informa I DISTRETTI RURALI: 5 MOTORI PER LO SVILUPPO AGRICOLO Regione

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1 Lazio Tariffa Regime Libero: - Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Roma Marzo / 2009 numero 20 Mensile dell assessorato all agricoltura informa zione ( ) IN COPERTINA Il programma di sviluppo rurale nelle province laziali Regione Lazio I DISTRETTI RURALI: 5 MOTORI PER LO SVILUPPO AGRICOLO Territorio Dall Unapa il progetto pilota che individua il seme certificatore della patata laziale Regione In 4 anni approvate sette nuove leggi per disegnare il nuovo volto dell agricoltura del Lazio Caccia L impegno della Regione per una corretta politica venatoria nel rispetto di ambiente e territorio

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3 dell Unapa, l Unione dall Unapa infatti quello di contenere la spesa per 22 approvati. LEGGE SULLA PESCA LEGGE PER LA PROMOZIONE DEI MERCATI RISERVATI ALLA VENDITA DIRETTA: I FARMER S MARKET filiera corta, favorendo freschezza, stagionalità e tipicità delle produzioni laziali, nonché una fidelizzazione tra cliente e produttore agricolo, entrambi avvantaggiati dalla vendita diretta. estremo interesse per la regione Lazio che, da sola, LEGGE DI CONTRATTAZIONE DI FILIERA DISPOSIZIONI URGENTI IN AGRICOLTURA alle leggi che riguardano la disciplina delle Strade del vino e dell olio, potenziamento di usi ricettivi, ricreativi, sportivi e di servizio. 23 > di Alessandra De Luca mostra. oggi vediamo. SOMMARIO EDITORIALE e Daniela Valentini NEWS SPECIALE PSR e a cura della redazione LE LEGGI Sette leggi per disegnare il nuovo volto dell agricoltura laziale e Erica Antonelli DISTRETTI RURALI I distretti rurali e agroalimentari della regione Lazio e Daniele Camilli CACCIA L impegno del Lazio per una corretta politica venatoria e Alessandra De Luca EDUCAZIONE ALIMENTARE I progetti e le iniziative dell assessorato all agricoltura sull educazione alimentare e a cura della redazione TERRITORIO Nasce il seme della patata laziale e E. A. In crescita il consumo di kiwi e P. R. PROTAGONISTI Angelo, agricoltore delle terre calde e Paola Ortensi 2 RICETTE AGRICOLARIO N come... e Paola Ortensi ITINERARI Montalto di castro e il Parco di Vulci e Alessandra De Luca BUON GUSTO! Quando a scendere in campo e in vigna è l impegno e Giulio Somma INTERVISTA Il prodotto tipico, medium per la valorizzazione del territorio: il caso Agro Pontino e Paola Ortensi INIZIATIVE Donne e agricoltura. Insieme contro la violenza e E. A. CULTURA L arte di Giotto tra riproduzioni medioevali e tecnologie futuristiche e Maria Teresa Cinanni EVENTI CALENDARIO Le leggi Le legg ncrementare l occupazione nel settore ittico, migliorare le condizioni di vita degli avorire l associazionismo tra gli agricoltori e promuovere la filiera corta, a addetti ai lavori e, al tempo stesso, tutelare i consumatori. Queste gli obiettivi vantaggio dei produttori e dei consumatori. Nasce con questi importanti I principali della legge sulla pesca, approvata dalla Giunta regionale lo scorso anno. F obiettivi la legge di contrattazione di filiera per l avvio della quale sono stati Una legge per favorire lo sviluppo economico ed il miglioramento della vita della stanziati 600 mila euro e istituito un elenco regionale delle organizzazioni dei 4 5 popolazione secondo i criteri di compatibilità ecologica e di agricoltura sostenibile, come stabilito all articolo 8 del nuovo Statuto regionale. Gli interventi previsti riguardano: l istituzione dei distretti di pesca, l incentivazione della produzione della trasformazione e commercializzazione, la promozione di sistemi di etichettatura e di tracciabilità per la valorizzazione dei prodotti ittici regionali, attraverso ARSIAL, la previsione di attività di pescaturismo e ittiturismo, l istituzione marchio di qualità Prodotti ittici del Lazio. A tutela di ciò, è stato attivato un Tavolo Blu con il ruolo di formulare osservazioni e proposte concernenti il settore ittico e sono previsti contributi pubblici per la costituzione di associazioni ed unioni di produttori, la protezione e lo sviluppo delle risorse acquatiche, per azioni innovatrici e assistenza tecnica, per la trasformazione e commercializzazione, per investimenti nelle attrezzature dei porti di pesca. a vendita diretta ha da sempre rappresentato un punto di forza per la promozione dei prodotti tipici e locali sul mercato romano. La politica di L freschezza e di qualità portata avanti dall assessorato all agricoltura ha portato all approvazione da parte del Consiglio regionale della legge sui Farmer s Market; una legge che mette in moto un nuovo sistema di distribuzione con province e comuni chiamati a gestirne gli equilibri sul mercato in favore degli agricoltori. I Farmer s Market dovranno vendere prodotti locali. Tra questi anche il biologico. La legge prevede anche dei contributi per i comuni che utilizzano per le mense scolastiche l ortofrutta dei mercati agricoli. Con questa normativa sottolinea l assessore Valentini la Regione punta sulla Territorio Territori 36 NASCE IL SEME DELLA PATATA LAZIALE È stato presentato lo scorso 26 marzo, presso la sede nazionale dei produttori di patate, il progetto pilota che ha permesso di individuare un seme certificato di patata del Lazio, che nel 2008 ha già consentito di produrre circa 500 quintali di tuberi e che nel 2009 promette una produzione di circa quintali di patata laziale. Il progetto è stato realizzato abbattere i costi per i produttori garantendo così ai consumatori finali un prodotto genuino, salubre e a prezzi contenuti. Debbo dire che, grazie al lavoro dell Unapa e degli agricoltori laziali, abbiamo centrato entrambi gli obiettivi. Il problema maggiore per i coltivatori italiani di patate è che, soprattutto nel viterbese, registra punte di eccellenza. Per questo - ha detto Daniela Valentini, assessore regionale all Agricoltura nel nuovo Psr sono previsti 8 milioni di euro per la filiera della patata, e i relativi bandi sono stati già Soddisfazione anche da Sante Da sinistra: il consigliere regionale Alessio D Amato, il presidente Unapa Sante Cervellati, l assessore regionale Daniela Valentini l approvvigionamento dei semi, Cervellati, presidente Unapa, e oggi completamente importati da Augusto Di Silvio, presidente dall estero, che incidono sui costi CCORAV, il consorzio dei stessa con il contributo di produzione complessivi per produttori laziali di Unapa, che economico di circa euro ben il %. Un campo di ha spiegato come oggi gli della Regione, grazie ad un patate costa oggi in Italia circa agricoltori del Lazio acquistino il emendamento al bilancio euro ad ettaro - ha seme della patata quasi presentato dal consigliere Alessio spiegato Fausto Bosca, direttore totalmente in Olanda e per D Amato (Pd). Quando ho Unapa -, che, in termini questo cercheremo di far presentato la proposta avevamo percentuali rappresenta quel 25- proseguire il progetto poiché ci due obiettivi - ha affermato il 30% in più di quanto paga un consente di abbattere i costi consigliere Alessio D Amato -. Il agricoltore greco o spagnolo per produttivi di circa il 30%, con primo era arrivare ad un seme coltivare le sue patate. tangibili benefici sulle nostre scientificamente certificato della Il Lazio vanta inoltre una aziende che sono di dimensioni patata del Lazio, il secondo era produzione di notevole qualità medio-piccole. (E.A.) B uone notizie per gli amanti dell actinidia chinensis, meglio conosciuto come kiwi. Nel prossimo triennio, l offerta di kiwi crescerà intorno alle 50 mila tonnellate che porterebbe il potenziale nazionale appena al di sotto delle 500 mila tonnellate. È quanto emerge da uno studio di mercato presentato dalla Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti), in vista della prossima apertura del mercato telematico del Kiwi. Un progetto di 6 7 produttori. La normativa ha spiegato l assessore Daniela Valentini permetterà di migliorare la qualità dei prodotti, ottimizzando i processi di filiera e, di conseguenza, anche il prezzo. Cibi più freschi a prezzi inferiori quindi, grazie anche ai finanziamenti elargiti dalla Regione a favore di quei programmi di attività che prevedono la valorizzazione del prodotto, un sistema di certificazione e tracciabilità e promuovono l innovazione tecnologica. C IN CRESCITA IL CONSUMO DI KIWI contribuisce in misura del 33% alla