Lezioni di economia degli intermediari finanziari
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- Marianna Sartori
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1 Lezioni di economia degli intermediari finanziari Prof. Alessandro Berti Istituto di studi aziendali Facoltà di Economia Università di Urbino Carlo Bo Urbino, a.a La struttura finanziaria dell economia 1
2 La struttura finanziaria dell economia Nell'ottica finanziaria, il comportamento dei singoli operatori economici può essere definito sulla base delle seguenti grandezze-flusso Reddito = Y = flussi finanziari in entrata Consumo = c = flussi finanziari in uscita Generalmente, ma non necessariamente si ha che : Y>c Prof. Alessandro Berti 3 La struttura finanziaria dell economia (segue) Si ha pertanto che (y-c) = s = risparmio il risparmio s serve a sostenere il processo di investimento = i per somma algebrica fra s ed i nasce il saldo finanziario Prof. Alessandro Berti 4 2
3 La struttura finanziaria dell economia (segue) A livello di ogni singolo operatore si verificano due situazioni alternative 1. S>i = surplus finanziario, situazione che caratterizza i datori di fondi 2. S<i = deficit finanziario, situazione che caratterizza i prenditori di fondi Prof. Alessandro Berti 5 La struttura finanziaria dell economia (segue) Il riequilibrio, ossia l'impiego del surplus o il finanziamento del deficit, viene effettuato agendo sullo stock di strumenti finanziari a disposizione. Esigenza di riequilibrio = necessità di operare un trasferimento Prof. Alessandro Berti 6 3
4 Pertanto: La struttura finanziaria dell economia (segue) chi si trova nella posizione di deficit (prenditori di fondi) offre strumenti finanziari e richiede risorse finanziarie; chi si trova nella posizione di surplus (datori di fondi) richiede strumenti finanziari ed offre risorse finanziarie. Prof. Alessandro Berti 7 Strumento finanziario Il trasferimento che soddisfa queste opposte esigenze si concretizza nella creazione di uno strumento finanziario ossia di uno strumento tecnico-giuridico che specifica le condizioni del trasferimento stesso e precisa diritti e doveri delle controparti (es. azioni, BOT, obbligazioni). Prof. Alessandro Berti 8 4
5 Strumento finanziario Lo strumento finanziario per il soggetto in surplus rappresenta un'attività finanziaria, poiché rappresenta un credito; per il soggetto in deficit costituisce una passività finanziaria, poiché rappresenta un debito. Prof. Alessandro Berti 9 Destinazione dei flussi tutti i flussi vanno ad accrescere o a diminuire lo stock esistente di investimenti (reali e/o finanziari) o di debiti; tuttavia i saldi finanziari indicano la distribuzione dei flussi fra gli operatori ma non chiariscono i processi di riallocazione della ricchezza finanziaria esistente; occorre perciò misurare i fabbisogni di trasferimento. Prof. Alessandro Berti 10 5
6 Fabbisogni di trasferimento I fabbisogni di trasferimento possono essere: collegati agli aggiustamenti di portafoglio; connessi alla copertura di investimenti reali. Prof. Alessandro Berti 11 Fabbisogni di trasferimento Il trasferimento delle risorse è reso difficile dalle opposte preferenze dei soggetti che si trovano nell'esigenza di aggiustare il proprio portafoglio o di acquisire risorse addizionali. Prof. Alessandro Berti 12 6
7 Principali problemi del trasferimento: individuazione della controparte; individuazione della controparte avente esigenze uguali e contrapposte per dimensione dell'operazione e termini di esecuzione; nel caso di trasferimento nel tempo di saldi finanziari, l'incertezza sull esecuzione da parte del debitore (fattore di rischio proprio di tale genere di operazioni). Prof. Alessandro Berti 13 Si ha pertanto il sorgere: 1. dei mercati, ossia di sistemi organizzati di incontro; 2. degli intermediari, ossia di soggetti in grado di frapporsi professionalmente fra datori e prenditori di fondi, conciliandone le opposte esigenze; 3. di strumenti contrattuali atti a proteggere i diritti dei datori di fondi e a definire i doveri dei prenditori. Prof. Alessandro Berti 14 7
