ISTITUTO COMPRENSIVO E. Q. VISCONTI IPOTESI DI CONTRATTO INTEGRATIVO D'ISTITUTO A.S. 2012/2013

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO E. Q. VISCONTI IPOTESI DI CONTRATTO INTEGRATIVO D'ISTITUTO A.S. 2012/2013 Stipulato presso l Istituzione scolastica I.C. E.Q. Visconti di Roma, tra il Dirigente Scolastico Antonio Giordani le RSU di Istituto di seguito elencate: Prof.ssa Luisa Violo Sig.ra Fernanda Minniti ed i rappresentanti territoriali delle OO.SS. firmatarie del CCNL del comparto scuola, di seguito indicati: Sig.ra Ines Presto FLC-CGIL Sig.ra Maria Barbato SNALS Sig.ra Rossella Benedetti UIL PARTE I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 - Campo di applicazione, decorrenza e durata 1. Il presente contratto viene predisposto sulla base ed entro i limiti previsti dal 1

2 CCNL del comparto scuola e dalla normativa vigente. 2. Le disposizioni contenute si applicano al personale docente e ATA assunto a tempo indeterminato e a tempo determinato in servizio presso questo Istituto scolastico. 3. Il presente contratto ha validità per l'anno scolastico comunque fino alla firma di un nuovo contratto. 4. Resta comunque salva la possibilità di modifiche e/o integrazioni a seguito di innovazioni legislative e/o contrattuali. 5. Rispetto a quanto non espressamente indicato nel presente contratto, la normativa di riferimento primaria in materia è costituita dalle norme legislative e contrattuali vigenti. 6. Entro cinque giorni dalla sottoscrizione, il Dirigente scolastico trasmette copia integrale del presente contratto alle parti sindacali e provvede all affissione all albo e nelle bacheche sindacali della scuola. 7. Il presente contratto sostituisce integralmente il precedente. Art. 2 Relazioni sindacali PARTE II RELAZIONI E DIRITTI SINDACALI 1. Il sistema delle relazioni sindacali di istituto, nel rispetto dei reciproci ruoli, persegue l obiettivo di contemperare l interesse professionale dei lavoratori con l esigenza di migliorare l efficacia e l efficienza del servizio. 2. Le relazioni sindacali sono improntate alla correttezza e trasparenza dei comportamenti delle parti. 3. I modelli relazionali, come previsto dall art. 6 del CCNL 2007/09, si realizzano attraverso i seguenti strumenti: -informazione preventiva e successiva: attraverso specifici incontri ed esibizione della relativa documentazione; -contrattazione integrativa d istituto: attraverso la sottoscrizione dei contratti aventi per oggetto le materie previste dal CCNL vigente. 4. Su specifiche materie, al fine di approfondirne i contenuti, saranno attivati momenti di confronto. Art.3 Informazione preventiva, informazione successiva, contrattazione 1. L'informazione preventiva, l'informazione successiva e la contrattazione sono regolate dalle norme stabilite nell'articolo 6 del CCNL firmato il Art. 4 Procedure delle relazioni sindacali 1. Il Dirigente scolastico concorda con la RSU le modalità e il calendario per lo svolgimento degli incontri inerenti alle relazioni sindacali; in ogni caso, la 2

