REGIONE CALABRIA Assessorato Urbanistica e Governo del Territorio. UFFICIO DEL PIANO per la redazione del QTR Paesaggistico

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGIONE CALABRIA Assessorato Urbanistica e Governo del Territorio. UFFICIO DEL PIANO per la redazione del QTR Paesaggistico"

Transcript

1 REGIONE CALABRIA Assessorato Urbanistica e Governo del Territorio UFFICIO DEL PIANO per la redazione del QTR Paesaggistico QUADRO TERRITORIALE REGIONALE a valenza PAESAGGISTICA CALABRIAINCAMBIAMENTO: GOVERNARE IL PRESENTE E PROGETTARE IL FUTURO QTRP QUADRO CONOSCITIVO 1 TERRITORI REGIONALI DI SVILUPPO ( dicembre 2009 )

2 QUADRO CONOSCITIVO 1 TERRITORI REGIONALI DI SVILUPPO (dicembre 2009) INDICE 1.1 I PROCESSI INSEDIATIVI STORICI... 3 La colonizzazione greca... 3 La dominazione romana: dal Dromos alla via Popilia... 5 L interminabile Medioevo... 6 La catastrofe sismica del 1783 e la nascita della Calabria moderna... 7 I processi di emigrazione e l abbandono delle aree interne ASSETTO E DINAMICHE DEL TERRITORIO... 8 Una regione di piccoli centri e con una debole armatura urbana L ARTICOLAZIONE DEL SISTEMA TERRITORIALE... 9 Caratteristiche funzionali e gerarchia dei centri... 9 Gerarchia dei principali centri urbani della Calabria secondo il livello di funzionalità LA GERARCHIA DEI TERRITORI REGIONALI I sistemi urbani regionali e le aree metropolitane I sistemi urbani sub regionali I sistemi complessi policentrici I sistemi insediativi minori IL TERRITORIO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI SERVIZI Il sistema regionale dei servizi amministrativi e direzionali Il sistema regionale dei servizi della formazione e della ricerca Il sistema regionale dei servizi culturali, sport e tempo libero Il sistema regionale dei servizi sanitari Il sistema regionale dei servizi socio assistenziali Il sistema regionale delle Aree di Sviluppo Industriale (ASI) DAI TERRITORI REGIONALI AI TERRITORI REGIONALI DI SVILUPPO. 54 Allegato SCHEDE TERRITORI REGIONALI DI SVILUPPO..57 Indice 58 2 QTR/P parte II Quadro Conoscitivo 1- Territori Regionali di Sviluppo dicembre 2009

3 1.1 I PROCESSI INSEDIATIVI STORICI In poche regioni come in Calabria, la storia, la struttura e la morfologia degli insediamenti umani sono state profondamente condizionate dai caratteri geografici e morfologici del territorio. Una regione nella quasi totalità occupata da rilievi montuosi e nella quale, di conseguenza, una enorme rilevanza, ai fini dello sviluppo degli insediamenti umani, hanno acquistato alcuni elementi della sua geografia: le poche piccole pianure costiere e le vallate dei principali corsi d acqua. La storia dell insediamento umano in Calabria può essere letta, in buona misura, alla luce del modo con cui l uomo ha utilizzato tali particolari elementi naturali, in una regione ricoperta da montagne in cui le pianure costiere hanno storicamente rappresentato le aree più facilmente coltivabili e le vallate dei principali corsi d acqua le più agevoli penetrazioni verso l interno. Le condizioni di sicurezza delle popolazioni insediate, ovvero le esigenze di difesa militare e di controllo del territorio, hanno rappresentato l altra fondamentale variabile per comprendere l evoluzione dell uso del territorio nella nostra regione. Alla luce di questa premessa generale possiamo affermare che la storia dell insediamento umano nella nostra regione attraversa tre distinte epoche storiche: - La colonizzazione greca che, iniziata nell VIII secolo A.C. diede vita al periodo di massimo splendore storico della regione, quando città come Sybaris, Kroton, Locri Epizephiri e Reghion solo per citare le più importanti, hanno rappresentato realtà economicamente e culturalmente di primissimo piano per il mondo greco. Da un punto di vista insediativo la popolazione occupa prevalentemente le ricche pianure costiere coltivabili. Dopo questa fase di prosperità la conquista della regione da parte dei Romani segna l inizio di un lento ed inesorabile periodo di declino. - L epoca feudale, iniziata già con la caduta dell Impero romano, segna un lunghissimo periodo di declino economico caratterizzato, a livello insediativo, dal trasferimento delle popolazioni verso l interno da un lato per sfuggire alle incursioni via mare dei pirati saraceni, dall altro perché le pianure costiere sono infestate dalla malaria. Questo lunghissimo periodo si trascina fino al 1783, quando uno spaventoso terremoto sconvolge la regione avviando un processo di trasformazione. - La Calabria regione d Italia; con la realizzazione dell Unità nazionale la Calabria vede accentuarsi quel processo di ripopolazione delle pianure e delle aree costiere, iniziato già dopo la catastrofe del 1783 e agevolato adesso dalla realizzazione delle nuove infrastrutture viarie e della ferrovia che si localizzano lungo la costa. La colonizzazione greca La colonizzazione greca, iniziata, secondo le più accreditate fonti storiche, attorno all VIII secolo avanti Cristo segnò il periodo di massimo splendore della Regione; le principali città che si svilupparono in quel periodo, Sibaris, Kroton, Reghion e Locri Epizefiri rappresentarono degli importantissimi centri di carattere economico, commerciale e culturale per l intero mondo greco. La struttura degli insediamenti e l utilizzo del territorio circostante, a meno di alcune differenze derivanti dalle diverse localizzazioni delle città, presentava tuttavia alcuni caratteri ricorrenti, quali: - l insediamento lungo la costa e la presenza di un porto dovevano garantire i collegamenti con la Grecia in un periodo ed in condizioni in cui le rotte via mare rappresentavano il sistema di collegamento più efficace. Le prime colonie, insediate lungo le coste del mare Jonio, nel corso degli QTR/P parte II Quadro Conoscitivo 1- Territori Regionali di Sviluppo dicembre

4 anni iniziarono ad espandersi verso l interno per raggiungere la costa tirrenica allo scopo di realizzare insediamenti commerciali o vere e proprie città portuali per sviluppare i traffici e gli scambi con le coste occidentali del Mediterraneo; - localizzazione del centro urbano in corrispondenza delle principali pianure fluviali doveva garantire due fondamentali condizioni: offrire sufficiente terreno facilmente coltivabile, perché pianeggiante e ricco di acqua e garantire una agevole penetrazione verso l interno, dove il territorio offriva ampie aree boscate da cui era possibile ricavare il legname utilizzato per la costruzione di navi e nell edilizia ed ampie aree da utilizzare a pascolo, nonché terreni per quelle coltivazioni che non era conveniente localizzare lungo la fertile piana costiera; - occupazione dei punti nevralgici del territorio per le esigenze di difesa militare e controllo del territorio stesso. In questo senso deve leggersi la storia di Reggio Calabria, che si differenzia da quella delle altre colonie per la sua origine di carattere strategico per il controllo delle rotte commerciali lungo lo Stretto di Messina. Attorno al VII-VI secolo a.c. il territorio della regione era diviso tra le quattro principali città dell epoca, Sybaris, Kroton, Locri e Reghion, le cui aree di influenza ricoprivano l intero territorio regionale, dal Pollino all Aspromonte e dallo Jonio al Tirreno; ognuna delle città principali aveva alle sue dipendenze una serie di centri urbani minori nati per scopi difensivi, commerciali o per garantire lo sfruttamento dei territori interni. Si trattava in altre parole di sistemi territoriali ben integrati e strutturati che garantivano adeguati livelli di sviluppo economico e sociale. La parte più settentrionale del territorio regionale, corrispondente in maniera approssimata con l attuale provincia di Cosenza, rappresentava il territorio della città di Sybaris, situata in prossimità della costa lungo la foce del Crati, al centro della vasta piana alluvionale che questo forma assieme al Coscile. Sul versante Jonico, a Nord il territorio d influenza della città si spingeva sino al capo Spulico, dunque al confine con la colonia di Siri Metaponto, mentre a Sud il fiume Traente (oggi Trionto) segnava il confine con la città di Kroton. I due fiumi, il Coscile e il Crati erano gli elementi strutturanti l intero territorio di Sibari. Il primo consentiva di aggirare il massiccio del Pollino, risalendo sino a Morano Campo Tenese, da dove, ridiscendendo la vallata del fiume Lao i Sibariti poterono estendere la loro influenza sulla costa tirrenica settentrionale, fondando la città di Laos e spingendosi più a nord fino a Posidonia Paestum, che Strabone cita come colonia sibarita. La valle del Crati rappresentava l asse di penetrazione principale verso l interno e gli altopiani silani, in un area dove, probabilmente, era forte la presenza di popolazioni indigene; lungo il corso del fiume, si pensa nelle vicinanze dell attuale Cosenza un altra importante città, Pandosia, forse di origini bruzie, svolgeva le funzioni di centro produttivo e commerciale. Risalendo ancora la valle del Crati si poteva raggiungere il primo tratto del corso del Savuto e da qui ridiscendere lungo la costa tirrenica, dove sorgeva la colonia di Temesa, probabilmente in posizione leggermente arretrata lungo la costa in territorio dell odierna Nocera Terinese. Se l ampia e fertile pianura del Crati garantiva un abbondante produzione di cereali e olivo, i territori dell interno erano utilizzati per la coltura della vite, l allevamento del bestiame e lo sfruttamento dei boschi; un territorio che aveva reso Sybaris una delle città più ricche e popolose dell epoca, tanto da raggiungere i abitanti, cifra non inverosimile se è vero che Strabone scrive di una cinta di mura di circa nove chilometri, il che significa che la superficie della città era di circa 500 ettari. Caratteristiche economiche simili a Sybaris ebbe la sua grande rivale, Kroton, sorta in prossimità del mare lungo la foce del fiume Neto, la cui ampia pianura era in grado di sostenere una ricca economia agraria. 4 QTR/P parte II Quadro Conoscitivo 1- Territori Regionali di Sviluppo dicembre 2009

