L importanza dei grandi numeri: I dati del Petalo Infezioni GiViTI
|
|
- Fausto Gerardo Mantovani
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 SIMPIOS 7 CONGRESSO NAZIONALE Rimini, Palacongressi, 10 Maggio 2016 L importanza dei grandi numeri: I dati del Petalo Infezioni GiViTI Carlotta Rossi, Centro di Coordinamento GiViTI IRCCS - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Ranica (BG)
2 Il GiViTI è un gruppo collaborativo di Terapie Intensive Italiane che promuove e realizza progetti di ricerca indipendenti orientati alla valutazione e al miglioramento della qualità dell assistenza
3 Il Progetto: PROmoting patient SAFEty and quality improvement in critical care
4 Adesione Progetto PROSAFE Centri Pazienti La Sorveglianza delle Infezioni in TI: il Progetto GiViTI
5 Il Progetto:... Core
6 Il Progetto PILOTA Anno 2002 PROGETTO: Infezioni PERIODO DI STUDIO: dal Marzo 2002 a Novembre 2002 (raccolta dati di almeno 6 mesi consecutivi) OBIETTIVO: 1) Sorveglianza delle infezioni in TI 2) Calibrare una futura sorveglianza da effettuare in continuo ELEGGIBILI: Tutti i pazienti ammessi in TI, ad eccezione di quelli trasferiti o dimessi vivi dalla TI entro 48 ore dal ricovero. TI PARTECIPANTI: 71 PAZIENTI AMMESSI: 9493 SORVEGLIATI: 5814 PAZIENTI INFETTI: 2494 (26.3%)
7 Il Progetto FINALE PROGETTO: Sorveglianza Infezioni PERIODO DI STUDIO: dal 1 Gennaio 2005 OBIETTIVO: 1) Descrivere l'epidemiologia delle infezioni in TI in Italia 2) Individuare e descrivere i principali fattori di rischio e i principali fattori prognostici delle infezioni in TI 3) Confrontare i diversi reparti in termini di: incidenza di infezioni e loro gravità, flora batterica prevalente, incidenza di infezioni sostenute da germi multiresistenti ELEGGIBILI: Tutti i pazienti ammessi in TI
8 La reportistica La Sorveglianza delle Infezioni in TI: il Progetto GiViTI
9 Pazienti infetti SOLO all'ammissione 17,6 Pazienti infetti all'ammissione e in degenza 2,3 La casistica (%) N= Pazienti infetti SOLO in degenza 5,6 Pazienti NON infetti 74,2
10 La casistica (%) CAMPANIA (7 TI) EMILIA ROMAGNA (16 TI) LOMBARDIA (33 TI) PIEMONTE (25 TI) TOSCANA (24 TI) VENETO (19 TI) Pazienti NON infetti Pazienti infetti all amm. e in degenza Pazienti infetti SOLO all ammissione Pazienti infetti SOLO in degenza
11 Top infezioni (%) AMMISSIONE DEGENZA pazienti infetti all ammissione pazienti infetti in degenza
12 Gravità dell infezione all ammissione (%) 0 Campania Emilia Romagna Lombardia Piemonte Toscana Veneto Infezione con o senza SIRS SEPSI GRAVE SHOCK SETTICO pazienti infetti all ammissione
13 Evoluzione dell infezione(%) SEPSI GRAVE Infezione con o senza SIRS Non infetti 0% 20% 40% 60% 80% 100% pazienti ammessi
14 Gravità massima raggiunta Campania dall infezione (%) Emilia Romagna Lombardia Piemonte Toscana Veneto Infezione con o senza SIRS SEPSI GRAVE SHOCK SETTICO pazienti infetti
15 Gravità massima raggiunta Campania dall infezione (%) Emilia Romagna Mortalità in H Lombardia Piemonte Toscana Veneto Infezione con o senza SIRS SEPSI GRAVE SHOCK SETTICO pazienti infetti
16 Infezioni in degenza
17
18 Incidenza infezioni in degenza Veneto 10,0 DATI NAZIONALI Toscana 9,4 Piemonte 11,1 Lombardia Emilia Romagna 14,0 14,1 Campania 12,1 5,0 7,0 9,0 11,0 13,0 15,0 17,0 19,0
19 Veneto Toscana Piemonte Lombardia Emilia Romagna Incidenza VAP 8,1 7,7 7,0 9,0 11,1 DATI NAZIONALI Campania 15,9 5,0 10,0 15,0 20,0
20 Incidenza VAP Trend storico 13,0 12,0 11,0 10,0 9,0 10,3 10,0 9,7 10,2 10,0 10,3 9,6 8,8 8,0 7,
21 VAP (%) Precoce Tardiva pazienti con VAP
22 VAP Diagnosi (%) Possibile Probabile - certa pazienti con VAP
23 Incidenza CR-BSI in degenza Veneto 1,5 DATI NAZIONALI Toscana 0,9 Piemonte Lombardia Emilia Romagna 1,7 1,8 1,8 Campania 3,8 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0
24 Incidenza CR-BSI in degenza Trend storico 3,0 2,5 2,0 1,5 2,3 1,9 1,8 1,6 1,7 1,8 1,7 1,8 1,0 0,5 0,
25 Microrganismi isolati (% su isolati) Infezioni all ammissione (NOSOCOMIALI) ,1 62,1 Gram + Gram - Multiresistenti
26 Microrganismi isolati (% su isolati) Infezioni all ammissione (NOSOCOMIALI) Multiresistenti Resistenti ai Carbapenemi
27 Microrganismi isolati (% su isolati) Infezioni in degenza 35,5 68,4 Gram + Gram - Multiresistenti
28 CAMPANIA (7 TI) Gram + Gram - Microrganismi isolati (% su isolati) Infezioni in degenza EMILIA ROMAGNA (16 TI) Gram + Gram - Multiresistenti LOMBARDIA (33 TI) PIEMONTE (25 TI) TOSCANA (24 TI) VENETO (19 TI) Gram + Gram Gram + Gram Gram + Gram - Gram + Gram -
