Nel segno mantovano. Progetto di governance per lo sviluppo delle identità territoriali

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1 Tra il Chiese, il Tartaro e l Osone Terra dell agrocenturiato della Postumia Oglio Po Nel segno mantovano. Progetto di governance per lo sviluppo delle identità territoriali 1

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3 INDICE 1. Territorio mantovano e modelli aggregativi 2. Gli obiettivi strategici e l approccio metodologico a. Sistema degli obiettivi b. Approccio metodologico c. Il coordinamento Provincia di Mantova e il ruolo delle aggregazioni 3. I Piani di Sviluppo Territoriale 4. La Comunicazione digitale integrata 5. Risultati attesi del Progetto Nel segno mantovano 6. Monitoraggio e valutazione del progetto complesso Il viaggio nei territorio inizia. - In Collibus cultur@. Percorsi culturali e didattici nelle Colline Moreniche del Garda - Vivere l ecomuseo. I saperi, le sagre, le feste, le tradizioni - Miti e delizie delle Terre di mezzo: scoperte, valorizzazioni e percorsi tra gli elementi che caratterizzano l identità, la cultura e le tradizioni del paesaggio rurale mantovano - Paesaggi e culture di fiume tra Oglio e Po - Il sesto senso. Conoscenza e uso responsabile del patrimonio culturale e ambientale come diritto di ogni cittadino 3

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5 1. Territorio mantovano e modelli aggregativi Il territorio mantovano si sviluppa nella parte sud-orientale della regione Lombardia e presenta caratteri fisici, geomorfologici, socioeconomici peculiari. La programmazione territoriale Provinciale, riconducibile al Piano Territoriale di coordinamento Provinciale (PTCP), individua 4 circondari, 7 Ambiti Geografici e 11 Unità di Paesaggio. I circondari sono ambiti territoriali caratterizzati da uniformi caratteristiche morfologiche, paesaggistiche, socioeconomiche, rispetto ai quali è possibile assumere indirizzi e orientamenti nello sviluppo della pianificazione territoriale e paesaggistica. Gli Ambiti Geografici, così come definiti dal PTCP, sono territori di riconosciuta identità geografica fondata su componenti sia morfologiche che storico-culturali e relazionali, ovvero da una comunanza di identità culturali, dialetti, vicende amministrative, tradizioni, fatti insediativi. Sono una forma di suddivisione del territorio per identità culturali, così come i Circondari, di cui rappresentano un'articolazione, sono utilizzati come strumento di suddivisione del territorio provinciale per caratteri fisico-naturali, economici e istituzionali; Le Unità territoriali di Paesaggio costituiscono infine gli ambiti territoriali di riferimento per la descrizione, la caratterizzazione e la tutela di area vasta, nonché per l'attivazione di misure di valorizzazione e per lo sviluppo dei contenuti paesaggistici dei Piani di Governo del Territorio a valenza comunale. Dal punto di vista delle risorse ambientali e naturalistiche il territorio mantovano è caratterizzato dalla presenza di: due parchi regionali (Parco Oglio Sud e Parco del Mincio) una decina di riserve naturali di rilevanza regionale: Riserva naturale Complesso morenico di Castellaro Lagusello, Riserva naturale Garzaia di Pomponesco, Riserva naturale Isola Boschina, 5

6 Riserva naturale Isola Boscone, Riserva naturale Le Bine, Riserva naturale Palude di Ostiglia, Riserva naturale Torbiere di Marcaria, Riserva naturale Vallazza, Riserva naturale Valli del Mincio, Riserva naturale statale Bosco fontana) 9 Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS): Parco colline Moreniche (Castiglione delle Stiviere), Parco delle golene Foce Secchia (Quistello, Quingentole, Moglia, San Benedetto Po), Parco golenale del Gruccione (Sermide), Parco Golenale lungo il Po (Ostiglia, Serravalle Po, Sustinente, Pieve di Coriano), Parco La golena e le sue lanche (Viadana), Parco locale Solferino (Solferino), Parco San Colombano (Suzzara), Parco San Lorenzo (Pegognaga), Parco del Moro - fiume Chiese (Calsamoro), localizzati in ambienti collinari, fluviali, in area umida 17 siti natura 2000: le Bine, Torbiere di Marcaria, lanche di Gerra Gavazzi e Runate, Valli di Mosio, lanca Cascina S. Alberto, bosco foce Oglio, complesso morenico di Castellaro Lagusello, Bosco Fontana, ansa e valli del Mincio, Vallazza, Ostiglia, Isola Boschina, Isola Boscone, Chiavica del Moro, Pomponesco, alcune delle quali riconosciute anche come ZPS Negli anni più recenti le strutture gestionali di queste aree ambientali, oltre alle finalità proprie di conservazione e tutela degli ambiti naturalistici. hanno sviluppato iniziative articolate per la fruizione delle notevolissime risorse ambientali, la loro integrazione con le risorse storico-culturali del territorio, la loro valorizzazione nell ambito del segmento del turismo sostenibile (così per esempio il Parco del Mincio è capofila del Progetto Integrato d Area Terre del Mincio waterfront dal Garda al Po sviluppato con le risorse dell asse IV del Po Competitività Regione Lombardia di cui si dirà più avanti). A questa spinta verso forme di maggiore fruizione e promozione delle risorse ambientali, anche in chiave di sviluppo di relazioni sistemiche fra le diverse eccellenze territoriali, si deve la più recente costituzione del Sistema Parchi Oltrepò Mantovano, che unisce in meccanismi di coordinamento i soggetti gestori delle aree protette dell Oltrepò, e che ha visto il recente riconoscimento nell ambito della Carta Europea del Turismo Sostenibile. 6

