Polonia. Altre Schede Paese. Cosimo Export

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1 Page 1 of 6 Altre Schede Paese Cosimo Export Polonia Informazioni Generali Coordinate geografiche Confina a Nord-Est e a Est con la Russia, la Lituania, la Bielorussia, l`ucraina, a Sud con la Rep.Ceca e la Rep.Slovacca, a Ovest con la Germania; a Nord si affaccia sul Mar Baltico. Superficie: Km2 Capitale: Varsavia ( abitanti) Altre città principali Lodz ( abitanti); Cracovia ( abitanti); Wroclaw ( ab.); Posnania ( abitanti); Danzica ( abitanti); Stettino ( abitanti); Bydgoszcz ( ab.); Lublin ( ab.); Katowice ( ab.). Popolazione: abitanti (densità 123,9 abitanti per Km2) Lingua Il Polacco è la lingua ufficiale del Paese; per usi commerciali vengono normalmente utilizzati l`inglese e il russo. La documentazione tecnica può essere anche in lingua tedesca. Religioni: Cattolica. Presenti minoranze di religione protestante ed ebraica. Moneta L`unità monetaria è lo Zloty (PLN). Dal gennaio `95, il valore nominale delle banconote e delle monete di nuova emissione è stato modificato con l`eliminazione di quattro zeri: un nuovo Zloty corrisponde pertanto a vecchi Zloty. Lo Zloty si divide in 100 Groszy. La media del tasso di cambio annuale per il 2007 è stata di PLN per 1 euro. Il tasso di cambio ufficiale dello Zloty al 24 dicembre 2008 è di PLN per 1 euro. Principali indicatori economici PIL 2007 a 2008 b 2009 c 2010 c PIL nominale in (miliardi di US$) 424,6 528,7 464,8 507,9 PIL nominale (miliardi di Zl)

2 Page 2 of 6 Crescita reale del PIL (%) 6,7 4,8 1,5 2,4 Spesa sul PIL (% reale) Consumi privati 5,0 5,0 2,7 3,1 Consumi pubblici 3,7-0,2-0,5 0,6 Investimenti lordi fissi 17,6 8,0 1,5 2,0 Export di beni e servizi 9,1 6,6 1,2 2,3 Import di beni e servizi 13,6 6,7 0,9 2,2 Origine del PIL (% reale) Agricultura 1,8 1,8 1,5 1,8 Industria 6,0 4,0 4,8 6,0 Servizi 4,4-0,3 0,8 4,4 Demografia e reddito Popolazione (mln) 38,1 38,1 38,1 38,1 PIL pro-capite (US$ a PPA) Tasso di disoccupazione (media %) 12,8 9,8 10,4 10,8 Indicatori fiscali (% del PIL) Entrate del settore statale Spese del settore statale Saldo del bilancio statale -1,4-1,8-1,8-1,5 Debito pubblico 42,8 42,2 42,6 42,7 Prezzi e indicatori finanziari Tasso di cambio Zl -US$ (fine periodo) 2,77 2,41a 2,90 2,80 Tasso di cambio Zl - (fine periodo) 3,78 3,52 3,73 3,64 Prezzi al consumo (fine periodo; %) 2,5 4,2 3,0 2,2 Prezzi alla produzione (fine periodo; %) 2,3 2,5 1,7 1,5 Tasso di interesse sui prestiti (media; %) Partite correnti (US$ mln) Bilancia commerciale Merci: export fob Merci: import fob Bilancia dei servizi Bilancia dei redditi Saldo del conto dei trasferimenti Saldo delle partite correnti Riserve internazionali (US$ mld) Totale delle Riserve internazionali 65,746 62,180a 54,832 60,107 a Attuale. b Stime Economist Intelligence Unit. c Previsioni Economist Intelligence Unit. Fonte: IMF, International Financial Statistics. Rischio paese Nella classifica del rischio-paese aggiornata da SACE a dicembre 2008, la Polonia è collocata nella 2a Categoria su 7 (0 minor rischio; 7 maggior rischio), considerato come un rischio basso. Condizioni di assicurabilità Rischio sovrano: apertura Rischio corporate: apertura Rischio bancario: apertura. Categoria Consensus: 1 Prospettive future Il raggiunto traguardo dell`inserimento come membro UE riveste per la Polonia una grande importanza a questo punto dell evoluzione della sua storia politico-economica, perché simboleggia l affermazione del Paese come stato democratico. Il processo di integrazione con l`unione Europea comporta però ancora notevoli costi per la Polonia, che deve compiere sforzi soprattutto nei campi dell`agricoltura, della ristrutturazione dell`industria pesante, della stessa proprietà terriera, delle regole dei mercati e delle dogane. Il governo polacco costituitosi a fine 2007 continuerà sicuramente ad impegnarsi nelle ulteriori tappe di integrazione del Paese nella UE, in una

