La storia luogo in cui si manifesta la Parola
|
|
- Geronimo Dolce
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La storia luogo in cui si manifesta la Parola 1. Un percorso nella vicenda ecclesiale recente Rivelazione e storia: l apporto della Dei Verbum I caratteri fondamentali della rivelazione secondo la Dei Verbum sono l interpersonalità e la storicità: l interpersonalità è l essenza dell evento rivelativo, mentre la storicità ne rappresenta il metodo 1. Bibbia e rivelazione non sono coincidenti. Il Vaticano II (Dei Verbum) mantiene una distinzione tra parola di Dio e sacra Scrittura (libri sacri): si possono elencare varie accezioni diverse con cui la Dei Verbum usa parola di Dio 2. Con parola di Dio si intende più spesso la divina rivelazione: 3 la Scrittura rappresenta tuttavia nella valutazione del Concilio un elemento imprescindibile per attingere la parola di Dio, intesa nel senso ampio della rivelazione. 4 In particolare il Concilio (cfr. DV 26), ha chiarito che, nell ora presente, la via per accrescere la venerazione per la parola di Dio (= la divina rivelazione) è la lettura e lo studio dei libri sacri. La Bibbia fa parte integrante e imprescindibile del processo di rivelazione. La Bibbia, però, non è semplicemente l accesso alla divina rivelazione: essa è parte integrante del suo darsi. Se, da un lato, non c è identità assoluta tra Bibbia e rivelazione, dall altro, la Bibbia è parte essenziale del processo della rivelazione. Se il Concilio intende proporre la dottrina sulla divina rivelazione e la sua trasmissione (DV 1), si deve riconoscere che la Bibbia non ha a che fare semplicemente con la trasmissione della divina rivelazione, ma anche con la rivelazione nel suo darsi. La rivelazione è fatta di eventi e parole intrinsecamente connessi tra loro (DV 2): Gesù, culmine della rivelazione, ha agito e parlato e prima di lui ciò è avvenuto innumerevoli volte, nel corso dell economia antica. La Bibbia è la parola (redatta per iscritto) che dà la lettura normativa tanto degli eventi, quanto delle parole in cui si è originariamente data la rivelazione. Non si tratta semplicemente di un involucro che contiene la rivelazione, ma della forma estrema del suo darsi 5. Conclusione su Bibbia e rivelazione. Senza la Bibbia, la parola di Dio (= rivelazione in eventi e parole) (a) non dischiude pienamente il suo senso e (b) non ci raggiunge 6. Rivelazione nella storia: un duplice dinamismo. Il nesso tra rivelazione e storia: la Bibbia rende testimonianza alla dimensione storica della rivelazione. Questo carattere storico della rivelazione divina attestato dalla Bibbia incide ad un duplice livello 7 : quello del contenuto rivelato (ex parte Dei) e quello dell intelligenza di esso (ex parte hominis). (a) La Bibbia mostra come nessuna delle verità fondamentali che Dio ha rivelato è stata manifestata in blocco: non la sua unicità, non l escatologia. L intelligenza delle verità rivelate progredisce, a volte modificandosi, nel tempo: è stato il caso, per esempio, della dottrina della retribuzione. (b) La Bibbia costituisce un immenso processo di rilettura. Il dato più clamoroso è quello del NT che rilegge l AT, ma già l AT al suo 1 T. CITRINI, Identità della Bibbia, La logica dell interpersonalità corrisponde alla categoria biblica dell alleanza, mentre quella della storicità dice riferimento alla storia della salvezza. 2 Cfr. E. Manicardi. 3 Questo è tra l altro il significato dell incipit del documento conciliare. Diversamente OLM 2: per i libri scritti sotto l ispirazione dello Spirito Santo, useremo i termini sia di sacra Scrittura, sia di parola di Dio. 4 La terminologia varia: a volte si dice che la sacra Scrittura contiene, la parola di Dio. 5 Se prendiamo a prestito il prologo di Luca, possiamo dire che i pragmata diventano logos: coloro che hanno visto gli eventi diventano servi della parola. Questa parola nella sua forma ultima è la Scrittura. 6 Cfr. Mannucci, Citrini. 7 Dovrebbe forse essere chiarito una volta per tutte che lo sviluppo non va inteso in senso lineare. -1-
2 interno e poi il NT al suo interno sono un incessante processo di reinterpretazione, reinquadramento, attualizzazione della rivelazione. 8 L elemento (a) è più noto: si dovrebbe prestare altrettanta attenzione al (b). Rileggere infatti è spostare gli accenti e collocare in un quadro nuovo. Bibbia e storia. Il rapporto dei testi biblici con la storia va precisato a due diversi livelli: i testi rimandano ad una storia ( gesti e parole ) 9, i testi hanno una loro storia, presentano una stratificazione. a) Dio si rivela nella storia: eventi accaduti e parole dette. Il fatto bruto necessita di un intelligenza, anche quando è un fatto di parola. Questa intelligenza che fa passare dal fatto (eventi e parole) al logos che lo interpreta e lo trasmette è una caratteristica evidente della Bibbia. I testi biblici ci offrono un intelligenza che non è mai quella del cronista che registra gli eventi in presa diretta: è sempre una memoria che costruisce il senso. In questa operazione di ricostruzione del senso lo Spirito gioca un ruolo fondamentale. Anche la comunità di fede funge da istanza che controlla e verifica: seleziona e poi conserva o scarta. 10 b) I libri biblici sono stratificati. La Bibbia (= biblioteca) è in ogni caso stratificata, se non i singoli libri al suo interno. 11 Questa stratificazione esprime due valori assolutamente centrali: l esistenza di diversità compatibili e un continuo processo di rilettura del patrimonio preesistente (che implica spostamenti d accento, approfondimenti). Il fondamentalismo biblico. La lettura fondamentalista può essere caratterizzata come un interpretazione che esclude ogni sforzo di comprensione della Bibbia che tenga conto della sua crescita nel corso della storia e del suo sviluppo. 