Monitor dei Distretti

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1 Executive Summary 3 1. L export dei distretti nei primi nove mesi del Evoluzione dell export per settore e mercato di sbocco 1.2 Evoluzione dell export per territorio La dispersione dei risultati a parità di specializzazione produttiva La geografia dei distretti industriali italiani La mappa delle performance all export dei distretti Il planisfero delle esportazioni dei distretti Gli approfondimenti La mappa delle difficoltà distrettuali Il distretto dei casalinghi di Omegna Il credito alle imprese manifatturiere 53 Appendice metodologica 57 Cruscotto dei distretti dicembre 2008 Trimestrale n Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche Industry and Banking Fabrizio Guelpa Responsabile Industry and Banking A cura di: Giovanni Foresti Stefania Trenti Hanno collaborato: Stefano Corona Ilaria Sangalli Database management: Giovanna Bocchioli Angelo Palumbo

2 Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 2

3 Executive Summary Nel terzo trimestre del 2008 si sono intensificate le difficoltà incontrate dai distretti industriali sui mercati esteri. Nel periodo luglio-settembre le esportazioni delle aree distrettuali, dopo il lieve aumento registrato nel primo semestre dell anno, hanno accusato un calo pari al 2,4% rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente. La fase difficile attraversata dalle aree distrettuali è evidente anche dalla significativa diminuzione del numero di distretti in crescita sui mercati esteri. Nel terzo trimestre del 2008, infatti, si è assottigliato il numero dei distretti in crescita e, al contempo, si è ampliata la platea dei distretti in difficoltà (61,5%), che solo nel primo trimestre del 2007, in corrispondenza di una fase ciclica ancora favorevole, era pari a meno del 30%. Evoluzione dell export dei distretti industriali italiani (variazione % tendenziale) 9% 6% 3% Quota di distretti in cui la variazione % tendenziale delle esportazioni è negativa 70% 60% 50% 40% 0% 30% -3% I trim. '07 II trim. '07 III trim. '07 IV trim. '07 I trim. '08 II trim. '08 III trim. '08 20% I trim. '07 II trim. '07 III trim. '07 IV trim. '07 I trim. '08 II trim. '08 III trim. '08 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat L aumento della quota di distretti con esportazioni in diminuzione ha riguardato tutte le specializzazioni produttive ed è stato particolarmente pronunciato nella Meccanica strumentale. Tra il secondo e il terzo trimestre del 2008, infatti, la quota di distretti della meccanica in territorio negativo è salito dal 33,3% al 75%. Quota di distretti in cui la variazione % tendenziale delle esportazioni è negativa Alimentare III trim. '08 Sistema moda II trim. '08 Mobili ed elettrodomestici Sistema casa: manufatti vari Sistema casa: beni per l'edilizia Meccanica strumentale 0% 20% 40% 60% 80% Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Il peggioramento dell andamento delle esportazioni distrettuali è stato accompagnato da un aumento del numero di mercati dove i distretti hanno subito una riduzione tendenziale Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 3

4 delle esportazioni, che tra il terzo trimestre del 2007 e il terzo trimestre del 2008 è quasi raddoppiato, passando da 32 a 61 (pari al 47,7% degli sbocchi commerciali). L analisi dell evoluzione delle esportazioni distrettuali per mercato di sbocco evidenzia come i distretti stiano subendo significative riduzioni delle vendite nei tradizionali sbocchi commerciali, ma anche in alcune aree emergenti. Le perdite più rilevanti sono state accusate negli Stati Uniti. E divenuto consistente anche il calo delle esportazioni subito in Asia orientale, a causa sia dei crescenti problemi incontrati sul mercato giapponese, sia degli arretramenti accusati in Cina e Hong Kong. L evoluzione delle esportazioni è divenuta negativa anche nell Unione europea, dove ai forti cali subiti nel Regno Unito e in Spagna si sono aggiunte le perdite, seppur lievi, sperimentate in Germania e Francia. Andamento dell export dei distretti per destinazione (variazione % tendenziale nel III trimestre 2008) Quota di mercati in cui la variazione % tendenziale delle esportazioni dei distretti è negativa 50% 40% % -30 Stati Uniti Regno Unito Giappone Hong Kong Turchia Spagna Cina Francia Germania India Romania Polonia Svizzera Russia Ucraina Arabia saudita Em.Arabi Uniti 20% I trim. '07 II trim. '07 III trim. '07 IV trim. '07 I trim. '08 II trim. '08 III trim. '08 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Le esportazioni dei distretti hanno, invece, continuato a crescere a ritmi sostenuti in Europa centro orientale, Resto del mondo e Medio oriente. Senza il contributo di queste aree il calo tendenziale dei valori esportati dai distretti nel terzo trimestre del 2008 sarebbe stato almeno doppio e pari al 4,9% (e non al 2,4%). In particolare, spiccano le ottime performance conseguite nei mercati russo e ucraino, nonché negli Emirati Arabi Uniti, in Arabia Saudita, Algeria, Libia ed Egitto. Export delle produzioni distrettuali in Russia (var. % tend.) Beni per l'edilizia nov '08 Mecc. ed elettr. ott '08 gen-set '08 Alimentari Mobili Tessile e abbig. Met. e prod. in met. Filiera della pelle Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Export delle produzioni distrettuali nei paesi Opec (var. % tend.) Alimentari nov '08 Beni per l'edilizia ott '08 Mobili gen-set '08 Mecc. ed elettr. Tessile e abbig. Met. e prod. in met. Filiera della pelle Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Gli ultimi dati disponibili (a livello aggregato e non provinciale) per i mesi di ottobre e novembre mostrano, tuttavia, come anche in questi mercati le esportazioni italiane abbiano mostrato segnali di rallentamento. Spicca, in particolare, la netta inversione di tendenza Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 4

5 sperimentata sul mercato russo, dove tutte le produzioni distrettuali nel mese di novembre si sono portate in territorio negativo, con cali accentuati delle esportazioni nel Sistema moda. Il rallentamento, pur se meno pronunciato, ha interessato anche gli altri paesi dell Europa centro orientale e il Medio oriente. Nei paesi Opec, ad esempio, nel mese di novembre hanno registrato un repentino peggioramento le esportazioni del Sistema moda, che si sono portate in territorio negativo. Su questo mercato hanno mostrato una brusca decelerazione anche le vendite di Alimentari, Mobili e Metalmeccanica. Alla luce di quanto osservato nei mesi di ottobre e novembre e tenuto conto dell ulteriore deterioramento del quadro economico esterno emerso nel mese di dicembre appare verosimile attendersi un quarto trimestre dell anno in corso in peggioramento per le esportazioni delle aree distrettuali. Dopo essere venuto meno nel bimestre ottobre-novembre il contributo russo, nel bimestre in corso si sta affievolendo anche il sostegno dei paesi Opec. La domanda di questi mercati sta risentendo negativamente del repentino calo delle quotazioni del petrolio, scese negli ultimi giorni al di sotto dei 40 dollari al barile, dopo aver toccato quota 150 dollari nel mese di luglio. E pertanto probabile che nel quarto trimestre alle difficoltà sin qui incontrate dai distretti nei tradizionali sbocchi commerciali si sommino quelle che iniziano ad emergere nelle aree emergenti vicine (Est Europa) e/o ricche di materie prime (Medio oriente). Ciò ci porta a stimare un quarto trimestre in contrazione per le esportazioni distrettuali. La contrazione potrà essere rilevante e non inferiore al 5%. Il 2008 si chiuderà in rosso per le esportazioni dei distretti, che, dopo le buone performance maturate tra il 2004 e il 2007, torneranno a diminuire. Evoluzione delle esportazioni dei distretti industriali (variazioni % su valori cumulati) 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% -5% * * Nostre stime. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 5

