Linee-guida per gli impianti di depurazione di acque reflue

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1 Linee-guida per gli impianti di depurazione di acque reflue Applicazione di sistemi di gestione ambientale secondo la norma ISO 14001: 1996 agli impianti di depurazione di acque reflue Collana no. 11 Revisione 0 del In Internet potete trovare l attualizzazione delle linee-guida. Agenzia provinciale per la protezione dell ambiente e la tutela del lavoro Provincia Autonoma di Bolzano

2 Linee-guida per gli impianti di depurazione di acque reflue Applicazione di sistemi di gestione ambientale secondo la norma ISO 14001: 1996 agli impianti di depurazione di acque reflue Collana no. 11 Revisione 0 del In Internet potete trovare l attualizzazione delle linee-guida. Agenzia provinciale per la protezione dell ambiente e la tutela del lavoro Provincia Autonoma di Bolzano

3 IMPRESSUM Editore: Autori: Indirizzo di riferimento: Agenzia Provinciale per la protezione dell ambiente e la tutela del lavoro - Provincia Autonoma di Bolzano via Amba Alagi Bolzano dott.ssa Debora Predenz, dott. Luca Pandini - Bolzano dott.ssa Debora Predenz Agenzia Provinciale per la protezione dell ambiente e la tutela del lavoro via Amba Alagi Bolzano Telefono: Progetto grafico: Stampa: debora.predenz@provincia.bz.it Nova Grafica - Bolzano Nova Grafica - Bolzano Data di stampa: luglio 2003 Revisione 0 del

4 PREMESSA Il crescente interesse, al livello internazionale, della certificazione ambientale, dimostra il successo dell approccio alla tutela dell ambiente così come proposto dalle norme ISO 14001, nei più variegati e diversi settori economici e produttivi. Un sistema di gestione ambientale propone, infatti, risposte e strumenti adeguati per realizzare la propria cultura ambientale, in equilibrio con le proprie finalità economico-produttive. Il compito di un istituzione pubblica consiste anche nel supportare e nel sensibilizzare la cultura ambientale e il rispetto per l ambiente. Queste linee guida sono state scritte per sollecitare enti pubblici e privati operanti in impianti di depurazione di acque reflue a introdurre in modo semplice e corretto un Sistema di gestione Ambientale. Tale sistema deve permettere di valutare e gestire tutti gli aspetti e gli impatti ambientali di un impianto di depurazione e delle sue attività, nonché garantire il rispetto delle prescrizioni e degli adempimenti previsti dalla legislazione. Un impianto di depurazione eco-efficiente deve valorizzare all esterno il proprio impegno ambientale mediante il coinvolgimento della comunità locale. L utilizzo della certificazione ISO permette di accrescere l affidabilità della gestione dell impianto, di salvaguardare la salute e l ambiente dei cittadini. La maggior parte delle acque reflue in Alto Adige confluiscono nei relativi impianti di depurazione. In futuro lo scopo sarà di mantenere la qualità della depurazione delle acque e, ove necessario tale qualità dovrà essere miglioriata. L implementazione di un sistema di gestione ambientale è lo strumento adatto per soddisfare tale scopo. Con questa pubblicazione, si intende fornire agli impianti di depurazione di acqua reflue linee guida pratiche ed operative per la realizzazione di un Sistema di gestione Ambientale semplificato e certificabile. Sono fermamente convinto che queste linee guida, il cui contenuto è stato adottato e messo in pratica nell impianto di depurazione di acque reflue di Bolzano, offrano agli impianti di depurazione un buon supporto per l introduzione di Sistemi di gestione Ambientali e quindi servizi compatibili con l ambiente. dott. Michl Laimer Assessore all ambiente, energia, urbanistica ed informatica 3

5 SOMMARIO 0 Premessa Indice Introduzione Scopo e struttura delle linee guida Cosa è il Sistema di gestione Ambientale (SGA)? Cosa significa applicare un SGA I vantaggi dell applicazione del SGA Impegno e Politica Ambientale Il ruolo dell alta direzione La Politica Ambientale L Analisi Ambientale Iniziale (AAI) Il pre-audit ambientale Identificazione delle prescrizioni legislative applicabili L analisi input-output ambientale La pianificazione del SGA La valutazione degli Aspetti Ambientali Significativi (AAS) Le prescrizioni legali applicabili Obiettivi e traguardi ambientali I programmi ambientali La realizzazione e il funzionamento del SGA Come procurarsi le competenze ambientali La struttura organizzativa Obblighi e responsabilità Motivazione, consapevolezza, competenza e formazione La comunicazione interna ed esterna La gestione della documentazione del SGA Struttura standard dei documenti Numerazione dei documenti Responsabilità per la gestione dei documenti Il controllo operativo La gestione dell impianto La gestione delle sostanze utilizzate nell impianto di depurazione La gestione dei rifiuti Acquisti e fornitori Le emergenze ambientali

6 SOMMARIO 5 Misurazioni e valutazioni del SGA Misurare e sorvegliare Indicatori ambientali La gestione delle Non Conformità Azioni correttive e preventive La gestione delle registrazioni del SGA L audit ambientale Il riesame e il miglioramento del SGA Il riesame del SGA Il miglioramento continuo Conclusioni Allegati Modulo 1: Modulo 2: Modulo 3: Modulo 4: Modulo 5 Modulo 6: Modulo 7a: Modulo 7b: Modulo 8: Modulo 9a: Modulo 9b: Modulo 10: Modulo 11: Modulo 12: Modulo 13: Modulo 14: Modulo 15: Modulo 16: Modulo 17: Modulo 18: Modulo 19: Modulo 20: Modulo 21: Modulo 22: Politica ambientale Check list audit sul posto Analisi input/output Matrice degli Aspetti Ambientali Significativi Registro leggi ambientali Registro autorizzazioni Programma ambientale Programma ambientale Organigramma Matrice delle responsabilità Mansionario Programma di formazione Registrazione della formazione Rapporto di non conformità Gestione della documentazione Programma di manutenzione, controllo e sorveglianza Catasto delle sostanze Piano gestione rifiuti Piano delle emergenze Programma di monitoraggio Archiviazione delle registrazioni Programma di audit Rapporto di audit Riesame della Direzione 5