7 Una diversa lettura dell articolazione territoriale ci deriva dalla normativa regionale sul turismo, che definisce gli ambiti a vocazione turistica, e all interno della quale è stato sviluppato il Piano di Sviluppo turistico Po di Lombardia, che coinvolge 31 Comuni del mantovano, le Province di Cremona, Lodi e Pavia, finalizzato a valorizzare e promuovere dal punto di vista ricettivo, turistico le risorse territoriali delle province, con il coinvolgimento degli operatori privati del settore. A partire dal 2004 Po di Lombardia ha operato puntando alla realizzazione di prodotti turistici che, raccogliendo le peculiarità del territorio, sapessero proporle con una dimensione e qualità di sistema. L azione si è sviluppata, principalmente, intorno a due direttrici che rappresentano l elemento caratterizzante e specifico dell offerta turistica: la navigazione fluviale e la fruibilità slow del territorio. Nel contempo si opera per l integrazione di servizi e per i collegamenti con la fitta rete di ciclabili in modo da creare un sistema di intermodalità che permetta l utilizzo di mezzi di trasporto e di movimento (bici+barca) che consentono una fruizione slow del territorio.l altra ricchezza e peculiarità del Sistema è rappresentata dall ambiente naturale, dall intreccio di fiumi, canali di irrigazione di grande rilevanza storico-culturale, da un territorio caratterizzato da una fitta rete di piste ciclabili e dalla presenza di numerosi parchi. Unitamente all articolazione territoriale per precipue finalità di promozione e valorizzazione turistica, più di recente il territorio si è caratterizzato per sviluppo di tre ecomusei, riconosciuti dalla Regione Lombardia: Ecomuseo della risaia, dei fiumi e del paesaggio rurale mantovano (Casteldario), Ecomuseo tra il Chiese il Tartaro e l Osone. Terra dell agro centuriato della Postumia (Piubega), e l Ecomuseo valli Oglio-Chiese (Canneto sull Oglio). L ecomuseo è un'istituzione culturale che assicura, su un determinato territorio e con la partecipazione della popolazione, le funzioni di ricerca, conservazione, valorizzazione di un insieme di beni culturali, rappresentativi di un ambiente e dei modi di vita che lì si sono succeduti e ne 7

8 accompagnano lo sviluppo perseguendo alcune finalità prioritarie: il coinvolgimento e la partecipazione attiva della popolazione, la ricostruzione delle trasformazioni sociali, economiche, culturali e ambientali storicamente vissute dalle comunità locali e dai territori, con una molteplicità di finalità: accompagnare lo sviluppo sostenibile e condiviso, sensibilizzazione e la promozione allo sviluppo sostenibile delle comunità locali, delle istituzioni, in particolare culturali, scientifiche e scolastiche, delle attività economiche, degli enti ed associazioni locali; la conservazione ed il restauro di ambienti di vita tradizionali per tramandare le testimonianze e le trasformazioni della cultura materiale e immateriale e ricostruire l'evoluzione delle abitudini di vita e di lavoro delle popolazioni locali, delle tradizioni religiose, culturali, ricreative e agricole, dell'utilizzo delle risorse naturali, delle tecnologie, delle fonti energetiche e delle materie impiegate nelle attività produttive; la valorizzazione dei territori e dei loro patrimoni, di immobili caratteristici e storici, mobili ed attrezzi, strumenti di lavoro e ogni altro oggetto utile alla ricostruzione fedele di ambienti di vita tradizionali, sia interni che esterni, consentendone la salvaguardia e la buona manutenzione, nonché il rafforzamento delle reti di relazioni locali; la ricostruzione di ambienti di vita e di lavoro tradizionali volti alla produzione di beni o servizi da offrire ai visitatori, creando occasioni di impiego e di vendita di prodotti locali, nonché di didattica, sport e svago in genere; la predisposizione di percorsi turistici e culturali volti a ricostituire gli ambienti tradizionali; la promozione e il sostegno delle attività di ricerca scientifica e didattico-educative riferite alla storia, all'arte, alle tradizioni locali ed all'ambiente; lo studio, la rappresentazione e la tutela dei paesaggi tipici lombardi. Un altro modello aggregativo di recente introduzione sul territorio sono i Distretti Culturali finanziati dalla Fondazione Cariplo (Le regge dei Gonzaga, Dominus), che la stessa Fondazione definisce come ambiti territoriali caratterizzati da densità di risorse culturali-materiali e immateriali e ambientali di pregio, articolazione, qualità e integrazione dei servizi culturali per l utenza, e sviluppo di filiere produttive collegate. 8

9 Un tematismo dei distretti in corso di implementazione sul territorio è riconducibile alle emergenze storico-culturali della dinastia dei Gonzaga, (Distretto Le regge dei Gonzaga) di cui si ritrovano esemplari testimonianze disseminate sul territorio, e rispetto alle quali è stato ottenuto il riconoscimento Unesco di patrimonio dell umanità (Mantova e Sabbioneta), che coinvolgono oltre al capoluogo Mantova, un sistema territoriale articolato costituito dall hinterland e dall area dell Oglio-Po. Il secondo filone di intervento (Distretto Dominus) abbraccia la cultura materiale del novecento, nelle sue variegate espressioni culturali, tradizionali, dell economia rurale e contadina, che permeano ancora oggi larga parte del territorio dell Oltrepò Mantovano. Gli aspetti innovativi di queste esperienze, oltre agli interventi di riqualificazione e valorizzazione delle eccellenze storico-architettoniche del territorio, sono proprio riconducibili alla focalizzazione sulla creazione di filiere economiche legate alle iniziative di recupero dei beni (in particolare la filiera del gusto per il distretto Le regge dei Gonzaga, quella della creatività per quello Dominus). Oltre all esperienza dei Distretti si sono sviluppati sul territorio alcuni Sistemi Culturali particolarmente significativi. Infine il lavoro svolto in alcuni territori, pur non avendo portato ad un finanziamento da parte di Fondazione Cariplo ha consentito di sviluppare importanti progettualità sul territorio. Nell ambito delle risorse dell Asse IV del PSR Regione Lombardia si sono costituite e strutturate 3 esperienze di Gruppi di Azione Locale (GAL), che rappresentano lo strumento attuativo delle strategie di sviluppo rurale, costituite da partenariati di soggetti pubblici e privati che hanno elaborati iniziative di intervento per la diversificazione dell attività del settore primario, tutela e valorizzazione delle risorse ambientali e naturali del paesaggio rurale, miglioramento della qualità della vita e dei servizi per le popolazioni residenti, promozione della ricettività in ambito rurale e sviluppo della promozione turistica. Nella logica di intervento i Gal aspirano a divenire 9