6 1. L export dei distretti nei primi nove mesi del 2008 * 1.1 Evoluzione dell export per settore e mercato di sbocco I primi nove mesi del 2008 Nel terzo trimestre del 2008 si sono intensificate le difficoltà incontrate dai distretti industriali sui mercati esteri. Nel periodo luglio-settembre, infatti, le esportazioni delle aree distrettuali 1, dopo il lieve aumento registrato nel primo semestre dell anno, hanno accusato un calo pari al 2,4% (Fig. 1.1) rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente. Fig. 1.1 Evoluzione dell export dei distretti industriali italiani (variazione % tendenziale) 9% 6% 3% 0% -3% I trim. '07 II trim. '07 III trim. '07 IV trim. '07 I trim. '08 II trim. '08 III trim. '08 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Il calo delle esportazioni è stato accompagnato da un aumento del numero di mercati dove i distretti hanno subito una riduzione tendenziale delle esportazioni, che tra il terzo trimestre del 2007 e il terzo trimestre del 2008 è quasi raddoppiato, passando da 32 a 61 (pari al 47,7% degli sbocchi commerciali; Fig. 1.2) 2. Fig. 1.2 Quota di mercati in cui la variazione % tendenziale delle esportazioni dei distretti è positiva 80% 70% 60% 50% 40% Fig. 1.3 Quota di distretti in cui la variazione % tendenziale delle esportazioni è positiva 80% 70% 60% 50% 40% 30% I trim. '07 II trim. '07 III trim. '07 IV trim. '07 I trim. '08 II trim. '08 III trim. '08 30% I trim. '07 II trim. '07 III trim. '07 IV trim. '07 I trim. '08 II trim. '08 III trim. '08 Nota: i calcoli si riferiscono a 128 sbocchi commerciali. Non sono considerate le destinazioni commerciali che nel 2007 hanno assorbito meno di 5 milioni di euro delle esportazioni dei distretti industriali italiani. Fonte: elab. Intesa Sanpaolo su dati Istat Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat * A cura di Giovanni Foresti. 1 Tutti i dati commentati in questo paragrafo sono espressi a prezzi correnti. 2 Sono considerati solo i 128 sbocchi commerciali dove nel 2007 i distretti hanno esportato beni per un valore non inferiore a 5 milioni di euro. Per un illustrazione visiva di quanto esposto si rimanda al capitolo 2. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 6

7 La fase difficile attraversata dalle aree distrettuali è evidente anche dalla significativa diminuzione del numero di distretti in crescita sui mercati esteri (Fig. 1.3). Nel terzo trimestre del 2008, infatti, la quota di distretti con una crescita tendenziale delle esportazioni è scesa ulteriormente, portandosi al 38,5% dal 53% circa nei primi due trimestri dell anno in corso. Si è, dunque, assottigliato il numero dei distretti in crescita e, al contempo, si è ampliata la platea dei distretti in difficoltà (61,5%), che solo nel primo trimestre del 2007, in corrispondenza di una fase ciclica ancora favorevole, era pari a meno del 30% 3. Il calo della quota di distretti con esportazioni in aumento ha riguardato tutte le specializzazioni produttive (Fig. 1.4) ed è stato particolarmente pronunciato nei Manufatti vari per il sistema casa 4 e nella Meccanica strumentale. Tra il secondo e il terzo trimestre del 2008, infatti, la quota di distretti della meccanica in territorio positivo è scesa dal 66,7% al 25%. Fig. 1.4 Quota di distretti in cui la variazione % tendenziale delle esportazioni è positiva Alimentare Sistema moda Mobili ed elettrodomestici III trim. '08 II trim. '08 Sistema casa: manufatti vari Sistema casa: beni per l'edilizia Meccanica strumentale 0% 20% 40% 60% 80% Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Il peggioramento della situazione congiunturale dei distretti della Meccanica e dei Manufatti vari per il sistema casa è evidente anche dai dati che sintetizzano l evoluzione delle esportazioni per settore di specializzazione. Dalla Tabella 1.1 è, infatti, evidente come nel terzo trimestre dell anno in corso le esportazioni complessive dei distretti della Meccanica e dei Manufatti vari abbiano registrato una diminuzione (rispettivamente -2,9% e -3,3% la variazione tendenziale), dopo essere state in crescita fino al secondo trimestre Il quadro congiunturale è ulteriormente peggiorato nei distretti specializzati in Intermedi del sistema moda e nei Mobili ed elettrodomestici, che tra luglio e settembre hanno accusato una riduzione tendenziale dei valori esportati superiore al 10%. E divenuta più negativa anche l evoluzione delle vendite estere delle imprese distrettuali che producono Beni per l edilizia per il sistema casa (-4,8%). Hanno mostrato una maggiore tenuta delle esportazioni le aree distrettuali specializzate in Beni di consumo del sistema moda, Prodotti in metallo per l industria e, soprattutto, Alimentari. L export di questi distretti, infatti, nel terzo trimestre dell anno in corso ha continuato a crescere. Tuttavia anche queste specializzazioni distrettuali hanno mostrato segni di rallentamento. 3 Per un illustrazione visiva di quanto esposto si rimanda al capitolo 2, dove su una cartina geografica dell Italia vengono collocati i distretti industriali italiani, colorati in rosso o in verde a seconda che abbiano registrato un calo o un aumento delle esportazioni nel secondo/terzo trimestre del Tessile casa, ceramica per il consumo, manufatti in plastica per il consumo, posateria, coltelleria e pentolame, piccoli elettrodomestici, apparecchi per l illuminazione. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 7

