Andrea Ginzburg. Globalizzazione e crisi economica : Crisi americana e crisi economica globale L Europa nella crisi
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1 Andrea Ginzburg Globalizzazione e crisi economica : Crisi americana e crisi economica globale L Europa nella crisi
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6 Tassi di disoccupazione, 2013 Grecia Spagna Portogallo Italia Francia Finl. Ol. Germ. Austria
7 Tasso di disoccupazione, 2013
8 Centro: Europa: Il centro e le tre periferie Germania, Austria, Olanda, Finlandia (Francia) Prima periferia, Europa meridionale: (Francia), Italia, Spagna, Portogallo, Grecia Seconda periferia, Europa centrale: (Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria), e Balcani Orientali (Romania, Bulgaria). Terza periferia, Balcani Occidentali: Croazia,Serbia, Bosnia, Macedonia, Kosovo, Albania
9 Germania Austria Olanda
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14 USA, Crescita media , +3% 100 USA Consumi privati Consumi pubblici Investimenti Esportazioni- Importazioni
15 Cina, crescita media , +10% 45 Cina Consumi privati Consumi pubblici Investimenti Esportazioni-Importazioni
16 USA. Prezzi delle azioni e delle abitazioni in termini reali
17 L aumento dell indebitamento delle Bassi salari reali Bassi tassi di interesse famiglie in USA Finanziamento del consumo mediante prestiti ipotecari basati su prezzi delle case crescenti L aumento dei consumi sostiene la crescita del reddito nazionale La crescita del reddito nazionale sostiene il valore del dollaro (nonostante il deficit estero) perché gli investitori esteri comprano attività in dollari
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19 USA. Debito delle famiglie in % del reddito disponibile
20 Aumento dell indebitamento delle famiglie, garantito, presso le banche, dal valore delle case. Bassi tassi di interesse: Speculazione sulle materie prime e sul petrolio. Aumento dei prezzi dei prodotti Politica monetaria restrittiva: aumento dei tassi di interesse, inizio della deflazione del reddito. Disoccupazione e aumento dei tassi: difficoltà delle famiglie a pagare le rate dei mutui Vendita forzata di case, caduta dei prezzi delle case Riduzione del patrimonio delle banche. Razionamento del credito Ampia riduzione del reddito e dell occupazione Massiccio intervento pubblico a sostegno delle banche
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25 Il contesto internazionale a metà degli anni 90 Contesto internazionale in radicale mutamento: - Nuove tecnologie (ICT) - globalizzazione della produzione - deregolamentazione e internazionalizzazione della finanza Sfide e opportunità: paesi emergenti. Cina, India, BRIC: nuovi concorrenti, nuovi mercati USA: Vasta delocalizzazione. Forte disavanzo commerciale. Aumento delle diseguaglianze di reddito. Il peso del complesso finanziario-immobiliare. Europa 1999: Introduzione di una moneta unica europea, l euro. Aspettative di convergenza di reddito fra i paesi Prima della crisi: alcuni paesi mostrano squilibri nella bilancia commerciale (Grecia, Portogallo, Balcanici), o nel rapporto debito privato/pil (Spagna, Irlanda, Grecia, Portogallo), o nel rapporto Debito pubblico/pil (Italia, Grecia)
26 Il tasso di cambio: competitività di prezzo e inflazione
27 Svalutazione e speculazione
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29 A) Patto di stabilità e crescita, B) Patto di bilancio (fiscal compact), in Costituzione A1) Deficit pubblico non superiore al 3% del PIL A2) Debito pubblico al di sotto del 60% del PIL, o comunque tendente al rientro B1) rientro entro 20 anni del rapporto Debito/PIL al 60%. B2) sanzioni semi-automatiche ai paesi che oltrepassano il 3% nel rapporto deficit pubblico/pil B3) limite dello 0,5% nel rapporto fra indebitamento strutturale (al netto del ciclo economico) e PIL
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33 Italia. Austerità e recessione
34 Rapporto Debito Pubblico/PIL 100/100 Tasso di crescita del PIL=g g=(yt-yt-1)/yt-1*100 Tasso interesse i=interessi/100 Caso A: aumentano i tassi Tasso di interesse Crescita PIL Interessi Avanzo(-) o disavanzo(+) al netto degli interessi D /PIL 0, , , , , , , Caso B: aumenta la crescita 0, , , , , , , Caso C:aumentano i tassi e diminuisce la crescita 0, , , , , , ,
35 Germania: il cambiamento del modello economico (dalla metà degli anni 90) Delocalizzazione dell industria tedesca nei paesi dell Europa orientale Riforma del mercato del lavoro (riforme Hartz ), Hartz IV: riforma del sussidio di disoccupazione: - Crescente diseguaglianza fra lavoratori dell industria (per i quali valgono le istituzioni della concertazione) e quelli degli altri settori, lavoratori meno qualificati aumento della quota dei lavoratori poveri
36 Il saldo delle partite correnti della Germania con i paesi dell Eurozona
37 Surplus tedeschi e disavanzi della Due interpretazioni: periferia Effetto prezzo: maggiore competitività in Germania ottenuta con il contenimento di prezzi e salari (svalutazione interna) Effetto reddito: è il contenimento della domanda interna (= minori salari, minori consumi, minori importazioni) a spiegare il surplus (= deflazione interna), non i costi unitari
38 Quota dei salari, Germania, (in % del PIL)
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41 Germania: un modello di sviluppo neo-mercantilista Specializzazione nella produzione di beni di investimento e beni di consumo durevole Bassa crescita di salari e prezzi Bassa crescita della domanda interna (Consumi; Investimenti; spesa pubblica); Mutamenti nella composizione della domanda di importazioni (minori prezzi unitari) = Forte accumulo di avanzi della bilancia commerciale
42 Germania. Austerità, delocalizzazione nell Europa orientale, aumento della povertà relativa Sotto salario nei servizi: Acquisto di servizi a prezzi bassi Delocalizzazione a Est: importazione di semilavorati a basso costo Aumento della diseguaglianza e della povertà Abbassamento della qualità dei beni di consumo importati. Riduzione della domanda di beni di consumo dalla periferia europea. Anni : Le importazioni tedesche di beni di consumo dalla Cina sono aumentate di 4 volte, le importazioni dai paesi del sud-europa meno di 2.
