Studio di caso multiplo sulla qualità delle scuole che usano in modo diffuso le ICT

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1 Studio di caso multiplo sulla qualità delle scuole che usano in modo diffuso le ICT Metodologia Il rapporto del progetto AVANGUARDIE EDUCATIVE è curato dai ricercatori INDIRE dell AREA Processi di valutazione e miglioramento e sviluppo professionale. L obiettivo del rapporto è restituire alle scuole quanto emerso nelle attività di ricerca svolte, unitamente ai dati che emergono dal fascicolo Scuola in Chiaro e dai risultati delle Prove INVALSI del Servizio Nazionale di Valutazione Gli indicatori sono stati scelti a partire dal Quadro di riferimento della Buona Scuola 1, redatto dal CTS del Progetto VALeS. Il documento propone un modello interpretativo sintetizzabile in quattro classi di fattori: il contesto socio-ambientale e le risorse in cui si inscrive il funzionamento dell Istituto; le pratiche educative e didattiche emerse nelle singole scuole; l ambiente organizzativo all interno del quale quelle pratiche e quei processi si sviluppano; gli esiti formativi ed educativi. 1 (accesso 07/2014) 1

2 CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE E RISORSE VINCOLI E OPPORTUNITA IN AMBIENTE ORGANIZZATIVO IN PRATICHE ESITI FORMATIVI E EDUCATIVI CAPITALE UMANO EDUCATIVE E DIDATTICHE OUT PER L APPRENDIMENTO OUT IMPATTI SULL AMBIENTE ESTERNO Si dettagliano di seguito i quattro fattori e gli indicatori che si utilizzano per attivare una riflessione sul funzionamento della scuola. 2

3 1- CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE E RISORSE (D - Dimensione territorio) Questa dimensione comprende le informazioni relative al contesto in cui la scuola si trova. Per contesto s intendono tutte le caratteristiche che distinguono il territorio nel quale questa è situata, considerando anche la dislocazione dei vari plessi annessi. In questa area si fa riferimento alle risorse economiche e materiali e ai livelli relativi alle diverse fonti di finanziamento (es. da parte delle famiglie, enti o istituti privati o pubblici). Sono inoltre considerate rilevanti le risorse professionali (per l integrazione, l inclusione, la lotta alla dispersione scolastica, ecc.) presenti all interno della scuola in quanto competenze aggiunte a quelle disponibili sul territorio. D1 Numero totale degli studenti D2 - Studenti con cittadinanza non italiana D3 -Tasso di abbandono scolastico D4 - Anni di esperienza e stabilità del Dirigente scolastico D5 - Insegnanti con contratto a tempo indeterminato D6 - Età mediana del personale docente a tempo indeterminato D7 - Descrizione del contesto. Aspetti socioeconomici del territorio e background familiare degli studenti. Il contesto è l ambiente entro il quale la scuola svolge il proprio intervento formativo, le caratteristiche economiche e sociali nonché la dislocazione geografica dei vari plessi scolastici. Il background familiare è qui inteso come struttura socio-economica che compone l ambiente in cui si colloca la scuola e la presenza dei genitori nella vita della scuola. 3

4 D8 - Reputazione della scuola. Si indaga come viene considerata la scuola all interno del territorio nel quale è situata e quali sono le opinioni degli utenti, anche attraverso effettivi riscontri nel tempo (es. aziende che assumono studenti provenienti da quella scuola, n. elevato di studenti che superano test all Università, livelli di apprendimento in ingresso della scuola secondaria di secondo grado). 2 - PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE (B - Dimensione classe) Questa area indaga le scelte curricolari della scuola che cercano di rispondere alle attese formative della comunità: la definizione degli obiettivi di apprendimento degli alunni, la modalità di progettazione didattica, l organizzazione degli spazi, del tempo e del lavoro in classe. Particolare attenzione assumono le dinamiche relazionali tra allievi e docenti e quelle tra pari. Si cerca di capire inoltre come la scuola gestisce i percorsi di inclusione all interno dei processi di apprendimento, quali attività vengono garantite relativamente alla continuità e all orientamento personale e scolastico degli allievi. Nello specifico sono stati considerati indicatori per questa area: B1 - Curricolo. L indicatore intende approfondire le modalità con le quali la scuola recepisce le direttive nazionali in merito al curricolo, se esiste un curricolo verticale e quali sono i processi sottesi alla sua costruzione (classi parallele, gruppo scelto dal dirigente ecc.). B2 - Curricolo locale. Questo indicatore cerca di indagare se e come la scuola, in base alla possibilità offerta dalla legge sull autonomia, utilizza la quota del curricolo obbligatorio scegliendo liberamente discipline e attività da proporre nel POF. 4

5 B3 - Inclusione e personalizzazione. L indicatore approfondisce come vengono gestite le varie forme di diversità, se ci sono attività pianificate nei processi di insegnamento e apprendimento che si adeguano a specifici bisogni formativi di ciascun allievo nel lavoro d aula e nelle altre situazioni educative (es. peer review, tutoraggi, gruppi di livello ecc.). B4 - Progettazione didattica. Questo indicatore cerca di comprendere quali sono le scelte progettuali della scuola, quali strumenti e metodologie sono utilizzati, come e se vengono organizzati i dipartimenti, se esistono strutture per la condivisione di materiali e/o buone pratiche, se sono definite le modalità di archiviazione e documentazione. B5 - Orientamento. L indicatore cerca di comprendere quali sono le attività che la scuola promuove finalizzate alla realizzazione personale e scolastica degli allievi, se vengono potenziati atteggiamenti positivi orientati a una maggiore conoscenza di se stessi, allo sviluppo e alla crescita degli allievi. B6 Clima. L indicatore approfondisce il tema delle percezioni che alunni e insegnanti hanno nel vivere il contesto classe, gli atteggiamenti e i comportamenti che si stabiliscono tra i vari componenti. Il clima comprende l insieme delle relazioni tra docenti ed alunni. B7 - Gestione del tempo. L indicatore approfondisce il tema del tempo, come viene utilizzato sia nell organizzazione della scuola in generale (riformulazione dell orario scolastico, utilizzo della quota del 20% ecc.), sia più specificamente nelle attività didattiche (orario gestito internamente alla classe, attività sperimentali ecc.). B8 - Gestione dello spazio. Fortemente correlato al tema del tempo, l indicatore relativo allo spazio indaga sulla capacità della scuola di utilizzare lo spazio in modo diverso da quello convenzionale (cattedra/banchi): se ci sono aule speciali, diverse configurazioni degli arredi, se vengono utilizzate più aule dagli studenti ecc.. 5