8 L unica eccezione sono i distretti dei Beni di consumo del sistema moda 5, che, tuttavia, hanno registrato tassi di crescita contenuti. Tab. 1.1 Andamento delle esportazioni dei distretti per settore (var. % su valori nominali del periodo corrispondente) 2007 Gennaio-Settembre 2008 Luglio -Settembre 2008 distretti non distretti distretti non distretti distretti non distretti Settori ad elevata presenza distrettuale Sistema moda: intermedi -2,4 0,1-12,1-5,9-14,1-10,5 Mobili ed elettrodomestici 2,9 8,9-6,4 4,6-11,3 4,1 Sistema casa: beni per l'edilizia 3,3 7,0-3,2 2,2-4,8-2,0 Sistema casa: manufatti vari 11,8 10,0 2,3 2,9-3,3 0,0 Meccanica strumentale 6,0 14,7 4,8 5,7-2,9-1,0 Sistema moda: beni di consumo 3,7 8,8 0,7 2,8 2,0 2,0 Prodotti in metallo per l'industria 12,4 12,8 3,9 0,3 3,4-0,5 Alimentare 10,4 8,0 8,6 9,2 6,5 4,8 Totale settori ad elevata presenza distrettuale 4,6 8,7-0,4 2,7-2,4 0,6 Industria manifatturiera italiana - 9,4-4,5-2,9 Nota: l evoluzione delle esportazioni delle aree non distrettuali è ottenuta combinando la struttura produttiva settoriale dei distretti con la performance conseguita nelle aree non distrettuali. Le variazioni indicate sono calcolate su dati provvisori. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat L analisi dell evoluzione delle esportazioni distrettuali per mercato di sbocco (Tab. 1.2) evidenzia come i distretti stiano subendo significative riduzioni delle vendite nei tradizionali sbocchi commerciali. Le perdite più rilevanti sono state accusate negli Stati Uniti, con cali generalizzati a tutte le specializzazioni distrettuali (Tab. 1.3) e particolarmente intensi per i Beni di consumo del sistema moda, i Beni per l edilizia del sistema casa, i Mobili ed elettrodomestici. E divenuto consistente anche il calo delle esportazioni subito in Asia orientale (-11,1% la variazione tendenziale nel periodo luglio-settembre), a causa sia dei crescenti problemi incontrati sul mercato giapponese (-15%), sia degli arretramenti accusati in Cina e Hong Kong. In Giappone il calo delle vendite ha riguardato gran parte dei settori distrettuali (l unica eccezione è stata la Meccanica strumentale) ed è stato particolarmente intenso per i Beni di consumo. Anche la Cina si è mostrata un mercato avaro di soddisfazioni per le aree distrettuali italiane, che hanno sperimentato una riduzione significativa delle vendite di prodotti della Meccanica e del Sistema moda. L evoluzione delle esportazioni è divenuta negativa anche nell Unione Europea a 15 (UE-15), che assorbe la metà dei valori esportati dai distretti. Nel terzo trimestre, infatti, le esportazioni nell Ue-15 sono calate del 4,9%, a causa dei forti arretramenti subiti nel Regno Unito e in Spagna, cui si sono aggiunte le perdite, seppur lievi, sperimentate in Germania e Francia. Il calo delle esportazioni nel Regno Unito ha riguardato tutte le produzioni distrettuali ed è stato particolarmente intenso per i Mobili ed elettrodomestici. In Spagna il calo è stato quasi generalizzato, risparmiando solo i Beni di consumo del sistema moda. Le esportazioni di Beni di consumo, insieme a quelle della Meccanica strumentale, hanno tenuto anche in Francia, dove, invece, hanno subito una riduzione significativa le vendite di Mobili ed elettrodomestici. I valori esportati dai distretti specializzati in Mobili ed elettrodomestici hanno subito una contrazione 5 Il buon dato relativo ai Beni di consumo del sistema moda è quasi interamente spiegato dal balzo delle esportazioni del calzaturiero di Montebelluna. Questo balzo, a sua volta, potrebbe essere la conseguenza di un anomalia nella rilevazione dei valori esportati da questo distretto. Le esportazioni di Montebelluna, infatti, mostrano un crollo nel terzo trimestre del 2007 (da 346 milioni di euro nel terzo trimestre del 2006 a 254 milioni) e un balzo nel secondo trimestre del 2008 (da 254 a 423 milioni di euro). Questa anomalia può essere in parte causata dall elevata internazionalizzazione produttiva che caratterizza i principali attori distrettuali di questo distretto. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 8

9 anche in Germania, dove però si è ridotto l export di Beni di consumo del sistema moda ed è aumentato quello di beni alimentari. Tab. 1.2 Evoluzione delle esportazioni dei distretti per mercato di sbocco (elaborazioni su dati a prezzi correnti provvisori) composizione % var. % rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente contributo % alla variazione Gen 08 Set 08 Lug 08 Set 08 Gen 08 Set 08 Unione europea 15, di cui: 50,1 4,8-2,5-4,9-1,3-2,5 Germania 12,3 3,8-1,2-1,0-0,1-0,1 Francia 11,4 5,6 1,0-2,1 0,1-0,2 Regno Unito 7,1 3,8-11,6-17,6-0,8-1,3 Spagna 6,1 6,2-7,0-10,2-0,4-0,6 Belgio e Lussemburgo 2,4 6,6 0,2-3,9 0,0-0,1 Paesi Bassi 2,3 4,1 3,1 2,0 0,1 0,0 Grecia 2,2 6,0 3,6 10,7 0,1 0,2 Austria 1,9 1,0 4,6 2,0 0,1 0,0 Europa centro orientale, di cui: 14,8 9,7 9,0 8,9 1,3 1,3 Russia 4,2 23,6 19,7 16,4 0,8 0,7 Polonia 2,0 19,6 11,4 9,4 0,2 0,2 Romania 1,7-27,8 1,7 6,6 0,0 0,1 Ucraina 1,0 26,3 13,7 20,0 0,1 0,2 Rep. Ceca 1,0 11,9 7,8 10,7 0,1 0,1 Resto d'europa, di cui: 6,9 8,2 4,8 5,3 0,3 0,4 Svizzera 4,2 9,6 8,7 9,5 0,4 0,4 Turchia 1,7 0,9-7,8-10,8-0,1-0,2 Nord America, di cui: 9,5-6,5-18,0-21,7-1,7-2,0 Stati Uniti 8,5-7,1-19,1-22,2-1,6-1,8 America latina 2,3 9,9 5,0 0,9 0,1 0,0 Asia orientale, di cui: 7,4-1,6-6,4-11,1-0,5-0,8 Hong Kong 2,0-2,4-6,7-12,0-0,1-0,2 Cina 1,8 7,7-2,9-2,3-0,1 0,0 Giappone 1,6-11,0-13,3-15,0-0,2-0,2 Medio oriente, di cui: 3,9 14,9 13,5 19,7 0,5 0,8 Emirati Arabi Uniti 1,6 26,4 16,4 27,1 0,3 0,4 Arabia Saudita 0,6 18,6 12,5 26,2 0,1 0,2 Asia centrale, di cui: 0,9 2,7 8,1 0,1 0,1 0,0 India 0,5 4,8 20,0 6,0 0,1 0,0 Resto del mondo, di cui: 4,2 7,1 17,9 12,5 0,7 0,5 Algeria 0,5 3,0 85,3 31,9 0,4 0,2 Totale 100,0 4,6-0,4-2,4-0,4-2,4 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Lug 08 Set 08 Tra i principali sbocchi commerciali tradizionali solo quello svizzero non ha registrato alcun rallentamento delle importazioni dai distretti italiani, complice anche la funzione di polo logistico assunta nel tempo dalla Svizzera, che ha contribuito a sostenere i flussi di Beni di consumo del sistema moda distrettuale in transito da questo paese. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 9

