STERZO! ProSa on-line: P0282 VALUTAZIONE PROGETTO: 16/22 FINANZIAMENTO CONCESSO:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "STERZO! ProSa on-line: P0282 VALUTAZIONE PROGETTO: 16/22 FINANZIAMENTO CONCESSO: 3000.00"

Transcript

1 PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD ) BANDO REGIONALE PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD BURP ) STERZO! Filone tematico Tema Destinatari Setting Incidenti stradali Prevenzione comportamenti di guida a rischio, Promozione mobilità alternativa e sostenibile,traffic Psychology Intermedi: Formatori ed educatori con professionalità specifiche in tema di mobilità sostenibile e sicurezza stradale; finali: popolazione adolescenziale ed adulta Scuola media superiore, comunità Responsabili del progetto Di Vita Miriam, Nunziato Daniele ASL 17 Savigliano - Ospedale Civile UONA Consultori familiari Vicolo dei Saraceni, Palazzina Inaudi, Saluzzo (CN) Tel Cell Fax miriam.divita@asl17.it dnunziato@tiscali.it; ProSa on-line: P0282 VALUTAZIONE PROGETTO: 16/22 FINANZIAMENTO CONCESSO: Abstract Il Progetto assume quale ambito prioritario d intervento una delle principali azioni previste dal Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS2002 par. 3.2): Costruzione della cultura della sicurezza stradale, ovviamente circoscritta rispetto ad un obiettivo specifico e compatibile con le risorse messe a disposizione dalla Regione. Il progetto mira a favorire l assunzione di un atteggiamento critico nei confronti della cultura massmediatica sul tema e nello specifico si propone di elaborare nuovi supporti e materiali di prevenzione utili alla gestione degli interventi di prevenzione. Tale obiettivo si concretizzerà nella realizzazione di un CDrom che raccoglierà materiale pubblicitario di varia natura (cartaceo, filmico ) attinente alla cultura dell ambiente strada, con particolare attenzione all interazione semantica fra l aspetto commerciale e valoriale di detto linguaggio. Viene qui assunto il linguaggio pubblicitario quale valido strumento di sollecitazione sul piano dei valori e quindi sugli aspetti culturali implicati nel comportamento stradale. Ne consegue l ipotesi di assumere ed offrire tale supporto quale valido strumento nell ambito d interventi preventivi calibrati sul confronto e l interazione, utilizzando questa raccolta di stimoli grezzi quale spunto contenutistico al confronto in gruppo e all emersione di un vertice osservativo maggiormente critico e personale. In quest ottica l oggetto del lavoro di raccolta non sarà solo il materiale maggiormente compromesso sul piano di evidenti rinforzi delle condotte a rischio, ma anche quel materiale appositamente concepito in ottica preventiva e di sensibilizzazione alla sicurezza nella guida o più genericamente nel vivere l ambiente urbano. Sterzo! persegue un azione a livello locale, con un movimento di informazione e sensibilizzazione volto al concomitante coinvolgimento del mondo giovanile e di quello adulto, sia in termini di utenti della strada, che di decisori amministrativi e responsabili pedagogici. Fra gli scopi anche l utilizzo di questa raccolta di materiale pubblicitario quale occasione di coinvolgimento delle popolazioni locali intorno al tema della sicurezza stradale e della sostenibilità urbana, a partire dalle determinanti culturali implicate. Se una politica preventiva rispetto al rischio stradale presuppone una corretta interazione fra informazione, educazione-formazione e controllo-repressione, la presente iniziativa focalizza la propria attenzione su un crinale educativo, che richiamerà inevitabilmente non solo variabili di ordine percettivo sul rischio, comunque fondamentali, ma anche inevitabili principi di cittadinanza attiva, di cultura della legalità, del diritto, in particolare ad una mobilità sostenibile. Il contatto con la popolazione target e i destinatari intermedi avverrà tramite la realizzazione e la condivisione del CD-rom, speriamo spendibile in termini di risorsa anche da altre istituzioni e professionalità, ed incontri di sensibilizzazione sulle comunità locali.