produzione nazionale e del 35% relativamente alla superficie italiana investita a kiwi. Non a caso l 82% della superficie si concentra in quattro regioni: Lazio, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto. Da aggiungere anche come il kiwi stia crescendo in termini di consumi. Nel periodo che va dal 2000 al 2007, gli acquisti da parte delle famiglie italiane sono aumentati del 70%. Crescono i consumi, ma anche le esportazioni, per cui l Italia si colloca al primo posto, seguita da Nuova Zelanda, e Cile. L 80% delle esportazioni è destinato ai Paesi dell Unione europea. (P.R.) on la legge in disposizioni urgenti in materia di agricoltura il Consiglio Regionale è intervenuto su 14 norme ritenute inapplicabili. Dalle modifiche all integrazione della normativa sulla tutela e gestione della fauna selvatica; passando per l istituzione dell anagrafe unica delle attività agricole del Lazio e tanti altri interventi. Tra questi, di particolare rilevanza la definizione dei parchi agricoli (art. 10), ovvero le aree rurali e agricole al di fuori delle aree naturali protette riconducibili a un sistema unitario di interesse naturalistico paesaggistico, storico-archeologico, antropologico ed architettonico da tutelare e valorizzare. Obiettivi dell articolo 10 della legge sono la promozione e sviluppo dell agricoltura sociale; la tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico, ambientale e paesaggistico del territorio rurale; preservazione, risanamento e rinaturalizzazione del reticolo idrografico; riqualificazione e riuso dell architettura rurale; recupero e valorizzazione dei beni di interesse archeologico e monumentale; recupero e diffusione dei valori identitari e culturali dei sistemi rurali. I parchi agricoli renderanno inoltre possibile la creazione di un sistema di fruizione pubblica, rivolto in particolare a bambini, anziani e disabili, mediante l acquisizione di aree ad uso pubblico, la realizzazione di itinerari naturalistici con percorrenza ciclo-pedonale o ippica, l introduzione e il Itinerari Itinerar 48 Montalto di Castro e il Parco di Vulci ITINERARIO TRA STORIA E NATURA NELL ENTROTERRA VITERBESE P iccole piazze, vicoli con a scarpa. Costruito tanto di archi, tratti di probabilmente dagli Orsini nel mura di cinta, l assetto XV secolo, il castello subì urbanistico del centro storico numerose ristrutturazioni. Alla di Montalto di Castro fine del XVIII secolo venne evidenziano con particolare rialzato di un piano e nel suggestione i tratti tipicamente secolo scorso vennero aggiunte medioevali. L abitato è la loggia e la merlatura dominato dal castello attuale. IL Castrum Montis Guglielmi, il cui nucleo più Alti è citato per la prima volta antico è costituito in una bolla papale del IX dall imponente torre secolo, dove viene elencato tra quadrangolare con basamento i possedimenti della Camera 60 Apostolica. Per tutto il medioevo fu al centro di continui contrasti tra la Chiesa di Roma e i feudatari locali, tra cui si ricordano i potenti baroni di Vico e gli Orsini. Con la costituzione del Ducato di Castro, nel 1537, voluta dal papa Paolo III Farnese a favore del figlio Pierluigi, Montalto godette di un periodo di discreta tranquillità. Con la distruzione di Castro (1649), il Ducato venne reintegrato nello Stato della Chiesa, a cui appartenne fino al I primi tentativi di risanamento delle campagne, per lunghi secoli largamente paludose e afflitte dalla malaria, si ebbero a partire dal XVIII secolo ma è solo nell ultimo dopoguerra, L arte di Giotto > COME RAGGIUNGERE MONTALTO DI CASTRO In treno Linea Roma-Pisa-Torino/Torino-Pisa-Roma, stazione di Montalto di Castro In autobus Linea COTRAL Viterbo-Montalto di Castro In auto SS. 1 Aurelia fino al km 110, seguire le indicazioni per Montalto di Castro. con la creazione dell Ente Maremma, che si è avuta la trasformazione decisiva e queste campagne hanno assunto l aspetto fertile che Il centro storico di Montalto di Castro è immerso nel verde intenso di una campagna ricca e rigogliosa. La fertilità del suolo e un clima mite e splendido tombolo assolutamente intatto. Tante anche le temperato hanno reso possibili escursioni nel cuore della Tuscia. Da non mancare la possibile un agricoltura di visita al Parco Naturalistico e Archeologico di Vulci, lembo della grande qualità. Tanti i maremma tosco-laziale attraversato dal fiume Fiora. Le pure acque del fiume conservano un ecosistema in cui trovano rifugio numerose varietà di uccelli tipici delle zone palustri e specie di animali rare e protette come la lontra. E possibile visitare i resti della città etrusco romana di Vulci (con le sue mura di difesa, le porte e le abitazioni), la parte naturalistica lungo le sponde del fiume Fiora, il laghetto del Pelicone e, infine, due piccole necropoli: il grandioso sepolcro ipogeo scavato nella roccia, la Tomba François, e la Tomba delle Iscrizioni. prodotti tipici del territorio: formaggi, salumi, vino, olio d oliva, pane, asparagi e meloni, tutti prodotti che si possono assaporare nei tanti centri di ricezione di cui Montalto si è dotata. E possibile completare la visita a Montalto di Castro con una passeggiata lungo gli oltre otto km di costa incastonata tra il mare e uno Cultura Cultura di Maria Teresa Cinanni tra riproduzioni medioevali e tecnologie futuristiche IN MOSTRA FINO AL 28 GIUGNO AL VITTORIANO LE OPERE DEL MAESTRO DELLA PITTURA ITALIANA E DEGLI ARTISTI DEL TRECENTO. È unanimemente considerato il primo vero pittore italiano. Maestro nel colore, nel disegno e anche nell architettura, esegeta prima ancora che artista, Giotto di Bondone, diminutivo di Ambrogio o Angiolo di Bondone, ha caratterizzato l intera cultura del Trecento. A lui è dedicata la mostra in corso al Complesso del Vittoriano, dove rimarrà fino al 28 giugno. Esposizione che a distanza di oltre settanta anni dall ultima infatti, le ricostruzioni rassegna sull artista allestita elettroniche con il touchscreen e i video che raccontano agli Uffizi nel 1937, è la prima grande mostra realizzata fuori fin nel dettaglio le opere Firenze. Oltre 150 i dipinti impossibili da portare in esposti in un Vittoriano trasformato in un castello Pitture, frammenti di affreschi medioevale proiettato in una di mosaici, pezzi di oreficeria dimensione futuristica. e manoscritti, sculture e Accanto ad affreschi alti fino ai bassorilievo, un antologia di soffitti e al cotto alle pareti che un secolo italiano di esalta gli ori e i bronzi delle insuperabile maestria e tavole dipinte si snodano, bellezza, tutto sfila davanti al visitatore che, prima di arrivare al contatto diretto con la bellezza del tratto pittorico del maestro, può prendere confidenza con la sua storia e le sue opere grazie all introduzione all allestita nelle prime due sale. Dove si mescolano pannelli che raccontano biografie, storie e collegamenti, ai video in cui le immagini permettono di rivedere i dettagli della Cappella degli Scrovegni a Padova, la decorazione della Basilica di San Francesco d Assisi e le arditezze dell architettura fiorentina rappresentate ovunque nel mondo dal famoso campanile. Le immagini, cioè, di quello che non può avere spazio in una mostra. Fino al nucleo dell esposizione nell aula centrale del percorso dove sono esposte una quindicina di opere attribuite con certezza a Giotto. Tra queste la Madonna con Bambino in trono e due angeli tempera su tavola 49 proveniente da Firenze, un Dio padre in trono sempre su tavola arrivato dai Musei Civici di Padova e un Cristo benedicente tra san Giovanni Evangelista e la Vergine arrivato dal North Carolina, dal Museum of Art di Raleigh. Ma anche importanti restauri presentati in anteprima assoluta, come quello del Polittico di Badia di Giotto dal Museo degli Uffizi. La mostra è anche un viaggio nell Italia tra l ultimo decennio del XIII secolo e prima metà del XIV, attraverso gli spostamenti di Giotto avvenuti in ben otto regioni italiane: Toscana, Umbria, Marche, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Lazio, Campania, oltre che un percorso tra i capolavori di grandi maestri della pittura come Cimabue, Simone Martini e Pietro Lorenzetti, della scultura come Arnolfo di Cambio, Giovanni Pisano e Giovanni di Balduccio, ma anche dell arte orafa con Guccio di Mannaia e Andrea Pucci Sardi. Passando per i miniatori come Cristoforo Orimina e il Maestro del Codice di San Giorgio