5 Bloccato a nord dalla presenza di Sibari, il territorio di Crotone si estendeva verso sud dove aveva fondato la colonia di Skylletion (territorio di Roccelletta di Borgia) che rappresentava il punto di snodo da cui, risalendo il corso del Corace si poteva agevolmente giungere sul versante tirrenico nel punto più stretto della Calabria, l istmo di Catanzaro Lamezia. Sul versante tirrenico i Crotoniati avevano fondato verosimilmente la colonia di Terina, in territorio forse dell odierna Sambiase. Più a Sud, sul versante Jonico il territorio giungeva sino all odierna Punta Stilo, laddove iniziava l area di influenza di Locri. A protezione del confine probabilmente venne fondata da Crotone la città di Kaulon, passata successivamente sotto il dominio dei Locresi. La storia ed i caratteri insediativi di Locri Epizefiri erano leggermente diverse da quelle di Sibari e Crotone, in quanto la città non disponeva dell ampio territorio pianeggiante delle prime due; i contrafforti aspromontani, infatti, si elevano a breve distanza dalla costa e i corsi d acqua che scendono verso il mare non possono considerarsi dei veri e propri fiumi come il Crati o il Neto; l Amendolea, il Bonamico o il Torbido, tanto per citare le principali fiumare del versante jonico, formano delle piccole pianure costiere di dimensioni ovviamente ridotte rispetto alle piane del Crati o del Neto. Per questa ragione Locri, non potendo sviluppare in loco una adeguata produzione agricola cercò, da subito, uno sbocco verso la costa tirrenica e la fertile pianura di Gioia Tauro, dove potevano ritrovarsi sufficienti terreni coltivabili. A compensazione della ridotta produttività agricola Locri sviluppò di contro una fiorente attività artigianale, testimoniata dai numerosi ritrovamenti di ceramiche locresi in quasi tutto il territorio regionale. La mobilità nel territorio era garantita dal sistema a pettine con cui si presentava strutturato il sistema idro-orografico; una sequenza di torrenti dai quali si poteva risalire sino al crinale aspromontano che rappresentava un agevole percorso per la ridiscesa verso la piana di Gioia o verso l area del vibonese; l asse principale di questo sistema era rappresentato dalla vallata del Torbido passo della Limina Torrente Metramo. Sul versante tirrenico i Locresi fondarono certamente due città di una certa importanza: Medma nella piana di Gioia e Hipponion, la futura Vibo Valentia. Le origini di Reghion sono, invece, di natura squisitamente strategica e militare dal momento che la città nacque come piazzaforte di Zancle per il controllo anche della sponda calabra dello Stretto. Del resto, l orografia del territorio, con i contrafforti dell Aspromonte a pochissimi chilometri dalla costa non consentiva il reperimento di territorio agricolo da coltivare a cereali o colture comunque estensive; una modesta produzione agricola riguardava la vite e l olivo, mentre, similmente a Locri, venne sviluppato il settore artigianale (ceramiche reggine sono state rinvenute sino in Spagna) e soprattutto quello della cantieristica navale, militare e commerciale, a cui i boschi dell Aspromonte fornivano il necessario legname. Tuttavia, l attività prevalente della città era rappresentata da commercio ed il porto rappresentava il cuore dell economia reggina, punto di partenza per le merci prodotte in tutta la regione e punto di arrivo e di attracco di numerose navi che garantivano con i dazi doganali un importante flusso finanziario. L area di influenza della città si spingeva a sud, grosso modo, fino a Capo Spartivento, al confine con il territorio di Locri, e sul versante tirrenico fino al promontorio del monte S. Elia. La dominazione romana: dal Dromos alla via Popilia La conquista romana segnò una svolta profonda nell economia delle città magno greche, che videro iniziare una fase di lento ma inarrestabile declino, ma soprattutto segnò una frattura radicale nella struttura insediativa e nell uso del territorio. Durante il periodo greco, infatti, il versante jonico della QTR/P parte II Quadro Conoscitivo 1- Territori Regionali di Sviluppo dicembre

6 regione era stato quello in cui si erano concentrati i principali insediamenti ed interessi economici, conseguenza ovvia della maggiore vicinanza con la madrepatria delle colonie, ma anche della presenza di maggiori aree pianeggianti da destinare alla produzione agricola. Le principali relazioni territoriali avvenivano sul versante jonico ed il Dromos, la principale via di comunicazione, collegava lungo la costa Reghion con Locri, Crotone e Sibari, proseguendo vero Metaponto e Taranto. Da questo asse di innervamento principale, come abbiamo già detto, risalendo lungo le vallate dei fiumi, si diramavano i percorsi di collegamento verso l interno e verso la costa tirrenica. Questa forma di strutturazione territoriale si modificò sostanzialmente con la conquista della Calabria da parte di Roma, a seguito della quale, i collegamenti lungo la costa tirrenica, in direzione della capitale, presero il sopravvento rispetto a quelli che, dal versante jonico, si dirigevano verso la Grecia. I Romani, inoltre, erano, come è noto, degli abili costruttori di strade, in grado di superare con la loro tecnologia ostacoli di carattere morfologico, laddove i predecessori avevano fallito. Cosicchè, attorno al 132 a.c., si procedette alla realizzazione di una strada che collegava Roma con Reggio Calabria denominata via Popilia. La via Popilia entrava in Calabria all altezza di Campo Tenese e lungo la valle del Coscile raggiungeva Morano e Catrovillari; da qui si risaliva la valle del Crati raggiungendo Cosenza per ridiscendere lungo il Savuto, sino a raggiungere Nicastro e quindi Hipponion, Nicotera e la Piana di Gioia. La strada dunque si arrampicava lungo le propaggini aspro montane per raggiungere Calanna, in prossimità della città di Reggio. Il tracciato della via Popilia, che privilegiava il versante tirrenico, segnò l inizio di un lento declino dei territori e delle città del versante jonico. Fig. 1: La Tabula Peutingeriana Fonte: Riprodotto da (consultato il 10/12/2008). L interminabile Medioevo Con la caduta dell impero romano inizia un lunghissimo periodo di declino dell economia e del ruolo della regione Calabria che si protrarrà fino alle soglie dell Ottocento, all indomani dello spaventoso terremoto del 1783, periodo caratterizzato da un economia di stampo prettamente feudale; un periodo caratterizzato da un profondo isolamento di carattere territoriale a cui corrisponde un parallelo isolamento di carattere economico e culturale. Le condizioni insediative mutano profondamente, soprattutto con riferimento al periodo greco e ridisegnano una diversa geografia della regione. Il declino economico, iniziato già in periodo romano, aveva comportato un sostanziale abbandono dell attività di presidio del territorio interno. La conseguenza era stata un peggioramento delle condizioni idrogeologiche del territorio, oggetto in precedenza di un intenso sfruttamento dei boschi. In un periodo di frequenti incursioni di pirati saraceni lungo le coste 6 QTR/P parte II Quadro Conoscitivo 1- Territori Regionali di Sviluppo dicembre 2009

7 della regione, le aree pianeggianti costiere vennero progressivamente abbandonate dalle popolazioni che cercavano insediamenti più sicuri verso l interno. Venivano meno, di conseguenza, le attività di tutela del territorio, prime fra tutte il drenaggio delle foci dei fiumi; cosicché per effetto di sempre più frequenti alluvioni, dovute ai disboscamenti montani ed al conseguente degrado, e prive delle necessarie azioni di drenaggio, le pianure costiere, un tempo fonte di ricchezza della regione, si trasformarono, col tempo, in zone acquitrinose ed inabitabili. Il lunghissimo periodo medievale, se da un punto di vista economico, vide il diffondersi del latifondo improduttivo, da un punto di vista insediativo vide un massiccio trasferimento di popolazione ed insediamenti verso l interno nelle zone collinari o montane, in luoghi spesso di difficile accessibilità. Un economia autarchica e di sussistenza si impose su gran parte del territorio regionale, caratterizzato dalla presenza di centri di ridotte dimensioni spesso in condizioni di isolamento. Difficoltà di carattere orografico e degrado delle infrastrutture viarie crearono una condizione di difficile accessibilità all interno del territorio regionale e delle relazioni di questo con l esterno; la Calabria, di fatto, era esclusa dai collegamenti con il resto d Italia, dal momento che i collegamenti fra Napoli e le città siciliane avvenivano quasi esclusivamente via mare, saltando di fatto la Calabria. I grandi sistemi territoriali costruiti attorno alla città greche si frantumarono in una miriade territori feudali che nel 1600 avevano raggiunto le 100 unità, con una economia di sussistenza e scarse relazioni territoriali. La catastrofe sismica del 1783 e la nascita della Calabria moderna La scoperta della Calabria, come è stato evidenziato da diversi autori avvenne all indomani dello spaventoso terremoto del 1783 che distrusse e danneggiò decine di centri soprattutto nelle province di Reggio Calabria e Catanzaro. Ma, al di là delle profonde distruzioni apportate, il terremoto ebbe due importanti conseguenza che cambiarono in un certo senso la storia della regione e il suo sistema insediativo, come sostiene Lucio Gambi. La prima importante conseguenza, come accennavamo in precedenza, fu la scoperta per l opinione pubblica dell epoca di una regione di cui, di fatto, si sapeva poco o nulla. A questa scoperta contribuirono in maniera determinante le spedizioni di soccorso organizzate dal Re di Napoli, al seguito delle quali scesero in Calabria studiosi ed intellettuali dell epoca a rendersi contro delle condizioni sociali ed economiche in cui si trovava la regione. Seconda e forse più importante conseguenza fu l avvio, con la ricostruzione dei centri distrutti di un nuovo processo di inurbamento delle aree costiere, fino ad allora scarsamente popolate. Nel dover rilocalizzare i centri distrutti dal terremoto, venute meno le necessità di proteggersi dalle incursioni dei pirati saraceni, si scelsero dei siti meno interni, in luoghi più pianeggianti e più prossimi alla fascia costiera. Fu l inizio di un sostanziale stravolgimento del sistema insediativo che, con l Unità d Italia e con la realizzazione delle infrastrutture ferroviarie e viarie localizzate lungo la fascia costiera, subì una ulteriore accelerazione, portando la popolazione calabrese a ridistribuirsi in maniera sostanziale. Un processo inarrestabile, protrattosi per oltre 2 secoli, che ha completamente ridisegnato il sistema insediativo regionale e che ha visto un decisivo spostamento della popolazione dalle aree più interne e di montagna a quelle pianeggianti e costiere. QTR/P parte II Quadro Conoscitivo 1- Territori Regionali di Sviluppo dicembre

