GLI ARGOMENTI. a. Prevenzione situazionale. b. Sistemi di videosorveglianza. Cos è? PRINCIPI TEORICI
|
|
- Giacinto Manzoni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Corso per comandanti e ufficiali della polizia municipale Facoltà di Giurisprudenza, 2005 GLI ARGOMENTI a. Prevenzione situazionale b. Sistemi di videosorveglianza Trento, 15 giugno 2005 Cos è? La prevenzione situazionale include misure volte a ridurre le opportunità che (1) sono dirette a forme di criminalità altamente specifiche; (2) riguardano la gestione, il disegno o manipolazione dell ambiente in un modo il più possibile sistematico e permanente; (3) rendono il crimine più difficile e rischioso, o meno remunerativo o giustificabile così come lo considera un ampia schiera di autori di reato. PRINCIPI TEORICI Teoria dell attività di routine Affinchè un reato accada deve esserci una convergenza nel tempo e nello spazio di tre elementi: 1) un potenziale autore di reato; 2) un bersaglio adeguato; 3) l assenza di un guardiano capace di sventare il reato 1
2 PRINCIPI TEORICI PRINCIPI TEORICI Quali caratteristiche deve avere un bersaglio per essere adeguato? V.I.V.A. VALORE è da intendersi sia in senso economico che affettivo INERZIA è il peso del bersaglio ma anche la sua capacità di resistenza VISIBILITA è l esposizione del bersaglio alla vista dell autore di reato ACCESSIBILITA è la facilità per l autore di reato di raggiungere il bersaglio PRINCIPI TEORICI Crime Pattern Theory Questa teoria concentra la propria attenzione sul fatto che le persone e gli oggetti coinvolti in episodi di reato si muovono nello spazio e nel tempo. I tre concetti fondamentali sono: NODI: da intendersi come i luoghi da e a cui le persone sono dirette. PERCORSI: da intendersi come i tragitti percorsi dai soggetti per muoversi da un nodo all altro. LIMITI: da intendersi come i confini delle aree dove la gente vive, lavora, fa shopping o si diverte. 2
3 PRINCIPI TEORICI Teoria della scelta razionale Questa teoria si concentra sul modo di prendere le decisioni da parte dell autore di reato. Il suo presupposto principale è che la criminalità è un comportamento agito in funzione di uno scopo destinato ad arrecare un beneficio di qualunque tipo a chi lo commette. La teoria della scelta razionale immagina che l autore del reato, prima di agire, valuti anche se in maniera approssimativa e incompleta - i costi e i benefici della propria condotta. Per comprendere le scelte criminali, occorre sempre analizzare categorie di reato altamente specifiche. PRINCIPI TEORICI Compito della prevenzione situazionale è quello di individuare e progettare interventi capaci di ridurre le opportunità criminali perché l occasione fa l uomo ladro Opportunità e criminalità: : 10 principi/1 1. Le opportunità giocano un ruolo nel causare tutti i tipi di reato 2. Le opportunità criminali sono altamente specifiche 3. Le opportunità criminali sono concentrate nel tempo e nello spazio 4. Le opportunità criminali dipendono dai movimenti quotidiani 5. Un reato produce opportunità per un altro reato 3
4 Opportunità e criminalità: : 10 principi/2 6. Alcuni prodotti offrono più opportunità criminali di altri 7. I cambiamenti sociali e tecnologici producono nuove opportunità 8. Le opportunità criminali possono essere ridotte 9. Ridurre le opportunità non provoca solitamente uno spostamento del crimine 10. Concentrarsi sulla riduzione delle opportunità può produrre una più ampia flessione dei livelli di criminalità 1.Le opportunità giocano un ruolo nel causare tutti i tipi di reato ESEMPI a. telefonate oscene b. armi e omicidi c. commercio di droga e appartamenti d. studi sulla violenza nei bar e nei pubs 4
5 Suicidio e opportunità: : il caso inglese 2. Le opportunità criminali sono altamente specifiche Poiché i reati sono diversi, la riduzione delle opportunità sono altrettanto diverse. Rimuovere un opportunità criminale può non avere effetto sull altra. Ad esempio, assumere personale per raccogliere denaro all uscita di un parcheggio multi piano può portare a una riduzione dei furti d auto. Ma questa misura avrà pochi effetti nel ridurre i furti su auto in sosta delle macchine parcheggiate ai piani superiori. 3. Le opportunità criminali sono concentrate nel tempo e nello spazio Questo perché: 1. molti beni e persone non sono bersagli adatti per attacchi criminali; 2. molti luoghi non favoriscono la commissione di reati; 3. un certo luogo può essere ideale per un reato in un certo tempo ma sfavorevole in un altro; 4. coloro che possono scoraggiare la commissione dei reati come i proprietari, i portieri, le guardie giurate non possono essere ovunque; 5. nemmeno gli autori di reato possono essere ovunque. Generatori di criminalità/ Attrattori di Criminalità/ Detrattori di criminalità 5