2 RELAZIONE FINALE 1. IL CONTESTO DI PARTENZA 1.1. Analisi del contesto di partenza: risultati della diagnosi educativa ed organizzativa L analisi del contesto di partenza e la diagnosi educativa sono state favorite e facilitate dalla ricerca epidemiologica e condotta a livello locale dal Dipartimento di prevenzione dell ASL17 in collaborazione con le A.S.L. 15, 16 e 18 sull incidentalità stradale locale nel triennio e conclusasi con la pubblicazione del volume Gli incidenti stradali nel territorio dell A.S.L.17. Triennio (2004) Un aspetto fondamentale per la valutazione della rilevanza del fenomeno degli incidenti del traffico nella realtà locale è rappresentato dalla valutazione degli indici statistici d incidentalità. Dall esame di questi indicatori sul territorio dell A.S.L.17 deriva che: il rapporto di lesività stradale (RF: feriti ogni 1000 eventi) è del 10,7% superiore alla media nazionale, mentre il rapporto di mortalità (RM: decessi ogni 1000 incidenti) è quasi tre volte quello della media italiana; il rapporto di pericolosità (RP) è più del doppio. In altri termini si può sintetizzare che nel triennio ( ) in oggetto 1000 incidenti abbiano provocato in media 1420 feriti in Italia, 1470 in Piemonte, 1521 in Provincia di Cuneo e 1573 nel territorio dell ASL 17; considerando il numero di decessi, mentre nella nazione in media ogni 1000 incidenti si sono contati 29 morti, in Regione 37, in provincia di Cuneo 58, nell A.S.L.17 sono morte 85 persone, riscontro che da solo dà il quadro esatto della gravità del fenomeno a livello locale! Volendo ponderare il costo sociale sostenuto dalla collettività a causa di un sinistro, si può utilizzare la stima che l ISTAT ha elaborato per l anno 2001, che quantifica in 33,8 miliardi di euro la perdita sostenuta dall economia nazionale, cifra ponderata su costi diretti, indiretti ed intangibili. Rapportando semplicemente questa valutazione al numero di incidenti rilevato sul territorio dell A.S.L.17, emerge che il peso economico di questo fenomeno ammonta in media a circa 80 milioni di euro all anno, ciò comporta che ognuno degli incidenti rilevati causa alla collettività una perdita media di euro. Alla luce di tali dati e in linea con l ambito prioritario d intervento, una delle principali azioni previste dal Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS2002 par. 3.2), il progetto si è orientato all intervento in termini sia di cultura del rischio che di dovere/diritto ad una mobilità sostenibile con interventi rispettivamente e parallelamente rivolti a studenti e corpo docente delle scuole medie di secondo grado, adulti di riferimento, gruppi di tecnici e decisori amministrativi con specifici mandati in termini di mobilità e sicurezza stradale. Rispetto al progetto iniziale sono state apportate modifiche non tanto agli obiettivi, quanto alle attività e non in seguito a criticità o difficoltà emerse in fase di diagnosi educativa, quanto di risorse economiche a disposizione, ricalibrando l intervento e proponendo la realizzazione di materiale formativo - educativo ad uso dei formatori. Alla luce di questo fatto, in fase di progettazione occorrerebbe tenere maggiormente conto delle risorse economiche già presenti e della disponibilità al finanziamento delle attività da parte delle realtà locali Alleanze tra gli attori interessati al progetto Le alleanze realizzate si sono dimostrate funzionali alla realizzazione del progetto: in particolare le alleanze interne all ASL e con alcuni servizi del territorio risono dimostrate particolarmente solide e produttive, in parte per una maggior fluidità e immediatezza dei canali comunicativi e in parte per una maggior congruenza delle finalità e delle modalità operative. In particolare è risultata molto utile l alleanza operativa fra i due consulenti di progetto e la Direzione della Biblioteca Civica di Savigliano, che ha messo gratuitamente a disposizione, benché con precisi vincoli temporali di utilizzo, la propria raccolta pluriennale dei numeri della più rappresentativa rivista nazionale in tema automobilistico. Questo ha decisamente incrementato sia in termini quantitativi che rappresentativi la disponibilità di materiale pubblicitario sul tema e ha ridotto i tempi di ricerca. La comunicazione con gli Enti locali è risultata a tratti difficoltosa a causa delle procedure comunicative istituzionali, più lente e burocratiche. La comunicazione ha funzionato meglio quando è avvenuta non direttamente con l Ente decisore istituzionale, ma piuttosto con i servizi o i soggetti coinvolti da esso dipendenti e ad esso afferenti, ma specifici per la funzione svolta. In una piccola realtà locale, inoltre, sono risultate vincenti le alleanze basate preesistenti rapporti di conoscenza fra i soggetti coinvolti Andamento del gruppo di progetto Il gruppo di progetto non ha subito variazioni rispetto alla formazione originaria, né nelle funzioni, né nel grado di coinvolgimento dei membri del gruppo. Un punto di forza del gruppo è stata la stretta alleanza operativa fra il Dr. Nunziato e la Dr.ssa Cardetti, impegnati nella fase di ricerca, digitalizzazione e sistematizzazione prevista dal progetto. Un ulteriore opportunità è nata con l avvio di una consulenza della dr.ssa Cardetti presso il Dipartimento di Prevenzione, che ha facilitato e reso più rapido il passaggio di informazioni fra servizi e fra operatori. Alla luce dei risultati raggiunti, probabilmente introdurre nel gruppo di progetto una rappresentanza degli enti locali avrebbe reso più solida l alleanza e facilitato le comunicazioni. 1 1