6 B9 - Metodologie didattiche inerenti l utilizzo delle nuove tecnologie. Si cerca di capire la diffusione delle tecnologie all interno della scuola e come vengono utilizzate, se esistono spazi dedicati, se l uso delle tecnologie fa parte di una pianificazione concordata dai docenti o se invece dipende dalla discrezione di ciascun insegnante. B10 - Libri di testo e contenuti digitali. Questo indicatore indaga se la scuola fa uso di libri o di contenuti digitali e come vengono impiegati nella didattica (es. flipped classroom, archiviazione, rielaborazione da parte degli studenti, generazione di nuovi contenuti). 3 AMBIENTE ORGANIZZATIVO PER L APPRENDIMENTO (C - Dimensione scuola) L Ambiente organizzativo viene definito nel documento della Buona Scuola come il luogo in cui si svolgono le pratiche educative e didattiche ed è espressione della cultura organizzativa. Questo include i processi relativi agli stili di direzione e la collaborazione tra insegnanti finalizzata alla promozione di una comunità professionale caratterizzata da una leadership diffusa e condivisa; l identificazione dei ruoli, l organizzazione delle risorse, degli spazi e del tempo in modo funzionale agli obiettivi, la capacità della scuola di allineare le proprie risorse alle priorità strategiche dell istituto; la partecipazione e il coinvolgimento del territorio e quindi la capacità della scuola di proporsi come partner attivo e strategico delle reti professionali e interistituzionali. Afferiscono a questa dimensione anche i processi relativi alle forme di valutazione interna / autovalutazione. Nello specifico sono stati considerati indicatori per questa area: C1 - Il senso di identità. Questo indicatore approfondisce il livello di condivisione della mission e quanto gli attori coinvolti sentono di aderire al progetto educativo della scuola. 6

7 C2 - La visione strategica. Questo indicatore, fortemente correlato al precedente, approfondisce la percezione degli attori intervistati relativamente a punti di forza e criticità della scuola; inoltre analizza il concetto di innovazione e quanto questo sia condiviso all interno dell organizzazione. C3 - Leadership, staff e flussi decisionali. Si approfondisce lo stile di direzione, le modalità di gestione della scuola e le modalità di delega ai collaboratori. Questo indicatore vuole cogliere il ruolo del middle management e come vengono prese le decisioni. C4 - Gestione risorse materiali, finanziarie e umane. Si indaga la capacità della scuola di utilizzare le risorse per le priorità strategiche, sia quelle umane sia quelle materiali; l abilità di integrare i contributi e le risorse del territorio con le altre risorse finanziarie e strumentali. C5 - Sviluppo professionale. Si analizza la capacità della scuola di promuovere azioni di sviluppo delle competenze del personale attraverso momenti di formazione strutturata, tutoraggio tra pari e aggiornamento, nonché la possibilità per la scuola di accogliere le necessità del personale relativamente al proprio sviluppo professionale. C6 - Gestione della comunicazione (interna ed esterna). Viene analizzato lo sviluppo di sistemi di informazione e comunicazione sia all interno della scuola, sia verso l esterno, nonché la capacità di organizzare i flussi di comunicazione tra i soggetti interni e verso gli stakeholders, la gestione del sito internet a supporto dei processi didattici e organizzativi e l utilizzo in modo efficace delle nuove tecnologie per snellire i flussi di comunicazione. C7 - Rapporti con il territorio. Si indaga la capacità della scuola di proporsi in reti territoriali e di coordinare i diversi soggetti che hanno responsabilità sul territorio, i rapporti con le realtà produttive e gli enti presenti e la capacità di coinvolgere le famiglie. C8- Valutazione /Autovalutazione. Questo indicatore cerca di cogliere come viene strutturata la valutazione formativa in itinere, se sono previste prove comuni e quindi se esiste una pianificazione da parte dei docenti per concordare criteri comuni. Inoltre si approfondisce se 7

8 vengono svolte attività di autovalutazione d Istituto e forme di controllo e monitoraggio (es. pianificazione strategica, misurazione delle performance, rendicontazione sociale). C9 - Progetti innovati e sperimentazioni. Questo indicatore approfondisce la condivisione all interno della scuola di progetti identificati come innovativi sia per quanto riguarda l utilizzo delle nuove tecnologie e gli scambi internazionali sia per metodologica/organizzativa. l innovazione 4 - ESITI FORMATIVI ED EDUCATIVI (A - Dimensione studente) Per esiti formativi si intende una valutazione più ampia in relazione alle competenze chiave indicate nel Quadro di Riferimento Europeo (2006) 2, che prevede nello specifico: comunicazione nella madrelingua; comunicazione nelle lingue straniere; competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; competenza digitale; imparare a imparare; competenze sociali e civiche; spirito di iniziativa e imprenditorialità; consapevolezza ed espressione culturale. Si tende a privilegiare la visione dello studente e la sua percezione riguardo gli indicatori. Nello specifico si considerano: A1 - Equità all interno della scuola. L indicatore evidenzia la capacità della scuola di assicurare a tutti gli studenti i livelli essenziali di competenze che permettono al singolo una partecipazione sociale attiva. 2 (accesso 02/07/2014) 8

9 A2 - Consapevolezza di sé. Si tratta della capacità della scuola, attraverso attività di vario tipo anche non curriculari, di promuovere processi di consapevolezza negli studenti, ovvero di offrire loro strumenti utili affinché ciascuno possa meglio comprendere attitudini ed interessi che si sviluppano durante tutto il percorso scolastico. A3 - Autonomia personale. L indicatore mette in evidenza quanto e come la scuola promuove lo studio autonomo e la gestione delle responsabilità, compiti a casa, gestione del tempo nel lavoro autonomo, ecc.. Si approfondisce inoltre se le tecnologie utilizzate nella didattica sono finalizzate alla promozione della competenza digitale come capacità di trovare informazioni e valutarne la correttezza, produrre materiale, partecipare a network collaborativi, ecc.. A4 - Relazione studente/docente. Fortemente correlato al tema del clima, questo indicatore analizza il rapporto studenti/docenti così come percepito dagli attori coinvolti: si ritiene infatti che un buon clima relazionale sia un fattore centrale nella promozione della motivazione. A5 - Competenze di base. In questo contesto sono considerate di base le competenze linguistiche e quelle matematiche, così come rilevate nelle prove nazionali INVALSI. 9