3 convocazione della RSU e delle OO.SS. territoriali va effettuata con comunicazione formale da parte del Dirigente scolastico con almeno 5 giorni di anticipo con atto scritto e deve indicare la data e l ora nonché individuare con chiarezza le tematiche da trattare 2. Nelle convocazioni devono essere specificate le modalità per l acquisizione dell eventuale materiale d informazione preliminare. 3. Sulle materie che incidono sull ordinato e tempestivo avvio dell anno scolastico, tutte le procedure devono concludersi in tempi congrui, al fine di assicurare sia il regolare inizio delle lezioni sia la necessaria informazione agli allievi ed alle loro famiglie. 4. La richiesta di avvio della contrattazione può essere presentata dal Dirigente o da almeno un soggetto avente titolo a partecipare al tavolo negoziale, che si apre entro 10 giorni dalla richiesta formale. 5. Il Dirigente scolastico formalizza la propria proposta contrattuale in tempi congrui con l inizio dell anno scolastico e comunque entro 10 giorni lavorativi dall inizio della trattativa. 6. Durante l intera fase della contrattazione le parti non assumono iniziative unilaterali né azioni dirette sui temi trattati, fatta salva la necessità per l amministrazione di procedere ad adempimenti di particolare urgenza, previa informazione alla RSU e ai rappresentanti delle OO.SS. ammessi al tavolo negoziale. 7. I contratti o gli accordi sottoscritti saranno affissi all albo della RSU. ed a quello sindacale. Il Dirigente ne curerà altresì l affissione all albo d istituto, compresi i plessi e le succursali. Art. 5 Controversie 1. In caso di controversie sull interpretazione dei contratti integrativi di istituto, le parti che li hanno sottoscritti, entro 10 giorni dalla richiesta di una di esse, s incontrano per definire consensualmente il significato della clausola controversa. 2. Qualora non si raggiunga l accordo le parti possono ricorrere alle sedi di raffreddamento del conflitto a livello regionale Art. 6 Albo sindacale 1. La RSU e le OO.SS. rappresentative hanno diritto ad utilizzare un apposito albo in ogni sede dell istituzione scolastica per affiggere comunicati di interesse sindacale e del lavoro, materiale inerente l attività svolta, pubblicazioni, testi 2. La bacheca è allestita in luogo accessibile e visibile nella sede centrale dell Istituto e nei vari plessi/succursali. 3. La RSU e i rappresentanti sindacali formalmente accreditati dalle rispettive OO.SS. esercitano il diritto di affissione, assumendosi la responsabilità su quanto affisso. 4. Sarà cura dell amministrazione affiggere all albo il materiale inviato dalle OO.SS e consegnarlo alle RSU. 3

4 Art. 7 Attività sindacale 1. Alla RSU spettano permessi retribuiti per un monte ore annuale, per anno scolastico, pari a 25,30 minuti per dipendente in servizio a tempo indeterminato, compreso il personale utilizzato ed in assegnazione provvisoria con esclusione dei supplenti annuali (art. 8 CCNQ, 7/8/98). Il Dirigente scolastico comunica alla RSU il monte ore spettante. La RSU decide come utilizzare i permessi per le attività che intende svolgere durante l anno. 2. Il lavoratore comunica per iscritto al Dirigente scolastico la volontà di fruire del permesso sindacale almeno 24 ore prima (art. 23 L. 300/70), e non è tenuto a presentare alcuna certificazione (art CCNQ 7/8/98). 3. L utilizzazione dei permessi, costituendo esercizio di un diritto, prescinde dalla compatibilità con le esigenze di servizio. 4. Per l esercizio delle prerogative sindacali è consentito ai componenti della RSU: comunicare con il personale della scuola l uso gratuito del telefono, del fax, del ciclostile e della fotocopiatrice l uso del personal computer, compreso l utilizzo della posta elettronica e delle reti telematiche l utilizzo di un apposito locale per le riunioni e di un armadio per la raccolta del materiale sindacale. 5. Sarà cura dei componenti della RSU non arrecare disagi alla normale attività scolastica Art. 8 Accesso ai luoghi di lavoro ed agli atti da parte delle OO.SS. 1. Per motivi di carattere sindacale, ai rappresentanti delle OO.SS., è consentito comunicare con il personale durante l orario di servizio, senza arrecare pregiudizio alla normale attività scolastica. 2. Le OO.SS. hanno diritto di acquisire, all interno della scuola, gli atti e gli elementi di conoscenza per la loro attività, anche in relazione alla tutela dell igiene, della sicurezza e alla medicina preventiva, come previsto dal D.L.vo 81/2009. Art. 9 Assemblee in orario di lavoro 1. La RSU può indire assemblee durante l orario di lavoro (al massimo di due ore), riguardanti tutti o parte dei dipendenti ed in numero massimo di due al mese, calcolate per i singoli gruppi per i quali sono state convocate. 2. La convocazione, la durata, la sede (concordata con il Dirigente scolastico o esterna), l ordine del giorno (che deve riguardare materie di interesse sindacale e del lavoro) e l eventuale partecipazione di responsabili sindacali esterni devono essere comunicati per iscritto, o con fonogramma o fax, almeno n. 6 giorni prima al Dirigente scolastico. 3. La comunicazione relativa all indizione dell assemblea deve essere affissa all albo di Istituto. Contestualmente, il Dirigente scolastico provvederà ad avvisare tutto il personale interessato mediante circolare interna, al fine di raccogliere in 4