12 Il principio che la regge è pertanto l inadeguata percezione (meglio il totale rifiuto) del carattere storicamente condizionato della Bibbia stessa. Il problema di base della lettura fondamentalista è che rifiutando di tener conto del carattere storico della rivelazione biblica, si rende incapace di accettare pienamente la verità della stessa Incarnazione. Su questo punto insiste moltissimo il discorso di Giovanni Paolo II del 23 aprile 1993, che accompagna l uscita del documento: il papa non nomina esplicitamente il fondamentalismo, ma evoca l esistenza di letture distorte tra un certo numero di cristiani. Una falsa idea di Dio e dell Incarnazione spinge un certo numero di cristiani a prendere un orientamento opposto rispetto alla preoccupazione di comprendere il senso dei testi con tutta l esattezza e la precisione possibili e, dunque, nel loro contesto culturale storico. Essi hanno tendenza a credere che, essendo Dio l Essere assoluto, ognuna delle sue parole abbia un valore assoluto, indipendente da tutti i condizionamenti del linguaggio umano. Non vi è quindi spazio secondo costoro, per studiare questi condizionamenti al fine di operare delle distinzioni che relativizzerebbero la portata delle sue parole. Ci si rifà in questo modo ad una falsa nozione dell assoluto. Invece, nessuno degli aspetti del linguaggio umano può essere trascurato 13. L equilibrio tra divino e umano caratteristico dell incarnazione è rotto in due direzioni da questi tipi di lettura: tanto sul versante della lettera, quanto su quello dello spirito. Per quanto si presenti come fedeltà suprema alla lettera, il letteralismo violenta proprio la lettera del testo. 14 La lettura 8 Cfr. Pontificia Commissione Biblica. 9 È comunque una storia che ha prodotto il racconto del passaggio del mare. 10 Altro sommario: carattere progressivo che non va assolutamente tradotto nei termini di una progressione geometrica; condizionamento culturale della forma espressiva (i generi letterari); infinita diversità dei modi e delle forme; unità e continuità che non significano lentezze, tentennamenti e regressi; carattere interpersonale e dinamico. 11 Non è pertanto necessario entrare nelle questioni più specialistiche della critica letteraria (Literarkritik). 12 PCB. J.A. FITZMYER, The Biblical Commission s Document, 102: la lettura fondamentalista della Bibbia è una comprensione letteralistica del testo biblico che ne assume la forma finale come l espressione verbatim della parola di Dio, considerandola chiara, lineare e priva di ambiguità. 13 Cf. Discorso di S.S. Giovanni Paolo II su L interpretazione della Bibbia nella Chiesa (23 aprile 1993) n PCB: Per interpretazione letterale essa intende un interpretazione primaria, letteralista. Giustamente la PCB distingue tra letterale e letteralistico (parla anche di altri tipi di lettura letteralisti): un esegesi letterale dei testi ne -2-
3 fondamentalista è poi al tempo stesso una forma di spiritualismo esasperato: il fondamentalismo evita la stretta relazione del divino e dell umano nei rapporti con Dio. Parola nella storia: il concetto di rilettura (PCB) Tra le precomprensioni caratteristiche dell interpretazione cattolica, che si colloca consapevolmente dentro la tradizione biblica, c è la persuasione che il testo biblico stesso attesta la presenza del fenomeno della rilettura. Sapere che la Bibbia stessa attesta di essersi formata attraverso un incessante processo di rilettura, ci suggerisce uno dei tratti più importanti per l interpretazione del testo biblico stesso. La Pontificia Commissione Biblica (PCB) indica due diverse modalità di riferirsi al patrimonio precedente (III,A,1): allusivamente o esplicitamente. La rilettura è uno dei modi in cui gli scritti biblici posteriori si basano sugli scritti anteriori. Questo modo viene qualificato come allusivo ( fanno allusione ad essi ). La caratteristica della rilettura, secondo la PCB, è quella di sviluppare nuovi aspetti di significato, talvolta molto diversi dal senso primitivo. La tensione fra concordanza e differenza descrive esattamente la situazione della rilettura. 15 La rilettura non riprende semplicemente un testo, piuttosto lo ricontestualizza. 2. Un percorso nel Vangelo secondo Giovanni 2.1 Il Prologo: 1,14 Il punto cruciale in questa dichiarazione è il congiungersi di Logos e carne. Il testo accosta i due vocaboli in modo quasi violento. Una nuova forma di esistenza del Logos divino: prima asarkos e ora incarnato. Il Logos è stato presentato nei vv 1-5 quanto alla sua relazione con Dio e poi con il mondo e il mondo degli uomini in particolare. La carne nella Bibbia indica l essere umano nella sua finitezza e mortalità. Non si tratta necessariamente di qualcosa di negativo. Un noi appare: il primo noi indica l umanità il secondo i testimoni oculari. Questo noi ha visto la sua gloria: il mistero della sua identità profonda. Questa gloria è la gloria dell unigenito. Punto cruciale è che la gloria dell unigenito si vede nella carne. Questo è il punto prospettico da cui leggere tutto il QV. La gloria dell Unigenito si vede nella carne dell uomo di Nazaret. Il nesso tra rivelazione divina (la Parola) e storia non potrebbe essere affermato in modo più chiaro. Il Logos ha assunto la modalità di esistenza della carne. In essa si è resa visibile al sommo grado la gloria divina. Quanta più carne tanta più gloria. Non viceversa. C è una proporzionalità diretta tra la carne e la gloria. Tra la storia e il rivelarsi di Dio. Bisogna stare nella storia per cogliere il rivelarsi di Dio. NB Il Logos aveva anche in precedenza un legame con la storia, secondo una modalità priva della carne. Egli è colui per mezzo del quale tutto è stato fatto: sia le cose che le vicende umane. Egli è colui che come luce è presente nel mondo già prima dell incarnazione: soprattutto nella vicenda di Israele. rispetta il condizionamento storico, l esegesi letteralistica li assolutizza. 15 Una definita espressione di fede viene ripresa (da qui la concordanza) per essere riformulata (da qui la differenza), a causa delle aporie a cui ha condotto, ma anche a causa della nuova situazione che essa ha provocato. -3-
