Piano di Comunicazione e Continuità POST-LIFE (ALCCP) After LIFE communication and continuity plan (ALCCP)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Piano di Comunicazione e Continuità POST-LIFE (ALCCP) After LIFE communication and continuity plan (ALCCP)"

Transcript

1 Provincia di Latina - Comune di Latina - Ente Parco Nazionale del Circeo - Consorzio di Bonifica dell Agro Pontino - U-Space srl Progetto LIFE+08 ENV/IT/ REWETLAND - Widespread introduction of constructed wetlands for a wastewater treatment of Agro Pontino Azione 24 Piano di Comunicazione e Continuità POST-LIFE (ALCCP) After LIFE communication and continuity plan (ALCCP) Maggio 2014

2 Sommario 1 Introduzione Introduzione al piano After LIFE Obiettivi del piano e articolazione delle azioni Descrizione sintetica delle attività WP A - Attività Amministrative WP B - Valorizzazione degli studi territoriali realizzati WP C - Attuazione del Programma di Riqualificazione Ambientale WP D- gestione e manutenzione PP WP E Disseminazione e diffusione di risultati Quadro dei tempi e dei costi d esecuzione Maggio 2014 Pag. 2

3 1 Introduzione 1.1 Introduzione al piano After LIFE Il progetto LIFE+08 ENV/IT/ REWETLAND - Widespread introduction of constructed wetlands for a wastewater treatment of Agro Pontino, è un progetto cofinanziato dalla Commissione Europea nell ambito del Programma LIFE, e dalla Provincia di Latina, ente capofila, e i partner associati Comune di Latina, Parco Nazionale del Circeo, Consorzio di Bonifica dell Agro Pontino e società di progettazione U-Space s.r.l. L obiettivo generale del progetto è di contribuire al miglioramento della qualità delle acque superficiali attraverso l introduzione generalizzata dei sistemi di fitodepurazione naturale nel territorio pontino. Il progetto ha realizzato, tra le azioni principali, 4 sistemi dimostrativi di fitodepurazione e l elaborazione di un Programma di Riqualificazione Ambientale che prevede la diffusione di interventi simili sull intero territorio pontino. Le attività di REWETLAND sono iniziate nel gennaio del 2010 dovevano avere termine dopo 42 mesi. Nel Novembre 2012 i partner hanno richiesto e ottenuto dalla Commissione una rimodulazione delle attività e una proroga di 12 mesi, necessari soprattutto alla conclusione dei progetti pilota e alle azioni di monitoraggio. La conclusione del progetto è stata quindi fissata al 30 giugno Tra le attività dell ultima fase del progetto è prevista la formulazione di un piano di comunicazione e disseminazione dei risultati di REWETLAND, successiva alla conclusione del progetto. Questa azione, denominata Azione 24 - Elaborazione del piano AFTER LIFE, è di competenza del beneficiario capofila. Nel porre in pratica questa azione si è ritenuto opportuno arricchire il documento con la programmazione delle altre attività, oltre quelle di comunicazione, che i partner del progetto porteranno avanti come che conseguenza diretta delle azioni di REWETLAND. Pertanto il piano assumerà il nome di Piano di Comunicazione e Continuità POST-LIFE (After LIFE Communication and Continuity plan ALCC Plan), e verrà sottoposto all approvazione di ciascun ente. Maggio 2014 Pag. 3

4 1.2 Obiettivi del piano e articolazione delle azioni Come detto, obiettivo del piano è dare continuità alle azioni del progetto REWETLAND attraverso diverse tipologie di attività. In particolare riguarderanno l assolvimento delle obbligazioni amministrative, la manutenzione degli impianti pilota, l attivazione dei piani d azione elaborati, il mantenimento di spazi comunicativi per la disseminazione dei risultati e dei prodotti del progetto. Per una migliore organizzazione delle attività, le 24 azioni del progetto REWETLAND sono state raccolte in 5 gruppi di attività coordinate o work packages: A. Attività amministrative (Azioni 1/3): azioni di gestione amministrativa, rendicontazione, auditing. È prevista la rendicontazione finale per l invio a Bruxelles nel mese di settembre 2014, onde ottenere il saldo del finanziamento comunitario. Come stabilito dalle Disposizioni Comuni, la documentazione del progetto dovrà essere conservata agli atti dell Ente per almeno 5 anni; B. Valorizzazione degli studi territoriali realizzati (Azioni 4/7): è prevista la pubblicazione e diffusione dei risultati e prodotti delle analisi, degli studi territoriali, di quelli di settore e del database geo riferito, attraverso i siti di REWETLAND e istituzionale della Provincia di Latina; C. Attuazione del Programma di Riqualificazione Ambientale (Azioni 8/10): si darà attuazione al piano d azione del PRA attraverso 60 azioni distinte, basate su 3 assi d intervento e 12 misure, per la realizzazione di sistemi di fitodepurazione, promuovendo campagne di sensibilizzazione, educazione e partecipazione sul tema della tutela della qualità delle acque. D. Manutenzione, monitoraggio e gestione dei progetti pilota (Azioni 11/16): questo gruppo di azioni fa riferimento ai 4 impianti di fitodepurazione realizzati, per i quali si dovrà garantire la gestione da parte degli enti proprietari e le relative risorse economiche per la manutenzione. Per quanto riguarda l azione 14, si prevede la messa in atto, da parte dell azienda Casale del Giglio, di interventi e buone pratiche definite nel Piano d azione per l attuazione degli interventi individuati dal Masterplan della multifunzionalità ambientale della Azienda Agricola. Il monitoraggio dei progetti pilota confluirà nel programma provinciale di monitoraggio della qualità delle acque superficiali, già in esecuzione da parte del settore Ecologia e Ambiente; E. Disseminazione e diffusione di risultati (Azioni 17/24): comprende tutte le attività di disseminazione e comunicazione successive alla chiusura del progetto. Tra di esse il mantenimento del sito web, la realizzazione di campagne informative e incontri sul tema, l organizzazione di visite guidate agli impianti realizzati, il mantenimento dei punti informativi, la diffusione della pubblicazione finale del progetto. Ogni ente coinvolto in REWETLAND sarà responsabile della continuità delle azioni di propria competenza, secondo quanto indicato nel progetto. L ente capofila promuoverà il coordinamento delle attività attraverso incontri periodici. Il dettaglio delle attività, tempistiche e costi previsti da ciascun ente è esposto nei capitoli successivi, e sarà oggetto di revisione periodica. Maggio 2014 Pag. 4