29 25 Microrganismi isolati (% su isolati) Infezioni in degenza Multiresistenti Resistenti ai Carbapenemi
30 Resistenza ai CARBAPENEMI:
31 Resistenza ai CARBAPENEMI:
32 Resistenza ai CARBAPENEMI:
33 Resistenza ai CARBAPENEMI:
34 Resistenza ai CARBAPENEMI:
35 Resistenza ai CARBAPENEMI:
36 1/2012 5/2012 9/ /2012 5/2013 9/ /2013 TO VC CO LC MI PD TV AL CN MS PT BO FI FC PI
37
38 La raccolta dati il PETALO:
39 La raccolta dati il PETALO:
40 La raccolta dati il PETALO: Errore: la gravità dell infezione immessa nel core e quella calcolata nel petalo non coincidono
41 La raccolta dati il PETALO: =
42 Definizioni: VAP: polmonite con esordio successivo al 2 giorno di ventilazione o sviluppata entro i due giorni dal termine della ventilazione. dove la variabile Giornate di ventilazione meccanica pre-vap è pari alla somma delle giornate di ventilazione meccanica pre-vap di tutti i pazienti ammessi in reparto. E pari alla durata totale della ventilazione meccanica per i pazienti che non sviluppano VAP e alla differenza tra la data di insorgenza della VAP e la data di inizio della ventilazione meccanica per i pazienti infetti. Sono esclusi dal denominatore i giorni di ventilazione meccanica dei pazienti dimessi o deceduti entro 2 giorni dall inizio della ventilazione. VAP precoce: VAP insorta a partire dal secondo e sino al sesto giorno dall inizio della ventilazione meccanica.
Sorveglianze attive nell Azienda. Usl di Bologna Presidio Ospedaliero Unico
Sorveglianze attive nell Azienda Usl di Bologna Presidio Ospedaliero Unico Sorveglianza di laboratorio : isolamenti totali, monitoraggio resistenze e lista di alert organisms Sorveglianza di eventi epidemici
DettagliEsperienze di gestione di IOS e multiresistenze in ambito riabilitativo. Dr. Angelo Rossini
Esperienze di gestione di IOS e multiresistenze in ambito riabilitativo Dr. Angelo Rossini VII Congresso Nazionale SIMPIOS - Rimini 11 Maggio 2016 IOS ospedali per Acuti vs. Riabilitazione ecdc Point Prevalence
DettagliREPORT SORVEGLIANZA ATTIVA DELLE AREE INTENSIVE DELL OSPEDALE SAN FILIPPO NERI
UOC Direzione Sanitaria di Presidio Direttore: Dr. Patrizia Magrini Via Martinotti - 1 Roma tel. 6 687, fax 6 68 p.magrini@sanfilipponeri.roma.it www.sanfilipponeri.roma.it REPORT SORVEGLIANZA ATTIVA DELLE
DettagliPARTE II: MATERIALI, METODI E RISULTATI MODALITA DI MONITORAGGIO E PAZIENTI OSSERVATI PARAMETRI SCELTI RISULTATI...
INDICE INTRODUZIONE... 1 PARTE I: LO SVEZZAMENTO DALLA VENTILAZIONE MECCANICA (weaning)... 6 FISIOLOGIA DEL RESPIRO E VENTILAZIONE MECCANICA... 7 DEFINIZIONE DI SVEZZAMENTO (WEANING)... 23 CRITERI ED INDICI
DettagliKLEBSIELLA PNEUMONIAE
KLEBSIELLA PNEUMONIAE RESISTENTE AI CARBAPENEMI: UN PROBLEMA EMERGENTE DI SANITÀ PUBBLICA Esperienza di controllo della Regione Emilia- Romagna Carlo Gagliotti - ASSR Emilia-Romagna ISS Roma 5 giugno 2012
DettagliPOLITICHE DELLA REGIONE LIGURIA PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA
POLITICHE DELLA REGIONE LIGURIA PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA LA RIORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E CONTROLLO Roberto Carloni Rapporto regionale sulle infezioni
DettagliREGIONE CODICE PROVINCIA MESE PRESENTAZIONE NUMERO DOMANDE ACCOLTE
REGIONE CODICE PROVINCIA MESE PRESENTAZIONE NUMERO DOMANDE ACCOLTE ABRUZZO AQ mar-19 3.190 ABRUZZO AQ apr-19 608 ABRUZZO AQ mag-19 0 ABRUZZO CH mar-19 3.441 ABRUZZO CH apr-19 672 ABRUZZO CH mag-19 0 ABRUZZO
DettagliLe dimensioni del problema in Toscana,
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana Osservatorio Qualità ed Equità Gravi Cerebrolesioni Acquisite Le dimensioni del problema in Toscana, 2003-2006 Stefania Rodella,, Valeria Di Fabrizio Seminario
DettagliA.O. Ordine Mauriziano S.C. ANESTESIA E RIANIMAZIONE GENERALE Osservato anno 2016 Osservato anno
n. dirigenti medici compreso il direttore al 31 dicembre 21 peso assegnato A PRODUZIONE Importi n. Importi n. Importi n. margine 20,00 OBIETTIVO PRODUZIONE E' ASSEGNATO AL DIPARTIMENTO 21 22 1.049.355
DettagliL istogramma e il grafico a torta mettono a confronto il numero delle inabilità parziali di ciascuna regione nel periodo di riferimento
L istogramma e il grafico a torta mettono a confronto il numero delle inabilità parziali di ciascuna regione nel periodo di riferimento -. Risultati raccolta fondi per venditore REGIONE NUMERO INABILI