6 4. Le opportunità criminali dipendono dai movimenti quotidiani Ad esempio il movimento di persone che va al lavoro genera un movimento di ladri d appartamento verso le zone residenziali. Al contempo il ritorno delle persone a casa dal lavoro genera un movimento dei ladri verso le zone commerciali e industriali. Occorre prestare attenzione a come si dislocano le attività sul territorio. Ad esempio, collocare una scuola superiore vicina a un centro commerciale genera taccheggio, vandalismo e assenze ingiustificate da scuola. Piazzare due scuole vicine può generare risse, se l età è la stessa, o bullismo se le età sono diverse. 5. Un reato produce opportunità per un altro reato Il migliore esempio deriva dal furto in appartamento, che può generare diversi tipi di reato, incluso un aggressione o una violenza sessuale nell abitazione. Un furto in appartamento genera anche reati quali la ricettazione e l uso fraudolento di carte di credito. Inoltre, se gli autori coinvolti sono più d uno, si possono generare risse sulla spartizione del bottino. In particolare i singoli autori di reato possono essere coinvolti nella criminalità in altri 8 modi: 1. spendendo i guadagni illeciti in droga e prostitute; 2. ripetendo il reato di nuovo contro la stessa vittima o bersaglio; 3. spendendo tempo con altri autori di reato; 4. spendendo tempo con gente pericolosa che li vittimizza 5. spendendo più temo in ambienti pericolosi in ore pericolose 6. provocando altre persone per aggredirle 7. sviluppando una forte dipendenza al consumo di droga 8. indebolendo la propria capacità di giudizio attraverso l abuso di sostanze e quindi assumendo maggiori rischi 6
7 6. Alcuni prodotti offrono più opportunità criminali di altri ESEMPI telefoni cellulari, distributori di biglietti automatici, musica leggera vs musica classica 7. I cambiamenti sociali e tecnologici producono nuove opportunità In generale i beni di massa passano attraverso 4 stadi: a. stadio dell innovazione bene molto costoso, difficile da usare, limitato a un cerchia ristretta di consumatori b. stadio di crescita diminuiscono i prezzi, aumenta la facilità d uso e il numero di consumatori c. stadio del mercato di massa - i prezzi diminuiscono ancora, aumenta la facilità d uso e il numero dei consumatori d. stadio della saturazione il bene è talmente diffuso che perde di valore. ESEMPIO: calcolatrici tascabili vs telefoni cellulari 8. Le opportunità criminali possono essere ridotte Se non fosse vero che ridurre le opportunità aiuta a prevenire la criminalità, nessuno ad esempio si prenderebbe la briga di chiudere la propria auto, la propria casa, di tenere al sicuro i propri soldi. 7
8 9. Ridurre le opportunità non provoca solitamente uno spostamento del crimine La criminalità può spostarsi in cinque modi: - si può spostare da una zona all altra (spostamento geografico); - si può spostare da un tempo a un altro (spostamento temporale); - si può spostare da un bersaglio a un altro (spostamento del bersaglio); - un metodo di commissione dei reati può essere sostituito da un altro (spostamento tattico); - un tipo di reato può essere sostituito da un altro (spostamento per tipo di reato) ESEMPIO: biglietterie automatiche della metro di Londra Obbligatorietà del casco in Germania 8
9 10. Concentrarsi sulla riduzione delle opportunità può produrre una più ampia flessione dei livelli di criminalità Oltre a dimostrare lo spostamento della criminalità è un fenomeno marginale, le ricerche hanno rivelato che possono verificarsi invece delle diffusioni di benefici. Esempi:, etichette antitaccheggio sui libri (con benefici anche sui VHS) Cos è? (Closed Circuit Television Camera) è una misura di prevenzione situazionale che consente di controllare un area da una zona remota. La telecamera raccoglie immagini che sono trasferite a un monitor dove sono a disposizione per essere osservate, riviste e imagazzinate. La telecamera può essere statica o PTZ (pan, tilt e zoom) cioè manovrabile dx/sx e alto/basso con capacità di zoomare sulle immagini. Può essere fissa o mobile e trasmettere in via analogica o digitale. 9
10 GLI ARGOMENTI a. Prevenzione situazionale b. Sistemi di videosorveglianza Quali effetti potrebbe produrre un sistema : Colto in flagranza riducono la criminalità perché aumentano la possibilità che l autore di reato sia colto in flagranza Sei stato ripreso riducono la criminalità perché fanno desistere gli autori di reato che non vogliono essere ripresi dalla telecamere Parcheggiatore ficcanaso - poiché aumenta l utilizzo dell area coperta dalla aumenta la sorveglianza naturale e quindi il controllo Efficace organizzazione C può facilitare un efficace razionalizzazione delle forze di polizia Pubblicità (generale) può scoraggiare gli autori di reato Pubblicità (specifica) la presenza di telecamere significa che la criminalità viene considerata un problema serio quindi l autore di reato desiste dal compierlo Tempi del reato possono avere meno impatto sui reati compiuti rapidamente in quanto l autore pensa di avere il tempo di evitare le telecamere o di scappare Effetto memoria la pubblicità su incoraggia la potenziale vittima ad essere più consapevole del rischio che corre e a prendere le misure necessarie Richiamo dei prudenti: i cittadini più prudenti usano le aree con Competenze - possono rendere più competenti le agenzie di controllo nel prevenire la criminalità Professionalità - analizzando le immagini via gli operatori possono conoscere meglio il territorio individuando hot spot e catalizzatori di criminalità Disimpegno formale - l uso delle può portare a un disimpegno delle agenzie di controllo formale Disimpegno informale - l uso delle può ridurre la sorveglianza naturale. Le persone non amano la ripresa 10