8 I processi di emigrazione e l abbandono delle aree interne All indomani dell Unità d Italia le condizioni di arretratezza economica in cui versava la regione diedero vita ad un processo di emigrazione senza precedenti che per una prima fase, alla fine del secolo, si orientò verso i territori d oltre oceano, soprattutto verso gli Stati Uniti e l Argentina. 1.2 ASSETTO E DINAMICHE DEL TERRITORIO Una regione di piccoli centri e con una debole armatura urbana Al censimento del 2001 la popolazione complessiva della regione ammontava a abitanti distribuiti su complessivi 409 comuni. Di questi, uno solo, Reggio Calabria superava la soglia dei abitanti, mentre quattro (Catanzaro, Cosenza, Lamezia e Crotone) erano compresi fra i 50 ed i abitanti. Complessivamente la popolazione dei centri urbani oltre i abitanti rappresentava poco meno di un quarto dell intera popolazione regionale. Nei 31 comuni con oltre 10 mila abitanti viveva una popolazione di unità (il 26,17% del totale), mentre circa la metà della popolazione regionale viveva in comuni al di sotto dei abitanti, ed in particolare, quasi un terzo della popolazione, ovvero oltre abitanti, risiedeva nei 326 comuni con una popolazione al di sotto della soglia dei abitanti. Questi dati complessivi danno un idea delle condizioni insediative nella regione, caratterizzata da una debole armatura di città di medie dimensioni. L aspetto negativo principale di questo quadro è la incapacità dell armatura urbana di erogare, per assenza di soglia dimensionale, un livello di servizi superiori, tipici delle grandi concentrazioni urbane e, in ultima istanza, di rappresentare dei decisivi motori di sviluppo, se è vero, come ormai tutti i documenti e gli studi in tal senso tendono a sottolineare, le città sono i luoghi privilegiati dell innovazione tecnologica, della ricerca e dello sviluppo. Dall altro lato, tuttavia, la piccola dimensione delle città calabresi garantisce ancora ai suoi abitanti i vantaggi tipici delle comunità : buoni livelli di relazione sociale, minori problemi di congestione e traffico, ecc.; inoltre, la presenza diffusa sul territorio di tanti centri minori, alcuni dei quali di pregevole valore storico culturale, rappresenta una caratteristica risorsa della regione per uno sviluppo del turismo eco sostenibile ed un indispensabile presidio umano all interno di un territorio altamente vulnerabile. La strategia di fondo del QTR è, dunque, quella di creare la rete delle città calabresi, di immaginare la nostra regione come fosse un sistema integrato di 2 milioni di abitanti e con un livello di servizi ed infrastrutture adeguato a tale dimensione insediativa. Una rete urbana composta non da una trama omogenea, ma da una maglia principale con pochi significativi nodi, che dovrà comprendere, al suo interno, delle maglie più fitte, o, in altri termini, una rete di reti. La maglia principale è rappresentata dai più importanti nodi urbani regionali e dalle principali infrastrutture a rete (di trasporto, energetiche, delle telecomunicazioni, ecc..); le trame secondarie potranno collegarsi a quella principale con un numero diverso e variabile di nodi, a seconda del livello di integrazione necessario in considerazione del ruolo specifico svolto dalla sotto rete. Relazioni e forme di integrazione fra le reti secondarie sono possibili ed auspicabili senza necessariamente dover passare attraverso un nodo o la rete principale. Questa rete delle reti delle città calabresi dovrà fondarsi sul principio che le funzioni rare e di livello superiore potranno necessariamente localizzarsi solo in alcuni nodi piuttosto che in altri, in altri termini, i diversi centri regionali dovranno necessariamente specializzarsi e le funzioni superiori da essi erogate interesseranno territori vasti. Questa integrazione fra sistemi e reti urbane, diversamente specializzate, potrà garantire, per ogni servizio o infrastruttura, quelle soglie demografiche necessarie, ma presuppone anche un forte incremento del sistema relazionale che dovrà garantire un adeguato livello di accessibilità ai 8 QTR/P parte II Quadro Conoscitivo 1- Territori Regionali di Sviluppo dicembre 2009

9 diversi nodi di servizi specializzati da ampie aree del territorio regionale. Secondo importante obiettivo, dunque, è quello di una politica dei servizi e delle attrezzature del territorio mirata, che sappia cogliere le specificità e le potenzialità che ogni sistema territoriale offre e puntare su specializzazione e integrazione fra funzioni e territori diversi. Da quanto sopra, emerge il terzo fondamentale obiettivo che è quello di un rafforzamento del sistema relazionale onde garantire adeguati livelli di accessibilità a tutto il territorio ed in particolare ai nodi principali erogatori di servizi. Tabella n.1: Popolazione residente nei comuni della Calabria per classi dimensionali (2001) Classi dimensionali (popolazione residente) Numero comuni Popolazione residente v.a. % > ,97 DA 50 A ,85 DA A ,17 DA 5000 A ,84 DA 2000 A ,14 < ,03 Totale Calabria ,00 Fonte: Ns. elaborazione su dati Istat, 14 Censimento della Popolazione e Abitazioni (2001), banca dati DaWinci, (consultato il 12/12/2008). 1.3 L ARTICOLAZIONE DEL SISTEMA TERRITORIALE Caratteristiche funzionali e gerarchia dei centri L obiettivo di creare delle reti locali di comuni, allo scopo di garantire una migliore e più adeguata dotazione di servizi, una più efficace politica di protezione dell ambiente e del paesaggio e maggiori opportunità e prospettive di sviluppo economico, necessita di una lettura dell attuale articolazione del territorio regionale che faccia emergere, laddove esistono, sistemi territoriali insediativi caratterizzati dalla presenza di più centri. Tali sistemi territoriali potranno caratterizzarsi per la presenza di un sistema di relazioni di carattere funzionale (un centro urbano principale ed il suo bacino di gravitazione) o dalla presenza di un elemento di unitarietà geografico-ambientale (la Sila, l Aspromonte) o da una particolare identità di carattere storico culturale (l Area Grecanica), o dalla compresenza di più di uno dei fattori appena elencati. Allo scopo di individuare tali Territori Regionali di Sviluppo Sostenibile si è proceduto ad una analisi delle relazioni di carattere funzionale che caratterizzano il territorio regionale, partendo in primo luogo, dalle caratteristiche funzionali ed economiche dei singoli centri urbani della regione e ad una prima classificazione degli stessi in base alle loro caratteristiche funzionali, ovvero alla loro capacità di porsi come centri di erogazione di servizi e di organizzazione del territorio circostante. L indagine sulle caratteristiche funzionali e sulla gerarchia dei centri urbani della regione è stata avviata mediante un esame dei dati censuari (Istat, 2001) sulla distribuzione della popolazione dei singoli comuni e delle differenti attività economiche. Allo scopo di evidenziare la capacità di attrazione dei singoli centri urbani sono state considerate le percentuali degli addetti di quei settori ed attività economiche in grado di QTR/P parte II Quadro Conoscitivo 1- Territori Regionali di Sviluppo dicembre

10 rappresentare delle funzioni attrattive nei confronti del territorio circostante. I settori che abbiamo considerato come significativi di una dimensione urbana sono: - il commercio e le attività finanziarie ed assicurative; - la logistica ed i trasporti; - la pubblica amministrazione ed i servizi sociali; - l istruzione e la ricerca scientifica (relativamente ad Università e istruzione superiore); - la sanità. Per ognuno dei settori considerati è stata calcolata la percentuale degli addetti sul totale degli addetti complessivi a tutti i settori di attività economica; la somma complessiva degli addetti ai settori terziari considerati (indice di terziarizzazione), è stata moltiplicata per un coefficiente correttivo che tenesse conto del peso demografico del singolo centro ottenendo un valore della capacità attrattiva esercitata da ogni centro. Tale punteggio varia dal valore massimo di Cosenza di 1195, ai valori di poco superiori allo zero, per quei comuni rurali con poche centinaia di abitanti. Sulla base del punteggio ottenuto è stata stilata una graduatoria della Capacità attrattiva e di servizio dei centri urbani calabresi, che abbiamo articolato in 5 differenti tipologie: - Centri urbani di livello regionale; sono quei centri che per la pluralità (le funzioni erogate interessano diversi settori di attività) ed il livello (alcune di queste funzioni esercitano la loro influenza su l intera regione o su territori di più province) delle funzioni erogate, rappresentano dei poli funzionali attrattori per l intero territorio regionale: Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria; - Centri urbani di livello sub-regionale; sono dei centri che esercitano la loro capacità attrattiva in ambiti territoriali provinciali o, per una specifica funzione, su territori che interessano più province. Fanno parte di questa categoria: Crotone, Rende, Vibo Valentia, Lamezia Terme; - Centri urbani di livello comprensoriale (punteggio >50 e <200); sono centri erogatori di un significativo numero di funzioni con effetti su ampie porzioni dei rispettivi territori provinciali; - Polarità urbane minori (punteggio compreso fra 10 e 50); sono centri che esercitano una funzione attrattiva su un ridotto bacino di comuni di dimensioni minori; - Centri secondari privi di funzioni attrattive (punteggio inferiore a 10); sono centri con un livello di funzioni terziario direzionale pressoché irrilevanti, e che formano i bacini gravitazionali dei centri maggiori di attrazione. Appartiene a questa categoria la quasi totalità dei comuni della regione, circa 350 su un totale di 409. Gerarchia dei principali centri urbani della Calabria secondo il livello di funzionalità 1. Centri urbani di livello regionale: Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria. 2. Centri urbani di livello sub- regionale: Crotone, Lamezia Terme, Rende, Vibo Valentia. 3. Centri urbani di livello comprensoriale: Acri, Amantea, Castrovillari, Corigliano Calabro, Gioia Tauro, Locri, Palmi, Paola, Rossano, Siderno, Soverato, Villa San Giovanni. 4. Polarità urbane minori: Belvedere Marittimo, Bisignano, Botricello, Bova Marina, Bovalino, Cariati, Cassano allo Jonio, Castrolibero, Chiaravalle Centrale, Cinquefrondi, Cittanova, Cetraro, Cirò Marina, Cotronei, Cutro, Davoli, Diamante, Fuscaldo, Gioiosa Jonica, Girifalco, Isola di Capo Rizzuto, Jonadi, Marcellinara, Marina di Gioiosa Jonica, Melito di Porto Salvo, Montalto Uffugo, Montepaone, Mormanno, Nicotera, Petilia Policastro, Pianopoli, Pizzo Calabro, Polistena, Praia a Mare, Ricadi, Roccella Jonica, Rogliano, San Ferdinando, San Giovanni in Fiore, 10 QTR/P parte II Quadro Conoscitivo 1- Territori Regionali di Sviluppo dicembre 2009

11 San Marco Argentano, Satriano, Scalea, Scilla, Sellia Marina, Serra San Bruno, Settingiano, Soriano Calabro, Soveria Mannelli, Spezzano Albanese, Spezzano della Sila, Taurianova, Tiriolo, Trebisacce, Tropea, Villapiana, Zumpano. QTR/P parte II Quadro Conoscitivo 1- Territori Regionali di Sviluppo dicembre

12 Fig. 2. Gerarchia dei centri urbani della Calabria secondo la capacità di attrazione Fonte: elaborazione su dati Istat, 8 Censimento dell'industria e dei servizi (2001), banca dati DwCis, (consultato il 20/11/2008). 12 QTR/P parte II Quadro Conoscitivo 1- Territori Regionali di Sviluppo dicembre 2009

13 Fig. 3. Popolazione residente nei comuni della Calabria (classi di variazione percentuale ). Fonte: elaborazione su dati Istat, 14 Censimento della Popolazione e Abitazioni (2001), banca dati DaWinci, (consultato il 12/12/2008). QTR/P parte II Quadro Conoscitivo 1- Territori Regionali di Sviluppo dicembre