10 agenzie di sviluppo del territorio, allargando l operatività ai settori di attività economica e cogliendo le opportunità di un integrazioni tra risorse pubbliche e private per accrescere lo sviluppo dei territori. Ogni GAL ha sviluppato una strategia coerente con le risorse territoriali e le caratteristiche dell area di riferimento, nell ambito delle linee di intervento definite dal PSR Regione Lombardia Sono riconducibili alle risorse dell asse IV del Po Competitività Regione Lombardia le esperienze sul territorio mantovano di tre Progetti Integrati d Area (PIA), definiti come progettualità complesse che prevedono lo sviluppo in forma integrata e complementare di più interventi, di respiro sovracomunale, concentrati nella medesima area, che si configura quindi come distretto, realtà territoriale omogenea. Gli interventi previsti mirano ad accrescere la potenzialità e fruibilità turistica del territorio attraverso l integrazione delle risorse storiche e culturali con il sistema dei valori e delle qualità ambientali di eccellenza, che connotano i territori coinvolti. Elemento caratterizzante tali progettualità sono le azioni di sistema, che assumono carattere trasversale e sono volte alla promozione e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale a supporto della fruizione turistica delle realtà territoriali. 10

11 Infine sul territorio mantovano sono andate definendosi nel corso degli ultimi anni iniziative di aggregazioni territoriali variamente articolate, con il coinvolgimento di Enti Locali e altri soggetti territoriali, finalizzate alla programmazione, definizione e realizzazione in maniera concertata delle strategie di sviluppo territoriale. 11

12 Nel territorio collinare al confine bresciano è stato sviluppato un accordo quadro per definire un percorso di sviluppo complessivo del territorio di riferimento, sulla base di alcune linee strategiche: valorizzazione del territorio connessa agli eventi relativi alle commemorazioni per i 150 anni delle battaglie risorgimentali di Solferino e San Martino, costruzione di politiche di sviluppo in ambito rurale attraverso l iniziativa del Gruppo di Azione Locale, interventi di promozione secondo le logiche del marketing territoriale. E invece riferibile ai Comuni del distretto Asolano un accordo negoziale per la costruzione di un piano strategico di sviluppo territoriale, che coinvolge i Comuni aderenti all Associazione tra l Aquila e il Leone, volto alla realizzazione di un progetto di promozione territoriale imperniato sulla creazione di percorsi di mobilità lenta per la fruizione turistica e culturale del territorio, valorizzazione integrata degli eventi culturali, sviluppo di attività formative specifiche, iniziative di sostegno e supporto al tessuto produttivo locale. I Comuni dell area alla confluenza tra i fiumi Oglio e Po hanno sviluppato una forma di collaborazione strutturata per la valorizzazione, fruizione e promozione turistica dei percorsi di mobilità lenta lungo l asta del fiume Oglio (cosiddetta Greenway dell Oglio), integrata con la valorizzazione delle risorse architettoniche e storico-culturali dell area. I comuni dell Oltrepò mantovano hanno strutturato, a seguito di un esperienza decennale di programmazione negoziata sviluppata a partire dalla programmazione DocUP Ob Regione Lombardia, il Programma Integrato di sviluppo Locale (PISL) Oltrepò Mantovano, che definisce un quadro programmatorio complessivo dei 27 Comuni aderenti, entro cui sono ricondotte tutte le iniziative progettuali a scala territoriale più vasta. 12

13 2. Gli obiettivi strategici e l approccio metodologico della proposta progettuale a. Sistema degli obiettivi Le iniziative progettuali e programmatorie precedentemente riportate danno conto, da un lato, di un articolazione territoriale complessa e, dall altro, di una capacità di definizione di progetti di sistema piuttosto diffusa e radicata all interno del mantovano. Il territorio mantovano ha, in altre parole, saputo cogliere in questi anni le diverse opportunità che Enti sovraordinati (Regione Lombardia e Fondazione Cariplo in primis) hanno offerto in termini di possibilità di finanziamento, sviluppando una capacità crescente di progettazione integrata. Permangono tuttavia alcuni elementi di debolezza: diversi livelli di maturità in termini di iniziative progettuali e programmatorie sviluppate aggregazioni territoriali spesso costruite in funzione delle opportunità di finanziamento e quindi non stabili nel tempo frammentazione dei progetti e parziale sovrapposizione degli stessi. A partire da questi elementi di debolezza la Provincia di Mantova ha proposto al territorio mantovano un approccio innovativo alle Erogazioni emblematiche maggiori della Fondazione Cariplo volto all attivazione di meccanismi di governance e capacitazione delle risorse territoriali, in grado di consolidare le realtà territoriali provinciali. L obiettivo del progetto Nel segno mantovano. Progetto di governance per lo sviluppo delle identità territoriali è quindi quello di coordinare e supportare i territori mantovani nella elaborazione delle strategie di sviluppo locale, nel rispetto delle diversità e peculiarità distintive e identitarie di ciascuno, valorizzando gli elementi di autodeterminazione dei territori come leva per consolidare i sistemi della governance locale. Viene in questo modo esplicitato un approccio di sussidiarietà verticale e orizzontale che rappresenta uno dei principi cardine su cui si innesta l azione amministrativa. L azione della Provincia di Mantova intende promuovere i seguenti obiettivi specifici: definizione di politiche di sviluppo in ambito culturale, socioeconomico, ambientale che vedano un ampia condivisione territoriale e siano in grado di incidere sulla crescita del territorio, sui caratteri identitari dello stesso e sulla qualità di vita delle popolazioni residenti, secondo un principio di sussidiarietà verticale e orizzontale integrazione, in una logica di complementarietà e concentrazione delle risorse, delle iniziative strategiche di sviluppo con le programmazioni territoriali esistenti sostenibilità delle iniziative territoriali e delle singole proposte progettuali nel tempo, al fine di garantire una gestione delle risorse valorizzate, una crescita delle potenzialità e dello sviluppo territoriale complessivo sperimentazione, consolidamento e riconoscimento della governance e della identità locale, dei meccanismi decisionali e partecipativi a carattere territoriale, che possano determinare una capacitazione delle risorse territoriali in una logica di progresso del territorio sviluppo di un approccio innovativo alle politiche di promozione, attraverso un ampio ricorso all utilizzo delle tecnologie digitali, quale fattore abilitante alla conoscenza del territorio, 13