3 1.4.Promozione del progetto La promozione e condivisione del progetto ha trovato alcuni contesti privilegiati di risonanza: - Condivisione all interno del Gruppo Multidisciplinare sugli Adolescenti afferente al D.M.I. dell A.S.L.17; - Condivisione all interno del Gruppo sull Educazione alla Salute dell A.S.L.17, e appoggio sullo stesso per informare tutti gli Istituti scolastici del territorio del progetto in itinere; - Pubblicizzazione dell iniziativa sul giornale Progetto Salute, mensile d informazione sanitaria dell ASL17; - Confronto ed approfondimento sul Progetto Sterzo! all interno del 17 incontro del Gruppo di Progetto Regionale Adolescenti e Comportamenti a Rischio, svoltosi a Torino; - Relazione sul progetto all organo del Comune di Saluzzo Consulta delle Donne ; - Presentazione del progetto alla cittadinanza durante alcune serate organizzate in collaborazione con i partners del progetto e le amministrazioni locali, e rivolte in modo specifico a insegnanti e decisori (cui sono state inviate lettere d invito). - Divulgazione dell iniziativa sulla stampa e le radio locali La diffusione del progetto avrebbe potuto essere più capillare se fosse stato possibile rendere disponibile per lo scaricamento il CD prodotto sul sito dell ASL: purtroppo sono intervenute alcune difficoltà legate all ottemperanza delle procedure richieste dalla SIAE per la divulgazione del materiale raccolto. 2. PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ E GERARCHIA OBIETTIVI Come previsto dal programma sintetico delle attività, i primi mesi di progetto hanno riguardato principalmente la ricerca, lo studio e la digitalizzazione del materiale pubblicitario utile alla realizzazione del CD-rom. Dopo la prevista individuazione e regolamentazione contrattuale dei due consulenti sul progetto, ha preso avvio la lunga fase di raccolta e selezione del materiale pubblicitario, espletata come previsto sino al mese di ottobre 2005 (attività svolta principalmente Dr. Nunziato). Una parte della raccolta e prima scrematura del materiale pubblicitario, la fase di digitalizzazione di prima sistematizzazione dello stesso all interno di un progetto Cd-rom si è protratta un po di più rispetto ai tempi previsti, a causa della grande mole di materiale raccolto, e si è conclusa nel mese di Febbraio 2006 (Questa attività ha visto il più diretto coinvolgimento della Dr.ssa Cardetti). Tra Febbraio e marzo 2006 si sono svolte le serate di sensibilizzazione sul territorio (Savigliano, Fossano, Saluzzo) e di presentazione del CD alla popolazione dopo debito contatto con i tecnici e i decisori afferenti all Amministrazione Locale interessata, così come con i rappresentanti dei media del territorio. Contemporaneamente si avviava la messa a disposizione anche di altre istituzioni del supporto realizzato (richiesta via posta, disponibilità sul sito web dell ASL ) I tempi progettuali appaiono sostanzialmente rispettati, nonostante un parziale rallentamento delle attività indotta da un inattesa criticità emersa. Infatti durante la raccolta del materiale pubblicitario, è inaspettatamente emerso il problema su come gestire correttamente gli aspetti legali relativi alla tutela dei diritti d autore sulle immagini riprodotte all interno del CDrom. È sostanzialmente emersa una criticità sottostimata in fase progettuale: gli eventuali costi SIAE. Per ovviare a questa difficoltà si è provveduto a contattare le sedi locali e regionali della SIAE, che ad oggi hanno però dato risposte contrastanti, che muovono da nessun contributo dovuto ad oneri assolutamente insostenibili di fronte all esiguità del contributo a disposizione del progetto. Parallelamente è stata richiesta una consulenza all Ufficio Legale interno all ASL17, che ha espresso parere rassicurante rispetto ad un utilizzo non a fini di lucro d immagini già pubblicate di cui si citi chiaramente la fonte. Pertanto all interno del gruppo di progetto si è assunta la decisione di procedere alla realizzazione del CD-rom, ma di vincolare la sua successiva pubblicazione a più chiare e congrue indicazioni legali sul tema del diritto d autore, particolarmente complesso di fronte ad una raccolta di un numero tanto elevato d immagini. Altro aspetto di cui non si è forse tenuto sufficientemente conto in fase progettuale è l entità del tempo richiesto dalla fase di raccolta e digitalizzazione, dalla necessità di software specifico e di strumentazioni adeguate. Per quanto riguarda il primo aspetto, questo ha comportato un investimento aggiuntivo in termini di tempo da parte dei due consulenti, senza un ulteriore aggravio dei costi previsti. Per quanto riguarda il software necessario, per ridurre i costi si è optato per l utilizzo di programmi freeware, reperibili in internet. Le attività svolte hanno condotto al raggiungimento dell obiettivo specifico previsto nella stesura progettuale: elaborare un nuovo supporto e materiale educativo utile alla gestione degli interventi di prevenzione. 2 2

