PROGETTO D ISTITUTO INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI F.BARACCA-VITT.EMANUELE II -NAPOLI ISTITUTO COMPRENSIVO

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1 PROGETTO D ISTITUTO INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI ISTITUTO COMPRENSIVO F.BARACCA-VITT.EMANUELE II -NAPOLI REFERENTI Prof.ssa Mariarosaria Lipardi Prof.ssa Alessandea Cultreri Prof. Mauro Rotunno 1

2 Indice PRESENTAZIONE 3 1. INTEGRAZIONE SCOLASTICA 4 2. LA COMMISSIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI 5 3. STRUMENTI 6 - COLLOQUI 7 4. GLI OBIETTIVI FORMATIVI ED EDUCATIVI -DIDATTICI 8 - LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA 8 5.MODALITÀ DI LAVORO 9 6.SOGGETTI COINVOLTI LINEE GUIDA PER IL CONFERIMENTO DELLE SUPPLENZE 12 8.GLI ADEMPIMENTI PARTECIPAZIONE AGLI SCRUTINI: CASI PARTICOLARI PROGETTO PONTE E ORIENTAMENTO 15 -RACCORDO TRA SCUOLA DELL INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA -RACCORDO TRA SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECODNARIA DI I GRADO -RACCORDO TRA SCUOLA SECODNARIA DI I E DI II GRADO PROVE FINALI E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE APPENDICE PUNTI DI RIFERIMENTO PER LA STESURA DELLA RELAZIONE FINALE ALLEGATI E BIBLIOGRAFIA 23 2

3 Questi bambini nascono due volte. Devono imparare a muoversi in un mondo che la prima nascita ha reso più difficile. La seconda dipende da voi. Il presente documento vuole essere uno strumento prezioso per quanti operano nel nostro Istituto, in particolare per i docenti di sostegno, ma non solo. Il percorso che vuole seguire il nostro Istituto è quello di diventare sempre di più scuola dell accoglienza e dell integrazione per tutti gli alunni, coinvolgendo ogni operatore. Vuole essere una sintesi dei lavori elaborati dalle precedenti Commissioni, dalle esperienze professionali portate in Commissione e della normativa vigente. Il progetto d Istituto per gli alunni diversamente abili, nel POF d Istituto e assieme al Curricolo d Istituto, rappresenta un supporto metodologico e normativo per operare in modo sinergico alla costruzione del progetto di vita degli alunni disabili. 3

4 La disabilità Si distingue secondo la tipologia in fisica e/o psichica e sensoriale, secondo la gravità in lieve media grave/gravissima. L OMS nel 1980 ha individuato la seguente classificazione della disabilità: - nel comportamento; - nella comunicazione; - nella cura della persona; - disabilità locomotorie; - dovute all assetto corporeo; - nella destrezza; - disabilità circostanziali; - disabilità in particolari attività; - per altre restrizioni all attività. 1. L integrazione scolastica Finalità educativa generale Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. Per il raggiungimento della finalità educativa sono necessarie: COLLEGIALITA : coinvolgimento di tutti gli educatori (insegnante di classe, di sostegno, assistenti educatori) nella stesura e nell attuazione del progetto educativo didattico, nella sua verifica e valutazione. INDIVIDUALIZZAZIONE dell insegnamento: progettazione delle attività, nel rispetto delle capacità e delle potenzialità dell alunno; insegnamento gestibile all interno della classe, in gruppi di classi aperte, in piccoli gruppi o in un rapporto uno a uno, a seconda della necessità, ma privilegiando la dimensione comunitaria. FLESSIBILITA nell organizzazione: vengono garantiti ritmi di attività adeguati, opportunità di successo e di esperienze motivanti e gratificanti; qualora sia necessario, viene assicurata la partecipazione dei genitori a visite didattiche, a uscite sul territorio o a progetti particolari, per agevolare l integrazione e sostenere emotivamente il soggetto disabile. CONTINUITA fra i vari ordini di scuola: FORMAZIONE per docenti, genitori, assistenti educatori, proposta dalla Commissione Diversamente Abili o da parte degli Enti predisposti. LAVORO DI RETE con il territorio: o Amministrazioni comunali (Servizi Sociali e Pubblica Istruzione); 4