10 Tab. 1.3 Variaz.% tendenziale dell export nel terzo trimestre per sbocco commerciale e settore economico (contibuti alla crescita) Ucraina Medio Russia Resto del Svizzera Germania Francia Cina Spagna Giappone Regno Stati Uniti oriente mondo Unito Alimentare 0,1 0,4 0,5 2,3-0,6 0,9-0,1 0,0 0,0-1,5 1,2-0,3 Altre produzioni 2,7 2,7-0,5 5,4 2,1 0,1-1,4 10,5-3,9-0,8-1,3-1,9 Beni per l'edilizia 2,3 1,7 1,2-0,4 0,4-0,3-0,3-0,1-1,4-1,1-0,5-4,4 Meccanica strumentale 5,5 1,2 0,5 3,3 0,2 0,1 0,7-7,1-2,4 0,6-1,0-1,9 Mobili ed elettrodomestici 1,6 3,1 2,7 1,1-0,2-1,6-2,0-0,7-2,1-1,4-11,5-2,5 Prodotti in metallo per -0,1-0,8 0,4 2,3 0,6-0,1 0,3-0,4 0,5-0,1-0,6-0,1 l'industria Sistema casa: manufatti vari -0,4 0,4 0,2-0,2-0,2 1,3-0,2 0,6-2,0-0,6-0,3-0,5 Sistema moda: beni di consumo 7,8 10,7 11,1-0,7 6,7-1,1 1,5-2,0 3,0-7,7-2,6-9,3 Sistema moda: beni intermedi 0,5 0,2 0,2-0,7 0,6-0,4-0,5-3,2-1,7-2,3-1,0-1,3 Totale 20,0 19,7 16,4 12,5 9,7-1,0-2,1-2,3-10,2-15,0-17,6-22,2 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Le esportazioni dei distretti hanno, invece, continuato a crescere a ritmi sostenuti in Europa centro orientale, Resto del mondo e Medio oriente (+8,9%, +12,5% e +19,7% rispettivamente). Senza il contributo di queste aree il calo tendenziale dei valori esportati dai distretti nel terzo trimestre del 2008 sarebbe stato almeno doppio e pari al 4,9% (e non al 2,4%). In particolare, spiccano le ottime performance conseguite nei mercati russo e ucraino, nonché negli Emirati Arabi Uniti, in Arabia Saudita, Algeria, Libia ed Egitto. In queste aree la crescita delle esportazioni dei distretti ha riguardato gran parte delle specializzazioni distrettuali. In Medio oriente e Russia ha continuato a crescere a ritmi sostenuti l export di Mobili ed elettrodomestici e Beni di consumo del sistema moda. Esportazioni di Beni di consumo che hanno registrato una crescita elevata anche in Ucraina, dove sono salite anche le vendite di Beni per l edilizia per il sistema casa e Meccanica strumentale. Nel Resto del mondo, infine, sono cresciute le vendite distrettuali di prodotti della Metalmeccanica, trainate dai flussi diretti verso l Algeria (concentrati nella siderurgia), e di Mobili ed elettrodomestici, grazie alle importazioni libiche ed egiziane Il mese di ottobre Il quadro fin qui presentato mostra un sensibile peggioramento delle esportazioni distrettuali nel terzo trimestre del Come si è appena visto, fino a settembre hanno pesato le crescenti difficoltà incontrate nei tradizionali sbocchi commerciali, solo in parte attenuate dalla buona tenuta nelle aree emergenti vicine (Est Europa) e/o ricche di materie prime (Russia, Medio oriente, Nord Africa). Nei mesi autunnali, tuttavia, il quadro congiunturale è andato via via peggiorando. Negli Stati Uniti, prima, e in Europa, poi, si sono fatte più evidenti le ricadute economiche della crisi finanziaria, con ripercussioni significative su consumi e investimenti. Anche le economie emergenti hanno iniziato a risentire negativamente del nuovo contesto economico. In una fase come quella attuale è pertanto indispensabile cercare di monitorare in tempo reale l evoluzione degli indicatori congiunturali. Al momento gli ultimi dati disponibili per le esportazioni italiane si fermano al mese di ottobre e sono piuttosto aggregati, visto che non sono disaggregati a livello provinciale e si riferiscono ai settori di attività economica (seconda cifra della classificazione Ateco 2001). Questi dati, pur non essendo disaggregati a livello provinciale, possono aiutare a capire come il deterioramento del contesto economico in atto stia impattando sull evoluzione delle esportazioni italiane di prodotti ad alta specializzazione distrettuale. In particolare offrono indicazioni circa l eventuale intensificazione delle difficoltà incontrate nelle economie avanzate e, soprattutto, la tenuta e/o il peggioramento delle produzioni distrettuali nelle aree emergenti. Le Figure 1.5, 1.6, 1.7 e 1.8 mostrano l andamento delle produzioni distrettuali nei mercati dove fino al terzo trimestre del 2008 i distretti industriali avevano registrato performance positive. E Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 10

11 sin da subito evidente la netta inversione di tendenza sperimentata sul mercato russo (Fig. 1.7), dove solo le esportazioni di mobili mantengono ritmi di crescita sostenuti e in linea con quelli sperimentati fino a settembre. Su questo mercato tengono, ma rallentano significativamente, le vendite di beni alimentari. Le altre produzioni distrettuali mostrano, invece, un netto peggioramento, con il Sistema moda (filiera della pelle in primis) e la Metalmeccanica che si portano bruscamente in territorio negativo. Le esportazioni dei settori distrettuali, pur rallentando, mostrano una maggiore tenuta nelle altre aree. In particolare, mantengono un buon ritmo di crescita i valori esportati nell OPEC, dove decelera, soprattutto, la Metalmeccanica e il Tessile e abbigliamento (Fig. 1.6). Continua, invece, ad essere brillante la dinamica delle esportazioni di Mobili, Alimentari e beni della Filiera della pelle. Negli Altri paesi europei (dove spicca per importanza l Ucraina) seguitano a crescere a ritmi sostenuti le vendite italiane di beni della Metalmeccanica, frenano quelle di Alimentari, Mobili, Beni per l edilizia, vanno in territorio negativo quelle del Sistema moda (Fig. 1.8). Nei paesi EFTA, infine, in un quadro di quasi generalizzato rallentamento, spicca il forte peggioramento delle vendite di Mobili, che nel mese di ottobre subiscono un significativo calo (Fig. 1.5). Fig. 1.5 Evoluzione delle esportazioni delle produzioni distrettuali nell EFTA 1 (var. % tendenziali) Filiera della pelle Alimentari Met. e prod. in met. Mecc. ed elettr. Fig. 1.6 Evoluzione delle esportazioni delle produzioni distrettuali nei paesi OPEC 1 (var. % tendenziali) Met. e prod. in met. Mobili Alimentari Tessile e abbig. Tessile e abbig. Filiera della pelle Beni per l'edilizia gen-ott 2008 Mecc. ed elettr. gen-ott 2008 Mobili ottobre 2008 Beni per l'edilizia ottobre Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Algeria, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Iran, Iraq, Kuwait, Libia, Nigeria, Quatar, Venezuela e dal 2008 Ecuador. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Fig. 1.7 Evoluzione delle esportazioni delle produzioni distrettuali in Russia (var. % tendenziali) Mobili Alimentari Filiera della pelle Beni per l'edilizia Fig. 1.8 Evoluzione delle esportazioni delle produzioni distrettuali negli Altri paesi europei 1 (var. % tendenziali) Mecc. ed elettr. Alimentari Met. e prod. in met. Mobili Tessile e abbig. Mecc. ed elettr. Met. e prod. in met. gen-ott 2008 ottobre 2008 Beni per l'edilizia Tessile e abbig. Filiera della pelle gen-ott 2008 ottobre 2008 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Albania, Andorra, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Città del Vaticano, Croazia, Gibilterra, Isole Faeroer, Moldavia, Macedonia, Serbia, Montenegro, Kosovo, Ucraina. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 11