5 forma scritta la dichiarazione individuale di partecipazione del personale in servizio nell orario dell assemblea. 4. Il foglio delle firme di adesione all assemblea sindacale viene ritirato almeno n. 2 giorni precedenti l assemblea per consentire l eventuale comunicazione alle famiglie della sospensione delle lezioni. 5. Il personale che partecipa all assemblea deve riprendere servizio alla scadenza prevista nella classe o nel settore di appartenenza. 6. Qualora l assemblea riguardi anche il personale ATA, va in ogni caso assicurata la sorveglianza dell ingresso e il funzionamento del centralino telefonico, nei termini di una unità per il profilo di Assistente Amministrativo e di due unità per il profilo di collaboratore scolastico. Qualora tutto il personale ATA intenda partecipare all assemblea, per assicurare, ove necessario, i servizi minimi individuati all articolo 12, si ricorrerà alla rotazione in ordine alfabetico. 7. Il personale con rapporto di lavoro a tempo determinato e indeterminato ha diritto a partecipare, durante l orario di lavoro, ad assemblee sindacali senza decurtazione della retribuzione per 10 ore pro-capite per anno scolastico. Nel caso di assemblea che si svolga in sede diversa da quella di servizio, il Dirigente scolastico conteggerà per ogni dipendente che partecipa all assemblea, in relazione all orario di servizio del singolo dipendente ad ai tempi di percorrenza concordati per raggiungere la sede dell assemblea, il tempo necessario per la partecipazione stessa. 8. La dichiarazione individuale preventiva di partecipazione da parte del personale in servizio nell orario dell assemblea sindacale fa fede ai fini del computo del monte ore individuale annuale. I partecipanti all assemblea stessa non sono tenuti ad ulteriori adempimenti. 9. Il Dirigente scolastico comunica alle singole unità di personale il raggiungimento del monte ore individuale. 10. Il Dirigente scolastico sospende le attività didattiche delle sole classi i cui docenti hanno dichiarato di partecipare all assemblea, avvertendo le famiglie. Il Dirigente scolastico, in caso di percentuale di adesione molto elevata del personale, può valutare l esigenza di sospendere l intera attività didattica per l impossibilità di garantire la vigilanza e per evitare discontinuità nello svolgimento delle lezioni. 11. Per il personale docente, le assemblee devono svolgersi all inizio o al termine delle attività didattiche giornaliere. Le assemblee che coinvolgono solo il personale ATA possono svolgersi anche in orario intermedio. 12. Non possono essere concordate assemblee in ore coincidenti con lo svolgimento degli scrutini finali e degli esami. Art. 10 Sciopero 1. Al fine di garantire, sulla base dei criteri generali fissati dall accordo integrativo nazionale dell 8 ottobre 1999, il contingente di personale ATA necessario ad assicurare le prestazioni indispensabili all interno dell istituzione in caso di sciopero, viene determinato come segue: Per garantire le attività dirette e strumentali riguardanti l effettuazione degli scrutini e delle valutazioni finali n. 1 assistenti amministrativi e n. 2 5

6 collaboratori scolastici. Per garantire le prestazioni indispensabili allo svolgimento delle attività amministrative e gestionali degli esami finali, n.1 assistenti amministrativi e n. 2 collaboratori scolastici per le attività connesse all uso dei locali interessati, per l apertura e la chiusura della scuola e per la vigilanza sull ingresso principale. Per garantire la sorveglianza dei minori durante il servizio di refezione scolastica nel caso quest ultimo venga mantenuto, n. 2 collaboratori scolastici. Per garantire il pagamento degli stipendi al personale con contratto di lavoro a tempo determinato, il DSGA, n. 1 assistenti amministrativi, n. 2 collaboratori scolastici per le attività connesse. 2. In occasione di ogni sciopero, il Dirigente scolastico inviterà in forma scritta il personale a rendere comunicazione volontaria circa l adesione allo sciopero almeno 5 giorni prima dello sciopero stesso al fine della predisposizione de servizio. Il lavoratore non é obbligato ad esprimere la propria posizione. 3. Decorso tale termine, sulla base dei dati conoscitivi disponibili, il Dirigente scolastico valuterà l entità della riduzione del servizio scolastico, comunicherà le modalità di funzionamento (eventuale riduzione dell orario delle lezioni, delle attività pomeridiane, altro) o la sospensione del servizio alle famiglie. 4. Durante lo svolgimento dello sciopero, il personale docente che non aderisce allo sciopero svolgerà nelle proprie classi un lavoro di consolidamento e approfondimento di temi inerenti allo propria disciplina, evitando di affrontare argomenti nuovi, in modo da evitare di penalizzare gli alunni che non sono presenti. In ogni caso dovrà essere svolta dal personale docente e dal personale ATA la necessaria azione di vigilanza a garanzia della sicurezza degli alunni presenti. Art. 11 Rilevazione della partecipazione agli scioperi 1. Entro le ore del giorno successivo a quello di conclusione di un azione di sciopero, il Dirigente scolastico fornisce alla RSU e alle OO.SS. i dati relativi alla partecipazione. PARTE III ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E UTILIZZAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE Art Assegnazione dei docenti alle attività 6

