Università degli Studi Roma Tre

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Università degli Studi Roma Tre"

Transcript

1 1

2 Università degli Studi Roma Tre Facoltà di Giurisprudenza TESI DI LAUREA in Scienza delle Finanze La finanza islamica e la finanza etica: due modelli alternativi al sistema finanziario convenzionale Chiar. mo Relatore: Prof. Elena Granaglia Correlatori: Prof. Bruno Bises Prof. Sergio Ginebri Laureando: Diego Marciano Anno accademico

3 A Flavia Quando oggi qualcuno mi chiede come mi siano venute tutte quelle idee innovative io rispondo che abbiamo guardato come funzionano le altre banche e abbiamo fatto il contrario. (Muhammad Yunus) 3

4 Indice Introduzione pag. 7 Capitolo I Principi e caratteristiche della finanza islamica 1.1 Genesi e diffusione della finanza islamica pag Le fonti religiose e giuridiche dell'economia islamica Il profondo connubio tra etica ed economia nella cultura islamica Il sistema bancario islamico Gli strumenti finanziari e i contratti islamici Prospettive di sviluppo della finanza islamica in Europa e in Italia 61 4

5 Capitolo II L'evoluzione dei concetti di usura e speculazione finanziaria in Occidente: le connessioni tra i divieti coranici e la filosofia medievale 2.1 Il concetto di usura nell'etica aristotelica e nei passi biblici pag L'interpretazione di Sant'Ambrogio: il prestito tra usura e carità cristiana. La commenda medievale come esempio di compartecipazione del rischio contrattuale 76 Il concetto di usura nel pensiero e nelle opere di Tommaso d'aquino. La nascita dei Monti di pietà 80 Il superamento definitivo del divieto di prestito ad interesse nella Riforma protestante e nel Code Napoleon 93 Capitolo III La finanza etica: principi e prerogative 5

6 3.1 Genesi e diffusione della finanza etica pag Principi e caratteristiche Strumenti finanziari tipici L'esempio di Banca Etica e delle MAG in Italia 130 Conclusione Le analogie e le differenze tra finanza etica e finanza islamica 137 Appendice A 143 Appendice B 146 Appendice C 147 Appendice D 151 Bibliografia 159 6

7 INTRODUZIONE Questo lavoro si pone l'obiettivo di analizzare e porre a confronto due sistemi finanziari alternativi alla finanza tradizionale, che negli ultimi anni hanno suscitato un vivo interesse tra gli operatori finanziari, le istituzioni politiche, e, più in generale, nell'opinione pubblica. Ciò che distingue in particolar modo questi due sistemi finanziari dal modello di finanza mondialmente conosciuto al giorno d'oggi è la rigorosa applicazione di principi etici in un ambito convenzionalmente ritenuto antitetico a giudizi di carattere umanistico, sociale e morale. L'esposizione di quelli che sono i tratti storici e le caratteristiche distintive alla base di questi movimenti, non può tuttavia prescindere da un breve riferimento al contesto storico ed economico che li ha riportati in auge nell'ultimo decennio. Il punto di partenza da cui è opportuno prendere le mosse è senz'ombra di dubbio il Patriot Act approvato negli Stati Uniti d'america sull'onda emotiva dell'11 settembre, su iniziativa del Presidente G. W. Bush. L'atto in questione, giudicato da molti diffamante e discriminatorio nei confronti dei cittadini di religione musulmana, nonché limitativo delle libertà individuali, prevedeva uno stretto controllo sui conti corrente e sugli investimenti dei risparmiatori islamici, considerati potenziali finanziatori del fondamentalismo e del terrorismo islamico. Molti investitori musulmani decisero in quell'occasione di trasferire altrove gran parte dei propri capitali, sottoscrivendo gli strumenti finanziari offerti dalle banche islamiche, approdo ideale dei loro ingenti capitali. La conseguenza 7

8 immediata prodotta dall'emanazione del Patriot Act fu il drastico depauperamento del mercato finanziario americano, costretto a rinunciare all'ingente quantità di capitali rappresentata dagli investitori musulmani. Tale perdita fu certo decisiva nello spingere le banche d'investimento statunitensi a rivolgere maggiore attenzione ai risparmi dell'investitore medio americano, consentendo al tempo stesso ad un numero sempre crescente di mutuatari low profile di accendere quelli che nel linguaggio tecnico vengono definiti mutui subprime. La massiccia sottoscrizione di questa tipologia di mutui si rivelò letale per le banche: l'insolvenza di molti mutuatari, in parte dovuta allo spropositato aumento dei tassi di interesse, fece scoppiare nel 2008 la tristemente nota bolla del mercato immobiliare americano portando sul lastrico, fra i tanti, il celebre colosso finanziario Lehman Brothers. La crisi non rimase tuttavia confinata agli Stati Uniti poiché il crollo della Borsa di Wall Street creò immediatamente un effetto domino sui mercati finanziari di tutto il mondo occidentale. In Medio Oriente, le cose andarono diversamente. La tempesta dei mutui subprime lasciò infatti pressoché indenne le banche islamiche, strutture portanti di un sistema finanziario del tutto peculiare, guidato dai principi coranici. Sviluppatasi nei Paesi arabi a partire dagli anni Settanta del secolo scorso, la finanza islamica si fonda sulla Shari'a, la legge islamica, che, per quanto concerne le pratiche finanziarie impone, fra l'altro: la proscrizione degli interessi (ribā), considerati in qualsiasi caso una forma di usura; il divieto di ogni tipologia di transazione finanziaria speculativa, che, nella pratica, esclude la possibilità di 8

9 sottoscrivere strumenti finanziari derivati, quali futures e options (maysir); il divieto di investire in attività illecite o contrarie ai precetti del Corano (haram); il divieto dell'incertezza/rischio nei termini e nelle condizioni di un contratto( gharār); un diritto contrattuale, infine, che prevede la compartecipazione di profitti e perdite fra i contraenti. Secondo i precetti del Corano, il tempo non può determinare un profitto su una somma di denaro immobile : per crescere, esso deve essere investito in attività concrete e produttive. Gli investimenti islamici, quindi, sono volti esclusivamente a favorire la crescita dell'economia reale, e solo in questo caso il profitto generato dall'investimento è ritenuto lecito. "La nostra religione vieta i prestiti basati sull'interesse o la commercializzazione dei debiti, ogni prodotto finanziario deve essere trasparente e in tutto e per tutto compatibile con i dettami del Corano" spiega Rasheed Al Maraj, governatore della banca centrale del Barhain (Il Sole 24 Ore). Secondo la legge islamica, l'investitore musulmano non potrebbe quindi acquistare prodotti complessi come le famigerate collaterized debt obligations, che sono state tra le principali cause della tempesta subprime. Le banche islamiche si distinguono dunque in modo sostanziale da quelle occidentali. Piuttosto che concedere un mutuo a una persona che vuole comprare una casa, riscuotendo in cambio un interesse sul prestito, la banca acquista direttamente la casa e poi la concede in affitto al cliente, che si impegna a versare la cifra corrispondente in più rate mensili, pagando una commissione sul servizio ottenuto. Quando avrà pagato tutte le rate, il cliente diventerà il proprietario della 9