14 all apertura dello stesso verso nuove forme di fruizione culturale e turistica, alla proiezione verso l esterno e verso i mercati internazionali. Questa proposta progettuale esprime caratteri di innovatività sia per quanto attiene all approccio alle politiche di sviluppo territoriale, sia relativamente alla strumentazione metodologica e tecnica messa in campo, qualificandosi a buon titolo come esemplare per il territorio, e in grado di determinare un significativo impatto sul futuro del mantovano. b. Approccio metodologico Per il raggiungimento degli obiettivi strategici la Provincia di Mantova ha adottato un approccio metodologico articolato. L esperienza passata delle erogazioni emblematiche Cariplo ha portato a concentrare le risorse su pochi, sia pur significativi ed esemplari, singoli interventi e/o singoli beni. In questi anni le stesse modalità di finanziamento Cariplo hanno conosciuto importanti e significative innovazioni, spostandosi verso forme di finanziamento di carattere innovativo. E questo quanto è accaduto ad esempio con i Distretti Culturali (ma anche con gli stessi Sistemi) in cui oltre agli interventi di recupero strutturale e funzionale dei beni si innestano iniziative di carattere immateriale volte a consolidare politiche culturali. Alla luce della positiva esperienza vissuta dal territorio mantovano, per il 2012 la Provincia di Mantova ha inteso proporre alla Fondazione Cariplo un approccio innovativo che, partendo dalla condivisione degli obiettivi strategici sopra riportati, valorizzi la governance locale, determinando al contempo un impatto diffuso, ancorché esemplare, delle risorse della Fondazione sul territorio, ed esplicando le potenziali sinergie dei principi di sussidiarietà verticale e orizzontale dell azione amministrativa locale. A partire da questo assunto, è stato effettuato in primo luogo un approfondito esame delle articolazioni della governance locale sul territorio provinciale, secondo la lettura riportata nel paragrafo 1-a, operando una sovrapposizione delle esperienze di aggregazione per individuare le macro aggregazioni territoriali a cui per omogeneità di profilo socio-economico del territorio, comunanza di visione dello sviluppo, appartenenza a strutture di governance locale già operanti e consolidate, i singoli soggetti potessero riferirsi e con cui potessero confrontarsi. In questa prospettiva sono state individuate cinque aggregazioni: Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Goito, Guidizzolo, Marmirolo, Medole, Monzambano, Ponti sul Mincio, Solferino, Volta Mantovana, Associazione Colline Moreniche del Garda Asola, Casalmoro, Casaloldo, Ceresara, Mariana mantovana, Piubega, Redondesco, Acquanegra sul Chiese, Casalromano, Castelgoffredo, Gazoldo degli Ippoliti Bozzolo, Canneto s/o, Commessaggio, Dosolo, Mazzuolo, Marcaria, Pomponesco, Rivarolo Mantovano, Sabbioneta, San Martino d/a, Viadana Bagnolo S. Vito, Bigarello, Castel d ario, Castelbelforte, Castellucchio, Curtatone, Mantova, Porto Mantovano, Rodigo, Roncoferraro, Roverbella, San Giorgio di Mantova, Villimpenta, Virgilio Borgoforte, Borgofranco Po, Carbonara Po, Felonica, Gonzaga, Magnacavallo, Moglia, Motteggiana, Ostiglia, Pegognaga, Pieve di Coriano, Poggio Rusco, Quingentole, Quistello, Revere, San Giacomo Segnate, San Giovanni Dosso, San Benedetto Po, Schivenoglia, Sermide, Serravalle Po, Sustinente, Suzzara, Villa Poma Successivamente la Provincia di Mantova ha organizzato incontri di animazione territoriale in cui è stata presentata una proposta di sviluppo di una progettualità territoriale complessa, sollecitando le singole aggregazioni a costruire Piani di Sviluppo Territoriale, coerenti con le tematiche delle erogazioni emblematiche Cariplo, nei settori culturale, ambientale, scientifico ed economico, che esprimessero aspetti di esemplarità e sussidiarietà di intervento. 14

15 I territori nella loro autonoma capacità di autodeterminazione hanno quindi avviato un intenso confronto territoriale che ha portato all identificazione degli obiettivi strategici e delle priorità di intervento. La logica che ha sostenuto la programmazione territoriale è stata quella di cogliere l opportunità offerta da Cariplo per consolidare ed implementare le progettualità sviluppate in passato dai territori. Un passaggio fondamentale nella costruzione delle proposte progettuali è stato dedicato all identificazione di soggetti che consentissero una governance stabile del territorio. In questo senso le aggregazioni territoriali hanno verificato, partendo dalle esperienze in corso, la possibilità di fare riferimento a strutture complesse, ampliandone la struttura e la dimensione in termini di soggetti aderenti. La proposta progettuale che vede capofila la Provincia di Mantova si articola quindi nei Piani di Sviluppo Territoriali proposti dalle aggregazioni territoriali. Il progetto complesso rappresenta quindi la sintesi delle proposte di sviluppo dell intero territorio provinciale, attraverso: la riaggregazione e messa a sistema dei singoli Piani, all interno del progetto Nel segno mantovano. Progetto di governance per lo sviluppo delle identità territoriali lo sviluppo di un intervento complessivo di promozione integrata digitale, secondo lo schema sotto riportato. Struttura logica progetto complesso Nel segno mantovano. Progetto di governance per lo sviluppo delle identità territoriali 15

16 In collibus Miti e delizie delle terre di mezzo Nel segno matovano Il sesto senso Vivere l ecomuseo Paesaggi e culture di fiume tra Oglio e Po c. Il coordinamento della Provincia di Mantova e il ruolo delle aggregazioni Il coordinamento della Provincia di Mantova si è sviluppato in primo luogo nella fase progettuale. Sono stati organizzati dieci incontri di animazione sul territorio per sollecitare la definizione delle aggregazioni territoriali e l elaborazione dei piani di sviluppo territoriale. Di seguito si riportano le aggregazioni territoriali che sono andate costituendosi. Colline Moreniche del Garda: tale aggregazione coincide con i Comuni aderenti all Associazione Colline Moreniche del Garda e con l area territoriale già interessata dal Protocollo quadro per lo sviluppo dell Alto Mantovano Basso Bresciano, dall iniziativa del GAL Colline Moreniche del Garda, dal Progetto Integrato d Area Terre del Mincio. Watrerfront dal garda al Po, e comprende i seguenti soggetti: Associazione Colline Moreniche del Garda, Comuni di Cavriana, Castiglione delle Stiviere, Goito, Guidizzolo, Marmirolo, Medole, Monzambano, Ponti sul Mincio, Solferino, Volta Mantovana, Touring Club Italiano, Oglio Po: tale aggregazione si caratterizza per la presenza di un Protocollo d Intesa che da anni unisce i Comuni del territorio e che assegna il coordinamento al Comune di Commessaggio e riguarda l area territoriale interessata dal Protocollo per la valorizzazione dell asta fluviale dell Oglio (Greenway), dalle iniziative di valorizzazione del patrimonio Unesco, dall iniziativa del Gal Oglio Po Terre d acqua, l ecomuseo delle valli Oglio-Chiese, e comprende i seguenti soggetti: Comuni di Bozzolo, Canneto s/o, 16