5 o ISTITUTI SUPERIORI per progetti di orientamento. 2. La commissione Alunni Diversamente Abili La Commissione Alunni Diversamente Abili è un gruppo di studio e di lavoro del Collegio dei Docenti, aperto alla componente dei genitori e alle Agenzie territoriali, che si occupa dell integrazione delle persone disabili. È composta da insegnanti, operatori dei servizi, familiari (Art. 15, comma 2, Legge 104/92). La nostra Commissione Alunni Diversamente Abili d Istituto è composta da: - Dirigente scolastico; - Funzione strumentale; - Docenti di sostegno della scuola primaria e secondaria di 1 grado; - Assistenti Educatori ( su invito come uditori); - Genitori (in momenti definiti); - Agenzie del territorio (al bisogno). Si insedia nel primo bimestre dell anno scolastico, su approvazione del Collegio dei Docenti. La Commissione può lavorare anche per sottogruppi e si occupa di: - Integrazione degli alunni disabili; - Accoglienza delle situazioni di disagio; - Sostegno al lavoro dei docenti; - Formazione degli insegnanti e formazione congiunta di scuola, famiglia e assistenti educatori; - Continuità educativo didattica; - Passaggio d informazioni, d indirizzi e di materiale utile; - Collaborazione con le agenzie educative presenti sul territorio; - Verifica dell efficacia degli interventi. MODALITA DI LAVORO DELLA COMMISSIONE DIVERSAMENTE ABILI Si sono delineati inizialmente tre livelli procedurali possibili per il lavoro del gruppo: Il livello del caso, cioè l analisi particolareggiata di ogni singolo alunno in difficoltà, finalizzata alla ricerca delle strategie e delle scelte educative didattiche. Il livello delle modalità o delle procedure, cioè una ricerca sui comportamenti e sugli atteggiamenti da seguire in tutte le situazioni di difficoltà che possiamo incontrare nell esperienza scolastica. Il livello della cultura, ossia della concettualizzazione delle problematiche legate alla disabilità e allo svantaggio in genere, in un senso più ampio, che coinvolga i partecipanti da un punto di vista di persone prima che di insegnanti. Questo approccio contiene ed integra i due precedenti in un ottica più allargata e interpretativa di tutta l esperienza non solo della disabilità, ma dell educazione tutta. 5

6 3. Strumenti La Diagnosi funzionale E il documento che diagnostica l handicap: deve contenere elementi clinici, elementi psicosociali, difficoltà e potenzialità dell alunno. Si può definire la descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico dell alunno handicappato. Essa è redatta dalla Neuropsichiatria di riferimento. Profilo Dinamico Funzionale (PDF) E' atto successivo alla Diagnosi Funzionale e indica in via prioritaria, dopo un primo periodo di inserimento scolastico, il prevedibile livello di sviluppo che l'allievo disabile dimostra di possedere nei tempi brevi e nei tempi medi. Viene redatto, congiuntamente con la famiglia e la NPI, dai docenti di classe, dall insegnante di sostegno e dall assistente educatore ove presente, entro novembre dell anno scolastico frequentato dall alunno, sulla scorta delle osservazioni sistematiche effettuate nel primo periodo. Il PDF è contenuto nel fascicolo personale dell'alunno ed è conservato a cura della segreteria dell I.C. Il PDF è soggetto a verifiche, per un bilancio diagnostico e prognostico, in media ogni biennio: - alla fine della seconda elementare, - alla fine della quarta elementare, - alla fine della scuola secondaria di I grado; Si procede altresì ad un suo aggiornamento: - alla fine della Scuola dell Infanzia, - della Scuola Elementare, - della Scuola Secondaria di I grado Piano Educativo Individualizzato (PEI) Viene predisposto dal Consiglio di Interclasse/Classe e dall assistente educatore ove presente e dal NPI. Definito entro novembre dell anno scolastico frequentato dall alunno, sulla base degli elementi forniti dalla Diagnosi Funzionale e dal Profilo Dinamico Funzionale, è il documento scolastico di sintesi dei dati conosciuti e di previsione degli interventi. Una volta elaborato va condiviso con la famiglia che lo sottoscrive. Comprende: Presentazione dell alunno Rappresentazione delle relazioni Orario settimanale Programmazione percorsi individualizzati Unità di Apprendimento comuni alla classe Modalità organizzativa degli interventi Frequenza scolastica Incontri scuola - famiglia Incontri scuola operatori socio sanitari Orientamento Relazione finale Il PEI è contenuto nel fascicolo personale dell alunno; una copia va inserita nel faldone delle programmazioni di classe. 6

