Note introduttive 28/11/2007. A cura di Roberto Viganò Analisi statistica: Maria Grazia Valsecchi, Stefania Galimberti
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1 Centro di Studio e di Ricerca in Biostatistica per l Epidemiologia Clinica A cura di Roberto Viganò Analisi statistica: Maria Grazia Valsecchi, Stefania Galimberti Note introduttive La domanda di Assistenza Infermieristica (A.I.)è dinamica: fluttuazioni dovute a diverse variabili La documentazione della domanda e dell offerta di assistenza infermieristica disponibile è insufficiente L attuale modello organizzativo è tendenzialmente rigido I I meccanismi di compensazione non sono di buona qualità 1
2 Interventi Monitorare le fluttuazioni della complessità assistenziale Porre attenzione alla scelta degli strumenti organizzativi che permettanol ottimale lottimale gestione delle risorse infermieristiche Il SISTEMA INFORMATIVO DELLA PERFORMANCE INFERMIERISTICA (SIPI) prevede la creazione di un modello per l elaborazione di griglie di rilevazione basate su dati rappresentativi dell assistenza infermieristica Il SIPI è uno strumento che consente di: avere a disposizione dati oggettivi e confrontabili; adattare efficacemente il personale disponibile alla domanda di assistenza infermieristica. 2
3 LE FINALITÀ DEL SIPI La conoscenza sistematica della complessità dell A.I. consente di: allocare il personale infermieristico in funzione della complessità MIGLIORARE dell assistenza infermieristica LA QUALITÀ DELL ASSISTENZA INFERMIERISTICA documentare l impiego della risorsa infermieristica contribuire alla determinazione dei costi dell assistenza infermieristica, ad esempio, per DRG definire un coefficiente di distribuzione del personale di supporto in relazione alla complessità assistenziale infermieristica LE FINALITÀ DEL SIPI La conoscenza sistematica della complessità dell A.I. consente di: allocare il personale infermieristico in funzione della complessità dell assistenza infermieristica documentare l impiego della risorsa infermieristica contribuire alla determinazione dei costi dell assistenza infermieristica, ad esempio, per DRG definire un coefficiente di distribuzione del personale di supporto in relazione alla complessità assistenziale infermieristica 3
4 3. LA SCHEDA DI RILEVAZIONE DELLA PERFORMANCE INFERMIERISTICA Si fonda su dati rappresentativi ti i dell assistenza infermieristica utili a: fornire un quadro sintetico ed esaustivo della Performance Infermieristica permettere la definizione dei Profili di complessità dell assistenza infermieristica Modalità di rilevazione Fonte dei dati documentazione infermieristica Popolazione persone assistite, con età maggiore o uguale ad anni 18, degenti da almeno 24 ore e presenti nella Struttura di degenza alle ore 14 (orario di rilevazione) Fasi operative 1.Presentazione del Progetto alla Direzione Generale e al personale operante nelle strutture sede di rilevazione: gennaio Corso di Formazione: 25 gennaio Sperimentazione: 30 e 31 gennaio Rilevazione: dal 5 al 25 febbraio
5 La rilevazione nelle strutture di degenza La rilevazione nelle strutture di degenza (dal 5 al 25 febbraio 2007 (dal 5 al 25 febbraio 2007) Casistica 1523 questionari somministrati: 89 questionari non valutabili 1434 questionari valutabili Scopo: Trovare un cut off appropriato per distinguere due classi di complessità? BASSA COMPLESSITÀ punteggio ALTA COMPLESSITÀ 5