5 Tabella 1 Corrispondenza tra REWETLAND e AFTER LIFE Plan Action REWETLAND After LIFE CC Plan Number Short name of action/set of actions Work Packages 1 Project Management 2 Monitoring 3 External Audit 4 Relazione sullo stato dell'ambiente della Pianura Pontina 5 Studio di fattibilità per i progetti pilota 6 Realizzazione della banca dati geografica 7 Analisi ambientali e studi Programma di riqualificazione ambientale attraverso 8 sistemi di fitodepurazione diffusa Concertazione e partecipazione per la definizione del 9 Programma di Riqualificazione Ambientale 10 Valutazione Ambientale Strategica del programma 11 Progetto pilota 1 Ecosistema filtro 12 Progetto pilota 2 - Parco Lineare della Marina di Latina Progetto pilota 3 - Fasce tampone lungo i canali di 13 bonifica Progetto Pilota 4 - Buone pratiche per la gestione 14 dell acqua nell azienda agricola 15 Monitoraggio ambientale dei progetti pilota 16 Manutenzione impianti pilota 17 Realizzazione del portale web e del webgis 18 Sensibilizzazione della popolazione a livello locale 19 Info point per le imprese agricole Iniziative di educazione ambientale per le scuole e visite guidate del Pilota1 - Ecosistema filtro Partecipazione ed organizzazione di eventi nazionali ed internazionali 22 Pubblicazione tecnica 23 Layman s report 24 After life communication plan A. Attività amministrative B. Valorizzazione degli studi territoriali realizzati C. Attuazione del Programma di Riqualificazione Ambientale D. Manutenzione, monitoraggio e gestione dei progetti pilota E. Disseminazione e diffusione di risultati Maggio 2014 Pag. 5

6 2 Descrizione sintetica delle attività 2.1 WP A - Attività Amministrative Per quanto alla gestione amministrativa e finanziaria, nella fase successiva al REWETLAND le attività principali riguarderanno: 1. Approvazione del rendiconto finale da parte del revisore dei conti, attività che ha copertura finanziaria all interno dello stesso progetto REWETLAND, a partire dal 30 giugno sino al 30 settembre Elaborazione del report finale e della rendicontazione, entro il 30 settembre La presentazione della documentazione è propedeutica al pieno riconoscimento delle spese ammissibili sostenute e quindi al versamento da parte della Commissione Europea del saldo finale della quota di cofinanziamento, pari a ,80 euro. Successivamente, l ente capofila trasferirà i corrispondenti fondi ai partner associati, secondo le azione di competenza e gli importi previsti nel progetto. Eventuali decurtazioni operate dalla Commissione sul totale delle spese ammissibili saranno addebitate ai partner responsabili delle azioni contestate, e verranno trattenute sui trasferimenti dei saldi finali. 3. Controllo generale e conservazione agli atti della documentazione amministrativa. L ente capofila e i beneficiari associati dovranno conservare per i 5 anni successivi alla conclusione del progetto tutta la documentazione tecnico-amministrativa, con particolare riferimento alla documentazione finanziaria. La Provincia di Latina conserverà la propria documentazione in originale, mentre quella dei partner associati sarà archiviata in copia conforme. Ciascun partner sarà responsabile della conservazione della propria documentazione in originale. 4. La Provincia di Latina svolgerà la funzione di coordinamento delle attività del ALCCP, attraverso il dirigente del settore Ecologia e Ambiente. la presentazione del Maggio 2014 Pag. 6

7 rendiconto finale si terranno incontri periodici di coordinamento per la stesura dei report previsti, a scadenza mensile. Dopo la presentazione del rapporto finale, verranno effettuati incontri a scadenza trimestrale per verificare il proseguimento delle azioni previste dal ALCCP. 2.2 WP B - Valorizzazione degli studi territoriali realizzati Nell ambito delle azioni 4, 5, 6 e 7 sono stati prodotti più di 15 documenti tecnici, tra cui studi territoriali, studi ambientali, studi di fattibilità, cartografia geo-riferita, analisi idrologiche, sociali e paesaggistiche. Si ritiene che anche questa documentazione tecnica, in molti casi strumentale all esecuzione di altre azioni del progetto (come la realizzazione degli impianti pilota o del programma di riqualificazione), sia comunque di grande interesse e debba essere pubblicizzata. In particolare si ritiene che molti di questi studi possano essere utili strumenti per la diffusione di altri interventi di fitodepurazione nell Agro Pontino. Pertanto, come ALCCP si prevede realizzare le seguenti attività: 5. Revisione generale della documentazione mediante controllo di qualità e omogeneità dei prodotti del progetto. Sebbene tutti gli studi siano stati accettati dalla Commissione come pienamente soddisfacenti per i fini del progetto, per la loro più ampia diffusione si ritiene debbano essere sottoposti ad un controllo di qualità e uniformità. In particolare saranno verificate la completezza di tutti i pacchetti informativi, nei differenti formati (testi, cartografie, dati geografici), cercando di valorizzarne l accessibilità e la chiarezza nell organizzazione dei dati. 6. Inserimento di pacchetti informativi sui singoli studi nel sito web di REWETLAND; una loro selezione sarà disponibile anche sui siti istituzionali degli Enti beneficiari. L accesso alle copie cartacee e la loro riproducibilità sarà garantita da ciascun Ente, su richiesta degli interessati. 7. Aggiornamento della Banca dati territoriale che raccoglie ed uniforma i dati e le informazioni elaborate nelle fasi di analisi e monitoraggio del territorio, che sarà integrata con i dati del monitoraggio raccolti dalla Provincia di Latina, anche successivamente alla chiusura del progetto e continuerà ad essere disponibile per la consultazione sul sito web del progetto. Per quanto riguarda il Comune di Latina, verrà garantito l inserimento ed aggiornamento dei dati ambientali derivanti dal monitoraggio dell'impianto pilota nella piattaforma informatica Open Data Latina Blu. 2.3 WP C - Attuazione del Programma di Riqualificazione Ambientale Il Programma di Riqualificazione Ambientale (Az. 8), dopo l approvazione da parte del Consiglio Provinciale, si avvia a essere inserto all interno degli strumenti di programmazione economica dell Ente. Il programma è strutturato in tre assi d intervento, che si articolano ciascuno in 4 misure per un totale di 12 misure, che a loro volta comprendono circa 60 azioni in totale. Tutte le azioni fanno riferimento a specifici obiettivi perseguiti nell ambito dell obiettivo generale di miglioramento della qualità delle acque superficiali, contribuendo al raggiungimento dello stato ecologico buono delle stesse attraverso i sistemi di fitodepurazione e comportamenti più attenti dei cittadini. Il costo totale del programma è stimato in euro, distribuito in 3 trienni successivi, nel breve ( ) medio ( ) e lungo termine ( ). Maggio 2014 Pag. 7

