ORARIO FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA GIORNATA TIPO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA
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- Agnella Marra
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1 P.O.F
2 Premessa L Ingresso alla Scuola dell Infanzia dei bambini nuovi iscritti e il rientro degli altri costituisce una tappa fondamentale di crescita che vede il bambino il più delle volte alla sua prima esperienza nel sociale, in un nuovo ambiente e in relazione con persone che non appartengono al suo contesto familiare. Attraverso la scelta di argomenti trainanti, le insegnanti creano un ambiente accogliente, stimolante, rassicurante e motivante per i bambini e per i genitori. La scuola diverrà un luogo magico e le insegnanti guideranno per mano i bambini in questo nuovo suggestivo mondo in cui crescere, imparare e provare emozioni indimenticabili. Con il piano dell Offerta Formativa, il Collegio dei Docenti della Scuola Paritaria dell Infanzia I Pesciolini, presenta le caratteristiche e le scelte didattiche che la configurano come luogo di crescita e formazione dell identità affettiva-relazionalecognitiva del bambino. E tra i nostri obiettivi, porre la nostra scuola nella prospettiva di un sistema formativo integrato, in cui esistano le condizioni di apprendimento, di relazioni e di vita. In tale prospettiva, le scelte e le azioni del Collegio si articolano verso una progettualità che, tenendo conto delle risorse interne ed esterne, risponde ai bisogni specifici dei bambini, permettendo a tutti lo sviluppo dell identità, delle competenze, dell autonomia e puntando quindi verso il successo formativo. Il nostro P.O.F. si pone l obiettivo di armonizzare le varie attività per il raggiungimento delle finalità individuate e determina le modalità di partecipazione di tutte le componenti, garantendo l informazione per una piena conoscenza delle scelte educative ed organizzative. La pubblicizzazione dei contenuti di questo P.O.F. e delle opportunità educative previste, sarà effettuata attraverso incontri con le famiglie al fine di renderlo noto., oltre ad essere sempre disponibile in segreteria per la consultazione. 2
3 ORARIO FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA La Scuola dell Infanzia Paritaria I Pesciolini, è in funzione da Settembre a Giugno dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 7,30 alle ore 13,30. Rispetta i giorni di chiusura del calendario ministeriale, oltre il 4 Giugno per la Festa del Santo Patrono e il 15 Maggio per la Festa dell Autonomia Siciliana. GIORNATA TIPO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA La giornata alla scuola dell infanzia è così articolata: Ore : Accoglienza bimbi Ore : Appello e colazione Ore : Preghiera del mattino e gioco libero Ore : Attività didattiche in sezione Ore : Attività pratiche in sala igienica (uso dei servizi e pulizia) Ore : Preparazione all uscita Ore : Attività ludiche ed intrattenimento prima dell uscita 3
4 RISORSE UMANE Quest anno scolastico 2013/2014, l Organico è composto da: - n. 1 Rappresentante legale della Società Cooperativa Sociale Onlus - n. 1 Coordinatrice delle attività educative-didattiche - n. 2 docenti titolari di sezione - n 1 docente di religione - n. 1 personale amministrativo - n 1 socio lavoratore volontario che svolge le funzioni di personale ausiliario RISORSE STRUTTURALI La Scuola Paritaria dell Infanzia I Pesciolini è composta da n 2 sezioni materne, spaziose e piene di luce,in ogni sezione si è cercato di predisporre angoli dedicati alle varie attività, sfruttando al meglio gli spazi. Gli arredi sono predisposti in modo da facilitare lo svolgimento delle attività e l incontro del bambino con oggetti e persone. Nella predisposizione di spazi e arredi, abbiamo tenuto conto della necessità del bambino di: Muoversi liberamente in sicurezza Restare da solo senza correre rischi Relazionarsi con il piccolo gruppo Relazionarsi con il grande gruppo Interagire con gli adulti Gli spazi sono utilizzati nelle attività educative didattiche durante l arco della giornata Il bambino puo accedere liberamente agli spazi: SPAZIO LETTURA: in questo spazio viene data l opportunità ai bambini di leggere ed ascoltare le favole e la musica. Lo spazio è dotato di tappeto morbido e cuscini per sedersi comodamente e rilassarsi; di teatrino con marionette per la rappresentazione delle storie; di libri e sussidi utili per la lettura;di stereo con cd per l ascolto di musica e favole sonore. SPAZIO GIOCO LIBERO: il bambino ha la possibilità di giocare liberamente ed interagire con i coetanei dando sfogo alla fantasia. SPAZIO RELAX: il bambino può approfittare di un angolo morbido per riposarsi dalle attività didattiche in attesa dell uscita. SPAZIO LABORATORIO: il bambino ha la possibilità di creare, manipolare, utilizzare materiali diversi, travasare, incollare, svolgere attività grafico-pittoriche. Ogni laboratorio è dotato di materiale adeguato all età dei bambini. 4