6 METODO: definizioni COMPLESSITA percepita rilevata ALTA BASSA >cut-off VP FP POS <cut-off FN VN NEG CA CB tot VP Sensibilit à = Specificità = CA VN CB VPP: probabilità che un punteggio alto rappresenti complessità percepita alta Curva ROC (metodo Yuden): SE=86.3% 1.0 sensibilità Cut-off ottimale SENSIBILITA'=SPECIFICITA' SP=86.4% 1-specificità 6
7 Descrizione interviste: COMPLESSITA Percepita Rilevata n. % Alta Media (d.s.) Mediana 1 q 3 q Totale (26.5) Centri: San Gerardo (25.8) Bassini (27.5) Descrizione interviste per reparto: COMPLESSITA Percepita Rilevata n. % Alta Media (ds) Mediana 1 q 3 q SAN GERARDO: chirurgia - 4 piano (23.7) chirurgia - 5 piano (19.3) medicina generale (29.2) medicina urgenza (29.1) geriatria (20.8) BASSINI: chirurgia (26.3) medicina (26.2)
8 Analisi cut off ottimale: n. Cut-off Sensibilità Specificità VPP VPN ottimale VP/CA VN/CB VP/POS VN/NEG Totale Centri: SAN GERARDO BASSINI per reparto: SAN GERARDO n. Cut-off Sensibilità Specificità VPP VPN ottimale VP/CA VN/CB VP/POS VN/NEG chirurgia - 4 piano chirurgia - 5 piano medicina generale medicina urgenza geriatria BASSINI chirurgia medicina
9 Analisi cut off unico =50: Sensibilità Specificità VPP VPN n. VP/CA VN/CB VP/POS VN/NEG Totale Centri: OSPEDALE SAN GERARDO OSPEDALE BASSINI per reparto: Sensibilità Specificità VPP VPN n. VP/CA VN/CB VP/POS VN/NEG SAN GERARDO chirurgia - 4 piano chirurgia - 5 piano medicina generale medicina urgenza geriatria BASSINI chirurgia medicina
10 Distribuzione punteggi: frequenza (# interviste) punteggio finale tutte le interviste (n=1434) Distribuzione punteggi per complessità percepita: n= 848 n= 586 complessità bassa complessità alta 0 20 frequenza tutte le interviste (n=1434) punteggio finale 10
11 per centro: n=624 n= n=224 n= frequenza frequenza punteggio finale OSPEDALE SAN GERARDO punteggio finale OSPEDALE BASSINI Considerazioni: usare un cut off unico? Seil cut off ottimaleè marcatamente inferiore a 50 e si assegna 50? potrei allocare meno risorse del necessario... perchè alzando il cut off sottostimerei la proporzione di soggetti percepiti ad alta complessità Ct Cut-off VPP VPN ottimale VP/POS VN/NEG Cut-off Cut-off ottimale 50 ottimale 50 chirurgia - 5 piano chirurgia -Bassini
12 Considerazioni: usare un cut off unico? Se il cut off ottimale è marcatamente superiore a 50 e si assegna 50? potrei allocare più risorse del necessario perchè abbassando il cut off sovrastimerei la proporzione di soggetti percepiti ad alta complessità Ct Cut-off VPP VPN ottimale VP/POS VN/NEG Cut-off Cut-off ottimale 50 ottimale 50 medicina urgenza geriatria Sipossono distinguere 2 livelli entro complessità àbassa e alta? 12
13 Distribuzione punteggi per complessità percepita: frequenza n= 848 n= 586 complessità bassa complessità alta punteggio finale tutte le interviste (n=1434) tutti i questionari completi Considerazioni: usare un cut off unico? a) In caso di percezione alta in presenza di punteggio che esprime bassa complessità assistenziale? E necessario analizzare la documentazione assistenziale delle persone assistite 13
14 Considerazioni: usare un cut off unico? b) In caso di percezione bassa in presenza di punteggio che esprime alta complessità assistenziale? Occorre analizzare la consapevolezza degli infermieri riguardo la complessità assistenziale delle persone assistite di cui hanno cura Conclusioni IlSIPI: strumento del Governo Assistenziale La definizione dei Profili di complessità assistenziale consente di adattare la risposta dell organizzazione sanitaria ai bisogni di ciascun assistito e rendere visibile la Performance Infermieristica all interno del processo di cura 14
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