10 casa. Questo breve esempio di come le banche islamiche interagiscano quotidianamente con i loro clienti spiega in maniera efficace la ragione per la quale una crisi come quella scoppiata nel 2008 negli Stati Uniti difficilmente avrebbe potuto e potrebbe in futuro verificarsi nel mondo islamico. Molti dei principi alla base del sistema economico-giuridico islamico, presenti nel libro sacro dei musulmani, affondano le loro radici nella filosofia classica greca e nella tradizione giudaico-cristiana, dalle quali, nel corso dei secoli, il sistema economico occidentale è venuto pian piano distaccandosi, facendo dei principi alla base del capitalismo moderno il suo unico modello di riferimento. Simile convergenza, prodottasi nei secoli passati e venutasi a perdere in età moderna, fra due culture apparentemente lontane l'una dall'altra, mostra come i principi etici alla base della finanza islamica appartengano pienamente alla cultura occidentale. Proprio in virtù di ciò, la prima grande crisi del sistema capitalistico occidentale, prodottasi con il crollo di Wall Street del 1929, portò alla diffusione in Occidente dell'investimento socialmente responsabile, la cosiddetta finanza etica. E' questo un pensiero economico che si pone ad obiettivo l'uso del denaro come mezzo di sviluppo dell'economia reale e non come scopo di profitto individuale; l'homo oeconomicus, inoltre, non è trattato come mero fattore di produzione, ma come un essere umano in tutto e per tutto, con propri diritti e valori. Il fenomeno della finanza etica ha interessato soprattutto i Paesi anglosassoni, in particolar modo negli Anni Ottanta, con il diffondersi dei fondi d'investimento 10

11 etici. Successivamente, tuttavia, la moderna finanza etica si è espansa in tutto il mondo, ampliando il suo raggio d'azione anche in Italia, con l'emergere del risparmio autogestito e con la creazione, nel 1999, di un istituto bancario estremamente peculiare, la Banca Popolare Etica. Le caratteristiche principali della finanza etica si concretizzano in particolare, nell'escludere gli investimenti in attività ritenute contrarie al benessere dell'individuo, come la produzione di armi, tabacco, droghe e materiale pornografico, incentivando, al contrario, progetti socialmente responsabili, come ad esempio le attività volte alla tutela dell'ambiente. Inoltre, le pratiche finanziarie devono favorire la massima trasparenza nella gestione del risparmio e degli investimenti, incentivando la valorizzazione della partecipazione attiva degli stakeholders nei processi economici. Introdotte le peculiarità principali della finanza islamica e della finanza etica presentiamo di seguito la struttura della nostra trattazione. Il lavoro è suddiviso in tre capitoli: nel primo capitolo della nostra ricerca, Principi e caratteristiche della finanza islamica, delineeremo l'evoluzione storica e le prerogative della finanza islamica. Successivamente, approfondiremo lo studio delle fonti religiose sulle quali si fonda il patrimonio giuridico di questo settore finanziario, mettendo in risalto il profondo connubio esistente fra etica ed economia nel Testo Sacro dei musulmani. Infine, descriveremo le peculiarità delle banche islamiche, dei singoli contratti e degli strumenti finanziari islamici e valuteremo le prospettive future della finanza islamica in Europa. 11

12 Nel secondo capitolo, l'evoluzione dei concetti di usura e speculazione finanziaria in Occidente: le connessioni tra i divieti coranici e la filosofia medievale, esporremo come l'intenso connubio tra etica ed economia alla base del sistema finanziario islamico, affondi le sue radici culturali nei testi Sacri dell'ebraismo e del Cristianesimo e ancora, nelle trattazioni di politica economica di Platone ed Aristotele; analizzeremo, quindi, l'evoluzione del concetto di usura nei testi sacri della tradizione giudaico-cristiana e nella filosofia classica. Successivamente, approfondiremo il pensiero su questa tematica di uno dei massimi Dottori della Chiesa Cattolica, Sant'Ambrogio, e del principale esponente della filosofia scolastica, San Tommaso d'aquino. Infine, esamineremo l'incidenza della Riforma protestante nel superamento definitivo del divieto di prestito ad interesse nella cultura occidentale. Nel terzo ed ultimo capitolo della trattazione, la finanza etica: principi e prerogative, ci soffermeremo sulla genesi e la diffusione dell'approccio etico nella finanza occidentale, descrivendo le peculiarità dei fondi d'investimento etico e del microcredito. Successivamente, focalizzeremo la nostra attenzione sull attività svolta dalla Banca Etica e dalle Società di Mutua Autogestione (MAG) in Italia. Nella conclusione esporremo le analogie e le differenze tra le due tipologie di finanza oggetto della nostra ricerca. Ciò che ci interessa sottolineare è come questi due modelli di finanza, estremamente differenti da quello convenzionale, non rappresentino affatto delle 12

13 mere ipotesi concettuali, prive di attuabilità, ma delle effettive e concrete alternative, dalle quali occorrerebbe ripartire per mettere fine alla crisi economica e produttiva degli ultimi anni. A nostro giudizio, infatti, la diffusione della finanza islamica in ambito europeo garantirebbe l'apporto di nuovi capitali da investire in attività direttamente connesse all'economia reale, mentre l'evoluzione dello screening e del rating etico delle imprese sottrarrebbe la finanza convenzionale al giogo della speculazione e dell'arricchimento spregiudicato di pochi individui, restituendole il ruolo di strumento atto a massimizzare il benessere di tutta la comunità mondiale. 13

14 Capitolo primo Principi e caratteristiche della finanza islamica Premessa In questo capitolo descriveremo innanzi tutto l'evoluzione storica e le caratteristiche principali della finanza islamica. Successivamente, analizzeremo le fonti religiose dalle quali scaturiscono le basi giuridiche di questo settore, mettendo in risalto il connubio indissolubile esistente fra etica ed economia nel Testo Sacro dei musulmani. Infine, esporremo le peculiarità dei singoli contratti e degli strumenti finanziari islamici e valuteremo l'incidenza e le prospettive future della finanza islamica in ambito europeo. 1.1 Genesi e sviluppo della finanza islamica La finanza islamica rappresenta un nuovo settore dell'economia mondiale, in netta espansione. Con il termine finanza islamica intendiamo l'insieme delle transazioni commerciali, dei servizi bancari e più in generale di tutti gli aspetti di un sistema finanziario conforme ai precetti della shari'a, ovvero la giurisprudenza musulmana. Nonostante la finanza islamica venga ancora valutato come un fenomeno regionale e di nicchia (circa l'1% della finanza mondiale), le previsioni del rapporto di Ernst & Young (2011) indicano nei prossimi cinque anni una crescita ad un tasso medio annuale del 20%, con il 9% scarso del banking tradizionale. 14