17 Commessaggio, Dosolo, Gazzuolo, Marcaria, Pomponesco, Rivarolo Mantovano, Sabbioneta, San Martino d/a, Viadana, Parco dell Oglio Sud Oltrepò Mantovano: tale aggregazione coincide con il Consorzio Oltrepò Mantovano ed ad essa è riconducibile l esperienza del PISL Oltrepò Mantovano, il GAL Oltrepò Mantovano, il progetto integrato d area Oltrepò Mantovano, il Sistema Parchi Oltrepò Mantovano, il distretto culturale Dominus, e comprende i seguenti soggetti: Comuni di di Borgoforte, Borgofranco, Carbonara Po, Felonica, Gonzaga, Comune di Moglia, Motteggiana, Ostiglia, Pegognaga, Pieve di Coriano, Poggio Rusco, Quingentole, Quistello, Revere, San Benedetto Po, San Giacomo d/segnate, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Sermide, Serravalle Po, Sustinente, Suzzara, Villa Poma, Consorzio Oltrepò Mantovano, Istituti comprensivi del territorio dell Oltrepo, Associazioni di volontariato locali a specificità culturale, ambientale, civile, Musei dell Oltrepo, Informagiovani, Biblioteche, Consorzio Agrituristico, Distretto Culturale Dominus, Gal Oltrepo mantovano, Sipom Oltrepo Mantovano, Sistema Bibliotecario Legenda, Scuole di musica dell Oltrepo Mantovano,Centri sociali per anziani, Fondazione Scuola di Arti e Mestieri, Fondazione Scuole di musica Poggio-Rusco, Quistello, Sermide Terre dell agro centuriato della Postumia: aggregazione già interessata dalla presenza dell Associazione tra l Aquila e il leone, dall Ecomuseo e dal Protocollo d intesa L aquila e il leone. Terre di frontiera e di comunicazione, che comprende i seguenti soggetti: Ecomuseo tra il Chiese, il Tartaro e l Osone. Terra dell agro centuriato della Postumia, Associazione L Aquila e il Leone, Comuni di Asola, Castel Goffredo, Casaloldo, Casalmoro, Gazoldo degli Ippoliti, Piubega, Mariana Mantovana, Ceresara, Redondesco Terre di mezzo: aggregazione territoriale che ricomprende i Comuni della Grande mantova ed è in larga parte interessata dall ecomuseo del riso e del paesaggio rurale mantovano, dalle iniziative di valorizzazione Unesco, dal distretto culturale Le regge dei Gonmzaga, che comprende i seguenti soggetti: Ecomuseo della Risaia, dei fiumi e del paesaggio rurale mantovano, Comuni di Mantova, Bigarello, Castel d Ario, Curtatone, Porto Mantovano, San Giorgio di Mantova, Rodigo, Roncoferraro, Roverbella, Villimpenta, l Associazione Pro Loco Amici di Rivalta. e Parco del Mincio. All interno del partenariato territoriale ciascuna area ha identificato un proprio capofila territoriali. - per le Colline Moreniche del Garda: l Associazione Colline Moreniche del Garda, - per l Oglio Po il Comune di Commessaggio, - per l Oltrepò Mantovano il Consorzio Oltrepò mantovano, - per le Terre dell agro centuriato della Postumia: l Ecomuseo tra il Chiese, il Tartaro e l Osone. Terra dell agro centuriato della Postumia, - per le Terre di mezzo l Ecomuseo del riso e del paesaggio rurale mantovano, Tale scelta ha rappresentato un passaggio di fondamentale importanza visto che l obiettivo del progetto è di rafforzare e consolidare i meccanismi di governance territoriale anche in prospettiva. Questo passaggio, scontato in alcuni territori che negli anni hanno consolidato meccanismi di relazione stabili e strutturate (ad esempio il Consorzio dell Oltrepò), è stato più articolato in altri. A seguire è stata svolta un intensa attività di accompagnamento delle aggregazioni nella formulazione dei singoli Piani di Sviluppo Territoriale, in modo che, pur nell ambito della autonomia di ciascun territorio nel definire le linee di sviluppo e le azioni di intervento, si delineasse un quadro di progettualità complessivamente coerente con l impostazione strategica del progetto complesso e con i criteri e le modalità definite dalla Fondazione Cariplo per le erogazioni emblematiche. In questo sforzo di progettazione concertata sono state create anche alcune occasioni di confronto tra i territori-aggregazioni, in modo da favorire lo scambio di esperienze e di buone prassi, con l obiettivo di favorire lo sviluppo di sinergie fra le progettualità sviluppate e strutturare queste modalità di relazione anche nella successiva fase di implementazione della progettualità complessa. 17

18 L attività di coordinamento della Provincia si esplica infatti anche nel corso dell implementazione, attraverso l attivazione di meccanismi negoziali che regolano i rapporti tra i soggetti partecipanti al processo partenariale complessivo, assicurando la realizzazione del progetto complesso e al contempo con l obiettivo di consolidare i meccanismi della governance locale. La Provincia di Mantova sarà il beneficiario del progetto in caso di finanziamento dello stesso da parte della Cariplo. I finanziamenti verranno trasferiti ai singoli beneficiari delle diverse azioni previste in base alla rendicontazione fornita da ciascuno. La Provincia di Mantova ha elaborato, condiviso e sottoscritto con i soggetti individuati come capofila delle diverse aggregazioni territoriali un Protocollo di Intesa, per la disciplina dei rapporti interni al partenariato, finalizzato all implementazione della progettualità complessa. Tal Protocollo prevede la costituzione di 2 organismi di coordinamento riconducibili a: Assemblea dei soggetti sottoscrittori (Provincia e capofila delle aggregazioni) che assume funzioni di indirizzo, coordinamento, confronto fra le realtà territoriali, al fine di assicurare la completa realizzazione del progetto complesso Comitato tecnico costituito da un rappresentante della Provincia ed un soggetto tecnico in rappresentanza di ogni sottoscrittore (capofila), con funzioni di supporto tecnico operativo per la gestione del progetto complesso stesso. Il lavoro di assemblea e comitato tecnico sarà finalizzato anche a favorire lo scambio di esperienze, favorendo le sinergie e un processo di crescita e miglioramento complessivo, in una logica di comunità di buone pratiche. A questa architettura di governance complessiva si aggiunge, nell ambito delle singole aggregazioni, la costituzione di gruppi di lavoro che coinvolgono sia amministratori che tecnici che assicurano la realizzazione delle singole operazioni di cui si compone ciascun Piano di Sviluppo Territoriale, la loro integrazione nonché l implementazione delle iniziative a carattere immateriale e trasversale. E lasciata alla autonomia delle singole aggregazioni la modellazione di questi organismi di coordinamento, che possono coincidere con le strutture di gestione del singolo piano di sviluppo territoriale, o essere ricondotte a sovrastrutture a carattere sub-provinciale già esistenti. La struttura di governance complessiva è rappresentata nel seguente schema: 18

