Piano Spostamenti Casa Lavoro Sede Cgil Rimini Dicembre 2012.

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1 Piano Spostamenti Casa Lavoro Sede Cgil Rimini Dicembre Indice: 1. Premessa 1.1 Contesto normativo 2. Il questionario di indagine 3. I risultati dell indagine 4. Analisi e proposte relative all accessibilità 5. Le azioni individuate dal Piano: 5.1 Mobilità intra-aziendale; 5.2 Promozione dell uso della bicicletta privata; 5.3 Promozione dell uso del trasporto pubblico; 5.4 Azioni di comunicazione 6. Il monitoraggio delle azioni del Piano 7. L attuazione concreta delle azioni 1. Premessa L iniziativa, pensata, elaborata e sviluppata dalla Cgil di Rimini (un gruppo di lavoro composto da 3 compagni dello SPI, particolarmente attenti alle tematiche della pianificazione territoriale ambientale e della mobilità sostenibile, e l Ufficio Studi), vuole mettere la CGIL di Rimini nella condizione di dare l esempio. Quindi, oltre che rivendicare contrattare favorire e promuovere azioni finalizzate a realizzare la mobilità sostenibile, la Cgil indaga al suo interno per individuare le azioni utili a favorire la riduzione dell utilizzo del mezzo privato. 1.1 Contesto normativo Mobilità sostenibile: fin dal decreto interministeriale mobilità sostenibile nelle aree urbane del è stata predisposta una strategia di intervento finalizzata alla riduzione dell inquinamento e della congestione da traffico nelle aree urbane, attraverso: L istituzione da parte dei Comuni, di una struttura di supporto e di coordinamento tra responsabili della mobilità aziendale che mantiene i collegamenti con le amministrazioni comunali e le aziende di trasporto (mobility manager d area); L istituzione, presso le imprese e gli enti pubblici con singole unità locali con più di 300 dipendenti e presso le imprese con complessivamente più di 800 addetti in più sedi, di un responsabile della mobilità aziendale (mobility manager aziendale), e adozione del piano degli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente. Gli obiettivi dei mobility manager sono così riassumibili: 1

2 1. ridurre gli spostamenti casa lavoro realizzati con mezzi privati non eco-compatibili (automobili e moto/ciclomotore); 2. ridurre l utilizzo dell auto privata; 3. incentivare il car pooling; 4. aumentare l uso dell auto privata da parte di equipaggi; 5. aumentare l uso di mezzi pubblici; 6. aumentare l uso di mezzi collettivi privati (bus aziendale); 7. aumentare l uso di motorini elettrici, bicicletta e mezzi non inquinanti Successive normative di legge hanno incentivato l implementazione del mobility management a Comuni e forme associate di Comuni, non solo per gli interventi relativi agli spostamenti casalavoro, ma anche per promuovere politiche e piani per la gestione della domanda di mobilità riferiti ad aree urbane, industriali, artigianali, commerciali, di servizi, che ospitano, temporaneamente o in modo permanente, manifestazioni ad alta affluenza di pubblico. La finalità di questi provvedimenti è quella di favorire la razionalizzazione della mobilità urbana, la promozione e la diffusione di mezzi di trasporto alternativi e a basso impatto ambientale, il coinvolgimento di imprese e dipendenti nelle politiche a favore della riduzione delle auto circolanti. 2. Il questionario di indagine Il questionario realizzato, allegato 1, è molto semplice, formato da 14 domande, ed è stato predisposto avendo a riferimento sia l esperienza della Provincia di Rimini, che quella dell Università degli studi di Milano. 3. I risultati dell indagine Il questionario è stato compilato da 49 dipendenti Cgil (64,5% della popolazione). Non tutti hanno risposto a tutte le domande, per questo motivo in molti casi la somma delle risposte è inferiore a 49. La componente femminile è maggioritaria (62%). La città nella quale risiede il maggior numero delle persone è Rimini (59%). Abitualmente, per recarsi al lavoro, prevale l utilizzo di auto e motociclo. Solo 9 persone utilizzano anche la bicicletta, abbinata all auto o alla moto. Tutti utilizzano gli stessi mezzi sia per l andata che per il ritorno, mentre in estate 11 dipendenti cambiano mezzo di trasporto. Il tempo impiegato per lo spostamento casa lavoro è tale per cui 37 dipendenti impegnano al massimo 30 minuti (di questi 23 sono entro i 20 minuti). La distanza abitazione lavoro registra il dato che per 21 dipendenti (il 45%) è al massimo di 6 km. La valutazione sull offerta di trasporto pubblico è complessivamente insufficiente. Nel dettaglio emerge che sono sufficienti i parametri: informazioni su orari e tariffe e vicinanza delle fermate, mentre gli altri fattori sono complessivamente da migliorare. La valutazione sul tragitto percorso quotidianamente per raggiungere la sede lavorativa è complessivamente sufficiente. Viene segnalata l esigenza di migliorare la sicurezza dei percorsi ciclabili e la sicurezza degli attraversamenti pedonali. I motivi principali indicati alla base della scelta del mezzo sono l autonomia di movimento, la durata del viaggio e la mancanza di collegamento diretto da parte dei mezzi pubblici. Tutti utilizzano il mezzo per recarsi al lavoro come conducenti. 2