8 Elementi per l'interpretazione della struttura dei sistemi finanziari modalità di trasferimento, diretto ed indiretto; esistenza di mercati organizzati; tipologia di intermediari finanziari e loro compiti; strumenti tecnico-giuridici disponibili; quadro normativo. Prof. Alessandro Berti 15 Canali di trasferimento delle risorse finanziarie CANALE DIRETTO Unità in surplus SF > 0 S > I Intermediario creditizio CANALE INDIRETTO Flussi di risorse finanziarie Unità in deficit SF < 0 S < I Prof. Alessandro Berti 16 8
9 Trasferimento diretto ed indiretto La scelta fra le due alternative viene effettuata sulla base dei seguenti fattori: grado di visibilità reciproca; compatibilità delle proprie esigenze con quelle della controparte; simmetrie (o asimmetrie) informative; grado di fiducia circa i prenditori di fondi. Prof. Alessandro Berti 17 Trasferimento diretto ed indiretto ove tutte queste condizioni siano soddisfatte il sistema tenderebbe ad essere imperniato sul trasferimento diretto; al contrario, in assenza di una o più di queste condizioni, il sistema viene ad appoggiarsi sull'attività di intermediari, ossia sul trasferimento indiretto. Prof. Alessandro Berti 18 9
10 I mercati Non sorgono come istituzioni spontanee ma richiedono: strutture, operatori, regole di funzionamento, organismi di controllo, tanto più complessi in presenza di numerosi venditori e compratori e differenziazione degli oggetti di scambio. Prof. Alessandro Berti 19 Gli intermediari gli intermediari assumono su di sé alcuni ruoli, con costi e rischi conseguenti, per ridurre le barriere che ostacolano il trasferimento diretto; dall assunzione di tale posizione derivano alcune importanti conseguenze Prof. Alessandro Berti 20 10
11 ossia: Gli intermediari l'interposizione e la specializzazione rendono possibile la visibilità delle controparti e riducono le asimmetrie informative; la trasformazione dei rischi, dei tassi e delle scadenze rende possibile la conclusione dei contratti e la negoziazione degli strumenti; la specializzazione degli intermediari implica la differenziazione degli stessi (ad esempio, specializzazione per scadenze). Prof. Alessandro Berti 21 Gli strumenti tecnico-giuridici Si differenziano in base a: modalità del trasferimento, ossia per la scadenza, la determinazione del tasso, le clausole di salvaguardia; nonché in base a: standardizzazione; innovazione. Prof. Alessandro Berti 22 11
12 Gli strumenti tecnico-giuridici la standardizzazione: facilita la negoziazione; agevola la protezione giuridica (gli strumenti sono indifferenziati e impersonali); l'innovazione: agevola la possibilità di trasferimento, venendo incontro ad esigenze sempre più differenziate. Prof. Alessandro Berti 23 I sistemi finanziari 12
13 Il sistema finanziario Il sistema finanziario è definito da un insieme di relazioni caratterizzate da: normativa che le regola; tipologia di strumenti utilizzati; modalità di esecuzione. Tali relazioni sono intrattenute fra operatori che procedono al regolamento degli scambi o all'effettuazione di transazioni di natura creditizia. Prof. Alessandro Berti 25 Il sistema finanziario La struttura di un sistema finanziario è influenzata da: disponibilità di informazioni; esistenza di mezzi di comunicazione; tecnologie di trasferimento; atteggiamento delle autorità; accordi di scambio; assetti competitivi. Prof. Alessandro Berti 26 13
14 Il sistema finanziario Sinteticamente, si può affermare che un sistema finanziario è costituito dall'insieme di: mercati intermediari strumenti coinvolti nel processo di mobilizzazione ed allocazione delle risorse finanziarie. Prof. Alessandro Berti 27 I mercati I mercati possono essere definiti come l'insieme delle strutture nelle quali si svolge il trasferimento delle risorse finanziarie i mercati rendono quindi possibile l incontro fra soggetti in surplus e soggetti in deficit. Prof. Alessandro Berti 28 14