4 3. VALUTAZIONE DI PROCESSO E DI RISULTATO Valutazione di processo Indicatori risultati n. operatori sanitari coinvolti e quantitativo ore Due operatori afferenti al finanziamento regionale. dedicato Un Responsabile di progetto finanziato dall ASL. Ore: circa 100 ore per ciascun operatore consulente; Circa 10 ore per il Responsabile di Progetto. n. di spot pubblicitari raccolti, selezionati e Circa 1500 successivamente digitalizzati n. fonti del materiale pubblicitario stesso Una ventina di fonti fra riviste specializzate, manifesti pubblicitari, quotidiani e periodici nazionali e locali. n. di persone coinvolte nelle serate di Circa un centinaio per sede. sensibilizzazione al tema e presentazione del CD-rom n. media coinvolti Un quotidiano nazionale 4 settimanali locali Una radio locale (Relativi siti web) amministratori e pubblici decisori contattati e coinvolti Membri consulta delle Donne della Città di Saluzzo Amministrazioni delle Città interessate dal progetto Direzioni di due Fondazioni Bancarie locali N. occasioni di condivisione del progetto all interno di altri gruppi di lavoro aziendali (Es. Gruppo Multidisciplinare sugli Adolescenti afferente al DMI ) rispetto dei tempi di attuazione Direzioni Istituti scolastici superiori del territorio 5 Parziale ritardo dovuto alle sovracitate problematiche sui diritti d autore. Piano per la valutazione di risultato Assumendo la creazione di una cultura della sicurezza stradale quale obiettivo primario, il presente progetto concentra le sue valutazioni di risultato a breve termine soprattutto sul livello e sulla qualità delle sollecitazioni sul tema perseguite a livello locale, nella parallela consapevolezza di non poter completamente scotomizzare in variabili comportamentali un ambito d intervento che assume su di sé l attributo culturale. Rispetto agli indicatori di risultato proposti segnaliamo i seguenti risultati: indicatori Rielaborazione esiti del questionario somministrato in forma anonima alle persone intervenute Soggetti resisi disponibili ad offrire continuità al progetto d intervento; Verifica dell interesse e soprattutto dei contatti (Amministrazioni, Pubblici decisori, altre Asl ) sollecitati dall iniziativa. Presenza di approfondimenti sulle testate giornalistiche locali Verifica del numero di richieste del supporto creato (CD-rom) da parte di altri soggetti o Istituzioni. Risultati Vedi nota Rappresentanze dell'associazionismo e del volontariato locale hanno richiesto al servizio consultoriale di dare continuità agli interventi di sensibilizzazione a livello locale intrapresi contestualmente alla realizzazione del CD-rom. Le serate hanno visto la partecipazione di rappresentanze delle pubbliche amministrazioni locali, in particolare di consiglieri ed assessori competenti. Presenti anche le direzioni di alcuni Istituti scolastici. Il lavoro prodotto verrà presentato anche all'interno del Gruppo Tecnico Regionale sugli Incidenti Stradali. La presentazione al pubblico del lavoro prodotto è stata l'occasione per articoli di approfondimento sul tema su testate giornalistiche locali, su una testata nazionale e su una radio locale, nella maggior parte dei casi sottoforma di interviste a personale professionalizzato. Non ancora possibile, data la succitata problematica legata al diritto d'autore sulle immagini contenute nel Cd-rom. 3 3

5 Alcuni indicatori, alla luce dei risultati raggiunti, non sono risultati particolarmente discriminanti o di facile utilizzo. In particolare non è stato possibile somministrare il questionario alle persone intervenute alle serate di sensibilizzazione per il gran numero di persone necessarie a illustrare, somministrare e raccogliere i questionari e per il setting poco adatto costituito dai locali ampi e dispersivi utilizzati per tali eventi. 4. RISULTATI E CONCLUSIONI Evidente punto di forza del progetto è rappresentato dall'alto tasso di specificità ed innovazione del supporto digitale prodotto, soprattutto se raffrontato ad altri materiali concepiti con funzioni principalmente esplicative sui fenomeni connessi all'incidentalità stradale. Allo stesso tempo, però, va sottolineato il limite rappresentato dal fatto che l'utilizzo in sede d'intervento preventivo in gruppo del CD-rom presuppone un specifica formazione in tema di sicurezza stradale e valorizzazione di scelte di mobilità alternative e sostenibili. In questo senso detto strumento non sostituisce un percorso professionalizzante in materia. 5. STRUMENTI E DOCUMENTI PRODOTTI Cd-rom Sterzo! Stesura definitiva del progetto Lettera inviata agli insegnanti Volantini-invito e manifesti di pubblicizzazione delle serate 6. COMPETENZE ACQUISITE La natura di ricerca del progetto ha ovviamente consentito un ampliamento dello spettro conoscitivo in tema di rappresentazione dell'ambiente strada e dei suoi utenti da parte di alcuni media. Il progetto è stato inoltre occasione per l'acquisizione di nuove competenze in tema di gestione di materiale pubblicitario. Il progetto ha offerto anche l'opportunità di avvicinarsi con contributo specifico al Gruppo Tecnico Regionale sull'incidentalità stradale. 7. RENDICONTAZIONE ECONOMICA Tipologia di spesa Personale Sussidi Voci analitiche di spesa N. 3 interventi serali di sensibilizzazione sul territorio e presentazione del CD-rom. Lavoro di raccolta e catalogazione del materiale pubblicitario ad opera di n. 2 consulenti su progetto con specifiche competenze in tema di educazione stradale afferenti all Unità Operativa Consultoriale spese relative ai supporti informatici e digitali utili alla realizzazione del CD-rom e alla sua condivisione Ore di coordinamento a carico del Responsabile di progetto Auto/ cofinanziamento Finanziamento richiesto ( 40 x 6h x ( 25 x 40h x 2 Spese sostenute 3000 euro (1500 euro per due euro Spese di euro coordinamento (10h x 51) Altre spese Cancelleria, telefono 200 / 200 euro P.S. per la temporanea assenza del Referente Aziendale PES, non è possibile inviare la relazione firmata. Ne verrà inviata una seconda copia firmata sia dal responsabile di progetto che dal Referente Aziendale PES Saluzzo, 28/12/06 Il Responsabile del progetto Il Referente Aziendale PES 4 4

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio. Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite

Dettagli

PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE E PROMOZIONE DELLA SALUTE (D.D.

PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE E PROMOZIONE DELLA SALUTE (D.D. PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE E PROMOZIONE DELLA SALUTE (D.D. 308/2006) MA PA PERCHE NON PARLIAMO DI SESSO? ASL/ASO Responsabile di progetto Cognome e nome Struttura di appartenenza Indirizzo postale per

Dettagli

Valutare gli esiti di una consultazione online

Valutare gli esiti di una consultazione online Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Valutare gli esiti di una consultazione online Autore: Antonella Fancello, Laura Manconi Creatore: Formez PA, Progetto Performance

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Dettagli

TRA PREMESSO. che la causa alla base della violenza contro le donne è la discriminazione che nega pari diritti a uomini e donne;

TRA PREMESSO. che la causa alla base della violenza contro le donne è la discriminazione che nega pari diritti a uomini e donne; PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE. TRA L Amministrazione Provinciale di Cuneo,

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

Convenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ...

Convenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ... Prot.n. Luogo, data Convenzione tra l'istituto Scolastico... rappresentato dal Dirigente Scolastico, prof.... con sede in... Prov... cap... Via... tel...fax...e mail... (di seguito indicato come l Istituto

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

ATI. Umbria 3. RELAZIONE INCIDENZA AMMORTAMENTI ED ONERI FINANZIARI SU REVISIONE PIANO D AMBITO TRIENNIO 2011/2013 V.U.S. Spa

ATI. Umbria 3. RELAZIONE INCIDENZA AMMORTAMENTI ED ONERI FINANZIARI SU REVISIONE PIANO D AMBITO TRIENNIO 2011/2013 V.U.S. Spa Regione dell Umbria Provincia di Perugia ATI Umbria 3 RELAZIONE INCIDENZA AMMORTAMENTI ED ONERI FINANZIARI SU REVISIONE PIANO D AMBITO TRIENNIO 2011/2013 V.U.S. Spa INTRODUZIONE Lo scopo del presente documento

Dettagli

Progetto Comes, sostegno all handicap

Progetto Comes, sostegno all handicap TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

Analisi dati questionario gradimento del sito web dell'istituto

Analisi dati questionario gradimento del sito web dell'istituto Analisi dati questionario gradimento del sito web dell'istituto Premessa La valutazione del grado di soddisfazione degli utenti rappresenta un importante aspetto nella gestione di qualsiasi organizzazione,

Dettagli

Determinazione del Responsabile. del. Servizi alla persona. n. 424 del 07/09/2009

Determinazione del Responsabile. del. Servizi alla persona. n. 424 del 07/09/2009 Determinazione del Responsabile del Servizi alla persona n. 424 del 07/09/2009 Oggetto: Ciclo di conferenze sul cinema "Roma città aperta" - periodo settembre - ottobre 2009. Conferimento incarico e assunzione

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano Piano di Governo del Territorio - PGT Valutazione Ambientale Strategica del Documento di Piano DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano Autorità

Dettagli

Orientamento nelle scuole secondarie di 1 grado del Veneto. Il punto 2015

Orientamento nelle scuole secondarie di 1 grado del Veneto. Il punto 2015 Orientamento nelle scuole secondarie di 1 grado del Veneto. Il punto 2015 Esiti del monitoraggio realizzato nei mesi di febbraio marzo 2015 Padova e Mestre, 12 e 17 marzo 2015 Annamaria Pretto Ufficio

Dettagli

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo

Dettagli

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni:

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni: REGIONE PIEMONTE BU1 05/01/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2011, n. 117-3019 Approvazione dello schema di Protocollo di Intenti fra la Regione Piemonte e la Fondazione A.N.I.A. (Associazione

Dettagli

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per

Dettagli

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CUNEO BANDO RICERCA SCIENTIFICA 2015 SEZIONE RICERCA MEDICA

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CUNEO BANDO RICERCA SCIENTIFICA 2015 SEZIONE RICERCA MEDICA SEZIONE RICERCA MEDICA 2015 INDICE Obiettivo... 3 Oggetto... 3 Durata dei progetti... 3 Enti ammissibili... 3 Partnership e rete... 3 Modalità di presentazione delle domande... 4 Contributo e cofinanziamento...

Dettagli

1 PROGETTO DI PROMOZIONE DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO A PARTIRE DAI BANCHI DI SCUOLA

1 PROGETTO DI PROMOZIONE DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO A PARTIRE DAI BANCHI DI SCUOLA ORDINE INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CATANIA UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI CATANIA E ASSESSORATO REGIONALE ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE AZIENDA USL 3 DI CATANIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SCOLASTICHE DEL

Dettagli

Comune di Jesi. Protocollo d intesa

Comune di Jesi. Protocollo d intesa Comune di Jesi Protocollo d intesa TRA LA PREFETTURA DI ANCONA, IL COMUNE DI JESI, LE FORZE DELL ORDINE, L UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE, IL C.I.O.F., L ASUR ZONA TERRITORIALE 5, L AMBITO TERRITORIALE

Dettagli

Progetto Future School

Progetto Future School Progetto Future School Agosto 2015 Prof. Luigi Lattanzi Responsabile Ufficio Tecnico IIS A. Di Savoia L Aquila Via Acquasanta 67100 - L'Aquila 1 L area di progetto Il progetto propone una opportunità di

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE approvato con approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 18 del 14/02/2005 Pagina 1 di 5 Art. 1 ISTITUZIONE Il Comune di Bari istituisce la

Dettagli

RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014

RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014 RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014 Il presente bilancio è stato redatto in linea con le indicazioni deliberate dal Consiglio e tiene conto delle disposizioni

