Accade in azienda 2013 Scuola Duemila 1. Accade in azienda. Il caso Campari. Gian Carlo Bondi L AZIENDA. La responsabilità

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1 Accade in azienda 2013 Scuola Duemila 1 Accade in azienda Il caso Campari Gian Carlo Bondi L AZIENDA La responsabilità Il Gruppo Campari è una delle realtà più importanti nel settore del beverage a livello mondiale e fonda la propria tradizione ultracentenaria e il proprio successo su un portafoglio ricco e articolato su tre segmenti: spirit, wine e soft drink. Vino e alcolici sono apprezzati dai consumatori da secoli. Quando vengono assunti responsabilmente, come avviene nella maggior parte dei casi, i vini e gli alcolici sono parte di uno stile di vita sano e bilanciato. Il Gruppo Campari condanna il consumo eccessivo e irresponsabile degli alcolici. Siamo particolarmente preoccupati riguardo agli effetti negativi sulla nostra vita quotidiana (giovani e l abuso di alcol, guida in stato di ebbrezza, malattie legate all alcol e atteggiamenti irresponsabili durante il consumo) che rischiano anche di portare un immagine negativa e danneggiare la rispettabilità del nostro settore. Inoltre, nell ambito delle iniziative mirate a garantire la trasparenza dell operatività del management e della comunicazione agli investitori e al mercato, il Gruppo Campari ha delineato un sistema di governo societario in linea con i principi contenuti nel Codice di Autodisciplina delle società quotate e con la best practice nazionale e internazionale. (aggiornamento al 06/07/2012)

2 2 Scuola Duemila Esercitazioni per il 2013 ATTIVITÀ DA ESEGUIRE Consultare la documentazione che segue, adattata da La Repubblica Affari & Finanza: Lettera all investitore di Alberto Nosari, relativa alla Campari, gruppo operante nel settore del beverage a livello mondiale, ed eseguire le richieste successivamente proposte. La gestione strategica Campari continua la crescita con Ebitda 2012 a 340 milioni La società conferma la strategia di crescita, anche tramite acquisizioni, e dovrebbe chiudere l esercizio in corso con ricavi superiori a 1,30 miliardi (+2,40%), margini reddituali in progresso al 26,00% e un utile netto intorno ai 180 milioni (+13,20%). La nostra strategia si è dimostrata vincente e noi l abbiamo implementata con determinazione, cercando di renderla sempre più chiara, semplice e intellegibile. Scelta premiante in quanto così facendo, prosegue Bob Kunze-Concewitz, Ceo di Campari, siamo riusciti a conseguire nel corso degli ultimi 15 anni una crescita profittevole agendo sul pilastro dello sviluppo organico e su quello delle acquisizioni. Ed è anche per questo che ancora oggi, aggiunge il capo azienda, confermiamo la volontà di continuare sui percorsi tracciati e proseguire sulla strada della crescita con l obiettivo di riprodurre quel trend storico che assegna alle due leve una quota mediamente paritetica. Più in particolare, aggiunge il Ceo di Campari, la crescita organica sarà supportata da una politica di marketing finalizzata a costruire marchi molto forti a livello globale da affiancare a quelli regionali e agli Specialty; tre leve che si avvicendano per conquistare mercati specifici su cui poi inserire gli altri prodotti del gruppo. E la nostra attenzione alle strategie di marketing è assoluta e totalizzante in tutte le fasi di un attività che assorbe mediamente il 18,00% dei ricavi, di cui la metà per la sola pubblicità; valori decisamente più elevati della media del settore tanto che in Italia nel 2011 i nostri investimenti superano la sommatoria di tutti gli altri operatori nello spirits. Scelta impegnativa ma premiante come dimostra la nostra storia. Noi, ricorda Kunze-Concewitz, siamo infatti riusciti a individuare con successo quei gusti dei consumatori grazie a un approccio molto scientifico e poi abbiamo agito con la leva della pubblicità per conquistare un sempre maggiore apprezzamento per quei prodotti la cui qualità è mantenuta a livelli di eccellenza. Iniziative grazie alle quali, ricordano, siamo riusciti a conquistare quattro posizioni in sette anni in Germania, collocandoci oggi al secondo posto fra gli operatori del settore. Percorso riproposto su molti altri mercati fra i quali quello austriaco e argentino. Successi conseguiti, merito anche il supporto fornito da una struttura commerciale che negli ultimi cinque anni ha visto le consociate salire da 5 a 13 portando a oltre il 90,00% la quota di ricavi su cui il gruppo può agire in modo diretto per raggiungere gli obiettivi, inclusi quelli relativi agli oltre 10 marchi acquisiti nel periodo considerato. Novità positive giungono anche dall altro pilastro dello sviluppo, le acquisizioni. Questo anche perché, puntualizza Kunze-Concewitz, esistono opportunità per una significativa crescita esterna in un industria che rimane altamente frammentata e orientata dai gusti dei consumatori locali. I primi 100 marchi premium riguardano solo il 15,00% dei volumi totali di spirits nel mondo e questo dimostra che sussistono ampi spazi per continuare a crescere con acquisizioni mirate e profittevoli finalizzate a raggiungere o migliorare la massa critica nei mercati geografici chiave. Un percorso che sarà perseguito rispettando i pilastri chiave di una strategia che vuole individuare le gemme nascoste, i marchi con un potenziale latente, i marchi locali forti e quelli cosiddetti Specialty oltreché, più in generale, quei marchi che possiamo aggiungere alle nostre piattaforme di distribuzione in una logica di plug and play. Ma procediamo con ordine ricordando che noi, prosegue il capo azienda, cerchiamo in prima istanza altre gemme nascoste quali SKYY Vodka o tequila Cabo Wabo. Marchi nuovi non ancora nel radar dei grandi player oppure marchi con un potenziale latente che siano stati trascurati dai precedenti proprietari come Cinzano, Glen Grant e Wild Turkey. Marchi con i quali conseguire un ritorno degli investimenti più alto. Nel contempo, aggiunge il capo azienda, ricerchiamo marchi che possiamo aggiungere plug and play alle nostre piattaforme di distribuzione già in essere per creare sinergie immediate. Ma lavoriamo pure sui marchi locali forti che generino la massa critica necessaria per avviare una piattaforma distributiva propria come ad esempio in Brasile con l acquisizione dei marchi Dreher e Drury s. Questo perché ci permette di avere la forza distributiva necessaria per guidare la crescita dei nostri marchi internazionali. L altro filone è rappresentato dai marchi cosiddetti Specialty come Aperol perché essendo dei veri unicum senza nessuna concorrenza nè reale nè potenziale, ci permette di avere più potere sui prezzi, e di essere i soli a beneficiare della loro crescita. Il tutto nel rispetto del mandato di creare valore e quindi rispettare il principio della crescita profittevole e non diluitiva neppure nel primo anno. Questo anche perché noi abbiamo un notevole track record di acquisizioni di successo, avendone messe a punto