19 Protocollo Intesa Assemblea partenariato Protocollo Intesa Comitato tecnico Alto Mantovano Oglio Po Oltrepò Mantovano Terre di mezzo Ecomuseo agro centuriato postumia Gruppi territoriali di lavoro politici e tecnici Gruppi territoriali di lavoro politici e tecnici Gruppi territoriali di lavoro politici e tecnici Gruppi territoriali di lavoro politici e tecnici Gruppi territoriali di lavoro politici e tecnici L impostazione organizzativa della progettualità complessa appena descritta si ritiene che possa garantire le migliori prospettive di realizzazione, di cogliere l obiettivo strategico già richiamato, garantendo una sostenibilità nel tempo delle iniziative attivate, anche successivamente all esaurimento delle risorse della Fondazione Cariplo. 3. I Piani di Sviluppo Territoriale Come già richiamato la progettualità complessa denominata Nel segno mantovano. Progetto di governance per lo sviluppo delle identità territoriali si articola nei seguenti cinque piani di sviluppo territoriale: In collibus cultur@. Percorsi culturali e didattici nelle Colline Moreniche del Garda con il coordinamento dell Associazione Colline Moreniche del Garda, Paesaggi e culture di fiume tra Oglio e Po con capofila con il coordinamento del Comune di Commessaggio, Il sesto senso. Conoscenza e uso responsabile del patrimonio culturale e ambientale come diritto di ogni cittadino con il coordinamento del Consorzio Oltrepò Mantovano, Miti e delizie delle terre di mezzo: scoperte, valorizzazioni e percorsi tra gli elementi che caratterizzano l identita, la cultura e le tradizioni del paesaggio rurale mantovano con il coordinamento dell Ecomuseo della risaia, dei fiumi e del paesaggio rurale mantovano; Vivere l ecomuseo. I saperi, le sagre, le feste, le tradizioni con il coordinamento dell Ecomuseo tra il Chiese il Tartaro e l Osone. Terra dell agro centuriato della Postumia. Ogni Piano è stato sviluppato seguendo un indice proposto dalla Provincia di Mantova: 1. Soggetto Capofila 2. Titolo della proposta progettuale 3. Soggetti coinvolti nella proposta progettuale 4. Analisi del contesto territoriale 5. Progettualità in essere e realizzate 6. Proposta progettuale, strategia e obiettivi 7. Integrazione della proposta progettuale con il contesto territoriale e le progettualità in essere 19

20 8. Quadro economico e finanziario 9. Gestione della proposta progettuale e piano di lavoro 10. Sostenibilità della proposta progettuale Ciascun territorio ha poi sviluppato una propria proposta perfezionata nel corso degli incontri di partenariato e nei confronti con la Provincia. Un primo elemento non scontato in fase di avvio di questo percorso è rappresentato al fatto che i territori hanno tutti scelto di sviluppare piani di interventi di valorizzazione del territorio e delle risorse ambientali, storiche e culturali in esso presenti. A questa scelta i territori sono giunti in maniera autonoma, con percorsi di confronto partenariale fra loro indipendenti, evidenziando quindi un fabbisogno diffuso e trasversale all intero territorio. In questa prospettiva il piano di sviluppo In Collibus cultur@ Percorsi culturali e didattici nelle Colline Moreniche del Garda si concentra sui temi del risorgimento, dei castelli e delle fortificazioni, delle risorse archeologiche, delle valenze paesaggistiche per articolare una proposta di intervento volta alla tutela e il miglioramento della fruizione dei beni e delle specificità territoriali dell'area e al contempo allo sviluppo di politiche innovative nella gestione delle dinamiche e delle iniziative culturali in relazione al territorio. Di seguito viene rappresentato lo schema ad albero della proposta progettuale. In Collibus cultur@ Percorsi culturali e didattici nelle Colline Moreniche del Garda Tutela e miglioramento della fruizione e della gestione dei beni e delle specificità territoriali Promuovere il recupero di luoghi storici e di riferimento per la popolazione Promuovere il territorio attraverso un immagine unitaria e servizi innovativi Favorire un offerta culturale con respiro nazionale e internazionale più strutturata e coinvolgente per la popolazione Il piano di sviluppo Paesaggi e culture di fiume tra Oglio e Po ha individuato come elemento cardine della strategia di sviluppo la centralità del fiume con le sue risorse ambientali e naturalistiche, oltre al cospicuo patrimonio storico-culturale che il territorio ospita. E emersa quindi la volontà di costituire un forte sistema di fruizione guidata al paesaggio rurale, con particolare riferimento al patrimonio culturale e naturalistico. 20

21 A seguire è rappresentato l albero degli obiettivi del piano di sviluppo dell Oglio Po. Paesaggi e culture di fiume tra Oglio e Po Valorizzare e promuovere le risorse ambientali e culturali Potenziamento della fruizione lenta del patrimonio locale valorizzando la varietà del paesaggio fluviale, delle risorse storiche, dei saperi locali e delle valenze naturalistiche Costruzione di un sistema di interpretazione del patrimonio identitario Il piano di sviluppo Il sesto senso. Conoscenza e uso responsabile del patrimonio culturale e ambientale come diritto di ogni cittadino parte dalla consapevolezza del ruolo educativo che il patrimonio culturale ed ambientale esercita nella formazione dei cittadini e, soprattutto, dei giovani per una coscienza diffusa e condivisa della storia, della cultura, dell identità e della partecipazione attiva, articolandosi nella conoscenza tutela e valorizzazione dei beni culturali, dei beni paesaggistici e ambientali, conoscenza della specificità locale, dei suoi prodotti. Di seguito si riporta l albero degli obiettivi: Il sesto senso. Conoscenza e uso responsabile del patrimonio culturale e ambientale come diritto di ogni cittadino Educare al patrimonio locale per costruire l identità territoriale Conoscenza, tutela, valorizzazione dei beni culturali, paesaggistici, ambientali e delle specificità locali dei suoi prodotti Incremento dell offerta di spazi per la produzione culturale piano di sviluppo territoriale Miti e delizie delle terre di mezzo: scoperte, valorizzazioni e percorsi tra gli elementi che caratterizzano l identita, la cultura e le tradizioni del paesaggio rurale mantovano parte dalla riscoperta dei personaggi reali o di fantasia, che hanno caratterizzato la storia e/o la letteratura, e che in questa area territoriale hanno avuto i natali o hanno vissuto parti importanti della propria vita, per proporre un percorso di approfondimento che consenta di ricostruire l identità del territorio, promuova la realizzazione di percorsi di fruizione, valorizzi le valenze territoriali anche all esterno dell area.