7 1 INTRODUZIONE 1 Introduzione 1.1 Scopo e struttura delle linee guida Lo scopo delle seguenti linee-guida è quello di fornire agli impianti di depurazione di acque reflue, istruzioni operative, molto pratiche e concrete, per l introduzione di un sistema di gestione ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001:1996. Lo smaltimento indenne delle acque reflue comunali, industriali e commerciali, ecc. è un punto fondamentale nella tutela delle acque reflue. La gestione di tali acque è senza dubbio un tema centrale della politica ambientale del nostro paese. L interesse della gestione della tutela delle acque non riguarda soltanto i gestori degli impianti di depurazione ma soprattutto la popolazione in generale. Tramite l implementazione di un sistema di gestione ambientale secondo la norma UNI EN ISO si assicura un miglioramento continuo nella qualità delle acque e di conseguenza una gestione di ottimizzazione dell impianto nel suo complesso. Utilizzando la documentazione consigliata di seguito, si potrà raggiungere la certificazione ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001:1996 del proprio impianto di depurazione. Per semplificare l applicazione pratica da parte del lettore le linee-guida sono suddivise in due parti. Nella prima parte sono spiegati in dettaglio, con numerosi esempi, i requisiti, sia operativi che documentali, da rispettare per raggiungere la certificazione ambientale. Si ricorda che la struttura di questa sezione riprende i capitoli e paragrafi delle norma UNI ISO 14004:1997 Sistemi di gestione ambientale. Linee guida generali su principi, sistemi e tecniche di supporto. Questa scelta è dettata dal processo più chiaro e pratico proposto dalla norma UNI ISO rispetto alla norma UNI EN ISO 14001, la quale è indirizzata in particolar modo alla certificazione ambientale fine a se stessa. Ricordiamo che lo scopo di queste linee guida è quello di semplificare l implementazione di un sistema di gestione ambientale idoneo ad essere certificato. La seconda parte consta esclusivamente di moduli da utilizzare che rappresentano la documentazione semplificata necessaria per raggiungere la certificazione. Questi documenti sono di facile utilizzo, dato che sono stati realizzati sulla base dell esperienza di una certificazione ambientale di un impianto di depurazione. 1.2 Che cosa è il Sistema di gestione Ambientale (SGA)? Le organizzazioni di ogni tipo sono sempre più impegnate a raggiungere e a dimostrare un buon livello di comportamento nei confronti dell ambiente. Questi comportamenti, peraltro, si inseriscono in un contesto economico-sociale sempre più articolato: legislativo, politico-economico (in prima linea la necessità di perseguire lo sviluppo sostenibile), sociale (la crescente attenzione della società alle problematiche ambientali). Un organizzazione può effettivamente inserirsi in questo scenario solamente se: controlla l impatto delle proprie attività, prodotti e servizi adotta una politica ambientale si pone degli obiettivi di salvaguardia ambientale Per essere efficaci, le attività di tutela ambientale devono essere realizzate nel quadro di un sistema di gestione, correttamente strutturato e integrato con il resto dell organizzazione. Affrontare tramite un sistema di gestione gli aspetti ambientali delle proprie attività ha un grande vantaggio per l impianto di depurazione: utilizzare strumenti di gestione già conosciuti e comunque affini ai più diffusi ed efficaci strumenti di conduzione d impresa. In ambito ambientale, in aiuto alle organizzazioni, sono state emanate una serie di norme internazionali orientate alla definizione dei Sistemi di gestione Ambientali (SGA), le ISO della serie (riprese dalle UNI EN 14000). 6

8 1 INTRODUZIONE Esse hanno lo scopo ben preciso di: individuare i principi per un efficace gestione ambientale aiutare ad individuare e perseguire gli obiettivi ambientali integrare la gestione ambientale con le altre esigenze di gestione dell organizzazione Il termine ISO deriva dal greco iso che significa standard : l ISO è l organizzazione internazionale che uniforma a livello mondiale le norme tecniche, pertanto definisce una standardizzazione delle normative di riferimento a livello internazionale. A livello europeo, le norme sono recepite dal CEN (Comitato Europeo di Normazione, che aggiunge l acronimo EN - European Standard) ed a livello italiano dall UNI (Ente Nazionale di Unificazione). Quindi, la norma UNI EN ISO 14001:1996 definisce uno standard a livello internazionale per la corretta applicazione di un Sistema di gestione Ambientale. Come tale, essa costituisce il riferimento normativo per l eventuale certificazione del SGA. Le altre norme della serie ISO (14004, 14050, ecc.) sono di supporto alla norma di riferimento principale, che resta l ISO 14001: sarebbe buona norma, per coloro che intendono applicare sistemi di gestione ambientale conoscere anche le altre norme della serie Il SGA si caratterizza per la propria volontarietà: nessuna azienda, ne tantomeno impianti di depurazione, è obbligato ad introdurre e applicare i requisiti normativi della norma ISO Sono sostanzialmente una libera scelta anche le modalità con cui un organizzazione persegue i propri obiettivi ambientali, ma con una precisa raccomandazione: le modalità scelte da un impianto di depurazione devono essere in sintonia e rispettare i tre obiettivi dell approccio ambientale proposto dalle norme ISO 14001:1996: il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali la prevenzione dell inquinamento il rispetto degli obblighi legislativi in campo ambientale Per spiegare in concreto cosa è un Sistema di gestione Ambientale, proponiamo lo schema inserito nella stessa norma ISO 14001:1996: Miglioramento continuo Impegno e politica ambientale Riesame e miglioramento del SGA Pianificazione Misurazione e valutazione del SGA Realizzazione e funzionamento Il miglioramento continuo del SGA e delle prestazioni ambientali, tra cui la riduzione dell inquinamento e il costante rispetto delle norme cogenti, si persegue adottando un ciclo di pianificazione, realizzazione e verifica. Il primo passo per l impianto di depurazione è definire il proprio impegno in ambito ambientale. Per fare ciò, si analizzano e valutano i propri aspetti ambientali significativi, in funzione degli adempimenti previsti dalla legislazione ambientale vigente ed in funzione della capacità di controllo degli impatti ambientali delle proprie attività (per esempio emissioni in atmosfera, contaminazione del suolo, presenza di sostanze pericolose, ecc.). Si determinano, in sostanza, i punti deboli e i problemi di natura ambientale delle proprie attività, dei prodotti e dei servizi erogati. Formalizzare l impegno ambientale (tramite la cosiddetta Politica Ambientale ) significa definire i principi e 7