3 Page 3 of 6 prospettiva che potrebbe conferire al Paese maggiore stabilità politica dopo le ultime elezioni. La Polonia è peraltro destinataria di un flusso maggiore di fondi comunitari, che impongono al nuovo governo polacco di mantenere l attenzione anche sul rafforzamento delle procedure di gestione degli stessi fondi. Il maggiore impegno del governo riguarderà, però, gli adempimenti necessari all inserimento della Polonia nei prossimi anni nella zona euro. Per il biennio , sebbene la crescita economica continuerà ad essere guidata dall aumento dei consumi grazie ai tagli delle tasse sui redditi, il mantenimento di una ristretta politica monetaria, le maggiori difficoltà di accesso al credito, l aumento della disoccupazione e una più debole domanda di beni polacchi avranno un effetto di freno sull incremento complessivo del PIL. Nonostante il rallentamento della domanda interna, le importazioni continueranno ad essere sostenute dall aumento degli investimenti che richiedono l acquisizione di maggiori beni capitali. L import crescerà più velocemente dell export, a tutto svantaggio del saldo commerciale, già strutturalmente in negativo. L intero volume dell interscambio è comunque in diminuzione nel biennio considerato. Nel complesso, dopo il rafforzamento economico che ha caratterizzato il e la crescita del PIL del 2008 ancora buona, il 2009 segnerà una netta contrazione intorno all 1,5%, prima di una leggera ripresa nel 2010, che potrebbe segnare un incremento del PIL del 2,4%. La rapida contrazione economica spinge verso il basso l inflazione, che nel 2009 dovrebbe raggiungere il 3,0%, e nel 2010 il 2,2%. In tale scenario, si deteriorano anche le condizioni del mercato del lavoro, con aumento dell alto tasso di disoccupazione che dovrebbe superare nel biennio il 10%. Settori produttivi L economia polacca, come quella della gran parte dei Paesi dell Est europeo, ha attraversato una fase di adattamento e di transizione verso gli standard delle economie dei Paesi occidentali. A quasi venti anni dalla caduta del muro di Berlino, la Polonia si presenta come un paese con un settore privato, sia secondario che terziario, in fase di crescente espansione. Nel 1989 il settore privato contribuiva per il solo 18% alla formazione del PIL, mentre oggi tale percentuale si aggira intorno al 50%. Allo stesso modo anche il panorama occupazionale ha subito profondi mutamenti: la percentuale della forza lavoro occupata nel settore privato, escluse le attività agricole, è raddoppiata tra la fine degli anni ottanta e la fine degli anni novanta. Il settore, che in termini di contributo alla formazione del PIL, ha subito il maggior calo è quello agricolo, che è passato dal 13,1% registrato nel 1988 ad una percentuale in media tra il 3% e 5% negli anni Ciò non significa tuttavia che l incidenza del settore nel sistema economico polacco si sia ridotta in quanto, in termini di forza lavoro impiegata, l agricoltura resta uno dei settori più importanti, al pari del settore industriale. Un importante espansione si è avuta nel settore dei servizi, sia pubblici che privati, che, rispetto al 1988, allorquando il contributo alla formazione del PIL era del 14,1%, ha fatto grandi passi avanti, portando il proprio contributo all attuale circa 50%. Interscambio I rapporti commerciali tra l Italia e la Polonia evolvono nella seconda metà degli anni 2000 secondo un trend decrescente. Sia le esportazioni italiane verso la Polonia che le importazioni dalla Polonia negli ultimi anni risultano essere costantemente diminuzione. In particolare, le esportazioni italiane verso la Polonia sono diminuite nel 2007 di oltre il 20%% rispetto al 2006, mentre le importazioni sono diminuite di oltre il 25%. Il saldo resta però sempre ampiamente in positivo per l'italia, tuttavia per valori decrescenti. L analisi delle categorie merceologiche evidenzia che autoveicoli e loro parti e accessori sono le prime due voci dell import italiano dalla Polonia,