15 I mercati Sotto l aspetto funzionale i mercati si distinguono in: mercati mobiliari quando il trasferimento avviene tramite strumenti standardizzati e impersonali, distribuiti e scambiati secondo regole prefissate (circuito o mercato diretto) mercati creditizi il rapporto fra le unità in surplus e quelle in disavanzo avviene tramite un intermediario (circuito o mercato indiretto) Prof. Alessandro Berti 29 Mercati diretti I mercati diretti sono caratterizzati da ricerca diretta della controparte, rapporti personali, importanza della forza contrattuale. Esempi: mercati dei depositi bancari, dei prestiti bancari a b.t., dei mutui, etc.... Prof. Alessandro Berti 30 15
16 Assetto dei mercati mobiliari in Italia (ante luglio 2005) Borsa Italiana S.p.A. Montetitoli Covered warrant SeDeX Azionario Reddito fisso Derivati Cassa di compensazione e garanzia (Borsa) MTA Nuovo Mercato MOT/ EuroMOT IDEM MIF Prof. Alessandro Berti 31 Nuovo assetto dei mercati mobiliari (delibera Consob 5 luglio 2005) Borsa Italiana S.p.A. Montetitoli Covered warrant SeDeX Azionario Reddito fisso Derivati Cassa di compensazione e garanzia (Borsa) MTA -blue chip -Star -Standard Dal 19 sett 05 MTAX -blue chip -Star -Standard Dal 7 nov 05 MOT: -DomesticMOT -EuroMOT IDEM MIF Prof. Alessandro Berti 32 16
17 Nuovo assetto dei mercati mobiliari in Italia (segue) A seguito di tale delibera: il Nuovo Mercato è stato ridenominato MTAX ed il suo regolamento è stato integrato in quello dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana; conseguentemente, il TAHnm è stato ridenominato TAHX; Prof. Alessandro Berti 33 Nuovo assetto dei mercati mobiliari in Italia (segue) è stata prevista l omologazione funzionale dei mercati MOT ed EuroMOT, con chiusura di quest ultimo e segmentazione del MOT in: DomesticMOT (per gli strumenti finanziari liquidati presso il sistema di liquidazione nazionale); EuroMOT (per gli strumenti finanziari liquidati sui sistemi di liquidazione esteri). Prof. Alessandro Berti 34 17
18 Mercati indiretti Nei mercati organizzati o indiretti (open markets) vengono scambiati impersonalmente titoli standardizzati secondo regole prefissate, (c.d. indirect securities). Esempi caratteristici: i mercati dei titoli azionari ed obbligazionari. I mercati organizzati o aperti: racchiudono la totalità degli scambi; sono regolati da norme predefinite, valide per tutti i partecipanti. Prof. Alessandro Berti 35 Mercati indiretti Possono essere suddivisi in: mercati primari o mercati delle nuove emissioni, la cui funzione è fornire nuove risorse alle unità in deficit (funzione di finanziamento); mercati secondari o mercati dove vengono scambiati titoli già emessi, la cui funzione è consentire aggiustamenti di portafoglio su attività finanziarie già accumulate (garantire la liquidità). Prof. Alessandro Berti 36 18
19 I mercati In base alla tipologia di contrattazione si parla infatti di: mercato primario luogo di distribuzione di titoli di prima emissione (asta dei BOT, offerte pubbliche iniziali di vendita etc. ); mercato secondario luogo di scambio dei titoli esistenti (M.O.T., Borsa etc. ) Come è agevole intuire, l una tipologia di mercato non può esistere senza l altra. Prof. Alessandro Berti 37 I mercati primari Offerte Pubbliche Iniziali sulla Borsa Italiana dal 1985 al 2004: Rielaborazione dati Borsa Italiana SpA Offerte Pubbliche Iniziali in Italia MTA Nuovo Mercato Mercato Ristretto/Expandi Prof. Alessandro Berti 38 19
