Aifi con Dorsal un impegno rinnovato

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1 Aifi con Dorsal un impegno rinnovato

2 Nasce un nuovo progetto Il patrimonio scientifico e professionale di AIFI si fonde con la conoscenza, l esperienza e la tecnologia di Dorsal dando vita ad una nuova generazione di incontri ravvicinati

3 I bisogni I fisioterapisti hanno preso coscienza, in seguito alle domande dei pazienti sempre più preparati, della necessità di approfondire la loro conoscenza sulla fisiologia del sonno e sulla tecnologia del sistema letto. Dorsal ha da tempo preso coscienza del bisogno di dimostrare scientificamente l efficacia e la qualità dei propri prodotti.

4 Ie risposte: Una serie di incontri finalizzati alla formazione dei fisioterapisti sulla fisiologia del sonno e sulla tecnologia del buon riposo Un progetto di sostegno della ricerca in Un progetto di sostegno della ricerca in ambito universitario finalizzato alla realizzazione di scale di valutazione validate scientificamente

5 Abbiamo cercato di dare una risposta a queste domande: Cosa sappiamo sul sonno e sulla sua fisiologia? Ci sono evidenze scientifiche sull efficacia della scelta di un buon sistema letto? Ci sono scale di misura in grado di valutare un buon sistema letto?

6 Perché dormiamo: l orologio interno ed i ritmi circadiani (circa diem) Il nostro complesso organismo funziona in base a delle funzioni che si ripetono con ciclicità nelle 24 ore dando origine a dei ritmi detti circadiani (circa diem: circa un giorno), uno di questi ritmi descrive l alternanza di sonno e veglia

7 Ruolo del nucleo soprachiasmatico: I ritmi circadiani sono regolati da una piccola popolazione di cellule che si trovano nella regione dell ipotalamo e che costituiscono il nucleo soprachiasmatico localizzato sopra il chiasma ottico, questo può essere influenzato dalla percezione della luce da parte dell occhio con la conseguente trasmissione da parte del nervo ottico!

8 I centri regolatori del sonno sono situati nel Diencefalo: cervello intermedio Il tetto diencefalico è l'epitalamo che si estroflette in una piccola ghiandola endocrina; l epifisi o pineale; il pavimento del diencefalo si spinge in basso in una formazione ad imbuto, l infundibulo o ipotalamo, che è connesso col lobo posteriore dell'ipofisi, l'importante centro endocrino. Il diencefalo contiene importanti centri che regolano l'attività della vita vegetativa e controllano la termoregolazione corporea.

9 Dall ipotalamo partono dei segnali diretti al tronco (una delle parti più primitive del nostro sistema nervoso contenente strutture che governano le funzioni primarie deputate alla sopravvivenza come la respirazione, la fame, ecc.) e da qui attraverso la sostanza reticolare si controlla l attivazione delle strutture corticali e sotto-corticali.

10 Fattori da non trascurare Il nucleo soprachiasmatico può essere influenzato oltre che dall alternanza luce-buio, attraverso la stimolazione del sistema retino-ipotalamico, anche da fattori ormonali, genetici e dalla temperatura corporea!

11 Processi di regolazione del sonno Schematicamente possiamo dire che il sonno è regolato essenzialmente da due processi correlati tra loro che sono stati definiti: Processo C Processo S

12 Il processo C (circadiano), influenzato da stimoli ormonali, luminosi, termici e da fattori genetici, guida i meccanismi esecutivi del sonno ossia il processo S(del sonno vero e proprio) Fattori umorali Fotorecettori retinici Fattori umorali Stimoli esterni condizionanti Processo C Controllato dal nucleo soprachiasmatico o pacemaker circadiano Processo S Meccanismi esecutivi e regolatori del sonno Ciclo sonno veglia Fattori genetici Temperatura corporea Temperatura corporea Fattori genetici, psicologici, ambientali e socioculturali

13 Facilitatori del sonno Durante la veglia il sistema nervoso produce diverse sostanze ipnogene (una sorta di rifiuti che devono essere smaltiti nel sonno): fattore S (è un glicopeptide che ha la capacità di aumentare il sonno REM e NREM) la cui concentrazione attiva il processo dell addormentamento fattore SPS sostanza promotrice del sonno simile al fattore S fattore REM che produce il sonno REM

14 Il processo di addormentamento è attivato anche da stimoli sensitivi ripetuti in modo monotono a bassa frequenza (come suoni o carezze), ma è il ritmo circadiano che stabilisce a quale ora del giorno il sonno si manifesta. In contrapposizione la stimolazione di nocicettori produce il risveglio!