15 Una crescita importante per un mercato in espansione che nel 2010 rappresentava il 17,5% degli asset finanziari all'interno dell'area Middle East and North Africa (MENA). La genesi di questo sistema risale agli anni cinquanta dello scorso Secolo, quando molti Paesi del Medio Oriente e dell'asia, a maggioranza musulmana, divennero Nazioni indipendenti dai dominatori occidentali, che fino a quel momento esercitavano il controllo politico sulle risorse e, quindi, sull'economia delle colonie orientali. Nel 1963 venne costituito il primo istituto finanziario islamico in Egitto: la Cassa di risparmio rurale di Mit Ghamr 1 ad opera di Ahmad al-najjar 2, il quale si era direttamente ispirato alle banche cooperative tedesche. Come descriveremo nel dettaglio nel corso della nostra ricerca, ai risparmiatori era riconosciuto lo status di soci della banca e compartecipavano agli utili e alle perdite derivanti dall'attività economica di gestione secondo i dettami dell'etica musulmana 3 ; il tutto avveniva sotto l'egida di un consiglio di supervisori esperti di legge coranica: il c.d. Shari'a board, ancora oggi elemento peculiare delle banche islamiche 4. L'esperienza di questo istituto bancario fu decisiva e portò, nel 1970, alla creazione del primo ente internazionale islamico di carattere economico: l' 1 Mit Ghamr è un piccolo villaggio sulle rive del Nilo. 2 Ahmad al-najjar, economista egiziano. Studiò in Germania specializzandosi in economia sociale. 3 L'attività di questa piccola cassa di risparmio prevedeva la concessione di microcrediti che ridussero in breve tempo la disoccupazione nell'area del delta del Nilo. L'istituto fu chiuso nel 1968 per volontà del governo Nasser. L'esperienza di Ahmad al-najjar è stata fonte d'ispirazione per il premio Nobel Yunus in Bangladesh. 4 Le banche islamiche si affidano ad un sistema di doppia governance: da un lato c'è il consiglio di amministrazione e dall'altro il consiglio dei supervisori religiosi. 15

16 Organization of the Islamic Conference (OIC) 5. Fu proprio questa conferenza nel 1973 a determinare la fondazione della Islamic Development Bank con sede a Jeddah, in Arabia Saudita 6 ; l'economia dei Paesi musulmani, grazie agli ingenti guadagni dovuti alla crisi petrolifera, aveva ormai acquisito forza e autonomia rispetto alle grandi potenze occidentali, tanto da costringere l'europa e gli Stati Uniti a volgere lo sguardo verso questo nuovo mercato finanziario 7. Nel 1995 vennero istituiti i primi indici di borsa riservati agli strumenti finanziari islamici shari'a- compliant in territorio americano e anglosassone: il Dow Jones Islamic Index e il Financial Times Islamic Index. Nel 1997 la Malaysia costituì un sistema finanziario innovativo, sintesi tra il modello convenzionale e quello shar'iatico, dal quale sono scaturiti i primi titoli obbligazionari conformi alla giurisprudenza islamica: i sukuk. Lo sviluppo di questo settore ha subito una forte crescita a seguito dell' emanazione del Patriot Act, negli Stati Uniti d'america. L'atto prevedeva un controllo stringente sui risparmi degli investitori islamici, considerati potenziali finanziatori del fondamentalismo e del terrorismo islamico. Molti investitori decisero di trasferire le proprie risorse, sottoscrivendo gli strumenti finanziari offerti dalle banche islamiche, che rappresentarono l'approdo ideale di questi ingenti capitali. Oggi i servizi finanziari islamici vengono offerti in più di 60 Paesi del mondo, anche non musulmani, tramite i c.d. Sportelli islamici delle banche convenzionali. 5 La prima banca islamica privata risale invece al 1975: la UAE di Dubai. 6 L'IDB è una banca sovranazionale partecipata dai membri dell'oic che ha lo scopo di valutare il rispetto dei principi coranici da parte delle istituzioni islamiche nelle loro attività d'investimento e gestione. 7 Negli anni '90 fu istituito presso l'università di Harvard un forum sulla finanza islamica. 16

17 Per sportello islamico si intende la costituzione di un servizio riservato ai risparmiatori di fede islamica presso le banche convenzionali, nel quale vengono emessi solo strumenti finanziari Shari'a Compliant; gli intermediari di questi strumenti gestiscono fondi pari a 750 miliardi di dollari 8, sotto il controllo dell'islamic Financial Services Board (IFSB) 9 con sede a in Malaysia, ente di coordinamento paragonabile al Comitato di Basilea per il sistema bancario convenzionale. Secondo quanto sostenuto dalla Banca d Indonesia, entro soli 4 anni, il giro d affari della finanza islamica si aggirerà intorno ai 5 trilioni di dollari, rispetto agli 895 miliardi di dollari del 2010 e ai 137 miliardi di dollari del La convergenza tra il sistema finanziario islamico e il modello convenzionale si fa sempre più netta: In altre parole l'economia e la finanza islamica nascono come il prodotto di una fecondazione incrociata fra la cultura economica occidentale e la cultura religiosa islamica. (Hamaui-Mauri, 2009 pag.52). 8 La Banca Mondiale ha emesso un prestito obbligazionario rispettoso dei precetti della Shari'a di 100 milioni di dollari. 9 Questo istituto fa seguito alla costituzione dell' Auditing Organisation for Islamic Institutions (AAOIFI) nel 1991 con sede in Bahrein, organismo sovranazionale il cui obiettivo è quello di sviluppare norme contabili e di governance compatibili con i dettami coranici. 17

18 1.2 Le fonti giuridiche e religiose dell'economia islamica Lo studio della finanza islamica non può prescindere dalla conoscenza, seppur minima, di cosa si intenda per Islam. Pertanto, per cogliere il significato di questo settore economico 10 è fondamentale comprendere la forte influenza che la religione esercita sulla vita sociale di un credente musulmano, imponendo ferree regole di condotta. Il termine Muslim è il participio del verbo arabo Salima, il cui significato letterale è sottomettersi. Islam significa dedizione a Dio e fu scelto per denominare il nuovo culto religioso dal vate Muhammad, l'ultimo dei Profeti mandato sulla Terra da Allah per concludere la Rivelazione della fede musulmana. L'Islam è una dottrina che va oltre l'aspetto religioso 11,non prevede separazioni semantiche o funzionali tra le sfere politiche, sociali e religiose ed interviene in ogni aspetto dell'esistenza umana: La religione di Muhammad si richiama alla giustizia, all'uguaglianza sociale e richiede ai ricchi di essere generosi utilizzando una parte della loro ricchezza per aiutare i più poveri, i malati e gli orfani (Siagh, 2008, p.5). Il Qur'an è il Libro sacro dei seguaci di Maometto e custodisce i principi e i dettami del culto islamico: è suddiviso in 114 capitoli o sure, ciascuno dei quali formato da un numero variabile di versetti riferibili alle due città sacre: le sure della Mecca ( d.c.) e le sure della Medina ( d.c.) 12. La differenza 10 Il mondo musulmano rappresenta il 25% della popolazione mondiale e il 10% del PIL. 11 In arabo si dice Din Wa- Dunya, è una fede che trascende la religione e permea ogni aspetto della vita dei credenti. 12 Le sure della Mecca sono le rivelazioni ricevute dal profeta nel periodo meccano, mentre le sure della Medina sono riferite alle rivelazioni successiva all'esilio di Maometto nella città Mdina. 18