3 Accade in azienda 2013 Scuola Duemila 3 ben 19 in 16 anni senza considerare le strutture distributive come Sabia in Argentina e Vasco (ora Campari RUS) in Russia nel Il tutto senza alterare quella solidità patrimoniale che si combina con la compatibilità economica. Da un punto di vista finanziario, puntualizza il capo azienda, siamo molto disciplinati. I nostri covenant espressi dal rapporto debiti Ebitda sono fissati a 4,25 e noi oggi siamo a 1,8 e quindi possiamo spendere più di 700 milioni prima di arrivare a quota 3,5 volte considerando l apporto di quelle nuove acquisizioni da cui ci aspettiamo un ritorno sugli investimenti nel primo anno di circa il 10,00% in termini di utili pre-tasse sulla base di multipli fra 7 a 12 volte l Ebitda. Iniziative i cui effetti continueranno a supportare la crescita come testimoniato dai dati 2011, da quelli del primo trimestre 2012 e dalle proiezioni per fine anno. Questo in quanto prosegue il trend positivo in Usa, ove i consumi fuori casa sono ritornati a crescere, la tenuta dello sviluppo in Europa, grazie anche al buon andamento di Aperol, il buon andamento dell Est Europa, Russia in primis, anche perché ora cogliamo i frutti di una presenza commerciale diretta, lo sviluppo dei Paesi emergenti e del Sud America, anche scontando il rallentamento della crescita brasiliana dopo anni record. Il 2012 dovrebbe così presentare ricavi superiori a 1,3 miliardi (+2,40%) con Ebitda atteso in progresso a oltre 340 milioni (+4,30%). E se non subentreranno fattori esogeni dirompenti l Ebit dovrebbe fissarsi al di sopra dei 310 milioni con utile netto atteso intorno ai 180 milioni. Un trend che dovrebbe proseguire anche nel 2013 salvo sorprese poiché il gruppo ha sempre dimostrato di saper contrastare con successo gli scenari macro negativi. Gli indicatori di performance e i dati di bilancio Stato patrimoniale (valori in milioni di euro) ATTIVO Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni immateriali Altre attività non correnti* Totale attività non correnti Rimanenze Crediti commerciali Disponibilità e mezzi equivalenti Altre attività correnti Totale attività correnti Attività destinate alla vendita Totale Attivo PASSIVO Patrimonio netto di gruppo Debiti commerciali Debiti finanziari Altri debiti** ** Imposte differite attive e altre attività non correnti ** Debiti per imposte correnti e altre passività correnti Totale Passivo Grado di copertura (valori in milioni di euro) Capitale investito netto Patrimonio netto totale Debito finanziario netto