5 GRANDE SALONE : in questo ambiente unico di 40 mq circa, i bambini potranno svolgere attività psico-motorie, recite e piccole rappresentazioni teatrali, attività laboratoriali che richiedono grandi spazi. SALA IGIENICA: questo ambiente è dotato di servizi igienici a misura di bambino per favorire l autonomia dal pannolino. In oltre i bambini usufruiscono di una zona-riposo attrezzata con lettini;adiacente ai locali dei servizi igienici si trova la zona fasciatoio attrezzata con lavabo e cambio pannolino per i bambini della sezione materna di età inferiore ai tre anni che ancora hanno il pannolino.i servizi igienici sono predisposti per accogliere bambini portatori di handicap. ANALISI SOCIO-AMBIENTALE La nostra scuola dell infanzia si trova in un contesto socio-economico medio, ed è sita in un quartiere centrale della città di Messina, con una buon numero di presenze di famiglie di immigrati. Nella maggior parte dei casi, entrambi i genitori dei bambini iscritti lavorano. Gran parte dei bambini sono residenti e abitanti nel quartiere. L organizzazione della scuola e la sua istituzione consentono di accogliere bambini in situazione di svantaggio economico e diversamente abili. La nostra scuola ha instaurato rapporti positivi di collaborazione con gli enti locali presenti nel territorio: - ASL- Medicina Scolastica - Servizi sociali - Comune FATTORI DI QUALITA DEL SERVIZIO SCOLASTICO Condivisione delle scelte educative. Collaborazione di tutto il personale nella risoluzione dei problemi della scuola. Lavoro collegiale degli insegnanti. Attenzione alla diversita. Traguardi irrinunciabili e comuni. Disponibilita degli insegnanti a comprendere la valutazione come un operazione finalizzata alla correzione del metodo didattico e non come espressione di giudizio nei confronti del bambino. Flessibilita organizzativa. Rapporto costante e costruttivo con le famiglie. Flessibilta oraria. 5
6 RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA La famiglia è per sua natura il luogo più idoneo per far crescere il bambino. Sin dalla prima infanzia, però, è necessaria la collaborazione di altri ambienti, primo fra tutti la scuola, che, affiancando i genitori, completi in ambito sociale il loro progetto educativo. E molto importante quindi che tra la famiglia e la scuola ci sia collaborazione, unità di intenti, accordo nei mezzi per sviluppare appieno la personalità del bambino. La nostra scuola favorisce un clima di dialogo, di confronto e di aiuto nei confronti delle famiglie, che vengono coinvolte nella condivisione delle finalità educative e nella progettazione. Attraverso varie occasioni d incontro con le famiglie, progressivamente si costruiscono rapporti di fiducia, stima, rispetto che favoriscono una migliore comprensione e collaborazione con l insegnante e il personale della scuola. DA GENNAIO A MARZO: ha luogo l OPEN DAY, giornata in cui la scuola rimane aperta a disposizione di genitori e bambini che vogliano visitare la struttura e ricevere informazioni sul prossimo anno scolastico o iscrivere i propri figli. La scuola si organizza ad accogliere i bambini e le loro famiglie per una prima conoscenza dell ambiente-scuola. SETTEMBRE:i genitori sono invitati ad un colloquio individuale con le insegnanti della sezione in cui è stato inserito il proprio figlio, allo scopo di conoscere la storia del bambino. OTTOBRE: nella prima assemblea di sezione in occasione dell elezione del rappresentante di classe, le insegnanti incontreranno il gruppo dei genitori. NOVEMBRE/FEBBRAIO/GIUGNO: avranno luogo tutti gli altri incontri con genitori durante i quali sarà possibile verificare i progressi fatti dai bambini o segnalare eventuali problemi. Nella prima assemblea di classe le insegnanti presentano il PROGETTO EDUCATIVO della scuola e si confrontano sull andamento del primo periodo di frequenza. Durante quest assemblea i genitori individuano ed eleggono un loro rappresentante che farà parte del Consiglio d Intersezione. Durante il corso dell anno scolastico la scuola documenterà l attività didattica svolta e comunicherà alle famiglie le iniziative che si attueranno di volta in volta. 6
