Note biografiche Le cinèma ou l'homme imaginaire. Essai d'antropolo- gique Il cinema e l'uomo immaginario

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1 Note biografiche Edgar Morin nasce a Parigi nel 1921 da una famiglia di origine ebraica con ascendenze toscane. All'età di nove anni nel 1931, perde la madre, miracolosamente strappata a morte sicura dieci anni prima, quando nacque Edgar. L'idea della morte accompagnerà per tutta la vita Morin in una sorta di dualismo morte/vita. La vita di Edgar Morin è scandita da organizzazioni sempre più complesse del suo pensiero, che egli chiama riorganizzazioni genetiche, e definisce piagetianamente come un complesso processo circolare e ricorsivo di assimiliazione di nuove elementi culturali, che retroagendo sugli elementi costitutivi, ne trasformano l'organizzazione (adattamento), facendola evolvere verso stadi sempre più articolati e complessi. L'evoluzione del pensiero moriniano non riguarda solamente la filosofia, cioè le teorie, i princìpi e i costrutti, filosofia che egli stesso chiama realismo complesso. Ad evolvere verso forme di complessità crescente è la loro organizzazione, ovvero il paradigma conoscitivo o epistemologia della complessità. La prima di queste fasi è legata alla adolescenza, ed è caratterizzata da una polarizzazione, sia pure dialogica, tra istanze del cuore e istanze della ragione. La formazione culturale adolescenziale si nutre dell'incontro con la cultura popolare, la cultura della rue, che Morin scopre in rue de Ménilmontant a Parigi. Dai romanzi popolari, dal cinema e dalle canzonette nascerà in Morin sociologo quell'interesse per le differenti culture che egli analizza in una trilogia scritta nel quinquennio 56-62: Le cinèma ou l'homme imaginaire. Essai d'antropologique, Ed. De Minuit, Paris 1956, trad. it. Il cinema e l'uomo immaginario, Feltrinelli, Milano 1982; Les stars, Èdition du Seuil, Paris 1957, trad. it. I divi, Garzanti, Milano 1977; L'esprit du temps, Grasset, Paris 1962, trad. it. L'industria culturale, il Mulino, Bologna Ma è l'incontro con il filosofo ungherese György Szekerely a schiudergli il pensiero hegeliano. Legge la Logica e la Fenomenologia dello Spirito, e la lettura di Hegel gli permette di integrare il suo dialogismo giovanile spontaneo con la dialettica hegeliana. Ne viene così legittimata la sua giovanile aspirazione enciclopedizzante, che in Morin assume la forma di ricerca di un sapere assoluto e totale. Al pensatore tedesco Morin deve la scoperta del valore del dubbio e dei princìpi hegeliani della contraddizione come fondamento della vita e del pensiero, che si evolvono