4 4 Scuola Duemila Esercitazioni per il 2013 Conto economico (valori in milioni di euro) Ricavi netti Ebitda Ebit Utile del periodo al netto delle minorities Cash flow operativo Dati per azione e multipli di mercato (valori in euro) Utile del periodo al netto delle monorities 0,28 0,27 0,24 Cash flow 0,24 0,23 0,32 Patrimonio netto 2,37 2,17 1,82 Capitalizzazione totale 2.973, , ,03 Numero di azioni in circolazione (31 dic.) 577,4 578,2 575,9 Quotazione azioni ordinarie (31 dic.) 5,15 4,87 3,65 P/P.N. 2,17 2,25 2,01 P/E 18,39 18,04 15,21 P/Cash flow 21,46 21,17 11,41 Indici di bilancio Roe 11,60% 12,50% 13,10% Debito finanziario netto / Ebitda 1,95% 2,29% 2,42% Debito finanziario netto / Patrimonio netto 0,47% 0,54% 0,60% Altri dati Numero dipendenti I grafici FATTURATO PER BUSINESS FATTURATO PER AREA GEOGRAFICA SOFT DRINKS 7,70% ALTRO 1,20% RESTO DEL MONDO E DUTY FREE 12,80% AMERICHE 32,30% VINI 14,50% RESTO D EUROPA 24,50% SPIRITS 76,60% ITALIA 30,40%

5 Accade in azienda 2013 Scuola Duemila 5 SPLIT PER BRAND CAMPARI 11,00% APEROL 12,00% SKYY VODKA 11,00% WILD TURKEY 9,00% N.B.: i dati dei grafici a torta si riferiscono al 31 dicembre Nel secondo di essi (fatturato per area geografica) la voce Americhe include gli Usa 19,80%, il Brasile 8,30%, l Argentina & altri 4,20%. La voce Resto d Europa include: la Germania 13,00%, la Russia 3,00%. La voce Resto del Mondo include: l Australia con il 5,10%. INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (milioni di euro) ALTRO 57,00% FATTURATO Fatturato (milioni di euro) Ros ,40% 23,20% 23,20% 20,70% EBITDA (milioni di euro)

6 6 Scuola Duemila Esercitazioni per il 2013 Le previsioni Le stime degli analisti Debito netto Ebitda Ebit (milioni di euro) (milioni di euro) (milioni di euro) Minimo Medio Massimo Utile netto Utile per azioni EV/Ebitda Target price (milioni di euro) (euro) (volte) (euro) Minimo ,29 0,31 Medio ,31 0,35 10,24 9,17 5,46 Massimo ,34 0,38 DEFINIZIONI Definire le seguenti espressioni utilizzando le fonti appropriate (libro di testo, Internet ecc.). Settore spirits Marchi premium Logica plug and play Track record Covenant su un debito QUESITI A RISPOSTA APERTA 1. Rispondere alle seguenti domande relative alla gestione strategica del gruppo Campari. a. Quali sono le due leve che hanno consentito al gruppo una crescita profittevole nel corso degli ultimi 15 anni? b. Quanto assorbono mediamente le strategie di marketing in termini di ricavi? E quanto pesa la pubblicità?