4 Tenendo la carne come cifra della storia si potrebbe accostare a questo testo il dialogo con Nicodemo: Gv 3,6. Carne e spirito: ciò che è nato dalla carne può rinascere dallo Spirito. La carne può e deve essere abitata dallo Spirito. 2.2 Lo Spirito di verità: Gv 16,12-13 Questi due versetti sono contrapposti dal punto di vista temporale: non adesso / quando però verrà. (a) L attuale rivelazione di Gesù ai discepoli si presenta come non conclusa (v 12): molte cose non sono attualmente sopportabili da parte dei discepoli. Soltanto nel futuro lo Spirito potrà rivelarle (v 13). Molte cose = la verità tutta intera? Pare di sì Benché qui la formulazione sia molto più netta, Gesù aveva detto qualcosa di simile già in 14, In quel testo del c 14 era stata indicata una distinzione tra due momenti: quello in cui Gesù dimora presso i discepoli e quello in cui lo Spirito Santo agisce insegnando e ricordando. Il tempo del Paraclito era poi legato ad una idea di completezza: tutto, tutto ciò che io vi ho detto. (b) Il v 13 presenta l aspetto positivo: in questo versetto si dà il massimo di informazione possibile sul cosa significhi Spirito della verità, cioè su quale sia il legame che unisce lo Spirito alla verità. La verità nel QV è la rivelazione divina. Ragione per cui Gesù può dire tanto che la parola del Padre è verità tanto che lui è la verità. In quanto la verità è la rivelazione. Questo è il tema che ci interessa: la verità, cioè il manifestarsi della Parola, si lega allo Spirito. Lo Spirito della verità è descritto con tre frasi che non stanno però tutte sul medesimo piano: 1) vi guiderà in tutta la verità ; 2) perché non parlerà da sé, ma quanto avrà udito parlerà ; 3) e le cose venture annuncerà a voi. Tra la prima e la seconda frase abbiamo una particella causale: perché, infatti. Le ultime due proposizioni pertanto spiegano la prima: lo Spirito svolgerà la propria funzione di guidare nella verità tutta intera perché proclamerà quanto avrà udito e annuncerà le cose venture. (c) Il verbo guidare ha contenuta in sé l idea della via: lo Spirito compie l azione di condurre sulla via. Guidare ha un respiro molto più ampio di insegnare. (d) Il significato di perché non proclamerà da sé, ma proclamerà quanto avrà udito 16 Il cuore dell affermazione è: perché proclamerà quanto avrà udito. Proclamando quanto avrà prima udito lo Spirito svolgerà la funzione di Spirito della verità. Da chi ascolta lo Spirito? Dal Padre e dal Figlio, senza che sia possibile operare una separazione tra i due (cfr. vv 14-15). Gesù e il Padre sono una cosa sola: Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l annunzierà. Ciò che incuriosisce nel nostro testo è che esso suppone che Gesù (e il Padre con lui) continui a parlare. Certamente il testo non ipotizza neanche lontanamente una rivelazione del Paraclito separata da quella di Gesù. Esso però pare suggerire un parlare di Gesù che continua nel futuro. Lo Spirito infatti è presentato in funzione di ascoltatore anche nel futuro. Il problema pertanto non sta nei termini di una rivelazione dello Spirito diversa da quella del Figlio quanto piuttosto di una rivelazione del Figlio non chiusa, in atto ancora nel futuro. Quel che lo Spirito farà capire ai discepoli nel tempo successivo alla Pasqua non è pertanto altro che il continuo rivelarsi di Gesù. Il problema vero risulta pertanto quello di capire il rapporto tra la rivelazione storica in Gesù di Nazaret e questo continuare a parlare del Figlio e del Padre che lo Spirito ascolta continuamente e 16 Il futuro è da preferirsi rispetto alle altre possibili varianti della tradizione manoscritta. -4-
5 che fa conoscere ai discepoli nella storia. 17 Questo continuare a parlare, che rapporto ha con il parlare precedente? È probabilmente l ultima frase che ha la funzione di chiarire questo punto. (e) Il significato di e vi annuncerà le cose venture Anche questa espressione spiega in che senso lo Spirito guiderà a tutta intera la verità. Lo spiega congiuntamente alla frase che precede. Per cui questo annuncio delle cose future è al tempo stesso la modalità [1] con cui lo Spirito introduce in tutta la verità e [2] con cui annuncia quanto avrà udito. Occorre soffermarci dapprima sul verbo che per ben tre volte ricorre nel presente contesto (vv ): annuncerà. Le sue radici sono riscontrabili nella letteratura apocalittica col significato di rivelare, svelare (cfr. il libro di Daniele). Le cose venture. L accenno alle cose venture va capito come un riferimento alla futura situazione della comunità che i discepoli presenti non possono ancora immaginare, alla necessità di comprendere le parole di Gesù nelle diverse situazioni storiche ed esistenziali, al futuro sempre aperto in cui la rivelazione deve essere attualizzata. L azione del Paraclito avrà un peso decisivo precisamente in questo futuro che si apre davanti alla comunità di Gesù: un futuro nel quale la verità di Gesù, la rivelazione da lui portata dovrà interagire con situazioni nuove. De La Potterie interpreta le cose venture come l intelligenza escatologica che lo Spirito donerà ai discepoli, nella nuova economia inaugurata della Pasqua di Cristo. Il Paraclito non esporrà nuovi contenuti, ma spiegherà il messaggio di Gesù alla comunità in modo nuovo, adatto alla situazione e a ciò che le deve avvenire. Del resto Brown fa notare che la particella ajna davanti al verbo corrisponde a ri-, quindi ri-annunciare. 17 Certo qui comprendiamo anche il senso del QV. -5-
Sacra Scrittura e Simbolo
Sacra Scrittura e Simbolo La pagina biblica è un «grande codice» La Bibbia è costituita da tre lingue: 1. ebraico; 2. Aramaico; 3. Greco. Due mondi: 1. Semitico; 2. Greco. La Bibbia è CONTEMPORANEAMENTE
DettagliScuola di Formazione Teologica San Pier Crisologo Ravenna. Introduzione
Scuola di Formazione Teologica San Pier Crisologo Ravenna Introduzione alla Sacra Scrittura appunti per gli studenti a cura del prof. don Gianni Passarella anno 2011/2012 I LEZIONE L ignoranza delle Scritture
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO
ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA elaborato dai docenti di scuola primaria Coordinatore Ins. Laura Montecchiani Classe I creatore e Padre Scoprire che per la religione
DettagliCURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI. Scuola Secondaria di Primo Grado - RELIGIONE CATTOLICA- Classe Prima
CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI Scuola Secondaria di Primo Grado - RELIGIONE CATTOLICA- Classe Prima COMPETENZE CHIAVE EUROPEE: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE COMPETENZE SOCIALI
DettagliPROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 4^ - sez. A. Scuola Primaria Classe 4^ - sez.