20 I mercati In base ad un criterio temporale si parla di: mercati monetari: luogo di scambio di titoli a scadenza ridotta, entro 12/18 mesi (BOT, certificati di deposito a un anno, etc.); mercati finanziari: luogo di scambio di titoli a scadenza protratta (mercato azionario ed obbligazionario). Prof. Alessandro Berti 39 Mercati secondari I principali mercati secondari: 1. il mercato monetario 2. il mercato finanziario 3. il mercato dei cambi 4. il mercato internazionale dei capitali Prof. Alessandro Berti 40 20
21 Mercati secondari il mercato monetario negoziazione di attività finanziarie a brevissima scadenza e caratterizzate da basso rischio di controparte (mercato di riferimento per gli operatori che intendono aggiustare la propria posizione di liquidità); il mercato finanziario negoziazione di titoli a lungo termine quali azioni, titoli di stato, obbligazioni: si impernia sulla borsa valori. Prof. Alessandro Berti 41 Mercati secondari il mercato dei cambi luogo delle operazioni commerciali e finanziarie compiute fra soggetti appartenenti a paesi diversi; il mercato internazionale intermedia crediti bancari, spesso syndicated loans, (eurocrediti o crediti in valuta verso non residenti) e obbligazioni internazionali. Prof. Alessandro Berti 42 21
22 Mercato dei capitali Mercato finanziario Mercato monetario Mercato mobiliare Mercato creditizio Mercato dei titoli a breve Mercato azionario Mercato obbligazionario Mercato dei derivati Mercato del credito a breve termine Mercato del credito a medio-lungo termine Mercato interbancario Prof. Alessandro Berti 43 Il mercato monetario è l insieme delle transazioni su titoli a breve scadenza; in una accezione funzionale è l insieme delle negoziazioni di attività finanziarie che agevolano l aggiustamento delle posizioni di liquidità dei diversi operatori; Prof. Alessandro Berti 44 22
23 Il mercato monetario la presenza di un efficiente mercato monetario consente di minimizzare i costi-opportunità della detenzione di riserve di liquidità; per assolvere a tale compito è necessario che le attività negoziate su questo mercato abbiano le seguenti caratteristiche: breve scadenza nominale; alta negoziabilità sul mercato secondario; impersonalità dei rapporti tra emittenti e sottoscrittori. Prof. Alessandro Berti 45 I mercati finanziari e le condizioni di efficienza i mercati svolgono in modo efficiente le loro funzioni quando la produttività marginale del capitale è la medesima per tutte le forme di impiego selezionate (efficienza allocativa); perché ciò accada è necessario che ogni operatore agisca in modo razionale e che i richiedenti fondi ricerchino una struttura finanziaria ottimale; Prof. Alessandro Berti 46 23
24 Le condizioni di efficienza dei mercati finanziari è inoltre necessario che l allocazione avvenga attraverso un meccanismo dei prezzi che non consenta extraprofitti ad alcuno. Ciò si basa sulla piena e generalizzata disponibilità di informazioni in assenza del fenomeno della razionalità limitata (efficienza informativa in forma debole, semi-forte e forte. Cfr.E.Fama). Prof. Alessandro Berti 47 Le condizioni di efficienza dei mercati finanziari Sotto un altro profilo, l efficiente allocazione delle risorse è favorita dall efficienza operativa (tecnica e funzionale). Ciò si ottiene facendo sì che i mercati raggiungano elevati livelli di spessore, ampiezza ed elasticità. Prof. Alessandro Berti 48 24
25 L'organizzazione dei mercati Qualunque analisi circa il tipo di organizzazione dei mercati non può che prendere le mosse dalla constatazione della strumentalità dell organizzazione rispetto all efficienza. L'efficienza complessiva di un mercato è strettamente legata alle modalità con cui avviene il processo di formazione del prezzo. Prof. Alessandro Berti 49 L'organizzazione dei mercati Tutti i mercati adottano un sistema di asta, ma seguendo procedure diverse, con intervento diverso degli intermediari: In base al tipo di intermediario coinvolto: mercati di brokers mercati di dealers In base alle modalità di trattazione: trattazione a chiamata trattazione continua Prof. Alessandro Berti 50 25