12 La situazione congiunturale peggiora ulteriormente nei mercati dove i distretti avevano iniziato ad incontrare difficoltà nel terzo trimestre (Germania, Francia, Cina, Mercusor; Figure 1.9, 1.10, 1.11, 1.12). In Germania soffrono in particolare le imprese italiane specializzate nel Tessile e abbigliamento, Beni per l edilizia e Mobili (Fig. 1.9). Va meglio ai produttori di beni alimentari e metalli. In Francia peggiorano la Metalmeccanica, i Mobili, gli Alimentari, i Beni per l edilizia, mentre tiene il Sistema moda (Fig. 1.10). In Cina si accentua il calo della Filiera pelle, rallentano la Metalmeccanica e i Beni per l edilizia, tengono il Tessile e abbigliamento e l Alimentare (Fig. 1.11). Nel Mercusor, infine, accentuano le perdite il Sistema moda e i Beni per l edilizia, rallenta l Alimentare, tiene la Metalmeccanica, migliora il Mobile (Fig. 1.12). Fig. 1.9 Evoluzione delle esportazioni delle produzioni distrettuali in Germania (var. % tendenziali) Alimentari Met. e prod. in met. Mecc. ed elettr. Filiera della pelle Fig Evoluzione delle esportazioni delle produzioni distrettuali in Francia (var. % tendenziali) Alimentari Mecc. ed elettr. Met. e prod. in met. Tessile e abbig. Mobili Beni per l'edilizia Tessile e abbig. gen-ott 2008 ottobre 2008 Mobili Filiera della pelle Beni per l'edilizia gen-ott 2008 ottobre 2008 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Fig Evoluzione delle esportazioni delle produzioni distrettuali in Cina (var. % tendenziali) Alimentari Tessile e abbig. Met. e prod. in met. Mobili Fig Evoluzione delle esportazioni delle produzioni distrettuali nei paesi Mercusor 1 (var. % tendenziali) Met. e prod. in met. Alimentari Mecc. ed elettr. Mobili Beni per l'edilizia Mecc. ed elettr. Filiera della pelle gen-ott 2008 ottobre 2008 Tessile e abbig. Beni per l'edilizia Filiera della pelle gen-ott 2008 ottobre 2008 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Brasile, Paraguay, Uruguay, Argentina e dal 2007 Venezuela. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Infine, sono confermate le difficoltà presenti negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Giappone e Spagna. Negli Stati Uniti si mantiene pronunciata la contrazione delle esportazioni di beni del Sistema casa (Beni per l edilizia e Mobili) e del Sistema moda (Fig. 1.13). Nel Regno Unito si intensifica il calo delle vendite italiane di prodotti della Filiera della pelle, della Meccanica, di Mobili, mentre resta in territorio negativo l export di Tessile e abbigliamento (Fig. 1.14). In Giappone la contrazione delle esportazioni di Mobili rimane elevata, mentre si accentua il calo dei valori esportati di Tessile e abbigliamento (Fig. 1.15). Il peggioramento maggiore si è verificato sul mercato spagnolo, dove solo l export di beni della Filiera della pelle ha confermato la crescita dei primi nove mesi dell anno. Gli altri settori hanno, invece, subito un deterioramento pronunciato, con perdite che nel mese di ottobre hanno toccato il 30% tendenziale nella Meccanica e nel Sistema casa. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 12

13 Fig Evoluzione delle esportazioni delle produzioni distrettuali negli Stati Uniti (var. % tendenziali) Alimentari Mecc. ed elettr. Met. e prod. in met. Tessile e abbig. Fig Evoluzione delle esportazioni delle produzioni distrettuali nel Regno Unito (var. % tendenziali) Alimentari Beni per l'edilizia Met. e prod. in met. Mecc. ed elettr. Filiera della pelle Tessile e abbig. Mobili gen-ott 2008 Mobili gen-ott 2008 Beni per l'edilizia ottobre 2008 Filiera della pelle ottobre 2008 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Fig Evoluzione delle esportazioni delle produzioni distrettuali in Giappone (var. % tendenziali) Met. e prod. in met. Alimentari Mecc. ed elettr. Filiera della pelle Fig Evoluzione delle esportazioni delle produzioni distrettuali in Spagna (var. % tendenziali) Filiera della pelle Alimentari Tessile e abbig. Met. e prod. in met. Tessile e abbig. Mobili Beni per l'edilizia gen-ott 2008 Beni per l'edilizia gen-ott 2008 Mobili ottobre 2008 Mecc. ed elettr. ottobre 2008 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat I dati di novembre relativi ai soli paesi extra-ue segnalano un ulteriore peggioramento. Spicca, in particolare, la netta inversione di tendenza sperimentata sul mercato russo, dove tutte le produzioni distrettuali nel mese di novembre si sono portate in territorio negativo, con cali accentuati delle esportazioni nel Sistema moda. Il rallentamento, pur se meno pronunciato, ha interessato anche gli altri paesi dell Europa centro orientale e il Medio oriente. Nei paesi Opec, ad esempio, nel mese di novembre hanno registrato un repentino peggioramento le esportazioni del Sistema moda, che si sono portate in territorio negativo. Su questo mercato hanno mostrato una brusca decelerazione anche le vendite di Alimentari, Mobili e Metalmeccanica. Alla luce di quanto osservato nei mesi di ottobre e novembre e tenuto conto dell ulteriore deterioramento del quadro economico esterno emerso nel mese di dicembre appare verosimile attendersi un quarto trimestre dell anno in corso in peggioramento per le esportazioni delle aree distrettuali. Dopo essere venuto meno nel bimestre ottobre-novembre il contributo russo, nel bimestre in corso si sta affievolendo anche il sostegno dei paesi Opec. La domanda di questi mercati sta risentendo negativamente del repentino calo delle quotazioni del petrolio, scese negli ultimi giorni al di sotto dei 40 dollari al barile, dopo aver toccato quota 150 dollari nel mese di luglio. E pertanto probabile che nel quarto trimestre alle difficoltà sin qui incontrate dai distretti nei tradizionali sbocchi commerciali si sommino quelle che iniziano ad affiorare nelle aree emergenti vicine (Est Europa) e/o ricche di materie prime (Medio oriente). Ciò ci porta a stimare un quarto trimestre in contrazione per le esportazioni distrettuali. La contrazione potrà essere rilevante e non inferiore al 5%. Il 2008 si chiuderà in rosso per l export dei Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 13

14 distretti, che, dopo le buone performance maturate tra il 2004 e il 2007, torneranno a diminuire. Fig Evoluzione delle esportazioni dei distretti industriali (variazioni % su valori cumulati) 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% -5% * * Nostre stime. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat 1.2 Evoluzione dell export per territorio Il deterioramento del quadro economico esterno ha influenzato negativamente l andamento delle esportazioni distrettuali in gran parte delle regioni italiane (Tab. 1.4). Nel terzo trimestre solo l export dei distretti di quattro regioni (Lombardia Lombardia, Veneto, Abruzzo, Campania) si è mantenuto in territorio positivo. Solo in Abruzzo tutti e quattro i distretti della regione hanno mostrato una crescita dei valori esportati. In Veneto, invece, il dato regionale complessivamente positivo è in gran parte spiegato dal balzo delle vendite di calzature di Montebelluna (Tab. 1.5), che, come si è detto precedentemente, potrebbe essere la conseguenza di alcune anomalie nella rilevazione statistica. In Veneto gli altri distretti in crescita sono stati nell ordine il grafico Veronese, il prosecco di Conegliano Valdobbiadene, il tessile e abbigliamento di Treviso, la termomeccanica scaligera e il vino Veronese. Ben undici distretti della regione hanno, invece, registrato un calo delle vendite estere, che in alcuni casi è stato piuttosto accentuato. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 14