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014 Scuola Primaria Classe 4^ - sez. A Disciplina Religione Cattolica Ins. STRIKA LUCIANA Presentazione della classe Livello cognitivo
Dettaglinuclei fondanti indicatori descrittori valutazione riconoscimento -presenza di Dio -aspetti dell ambiente di vita del Figlio di Dio
RELIGIONE CATTOLICA nuclei fondanti indicatori descrittori valutazione classe 1^ -presenza di Dio -aspetti dell ambiente di vita del Figlio di Dio sa riflettere -su Dio Creatore -su Dio Padre sa osservare
DettagliR E L I G I O N E C A T T O L I C A C L A S S E 1 ^
R E L I G I O N E C A T T O L I C A C L A S S E 1 ^ OBIETTIVI FORMATIVI Osservare e scoprire nel mondo i segni di una presenza divina. Riconoscere l importanza delle ricorrenze religiose nella vita degli
DettagliDISCIPLINA: RELIGIONE CATTOLICA - classe prima
DISCIPLINA: RELIGIONE CATTOLICA - classe prima. L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni
DettagliCURRICOLO DI RELIGIONE CLASSI TRIENNIO. Obiettivi di apprendimento Conoscenze Abilità. Fare non è creare.
CURRICOLO DI RELIGIONE CLASSI TRIENNIO Traguardi di competenze Obiettivi di apprendimento Conoscenze Abilità Riflette su Dio Creatore e Padre Riconoscere che per la religione cristiana Dio è creatore e
DettagliSCUOLA PRIMARIA CRITERI DI VALUTAZIONE DI RELIGIONE CLASSE PRIMA
SCUOLA PRIMARIA CRITERI DI VALUTAZIONE DI RELIGIONE CLASSE PRIMA NUCLEI TEMATICI COMPETENZE OBIETTIVO DI APPRENDIMENTO DESCRITTORI VOTO DIO E L UOMO LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI L allievo scopre che per
Dettagliimportanti della Settimana Santa e scoprire la risurrezione come vita nuova. -Conoscere il significato di alcuni simboli pasquali.
CLASSI PRIME Dio Creatore e Padre di tutti gli uomini Scoprire nell ambiente i segni che richiamano ai cristiani e a tanti credenti la presenza di Dio Creatore e Padre -Conoscere e farsi conoscere per
DettagliCURRICOLO D ISTITUTO
N G U G O CLASSE PRIMA collegare, i contenuti principali del suo fondamentale della nostra cultura Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire
DettagliDagli OSA agli OBIETTIVI FORMATIVI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE I
CLASSE I Dio creatore e Padre di tutti gli uomini. Gesù di Nazaret, l Emmanuele Dio con noi. La Chiesa, comunità dei cristiani aperta a tutti i popoli. 1) Scoprire nell ambiente i segni che richiamano
DettagliDio e l uomo OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DI IRELIGIONE CATTOLICA PRIMARIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ANNUALI CLASSE PRIME CLASSI SECONDE CLASSE TERZA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DI IRELIGIONE CATTOLICA PRIMARIA Dio e l uomo CLASSE PRIME CLASSI SECONDE CLASSE TERZA Dio e l uomo Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle
DettagliCURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA PER LA SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO PER LE CLASSI I II III IV - V
ISTITUTO COMPRENSIVO 4 - CORPORENO CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA PER LA SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO PER LE CLASSI I II III IV - V Anno scolastico 2015 2016 CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE 1^ Anno
Dettagliapprendimento 1. Riconoscere l originalità e specificità della domanda religiosa.
COMPETENZA EUROPEA: competenze sociali e civili. DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA DISCIPLINE CONCORRENTI: Cittadinanza e Costituzione, Italiano, Storia, Scienze, Musica, Arte-Immagine
DettagliRELIGIONE CATTOLICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA
RELIGIONE CATTOLICA TRAGUARDI DI COMPETENZE DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno: a. Riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti
DettagliANNO SCOLASTICO 2013/2014
ANNO SCOLASTICO 2013/2014 RELIGIONE CLASSE2^ RELIGIONE CLASSE1^ RELIGIONE CLASSE 1^ SCUOLA PRIMARIA A.1 - Riconoscere che Dio è Creatore dell uomo e dell Universo. A.2 - Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele
DettagliOggi vorrei soffermarmi sull azione che lo Spirito Santo compie nel. guidare la Chiesa e ciascuno di noi alla Verità. Gesù stesso dice ai
Lo Spirito Santo vi guiderà a tutta la verità Oggi vorrei soffermarmi sull azione che lo Spirito Santo compie nel guidare la Chiesa e ciascuno di noi alla Verità. Gesù stesso dice ai discepoli: lo Spirito
DettagliRELIGIONE: TERZO BIENNIO. classe V scuola primaria e classe I scuola secondaria COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE
RELIGIONE: TERZO BIENNIO classe V scuola primaria e classe I scuola secondaria COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Riconoscere che il rapporto con Dio è esperienza fondamentale nella vita di molte persone, individuare
Dettagli3.11. Religione Scuola Primaria
3.11. Religione. 3.11.1 Scuola Primaria NUCLEO FONDANTE: Dio e l uomo al termine della classe terza al termine della classe quinta L alunno: riconosce Dio come Padre, riflette su Dio Creatore e si approccia
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: RELIGIONE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: RELIGIONE - CLASSE PRIMA L alunno riflette su Dio Creatore, sui dati fondamentali della vita di Gesù. Individuare i tratti essenziali della
DettagliCurricolo di religione
Curricolo di religione Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado a) L alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente
DettagliCURRICOLO VERTICALE RELIGIONE CATTOLICA - SCUOLA DELL INFANZIA - ISTITUTO COMPRENSIVO I.COCCHI LICCIANA NARDI
CURRICOLO VERTICALE RELIGIONE CATTOLICA - SCUOLA DELL INFANZIA - ISTITUTO COMPRENSIVO I.COCCHI LICCIANA NARDI per i bambini dell ultimo anno COMPETENZE al termine della SCUOLA DELL INFANZIA OSSERVARE IL
DettagliIl libro più diffuso al mondo Il primo libro stampato al mondo (1455 Gütenberg) Tradotta in 2355 lingue. Più di 5 miliardi di copie vendute
Il libro più diffuso al mondo Il primo libro stampato al mondo (1455 Gütenberg) Tradotta in 2355 lingue Più di 5 miliardi di copie vendute La struttura Il nome deriva dal greco ta biblίa che significa
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE RELIGIONE CATTOLICA A.S. 2016/2017 Classe Prima INDICATORI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE.