7 1. Il Dirigente scolastico, sulla base del POF, redige un piano organico delle attività che saranno attivate nell istituto, comprendente: le competenze richieste, tenendo conto di quelle professionali acquisite anche nel mondo del lavoro e degli ambiti disciplinari/professionali ricoperti le ore previste i compensi attribuibili. Definisce altresì i tempi per la presentazione delle domande. 2. Il Dirigente scolastico assegna i docenti alle attività curriculari e non, tenendo conto delle richieste degli interessati, sulla base: - delle professionalità presenti nella scuola - di un equa e trasparente ripartizione dei carichi di lavoro In caso di concorrenza di più domande rispetto ai posti disponibili, il Dirigente scolastico, dopo la conclusione della contrattazione integrativa, assegna l incarico nel rispetto dei criteri sopra citati a mezzo di comunicazione scritta in cui si indica l entità dell impegno e la retribuzione prevista. 3. Il Dirigente scolastico fornisce alla RSU e alle OOSS informazione successiva sui nominativi del personale utilizzato nelle attività e nei progetti retribuiti con il fondo di istituto, compresi quelli derivanti da specifiche disposizioni legislative, convenzioni, intese o accordi di programma stipulati, anche dall Amministrazione scolastica periferica, con altri enti ed istituzioni (CCNL art. 6). Art. 13 Utilizzazione del personale in casi particolari 1.In caso di sospensione delle attività didattiche o di assenza della classe per motivi quali, ad esempio,visite di istruzione, attività sportive, campi scuola i docenti non coinvolti devono essere presenti in istituto mantenendo lo stesso orario di servizio. 2.In caso di chiusura del plesso o della scuola per elezioni, profilassi ecc. i docenti e il personale ATA potrà essere utilizzato per la sostituzione di colleghi assenti in altri plessi eventualmente rimasti aperti. In tale ultimo caso la scuola non appena possibile dovrà comunicare per iscritto al lavoratore la sede di utilizzazione seguendo per l individuazione del lavoratore stesso la graduatoria interna di istituto. I docenti e il personale ATA dovranno pertanto assicurare la propria reperibilità durante il tempo di chiusura. I docenti dovranno comunque adempiere a eventuali attività funzionali all insegnamento già programmate in precedenza. 3.I docenti a disposizione per tutto o parte del loro orario settimanale sono utilizzati prioritariamente nelle seguenti attività: partecipazione ad attività di insegnamento o progetti programmati nelle proprie classi o in altre classi previsti dal POF ( recupero, potenziamento, ecc.) sostituzione dei colleghi assenti secondo uno schema da inserire in modo organico nell'orario settimanale Art. 14 Ore eccedenti prestate per la sostituzione dei colleghi assenti 7

8 1. La sostituzione dei docenti assenti, nel rispetto dei limiti fissati dalle disposizioni vigenti e per il tempo strettamente necessario per l assunzione del supplente, viene effettuata oltre che con l utilizzazione di docenti a disposizione per completamento dell orario settimanale di lezione, con l attribuzione di ore eccedenti a docenti che abbiano dichiarato la propria disponibilità indicandone il numero (massimo 6) e la collocazione nel piano settimanale. Tale utilizzo del personale deve essere compatibile con il budget annualmente assegnato per tale scopo alla istituzione scolastica. 2. Di tali disponibilità viene redatto un quadro orario. 3. In caso di concorrenza di più soggetti nella stessa ora la sostituzione è effettuata sulla base dei seguenti criteri : -docente della stessa disciplina di altra classe -docente di altra disciplina della classe -docente di altra disciplina di altra classe -rotazione. Art. 15 Calendario e orario delle riunioni collegiali 1. L orario e la durata delle riunioni collegiali sono stabiliti all inizio dell anno scolastico nel piano annuale delle attività. 2. Il piano delle attività funzionali all insegnamento è distribuito nell arco della settimana dal lunedì al venerdì salvo diverse esigenze didattiche espresse dal Collegio dei docenti. 3. L eventuale superamento del limite di 40 ore annue per le riunioni del Collegio dei docenti e per le attività collegiali previste dall art. 29, comma 3 del CCNL viene retribuito come attività aggiuntiva non di insegnamento. Nei casi di prestazione del servizio su più scuole si tiene conto proporzionalmente del complesso delle ore prestate. 4. I docenti che, in base alle riunioni dei consigli di classe previste, avessero un impegno che superi le 40 ore annue sono esonerati, a domanda, dal Dirigente scolastico da alcune di esse, in modo da contenere l impegno nel limite previsto dalla normativa vigente. 5. Ogni variazione motivata del calendario delle riunioni viene comunicata con almeno 5 giorni di preavviso. Art. 16 Articolazione settimanale dell orario di lezione 1. Nel rispetto delle prerogative del Dirigente scolastico e del Consiglio d istituto, l orario delle lezioni viene formulato su proposta del Collegio dei docenti per gli aspetti pedagogico-didattici. L orario settimanale deve essere formulato in modo razionale ed organico evitando, ove possibile, prestazioni del servizio in sedi diverse nella stessa giornata. 8