10 Descrizione degli strumenti Le scuole che hanno partecipato al progetto hanno preso parte tra il 20 maggio al 30 giugno 2014 ad una rilevazione sulle opinioni e atteggiamenti rivolta ai seguenti soggetti: 1. docenti; 2. studenti; 3. personale ATA; 4. famiglie. I questionari sono stati costruiti utilizzando domande a risposta chiusa. Nella maggior parte dei casi, le domande sono costituite da uno stimolo composto da un affermazione per la quale si è chiesto ai soggetti di esprimere il loro grado di accordo tramite una scala Likert a cinque modalità (completamente in, abbastanza in, né in accordo né in, abbastanza, completamente ). La compilazione dei questionari è avvenuta in modalità on-line ed è stato assicurato l anonimato ai rispondenti. Ogni scuola ha ricevuto dall INDIRE un codice d accesso per ciascuna tipologia di soggetto per accedere a un area riservata. La compilazione in modalità on-line ha assicurato una buona pulizia dei dati raccolti. I rispondenti, infatti, non hanno potuto lasciare domande in bianco o compilare per errore un questionario rivolto ad altri soggetti. La modalità on-line, inoltre, ha consentito di raccogliere in poco tempo e in modo strutturato le risposte ai questionari. I questionari somministrati non hanno indagato tutte le dimensioni prese in considerazione nella ricerca. Si è reputato, infatti, più utili indagare e/o approfondire alcuni particolari indicatori tramite strumenti di indagine meno strutturati (interviste, focus-group, visite sul campo), in modo da poter raccogliere informazioni più ricche. Per l indicatore A5 della dimensione studente, si prenderanno, invece, in considerazione gli ultimi esiti disponibili delle scuole alle rilevazioni nazionali INVALSI a.s

11 Di seguito si riportano per ciascuno strumento il numero di domande per ogni indicatore e una rappresentazione grafica che mostra il peso di ogni indicatore sul questionario. Si sottolinea che la somma del numero di domande per indicatore non corrisponde al numero totale delle domande del questionario, poiché una domanda può essere riferita a più indicatori. Questionario docente Dimensione Indicatore Descrizione indicatore N. domande Territori o Classe Scuola D8 Reputazione della scuola 2 B1 Curricolo 4 B3 Inclusione e personalizzazione 9 B4 Progettazione didattica 8 B6 Clima 9 B8 Gestione dello spazio 2 B9 Metodologie didattiche 2 B10 Libri di testo e contenuti digitali 1 C1 Il senso di identità 6 C5 Sviluppo professionale 10 C6 Gestione della comunicazione (interna e esterna) 6 C8 Valutazione /Autovalutazione 3 C9 Progetti innovati e sperimentazioni 1 11

12 Studente A4 Relazione studente/docente 5 12

13 Questionario studente Dimensione Indicatore Descrizione indicatore N. domande Territori o Classe Scuola Studente D8 Reputazione della scuola 1 B5 Orientamento 1 B6 Clima 1 B9 Metodologie didattiche 1 B10 Libri di testo e contenuti digitali 2 C1 Il senso di identità 3 C8 Valutazione /Autovalutazione 1 C9 Progetti innovati e sperimentazioni 1 A1 Equità all interno della scuola 3 A2 Consapevolezza di sé 6 A3 Autonomia personale 5 A4 Relazione studente/docente 7 13

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15 Questionario ATA Dimensione Indicatore Descrizione indicatore N. domande Territori o Classe Scuola D8 Reputazione della scuola 2 B3 Inclusione e personalizzazione 2 B6 Clima 10 C1 Il senso di identità 3 C3 Leadership, staff e flussi decisionali 3 C5 Sviluppo professionale 8 C6 Gestione della comunicazione (interna e esterna) 4 C9 Progetti innovati e sperimentazioni 1 15

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17 Questionario famiglia Dimensione Indicatore Descrizione indicatore N. domande Studente Scuola Classe Territorio D8 Reputazione della scuola 3 B3 Inclusione e personalizzazione 3 B4 Progettazione didattica 2 B5 Orientamento 1 B6 Clima 9 B8 Gestione dello spazio 1 B9 Metodologie didattiche 2 B10 Libri di testo e contenuti digitali 2 C1 Il senso di identità 4 C6 Gestione della comunicazione (interna e esterna) 7 C8 Valutazione /Autovalutazione 3 C9 Progetti innovati e sperimentazioni 1 A1 Equità all interno della scuola 2 A3 Autonomia personale 4 17

18 Si noti che per ciascuna tipologia di questionario è stato maggiormente privilegiato l indagine di alcune dimensioni, legate al ruolo che lo specifico soggetto ricopre all interno del contesto scolastico. Proprio per questo motivo, si può notare che per il questionario rivolto ai docenti, le dimensioni maggiormente indagate sono state quelle riferite alla classe (35 domande) e alla scuola (26 domande). Nel questionario studente la dimensione maggiormente presente è quella riferita agli esiti formativi ed educativi (dimensione studente, 21 domande). Per il questionario rivolto al personale ATA è stata privilegiata la dimensione di scuola (19 domande) mentre, naturalmente, manca completamente la dimensione dello studente. Infine, nel questionario famiglia, le due dimensioni maggiormente indagate sono state quelle riferite alla classe (20 domande) e alla scuola (15 domande). 18

19 Report dell Istituzione scolastica BACCIO DA MONTELUPO TIPOLOGIA DI ISTITUZIONE SCOLASTICA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CODICE MECCANOGRAFICO FIIC NOME DEL DIRIGENTE SCOLASTICO GLORIA BERNARDI COMUNE MONTELUPO PROVINCIA FIRENZE SITO WEB REPORT A CURA DI: FRANCESCA ROSSI 19