15 Ma cos è il sonno? Il sonno è un riposo periodico dell'attività cerebrale, durante il quale si ha sospensione totale o parziale delle funzioni di relazione e rallentamento importante di alcune funzioni vegetative (funzioni intestinali), mentre altre funzioni persistono con regolarità (respirazione, battito cardiaco e circolazione del sangue). Continua, durante il sonno, un'attività cerebrale che si traduce nel sogno.

16 Le funzioni del sonno: Le conoscenze che si hanno sul significato funzionale del sonno scaturiscono soprattutto da studi di deprivazione di sonno eseguiti sugli animali e sugli uomini, per cui si attribuiscono ad esso varie funzioni: 1) Funzione metabolica: eliminazione di metaboliti endogeni formatisi durante l attivitàdi veglia nel SNC. 2) Funzioni di stimolo endogeno: per la maturazione corticale e la sinaptogenesi (sonno REM) durante lo sviluppo. 3) Funzione omeostatica: può essere interpretata come un ristoro: i processi di ristoro sono di 2 tipi rapidi e lenti. Questi ultimi sono in rapporto con i fenomeni plastici. 4) Funzione di reset del sistema di registrazione delle informazioni intesa a cancellare quelle irrilevanti e a preparare il cervello per l arrivo di nuove informazioni. 5) Funzione di trasferimento dei ricordi dal deposito a breve termine a quello a lungo termine. Consolidamento o annullamento delle tracce mnemoniche. 6) Funzioni legate all apprendimento. Il sonno REM, infatti, sembra essere correlato con l apprendimento e la memoria poiché la privazione di tale sonno ritarda la formazione della memoria. 7) Sonno come risposta adattativa, ad es. tenere lontano l animale dal pericolo. 8) Funzione legata ai sogni ovvero, come la definiva Freud, una soddisfazione allucinogena dei comportamenti istintuali.

17 La fisiologia del sonno, strumenti di misura: polisonnografia ( la macchina della verità) registrazione contemporanea di diversi parametri vitali quali l attivià dell encefalo (elettroencefalogramma), attività cardiaca (elettrocardiogramma), il ritmo respiratorio (spirogramma), l attività dei muscoli del corpo (elettromiogramma), e la temperatura del corpo.

18 La temperatura corporea: La nostra temperatura corporea interna varia durante le 24 ore anche se di poco (circa un grado) raggiungendo un picco massimo verso le 16 ed un picco minimo tra le 3 e le 4 del mattino durante la fase più profonda del sonno. La temperatura elevata rende il sonno instabile ma il freddo ancora di più! La temperatura ideale per un riposo ottimale si aggira sui 30 C (temperatura non della stanza ma rilevata nei pochi centimetri attorno alla cute)non è rilevante se la temperatura dell ambiente è più vicina ai 15 C o ai 20 C, purchè esista un corretto microclima nelle immediate vicinanze del nostro corpo. Durante la polisonnografia si releva una costante e lenta diminuzione della temperatura corporea in relazione al livello di profondità del sonno. Una riflessione inportante deriva dall osservazione che durante la fase Rem vengono disattivati tutti i sistemi involontari di controllo termico del corpo ( come il brivido o la polipnea) che sembrano dare risposte non controllate. Per questo è importante che il sistema letto garantisca una corretta traspirazione e la possibilità di una corretta termoregolazione.

19 Elettroencefalogramma le onde cerebrali Dall EEG riconosciamo diversi tipi di onde: 1. Onde beta (onde rapide, tipiche dello stato di veglia) 2. Onde alfa (tipiche dello stato di rilassamento) 3. Onde theta (più lente delle alfa) 4. Complessi K e fusi del sonno (treni d onda tipici del sonno profondo 5. Onde delta (le più lente)

20 L elettrocardiogramma Durante le prime quattro fasi del sonno (sonno NREM) si osserva un progressivo rallentamento del battito cardiaco, si va quindi verso la bradicardia. Mentre nella fase REM si alternano momenti di bradicardia e di tachicardia con un andamento irregolare!