9 2. Nella predisposizione dell orario si tiene conto delle esigenze tutelate da leggi e contratti: cura di figlio/a fino all età di 3 anni (DLGS 151/01) situazione di handicap (art. 21 e 33, comma 6 Legge 104/92) assistenza di figli, genitori e affini in situazione di handicap (art. 33 Legge 104/92) personale che usufruisce dell autorizzazione per diritto allo studio (art. 10 Legge 300/70). Art. 17 Permessi brevi 1. Compatibilmente con le esigenze di servizio, sono attribuiti a domanda, per particolari esigenze personali, brevi permessi di durata non superiore alla metà dell orario giornaliero individuale di servizio (art. 16 CCNL). 2.La fruizione non può superare il limite annuo dell orario settimanale di insegnamento e il recupero deve avvenire entro i 60 giorni seguenti. 3.Se il recupero non avviene per motivi imputabili al docente, si procede a decurtazione dello stipendio; se invece i motivi sono imputabili all amministrazione, non si procede ad alcuna decurtazione e nulla è dovuto superati i 60 giorni dalla fruizione. 4.Art. 18 Vigilanza 1. La vigilanza degli studenti durante gli intervalli è assicurata dal personale docente impegnato nella classe nell ora precedente l intervallo stesso e dai collaboratori presenti ai piani. PARTE IV ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO ED UTILIZZAZIONE DEL PERSONALE ATA Art. 19 Piano delle attività 1. Il piano delle attività del personale ATA è predisposto dal Direttore dei servizi generali e amministrativi, previa riunione con il personale ATA, nel rispetto: delle delibere del Consiglio di Istituto in materia di funzionamento amministrativo e didattico (orari di funzionamento della scuola, regolamento interno, calendario scolastico, uso delle attrezzature e dell edificio scolastico) delle esigenze derivanti dal POF adottato dalla scuola delle disposizioni del CCNL nel quale sono precisate le funzioni e i compiti del personale ATA con riferimento ai diversi profili professionali, all orario di lavoro e alle tipologie di articolazione (articoli da 44 a 62 CCNL 2007). 9

10 2. Il piano delle attività definisce: l organizzazione degli uffici di segreteria, dei servizi tecnici e generali la ripartizione delle mansioni fra il personale in organico per ciascun profilo l organizzazione dell orario di lavoro l individuazione delle attività aggiuntive e degli incarichi specifici. 3. Il piano delle attività tiene conto delle modalità e dei criteri definiti nel presente contratto. 4. Il DSGA attua il piano, assegna gli orari di lavoro con lettere di incarico individuali contenenti gli impegni da svolgere per tutto l anno scolastico nonché le prestazioni eccedenti l orario d obbligo quando necessario. 5. Il Dirigente scolastico, previa informazione alle parti sindacali ai sensi dell art. 3 del presente contratto adotta il piano delle attività, attribuisce le mansioni, le attività aggiuntive e gli incarichi specifici 6. All albo della scuola sarà esposto un prospetto generale analitico con le indicazioni di mansioni e orari assegnati a ciascuna unità di personale; copia del prospetto sarà consegnato alla RSU all atto della sottoscrizione della presente intesa. 7. Nell organizzazione del lavoro non sono comprese le esigenze derivanti dalla concessione in uso dei locali scolastici ad Enti privati, in quanto dette necessità sono a carico del soggetto concessionario. Art. 20 Ripartizione delle mansioni 1. Salvaguardando la funzionalità del servizio, i carichi di lavoro, ivi comprese le attività aggiuntive e gli incarichi specifici, sono assegnati al personale risultante nell organico di ciascun profilo nel rispetto di un equa e trasparente ripartizione. 2. L assegnazione delle mansioni è effettuata sulla base dei seguenti criteri: I carichi di lavoro dei Collaboratori scolastici sono suddivisi in parti uguali per numero degli addetti. Nell assegnazione si terrà conto delle conoscenze acquisite, delle esigenze di servizio e della dichiarata disponibilità del personale. I carichi di lavoro degli Assistenti amministrativi sono disposti sulla base delle esigenze di servizio, della professionalità delle conoscenze acquisite e della disponibilità dichiarata. 3. Eventuali difformità dal principio generale di equa ripartizione dei carichi di lavoro saranno oggetto di verifica e confronto tra le parti, che individueranno gli strumenti più idonei alla soluzione dei problemi emersi. Art. 21 Orario di lavoro 10