9 1 INTRODUZIONE le intenzioni in ambito ambientale, in funzione dei propri punti deboli, del contesto in cui l organizzazione opera (per esempio il territorio, l ambiente sociale), della tecnologia e delle risorse a disposizione, naturalmente dei vincoli legislativi esistenti. La Politica fornisce in conclusione - lo schema di riferimento per la definizione di obiettivi e traguardi ambientali. Dall impegno (Politica) scaturisce la pianificazione: individuazione di obiettivi e traguardi concreti e misurabili, individuazione dei cosiddetti programmi di gestione ambientali (definizione di responsabilità, tempi e risorse). Al fine di rendere efficace la pianificazione, devono essere definite e coordinate tutte le attività con impatto ambientale, le collegate responsabilità, le risorse necessarie per la realizzazione dei programmi. In pratica si realizza e si fa funzionare il proprio SGA: un ruolo molto importante è ricoperto dall accrescimento se necessario - del livello di competenza ambientale dei collaboratori. L ultimo passo consiste nel misurare e valutare l efficienza e l efficacia del SGA e dei programmi ambientali, in funzione degli obiettivi e dell impegno verso l ambiente; ne consegue, che solamente il riesame definitivo di tutto il SGA permette di individuare le necessità di miglioramento, gli scostamenti dai propri principi ambientali, nuovi punti deboli. Sulla base di questa fase ricomincia il ciclo di pianificazione (e si concretizza il principio cardine dei SGA: il miglioramento continuo). 1.3 Cosa significa applicare un SGA E necessario, per coloro che intendono applicare un SGA, essere consapevoli della portata di una siffatta scelta. Questo vale anche per il settore specifico degli impianti di depurazione. Perseguire un approccio di carattere ambientale significa essere consapevoli di: intraprendere una strada senza ritorno confrontarsi apertamente con la normativa ambientale e i relativi vincoli affrontare eventuali investimenti tecnici o strutturali non preventivati impegnarsi ad accrescere la competenza e sensibilità ambientale dei propri collaboratori aprire l organizzazione a tutte gli eventuali stakeholder (parti interessate): istituzioni, mass media, associazioni ambientalistiche, clienti, cittadini, fornitori un impegno continuo al miglioramento delle prestazioni ambientali E una strada senza ritorno: è opportuno che un impianto di depurazione che decide, applica e mantiene un SGA integri l approccio di carattere ambientale all interno della gestione aziendale, modificando definitivamente la propria struttura organizzativa e produttiva. La normativa ambientale è ampia e in continua evoluzione; pretende da parte dell organizzazione continue verifiche e l acquisizione di competenze specifiche. Gli investimenti tecnici, strutturali oppure procedurali necessarie per realizzare un efficace SGA possono essere di lunga durata e impegnativi. Il ritorno economico dell investimento ambientale non è da disdegnare (per esempio la riduzione delle risorse, i risparmi energetici, ecc.) e come tale pretende una attenta valutazione economico-finanziaria. I processi di controllo ambientale e di miglioramento delle prestazioni ambientali devono essere svolti da operatori competenti e attenti agli impatti ambientali di prodotti e procedure: significa elevare le capacità di non pochi collaboratori. Le norme della serie ISO prevedono un atteggiamento di trasparenza verso l esterno dell organizzazione, procedure di comunicazione e di trattamento attivo e non passivo degli input provenienti dai cosiddetti stakeholders (parti interessate). 8

10 1 INTRODUZIONE Infine, il vincolo al miglioramento continuo delle prestazioni ambientali non permette all impianto di depurazione di sedersi sugli allori di una certificazione e neppure di trascurare le modifiche ambientali derivanti dai propri cambiamenti produttivi e dagli sviluppi tecnologici. 1.4 I vantaggi dell applicazione del SGA Per rispondere a questa domanda è disponibile un ampia e qualificata bibliografia. Proteggere l ambiente costa : è vero, per applicare un SGA sono necessarie risorse altrimenti non richieste: investimenti, nuove risorse umane oppure ulteriore formazione, apporto di specialisti esterni (consulenti, tecnici per analisi ambientali), modifiche produttive o di processo, introduzione di controlli non sempre compatibili con le esigenze produttive o organizzative. Ancora: abbiamo visto nel precedente paragrafo il nuovo assetto - anche culturale - con il quale l organizzazione deve confrontarsi. Prima di tutto occorre cambiare punto di vista: realizzare un SGA non può essere considerato solo come un fattore di costo immediato, ma come un investimento nel medio-lungo periodo. Il SGA è una opportunità! Esistono da un lato vantaggi di tipo ambientale che si concretizzano anche in vantaggi economici immediati: la riduzione degli impatti ambientali (emissioni, scarichi) e di rifiuti (con i relativi costi), la riduzione di rischi di incidenti ambientali, la maggiore certezza di conformità legislativa, il risparmio di risorse energetiche. A lungo termine, avere un SGA costituisce un vantaggio competitivo perché: inserirsi ed integrarsi nel territorio migliora i rapporti con le Autorità Pubbliche e di Controllo, con gli Enti e le Comunità Locali, l adozione di un SGA consente di conseguire caratteristiche gestionali e produttive in continuo miglioramento, non solo dal punto di vista ambientale, con positive ricadute sotto l aspetto dell immagine, della competitività produttiva, del clima aziendale interno, della motivazione e del coinvolgimento dei collaboratori, avviene una effettiva riduzione dei costi di produzione. 9