7 INTEGRAZIONE DEI BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI O IN CONDIZIONI DI DISAGIO SOCIO-ECONOMICO L integrazione rappresenta un importante momento di crescita personale ed umana per ogni componente della comunità scolastica. Impegna docenti, compagni e genitori nel processo di accettazione della diversità. Nelle sezioni in cui è inserito un bambino diversamente abile, le insegnanti avranno particolare attenzione a predisporre spazi, materiali e ad individuare strategie appropriate e necessarie al pieno sviluppo delle potenzialità individuali, in funzione dell integrazione. Il PEI diventa parte integrante della programmazione, individua obiettivi e metodi utili per il loro conseguimento. Per quanto riguarda gli alunni che presentano situazioni di svantaggio socio-economici tali da generare difficoltà di relazione, di comportamento e di apprendimento, le insegnanti si faranno carico di integrare proposte e modalità durante le attività educative e didattiche. Per i casi particolari sarà richiesta la collaborazione degli Enti Locali. LE SCELTE EDUCATIVE-DIDATTICHE La Scuola dell Infanzia promuove la formazione integrale della personalità del bambino, portandolo: - All acquisizione di capacità e competenze di tipo comunicativo,espressivo,logico ed operativo; (COMPETENZE) - All equilibrata maturazione delle componenti cognitive, affettive, sociali e morali; (IDENTITA ) - Alla progressiva conquista dell indipendenza. (AUTONOMIA) La nostra metodologia nasce dall attenzione alla relazione adulto-bambino. Un bambino con una propria storia portatore di bisogni primari fondamentali che caratterizzano comportamenti e necessità specifiche di ogni fascia di età: 3 ANNI -APPARTENENZA -SICUREZZA -BISOGNO DI NUOVE ESPERIENZE 4 ANNI -RELAZIONARSI -AUTO ORGANIZZAZIONE -BISOGNO DI CONOSCENZA E SCOPERTE 5 ANNI -AUTOSTIMA -VALORIZZAZIONE DELLE ABILITA -CONOSCENZA 7
8 Un adulto che ha un atteggiamento positivo, rassicurante e sereno,che ponendosi in ascolto valorizza il bambino in tutte le sue espressioni : - LA FIDUCIA che l adulto da al bambino e alle sue capacità, gli permette di crescere; - GLI INTERVENTI con modalità specifiche, in riferimento ai bisogni ed agli obiettivi di ogni fascia di età. - L ATTENZIONE a dare significato ad ogni istante della giornata, perché è consapevole che non c è separazione tra il gioco, il lavoro e la cura del bambino nei suoi bisogni primari, perché non c è separazione nella persona. PERCORSO EDUCATIVO L azione educativo-didattica comune a tutte le sezioni, si attua attraverso un percorso annuale nel quale tutte le proposte sono strettamente concatenate tra di loro. Le proposte e le attività sono diversificate in base alle fasce di età e alle realtà presenti nelle singole sezioni; pertanto sono anche flessibili nel tempo e suscettibili di variazioni in base alle tracce emerse dai bambini. Nel primo periodo scolastico si pone attenzione all inserimento e adattamento dei bambini nella sezione. Durante tale periodo si compie una prima osservazione della realtà della sezione. Per la stesura della programmazione educativa didattica periodica le insegnanti adottano le Unità di Apprendimento, nel quale si evidenziano gli obiettivi Specifici e Formativi di una singola area. ACCOGLIENZA Per i più piccoli spesso si tratta del primo distacco dalla mamma e per tutti l'ingresso nella scuola dell infanzia rappresenta l'inizio di una nuova avventura in un gruppo di coetanei e con diverse figure di riferimento. L'esperienza della separazione e il graduale inserimento in un nuovo contesto non riguardano solo i bambini, ma anche i genitori. Gli educatori terranno questo ben presente e saranno attenti ad aiutare entrambi a gestire il distacco nel migliore dei modi, anche perchè la serenità della mamma nel lasciare il proprio figlio sapendolo in buone mani è fondamentale nell'aiutare il piccolo a frequentare la nuova comunità. L accoglienza del bambino è un momento significativo e delicato, per questo riteniamo così importante valorizzarla attraverso un progetto specifico e ponendo una particolare attenzione nell organizzazione di un orario articolato che permetta l inserimento graduale. METODOLOGIE I bambini vengono accompagnati nel loro cammino di crescita e maturazione con ascolto e disponibilità da tutti gli adulti presenti nella scuola che formano così una COMUNITA EDUCANTE. 8