22 Miti e delizie delle terre di mezzo: scoperte, valorizzazioni e percorsi tra gli elementi che caratterizzano l identita, la cultura e le tradizioni del paesaggio rurale mantovano Valorizzare i miti e genius loci per costruire l identità e interpretare il territorio Riscoprire l identità territoriale attraverso i propri miti Sviluppare e valorizzare percorsi di fruizione delle risorse territoriali Promuover e comunicare lo spirito dei luoghi Il piano di sviluppo territoriale Vivere l ecomuseo. I saperi, le sagre, le feste, le tradizioni individua l ecomuseo quale elemento identitario, attraverso il suo consolidamento tramite numerose azioni di promozione del patrimonio ambientale, culturale (materiali ed immateriali) del territorio, si intende realizzare una maggiore e migliore fruizione, facilitando la possibilità di vivere il territorio dell Ecomuseo e del territorio dell Aquila e del Leone in modo più responsabile e sostenibile. Si riporta l albero degli obiettivi del piano. Vivere l ecomuseo. I saperi, le sagre, le feste, le tradizioni Consolidare l ecomuseo per scoprire l identità del territorio Recuperare e valorizzare l ingente patrimonio artistico, culturale e ambientale Promuovere una maggiore e più diffusa fruizione responsabile e sostenibile del territorio Intervenire sulla comunicazione, la promozione e il marketing per rafforzare l identità territoriale e consolidare la governance 22

23 Dall analisi della struttura logica dei singoli piani di sviluppo territoriale riportata nell albero degli obiettivi si desume come, a partire dalla specificicità dei singoli territori, si possa apprezzare l esistenza di alcuni fili conduttori che legano le diverse progettualità territoriali: la ricerca, scoperta, riscoperta e riappropriazione dell identità territoriale, la valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale, storico-architettonico, ambientale, lo sviluppo di una maggiore conoscenza e consapevolezza da parte delle popolazioni residenti. La presenza di queste interconnessioni ha spinto la Provincia di Mantova a sviluppare un progetto trasversale di comunicazione digitale che implementa, in una logica di sistema, le istanze comuni dei territori che in questo modo vengono messi in rete. 4. La comunicazione digitale integrata La finalità è di riuscire a rendere fruibile il patrimonio del territorio, anche nelle aree più periferiche, alla popolazione residente e ai visitatori. Per questo il progetto si innesta sugli obiettivi che trasversalmente il territorio mantovano ha identificato come prioritari nell ambito dei diversi Piani: la ricerca, scoperta, riscoperta e riappropriazione dell identità territoriale, come passaggio fondamentale per un area per riconoscere gli aspetti che la caratterizzano in una logica di unicità, la valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale, storico-architettonico, ambientale, come passo successivo di un area che valorizza le eccellenze che la rendono unica, favorendo lo sviluppo economico e sociale e la competitività del territorio stesso, lo sviluppo di una maggiore conoscenza e consapevolezza da parte delle popolazioni residenti, come approdo finale per un territorio che vuole continuare a crescere e che affonda in una conoscenza diffusa e nella qualità del capitale umano le proprie radici. La presenza diffusa dell ingente patrimonio sull intero territorio rende difficilmente fruibile lo stesso attraverso i canali tradizionali (ad esempio le guide) che possono essere efficaci soltanto in poche aree del territorio e sicuramente non sostenibili nelle aree più periferiche. La Provincia ha quindi deciso di sviluppare un progetto di comunicazione digitale volto a sviluppare la conoscenza del territorio, dei beni e dei luoghi che caratterizzano il segno mantovano. Il progetto di comunicazione digitale è pensato per poter essere utilizzato da chiunque possegga un telefono, anche se di vecchia generazione, evitando quindi qualsiasi forma di discriminazione tecnologica. Il progetto consente potenzialmente di intercettare ed incuriosire chi accidentalmente passa dal territorio, casomai per motivi di lavoro, e ne resta colpito. L utilizzo della tecnologia digitale dovrebbe consentire un più facile coinvolgimento delle giovani generazioni nella scoperta e conoscenza del territorio e del suo patrimonio. Il patrimonio è qui inteso, come nel progetti sviluppati dai territori, in senso vasto ed articolato: - storico - culturale - ambientale - enogastronomico. 23

24 Il progetto di comunicazione digitale si innesta sulle progettualità sviluppate dai singoli territori, favorendo la conoscenza del patrimonio diffuso (non solo quello oggetto degli interventi previsti nei piani ma tutto il patrimonio emblematico che è presente nel territorio mantovano) e la promozione dello stesso. Panoramica generale imn è una piattaforma informatica dedicata ai soggetti che intendono approfondire la conoscenza del territorio della provincia di Mantova in tutte le sue sfaccettature. E uno strumento al servizio del territorio stesso che consente agli operatori locali di gestire la propria entità digitale in autonomia per essere validamente rappresentati. Il sistema gestisce, con il principio della geo-localizzazione, delle categorie di entità legate al territorio riconducibili alle seguenti macro-aree: Arte e Cultura Enogastronomia Territorio Natura Sport-Benessere Bimbi e scuola Congressuale Per ciascuna di queste categorie, imn sfrutta dei database relazionali di proprietà della Provincia di Mantova che vengono attualmente aggiornati da una redazione competente (costituita da una redazione centrale e a redazioni periferiche localizzate negli IAT e che quindi garantisce una sostenibilità del progetto negli anni successivi) e si integra con database di terze parti specifici, in particolare in ambito enogastronomico. Il sistema è fruibile sia da utenti internet standard tramite apposito sito web che da utenti in mobilità. Per questi ultimi, si considerano sia gli ultimi ritrovati tecnologici (Tablet, iphone, smartphone, etc...) che i telefoni cellulari tradizionali sprovvisti sia di connessione internet che di funzionalità di geolocalizzazione. Il servizio reso dalla piattaforma è una guida interdisciplinare in Italiano ed Inglese, geo-referenziata, con funzionalità estremamente innovative. Descrizione piattaforma La piattaforma è costituita dalle Entità del territorio, siano esse astratte o fisiche (comuni, biblioteche, musei, beni, luoghi, ristoranti). Ciascuna entità è associata ad uno o più servizi (es. prenotazione, informazioni su...). Tramite delle apposite interfacce, questi servizi sono fruibili dai diversi device fisici (web, telefono, smartphone, etc...) 24