4 Page 4 of 6 per valori crescenti. Seguono le importazioni di apparecchi riceventi per la radiodiffusione, prodotti della siderurgia e carne non di volatili e prodotti della macellazione. Le principali voci dell export italiano verso la Polonia sono sempre gli autoveicoli e le loro parti, per valori pressoché simili tra loro. Seguono gli elettrodomestici e nel 2007 le pompe, compressori e sistemi idraulici, entrambi per valori di poco crescenti rispetto al Interscambio commerciale Interscambio Italia - Polonia Trend valore in 2006 valore in 2005 valore in Esportazioni Importazioni Saldo Fonte dati Istat Gen-Dic 2007 (agg. novembre 2007) Principali trattati Accordo di cooperazione economica, industriale, scientifica e tecnica Convenzione per evitare la doppia imposizione Accordo sulla promozione e la protezione degli investimenti L accordo è stato firmato a Roma il 17/1/1974, in vigore dalla stessa data Il Trattato, firmato il 21 giugno 1985, è entrato in vigore il 26 settembre 1989 (GU , n. 234) L accordo è stato firmato a Varsavia il 10/05/1989 ed è entrato in vigore dal 10 gennaio Informazioni di viaggio Prefissi internazionali prefisso per il Paese; 22 Varsavia Fuso orario 1 ora avanti rispetto all orario del Meridiano di Greenwich; stesso orario del Meridiano rispetto all Italia Documenti Per l ingresso nel Paese è necessario il passaporto. Per stimolare il traffico turistico la Polonia ha firmato con molti Paesi (fra cui l Italia) accordi sull abolizione dei visti d ingresso per soggiorni non superiori a 90 giorni. I visti di ingresso sono obbligatori per tutti gli stranieri che sono interessati a trovare impiego in Polonia. Settimana lavorativa UFFICI AMMINISTRATIVI: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8.00 alle ore (talvolta il Sabato); NEGOZI DI ALIMENTARI: dal Lunedì al Venerdì dalle ore alle ore 19.00; il Sabato dalle ore alle ore ALTRI NEGOZI: dal Lunedì al Venerdì dalle ore alle ore Carte di credito L uso delle carte di credito è largamente diffuso; le carte più diffuse sono: Access, Air Plus, American Express, Carte Blanche, Diners Club, Eurocard, ICB, MasterCard e Visa. Festività nazionali 1 gennaio (Capodanno); Pasqua variabile; 1 maggio (Festa del lavoro ) 3 maggio (Giornata nazionale polacca - Anniversario della Costituzione); 9 maggio (Giorno della Vittoria); Corpus Domini variabile; 15 agosto (Assunzione ); 1 novembre (Ognissanti); 11 novembre (Festa nazionale dell indipendenza); 25 dicembre (Natale); 26 dicembre (S. Stefano). Principali indirizzi utili

5 Page 5 of 6 Ambasciate e Consolati in Italia Ambasciata di Polonia Ambasciatore: MICHAL RADLICKI (dal 22/02/02) Via Pietro Paolo Rubens, Roma Tel. (06) / / / Fax (06) Ufficio Consolare Tel. (06) polish.embassy@agora.stm.it Consolato a Padova Pass. E. L. Corner Piscopia, Padova Telefono Fax info@consolatodipolonia.it Consolato Generale a Milano Corso Vercelli, Milano Tel / Fax Consolato onorario di Bari Via Matarrese, Bari Tel Ufficio commerciale Via Olona, 2/ Roma Tel. (06) / / / Fax (06) Ambasciate e Consolati all'estero Ambasciata d'italia Varsavia Anna Maria Blefari Melazzi Plac Dabrowskiego, Varsavia Tel. (+48 22) Fax (+48 22) ambasciata.varsavia@esteri.it Gdynia - Consolato onorario Ulica Swietojanska, Gdynia Tel. (+48 58) Fax Cons. On. Claudia Filippi in Chodorowska agawelczyk@yahoo.com Istituto Nazionale per il Commercio Estero - I.C.E Wlosky Instytut Handlu Zagranicznego - Biuro W Warszawie Direttore: Cioni Guglielmo Ulica Marszalkovska Varsavia Tel. (+48 22) Tel Francesco Alfonsi varsavia@varsavia.ice.it ice@ice.pl Rappresentanza Unione Europea Enterprise Europe Network in Poland Warsaw Financial Center, Floor 29, Emilii Plater 53, Warsaw Tel. (+48-22) Fax (48-22) mailto@delpol.cec.eu.int - delegation-poland@cec.eu.int

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