14 La fig. 3 rappresenta le cinque classi di comuni distinti secondo l andamento della popolazione. Come si può notare la stragrande maggioranza dei comuni della regione presenta un andamento negativo o stazionario, mentre solo una percentuale ridotta di comuni (83 su 409) presenta un saldo demografico positivo. Le cinque classi in cui sono distinti i comuni sono: Comuni con sensibile incremento demografico (superiore a +25%). Questa classe comprende appena 21 comuni su 409; tredici di questi sono comuni dell hinterland casentino, nella stragrande maggioranza con popolazione di poche migliaia di abitanti, con le uniche eccezioni di Rende e Montalto Uffugo quest ultimo passato dai circa abitanti del 1981 ai circa (+45,6%). In tali comuni l incremento di popolazione è, presumibilmente, conseguenza di un trasferimento della stessa dal centro urbano principale (Cosenza infatti nello stesso periodo passa da a abitanti, con un decremento di oltre il 30%) verso le zone più periferiche dell area metropolitana. Anche gli altri comuni di questa classe sembrano esser cresciuti come effetto di un processo di crescita o di spopolamento di un comune più grande limitrofo: è il caso di Jonadi Vibo Valentia, Crosia Rossano, Davoli Soverato e Marcellinara e Settingiano, due comuni questi ultimi gravitanti nell area di influenza di Catanzaro. Unica eccezione in questo quadro sono i comuni di Scalea e Tortora, nel Tirreno cosentino la cui forte dinamica demografica sembrerebbe legata allo sviluppo turistico dell area ed alla presenza di seconde case. Comuni con incremento demografico (da +5% a +25%). Sono comuni che nel corso di questi 20 anni hanno registrato un certo incremento demografico. All interno di questa tipologia rientrano in buona parte tutti i principali centri che abbiamo individuato come centri erogatori di servizi a livello sub regionale o comprensoriale, ovvero Lamezia e Vibo Valentia, Corigliano, Rossano, Palmi, Siderno, ecc. Lo sviluppo demografico di questi centri è la conferma della loro capacità di erogare un discreto livello di servizi per l organizzazione del territorio circostante. In tale categoria rientrano, inoltre, dei centri limitrofi ai grandi centri urbani regionali. Comuni in stagnazione (valori compresi fra -5% e +5%). Sono poco meno di un quarto del complesso dei comuni calabresi nei quali vivevano complessivamente al abitanti circa. Comuni in decremento demografico (da -5% a -25%). Comuni in forte decremento demografico (decremento >-25%). Si tratta di 56 comuni localizzati per lo più nelle aree montane dell Aspromonte, della Sila e del Pollino. 1.4 LA GERARCHIA DEI TERRITORI REGIONALI A partire dalla individuazione dei principali poli urbani regionali che presentano una significativa capacità di attrazione in termini di erogazione di servizi terziari, commerciali, culturali, sanitari, etc., ci si è mossi per individuare quelle vaste porzioni di territorio regionale che rappresentano dei sistemi territoriali con caratteri unitari. Tali sistemi possono ritrovare la propria unitarietà in considerazione di diversi fattori quali: la struttura delle relazioni funzionali al loro interno, una sedimentazione di carattere storico e culturale, una omogeneità da un punto di vista geografico o del paesaggio o, più spesso, dalla combinazione dei diversi fattori considerati. La geografia e la storia del territorio regionale, con le loro sedimentazioni secolari, le identità culturali, hanno rappresentato un riferimento fondamentale per una verifica delle strutture territoriali alla luce dei dati statistici in nostro possesso e di una serie di analisi e studi già elaborati in altra sede, tra cui: - i Sistemi Locali del Lavoro (SLL), come definiti dal censimento Istat del 2001, - le Linee Guida della pianificazione regionale, 14 QTR/P parte II Quadro Conoscitivo 1- Territori Regionali di Sviluppo dicembre 2009

15 - la Carta dei Luoghi, - il Quadro Strategico Territoriale Regionale (QSTR), - i Progetti Integrati Territoriali (PIT) del POR Calabria Sono stati nel complesso individuati 21 Territori Regionali, articolati secondo le seguenti tipologie: - Sistemi urbani regionali ed aree metropolitane, ovvero quei sistemi territoriali a forte caratterizzazione urbana organizzati attorno ai poli urbani regionali di Reggio Calabria, Cosenza, Catanzaro; - Sistemi urbani sub-regionali, ovvero quei sistemi territoriali a forte caratterizzazione urbana organizzati attorno ai poli urbani sub-regionali di Crotone, Lamezia e Vibo Valentia; - Sistemi complessi policentrici, sono dei sistemi territoriali complessi, caratterizzati dalla presenza di più polarità urbane, comprendenti in buona parte quelli che abbiamo definito centri urbani di livello comprensoriale, con i rispettivi bacini gravitazionali, collegate da un sistema di relazioni che tendono a configurare un unità geografico funzionale. - Sistemi territoriali minori, sono delle unità territoriali demograficamente ed economicamente meno rilevanti, caratterizzate da specializzazione funzionale, con forte presenza di aree a caratterizzazione rurale o agricola, nei quali è spesso prevalente la componente geografica e paesaggistica. I sistemi urbani regionali e le aree metropolitane Area metropolitana dello Stretto. Occupa la parte più meridionale della Calabria, quella che si affaccia appunto lungo la costa prospiciente lo Stretto di Messina ed il cui territorio risale sino ad interessare l intero versante meridionale del massiccio aspromontano. Il sistema è imperniato sull area urbana del comune di Reggio Calabria che con i suoi abitanti circa rappresenta il più popoloso comune della regione. Il nucleo centrale del sistema è rappresentato dalla conurbazione costiera di Reggio Calabria, Campo Calabro e Villa S. Giovanni, nodo centrale di trasporto in quanto terminale di transito per l attraversamento dello Stretto. Attorno a tale sistema urbano costiero si dispone una cerchia di 6 piccoli comuni collinari, alcuni dei quali giungono fino ai primi contrafforti montani (circa abitanti complessivamente). Aggregato all area metropolitana un sistema insediativo imperniato sui centri di Scilla e Bagnara Calabra ( abitanti complessivi), un tratto di costa alta di grande suggestione paesaggistica (la Costa Viola) e di grandi potenzialità turistiche. Il Sistema in esame rappresenta una delle massime concentrazioni di funzioni di servizio della regione (Università, attività amministrative, produttive e commerciali) e, forse, la massima concentrazione, da un punto di vista dei trasporti (Autostrada A3, Aeroporto, porto commerciale, scali ferroviari di Reggio Calabria e Villa S. Giovanni) e si pone ad essere la naturale piattaforma logistica della regione verso la Sicilia e le coste meridionali del Mediterraneo. La popolazione complessiva assomma a abitanti, la più alta dimensione insediativa della regione. Area metropolitana di Cosenza-Rende e dei Casali (ab circa). Rappresenta il sistema territoriale più complesso ed articolato della regione per il numero dei centri interessati. Da un punto di vista geografico interessa la parte mediana della valle del fiume Crati e le sue propaggini collinari, anche se una porzione di territorio di alcuni comuni interessati si spinge sino agli altipiani silani. Il nucleo centrale della conurbazione è imperniato sui centri di Cosenza e Rende con rispettivamente 80 e 35 mila abitanti circa. Attorno alla conurbazione gravita un sistema di 15 comuni minori, fra i quali emergono per dimensione demografica e livello di servizi i centri di Castrolibero e Montalto Uffugo, alcuni dei quali mantengono la loro originaria funzione agricola, altri ormai individuabili come una vera e propria periferia suburbana. Attorno a questo sistema principale gravitano due sotto sistemi secondari. Il primo rappresentato dai 10 comuni della Comunità montana Silana, che, pure inglobati nell area metropolitana cosentina, presentano QTR/P parte II Quadro Conoscitivo 1- Territori Regionali di Sviluppo dicembre

16 un ampia porzione di territorio montano caratterizzato dalla presenza del polo turistico di Camigliatello e Lorica. Il secondo sistema aggregato è rappresentato dai comuni che occupano la parte settentrionale della media valle del Crati. Si tratta di un sistema di 10 piccoli comuni fra i quali Bisignano rappresenta l unico centro con una minima dotazione di servizi ed attività terziario direzionali. Il sistema territoriale si caratterizza da un punto di vista funzionale per la presenza dell Università della Calabria, la più importante della regione, e dal suo ruolo trainante nel campo delle attività formative e di ricerca. Il polo urbano regionale di Catanzaro ( abitanti). Il sistema territoriale occupa il versante jonico del cosiddetto istmo catanzarese, ovvero la porzione di territorio regionale con minima distanza fra la costa tirrenica e quella jonica. Da un punto di vista funzionale l area è imperniata sul comune di Catanzaro, che rappresenta la massima concentrazione amministrativa della regione, in quanto capoluogo e sede della Giunta regionale, con tutte le attività di servizio e direzionali ad essa connesse. Il comune stesso si presenta come una piccola area metropolitana con il centro urbano- storico principale, in posizione collinare, a pochi chilometri dalla costa, ed una serie di centri minori cresciuti lungo la vallata del Corace (Germaneto, S. Maria, Catanzaro Lido) oggi interessati da forme di urbanizzazione diffusa dove si stanno decentrando importanti attività di carattere direzionale (Università, Regione) e produttivo (PIP di Germaneto). Attorno al capoluogo si distribuisce una cintura di comuni di piccole dimensioni, con una popolazione complessiva di circa ab., fra i quali, Tiriolo sembra essere l unico con una minima presenza di funzioni urbane. Lungo la costa Jonica, a nord ed a sud del centro di Catanzaro Lido, sono individuabili due piccoli sistemi insediativi costieri, caratterizzati dalla presenza diffusa di seconde case, quello meridionale con il centro di Borgia e quello settentrionale, composto da 5 centri fra i quali nessuno sembra presentare un livello significativo di servizi a scala urbana. I sistemi urbani sub regionali Crotone e il Marchesato ( ab.). Il sistema territoriale urbano di Crotone occupa la parte costiera e pianeggiante del Marchesato, quella porzione del territorio regionale, storicamente caratterizzata dalla presenza del Latifondo, compresa fra la Sila, da un lato e la costa jonica dall altro, oggi corrispondente grossomodo con l attuale provincia di Crotone. Il nucleo centrale è rappresentato dal centro urbano di Crotone ( abitanti circa), mentre l area di gravitazione è caratterizzata dalla presenza di due grossi centri di origine rurale feudale, oggi con una discreta presenza di funzioni urbane, Cutro ed Isola Capo Rizzuto. A questo sistema principale è funzionalmente aggregato il sub-sistema insediativo imperniato sul centro urbano di Cirò, caratterizzato per la presenza degli omonimi vigneti Doc, una delle produzioni agricole più importanti della regione. L area di Crotone ha rappresentato, a partire dagli anni 50, il polo industriale più importante della Calabria (polo chimico della Pertusola), attività oggi in crisi. Il sistema, nel suo complesso, presenta ottime potenzialità di sviluppo legate alla produzione agricola, alla presenza di importanti aree archeologiche, alla tradizione imprenditoriale, e dispone anche di un sistema infrastrutturale adeguato (aree industriali, porto, aeroporto), ma, paradossalmente, insufficiente per quanto riguarda i collegamenti ferroviari e stradali; quest ultimo aspetto ha costretto quest area ad una relativa forma di isolamento rispetto alle altre aree forti del territorio regionale. Lamezia Terme. L area urbana di Lamezia Terme ( abitanti) occupa il versante tirrenico dell istimo catanzarese ed è morfologicamente caratterizzata dall ampia pianura creata dal corso del fiume Amato, una delle più grandi della Calabria ed una delle aree a maggiore produttività agricola. Nella cerchia collinare attorno alla piana si sono storicamente localizzati i centri abitati, compreso il nucleo principale di Nicastro, nonché un gruppo di centri minori che oggi gravitano su Lamezia Terme. Un sub sistema 16 QTR/P parte II Quadro Conoscitivo 1- Territori Regionali di Sviluppo dicembre 2009