4 EDITORIALE Quattro anni di lavoro per impostare una nuova politica agricola Tanto abbiamo fatto e continueremo a fare per lo sviluppo della nostra agricoltura e per difendere la qualità dei prodotti laziali. Sappiamo bene che la crisi economica e la globalizzazione portano i cittadini verso un appiattimento della qualità della vita. Per questa ragione il nostro impegno più grande, la nostra soddisfazione maggiore, risiede nella risposta ferma che abbiamo dato attraverso la realizzazione del Piano di Sviluppo Rurale. Un miliardo e mezzo di euro di investimenti in 7 anni e oltre 100 mila aziende interessate su una superficie rurale che è pari all 80% dell intero territorio laziale. Un PSR che interviene in un settore che fattura 2 miliardi di euro l anno, ovvero il 12% di tutto il sistema economico regionale. Una programmazione economica che scommette sui giovani, sulle donne, sulla qualità e sull eccellenza dei prodotti con progetti integrati territoriali, d azienda e di filiera che partono dai bisogni e dalle vocazioni del territorio. È inoltre un PSR che mette a rete l agricoltura con tutto il resto dell economia puntando in particolare sugli investimenti a cui è destinato il 50% di tutte le risorse. Politiche di filiera, nessun finanziamento a pioggia e alle aziende che non rispettano i contratti nazionali di lavoro, sviluppo delle agroenergie, commercializzazione, multifunzionalità, no agli OGM e valorizzazione dei territori per dare sviluppo economico e nuova occupazione. Nei primi bandi finanziati sono previsti oltre 270 milioni di euro di contributi pubblici che muoveranno un investimento complessivo che supera i 500 milioni per dare una risposta alla crisi, la Programmazione integrata di Filiera prevede invece la richiesta di un contributo pubblico di 74 milioni di euro che muoverà un investimento di circa 160 milioni di euro. Il tutto entro la fine di giugno. Abbiamo già dimostrato, attraverso diverse iniziative, come la campagna Lazio spende bene (che ha portato la genuinità dei prodotti laziali nei supermercati ad un costo accessibile per tutti) che la qualità può essere sinonimo di risparmio, e che non occorre fare incetta di prodotti a basso costo e di incerta provenienza, quando esistono delle alternative genuine. Per questo abbiamo ideato il marchio di qualità Colossella creato per certificare e garantire la sicurezza dei prodotti caseari laziali dopo lo scandalo del latte alla diossina esploso in Campania, Colossella è diventata in breve 2Lazio 2

5 EDITORIALE tempo sinonimo di qualità e genuinità, garantita da un consorzio di produttori laziali. Abbiamo portato la campagna in città con i suoi prodotti caratteristici attraverso il progetto Rea Silvia, un canale diretto tra il consumatore ed il produttore, esperienza significativa nel suo genere che sta riscuotendo un grandissimo successo di pubblico e con l appuntamento Agricoltura in Città una delle manifestazioni più importanti del panorama estivo romano. Occorre coraggio per affrontare cambiamenti e trasformazioni che interessano l agricoltura moderna e che creano nuove opportunità di sviluppo ma anche nuovi rischi sulla tenuta degli assetti produttivi che, nonostante la crisi economica, occorre affrontare, anche per questo ci siamo impegnati per garantire finanziariamente gli agricoltori. Abbiamo infatti sottoscritto degli accordi con Unionfidi per 4,5 milioni e Confidi per 500 mila Euro per il credito agrario, che consentiranno agli agricoltori di poter investire per il loro sviluppo e quindi per quello del territorio. Entro giugno saranno già erogati 200 mila euro. Prima del nostro arrivo la situazione legislativa, in ambito agricolo, nella nostra regione lasciava a desiderare, mostrava, nella sostanza, una serie di vuoti legislativi che occorreva colmare con urgenza. Siamo, così, intervenuti da subito e con vigore, strutturando e facendo approvare una cinque leggi chiave che intervengono con ordine ed efficienza nel panorama legislativo del Lazio. Abbiamo creato i distretti rurali, agroalimentari ed agro energetici per mettere a sistema le risorse del territorio di ogni singolo distretto in un ottica multifunzionale; attraverso la legge sugli agriturismo abbiamo favorito l imprenditoria e azzerato le lungaggini burocratiche facilitando l apertura degli agriturismo, oggi, nei fatti, per aprire un agriturismo è sufficiente la dichiarazione di inizio attività. Con la legge contro gli Ogm abbiamo voluto tutelare la salute dei cittadini e del territorio affinchè la qualità e l originalità della nostra produzione agricola tradizionale e biologica resti intatta, quest ultimo provvedimento ha avuto l assenso anche dal Comitato europeo delle regioni. Con la legge sulla pesca abbiamo incrementato l occupazione e migliorato le condizioni di vita e di lavoro degli operatori del settore ittico. Abbiamo sostenuto lo sviluppo dei parchi agricoli e dei Farmer s market con norme ad hoc. Siamo intervenuti per mantenere stabili i prezzi, organizzare i produttori per la commercializzazione dei prodotti e i cittadini in gruppi d acquisto con la legge sulla contrattazione di filiera. Ma il nostro impegno ha voluto guardare anche e soprattutto ai giovani e dunque all educazione alimentare. Siamo entrati nelle scuole del Lazio con Sapere i sapori aiutando i ragazzi a riconoscere e distinguere la genuinità dei prodotti, abbiamo implementato il progetto esistente, portando a più di 600 le scuole di tutta la regione che hanno aderito al progetto, più di 6 mila e 300 classi e 150 mila ragazzi. Infine quest anno organizzeremo la quarta edizione della Biofiera, un appuntamento, ormai consolidato ed atteso da migliaia di aziende, tutto dedicato a conoscere e promuovere il biologico nel Lazio e raccontare la natura, dalla terra alla tavola. Un evento che mette in campo il meglio del settore produttivo dell agricoltura biologica del Lazio, composto da più di aziende biologiche. In questi quattro anni abbiamo lavorato tanto, senza mai risparmiarci, e sono certa che i cittadini siano coscienti del nostro impegno e delle difficoltà che abbiamo fronteggiato. Mentre scrivo ripenso al primo giorno di mandato e al mio entusiasmo ed emozione nell intraprendere questa nuova sfida, oggi mi guardo alle spalle e sento una sensazione di soddisfazione che, in tutta onestà, mi è indispensabile per affrontare le questioni ancora aperte. C è ancora della strada da percorrere, lo faremo con la stessa grinta e determinazione che ci hanno permesso di raggiungere risultati insperati, lo faremo con passo da maratoneta e con lo sguardo rivolto al traguardo. È una promessa. di Daniela Valentini 3Lazio 3