7 4. Obiettivi formativi ed educativi/didattici - Stimolare gli alunni alla massima attivazione delle risorse di cui sono dotati, attraverso l esercizio dell autonomia personale; - Favorire l autonomia degli alunni per generare processi di autostima, di riconoscimento sociale e conseguentemente di sostanziale integrazione; - Permettere ad ogni persona, anche al soggetto disabile più grave, di accedere a livelli di autonomia maggiori rispetto a quelli in ingresso nella scuola; - Creare l ambiente idoneo a star bene con sé e con gli altri; - Aiutare gli alunni disabili ad acquisire la capacità di vedere se stessi in chiave prospettica. - La programmazione didattica Per la stesura della programmazione didattica è necessario acquisire informazioni dalla famiglia, dall eventuale scuola di provenienza, dal NPI di riferimento e attivare un iniziale periodo di osservazione e di verifica delle abilità possedute dall alunno disabile. Partendo dalla programmazione educativo didattica d'istituto, riferita alla classe di appartenenza dell alunno disabile, gli insegnanti e gli assistenti educatori stabiliscono gli obiettivi trasversali comuni a tutte le discipline che successivamente declinano in obiettivi specifici individualizzati. Sono esplicitate nella programmazione anche la metodologia e le modalità organizzative degli interventi. La valutazione richiede: - osservazioni sistematiche; - collegialità; - verifica in itinere e periodica del progetto educativo didattico. Il Consiglio di Classe al termine di ciascun quadrimestre deve valutare globalmente l'intervento d'integrazione e formulare eventuali proposte per il periodo successivo. 8

8 5. Modalità di lavoro Le modalità di lavoro dell insegnante di sostegno, che più frequentemente risultano efficaci, sono: 9

9 6. Soggetti coinvolti I docenti di classe e di sostegno Il primo passo verso un processo d integrazione dell alunno disabile è la stretta collaborazione tra gli insegnanti di classe e l insegnante di sostegno, tanto da parlare di intercambiabilità dei ruoli, salvaguardando le specifiche competenze di ciascuno. Inoltre è compito di tutti gli educatori facilitare l appartenenza dell alunno disabile al contesto socio- educativo del gruppo classe. La circolare ministeriale n. 250/1985 stabilisce che L insegnante di sostegno partecipa a pieno titolo all elaborazione e alla verifica di tutte le attività di competenza del consiglio di interclasse/classe e del collegio dei docenti. La responsabilità dell integrazione dell alunno in situazione di handicap e dell azione educativa svolta nei suoi confronti è, al medesimo titolo, dell insegnante di sostegno, dell insegnante o degli insegnanti di classe o di sezione e della comunità scolastica nel suo insieme. Ciò significa che NON SI DEVE mai delegare al solo insegnante di sostegno l attuazione del progetto educativo individualizzato, poiché in tal modo l alunno verrebbe isolato anziché integrato nel contesto della classe o della sezione, ma che tutti i docenti devono farsi carico della programmazione e dell attuazione e verifica degli interventi didattico/educativi previsti dal piano individualizzato. Spetta agli insegnanti di classe o di sezione, in accordo con l insegnante di sostegno, realizzare detto progetto, anche quando questi NON SIA PRESENTE nell aula. INOLTRE La legge quadro sull handicap n. 104/92 art. 13 comma 6 ribadisce che Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità delle classi in cui operano e sono corresponsabili dell andamento complessivo dell attività didattica, così come l intervento individuale, riferito al bambino in situazione di handicap, è di competenza di tutti i docenti del team. La Circolare Ministeriale 169/78, applicativa della legge 517, configura l attività dell insegnante di sostegno nel contesto globale dell attività scolastica e sottolinea l opportunità di mettere in atto forme di collaborazione e strutture organizzative non rigide, ma flessibili, tali da consentire che l insegnante di sostegno non venga utilizzato per operare sempre da solo con il soggetto portatore di handicap. L insegnante di sostegno, in quanto insegnante contitolare della classe è tenuto a supplire in orario di servizio solo all interno del proprio team/modulo. L assistente educatore La figura dell assistente educatore è prevista nei casi di soggetti diversamente abili con gravi compromissioni, su richiesta della Neuropsichiatria, in collaborazione con la famiglia. Si pone ad integrazione del servizio scolastico al fine di un buon inserimento degli alunni disabili, è presente nella scuola con il ruolo di supporto al PEI, alla cui elaborazione partecipa. Il suo ruolo concerne soprattutto l acquisizione di un progressiva autonomia da parte dell alunno, fermo restando la possibilità di 10

