5.1 Mobilità intra aziendale

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1 5. Le misure individuate Le misure da implementare nel breve e medio termine sono distinte in: mobilità intra aziendale azioni di comunicazione promozione della bicicletta promozione del carpooling promozione del trasporto pubblico promozione del car sharing 5.1 Mobilità intra aziendale Come si evince dalla ricognizione effettuata sull offerta di mobilità dell ente, attualmente sono a disposizione (di tutti i dipendenti ad esclusione delle auto assegnate espressamente ai servizi) per gli spostamenti di lavoro 4 utilitarie e 4 biciclette tradizionali. Emerge il problema del collegamento fra le sedi e dello svolgimento delle mansioni economali (smistamento della posta, commissioni varie). A tale proposito si prevede la messa in linea, già dal mese di maggio, di una parco di biciclette elettriche (6 suddivise in 5 per la sede di via Dario Campana e 1 per la sede di corso d Augusto) specificatamente dedicate allo spostamento fra le due sedi principali. Poiché tali sedi risultano collegate dalle linee di trasporto pubblico 1 e 2 si propone di prevedere l utilizzo dell autobus per gli spostamenti di servizio predisponendo un piano di informazione su frequenze e orari e la messa a disposizione gratuita dei biglietti. Per lo svolgimento delle mansioni di servizio ed economali si prevede la messa a disposizione di un veicolo elettrico, già dal mese di maggio, utile per il trasporto persone (6 posti) e cose. Per l acquisizione del veicolo elettrico la Provincia ha fatto domanda di finanziamento al Ministero dell Ambiente che è stato accordato e sono attualmente in corso le procedure di rito. Questo provvedimento rientra, insieme all associazione dell ente al car sharing, nelle misure di riconversione e/o di utilizzo dei mezzi a basso impatto ambientale imposte agli enti locali dal Ministero dell Ambiente. Al fine di ridurre al minimo gli spostamenti dei dipendenti con mezzo proprio negli orari di lavoro si propone inoltre di implementare misure di servizio quali, soprattutto nelle sede di via Dario Campana, l attivazione di un bar interno e/o l individuazione di uno spazio mensa. 45

2 5.2 Azioni di comunicazione Un efficace attività di comunicazione si configura come condizione necessaria per attuare nuovi modelli di sviluppo in qualsiasi realtà organizzativa. La comunicazione rappresenta dunque uno strumento di valenza strategica per la ricerca della partecipazione e del consenso, fattori che determinano il successo di azioni di qualsiasi natura. È bene ricordare che l impostazione grafica e lo stile comunicazionale degli strumenti dovranno riprendere l attività di comunicazione già svolta durante la fase di distribuzione del questionario. Si prevede la progettazione e la realizzazione di un piano di comunicazione interna che coinvolgerà tutti i dipendenti attraverso strumenti diversificati e personalizzati. Gli strumenti utilizzati saranno di tipo freddo (cioè formali e senza relazione diretta) e di tipo caldo (cioè basati su relazioni interpersonali). Per promuovere e fiancheggiare le misure nella fase di implementazione il mobility manager della Provincia intende organizzare una serie di attività di ampio respiro volte a massimizzare la partecipazione alle iniziative promosse nel Piano. Sarà inizialmente realizzato uno strumento informativo freddo, un depliant, con l obiettivo di trasmettere ai dipendenti una sintesi dei risultati dell indagine svolta e le opportunità nate dalle esigenze emerse. Questo depliant potrà essere distribuito in busta paga, per omogeneità rispetto alla modalità di distribuzione del questionario oggetto del Piano Spostamenti Casa-Lavoro. Oltre a strumenti comunicazionali di tipo freddo, sarà inoltre prioritario organizzare delle convocazioni assembleari con i dirigenti, per poter condividere le misure e gli obiettivi del Piano e quindi generare consenso e cooperazione. La partecipazione attiva dei dirigenti risulta determinante come fattore di promozione delle iniziative previste. In parallelo al coinvolgimento diretto dei dirigenti, come strumento comunicazione di tipo caldo la struttura del mobility management della Provincia di Rimini intende predisporre una rete di supporter della mobilità sostenibile, ricercando dunque un coinvolgimento attivo anche da parte dei dipendenti. L attività dei supporter potrà essere organizzata in 3 gruppi tematici: uno relativo alla promozione della mobilità ciclistica, uno attento alla promozione del TPL uno attivo nella diffusione del car-pooling car sharing. I gruppi dovranno essere coordinati e alimentati da opinion leader interni e dovranno essere porta voce delle esigenze di mobilità dei dipendenti e in seconda istanza potranno addirittura avere un piccolo budget da gestire per interventi specifici. 46