15 Tab. 1.4 Evoluzione e composizione delle esportazioni dei distretti per ripartizione geografica (elaborazioni su dati a prezzi correnti provvisori) milioni di 2007 composizione % Var. % rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente 2007 Gen-Set 08 Lug-Set 08 Nord Ovest, di cui: ,5 7,2 1,7-0,3 Lombardia ,3 7,9 3,6 0,7 Piemonte ,0 4,1-4,0-4,3 Nord Est, di cui: ,3 3,9 1,4-0,1 Emilia Romagna ,1 6,5 5,0-1,0 Friuli Venezia Giulia ,1 1,6-3,5-10,2 Veneto ,1 2,8 0,0 1,5 Centro, di cui: ,9 2,2-7,9-10,0 Marche ,1-1,1-13,3-15,9 Toscana ,5 4,2-4,9-6,4 Sud, di cui: ,4 2,9 0,3-2,8 Abruzzo 761 1,2 9,7 4,5 7,9 Basilicata 120 0,2-17,8-27,2-27,5 Campania ,1 8,4 11,0 10,8 Puglia ,6-4,0-13,1-21,7 Totale ,0 4,6-0,4-2,4 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat La buona performance complessiva della Campania è stata ancora una volta trainata dalle conserve di Nocera Inferiore. Si è mantenuto su un sentiero di crescita positivo anche l abbigliamento del Napoletano. Il calzaturiero del Napoletano si è invece portato in territorio negativo, mentre la concia di Solofra ha accentuato le perdite della prima metà dell anno, accusando nel terzo trimestre del 2008 un calo tendenziale delle vendite estere del 31,1%. I distretti lombardi, pur rimanendo in territorio positivo (+0,7% tendenziale nel periodo lugliosettembre), hanno mostrato un sensibile peggioramento. Questo peggioramento è stato causato dal calo delle esportazioni del serico di Como, delle macchine per il tessile e per le materie plastiche di Varese, Brescia e Bergamo, della gomma e materie plastiche di Varese e del Basso Sabino, del tessile-abbigliamento della Val Seriana e del Gallaratese, delle calzature di Vigevano. Il dato leggermente positivo dei distretti lombardi è spiegato dai metalli e i prodotti in metallo della provincia di Brescia, dal legno-arredo della Brianza, dal metalmeccanico del Basso mantovano e dalla calzetteria di Castel Goffredo. Nelle altre regioni italiane il peggioramento è stato tale da causare un calo dei valori esportati nel terzo trimestre. Tra queste regioni vi è l Emilia Romagna che ha registrato una riduzione, seppur lieve, delle esportazioni (pari all 1% nel terzo trimestre 2008 rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente), causata principalmente dall accentuarsi delle difficoltà incontrate dalle piastrelle di Sassuolo (-8%) e dal biomedicale di Mirandola. In questa regione gran parte dei distretti ha sperimentato un deterioramento dell evoluzione delle esportazioni, che, tuttavia, hanno continuato a crescere a ritmi sostenuti nei distretti delle macchine agricole di Reggio/Modena e delle calzature di San Mauro Pascoli. Sono rimasti in territorio positivo anche i distretti delle macchine per l imballaggio di Bologna, dell abbigliamento di Rimini, delle macchine per il legno di Rimini. Anche in Toscana si è verificato un deterioramento dell evoluzione dei distretti regionali, con soli due distretti con una crescita dei valori esportati (oreficeria di Arezzo e calzature di Lamporecchio). Tutte le altre aree distrettuali della regione hanno subito cali di fatturato estero. In particolare, spiccano le perdite dei distretti delle calzature di Lucca, della concia e calzature di Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 15

16 Santa Croce sull Arno, del cartario di Capannori, del marmo di Carrara e del mobile imbottito di Quarrata. Nel terzo trimestre, per la prima volta da molto tempo, si sono portate in territorio negativo anche le esportazioni del polo fiorentino della pelle e dell abbigliamento di Empoli. Il calo dei valori esportati è stato rilevante nelle Marche, in Basilicata e Puglia. L evoluzione delle esportazioni distrettuali di Basilicata e Puglia è stata ancora una volta penalizzata dalla crisi in corso nell imbottito della Murgia. In Puglia, alla crisi dell imbottito, si sono aggiunti gli arretramenti dei valori esportati dai distretti calzaturieri (Nord Barese e Casarano) e dalla calzetteria e abbigliamento del Salento. Nelle Marche, infine, stanno pesando le difficoltà incontrate dal distretto delle cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano, che, a sua volta, sta risentendo del calo della domanda di elettrodomestici e della crisi di un importante azienda dell area. Nel terzo trimestre si sono portate in territorio negativo anche le esportazioni delle cucine e delle macchine per il legno di Pesaro. Hanno mostrato una buona capacità di tenuta, invece, la pelletteria del Tolentino e il calzaturiero di Fermo, che tra luglio e settembre ha addirittura conseguito un lieve aumento delle esportazioni (+0,8%). 1.3 La dispersione dei risultati a parità di specializzazione produttiva Nel paragrafo 1.1 è emersa con tutta chiarezza la criticità dell attuale fase congiunturale. Il peggioramento dell evoluzione dei distretti è quasi generalizzata, riguardando gran parte delle specializzazioni distrettuali e sbocchi commerciali. Nel paragrafo 1.2 è, però, nuovamente affiorata l alta divaricazione delle performance, con distretti che hanno consentito ad alcune regioni (Abruzzo e Campania in primis) di chiudere il terzo trimestre in crescita. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 16

17 Tab Andamento dell export dei principali distretti (var. % su valori nominali del periodo precedente) Gen - Lug - Tessile e abbigliamento Tessile di Prato -2,0-1,2-6,4-4,8 Tessile-abbigliamento di Schio-Thiene-Valdagno 3,6-1,4-7,0-5,9 Tessile e abbigliamento di Treviso 2,5-7,6 5,7 17,0 Seta-Tessile di Como 1,2 1,5-4,5-6,7 Abbigliamento di Empoli 8,4 8,7-1,9-12,0 Tessile di Biella -2,6-4,9 0,8 0,9 Maglieria e abbigliamento di Carpi -3,8 19,8 4,8 0,0 Tessile e abbigliamento della Val Seriana 4,4-9,6-16,2-20,0 Abbigliamento-tessile Gallaratese 3,0 0,4-10,0-19,3 Calzetteria di Castel Goffredo 14,8 12,2 14,8 28,2 Cuoio, pelletteria e calzature Polo fiorentino della pelle 14,3 8,0-0,2-3,0 Calzature di Fermo 9,7-5,2-1,1 0,8 Concia di Arzignano 13,3 1,1-12,2-6,6 Concia e calzature di Santa Croce S/Arno 8,6 6,0-10,0-20,8 Calzatura sportiva di Montebelluna 13,2-11,2 27,1 66,4 Calzature del Brenta 4,1 10,9 0,9-13,5 Calzatura veronese 4,7-12,6-14,0-13,4 Accessori moda Occhialeria di Belluno 20,9 12,0-2,0-8,6 Oreficeria di Vicenza 17,9 2,5-12,3-15,8 Oreficeria di Arezzo 5,0 5,7 3,5 17,8 Orafo di Valenza 24,4 30,2-11,6-11,4 Mobili ed elettrodomestici Mobile del Livenza e Quartiere del Piave 17,0 10,9 7,0 6,2 Cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano 9,8-1,5-31,5-38,2 Legno-arredo di Brianza 11,0 9,1 5,9 2,3 Elettrodomestici di Inox valley 5,0-0,4 0,2-12,8 Sedie e tavoli di Manzano -6,3-4,0-6,0-8,2 Triangolo del Salotto di Matera - Altamura - Santeramo -16,8-6,8-16,8-29,0 Mobile di Pesaro 4,3 2,9-3,4-13,0 Beni per l'edilizia e Manufatti per la Casa Piastrelle di Sassuolo 8,0 0,3-2,9-8,1 Lumezzane:rubinetti e pentolame 33,3 10,9 2,8 4,6 Rubinetteria e valvolame del Cusio-Valsesia 18,8 6,2-2,7-0,6 Meccanica e lavorazione dei metalli Metalli di Brescia 42,9 14,3 13,2 14,3 Macchine per l'imballaggio di Bologna 5,5 4,4 7,2 3,7 Meccanica strumentale di Vicenza 17,5 11,6-0,7-5,8 Termomeccanica scaligera 21,5 0,3 5,3 6,8 Prodotti metallo di Lecchese-Premana 13,0 14,1 0,2 4,9 Meccanica Strumentale di Varese 6,7 5,2 3,0-8,4 Meccanica strumentale del Bresciano 11,0 11,1 5,0-4,2 Meccanica strumentale della Val Seriana 15,3 0,2-7,9-18,3 Metalmeccanico del Basso Mantovano 2,6 7,6 20,5 28,5 Macchine agricole di Reggio/Modena -5,0-1,6 30,8 20,2 Totale 104 distretti 9,5 4,5-0,4-2,4 Nota: le variazioni del 2007 e del 2008 sono calcolate su dati provvisori. L elenco di tutti i distretti monitorati in questo Rapporto si trova nel Cruscotto dei Distretti (pag. 58). Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat sul commercio con l estero Questa dispersione è confermata dalla Tabella 1.5, che illustra come, nell attuale contesto economico internazionale, vi siano ancora distretti capaci di mantenere su livelli storicamente alti Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 17