3 23 persone dichiarano che sarebbero disposte ad utilizzare il trasporto pubblico locale a condizione che siano ridotti i tempi di viaggio, che si possano avere sconti per l acquisto dei titoli di viaggio o dell abbonamento, che vi sia la possibilità di utilizzare biciclette aziendali per gli spostamenti di lavoro in ambito comune di Rimini. 17 persone sarebbero disposte ad utilizzare la bicicletta a condizione che si migliori la sicurezza dei percorsi ciclabili, che si individuino stalli parcheggi riparati e sicuri, che venissero messi a disposizione spogliatoi o armadietti per potersi cambiare prima di iniziare il lavoro, che l orario di lavoro fosse con un solo rientro. Le iniziative che favorirebbero l utilizzo della mobilità pubblica o lenta sono infine esemplificate come segue: sconto sull acquisto dell abbonamento l mezzo, utilizzo di biciclette dell ente, utilizzo di meccanici convenzionati per le piccole riparazioni alla propria bici. Commenti e suggerimenti finali: Piste ciclabili: ne va migliorata la sicurezza e vanno aumentate e previste su tutti gli assi viari principali; Trasporto pubblico locale: riorganizzare il tpl (corsie preferenziali protette almeno nelle strade oggi a 4 corsie, percorsi circolari o linee dirette analizzando i nuovi flussi di traffico, riorganizzare gli orari della città e rivedere gli spostamenti casa lavoro anche in riferimento alle statistiche relative agli infortuni in itinere) per contribuire allo sviluppo della mobilità lenta. Mezzi aziendali cgil: rivedere la dotazione quantitativa e qualitativa di mezzi (auto e bici) facendo scelte nette in direzione della economicità ed ecocompatibilità ambientali (auto ibride, a metano o gpl). Dotazione di bici aziendali elettriche. 4. Analisi e proposte relative all accessibilità della sede Nella tavola 1 (all. 2) sono tracciate le linee del TPL che servono la sede della CGIL e nella tavola 2 (all.3) le piste ciclabili esistenti più vicine alla sede stessa. Da queste tavole si comprende come il modo preponderante di recarsi al lavoro con l auto privata sia determinato non tanto da una marcata insufficienza di alternative (tranne forse per le piste ciclabili), quanto piuttosto dalla facile possibilità di parcheggio gratuito sia nell ampio parcheggio riservato che nelle strade che si trovano nelle imminenti vicinanze della sede di lavoro. Le alternative all auto privata, pur non mancando specie per il trasporto pubblico, sono da considerare poco attraenti e comunque poco sostenute. Infatti analizzando puntualmente l accessibilità alla sede, notiamo una serie di inefficienze e di mancanze di sicurezza che gravano su coloro che si recano o vorrebbero recarsi al lavoro a piedi o in bicicletta. Si sottolinea in particolare la mancanza di sicurezza per le biciclette, costrette a condividere la carreggiata con le auto per l assenza di piste ciclabili o di altri sistemi di tutela. E necessario pertanto attivare una fase di concertazione con l Amministrazione Comunale che consenta da una parte di separare efficacemente, nelle vicinanze della sede, la componente pedonale e ciclabile da quella motorizzata, e dall altra parte di prevedere efficaci collegamenti con le piste ciclabili esistenti nelle vicinanze, piste che si interrompono bruscamente. Si consiglia inoltre la realizzazione di un attraversamento pedonale ampio, rialzato e sicuro, sulla via Jano Planco in corrispondenza delle due fermate del TPL, in posizione baricentrica tra il semaforo di via di Mezzo e la rotatoria di via Caduti di Cefalonia. Da subito si rende poi necessario realizzare nell area di pertinenza della sede stalli sicuri e protetti per le biciclette, considerata l assoluta inadeguatezza delle infrastrutture oggi presenti. 3