26 L'organizzazione dei mercati Mercati di brokers: tipicamente borsa (anche nella versione online) e cambi; i brokers agiscono solo per eseguire gli ordini della clientela; lo scambio vede l intervento dell intermediario in veste meramente tecnica. Prof. Alessandro Berti 51 L'organizzazione dei mercati Mercati di dealers: tipicamente il mercato monetario ed il secondario dei titoli pubblici; i dealers assumono posizioni in proprio, divenendo market makers qualora si impegnino ad effettuare in via continuativa un determinato volume di contrattazioni. Prof. Alessandro Berti 52 26
27 Gli intermediari Sono i soggetti che permettono o facilitano il trasferimento e possono distinguersi in base ad un criterio "produttivo" in: intermediari creditizi insieme delle istituzioni coinvolte nel circuito indiretto dei trasferimenti delle risorse intermediari mobiliari insieme delle istituzioni coinvolte nel circuito diretto dei trasferimenti delle risorse istituzioni assicurative intermediari la cui attività è volta alla gestione ed al fronteggiamento del rischio Prof. Alessandro Berti 53 Modalità di svolgimento dell attività Le attività degli intermediari finanziari possono essere svolte attraverso: negoziazione in proprio; negoziazione delegata (con diversa ampiezza: esecuzione di ordini, gestione per conto, progettazione/ organizzazione /collocamento di emissioni di valori mobiliari). Prof. Alessandro Berti 54 27
28 Modalità di svolgimento dell attività Le suddette modalità si differenziano: per il rischio assunto dall intermediario; per la diversa focalizzazione sul cliente; per la diversa evidenza contabile. Prof. Alessandro Berti 55 Concorrenza/complementarietà tra intermediari e mercati Volume degli scambi finanziari 1 Grado di intensità dell intermediazione 0 Intermediati Intermediari creditizi Assistiti Intermediari mobiliari Diretti Autonomi Intermediari finanziari Mercati mobiliari Frontiera Y Frontiera X Prof. Alessandro Berti 56 28
29 Rischio ed intermediari In base al rischio assunto, si distinguono: intermediari creditizi (le banche); intermediari mobiliari (fondi comuni, fondi pensione ed altri investitori istituzionali); dealers e market makers (intermediari attivi nei mercati mobiliari che assumono posizioni in proprio, a differenza dei semplici broker). Prof. Alessandro Berti 57 Le banche Rischio e intermediari intermediari con passivo nominale si caratterizzano per: raccolta presso il pubblico; selezione ed impiego di attività finanziarie con assunzione dei rischi conseguenti; obbligo di rimborso delle passività emesse al loro valore nominale. Prof. Alessandro Berti 58 29
30 Rischio e intermediari Fondi comuni e investitori istituzionali intermediari con passivo di mercato raccolgono risparmio presso il pubblico ed impiegano il proprio portafoglio in vista della massimizzazione del rendimento, ma hanno un passivo di mercato, poiché le oscillazioni di valore degli investimenti si riflettono sul prezzo di liquidazione/rimborso delle passività. Prof. Alessandro Berti 59 Rischio e intermediari I dealers e market makers effettuano operazioni per conto proprio e per conto terzi, assicurando la continuità degli scambi e la formazione di prezzi significativi (es. specialisti per il segmento STAR, sponsors per i titoli quotati al MTAX etc. ). Prof. Alessandro Berti 60 30
31 Gli intermediari e i sistemi finanziari Infine, in base al grado di specializzazione degli intermediari, si distinguono: sistemi finanziari di tipo universale nei quali gli intermediari svolgono insieme attività creditizia e mobiliare (modello di riferimento: banca universale); sistemi finanziari specializzati nei quali gli intermediari svolgono attività creditizia o mobiliare (modello di riferimento: banca specializzata). Prof. Alessandro Berti 61 Conseguenze sull attività di intermediazione Commercial bank: attività prevalentemente creditizia al dettaglio con diffusa e capillare rete territoriale; Investment bank: attività di intermediazione mobiliare ad ampio raggio e ad elevata personalizzazione per conto di una clientela di taglio mediamente elevato, con rete distributiva non capillare. Prof. Alessandro Berti 62 31