10 attuare interventi didattici in sintonia con il docente di sostegno. Anche in presenza dell assistente educatore, la responsabilità dell alunno è del docente. I compiti specifici possono essere così individuati: AREA MOTORIA: Supporto nelle prassie richieste dalle attività di apprendimento; Realizzazione di attività motorie e di manipolazione previste dal PEI. AREA DELLA COMUNICAZIONE Interpretazione dei bisogni dell alunno e decodifica dei messaggi del contesto ambientale; AREA DELLE AUTONOMIE PERSONALI Realizzazione di attività educative mirate allo sviluppo dell autonomia previste dal PEI AREA DELLE COMPETENZE SOCIALI (AFFETTIVO RELAZIONALI) Contenere l aggressività e le pulsioni disturbanti; Stimolare e supportare attenzione, motivazione e partecipazione dell alunno alle attività proposte; Mediare le relazioni, stimolando e sostenendo l alunno sul piano del rapporto umano ed amicale; Collaborare con il personale docente nel campo della prima socializzazione (rispetto delle regole di comportamento e di convivenza) Il Dirigente Scolastico Il Dirigente Scolastico ha le funzioni previste dall'art. 25 del Decreto Legislativo n. 165 del Ha un ruolo importante nel proporre ed attuare strategie per l integrazione al fine di favorire un modello di scuola dell'accoglienza e dell'inclusione. In particolare al comma 2 si afferma che "Il dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, e' responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare, il dirigente scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed e' titolare delle relazioni sindacali". Personale non docente La norma di riferimento per questa figura professionale è l art. 32 del CCNL 26/5/1999. Rispetto al profilo professionale esplicato nella norma, il collaboratore scolastico: Fornisce assistenza di base all alunno disabile (accoglienza, cura della persona, accompagnamento ); Osserva e relaziona; E di supporto in situazione di emergenza. 11

11 7. LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLE SUPPLENZE PER LE CLASSI OVE È INSERITO UN ALUNNO DIVERSAMENTE ABILE Le seguenti linee guida si prefiggono lo scopo di fornire indicazioni per la gestione delle supplenze nelle classi ove è inserito un alunno diversamente abile, nel rispetto dei bisogni dei vari soggetti coinvolti: la totalità degli alunni appartenenti alla classe, gli alunni diversamente abili, docenti curricolari e di sostegno, eventuali operatori comunali. COME GESTIRE LE SUPPLENZE IN CASO DI ASSENZE DEL PERSONALE SCOLASTICO (insegnante curricolare o di sostegno) NEL CASO DI CLASSI OVE È INSERITO UN ALUNNO DIVERSAMENTE ABILE Se è assente l insegnante curricolare Se è assente l insegnate di sostegno Se l alunno non necessita della copertura totale individualizzata Il docente di sostegno può coprire l ora, approfittando dell occasione per proseguire l attività didattica (se ne ha la competenza) e/o proponendo attività di integrazione E auspicabile che l alunno rimanga integrato nella classe d appartenenza. Se l alunno necessita di copertura totale individualizzata ed in quell ora è in servizio anche l assistente educatore Il docente di sostegno può coprire l ora, approfittando dell occasione per proseguire l attività didattica (se ne ha la competenza) e/o proponendo attività di integrazione. L assistente educatore può garantire la copertura individualizzata dell alunno diversamente abile. Se l alunno necessita di copertura totale individualizzata ed in quell ora NON è in servizio anche l assistente educatore E necessario assegnare l ora ad un supplente, affinché il docente di sostegno possa garantire la copertura individualizzata all alunno diversamente abile E necessario nominare un supplente per garantire la copertura individualizzata dell alunno diversamente abile, dando priorità agli insegnanti che hanno già costruito una relazione con lo stesso (altri insegnanti di sostengo con i quali sono state fatte attività condivise o i docenti del C.d.C./modulo nel quale è inserito l alunno) COME GESTIRE LE SUPPLENZE IN CASO DI ASSENZE DEL PERSONALE NON SCOLASTICO (assistente educatore) NEL CASO DI CLASSI OVE È INSERITO UN ALUNNO DIVERSAMENTE ABILE CHE NECESSITA DI COPERTURA INDIVIDUALIZZATA TOTALE Si premette che siamo in presenza di un caso raro, in quanto per contratto la cooperativa è tenuta ad inviare un supplente. Quindi ci si trova ad affrontare questa eventualità solo se l assenza dell assistente educatore non sia stata colmata dalla cooperativa per una condizione imponderabile e sopraggiunta in modo improvviso. In questi casi non si può ufficialmente assegnare una supplenza ad un docente. 12