8 La spesa complessiva degli interventi, rapportata ai bilanci di un triennio dei tre enti maggiormente coinvolti, rappresenta solamente lo 0,2%, e quindi appare ragionevolmente sostenibile. Il documento costituisce il presupposto strategico per l individuazione di interventi, opere, normative e progetti di comunicazione, che saranno identificati dagli enti proponenti e posti nelle rispettive programmazioni economiche e attuative (programma triennale dei lavori, programma annuale, piani esecutivi di gestione). Il programma è sottoposto alla procedura di VAS, che si concluderà entro il Le attività ALCCP previste in questo gruppo sono: 8. Conclusione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica, che, compatibilmente con i tempi scanditi dalla legislazione attuale, dovrebbe concludersi entro il dicembre Individuazione degli interventi della prima fase d esecuzione del PRA e loro inserimento nella programmazione economica degli enti, 10. Elaborazione dei necessari strumenti attuativi (accordi di programma, contratti di fiume, etc.). 11. Monitoraggio dell esecuzione del PRA con individuazione degli interventi singoli e delle successive fasi d esecuzione. 12. Inserimento del PRA nell ambito della programmazione del nuovo Piano Regionale di Tutela delle Acque e del nuovo Piano di Gestione del Distretto Idrologico dell Appennino Centrale. Nel valutare le spese del ALCCP non sono da considerare i costi d investimento delle azioni del PRA (21.5 milioni di euro), ma solamente i costi stimati per la realizzazione delle attività sopra descritte, che saranno eseguite internamente al Settore Pianificazione, Urbanistica e Trasporti. Nell attuazione del PRA, uno strumento di notevole rilevanza sarà l attivazione del Contratto di Fiume (CdF) dell Agro Pontino, di cui la Provincia di Latina, partendo dai risultati del progetto REWETLAND, potrà farsi promotore in quanto ente sovracomunale. Il CdF è uno strumento di programmazione negoziata interrelato a processi di pianificazione strategica per la riqualificazione dei bacini fluviali, nella sua accezione più ampia e dunque comprendente gli aspetti paesisticoambientali, definiti dalla Convenzione Europea del Paesaggio. La sottoscrizione del CdF rappresenta un ragionevole proseguimento del lavoro iniziato con REWETLAND, che dà valore aggiunto e rispecchia i principi della programmazione a lungo termine per la tutela delle risorse paesistico ambientali, in accordo con le politiche comunitarie (soprattutto Direttiva acque e Direttiva alluvioni) e garantisce inoltre qualità ed efficacia alle azioni, agevolando l accesso ai finanziamenti della nuova programmazione economica WP D- gestione e manutenzione PP La realizzazione dei progetti pilota, oggetto delle azioni 11, 12, 13, ha interessato tre ambiti territoriali differenti e le attività di gestione da effettuare After LIFE prevedono interventi specifici per i singoli impianti. Le attività di manutenzione che interesseranno gli impianti dovranno essere calibrate in funzione degli interventi progettuali e delle specie vegetali utilizzate. Ogni partner, responsabile della sotto-azione, si dovrà occupare delle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria. In particolare, dovrà essere garantito il funzionamento degli impianti e delle centraline di monitoraggio, informando la Provincia di ogni malfunzionamento. Ogni partner provvederà a redigere una scheda sintetica relativa alle attività di manutenzione che saranno svolte nel triennio successivo alla fine del progetto LIFE+. Maggio 2014 Pag. 8