7 Accade in azienda 2013 Scuola Duemila 7 c. Qual è la posizione raggiunta dal gruppo in Germania? d. Qual è il contributo fornito dalla struttura commerciale? e. Quali indicatori mostrano che vi è ancora spazio per continuare a crescere attraverso le acquisizioni? f. Che cosa intende il Ceo di Campari, Bob Kunze-Concewitz, per gemme nascoste? g. In che cosa consiste un marchio Specialty e quale ne rappresenta un esempio? h. Da quale indicatore si evince la grande disciplina mantenuta dal gruppo dal punto di vista finanziario? i. Quali sono alcuni segnali che supportano la crescita prevista dalle proiezioni per fine anno? j. Quali sono le più importanti performances economiche previste per l esercizio 2012 in termini di ricavi, Ebitda, Ebit e utile netto? Quali sono le prospettive per il 2013? 2. Rispondere alle seguenti domande relative ai dati di bilancio e agli indicatori di perfomance, anche con l ausilio di altre fonti (libro di testo, Internet ecc.). a. Come si calcola l Ebitda? b. Che cos è l Ebit? c. Che cosa si intende per cash flow operativo? d. In che cosa consiste il Roe e a quanto ammonta quello del 2011? e. Che cosa rappresentano le imposte differite attive? f. A che cosa si riferiscono i debiti per imposte correnti? g. In che cosa consiste il Roi e a quanto ammonta quello del 2011? h. Quali sono i due fattori che influenzano il Roi? i. A quanto ammonta il Ros del 2011? j. Mettere in evidenza i legami tra Roi, Ros e Rot al 31 dicembre La bottiglia del Campari Soda, disegnata da Fortunato Depero nel 1932, è ancora utilizzata immutata. Si tratta di una delle icone più famose del design industriale italiano e internazionale. 3. Rispondere alle seguenti domande relative ai dati di bilancio e agli indicatori di perfomance, anche con l ausilio di altre fonti (libro di testo, Internet ecc.). a. Che tipo di classificazione viene proposta nello Stato patrimoniale del bilancio civilistico? b. Come vengono distinte le attività nel Conto patrimoniale sintetico riportato nel caso aziendale? c. Che cosa s intende per Capitale circolante commerciale (Ccc) e per Capitale investito netto (Cin)? d. Come si calcola il debito finanziario netto (Dfn)? e. Che cosa significa utile di periodo a netto minorities? Come si calcola l earning? f. Che cosa si intende per capitalizzazione totale? g. Indicare il significato delle espressioni: P / P.N., P / E, P / Cash Flow e provvedere al loro calcolo sulla base dei dati al 31 dicembre h. Qual è il significato del rapporto Dfn / Ebitda? i. Quali informazioni si ricavano dall indice Dfn / P.N.? j. Che cosa viene indicato al numeratore dell indice Ev / Ebitda? Qual è il significato dell indice? Il Gruppo Campari è un azienda leader nell industria globale del beverage di marca, con un portafoglio di oltre 45 marchi premium e super premium di proprietà, commercializzati e distribuiti in oltre 190 paesi nel mondo.

8 8 Scuola Duemila Esercitazioni per il 2013 COMPLETAMENTO 1. Completare la tabella seguente, inserendo al posto dei puntini i dati d impresa relativi agli indicatori proposti nella documentazione. Fatturato per business Fatturato per area geografica Split per brand Spirits Soft drinks Vini Altro Americhe Italia Resto d Europa Resto del Mondo e duty free include include include USA Germania Australia Aperol. Campari Skyy Vodka Brasile Russia Wild Turkey Argentina & altri Altro N.B.: nel gergo finanziario italo-inglese globalizzato l espressione splittare significa dividere. Nel contesto, dunque, lo split per brand si riferisce alla suddivisione del fatturato per marchio. 2. Completare la tabella seguente, inserendo al posto dei puntini i dati d impresa relativi agli indicatori proposti nella documentazione. Dati storici Fatturato Ros Indebitamento finanziario netto Ebitda N.B.: i dati relativi al fatturato, all indebitamento finanziario netto e all Ebitda sono espressi in milioni di euro.

9 Accade in azienda 2013 Scuola Duemila 9 3. Completare la tabella seguente, inserendo al posto dei puntini i dati medi d impresa relativi agli indicatori proposti nella documentazione. N.B.: ai fini del confronto tra dati storici e dati previsionali medi, nelle colonne Variazione occorre riportare l incremento (+) o il decremento ( ) ottenuto confrontando il dato del 2011 con il dato medio previsto dagli analisti rispettivamente per il 2012 e per il 2013 arrotondato all unità Variazione rispetto al Variazione rispetto al 2011 Debito netto (in milioni di euro) Ebitda (in milioni di euro) Ebit (in milioni di euro) Utile netto (in milioni di euro) Utile per azione (in euro) Ev / Ebitda (in numero di volte)* Target price (in euro)** * Nel calcolare il valore dell indicatore Ev / Ebitda per il 2011 si tenga presente che Ev si ottiene sommando il Debito finanziario netto alla Capitalizzazione totale. ** Il target prince esprime il prezzo obiettivo della quotazione. In riferimento al 2011 è stata indicata l effettiva quotazione delle azioni ordinarie al Il prezzo obiettivo 2013 non è indicato.