19 tra i vari capitoli non è di poco conto; se le sure meccane tramandano principalmente concetti morali, quelle di Medina rivelano un contenuto più giuridico e normativo: i principi cardine del sistema economico islamico fanno riferimento a questi ultimi capitoli rivelati a Mdina. La Kalam Allah (Parola di Dio) riguarda tre temi fondamentali: l'unicità di Dio o Tawhid, i racconti dei profeti precedenti a Maometto o Akhbar e le regole e le leggi o Dyanat. Vi è poi la Tradizione (Sunna) 13 ovvero la rappresentazione delle consuetudini e delle azioni del Profeta ispirate dalla divinità che fungono da esempi di comportamento individuali e sociali dei fedeli islamici. L'Ijmà è la prima delle due fonti orali presenti nella tradizione musulmana e con essa si indica il consenso dei dottori della legge in merito a determinate questioni di natura religiosa; alcune interpretazioni dei massimi rappresentanti della comunità possono produrre diritto positivo in base ad una massima del Profeta 14. L'altra fonte orale è il Qiyās 15, se possibile ancora più controversa di quella precedente. Con questo termine si intende la produzione di norme giuridiche mediante procedimento analogico, operazione logica non prevista dal testo sacro e quindi priva di approvazione divina diretta e sempre soggetta ad errore, come qualsiasi altra attività razionale dell'uomo. Accanto a queste fonti non possiamo dimenticare l'importanza delle consuetudini come ulteriore elemento produttivo di 13 La sunna è suddivisa in cinque libri, scritti tra l'870 e il 915 d.c, dopo un'accurata verifica della veridicità dei racconti narrati tre secoli prima. Non c'è concordia tra gli studiosi sulla possibilità di considerare come parte della Sunna un ulteriore libro. 14 Il detto del profeta recita: la mia comunità non si troverà mai d'accordo su un errore. Tuttavia gli sciiti non riconoscono la minima valenza a questa fonte potenzialmente normativa. 15 L'idea di dedurre una regola da casi simili e, più in generale, l'ammissibilità di questo procedimento è fonte di scontro tra le quattro scuole giuridiche. 19

20 norme. Il Qur'an e la Sunna sono gli elementi imprescindibili della Ash-Shari'a al- Islamiyya, ovvero, dell'interpretazione della dottrina religiosa effettuata dai dottori della legge o Ulema.Nonostante non possa essere considerata come una raccolta di norme codificate, il termine Shari'a viene tradotto anche come sinonimo di Ahkam (legge in arabo). Gli Ulema suddividono la legge in due unità: la Shari'a 'Ibadat, riguardante le norme sulla devozione e la Shari'a Mu'amalat, inerente le attività economiche, giuridiche e sociali. Le azioni umane sono distinte in cinque categorie: Fard (atti obbligatori); Mansūh ( atti consigliati); Makrūh (sconsigliati); Haram (proibiti); Halāl ( leciti). Vi è poi il Fiqh, ovvero la conoscenza della legge religiosa, il diritto positivo che scaturisce dall'interpretazione shari'atica 16. Nel Fiqh Al'ibadat troviamo i celebri cinque pilastri della religione musulmana, che corrispondono agli atti obbligatori. 1) Shadada - la professione di fede: non c'è altro Dio all'infuori di Allah e il profeta Muhammad è il suo messaggero. 2) Salawat il compimento delle cinque preghiere giornaliere. 3) Sawn l'obbligo di astenersi dal mangiare, dal bere, dal fumare e 16 La shari'a è immodificabile, in quanto direttamente rivelata da Dio. La sua difficile interpretazione ha dato vita a 4 diverse correnti di pensiero, ciascuna di esse portate avanti da una scuola giuridica. 20

21 dall'avere rapporti sessuali dall'alba al tramonto durante il mese di Ramadan. 4) Hajj il pellegrinaggio, almeno una volta nella vita, alla Mecca. Sono esentati coloro che non abbiano le condizioni di salute ed economiche per effettuare il viaggio. 5) Zakat tassa annuale imposta a ciascun musulmano per aiutare i poveri. Il Fiqh Al Mu'amalat è la parte della Shari'a che più ci interessa. E' la giurisprudenza commerciale islamica che tratta delle attività economiche lecite e illecite, della distribuzione della ricchezza, della produzione e del diritto di proprietà. L'interpretazione del fiqh varia in ognuna delle scuole giuridiche esistenti (ne contiamo quattro sunnite e due sciite). Alle scuole giuridiche, di cui parleremo più approfonditamente nell'appendice A, si aggiunge l'islamic Fiqh Academy, con sede a Jeddah e attiva dal 1981 a seguito della deliberazione dell'oic. I membri dell'accademia si riuniscono periodicamente con l'obiettivo di ricercare soluzioni di compromesso tra le norme e i differenti contesti sociopolitici nei quali i dettami stessi esplicano la loro influenza. I Paesi musulmani si differenziano in funzione del modello legislativo adottato dai vari governi. Vi sono realtà nelle quali la Shari'a convive con sistemi di common law e customary law e altre dove, invece, si sceglie il modello islamico puro Cfr, Appendice B. 21

22 1.3 Il profondo connubio tra etica ed economia nella cultura islamica Nel paragrafo precedente ci siamo soffermati sul rapporto formale che intercorre tra le fonti religiose e quelle giuridiche. Ora passeremo ad un'analisi più approfondita delle sure medinesi e del Fiqh Al Mu'amalat, ove sono racchiuse le linee-guida e i principi etici dell'economia musulmana. Vedremo come il mondo islamico miri ad un sistema di welfare state in cui regni una giustizia sociale improntata su principi come solidarietà e stabilità e che abbia come obiettivo principale la garanzia del benessere economico per la comunità degli umma 18. E' doveroso premettere che i precetti coranici non sono presentati in modo sistematico e ogni tentativo di sintesi degli stessi non può essere considerata esaustiva. Uomini, temete Dio, il quale vi creò da una persona sola. Ne creò la compagna e da essi suscitò molti uomini, e donne. Temete quel Dio nel nome del quale vi chiedete favori l'un l'altro e rispettate il grembo che vi ha portato, Dio è sopra di voi che vi osserva (An-Nisâ',1). (Cfr, Ventura, 2010). L'economia islamica si basa sul principio della fratellanza o tawhid. La massimizzazione del profitto e la distribuzione della ricchezza non possono prescindere dal rispetto di un'equa giustizia sociale; Dio non ha creato solo l'individuo, bensì l'intera comunità dei fratelli: proteggerla e sostenerla è dovere 18 Umma: Con questo nome si indicò fin dall'inizio la prima organizzazione politica dei fedeli musulmani che a Medina (all'epoca Yathrib) nel 622 d. C., vide la luce grazie all'azione del profeta Muhammad. 22