9 La nostra scuola si contraddistingue per il clima famigliare e accogliente che vi regna: semplicità ed autenticità dei gesti in ogni momento della giornata dall attività guidata al momento del pranzo, del riposo o del gioco libero. Accoglienza, ascolto, amicizia e proposta che sfociano nelle più svariate attivita : grafiche, pittoriche, manipolative, motorie, musicali, teatrali, ludiche ecc con l utilizzo di vari materiali e tecniche. Alla fine dell anno scolastico tutto il materiale elaborato da ogni bambino viene rilegato in un fascicolo personale completo di documentazione fotografica e consegnato alla famiglia. Tutte le attività e gli interventi educativi sono progettati collegialmente dalle insegnanti e dalla coordinatrice della scuola. Le insegnanti della scuola, consapevoli delle profonde e inestricabili relazioni che sussistono tra il piano della formazione e quello della didattica, nonché delle dinamiche intercorrenti tra ambito socio-relazionale ed affettivo e ambito di apprendimento, sostengono il concetto di scuola come luogo privilegiato della crescita, non solo intellettiva, ma anche personale del bambino come individuo che si appresta ad avere un proprio ruolo sociale. Le insegnanti, dunque, si propongono di attuare una didattica basata sulla centralità del bambino come persona che: esprime attitudini socio-affettive e relazionali, inclinazioni, interessi e bisogni; attraversa la fase importante della sua crescita; possiede uno specifico e prezioso retroterra familiare; vive in una società dinamica e complessa, all interno di un sistema globalizzato caratterizzato da grandi cambiamenti, specie nel campo della comunicazione e della tecnologia. Fulcro dell attività didattica e dimensione privilegiata dell azione didattica risulta il gruppo-sezione, sul quale gli interventi didattici saranno orientati al: benessere individuale e collettivo, basato sul rispetto e la valorizzazione delle singole identità, in relazione alle differenze di ordine personale, sociale, culturale, etnico, religioso; potenziamento della motivazione all apprendimento; rispetto delle regole, dei tempi e delle attività scolastiche, nonché dei rispettivi ruoli delle diverse componenti scolastiche. a. COLLEGIALITÀ nella ricerca all interno del Collegio docenti di criteri guida condivisi in grado di orientare tutta l azione formativa; nella ricerca nella comunità educante di un comune orizzonte pedagogico e valutativo capace di dare il necessario senso di unitarietà. 9
10 b. FLESSIBILITÀ E GRADUALITÀ nella programmazione, in base alla situazione della classe, alle potenzialità dei bambini, all andamento dell anno scolastico; nella disponibilità ad azioni di sostegno, di approfondimento e potenziamento in riferimento a situazioni di difficoltà. c. TRASPARENZA nella esplicitazione degli obiettivi, dei criteri di verifica e di valutazione, dei metodi e degli strumenti; nella valutazione formativa come atto che orienta e fornisce ai bambini e alle loro famiglie indicazioni per l autocontrollo dei procedimenti e delle tecniche di apprendimento. d. PROMOZIONE DEL SUCCESSO FORMATIVO nello stimolare i bambini alla curiosità, all interesse e alla partecipazione attiva, all entusiasmo nel gioco e nelle attività; nello sviluppo dell autostima e della motivazione, attraverso un attenta azione di orientamento che faccia emergere le potenzialità e le risorse personali del bambino. e. INNOVAZIONE nello sforzo di aprirsi a ciò che le recenti ricerche offrono nel campo pedagogico e didattico; nel riconoscimento dell importanza dell attività laboratoriale come strumento operativo che renda concreta la possibilità di fare esperienza in piccolo gruppo e per fasce d età. f. CONTINUITÀ nella ricerca di familiarità con la scuola primaria g. SIGNIFICATIVITÀ da realizzare mediante la creazione di situazioni didattiche che possano entrare a far parte del proprio vissuto. Le attività didattiche della scuola dell infanzia sono svolte sulla base delle Indicazioni Nazionali che fissano per tutte le scuole gli obiettivi generali del processo formativo e gli obiettivi specifici di apprendimento. Gli obiettivi formativi per le scuole dell infanzia sono organizzati per campi d esperienza: -il sé e l altro (promozione della capacità di riconoscere e di rispettare norme di vita e di cooperare con gli altri) -il corpo in movimento (promozione della coscienza del proprio corpo) 10