6 news NEWS COMMERCIO: MOF PUNTA SU ECOSOSTENIBILITÀ Il Mof Centro Agroalimentare all Ingrosso di Fondi promuove il progetto La Registrazione. Ambientale Emas del Mercato ortofrutticolo di Fondi con il quale intende sviluppare e diffondere, tra gli operatori dell area mercato, nuove competenze e maggiore consapevolezza in relazione agli aspetti ambientali delle attività svolte. Obiettivo del progetto è quello di integrare il principio della sostenibilità nei progetti, nei piani, nelle politiche e nelle attività di Mof Spa, sensibilizzare tutta la filiera agroalimentare e la comunità locale sulle strategie di sviluppo sostenibile, valorizzare la produzione locale, soprattutto nei mercati dell Europa Centrale e settentrionale, favorendone la commercializzazione all interno di un mercato che goda di elevata reputazione in merito alla gestione degli aspetti ambientali. REGIONE: DA COMMISSIONE OK A 500 MILA EURO PER IMPIANTI SPORT Cinquecentomila euro per interventi strutturali negli impianti sportivi nel Lazio e centomila euro per la giornata regionale della promozione della sicurezza nello sport. Su questi stanziamenti la Commissione regionale bilancio ha dato parere favorevole. Verrà inoltre istituita la Consulta per i problemi della sicurezza nello sport, un organismo consultivo permanente tra i cui compiti risalta quello di formulare proposte per la realizzazione di interventi migliorativi del livello di sicurezza nell esercizio dello sport e degli impianti pubblici. CCIAA VITERBO: VIAGGIARE NELLA TUSCIA CON GUSTO Turismo ed enogastronomia, questo il binomio rilanciato dalla Camera di Commercio di Viterbo in occasione della BTSA, la Borsa del Turismo Sociale e Associato svoltasi nei giorni scorsi nella Città dei Papi, attraverso la promozione del Marchio collettivo Tuscia Viterbese e il tour riservato a venti giornalisti specializzati sul turismo. L itinerario prescelto ha interessato la Strada dell olio DOP di Canino e la Strada del Vino e dei prodotti tipici della Teverina, passando per Montefiascone simbolicamente anello di congiunzione tra i due percorsi dove è stata visitata l Enoteca provinciale incastonata nelle mura secolari della Rocca dei Papi. 4

7 news NEWS PRIVERNO: DA REGIONE OK A PRIMO PRG La Regione Lazio dà il via libera al primo Prg (Piano Regolatore Generale) del Comune di Priverno. Tra i principali obiettivi del Piano: il recupero del centro storico e la salvaguardia dei valori archeologici, monumentali e ambientali del territorio; il miglioramento dei servizi pubblici e la riqualificazione delle aree edificate dal dopoguerra agli anni 90, che saranno dotate di adeguati spazi di verde pubblico e parcheggi; l individuazione delle aree per le attività produttive e la programmazione delle zone agricole, per consentirne la tutela ed anche il compatibile sviluppo delle attività. DALLA REGIONE 23 MILIONI PER 300 GIOVANI RICERCATORI Quasi 23 milioni di euro per circa 300 giovani ricercatori che lavorano nelle cinque università pubbliche del Lazio. Le risorse serviranno a cofinanziare, a partire dal prossimo anno accademico, progetti portati avanti da giovani ricercatori in cinque settori: aerospazio, bioscienze, ricerca applicata alle attività e ai beni culturali, energie alternative e multimedialità. A questi investimenti si aggiungono altri 85 milioni in tre anni: 24 milioni di euro destinati ai cinque Atenei statali del Lazio per l acquisizione di nuove attrezzature scientifiche per i loro laboratori, 21 milioni di euro per i parchi scientifici e altri 40 milioni di euro per i centri di ricerca. Per l assessore allo Sviluppo economico, ricerca, innovazione e turismo, Claudio Mancini, il finanziamento ai giovani ricercatori è un iniziativa inedita nel Lazio che servirà a cofinanziere direttamente i progetti con le università con ognuna delle quali verranno siglati protocolli d intesa. Ci auguriamo poterli chiudere entro giugno spiega Mancini - in modo tale da far partire i progetti all inizio del prossimo anno accademico. REGIONE, CONSIGLIO: AREA INFERNACCIO INSERITA NELLA TENUTA DEI MASSIMI Il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato il Piano di assetto della Riserva naturale della Tenuta dei Massimi, un polmone verde in una zona oggi fortemente urbanizzata. La nuova perimetrazione dell area protetta viene ampliata, fino a includere la zona tra la Valle Bufalina e il Casale dell Infernaccio, dove in origine era previsto dal Comune di Roma un centro di rottamazione per auto. Il piano di assetto sblocca il regime di salvaguardia che investiva la Tenuta dei Massimi, un meccanismo che faceva provvisoriamente valere norme restrittive a difesa dell ambiente. Il programma da certezza che l area sarà definitivamente tutelata. Sarà chiaro, così, cosa è possibile realizzare in questi territori. AMBIENTE: DA REGIONE 22 MLN PER BONIFICA 42 SITI INQUINATI Con una delibera approvata dalla Giunta Regionale del Lazio si predispone un piano per la bonifica e il recupero di 42 siti inquinati del Lazio da 22 milioni di euro, 6 dei quali solo per la Valle del Sacco. La Regione Lazio devolverà i fondi ai comuni interessati, tutti nella zona di Frosinone e della Valle del Sacco, che dovranno provvedere alla bonifica. Questa dovrebbe partire tra circa tre mesi. È un programma enorme che mira a intervenire e mettere sotto controllo questi 42 siti per dare una risposta efficace al problema dell inquinamento nel Lazio. 5

