Antonio Monteleone Silvana Tosi
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- Lorenza Genovese
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1 Rischio clinico connesso alla gestione dell'aggressività: riflessioni e strumenti Antonio Monteleone Silvana Tosi
2 Paziente Critico Il paziente critico è una persona in una situazione di instabilitàcriticità vitale con precario equilibrio fisico e psichico, soggetto a continui mutamenti clinico assistenziali. È un individuo in cui esiste, o si prevede possa insorgere a breve scadenza, un insufficienza reversibile dei principali parenchimi, tali da mettere in pericolo la vita della persona. I pazienti critici si differenziano dagli altri pazienti per : Gravità; Dipendenti per la vita da supporti extracorporei; Dipendenti per la vita dalla costante cura del personale sanitario; Impossibilità di riferire i sintomi della malattia (frequente) NON scelgono volontariamente il ricovero.
3 Area critica Area critica: è l'insieme delle situazioni caratterizzate dalla criticità del malato e dalla complessità dell'intervento medicoinfermieristico e l insieme di strutture, servizi o ambiti operativi in cui il personale opera con l uso di adeguate attrezzature e risorse per soddisfare tutti i bisogni presentati da persone in condizioni di rischio per la vita (Congresso Nazionale ANIARTI )
4 Area critica Le strutture nelle quali vengono espletati atti terapeutici sulla persona in condizioni"critiche", Quindi, nell'ambito dell'area critica si possono identificare: PRONTO SOCCORSO PRONTO SOCCORSO RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA SALA OPERATORIA S.S.U.Em. 118
5 AREU AAT 118 L urgenza e l emergenza spesso iniziano da una telefonata Agitazione e paura che si trasformano in aggressività
6 Pronto Soccorso Accettazione E' l' Unità Operativa dove si concentrano ansie, stress, paure, accanto al dolore e sofferenza; Questi fenomeni vanno ben conosciuti per poterli gestire ed evitare conflittualità e aggressività.
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8 Pronto Soccorso Accettazione Mettersi in gioco, nonostante il coinvolgimento emotivo; L'infermiere si trova ad essere un interlocutore che oltre al suo impegno costante, deve relazionarsi con familiari, malato e colleghi.
9 Non avvertite Il bisogno di una preparazione specifica per tutti coloro che operano nelle Aree Critiche, nel cui contesto assistenziale, si riscontrano le maggiori difficoltà e disagi psicologici e relazionali?
10 L'infermiere di Area Critica L'infermiere deve trovare un equilibrio interiore per poter affrontare le cariche emotive con adeguata Personalità, reale Empatia ed Assertività. Deve acquisire la capacità di vivere con equilibrio e serenità i rapporti con gli altri.
11 Il Patto Infermiere-Cittadino (12 Maggio 1996)
12 Teorico?? O Pratico... All'arrivo dell'utente al Pronto Soccorso, sta già vivendo una crisi esistenziale, sofferenza, malessere e dolore; con Ansia latente e aggressività perchè è incapace di risolvere la sua problematica e si affida a qualcuno che si prenda cura di Lui. L'infermiere è pronto! Vive e Condivide; Assiste e sorregge; Ascolta e comunica;
13 Il compito dell'infermiere Fa di tutto per incanalare Ansia e Aggressività verso una fase costruttiva e di collaborazione dell'utente e degli Accompagnatori. L'equipe assistenziale con cui interagisce L'infermiere, ha unità d'intenti, un progetto di aiuto e di sostegno assistenziale nel rispetto di procedure, linee guida e protocolli Questa è una modalità di accoglienza in Pronto Soccorso che rispetta i principi della nostra professione
14 Le problematiche e gli Ostacoli Giorni di affollamento; Overcrowding; Aumento di presenze di utenti per abuso di sostanze; Giovane età e livello culturale incline alla violenza; Scarsa conoscenza dei meccanismi di Triage; Condizioni degli ambienti di attesa; Aspettative e pretese non soddisfatte; Tutte queste sono cause Scatenanti di abusi Verbali e comportamenti Incongrui, ostili e minacciosi fino ad arrivare a momenti aggressivi e violenti Negli U.S.A. Emergency Nurses Association Institute for Emergency Nursing Research The Emergency Department Violence Surveillance Study November 2011 In un anno il 53,4% degli infermieri di area critica ha segnalato abusi verbali e il 12,9% violenze fisiche.