21 I movimenti oculari (EOG): Nella fase iniziale del sonno gli occhi si muovono sotto le palpebre con movimenti lenti che scompaiono nelle fasi 2 e 3 per poi ricomparire nella fase 4 sempre molto lenti. Nel sonno REM invece si riscontrano rapidi movimenti oculari (Rapid Eye Moviment)

22 Spirogramma per il controllo del respiro: Lo spirogramma indica una diminuzione della frequenza del respiro che diventa sempre più lento e profondo a seconda della profondità del sonno per poi diventare a volte irregolare durante la fase REM.

23 L elettromiogramma, il controllo dell attività dei muscoli del corpo: Anche l elettromiogramma indica un progressivo rilassamento dei muscoli volontari con l aumento della profondità delle varie fasi del sonno!

24 Fasi del sonno REM e NREM Il sonno si divide in diverse fasi: 1.Stadio0diveglia(ondebeta) 2. Stato 0 di assopimento (onde alfa) 3. Stadio di sonno 1 (onde theta) 4. Stadio di sonno 2 (complessi Kappa e onde sigma o fusi del sonno) 5. Stadio di sonno 3 (onde delta) 6. Stadio di sonno 4 (onde delta) fase NREM 7. Fase REM in stadio di sonno 2

25 Cicli del sonno durante la notte: Durante la notte si ripetono alternandosi le fai prima descritte con una frequenza di 4/5 cicli per notte ed una durata media di circa 90. Nei primi cicli la fase Rem è molto breve rispetto alla fase 4 (la prima fase rem non dura più di 10/15 minuti) mentre nell ultima fase della notte non si raggiunge quasi più il sonno profondo della fase 4 e aumenta notevolmente il tempo della fase REM.

26 Cause di un sonno disturbato Cause interne: eccessivo consumo di alcool, medicinali, stress lavorativi o affettivi, scorretta alimentazione, disequilibri ormonali, patologie del sistema nervoso centrale, patologie muscolo-scheletriche, scorretta igiene posturale. Cause esterne: sostanze nocive nell ambiente o nell abitazione, campi elettromagnetici troppo forti, rumori, illuminazione eccessiva, sistema letto scadente o inadeguato.

27 Il sistema letto Oggi prendiamo in considerazione solo uno dei fattori di disturbo del sonno: il sistema letto. Per parlarne dobbiamo inizialmente definire Per parlarne dobbiamo inizialmente definire cosa si intende per sistema letto e quali sono le possibili variabili ad esso correlate per poi scoprire se le evidenze scientifiche, ad oggi, ci possono aiutare nella scelta di un sistema letto adeguato alla persona o quanto meno a evitare di cadere in errori grossolani.

28 C è la necessità di maggiori conoscenze e nuovi strumenti! Proprio per rispondere a questo bisogno Dorsal in collaborazione con Aifi sta cercando di avviare un progetto di ricerca inizialmente di revisione della letteratura e poi sperimentale in collaborazione con studenti del terzo anno del corso di laurea in fisioterapia e contemporaneamente sta testando alcuni propri prodotti per verificare l efficacia di alcuni strumenti di valutazione e delle scale di misura utilizzate.

29 IL MONDO DEL DORMIRE E IN CONTINUA EVOLUZIONE Si sta diffondendo una nuova cultura tra i produttori e negli utilizzatori finali

30 DIVERSI FATTORI GIOCANO UN RUOLO MOLTO IMPORTANTE Maggiori informazioni reperibili attraverso i media Utilizzatori molto più preparati sul prodotto Ricerca di maggiore comfort e benessere personale Invecchiamento della popolazione Incremento della domanda di ausili anche nel campo del bedding Riconoscimento da parte del Ministero della Salute della validità di taluni prodotti per il dormire

31 ANCHE AL FISIOTERAPISTA POSSONO ESSERE RIVOLTE DOMANDE PRECISE SUL ACQUISTO PIU CORRETTO Ecco perché è importante che anche questa figura sia a conoscenza: dei prodotti presenti sul mercato e dei risultati raggiunti dall evoluzione tecnologica

32 TRE IMPORTANTI FOCUS AREA Le tendenze tecnologiche in atto Concetto di Sistema Letto I materiali applicati al bedding domestico