32 Conseguenze sull attività di intermediazione Merchant bank: attività specialistica di acquisizione temporanea di partecipazione nel capitale di rischio di imprese non finanziarie ed attività connesse; Banca mista: attività di partecipazione permanente nel capitale di imprese non finanziarie accanto ad attività prettamente creditizie (Hausbank tedesche). Prof. Alessandro Berti 63 Attività di investment banking Credito: financial advisory, consulenza per l acquisizione di linee di credito, project financing. Corporate finance: attività di originating, underwriting e placement di titoli, consulenza ad operazioni di mergers and acquisition, leveraged buy out, corporate restructuring, definizioni di sistemi di corporate governance, assunzione temporanea di partecipazioni, organizzazione di fondi chiusi (collegamento con attività di venture capital). Capital markets: attività di broker e dealer, cash management. Asset management: gestione dei patrimoni della clientela. Prof. Alessandro Berti 64 32
33 Gli strumenti Rappresentano i mezzi attraverso i quali avviene l'effettivo trasferimento di risorse. In base ad un criterio funzionale, si parla di: strumenti creditizi strumenti mobiliari strumenti per il pagamento strumenti per la gestione del rischio Prof. Alessandro Berti 65 Gli strumenti In base alla diversa attitudine ad essere utilizzati come mezzo di pagamento, gli strumenti si distinguono per il loro grado di liquidità. Il grado di liquidità può essere definito come: la capacità dello strumento di essere convertito prontamente in moneta legale e senza costi. Esso è pertanto connesso a: tempo costi necessari per la conversione in moneta Prof. Alessandro Berti 66 33
34 Le funzioni dei sistemi finanziari Funzioni del sistema finanziario 1. amministrare il sistema dei pagamenti; 2. realizzare il collegamento fra le diverse sedi degli operatori economici e degli intermediari finanziari; 3. trasmettere gli impulsi di politica monetaria ed economica. Prof. Alessandro Berti 68 34
35 Il sistema dei pagamenti Complesso di accordi per l'assolvimento delle obbligazioni assunte dagli operatori economici quando acquisiscono diritti su risorse reali o finanziarie. Prof. Alessandro Berti 69 Il sistema dei pagamenti Pagamento elemento caratterizzante una economia di scambio; atto mediante il quale un operatore si libera di un'obbligazione relativa all'acquisizione di un bene o di un servizio; pertanto il pagamento è un atto finale. Prof. Alessandro Berti 70 35
36 Il sistema dei pagamenti N.B. : la moneta bancaria ha natura fiduciaria ed il pagamento avviene in tempi e luoghi diversi da quelli in cui si compie lo scambio dei beni (a seguito dell'ordine impartito ad un intermediario di pagare al creditore, a valere sul conto presso questo intrattenuto); il sistema dei pagamenti investe perciò problemi di equilibrio microeconomico e di interesse pubblico. Prof. Alessandro Berti 71 Il sistema dei pagamenti Gli strumenti del sistema dei pagamenti devono possedere i requisiti di: sicurezza rapidità accessibilità Prof. Alessandro Berti 72 36
37 Il sistema dei pagamenti È importante distinguere fra: momento dello scambio dello strumento, su base fiduciaria, e momento del regolamento che perfeziona l'operazione (float). Prof. Alessandro Berti 73 Il sistema dei pagamenti Ogni operazione di pagamento è un complesso di registrazioni, cioè di informazioni fra i soggetti interessati. Ne deriva che gestire il sistema dei pagamenti significa gestire delle informazioni, al fine di ridurre o evitare rischi, soprattutto di regolamento. Prof. Alessandro Berti 74 37