11 2 IMPEGNO E POLITICA AMBIENTALE 2 Impegno e Politica Ambientale 2.1 Il ruolo dell alta direzione Prima di tutto, cosa si intende con il termine utilizzato dalle normative ISO di alta direzione? Il termine è sinonimo di vertice dell organizzazione ed ha il significato di persona o gruppo di persone che, dal livello più elevato di un organizzazione, la guidano e la gestiscono. Fin dalle prime fasi di applicazione e di sviluppo del SGA, l'impegno, la motivazione e la capacità di comando dell'alta direzione dell impianto di depurazione sono fondamentali. Essenziale, inoltre, da parte dell alta direzione, la continuità di impegno nel migliorare la gestione ambientale delle attività dell impianto di depurazione. Molto spesso le organizzazioni che scelgono l implementazione di un SGA, iniziano a prendere in considerazione temi e problematiche che, fino a quel momento, erano poco o per nulla conosciute. L alta direzione dell impianto di depurazione può quindi ritenere più semplice iniziare da dove vi sono vantaggi più immediati ed evidenti: garantire il rispetto della normativa ambientale; ottimizzare le risorse e le competenze aziendali; ottimizzare il flusso delle attività. Decisioni relative alle prestazioni ambientali e alle scelte tecnologiche più evolute per la tutela dell ambiente possono arrivare in seguito, una volta che il SGA è applicato. Col passare del tempo e se il sistema è fondato su una profonda convinzione della direzione, l alta direzione dell impianto di depurazione arriva a prendere le decisioni considerando la componente ambientale alla pari degli altri fattori che influenzano le scelte aziendali. Quindi la prima cosa che la direzione deve chiedersi è il perché abbia deciso di creare un SGA, trovando gli stimoli giusti proprio nella risposta a questa domanda, che può variare di caso in caso. Successivamente e sulla base di questa fase, comincia il ciclo di pianificazione del SGA. 2.2 La Politica Ambientale La Politica Ambientale dell impianto di depurazione stabilisce la direzione che si intende seguire e i criteri di base con cui si intende percorrere la strada che si è prefissata in tema di tutela dell ambiente. Senza dubbio, la Politica Ambientale è lo strumento guida per introdurre e successivamente per migliorare il proprio SGA: la Politica Ambientale è un documento che esprime la volontà dell alta direzione dell impianto di depurazione in ambito ambientale. Per essere completa, essa deve rispettare alcuni requisiti: deve essere adeguata alla realtà dell impianto di depurazione; deve contenere un esplicito impegno al miglioramento continuo delle prestazioni ambientali; deve contenere un impegno alla prevenzione dell inquinamento; deve indicare la volontà della direzione dell impianto di depurazione di agire in conformità alla vigente legislazione ambientale (europea, nazionale e locale), nonché ad ogni altro regolamento o accordo cui l impianto di depurazione si impegna ad aderire (ad esempio patti territoriali o iniziative di settore); deve essere il riferimento per l elaborazione degli obiettivi di miglioramento ambientale, dei traguardi e dei programmi ambientali; deve essere esposta e spiegata a tutti i Collaboratori dell impianto di depurazione; deve essere disponibile per le parti interessate esterne. Si consiglia di produrre un documento semplice, di immediata comprensione, all interno del quale i requisiti sopra espressi siano riscontrabili in modo diretto. 10

12 2 IMPEGNO E POLITICA AMBIENTALE Il documento dovrebbe essere legato alla vita dell impianto di depurazione e quindi: non dovrebbe essere una dichiarazione di intenti generica e buona per tutte le occasioni; dovrebbe esprimere la propria reale volontà di carattere ambientale; non dovrebbe contenere impegni ai quali l impianto di depurazione non sarà in grado di far fronte; l ideale è definire all interno della politica impegni che si sviluppano nel SGA secondo il seguente percorso logico: impegno di politica obiettivo ambientale traguardi ambientale programmi ambientali dovrebbe essere periodicamente revisionata e, se opportuno, modificata per tener conto dei cambiamenti avvenuti all interno dell impianto di depurazione (organizzativi, produttivi, legislativi, ecc.), delle mutate priorità di miglioramento ambientali, delle esigenze tecnologiche e finanziarie, dei risultati già raggiunti. Internamente tutti i Collaboratori devono conoscere la Politica Ambientale e condividerla; si consiglia di esporla ben visibile sia ai Collaboratori sia ai visitatori dell impianto. La Politica deve essere firmata dalla persona che rappresenta l alta direzione dell impianto di depurazione. Per quanto riguarda le modalità di diffusione della Politica Ambientale all esterno dell impianto di depurazione, i metodi adottabili sono i più vari: internet, pubblicazioni su quotidiani locali, la disponibilità della politica aziendale per tutti coloro che ne facciano richiesta. In questa sede è proposto uno schema di Politica Ambientale di riferimento, applicando il quale è possibile elaborare la propria politica ambientale: infatti, la politica ambientale deve essere elaborata secondo la propria visione e secondo i propri obiettivi ambientali. Schema di Politica Ambientale 1) Descrizione del Chi sono io. I dati identificativi dell impianto di depurazione e dell organizzazione che lo gestisce: nome dell impianto, nome della società di gestione, dislocazione geografica dell impianto, ecc. 2) Descrizione del Cosa faccio. Breve descrizione delle attività, in particolare evidenziando i propri punti di forza e di distinzione delle attività e dell impianto stesso. Per esempio: una consolidata esperienza nella conduzione e nella gestione degli impianti di depurazione; Collaboratori esperti e qualificati; ecc. 3) La definizione chiara e precisa dell impegno verso l ambiente. Per esempio: garantire l ottimale depurazione delle acque reflue; sfruttare adeguate tecnologie di tutela dell ambiente, compatibilmente con le risorse a disposizione; limitare l impatto ambientale complessivo dell impianto; ottimizzare i consumi energetici e delle materie prime; incrementare il ricorso e l uso di materiali riutilizzabili e riciclabili; promuovere una gestione dei rifiuti orientata alla loro riduzione e riutilizzo; il coinvolgimento e la formazione dei Collaboratori al fine di raggiungere gli obiettivi ambientali; aumentare gli interventi pubblici per sensibilizzare i cittadini alla collaborazione nella limitazione dell impatto ambientale delle acque reflue; sensibilizzare i fornitori alle tematiche di rispetto dell ambiente, ecc. 4) Oltre a questi impegni specifici, devono essere obbligatoriamente definiti nella politica ambientale i seguenti impegni: un esplicito impegno al miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, la conformità alla legislazione ambientale applicabile ed un impegno alla prevenzione dell inquinamento. Un esempio di Politica Ambientale per un impianto di depurazione di acque reflue è riportato nel modulo n.1 La Politica Ambientale. 11

