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1 Sistemi RFId: perché oggi? Luca Mari Gallarate,

2 Introduzione Il confine tra innovazione incrementale e radicale è sovente sfumato Un esempio classico: carrozza a cavalli automobile pre-ford modello T Ford modello T la successione di due innovazioni incrementali ha generato un innovazione radicale Interpretazione: per formulare oggi ipotesi plausibili su cosa potrebbe produrre domani una tecnologia (come quella dei sistemi RFId che oggi è solo incrementalmente innovativa) che si prospetta radicalmente innovativa e pervasiva non basta guardare dentro : occorre guardare avanti

3 RFId a a scatola chiusa Una tecnologia di identificazione proprio come quella dei codici a barre: cosa cambia? Nello scenario più semplice: x1 12t46 k27 a0 qqs3 Oggetti identificabili energia informazione (a0 qqs3 ) Sistema RFId informazione (a0 qqs3 ) Sistema informativo

4 RFId: : una tecnologia (?) pervasiva Applicabile, per esempio, per: identificazione dei materiali gestione della sicurezza tracciabilità degli asset gestione della manutenzione gestione della qualità gestione degli inventari visibilità, controllo e monitoraggio dei prodotti verifica dell autenticità dei prodotti sistemi antifurto e antitaccheggio controllo accessi e ticketing supporto alla gestione delle azioni di richiamo e garanzia dei prodotti difettosi

5 Due tesi TESI 1: i sistemi informatici si possono usare non solo per riprodurre le capacità degli esseri umani, ma anche per realizzare capacità diverse TESI 2: i sistemi informatici si possono usare non solo per virtualizzare il reale, ma anche per realizzare il virtuale

6 Riconoscimento e identificazione Quando acquisiscono informazione dal mondo fisico, gli esseri umani generalmente operano dapprima riconoscendo la categoria degli oggetti che hanno di fronte, e solo in seguito, e solo quando è richiesto, identificando tali oggetti Molto è stato fatto per cercare di rendere i calcolatori capaci di operare nello stesso modo, dotandoli di sistemi di acquisizione sensibili alla luce e al suono e che producono segnali che vengono elaborati da (spesso molto complessi) algoritmi di pattern recognition Ma è questo il modo migliore per usare i calcolatori per acquisire informazione sugli oggetti che ci / li circondano?

7 Identificazione e riconoscimento I calcolatori non hanno i limiti di memoria degli esseri umani, e possono gestire in modo efficiente grandi quantità di identificatori Gli esseri umani prima riconoscono poi, solo se utile, identificano efficace ed efficiente I calcolatori che mimano esseri umani prima riconoscono poi, solo se utile, identificano poco efficace e poco efficiente I calcolatori con capacità diverse prima identificano poi, solo se utile, riconoscono efficace ed efficiente I sistemi RFId sembrano particolarmente adatti per contribuire a realizzare queste capacità diverse

8 Informazione e onde elettromagnetiche Nel corso dell evoluzione, gli esseri umani hanno imparato presto a leggere informazione dalla luce La capacità di scrivere informazione sulla luce è stata acquisita successivamente, e a lungo è stata limitata a una logica on-off Solamente nella seconda metà dell Ottocento si è imparato che: altri fenomeni hanno proprietà analoghe alla luce, le onde elettromagnetiche, di cui la luce è un caso particolare l informazione può essere scritta ne (le variazioni de) la frequenza delle onde Questi due fatti spiegano perché le onde EM sono strumenti particolarmente appropriati per portare informazione

9 Luce e onde elettromagnetiche kilo mega giga tera Frequenza [Hz] onde lunghe onde corte infra rosso ultra violetto raggi X raggi γ luce Lunghezza d onda [m]

10 Informazione e mondo fisico Si sono sviluppati così i sistemi di telecomunicazione, che usano onde EM per trasmettere (cioè scrivere, trasferire a distanza, leggere) informazione informazione onde EM Secondo K.R.Popper la realtà è organizzata in tre mondi : Mondo 3 (dell informazione) Mondo 3 Mondo 2 (delle esperienze soggettive umane) Mondo 1 (delle entità fisiche) Mondo 1 e il Mondo 3 interagisce con il Mondo 1 solo mediante il Mondo 2: l informazione esiste solo in quanto esseri umani la creano, leggono, elaborano, presentano,...

11 La realtà (diventa) virtuale Ma negli ultimi 60 anni qualcosa è cambiato: con i calcolatori una parte di Mondo 3 si è resa autonoma dal Mondo 2: il software E negli ultimi 15 anni la convergenza di calcolatori e sistemi TLC ha progressivamente esteso e reso ubique parti di Mondo 3: il cosiddetto cyberspazio... che è cresciuto in modo straordinario: se nel passato la relazione tra entità fisiche e informazione era diretta, con il digitale il supporto fisico è diventato sempre più intangibile con l obiettivo di rendere irrilevante il riferimento al Mondo 1, perché la realtà diventa virtuale (e l economia digitale...) Mondo 3 Mondo 1 Mondo 3 Mondo 1

12 Il calcolatore di oggi è spesso un sistema con un grande cervello e minuscoli apparati sensoriali e motori: siamo circondati da oggetti del Mondo 1 ma i calcolatori non lo sanno

13 La virtualità (entra nel) reale In modo complementare alla virtualizzazione della realtà, si è sviluppato in questi anni un processo di miniaturizzazione e diffusione dei dispositivi di acquisizione di dati (reti di sensori) e di calcolo (microprocessori embedded), Mondo 3 finalizzato a gestire in modo distribuito la relazione tra Mondo 1 e Mondo 3 Mondo 1 La prospettiva è di arrivare a far sì che gli oggetti del Mondo 1 siano in grado interagire autonomamente e in modo standard con il Mondo 3, in modo che ogni oggetto fornisca informazione su se stesso Mondo 3 e che tale informazione possa essere gestita in modo automatico Mondo 1

14 Un confronto Caso A: realtà virtuale (virtual reality) L informazione interessa in quanto tale Il Mondo 1 è solo strumento di supporto per l informazione Obiettivo tecnologico: creare un mondo nei calcolatori Condizione: minimizzare i costi di uso del supporto fisico Caso B: virtualità reale (embodied virtuality) L informazione interessa in quanto riferita a parti di Mondo 1 Il Mondo 1 è anche oggetto dell informazione Obiettivo tecnologico: distribuire calcolatori nel mondo Condizione: minimizzare i costi di gestione della relazione tra entità fisiche ed entità di informazione

15 Il ruolo dei sistemi RFId Minimizzare i costi di gestione della relazione tra entità fisiche ed entità di informazione; cioè: acquisire informazione in modo efficiente, affidabile,... da oggetti del Mondo 1 L informazione può essere relativa a valori di grandezze fisiche, ma anche semplicemente all identificazione degli oggetti: i sistemi RFId hanno questo scopo In prospettiva, si possono immaginare oggetti di Mondo 1 in grado non solo di interagire in modo autonomo e standard con il Mondo 3, ma anche di operare sulla base di logiche di controllo distribuito: non solo reti di sensori, ma anche reti di attuatori, eventualmente miniaturizzati (sistemi microelettromeccanici, MEMS)

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