DettagliS.C. ANESTESIA E RIANIMAZIONE GENERALE
n. dirigenti medici compreso il direttore al 31 dicembre peso assegnato A PRODUZIONE Importi n. Importi n. Importi n. margine 30,00 OBIETTIVO PRODUZIONE E' ASSEGNATO AL DIPARTIMENTO 1.049.355 obiettivo
DettagliMinistero dell'istruzione dell'università e della ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione generale per il personale scolastico Ufficio V
ALLEGATO "1" - a nota prot. n 8887 del 23/11/2012 Personale ATA - Stima cessazioni beneficiari triennio aa.ss. 13/14-14/15-1^ posizione economica (seq. contr.le 25/07/08) Abruzzo AQ AA 15 AT 7 CS 52 AQ
DettagliIL REPORT REGIONALE indicatori di processo e di esito nell assistenza al paziente con trauma grave. Bologna 16 gennaio 2015 Chiara Ventura
IL REPORT REGIONALE indicatori di processo e di esito nell assistenza al paziente con trauma grave Bologna 16 gennaio 2015 Chiara Ventura LA RETE REGIONALE DEL TRAUMA GRAVE Delibera 1267/2002 Identificazione
DettagliTelefono Fax Cellulare
CURRICULUM VITAE DI MICHELA GRAZIA INFORMAZIONI PERSONALI MICHELA GRAZIA michela.grazia@ausl.bologna.it Telefono +39 051 6478399 Fax +39 051 6478380 e-mail e-mail e-mail michela.grazia@alice.it michela.grazia@ausl.bologna.it
DettagliPRODUZIONE. A.O. Ordine Mauriziano. S.C. ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2013 Osservato 2014 Obiettivo 2014 Peso Differenza % Peso assegnato ±
DIPARTIMENTO CHIRURGICO Scheda 2014 A PRODUZIONE S.C. ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2013 Osservato 2014 Obiettivo 2014 Peso Differenza % Peso ± 2 30 24 n. dirigenti medici compreso il 23 23 direttore al 31
DettagliAderenti al Fapi Fondo formazione PMI a Novembre 2013
Aderenti al Fapi Fondo formazione PMI a Novembre 2013 Periodo di competenza settembre 2013 Periodo di presentazione Uniemens ottobre 2013 Data di scarico 19 novembre 2013 Dinamica Figura 1 - Andamento
DettagliSan Salvatore di Cogorno 18 Settembre 2015
Sorveglianza e controllo degli enterobatteri produttori di carbapenemasi Il percorso normativo regionale Roberto Carloni San Salvatore di Cogorno 18 Settembre 2015 Alle origini. Piano della Prevenzione:
DettagliSorveglianza nazionale delle infezioni in terapia intensiva (Progetto SITIN) Rapporto (dati )
Sorveglianza nazionale delle infezioni in terapia intensiva (Progetto SITIN) Rapporto (dati 2009-2010) La redazione del documento è stata curata da Veronica Cappelli Maria Luisa Moro Filomena Morsillo
DettagliOverlapping areas that must be addressed together
Overlapping areas that must be addressed together Health-careassociated infections (HAI) Antimicrobial resistance (AMR) Usually associated with a weak health care system 359 Ospedali 114853 pazienti 6%
DettagliLa sorveglianza dell influenza in Italia: l integrazione dei dati da diverse fonti. Dr. Caterina Rizzo Istituto Superiore di Sanità
La sorveglianza dell influenza in Italia: l integrazione dei dati da diverse fonti Dr. Caterina Rizzo Istituto Superiore di Sanità Outline della presentazione 1. Inquadramento dell attività 2. Obiettivi
DettagliRELAZIONE TRA CONVENZIONI DI SEGRETERIA E COMUNI
RELAZIONE TRA IONI DI SEGRETERIA E Quadro riepilogativo delle convenzioni di segreteria aggregati per regione. La tabella successiva ed i grafici 1 e 2 rappresentano il peso numerico delle convenzioni
DettagliLa sicurezza delle cure e il Piano di contrasto all Antimicrobico-Resistenza (PNCAR)
La sicurezza delle cure e il Piano di contrasto all Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) Maria Luisa Moro Parliament Magazine 11 September 2017 Dimensioni epidemiologiche del fenomeno Il burden in termine
DettagliINDICATORI TRAUMI GRAVI ANNI
Allegato 02 del documento SIAT P01 Modalità di funzionamento del Sistema Integrato Assistenza Grandi Traumi INDICATORI TRAUMI GRAVI ANNI 2007 2012 Gruppo INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DEI PAZIENTI CON
DettagliPercorsi e procedure per il rischio infettivologico in DEA
Finestra sul cortile di Santa Maria Nuova Percorsi e procedure per il rischio infettivologico in DEA 2/10/2015 Palazzo Incontri Firenze Relatore Laura Sarti IL RISCHIO INFETTIVOLOGICO INFEZIONI NOSOCOMIALI
DettagliInfezioni ospedaliere? Circolare Ministeriale 52/85
Infezioni ospedaliere? Circolare Ministeriale 52/85 Infezioni di pazienti ospedalizzati, non presenti né in incubazione al momento dell'ingresso in ospedale, comprese le infezioni successive alla dimissione,