17 insediativo aggregato è rappresentato da una serie di comuni costieri, oggi caratterizzati da una diffusa quanto devastante presenza di seconde case. La favorevole morfologia pianeggiante ha favorito lo sviluppo di un agricoltura ad elevata produttività e l insediamento di una delle principali aree industriali della Calabria. La posizione baricentrica rispetto alla regione, la vicinanza di Catanzaro e Cosenza, hanno favorito lo sviluppo di Lamezia Terme come principale nodo di trasporto con la localizzazione dell aeroporto regionale. Di conseguenza l area sta in parte fungendo da localizzazione per attività decentrate dal capoluogo, in virtù dell elevata accessibilità e tende sempre più a saldarsi funzionalmente con il sistema catanzarese. Il sistema urbano di Vibo Valentia-Pizzo Calabro. L area urbana di Vibo Valentia si presenta come un sistema urbano diffuso che dalla piana di Vibo discende verso la costa sino ad interessare il centro di Pizzo Calabro, anche se quest ultimo sembra comunque rappresentare la testata terminale del sistema turistico costiero Nicotera Tropea. Il sistema insediativo è composto da 19 comuni con una popolazione complessiva di abitanti. Cuore del sistema è una conurbazione di circa abitanti attorno al polo urbano di Vibo Valentia ( abitanti) e che interessa i centri di Pizzo, lungo la costa tirrenica, Sant Onofrio e Stefanaconi, nelle immediate adiacenze di Vibo. Attorno al nucleo centrale si situa un gruppo di 6 comuni, di cui il più popoloso, Mileto conta poco più di abitanti, funzionalmente dipendenti e gravitanti su di esso e la cui popolazione complessiva assomma a circa abitanti; insieme le due aree compongono un sistema urbano diffuso di circa abitanti. I sistemi complessi policentrici La piana di Sibari. Il sistema urbano policentrico della piana di Sibari ( abitanti) occupa la parte più settentrionale del versante costiero jonico della regione, fino al confine con la Basilicata; un ampia pianura creata dal tratto finale del corso del fiume Crati. Storicamente i centri urbani erano localizzati lungo le prime pendici collinari attorno alla piana, ma oggi l urbanizzazione ha maggiormente interessato la pianura costiera con forme insediative diffuse. La parte centrale del sistema è caratterizzata dalla presenza di due centri di medie dimensioni, con una popolazione di mila abitanti ciascuno, Rossano e Corigliano, che rappresentano i poli organizzatori dell intero sistema. Lungo la costa nord, al margine dell area centrale sono individuabili due sub sistemi minori, il primo organizzato attorno al polo di Cassano allo Jonio ( ab.), il secondo attorno a quello di Trebisacce (9000 ab.) che assommano complessivamente circa abitanti. La pianura ha favorito lo sviluppo di una delle aree agricole più produttive della regione (agrumi, clementine), di attività produttive (area industriale di Schiavonea Corigliano) ed oggi il sistema della piana di Sibari rappresenta una delle aree più dinamiche della regione e l interfaccia regionale verso la Basilicata e la Puglia. Il sistema costiero turistico del tirreno cosentino. Si tratta di un sistema insediativo lineare costiero che si estende per circa un centinaio di chilometri senza soluzione di continuità da un punto di vista dell edificato e che interessa nel complesso una trentina di comuni. I nuclei originari preesistenti erano tradizionalmente localizzati a pochi chilometri dalla costa sulle prime propaggini della Catena costiera paolana, una catena montuosa in prossimità appunto della costa tirrenica, mentre nella stretta fascia costiera fra la catena ed il mare negli ultimi anni si sono sviluppati insediamenti di seconde case alimentate dalla domanda interna ma soprattutto da quella proveniente da regioni limitrofe (Campania in primo luogo). Questo sviluppo incontrollato di insediamenti edilizi e turistici rappresenta la più grave alterazione che sia stata fatta al territorio ed al paesaggio della regione. Centro principale del sistema è Paola, mentre altri nuclei urbani di una certa importanza sono Amantea, Cetraro, Belvedere, Diamante, QTR/P parte II Quadro Conoscitivo 1- Territori Regionali di Sviluppo dicembre

18 Scalea, Praia a Mare. Il sistema configura certamente il più importante comprensorio turistico della regione, ma presenta, proprio per questo, rilevanti problemi di recupero ambientale e paesaggistico. La Piana di Gioia Tauro. Il sistema territoriale della Piana di Gioia Tauro ( abitanti circa) interessa il territorio dell omonima pianura creata dal corso dei fiumi Metramo e Mesima e delimitata a sud dal massiccio aspromontano ed a nord dalle Serre. Presenta un sistema insediativo piuttosto articolato nel quale si possono individuare tre fasce, una costiera, una centrale ed una pedemontana. La fascia costiera presenta un sistema insediativo imperniato sui due principali centri, Palmi e Gioia Tauro, ambedue con una popolazione che sfiora i abitanti e che assieme rappresentano il polo organizzatore del sistema. La parte interna che dalla pianura vera e propria giunge a lambire la prime aree collinari è caratterizzata dalla presenza di alcuni centri di medie dimensioni e con una discreta dotazione di funzioni urbane, fra i quali spicca Polistena ( ab. circa), e quindi Taurianova e Cittanova con popolazione ciascuna attorno ai abitanti. La terza fascia interessa un insieme di piccoli comuni pedemontani con caratteristiche rurali. Storicamente sede delle più importanti attività agricole del reggino (oliveti, agrumi) il sistema fonda le sue principali prospettive di sviluppo sulla presenza del grande porto container di Gioia Tauro entrato in funzione da poco più di un decennio. Il sistema urbano lineare della Locride. La Locride rappresenta storicamente quella porzione di territorio del versante jonico reggino, dominio dell antica colonia greca di Locri, geograficamente compresa fra Capo Bruzzano a Sud, il corso dello Stilaro a Nord e verso l interno dalla catena aspromontana, che si spinge, con le sue propaggini collinari, fino a pochi chilometri dalla costa. La struttura insediativa è caratterizzata da un sistema lineare costiero dove si situano i principali centri urbani e da una corona di piccoli comuni collinari gravitanti sulla costa. Il cuore del sistema è rappresentato da una piccola conurbazione che interessa i centri di Locri, Siderno, Gioiosa Jonica e Marina di Gioiosa, con una popolazione complessiva di circa abitanti e che rappresenta il polo organizzatore dell intero sistema. A nord ed a sud del sistema principale si possono individuare due sub sistemi minori facenti perno rispettivamente sui centri di Bovalino a Sud e Roccella Jonica a Nord. Storicamente considerata una delle aree economicamente più depresse della regione, caratterizzata da una agricoltura di sussistenza, la Locride deve oggi le sue maggiori prospettive di sviluppo ad una costa ancora in parte conservata, alla presenza di importanti resti archeologici, alla prossimità del Parco d Aspromonte, che possono rappresentare delle risorse turistiche da valorizzare. I sistemi insediativi minori Sistemi a carattere prevalentemente rurale L alta Valle del Crati e la comunità Arbereshe. Il sistema territoriale dell Alta Valle del Crati ( abitanti) comprende 22 comuni ed interessa la parte finale del fiume Crati, prima che quest ultimo inizi ad attraversare la piana di Sibari. Si tratta di centri con caratteristiche rurali e semi rurali, privi di significative funzioni di livello urbano con l unica eccezione di S. Marco Argentano. All interno del sistema territoriale ricade una decina di piccoli comuni agricoli di origine albanese, che compongono il nucleo più importante della comunità Arbereshe della regione. La Valle del Savuto. Con appena abitanti apprestante il più piccolo sistema territoriale unitario della regione. Comprende in tutto 18 comuni di piccole dimensioni, tutti facenti parte della Comunità montana del Savuto, alcuni dei quali all interno dei primi contrafforti silani. L unico centro con un minimo livello di erogazione di servizi è Rogliano (5.892 abitanti). Il fiume ha dato il nome alla più 18 QTR/P parte II Quadro Conoscitivo 1- Territori Regionali di Sviluppo dicembre 2009

19 importante e caratteristica risorsa dell area, il vino DOC Savuto, i cui vigneti si ritrovano in particolare nei comuni di Rogliano e Scigliano. L Alto Marchesato. Il sistema territoriale dell Alto Marchesato ( abitanti) riguarda la metà interna della provincia di Crotone e comprende due sistemi insediativi che si identificano con due diverse comunità montane a sud e a nord della valle del Neto: l Alto Crotonese e l Alto Marchesato. Il centro più importante, anche se non considerabile in assoluto di livello urbano è Petilia Policastro con circa abitanti. Le Pre Serre catanzaresi. Interessa la parte meridionale della provincia di Catanzaro, al confine con il Parco regionale delle Serre, che interessa in larga misura la provincia di Vibo. La popolazione complessiva è di circa abitanti, distribuiti su 15 comuni, il più importante dei quali per livello di funzioni urbane e servizi offerti è Chiaravalle Centrale con circa abitanti. I sistemi a prevalente carattere turistico Soverato e la costa Jonica catanzarese. Si tratta di un sistema costiero a carattere prevalentemente turistico imperniato sul centro urbano di Soverato ( abitanti circa) con una popolazione complessiva di abitanti ed interessa una fascia di circa 30 chilometri a partire dal confine con la provincia di Reggio Calabria, dove le seconde case si alternano a tratti di spiaggia con insediamenti turistico ricettivi. Il sistema turistico di Tropea e il monte Poro. Rappresenta un sistema territoriale ( abitanti) caratterizzato morfologicamente dal grande massiccio del monte Poro con le sue propaggini lungo la costa, che presenta scorci di straordinaria bellezza paesaggistica. Per tale ragione rappresenta il più importante bacino turistico della regione, dopo la costa tirrenica cosentina, incentrato sul centro Tropea (6.836 ab.), di rilevante valore storico paesaggistico e su una serie di comuni che gravitano su di esso, che rappresenta un sottosistema individuabile all interno del sistema complessivo. Un altro piccolo sottosistema fa perno sul comune di Nicotera, nella parte al confine con la provincia di Reggio Calabria, mentre all interno, nei pianori del Poro, si localizzano una serie di piccoli centri a carattere rurale quali luoghi di produzione di alcuni tipici prodotti enogastronomici ( nduia e pecorino del Poro). Le aree dei parchi naturali Castrovillari e il Pollino. Il sistema territoriale ( abitanti circa) interessa il versante calabro del massiccio del Pollino, dall area montana interna sino alle prima propaggini collinari che affacciano lungo l Alta valle del Crati. L intero sistema è articolabile in tre diverse sotto unità. Un area centrale, al confine con l Alta valle del Crati e la Piana di Sibari, contiene al suo interno l unico centro di dimensioni urbane dell intero sistema, Castrovillari (circa abitanti), sede di attività di trasformazione agricola e di un importante area ASI in località Cammarata. Sul versante tirrenico insistono 6 comuni per complessivi abitanti, l unico dei quali con un discreto livello di servizi sembra essere Mormanno. Il versante jonico presenta solo comuni con caratteri esclusivamente rurali. La Sila. Il massiccio della Sila rappresenta il sistema montano più esteso della regione; il sistema insediativo ( abitanti) può essere suddiviso in tre distinte aree. La prima, la più importante, comprende la parte più interna, in territorio cosentino, e presenta un numero ridotto di centri, due dei quali raggiungono dimensioni e livelli di servizio significativi: Acri con circa abitanti ed S. Giovanni in Fiore con circa, i quali rappresentano gli unici poli erogatori di funzioni urbane per l intero sistema. Tale area è in gran parte contenuta all interno del perimetro del Parco nazionale della Sila. Sempre in provincia di Cosenza è possibile individuare un distinto sotto sistema insediativo che QTR/P parte II Quadro Conoscitivo 1- Territori Regionali di Sviluppo dicembre