23 di ciascun Umma. Nessun membro della comunità deve essere lasciato in condizioni di indigenza. Questo precetto può essere assolto solo collaborando alla creazione di un sistema che eviti l'accumulazione della ricchezza nelle mani di pochi. E assolvete all'orazione, pagate la zakat e inchinatevi con coloro che si inchinano (Al-Baqara, 43). In verità coloro che avranno creduto e avranno compiuto il bene, avranno assolto l'orazione e versato la zakat, avranno la ricompensa presso il loro Signore. Non avranno nulla da temere e non saranno afflitti. ( Al-Baqara, 277). Preleva un'ammenda dalle loro ricchezze per purificarli e renderli puliti, e prega per loro, le tue preghiere portano loro la quiete, Dio conosce e ascolta (At-Tawba, 103). In questi passi della seconda e nona sura troviamo i principali riferimenti al pagamento della tassa sul benessere eccedente o Zakat. 19 E' doveroso per ciascun musulmano contribuire economicamente al sostentamento dei meno fortunati, in quanto: Appartiene ad Allah tutto quello che è nei cieli e tutto quello che è sulla terra (Ash-Shura, 43). L'uomo è solo il vicario di Dio sulla Terra (Khalifa fi al 19 Il termine Zakat significa purificazione o crescita. Come abbiamo ricordato in precedenza, rappresenta uno dei cinque pilastri della religione musulmana. 23

24 Ard) e per svolgere al meglio questo delicato ruolo dovrà gestire le risorse in modo che tutta la comunità sia in grado di vivere dignitosamente; donare parte delle proprie ricchezze è la soluzione ideale per assolvere a questo dovere sociale. Questa imposta annuale rappresenta, quindi, una forma di raccolta di una piccola parte di ricchezza di ciascun credente musulmano avente una determinata capacità contributiva, a titolo di assistenza pubblica. Non si tratta di una contribuzione volontaria ma di un obbligazione coranica nei confronti della quale si è direttamente responsabili dinanzi alla propria fede. La base imponibile viene calcolata sull'eccedenza del livello minimo di benessere pro capite (Nisaab). Il Nisaab è stato fissato dal Profeta in 20 mithqaal d'oro o 200 dirham d'argento, pari rispettivamente al valore di 87,48 grammi d'oro e 612,36 di grammi d'argento oltre il quale scatta l'aliquota. I principali beni sui quali viene effettuato il calcolo del Nisaab sono: possedimenti d'oro, d'argento, assets liquidi ed investimenti, nonché terre agricole e bestiame. La percentuale d'imposta per i possedimenti d'oro, d'argento e il denaro contante è costituita dal prelievo del 2,5% del valore dei cespiti patrimoniali. Per quanto riguarda le terre agricole l'aliquota è pari al 10% del valore mentre le terre non irrigate subiscono un prelievo del 5%; i beni devono essere posseduti da almeno un anno islamico o Hijiri. Il prelievo non è previsto sui beni necessari al sostentamento (cibo, casa, ecc.). I beneficiari e le finalità dell'imposta annuale sono individuati direttamente dal Sacro Testo 20 : i poveri, i bisognosi, le vedove, gli orfani, i pellegrini e i debitori, ovviamente solo se di fede musulmana, per la liberazione dalla schiavitù e dalla 20 Cfr, Sura 9 versetto 60 24

ASSOCONSULENZA. Associazione Italiana Consulenti d Investimento

ASSOCONSULENZA. Associazione Italiana Consulenti d Investimento ASSOCONSULENZA Associazione Italiana Consulenti d Investimento Formazione Mediatore Creditizio Proprio nel momento in cui il mondo finanziario occidentale è in ginocchio per gli effetti della crisi dei

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

Professionisti e accesso ai fondi: una strada in salita la partita è aperta - ai rappresentanti delle professioni tocca ora convincere le Regioni

Professionisti e accesso ai fondi: una strada in salita la partita è aperta - ai rappresentanti delle professioni tocca ora convincere le Regioni 24 Aprile 2014 Professionisti e accesso ai fondi: una strada in salita la partita è aperta - ai rappresentanti delle professioni tocca ora convincere le Regioni Da alcune settimane si è iniziato a parlare

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Il mercato mobiliare

Il mercato mobiliare Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente

Dettagli

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

Risparmio e Investimento

Risparmio e Investimento Risparmio e Investimento Risparmiando un paese ha a disposizione più risorse da utilizzare per investire in beni capitali I beni capitali a loro volta fanno aumentare la produttività La produttività incide

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

4. IL PUNTO SULLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER I COMMITTENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA IN CONTO TERZI E PER I FINANZIAMENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA.

4. IL PUNTO SULLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER I COMMITTENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA IN CONTO TERZI E PER I FINANZIAMENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA. 4. IL PUNTO SULLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER I COMMITTENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA IN CONTO TERZI E PER I FINANZIAMENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA. Nei precedenti corsi abbiamo dato notizia di una specifica agevolazione

Dettagli

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 08 26.02.2014 Enti non profit: le scritture contabili Categoria: Associazioni Sottocategoria: Varie Gli enti non commerciali rappresentano un fenomeno

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,

Dettagli

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio 1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli

Risparmio, investimenti e sistema finanziario

Risparmio, investimenti e sistema finanziario Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci

Dettagli

I contributi pubblici nello IAS 20

I contributi pubblici nello IAS 20 I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,

Dettagli

Modula. Perchè ogni impresa è diversa

Modula. Perchè ogni impresa è diversa Modula Perchè ogni impresa è diversa Troveremo la risposta giusta alle vostre esigenze Indipendentemente dalla natura e dalle dimensioni della vostra attività, sicuramente c è una cosa su cui sarete d

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei

Dettagli

SIAMO CIÒ CHE SCEGLIAMO.