11 -linguaggi, creatività, espressione (sviluppo della creatività) -i discorsi e le parole (comunicare, dialogare, conversare) -la conoscenza del mondo (esplorare la realtà circostante) Il bambino va accompagnato con una metodologia che prevede tempi e spazi concreti, possibilità di ricerca, di azione e di interazione carichi di significati a misura del bambino. Le metodologie privilegiate sono: -ascolto attivo, -circle time, -problem solving, -metodologia della comunicazione interpersonale: corporea, iconica, verbale e grafico, -metodologia dell esperienza:attività percettivo motorie, con esperienze come sentire interiore. La metodologia della Scuola dell'infanzia riconosce come suoi connotati essenziali: la valorizzazione del gioco l'esplorazione e la ricerca la vita di relazione la mediazione didattica l'osservazione, la valutazione e la verifica INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA Dall anno scolastico 2011/2012 l insegnamento della religione cattolica è affidato ad un insegnante specializzata che svolge attività specifiche in base a turnazioni di ore 1,30 a settimana per ogni sezione. Per i bambini che non si avvalgono dell I.R.C. le insegnanti propongono attività alternative legate alla programmazione periodica. Il percorso formativo scandito dalle varie feste liturgiche aiuterà a incontrare e a camminare con Gesù,vera fonte di vita e di luce. L insegnamento della religione cattolica aiuta il bambino a porsi in relazione con Gesù che è la fonte dell amore e dell amicizia vera. 11
12 AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA LABORATORI e PROGETTI La programmazione annuale prevede l ampliamento dell offerta attraverso i seguenti LABORATORI E PROGETTI: ARTE IMMAGINE ECOLOGIA ED. CIVICA E STRADALE ED. ALLA SALUTE DRAMMATIZ. E TEATRO INTERCULTURA PROGETTI: MUSICANDO ENGLISH LAB GIOCODANZA 1 pittura, costruzione e manualita Riciclo; creiamo l orticello all asilo! Educazione al rispetto dell ambiente conosciamo i segnali stradali, costruiamo la nostra città, conosciamo gli ambienti naturali e antropomorfi corpo umano e alimentazione; costruire la piramide alimentare recita natalizia e recita di fine anno scolastico. i diritti umani e le differenze culturali, educazione alla cooperazione Propedeutica musicale basata sul gioco e sul canto Progetto sperimentale di bilinguismo Conoscenza del corpo delle proprie capacità motorie MUSICANDO La sensibilizzazione alla musica nella fascia d età dai 3 ai 6 anni ha finalità molteplici che riguardano soprattutto la formazione del bambino, oltre che il fargli acquisire competenze prettamente musicali. Riteniamo che, in questa fascia d età, l attività musicale sia un linguaggio particolarmente efficace e che, data la valenza comunicativa; esso rappresenti un valido aiuto per il raggiungimento di obiettivi importanti, aprendo canali di comunicazione dove ancora le parole vengono poco padroneggiate. La modalità di apprendimento del linguaggio musicale è analoga a quella del linguaggio verbale ed il bambino nell età prescolare possiede un potenziale da tenere in considerazione, data l irripetibile plasticità cerebrale che si va perdendo con l aumentare dell età. La musica rappresenta, in oltre, per il bimbo una fonte di grande interesse e di coinvolgimento senso-motorio. 12
13 Obiettivi: Sviluppare le capacità percettive relative all orecchio musicale attraverso l ascolto. Migliorare i tempi di attenzione e di coinvolgimento nell attività musicale. Differenziare il suono dal silenzio e riconoscere ed identificare suoni appartenenti al proprio vissuto. Individuare la direzionalità del suono e seguirla con movimenti del corpo. Acquisire abilità ritmiche attraverso il movimento del corpo e la sperimentazione di oggetti sonori. Discriminare, gestire ed esprimere le emozioni suscitate dall attività musicale. Acquisire consapevolezza della propria voce e della propria corporeità. Imitare canti adatti e assimilarli nel tempo. Interagire l attività musicale con altri tipi di linguaggi (grafico pittorico ). Attività: Ascolto di vari brani suonati o cantati dal vivo e riprodotti tramite stereo: sono vari e scelti in base a caratteristiche musicali e tempi di durata opportuni. Coinvolgimento in attività conseguenti agli ascolti (girotondi, giochi ritmici, body percussions etc.) Proposta di canti da imparare tratti dal repertorio