20 interessa il versante Jonico del massiccio, con un centro principale di servizi urbani rappresentato dal comune di Cariati. Un terzo sottosistema riguarda la cosiddetta Sila catanzarese all interno del quale ricadono 17 comuni per un totale di circa abitanti. Le Serre. La catena delle Serre occupa la parte orientale della provincia di Vibo Valentia, separata dal massiccio del monte Poro dal corso del fiume Mesima. Si tratta di un area di grandissimo valore naturalistico, inserita all interno dell omonimo parco regionale. Il sistema insediativo è composto da 16 comuni in totale con abitanti. Si possono individuare due distinti sottosistemi, il primo, comprendente i comuni che ricadono all interno del parco, fra cui il più importante Serra S. Bruno che ospita la celebre Abbazia; il secondo sottosistema riguarda i comuni che occupano il versante orientale del bacino del Mesima. L Aspromonte. L Aspromonte rappresenta il tratto terminale della catena appenninica ed occupa la parte interna del territorio della provincia di Reggio Calabria. Da un punto di vista insediativo si tratta di un sistema composto da 19 piccoli comuni, tutti con caratteristiche rurali. Il sistema si può suddividere in tre differenti sotto aree. La prima riguarda il versante che affaccia sullo Stretto di Messina, con la stazione sciistica di Gambarie, la seconda interessa il versante che affaccia sulla piana di Gioia Tauro e la terza con i comuni che affacciano sul versante Jonico. Pur inclusi all interno di un unico sistema territoriale, i centri privi di una adeguato livello di funzioni urbane sono costretti a gravitare, anche per le funzioni meno rare sui comuni della costa. Le prospettive di sviluppo sono legate alla valorizzazione delle straordinarie risorse naturali e ai prodotti tipici dell agricoltura, oggi comunque a livelli di sussistenza. L Area Grecanica. Rappresenta una ridotta porzione di territorio della provincia di Reggio Calabria, compresa fra l area metropolitana reggina e la Locride, in parte gravitante sulle due aree più forti, ma individuabile come un sistema unitario in virtù del particolare valore storico culturale, essendo un area storicamente abitata da popolazioni di lingua greca. La volontà del mantenimento e della valorizzazione di tale patrimonio ha creato una spinta dal basso, da parte dei comuni, verso la formulazione di una comune politica di sviluppo. Sono individuabili due sottosistemi organizzati attorno ai due bacini fluviali che attraversano il territorio: quello del Melito, dove si situa il centro di Melito Porto Salvo ( abitanti), che rappresenta il principale polo di servizi dell area, e quello della fiumara dell Amendolea, di straordinario valore paesaggistico, dove sono concentrati i centri più significativi della cultura grecanica. La popolazione complessiva assomma a abitanti. 20 QTR/P parte II Quadro Conoscitivo 1- Territori Regionali di Sviluppo dicembre 2009

TrasporTi e infrastrutture in Calabria

TrasporTi e infrastrutture in Calabria TrasporTi e infrastrutture in Calabria STRADE E AUTOSTRADE L AUTOSTRADA A3 SALERNO - REGGIO CALABRIA Considerata la maggiore opera realizzata direttamente dallo Stato, la tratta è gestita dall ANAS senza

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

APPALTI e CONCESSIONI

APPALTI e CONCESSIONI DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.

Dettagli

Le attività umane. Mondadori Education

Le attività umane. Mondadori Education Le attività umane L economia di uno Stato comprende le risorse naturali e le attività lavorative praticate dai suoi cittadini. L economia è divisa in tre settori: primario, secondario, terziario. Il settore

Dettagli

BASILICATA SVOLTA DA : ALICE, SIMONE E FRANCESCO CLASSE 5 B SCUOLA PRIMARIA S. GIUSEPPE ANNO SCOLASTICO 2014/2015

BASILICATA SVOLTA DA : ALICE, SIMONE E FRANCESCO CLASSE 5 B SCUOLA PRIMARIA S. GIUSEPPE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 BASILICATA SVOLTA DA : ALICE, SIMONE E FRANCESCO CLASSE 5 B SCUOLA PRIMARIA S. GIUSEPPE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 SUPERFICIE POPOLAZIONE DENSITA CAPOLUOGO PROVINCIA 9 992 kmq 59 055 59 abitanti per kmq

Dettagli

Istituzione CABINA DI REGIA Agenda 21 Locale

Istituzione CABINA DI REGIA Agenda 21 Locale REGIONE CALABRIA Dipartimento Politiche dell Ambiente Via Cosenza Catanzaro Lido Progetto Istituzione CABINA DI REGIA Agenda 21 Locale 1 INDICE PREMESSA SITUAZIONE IN ITALIA SITUAZIONE IN CALABRIA FINALITÀ

Dettagli

REGIONE CALABRIA Istituti Scolastici Secondari di Secondo Grado che hanno aderito alle Indagini del Sistema Informativo SISPICAL

REGIONE CALABRIA Istituti Scolastici Secondari di Secondo Grado che hanno aderito alle Indagini del Sistema Informativo SISPICAL 1 Liceale IS "FERMI" CATANZARO CATANZARO CZ x - - x 2 Liceale "P.GALLUPPI" CATANZARO CATANZARO CZ x x x x 3 Liceale "GIOVANNA DE NOBILI" CATANZARO CATANZARO CZ x x x x 4 Liceale F. FIORENTINO LAMEZIA TERME

Dettagli

Progetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise

Progetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Osservatorio Regionale sui Trasporti, la logistica e le infrastrutture in Molise Progetto promosso e finanziato dalla Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Rapporto finale Gennaio 2008

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

Lamezia Terme La Fascia Costiera

Lamezia Terme La Fascia Costiera Lamezia Terme La Fascia Costiera STATO DI FATTO Il litorale del Comune di Lamezia include il territorio costiero che si estende, in forma pressoché rettilinea e piana, con andamento Nord Sud per circa

Dettagli

MESSINA 2020- VERSO IL PIANO STRATEGICO

MESSINA 2020- VERSO IL PIANO STRATEGICO MESSINA 2020- VERSO IL PIANO STRATEGICO COMMISSIONE 3 : SERVIZI PER LO SVILUPPO LOCALE DEI TERRITORI Sintesi risultati incontro del 9 Febbraio 2009 ASSISTENZA TECNICA A CURA DI: RAGGRUPPAMENTO TEMPORANEO

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI

PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI Nel citato Manuale CAI n. 10 CATASTO SENTIERI (pag. 21 e seguenti) sono riportate le istruzioni per la realizzazione di un piano regolatore dei sentieri in funzione della

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

Laboratorio UniMondo - Simone Zocca

Laboratorio UniMondo - Simone Zocca Laboratorio UniMondo - Simone Zocca Classe 1 A Liceo Nazione: Romania La Romania è un paese dell est europeo, confinante con Bulgaria, Ucraina, Ungheria e Moldavia, ma anche con il Mar Nero. La sua capitale

Dettagli

Convegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00

Convegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00 Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00 Università Roma Tre, Dipartimento di Architettura Via della Madonna dei Monti, 40 Convegno Aree industriali e politiche di Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione

Dettagli

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto L indagine internazionale ALL raccoglie elementi importanti che riguardano la

Dettagli

QUADRO DI SINTESI POTENZIALITA E CRITICITA

QUADRO DI SINTESI POTENZIALITA E CRITICITA QUADRO DI SINTESI POTENZIALITA E CRITICITA CONTRATTO DI PAESAGGIO FINALIZZATO ALLA DEFINIZIONE DI UNA STRATEGIA DI SVILUPPO TERRITORIALE E DI RIQUALIFICAZIONE PAESAGGISTICA DEI TERRITORI MONTANI DI COMUNANZA

Dettagli

CONOSCERE LE CITTA METROPOLITANE: QUALI DATI, QUALI ANALISI. Firenze, 07 maggio 2015

CONOSCERE LE CITTA METROPOLITANE: QUALI DATI, QUALI ANALISI. Firenze, 07 maggio 2015 CONOSCERE LE CITTA METROPOLITANE: QUALI DATI, QUALI ANALISI Firenze, 07 maggio 2015 1 Le 14 città metropolitane italiane. Un primo sguardo Le città metropolitane coprono il 17% del territorio italiano

Dettagli

Identità, specificità, fabbisogni e traiettorie di sviluppo delle imprese del Terziario Innovativo

Identità, specificità, fabbisogni e traiettorie di sviluppo delle imprese del Terziario Innovativo Identità, specificità, fabbisogni e traiettorie di sviluppo delle imprese del Terziario Innovativo Cosenza, 21 maggio 2014 Finalità della ricerca 1. Offrire un contributo conoscitivo relativamente a consistenze

Dettagli

Il ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Alfonso Pecoraro Scanio, intervenendo alla presentazione del III Rapporto APAT

Il ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Alfonso Pecoraro Scanio, intervenendo alla presentazione del III Rapporto APAT Il ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Alfonso Pecoraro Scanio, intervenendo alla presentazione del III Rapporto APAT sulla Qualità dell Ambiente Urbano edizione 2006, ha sottolineato

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

1. La situazione economica e del mercato del lavoro

1. La situazione economica e del mercato del lavoro 1. La situazione economica e del mercato del lavoro Per la lettura dei dati non si può prescindere dal considerare l impatto dei molteplici fattori che hanno mutato radicalmente il mondo del lavoro a causa