SIAMO CIÒ CHE SCEGLIAMO. PAC sui Fondi Etici - 2013 Un piccolo risparmio per un futuro più sostenibile. fondi etici, l investimento responsabile. SIAMO CIÒ CHE SCEGLIAMO. CAMBIARE I DESTINATARI DEGLI INVESTIMENTI PER COSTRUIRE

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

L analisi di bilancio con particolare riferimento all area finanziaria (2' parte)

L analisi di bilancio con particolare riferimento all area finanziaria (2' parte) Pagina 1 di 5 STAMPA L'ARTICOLO SALVA L'ARTICOLO L analisi di bilancio con particolare riferimento all area finanziaria (2' parte) l analisi di bilancio: strutturale, per indici, per flussi (a cura Dott.

Dettagli

Il Bilancio di esercizio

Il Bilancio di esercizio Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il

Dettagli

LA FINANZA SOSTENIBILE

LA FINANZA SOSTENIBILE www.abi.it News LA FINANZA SOSTENIBILE Nell'ambito del Forum per la finanza sostenibile - associazione multistakeholder la cui mission è quella di promuovere la cultura della responsabilità sociale nella

Dettagli

OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 ALFA Spa Articolo 19-bis del DPR 26 ottobre 1972, n. 633

OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 ALFA Spa Articolo 19-bis del DPR 26 ottobre 1972, n. 633 RISOLUZIONE N. 305/E Roma, 21 luglio 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 ALFA Spa Articolo 19-bis del DPR 26 ottobre

Dettagli

Copertura delle perdite

Copertura delle perdite Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 107 09.04.2014 Copertura delle perdite Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie Le assemblee delle società di capitali che, nelle

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

NOTA OPERATIVA N. 7/2015. OGGETTO: Crediti per imposte pagate all estero, aspetti fiscali e modalità di calcolo.

NOTA OPERATIVA N. 7/2015. OGGETTO: Crediti per imposte pagate all estero, aspetti fiscali e modalità di calcolo. NOTA OPERATIVA N. 7/2015 OGGETTO: Crediti per imposte pagate all estero, aspetti fiscali e modalità di calcolo. - Introduzione E sempre più frequente che le imprese italiane svolgano la propria attività

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate

Dettagli

Oggetto: LE REGOLE PER L EFFETTUAZIONE DI FINANZIAMENTI DA PARTE DEI SOCI ALLE SOCIETÀ PARTECIPATE

Oggetto: LE REGOLE PER L EFFETTUAZIONE DI FINANZIAMENTI DA PARTE DEI SOCI ALLE SOCIETÀ PARTECIPATE Ai gentili Clienti Loro sedi Oggetto: LE REGOLE PER L EFFETTUAZIONE DI FINANZIAMENTI DA PARTE DEI SOCI ALLE SOCIETÀ PARTECIPATE Molto spesso i soci persone fisiche si trovano nella condizione di sostenere

Dettagli

OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO

OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO Roma, 30 gennaio 2008 OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO L ANIA ha esaminato i contenuti della documentazione

Dettagli

Prestito vitalizio ipotecario

Prestito vitalizio ipotecario Periodico informativo n. 65/2015 Prestito vitalizio ipotecario Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza che la Legge n. 44/2015 ha introdotto

Dettagli

FEDERAZIONE NAZIONALE SOCIETA DI SAN VINCENZO DE PAOLI. Senigallia,Sabato 25 ottobre 2014

FEDERAZIONE NAZIONALE SOCIETA DI SAN VINCENZO DE PAOLI. Senigallia,Sabato 25 ottobre 2014 FEDERAZIONE NAZIONALE SOCIETA DI SAN VINCENZO DE PAOLI Senigallia,Sabato 25 ottobre 2014 Di cosa parleremo? Che cos è il non profit? Le ONP: le Fonti normative Le Organizzazioni di Volontariato 2 CHE COS

Dettagli

Risparmio Investimenti Sistema Finanziario

Risparmio Investimenti Sistema Finanziario 26 Risparmio Investimenti Sistema Finanziario Il Sistema Finanziario Il sistema finanziario è costituito dalle istituzioni che operano per far incontrare l offerta di denaro (risparmio) con la domanda

Dettagli

La comunicazione economico-finanziaria

La comunicazione economico-finanziaria La comunicazione economico-finanziaria Università di Urbino La comunicazione economico-finanziaria E il complesso delle comunicazioni effettuate attraverso qualsiasi canale di diffusione dalla direzione

Dettagli

I SIGNIFICATI DEL TERMINE CHIESA.

I SIGNIFICATI DEL TERMINE CHIESA. LA NASCITA DELLA CHIESA (pagine 170-177) QUALI SONO LE FONTI PER RICOSTRUIRE LA STORIA DELLA CHIESA? I Vangeli, gli Atti degli Apostoli le Lettere del NT. (in particolare quelle scritte da S. Paolo) gli

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Corso di Principi Contabili e Informativa Finanziaria Prof.ssa Sabrina Pucci Facoltà di Economia Università degli Studi Roma Tre a.a. 2004-2005 prof.ssa Sabrina

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA

ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA IL CAPITALE LORDO IN SEDE DI ISTITUZIONE FASI DELL ISTITUZIONE: PROGETTO: PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ, LOCALIZZAZIONE, CAPITALI

Dettagli

IL CAPITALE. 1) Domanda di capitale 2) Offerta di capitale

IL CAPITALE. 1) Domanda di capitale 2) Offerta di capitale IL CAPITALE 1) Domanda di capitale 2) Offerta di capitale CAPITALE FINANZIARIO E CAPITALE REALE Col termine capitale i si può riferire a due concetti differenti Il capitale finanziario è costituito dalla

Dettagli

Contabilità generale e contabilità analitica

Contabilità generale e contabilità analitica 1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,

Dettagli

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti

Dettagli

CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI

CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI La fiducia dei Risparmiatori in un mercato amico dei loro diritti è il primo e fondamentale requisito su cui i Promotori finanziari basano le prospettive di sviluppo

Dettagli

Il mercato dei beni. Prof. Sartirana

Il mercato dei beni. Prof. Sartirana Il mercato dei beni Prof. Sartirana Gli scambi di beni economici avvengono tra soggetti che vengono definiti: soggetti economici I soggetti economici sono 4 ed ognuno di essi ha necessità diverse. I soggetti

Dettagli

Valore attuale, obiettivi dell impresa e corporate governance. dott. Matteo Rossi

Valore attuale, obiettivi dell impresa e corporate governance. dott. Matteo Rossi Valore attuale, obiettivi dell impresa e corporate governance dott. Matteo Rossi Prospetto F/I Happy Finance Conto Economico 2008 2009 Reddito Netto 350-500 Ammortamenti 800 800 Accantonamenti 2000 300

Dettagli

Aumenti reali del capitale sociale

Aumenti reali del capitale sociale Aumenti reali del capitale sociale Gli aumenti del capitale sociale possono essere: virtuali con gli aumenti virtuali non aumentano i mezzi a disposizione della azienda e il suo patrimonio netto, che si

Dettagli

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare

Dettagli

Conto Privato Appunti di contabilità Privato, interessi sul CP, chiusure. Luca Dossena - Docente