EUROPEE CULTURALE Classe Prima 1. DIO E L UOMO Esprimere stupore per le meraviglie del creato. Scoprire che il creato è dono di Dio da amare e rispettare. 2. LA BIBBIA E LE Identifica le caratteristiche
DettagliCurricolo per Competenze: RELIGIONE
Scuola dell Infanzia COMPETENZE/CAMPO DI ESPERIENZA ESPERIENZE DI APPRENDIMENTO CHE PREPARANO ALLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI QUESTO SIGNIFICA CHE IL BAMBINO IMPARA A.. 1. Identificare manifestazioni
DettagliOBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Al termine della scuola primaria L alunno: 1.1 Scoprire che la vita, la natura, il. di Gesù: far conoscere il Padre
CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI Scuola Primaria - Religione Cattolica - Classe Prima COMPETENZE CHIAVE EUROPEE: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Profilo
DettagliRELIGIONE CATTOLICA classe prima seconda e terza
RELIGIONE CATTOLICA classe prima seconda e terza Competenza europea Consapevolezza ed espressione culturale Nuclei tematici OTTIMO autonomo, e sicuro DISTINTO autonomo e sicuro BUONO complessivamente appropriato
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO FONDO REVÒ. PIANI DI STUDIO I.R.C. Insegnamento Religione cattolica
ISTITUTO COMPRENSIVO FONDO REVÒ SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PIANI DI STUDIO I.R.C. Insegnamento Religione cattolica REVISIONE 2019 Area di apprendimento: RELIGIONE CATTOLICA - Curricolo
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MONTE SAN VITO SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO D. ALIGHIERI RELIGIONE CATTOLICA
ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE SAN VITO SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO D. ALIGHIERI RELIGIONE CATTOLICA ALLA FINE DEL PRIMO ANNO PRIMO ANNO Scopre il legame tra esperienza religiosa e cultura per riconoscere
Dettagli18/01/2014. IFTA Biccari
La rivelazione dello Spirito Santo e della sua opera ha il suo vertice proprio nel Vangelo di Giovanni. Nel Vangelo di Giovanni Gesù e lo Spirito Santo sono rivelati in modo inscindibile. Il rapporto tra
DettagliPARTE BIBLICA. 1. La missione del Figlio. 2. La missione dello Spirito Santo
PARTE BIBLICA Anticipazioni trinitarie nell AT 1. La missione del Figlio Padre nell AT. Dio Padre di Gesù. Gesù il Figlio di Dio. I misteri della vita di Cristo nella prospettiva trinitaria: l Incarnazione;
DettagliCOMPETENZE DISCIPLINARI Religione
COMPETENZE DISCIPLINARI Religione AL TERMINE DEL PRIMO BIENNIO RELIGIONE COMPETENZA ABILITA L alunno è in grado di CONOSCENZE L alunno conosce Esperienze di vita - Universalità/molteplicità del fatto religioso
DettagliRELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA CONOSCENZE (I SAPERI) ABILITA' (SAPER FARE) DIO E L'UOMO DI COMPETENZA
RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Rflette su Dio Creatore e Padre. Conosce Gesù di Nazaret, L'Emmanuele "Dio con noi". Coglie l'importanza della propria crescita e del vivere insieme nell'accoglienza e
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI CASALBUTTANO. Scuola Secondaria di Primo Grado. Proff. Alessandro Parmigiani e Davide Pezzali
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASALBUTTANO Scuola Secondaria di Primo Grado Proff. Alessandro Parmigiani e Davide Pezzali CLASSE PRIMA Conoscenze Abilità Contenuti Sa cogliere l esistenza come un percorso di
DettagliOmelia di Pentecoste. 8 giugno Tutti furono colmati di Spirito Santo (At 2, 4).
Omelia di Pentecoste 8 giugno 2014 Tutti furono colmati di Spirito Santo (At 2, 4). Parlando agli Apostoli nell Ultima Cena, Gesù disse che, dopo la sua partenza da questo mondo, avrebbe inviato loro il
DettagliRELIGIONE IRC Monoennio. Competenza 1. - DIO E L UOMO Scoprire che per la religione Dio è Creatore e Padre.