20 DATI DI SINTESI DELLA RILEVAZIONE INDIRE NUMERO (SCUOLA IN CHIARO) N. RISPONDENTI (QUESTIONARI) % RISPONDENTI N. PARTECIPANTI FOCUS N. PARTECIPANTI INTERVISTA STAFF Studenti totali della scuola (secondaria di primo grado) 492 della secondaria di primo grado (su 1131 totali di ogni ordine e grado) % 12 (secondaria di primo grado: 4 di I; 5 di II; 3 di III ) / Studenti -Primo anno secondaria di I grado % / / Studenti-Secondo anno secondaria di I grado Studenti- Terzo anno secondaria di I grado Studenti -Primo anno secondaria II grado Studenti -Secondo anno secondaria II grado Studenti -Terzo anno secondaria II grado 150 / / % % / / / / / / / / / / / / / / / / / 20

21 Studenti -Quarto anno secondaria II grado Studenti -Quinto anno secondaria II grado Genitori (nucleo familiare) 4 / / / / / / 1 3 / / / % 12 6 / Personale Docente (140) % (considerando 272 docenti) 81% (considerando 140 docenti) Personale ATA % / / 3 Dato proveniente da un errore di compilazione 4 Il numero dei genitori indicato in questa cella si basa su una ipotesi di un genitore rispondente per ciascun studente 5 Questionario rivolto solo ai genitori degli studenti della secondaria di primo grado 6 Genitori sia della primaria che della secondaria 7 Dati acquisiti da Scuola in Chiaro- Barbieri. I dati non corrispondono a quelli presenti nel sito della scuola Anno scolastico ( 8 Dato ricavato da Scuola in Chiaro 21

22 Percentuale Rispondenti: Scuola Questionario docente (%) Questionario studente (%) Questionario ATA (%) Questionario famiglia (%) BACCIO DA MONTELUPO FIIC % 9 91% 68% 36% Si nota che la componente che ha preso maggiormente parte alla rilevazione è stata quella degli studenti con il 91% seguita dai docenti, con l 81%. Si colloca al di sotto il personale ATA con il 68%, mentre la percentuale di rispondenti più bassa è quella delle famiglie con il 36%, dato che emerge dal focus condotto proprio ai genitori. 1 - CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE E RISORSE (D - Dimensione territorio) In questo ambito sono inserite le notizie relative al contesto in cui la scuola si trova al fine di comprendere quanto e come i dati raccolti sono generalizzabili ad altre realtà. D1 Numero totale degli studenti FONTE: Fascicolo Scuola in Chiaro N.1131 (totale di tutti i plessi, ogni ordine e 9 Percentuale calcolata su 140 docenti. 22

23 grado) D2 -Studenti con cittadinanza non italiana (%) percentuale di studenti stranieri presenti nella scuola FONTE: Fascicolo Scuola in Chiaro 7 % D3 - Tasso di abbandono scolastico. Attraverso i tassi di abbandono si evince il livello di dispersione scolastica e nello specifico in quale classe avvengono in modo prevalente FONTE: Fascicolo Scuola in Chiaro N.0 D4- Anni di esperienza e stabilità del Dirigente scolastico FONTE: Intervista N. Anni di esperienza come Dirigente 8 Numero di anni in questa scuola 8 D5 - Insegnanti con contratto a tempo indeterminato FONTE: Fascicolo Scuola in Chiaro 229 Dato proveniente 23

24 da fascicolo di Scuola in Chiaro D6 - Età mediana del personale docente a tempo indeterminato FONTE: Fascicolo Scuola in Chiaro anni RIEPILOGO CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE E RISORSE (D - Dimensione territorio) D1 - Numero totale degli studenti D2 - Studenti con cittadinanza non italiana D3 -Tasso di abbandono scolastico D4 - Anni di esperienza e stabilità del Dirigente scolastico D5 - Insegnanti con contratto a tempo indeterminato D6 - Età mediana del personale docente a tempo indeterminato; I fattori di contesto analizzati nell indagine sono stati: - numero degli studenti - alunni stranieri - tasso di abbandono scolastico - caratteristiche del personale docente 24

25 - reputazione della scuola sul territorio - grado di digitalizzazione per la comunicazione interna ed esterna Il numero totale degli studenti presenti in tutti i plessi è 1131 (dato ricavato da Scuola in Chiaro). La presenza di alunni stranieri risulta essere del 7%, percentuale più bassa rispetto alla media delle scuole analizzate in questa indagine rispetto al I e al II ciclo di istruzione e rispetto alla media nazionale che è mediamente compresa tra il 12% e il 10% 10 (I e II ciclo indistinte) pag

26 Il tasso di abbandono nella scuola di Montelupo è pari a 0, nella media delle scuole del campione ma in controtendenza con l andamento nazionale che si attesta intorno al 17,6% ( I e II ciclo indistinte). 26

27 Il Dirigente scolastico è in servizio nella scuola da 8 anni. 27

28 Dai dati di Scuola in Chiaro i docenti risultano essere in totale n (84% dei docenti è a tempo indeterminato). L età mediana dei docenti di ruolo risulta essere quella compresa tra i 35 e i 54 anni. 11 Non abbiamo il dato su 140 docenti. 28

29 La maggioranza degli insegnanti a tempo indeterminato (42%) ha un età compresa tra i 45 e i 54 anni e soltanto il 4% ha meno di 35 anni, in accordo con il Rapporto Internazionale Talis

30 D7 - Descrizione del contesto. Aspetti socio-economici del territorio e background familiare degli studenti. Il contesto è l ambiente entro il quale la scuola svolge il proprio intervento formativo, le caratteristiche economiche e sociali nonché la dislocazione geografica dei vari plessi scolastici. Il background familiare è qui inteso come struttura socio-economica che compone l ambiente in cui si colloca la scuola e la presenza dei genitori nella vita della scuola. Il territorio di Montelupo Fiorentino, dagli anni 80 in cui ha conosciuto un notevole sviluppo economico ed urbanistico, ha subito negli ultimi anni diversi mutamenti dovuti alla crisi economica. E un Comune sempre abbastanza ricco. Progressivamente nel tempo la situazione è andata però peggiorando, anche se il tasso di immigrazione registrato si presenta sempre molto basso. In particolare, il settore principale legato alla produzione di ceramica (sul quale era basata l economia locale) ha subito una crisi profonda, causando un incremento del numero di disoccupati e cassaintegrati. In conseguenza della crisi, anche il numero di famiglie che recentemente fanno richiesta di benefici da parte del comune è andato aumentando. La città è ricca di associazioni che offrono proposte per lo svago ed il tempo libero e a livello sociale, culturale, sportivo, ecc. La scuola risulta essere molto aperta al territorio, sia a livello di associazioni che di enti. Il rapporto di collaborazione instaurato con l Amministrazione Comunale, si è sempre contraddistinto per la positiva interazione in termini di progettualità condivisa, servizi erogati e finanziamenti. Questo rapporto, nell attuale situazione risente ovviamente della situazione politicoeconomica in cui versa l ente locale. Sul territorio, in particolare, c è apprezzamento in merito al progetto educativo dell Istituto in quanto mette a disposizione un ampia e ricca offerta formativa. 30