8 news NEWS NASCE A.Mico.F.A.S.T. Ènata A.Mico.F.A.S.T., Associazione micoculturale funghi, ambiente, salute, territorio. Costituitasi a Roma lo scorso gennaio, l associazione culturale mira a svolgere attività nel settore della tutela e del rispetto della natura, dell ambiente e della promozione della salute umana attraverso la conoscenza e valorizzazione del mondo dei funghi. In particolare intende diffondere la micocultura intesa come stile di vita, dove il fungo è occasione di aggregazione sociale, vita all aria aperta, sana alimentazione, ma anche crescita culturale e spirituale. Un altro tra gli obiettivi della neo-associazione è quello di diffondere la micocultura attraverso la conoscenza e la valorizzazione dell utilizzo dei funghi come prodotti nutrienti e validi integratori alimentari. A tal fine A.Mico.F.A.S.T. si fa anche promotrice della diffusione di una maggiore coscienza micologica tra la cittadinanza ed in particolare presso i giovani e nelle scuole; così come della cultura sulla prevenzione delle malattie e la promozione della salute, attraverso lo sviluppo e la diffusione di stili di vita naturali connessi al mondo dei funghi e all utilizzo degli stessi quali alimenti freschi, conservati o di integratori alimentari. ( 6 CONCORSO PER I MIGLIORI OLI EXTRAVERGINE DI OLIVA DEL LAZIO Si è svolta sabato 21 marzo 2009 a Roma, presso il Tempio di Adriano, la cerimonia ufficiale di premiazione dei vincitori della XVI edizione del Concorso per i migliori oli extravergine di oliva del Lazio organizzato da Unioncamere Lazio. Ottantotto le aziende che quest anno hanno partecipato, 13 in più rispetto alla passata edizione, con ben 30 aziende della provincia di Roma, seguita da quella di Rieti con 22 imprese mentre Viterbo ha fatto registrare 18 partecipanti seguita da Latina con 12 e Frosinone con 6. Quattro le categorie messe a concorso - Extravergine, Dop Sabina, Dop Canino e Dop Tuscia - articolate secondo le caratteristiche del prodotto, in fruttato intenso, medio e leggero. Per ciascuna categoria sono stati premiati i primi tre oli classificati da una Commissione esaminatrice composta da degustatori professionisti individuati in base all anzianità di iscrizione all Albo ufficiale degli assaggiatori e all esperienza. Per la categoria Fruttato intenso è stata la provincia di Latina ad aver occupata tutti e tre i gradini del podio. Sempre Latina ha conquistato il primo posto per il Fruttato medio e per il Fruttato leggero. Per la categoria Dop Sabina stata Roma a fare il pieno di medaglie; mentre per il Dop Canino e il Dop Tuscia la Commissione ha premiato il viterbese. Ma la provincia di Viterbo si è resa protagonista anche per quanto riguarda la sezione Olio monovarietale, Olio ad alto tenore di polifenoli e tocoferoli e Migliore confezione. A Latina invece il primato per la sezione Olio biologico.

9 news NEWS AZIENDE PREMIATE CATEGORIA EXTRAVERGINE FRUTTATO INTENSO 1 Az. Agr. Biologica Maggiarra Impero Sonnino LT 2 Az. Agr. Biologica Paola Orsini Priverno LT 3 Colle Rotondo Priverno LT FRUTTATO MEDIO 1 Az. Agr. La Valle dell Usignolo Sermoneta LT 2 Frantoio Appetito Luigi Cori LT 3 Az. Agr. Marcella Giuliani Anagni FR 3 Az. Agr. San Clemente F.lli Lozzi s.s. Tivoli RM FRUTTATO LEGGERO 1 Agrioliva Soc. Cooperativa Agricola Rocca Massima LT 2 Agricola Colfiorito 1974 S.r.l. Castel Madama RM 3 Az. Agr. L Olivaia Nepi VT CATEGORIA DOP SABINA FRUTTATO INTENSO 1 Az. Agr. Tenuta Massimi Palombara Sabina RM 2 Az. Agr. Campisano Palombara Sabina RM 3 Az. Agr. La Mola di Anna Maria Billi Castelnuovo di Farfa RI FRUTTATO MEDIO 1 Società Agricola Milani s.s. Roma RM 2 Az. Agr. Menichelli Agnese Montopoli di Sabina RI 3 Cooperativa Coltivatori Uniti a r.l. Moricone RM FRUTTATO LEGGERO 1 Az. Agr. Altobelli Leonardo Montelibretti RM 2 Scipioni Lina Montopoli di Sabina RI 3 Az. Agr. di Pietraforte Angelo Montopoli di Sabina RI CATEGORIA DOP CANINO FRUTTATO INTENSO 1 Az. Agr. Laura De Parri Canino VT FRUTTATO MEDIO 1 Frantoio Oleario di Gentilucci e Papacchini Cellere VT FRUTTATO LEGGERO 1 Oleificio Sociale Cooperativo di Canino Canino VT 2 Pesce Annalisa Farnese VT 3 Archibusacci Giovanni e Figli S.r.l. Canino VT CATEGORIA DOP TUSCIA FRUTTATO MEDIO 1 Soc. Agricola Colli Etruschi Blera VT 2 Frantoio Tuscus Vetralla VT FRUTTATO LEGGERO 1 L Oliveto Matarazzo Viterbo VT 2 Tenuta di Ferento S.r.l. Viterbo VT 3 Soc. Agr. Sciuga s.s. Montefiascone VT SEZIONE OLIO BIOLOGICO 1 Az. Agr. Biologica Maggiarra Impero Sonnino LT 2 Soc. Agricola Milani s.s. Roma RM SEZIONE OLIO MONOVARIETALE Soc. Agricola Colli Etruschi Blera VT SEZIONE OLIO AD ALTO TENORE DI POLIFENOLI E TOCOFEROLI Soc. Agricola Colli Etruschi Blera VT SEZIONE MIGLIORE CONFEZIONE L Oliveto Matarazzo Viterbo VT 7

10 SR PS > a cura della redazione IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE Oltre 270 milioni di euro di contributi pubblici che muoveranno un investimento complessivo che supera i 500 milioni di euro. Il tutto attraverso i primi finanziamenti dei Bandi dei progetti singoli del PSR e la Progettazione Integrata di Filiera (PIF) previsti con il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) I contributi pubblici verranno erogati a partire dal mese di giugno prossimo; i bandi sono stati invece pubblicati a giugno del 2008 con la possibilità di presentare le domande fino al mese di ottobre. La scelta della Regione Lazio è stata quella di concentrare tutti gli interventi e di prorogare la scadenza su richiesta delle organizzazioni professionali per la presentazione delle domande. I BANDI DEI PROGETTI SINGOLI A LIVELLO REGIONALE Alivello regionale è stato chiesto un contributo pubblico di oltre 200 milioni di euro che muoverà un investimento di circa 400 milioni. Allo stato attuale le domande ricevibili presentate per il Programma di Sviluppo Rurale sono state di Sempre in ambito regionale le domande presentate dai giovani sono state 534 per un contributo di oltre 68 milioni e un investimento complessivo di 116 milioni di euro. LA PIF A LIVELLO REGIONALE 8 Aqueste domande si aggiungono i 27 Progetti Integrati di Filiera (PIF) che prevedono un contributo pubblico di 74 milioni di euro e un investimento complessivo di oltre 160 milioni di euro. I Progetti presentati sono così suddivisi tra le province: Viterbo (9), Roma (8), Latina (4), Frosinone (3), Rieti (3) Di questi 62 milioni riguardano investimenti nelle aziende agricole, 70 milioni nell agroindustria e 30 milioni in altre tipologie di interventi come ad esempio i sistemi di qualità e l assistenza e la formazione degli agricoltori. Ogni richiedente sarà inoltre affiancato da un Tutor che seguirà un gruppo di progetti garantendone la trasparenza e legalità.