11 Le tecnologie utilizzabili SISTEMI ANALOGICI SISTEMI DIGITALI. 11
12 Linee guida della polizia scientifica inglese per i sistemi di videosorveglianza Monitor & Control L osservatore può determinare il numero, la direzione e la velocità di movimento delle persone la cui presenza gli ènota Detection In seguito a segnalazione l osservatore può, attraverso una ricerca, appurare con un alto grado di certezza se una determinata persona è visibile nelle immagini Recognition L osservatore può dire con un alto grado di certezza se l individuo ripreso sia o meno la stessa persona che ha visto in precedenza Identification La qualità dell immagine e il dettaglio dovrebbero essere sufficienti per permettere l identificazione di un soggetto oltre ogni ragionevole dubbio ROTAKIN ROTAKIN a funzione piena camera monitor 100% non meno del 5% ROTAKIN funzione detection non meno del 10% ROTAKIN funzione recognition non meno del 50% ROTAKIN funzione identification non meno del 120% 12
13 IL ROTAKIN TEST E un test di affidabilità del sistema di videosorveglianza ideato in Inghilterra. Rotakin è il nome del manichino che testa ruotando - la qualità della ripresa in movimento. Il test: - determina l area coperta dalla telecamera; - verifica la misura del target sullo schermo e dire se può essere visto più o meno facilmente dall osservatore; - determina la capacità del sistema di individuare target statici o in movimento; - mostra le differenze tra diversi tipi di camuffamento e di scena e la capacità di riconoscimento del sistema; - determina l effetto di diversi tipi di illuminazione della scena; - misura e corregge i margini di errore delle lenti delle telecamere. Requisiti operativi A. Area di interesse evidenziare sulla mappa i punti che necessitano di osservazione B. Problema 1. Target da osservare (persone, gruppi, individui, oggetti, veicoli, traffico, etc.) 2. Quale attività del bersaglio è attenzionata (danneggiamenti, graffiti, furti, aggressioni, etc.) 3. Scopo dell osservazione (monitor, detect, etc.) 4. Qualità dell immagine necessaria per ottenere risultato Requisiti operativi C. Risposta operativa 5. Risultato atteso da un efficace risposta all attività da contrastare (ridurre la criminalità, ripristino della circolazione, riportare tranquillità, etc.) 6. Chi mette in atto la risposta (poliziotti, sicurezza privata, etc.) 7. Tempi per una risposta efficace (il prima possibile, minuti, ore, giorni, etc.) 8. Quando si richiede l osservazione (24 ore su 24, di giorno, su richiesta, giorni di scuola/ di vacanza, etc.) 9. Condizioni in cui il sistema deve essere funzionante (speciali condizioni atmosferiche, o particolari condizioni di luce) 13
14 Requisiti operativi C. Ruolo dell osservatore 10. Cosa deve fare l osservatore quando rileva l attività sospetta (es. allertare la polizia, seguire l azione, identificare il luogo dell attività, etc.); 11. Come può sapere l osservatore dove e quando osservare (segnalazione, strategia, fortuna, etc.) 12. Quanto rapidamente l osservatore deve agire 13. Chi compie l osservazione su cui si basa la risposta 14. Dove l osservazione si svolge (municipio, sala operativa, etc.) Requisiti operativi D. Altri aspetti da considerare 15. Stakeholders 16. Quale priorità è assegnata all attività (essenziale, auspicabile, dipendente dalla minaccia) 17. Possibilità e frequenza dell attività controllata (quanto spesso accade?) 18. Quanto deve essere efficace l azione (scoprire almeno il 50% dei reati, efficace all inizio e meno affidabile nel tempo, etc.) 19. Benefici derivanti dall intervenire rispetto al non intervenire (riduzione criminalità, supporto investigativo, aumento del senso di sicurezza, riduzione delle lamentele, etc.) I problemi più frequentemente riscontrati da Home Office per gli impianti sono: 1 - il soggetto è troppo piccolo per essere facilmente visto o identificato (è spesso il risultato di chi volendo risparmiare copre un area molto vasta) 2 - le immagini dei soggetti in movimento sono confuse e perdono i dettagli. 3 - C è scarsità di luce sul soggetto al punto che l immagine è così slavata e indistinta da non potere essere chiaramente vista e identificata 4 - l immagine è sfuocata 5 - il target non è visto chiaramente, o non è visto abbastanza o non è visto per niente. Ciò può essere causato da un ostruzione alla visuale, dalla difficoltà di utilizzare i controlli remoti o dalla tecnologia non adeguata. 14