3 La comunicazione dovrà essere finalizzata alla promozione sia della mobilità sostenibile in generale, sia delle misure di intervento. Il dettaglio dei contenuti oggetto della comunicazione saranno ovviamente di volta in volta individuati, partendo dalla presentazione dei risultati dell indagine stessa. L indagine potrà essere presentata anche a tutti i membri sindacali già in precedenza coinvolti nella fase introduttiva del piano spostamenti. Prima dell implementazione delle misure di intervento sarà avviato il processo di riflessione critica sui propri comportamenti (da parte dei dipendenti) a partire dai risultati dell indagine, da utilizzare come contenuto della comunicazione. 5.3 Promozione della bicicletta La bicicletta si propone come mezzo di trasporto integrativo non inquinante particolarmente indicato nei brevi tragitti urbani, quali quelli tipici della città di Rimini. Dalle analisi delle risposte ai questionari si evince, infatti, che la bicicletta rimane il mezzo più rapido (dopo le due ruote motorizzate) e costituisce una modalità di trasporto già consolidata. Inoltre il benessere psicofisico risulta una delle voci più comuni tra le motivazioni addotte per la scelta del mezzo di trasporto. Considerato che un buon gruppo di dipendenti, pari al19% dei rispondenti, abitando a distanze inferiori a 5 km dalla sede di lavoro, già utilizza la bicicletta (e lo fa non solo limitatamente per compiere il percorso casa-lavoro, ma anche nell ambito degli spostamenti lavorativi, vedi grafico che segue), il Piano propone l avvio di una campagna di promozione della bicicletta, in modo che venga percepita come positiva, economica e salutare, in grado di produrre un mutamento comportamentale eco-sostenibile. 30 Spostamenti Spostamenti di lavoro di di lavoro coloro che si spostano in bicicletta % 59% si (60%) no (38%) N.R. (2%) Mezzo aziendale Mezzo proprio 47

4 Come anticipato nel paragrafo precedente sulle misure di comunicazione, sarà importante il coinvolgimento della rete dei supporter per la promozione della mobilità ciclabile L attività di comunicazione integrata servirà a fiancheggiare le azioni concrete proposte di seguito. Le misure relative alla mobilità ciclistica includono interventi di tipo strutturale e interventi di servizio e di incentivi. In sintesi, migliori piste ciclabili, attraversamenti più sicuri, realizzazione di parcheggi sicuri (custoditi o con sistemi di controllo) nella città, punti di noleggio gratuito di biciclette, integrazione tra il car-sharing e la bicicletta; predisposizione di rastrelliere e pensiline davanti alle sedi della Provincia, fornitura gratuita a tutti i dipendenti del microchip per il riconoscimento della bicicletta, con possibilità di stilare una polizza assicurativa contro il furto del ciclo convenzioni per la manutenzione gratuita delle biciclette con microchip, incentivi economici e agevolazioni per l acquisto di biciclette elettriche e pieghevoli parco biciclette aziendali per gli spostamenti di lavoro, Tutte queste iniziative sono state studiate alla luce del fatto che il 52% degli utenti dell automobile ha espresso la propria disponibilità al cambiamento verso la bicicletta. Di questi coloro che si sono dichiarati vincolati all utilizzo dell automobile si sono dimostrati disponibili per il 65%, mentre i non vincolati per il 53%. Cambiamento Bicicletta/Non vincolati N.R % 12% 44% 9% 12% 7% 7% si (53%) no (43%) N.R. (4%) Altro Mezzi forniti dall'azienda durante le ore di lavoro Disponibilità di docce/spogliatoi Piste ciclabili migliori Sosta a pagamento Biciclette fornite dall'azienda 48