DettagliIL PROTOCOLLO DELLO STUDIO
IL PROTOCOLLO DELLO STUDIO Maddalena Grazzini, Francesca Collini, Alessando Miglietta Agenzia Regionale di Sanità della Toscana HALT-3: Studio di prevalenza europeo sulle infezioni correlate all assistenza
DettagliPresentazione protocollo StART (Studio sull Appropriatezza dei ricoveri in Terapia Intensiva) Sergio Livigni - Ospedale San Giovanni Bosco di Torino
Presentazione protocollo StART (Studio sull Appropriatezza dei ricoveri in Terapia Intensiva) Sergio Livigni - Ospedale San Giovanni Bosco di Torino -Appropriatezza Organizzativa in Terapia Intensiva -Trauma
DettagliAndrea Orsi Dipartimento di Scienze della Salute (DiSSal), Università di Genova IRCCS AOU San Martino - IST, Genova
Andrea Orsi Dipartimento di Scienze della Salute (DiSSal), Università di Genova IRCCS AOU San Martino - IST, Genova Dichiarazione Conflitto di Interessi Dott. Andrea Orsi Ricercatore a tempo determinato
DettagliMANAGEMENT OF PATIENTS WITH SEPSIS IN THE EMERGENCY DEPARTMENT AFTER IN-HOSPITAL EDUCATIONAL PROGRAM: ONE YEAR OBSERVATION
MANAGEMENT OF PATIENTS WITH SEPSIS IN THE EMERGENCY DEPARTMENT AFTER IN-HOSPITAL EDUCATIONAL PROGRAM: ONE YEAR OBSERVATION Dr. Anna Cappelletti U.O. Pronto Soccorso e Medicina per Acuti, Ospedale Sant
DettagliSIChER Sorveglianza Infezioni sito Chirurgico ER
SIChER Sorveglianza Infezioni sito Chirurgico ER 7 novembre 2016 Carlo Gagliotti Alberto Ricciardi Cos è SIChER? Nel 2005 l Agenzia Sanitaria e Sociale della Regione Emilia- Romagna ha avviato un progetto
DettagliObiettivi. Osservato 2012 Atteso 2013 indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza %
Elaborazione criteri di appropriatezza condivisi per le prestazioni interne elaborazione del documento Documento contenete i criteri di condiviso e sottoscritto dai appropriatezza condiviso inerenti responsabili
DettagliGiornata mondiale dell AIDS 2013
Giornata mondiale dell AIDS 2013 Dal 1984 a dicembre 2011 sono stati diagnosticati nella Regione Veneto un totale di 3.634 casi di AIDS, di cui 3.239 (89,1%) residenti nel Veneto e 395 (10,9%) non residenti.
DettagliI programmi per il controllo delle IOS ed il buon uso degli antibiotici - L esperienza del Friuli Venezia Giulia
I programmi per il controllo delle IOS ed il buon uso degli antibiotici - L esperienza del Friuli Venezia Giulia Luca Arnoldo Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine Dott. Luca Arnoldo, Da dove
DettagliIL RUOLO DEL LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE Anna Barbui S.C. Microbiologia e Virologia U Città della Salute e della Scienza di Torino
IL RUOLO DEL LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE Anna Barbui S.C. Microbiologia e Virologia U Città della Salute e della Scienza di Torino Roma 27 novembre 2014 Sorveglianza delle malattie batteriche
DettagliSTATISTICHE GIOCHI D AUTUNNO 2017
STATISTICHE GIOCHI D AUTUNNO 2017 Centro PRISTEM Università Bocconi Elaborazione a cura di Fabio Geronimi L edizione 2017 dei Giochi d Autunno ha visto la partecipazione di 160.500 concorrenti e 2.051
DettagliLE INIZIATIVE DELLA REGIONE CAMPANIA
REGIONE CAMPANIAAssessorato alla SanitàSettore Assistenza Ospedaliera e Sovrintendenza sui Servizi Regionali di Emergenza LE INIZIATIVE DELLA REGIONE CAMPANIA Renato Pizzuti Telese, 28/09/2012 I PUNTI
DettagliL'ADOZIONE DI UN PROGRAMMA EDUCATIVO CONTRIBUISCE A RIDURRE L INCIDENZA DELLA POLMONITE ASSOCIATA AL VENTILATORE (VAP)
L'ADOZIONE DI UN PROGRAMMA EDUCATIVO CONTRIBUISCE A RIDURRE L INCIDENZA DELLA POLMONITE ASSOCIATA AL VENTILATORE (VAP) Ch. BOMIO, F. PESENTI, G. PENATI MEDICINA INTENSIVA - OSPEDALE REGIONALE 6600 LOCARNO
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N Disposizioni in materia di gestione e monitoraggio delle infezioni nosocomiali
Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 2931 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori DONNO e PUGLIA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 4 OTTOBRE 2017 Disposizioni in materia di gestione e monitoraggio
DettagliIl Progetto BPAC Studio degli esiti a breve termine di interventi di By-Pass. Aorto-Coronarico (BPAC) nelle Cardiochirurgie Italiane
Progetto BPAC Convenzione tra Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità Il Progetto BPAC Studio degli esiti a breve termine di interventi di By-Pass Aorto-Coronarico (BPAC) nelle Cardiochirurgie