15 DATA e ORA L efficacia del sistema si riduce nel tempo e va testata periodicamente. Occorre prestare attenzione alla correttezza della data e dell ora. Home Office ha verificato che su 20 sistemi il 70% aveva errori tra i 5 e gli 810 secondi. INDICAZIONE : la data sempre corretta, sull ora margine di 5 secondi. DISPLAY: è consigliato inserire nell immagine dello schermo data e ora. Tuttavia la scelta dello stile, della misura e dello sfondo va fatta con cautela perché altrimenti si possono coprire importanti elementi dell immagine. GLI ARGOMENTI a. Prevenzione situazionale b. Sistemi di videosorveglianza Sala di controllo linee guida Massimo 16 telecamere per operatore (4 è consigliato) L operatore dovrebbe fare pause brevi ogni ora per almeno 5-10 minuti La stanza deve essere ventilata, la disposizione delle attrezzature e dei mobili devono consentire all operatore di muoversi a proprio agio e con comodità La dimensione dello schermo delle deve tener conto del livello di dettaglio mostrato, dagli obiettivi del sistema e della distanza dall operatore. Alcuni monitor (incident monitor) vanno montati direttamente sulla postazione di lavoro a una distanza compresa tra 50 e 150 cm. Ciò consente all operatore di svolgere eventuali analisi della scena in situazioni di emergenza o se necessario 15
16 La valutazione La valutazione condotta tra il 2002 e il 2004 in Inghilterra su 13 diversi sistemi di videosorveglianza ha analizzato i seguenti aspetti: 1) impatto sulla criminalità 2) atteggiamento dell opinione pubblica 3) fattori che influenzano l efficacia delle Trento, 15 giugno 2005 La valutazione: l impatto l sulla criminalità/1 Tutti i sistemi avevano l obiettivo di ridurre la criminalità. Su 13 casi analizzati 6 hanno riportato una diminuzione dei livelli di criminalità ma solo in un caso la diminuzione è attribuibile alle. Nei 7 casi in cui vi è stato l aumento di criminalità questo non ha dipeso dalle. Certi reati sono influenzati più di altri: i reati impulsivi lo sono meno di quelli premeditati. Sono aumentati i reati violenti contro la persona e diminuiti i furti di autoveicoli secondo i trend nazionali 16
17 La valutazione: l impatto l sulla criminalità/2 La copertura è positivamente correlata alla dimensione della riduzione ma in modo non statisticamente significativo La correlazione tra copertura di telecamere e dimensione della riduzione persiste sino a quando non si raggiunge il punto di saturazione Ci sono indicazioni riguardo la maggiore efficacia delle in ambienti con punti di accesso limitati e controllati, come le aree con entrate e uscite. La valutazione: l impatto l sulla criminalità/3 Lo spostamento nello spazio della criminalità è accaduto ma non spesso. In un caso si registra uno spostamento e un aumento dei livelli complessivi della criminalità in un altro dei soli furti in appartamento. Un altro studio ha mostrato un aumento dei reati contro i veicoli nelle zone d ombra non coperte del sistema. La valutazione: l atteggiamento l dell opinione pubblica/1 L indagine è stata condotta in 12 diverse aree (9 quartieri residenziali; 3 centri urbani). I temi toccati riguardano: A. Consapevolezza delle Cittadini consapevoli (da 61% a 97%), soprattutto nelle piccole aree residenziali. B. Preoccupazione di subire un reato Sapere che sono installate delle telecamere nel proprio quartiere non necessariamente accresce il senso di sicurezza degli intervistati 17
18 La valutazione: l atteggiamento l dell opinione pubblica/2 C. Senso di sicurezza Cresciuto ma non in modo statisticamente significativo D. Denunce di reato 8 schemi su 12 riportano una riduzione delle denunce ma i valori non sono statisticamente significativi E. Modifiche nei comportamenti Gli intervistati raramente hanno modificato i propri comportamenti a seguito dell installazione delle. La valutazione: l atteggiamento l dell opinione pubblica/3 F. Sostegno alle Diminuisce il sostegno alle dopo l implementazione in modo statisticamente significativo, sebbene l atteggiamento sia generalmente favorevole (oltre il 70%). Le preoccupazioni riguardo le libertà civili descrescono a seguito dell installazione G. Efficacia percepita Diminuisce a seguito dell installazione, così come diminuisce la convinzione che la polizia intervenga in modo repentino o che i cittadini denuncino maggiormente i reati La valutazione: altri fattori/1 Obiettivi del progetto Molti progetto non avevano chiaro i propri obiettivi. L esistenza di finanziamenti per ha creato un bisogno. Dove sono state raccolte statistiche, queste sono state prodotte in modo maldestro o distorto in modo da ottenere il finanziamento Gestione molti schemi hanno fatto affidamento a consulenti tecnici il cui lavoro non è stato seguito perché mancavano competenze. Vi sono state difficoltà nel coinvolgere la polizia che si è dimostrata riluttante ad utilizzare i mezzi messi a disposizione. Inoltre la mancanza di conoscenza e competenza dei manager di progetto ha compromesso l efficacia di molti schemi 18