43 Austerità o espansione? Due proposte: Un problema di competitività di prezzo? - deflazione di prezzi e di salari (riduzione del cuneo fiscale, svalutazione interna) (rischi di deflazione: inflazione dell area euro: 0,7%) oppure - uscita dall euro e svalutazione (svalutazione esterna) Un problema di domanda aggregata? Aumentare i salari in Germania ( o la spesa pubblica) Una espansione tedesca sarebbe sufficiente a risolvere i problemi? Un problema di domanda aggregata+ necessità di ristrutturare l apparato produttivo-amministrativo- infrastrutturale
44 Il circolo vizioso dell austerità Si tagliano le spese e/o si aumentano le imposte per contenere il rapporto Debito/PIL Ma le politiche fiscali riducono il denominatore (PIL) più velocemente del numeratore: il rapporto aumenta invece di diminuire. Effetto amplificato dalla contemporanea restrizione di altri paesi. Aumento della disoccupazione e del debito sia pubblico che privato Aumento della povertà Riduzione della base produttiva Distruzione di competenze.
45 Povertà delle famiglie e crollo dei consumi Austerità: ridurre la spesa pubblica per lasciare spazio agli investimenti privati; ma: cade il reddito Aumenta l incidenza della povertà assoluta e relativa, soprattutto al sud Soglia di povertà relativa: per una famiglia di due componenti è pari alla spesa media pro-capite nel Paese. Nel 2012 questa spesa è risultata pari a 990,88 euro mensili. 124,5 milioni di persone a rischio di povertà nell UE28: 24,8% della popolazione (2012) 18,2 milioni di persone in Italia (29,9% della popolazione)
46 L euro: una costruzione difettosa Senza un unità politica, nessun regime monetario può essere considerato irrevocabile; Politica monetaria in comune, ma impossibilità della BCE di acquistare titoli sul mercato primario. Insufficiente coordinamento della vigilanza (unione bancaria). Vincoli fiscali: nessuna distinzione fra spese di investimento e di consumo. Ostacoli all adozione di misure di politica industriale. Asimmetrie: effetto dell adozione di regole eguali fra diseguali (problemi strutturali).
47 1. Solo competitività di prezzo (=austerità)? Svalutazione inflazione Effetti redistributivi dell inflazione: Riduce il valore reale di salari e pensioni Riduce il valore reale del debito interno Fughe di capitali: Necessità di reintrodurre controlli sui movimenti di capitali Debito in valuta: rivalutazione. Problemi di rifinanziamento. Si accompagna generalmente a misure di austerità.
48 Innovazione di prodotto: diversificazione e complessità Le differenze di prezzo (e di costo) sono solo una parte della storia: difficoltà di diversificare la produzione verso prodotti complessi Si diversifica per contiguità. Ci sono «salti» nello spazio dei prodotti che le imprese da sole non riescono a colmare. Il meccanismo di mercato non è in grado di assicurare la diversificazione e l upgrading. Necessità di politiche per l innovazione, l istruzione, la formazione.
49 Eurozona: la rete degli scambi di merci nel 1999
50 Eurozona: La rete degli scambi di merci nel2008
51 Politiche per lo sviluppo Una espansione tedesca, sebbene necessaria, non è sufficiente a garantire la sostenibilità di lungo periodo. Necessità per i paesi del Sud di ricostruire una base economica e sociale sostenibile. L investimento pubblico (politica fiscale equa, politica industriale) deve svolgere un ruolo attivo: infrastrutture fisiche e sociali Riequilibrio territoriale condizione per lo sviluppo Necessità di affrontare il problema del declino delle capacità di intervento pubblico e della loro inadeguatezza Indispensabile rinegoziare il fiscal compact escludendo le spese di investimento.
52 Un nuovo modello economico europeo? Solidarietà europea per facilitare le riforme dei singoli Stati membri nelle aree chiave per lo sviluppo, l'occupazione e la competitività delle imprese: flessibilità nell applicazione del «fiscal compact», escludendo le spese di investimento Politica della BCE: ha scarsa influenza diretta sulle decisioni di investimento, salvo che in edilizia, ma bassi tassi di interesse allentano i vincoli finanziari delle imprese e del bilancio dello Stato. Eurobonds e euro-projects bonds possono agevolare il finanziamento di investimenti in infrastrutture. Politica industriale a livello europeo: i piani integrati a livello europeo (es. programmi energetici) finanziati con: - bilancio EU: carbon tax; tobin tax, e una nuova IVA europea.
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