Principi Essenza ALLENATORE Competenze del giocatore Affettive/Relazionali Cognitive Mentali Fisiche Tecniche/Tattiche Ef8icacia Polivalenti Osserva Valuta Interviene per facilitare l apprendimento Speci:iche di ruolo Dal generale al particolare Dal conosciuto all ignoto Dal semplice al complesso Dal grezzo al 8ine

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9 A:o ta7co Possiamo definire la ta7ca come qualsiasi decisione che avviene con il pallone in gioco nel rapporto di reciprocità acacco difesa. Possiamo definire la strategia come ciò che viene stabilito prima che il pallone sia in gioco. Nella formazione del giocatore la tamca prevale sicuramente sulla strategia. Nella prestazione del giocatore evoluto ad un iniziale idea strategica il giocatore deve saper tamcamente adacare la sua efficacia nel contesto della situazione di gioco e nel rispeco dei principi e della logica del gioco.

10 Il giocatore nel gioco prende una decisione In relazione al rapporto a:accodifesa Nel rispe:o dei principi del gioco E fondamentale che l allenatore permeca ai giocatori di avere delle referenze comuni sulla comprensione del gioco

11 Il giocatore nell a:o ta7co FaCori affemvi FaCori fisici Vedere Riconoscere Elaborare Decidere Agire FaCori percemvi FaCori tecnici

12 Come allenare l a:o ta7co? UBlizzando sempre un lavoro di opposizione. Dando priorità ad un gioco di movimento. MeCendo sempre in evidenza la relazione causa ed effeco nella reciprocità acacco/difesa. Dando ai propri giocatori la libertà di scegliere e rafforzando la loro consapevolezza nel fare. UBlizzando una modalità d intervento non autoritaria ma basata sul porre domande anziché dare soluzioni.

13 Qualche definizione Movimento del gioco E cosbtuito dal movimento del pallone e dei giocatori, nella reciprocità acacco/difesa, nel rispeco dei principi del gioco e dell essenza I pun3 d incontro Sono situazioni di gioco che la difesa impone all acacco in cui la volontà: dell acacco deve essere quella di conbnuare ad avanzare conservando il ritmo avanzante della difesa è quello di arrestare l avanzamento e possibilmente recuperare il possesso e contracaccare Le fasi di conquista Sono momenb del gioco regolamentab per numero di partecipanb finalizzate alla conquista del possesso del pallone

14 Il movimento del gioco 5. Il mov. del gioco Movimento del gioco (pallone e giocatori) Se difesa rallenta avanzamento si è in una ripartenza da pallone lento (nessuno squilibrio) Arresto del movimento in un punto d incontro Se attacco mantiene velocità di avanzamento si è nel movimento del gioco (squilibrio a favore dell attacco) Obiettivo attacco continuare ad avanzare nel ritmo Obiettivo difesa fermare avanzamento, recupero o rallentare

15 L allenatore nella proposta di allenamento ad ogni livello deve applicare i principi metodologici che permecono una proposta efficace: dal generale al parbcolare dal conosciuto all'ignoto dal semplice al complesso dal grezzo al fine Seguendo poi il principio dell allenamento: FARE RIPETERE AGGIUNGERE a ritmi al3 per allenare, a ritmi bassi solo per istruire

16 E fondamentale che l allenatore concepisca la formazione del giocatore come una progressione che: Non è un insieme di competenze lavorate le une dopo le altre. E una progressione a spirale in cui le competenze acquisite interagiscono le une con le altre e si arricchiscono reciprocamente per permecere mano a mano di accedere a un livello superiore di competenze.

17 Nel preparare la seduta l allenatore deve domandarsi: Chi sono i miei giocatori? (quali mo3vazioni quali capacità quale vissuto quali esigenze) Quali sono gli obie7vi da perseguire? Quali mezzi di allenamento (le esercitazioni) u3lizzare? Come verificare se gli obie7vi sono raggiun3? (ossia come valutare)

18 L obiemvo della seduta viene stabilito in relazione all osservazione del gioco, in base alla quale si definisce una priorità su cui intervenire per un allenamento o per un ciclo di allenamenb. Quindi la definizione degli obiemvi di un ciclo di allenamenb (semmana, mese, anno) non può che scaturire dalle riflessioni dell allenatore e dalle sue capacità di analisi.