RELIGIONE IRC Monoennio Scoprire che per la religione Dio è Creatore e Padre. -IL LINGUAGGIO i segni cristiani nell ambiente, nelle celebrazioni e nella tradizione popolare. - Comprendere che il creato,
DettagliCURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA
CLASSE PRIMA Comprendere che la vita, la natura, sono dono di Dio. Conoscere l ambiente in cui è vissuto Gesù. Riconoscere la Chiesa come famiglia di Dio. Ascoltare alcune pagine bibliche dell Antico testamento
DettagliCompetenza chiave europea
Curricolo verticale di religione (primaria) Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù
DettagliRELIGIONE Curricolo verticale Scuola primaria o Istituto Comprensivo Statale di Mestrino (PD)
RELIGIONE Curricolo verticale Scuola primaria o Istituto Comprensivo Statale di Mestrino (PD) TRAGUARDI per lo sviluppo delle COMPETENZE Al termine della classe PRIMA l alunno: CLASSE PRIMA ABILITA OBIETTIVI
DettagliRELIGIONE - CLASSI PRIME - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
RELIGIONE - CLASSI PRIME - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso; Sa riconoscere i segni della presenza
DettagliCURRICOLI SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE CATTOLICA
CURRICOLI SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE CATTOLICA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CLASSI PRIMA SECONDA E TERZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA INDICATORI DI COMPETENZA PER
DettagliINSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA Prof. Andrea Guarise. PROGETTO DIDATTICO CLASSE 3 a E scientifico
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE LICEO SCIENTIFICO, CLASSICO E DELLE SCIENZE SOCIALI T. LUCREZIO C. di Cittadella SCUOLA POLO PER LA DIMENSIONE EUROPEA DELL ISTRUZIONE INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
DettagliRELIGIONE OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DELL IRC
RELIGIONE OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DELL IRC CLASSE PRIMA - Desideri e attese del mondo giovanile, identità personale ed esperienza religiosa - L uomo e la ricerca della verità: proposta di
DettagliCLASSE PRIMA MACRO ARGOMENTO CONOSCENZE ABILITÀ TEMPI COMPETENZE 1 2 3
COMPETENZE DI RELIGIONE PER IL BIENNIO 1. Riconoscere i contenuti culturali della disciplina in riferimento all esperienza dell alunno e alle sue domande di senso. 2. Potenziare il dialogo interdisciplinare,
DettagliIL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO RELIGIONE
IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO RELIGIONE RELIGIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE PRIMA COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZE METODOLOGIE
DettagliRELIGIONE: PRIMO BIENNIO CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA
RELIGIONE: PRIMO BIENNIO CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA - RICONOSCERE CHE PER I CRISTIANI E TANTI CREDENTI IL MONDO E LA VITA SONO DONI DI DIO. - OSSERVARE CON STUPORE E MERAVIGLIA IL MONDO. - SCOPRIRE
DettagliIC BOSCO CHIESANUOVA - CURRICOLO UNITARIO SCUOLA PRIMARIA
IC BOSCO CHIESANUOVA - CURRICOLO UNITARIO SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE Classe Prima COMPETENZE SPECIFICHE ABILITÁ CONOSCENZE E ATTIVITÀ TRAGUARDI DI COMPETENZA A. L alunno riflette su Dio Creatore e Padre,
DettagliISTITUTO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE ALBERGHIERO DI ROVERETO E LEVICO TERME
MATERIA: I.R.C. PROGRAMMA DIDATTICO 2017/2018 DOCENTI: Proff. Pallaoro Caterina Proff. Tucceri Antonella CLASSI: Prime e seconde SCHEMA DI LAVORO PER PIANI DI STUDIO SECONDO CICLO E. Area disciplinare:
DettagliCLASSI : 1 RELIGIONE AREA 1 AREA 2 AREA 3 AREA 4. Istituto Comprensivo VIA STESICORO Roma Primaria. Programmazione didattica annuale a. s.
CLASSI : 1 RELIGIONE 1) Prendere coscienza di sé, degli altri e di ciò che ci circonda. 2) Rispettare l ambiente circostante e considerare la vita come un dono. 3) Saper distinguere tra realtà naturale
DettagliIstituto Comprensivo Narcao. Scuola Primaria. Curricolo. Religione Cattolica
Istituto Comprensivo Narcao Scuola Primaria Curricolo Religione Cattolica Scuola Primaria L insegnamento della Religione Cattolica si inserisce nel quadro delle finalità della scuola del ciclo primario.
DettagliAPPRENDIMENTO. Scoprire Dio Creatore e Padre. Cogliere, anche nella liturgia, alcuni segni cristiani del Natale e della Pasqua.
CLASSE: PRIMA -Saper riconoscere Dio come Creatore e Padre degli uomini. Scoprire Dio Creatore e Padre. -Il Creato e/o rappresentazioni iconiche di vario tipo e/o scritti (in primo luogo la Bibbia) che
DettagliIL VANGELO SECONDO MARCO
IL VANGELO SECONDO MARCO Parte seconda SUSSIDIO PER I GRUPPI D ASCOLTO E DI CATECHESI A CURA DI ARMANDO CHIOSI 2015, Marcianum Press, Venezia Dorsoduro, 1-30123 Venezia - Tel. 041 27.43.914 - Fax 041 27.43.971
DettagliCURRICOLO DI RELIGIONE
CLASSE 1^ L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell ambiente in cui vive; Scoprire
DettagliPastorale delle famiglie. Animatori Filippo e Graziella Anfuso. So a chi ho creduto. Parrocchia Santa Maria della Guardia - CT Ordine Frati Minori
Pastorale delle famiglie Animatori Filippo e Graziella Anfuso So a chi ho creduto Parrocchia Santa Maria della Guardia - CT Ordine Frati Minori www.parrocchiadellaguardia.it Piccolo Credo (2Tm 1,12-14)...