10 10 Scuola Duemila Esercitazioni per il 2013 Svolgimento del caso DEFINIZIONI Settore spirits Si riferisce al mercato degli alcolici di qualità, all interno del quale il Gruppo Campari è il sesto player mondiale, presente in 190 paesi con leadership nei mercati italiano e brasiliano e posizioni di primo piano negli USA, in Germania e in Russia. Marchi premium Sono i marchi principali, quelli che si contendono la leadership mondiale e che meno risentono dei periodi di crisi. Logica Plug and play Letteralmente collega e usa, fa riferimento a periferiche esterne di un computer che possano essere messe in uso semplicemente collegandole al computer stesso, senza che l utente del sistema conosca o metta in atto una specifica procedura di installazione o configurazione (ad es. chiavette USB, stampanti, monitor ecc.). Nel contesto in esame l espressione si riferisce alla possibilità di aggiungere marchi alle proprie piattaforme di distribuzione, senza particolari problemi di connessione. Track record S intende la propria storia, la propria comprovata esperienza. Nel caso in esame, l espressione viene usata in relazione alle numerose acquisizioni di successo messe a segno dalla Campari: ben 19 in 16 anni. Covenant su un debito È l accordo che intercorre tra un impresa e i suoi debitori per la tutela contro i rischi di una possibile gestione disinvolta dei finanziamenti accordati. Nella fattispecie, il Ceo vuole sottolineare la forte disciplina finanziaria della Campari, che presenta un rapporto Debiti / Ebitda di 1,8 rispetto al covenant di 4,25. QUESITI A RISPOSTA APERTA 1. a. Secondo il Ceo di Campari, Bob Kunze-Concewitz, il trend storico profittevole riscontrato nel gruppo Campari negli ultimi 15 anni si è incentrato, in quota mediamente paritetica, su due pilastri: lo sviluppo organico e le acquisizioni. b. Nel 2011 gli investimenti nel marketing eseguiti dal gruppo Campari hanno superato la sommatoria degli investimenti di tutti gli altri operatori nello spirits. La politica di marketing è orientata a costruire marchi molto forti a livello globale, da affiancare a quelli regionali e agli Specialty, e assorbe valori decisamente più elevati della media del settore, mediamente il 18,00% dei ricavi, di cui la metà relativa alla pubblicità. c. In Germania, grazie a un approccio scientifico volto a individuare i gusti dei consumatori e alla leva di un attenta pubblicità, la Campari è riuscita a conquistare quattro posizioni in sette anni e si colloca oggi al secondo posto tra gli operatori del settore. d. I successi del gruppo sono stati conseguiti anche grazie a un estesa struttura commerciale cresciuta oggi a 13 consociate, dalle cinque iniziali. Oggi la quota di ricavi su cui il gruppo può agire direttamente ammonta al 90,00%. e. L industria rimane altamente frammentata e orientata dai gusti dei consumatori locali al punto che i primi 100 marchi premium riguardano solo il 15,00% dei volumi totali di spirits nel mondo. Ciò apre ampi spazi di crescita nel campo delle acquisizioni. f. Per gemme nascoste, quali SKYY Vodka o Tequila Cabo Wabo, Bob Kunze-Concewitz intende i marchi nuovi non ancora individuati dai propri concorrenti o quelli trascurati dai precedenti proprietari, marchi attraverso i quali è possibile conseguire un Roi (return on investment) più alto. g. Gli Specialty, come ad esempio Aperol, sono marchi unici senza alcuna concorrenza, in merito ai quali l impresa è price maker e unica beneficiaria della loro crescita. h. Dal rapporto tra Debito finanziario netto e Ebitda, che esprime la capacità della gestione di generare risultati economici positivi e conseguenti flussi di risorse atti a rimborsare i debiti alle scadenze pattuite. L indicatore, attualmente posizionato a 1,8, esprime una buona solvibilità dell impresa.