31 Le relazioni stesse tra il Comune e il Dirigente Scolastico sono molto buone. I principali canali di comunicazione infatti risultano essere sia personali che relazionali. I cittadini solitamente non riportano all Amministrazione Locale lamentele e disservizi in materia scolastica. Sono stati registrati solamente alcuni problemi legati al trasporto pubblico scolastico e ultimamente (nel momento in cui viene svolta l indagine) il problema legato al ritardo nello smaltimento del tetto della palestra di amianto, ritardo dovuto ai permessi. Non risultano episodi di conflitto tra Ente Locale e scuola, addirittura la costruzione della nuova scuola è frutto di un lavoro partecipativo con l ufficio tecnico come esempio di buona pratica. Negli ultimi anni si sono verificati alcuni episodi di bullismo nel comune di Montelupo, tuttavia non strettamente legati alla scuola. L Istituto, nell esercizio della propria autonomia organizzativa (art.7 d.p.r. n. 275/1999), fa parte della Rete di Scuole Empolese Valdelsa, che si propone il confronto e lo scambio su problematiche ed esperienze in ambito educativo didattico e in ambito amministrativo-contabile. Il Collegio dei Docenti ha individuato una funzione strumentale addetta ad approfondire la conoscenza del territorio e degli stakeholders con i quali può essere attivato un proficuo collegamento e instaurata o rafforzata la collaborazione, in particolar modo per il finanziamento e lo sviluppo dei vari progetti del POF. D8 - Reputazione della scuola. Si indaga come viene considerata la scuola all interno del territorio nel quale è situata e quali sono le opinioni degli utenti, anche attraverso effettivi riscontri nel tempo (es. aziende che assumono studenti provenienti da quella scuola, n. elevato di studenti che superano test all Università, livelli di apprendimento in ingresso della scuola secondaria di secondo grado). 31

32 Circa la reputazione della scuola, tutti gli attori coinvolti nell indagine esprimono opinioni favorevoli (tra completamente d accordo e abbastanza d accordo): Il 90% del personale ATA, Il 95% dei docenti, Il 78% degli studenti, Il 90% delle famiglie. PERSONALE ATA La scuola ha una buona reputazione sul territorio 0, 0% 1, 5% 1, 5% Completamen te in Abbastanza in DOCENTI La scuola ha una buona reputazione sul territorio 0, 0% 4, 4% 1, 1% Completamen te in Abbastanza in 8, 42% 9, 48% Né in accordo né in Abbastanza 72, 63% 37, 32% Né in accordo né in Abbastanza Completamen te Completamen te 32

33 STUDENTI FAMIGLIE La scuola ha una buona reputazione sul territorio La scuola ha una buona reputazione sul territorio 15, 3% 26, 6% 56, 13% Completamen te in Abbastanza in 5, 3% 1, 1% 11, 6% Completament e in Abbastanza in 188, 42% 163, 36% Né in accordo né in Abbastanza 86, 49% 73, 41% Né in accordo né in Abbastanza Completamen te Completament e Su questo argomento le risposte dei diversi attori indagati sono concordi: nei questionari, l affermazione la scuola ha una buona reputazione sul territorio vede una percentuale di risposte positive, tra completamente e abbastanza d accordo, dell 95% per i docenti, del 90% per gli ATA, del 90% per i genitori e del 78% per gli studenti. Tra i motivi per cui i genitori iscriverebbero di nuovo il proprio figlio alla scuola, c è l apprezzamento per la qualità dell offerta formativa (27% delle risposte). In particolare, c è apprezzamento in merito al progetto educativo dell Istituto: si evidenzia che l offerta formativa proposta dall Istituto è molto ampia e qualitativamente buona. 33

34 FAMIGLIE Iscriverei di nuovo mia/o figlia/o a questa scuola 8, 5% 168, 95% Sì No I dati quantitativi vengono confermati dalle risposte alle interviste e dalle opinioni espresse nei focus. Dal focus genitori emerge che sono generalmente soddisfatti del progetto educativo portato avanti dalla scuola, anche se lamentano una progressiva diminuzione dell offerta formativa, in passato molto più ricca, in particolare per quanto riguarda le gite e le uscite didattiche e i progetti extracurricolari (soprattutto nella scuola secondaria di I grado), sia per motivi finanziari che organizzativi. Dai dati emerge anche che in alcuni casi i genitori del Comune mandano i loro figli in questa scuola perché è vicina a casa. Infatti il 16% dei genitori risponde alla domanda, la vicinanza a casa. 34

35 Le relazioni stesse tra il Comune e il Dirigente Scolastico sono molto buone. I principali canali di comunicazione infatti sono sia personali che relazionali. Intervista DS: E buona, devo dire la verità. Intervista PCI: La scuola ha buona reputazione. Per essere sinceri alcuni genitori mandano i figli in questa scuola semplicemente per comodità poiché questa scuola è a cinque muniti da casa, l altra scuola a dieci. Tuttavia non sempre è così. 35