12 8. Adempimenti CHI COSA QUANDO PROCEDURE insegnante di sostegno insegnante di classe incontro con i genitori dell alunno due settimane dopo la presa di servizio presentazione nuovo insegnante conoscenza della realtà scolastica e domestica insegnante di sostegno insegnante di sostegno insegnante di classe assistente educatore insegnante di sostegno insegnante di classe insegnante di sostegno insegnante di classe famiglia insegnante di sostegno insegnante di classe insegnante di sostegno insegnante di classe richiesta documentazione anni precedenti in segreteria colloquio iniziale con i referenti (stendere verbale dell incontro) alla presa di servizio prendere visione del fascicolo personale dell alunno e del Progetto d Istituto redatto dalla Commissione Alunni Diversamente Abili previo appuntamento possibilmente entro fine ottobre osservazione iniziale durante il primo mese di scuola in contesti e con insegnanti differenti rilevazione dati relativi all anamnesi familiare notizie ricavate dai colloqui con ASL e famiglia primo periodo dati emersi entro novembre dall osservazione e dalle prove di ingresso, sentiti i consigli di classe conoscenza/approfondimento dell alunno dal punto di vista medico. prima stesura del fascicolo personale compilazione parti del fascicolo personale entro novembre Compilazione P.D.F del fascicolo personale Compilazione del P.E.I. del fascicolo personale insegnante di sostegno insegnante di classe assistente educatore insegnante di sostegno insegnante di classe assistente educatore insegnante di sostegno insegnante di classe commissione alunni diversamente abili colloqui con referenti Febbraio/Marzo Andamento didattico ed educativo colloqui con referenti Maggio Andamento didattico ed educativo finale compilazione modello ipotesi di progetto anno successivo scheda di passaggio ordini di scuola Maggio/Giugno Compilazione monte ore previsto per l anno successivo e progetto di massima che si presume realizzare in base alle performance ottenute dall alunno insegnante di sostegno insegnante di classe commissione alunni diversamente abili insegnante di sostegno insegnante di classe assistente educatore piano degli acquisti del materiale didattico e controllo del materiale in dotazione adempimenti di fine anno inizio Maggio Richiesta di preventivi di massima inventario del materiale in dotazione Giugno relazione finale da inserire nel fascicolo personale con allegati i prodotti significativi realizzati dall alunno consegna del fascicolo personale in segreteria 13

13 Partecipazione agli scrutini Casi particolari Il docente di sostegno fa parte a pieno titolo del Consiglio di classe. E se ci sono più docenti di sostegno che seguono lo stesso allievo, si opera secondo il riferimento normativo principale che è l art. 315/5 del D.Lgs. 297/1994 in cui si afferma: I docenti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di intersezione, di interclasse, di classe e dei collegi dei docenti. L art. 15/10 dell O.M. n. 90/2001 precisa: I docenti di sostegno, a norma dell art. 315, comma quinto, del D.Lvo n.297/1994, fanno parte del Consiglio di classe e partecipano, pertanto, a pieno titolo alle operazioni di valutazione, con diritto di voto per tutti gli alunni della classe. Gli artt. 2/5 e 4/1 del DPR 122/2009 prevedono: I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni, avendo come oggetto del proprio giudizio, relativamente agli alunni disabili, i criteri a norma dell articolo 314, comma 2, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n Qualora un alunno con disabilità sia affidato a più docenti del sostegno, essi si esprimono con un unico voto. Dalla lettura sistematica delle norme riportate si ricavano due principi: I docenti di sostegno partecipano al processo educativo di tutti gli allievi della classe e quindi fanno parte a pieno titolo del Consiglio di classe con diritto di voto per tutti gli allievi della classe, sia o no certificati; Se ci sono però più docenti di sostegno che seguono lo stesso allievo disabile, questa partecipazione deve confluire su un unica posizione e quindi il loro voto all interno del Consiglio di classe vale uno. Questa unica posizione vale per qualsiasi allievo, sia o no certificato. 14