19 GIOCO Allenamento Osservazione dei comportamen 3 dei giocatori Definizione degli obie7vi ANALISI

20 Stabilito l obiemvo della seduta l allenatore definirà quali sono i mezzi (le esercitazioni) per poter raggiungere l obiemvo. Così come deco precedentemente anche le esercitazioni devono essere stabilite in base alle riflessioni dell allenatore (non copiando gli altri). Prima di tuco bisogna determinare quale mezzo di allenamento è più idoneo per raggiungere l apprendimento di un determinato obiemvo.

21 La scelta di quale mezzo di allenamento ublizzare dipenderà dall obiemvo stabilito in seguito all osservazione, in quanto ogni mezzo sarà più appropriato di altri al raggiungimento dell obiemvo: 6. Totale 7. Parziale ColleMvo totale ColleMvo parziale Comprensione legata all ublità del giocatore ed alla logica del gioco. (Dove sono? Cosa faccio?) Comprensione legata all ublità ed alla logica del gioco. (Dove sono? Cosa faccio?) 8. Ranghi ridotti Ranghi ridom Qualità di realizzazione delle varie situazioni di gioco. (Come lo faccio?)

22 In base a quanto precedentemente esposto il ciclo di allenamento seguirà questo ordine dal generale al parbcolare per poi tornare al generale. Colle7vo totale (es. 15vs15) Colle7vo parziale (es. 7vs7; 8vs8 ) Ranghi rido7 (es. 1vs1; 2vs1, 2+1vs 2 ) L allenatore in base al processo precedentemente indicato valuta quali mezzi ublizzare nella singola seduta e nella programmazione di più sedute

23 Introduzione: dare l obiemvo della seduta ai giocatori (deve essere uno, massimo due e deve essere condiviso). Creazione di un clima posi3vo: condizione fondamentale per l apprendimento. Riscaldamento: in relazione con l obiemvo. Parte Principale: momento principale per l apprendimento da parte dei giocatori. Gioco reale: valutazione dell apprendimento. Bilancio della seduta: coinvolgimento dei giocatori acraverso domande ed il far valutare loro la seduta.

24 In base all obie7vo la stru:urazione di una seduta di allenamento deve tener conto di: 1. Numero dei giocatori a disposizione 2. Spazio: in relazione agli obiemvi 3. Tempo: durata totale e delle singole esercitazioni (comunque è un riferimento di massima in quanto il tempo è stabilito dalla valutazione dell apprendimento) 4. Materiale a disposizione (num. palloni, conem ed altro)

25 5. Consegne e regole: stabilite in relazione all obiemvo specifico di ogni singola esercitazione. 6. Parametri di efficacia: ossia l osservazione di cosa è importante per far evolvere la seduta. I parametri di efficacia sono comportamenb che rispondono al modello di efficacia dei giocatori in ogni situazione del gioco. 7. Criteri di valutazione: saper valutare se è avvenuto l apprendimento in base ad un evoluzione dell allenamento in relazione al livello dei giocatori.

26 Un elevata percentuale di tempo dedicata all obiemvo (rapporto parlato prabca ) Un tasso elevato di comportamenb dei giocatori in rapporto direco con il compito da apprendere Un adeguamento ommale dei contenub della proposta alle competenze dei giocatori (adeguarsi al livello) Una evoluzione (miglioramento) del comportamento dei singolo giocatori in relazione all obiemvo proposto Clima posibvo per tuca la durata della seduta

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29 Come osservare Posizione ommale ACenzione e concentrazione prima sulla globalità dell esecuzione ACenzione e concentrazione poi sugli aspem analibci dell esecuzione (dal generale al parbcolare) ACenzione sui comportamenb sul pallone e sullo spazio (la priorità dell osservazione è legata all obiemvo) Concentrarsi sui parametri di efficacia e non sulla forma

30 Comportamento del giocatore OSSERVAZIONE Comportamento a:eso DIFFERENZA Natura e grandezza della differenza Iden3ficazione della causa Intervento per correggere Nessun Feedback Feedback generico Feedback interrogabvo Feedback descrimvo Feedback direco e prescrimvo

31 Quali cause: Consegne poco chiare Livello acenbvo inadeguato Insufficienza livello preparazione condizionale e coordinabva Livello tecnico non adeguato rispeco alla proposta Vissuto inadeguato Condizione psicologica Combinazioni di più

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