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

STATO MAGGIORE DELLA DIFESA

STATO MAGGIORE DELLA DIFESA STATO MAGGIORE DELLA DIFESA Linee guida applicative del Sistema di misurazione e valutazione della Performance del Personale Civile delle aree funzionali della Difesa 1. Premessa In data 01/01/2016, è

Dettagli

La struttura del Rapporto di valutazione. Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento

La struttura del Rapporto di valutazione. Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento La struttura del Rapporto di valutazione Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento Il quadro di riferimento teorico del rapporto di valutazione Il Rapporto di valutazione utilizza il Quadro

Dettagli

Comune di Como REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER LE PARI OPPORTUNITÀ FRA UOMO E DONNA

Comune di Como REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER LE PARI OPPORTUNITÀ FRA UOMO E DONNA Comune di Como REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER LE PARI OPPORTUNITÀ FRA UOMO E DONNA INDICE Art. 1 Istituzione della Commissione Art. 2 Finalità Art. 3 Compiti Art. 4 Composizione Art. 5 Funzionamento

Dettagli

Decreto Dirigenziale n. 77 del 23/10/2013

Decreto Dirigenziale n. 77 del 23/10/2013 Decreto Dirigenziale n. 77 del 23/10/2013 A.G.C. 13 Turismo e Beni Culturali Settore 3 Beni Culturali Oggetto dell'atto: P.O. F.E.S.R. CAMPANIA 2007-2013. ASSE 1 - OBIETTIVO OPERATIVO 1.9 - ATTIVITA' "A".

Dettagli

LE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI: UN PROGETTO INTEGRATO DI PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA DELLE INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMISSIBILI

LE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI: UN PROGETTO INTEGRATO DI PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA DELLE INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMISSIBILI PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE PROMOZIONE DELLA SALUTE 2005-2006 (DD 466-29.11.04) BANDO REGIONALE 2005-2006 PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD 284-28.11.05 BURP 13 30.03.06) LE MALATTIE SESSUALMENTE

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

CONTRATTO DI SERVIZIO CON LA DITTA EVENTI &20 S.A.S. PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA DI COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE DELLA PROVINCIA DI PORDENONE

CONTRATTO DI SERVIZIO CON LA DITTA EVENTI &20 S.A.S. PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA DI COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE DELLA PROVINCIA DI PORDENONE REG. INC. N. 1808 DEL 12/06/2008 ALLEGATO ALLA DETERMINA DIRIGENZIALE N. 1116 DEL 12/06/2008 CONTRATTO DI SERVIZIO CON LA DITTA EVENTI &20 S.A.S. PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA DI COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE

Dettagli

COMUNE DI VALMADRERA Provincia di Lecco

COMUNE DI VALMADRERA Provincia di Lecco COMUNE DI VALMADRERA Provincia di Lecco CRITERI E MODALITA PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, SOVVENZIONI ED ALTRI VANTAGGI ECONOMICI A FAVORE DI GRUPPI E ASSOCIAZIONI GIOVANILI, NONCHE DI ASSOCIAZIONI

Dettagli

ALIMENTAZIONE ED ATTIVITA SPORTIVA

ALIMENTAZIONE ED ATTIVITA SPORTIVA PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE PROMOZIONE DELLA SALUTE 2004-2005 (DD 466-29.11.04) BANDO REGIONALE 2004-2005 PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD 500-20.12.04 BURP 51 23.12.04) ALIMENTAZIONE ED ATTIVITA

Dettagli

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA PROGETTO DI FORMAZIONE PER DOCENTI E DIRIGENTI - A.S. 2012-2013 Curricolo,apprendimenti e valutazione nelle nuove indicazioni nazionali per il primo ciclo dell

Dettagli

PER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO

PER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2014-2020 PER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO LA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE 2014-2020 LA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE E GLI OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ La Strategia

Dettagli

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante

Dettagli

ProSa on-line: P0288 VALUTAZIONE PROGETTO: 19/22 FINANZIAMENTO CONCESSO: 12000.00

ProSa on-line: P0288 VALUTAZIONE PROGETTO: 19/22 FINANZIAMENTO CONCESSO: 12000.00 PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE PROMOZIONE DELLA SALUTE 2004-2005 (DD 466-29.11.04) BANDO REGIONALE 2004-2005 PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD 500-20.12.04 BURP 51 23.12.04) PROMOZIONE DELLA SALUTE

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

Il Gruppo di lavoro ha articolato l operazione in fasi:

Il Gruppo di lavoro ha articolato l operazione in fasi: La Camera dei deputati è stata tra le prime istituzioni italiane a realizzare, nella seconda metà degli anni novanta, una versione del proprio sito che, riferita ai tempi, poteva definirsi accessibile.