2 6 Complessità pedagogia educazione nel pensiero di Edgar Morin attraverso l'antagonismo delle idee. Ma Morin non si ferma alla lettura di Hegel; il suo hegelismo diventa, ben presto, un hegelo-marxismo. Scopre, infatti, la dimensione di totalità dell'uomo dalla lettura dei Manoscritti economicofilosofici di Marx. Il marxismo moriniano si nutre delle teorie antropologiche più che di quelle economiche; di qui l'emergere di un pensiero che nel suo evolvere si fa antropo-sociologia. Il paradigma perduto (Bompiani 1974) e L'uomo e la morte (Roma 2002) teorizzano proprio una nuova concezione dell'uomo, fondata non più sulle dicotomie materia/spirito, anima/corpo, bensì sul princìpio dialogico della unidualità della sua natura, che è nel contempo naturale e culturale. L'antropologia moriniana si nutre anche di letteratura, specificatamente di quella russa. L'evangelismo di Dostoevskij e di Tolstoj, consente a Morin di integrare l'hegelo-marxismo in una grande religione laica, dai connotati messianici molto marcati. L'incontro con il pensiero marxiano induce Morin all'impegno politico. Militante del Partito Comunista Francese, partecipa alla resistenza nel lungo periodo che dalla Guerra civile spagnola (1936) porta alla fine della seconda guerra (1945). Resterà membro dello stesso partito comunista fino alla sua espulsione avvenuta nel Ma gli orrori della guerra, l'emergere dei tratti dispostici e terroristici nel comunismo post-bellico, il rapporto Krušcëv e la rivoluzione ungherese del 1956, conducono Morin a una nuova riorganizzazione del suo pensiero. Rompe con il marxismo, si avvicina all'esistenzialismo soprattutto di Heiddeger, scopre il pensiero del filosofo della scuola di Francoforte Adorno, apprezza anche il movimento artistico del surrealismo. Narrerà più tardi in Autocritique, Èdition du Seuil, Paris 1970, trad. it. di Mauro Ceruti, Autocritica, Moretti & Vitali, Bergamo 1991, la sua doppia conversione: la prima (la conversione al comunismo staliniano) e la seconda (la deconversione). Morin respinge il marxismo per la sua visione riduzionistica di spiegare il sottosviluppo in termini meramente economicistici, mette a nudo l'errore dell'antropologia ristretta di Marx che riduce l'uomo all'uomo produttore, che ne semplifica la complessità e misconosce il valore poetico dell'esperienza umana, che si sostanzia certamente della tecnica e della ragione, ma anche, dell'affettività, dell'immaginario e del mito.

3 Note biografiche 7 Attraverso la rivista Arguments Morin elabora i princìpi fondamentali di una nuova Antropologia generale, che sviluppa più compiutamente prima ne Le vif du sojet, Èdition du Seuil, Paris 1969, trad. it. di Gialuca Bocchi e Dolores Ritti, Il vivo del soggetto, Moretti & Vitali, Bergamo 1998, ma soprattutto ne Le Paradigme perdu: la nature humaine, Èdition du Seuil, Paris 1973, trad. it. Il paradigma perduto. Che cos'è la natura umana, Bompiani, 1974, e cinque lustri dopo completerà con La Méthode V. L'Humanité de l'humanité. Tome 1: L'identité humaine, Èdition du Seuil, Paris, 2001, trad. it. di Susanna Lazzari, Il Metodo 5. L'identità umana, Raffaello Cortina, Milano, L'opposizione al comunismo reale è la base per una nuova ricerca nel campo antropo-socio-politico, e conduce Morin a una nuova concezione della politica, che formalizzerà in altre importanti opere; la prima publicata in due tappe il 1965 e il 1970: Introduction à une politique de l'hommme, Èdition di Seuil, Paris 1965, trad. it. a cura di Antonio Perri, Introduzione a una politica dell'uomo, Meltemi, Roma, 2001; la seconda ventanni dopo Terre- Patrie, Èdition du Seuil, Paris, 1993, trad. ita. di Susanna Lazzari, Terra-Patria, Raffaello Cortina, Milano La visione sociale e politica si inserisce in quella maturazione del pensiero moriniano (terza riorganizzazione genetica) che Morin stesso definisce un ritorno ai princìpi: la riforma del paradigma della conoscenza. È l'approdo definitivo di Morin al paradigma della complessità, che il filosofo francese elabora soprattutto nell'opera: Il Metodo. Si tratta di un monumentale scritto in cinque volumi. Il primo volume: La Méthode. 1. La Nature de la Natura, Èdition du Seuil, Paris, 1977, trad. it. di Gianluca Bocchi e Alessandro Serra, Il Metodo 1. La natura della natura, Raffaello Cortina, Milano, 2001; secondo volume: La Méthode. La vie de la vie. Èdition du Seuil, Paris, 1980, trad. it. La vita della vita (parte seconda), Feltrinelli, Milano, 1987 e Il pensiero ecologico, (parte prima), Hopeful Monster, Firenze, 1988; terzo volume: La Méthode. La connaissance de la connaissance. Èdition du Seuil, Paris, 1986, trad. it. La conoscenza della conoscenza, Feltrinelli, Milano, 1989; quarto volume: La Méthode. Les idèes. Leur habitat, leur vie, leurs moeurs, leur organisation, Èdition du Seuil, Paris, 1991, trad. it. Le idee. Habitat, vita organizzazione usi e costumi,