11 Accade in azienda 2013 Scuola Duemila 11 i. I principali segnali che supportano la crescita prevista dalle proiezioni per fine anno sono: il ritorno economico delle nuove acquisizioni, il trend positivo negli Usa, dove i consumi fuori casa sono ritornati a crescere, la tenuta dello sviluppo in Europa (Aperol), il buon andamento dell Est Europa (Russia in primo luogo, grazie anche a una presenza commerciale diretta) e lo sviluppo dei Paesi emergenti e del Sud America (pur con un rallentamento della crescita brasiliana). j. Per il 2012 i ricavi dovrebbero attestarsi a oltre 1,3 miliardi (+2,40%), l Ebitda è atteso a oltre 340 milioni (+4,30%), l Ebit al di sopra dei 310 milioni con un utile netto sopra i 180 milioni. Il trend positivo dovrebbe proseguire anche nel a. L Ebitda acronimo di Earning Before Interests Taxes Depreciations and Amortizations e sinonimo di Mol (Margine Operativo Lordo) si ottiene dal Conto economico rielaborato nella configurazione a valore aggiunto. Esso fornisce una versione di reddito operativo non influenzata dalle valutazioni di bilancio (ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per rischi e oneri). Si ottiene anche sottraendo dal Valore aggiunto i Costi del personale. Per il 2011 Ebitda del gruppo Campari ammonta a 326 milioni di euro. b. L Ebit acronimo di Earning Before Interests and Taxes e sinonimo di reddito operativo in assenza di componenti accessori si desume dal Conto economico civilistico alla differenza A B. Esso rappresenta il risultato della gestione caratteristica dell impresa (industriale, commerciale e amministrativa) al lordo dei costi finanziari e fiscali. Per il 2011 Ebit ammonta a 296 milioni di euro. c. Il cash flow operativo (o operazionale ) si ottiene dal Rendiconto finanziario delle variazioni della disponibilità monetaria netta. Esso corrisponde al flusso monetario generato dalle attività d esercizio e si ottiene considerando solamente i costi e ricavi che hanno una diretta influenza sulle disponibilità liquide. d. Il Roe (Return on Equity) è l Indice di redditività del Capitale proprio. Esso esprime il rendimento netto del capitale apportato dai soci ed evidenzia la capacità di attrazione dell azienda nei confronti di potenziali investitori. È un indice generale (netto) in quanto tiene conto di tutte le componenti reddituali. A parità di altre condizioni, il Roe per essere appetibile deve superare il rendimento degli investimenti alternativi a breve termine esenti da rischio (risk free, ad es. Bot) di un importo tanto più alto quanto più forte è il grado di rischiosità dell attività dell impresa considerata. In caso contrario sarebbe più conveniente per i soci indirizzare le proprie risorse verso investimenti più sicuri. Il Roe relativo al 2011 (11,60%) si ottiene dal rapporto percentuale tra il Reddito netto (159 milioni di euro) e il Patrimonio netto (1.368 milioni euro). e. Le imposte differite attive (altrimenti dette imposte anticipate ) esprimono crediti fiscali probabili dovuti all anticipazione di imposte causata da norme fiscali che provvisoriamente non ammettono la deduzione di certi costi (ad es. le spese di manutenzione e riparazione eccedenti il limite fiscale). Potranno essere recuperate negli esercizi nei quali si riverseranno i costi fiscali precedentemente non dedotti. Non si tratta di un vero e proprio credito esigibile, ma del mero diritto di detrarre dal reddito costi superiori a quelli indicati nel Conto economico, abbattendo così l imponibile. Per questo motivo, per il principio di prudenza sono iscrivibili solo quando vi sia la ragionevole certezza di produrre in futuro redditi in grado di assorbire le variazioni fiscali negative. f. I debiti per imposte correnti sono i debiti già liquidati per imposte da versare nella prossima dichiarazione. L esistenza di imposte anticipate testimonia che le imposte correnti superano le imposte di competenza rapportate al reddito civile lordo rettificato dalle sole divergenze permanenti. g. Il Roi (Return on Investment) è l Indice di redditività del Capitale investito. Esso esprime l efficienza economica della gestione caratteristica ed evidenzia la potenzialità reddituale intrinseca dell impresa. È un indice parziale (lordo) in quanto tiene conto solamente delle componenti reddituali dell area caratteristica. In particolare, il Roi non risulta influenzato dalla struttura finanziaria dell impresa. A parità di altre condizioni, il Roi per essere accettabile deve superare il costo medio del denaro (Rod = Return on Debt). In caso contrario, il reddito operativo supplementare prodotto dall investimento finanziato con capitale di terzi sarebbe più basso degli oneri finanziari aggiuntivi, rendendo sconveniente l operazione. Nel caso di Roi > Rod, invece, l indebitamento può indurre un effetto moltiplicatore sulla redditività netta finale (effetto di leva finanziaria). Il Roi relativo al 2011 (10,20%) non indicato nei dati di bilancio si ottiene dal rapporto percentuale tra il Reddito operativo (Ebit 296 milioni di euro) e il Totale attivo (2.901 milioni di euro). h. La misura del Roi è influenzata da due fattori, espressi da due indici: Rot e Ros. Il Rot (Indice di rotazione degli impieghi) esprime la redditività dell impresa in termini di volumi. Esso risulta pari al rapporto tra Ricavi netti e Totale attivo e indica il numero di volte che il capitale investito si rinnova, ruota, per effetto delle vendite. Il Ros (Return on Sales), detto anche Ebit margin, è l Indice di redditività delle vendite. Esso esprime la redditività dell impresa in termini di costi / ricavi / margini. Esso si calcola facendo il rapporto percentuale tra Ebitda e Ricavi netti ed esprime il rendimento percentuale operativo delle vendite, indicando, in altre parole, quanti euro di reddito operativo residuano per ogni 100 euro di vendite. Il suo valore dipende dal settore di attività ma, in linea generale, è