DettagliCOMPETENZA CHIAVE EUROPEA CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZE SPECIFICHE
Sapere riflettere su Dio Creatore e Padre e collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle cui si vive. Riconoscere il significato cristiano del Natale e della Pasqua. Riconoscere che la Bibbia
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA RELIGIONE
1 PTOF 2015/2018 CURRICOLO VERTICALE AREA STORICO - GEOGRAFICA Religione - Si accosta alla conoscenza di Dio. SCUOLA DELL INFANZIA RELIGIONE DIO E L UOMO CONOSCENZE - Riconosce il valore e il rispetto
DettagliSia la religione ebraica sia quella cristiana sono religioni rivelate, cioè religioni che trovano il loro fondamento nel fatto che Dio si è
Sia la religione ebraica sia quella cristiana sono religioni rivelate, cioè religioni che trovano il loro fondamento nel fatto che Dio si è manifestato direttamente all uomo. Sia per gli ebrei sia per
DettagliLA NARRAZIONE TRA MEDICINA E
LA NARRAZIONE TRA MEDICINA E BIBBIA: UNA PROSPETTIVA DI SENSO. 1 Sr Carla Corbella s.a. 10 giugno 2013 La prospettiva narrativa come una prospettiva di senso rileggere i fatti dell esistenza nell ordine
DettagliDISCIPLINA: RELIGIONE SCUOLA PRIMARIA
DISCIPLINA: RELIGIONE SCUOLA PRIMARIA Finalità: L' I.R.C. concorre al raggiungimento delle finalità generali della Scuola in modo originale e specifico, favorendo lo sviluppo dell'alunno nella dimensione
DettagliRELIGIONE CATTOLICA COMPETENZE CHIAVE: COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA, COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE, CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZE CHIAVE: COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA, COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE, CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE Traguardi delle competenze L alunno: Riconosce che la Bibbia
DettagliCOMPETENZE IN RELIGIONE
COMPETENZE IN RELIGIONE SCUOLA DELL INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA DI RIFERIMENTO: CAMPI DI ESPERIENZA CONCORRENTI: SEZIONE A: TRAGUARDI FORMATIVI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Al termine della scuola dell
DettagliI.C. don Milani- Vimercate
MATERIA RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZA/E TRATTA/E DAL PROFILO DEL MODELLO PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere
DettagliCompetenza 1 al termine del primo biennio
Religione Cattolica Competenza 1 al termine del primo biennio Competenza 1 Abilità Conoscenze Attività Riconoscere che il rapporto con Dio è esperienza fondamentale nella vita di molte persone, individuare
DettagliCLASSE QUINTA. 1^ Unità di apprendimento: Apostoli in viaggio. Attività Verifiche Valutazione. Conoscenze ( Contenuti)
CLASSE QUINTA 1^ Unità di apprendimento: Apostoli in viaggio 1a Identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si 1b L alunno si confronta con l esperienza religiosa e del Cristianesimo
DettagliIstituto Comprensivo n.2 Porto Sant Elpidio Scuola Secondaria di I grado Marconi CURRICOLO DISCIPLINARE
Istituto Comprensivo n.2 Porto Sant Elpidio Scuola Secondaria di I grado Marconi CURRICOLO DISCIPLINARE DISCIPLINA Religione Cattolica Classe I PROF. Rocchetti Iole U.A. n. 1 STESURA INIZIALE DELLE UNITA
DettagliCURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (Indicazioni per il curricolo, Roma, settembre 2012) L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita
DettagliCompetenza chiave europea: comunicazione nella madrelingua, competenza digitale, imparare ad imparare,competenze sociali e civiche.
classe PRIMA Saper riconoscere i segni religiosi nelle culture antiche e nelle monoteiste,saper riconoscere la Bibbia come documento storico - religiosoculturale, saper leggere e comprendere brani semplici
DettagliNel nome del Padre. Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo, come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli.
C - T - Nel nome del Padre Amen T - Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo, come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen Ti aspettiamo, Signore Gesù! Attendiamo con pazienza
DettagliRELIGIONE SCUOLA INFANZIA
SCUOLA INFANZIA COMPETENZE CHIAVE EUROPEE NUCLEO FONDANTE ANNI TRE ANNI QUATTRO ANNI CINQUE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE DIO E L UOMO LA BIBBIA E LE
DettagliRELIGIONE CATTOLICA ANNO SCOLASTICO 2015-2016
PROGRAMMAZIONE ANNUALE RELIGIONE CATTOLICA ANNO SCOLASTICO 2015-2016 Gli Obiettivi di Apprendimento per ogni fascia di età sono articolati in quattro ambiti tematici : Dio e l uomo, con i principali riferimenti
Dettaglicaratteristiche principali dell IRC e ne sa cogliere la valenza. che l uomo si pone e dare risposte motivate
RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA: IMPARARE A IMPARARE, COLLABORARE E PARTECIPARE, AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
DettagliCURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA PRIMARIA IC MOZZECANE I.R.C. ABILITA Scoprire nell ambiente i segni della presenza di Dio creatore.
Riflettere su Dio Creatore e Padre collegare i contenuti principali dell insegnamento di Gesù alle tradizioni di vita dell ambiente in cui vive. Scoprire nell ambiente i segni della presenza di Dio creatore.
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA MONGINEVRO ARCORE
CURRICOLO RELIGIONE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA Scoprire nell'ambiente i segni che richiamano ai Cristiani e a tanti credenti la presenza di Dio creatore e Padre Scopre le tracce di Dio nella bellezza
DettagliRELIGIONE CATTOLICA SCUOLA PRIMARIA
RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali
DettagliPROGRAMMI SVOLTI DI RELIGIONE. Insegnante: prof. Martis Rossano Classe: I - Sez.: B Liceo
PROGRAMMI SVOLTI DI RELIGIONE Insegnante: prof. Martis Rossano Classe: I - Sez.: B Liceo I. IL MISTERO DELL ESISTENZA 1. Chi sono io? A. Sempre uguale, sempre diverso B. Un solo io o tanti io? C. Un solo
DettagliProgrammazione IRC 1B MAT 2017/18 Docente: Cherchi Antonio Testo: Tutte le voci del mondo (Luigi Solinas-Sei)