DettagliIndicatori Rischio Clinico
Indicatori Rischio Clinico Anno 2012 Riccardo Tartaglia www.regione.toscana.it/rischioclinico rischio.clinico@regione.toscana.it C6 L indicatore C6 2012 ècomposto dalle valutazioni dei seguenti indicatori:
DettagliSORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA IN REGIONE LIGURIA. Camilla Sticchi. Genova, 24 febbraio 2015
SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA IN REGIONE LIGURIA Camilla Sticchi Genova, 24 febbraio 2015 STRUMENTI SISTEMI DI SORVEGLIANZA Sperimentazione e messa a regime di un network
DettagliEnterobatteri produttori di carbapenemasi: è possibile un controllo? L esempio della Regione Emilia-Romagna
Enterobatteri produttori di carbapenemasi: è possibile un controllo? L esempio della Regione Emilia-Romagna Carlo Gagliotti - ASSR Emilia-Romagna SIMPIOS - Rimini 9 maggio 2016 Perché intervenire sugli
DettagliClinica San Carlo News
CLINICA SAN CARLO PADERNO DUGNANO (MI) Clinica San Carlo News Dicembre 2017 Newsletter Articoli: Pag. 2 e 3 Le polmoniti nosocomiali (HAP e VAP) Pag. 4 e 5 Due importanti novità al centro PMA Pag. 6 Informazioni
DettagliProf. Francesco Cognetti. Direttore Dipartimento Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori Regina Elena Roma
Prof. Francesco Cognetti Direttore Dipartimento Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori Regina Elena Roma Di cosa parliamo 1. Incidenza 2. Sopravvivenza REGISTRO TUMORI 3. Prevalenza 4. Mortalità ISTAT
DettagliEpidemiologia dell antibiotico resistenza in Toscana
Epidemiologia dell antibiotico resistenza in Toscana Epidemiologia dell antibiotico resistenza in Toscana 2017 Silvia Forni Agenzia Regionale di Sanità della Toscana Antimicrobico-resistenza: cure e ambiente
DettagliSTATISTICHE GIOCHI D AUTUNNO 2015 Centro PRISTEM Università Bocconi Elaborazione a cura di Fabio Geronimi
STATISTICHE GIOCHI D AUTUNNO 2015 Centro PRISTEM Università Bocconi Elaborazione a cura di Fabio Geronimi L edizione 2015 dei Giochi d Autunno ha visto la partecipazione di 144.801 concorrenti e 1.943
DettagliL esplosione delle polmoniti nosocomiali
L esplosione delle polmoniti nosocomiali Claudio Pedone Università Campus Bio-Medico di Roma Definizione di hospital-acquired pneumonia ( HAP) Polmonite che si sviluppa >48 ore dopo il ricovero, diagnosticata
DettagliI NUMERI DELLA VIGILANZA PRIVATA
I NUMERI DELLA VIGILANZA PRIVATA Anno 2012 Osservatorio ASSIV sulla sicurezza sussidiaria e complementare Nota metodologica I numeri elaborati dall OSSERVATORIO ASSIV su dati Inps si riferiscono alle che
DettagliLA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI: INFEZIONI OSPEDALIERE
LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI: INFEZIONI OSPEDALIERE INDICE DATI DI INCIDENZA DEL PROBLEMA PAG. 2 I FATTORI DI RISCHIO PAG. 3 COSA SI PUÒ FARE PER AFFRONTARE IL PROBLEMA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE
DettagliLUPI PATRIZIA CV EUROPEO
Nome Data di nascita 04/03/1953 ESPERIENZA LAVORATIVA INTERNA Date (da - a) 01/01/2012 - in corso Tipo di impiego DIRIG. I LIV. (EX 10 TP) Date (da - a) 01/01/1997-31/12/2011 Tipo di impiego DIRIGENTE
DettagliLa sorveglianza delle IOS. Dalla rete nazionale alle reti locali: l esperienza della Regione Marche
AOU Ospedali Riuniti Ancona SOD Igiene Ospedaliera Università Politecnica delle Marche Dipartimento di Scienze Biomediche e Sanità Pubblica Sezione di Igiene La sorveglianza delle IOS. Dalla rete nazionale
DettagliROMA 5 giugno Diagnosi e infezioni del torrente circolatorio: un approccio multidisciplinare
ROMA 5 giugno 2018 Diagnosi e infezioni del torrente circolatorio: un approccio multidisciplinare UNIVERSITA CAMPUS BIO - MEDICO DI ROMA VIA ALVARO DEL PORTILLO, 21 CON IL PATROCINO IL PROGRAMMA DEL CONGRESSO
DettagliI PROGRAMMI PER IL CONTROLLO DELLE IOS E IL BUON USO DEGLI ANTIBIOTICI UNO STATO MOLTE REGIONI RIMINI 9 MAGGIO 2016
I PROGRAMMI PER IL CONTROLLO DELLE IOS E IL BUON USO DEGLI ANTIBIOTICI UNO STATO MOLTE REGIONI RIMINI 9 MAGGIO 2016 STUDIO DI PREVALENZA REGIONALE CRITERI DI INCLUSIONE STUDIO DI PREVALENZA PUGLIA PAZIENTI
DettagliASP tra restrizione e condivisione, un non facile equilibrio
ASP tra restrizione e condivisione, un non facile equilibrio Claudia Carmignani U.O. Farmaceutica-Gestione del Farmaco 1 Politiche restrittive Politiche persuasive Quale Modello? Restrizione Prontuario