12 12 Scuola Duemila Esercitazioni per il 2013 evidente che un maggior valore dell indice segnala un più alto margine di guadagno operativo, che può favorire un buon Roi anche quando si accompagna a volumi di vendite (espressi dal Rot) relativamente bassi. i. Il Ros relativo al 2011 (23,20%) si ottiene dal rapporto percentuale tra il Reddito operativo Ebit (296 milioni di euro) e i Ricavi netti di vendita (1.274 milioni di euro). j. Ecco una mappa che, attraverso una dimostrazione matematica (equivalenza di scomposizione del Roi), mette in evidenza i legami tra Roi, Ros e Rot al 31 dicembre 2011: Roi (10,20%) = Ros (23,20%) Rot (0,44) = 10,20% Roi Ebit / Totale attivo % 296 / ,20% Ros = Ebit / Ricavi netti % 296 / x 23,20% Roi Ricavi netti / Totale attivo / ,44 3. a. Le voci dello Stato patrimoniale civilistico sono classificate distinguendo le attività, secondo la destinazione economica e le passività, in ragione della natura delle fonti di finanziamento. Generalmente a scuola si propone anche la riclassificazione delle voci patrimoniali secondo criteri finanziari, distinguendo le attività in base al tempo di trasformazione in forma liquida e le passività sulla base della scadenza. L obiettivo è quello di disporre delle informazioni necessarie a verificare, dietro il calcolo di opportuni indicatori (margini, indici e flussi), gli equilibri patrimoniali / finanziari in termini di solidità e solvibilità. b. Nel conto patrimoniale, riportato nell esempio, viene utilizzata una riclassificazione basata sul criterio della pertinenza funzionale, che distingue gli elementi del patrimonio, sia attivi sia passivi, in base all appartenenza alla gestione caratteristica dell impresa, o alla gestione accessoria o finanziaria, allo scopo di mettere meglio in evidenza l efficienza e la redditività dell impresa. Le attività vengono distinte in correnti e non correnti. In linea di massima, le attività correnti sono a breve termine e vengono impiegate nell attività caratteristica dell impresa (ad es. rimanenze, crediti commerciali ecc.). Allo stesso modo, in linea di massima, le passività correnti sono a breve e caratteristiche (ad es. debiti commerciali). Anche le attività non correnti, con destinazione di medio-lungo periodo, possono essere distinte in caratteristiche e non caratteristiche. c. Il Capitale circolante commerciale (Ccc) viene desunto dallo schema di Stato patrimoniale riclassificato secondo il criterio della pertinenza funzionale ed è rappresentato dalla differenza tra scorte di magazzino, crediti commerciali e altre attività destinate alla vendita, da una parte, e debiti commerciali, dall altra. Nel nostro caso, per il 2011 il Ccc ammonta a = 444 milioni di euro. Il Capitale investito netto (Cin) è il margine di struttura più caratteristico che viene desunto dallo schema di Stato patrimoniale riclassificato secondo il criterio della pertinenza funzionale. Esso si ottiene sommando al Capitale circolante commerciale (Ccc) le Immobilizzazioni caratteristiche nette, cioè quelle immobilizzazioni detenute per svolgere l attività tipica dell impresa. Esso indica il capitale investito dall impresa nella sua attività tipica, al netto delle passività relative all attività caratteristica. Si tratta di una specie di patrimonio netto caratteristico. Nel nostro caso, per il 2011 il Cin ammonta a = milioni di euro. d. Il debito finanziario netto (Dfn), denominato anche Posizione finanziaria netta (Pfn), rappresenta la differenza tra disponibilità liquide e crediti di finanziamento, da una parte, e debiti di finanziamento (a breve, medio e lungo termine), dall altra. Si tratta di un indicatore ben adatto a esprimere la solvibilità dell impresa, anche in correlazione con gli indici più tradizionali ottenuti dallo Stato patrimoniale riclassificato con criteri finanziari, quali l indice di disponibilità (current ratio = attivo corrente / debiti a breve) e l indice di liquidità secondaria (acid ratio = disponibilità finanziarie e liquide / debiti a breve). e. In un Bilancio consolidato, che fornisce le informazioni patrimoniali, finanziarie ed economiche del gruppo inteso quale unica entità, tale espressione si riferisce al risultato economico calcolato solo per la percentuale di possesso appartenente alla capogruppo, detratte dunque le quote di utile di pertinenza di terzi. L utile di periodo può essere definito anche su base unitaria, per ogni azione, calcolando il cosiddetto earning, che, nel nostro esempio, al 31 dicembre 2011 ammonta a 0,28 euro, calcolati in questo modo: 159 / 577,4 milioni. f. Per capitalizzazione totale generalmente si intende il prodotto tra la quotazione unitaria e il numero delle azioni in circolazione. Nel nostro caso, al 31 dicembre 2011 la capitalizzazione ammonta dunque a 5,15 577,4 milioni = 2.973,61 milioni di euro. g. Il P / P.N. è il rapporto tra il prezzo (price), cioè la quotazione, e il patrimonio netto unitario (rapporto tra Patrimonio netto e numero delle azioni in circolazione). Nel nostro esempio, al 31 dicembre 2011 il price ammonta a 5,15 euro e il patrimonio netto unitario a 2,37 euro (dati da milioni / 577,4 milioni). Il P / P.N. ammonta dunque a 2,17 euro, calcolati in questo modo: 5,15 / 2,37.