14 9. Progetto ponte per alunni diversamente abili Continuità tra i diversi ordini di scuola Per favorire la continuità educativo didattica nel momento del passaggio da un ordine di scuola ad un altro, si elabora un progetto di orientamento. Orientamento Nel caso di passaggio da un ordine di scuola all altro è importante che venga stipulato un Progetto Ponte specifico, efficace per la buona riuscita del progetto d orientamento e per il conseguente inserimento nel nuovo ambiente scolastico. L orientamento scolastico necessita di una progettualità organica. Il punto di partenza è costituito dall attivazione di un percorso formativo dell alunno. L ipotesi di orientamento, completa di indicazioni operative, deve essere costruita insieme alla struttura che accoglierà l alunno. Modi e tempi di raccordo sono concordati con la famiglia attraverso reciproco ascolto e collaborazione e secondo le indicazioni espresse nelle seguenti tabelle. MATERIALE PER IL COORDINAMENTO TRA LA COMMISSIONE CONTINUITA E La COMMISSIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI RACCORDO TRA SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA TEMPI OPERAZIONI SEDE SOGGETTI STRUMENTI OTTOBRE NOVEMBRE Entro la fine del I quadrimestre Conferma degli alunni diversamente abili in ingresso alla scuola Primaria per il successivo anno scolastico Individuazione dei Docenti di Sostegno accoglienti che si occuperanno del passaggio d informazioni e stesura del progetto di massima Commissione Diversamente abili Commissione Diversamente abili Funzione Diversabilità Docenti di Sostegno accoglienti (della scuola Primaria) Incontro per progettare le modalità d accoglienza dei futuri alunni Commissione Continuità e Commissione Diversamente abili Da definirsi nelle due commissioni MARZO APRILE Primi scambi di informazioni per la stesura del progetto di massima Commissione Continuità e Commissione Diversamente abili Docenti degli alunni interessati (della scuola dell Infanzia) e Docenti accoglienti su posto comune della scuola Primaria affiancati da Docenti di Sostegno accoglienti della scuola primaria Mod. di valutazione ed esempi di progetti di massima forniti durante le riunioni di area di Sostegno (scuola Primaria e Sec. 1 G.) 15

15 APRILE MAGGIO MAGGIO GIUGNO Eventuali osservazioni degli alunni presso le scuole dell Infanzia da parte dei Docenti accoglienti della scuola Primaria Attività d accoglienza nel gruppo classe ed eventuali altre attività (individuali o nel piccolo gruppo) in base alle diverse esigenze degli alunni interessati. Stesura dei mod del progetto di massima Incontri alla scuola dell Infanzia Durante le attività di accoglienza già previste dalla Commissione Continuità (per quelle obbligatorie nel gruppo classe) ed eventuali attività d accoglienza specifiche se necessarie. Nelle riunioni di modulo della scuola Primaria, degli insegnanti di quinta Docenti di Sostegno accoglienti della scuola primaria Docenti degli alunni interessati (della scuola dell Infanzia) e Docenti accoglienti su posto comune della scuola Primaria Docenti accoglienti su posto comune della scuola Primaria affiancati in collaborazione con i Docenti della scuola dell Infanzia (se possibile) Schede di osservazione a scheda passaggio di informazioni a cura dei Docenti accoglienti Attività appositamente programmate nell incontro di marzo/aprile progetti di massima forniti durante le riunioni di area di Sostegno GIUGNO Individuazione del possibile gruppo di classe Consegna del fascicolo personale Passaggio d informazione e presentazione gruppi classe già previsto dalla Commissione Continuità Al Dirigente Scolastico, tramite la segreteria dell Istituto Comprensivo Gruppo di lavoro preposto al passaggio d informazione Docenti scuola dell Infanzia Trasmissioni dei dati Fascicolo personale 16