36 2 - PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE (B - Dimensione classe) B1 - Curricolo. L indicatore intende approfondire le modalità con le quali la scuola recepisce le direttive nazionali in merito al curricolo, se esiste un curricolo verticale e quali sono i processi sottesi alla sua costruzione (classi parallele, gruppo scelto dal dirigente ecc.). B2 - Curricolo locale. Questo indicatore cerca di indagare se e come la scuola, in base alla possibilità offerta dalla legge sull autonomia, utilizza la quota del curricolo obbligatorio scegliendo liberamente discipline e attività da proporre nel POF. Per quanto riguarda l elaborazione del curricolo, dalle risposte ai questionari, la scuola sembrerebbe in linea con quanto definito a livello nazionale: il curricolo viene elaborato all interno dei dipartimenti e discusso nel collegio docenti, prevede l utilizzo della quota di flessibilità per realizzare il curricolo locale (per l 84% dei docenti) ed ha una dimensione verticale (per l 87% dei docenti). Nel corso del focus con i docenti però è emerso come nella scuola sia presente solo il curricolo verticale relativo alla matematica. In particolare, una docente della primaria ci ha parlato dell elaborazione del curricolo di matematica e ha manifestato la difficoltà iniziale e, allo stesso tempo, la positività di tale esperienza. E stato elaborato e sperimentato un curricolo verticale non tradizionale (ovvero strutturato con una scansione temporale), piuttosto un curricolo in cui sono presenti delle fasi di conoscenza, pensate nei vari anni del bambino e del ragazzo. Alcune tematiche vengono avviate nella scuola dell infanzia, riprese nella scuola primaria e infine nella scuola secondaria di primo grado. La riflessione in merito alla progettazione di questo nuovo curricolo verticale è avvenuta in collaborazione con un docente universitario che ha 36

37 permesso agli insegnanti di ripensare il loro ruolo e le metodologie adottate. E emerso come fattore interessante il confronto fra i vari livelli dell Istituto Comprensivo e l esigenza di una migliore conoscenza reciproca di ciò che viene fatto in classe da parte dei docenti della primaria e della secondaria di primo grado. Il dato relativo invece all utilizzo della quota di flessibilità per realizzare il curricolo locale non è possibile comprovarlo nel focus docenti poiché a questa domanda ha risposto solo una docente, pertanto non è possibile parlare di un livello di accordo tra gli insegnanti. Secondo la docente in Italia c è troppa disparità tra una scuola ed un altra in termini di funzionamento: Purtroppo la scuola italiana con l autonomia ci sta rimettendo: sullo stesso territorio c è una scuola che funziona, una che non funziona e un altra che funziona così così E questo non è giusto, ed è legato esclusivamente al Dirigente che sa indirizzare, alle persone che ci stanno ore in più. Troppe cose frammentarie. Siamo in un epoca di transizione. In particolare, il buon funzionamento della scuola sembra legato esclusivamente alla figura del Dirigente Scolastico. Dalla discussione emerge che l autonomia in fin dei conti non esiste, ma si parla di autonomia solo quando ai livelli alti non sanno che pesci prendere. B3 - Inclusione e personalizzazione. L indicatore approfondisce come vengono gestite le varie forme di diversità, se ci sono attività pianificate nei processi di insegnamento e apprendimento che si adeguano a specifici bisogni formativi di ciascun allievo nel lavoro d aula e nelle altre situazioni educative (es. peer review, tutoraggi, gruppi di livello ecc.). Le risposte alle domande dei questionari volte ad indagare la dimensione del inclusione e della personalizzazione restituiscono il quadro di una scuola che risulta attenta ed impegnata nell organizzazione e nella gestione di attività che favoriscano l accoglienza e l inclusione delle minoranze etniche, linguistiche e religiose, con alcune discrepanze nelle risposte delle famiglie. Per quanto riguarda questo indicatore i numeri dei genitori sono però confermati e validati dalle affermazioni dei docenti e dei genitori stessi coinvolti nei focus: viene posta una attenzione particolare ai 37

38 bambini con bisogni speciali: nella scuola è di primaria importanza rispettare i tempi di apprendimento di ciascun bambino con piani di studio personalizzati. 4, 3% 4, 4% DOCENTI La scuola è molto impegnata nell'accoglienza e nell'inclusione degli alunni di diverse culture Completament 1, 1% e in Abbastanza in GENITORI La scuola svolge attività per favorire l'inclusione delle minoranze etniche, linguistiche e religiose Completamen te in 3, 2% 9, 5% Abbastanza in 67, 59% 38, 33% Né in accordo né in Abbastanza 42, 24% 83, 47% 39, 22% Né in accordo né in Abbastanza Completament e Completamen te 38

39 ATA La scuola è molto impegnata nell'accoglienza e inclusione degli alunni di diverse culture Completament e in 0, 0% 0, 0% 0, 0% Abbastanza in 11, 58% 8, 42% Né in accordo né in Abbastanza Completament e Il 59% dei docenti al questionario risponde che la scuola è molto impegnata nell accoglienza e nell inclusione degli alunni di diverse culture e un 33% abbastanza. Dato avvalorato anche dalle risposte sia dei genitori (il 47% è abbastanza d accordo con questa affermazione mentre il 24% è completamente in accordo) che, in particolare, del personale ATA (100% tra completamente d accordo e abbastanza). Da rilevare però che tra i genitori è presente anche un 22% che non si esprime. 39

40 DOCENTI La scuola pratica attività inter e multiculturali, coinvolgendo le famiglie degli alunni appartenenti a culture diverse 19, 17% 54, 47% 6, 5% 5, 5% 30, 26% Completamente in Abbastanza in Né in accordo né in Abbastanza Completamente GENITORI Le attività didattiche tengono conto della dimensione inter e multiculturale 26, 15% 69, 39% 3, 2% 14, 8% 64, 36% Completamente in Abbastanza in Né in accordo né in Abbastanza Completamente Da rilevare e sottolineare inoltre come sia il 26% dei docenti che il 36% dei genitori (dato lievemente inferiore al 39% che risulta abbastanza in accordo) non si esprima nemmeno in merito alla domanda la scuola pratica attività inter e multiculturali, coinvolgendo le famiglie degli alunni appartenenti a culture diverse. I docenti ci forniscono anche un altro dato significativo sull importanza data a questo fenomeno, ovvero il 93% dei docenti ci informa che la scuola ha istituito un gruppo per l inclusione che costituisce un aiuto concreto per lo svolgimento delle attività. 40

41 DOCENTI 8, 7% Sì No 106, 93% Gli alunni a cui sono destinate attività di potenziamento e recupero vengono individuati, secondo i docenti, maggiormente tramite: strumenti diagnostici condivisi a livello di scuola, valutazione del consiglio di classe e giudizio del singolo insegnante. 41

42 DOCENTI Gli alunni a cui sono destinate attività di potenziamento e recupero vengono individuati tramite Altro Strumenti diagnostici condivisi a livello di scuola Valutazione del consiglio di classe Series1 Giudizio del singolo insegnante Da rilevare, tuttavia, come alla domanda relativa alle attività di potenziamento e recupero degli apprendimenti, la maggioranza dei genitori dichiara che non vi è alcuna attività di potenziamento per i ragazzi o che si tratta di attività mirate esclusivamente nelle classi. 42