38 La funzione creditizia e l'intermediazione finanziaria il sistema finanziario si colloca fra le unità in surplus e quelle in deficit, tramite il circuito diretto e quello indiretto. tuttavia, anche nei sistemi orientati ai mercati (U.S.A. e U.K.), è evidente la presenza di numerosi intermediari, che non vengono meno anche in presenza di trasferimenti imperniati sul circuito diretto. Prof. Alessandro Berti 75 Problema: Si pone allora una questione: quale ragion d'essere per gli intermediari, stante che se tutti i rapporti passassero attraverso i mercati l'efficienza sarebbe massima, in assenza di costi di intermediazione = profitti per gli intermediari? Prof. Alessandro Berti 76 38
39 Risposta: consiste nel fatto che gli intermediari realizzano la trasformazione dei rischi e delle scadenze (c.d. mismatching), per la diversa composizione delle attività finanziarie delle unità in surplus e delle passività finanziarie delle unità in deficit (impediscono la paralisi degli scambi e risolvono il problema della diversità di preferenze). Prof. Alessandro Berti 77 La funzione creditizia e l'allocazione delle risorse attraverso il credito le decisioni di spesa di un singolo operatore possono risultare indipendenti dalle risorse finanziarie a disposizione di questi. in altre parole, la moneta messa a disposizione di un imprenditore per acquisire attività reali e/o finanziarie non serve a sostituire moneta legale, ma ad aumentare il livello di reddito disponibile, rendendo possibili nuove transazioni. Prof. Alessandro Berti 78 39
40 La funzione creditizia e l'allocazione delle risorse È bene, infine, ricordare che non sono le banche il motore dello sviluppo ma che da esse dipende la possibilità che il risparmio si indirizzi verso impieghi meritevoli. Prof. Alessandro Berti 79 Controllo monetario e vigilanza sui sistemi finanziari 40
41 Controllo monetario e vigilanza sui sistemi finanziari Premessa La necessità di controlli è patrimonio comune di tutti gli studi sulla materia, ma occorre individuare 1. i presupposti dei controlli 2. in base alla rilevanza degli obiettivi perseguiti Prof. Alessandro Berti 81 Gli obiettivi perseguiti Consistono nel controllo di: moneta credito tassi di interesse ma anche nella verifica: delle condizioni di efficienza degli intermediari e del sistema (cfr. art. 5 T.u.b.) nella ricerca della stabilità delle condizioni gestionali degli intermediari e del sistema Prof. Alessandro Berti 82 41
42 Gli obiettivi perseguiti Si può affermare che: il controllo della moneta, del credito, dei tassi di interesse, la ricerca dell'efficienza e della stabilità, rappresentano le finalità ultime della regolamentazione del sistema finanziario in generale e di quello bancario in particolare. Prof. Alessandro Berti 83 Il controllo monetario Quanto alla creazione di moneta, essa influisce sull'equilibrio economico generale e sul volume delle attività finanziarie attraverso il c.d. "moltiplicatore" Il controllo dell'offerta di moneta si basa perciò sulla capacità-potere della banca centrale di influenzare le scelte di portafoglio delle banche. Prof. Alessandro Berti 84 42
43 Il controllo monetario A tale scopo uno degli strumenti più utilizzati in passato (ed oramai inutilizzato) era quello della riserva obbligatoria, che vincolava le banche a detenere all'attivo un quantitativo minimo di moneta legale. Prof. Alessandro Berti 85 Il controllo monetario Il compimento della fase finale dell euro ha di fatto svuotato di significato tale strumento (la competenza della politica monetaria è passata alla BCE), lasciando alla sola manovra sui tassi di interesse l esercizio del potere di controllo monetario. Prof. Alessandro Berti 86 43