18 le esportazioni o, se non altro, di limitare i danni, contenendo al minimo le perdite di fatturato sui mercati esteri. L obiettivo di questo paragrafo è quello di dare una chiave di lettura a questo divario di performance, spiegandolo, almeno in parte, attraverso la diversa capacità di presidiare con successo gli sbocchi commerciali, che dipende dalla qualità delle produzioni, ma anche dall efficacia nel comunicare e distribuire la propria offerta La Metalmeccanica Tra i numerosi distretti della Meccanica strumentale solo tre su tredici hanno mostrato una crescita delle esportazioni nel terzo trimestre del Questi sono le macchine per l imballaggio di Bologna, le macchine agricole di Reggio Emilia e Modena e le macchine per il legno di Rimini. La tenuta delle macchine per l imballaggio di Bologna (+3,7% tendenziale nel periodo luglio-settembre) si spiega con i buoni risultati conseguiti in Francia e Germania e, soprattutto, in numerosi paesi emergenti come Russia, Cina, Polonia, Ucraina, Messico, India, Egitto (Tab. 1.6). Grazie a questi mercati, il distretto non è stato eccessivamente penalizzato dai forti arretramenti accusati in tre dei sei principali sbocchi commerciali (Stati Uniti, Spagna e Regno Unito). Anche le macchine per il legno di Rimini (+6,7%) hanno superato i cali di fatturato accusati principalmente in Spagna e negli Stati Uniti (primo e terzo sbocco commerciale rispettivamente) grazie alle buone performance ottenute in alcune mete tradizionali (Francia, Germania e Regno Unito) e in nuovi mercati, come la Russia, la Polonia, gli Emirati Arabi Uniti. Il terzo distretto della Meccanica strumentale in crescita è stato quello delle macchine agricole di Reggio Emilia e Modena, che ha ottenuto i risultati migliori (+20,2%). Anche in questo caso Stati Uniti e Spagna hanno penalizzato il distretto, che, tuttavia, ha potuto beneficiare di un salto dei valori esportati in Francia, Germania, Sud Africa, Polonia, Regno Unito, Australia e Marocco (Tab. 1.7). Tab. 1.6 Export di macchine per l imballaggio di Bologna (var. % su valori nominali del periodo precedente, salvo div. indicazione) Milioni di Comp.% Var.% sul corrispondente periodo Contributo alla var. % euro dell'anno precedente Gen ' Gen '08- TOTALE, di cui: 1678,1 100,0 4,4 7,2 3,7 4,4 7,2 3,7 Stati Uniti 148,6 8,9 2,5-18,8-16,6 0,2-1,8-1,5 Germania 125,4 7,5-16,1 5,1 5,3-1,5 0,4 0,4 Spagna 111,3 6,6 22,0-7,5-13,3 1,3-0,5-0,9 Francia 108,7 6,5-9,6 16,7 5,9-0,7 1,1 0,4 Russia 107,0 6,4 37,7 38,1 16,2 1,8 2,1 1,1 Regno Unito 85,6 5,1-19,3 3,8-27,1-1,3 0,2-1,7 Turchia 65,8 3,9-25,6 2,1 7,2-1,4 0,1 0,2 Cina 56,8 3,4-7,6 24,9 41,5-0,3 0,6 1,1 Giappone 54,4 3,2 101,3-40,4 6,2 1,7-1,7 0,1 Svizzera 49,7 3,0 24,0-31,8 10,7 0,6-1,0 0,2 Polonia 48,6 2,9 33,3 65,7 35,7 0,8 1,8 1,2 Ucraina 40,2 2,4 48,9-31,2 64,1 0,8-0,7 1,0 Messico 29,4 1,8 34,2 13,9 29,9 0,5 0,2 0,5 Svezia 27,8 1,7 16,9 6,0-7,1 0,2 0,1-0,1 India 27,1 1,6 35,7 24,2 17,4 0,4 0,4 0,4 Egitto 26,2 1,6 29,4 98,5 15,2 0,4 1,3 0,3 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat sul commercio con l estero Tra i distretti della Meccanica più in difficoltà spicca la meccanica strumentale della Val Seriana (-18,3% nel terzo trimestre 2008), che ha registrato cali in numerosi mercati di sbocco. In particolare, le esportazioni del distretto hanno subito un vero crollo in Cina (-52% tendenziale nel periodo luglio-settembre; -25,4% nei primi nove mesi dell anno), che è la prima meta commerciale dell area, Turchia, Russia e Polonia (Tab. 1.8). Questi stessi mercati (con l eccezione della Polonia) hanno penalizzato la meccanica strumentale di Brescia (-4,2%), che ha limitato le Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 18