43 GENITORI La scuola svolge attività di potenziamento e recupero degli apprendimenti tramite nessuna attività di percorsi didattici personalizzati compiti differenziati attività mirate nelle classi corsi pomeridiani Series1 DOCENTI La scuola pratica una proficua integrazione tra le attività di sostegno e quelle curricolari Completament e in 60, 53% 0, 0% 4, 3% 9, 8% 41, 36% Abbastanza in Né in accordo né in Abbastanza Completament e Infine, la scuola pratica una proficua integrazione tra le attività di sostegno e quelle curricolari (lo sostiene l 89% dei docenti) ma emerge come ci siano ancora margini di miglioramento sulla condivisione di strumenti diagnostici a livello di scuola e l organizzazione di attività di potenziamento e recupero degli apprendimenti che superino il tradizionale corso pomeridiano e vadano più nella direzione di percorsi didattici personalizzati. I dati emersi dal focus dei genitori si discostano in parte da quanto dichiarato dagli stessi nei questionari. Emerge che la scuola di Montelupo è una scuola molto accogliente (dalla scuola dell infanzia alla scuola secondaria di primo grado), attenta all inclusione di studenti disabili o stranieri. Emerge, inoltre, dalle indagini qualitative e, con un livello di accordo buono tra i docenti, come l utilizzo della tecnologia sia considerato un utile mezzo di inclusione. 43

44 L attenzione ai bisogni speciali in questa scuola è reale, mentre in altre scuole è formale, e l insegnante di sostegno non è una risorsa. Vedo una utilità nelle nuove tecnologie per quei bambini che devono essere attivati nello studio e che altrimenti si perderebbero. I bambini hanno necessità di utilizzare le nuove tecnologie: facilita soprattutto i bambini con disturbi di apprendimento, aiuta a dare delle regole e a farle rispettare. B4 - Progettazione didattica. Questo indicatore cerca di comprendere quali sono le scelte progettuali della scuola, quali strumenti e metodologie sono utilizzati, come e se vengono organizzati i dipartimenti, se esistono strutture per la condivisione di materiali e/o buone pratiche, se sono definite le modalità di archiviazione e documentazione. La dimensione dell innovazione è stata indagata approfonditamente, attraverso specifiche domande dei questionari, delle interviste e dei focus, al fine di comprendere quale sia la percezione dell innovazione tra i vari attori, che cosa si intenda per innovazione, come questa sia legata alla presenza ed all uso delle nuove tecnologie o piuttosto ad approcci e/o metodologie didattiche innovative. Nelle indagini quantitative viene dichiarato dal 94% dei docenti che nella scuola la progettazione è svolta a livello di aree/dipartimento. 44

45 Da sottolineare come il 51% dei genitori dichiara che per svolgere le attività in classe vengono usate regolarmente le nuove tecnologie (il restante 49% dichiara però il contrario). GENITORI Per svolgere le attività in classe vengono usate regolarmente le nuove tecnologie 86, 49% 90, 51% Sì No Le risposte ai questionari da parte di genitori indicano come la scuola faccia uso regolarmente per lo svolgimento delle attività didattiche di nuove tecnologie e laboratori per migliorare i processi di insegnamento/apprendimento solo per il 67% dei rispondenti (a fronte di un 15% che non si esprime). 45

46 GENITORI La scuola utilizza laboratori e strumenti tecnologici a supporto dell'attività didattica 7, 4% 24, 14% 46, 26% 26, 15% 73, 41% Completamente in Abbastanza in Né in accordo né in Abbastanza Completamente Il 98% dei docenti ci informa che nella scuola sono previsti progetti basati sulla didattica laboratoriale. È evidente come la scuola condivida un progetto educativo basato sull adozione di una metodologia di didattica laboratoriale e a supporto dell innovazione didattica sono stati anche allestiti e predisposti appositi spazi (per il 77% dei docenti), in particolare con l allestimento di laboratori (da questo dato possiamo sottolineare che vi è ancora una concentrazione delle tecnologie nei laboratori. Dato che è in tendenza con le altre scuole campione dell indagine) e la scelta di arredi flessibili. 46

47 DOCENTI Nella scuola ci scambiamo abitualmente lezioni e materiali DOCENTI Se sì, con quali modalità 16, 14% Condivisione 98, 86% Sì No Apposito Condivisione Condivisione Series1 Contatti L 86% dei docenti dichiara poi che nella scuola si scambiamo abitualmente lezioni e materiali (con contatti diretti con i colleghi, con la condivisione a livello di area e dipartimento e condividendo nel consiglio di classe). Questo dato tuttavia non è avvalorato dal focus docenti dal quali emerge che proprio la condivisione è un limite della scuola e si sente forte l esigenza di lavorare insieme per accrescerla. Il problema è legato soprattutto alla mancanza dei tempi di confronto tra i docenti. Tutti i docenti concordano sul fatto che sia necessaria la condivisione dei progetti che va almeno dalla scuola dell infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado. Questo lo si fa solo confrontandosi. I docenti propongono di partire da un progetto didattico unico (come punto di incontro), senza caricarsi eccessivamente, per poi procedere per piccoli passi. Dal focus emerge anche l esigenza di un curricolo verticale esteso a tutti gli ordini scolastici. Per ovviare a questa difficoltà, nella scuola si cerca di lavorare quanto più possibile per classi aperte e fasce di età. 47