4 8 Complessità pedagogia educazione nel pensiero di Edgar Morin Feltrinelli, 1993; quinto volume: La Méthode. 5. L'Humanité de l'humanité. Tome 1: L'identité humaine, Èdition du Seuil, Paris, 2001, trad. it. di Susanna Lazzari, Il Metodo. 5. L'identità umana, Raffaello Cortina, Milano, A Morin non sono affatto estranee le tematiche relative all'educazione. Nel prologo a la La tête bien faite,èdition du Seuil, Paris 1999, trad. it. a cura di Susana Lazzari, La testa ben fatta. Riforma dell'insegnamento e riforma del pensiero, Raffaello Cortina, Milano 1999, l'epistemologo francese annuncia di un progetto in corso, di un "manuale per insegnanti e cittadini", che nelle sue intenzioni dovrebbe essere un Emilio contemporaneo. Il pensiero pedagogico moriniano si compone di una trilogia che inizia con La tête bien faite, prosegue con Relier les connaissances, Èdition du Seuil, Paris 1999, e si chiude con l'ultima opera: Les savoirs nécessaire à l'éducation du futur, Publié par l'organisation des Nation Unies pour l'éducation, la science et la culture (UNESCO), Paris, France 1999, trad. it. a cura di Susanna Lazzari, I sette saperi necessari all'educazione del futuro, Raffaello Cortina, Milano La riflessione moriniana sui temi dell'educazione ruota attorno alla circolarità del rapporto riforma del pensiero-riforma dell'insegnamento, che sono al tempo stesso finalità e condizioni dell'educazione contemporanea. L'educazione secondo Morin deve perseguire finalità a diversi livelli: a livello cognitivo generale l'obiettivo è una riforma del pensiero, che da lineare, riduzionistico e semplificante, deve diventare complesso e transdisciplinare. Ma il nuovo spirito scientifico propugnato deve coniugarsi con una riforma morale ed etica incentrata sulla categoria fondamentale della comprensione intersoggettiva. Ma l'una, la riforma del pensiero, e l'altra, la riforma morale ed etica, necessitano di un educatore che ha in sé il senso della sua personale funzione, che non può che essere una vera e propria missione, i cui compiti sono sintetizzati da Morin: fornire una cultura, preparare le sfide di incertezza conoscitiva e di complessità, educare alla comprensione umana, insegnare la cittadinanza terrestre.

5 Le principali opere di Edgar Morin L'an zéro de l'alemagna, La Cité universelle, Paris Le cinèma ou l'homme imaginaire. Essai d'antropologique, Ed. De Minuit, Paris 1956, trad. it. Il cinema e l'uomo immaginario, Feltrinelli, Milano Les stars, Èdition du Seuil, Paris 1957, trad. it. I divi, Garzanti, Milano L'esprit du temps, Grasset, Paris 1962, trad. it. L'industria culturale, il Mulino, Bologna Introduction à une politique de l'hommme, Èdition di Seuil, Paris 1965, trad. it. a cura di Antonio Perri, Introduzione a una politica dell'uomo, Meltemi, Roma, Le vif du sojet, Èdition du Seuil, Paris 1969, trad. it. di Gialuca Bocchi e Dolores Ritti, Il vivo del soggetto, Moretti & Vitali, Bergamo Autocritique, Èdition du Seuil, Paris 1970, trad. it. di Mauro Ceruti, Autocritica, Moretti & Vitali, Bergamo Le Paradigme perdu: la nature humaine, Èdition du Seuil, Paris 1973, trad. it. Il paradigma perduto. Che cos'è la natura umana, Bompiani, La Méthode. 1. La Nature de la Natura, Èdition du Seuil, Paris, 1977, trad. it. di Gianluca Bocchi e Alessandro Serra, Il Metodo. 1. La natura della natura, Raffaello Cortina, Milano, La Méthode. II. La vie de la vie. Èdition du Seuil, Paris, 1980, trad. it. La vita della vita (parte seconda), Feltrinelli, Milano, 1987 e Il pensiero ecologico, (parte prima), Hopeful Monster, Firenze, Sciences avec conscience, Fayard, Paris 1982, trad. it. Scienza con coscienza, F. Angeli, Milano 1984.