5 I dati raccolti hanno dimostrato infatti che tra le condizioni che favorirebbero l adozione di tale modalità spicca la richiesta di piste ciclabili migliori (44% dei non vincolati disponibili al cambiamento e 36% dei vincolati ) e la disponibilità ad abbandonare l auto se la sosta fosse a pagamento. 5.4 Promozione del Car-pooling In base alle principali esperienze condotte in Italia e all estero, il car pooling risulta efficace laddove esistendo regimi di tariffazione della sosta e per utenti che percorrono distanze pari almeno a 10 chilometri. Per la Provincia di Rimini può risultare utile attivare una sperimentazione in riferimento alle sedi centrali e soprattutto aggregando i dipendenti del comune di Rimini al fine di ottenere una ragionevole massa critica di utenti. Nel periodo di sperimentazione è necessario sviluppare anche politiche di incentivo e agevolazioni mirate (ad esempio posti riservati nei parcheggi aziendali). Nel caso dei dipendenti della Provincia il target di interesse è pari al 29%. Di questi il 46% ha espresso la propria disponibilità a condividere il viaggio in auto con altri colleghi a condizione che si realizzi un matching-system (29%) che metta in contatto chi fa lo stesso tragitto nelle stesse ore. Il Piano propone, quindi, l utilizzo in via sperimentale di un sistema automatico di formazione degli equipaggi, impiegando il software già in possesso della Provincia di Rimini. Cambiamento/Carpooling 41% 13% 46% si (46%) no (41%) N.R. (13%) Per fare sì che l iniziativa del car-pooling abbia successo sarà fondamentale il ruolo del gruppo tematico di supporter sul car-pooling. Infatti l esperienza di altri progetti insegna che inizialmente non è importante tanto un software flessibile ed efficiente quanto una persona o un gruppo di riferimento che possa aiutare la composizione degli equipaggi. 49

6 5.5 Promozione del Trasporto Pubblico Soltanto un esiguo 5% dei rispondenti è utente del trasporto pubblico. Nonostante ciò, circa il 58% dei rispondenti utenti dell auto dichiara la propria disponibilità ad utilizzare il trasporto pubblico. La condizione più ricorrente è la richiesta di fermate più vicine al luogo di lavoro, anche se particolare attenzione è bene rivolgerla a quel 17% di utilizzatori dell automobile non vincolati nello spostamento casa lavoro che hanno indicato il rimborso parziale dell abbonamento al TPL. Dall analisi di accessibilità con trasporto pubblico emerge comunque un livello di servizio che lascia presupporre che anche semplici interventi di informazione e di incentivo economico possano orientare soprattutto i dipendenti che abitano in prossimità delle linee ad un maggiore utilizzo del mezzo pubblico. Fra gli interventi si propone dunque di sviluppare iniziative di comunicazione ad hoc e incentivi economici sviluppabile, in base anche alle esperienze già condotte da altri enti locali come ad esempio la Provincia di Milano, su due linee di azione: - contributo al 50% e forme di dilazione sulla retribuzione per la sottoscrizione di abbonamenti annuali al TPL; - sperimentazione del Ticket trasporto (voucher attraverso il quale la Provincia può contribuire in toto oppure in parte alle spese per il trasferimento dei dipendenti dall abitazione al luogo di lavoro). In particolare l adozione del ticket costituisce una forma estremamente innovativa e avanzata (già in auge in altri paesi europei) di promozione di modalità alternative all uso dell auto provata ed è stat inserita nella proposta di accordo di programma per la qualità dell aria di prossima sottoscrizione con la Regione Emilia Romagna e il comune di Rimini. Gli sviluppi del ticket trasporto prevedono l utilizzo del voucher per tutti i sistemi di offerta di mobilità: il trasporto pubblico locale, il car sharing (attivo nell area di Rimini) e il treno. Il voucher inizialmente in forma cartacea sarà poi integrato in un supporto magnetico, particolarmente utile per l utilizzo anche del car sharing. 50

7 5.6 Promozione del car sharing il servizio di car sharing è attivo nei comuni di Rimini, Riccione e Cattolica ed rivolto sia ai cittadini temporanei (turisti, studenti universitari, city user) sia ai cittadini residenti. Il car sharing non si configura come servizio adatto allo spostamento casa-lavoro semplice, in quanto progettato per sostituire la seconda auto dei privati residenti ed equiparato alle flotte auto aziendali se rivolto ad organizzazioni. Il servizio potrà quindi agevolare la mobilità non sistematica propria del personale dell ente nell arco delle ore di ufficio. I dipendenti potranno usare i veicoli per missioni e trasferte al pari delle flotte auto aziendali, senza però richiedere un investimento in beni mobili da parte dell Ente. In aggiunta al car-sharing aziendale la Provincia intende trarre vantaggio dal Piano per promuovere il car-sharing privato. A tal fine la Provincia di Rimini intende assegnare tessere di car sharing a coloro che: hanno acquistato l abbonamento annuale del TPL partecipano regolarmente al car-pooling sono coinvolti come supporter nei gruppi tematici (max. 8/9 persone) risiedono fuori dal Comune di Rimini e posseggono l abbonamento del treno. Si intende in questo modo promuovere il car sharing in un ottica di intermodalità e soprattutto di integrazione con tutti i sistemi di offerta di mobilità. 51

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