9 Nel primo anno di manutenzione del singolo progetto, saranno redatti dei rapporti a cadenza quadrimestrale sullo stato della manutenzione. In particolare, per il Comune di Latina la Manutenzione dell'impianto pilota sarà finalizzata a garantire la pulizia dell'ambiente, la stabilità degli argini, la crescita regolare della vegetazione evitando il proliferare di fioriture algali, il mantenimento di un lento e regolare deflusso idrico, e limitare al massimo la presenza di cattivi odori e di insetti dannosi favorendo nel contempo la diffusione di specie animali e vegetali della zona umida. Inoltre sarà garantita la manutenzione ed il funzionamento delle apparecchiature elettromeccaniche degli impianti (pompe idrauliche) ai fini della fitodepurazione e, quindi, del miglioramento delle acque superficiali, oltre a garantire anche il controllo delle centraline di monitoraggio. Inoltre si ravvisa la necessità e l'importanza della manutenzione e gestione dell'area di verde pubblico che circonda l'impianto di fitodepurazione. Per quanto al Progetto pilota 4 (Azione 14) si prevede l attuazione, da parte dell azienda Casale del Giglio, degli interventi e delle buone pratiche definite nel Piano d azione per l attuazione degli interventi individuati dal Masterplan della multifunzionalità ambientale della Azienda Agricola, messo a punto dalla Provincia di Latina in collaborazione con l azienda agricola. Le attività, da realizzare a breve e medio termine, prevedono interventi di gestione naturalistica del Fosso Valle e dei corsi d acqua perimetrali, la regimazione delle acque di deflusso superficiale ed interventi di miglioramento ambientale dell'azienda. Nel piano d azione si descrivono sommariamente le opere e le lavorazioni da realizzare, con una stima preliminare dei costi e delle tempistiche. Un aspetto rilevante delle azioni proposte è anche la loro replicabilità e possibile diffusione nell ambito delle numerose aziende agricole vitivinicole della zona. Parallelamente alle suddette attività, la Provincia di Latina proseguirà nella attività di monitoraggio dei progetti pilota, finalizzate alla verifica dell efficacia degli stessi ai fini della fitodepurazione e, quindi, del miglioramento delle acque superficiali. Tale attività avrà durata di almeno un anno successivo al termine del progetto LIFE+.Le stazioni multi-parametriche continueranno a rilevare e trasmettere i dati all unità centrale presente presso il settore Ecologia e Ambiente della Provincia di Latina. I 28 punti campionati, per un totale di circa campionamenti, integreranno la rete di monitoraggio ambientale della Provincia di Latina, all interno del progetto Monitoraggio acque superficiali Interne e Costiere, potenziandola. L elenco dei parametri analitici potrà essere modificato sulla base dei risultati dei monitoraggi, e con il report finale si opererà un accurata selezione tanto dei parametri che dei punti di campionamento. Perrtanto le attività ALCCP previste in questo gruppo sono: 13. Attività di manutenzione dei progetti pilota, realizzata da ciascun partner per il progetto di competenza. La manutenzione comprenderà anche le centraline di monitoraggio. 14. Attuazione del Piano d azione del Master Plan dell azienda Casale del Giglio. 15. Continuazione delle attività di monitoraggio del funzionamento e dell efficienza fitodepurativa dei progetti pilota. 2.5 WP E Disseminazione e diffusione di risultati Nel corso del progetto LIFE +, le attività di disseminazione e diffusione dei risultati del progetto sono state molteplici. Alcune di esse sono terminate (vedi workshop partecipativi per il Programma di Riqualificazione Ambientale), ma buona parte proseguiranno negli anni: 16. I documenti prodotti dal progetto (pubblicazione, brochure, gadget) saranno distribuiti in occasione dei principali eventi che la Provincia di Latina ed i partner del progetto organizzeranno nell ambito delle loro attività istituzionali e/o promozionali. Maggio 2014 Pag. 9

10 17. Il portale web (Azione 17) verrà costantemente aggiornato con eventi, documenti e attività post-life. La sezione Risultati sarà rivista periodicamente con l inserimento di nuovi risultati raggiunti e l aggiornamento delle attività LIFE (VAS, PRA, monitoraggio ambientale). 18. In continuazione dell azione 18, il Comune di Latina continuerà la promozione dei contenuti del progetto Life+ Rewetland all'interno dell'agenda 21 Locale e quindi di tutte le iniziative riguardanti la promozione dello sviluppo sostenibile quali Bandiera Blu, eco-school, educazione ambientale nelle scuole. 19. L info point per le aziende agricole (Azione 19) rimarrà attivo per tutto il 2014, valorizzando quegli aspetti dell informazione che si renderanno di volta in volta necessari. Esso promuoverà agli agricoltori tutte le attività realizzate dal Piano di Azione del Programma di Riqualificazione Ambientale e sarà oggetto di una promozione più capillare sul territorio grazie ad alcune azioni comprese nel PRA (vedi Misure 3.3 del Piano di Azione). 20. Le iniziative di educazione ambientale nelle scuole (Azione 20) proseguiranno nell ambito delle attività didattiche dell Ente Parco Nazionale del Circeo. Inoltre, alcuni incontri tematici saranno dedicati all illustrazione del funzionamento del progetto pilota 1 ed a visite guidate. Il progetto pilota 4 prevede, tra le attività del Piano di Azione del Master Plan, la realizzazione di un itinerario didattico aperto ai visitatori dell azienda agricola. Sempre nell ambito dell Azione 20, l Istituto Tecnico Economico Vittorio Veneto Salvemini ha attivato un percorso didattico multidisciplinare che coinvolge gli insegnanti di italiano, inglese ed economia aziendale delle classi quarte, intitolato Sentieri d Acqua, allo scopo di potenziare la sensibilità al tema della salvaguardia ambientale anche in ambito aziendale. Tale attività verrà monitorata al termine del progetto e i suoi risultati saranno presentati anche sul sito web di REWETLAND. 21. Le visite agli impianti dei progetti pilota contribuiranno alla disseminazione di questa tecnologia. Le azioni saranno condotte in collaborazione con i partner responsabili della realizzazione delle opere, che si avvarranno di personale interno agli enti, aventi le capacità tecniche necessarie, e/o di eventuale assistenza esterna; Maggio 2014 Pag. 10