Programmazione IRC 1B MAT 2017/18 Docente: Cherchi Antonio : Tutte le voci del mondo (Luigi Solinas-Sei) 1. INSEGNAMENTO IRC NELLA SCUOLA Motivazioni dell IRC nella scuola Differenza fra IRC e catechesi
DettagliCURRICOLO CLASSI PRIME
CURRICOLO CLASSI PRIME RELIGIONE INDICATORI DIO E L UOMO LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI Conoscenze a. La vita è dono di Dio e OBETTIVI DI APPRENDIMENTO comprendere che ogni elemento e ogni forma di vita sono
DettagliRELIGIONE CATTOLICA PROGRAMMAZIONE ANNUALE
CLASSE I * Dio Creatore e Padre di tutti gli uomini. * Gesù di Nazareth, l Emmanuele Dio con noi. I) Riconoscere la diversità come valore per accettarsi gli uni con gli altri. II) Riconoscere i simboli
DettagliI.C. CIRIE' 1 - SCUOLA PRIMARIA - CURRICOLI IRC
CLASSE PRIMA 1. Scoprire l'ambiente, in particolare quello scolastico, come luogo ed opportunità di crescita. 2. Scoprire che per i Cristiani il mondo e la vita sono doni di Dio, Creatore e Padre di tutti
DettagliProgetto di educazione religiosa anno 2017/2018 Custodi dell alleanza
Progetto di educazione religiosa anno 2017/2018 Custodi dell alleanza Premessa Il progetto vuole far leva sulla capacità dei bambini di essere dei potenziali CUSTODI di ciò che li circonda. La motivazione
DettagliCOMPENDIO DI TEOLOGIA FONDAMENTALE
Salvador Pié-Ninot COMPENDIO DI TEOLOGIA FONDAMENTALE Editrice Queriniana Indice generale Prefazione... 5 1. La teologia fondamentale: identità e storia... 9 Bibliografia 9 I. Introduzione 10 II. Nota
DettagliIstituto Superiore Serafino Riva Sarnico (BG)
Istituto Superiore Serafino Riva Sarnico (BG) Date: 01-10-2012 Mod7514_B Revision: 03 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE BIENNIO anno scolastico 2018/19 disciplina settore - indirizzo RELIGIONE CATTOLICA ITIS
DettagliNUCLEI FONDANTI 1 DIO E L UOMO 2 LA BIBBIA E LE FONTI 3 IL LINGUAGGIO RELIGIOSO 4 I VALORI ETICI E RELIGIOSI
DAI TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AGLI OBIETTIVI D APPRENDIMENTO -CURRICOLO DI Religione.. - SCUOLA PRIMARIA FONDANTI 1 DIO E L UOMO 2 LA BIBBIA E LE FONTI 3 IL LINGUAGGIO RELIGIOSO 4 I VALORI ETICI E RELIGIOSI
DettagliIRC PROGETTAZIONE ANNO SCOLASTICO 2013-14 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
IRC PROGETTAZIONE ANNO SCOLASTICO 2013-14 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO L alunno: è aperto alla sincera ricerca della verità; sa interrogarsi
DettagliDIO E L UOMO. - Scoprire che Dio è creatore e Padre. - Conoscere Gesù di Nazaret Emmanuele e Messia, crocefisso e risorto. IL LINGUAGGIO RELIGIOSO
DISCIPLINA: RELIGIONE CATTOLICA CLASSE: PRIMA SCUOLA PRIMARIA - L'alunno riflette su Dio Creatore e Padre. - Scopre i dati fondamentali della vita di Gesù. - Riconosce il significato cristiano del Natale
DettagliRELIGIONE CATTOLICA CLASSE QUARTA A.S. 2016/2017. Insegnanti: Avallone Assunta Rossi Antonella Schirripa Francesca.
RELIGIONE CATTOLICA CLASSE QUARTA A.S. 2016/2017 Insegnanti: Avallone Assunta Rossi Antonella Schirripa Francesca. 1^ Unità di apprendimento: La Palestina di 2000 anni fa. 1a l alunno riflette sugli elementi
DettagliCURRICOLO DI RELIGIONE
DIO E L UOMO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Classe Prima L allievo/a è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l'intreccio tra
DettagliCONTENUTI. (Conoscenze)
- Comprendere che il mondo, la natura e la vita sono doni di Dio: prendere coscienza di sé nella relazione con gli altri e con l'ambiente che lo circonda; scoprire le tracce di Dio nella bellezza della
DettagliPROGRAMMAZIONE RELIGIONE CATTOLICA
DIO E L UOMO Classe prima Classe seconda Classe terza Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza Suscitare nei bambini l attitudine all attenzione, alla curiosità e un atteggiamento di scoperta
DettagliTRAGUARDI per lo SVILUPPO delle COMPETENZE dell INSEGNAMENTO della RELIGIONE CATTOLICA
TRAGUARDI per lo SVILUPPO delle COMPETENZE dell INSEGNAMENTO della RELIGIONE CATTOLICA PREMESSA I docenti che svolgono il curricolo di religione cattolica presso la Direzione Didattica I circolo di Rimini,
DettagliL INTERPRETAZIONE DEL DEPOSITO DELLA FEDE
Pastorale delle famiglie Animatori Filippo e Graziella Anfuso L INTERPRETAZIONE DEL DEPOSITO DELLA FEDE Parrocchia Santa Maria della Guardia - CT Ordine Frati Minori www.parrocchiadellaguardia.it Il deposito
DettagliProgrammazione didattico-educativa d Istituto SCUOLA SECONDARIA FILONE N DIO E L UOMO
Programmazione didattico-educativa d Istituto SCUOLA SECONDARIA FILONE N DIO E L UOMO COMPETENZA CONOSCERE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SAPER FARE CLASSE 1^ È aperto all accoglienza, al confronto e al dialogo
DettagliMONOENNIO COMPETENZE ANNUALI UNITA APPRENDIMENTO METODOLOGIA. Ci accompagna la figura di Francesco d Assisi. 1. Con Francesco diventiamo amici
MONOENNIO CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE ANNUALI UNITA APPRENDIMENTO METODOLOGIA DIO E L UOMO Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre. Conoscere Gesù di Nazareth
Dettagliil commento di p. Maggi al vangelo di natale
il commento di p. Maggi al vangelo di natale IL VERBO SI FECE CARNE E VENNE AD ABITARE IN MEZZO A NOI commento al vangelo del giorno di natale (25 dicembre 2016) di p. Alberto Maggi: Gv 1,1-18 In principio
DettagliPIANI DI STUDIO DI RELIGIONE CATTOLICA ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO
PIANI DI STUDIO DI RELIGIONE CATTOLICA ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO Competenze a fine Primo Ciclo Conoscenze e abilità dei quattro bienni Traguardi di sviluppo delle competenze a fine bienni (sperimentale)
DettagliStudio Biblico. La Croce di Cristo
La Croce di Cristo Infatti mi ero proposto di non sapere fra voi altro, se non Gesù Cristo e Lui crocifisso. Così io sono stato presso di voi con debolezza e con gran timore. La mia parola e la mia predicazione
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO FOSSACESIA
ISTITUTO COMPRENSIVO FOSSACESIA Curricolo a.s. 2018-2019 Competenze Chiave per l apprendimento permanente Comunicazione nella madrelingua; Imparare a imparare; Competenze sociali e civiche; Consapevolezza
Dettagli