48 Non viene fuori dall indagine nessuna informazione in merito a strutture per la condivisione di materiali e/o buone pratiche, o modalità di archiviazione e documentazione. La condivisione materiali e la documentazione come procedura è poco esplicita/strutturata e ancora molto personale a livello di tutte le 20 le scuole indagate. B5 - Orientamento. L indicatore cerca di comprendere quali sono le attività che la scuola promuove finalizzate alla realizzazione personale e scolastica degli allievi, se vengono potenziati atteggiamenti positivi orientati a una maggiore conoscenza di se stessi, allo sviluppo e alla crescita degli allievi. Per quanto riguarda questo indicatore, il 60% dei genitori sostiene che la scuola sia attenta a valorizzare le attitudini, le potenzialità e i diversi stili di apprendimento dei propri figli (anche se è presente un 23% che non si esprime) e lo ribadiscono anche i genitori e gli stessi alunni che hanno partecipato ai focus. Gli studenti rispondono al questionario dichiarando (per l 86%) che quello che imparano a scuola potrà essere loro utile per il futuro e gli stessi studenti coinvolti nel focus affermano, a questo proposito, che la scuola è utile per il loro futuro perché dà loro molto sostegno e assistenza nella fase dell orientamento e si preoccupa oltre che della loro istruzione anche della loro educazione in quanto vi è un attenzione particolare al rapporto docente-studente anche al di fuori delle lezioni. In questi ultimi anni, dichiarano, viene dato maggiore rilievo alle attività di orientamento. La scuola accompagna con attività adeguate gli studenti alla scelta della scuola anche con colloqui individuali. Sono state organizzate attività di orientamento con il supporto di una operatrice esterna nelle classi terze che ha fatto due/tre incontri con gli studenti e a seguito degli incontri è rimasta a disposizione dei genitori per eventuali domande. 48

49 GENITORI La scuola è attenta a valorizzare le attitudini e le potenzialità di mio figlio 36, 20% 71, 40% 10, 6% 40, 23% 19, 11% Completamen te in Abbastanza in Né in accordo né in Abbastanza Completamen te STUDENTI Ciò che imparo a scuola potrà essere utile nel mio futuro Completament 11, 3% e in 260, 58% 14, 3% 126, 28% 37, 8% Abbastanza in Né in accordo né in Abbastanza Completament e Focus studenti: Per esempio ora che siamo in terza, la scuola ci aiuta nella scelta. Relativamente all orientamento, il consiglio dei professori ci ha consigliati nelle scelte e abbiamo fatto delle visite nelle scuole. A noi la signora che ci aiuta nell orientamento ci ha seguiti in seconda e terza media: due incontri in seconda e quattro in terza. La signora ci dà delle schede con domande in cui c è scritto: quali sono le tue attitudini, cos è che ti piace, che non ti piace. Se fai sport. A seconda delle attitudini ci fa riflettere. La scuola ci insegna tante cose anche sull educazione, non solo sui libri. 49

50 Nell intervista il PCI dichiara che vengono invitati esperti esterni per l orientamento. Mi è stato detto dai genitori che questo tipo di orientamento è stato utile. Ha funzionato perché è stato duplice. Si è rivolto sia ai ragazzi che ai genitori. L operatrice è stata brava e ha dimostrato che i ragazzi hanno le idee più chiare dei genitori. B6 Clima. L indicatore approfondisce il tema delle percezioni che alunni e insegnanti hanno nel vivere il contesto classe, gli atteggiamenti e i comportamenti che si stabiliscono tra i vari componenti. Il clima comprende l insieme delle relazioni tra docenti ed alunni. Anche questo indicatore, essendo centrale nella definizione di una Buona Scuola, è stato approfonditamente indagato. Sono state poste molte domande ai diversi attori riguardo la collaborazione tra docenti, tra docenti e personale ATA, tra docenti e dirigenza, tra docenti e studenti e tra docenti e genitori e sono emersi dati prevalentemente positivi anche se con percentuali diverse tra i diversi rispondenti. Il Dirigente Scolastico promuove un clima di collaborazione tra docenti, allievi, personale ATA e genitori secondo il 94% dei docenti, l 84% del personale ATA ed il 67% dei genitori; rispetto all affermazione le famiglie hanno fiducia nei docenti della scuola ben l 85% dei genitori si dichiara d accordo, così come l 87% dei docenti ed l 84%% del personale ATA; alta anche la percentuale dei docenti che dichiara di avere rapporti di fattiva collaborazione con i colleghi (83%) con i quali arriva facilmente a decisioni condivise (76%), mentre tra il personale ATA si evidenzia un minor livello di collaborazione (il 32% sostanzialmente sceglie di non esprimersi, opzionando la risposta né in accordo né in ); molto alte le percentuali relative alla disponibilità del DS, dei docenti e del personale ATA nei confronti dell utenza. Infine è stato chiesto a docenti, personale ATA, studenti e famiglie di esprimersi sulla volontà di rimanere nella stessa scuola. 50

51 STUDENTI Vado volentieri a scuola Completament e in GENITORI Mio figlio va volentieri a scuola Completament e in 54, 12% 37, 8% 43, 10% Abbastanza in 0, 0% 7, 4% 10, 6% Abbastanza in 188, 42% 126, 28% Né in accordo né in Abbastanza 103, 58% 56, 32% Né in accordo né in Abbastanza Completament e Completament e Solo il 54% degli studenti dichiara di andare volentieri a scuola a fronte di un 28% che non si esprime. Mentre la percentuale dei genitori che dichiara che il figlio va volentieri a scuola è nettamente superiore (95%). La soddisfazione rispetto al loro contesto della componente docenti e ATA (le figure professionali interne), infatti, sembra elevata (97% e 95%), tuttavia fornendo motivazioni diverse: il 97% dei docenti vorrebbe rimanere nella scuola di Montelupo perché è ben organizzata, c è un ottimo clima relazionale ed è ben integrata con il territorio. Alla stessa domanda il 95% del personale ATA come prima motivazione fornisce quella della vicinanza a casa. 51

52 DOCENTI Se sì, perché: ATA Se sì, perché: E' ben E' ben Apprezzo lo Vi afferisce un Condivido lo E' vicina a casa C'è un ottimo Mi identifico Series1 E' ben E' ben Condivido lo Vi afferisce E' vicina a casa Ritengo C'è un Series Dai focus e dalle interviste emerge che il clima nella scuola complessivamente è buono e positivo. Nel focus genitori viene dichiarato che il clima generalmente è positivo anche se il buon clima lo fa parecchio la classe, dipende molto dal gruppo. Si tratta di un clima di apertura e di collaborazione a tutti i livelli. Si percepisce come scuola molto accogliente, a tutti i livelli, e attenta all inclusione di studenti disabili o stranieri. Non vengono riscontrati conflitti particolari. Alla scuola secondaria di primo grado si sono verificati alcuni episodi di bullismo: alle medie si sono verificati alcuni episodi di bullismo come è normale che succeda. Generalmente la scuola riesce a gestire in modo corretto tali episodi, anche se, essendo poco abituata ad affrontarli, non sempre si dimostra pronta e preparata. 52

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