Dettagli

Repertorio Cartografico REGIONE CALABRIA

Repertorio Cartografico REGIONE CALABRIA Repertorio Cartografico REGIONE CALABRIA Geografia regionale La Calabria è una regione meridionale di oltre 2.000.000 di abitanti, con capoluogo Reggio Calabria. Costituisce la punta dello stivale italiano,

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

GEOGRAFIA URBANA. dott. Pierluigi DE FELICE

GEOGRAFIA URBANA. dott. Pierluigi DE FELICE GEOGRAFIA URBANA dott. Pierluigi DE FELICE Weber, La città «Si può tentare di definire la città in modo assai diverso. Tutte le città hanno in comune questo soltanto: che ciascuna è sempre un insediamento

Dettagli

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono

Dettagli

RSA Provincia di Milano

RSA Provincia di Milano SA Provincia di Milano Popolazione e società Fig. 1: natalità e mortalità in Provincia di Milano Fig. 2: l indice di ricambio (fonte SIA) L analisi ambientale di un territorio rappresenta lo studio del

Dettagli

IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA

IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA Il complesso del porto ligure, uno dei maggiori e più significativi in Europa, rappresenta il cuore dell attività svolta dai cosiddetti provveditori,

Dettagli

La Francia fisica PONTE DI TRANSITO. In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo

La Francia fisica PONTE DI TRANSITO. In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo La Francia fisica PONTE DI TRANSITO In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo Scuola Media Piancavallo www.scuolapiancavallo.it Pagina 1 di 5 geografico ma anche economico e politico. Per

Dettagli

Outlook finanziario dell agricoltura europea

Outlook finanziario dell agricoltura europea Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità

Dettagli

TAV. 1 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2001 fonte: Istat

TAV. 1 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2001 fonte: Istat Assessorato dei Trasporti PROVINCIA DI RBONIA-LESIAS TAV. 1 Popolazione residente nelle Sardegna nel 2001 fonte: Istat Variazione percentuale della popolazione delle Province della Regione Sardegna dal

Dettagli

LA RENDITA FONDIARIA URBANA. Alcune definizioni:

LA RENDITA FONDIARIA URBANA. Alcune definizioni: LA RENDITA FONDIARIA URBANA Alcune definizioni: La R.F.U. è il prezzo d uso del fattore suolo nel processo di produzione degli insediamenti e non specificatamente di quelli edilizi; La R.F.U. è formata

Dettagli

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop Note e commenti n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop 1 L analisi sullo stock fa riferimento al totale delle imprese (coopera ve e non) a ve al 31 Dicembre

Dettagli

L IMPATTO ECONOMICO POTENZIALE DI MATERA 2019. Direttore Generale SRM Massimo Deandreis

L IMPATTO ECONOMICO POTENZIALE DI MATERA 2019. Direttore Generale SRM Massimo Deandreis L IMPATTO ECONOMICO POTENZIALE DI MATERA 2019 Direttore Generale SRM Massimo Deandreis MATERA 2019: POSSIBILI RICADUTE SULL ECONOMIA LOCALE 30 Giugno 2015 Agenda La struttura e le dinamiche dell economia

Dettagli

REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO AMBIENTE TERRITORIO. Via Isonzo, 414 88100 CATANZARO

REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO AMBIENTE TERRITORIO. Via Isonzo, 414 88100 CATANZARO REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO AMBIENTE TERRITORIO Via Isonzo, 414 88100 CATANZARO PIANO DI RIEFFICIENTAMENTO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEI SISTEMI DEPURATIVI DEI COMUNI COSTIERI DELLA REGIONE CALABRIA STAGIONE

Dettagli

Rapporto Finale Dicembre 2009. Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino Palermo

Rapporto Finale Dicembre 2009. Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino Palermo Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino - Palermo Rapporto Finale Dicembre 2009 Dicembre 2009 pagina 1 Uniontrasporti è una società promossa da Unioncamere

Dettagli

ANALISI DELLA DOMANDA TURISTICA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA

ANALISI DELLA DOMANDA TURISTICA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA ANALISI DELLA DOMANDA TURISTICA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA MARZO 2010 1. L andamento generale negli alberghi della Provincia di Roma 2.

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GEOGRAFIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Paesaggio Capire che cos è la geografia e di che cosa si occupa. Saper distinguere tra geografia fisica e umana. Capire il mondo in cui viviamo attraverso le

Dettagli

3. PROBLEMATICHE AMBIENTALI

3. PROBLEMATICHE AMBIENTALI 3. PROBLEMATICHE AMBIENTALI La tavola riassume le criticità più significative che interessano l intero territorio comunale di Valeggio sul Mincio alla luce dell analisi operata dal Documento Preliminare

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione

Dettagli

ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO

ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO 1 Rapporto 2007 sulla occupazione nelle imprese ricettive, di viaggi e di ristorazione della Provincia

Dettagli

CURRICOLO DI GEOGRAFIA della scuola primaria

CURRICOLO DI GEOGRAFIA della scuola primaria CURRICOLO DI GEOGRAFIA della scuola primaria CURRICOLO DI GEOGRAFIA al termine della classe prima della scuola primaria...2 CURRICOLO DI GEOGRAFIA al termine della classe seconda della scuola primaria...3

Dettagli

Relatore: Giovanni Soda

Relatore: Giovanni Soda IL PARCO NAZIONALE DELLA SILA Reggio Emilia, 23 aprile 2010 Relatore: Giovanni Soda Carta d'identità del Parco Nazionale della Sila: Superficie (ha): 73.695,00 Regione: Calabria Province: Catanzaro, Cosenza,

Dettagli

IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO

IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO Il Servizio Statistica della Provincia di Mantova coltiva il progetto di costituire una banca dati provinciale di provenienza anagrafica che non vuole divenire una duplicazione

Dettagli

adeguamento del sistema infrastrutturale

adeguamento del sistema infrastrutturale MACROAREA Provincia di Arezzo BILANCIO SOCIALE adeguamento del infrastrutturale ADEGUA MENTODEL SISTEMA I N F R A STRUTTU R A L E Il locale in passato ha risentito negativamente della inadeguatezza di

Dettagli

Immobili d impresa: Milano torna ad attrarre investimenti

Immobili d impresa: Milano torna ad attrarre investimenti Osservatorio Assolombarda e Camera di commercio - Osmi Borsa Immobiliare Immobili d impresa: Milano torna ad attrarre investimenti Grazie ai prezzi più bassi e a una maggiore presenza di immobili di pregio

Dettagli

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale

Dettagli

L internazionalizzazione del sistema economico milanese

L internazionalizzazione del sistema economico milanese L internazionalizzazione del sistema economico milanese Il grado di apertura di un sistema economico locale verso l estero rappresenta uno degli indicatori più convincenti per dimostrare la sua solidità

Dettagli

LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA

LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA ALLEGATO 4 LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA I dati sui quali si basa la presente elaborazione statistica fanno riferimento al numero di partecipazioni

Dettagli

OSPITALITA DIFFUSA: INNOVAZIONE E SVILUPPO TURISTICO

OSPITALITA DIFFUSA: INNOVAZIONE E SVILUPPO TURISTICO OSPITALITA DIFFUSA: INNOVAZIONE E SVILUPPO TURISTICO Click to edit Master subtitle style CONTESTO TERRITORIALE Qual'e' il territorio interessato? - Area Grecanica parco Nazionale dell'aspromonte Localizzazione:

Dettagli

Il mercato del credito

Il mercato del credito Il mercato del credito 1 Gli sportelli bancari In riferimento alla distribuzione del numero di istituti bancari per sede amministrativa e del numero di sportelli per localizzazione geografica, i dati statistici

Dettagli

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008 a cura di Francesco Linguiti Luglio 2011 Premessa* In questa nota vengono analizzati i dati sulla struttura

Dettagli

PIT Progetto Integrato Territoriale Stazione accessibile. Integrazione delle politiche di riqualificazione del centro urbano di Terni

PIT Progetto Integrato Territoriale Stazione accessibile. Integrazione delle politiche di riqualificazione del centro urbano di Terni PIT Progetto Integrato Territoriale Stazione accessibile. Integrazione delle politiche di riqualificazione del centro urbano di Terni IL PIT Il Progetto Integrato Territoriale ed il POR-FESR 2007-13 Il

Dettagli

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Adam Asmundo POLITICHE PUBBLICHE Attraverso confronti interregionali si presenta una analisi sulle diverse tipologie di trattamenti pensionistici e sul possibile

Dettagli

Provincia di Reggio Calabria

Provincia di Reggio Calabria Provincia di Reggio Calabria Sett.1 AA.GG, Giunta, URP, Segr./Direz. Generale, Contratti- -Assistenza Giuridico Amm.va ai Comuni, Controllo Strategico/Direzionale, Pari Opportunità, Consigliera di parità

Dettagli

Dalla Pianificazione Energetica all attuazione degli interventi: il punto di vista delle PA e delle Imprese

Dalla Pianificazione Energetica all attuazione degli interventi: il punto di vista delle PA e delle Imprese Dalla Pianificazione Energetica all attuazione degli interventi: il punto di vista delle PA e delle Imprese Maria Paola Corona Presidente di Sardegna Ricerche Sardegna Ricerche: dove la ricerca diventa

Dettagli

Calabria. itinerari d arte de laformadelviaggio 1 5 aprile 2016

Calabria. itinerari d arte de laformadelviaggio 1 5 aprile 2016 Calabria itinerari d arte de laformadelviaggio 1 5 aprile 2016 Cinque giorni attraversando da sponda a sponda la punta dell Italia, lambendo il Parco Nazionale del Pollino e dell Aspromonte. Dopo l arrivo

Dettagli

Macroambito G Il territorio dei Parchi Nazionali

Macroambito G Il territorio dei Parchi Nazionali Macroambito G Il territorio dei Parchi Nazionali Il macro ambito coincide a Nord, per tutta la sua lunghezza, con l alto corso del Fiume Chienti dalla sorgente fino alla località Caccamo, in Comune di

Dettagli

Non profit e capitale sociale: un'analisi alla luce dei dati censuari

Non profit e capitale sociale: un'analisi alla luce dei dati censuari Primo Convegno Nazionale Qualita della vita: territorio e popolazioni Non profit e capitale sociale: un'analisi alla luce dei dati censuari Sabrina Stoppiello, Stafania Della Queva, Manuela Nicosia Censimento

Dettagli

REGIONE LIGURIA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO RURALE PER IL PERIODO

REGIONE LIGURIA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO RURALE PER IL PERIODO Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali REGIONE LIGURIA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO RURALE PER IL PERIODO 2007-2013 ALLEGATO D RIDEFINIZIONE ZONE SVANTAGGIATE La zonizzazione delle

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

ASSE 2 CABINA DI REGIA PER GOVERNARE LE TRASFORMAZIONI

ASSE 2 CABINA DI REGIA PER GOVERNARE LE TRASFORMAZIONI ASSE 2 CABINA DI REGIA PER GOVERNARE LE TRASFORMAZIONI COMUNE DI NOVARA CODICE15.3.1.5 Cabina di Regia: funzioni di rango urbano e gateway Scheda azioni Immateriali Cabina di Regia: funzioni di rango urbano

Dettagli

10% non ha NESSUNA camera climatizzata. In Sicilia l 84% degli alberghi ha TUTTE le stanze climatizzate, il 3% ALCUNE e il 13% NESSUNA.