25 25

26 Entità Le entità costituiscono gli oggetti presenti sul territorio: spaziano dalle entità astratte come i comuni e le frazioni, sino al patrimonio culturale, i ristoranti, i luoghi di interesse turistico etc... Ogni Entità ha degli attributi che la identificano in modo univoco: Codice entità: codifica univoca dell oggetto Tipo: museo, chiesa, ristorante, albergo, etc... Categoria e sottocategoria di appartenenza: ad esempio villa, villa gonzaghesca Descrizione: dati specifici a seconda del tipo di entità (indirizzo, numeri utili, giorni di chiusura, mail, etc...) Location: coordinate terrestri Proprietà dell oggetto: le entità hanno un proprietario che è responsabile per il loro mantenimento e come tale deve mantenere le informazioni aggiornate, ad esempio il numero di telefono). Vedere in seguito Sistema di back-office Oggetto Padre: se esiste, è l oggetto gerarchicamente superiore (per il comune, ad esempio è la Pronvincia) Oggetto/i Figlio: se esiste, è l oggetto gerarchicamente sottostante (per la provincia, ad esempio sono i comuni) Qr Code (vedi in seguito sezione Tecnologie ): è un codice a barre bidimensionale, fatto a matrice, che consente di essere letto da un telefono smart con telecamera incorporata. Sarà applicato sull entità (nel caso del museo, verrà posta in bella mostra sulla targa all ingresso) in modo che questa possa essere facilmente identificata dall utente che vi si avvicina per ottenere informazioni specifiche. Numero IVR (vedi in seguito sezione Tecnologie ): dedicato ai possessori di telefoni di generazioni passate, permette di associare all oggetto un numero telefonico univoco (numero verde a chiamata gratuita) che chiamato fornisce un menu vocale e l accesso ad informazioni text-to-speech equivalenti a quelle visibili via web. Il sistema è in grado di spedire sms con contenuti utili (es. indirizzo museo) Servizi associati all entità: ciascuna entità sarà mappata ai servizi di competenza che consistono nelle vere e proprie funzionalità degli applicativi messi a disposizione degli utenti finali Servizi I Servizi sono le funzionalità legate alle entità e fruibili dal device in uso all utente finale, ci sono servizi generici e servizi specifici a seconda del tipo di entità a cui vengono associati. Servizi generici: - Ricerca: permette di cerare una o più entità utilizzando parametri di ricerca semplici (nome dell entità) o complessi. Permette di ricercare anche tramite il QR Code dell entità oppure con il principio di prossimità rispetto all utente che pone il quesito Informazioni su... : fornisce i dettagli su un entità, una volta identificata a mezzo ricerca. E una scheda informativa che cambia a seconda della tipologia di entità. Nel caso dei Ristoranti avremo la scheda con orari di chiusura, menu, indicazioni di prezzo, carte di credito utilizzate. Nel caso di un museo, si avranno le informazioni riguardanti i contenuti museali, orari, informazioni per le comitive, etc... Itinerario: l entità può essere parte di itinerari tematici, se un utente vuole organizzarsi dei giorni di visita con itinerari tematici, questa entità sarà proposta come punto di interesse perché nel contesto dell itinerario stesso. Eventi: l entità può essere associata ad uno o più eventi con il principio dell itinerario al punto precedente. Prenotazione: l entità può essere prenotata (museo, ristorante, struttura congressuale). E possibile fare una singola prenotazione oppure si può preparare il proprio viaggio associando questa funzione al servizio evento e/o itinerario e gestire le prenotazioni delle varie entità in una volta. Acquisto-Catalogo: l entità può essere connessa ad un sistema di acquisto on line dei suoi beni/servizi. Partendo da un museo (per l acquisto di libri o gadgets), fino al produttore agroalimentare interessato ad esempio a vendere on line i propri prodotti. Il sistema non risolve il problema logistico che è appannaggio dell entità stessa. 26

27 Servizi avanzati Cucina: dedicata ai ristoranti e ai produttori agroalimentari. Il servizio li collega ad un database della cucina tradizionale italiana. Questo, riporta tutte le ricette della tradizione della provincia di Mantova e di quelle limitrofe. Le ricerche possono essere fatte per prodotto desiderato o per parametri più complessi, come ad esempio il numero di calorie o l esclusione di uno o più ingredienti. Il database fornisce informazioni sui contenuti della ricetta, in quali ristoranti questa può essere provata (considerando la posizione dell utente nel momento in cui pone il quesito) e dove si possono trovare i prodotti con i quali è realizzata. Con questo servizio è anche possibile far scoprire, ad un utente che non conosce il territorio, quali siano i piatti o i prodotti alimentari tipici del territorio in cui si trova in quel dato momento, con la possibilità di avere indicazioni immediati su dove andarli a provare o acquistare. E prevista anche la composizione di un itinerario enogastronomico dove, definito un bouquet di ricette o prodotti, il sistema fornisce il percorso ottimizzato per raggiungere quei luoghi e propone i dati necessari all acquisto dei singoli ingredienti o alla prenotazione dei ristoranti tramite la funzione catalogo citata in precedenza. Realtà Aumentata (vedi in seguito sezione Tecnologie ): la realtà aumentata consente di visualizzare informazioni sull entità mentre l utente osserva quello che lo circonda tramite lo schermo del suo smartphone. Ad esempio, si possono vedere informazioni su un monumento, mentre lo si inquadra tramite la telecamera del telefono. Queste possono essere statiche oppure dei veri e propri video. E possibile arricchire l immagine di un entità con informazioni multimediali specifiche. Tecnologie imn incorpora alcune tecnologie estremamente innovative che puntano a diminuire la complessità di utilizzo dello strumento informatico. QR Code: I codici QR sono leggibili da imn e contengono le informazioni riguardanti l entità su cui vengono apposti. Sia essa una bottiglia di vino o un edificio pubblico 27

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