19 perdite, almeno in parte, grazie a Germania, Francia, Brasile, India e Messico. La meccanica strumentale di Vicenza (-8,4%), invece, è stata penalizzata dai mercati tedesco, cinese, spagnolo, statunitense, indiano, turco, che hanno sopravanzato le buone performance registrate in Francia, Russia, Polonia, Brasile. Le macchine utensili e per il legno di Pesaro (-10%), infine, hanno pagato gli arretramenti subiti nelle prime sei mete commerciali (Stati Uniti, Spagna, Polonia, Russia, Germania, Australia). Anche le macchine per la concia e pelle di Vigevano (-6,4%) hanno subito riduzioni delle esportazioni in gran parte dei mercati di sbocco (l unica eccezione è stata la Francia). Tab. 1.7 Export di macchine agricole di Reggio Emilia e Modena (var. % su valori nominali del periodo preced., salvo div. indic.) Milioni di Comp.% Var.% sul corrispondente periodo Contributo alla var. % euro dell'anno precedente Gen ' Gen '08- TOTALE, di cui: 705,3 100,0-1,6 30,8 20,2-1,6 30,8 20,2 Stati Uniti 145,3 20,6-12,5 10,8-24,5-2,9 2,2-5,9 Francia 58,4 8,3 22,4 94,9 91,5 1,5 7,1 6,3 Germania 42,1 6,0 8,8 24,7 36,6 0,5 1,4 1,6 Spagna 37,0 5,3 9,5 15,4-1,0 0,4 0,7-0,1 Sud Africa 30,6 4,3 29,0 38,7 19,6 1,0 1,5 1,0 Polonia 22,7 3,2 37,3 47,4 106,4 0,9 1,8 2,7 Turchia 22,2 3,2-6,4 39,5-19,3-0,2 1,2-0,7 Grecia 22,2 3,1-0,7-16,8-43,5 0,0-0,6-1,6 Canada 21,9 3,1 1,4-5,6-49,6 0,0-0,2-2,2 Regno Unito 19,7 2,8-14,3 100,4 181,5-0,5 2,6 4,1 Russia 18,2 2,6 14,2-36,7-9,1 0,3-1,2-0,2 Australia 17,9 2,5-1,5 73,9 125,5 0,0 1,9 3,7 Marocco 16,0 2,3-10,4 135,8 142,5-0,3 2,8 3,7 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat sul commercio con l estero Tab. 1.8 Export di meccanica strumentale della Val Seriana (var. % su valori nominali del periodo precedente, salvo div. indic.) Milioni di Comp.% Var.% sul corrispondente periodo Contributo alla var. % euro dell'anno precedente Gen ' Gen '08- TOTALE, di cui: 783,2 100,0 0,2-7,9-18,3 0,2-7,9-18,3 Cina 80,9 10,3-2,5-25,4-52,0-0,3-2,7-4,9 Germania 71,0 9,1 1,9-3,3-2,7 0,2-0,3-0,2 Turchia 67,9 8,7-6,7-73,1-76,1-0,6-7,0-5,5 Stati Uniti 45,3 5,8 3,4-11,0-11,2 0,2-0,7-0,6 Francia 44,4 5,7 4,2-4,9 12,2 0,2-0,3 0,5 Spagna 36,7 4,7-6,5 4,1-11,9-0,3 0,2-0,6 Russia 29,9 3,8 148,5-20,6-68,2 2,3-0,8-4,2 Svizzera 25,8 3,3 26,2 20,3 22,0 0,7 0,6 0,6 India 23,7 3,0-40,9-17,3-3,6-2,1-0,6-0,1 Polonia 21,4 2,7 3,1-16,6-60,4 0,1-0,5-2,5 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat sul commercio con l estero Tra i distretti della Meccanica varia sembrano tenere relativamente bene le esportazioni della termomeccanica scaligera igera, che nel terzo trimestre del 2008 hanno registrato una crescita del 6,8%, principalmente grazie ai mercati tedesco, inglese, polacco e ucraino. Le imprese scaligere hanno, invece, continuato a soffrire in Spagna e, dopo un periodo di forte crescita, hanno subito un brusco stop in Russia (Tab. 1.9). Più a monte della filiera del metalmeccanico, è confermata la fase di rallentamento dei prodotti in metallo del Lecchese-Premana Premana, che stanno risentendo anche del rientro dei prezzi delle Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 19

20 commodity. Tra i distretti specializzati nella lavorazione di metalli mostra una dinamica migliore quello localizzato nella provincia di Brescia, che anche nel periodo luglio-settembre ha mostrato un aumento tendenziale dei valori esportati pari al 14,3%. Tab. 1.9 Export della termomeccanica scaligera (var. % su valori nominali del periodo precedente, salvo div. indic.) Milioni di Comp.% Var.% sul corrispondente periodo Contributo alla var. % euro dell'anno precedente Gen ' Gen '08- TOTALE, di cui: 1085,0 100,0 0,3 5,3 6,8 0,3 5,3 6,8 Germania 145,4 13,4-0,9-0,3 11,7-0,1 0,0 1,6 Spagna 128,2 11,8 3,8-8,9-8,8 0,4-1,0-0,9 Regno Unito 92,6 8,5-10,9 10,6 19,5-1,0 0,9 1,5 Francia 91,9 8,5-1,4 0,3-3,5-0,1 0,0-0,3 Russia 51,8 4,8 36,9 27,1-25,4 1,3 1,1-1,6 Polonia 41,3 3,8 6,6 1,8 23,0 0,2 0,1 0,9 Turchia 35,2 3,2-3,6 7,3-14,1-0,1 0,3-0,5 Svizzera 34,8 3,2-7,6 4,6 14,1-0,3 0,2 0,4 Cina 33,7 3,1-3,3-17,1-3,6-0,1-0,6-0,1 Romania 32,4 3,0-11,5-16,9-17,3-0,4-0,6-0,6 Ucraina 29,6 2,7 11,1 52,7 54,9 0,3 1,2 1,5 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat sul commercio con l estero L Alimentare Nell Alimentare il quadro congiunturale è a luci ed ombre: le conserve alimentari di Nocera Inferiore confermano di attraversare un buon momento, mostrando anche nel terzo trimestre 2008 tassi di crescita vicini al 30%. Come già evidenziato in passato, la performance del distretto è stata trainata dai tre principali sbocchi commerciali (Regno Unito, Germania, Francia), e supportata dai mercati statunitense, australiano, libico (Tab. 1.10). Le imprese del distretto hanno tratto beneficio sia della ripresa dei prezzi (innescata dal progressivo assorbimento delle scorte che ha riequilibrato la domanda e l offerta sul mercato), sia dell aumento dei volumi venduti. Tab Export di conserve alimentari di Nocera Inferiore (var. % su valori nominali del periodo precedente, salvo div. indic.) Milioni di Comp.% Var.% sul corrispondente periodo Contributo alla var. % euro dell'anno precedente Gen ' Gen '08- TOTALE, di cui: 781,2 100,0 16,1 24,6 28,4 16,1 24,6 28,4 Regno Unito 181,4 23,2 21,6 32,1 32,1 4,8 7,1 7,2 Germania 108,9 13,9 21,5 26,6 36,9 2,9 3,5 4,6 Francia 52,2 6,7 19,5 49,2 66,6 1,3 3,1 3,6 Stati Uniti 34,5 4,4 11,8 6,0 25,7 0,5 0,3 1,1 Giappone 34,1 4,4-3,5 5,9-22,3-0,2 0,3-0,9 Australia 26,2 3,4 14,6 50,5 22,4 0,5 1,8 0,9 Nigeria 24,6 3,1 24,1-15,0-17,8 0,7-0,5-0,8 Libia 23,9 3,1 178,9 124,9 341,9 2,3 3,6 7,8 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat sul commercio con l estero Ha chiuso bene il terzo trimestre anche il prosecco di Conegliano Valdobbiadene, che ha registrato un aumento tendenziale delle esportazioni pari al 26,9%, grazie alle ottime performance conseguite sui mercati tedesco e inglese (Tab. 1.11), che hanno abbondantemente compensato le difficoltà incontrate negli Stati Uniti. Gli altri distretti del vino hanno, invece, mostrato un andamento meno brillante. Il vino veronese e i vini di Langhe, Roero e Monferrato hanno, infatti, registrato un aumento solo contenuto delle esportazioni (+2,3% e +1,5% rispettivamente), mentre il vitivinicolo ivinicolo della Sicilia occidentale Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 20

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