Dettagli

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana Dall evidenza all azione Politiche di governance per una scuola sana Un mandato impegnativo Risulta ormai evidente che per conciliare e soddisfare i bisogni di salute nel contesto scolastico, gli orientamenti

Dettagli

IL RESPONABILE DEL SERVIZIO

IL RESPONABILE DEL SERVIZIO AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI PROMOZIONE, TURISTICA, CULTURALE, SPORTIVA PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI DA PARTE DEL COMUNE DI LERICI ANNO 2016 IL RESPONABILE DEL SERVIZIO - Ritenuto

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO)

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO) PROTOCOLLO DI INTESA PER IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA DEGLI INVESTIMENTI IN SICUREZZA STRADALE TRA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) E UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO

Dettagli

La famiglia davanti all autismo

La famiglia davanti all autismo La famiglia davanti all autismo Progetto Ministeriale di Ricerca Finalizzata - 2004 (ex art. 12 bis d. lgs. 229/99) Ente Proponente Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale Responsabile

Dettagli

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA TURISMO Dirigente: PERUZZINI ALBERTO Decreto N. 185 del 22-07-2013 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente

Dettagli

366/98, DM 557/99, L.R.

366/98, DM 557/99, L.R. BILITÀ DI DELI BERAZI ONE UNTA REGI ONALE ionale della Sicurezza Stradale Variazione al Bilancio di previsione 2014 ai sensi dell art. 42 E GESTIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 1 L Assessore alle Infrastrutture

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei

Dettagli

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI Pag. 1 di pag. 5 NORME UNI EN ISO 9001 : 2008 MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. PROCEDURA 4.1 Obiettivi e tempi della comunicazione

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

Il progetto SCUOLA E ADOZIONE a CREMONA per l a.s. 2015/16

Il progetto SCUOLA E ADOZIONE a CREMONA per l a.s. 2015/16 Il progetto SCUOLA E ADOZIONE a CREMONA per l a.s. 2015/16 TAVOLO SCUOLA E ADOZIONE IN CRESCITA : L applicazione operativa delle Linee Guida Nazionali attraverso la formazione degli insegnanti referenti

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

TRA. Il Nuovo Circondario Imolese (BO), rappresentato dal Presidente, Daniele Manca;

TRA. Il Nuovo Circondario Imolese (BO), rappresentato dal Presidente, Daniele Manca; ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO SPORTELLO ANTIRACKET/ANTIUSURA E CONTRASTO AL GIOCO D AZZARDO NEL CIRCONDARIO IMOLESE IN ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PREVISTI DALL ARTICOLO

Dettagli

Presidiare una consultazione online

Presidiare una consultazione online Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Presidiare una consultazione online Autore: Maria Antonietta Sanna Artizzu, Laura Manconi Creatore: Formez PA, Progetto Performance

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è promuovere un processo di cambiamento

Dettagli

Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO

Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO area: codice ufficio: 102 SERVIZIO DI STAFF CONTROLLI R.A.S.S.

Dettagli

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 Disposizioni di dettaglio per la gestione e il controllo della realizzazione di progetti mirati alla lotta alla dispersione scolastica

Dettagli

1. opuscoli informativi di carattere scientifico e divulgativo; 2. azioni di coinvolgimento diretto dei cittadini.

1. opuscoli informativi di carattere scientifico e divulgativo; 2. azioni di coinvolgimento diretto dei cittadini. SCHEDA PROGETTO - A 5 Assessorato della Difesa dell Ambiente Servizio Sviluppo Sostenibile, Autorità Ambientale e Politiche Comunitarie MISURA RIFERIMENTO: Misura 1.6 Energia (Riferimento:Complemento di

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ Istituto Statale di Istruzione Superiore Devilla Dessì La Marmora - Giovanni XXIII Via Donizetti, 1 Via Monte Grappa, 2-07100 Sassari, Tel 0792592016-210312 Fax 079 2590680 REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01)

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) TITOLO DEL PROGETTO: Storiche biblioteche crescono ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO SETT e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) OBIETTIVI DEL

Dettagli

A.S. 2015/2016. RAPPRESENTANZA, RESPONSABILITA, PARTECIPAZIONE (punti di forza e

A.S. 2015/2016. RAPPRESENTANZA, RESPONSABILITA, PARTECIPAZIONE (punti di forza e SEMINARIO RESIDENZIALE Percorso di formazione per i rappresentanti in Consulta Provinciale degli Studenti Centro Don Chiavacci Crespano del Grappa 3-4 novembre 2015 A.S. 2015/2016 Premessa A conclusione

Dettagli

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015 Comune di Civezzano Comune di Baselga di Pinè Comune di Bedollo Comune di Fornace BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015 Raccolta proposte di progetto 1. OGGETTO DEL BANDO Il Piano Giovani di Zona dei Comuni

Dettagli

Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca

Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca Allegato al PTOF dell I.C. Giuseppe Scelsa Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca Premessa L Animatore Digitale individuato in ogni scuola sarà (rif. Prot. n 17791 del 19/11/2015) destinatario di un

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della

Dettagli

Deliberazione n. 140 /I C./2007

Deliberazione n. 140 /I C./2007 Deliberazione n. 140 /I C./2007 REPUBBLICA ITALIANA la CORTE DEI CONTI Sezione di controllo della regione Friuli Venezia Giulia I Collegio composto dai seguenti magistrati: PRESIDENTE: CONSIGLIERE: CONSIGLIERE:

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono

Dettagli

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute ALLEGATO A Programmazione annuale 2015 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Per

Dettagli

LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA

LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA L evento fieristico si presenta come momento imprescindibile in modo particolare per le piccole

Dettagli

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI 1. Domanda: Quanti progetti risultano ammessi al co finanziamento? Risposta: Al momento i progetti ammessi al co finanziamento