4 5. Le azioni individuate dal Piano 5.1 Mobilità intra-aziendale I mezzi attualmente a disposizione dei dipendenti per gli spostamenti di lavoro sono costituiti da 5 automobili di proprietà (1 fiat panda; 1 fiat punto; 1 brava bianca; 1 fiat multipla; 1 renault megane); da 1 automobile in leasing (1 ford fiesta) e da 0 biciclette. Le automobili sono tutte obsolete (inserire l anno di immatricolazione ed i km percorsi da ciascuna e complessivamente su base annua) e con alimentazione diesel (senza filtro anti particolato). Nell intento di contribuire al massimo a ridurre le emissioni di CO 2 e di polveri sottili, si prevede di sostituire progressivamente nel tempo, tenendo conto del chilometraggio, numero 4 auto, mettendo in funzione mezzi ibridi o alimentati bifuel (benzina/metano). La prima sostituzione sarà programmata nei primi mesi del 2013? (una ogni 6 mesi per i primi 2 anni?...). Per le mete di servizio che sono ben servite dai mezzi di trasporto pubblico si prevede la messa a disposizione gratuita di biglietti e di tutte le informazioni sulle frequenze e sugli orari dei mezzi. Infine, per gli spostamenti verso Aziende, Enti e Istituzioni collocate nel centro storico o comunque nel breve raggio di 3 / 4 km dalla sede si prevede l acquisto di 2 biciclette a pedalata assistita. 5.2 Promozione dell uso della bicicletta privata Dalle risposte ai questionari si evince chiaramente che la bicicletta è considerata il mezzo più rapido (dopo le due ruote motorizzate) e costituisce a livello locale una modalità di trasporto molto amata e consolidata. Considerato che un buon gruppo di dipendenti abita a distanza inferiore ai 5 km dalla sede di lavoro, il piano propone con forza una campagna di promozione dell uso della bicicletta in modo che venga sempre più percepita come mezzo propositivo, economico e salutare, in grado di produrre un mutamento dello stile di vita convinto e duraturo. Le misure a favore della mobilità ciclistica che si propongono includono sia interventi strutturali che incentivi così come segue: Continuità delle piste ciclabili fino alla sede di lavoro con attraversamenti sicuri (vedere rapporti con Anello Verde nel Piano Strategico del Comune di Rimini!); Realizzazione, graduale nel tempo, di parcheggi sicuri (non semplici rastrelliere!) e coperti e sistemazione di armadietti personali per indumenti e attrezzi; Fornitura gratuita a tutti i dipendenti che si impegnano ad usare le biciclette nel percorso casa-lavoro della targhetta adesiva antifurto; Stipula di una convenzione con uno o più meccanici di biciclette (in attesa di costituire vere e proprie ciclofficine ) per la manutenzione ordinaria (freni, catena, impianto illuminazione) delle biciclette munite di targa adesiva antifurto; Organizzazione e manutenzione di un piccolo ma efficiente parco di biciclette aziendali. 4