19 La valutazione: altri fattori/2 Densità, copertura e posizionamento Solo 7 progetti su 13 hanno delineato una procedura per decidere il posizionamento delle telecamere. La densità e la copertura delle telecamere è variata molto perché le competenze non erano adeguate Caratteristiche tecniche Si sono utilizzate molto le telecamere PTZ perché manovrabili dall utente e quindi capaci di rendere più efficace il controllo. Operazioni in sala di controllo Solo 6 su 13 erano coperte 24 ore su 24. La valutazione: conclusioni/1 C è stata la tendenza ad installare telecamere aspettando chissà quali impressionanti risultati, ignorando le complessità di questa sfida, e non definendo esattamente quali obiettivi doveva soddisfare il sistema. Valutati i risultati su quanto emerso in questo rapporto, non può essere definita un successo. Tuttavia questi risultati non sorprendono se guardiamo al contesto in cui sono maturati. I finanziamenti non sono andati alle aree più bisognose né a quelle che presentavano una buona impostazione La valutazione: conclusioni/2 in generale non ci sono stati progetti da seguire ma gli schemi di sono diventati lo strumento per ottenere finanziamenti pubblici. [ ] La verità è che le sono un potente mezzo che la società sta solo cominciando a capire. Possono sembrare semplici da usare ma non lo sono. [ ] Occorre riconoscere che ridurre e prevenire la criminalità non è un compito facile e che soluzioni cotte e mangiate possono difficilmente fare bene, qualunque sia l investimento economico che sta alle spalle. M. Gill 19
20 Videosorveglianza e Privacy Videosorveglianza e Privacy Videosorveglianza e Privacy 20
21 Videosorveglianza e Privacy Videosorveglianza e Privacy Videosorveglianza e Privacy 21
22 La valutazione: l impatto l sulla criminalità/3 La valutazione: l impatto l sulla criminalità/3 Corso per comandanti e ufficiali della polizia municipale Facoltà di Giurisprudenza, 2005 GLI ARGOMENTI a. Prevenzione situazionale b. Sistemi di videosorveglianza Trento, 15 giugno
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliDa dove nasce l idea dei video
Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi
DettagliUN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE
GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di
DettagliMentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario
Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con
DettagliCorso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti
Secondo il D.Lgs. 81/2008 s.m. e l Accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione del 21 dicembre 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Dr. Sebastiano Papa Valutazione dei rischi
Dettaglicome nasce una ricerca
PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue
Dettaglil presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione Europea. L'autore è il solo responsabile di questa pubblicazione (comunicazione) e
l presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione Europea. L'autore è il solo responsabile di questa pubblicazione (comunicazione) e la Commissione declina ogni responsabilità sull'uso
DettagliInnovazioni nella programmazione 2014-2020 e valutazione ex ante. Paola Casavola DPS UVAL 11 luglio 2013
Innovazioni nella programmazione 2014-2020 e valutazione ex ante Paola Casavola DPS UVAL 11 luglio 2013 Perché le innovazioni nella programmazione sono molto rilevanti per la valutazione ex ante e la VAS?
DettagliIl Gruppo di lavoro ha articolato l operazione in fasi:
La Camera dei deputati è stata tra le prime istituzioni italiane a realizzare, nella seconda metà degli anni novanta, una versione del proprio sito che, riferita ai tempi, poteva definirsi accessibile.
DettagliAPPLICATION SHEET Luglio
Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno
DettagliProject Cycle Management
Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliIL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliCome archiviare i dati per le scienze sociali
Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513
DettagliPrevenzione Formazione ed Informazione
Il Rischio Sismico Prevenzione Formazione ed Informazione Giuseppe Licata Esperto in Sistemi Informativi Territoriali e Telerilevamento. Laureando in Scienze Geologiche, curriculum rischi geologici Il
DettagliNUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING
gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA
DettagliCosa ci può stimolare nel lavoro?
a Cosa ci può stimolare nel lavoro? Quello dell insegnante è un ruolo complesso, in cui entrano in gioco diverse caratteristiche della persona che lo esercita e della posizione che l insegnante occupa
DettagliCasi concreti PREMESSA casi concreti completa e dettagliata documentazione nessun caso concreto riportato è descritto più di una volta
Casi concreti La pubblicazione dei casi concreti ha, come scopo principale, quello di dare a tante persone la possibilità di essere informate della validità della consulenza individuale e indipendente
DettagliIDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE
IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal
DettagliLa rivista aziendale. Tavola rotonda Comunicare la salute: gli strumenti Modena, 30 ottobre 2003
La rivista aziendale Tavola rotonda Comunicare la salute: gli strumenti Modena, 30 ottobre 2003 Conflitti d interesse del relatore Il relatore è amministratore dell Agenzia Zadig di giornalismo scientifico,
DettagliCOME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.
COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. UNA METAFORA PER SPIEGARE I DSA La psicologa americana ANIA SIWEK ha sviluppato in anni di pratica professionale un modo semplice ed efficace di spiegare i DSA ai bambini,
DettagliCOSA FARE SE SI È VITTIMA DI STALKING? Strategie d azione
COSA FARE SE SI È VITTIMA DI STALKING? Strategie d azione Non esiste un'unica soluzione che vada bene per ogni situazione di molestie assillanti. Le strategie d azione rivelatesi efficaci nel contrastare
DettagliI FURTI DI BICICLETTE A BOLOGNA
I FURTI DI BICICLETTE A BOLOGNA indagine ISTAT Reati, vittime, percezione della sicurezza. Anni 2008-2009 L unico reato in aumento nel nuovo millennio 2,5% 2002 3,8% 2008-09 è il solo reato che cresce
DettagliBrand Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Introduzione
Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Un corso di Marco De Veglia Brand Positioning: la chiave segreta del marketing Mi occupo di Brand Positioning
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliL analisi video Gli algoritmi più diffusi e interessanti
L analisi video Gli algoritmi più diffusi e interessanti Serie vol. 0805/2010 Cos e l analisi Video? Con il termine Analisi Video si intende genericamente la capacità di un sistema di controllo video (detto
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza
DettagliGAS GASIA gruppo di lavoro GAST PROGETTO RIO MEOLETTO
GAS GASIA gruppo di lavoro GAST PROGETTO RIO MEOLETTO La nostra idea Partendo da un nucleo ridotto di aderenti al Gas, abbiamo pensato di cambiare ruolo: da semplici consumatori solidali a imprenditori
DettagliIL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci
UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di
DettagliALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!
ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliDecentramento e federalismo
Decentramento e federalismo Teoria economico-finanziaria dell ottimo livello di governo. Principi: ECONOMIA PUBBLICA (6) Le giustificazioni del decentramento e del federalismo sussidiarietà; responsabilità;
DettagliPer la gestione e lo sviluppo di una rete di vendita
Formazione professionale manageriale 1 Per la gestione e lo sviluppo di una rete di vendita Il ruolo del team manager Acquisire la consapevolezza delle relazioni (verso i suoi capi, verso i suoi collaboratori,
DettagliSTOP AI FURTI CONSIGLI E STRUMENTI PER IL CONTRASTO ATTIVO AI FURTI DI BICI: LA TUA E QUELLA DEGLI ALTRI MICHELE RESTUCCIA L ALTRA BABELE / SNARK
STOP AI FURTI CONSIGLI E STRUMENTI PER IL CONTRASTO ATTIVO AI FURTI DI BICI: LA TUA E QUELLA DEGLI ALTRI MICHELE RESTUCCIA L ALTRA BABELE / SNARK 13 Dicembre 2014 UniBike L Università della Bicicletta
DettagliGruppo di lavoro La comunicazione sociale
Gruppo di lavoro La comunicazione sociale Il mondo Afsai è in fermento, con nuove attività e nuovi progetti. In occasione dell Assemblea Generale vorremmo quindi raccogliere proposte per organizzare i
DettagliIl progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I
CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di
DettagliL asset più importante, l investimento più remunerativo? La governance, è tempo di investire nel «governance budget»
Authorized and regulated by the Financial Services Authority L asset più importante, l investimento più remunerativo? La governance, è tempo di investire nel «governance budget» Il processo di investimento
DettagliSISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA
L Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha varato nuove regole per i soggetti pubblici e privati che intendono installare telecamere e sistemi di videosorveglianza Il nuovo provvedimento
DettagliLa ricerca empirica in educazione
La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliSISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive
SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive Il sistema di gestione della qualità a cui mi riferisco è quello relativo alla norma ISO-9001:2000. Prima di entrare
DettagliPerché si fanno previsioni?
Perché si fanno previsioni? Si fanno previsioni per pianificare un azione quando c è un lag fra momento della decisione e momento in cui l evento che ci interessa si verifica. ESEMPI decisioni di investimento
DettagliDomande Domande 1. Sesso F M 2. Età < 10 10-15 15-17 > 17 3. Classe e scuola frequentata 4. In quale zona o frazione abiti? 5. Ti senti sicuro nella città in cui vivi?, sempre Abbastanza Poco
DettagliSegmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento
Lezione n. 5 Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento Prof.ssa Clara Bassano Corso di Principi di Marketing A.A. 2006-2007 Verso la strategia aziendale Mission + Vision = Orientamento
DettagliStudio o faccio i compiti?
Devo leggere o studiare? Per oggi c erano i compiti, ma non c era nulla da studiare. Che fortuna! Studio o faccio i compiti? La sostanza dei compiti è lo studio e lo studio è il compito dei compiti STUDIARE
DettagliPERICOLO o FATTORE DI RISCHIO
CONCETTI E DEFINIZIONI PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni (TU) Ambiente Materiali Attrezzature Impianti Metodo
DettagliLa felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.
Riflessioni sulla felicità.. Non so se sto raggiungendo la felicità, di certo stanno accadendo cose che mi rendono molto più felice degli anni passati. Per me la felicità consiste nel stare bene con se
DettagliSCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento
SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle
DettagliRIDURRE I COSTI ENERGETICI!
Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo
DettagliTNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)
TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che
DettagliPremessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento
Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei
Dettagliascoltare ispirare e motivare miglioramento problem solving Flex360 pianificare comunicare la vision organizzare
Flex360 La valutazione delle competenze online comunicare la vision ascoltare problem solving favorire il cambiamento proattività pianificare miglioramento organizzare ispirare e motivare Cos è Flex360
DettagliI libri di testo. Carlo Tarsitani
I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti
DettagliLa misurazione e la previsione della domanda
La misurazione e la previsione della domanda Le domande fondamentali Quali sono i principi che sottendono alla misurazione e alla previsione della domanda? Come si può stimare la domanda attuale? Come
DettagliIl montante flessibile garantisce un immagine curata della città abbassa spese e costi di manutenzione riduce il rischio di incidenti
TECHNICAL SO LUTIONS L innovazione nell ingegneria stradale Il montante flessibile garantisce un immagine curata della città abbassa spese e costi di manutenzione riduce il rischio di incidenti NON CERTO
DettagliAlessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma
Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE
DettagliDomande a scelta multipla 1
Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco
DettagliLa progettazione dell interfaccia HCI. Fabio Vitali
La progettazione dell interfaccia La progettazione Alla base della progettazione di buone interfacce c è il prestito intelligente. E molto meglio scegliere le buone idee di altra gente piuttosto che ideare
DettagliCapitolo 7. Comportamento prosociale
Capitolo 7 Comportamento prosociale 1 Argomenti Origini del comportamento prosociale Apatia dello spettatore Determinanti del comportamento di aiuto 2 Cos è il comportamento prosociale? Comportamento prosociale:
DettagliHR - Sicurezza. Parma 17/12/2015
HR - Sicurezza Parma 17/12/2015 FG Software Produce software gestionale da più di 10 anni Opera nel mondo del software qualità da 15 anni Sviluppa i propri software con un motore completamente proprietario
DettagliScelta intertemporale: Consumo vs. risparmio
Scelta intertemporale: Consumo vs. risparmio Fino a questo punto abbiamo considerato solo modelli statici, cioè modelli che non hanno una dimensione temporale. In realtà i consumatori devono scegliere
DettagliMassimizzazione del profitto
Massimizzazione del profitto Diversi tipi di impresa Obiettivo dell impresa: massimo profitto Profitto Economico e Profitto Contabile Costo Economico (Costo Opportunità) Profitto Normale e Extra-Profitto
DettagliPossesso palla in allenamento
Possesso palla in allenamento di Maurizio Viscidi Possesso palla in allenamento di Maurizio Viscidi Il possesso palla inteso come esercitazione sta assumendo un importanza sempre maggiore nelle sedute
DettagliCOMUNE DI SOLBIATE ARNO
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi
DettagliFORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo. Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari
FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari Cosa è il BULLISMO Il termine bullismo è utilizzato per designare un insieme di comportamenti in cui qualcuno
DettagliRisparmio e Investimento
Risparmio e Investimento Risparmiando un paese ha a disposizione più risorse da utilizzare per investire in beni capitali I beni capitali a loro volta fanno aumentare la produttività La produttività incide
DettagliChi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981
Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire
Dettagli1 La politica aziendale
1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo
DettagliUNIT 5 Attacco. Introduzione
UNIT 5 Attacco Introduzione Se la leggenda di William Webb Ellis è vera, nel rugby la prima cosa istintiva è attaccare. guardando i bambini giocare a rugby è facilmente identificabile questo istinto, peraltro
DettagliCapitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.
Capitolo 26 Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale In questa lezione Banca centrale Europea (BCE) e tassi di interesse: M D e sue determinanti; M S ed equilibrio del mercato monetario;
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
Dettagli13 Aprile 2012 Padova Italy «SPIN SELLING»
13 Aprile 2012 Padova Italy «SPIN SELLING» Concetti Chiave Vendita semplice Vendita complessa La decisione d acquisto Il venditore interno Vendita semplice: Ordine VS No ordine Vendita complessa: Continuazione
DettagliIl controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali
La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliGRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545
Capitolo 3 - Dalla strategia al piano editoriale GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545 Social Toolbox ed i contenuti presenti nel seguente documento (incluso a
DettagliLA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE
Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una
DettagliLA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA
LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA La geometria operativa, contrariamente a quella descrittiva basata sulle regole per la rappresentazione delle forme geometriche, prende in considerazione lo spazio racchiuso
DettagliO P E N S O U R C E M A N A G E M E N T PILLOLE DI TEST COMPRENSIONE. w w w. o s m v a l u e. c o m
O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T PILLOLE DI TEST COMPRENSIONE w w w. o s m v a l u e. c o m COMPRENSIONE (RELAZIONI) Qualità generale delle relazioni. Capacità della persona di costruirsi relazioni
DettagliCapitolo 3: Cenni di strategia
Capitolo 3: Cenni di strategia Le "Mobilità" L obiettivo fondamentale del gioco è, naturalmente, catturare semi, ma l obiettivo strategico più ampio è di guadagnare il controllo dei semi in modo da poter
DettagliDIMINUIRE I COSTI CON IL SISTEMA QUALITA
DIMINUIRE I COSTI CON IL SISTEMA QUALITA Lo so che è un argomento impopolare; la mia tesi è che si puo' usare un sistema qualità per abbassare i costi invece che fabbricare carte false. L idea mi è venuta
DettagliAutoefficacia e apprendimento
Autoefficacia e apprendimento Definizione di autoefficacia Convinzione della propria capacità di fornire una certa prestazione organizzando ed eseguendo le sequenze di azioni necessarie per gestire adeguatamente
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliLA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese
FONDAZIONE LEONE MORESSA Via Torre Belfredo 81/d 30171 Mestre (Venezia) Tel: 041-23.86.700 - Fax: 041-98.45.01 Email: info@fondazioneleonemoressa.org Web: www.fondazioneleonemoressa.org LA CRISI ECONOMICA
DettagliINDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo
INDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo GLOBAL SCORECARD Uno strumento di autovalutazione, linguaggio e concetti comuni Versione base - Entry Level Introduzione Introduzione La Global Scorecard
DettagliLe pillole di. TURISMO Come la crisi ha cambiato le vacanze degli italiani. (maggio 2014) Ufficio studi. Notizie, commenti, istruzioni ed altro
Le pillole di Notizie, commenti, istruzioni ed altro TURISMO Come la crisi ha cambiato le vacanze degli italiani (maggio 2014) Ufficio studi a cura di : Luciano Sbraga Giulia R. Erba PREMESSA La rilevazione
DettagliEntusiasmo? «Ho voce in capitolo sul mio denaro.» Helvetia Piano di garanzia. Ottimizzare garanzia e rendimento in modo individuale.