44 Quadro istituzionale europeo Sistema europeo di banche centrali SEBC è composto da: Banche centrali europee degli Stati membri dell Unione europea (BCN) Banca centrale europea (BCE) è governato dal Consiglio direttivo, composto da: Governatori delle BCN Membri del Comitato esecutivo della BCE compito principale: definire la politica monetaria unica Prof. Alessandro Berti 87 Efficienza Tre nozioni di efficienza rilevanti ai fini dei controlli: efficienza allocativa destinazione del credito effettuata in base alla combinazione ottimale fra rendimenti attesi e rischio. efficienza operativa svolgimento in condizioni ottimali della funzione produttiva degli intermediari = minimizzare i costi a parità di prodotto. efficienza/funzionalità svolgimento efficace della funzione di trasmissione degli impulsi di politica economica e monetaria. Prof. Alessandro Berti 88 44
45 Stabilità E' strettamente collegata all efficienza, evidenziando un trade-off con questa. Il perseguimento di condizioni di efficienza, infatti, non deve mai mettere in pericolo la stabilità, ossia la capacità dei singoli intermediari di far fronte agli impegni assunti (diversamente si verifica il rischio di contagio sistemico). Prof. Alessandro Berti 89 Stabilità La stabilità viene ottenuta per mezzo di: regole volte a contenere il rischio assumibile, a controllare liquidità e solvibilità degli intermediari (coefficienti patrimoniali); controlli preventivi e procedure di risanamento nelle situazioni di crisi. Prof. Alessandro Berti 90 45
46 Efficienza e stabilità Il trade-off fra efficienza e stabilità viene di volta in volta modificato secondo gli obiettivi ricercati dagli organi di controllo. Esso muta, pertanto, in relazione alle esigenze della politica monetaria. Prof. Alessandro Berti 91 Efficienza e stabilità In relazione a tali obiettivi si distinguono: Controlli di politica monetaria e creditizia intervento della banca centrale su moneta, credito, tassi di interesse. Controlli di regolamentazione e vigilanza in senso stretto misure volte ad incidere sulle prerogative e l'attività degli intermediari e dei mercati organizzati, quali barriere all'entrata, requisiti patrimoniali, vincoli alla composizione del passivo, limitazioni operative, controllo ed informazione sui prezzi. Prof. Alessandro Berti 92 46
47 Controlli di regolamentazione e vigilanza Argomento strettamente connesso alla questione dell efficienza e stabilità dei mercati, alle tematiche inerenti la tutela degli investitori e, recentemente, all importanza dell indipendenza degli organismi di controllo, sono le Offerte Pubbliche di Acquisto o di Scambio soprattutto quando hanno ad oggetto il controllo di istituti bancari quotati in Borsa. Prof. Alessandro Berti 93 Offerta Pubblica di Acquisto o di Scambio disciplina contenuta negli artt. 102 e seguenti del T.U.F; riguarda l acquisto di partecipazioni di controllo in società quotate; menzionata sui quotidiani come scalata (spesso ostile) o take over. Prof. Alessandro Berti 94 47
48 OPA o OPSc L Offerta Pubblica è denominata: di acquisto, se è finanziata con liquidità; di scambio, se è finanziata con titoli. Poiché è rivolta al pubblico indistinto dei risparmiatori, occorre garantire la parità di trattamento degli investitori. È predisposto e diffuso un prospetto informativo ed è necessaria l autorizzazione della Consob. Prof. Alessandro Berti 95 OPA o OPSc Quando l acquisizione di partecipazioni ha per oggetto un istituto bancario (ed in generale comporta il possesso di più del 5% del capitale, o comunque il controllo della banca) è necessaria la preventiva autorizzazione della Banca d Italia per le valutazioni di sana e prudente gestione (art. 19 T.U.B.) e l autorizzazione dell Autorità garante della concorrenza e del mercato ovvero il nulla osta della stessa a seguito delle valutazioni relative all assetto concorrenziale del mercato. (L. 28 dicembre 2005, n. 262, art. 19) Prof. Alessandro Berti 96 48
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