5 5.3 Promozione dell uso del trasporto pubblico Dall analisi delle risposte al questionario risulta che solo il 4 % dei dipendenti usa il mezzo pubblico. Sempre dall analisi delle risposte ai questionari pare comunque di intravvedere la possibilità che anche semplici interventi di informazione sul sevizio e piccoli incentivi economici possano orientare, soprattutto i dipendenti che abitano in prossimità delle lenee e delle fermate, ad un maggior utilizzo del mezzo pubblico. Gli incentivi economici che si propongono sono: Contributo del 30/40% sul costo dell abbonamento annuale al TPL per i dipendenti che si impegnano ad usare il mezzo pubblico; Sperimentazione del Tiket Trasporto (voucher molto simile al buono pasto attraverso il quale il datore di lavoro può contribuire in parte, o anche in toto, alle spese di trasferimento dei dipendenti dall abitazione ai luoghi di lavoro)- Trattasi di forma estremamente innovativa ed avanzata con impegno del dipendente ad usare in modo ordinario queste modalità di spostamento alternativo all uso dell auto propria. 5.4 Azioni di comunicazione Una efficace attività di comunicazione si configura come la condizione necessaria nella fase di attuazione del PSCL (piano spostamenti casa lavoro). A tale proposito è fondamentale la individuazione tra i dipendenti di un certo numero di supporter (2/3 persone) che informano dettagliatamente gli altri dipendenti sulla efficacia delle misure per il raggiungimento delle finalità del piano e garantiscono la coerenza dei comportamenti con gli interventi previsti per l attuazione del Piano. Obiettivo del PSC nel triennio dalla approvazione: Prevedere una riduzione dell uso dell auto propria di almeno il 10%. 6. Il monitoraggio delle azioni del Piano Il monitoraggio rappresenta un momento cruciale, per ogni piano in tema di mobilità, in particolare per i piani di spostamento. Esso prevede la realizzazione di indagini e azioni finalizzate alla verifica della effettiva attuazione delle azioni proposte. L utilizzo della bicicletta, ad esempio, sarà sostanzialmente monitorato attraverso indagini qualitative, mentre un ruolo fondamentale sarà assunto dal gruppo dei supporter interni che attraverso le reazioni personali dirette potranno verificare il livello di coinvolgimento dei dipendenti. Nell arco di validità triennale, si prevede la realizzazione di un monitoraggio a cadenza annuale 7. L attuazione concreta delle azioni 7.1 Mobilità intra-aziendale: a) Interventi di medio periodo (3 anni): - Conversione del 70% (4 auto su 6) del parco auto aziendale con veicoli a basso impatto ambientale; 5

6 - Incremento del parco bici aziendale anche con biciclette a pedalata assistita; - Miglioramento strutturale dell accessibilità alla sede (vedi anche progetto Anello Verde): b) Interventi di breve periodo (6 mesi / 1 anno): - Realizzazione di parcheggi sicuri per le biciclette dei dipendenti e del pubblico; - Utilizzo anche dei mezzi di trasporto pubblico per gli spostamenti di servizio con biglietti gratuiti. 7.2 Promozione dell uso della bicicletta: a) Interventi di medio periodo (3 anni): - Attuazione del BICIPLAN (vedere interazioni con Anello Verde) per la quota giustapposta alla sede di lavoro; - Interventi infrastrutturali (tratti di piste ciclabili e piastra di attraversamento sulla via Jano Planco. b) Interventi di breve periodo (6 mesi / 1 anno): - Realizzazione di pensiline coperte e di armadietti per deposito indumenti e attrezzi; - Assegnazione si dipendenti della targhetta adesiva antifurto; - Attivazione della convenzione per la manutenzione gratuita sulle bici dei dipendenti munite di targhetta antifurto. 7.3 Promozione de trasporto pubblico: a) Interventi di medio periodo (3 anni): - verifica dell offerta di trasporto pubblico, intervenendo su percorsi, fermate e frequenze; b) Interventi di breve periodo (6 mesi / 1 anno): - informazione continua e specifica sull offerta di TPL in relazione agli interventi di cui alla lettera a); - Attivazione incentivi per uso del TPL (contributi su abbonamenti annuali, sperimentazioni del TIKET TRASPORTO). Rimini 2 gennaio 2013 Ufficio Studi e Ricerche Cgil Rimini Massimo Fusini Allegato 1: il questionario utilizzato Allegato 2: tavola 1 (linee TPL) Allegato 3: tavola 2 (piste ciclabili) 6

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