15 Caso Clinico 1 In un caldo Pomeriggio estivo il sig. A.B. di 37 giunge al PS di Pavia riferendo di essere stato punto da un insetto, di essersi grattato tutta notte e giunge il pomeriggio del giorno seguente, per una valutazione, viene assegnatogli il Codice Biancoe informato sul protrarsi dell'attesa. Un pomeriggio caldo e pieno di Urgenze, una serie continua dicodici Gialli ha rallentato l'attività del PS. Dopo alcune ore il PZ si rivolge al Triage chiedendo il perchè della mancata chiamata, lo si informa sulla situazione generale del PS e l' inf si esprime:...su, è una comunissima punturina di zanzara... cerchi di comprendere che è una banalità... Da quel momento niente è come prima... il sig. A.B.... Banalità o no, a me fa male e lei non sa cosa vuol dire avere tutto questo Cosa avreste fatto? Secondo voi è giusto spiegare i sistemi usati in PS, codici di priorità, nonostante una contrapposizione da parte del sig. A.B.?
16 Caso Clinico 2 Attorno alle ore 2.00 di Notte arriva accompagnata dal 118 una Ragazza di 22 Anni in sosp. Abuso alcolico. Sistemata su un lettino, vengono rilevati i PV e segni di coscienza e predisposta in attesa della visita medica. Dopo la visita, viene impostata una terapia idratante e collocata in una saletta comoda ed accessibile; da lì a poco arrivano in PS i parenti e vengono informati dall'infermiere di Triage......Guardi l'han portata in ambulanza, sembrerebbe che abbia bevuto un po' di più a cena... lì ci sono le sue amiche che erano con lei.. al pub.. e per altre informazioni, poi la farò parlare con il medico...
17 Terapia Intensiva e Rianimazione
18 Caso clinico 1 Uomo 39 anni, ACC una settimana prima con lungo tempo di assenza di circolo, alla ripresa angioplastica e ricovero in rianimazione. Successiva sospensione di sedativi e analgesici, estubazione dopo 3 giorni e trasferimento presso S.C. UTIC. Persona agitata, aggressiva e violenta, vengono somministrati farmaci tranquillanti e si procede alla contenzione fisica..ma nonostante ciò aggredisce 2 infermieri e 1 medico. COSA FARE?? SIAMO SUFFICIENTEMENTE PREPARATI??
19 Caso clinico 2 Persona ricoverata in rianimazione per IRA, posizionato elmetto CPAP Dopo circa 48 ore comparsa di disorientamento spaziotemporale, agitazione psico-motoria, aggressività verso sé e gli operatori che si avvicinano COSA POSSIAMO FARE?
20 Delirium: Il ruolo infermieristico in terapia intensiva alterazione della coscienza fluttuazione alterazione del pensiero
21 Delirium: Il ruolo infermieristico in terapia intensiva
22 Delirium: Il ruolo infermieristico in terapia intensiva 4) D. Rossy [et. Al.], Caregiving Strategies for Older Adults with Delirium, Dementia and Depression, in rete: <
23 Delirium: Il ruolo infermieristico in terapia intensiva 6) J.M. Dochterman, G. M. Bulechek, Nursing interventions classification (NIC), ) S.FINOTTO [et. Al.], "Interventi infermieristici nella prevenzione del delirium in Unità Coronarica", Professione Infermieristica, 2006 Ott-Dic;59(4):
24 Delirium: Il ruolo infermieristico in terapia intensiva Rianimazione Aperta
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