13 2 IMPEGNO E POLITICA AMBIENTALE 2.3 L Analisi Ambientale Iniziale (AAI) Per ottenere un primo quadro complessivo e sistematico della situazione ambientale dell impianto di depurazione si deve effettuare una valutazione iniziale, una cosiddetta analisi ambientale iniziale (AA). Elemento fondamentale è la normativa ambientale, il cui rispetto rappresenta il primo presupposto per la certificazione. Tale analisi ha lo scopo di identificare eventuali punti di debolezza e non-conformità rispetto agli adempimenti legislativi ed ai requisiti della norma. Si viene in questo modo a creare il punto di partenza per la definizione di obiettivi di miglioramento e per la costruzione del sistema di gestione ambientale. Come si effettua un analisi ambientale iniziale? Il pre-audit ambientale Il pre-audit ambientale è una fase preparatoria, in cui sono raccolte in modo sistematico le prime informazioni esistenti dell impianto di depurazione. Si tratta in particolare di rilevare: i documenti esistenti sulla legislazione ambientale (vedi punto 2.3.2) i dati ambientali (vedi punto 2.3.3) Sulla base delle informazioni raccolte si deve fare un sopralluogo per valutare in campo cosa viene effettivamente fatto dal punto di vista ambientale. Attraverso tale audit si devono esaminare: le tecnologie esistenti le prassi in uso e procedure in campo ambientale la competenza ambientale dei collaboratori Per effettuare un audit in campo sono generalmente utilizzate delle check-list (liste di riscontro) che permettono di raccogliere in modo sistematico informazioni sull effettiva realizzazione della gestione ambientale. In altre parole si tratta di una lista di domande che permette a chi effettua l audit di non dimenticare nulla. Si consiglia inoltre di formare, per l audit in campo, un gruppo di collaboratori dell impianto di depurazione per un duplice motivo: i collaboratori hanno un immediato coinvolgimento dell approccio ambientale un ampia e dettagliata raccolta di dati e informazioni che contribuiscono ad un Analisi Ambientale Iniziale completa e affidabile (p.es. il preposto alla gestione dei rifiuti ha competenza tecnica e legislativa nel campo specifico) A queste linee-guida sono allegate delle check-list finalizzate a svolgere attività in proprio. Le check-list contengono sia domande di carattere generale (come ad es. la caratterizzazione del sito nel contesto ambientale) da compilare in maniera più descrittiva, che domande specifiche sull ottemperanza a determinati obblighi legislativi. Le domande sono suddivise per tematiche specifiche e comprendono tutti gli aspetti ambientali che possono riguardare un impianto di depurazione. Sarà quindi cura del singolo cancellare eventuali domande non applicabili alla propria realtà. La compilazione delle check-list fornite dalle linee-guida è un attività puntuale di cui però bisogna mantenere registrazione. Le check-list compilate rappresentano quindi la documentazione dell effettuazione dell analisi ambientale iniziale. Effettuate il Vostro audit sul posto utilizzando le relative check-list (modulo n.2) 12

14 2 IMPEGNO E POLITICA AMBIENTALE Identificazione delle prescrizioni legislative applicabili Anche se i sistemi di gestione ambientale si basano sulla volontarietà, il rispetto degli obblighi legislativi è il primo presupposto per la certificazione. In occasione dell analisi ambientale iniziale si deve quindi valutare, fino a che punto l azienda rispetti la legislazione ambientale di riferimento. Questo avviene su due livelli: 1. in fase di pre-audit si devono raccogliere tutti i documenti presenti in azienda, che possono dimostrare il rispetto di specifici requisiti legislativi (ad es. autorizzazioni, pareri, prescrizioni, ecc.) 2. attraverso l audit sul posto si deve invece verificare l effettiva applicazione pratica degli adempimenti normativi. In questa fase di pre-audit si tratta quindi soltanto di raccogliere e valutare tutti i documenti esistenti. Questo non è un compito difficile; il problema consiste nell esaminare la completezza, dato che questo presuppone conoscenze precise su tutti gli obblighi legislativi. Le presenti linee-guida intendono supportare operativamente il lettore anche nel valutare operativamente la conformità legislativa del proprio impianto di depurazione. Per non complicare inutilmente la documentazione da compilare nell ambito dell analisi ambientale iniziale, troverete nelle check-list per l effettuazione dell audit sul posto le domande riguardanti i documenti di carattere legislativo di cui dovrete disporre. Tali domande saranno contrassegnate con il simbolo *. Identificate quindi nelle check-list per l audit sul posto (modulo n.2) le domande contrassegnate con il simbolo * e controllate di disporre di tutta la documentazione richiesta! Attenzione: per i depuratori della Provincia di Bolzano, la legislazione in materia di gestione delle acque non classifica il fango prodotto come un rifiuto fintanto che si trova all interno dell impianto stesso (L.P. nr.8/2002, art. 43, comma 1) L analisi input-output ambientale Il passo successivo per completare la fase dell Analisi Ambientale Iniziale, consiste nel realizzare l analisi inputoutput ambientale. Questa analisi è un elencazione dei flussi di risorse ambientali impiegate in entrata (input) e dei flussi di carattere ambientale in uscita (output), in modo tale da rendere misurabili gli impatti ambientali. Gli input sono le materie e le forme di energia impiegate nelle attività produttive dell impianto di depurazione; gli output sono il risultato delle attività medesime: le emissioni, i prodotti di scarto delle attività, scarichi, rumore, ecc. Input ed output rappresentano pertanto gli impatti ambientali delle attività, in entrata ed in uscita, del ciclo produttivo. La rappresentazione dell analisi input-output ambientale deve essere un elenco complessivo e sistematico dei principali input ed output ambientali. Grazie allo schema input-output si può quindi cominciare a capire più a fondo la filosofia del SGA, che non si concentra soltanto sull output ambientale (ovvero emissioni, scarichi, rifiuti ecc.), ma anche sull input (consumo di risorse, materiali, ecc.). L analisi input-output ambientale deve servire non per effettuare un analisi dettagliata di tutti gli impatti ambientali, ma per rappresentare in un quadro complessivo gli impatti ambientali delle attività dell impianto di depurazione, correlati ai diversi processi operativi della depurazione delle acque. In questa veste, essa è molto utile anche per permettere, successivamente, la delicata fase di identificazione degli Aspetti Ambientali Significativi (vedi sezione 3.1). Infine, da non trascurare l effetto visivo dell analisi input-output ambientale: essa è utile per comprendere in un colpo d occhio i principali impatti ambientali, per individuare immediatamente le criticità ambientali dei processi produttivi e per spiegare tutto questo ai propri Collaboratori, fornitori e agli altri soggetti interessati. 13