dell infanzia, da quello popolare ed etnico. Manipolazione di oggetti da suonare, sia veri strumenti musicali che oggetti discrepanti in grado di produrre suoni. Costruzione di strumenti musicali con materiale da recupero (bottiglie di plastica, cartoni, scatole vecchie, etc..). Attività finalizzate al rendersi conto della propria corporeità e della propria voce sulla base di filastrocche popolari.. Sonorizzazione di brevi storie, fiabe e avvenimenti del vissuto quotidiano del bambino. Per la documentazione, riportare i momenti più significativi in cartelloni correlati da foto, i testi delle canzoni apprese, commenti ed osservazioni. Riproporre il gioco musicale anche in occasione di feste e ricorrenze. 13
14 ENGLISH LAB L'unico momento della vita in cui è possibile appropriarsi spontaneamente di una risorsa importante come il bilinguismo è la prima infanzia. Sia che si tratti di perfetto bilinguismo simultaneo, sia che si tratti di bilinguismo consecutivo, meno perfetto, la plasticità fisiologica e cognitiva del bambino lo rende un processo spontaneo assolutamente privo di controindicazioni. Il bilinguismo favorisce un più ricco sviluppo mentale e una più articolata personalità dal punto di vista affettivo e sociale, motivo per cui la nostra scuola ha deciso di dare l opportunità ai bambini di intraprendere questo nuovo percorso di esperienze considerato, per quest anno, sperimentale. PERCORSO DI APPRENDIMENTO: Comprensione Memorizzazione Ripetizione Produzione guidata Produzione spontanea GIOCODANZA Il Laboratorio ha l obiettivo di educare al movimento e alla conoscenza di sé, acquisendo in tal modo la consapevolezza e il controllo delle proprie possibilità motorie e delle espressioni emotive, cognitive e comportamentali. Con il Giocodanza i bambini si sottopongono ad un immersione completa, libera e liberatoria nel gioco, che educa e scioglie i loro movimenti conducendo ad una corretta coordinazione, anche utilizzando attrezzi-giocattolo e oggetti di uso quotidiano. OSSERVAZIONE - VALUTAZIONE VERIFICA Per le insegnanti della scuola dell infanzia, valutare significa comprendere i livelli raggiunti da ogni bambino e individuare i processi da promuovere per stimolare la crescita e la maturazione. La verifica delle conoscenze e delle abilità avviene attraverso l osservazione sistematica dei bambini in situazioni di attività programmate, gioco libero e guidato., nelle conversazioni e attraverso l uso di schede. L osservazione considera: il bambino la relazione interpersonale il contesto educativo La sintesi delle osservazioni permetterà poi di passare alla valutazione che verrà effettuata al termine di ogni unità di apprendimento, secondo gli indicatori: 14
15 AUTONOMO PARZIALMENTE AUTONOMO NON AUTONOMO Sarà sempre e comunque una valutazione intesa come interpretazione di quanto osservato, per dare un senso a quello che il bambino ha imparato e individuare i traguardi da potenziare e sostenere. L osservazione consente, in oltre, di valutare e verificare le esigenze del bambino e di riequilibrare le attività di insegnamento in rapporto alle risposte date dagli alunni. La valutazione/verifica prevede: momento iniziale volto a delineare le capacità con cui il bambino accede alla scuola dell infanzia; momenti periodici inerenti alle proposte educative, che consentono di controllare la validità dell azione educativa per, se necessario, correggerla o modificarla, momento finale per la verifica degli esiti formativi e la validità del percorso educativo/didattico. Alla fine dell anno ai bambini, vengono proposte schede di verifica degli obiettivi utili al passaggio alla scuola primaria. RISORSE ECONOMICHE La nostra scuola attinge le sue risorse economiche dalle rette mensili corrisposte dalle famiglie e dai contributi Regionali e Ministeriali, oltre all intervento economico dei soci, nelle situazioni che lo richiedono. GIORNI DI CHIUSURA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola rispetta la chiusura nei giorni festivi previsti dal calendario;oltre il 3 Giugno Festa della Santissima Trinità; il 4 Giugno in occasione della festività della Madonna della Lettera, Santa Patrona della città di Messina e il 15 Maggio per la festa per l Autonomia Siciliana. La chiusura per ferie estive è prevista nel mese di Agosto. Il presente P.O.F. è stato approvato dal collegio docenti e costituisce un impegno comune per la sua attuazione. 15
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