11 R PSR LA FIGURA DEL TUTOR Sono cinque i tutor, uno per ogni provincia della regione, che affiancano le aziende agricole nell approccio con il Programma di Sviluppo Rurlae Abbiamo ascoltato Enrico Gilardi, tutor della provincia di Roma, per capire meglio in ruolo di questa figura professionale messa a sostegno degli imprenditori. Come sono i rapporti con le aziende? E come sta procedendo la collaborazione? Abbiamo un rapporto diretto con le aziende e c è una collaborazione reciproca basata sulla fiducia. Ci chiedono di visionare le domande presentate e un supporto tecnico. Quali sono le domande più frequenti? Ci pongono soprattutto domande relative al bilancio e alle autorizzazioni amministrative. E nello specifico quale sia la disponibilità dei fondi cassa, come impostare le domande e come rapportare il bilancio aziendale alla superficie agricola utilizzata. Quali le difficoltà? In questa fase, ancora iniziale, la maggiore difficoltà è come allineare i fascicoli aziendali alle nuove normative. I dati adesso devono essere comprensivi di macchinari e tutti i terreni interessati. Prima invece era sufficiente elencare i terreni destinati alla produzione olivicola e ai seminativi. Le aziende ad avere problemi maggiori sono quelle che non hanno ancora accatastato i fabbricati. L accordo con Unionfidi Per sostenere il credito alle aziende, la Regione ha istituito un Fondo di Garanzia di 4,5 milioni di euro attraverso un accordo con Unionfidi per dare agli agricoltori la certezza di realizzare tutti gli investimenti previsti dai progetti presentati con il Programma di Sviluppo Rurale. In questo modo l agricoltore che partecipa al PSR potrà avere il contributo pubblico pari al 40% dell investimento richiesto e accendere un mutuo con le banche garantito dalla Regione per il restante 60% dell investimento. Un operazione che permetterà all agricoltore di avere fin da subito la disponibilità dell intero investimento richiesto e la possibilità di portarlo a termine. Tutto questo è importante soprattutto per i giovani che investono nell agricoltura e che hanno le maggiori difficoltà ad accedere ai mutui bancari. Un accordo dunque, che permette agli agricoltori di stabilire un rapporto virtuoso con le banche. Infine, ogni banca aprirà uno sportello con un conto corrente in modo che i soldi possano essere gestiti anche al di fuori del PSR a causa delle cambiali agrarie. Il coinvolgimento dei Confidi In questa operazione di sostegno del credito, la Regione ha voluto coinvolgere anche i Confidi per creare una vera e propria filiera del credito, necessaria agli imprenditori per investire in tranquillità. A tal fine è già stata predisposta una delibera di Giunta per trasferire ai Confidi 500mila euro; altri 500mila saranno stanziati a luglio. 9

12 e Provin ROMA IL PSR IN PROVINCIA DI ROMA Le domande ritenute ricevibili provenienti dalla provincia di ROMA sono 307 su un totale complessivo regionale di (14,49%). Per le sole domande ricevibili, il costo di intervento equivale a oltre 75 milioni e 800 mila euro di cui il contributo pubblico richiesto è superiore a 35 milioni e 8 mila euro. Le domande al bando Pacchetto Giovani ritenute ricevibili sono 109 e comprendono al loro interno più misure. Il costo di intervento complessivo è di quasi 20 milioni e mezzo di euro per una somma di contributo richiesto di oltre 11 milioni. Per quanto concerne i Progetti Integrati di Filiera (PIF), la provincia di Roma ne ha presentati 6: uno per la filiera olivicola, uno per quella lattiero casearia, due per la carne bovina, suina, avicola e uova e, l ultimo, per la filiera foresta legno. Il totale di investimento previsto è di 37 milioni e mezzo di euro, di cui la spesa pubblica stimata è si aggira attorno ai 17 milioni e mezzo di euro. a finanziare la nascita di agriturismo, agri-nido verdi, fattorie didattiche e sociali. Attività che andranno a riallacciare il legame tra la città e campagna. In particolare, per l attività agrituristica l assessorato all agricoltura ha istituito un fondo di rotazione di L AGRO ROMANO 10 Romano rappresenta un luogo L Agro di produzione agricola, ma anche di benessere sociale perché offre una serie di servizi alla Capitale. Per questo, la sua cementificazione sarebbe un errore, un danno ai cittadini. Al fine di tutelare l Agro Romano, la Regione ha inserito la città di Roma nella programmazione rurale , le cui risorse serviranno

13 ce Le 3 milioni di euro in tre anni. Per quanto riguarda l emergenza abitativa, l Ente regionale punta al recupero dei 200 casali agricoli abbandonati. Ho già inoltre avanzato - dichiara l assessore Valentini - la proposta di revocare le cubature previste per i centri commerciali e trasformandole in edilizia residenziale. Si ricaverebbero in questo modo metri quadrati corrispondenti a 1 milione e mezzo di cubature, pari a alloggi. Presto conclude la Valentini inviteremo un tavolo con tutti gli attori dell alleanza, le organizzazioni professionali, le forze politiche per discutere e accelerare la proposta di legge a tutela dell Agro Romano. Distributori di frutta e snack biologici Nelle scuole e negli uffici romani l assessorato regionale all agricoltura ha portato i distributori automatici di frutta fresca di stagione e di spuntini con ortaggi, cracker e formaggio DOP laziale per dare una risposta concreta alla domanda di salute che arriva dai cittadini. La sperimentazione si è avvalsa di un finanziamento regionale di 84 mila euro, ma una volta avviato, ora il sistema si regge da solo. Sette i distributori istallati (Liceo Tasso, Ist. Tec. Com. Pertini, Liceo Mamiani, Foro Italico, Acea, Regione Lazio, Consiglio regionale del Lazio) per un utenza che supera le 10 mila persone. NASCE IL PRIMO LAZIO A TAVOLA Un luogo che racchiude i sapori del Lazio. Si tratta di un punto vendita di 160 mq dedicato ai prodotti regionali (sito a Roma, in via Antonio Provolo 34, Casale di San Basilio). Recentemente inaugurato, ha registrato2 mila presenza in solo 4 giorni. Tra i prodotti più richiesti fragole, carciofi romaneschi, mozzarelle, pane, verdure e prodotti bio. È il primo dei 15 punti vendita in programma (uno per ogni capoluogo di provincia più altri negozi a Roma e in cittadine medio-grandi) che potrà giovare dei finanziamenti del PSR. 11

14 e Provin EVENTI Tanti gli eventi promossi e sostenuti dall assessorato all Agricoltura nella Capitale al fine di portare sulle tavole dei romani il meglio della produzione agricola laziale e di trovare alle aziende nuovi canali commerciali. Tra i principali, ricordiamo i mercatini verdi ( Progetto Rea Silvia ) delle imprenditrici agricole nelle piazze romane; la Biofiera, l evento giunto alla sua terza edizione e interamente dedicato al biologico; Agricoltura in Città organizzato nel periodo estivo presso il Foro Italico. IL DISTRETTO DEI CASTELLI ROMANI E PRENESTINI 12 Il Distretto delle eccellenze dei Castelli Romani e Prenestini nasce per mettere a sistema le risorse del territorio della provincia romana; un territorio che conta 24 comuni e vanta ben 8 DOC (Denominazioni di Origine Controllata), coinvolgendo 16 mila aziende agricole e oltre 5 mila agricoltori (nel dettaglio a pagina 27).