15 2 IMPEGNO E POLITICA AMBIENTALE Di seguito presentiamo un analisi input-output ambientale applicata ad un impianto di depurazione standard; ovviamente, ciascun impianto potrà avere processi diversi e conseguentemente altri input ed output ambientali. Nel diagramma sono rappresentati in colore nero i processi della linea trattamento acque (trattamento biologico), in verde della linea trattamento fanghi (trattamento anaerobico) e in grigio le attività di recupero energetico. Da notare, infine, che nello schema proposto sono stati presi in considerazioni impatti ambientali in condizioni operative normali; è necessaria anche una valutazione degli impatti ambientali in condizioni anomale oppure di emergenza. Prendete il modulo n.3 e descrivete la vostra analisi INPUT/OUTPUT! Analisi input/output ambientale delle attività operative di un depurature di acque reflue Input ambientali Macro processi della depurazione Output ambientali Afflusso Consumo di acqua (lavaggi) Consumo di energia elettrica Grigliatura Produzione di rifiuti (grigliato) Emissione di odori Conferimento fanghi esterni Produzione di rifiuti Emissione di odori Consumo di acqua (lavaggi) Consumo di energia elettrica Dissabbiatura e disoleatura Inquinamento acustico Produzione di rifiuti Emissione di odori Consumo di acqua (lavaggi) Consumo di energia elettrica Sedimentazione primaria Emissione di odori Consumo di energia elettrica Defosfatazione biologica Consumo di energia elettrica Consumo di materie prime (solfato ferroso, alluminato di sodio, ecc.) Nitrificazione e denitrificazione Inquinamento acustico Consumo di acqua (lavaggi) Consumo di energia elettrica Sedimentazione finale Scarico finale Fango fresco Scarico di acque reflue Fango di ricircolo Consumo di mat. prime (floculante) Ispessimento meccanico Emissione di odori Consumo di acqua (lavaggi) Consumo di energia elettrica Setacciatura fanghi Produzione di rifiuti (grigliato) Inquinamento acustico Consumo di acqua (lavaggi) Consumo di energia elettrica Digestione anaerobica (Silo fanghi) Emissione in atmosfera (biogas) Inquinamento acustico Consumo di acqua (lavaggi) Consumo di energia elettrica Consumo di mat. prime (floculante) Consumo di energia elettrica Consumo di acqua (lavaggi) Consumo di mat. prime (polielettrolita) Ispessimento finale Disidratazione Smaltimento Recupero energetico Emissione di odori Produzione di rifiuti (fanghi) Emissione di odori Inquinamento acustico Produzione di rifiuti (fanghi) Emissione di odori Inquin. atmosferico da trasporto Consumo di energia elettrica Gasometro Desolforazione Produzione di rifiuti (FE2S3) Cogenerazione Inquinamento acustico Inquin. atmosferico da combustione Produzione di rifiuti (olii esausti) 14