11 3 Quadro dei tempi e dei costi d esecuzione Le 21 attività del After Life Continuity and Communication Plan si svilupperanno a partire dal giorno successivo della chiusura ufficiale del progetto REWETLAND, 1 luglio 2014, fino al 30 giugno 2019, per una durata complessiva di 5 anni (60 mersi). Le attività amministrative e di comunicazione avranno continuità per i 5 anni del Piano, mentre le attività di attuazione del Programma di Riqualificazione e la manutenzione dei progetti pilota è stata programmata per un triennio, trascorso il quale si dovrà riformulare in base anche ai risultati ottenuti e al rilievo della situazione di fatto. I costi qui riportati sono il risultato di una stima preliminare basata sulla durata prevista delle attività e sulle risorse assegnate alle stesse, con riferimento ai costi già sostenuti per attività similari svoltesi nell ambito del progetto REWETLAND. Si è previsto che l esecuzione delle quasi totalità delle azioni si svolga attraverso l uso di personale interno degli enti coinvolti, e ne sono stati valutati i costi a partire dai costi orari registrati nel progetto per le funzioni interessate. In totale, il costo previsto del piano e di euro, distribuiti tra i 5 partner del progetto. Il costo previsto per la Provincia di Latina è di euro, per il Comune di Latina di euro, per l Ente Parco Nazionale del Circeo di euro, per il consorzio di Bonifica di euro e per U-Space di euro. Nei quadri a seguire vengono riassunte il dettaglio dei costi delle attività in carico alla Provincia di Latina, i quadro generale dei costi di tutte le attività inserite nel After Life Plan, e un cronogramma d esecuzione. Maggio 2014 Pag. 11

12 Tabella 2 Dettaglio dei costi delle attività in carico alla Provincia di Latina. Attività After Life Termine Partner mesi day/month Tot days daily rate Costi di Personale Ass. Esterna, Altri Costi, Spese Generali TOT Costi 1. Approvazione del revisore dei conti Rendiconto finale 2. Elaborazione del report finale e rendiconto finale 3. Conservazione documentazione LIFE agli atti degli Enti 4. Funzioni di coordinamento delle attività AFTER LIFE 5. Revisione generale della documentazione 7. Aggiornamento Banca Dati GIS 8. Conclusione procedura VAS del PRA 9. Individuazione interventi della prima fase del PRA 10. Elaborazione strumenti attuativi del PRA (CdF) 11. Monitoraggio esecuzione PRA 12. Inserimento PRA nel PTAR e nel PGDAC 14. Attuazione del Piano di Azione del Master Plan del CdG 15. Continuazione delle attività di monitoraggio 16.Disseminazione pubblicazione e gadget presso eventi TOTALI dal al A B C=AxB D E=CxD F=CxD G=E+F 1 3 8, ,2,3,4,5 3 12, ,2,3,4, , ,2,3,4,5 60 0, , , , , , , , , , , Maggio 2014 Pag. 12

13 Tabella 3 Quadro generale delle attività, dei termini e dei costi d esecuzione. Work Package. Attività ALCCP Termine Partner 1-PL 2-CL A. Attività amministrative B. Valorizzazione degli studi territoriali realizzati C. Attuazione del Programma di Riqualificazione Ambientale D. Manutenzione, monitoraggio e gestione dei progetti pilota E. Disseminazione e diffusione di risultati ALCCP 1. Approvazione del revisore dei conti Rendiconto finale 2. Elaborazione del report finale e rendiconto finale 3. Conservazione documentazione LIFE agli atti degli Enti 4. Funzioni di coordinamento delle attività AFTER LIFE 5. Revisione generale della documentazione 6. Pubblicazione web della documentazione sul sito 7. Aggiornamento Banca Dati GIS 8. Conclusione procedura VAS del PRA 9. Individuazione interventi della prima fase del PRA 10. Elaborazione strumenti attuativi del PRA (CdF) 11. Monitoraggio esecuzione PRA 12. Inserimento PRA nel PTAR e nel PGDAC 13. Attività di manutenzione dei progetti pilota 14. Attuazione del Piano di Azione del Master Plan del CdG 15. Continuazione delle attività di monitoraggio 16.Disseminazione pubblicazione e gadget presso eventi 17. Aggiornamento del portale web 18. Promozione attività LIFE in Agenda 21 e Bandiera Blu 19. Proseguimento dell apertura infopoint 20. Attività didattiche dell EPNC 21. Visite agli impianti con le scuole TOTALI 3- EPCN 4- CBAP 5-US TOT ,2,3,4, ,2,3,4, ,2,3,4, , ,3, dal al ,3, Maggio 2014 Pag. 13

14 Tabella 4 Cronogramma d esecuzione. Attività After Life 1. Approvazione del revisore dei conti Rendiconto finale 2. Elaborazione del report finale e rendiconto finale 3. Conservazione documentazione LIFE agli atti degli Enti 4. Funzioni di coordinamento delle attività AFTER LIFE 5. Revisione generale della documentazione 6. Pubblicazione web della documentazione sul sito 7. Aggiornamento Banca Dati GIS 8. Conclusione procedura VAS del PRA 9. Individuazione interventi della prima fase del PRA 10. Elaborazione strumenti attuativi del PRA (CdF) 11. Monitoraggio esecuzione PRA 12. Inserimento PRA nel PTAR e nel PGDAC 13. Attività di manutenzione dei progetti pilota 14. Attuazione del Piano di Azione del Master Plan del CdG 15. Continuazione delle attività di monitoraggio 16.Disseminazione pubblicazione e gadget presso eventi 17. Aggiornamento del portale web 18. Promozione attività LIFE in Agenda 21 e Bandiera Blu 19. Proseguimento dell apertura infopoint 20. Attività didattiche dell EPNC 21. Visite agli impianti con le scuole III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II Maggio 2014 Pag. 14

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento

Dettagli

Parco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD

Parco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD Parco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD PIANO TRIENNALE DEGLI INTERVENTI 2009-2011 Seriate, 29 Gennaio 2009 (modificato nell Assemblea dei Sindaci del 12/11/2009 verbale n. 51) Parco Locale

Dettagli

AnAlisi della Rete idrografica consortile

AnAlisi della Rete idrografica consortile Widespread introduction of constructed wetlands for a wastewater treatment of Agro Pontino life+08 env/it/000406 consorzio di BonificA dell AgRo Pontino AZione 7.2 AnAlisi della Rete idrografica consortile