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16 e Provi VITERBO 14 IL PSR IN PROVINCIA DI VITERBO In Provincia di Viterbo, le domande ricevibili per Bandi dei progetti singoli sono state in tutto 497 (23% delle domande presentate a livello regionale) e prevedono la richiesta di un contributo pubblico di oltre 44 milioni di euro che muoverà un investimento di circa 85 milioni di euro. La provincia di Viterbo è quella che ha presentato il maggior numero di PIF. I progetti presentati per la PIF sono stati in tutto 10 e prevedono la richiesta di un contributo pubblico di oltre 21 milioni di euro che muoverà un investimento di circa 48 milioni di euro. Le domande coinvolgono le seguenti filiere: ortofrutticola (3 progetti), funghi e tartufi coltivati (1), olivicola (1), ovicaprino (1), vitivinicola (1), carne bovina, suinicola, avicola e uova (1), allevamenti minori (1), cerealicola (1). CALAMITÀ NATURALI Per le piogge alluvionali di novembre e dicembre 2005 che hanno interessato 15 comuni del viterbese, la Regione ha ottenuto (il 5 aprile 2006) il riconoscimento di calamità naturale da parte del Ministero e per il quale sono stati assegnati alla Regione Lazio 413mila euro. Il contributo andato alla provincia di Viterbo è di oltre 2 milioni di euro ai quali la Regione ha aggiunto ulteriori 300mila euro. I beneficiari dei risarcimenti sono stati 70, che hanno ricevuto i pagamenti nel mese di settembre Per quanto concerne la tromba d aria del 23 agosto 2007 e la siccità dei mesi di giugno-ottobre 2007, lo stato di calamità è stato riconosciuto e, al momento, le domande presentate dalle imprese agricole danneggiate sono in corso di istruttoria da parte dell Area decentrata agricoltura di Viterbo. Infine, per le piogge alluvionali di novembre-dicembre 2008, la Regione ha inoltrato la relativa proposta di declaratoria è stata inoltrata al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per il riconoscimento di eccezionalità dell evento calamitoso. STABILIMENTO DELLE NOCCIOLE La provincia di Viterbo rappresenta uno dei maggiori centri di produzione delle nocciole con una quota pari al 95% di quella regionale e al 32% della nazionale con ettari di terreno destinati a nocciole. Per valorizzare la produzione, che nell ultimo anno è stata pari a circa 7mila quintali, la Regione ha autorizzato Arsial a costituire una società di capitali a partecipazione mista - la Monti Cimini Spa incaricata della gestione dell impianto di Vignanello. Le quote societarie appartengono al 7,5% alla Camera di Commercio di Viterbo, per il 40% alla Produttori Nocciole dei Monti Cimini s.r.l e al 52,5% ad Arsial. Per la valorizzazione di questo impianto, la Regione ha erogato ad Arsial 500 mila euro che, con apposita gara, sono stati utilizzati per la messa a norma della stabilimento nel corso del L operazione ha permesso di rilanciare il comparto attraverso la costituzione di una filiera capace di concentrare sul territorio non solo la fase della raccolta, ma anche quella della trasformazione e commercializzazione delle nocciole. Lo stabilimento ha infatti stretto rapporti commerciali con circa 150 piccole e medie aziende di produzione finale (forni, produttori di dolci, ecc.) e 3 grosse imprese private.

17 ce Le SETTORE OVICAPRINO La crisi di mercato del latte che ha colpito il settore è stata determinata dal calo del 35% della produzione lorda vendibile (PLV) e da un oggettivo aumento dei costi di produzione. Per far fronte alla crisi, la Regione ha emanato un bando nel 2006, ha raccolto e istruito le domande e ha inviato l elenco delle aziende liquidabili ad Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) che ha erogato lo scorso anno 200mila euro per provvedere alla liquidazione stessa. Le aziende della provincia di Viterbo che hanno ottenuto i fondi (dai 1000 ai 3000 euro per azienda a seconda del numero dei capi di bestiame) sono state 68. Sempre per il comparto, la Regione ha stretto un accordo con l Istituto Zooprofilattico per il controllo della qualità del latte ovicaprino. L accordo vede 9 aziende firmatarie, di cui 5 della provincia di Viterbo e 4 in provincia di Roma. Per questo progetto, la Regione ha impegnato 780mila euro a fronte di cui l Istituto Zooprofilattico ha acquistato 28 macchinari latto-prelevatori automatici e 28 frigoriferi portatili al fine di verificare le caratteristiche del latte. Per quanto riguarda al lotta alla scrapie, l Ente regionale ha stanziato circa 330mila euro per l acquisto di arieti riproduttori resistenti alla malattia. Le domande al bando sono scadute lo scorso febbraio e sono in fase di istruttoria. IL DISTRETTO DEI MONTI CIMINI Situato nella parte centrale della provincia di Viterbo, il Distretto si estende su una Superficie Agricola Utilizzata (SAU) superiore ai 76 mila ettari e comprende 24 comuni e circa 170 mila abitanti che metteranno a sistema le risorse dell agricoltura viterbese ricca di prodotti, storia, cultura e bellezze naturalistiche. Un distretto che conta circa 20mila aziende, oltre addetti all agricoltura, aziende con allevamenti e 267 attività di trasformazione agroalimentari. Una realtà importante per l economia del territorio e per cui la Regione ha stanziato un finanziamento complessivo di 600 mila euro. DISMISSIONI BENI ARSIAL Nella provincia di Viterbo l Arsial ha dismesso 106 beni di sua proprietà direttamente agli agricoltori che li hanno lavorati nel corso degli ultimi 50 anni oppure alle parrocchie e ai Comuni che hanno gestito chiese e scuole dell ex Ente Maremma. 15

18 e Provin FROSINONE IL PSR IN PROVINCIA DI FROSINONE 16 Le domande ricevibili provenienti dalla provincia di Frosinone sono 852 su un totale complessivo regionale di e che rappresentano il 40,21% a livello regionale. Il costo di intervento equivale a circa 71milioni e mezzo di euro di cui il contributo pubblico richiesto è attorno ai 44 milioni e mezzo. Sono stati definiti 3 Progetti Integrati di Filiera (PIF) nella provincia di Frosinone per un totale di investimento previsto di circa 13 milioni di euro, di cui la spesa pubblica stimata è di di euro. Questi progetti riguardano la filiera vitivinicola, quella lattierocasearia (ivi compresa latte bufalino) e la filiera delle piante officinali e dei piccoli frutti. Per il Pacchetto Giovani, le domande ricevibili sono state 126, riguardano più misure e richiedono un costo di intervento complessivo di circa 37 milioni e mezzo di euro per una somma di contributo richiesto di 23 milioni e mezzo. DISTRETTO AGRO-ENERGETICO VALLE DEI LATINI Ènato a cavallo tra le province di Roma e Frosinone il Distretto agroenergetico della Valle dei Latini, il primo in Italia ad essere istituito e la prima esperienza di bonifica attraverso l agricoltura di un territorio, colpito dall inquinamento della Valle del Sacco (nel dettaglio a pagina 26). Il marchio di qualità Colossella Il marchio Colossella è nato per garantire i consumatori sulla qualità delle mozzarelle e dei prodotti caseari lavorati nel Lazio. Un iniziativa nata dall esigenza di restituire solidità ad un comparto messo in crisi in seguito alle tracce di diossina trovate nelle mozzarelle prodotte in Campania; evento, questo, che ha fatto crollare le vendite della pasta filata fresca generando un trend negativo del settore. Il marchio di garanzia è dunque andato a rassicurare i cittadini sulla salubrità della produzione lattierocasearea regionale e a sostenere le aziende laziali in questo momento di crisi. Il logo Colossella è il risultato di un lavoro che ha visto la realizzazione del disciplinare di produzione per il rilascio della certificazione di garanzia e del Consorzio di produttori, che oggi conta 100 allevatori e 15 caseifici, coinvolge 37 comuni (in provincia di Frosinone, Latina e Roma) e che garantisce una produzione di 400 quintali di latte al giorno, ovvero 100 quintali di mozzarella di bufala. Già a partire dallo scorso dicembre il marchio Colossella è stato commercializzato in più di 50 supermercati della Capitale. L Arsial sta inoltre lavorando ad un piano di impresa per facilitare la commercializzazione dei prodotti delle aziende aderenti al Consorzio.