16 RACCORDO TRA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO TEMPI OPERAZIONI SEDE SOGGETTI STRUMENTI OTTOBRE NOVEMBRE Entro la fine del I quadrimestre MARZO APRILE APRILE MAGGIO MAGGIO GIUGNO Conferma degli alunni diversamente abili in ingresso alla scuola Sec. 1 G. per il successivo anno scolastico Individuazione dei Docenti di Sostegno accoglienti che si occuperanno del passaggio d informazioni e della stesura del progetto di massima Incontro per progettare le modalità d accoglienza dei futuri alunni e primi scambi di informazioni del progetto di massima Eventuali osservazioni degli alunni presso la scuola Primaria da parte dei Docenti di Sostegno accoglienti della scuola Sec. 1 G. Attività d accoglienza nel gruppo classe ed eventuali altre attività (individuali o nel piccolo gruppo) in base alle diverse esigenze degli alunni interessati. Stesura del progetto di massima Commissione Diversamente abili Commissione Diversamente abili Commissione Continuità e Commissione Diversamente abili Incontri presso la scuola Primaria Durante le attività di accoglienza già previste dalla Commissione Continuità (per quelle obbligatorie nel gruppo classe) ed eventuali attività d accoglienza specifiche se necessarie Nelle riunioni di modulo della scuola Primaria in cui sarà presente il Docente di Sostegno accogliente della scuola Sec. 1 G. Membri della Commissione Diversamente abili Docenti di Sostegno degli alunni interessati (della scuola Primaria) e Docenti di Sostegno accoglienti (della scuola Sec. 1 G.) Docenti degli alunni interessati (della scuola Primaria) e Docenti di Sostegno accoglienti (della scuola Sec. 1 G.) Docenti di Sostegno accoglienti (della scuola Sec. 1 G.) Docenti degli alunni interessati (della scuola Primaria) e Docenti di Sostegno accoglienti (della scuola Sec. 1 G.) Docenti di Sostegno accogliente della scuola Sec. 1 G. in collaborazione con i Docenti della scuola Primaria esempi di progetti di massima forniti durante le riunioni di area di Sostegno (scuola Primaria e Sec. 1 G.) Schede di osservazione e scheda passaggio di informazioni a cura del Docente di Sostegno accogliente Attività appositamente programmate progetti di massima forniti durante le riunioni di area di Sostegno (scuola Primaria e Sec. 1 G.) GIUGNO Individuazione del possibile gruppo classe Passaggio d informazione e presentazione gruppi classe già previsto dalla Commissione Continuità Gruppo di lavoro preposto alla formazione delle classi prime, composta dai Docenti della scuola Primaria (classi 5^) e della scuola Sec. 1 G. Trasmissione dei dati Fascicolo personale Consegna del fascicolo personale Al Dirigente Scolastico, tramite la segreteria dell Istituto Comprensivo Docenti scuola Primaria 17

17 RACCORDO TRA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO E SECONDARIA DI II GRADO 1 ANNO DI INTERVENTO TEMPI E FASI MODALITA INTERLOCUTORI OBIETTIVI STRUMENTI FEBBRAIO 2^ classe secondaria 1 grado 1^ classe biennio secondaria superiore e classi successive La scuola convoca, coordina, registra e conserva la documentazione degli incontri MARZO 2^ classe secondaria 1 grado 1^ classe biennio secondaria superiore e classi successive La scuola convoca, coordina, registra e conserva la documentazione degli incontri A) Famiglia C d.c. della scuola frequentata Cd.C. della scuola frequentata Esplicitare: aspettative scuola famiglia servizi dati da tenere in considerazione dal punto di vista clinico a) Elaborare delle linee di orientamento attraverso l esplorazione di ipotesi possibili e praticabili Informazioni esistenti già elaborate Ricognizione delle risorse territoriali PDF PEI Fascicolo Personale B) Famiglia b) Presentazione alla famiglia e verifica delle convergenze 2 ANNO DI INTERVENTO TEMPI E FASI MODALITA INTERLOCUTORE OBIETTIVI STRUMENTI OTTOBRE 3^ classe secondaria 1 grado 2^ classe biennio secondaria superiore e classi successive La scuola convoca la famiglia Famiglia e scuola Definizione contratto per progetto Ipotesi scritta (progetto orientamento) DICEMBRE 3^ classe secondaria 1 grado 2^ classe biennio secondaria superiore e classi successive La scuola convoca gli interlocutori La scuola convoca la famiglia Cd.C. della scuola frequentata Esplicitazione dell organizza- zione del progetto Ratifica contratto per progetto programmi informativi 18

18 DA GENNAIO A MAGGIO 3^ classe secondaria 1 grado 2^ classe biennio secondaria superiore e classi successive La scuola cura l attuazione del progetto Scuola Servizi interessati Realizzazione del progetto Verifica del progetto Strumenti di osservazione concordati 19

19 10. Le prove finali e documento di valutazione Le prove finali possono essere di due tipi a seconda del tipo di disabilità e del PEI di riferimento: Prove semplificate, se l alunno ha seguito la programmazione della classe semplificata rispetto ad alcuni obiettivi e contenuti; Prove differenziate, se l alunno ha seguito una programmazione completamente diversa rispetto a quella della classe, che servono a valutare i progressi raggiunti in relazione ai livelli iniziali. È prevista inoltre la possibilità di utilizzare strumenti compensativi in supporto allo svolgimento delle prove e in accordo con i docenti delle discipline. Nei casi di particolare gravità, laddove siano d accordo il C.d.C. e la famiglia, può essere rilasciato un attestato di frequenza idoneo per le iscrizione e la frequenza di classi successive. Nel POF d Istituto è presente un documento di valutazione specifico per alunni diversamente abili con particolari gravità. 20