33 E NOTO CHE NEI PAESI DEL CENTRO-NORD EUROPA ESISTE UN APPROCCIO AL MONDO DEL BEDDING PIU ATTENTO RISPETTO A QUANTO ACCADE IN ITALIA L UTILIZZATORE E MOLTO PREPARATO ED INFORMATO SUI PRODOTTI IL PREZZO NON E LA PRIMA VARIABILE PRESA IN COSIDERAZIONE LA RICHIESTA E DI PRODOTTI IN GRADO DI OFFRIRE ELEVATI STANDARD DI CONFORT L OFFERTA E COSTITUITA DA PRODOTTI DALLA TECNOLOGIA MOLTO EVOLUTA

34 GERMANIA UNA NAZIONE NOTA PER LA SUA STORICA E RAFFIANTA CULTURA IN MATERIA DEL DORMIRE

35 IN ITALIA STIAMO COMINCIANDO ORA A CAPIRE ED APPREZZARE I MATERASSI IN SCHIUMATO TECNICO Nel 2000 Nel 2008

36 IL SISTEMA LETTO PRIMA DI ESAMINARE LE CARATTERISTICHE TECNICHE DEL PRODOTTO DEVE ESSERE CHIARO QUESTO NUOVO ED IMPORTANTE CONCETTO GUANCIALE MATERASSO SUPPORTO ANATOMICO

37 SUPPORTO ANATOMICO, MATERASSO E GUANCIALE DEVONO LAVORARE IN SINERGIA Per dare la risposta corretta al paziente, devono essere tenuti in considerazione 4 fattori Il guanciale La lastra interna del materasso Il rivestimento del materasso Il supporto anatomico

38 LA SCELTA DEL GUANCIALE Il guanciale ideale deve essere progettato rispettando dei criteri anatomici e biomeccanici che favoriscono il mantenimento di una postura ergonomicamente corretta del segmento testa-collo durante il riposo notturno. TRADIZIONE ATTUALITA Il rispetto di queste caratteristiche consente alle persone di mantenere la testa e il rachide cervicale nella posizione corretta sia da supini che in decubito laterale. EVOLUZIONE

39 Ma esistono individui con spalle più larghe e più strette

40 OGGI LE AZIENDE CHE PRODUCONO MODELLI SPECIFICI PER IL DORMIRE PROPONGONO DI SERIE VARIE MISURE ED ALTEZZE DI GUANCIALE Consigliare un prodotto disponibile in diverse misure, significa permettere ad ogni individuo di trovare il modello più adeguato alle proprie esigenze

41 I MATERIALI IMPIEGATI PER I GUANCIALI PIU TECNICI Lattice prodotto con sistema Talalay Visco elastico traspirante Schiumato traspirante Softcare

42 Prodotti a confronto TRASPIRABILITA' DEI MATERIALI visco elastic std. latex std. polyurethane natur memory talalay latex grand soleil cotton filling softcare litre per cubic metre material

43 LA SCELTA DEL GUANCIALE CAPACITA DI ADATTAMENTO E SOSTEGNO DEL MATERIALE IMPIEGATO ELEVATE PERFORMANCE IN MATERIA DI TRASPIRAZIONE STUDIO DELLE FORME DISPONIBILITA DI MISURE VARIABILI CHE SONO COMUNI ANCHE ALLA VALUTAZIONE DEL MATERASSO

44 PER LA CORRETTA VALUTAZIONE DIMATERASSO E GUANCIALE BISOGNA ESSERE IN GRADO DISAPER FARE DEI DISTINGUO Molto spesso il condizionamento dettato dai luoghi comuni porta l utilizzatore ad effettuare una scelta di cui non si sente appagato

45 SUL MATERASSO IN LATTICE Generalizzare non è corretto LATTICE STANDARD SI DICE CHE LATTICE PRODOTTO CON SISTEMA TALALY Latraspirazione limitata. La presenza di forature cerca di sopperire a questo problema Richiesta Bassoo assente contenuto di lattice naturale Capacitàadattamento stimolata da forature vert. Potenzialmenteallergico. Non puo essere lavato FA LA MUFFA MANUTENAZIONE IMPEGNATIVA ASPETTATIVE DELUSE PROVOCA ALLERGIE Unastruttura a cellula aperta permette una costante aerazione del prodotto Normale manutenzione Alto contenuto di lattice naturale Superficie uniforme. Elevatissima adattabilità Falso.Lavato e depurato delle proteine del lattice