16 3 La pianificazione del SGA 3 LA PIANIFICAZIONE DEL SGA 3.1 La valutazione degli Aspetti Ambientali Significativi (AAS) L Analisi Ambientale Iniziale (AAI) non è espressamente prescritta dalla norma ISO 14001:1996, anche se è consigliata per tutte le organizzazioni che non posseggono un SGA: abbiamo visto, infatti, al precedente punto 2.3 l utilità di effettuare un analisi ambientale delle attività dell impianto di depurazione. L Analisi Ambientale Iniziale è utile anche perché facilita la valutazione degli Aspetti Ambientali Significativi (AAS) e dei relativi impatti ambientali significativi associati con le attività, i prodotti e i servizi erogati dall impianto di depurazione; l identificazione degli impatti ambientali significativi è invece obbligatoria ed espressamente prescritta dalla normativa ISO 14001:1996. Questa fase ricopre un ruolo fondamentale nel SGA. Tutto il SGA si fonda infatti sulla corretta valutazione degli aspetti ambientali, e come tale è opportuno soffermarsi su questo capitolo. L identificazione degli aspetti ambientali deve essere per un impianto di depurazione un processo continuo, che rende evidente gli impatti delle proprie attività sull ambiente nel passato, nel presente e nel futuro. Questo processo offre peraltro molteplici vantaggi: l identificazione dei rischi correlati al non rispetto di vincoli normativi ambientali, l identificazione degli impatti sulla salute e sulla sicurezza dei Collaboratori, la valutazione del rischio ambientale delle attività dell impianto di depurazione. La relazione fra gli aspetti e gli impatti ambientali è di causa ed effetto: un aspetto, infatti, riguarda un elemento delle attività dell impianto di depurazione che può avere un impatto benefico oppure negativo sull ambiente. Quando, a causa di un aspetto ambientale, si produce un cambiamento nell ambiente si ha un impatto ambientale. Un esempio di relazione causa-effetto tra l aspetto e l impatto ambientale per l attività di grigliatura di un impianto di depurazione: attività aspetto ambientale impatto ambientale grigliatura percezione di odori emissione di odori Alcuni esempi di aspetti, rispettivamente impatti ambientali, individuabili in un impianto di depurazione possono essere i seguenti: Attività Aspetti ambientali Impatti ambientali Conferimento fanghi esterni Smaltimento del grigliato Scarichi liquidi Conferimento fanghi esterni Area di percezione degli odori limitata Emissione di odori Grigliatura Smaltimento del grigliato Produzione di rifiuti Grigliatura Area di percezione degli odori limitata Emissione di odori Dissabbiatura e disoleatura Disturbo da rumore Inquinamento acustico 15

17 3 LA PIANIFICAZIONE DEL SGA Attività Aspetti ambientali Impatti ambientali Dissabbiatura e disoleatura Perdite dalle vasche di acqua reflua non depurata Contaminazione del suolo e del sottosuolo Dissabbiatura e disoleatura Dissabbiatura e disoleatura Sedimentazione primaria Smaltimento della sabbia Smaltimento dei galleggianti Scarichi anomali nelle acque reflue (idrocarburi,sostanze tossiche), danneggiamenti ai trattamenti fanghi e alla biologia = produzione di rifiuto Perdite dalle vasche di acqua reflua non depurata Produzione di rifiuti Produzione di rifiuti Contaminazione del suolo e del sottosuolo Sedimentazione primaria Consumo acqua per lavaggi Consumo di risorse idriche Defosfatazione chimica Consumo acqua per preparazione soluzioni Consumo di risorse idriche Nitrificazione e denitrificazione Disturbo da rumore in area localizzata Inquinamento acustico Nitrificazione e denitrificazione Nitrificazione e denitrificazione Nitrificazione e denitrificazione Nitrificazione e denitrificazione Nitrificazione e denitrificazione Impianto ispessimento meccanico e setacciatura fanghi Afflusso di sostanze tossiche con inibizione dell attività batterica = emissione di odori Afflusso di sostanze tossiche con inibizione dell attività batterica = danneggiamenti ai trattamenti fanghi e alla biologia Afflusso di sostanze tossiche con inibizione dell attività batterica = depurazione insufficiente Elevato consumo di energia elettrica quantificabile Aggiunta al processo di depurazione del solfato ferroso oppure alluminato di sodio Disturbo da rumore Emissione di odori Produzione di rifiuti Scarichi liquidi Consumo di risorse energetiche Consumo di materie prime Inquinamento acustico Impianto ispessimento meccanico e setacciatura fanghi Digestione anaerobica (digestori) Digestione anaerobica (digestori) Aggiunta di floculante (polielettrolita) al processo di depurazione Guasti apparecchi di sicurezza impianto Biogas = emissione in atmosfera di Biogas Fuoriuscita di schiuma: otturazione tubazioni con uscita Biogas in atmosfera Consumo di materie prime Emissioni in atmosfera Emissioni in atmosfera 16

18 3 LA PIANIFICAZIONE DEL SGA Attività Aspetti ambientali Impatti ambientali Disidratazione Trattamento dei fanghi Produzione di rifiuti Disidratazione Aggiunta di floculante (polielettrolita) al processo di depurazione Consumo di materie prime Flottazione Disturbo da rumore Inquinamento acustico Flottazione Trattamento dei fanghi Produzione di rifiuti Gasometro e desolforatore Emissioni incontrollata in atmosfera di Biogas Emissioni in atmosfera Gasometro e desolforatore Produzione rifiuto tossico nocivo: FE2S3 Produzione di rifiuti Gasometro e desolforatore Consumo di energia elettrica Consumo di risorse energetiche Impianto di cogenerazione Produzione di olii esausti Produzione di rifiuti Impianti lavaggio dell aria Produzione di rifiuto come contenitori dei prodotti chimici Produzione di rifiuti Impianti lavaggio dell aria Utilizzo prodotti chimici: soda, cloro, acido solforico Consumo di materie prime mpianti per trattamenti chimici Utilizzo prodotti chimici Consumo di materie prime Laboratorio Produzione di rifiuti tossici, speciali e pericolosi Produzione di rifiuti Mensa e palazzina uffici Produzione di rifiuti vari assimilabili all urbano Produzione di rifiuti Officina meccanica Produzione di olii esausti + produzione di rifiuti vari Produzione di rifiuti Trasformatori Presenza di PCB < limiti legge PCB-PCT Per l identificazione e la valutazione degli aspetti e degli impatti ambientali è necessario definire una procedura scritta che preveda la metodologia, i criteri, i tempi e le responsabilità. 17