6 10 Complessità pedagogia educazione nel pensiero di Edgar Morin De la nature de l'u.r.s.s. Complexe totalitaire et nuovel empire, Librarie Arthème Fayard, Pari 1983, trad. it. La natura dell'urss. Il complesso totalitario dell'ultimo impero, Armando, Roma Sociologie, Ed. Fayard, Paris 1984, trad. it. di Alberto Abbruzzese, Sociologia della sociologia, Edizioni Lavoro, Roma 1985, e di Giovanni Bechelloni, Sociologia del Presente, Edizioni Lavoro, Roma La Méthode. III. La connaissance de la connaissance, Èdition du Seuil, Paris, 1986, trad. it. La conoscenza della conoscenza, Feltrinelli, Milano, Panser l'europe, Editions Gallimard, Paris 1987, trad. Pensare l'europa, Feltrinelli, Milano Pour sortir du XX siècle, Editions Fernard Nathan, Paris 1989, trad. it. Per uscire dal ventesimo secolo, Lubrina, Bergamo La Méthode. IV. Les idèes. Leur habitat, leur vie, leurs moeurs, leur organisation, Èdition du Seuil, Paris, 1991, trad. it. Le idee. Habitat, vita organizzazione usi e costumi, Feltrinelli, Viaggio in Cina, Moretti & Vitali, Bergamo Terre-Patrie, Èdition du Seuil, Paris, 1993, trad. ita. di Susanna Lazzari, Terra-Patria, Raffaello Cortina, Milano Mes démons, Èdition Stoks, 1994, trad. it. di Laura Pacelli e Antonio Perri, I miei demoni, Meltemi, Bergamo La tête bien faite,èdition du Seuil, Paris 1999, trad. it. a cura di Susana Lazzari, La testa ben fatta. Riforma dell'insegnamento e riforma del pensiero, Raffaello Cortina, Milano Relier les connaissances, Èdition du Seuil, Paris Les savoirs nécessaire à l'éducation du futur, Publié par l'organisation des Nation Unies pour l'éducation, la science et la culture (UNESCO), Paris, France 1999, trad. it. a cura di Susanna

7 Note biografiche 11 Lazzari, I sette saperi necessari all'educazione del futuro, Raffaello Cortina, Milano La Méthode. V. L'Humanité de l'humanité. Tome 1: L'identité humaine, Èdition du Seuil, Paris, 2001, trad. it. di Susanna Lazzari, Il Metodo. 5. L'identità umana, Raffaello Cortina, Milano, Educare gli educatori. Una riforma del pensiero per la democrazia cognitiva, EdUp, Roma, Il metodo. 6. Etica, trad. it. di Susanna Lazzari, Raffaello Cortina, Milano, Educare per l era planetaria. Il pensiero complesso come metodo di apprendimento, trad. it. di B. Spadolini, Armando Siciliano Editore, Messina, Alle origini del cosmo. Dialogo intorno ai misteri della materia e dell universo, trad. it. di M. marino, Pisani, Milano, La latinità, trad. it. di Anna Anaselmo, Armando Siciliano Editore, Messina, 2004.