DettagliMETODOLOGIA DI STIMA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE. CHIRURGICO. Dr. Rossano Di Luzio
METODOLOGIA DI STIMA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE. ESPERIENZA DI STUDIO SUL SITO CHIRURGICO Dr. Rossano Di Luzio LE INFEZIONI OSPEDALIERE Si intende per infezione ospedaliera o nosocomiale qualsiasi malattia
DettagliIl Progetto BPAC Studio degli esiti a breve termine di interventi di By-Pass. Aorto-Coronarico (BPAC) nelle Cardiochirurgie Italiane
Progetto BPAC Convenzione tra Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità Il Progetto BPAC Studio degli esiti a breve termine di interventi di By-Pass Aorto-Coronarico (BPAC) nelle Cardiochirurgie
DettagliHALT 2. Health-care associated infections and antimicrobial use in European Long-term care facilities. 1 Prof.ssa Carla M. Zotti
HALT 2 Health-care associated infections and antimicrobial use in European Long-term care facilities Dott.ssa 1 Michela Stillo Prof.ssa Carla M. Zotti Andamento della popolazione giovane e anziana nel
DettagliLe infezioni gravi. da germi antibiotico-resistenti in Toscana
Le infezioni gravi Epidemiologia dell antibiotico resistenza in Toscana 2017 da germi antibiotico-resistenti in Toscana Dott. Paolo Malacarne Dott.ssa Silvia Forni Dott.ssa Sara D Arienzo Dott.ssa Maddalena
DettagliInfezioni ospedaliere (IO)
Infezioni ospedaliere (IO) Infezioni che non erano clinicamente manifeste né in incubazione al momento del ricovero. Le infezioni ospedaliere possono manifestarsi anche dopo la dimissione o essere presenti
DettagliLa salute degli Italiani nei dati del CNESPS Mortalità e morbosità materna grave in Italia
La salute degli Italiani nei dati del CNESPS Mortalità e morbosità materna grave in Italia Sabrina Senatore Cnesps-Reparto Salute della Donna e dell Età Evolutiva Roma, 17 giugno 2011 Il gruppo di lavoro:
DettagliPrevenzione e controllo della trasmissione di enterobatteri produttori di carbapenemasi nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie
Roma, 27 gennaio 2012 Prevenzione e controllo della trasmissione di enterobatteri produttori di carbapenemasi nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie Roberta Suzzi Responsabile Area Omogenea Assistenziale
DettagliSDO e malattie trasmissibili. Marta Ciofi degli Atti CNESP Reparto Epidemiologia Malattie Infettive
SDO e malattie trasmissibili Marta Ciofi degli Atti CNESP Reparto Epidemiologia Malattie Infettive Utilità delle SDO nel campo delle malattie trasmissibili Ottenere informazioni non disponibili da altre
DettagliLINK PROFESSIONAL: PROGETTO FORMATIVO PER LA RIDUZIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALLE PRATICHE ASSISTENZIALI.
AZIENDA SANITARIA UNIVERSITARIA INTEGRATA DI UDINE LINK PROFESSIONAL: PROGETTO FORMATIVO PER LA RIDUZIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALLE PRATICHE ASSISTENZIALI. Ornella Dal Bò; Renata Fabro; Alda Faruzzo;
Dettagli4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance
4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance Bologna, 6 febbraio 2009 Appropriatezza e gestione del rischio nei pazienti con infezioni severe Un progetto provinciale
DettagliGuida all utilizzo dell Analizzatore
Guida all utilizzo dell Analizzatore Al primo accesso l analizzatore presenta la seguente schermata all utente fittizio del Centro IT999. Vengono qui elencate le analisi già eseguite. In questo caso, trattandosi
DettagliCos è un CVC( catetere venoso centrale)
Cos è un CVC( catetere venoso centrale) A cura del Dott. Pierpaolo Casalini U.O. Rianimazione P.O. Faenza Cos è un CVC? E una porta aperta ( soluzione di continuo) fra il torrente venoso in prossimità
DettagliUN ESEMPIO DI CLUSTER DA ESCHERICHIA COLI PRODUTTORE DI CARBAPENEMASI PRESSO L AZIENDA OSPEDALIERA SANTA MARIA NUOVA DI REGGIO EMILIA - IRCCS
Istituto in tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico LA DEFINIZIONE DI UN FOCOLAIO EPIDEMICO UN ESEMPIO DI CLUSTER DA ESCHERICHIA COLI
DettagliPatrizia Pecile. Antimicrobico-resistenza: cure e ambiente Firenze, Villa la Quiete
Epidemiologia Epidemiologia dell antibiotico delle resistenze resistenza in Toscana in Toscana 2017 Patrizia Pecile Antimicrobico-resistenza: cure e ambiente Firenze, Villa la Quiete Fonte 6 giugno ARS
DettagliAlleanza Mondiale per la Sicurezza del Paziente