19 ce Le LATINA IL DISTRETTO DELL ORTOFRUTTA Abreve anche Latina avrà il suo distretto. La politica portata avanti dalla Regione Lazio ha visto la nascita di distretti in ogni provincia. Distretti che, partendo dalle vocazioni del territorio mettono a sistema tutte le realtà imprenditoriali agricole, e non solo. Un percorso sinergico e virtuoso che in provincia di Latina coinvolgerà il settore più forte dell economia agricola locale, l ortofrutta. IL KIWI I l kiwi è uno degli elementi di forza del territorio pontino, rappresentando l 80% della produzione frutticola provinciale, investendo quasi 4 mila ettari di territorio con una produzione di circa 850 mila quintali annue. Un Settore bufalino nelle province di Frosinone e Latina della Regione Lazio ad affrontare l emergenza del settore bufalino ha portato a L impegno predisporre in breve tempo la delibera per la dichiarazione della crisi di mercato. Un impegno che ha coinvolto tutti i soggetti della filiera e che oltre alle organizzazioni di categoria, produttori e caseifici, ha interpellato anche il mondo della cooperazione, i sindaci dei comuni interessati e gli assessori provinciali di Latina e Frosinone. Inoltre ha ottenuto, lo scorso 30 marzo, un primo incontro con i tecnici del Ministero all Agricoltura al fine di studiare, di concerto con la Regione Campania e il Consorzio della mozzarella di bufala Dop, la possibilità di predisporre un piano per il ritiro del latte in eccesso con l obiettivo di liberare il mercato e ridare nuovo ossigeno alle nostre aziende. Uno spiraglio di sole per gli imprenditori e che, dice l assessore Valentini speriamo diventi un azione concreta, che permetta alle aziende e all economia del settore bufalino di trovare risposte alla crisi di quest ultimo periodo. IL PSR IN PROVINCIA DI LATINA Le domande ricevibili provenienti dalla provincia di Latina sono state un totale complessivo regionale di (pari al 10,29%). Per queste, il costo di intervento equivale a oltre 61 milioni di euro, di cui il contributo pubblico richiesto è di quasi 32 milioni di euro. Per il Pacchetto Giovani le domande ricevibili sono 72, per un costo complessivo di oltre 17 milioni di euro e per un contributo pubblico di circa 10 milioni. Sono inoltre stati definiti 4 Progetti Integrati di Filiera (3 riguardano la filiera ortofrutticola, uno quella dei funghi) per un investimento totale di circa 33 milioni e mezzo di euro, di cui la spesa pubblica stimata è pari a 14 milioni e mezzo. patrimonio che si fregia del riconoscimento IGP e che la Regione ha voluto sostenere mettendo a disposizione alcuni spazi Arsial per l organizzazione di una piattaforma logistica. A tal fine, in seguito alla recente batteriosi che ha colpito alcune colture della provincia di Latina e Roma, la Regione si è subito mobilitata istituendo un unità di crisi, avviando una tempestiva attività di intervento e prevenzione e stanziando 500 mila euro per affrontare l emergenza. LA PESCA P er il rilancio del settore pesca la Regione ha istituito il Tavolo Blu, col contributo delle organizzazioni professionali e sindacali. L ente regionale ha inoltre approvato la normativa sulla pesca e sull acquacoltura introducendo due novità, cioè l ittiturismo e il pescaturismo, allo scopo di ampliare il reddito degli operatori integrandolo con attività legate al turismo. 17

20 e Provi RIETI 18 IL PSR IN PROVINCIA DI RIETI In provincia di Rieti, le domande ritenute ricevibili sono 245 (l 11,56%) su un totale complessivo regionale di domande. Per le sole domande ricevibili, il costo di intervento equivale a circa 101 milioni e mezzo di euro, di cui il contributo pubblico richiesto è di oltre 44 milioni. Quattro i progetti di filiera (PIF) presentati: uno per la filiera olivicola, uno per quella agroforestale, due per quella zootecnica (è il Progetto del Polo delle Carni di Qualità, per carne bovina, suina, avicola e uova). Per questi, l investimento previsto ammonta a oltre 19 milioni e mezzo di euro, di cui la spesa pubblica stimata è di circa 11 milioni di euro. Per quanto riguarda il bando Pacchetto Giovani, le domande ricevibili sono 76 e comprendono al loro interno più misure (111, 112, 113, 114, 121, 132, 311), per un costo di intervento complessivo di quasi 15 milioni e mezzo di euro e per una somma di contributo richiesto di circa 8 milioni e 700 mila euro. OLEOTECA REGIONALE DI FARFA di Farfa ha ottenuto il riconoscimento ufficiale della Regione L Oleoteca Lazio e un finanziamento regionale di circa 50 mila euro. Inaugurata il 24 aprile 2004, l Oleoteca di Farfa ha avviato una crescente attività commerciale, caratterizzandosi per un luogo dove è presente la produzione di più alta qualità. STRADA DELL OLIO E DEI PRODOTTI TIPICI DELLA SABINA La Regione Lazio ha sostenuto lo sviluppo e la valorizzazione della Strada dell olio e dei prodotti tipici della Sabina. La Strada coinvolge 45 comuni (13 in provincia di Roma e 32 in provincia di Rieti) all interno di un area con circa ettari di oliveti e aziende produttrici (di olio Dop e non). POLO D ECCELLENZA DELLE CARNI Il territorio di Rieti ha presentato un Progetto Integrato di Filiera per la creazione di un Polo delle Carni di Qualità. Obiettivo del progetto è realizzare una filiera zootecnica bovina dedicata alle razze italiane da carne mettendo a sistema tutte le strutture di produzione, lavorazione e distribuzione della carne di alta qualità tra le province di Rieti e Roma. L iniziativa coinvolge 57 soggetti tra allevatori, consorzi, cooperative e aziende agricole. Il contributo richiesto è di circa 2,2 milioni di euro per un investimento complessivo che supera i 5 milioni e mezzo di euro. Si punta inoltre a creare anche due piattaforme logistiche: una a Rieti (rivolta alla GDO Grande Distribuzione Organizzata) e una presso il CAR (Centro Agroalimentare Roma) di Guidonia rivolta alle mense scolastiche e al catering. SOCIETÀ FRANTOI DEL LAZIO all Agricoltura del Lazio e ARSIAL hanno promosso la società Frantoi del Lazio, nata nel giugno del Si tratta L Assessorato di una cooperativa che associa 7 cooperative di produttori con oltre soci e due aziende frantoiane. L obiettivo è quello di valorizzare un prodotto a marchio unico che identifichi la produzione oleica tipica regionale e di concentrare l offerta dell olio di oliva. IL DISTRETTO DELLA MONTAGNA REATINA Per il Distretto della Montagna Reatina è stato stanziato un finanziamento complessivo di 600 mila euro. Situato nella parte occidentale della provincia di Rieti, il Distretto della Montagna si caratterizza per la presenza delle principali montagne laziali, estendendosi su una Superficie Agricola Utilizzata (SAU) superiore ai 73 mila ettari. Il Distretto comprende 46 comuni e circa 100 mila abitanti che metteranno a sistema le risorse dell agricoltura reatina ricca di prodotti, storia, cultura e bellezze naturalistiche. Conta inoltre più di 9 mila aziende e addetti all agricoltura; un agricoltura incentrata prevalentemente sulle coltivazioni legnose, rappresentate dai fruttiferi (47%), dall olivo (30%) e dalla vite (17%). Sono invece le aziende con allevamenti e 103 le attività di trasformazione agroalimentari. Sta per iniziare infine la fase di cosiddetta animazione del territorio, una fase di concertazione, partecipazione e progettazione per la redazione del Piano di Distretto.

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