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA L INTEGRITA 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA L INTEGRITA 2014-2016 AZIENDA SPECIALE SERVIZI PUBBLICI LOCALI VIA SOLFERINO, 13 56022 CASTELFRANCO DI SOTTO (PI) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2014-2016 Con la redazione del programma triennale per la

Dettagli

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA I sottoscritti: a) (Capofila). nato a il. nella sua qualità di.. e legale rappresentante

Dettagli

SERVIZIO AMMINISTRATIVO OBIETTIVI GESTIONALI ANNO 2014

SERVIZIO AMMINISTRATIVO OBIETTIVI GESTIONALI ANNO 2014 SERVIZIO AMMINISTRATIVO OBIETTIVI GESTIONALI ANNO 2014 OBIETTIVO 1 Gestione ed aggiornamento del sito della Comunità Montana, sia per quanto riguarda la parte istituzionale sia per quanto riguarda quella

Dettagli

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E. PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente

PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente BANDO PER IL SOSTEGNO DI PROGETTI PER LA SOSTENIBILITA AMBIENTALE 1. Oggetto e finalità L Assessorato all Ambiente

Dettagli

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

Relazione di consuntivo dell anno 2014

Relazione di consuntivo dell anno 2014 1 / 10 Relazione di consuntivo dell anno 2014 U.O.S. Pianificazione Programmazione e Controllo REDATTO DA: (Segue l elenco delle persone che hanno contribuito a redigere il presente documento) Silvia Giovannetti

Dettagli

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO E DI COESIONE SERVIZIO PER LE POLITICHE DEI FONDI STRUTTURALI COMUNITARI

Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO E DI COESIONE SERVIZIO PER LE POLITICHE DEI FONDI STRUTTURALI COMUNITARI Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO E DI COESIONE SERVIZIO PER LE POLITICHE DEI FONDI STRUTTURALI COMUNITARI PROTOCOLLO D INTESA fra il MINISTERO DELLO SVILUPPO

Dettagli

DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA:

DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA: DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA: FAMIGLIA PROFESSIONALE DI APPARTENENZA: GRADUAZIONE POSIZIONE: FINALITÀ

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,

Dettagli

ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO

ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO Schema di disegno di legge recante: Delega al Governo per l emanazione di un testo unico per il riassetto normativo e la riforma della salute e sicurezza sul lavoro bozza aggiornata al 30 dicembre 2006

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare

Dettagli

Centro di costo: 1. Ufficio di Statistica Associato

Centro di costo: 1. Ufficio di Statistica Associato RESPONSABILE: DOTT. FABRIZIO SIMONCINI Centro di costo: 1. Ufficio di Statistica Associato Anno 2015 Verifica di metà anno SETTORE: SISTEMI INFORMATIVI RESPONSABILE: Dott. Fabrizio Simoncini Centro di

Dettagli

Interventi in materia di Comitati nazionali per le celebrazioni, le ricorrenze o le manifestazioni culturali ed edizioni nazionali.

Interventi in materia di Comitati nazionali per le celebrazioni, le ricorrenze o le manifestazioni culturali ed edizioni nazionali. Circolare 10 febbraio 2016 n. 101 Interventi in materia di Comitati nazionali per le celebrazioni, le ricorrenze o le manifestazioni culturali ed edizioni nazionali. (G.U. 18 febbraio 2016, n. 40) Emanata

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO)

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO) PROTOCOLLO DI INTESA PER IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA DEGLI INVESTIMENTI IN SICUREZZA STRADALE TRA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) E UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO

Dettagli

Art. 3 Interventi ammissibili Il presente bando prevede la concessione di contributi con riferimento alle seguenti spese:

Art. 3 Interventi ammissibili Il presente bando prevede la concessione di contributi con riferimento alle seguenti spese: ALLEGATO B BANDO PER L ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI FINANZIARI A FAVORE DI OSPEDALI, ASILI NIDO E STRUTTURE DI ACCOGLIENZA PER BAMBINI PER LA PROMOZIONE DELL USO DI PANNOLINI LAVABILI PER BAMBINI Sommario

Dettagli

Descrizione dettagliata delle attività

Descrizione dettagliata delle attività LA PIANIFICAZIONE DETTAGLIATA DOPO LA SELEZIONE Poiché ciascun progetto è un processo complesso ed esclusivo, una pianificazione organica ed accurata è indispensabile al fine di perseguire con efficacia

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

REGIONE UMBRIA Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche giovanili anno 2015

REGIONE UMBRIA Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche giovanili anno 2015 ALLEGATO A REGIONE UMBRIA Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche giovanili anno 2015 Aggregazione, Protagonismo, Creatività PREMESSA

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione

Dettagli

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle

Dettagli

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc

Dettagli

Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna S.A.R.A. SISTEMA AREE REGIONALI AMBIENTALI

Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna S.A.R.A. SISTEMA AREE REGIONALI AMBIENTALI Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna S.A.R.A. SISTEMA AREE REGIONALI AMBIENTALI Roma 27 marzo 2008 workshop Financing Natura 2000 PROGRAMMA S.A.R.A. Sistema Aree Regionali

Dettagli

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l

Dettagli

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CUNEO BANDO RICERCA SCIENTIFICA 2015 SEZIONE RICERCA MEDICA

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CUNEO BANDO RICERCA SCIENTIFICA 2015 SEZIONE RICERCA MEDICA SEZIONE RICERCA MEDICA 2015 INDICE Obiettivo... 3 Oggetto... 3 Durata dei progetti... 3 Enti ammissibili... 3 Partnership e rete... 3 Modalità di presentazione delle domande... 4 Contributo e cofinanziamento...

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

Convenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ...

Convenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ... Prot.n. Luogo, data Convenzione tra l'istituto Scolastico... rappresentato dal Dirigente Scolastico, prof.... con sede in... Prov... cap... Via... tel...fax...e mail... (di seguito indicato come l Istituto

Dettagli

PON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE - ANNO 2011

PON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE - ANNO 2011 PON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE - ANNO 2011 L avanzamento del PON FESR nel 2011 in sintesi L attuazione del PON FESR mantiene e rafforza gli elementi

Dettagli

AVVISO PER LA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER IL COFINANZIAMENTO A PROGETTI STRATEGICI DI R&S IN MATERIA DI ICT E MECCANICA AVANZATA RELAZIONE TECNICA

AVVISO PER LA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER IL COFINANZIAMENTO A PROGETTI STRATEGICI DI R&S IN MATERIA DI ICT E MECCANICA AVANZATA RELAZIONE TECNICA AVVISO PER LA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER IL COFINANZIAMENTO A PROGETTI STRATEGICI DI R&S IN MATERIA DI ICT E MECCANICA AVANZATA RELAZIONE TECNICA AVVERTENZA AI FINI DELLA COMPILAZIONE: La presente

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA ANNO 2013/2015

PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA ANNO 2013/2015 (Varese) Piazza Vittorio Veneto, 2 Fax 0332429035 Tel. 0332-275111 PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA 1. Premessa ANNO 2013/2015 I Piani di Razionalizzazione sono stati

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale PGSA 05 Sistema di Gestione la Responsabilità PROCEDURA PGSA 05 Sistema di gestione la Responsabilità Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 2 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione 1 PGSA 05 Sistema

Dettagli

Workshop fa.re.na.it 7 marzo 2014. RN 2000: stato dell arte in Regione Veneto e PAF come strumento di programmazione delle politiche naturalistiche

Workshop fa.re.na.it 7 marzo 2014. RN 2000: stato dell arte in Regione Veneto e PAF come strumento di programmazione delle politiche naturalistiche Workshop fa.re.na.it 7 marzo 2014 RN 2000: stato dell arte in Regione Veneto e PAF come strumento di programmazione delle politiche naturalistiche 1 Sezione Parchi Biodiversità Programmazione Silvopastorale..

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata

Dettagli

La Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014

La Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014 Maggio 2014 La strategia è rivolta a: prevenire e contrastare la dispersione scolastica e formativa; rafforzare le competenze dei giovani a vantaggio dell occupabilità; favorire le occasioni di efficace

Dettagli

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Premessa Questo Regolamento, nell ambito dell autonomia gestionale,

Dettagli

PROCEDURA PER LA PRESENTAZIONE E GESTIONE DI PROGETTI FINANZIATI SU BANDI COMPETITIVI

PROCEDURA PER LA PRESENTAZIONE E GESTIONE DI PROGETTI FINANZIATI SU BANDI COMPETITIVI PROCEDURA PER LA PRESENTAZIONE E GESTIONE DI PROGETTI FINANZIATI SU BANDI COMPETITIVI Venezia, gennaio 2013 Il presente documento definisce i processi di presentazione e gestione dei progetti finanziati

Dettagli

Conferenza informativa LIFE 2006 Pisa 30 gennaio 2007

Conferenza informativa LIFE 2006 Pisa 30 gennaio 2007 Conferenza informativa LIFE 2006 Pisa 30 gennaio 2007 Gli aspetti specifici dei progetti LIFE Natura, Alberto Cozzi ASTRALE GEIE - Timesis srl Argomenti trattati: 1. Coordinamento del progetto 2. Gestione

Dettagli

Foto di Luca Eula. Bando. Anno 2012

Foto di Luca Eula. Bando. Anno 2012 Foto di Luca Eula Bando A SOSTEGNO DI progetti e ATTIVITÁ IN mirafiori sud Anno 2012 2 Fondazione della Comunità di Mirafiori Onlus Bando - Anno 2012 Budget complessivo 40.000 euro Premessa La Fondazione

Dettagli

Il Programma LIFE+ in Italia. Giuliana Gasparrini. Focal Point Nazionale

Il Programma LIFE+ in Italia. Giuliana Gasparrini. Focal Point Nazionale Il Programma LIFE+ in Italia Giuliana Gasparrini Focal Point Nazionale Lo Strumento finanziario comunitario LIFE+ È l unico strumento finanziario pluriennale dedicato all ambiente, mediante il quale la

Dettagli

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Le organizzazioni di volontariato in Lombardia La Lombardia è la regione italiana che detiene il maggior numero di organizzazioni iscritte

Dettagli

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO POLITICHE DI SOLIDARIETA' SOCIALE E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA SETTORE TUTELA DEI MINORI, CONSUMATORI

Dettagli

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi

Dettagli

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA TURISMO Dirigente: PERUZZINI ALBERTO Decreto N. 185 del 22-07-2013 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente

Dettagli

Elementi di progettazione europea La gestione dei progetti europei: aspetti tecnici, amministrativi, di rendicontazione e finanziari

Elementi di progettazione europea La gestione dei progetti europei: aspetti tecnici, amministrativi, di rendicontazione e finanziari Elementi di progettazione europea La gestione dei progetti europei: aspetti tecnici, amministrativi, di rendicontazione e finanziari Giuseppe Caruso Project Manager Progetto Europa - Europe Direct - Comune

Dettagli

Linee Guida per la Rendicontazione dei Progetti

Linee Guida per la Rendicontazione dei Progetti Linee Guida per la Rendicontazione dei Progetti Premessa Al fine di garantire la maggior trasparenza possibile da parte delle Organizzazioni nonprofit nei confronti dei Sostenitori, Terzo Valore richiede

Dettagli

Microcredito. La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale

Microcredito. La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale Microcredito La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale Gennaio 2016 Normativa relativa al Microcredito in Italia. Il Microcredito è stato oggetto negli anni di continue evoluzioni