Alleanza Mondiale per la Sicurezza del Paziente L Alleanza Mondiale per la Sicurezza del Paziente è stata lanciata dall OMS nell ottobre 2004, con il mandato di ridurre le conseguenze sanitarie e sociali
DettagliLe ricadute economiche della BPCO Claudio Jommi
Le ricadute economiche della BPCO Claudio Jommi claudio.jommi@uniupo.it claudio.jommi@unibocconi.it pag. 1 Le valutazioni di tipo economico in sanità Analisi dell impatto economico di una malattia (Cost
DettagliTRIAGE E SEPSI : ANALISI DI UN ANNO DI ATTIVITA DEL SISTEMA DI TRIAGE REGIONALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA. Napoli, 18 novembre 2016
TRIAGE E SEPSI - 2015: ANALISI DI UN ANNO DI ATTIVITA DEL SISTEMA DI TRIAGE REGIONALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA Napoli, 18 novembre 2016 OBIETTIVO DELLO STUDIO VERIFICARE LA VALIDITA E L EFFICACIA DEL
DettagliSepsi: inquadriamo l infezione in chirurgia
Sepsi: inquadriamo l infezione in chirurgia Mario Cruciani Comitato per il controllo delle infezioni Programma di stewardship antibiotica AULSS9 scaligera SanBonifacio, 28.10.2017 TERMINE DEFINIZIONE COMMENTI
DettagliLo studio HALT-3 (Healthcare-Associated Infections in Long Term Care Facilities) in Italia
Carla M. Zotti Dip. di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche Università di Torino Lo studio HALT-3 (Healthcare-Associated Infections in Long Term Care Facilities) in Italia ECDC (European Center
DettagliSORVEGLIANZA ATTIVA per CPE: UN ESPERIENZA DI SUCCESSO
SORVEGLIANZA ATTIVA per CPE: UN ESPERIENZA DI SUCCESSO Carlo Gagliotti - ASSR Emilia-Romagna Mario Sarti AUSL di Modena Montesilvano 21 maggio 2014 - SIMPIOS Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi
DettagliMI PUO CAPITARE! L URGENZA IN PEDIATRIA
MI PUO CAPITARE! L URGENZA IN PEDIATRIA sul territorio, in pronto soccorso, in reparto OSSIGENOTERAPIA AD ALTI FLUSSI NELL INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA SECONDARIA A BRONCHIOLITE: NON SOLO TERAPIA INTENSIVA
DettagliINFEZIONI E OUTCOME RIABILITATIVO Silvia Carli
Con il Patrocinio dell'aou di Ferrara Ferrara giugno 19 Aula Congressi Ospedale di CONA (FE) Convegno Nazionale La Gestione Appropriata delle Infezioni in Riabilitazione: indicazioni strategiche INFEZIONI
DettagliModena, 31 marzo Daniela Spettoli per il Gruppo di lavoro Emilia-Romagna sulla mortalità materna
Modena, 31 marzo 2012 Daniela Spettoli per il Gruppo di lavoro Emilia-Romagna sulla mortalità materna 1 MORTE MATERNA morte di una donna durante la gravidanza o entro 42 giorni dal termine della gravidanza
DettagliFigura 1. Numero di nuove diagnosi di infezione da HIV e correzione per ritardo di notifica ( )
Figura 1. Numero di nuove diagnosi di infezione da HIV e correzione per ritardo di notifica (2010-2015) 4500 4000 numero nuove diagnosi dati corretti per ritardo di notifica 3500 Numero di casi 3000 2500
DettagliAderenti al Fapi Fondo formazione PMI a Dicembre 2013
Andamento degli aderenti Aderenti al Fapi Fondo formazione PMI a Dicembre 2013 Bollettino n. 3 Periodo di competenza dicembre 2013 Periodo di presentazione Uniemens gennaio 2014 Data di scarico 19 febbraio
DettagliIL SISTEMA DI SORVEGLIANZA DELLA REGIONE VENETO Progetto SISIOV
Venezia-Mestre, 5 marzo 2004 Assessorato alla Politiche Sanitarie IL SISTEMA DI SORVEGLIANZA DELLA REGIONE VENETO Sistema Integrato di Sorveglianza delle Infezioni Ospedaliere del Veneto Paolo Spolaore
DettagliBologna,
1 Bologna, 02.02.2018 Bologna, 02.02.2018 La sorveglianza della mortalità materna in Emilia-Romagna Daniela Spettoli 3 Rapporto regionale 2008-2016 Il sistema di sorveglianza della mortalità materna (MM)
DettagliREPORT INDICATORI QUALITA'
REPORT INDICATORI QUALITA' CONFRONTO 2015-2016 Dip. Accreditamento e Qualità 1. AREA MEDICA-INDICATORI GENERALI 2. RISPETTO LINEE GUIDA CLINICHE 3. DIPARTIMENTO MEDICO CHIRURGICO ADDOMINALE 4. DIPARTIMENTO
DettagliPROGETTO ESECUTIVO - PROGRAMMA CCM 2017
Allegato 1dell accordo di collaborazione Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie PROGETTO ESECUTIVO PROGRAMMA CCM 2017 DATI GENERALI DEL PROGETTO TITOLO: SORVEGLIANZA NAZIONALE
DettagliSorveglianza nazionale delle infezioni in terapia intensiva (Progetto SITIN) Rapporto (dati 2015)
Sorveglianza nazionale delle infezioni in terapia intensiva (Progetto SITIN) Rapporto (dati 2015) La redazione del documento è stata curata da Filomena Morsillo Agenzia sanitaria e sociale regionale dell