13 Accade in azienda 2013 Scuola Duemila 13 Per P / E si intende il rapporto tra price ed earnig. Nel nostro esempio, al 31 dicembre 2011 P / E ammonta a 18,39 euro, calcolati facendo 5,15 / 0,28. Per P / Cash Flow si intende il rapporto tra price e cash flow unitario (rapporto tra cash flow e numero delle azioni in circolazione). Nel nostro esempio, al 31 dicembre 2011 il cash flow unitario ammonta a 0,24 euro (dati da 136 milioni / 577,4 milioni) e il P / Cash Flow ammonta dunque a 21,46 euro, calcolato facendo 5,15 / 0,24. h. Il rapporto tra Indebitamento finanziario netto (Dfn) e Ebitda misura la solvibilità dell impresa espressa sulla base della capacità della gestione di fornire risultati economici positivi. Un valore basso dell indice segnala una rapida possibilità di assorbire l indebitamento. Come già sappiamo, nel caso della Campari tale rapporto (pari a 1,95 al termine del 2011) è indice di una buona disciplina finanziaria. i. Il rapporto Dfn / P.N., altre volte indicato con l espressione debt/equity, misura la sostenibilità del debito finanziario rapportandolo semplicemente alle risorse proprie (quelle generate e dei soci). Quando, come nel nostro caso (dove ammonta a 0,47), il debt / equity è compreso tra 0 e 1 (quindi è positivo ma minore di 1), significa che il patrimonio netto supera l indebitamento, che quindi è presente ma in linea di massima sostenibile. j. Al numeratore dell indice Ev / Ebitda viene indicato il cosiddetto Enterprise Value (Ev) e cioè la teorica cifra che un potenziale acquirente dovrebbe sborsare se volesse acquisire l intero pacchetto delle azioni della società. Orientativamente, l Ev può essere determinato sommando alla Capitalizzazione totale (2.973,61 milioni di euro per il 2011) l indebitamento finanziario (637 milioni di euro). Dunque, per il 2011, dovremmo avere un Ev pari a 2.973, ,00 = 3.610,61 milioni di euro) e il rapporto Ev / Ebitda dovrebbe dunque risultare pari a 3.610,61 / 326,00 = 11,08 euro. Per alcuni analisti, un valore di questo multiplo superiore a 10 può incominciare a fare storcere il naso, se non altro perché può indicare un indebitamento abbastanza alto. 1. COMPLETAMENTO Fatturato per business Fatturato per area geografica Split per brand Spirits Vini Americhe Italia Resto d Europa Resto del Mondo e duty free Aperol 76,60% 14,50% 32,30% 30,40% 24,50% 12,80% 12,00% Soft Drinks 7,70% Altro 1,20% include include include Campari 11,00% USA Germania Australia Skyy Vodka 19,80% 13,00% 5,10% 11,00% Brasile Russia Wild Turkey 8,30% 3,00% 9,00% Argentina & altri Altro 4,20% 57,00% 2. Dati storici Fatturato % 1.163% 1.274% Ros 20,70% 23,40% 23,20% 23,20% Indebitamento finanziario netto Ebitda

14 14 Scuola Duemila Esercitazioni per il Debito netto (in milioni di euro) Variazione rispetto al Variazione rispetto al ,00% ,00% Ebitda (in milioni di euro) ,00% ,00% Ebit (in milioni di euro) ,00% ,00% Utile netto (in milioni di euro) ,00% ,00% Utile per azione (in euro) 0,28 0, ,00% 0, ,00% Ev / Ebitda (in numero di volte) 11,08 10,24 8,00% 9,17 17,00% Target price (in euro) 5,15 5,46 + 6,00%

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