Dettagli

CONTRIBUTI COMUNITARI E NAZIONALI PER IL FINANZIAMENTO DI PROGETTI DEL CONSORZIO

CONTRIBUTI COMUNITARI E NAZIONALI PER IL FINANZIAMENTO DI PROGETTI DEL CONSORZIO CONTRIBUTI COMUNITARI E NAZIONALI PER IL FINANZIAMENTO DI PROGETTI DEL CONSORZIO Norma Operativa OP 001/Corecom Milano, Gennaio 2005 Sede Legale: CoreCom - Piazza Leonardo da Vinci, 32 20133 Milano IT

Dettagli

DOCUMENTO TECNICO. 1) Ripartizione delle somme

DOCUMENTO TECNICO. 1) Ripartizione delle somme DOCUMENTO TECNICO Programmazione delle risorse finanziarie per gli anni 2014-2016 stanziate sul bilancio regionale - cap. E31900, cap. E32510 e cap. E32501, destinate alla Raccolta Differenziata. Le risorse

Dettagli

LIFE07 Kick-off Meeting. Introduzione

LIFE07 Kick-off Meeting. Introduzione LIFE07 Kick-off Meeting Introduzione Slide n 1 LIFE07 Kick-off Meeting, Roma, 3 marzo 2009 LIFE + : Obiettivi generali LIFE cofinanzia interventi ambientali che... contribuiscano all attuazione, all aggiornamento

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO

PROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE N. DEL PROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO nel circondario idraulico di ROVIGO PROTOCOLLO DI INTESA tra l'agenzia Interregionale

Dettagli

Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino

Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino budget disponibile: 200.000 euro termine per la presentazione dei progetti

Dettagli

REGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO

REGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO (OTD) Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 168/22.12.2011 In vigore dal 1 febbraio

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA Procedura aperta per la selezione di una Società di Gestione del Risparmio per l'istituzione e la gestione di un fondo di investimento, immobiliare, chiuso per il patrimonio

Dettagli

Piano delle Performance

Piano delle Performance Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,

Dettagli

SCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA

SCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA ALLEGATO IV SCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA Premesso che: La Regione Basilicata, con deliberazione della Giunta Regionale n. del, ha approvato il bando pubblico Progetti Integrati di Filiera, che disciplina

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

Considerazioni e Prospettive

Considerazioni e Prospettive Convegno Contratti di Fiume e di Lago Università Federico II Dipartimento di Architettura Napoli, 18 Dicembre 2013 VIII Tavolo Nazionale dei Contratti tti di Fiume: Considerazioni e Prospettive Coordinatore

Dettagli

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 DEFINIZIONE DI BUDGET Il Budget è lo strumento per attuare la pianificazione operativa che l Istituto intende intraprendere nell anno di esercizio

Dettagli

Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusione Piano Annuale per l Inclusione Piano Annuale per l Inclusione In riferimento alla normativa vigente (leggi 104/92, 170/2010 e direttiva del Miur sui BES del 27/12/2012) si è costituito dallo scorso a.s.

Dettagli

Atto di costituzione di Associazione temporanea di scopo e mandato collettivo speciale con rappresentanza

Atto di costituzione di Associazione temporanea di scopo e mandato collettivo speciale con rappresentanza Atto di costituzione di Associazione temporanea di scopo e mandato collettivo speciale con rappresentanza I sottoscritti Comune di Bresso, con sede in. Via.., legalmente rappresentata da Comune di Cinisello

Dettagli

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS FONDAZIONE ZANETTI ONLUS LINEE GUIDA PER RICHIEDERCI UN SOSTEGNO PER IL 2016 (Le richieste devono pervenire entro e non oltre il 30 ottobre 2015) FONDAZIONE ZANETTI ONLUS Linee guida per la presentazione,

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Chi può richiedere il Voucher Formativo?

Chi può richiedere il Voucher Formativo? COS E IL VOUCHER? Il Voucher è un buono che permette al beneficiario di disporre di un finanziamento pubblico, per accedere a corsi di alta formazione indicati e disciplinati nell apposito catalogo interregionale

Dettagli

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema

Dettagli

17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING

17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING 17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING Nel 2000 è stato istituito il Sistema Comunicazione e Marketing, in applicazione di una specifica normativa ed in attuazione del Piano Sanitario Regionale 1999-2001.

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso

Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso IL PRESIDENTE Premesso che: - per progetti cofinanziati dal primo avviso di e-government, si intendono i progetti riportati negli allegati A e B del decreto

Dettagli

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA per il coinvolgimento del privato sociale

PROTOCOLLO DI INTESA per il coinvolgimento del privato sociale All. n.2 AMBITO TERRITORIALE XVIII CAMERINO Sistema Integrato di Interventi e Servizi Sociali Comuni di: Acquacanina, Bolognola, Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Fiordimonte, Montecavallo,

Dettagli

LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA

LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA 1. Performance individuale del personale La performance individuale del lavoratore oggetto di misurazione e valutazione come ampiamente illustrato

Dettagli

Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster

Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster Introduzione La comunicazione nei progetti finanziati dalla Commissione europea svolge sempre un ruolo rilevante in

Dettagli

Centro di costo: 1. Ufficio di Statistica Associato

Centro di costo: 1. Ufficio di Statistica Associato RESPONSABILE: DOTT. FABRIZIO SIMONCINI Centro di costo: 1. Ufficio di Statistica Associato Anno 2015 SETTORE: SISTEMI INFORMATIVI RESPONSABILE: Dott. Fabrizio Simoncini Centro di Costo: Ufficio di Statistica

Dettagli

BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati

BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati Sommario 1 Finalità...1 2 Origine dei dati...1 3 Proprietà dei dati...2 4 Proprietà dei software...2

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

Gi obiettivi del progetto, già richiamati nel testo della convenzione, sono riportati di seguito in forma sintetica:

Gi obiettivi del progetto, già richiamati nel testo della convenzione, sono riportati di seguito in forma sintetica: ALLEGATO A 1. Inquadramento PROPOSTA PROGETTUALE Il progetto ha come obiettivo principale la definizione ed esecuzione di tutte le attività necessarie alla costituzione del RUC (Registro Unico dei Controlli)

Dettagli