Conto Privato Appunti di contabilità Privato, interessi sul CP, chiusure. Luca Dossena - Docente Appunti di contabilità Privato, interessi sul CP, chiusure. Luca Dossena - Docente Capitolo:

Dettagli

Previdenza professionale sicura e a misura

Previdenza professionale sicura e a misura Previdenza professionale sicura e a misura Nella previdenza professionale la sicurezza delle prestazioni che garantiamo nel futuro è il bene più prezioso per Lei e per noi. Di conseguenza agiamo coscienti

Dettagli

GESTIONE SOCI COOPERATIVE

GESTIONE SOCI COOPERATIVE GESTIONE SOCI COOPERATIVE Project Details Document Indice 1. Introduzione. 2. Prestito sociale fruttifero e infruttifero. 3. Capitale sociale. 4. Bilanci di previsione. Introduzione La procedura si articola

Dettagli

Roma, 06/02/2013 Ai gentili Clienti Loro sedi

Roma, 06/02/2013 Ai gentili Clienti Loro sedi Roma, 06/02/2013 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: La limitazione alla circolazione del contante Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza

Dettagli

GRUPPO DI LAVORO DISCIPLINE GIURIDICHE ECONOMICHE COMPETENZE PER LE CLASSI PRIME *

GRUPPO DI LAVORO DISCIPLINE GIURIDICHE ECONOMICHE COMPETENZE PER LE CLASSI PRIME * COMPETENZE PER LE CLASSI PRIME * MACRO-COMPETENZA: collocare l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio N. 44 del 24 Marzo 2015 Ai gentili clienti Loro sedi Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che

Dettagli

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Roberto Felici, Giorgio Gobbi, Raffaella Pico Servizio Studi di Struttura

Dettagli

AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE

AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE RAPPORTO DI LAVORO 1 Il rapporto individuo azienda si basa su un contratto per lo scambio di una prestazione di lavoro a fronte di un corrispettivo economico retribuzione

Dettagli

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno)

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno) 1 Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno) Passiamo alla trattazione della: ITR/1037/QT, in data 19 novembre 2010, a firma dei Consiglieri Spreafico, Pizzul,

Dettagli

Testo alla base del Pitgame redatto dal prof. Yvan Lengwiler, Università di Basilea

Testo alla base del Pitgame redatto dal prof. Yvan Lengwiler, Università di Basilea Testo alla base del Pitgame redatto dal prof. Yvan Lengwiler, Università di Basilea Funzionamento di un mercato ben organizzato Nel Pitgame i giocatori che hanno poche informazioni private interagiscono

Dettagli

Le imprese artigiane e la crisi d impresa

Le imprese artigiane e la crisi d impresa Corso di Laurea in Economia Aziendale Prova finale di Laurea Le imprese artigiane e la crisi d impresa Relatrice Ch.ma Prof.ssa Maria Silvia Avi Laureanda Lara Citon Matricola 826904 Indice Pag. Introduzione..

Dettagli

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015 1 La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale Bologna 1 marzo 2015 2 L'AIM Italia (Alternative Investment Market) è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole

Dettagli

ECONOMIA CLASSE IV prof.ssa Midolo L ASPETTO ECONOMICO DELLA GESTIONE. (lezione della prof.ssa Edi Dal Farra)

ECONOMIA CLASSE IV prof.ssa Midolo L ASPETTO ECONOMICO DELLA GESTIONE. (lezione della prof.ssa Edi Dal Farra) ECONOMIA CLASSE IV prof.ssa Midolo L ASPETTO ECONOMICO DELLA GESTIONE (lezione della prof.ssa Edi Dal Farra) La GESTIONE (operazioni che l azienda compie per raggiungere i suoi fini) può essere: ORDINARIA

Dettagli

Realizzate i vostri sogni: assicurazione risparmio vincolata a fondi d investimento con garanzia.

Realizzate i vostri sogni: assicurazione risparmio vincolata a fondi d investimento con garanzia. Realizzate i vostri sogni: assicurazione risparmio vincolata a fondi d investimento con garanzia. Ognuno di noi ha i propri sogni: una vita a due, dei bambini, una casa propria, un pensionamento senza

Dettagli

Tracciabilità dei pagamenti anche per associazioni no profit e pro-loco

Tracciabilità dei pagamenti anche per associazioni no profit e pro-loco Ipsoa Quotidiano LA RISOLUZIONE N. 102/E/2014 20 novembre 2014 ore 06:00 Tracciabilità dei pagamenti anche per associazioni no profit e pro-loco L obbligo di tracciabilità dei pagamenti e dei versamenti

Dettagli

ASSEGNI: CAMBIA TUTTO Novità anche per pagamenti in contanti e libretti al portatore

ASSEGNI: CAMBIA TUTTO Novità anche per pagamenti in contanti e libretti al portatore Impa_assegni_4 31-03-2008 14:46 Page 2 C ASSEGNI: CAMBIA TUTTO Novità anche per pagamenti in contanti e libretti al portatore Composite M Y CM MY CY CMY K A S S E G N I : C A M B I A T U T T O INDICE Assegni

Dettagli

IL SISTEMA INFORMATIVO

IL SISTEMA INFORMATIVO LEZIONE 15 DAL MODELLO DELLE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO AL MODELLO CONTABILE RIPRESA DEL CONCETTO DI SISTEMA AZIENDALE = COMPLESSO DI ELEMENTI MATERIALI E NO CHE DIPENDONO RECIPROCAMENTE GLI UNI DAGLI ALTRI

Dettagli

ALCUNE RIFLESSIONI SULLA CIRCOLARE N. 51/E DEL 28 NOVEMBRE 2011 DELL AGENZIA DELLE ENTRATE

ALCUNE RIFLESSIONI SULLA CIRCOLARE N. 51/E DEL 28 NOVEMBRE 2011 DELL AGENZIA DELLE ENTRATE ALCUNE RIFLESSIONI SULLA CIRCOLARE N. 51/E DEL 28 NOVEMBRE 2011 DELL AGENZIA DELLE ENTRATE E di pochi giorni fa la circolare n. 51/E emessa dall Agenzia delle Entrate, con la quale si chiariscono i requisiti

Dettagli

Bongini,Di Battista, Nieri, Patarnello, Il sistema finanziario, Il Mulino 2004 Capitolo 2. I contratti finanziari. Capitolo 2 I CONTRATTI FINANZIARI

Bongini,Di Battista, Nieri, Patarnello, Il sistema finanziario, Il Mulino 2004 Capitolo 2. I contratti finanziari. Capitolo 2 I CONTRATTI FINANZIARI Capitolo 2 I CONTRATTI FINANZIARI 1 Indice Definizione di contratto finanziario Contratti finanziari bilaterali e multilaterali Contratto di debito Contratto di partecipazione Contratto assicurativo Contratto

Dettagli

Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo. UD 8.1. Il sistema monetario

Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo. UD 8.1. Il sistema monetario Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo Questo modulo si occupa dei problemi della moneta e dei prezzi nel lungo periodo. Prenderemo in esame gli aspetti istituzionali che regolano il controllo del

Dettagli

Intervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole

Intervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole Intervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole Milano 7 ottobre 2013 Nel mio breve intervento per lanciare il dibattito vorrei dare essenzialmente

Dettagli

partecipazione al rendimento trasparente

partecipazione al rendimento trasparente Realizzate il vostro obiettivo di risparmio a colpo sicuro. Assicurazione risparmio con partecipazione al rendimento trasparente Desiderate costituire un capitale di risparmio importante, per finanziare

Dettagli

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Quale valutazione dare

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

RISOLUZIONE N. 151/E. Roma, 11 giugno 2009

RISOLUZIONE N. 151/E. Roma, 11 giugno 2009 RISOLUZIONE N. 151/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 11 giugno 2009 OGGETTO: Istanza di interpello Art. 11 legge 27 luglio 2000, n. 212 - Redditi di capitale corrisposti a soggetti non

Dettagli

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

IL COSTO DI UN ATTO NOTARILE (Fonte: Consiglio Nazionale del Notariato)

IL COSTO DI UN ATTO NOTARILE (Fonte: Consiglio Nazionale del Notariato) IL COSTO DI UN ATTO NOTARILE (Fonte: Consiglio Nazionale del Notariato) Acquistare la casa: quanto costa il notaio? Le tabelle qui pubblicate riportano di massima i compensi dovuti al notaio per gli atti

Dettagli

Regolamento sugli investimenti

Regolamento sugli investimenti FONDAZIONE ABENDROT La Cassa pensioni all insegna della sostenibilità Regolamento sugli investimenti Stato 1.1.2007 Il Consiglio di fondazione della Fondazione Abendrot emana con l accordo della Commissione

Dettagli

Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente

Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro

Dettagli

RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA

RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA Premesso che: - l articolo 32 della Costituzione Italiana afferma che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale

Dettagli

I DIECI PRINCIPI DELL ECONOMIA

I DIECI PRINCIPI DELL ECONOMIA Corso di Laurea in Servizio Sociale Istituzioni di Economia Introduzione allo studio dell Economia I DIECI PRINCIPI DELL ECONOMIA (Capitolo 1) Il termine economia... Deriva da una parola greca che significa

Dettagli

Personal Financial Services Fondi di investimento

Personal Financial Services Fondi di investimento Personal Financial Services Fondi di investimento Una forma di investimento a rischio controllato che schiude interessanti prospettive di guadagno. Questo dépliant spiega come funziona. 2 Ottenete di più

Dettagli

Introduzione. Lo scambio di risorse nanziarie. Le funzioni del sistema nanziario

Introduzione. Lo scambio di risorse nanziarie. Le funzioni del sistema nanziario Introduzione Ma Il risparmio costituisce un'assicurazione contro eventi imprevisti. Ma assume anche un ruolo importante nello sviluppo dell'attività produttiva L'idale sarebbe che il risparmio riuscisse

Dettagli

OGGETTO: Finanziamenti: ritardo o mancato pagamento delle rate

OGGETTO: Finanziamenti: ritardo o mancato pagamento delle rate Informativa per la clientela di studio N. 80 del 06.07.2011 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Finanziamenti: ritardo o mancato pagamento delle rate Con la stesura del presente documento informativo

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

NUOVO SISTEMA VALUTAZIONE AERO CLUB D ITALIA

NUOVO SISTEMA VALUTAZIONE AERO CLUB D ITALIA AERO CLUB D'ITALIA NUOVO SISTEMA VALUTAZIONE AERO CLUB D ITALIA APPROVATO CON DELIBERA C. F. 244/2014 Via Cesare Beccaria, 35/A 00196 Roma - tel. +39 06 3608461 - fax +39 06 32609226 - codice fiscale 80109730582

Dettagli

ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale Marche

ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale Marche Partita Iva: vantaggi e svantaggi L apertura della partita iva consente di diventare liberi professionisti, con conseguenti vantaggi e svantaggi. Lavorare come liberi professionisti, consente di poter

Dettagli

Economia aziendale - introduzione-

Economia aziendale - introduzione- Economia aziendale - introduzione- Economia aziendale scienza che studia le condizioni di esistenza e le manifestazioni di vita delle aziende (Zappa 1927) mira a dare norme e precetti per la razionale

Dettagli

CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011

CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011 CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011 2 Premessa Con il la Belli S.r.l. vuole creare una sorta di carta dei diritti e doveri morali che definiscono la responsabilità etico-sociale di

Dettagli

Castenaso, 15/10/2014 CODICE ETICO

Castenaso, 15/10/2014 CODICE ETICO 1 CODICE ETICO INDICE 2 - INTRODUZIONE E DESTINATARI. - VALORI. - PRINCIPI FONDAMENTALI. - RAPPORTI CON: Personale e collaboratori; Terzi. - SANZIONI DISCIPLINARI. INTRODUZIONE E DESTINATARI. TEMA RICERCA

Dettagli

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia

Dettagli

L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A

L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A L azienda può essere considerata come: Un insieme organizzato di beni e persone che svolgono attività economiche stabili e coordinate allo scopo di

Dettagli

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN

Dettagli

REV. 2 DEL 25/05/2015 Assistenza Infermieristica, Fisioterapica e Socio-sanitaria. Vita Serena S.R.L. CODICE ETICO

REV. 2 DEL 25/05/2015 Assistenza Infermieristica, Fisioterapica e Socio-sanitaria. Vita Serena S.R.L. CODICE ETICO Vita Serena S.R.L. CODICE ETICO IL PERCHÉ DI UNA SCELTA Il nostro Codice Etico, vuole essere un messaggio ed un impegno che Vita Serena s.r.l. assume nei confronti di tutti coloro che hanno rapporti con

Dettagli

RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO

RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2009/2010 RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@univpm.it

Dettagli

Redditi di capitale. Capitolo 7 7.1 NOZIONE DI SOCIETÀ 7.2 LA TASSAZIONE DEI RISPARMI DELLE FAMIGLIE 7.3 ALTRI REDDITI DI CAPITALE

Redditi di capitale. Capitolo 7 7.1 NOZIONE DI SOCIETÀ 7.2 LA TASSAZIONE DEI RISPARMI DELLE FAMIGLIE 7.3 ALTRI REDDITI DI CAPITALE Redditi di capitale Capitolo 7 7.1 NOZIONE DI SOCIETÀ 7.2 LA TASSAZIONE DEI RISPARMI DELLE FAMIGLIE 7.3 ALTRI REDDITI DI CAPITALE 7.4 IL POSSESSO DI PARTECIPAZIONI DI SOCIETÀ 7.5 LA TASSAZIONE DEI DIVIDENDI

Dettagli