Entusiasmo? «Ho voce in capitolo sul mio denaro.» Helvetia Piano di garanzia. Ottimizzare garanzia e rendimento in modo individuale. La Sua Assicurazione svizzera. Ecco come funziona le garanzie. Costruire
DettagliIL RISCHIO DI INVESTIRE IN AZIONI DIMINUISCE CON IL PASSARE DEL TEMPO?
IL RISCHIO DI INVESTIRE IN AZIONI DIMINUISCE CON IL PASSARE DEL TEMPO? Versione preliminare: 1 Agosto 28 Nicola Zanella E-mail: n.zanella@yahoo.it ABSTRACT I seguenti grafici riguardano il rischio di investire
DettagliPerché studiare la Microeconomia?
Perché studiare la Microeconomia? I temi della Microeconomia Cosa è un mercato? Prezzi reali e nominali? 1 Microeconomia Ramo dell economia che si occupa del comportamento di singoli agenti economici consumatori,
DettagliLa mediazione sociale di comunità
La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati
DettagliScheda informativa gestione dei rischi per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro
Scheda informativa gestione dei rischi per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro Questa scheda informativa offre indicazioni generali per le persone che gestiscono un azienda o un iniziativa imprenditoriale
DettagliIL BUSINESS PLANNING LO SVILUPPO DI UN BUSINESS PLAN. 1.Definizione della Visione Imprenditoriale e degli obiettivi. Ing. Ferdinando Dandini de Sylva
LO SVILUPPO DI UN BUSINESS PLAN 1.Definizione della Visione Imprenditoriale e degli obiettivi Illustrare con esattezza la vostra vision e gli obiettivi dell iniziativa, può sembrare ovvio.in realtà molti
DettagliIncidenti ed Incidenti Mancati
Incidenti ed Incidenti Mancati 1/16 MEMORIA PASSATO INTELLIGENZA PRESENTE PREVISIONE Casi storici... La sicurezza oggi FUTURO La sicurezza domani 2/16 Ciò che è accaduto in passato accadrà ancora. Ciò
DettagliGuida alla realizzazione della certificazione di qualità
Guida alla realizzazione della certificazione di qualità L ottenimento della certificazione di qualità è un processo che spaventa chi per la prima volta l affronta per i costi innegabili ad essa connessi
DettagliPROGETTO SEGNALAZIONE E GESTIONE RECLAMI/DISSERVIZI
PROGETTO SEGNALAZIONE E GESTIONE RECLAMI/DISSERVIZI Sintesi del progetto : La nuova procedura di gestione dei reclami è seguita dall URP dall inizio alla fine, secondo il seguente iter: il cittadino segnala
DettagliCustomer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo
Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Hobbes, Locke,Rousseau: Il patto sociale su cui è basato lo Stato moderno implica che i Governi che si succedono soddisfino i bisogni
DettagliProgetto TelePAT Attività di monitoraggio marzo 2014. A cura del gruppo di lavoro TelePAT
Progetto TelePAT Attività di monitoraggio marzo 2014 A cura del gruppo di lavoro TelePAT L articolazione del sistema di monitoraggio Focalizzare i punti di forza e le aree di miglioramento Verificare lo
DettagliN. 2 / 14 MESSAGGIO MUNICIPALE CONCERNENTE UN CREDITO DI FR. 146'000. PER LE INFRASTRUTTURE DELL ILLUMINAZIONE PUBBLICA
N. 2 / 14 MESSAGGIO MUNICIPALE CONCERNENTE UN CREDITO DI FR. 146'000. PER LE INFRASTRUTTURE DELL ILLUMINAZIONE PUBBLICA Tenero, 10 febbraio 2014 Preavviso: gestione Lodevole Consiglio comunale, Signore
Dettagli