46 IL VISCO ELASTICO Inizialmente, per le sue alte capacità decomprimenti venne impiegato per produzione dei seggiolini dello Schuttle Oggi è un prodotto largamente impiegato per materassi e guanciali. Molti materassi prodotti con uno strato di visco elastico godono della Certificazione Dispositivo Medico di Classe I e possono essere detratti dalla dichiarazione dei redditi alla pari delle altre spese sanitarie

47 DA SAPERE SUL VISCO ELASTICO Normalmente è un prodotto schiumato in stampo e presenta delle criticità a livello di traspirazione Normalmente non puo essere lavato Per garantire durata nel tempo deve avere almeno una densità di 60 kg/mc Test specifici hanno dimostrato che lo spessore consigliabile all interno del materasso è di cm 5/6

48 IL CASO DEL VISCO ELASTICO TRASPIRANTE Assenza di pellicole esterne Elevata capacità di traspirazione Lavabile Prodotto senza l impiego di derivati del petrolio Molto stabile al variare della temperatura

49 NON TUTTI GLI SCHIUMATI SONO UGUALI STA NASCENDO UN MONDO COSTITUITO DA PRODOTTI SPECIFICI PER IL BEDDING Materiali ad alta densità (peso), ma dalla elevata capacità di accoglienza L obiettivo di tutti resta comunque e sempre quello di replicare nello schiumato le performance del Lattice Talalay L introduzione da parte delle case produttrici di schiumati a base di polioli naturali contribuisce in modo determinante a questo processo di perfezionamento

50 In Italia eravamo abituati a densità 30 Kg/mce le lastre erano diritte la classica gomma piuma di colore giallastro Oggi si parla di: cellullazione aperta strutture cellulari diversificate lavorazioni sulle lastre capacità di adattamento

51 DALLA TRADIZIONE AL METODO SCIENTIFICO Progettazione Prove fisiche Video 1 Video 2 Prove di ergonomia Video Catas

52 I LIVELLI RAGGIUNTI

53 IL TEST DI ERGONOMIA RISULTATI OTTENUTI DAI TEST

54 IL FUTURO Il viscoelastico lascerà spazio ad altre soluzioni innovative Nei paesi nordici sono già comparsi prodotti con l etichetta Visco Free E nuove soluzioni più evolute sono già a portata di mano

55 SI RE-INVENTA IL PASSATO TECNOLOGIA TUBES E LO SI INVENTA EX-NOVO

56 DALLE RETI DA LETTO AI SUPPORTI ANATOMICI

57 Sette zone di portanza differenziata Regolabile a motore Regolabile manuale Singola piana Matrimoniale piana

58 I giunti porta-doghe possono essere progettati con durezza diversi, in base alle differenti pressioni che il corpo esercita quando è disteso sul letto. Il colore GRIGIO CHIARO indica lo shore morbido ed accogliente di spalle e polpacci. Il colore GRIGIO SCURO designa lo shore moderato nelle zone testa, bacino, cosce e piedi. Il colore ROSSO identifica lo shore più rigido.

59 Il piano di riposo può essere formato da un numero diverso di doghe. Maggiore è il numero di doghe, migliore è la conformazione anatomica naturale della spina dorsale. Quando i giunti porta-doghe si slanciano sopra il bordo del telaio, il supporto risulta essere più flessibile in ogni suo punto.

60 LO SAPEVATE CHE. Negli ultimi 2 anni l acquisto di supporti anatomici a movimentazione Motorizzata è cresciuto del 30% E aumentato il numero di utilizzatori che puntano a migliorare il proprio benessere, prima ancora di essere mossi da problematiche di tipo fisico A questo tipo di supporto puo essere abbianato un sistema di vibromassaggio con differenti programmi Il telecomando puo essere a infrarossi (senza filo) Nel kit di comando è già compresa una lucina per la notte e posso comandare la lampada del comodino

61 MATERASSI: COSA SI PUO FARE La fodera si puo sfoderare e lavare in acqua, garantendo maggiore igiene al prodotto E possibile costruire un materasso con una piazza avente un massello interno diverso dall altra, così da assecondare le caratteristiche di due soggetti diversi (es. moglie e marito) Solo i materassi in schiumato tecnico o in lattice possono essere installati sui supporti anatomici a movimentazione manuale o elettrica

62 SIAMO ANCORA CONVINTI CHE I LETTI SIANO TUTTI UGUALI?

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