20 ACCERTAMENTO PER L INDIVIDUAZIONE DELL ALUNNO IN SITUAZIONE DI HANDICAP Ai fini dell integrazione scolastica, ai sensi del D.P.C.H. del 23/2/06 n La richiesta di accertamento della situazione di handicap deve essere presentata dal genitore o dal tutore dell alunno. 2. Alla scuola NON COMPETE alcun compito di segnalazione ai servizi di Neuropsichiatria Infantile o altro servizio. 3. Il referente per l integrazione DEVE conoscere bene la procedura per poter dare informazioni esatte ed esaurienti alle famiglie. 4. La modulistica per la domanda di accertamento DEVE essere fornita: dal servizio di Neuropsichiatria infantile o dal distretto ASL del proprio territorio (non sono più ammesse certificazioni di enti o soggetti privati). 5. La scuola, quindi, non deve consegnare alcun modulo. 6. La domanda deve essere presentata al distretto ASL di competenza (sempre a cura della famiglia e NON della scuola). 21

21 Appendice Punti di riferimento per la stesura della relazione finale PRESENTAZIONE DELL ALUNNO DIAGNOSI AUTONOMIA PERSONALE E SCOLASTICA RELAZIONE CON GLI ALTRI RISPETTO DELLE REGOLE AUTOSTIMA RAPPORTI SCUOLA/FAMIGLIA ORGANIZZAZIONE ORARIO DI SOSTEGNO E ATTIVITA EXTRASCOLASTICHE PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA REALMENTE SVOLTA PUNTI DI FORZA DA SVILUPPARE STRATEGIE UTILI ORIENTAMENTOPER ALUNNI DI CLASSE TERZA CONCLUSIONI 22

22 Allegato n.1 Anno scolastico Dati personali: Cognome Nome Diagnosi Data ultima diagnosi Scuola primaria di provenienza Orario scolastico (parziale o totale) SCHEDA DI PASSAGGIO INFORMAZIONI PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI SCUOLA PRIMARIA/SECONDARIA DI 1 GRADO AMBITO PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA ACCORGIMENTI Rapporti scuola famiglia Rapporti con ASL e altre agenzie del territorio RELAZIONE ED AFFETTIVITA (autostima, relazione con i compagni,con gli insegnanti, con gli adulti in genere, reazioni al cambiamento ) COMUNICAZIONE (modalità utilizzate,canali, argomenti particolari) AUTONOMIA (personale, negli spostamenti, nel lavoro, ) Organizzazione spazio temporale Motricità grosso motori e fine 23

23 Particolati interessi che stimolano la sua motivazione Strategie di insegnamento e strumenti utilizzati AMBITO DEGLI APPRENDIMENTI (riportare in sintesi cosa l alunno sa fare con sicurezza e da cosa partire nel lavoro per l anno seguente) MATEMATICA ITALIANO STUDIO ALTRO Possibile percorso di orientamento post- secondaria 1 grado 24

24 Allegato n.2 Attestato di frequenza REPUBBLICA ITALIANA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 ISTITUTO COMPRENSIVO F.BARACCA-VITT.EMANUELE II NAPOLI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO ATTESTATO DI FREQUENZA Conferito all alunno Nato a il NAPOLI, addì... IL DIRIGENTE SCOLASTICO 25

25 Bibliografia e normativa di riferimento Art 3 della Costituzione Italiana Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Art. 34 della Costituzione Italiana La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso. Legge 30 marzo del 1971, n.118 Conversione in legge del D.L. 30 gennaio 1971, n. 5 e nuove norme in favore dei mutilati ed invalidi civili Legge 4 Agosto del 1977, n. 517 Legge sulla valutazione degli alunni CM n. 262 del 22 settembre 1988 "Attuazione della sentenza della Corte costituzionale n. 215 del 3 giugno Iscrizione e frequenza nella scuola secondaria di II grado degli alunni portatori di handicap." Legge 104/92 Legge 5 febbraio 1992, n. 104 "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate." Dpr 24 febbraio 1994 "Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in materia di alunni portatori di handicap" T.U. n. 297del 1994 Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione 26

26 DPR 8 marzo del 1999, n.275 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche; Legge n. 18 del 3 marzo 2009 Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilita', con Protocollo opzionale, fatta a New York il 13 dicembre 2006 e istituzione dell'osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilita'. Miur: Linee guida per l integrazione scolastica degli alunni con disabilità I Docenti Referenti Prof.ssa Maria Rosaria Lipardi Prof. Mauro Rotunno Pof.ssa Alessandra Cultreri 27

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