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

COSTI DI PUBBLICITÀ. Attivo SP B.I.2

COSTI DI PUBBLICITÀ. Attivo SP B.I.2 4 COSTI DI PUBBLICITÀ Attivo SP B.I.2 Prassi Documento OIC n. 24; Comitato consultivo per le norme antielusive, pareri 19.2.2001 n. 1; 24.2.2004 n. 1; 5.5.2005 n. 8 e 7.3.2006 n. 5; R.M. 5.11.74 n. 2/1016;

Dettagli

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS FONDAZIONE ZANETTI ONLUS LINEE GUIDA PER RICHIEDERCI UN SOSTEGNO PER IL 2016 (Le richieste devono pervenire entro e non oltre il 30 ottobre 2015) FONDAZIONE ZANETTI ONLUS Linee guida per la presentazione,

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.4.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Le buone pratiche per la promozione della salute e sicurezza sul lavoro delle aziende venete certificate

Dettagli

ALLEGATO 1. Specifiche progettuali e modello di presentazione del progetto e budget

ALLEGATO 1. Specifiche progettuali e modello di presentazione del progetto e budget ALLEGATO 1 Specifiche progettuali e modello di presentazione del progetto e budget Progetti finalizzati ad azioni di accoglienza e di sostegno linguistico e psicologico per minori non accompagnati D.M.

Dettagli

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali Premessa Con. Solida ed Euricse condividono un approccio e un metodo per la realizzazione ed

Dettagli

Bando di concorso INNOVADIDATTICA. Progetti di innovazione didattica a sostegno dell obbligo di istruzione

Bando di concorso INNOVADIDATTICA. Progetti di innovazione didattica a sostegno dell obbligo di istruzione Bando di concorso INNOVADIDATTICA Progetti di innovazione didattica a sostegno dell obbligo di istruzione In relazione alle linee guida trasmesse alle istituzioni scolastiche del primo e secondo ciclo

Dettagli

In fase iniziale, giugno/luglio 2011, si è resa necessaria soprattutto un attività di sensibilizzazione

In fase iniziale, giugno/luglio 2011, si è resa necessaria soprattutto un attività di sensibilizzazione Relazione annuale 26 maggio 2011 26 maggio 2012 L Ufficio Provinciale Giovani, servizio istituito dalla Provincia del Medio Campidano con l obiettivo di informare e supportare la popolazione giovanile

Dettagli

AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI RICHIESTE DI SOSTEGNO DELL APT PER LA REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE NAZIONALI SUL TERRITORIO DELLA BASILICATA

AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI RICHIESTE DI SOSTEGNO DELL APT PER LA REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE NAZIONALI SUL TERRITORIO DELLA BASILICATA AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI RICHIESTE DI SOSTEGNO DELL APT PER LA REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE NAZIONALI SUL TERRITORIO DELLA Premessa Visto l art. 3, comma 2, della L.R. 7/2008, secondo il

Dettagli

Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo

Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA POSIZIONE - 2012 Posizioni organizzative (tipo a) Alte professionalità (tipo b e c) Validato dall OIV il 30/11/2012 Premessa La

Dettagli

ACCORDO. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. e Regione Lombardia

ACCORDO. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. e Regione Lombardia ACCORDO tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Regione Lombardia SPERIMENTAZIONE DI PERCORSI FORMATIVI IN APPRENDISTATO PER L ESPLETAMENTO

Dettagli

Le agevolazioni regionali per l imprenditoria giovanile, femminile e dei soggetti destinatari di ammortizzatori sociali (L.R.

Le agevolazioni regionali per l imprenditoria giovanile, femminile e dei soggetti destinatari di ammortizzatori sociali (L.R. Le agevolazioni regionali per l imprenditoria giovanile, femminile e dei soggetti destinatari di ammortizzatori sociali (L.R. 21/2008) 1 La L.R. 29 aprile 2008, n. 21 è stata modificata e ampliata in modo

Dettagli

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia Centro Territoriale di Supporto Calcedonia Istituto Comprensivo Calcedonia Via A. Guglielmini, 23 - Salerno Tel: 089792310-089792000/Fax: 089799631 htpp//www.icscuolacalcedoniasalerno.gov.it REGOLAMENTO

Dettagli

Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola:

Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola: Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola Treviso, 23 maggio2008 Elio Gilberto Bettinelli I temi L integrazione scolastica degli alunni stranieri: dati, tendenze

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA

LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA 1. Performance individuale del personale La performance individuale del lavoratore oggetto di misurazione e valutazione come ampiamente illustrato

Dettagli

Premio LeggiAmo a Scuola. Fiamme Gialle e Costituzione.

Premio LeggiAmo a Scuola. Fiamme Gialle e Costituzione. Guardia di Finanza Comando Provinciale Como Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Premio LeggiAmo a Scuola. Fiamme Gialle e Costituzione. 8ª Edizione CONCORSO PER GLI STUDENTI DELLE

Dettagli

PROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA

PROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA PROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA Approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 26/06/2013 1 Indice 1. Modalità di trattamento dei reclami... 3 2. Registro dei reclami... 5 3.

Dettagli

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE 1. Domanda: Con quale modalità sarà possibile ottenere chiarimenti in merito alle procedure di attuazione e rendicontazione dei progetti cofinanziati?

Dettagli