10% non ha NESSUNA camera climatizzata. In Sicilia l 84% degli alberghi ha TUTTE le stanze climatizzate, il 3% ALCUNE e il 13% NESSUNA. Indagine comparativa sulla qualità dell offerta alberghiera calabrese e siciliana di medio livello (Tre stelle) L indagine è stata realizzata dal Gruppo di studio sulla Qualità Totale nel turismo presso

Dettagli

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei

Dettagli

ANALISI DELLE SPESE E DEGLI INVESTIMENTI SULLO SPORT DI 21 GRANDI COMUNI ITALIANI BOLOGNA NOVEMBRE 2010

ANALISI DELLE SPESE E DEGLI INVESTIMENTI SULLO SPORT DI 21 GRANDI COMUNI ITALIANI BOLOGNA NOVEMBRE 2010 ANALISI DELLE SPESE E DEGLI INVESTIMENTI SULLO SPORT DI 21 GRANDI COMUNI ITALIANI BOLOGNA NOVEMBRE 2010 Introduzione Lo studio elabora i dati, relativi ai bilanci 2008 della Fondazione Civicum, in relazione

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato D IPPOLITO VITALE

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato D IPPOLITO VITALE Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 4208 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato D IPPOLITO VITALE Disposizioni per le attività di ricerca, tutela e valorizzazione dei siti

Dettagli

PRESENTAZIONE AZIENDALE

PRESENTAZIONE AZIENDALE PRESENTAZIONE AZIENDALE La Cooperativa Sociale Agricola TERRAVIVA è nata ufficialmente il 15 settembre 2011 attraverso il Progetto Per.So.N.A. presentato dalla Cooperativa Sociale Al Plurale e finanziato

Dettagli

TERMINAL CROCIERE A MIAMI

TERMINAL CROCIERE A MIAMI PORTI MIAMI TERMINAL CROCIERE A MIAMI La capitale del traffico croceristico internazionale presenta numerose strutture per l imbarco e lo sbarco che subiscono però il peso degli anni e del massiccio afflusso

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

n Indicatore Descrizione UdM Trend # Densità della Numero di abitanti per chilometro quadrato di A1 popolazione sul superficie urbana territorio

n Indicatore Descrizione UdM Trend # Densità della Numero di abitanti per chilometro quadrato di A1 popolazione sul superficie urbana territorio GRUPPO A POPOLAZIONE n Indicatore Descrizione UdM Trend # Densità della Numero di abitanti per chilometro quadrato di A1 popolazione sul superficie urbana territorio A2 A3 A4 A5 A6 Saldo naturale e saldo

Dettagli

GEOGRAFIA. Disciplina di insegnamento: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

GEOGRAFIA. Disciplina di insegnamento: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Disciplina di insegnamento: GEOGRAFIA COMPETENZE (dal profilo dello studente) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE

Dettagli

Il prezzo del gasolio a febbraio 2011 ha raggiunto livelli simili a quelli della primavera 2008, anno in cui il sostenuto aumento del prezzo dei

Il prezzo del gasolio a febbraio 2011 ha raggiunto livelli simili a quelli della primavera 2008, anno in cui il sostenuto aumento del prezzo dei Introduzione Nei primi mesi del 2011, l incremento del costo del gasolio sui livelli del 2008 ha compromesso la profittabilità del settore peschereccio, ponendo gli operatori in una situazione di incertezza

Dettagli

immagini STORIA DI UNA RIQUALIFICAZIONE URBANA

immagini STORIA DI UNA RIQUALIFICAZIONE URBANA MURA LORENESI A LIVORNO STORIA DI UNA RIQUALIFICAZIONE URBANA Il 29 novembre 2003 sono stati presentati alla città dal Sindaco di Livorno Gianfranco Lamberti gli interventi del Programma di Riqualificazione

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

LA TUTELA DELLA SALUTE

LA TUTELA DELLA SALUTE CAPITOLO I LA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA 1. Salute e Costituzione L articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana recita: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA

CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA A distanza di 10 anni dall inizio della sua attività è possibile fare un primo bilancio dei risultati dell impegno che il sistema delle imprese, rappresentato

Dettagli

Censimento industria e servizi

Censimento industria e servizi Censimento industria e servizi Pagine tratte dal sito http://statistica.comune.bologna.it/cittaconfronto/ aggiornato al 24 marzo 2014 Censimento Industria e Servizi Il Censimento generale dell industria

Dettagli

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo

Dettagli

CALABRIA. CATANZARO (DISTR. DI LAMEZIA TERME) MAIDA CONSULTORIO FAMILIARE VIA GARIBALDI cap 88025 0968/754521-669

CALABRIA. CATANZARO (DISTR. DI LAMEZIA TERME) MAIDA CONSULTORIO FAMILIARE VIA GARIBALDI cap 88025 0968/754521-669 CALABRIA COMUNE CONSULTORIO INDIRIZZO TELEFONO ASP BADOLATO VIA MARE cap 88060 0967/814820 CATANZARO CATANZARO VIA SIRLETO, 35 cap 88100 0961/777619 CATANZARO CATANZARO VIA FONTANA VECCHIA cap 88100 0961/703652-53

Dettagli

PROVINCIA DI ORISTANO DEFINIZIONE DEI SERVIZI MINIMI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Allegato 1:

PROVINCIA DI ORISTANO DEFINIZIONE DEI SERVIZI MINIMI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Allegato 1: Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Trasporti Centro Ricerche Economiche e Mobilità Università degli Studi di Cagliari PROVINCIA DI ISTANO SETTE PIANIFIZIONE TERRITIALE, PITICHE COMUNITARIE,

Dettagli

L organizzazione urbana

L organizzazione urbana L organizzazione urbana La dimensione fisica dell abitare: l armatura urbana Contenuti: organizzazione territoriale della città dalla cittàalla metropoli e oltre abitare/vivere lo sprawl urbano Fulvio

Dettagli

Grosseto, 19 gennaio 2008

Grosseto, 19 gennaio 2008 L Assessore al Bilancio, Finanze e Credito, Programmazione finanziaria, Coordinamento delle politiche per il mare Coordinamento delle Partecipazioni Grosseto, 19 gennaio 2008 CONVEGNO NAZIONALE L albergo

Dettagli

Indagine e proposta progettuale

Indagine e proposta progettuale Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione

Dettagli

Rassegna stampa. Una casa comune per il volontariato e il terzo settore

Rassegna stampa. Una casa comune per il volontariato e il terzo settore 13 settembre 2013 Comunicato stampa congiunto CSVnet ConVol Forum Nazionale Terzo Settore Consulta del Volontariato presso il Forum Una casa comune per il volontariato e il terzo settore Pagina 2 Una casa

Dettagli

Marcello De Carli Scuola di Architettura del Politecnico di Milano Lezioni brevi IL CENTRO URBANO CONCENTRARSI O DECENTRARSI

Marcello De Carli Scuola di Architettura del Politecnico di Milano Lezioni brevi IL CENTRO URBANO CONCENTRARSI O DECENTRARSI Marcello De Carli Scuola di Architettura del Politecnico di Milano Lezioni brevi IL CENTRO URBANO CONCENTRARSI O DECENTRARSI Disegno urbano 3 Aggiornamento ottobre 2012 ACCESSIBILITÀ AI SERVIZI ED AL MERCATO

Dettagli

Il mercato fondiario in Italia

Il mercato fondiario in Italia FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA PROPRIETA FONDIARIA ASSEMBLEA GENERALE - CICA - Confederazione Internazionale di Credito Agricolo RELAZIONE Il mercato fondiario in Italia Québec, 29-30 settembre 2006 PRESENTAZIONE

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

Scuola di Architettura e Design Eduardo Vittoria UNICAM Esame di Abilitazione all esercizio della professione di Architetto LAUREA SPECIALISTICA

Scuola di Architettura e Design Eduardo Vittoria UNICAM Esame di Abilitazione all esercizio della professione di Architetto LAUREA SPECIALISTICA Scuola di Architettura e Design Eduardo Vittoria UNICAM Esame di Abilitazione all esercizio della professione di Architetto LAUREA SPECIALISTICA Prova pratico-grafica (6 ore) 1 Tema Progetto di Villa Urbana

Dettagli

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI MATINO 2) Codice di accreditamento: NZ03254 3) Albo e classe di iscrizione:

Dettagli

Executive Summary Rapporto 2013/2014

Executive Summary Rapporto 2013/2014 Executive Summary Rapporto 2013/2014 In collaborazione con Anticipazione dei risultati Il settore del management consulting presenta Un mercato molto frammentato, dove sono presenti 18.450 imprese di cui

Dettagli

TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO"

TURISMO, BRAMBILLA: 400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO" "Per la prima volta in Italia, il governo dispone un concreto e significativo

Dettagli

Il pendolarismo nel Comune di Udine Dati censuari

Il pendolarismo nel Comune di Udine Dati censuari COMUNE DI UDINE Dipartimento Affari Generali Unità Organizzativa Studi e Statistica Il pendolarismo nel Comune di Udine Dati censuari A cura di: Dr. Daniele Paolitti Hanno collaborato: Dr. Rosangela Dominici

Dettagli

1 - IL CONTESTO REGIONALE

1 - IL CONTESTO REGIONALE 1 - IL CONTESTO REGIONALE P A R M A 2 0 2 0 1 1.1 Accessibilità dell area Padana 1.1.1 Accessibilità della popolazione residente al 2008 tempo 30 1.1.2 Stranieri accessibili per 1000 residenti accessibili

Dettagli

GEOGRAFIA : quadro sinottico delle COMPETENZE PER CIASCUN GRADO SCOLASTICO. Scuola primaria

GEOGRAFIA : quadro sinottico delle COMPETENZE PER CIASCUN GRADO SCOLASTICO. Scuola primaria GEOGRAFIA : quadro sinottico delle COMPETENZE PER CIASCUN GRADO SCOLASTICO Scuola dell infanzia Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio. Segue un percorso correttamente sulla base di indicazioni

Dettagli

Scuola primaria. Obiettivi di apprendimento. Orientamento

Scuola primaria. Obiettivi di apprendimento. Orientamento Geografia Scuola primaria classe 1^ Competenze chiave Traguardi per lo sviluppo della competenza Obiettivi di apprendimento Conoscenze Abilità Comunicazione nella madrelingua Competenze di base in campo

Dettagli

La valutazione dell opinione degli studenti sulla didattica

La valutazione dell opinione degli studenti sulla didattica La valutazione dell opinione degli studenti sulla didattica Gli esiti della rilevazione 2012-2013 Anna Maria Milito 26 novembre 2013 La rilevazione dell opinione degli studenti sulla didattica Importanza

Dettagli