DettagliVALUTARE LA QUALITA DELLA CURA IN SALUTE MENTALE ATTRAVERSO I SISTEMI INFORMATIVI CORRENTI: L ESPERIENZA LOMBARDA
VALUTARE LA QUALITA DELLA CURA IN SALUTE MENTALE ATTRAVERSO I SISTEMI INFORMATIVI CORRENTI: L ESPERIENZA LOMBARDA Antonio Lora, Pietro Borelli, Graziella Civenti e Franco Milani MISURARE LA QUALITA DELLA
DettagliCONVENZIONI DI SEGRETERIA COMPOSIZIONE E RELAZIONI CON I COMUNI E IL TERRITORIO
UNIONE NAZIONALE SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI Sede: 84 ROMA - Via Cesare Balbo, 43 - (6) 4843 - Fax (6) 48864 e-mail:unscp@mail.nexus.it CONVENZIONI DI SEGRETERIA COMPOSIZIONE E RELAZIONI CON I E IL
DettagliDIPARTIMENTO CHIRURGICO Scheda Obiettivi 2017
dirigenti medici compreso direttore al 31 dicembre A PRODUZIONE Importi n. Importi n. Importi n. DIPARTIMENTO 900.000 obiettivo non raggiunto 600.000-143.089 Ricoveri Ordinari 1.204.476 64 1.469.431,00
DettagliDalla NIMV alla Ventilazione Meccanica: ruolo del medico di Medicina d Urgenza
T E R A P I A S E M I I N T E N S I V A Dalla NIMV alla Ventilazione Meccanica: ruolo del medico di Medicina d Urgenza 7 NOVEMBRE 2014 Mario Calci Può/deve il medico d emergenza urgenza, in terapia semiintensiva,
DettagliSorveglianza delle ICD in Emilia- Romagna
Sorveglianza delle ICD in Emilia- Romagna Maria Luisa Moro Clostridium difficile: il quadro epidemiologico La sorveglianza a livello regionale e locale Quadro epidemiologico L incidenza di infezioni da
DettagliSEPSI : DIAGNISI E TRATTAMENTO NEL PAZIENTE CRITICO Presidente del corso dott. Giuseppe ALTIERI. 10 e 11 Dicembre 2015
CORSO DI FORMAZIONE ECM ASL FG STRUTTURA COMPLESSA ANESTESIA RIANIMAZIONE SEPSI : DIAGNISI E TRATTAMENTO NEL PAZIENTE CRITICO Presidente del corso dott. Giuseppe ALTIERI 10 e 11 Dicembre 2015 Auditorium
DettagliL integrazione tra Rischio clinico e Rischio infettivo in Regione Emilia-Romagna
L integrazione tra Rischio clinico e Rischio infettivo in Regione Emilia-Romagna Giornata Regionale sulle BUONE PRATICHE per la SICUREZZA DELLE CURE Enrico Ricchizzi Carlo Gagliotti Pietro Ragni Il Programma
DettagliREGIONE CALABRIA AZIENDA OSPEDALIERA DI COSENZA PROGRAMMA DI SORVEGLIANZA E LOTTA ALLE INFEZIONI OSPEDALIERE
REGIONE CALABRIA AZIENDA OSPEDALIERA DI COSENZA PROGRAMMA DI SORVEGLIANZA E LOTTA ALLE INFEZIONI OSPEDALIERE INDICE: 1. LE INFEZIONI OSPEDALERE (IO): PROBLEMATICHE GENERALI 2. MISSION REGIONALE 1 1. LE
DettagliLa politica degli esiti sull organizzazione e sull assistito: una nuova visione oltre i nursing sensitive outcomes
La politica degli esiti sull organizzazione e sull assistito: una nuova visione oltre i nursing sensitive outcomes Paola Di Giulio, Torino Rimini 35mo congresso ANIARTI Nursing sensitive patient outcomes
DettagliICI Silv ia Bagnato A.O. Mauriziano di Torino. Klebsiella pneumoniae Resistente ai Carbapenemi
COME AFFRONTARE UN NUOVO EVENTO: UN'ESPERIENZA E LE INDICAZIONI CDC ICI Silv ia Bagnato A.O. Mauriziano di Torino Rianimazione 10 agosto 2010 Klebsiella pneumoniae Resistente ai Carbapenemi 1 Riunione
DettagliSenato della Repubblica XVII Legislatura. Fascicolo Iter DDL S. 2931
Senato della Repubblica Fascicolo Iter DDL S. 2931 Disposizioni in materia di gestione e monitoraggio delle infezioni nosocomiali 19/03/2018-15:18 Indice 1. DDL S. 2931 - XVII Leg. 1 1.1. Dati generali
DettagliMortalità materna e near miss: i dati Toscani Monia Puglia, Valeria Dubini Ars Toscana, Usl Toscana Centro
Mortalità materna e near miss: i dati Toscani Monia Puglia, Valeria Dubini Ars Toscana, Usl Toscana Centro Il sistema delle sorveglianze regionali e nazionali in ambito materno infantile Firenze, 28 marzo
DettagliIl nuovo progetto Impatto degli screening oncologici. Screening Cervicale. XIV Riunione AIRTUM Sabaudia Aprile 2010
Il nuovo progetto Impatto degli screening oncologici Screening Cervicale XIV Riunione AIRTUM Sabaudia 21-23 Aprile 2010 Razionale Lo screening tramite Pap-test permette di ridurre i tassi di incidenza
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE
REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Settore Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI CONNESSE ALLE PRATICHE ASSISTENZIALI Anno
DettagliINDICATORI TRAUMI GRAVI ANNI
Allegato 01 del documento SIAT P01 Modalità di funzionamento del Sistema Integrato Assistenza Grandi Traumi INDICATORI TRAUMI GRAVI ANNI 2007 2012 Gruppo INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DEI PAZIENTI CON
Dettagli