19 3 LA PIANIFICAZIONE DEL SGA In particolare, è opportuno che l analisi sia eseguita almeno con cadenza annuale e comunque ogniqualvolta cambiano le condizioni produttive. Per esempio, se le condizioni operative oppure gli impatti ambientali sono variati in modo significativo (a seguito dell ampliamento delle attività lavorative, oppure per l acquisto di nuove attrezzature oppure per modifiche agli impianti o strutture), è opportuno elaborare una nuova analisi di identificazione e valutazione degli aspetti ambientali. Il processo di identificazione e di valutazione degli aspetti e degli impatti può essere suddiviso in 4 fasi: 1. individuare le attività dell impianto di depurazione: ciò si ottiene tramite un analisi dei processi produttivi dell impianto; 2. identificare il maggior numero possibile di aspetti ambientali associati alle attività dell impianto; 3. identificare il maggior numero possibile di impatti ambientali associati con ciascun aspetto ambientale precedentemente identificato; 4. valutare la significatività di aspetti e conseguenti impatti. Per operare con ordine e seguire il flusso dei processi produttivi dell impianto di depurazione, è utile rifarsi all analisi input-output ambientale (vedi sezione 2.3.3). Si consiglia inoltre di evitare di considerare i microprocessi in modo troppo puntiglioso, con il rischio di identificare troppi elementi con elevato grado di significatività: ciò potrebbe condurre ad un sistema eccessivamente complicato che perde di vista le valutazioni e gli aspetti veramente importanti. La 4. fase della valutazione degli impatti ambientali è la più importante ed è fondamentale per impostare correttamente il SGA. La metodologia di valutazione degli impatti ambientali è una libera scelta dell impianto di depurazione. Nella pratica sono utilizzabili diversi metodi (per esempio l analisi ABC, le matrici di rischio/probabilità, l analisi FMEA). In queste linee guida è proposta una metodologia conforme alla normativa ISO 14001:1996 e molto utile per una più facile realizzazione di tutto il SGA dell impianto di depurazione. Questa metodologia si fonda su 2 presupposti. Prima di tutto, l impianto di depurazione deve identificare i propri aspetti ed impatti ambientali significativi; successivamente deve metterli sotto controllo oppure deve monitorali. Per applicare questa metodologia è fondamentale definire innanzi tutto cosa vuol dire significativo?: significativo è l aspetto ambientale che si deve controllare e monitorare. La domanda è allora: quando un aspetto ambientale è identificato come significativo? I criteri di significatività che definiscono un aspetto ambientale sono tre: la conformità legislativa; la Politica Ambientale dell impianto di depurazione; le parti interessate (i cosiddetti stakeholders: cittadinanza, enti pubblici, media, ecc.). Ciò significa che l impianto di depurazione individua i propri aspetti ambientali in funzione di uno di questi tre criteri. Per esempio, se nella Politica Ambientale è dichiarato l impegno di ridurre il consumo di materie prime, tutte le attività che hanno influenza sul consumo di materie prime producono aspetti ambientali significativi; il conseguente impatto sull ambiente è classificato significativo e come tale deve essere controllato e monitorato. Definita la significatività, l aspetto ambientale potrà esser oggetto di obiettivi, traguardi e programmi di miglioramento ambientali oppure semplicemente essere messo sotto controllo tramite una procedura. La procedura è facilmente applicabile utilizzando la seguente Matrice degli Aspetti Ambientali Significativi (AAS) (modulo n. 4). Vediamo i passaggi per applicare la matrice. Prima di tutto le attività dell impianto di depurazione sono sviluppate in microprocessi e per ciascuno di essi: sono identificati i singoli aspetti ambientali generati dalle attività, sono valutati gli aspetti ambientali nelle varie condizioni operative (normali, anomale e di emergenza), 18

20 3 LA PIANIFICAZIONE DEL SGA sono identificate le interazioni ambientali e i consumi di risorse degli aspetti ambientali, è classificata la significatività degli aspetti ambientali, in funzione dei tre citati criteri (la conformità legislativa, la Politica Ambientale, le parti interessate), sono identificati gli impatti ambientali significativi. Nota bene: le condizioni anomale sono operazioni che si discostano dal normale funzionamento, ma in modo controllato ed atteso: per esempio la manutenzioni, la fermata e l avviamento di macchinari. Le condizioni di emergenza sono operazioni associate a situazioni di rischio non preventivate, per esempio le rotture di vasche. Conclusa la fase di identificazione degli impatti ambientali significativi, è necessario mettere gli impatti sotto controllo, oppure, monitorarli. Per ottenere ciò, l impatto ambientale classificato significativo deve essere, in ordine di importanza: oggetto di obiettivi, traguardi e programmi di miglioramento oppure posto sotto controllo/monitoraggio tramite una procedura documentata oppure posto sotto controllo/monitoraggio tramite un adeguata formazione ai Collaboratori di quell area. Per decidere la suddetta priorità di intervento si calcola un indice di priorità, tramite una matrice di rischio elaborata in funzione della frequenza o probabilità (P) che un impatto si verifichi moltiplicata la gravità (G) dell evento sull ambiente. I singoli impatti sono infine messi in graduatoria, in funzione dell indice calcolato: impatti con valori più elevati devono avere priorità di trattamento rispetto ad altri con valori inferiori. I criteri per applicare la matrice sono i seguenti: P: probabilità, indica la probabilità che un evento accada: Punteggio Criterio 1 Probabilità di accadimento praticamente nulla oppure in condizioni estreme 2 Probabilità rara oppure in condizioni anormali 3 Probabile di accadimento anche in condizioni normali, a causa principalmente di possibili errori e/o malfunzionamenti 4 Accade in condizioni normali G: gravità (conseguenza), indica la gravità dell evento sull ambiente: Punteggio Criterio 1 Conseguenze limitate nel tempo e praticamente non misurabili nell estensione sull ambiente 2 Disturbo locale, non duraturo e immediatamente rimediabile 3 Impatto limitato e/o a breve termine, significativo per l ambiente e che comunque richiede controlli per minimizzare il ripetersi 4 Impatto dannoso, esteso e duraturo nel tempo per l ambiente Infine, nell ultima colonna della matrice si registra il riferimento alle procedure di emergenza adottate per ciascun aspetto ed impatto ambientale valutato precedentemente in condizioni di emergenza. In conclusione, è evidente come l adozione di questa procedura permette di: identificare in modo semplice ed oggettivo agli aspetti e gli impatti ambientali; sviluppare tutto il SGA, a partire dalla definizione di programmi e obiettivi ambientali. 19

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