11 1. L orario di lavoro è funzionale all orario di servizio dell istituzione scolastica e di apertura all utenza. Il Consiglio d istituto ha deliberato il seguente orario di apertura giorni da lunedì a venerdì sabato Orario di dalle ore 8 alle ore chiuso servizio 2. In relazione all orario di servizio dell istituzione scolastica si adottano pertanto i seguenti orari di lavoro del personale: - Collaboratori scolastici (Orario di 36 ore) Turno mattutino Dal lunedì al venerdì ore 7, Turno pomeridiano Ore 9,30-16,42 - Assistenti amministrativi (Orario di 36 ore) Lunedì- Martedì- Mercoledì-Giovedì- Ore 7,30-13,30 oppure Venerdì Ore 8,00-14,00 oppure Ore 8,30-14,30 Due rientri pomeridiani a settimana Tre ore di lavoro pomeridiano In entrambi i casi è prevista la possibilità di una pausa pranzo di 30 minuti Art. 22 Chiusura dell istituto 1. Nei periodi di interruzione dell'attività didattica, nel rispetto delle attività approvate nel POF, e delle delibere del Consiglio di Istituto è prevista la chiusura prefestiva dell istituto. Il dipendente per compensare le ore lavorative non 11

12 prestate può utilizzare le ferie o effettuare ore di prestazioni aggiuntive. Il relativo provvedimento deve essere pubblicato all'albo della scuola 2. Si aggiunge l elenco dei giorni prefestivi per l anno scolastico 2012/13: 24 dicembre dicembre agosto 2013 Art. 23 Attività aggiuntive 1.Le attività aggiuntive consistono in: -partecipazione e collaborazione a progetti previsti dal POF -intensificazione delle prestazioni volta a migliorare il livello di funzionalità organizzativa, amministrativa e dei servizi generali dell istituzione scolastica; -prestazioni aggiuntive che si rendano necessarie sia per garantire l ordinario funzionamento della scuola, degli uffici, dei laboratori e dei servizi sia o per fronteggiare esigenze straordinarie; -prestazioni conseguenti alle assenze del personale in attesa della sostituzione del titolare prevista dalle disposizioni vigenti. 2.La contrattazione d istituto prevede il fabbisogno di risorse necessarie a garantire la retribuzione di tutte le attività aggiuntive svolte sia all interno che oltre l orario individuale di lavoro in modo tale da quantificare per profilo e per ciascuna unità di personale il numero delle ore retribuibili, nei limiti delle disponibilità finanziarie del fondo. 3. Le attività aggiuntive oltre l orario d obbligo sono equamente distribuite tra tutto il personale dichiaratosi disponibile. Qualora si verifichi che le disponibilità all effettuazione delle attività aggiuntive siano inferiori alle esigenze di servizio si procede alla assegnazione dei compiti per il soddisfacimento delle stesse in maniera equa tra tutto il personale in servizio per ogni singolo profilo. 4.L effettuazione di prestazioni aggiuntive oltre l orario ordinario è preventivamente e formalmente assegnata e autorizzata per iscritto dal Dirigente Scolastico. Solo in casi eccezionali, imprevedibili e non rinviabili, le attività aggiuntive oltre l orario di lavoro sono ratificate il giorno successivo. Art. 24 Incarichi specifici 1.L individuazione degli incarichi specifici che comportano l assunzione di responsabilità ulteriori e lo svolgimento di compiti di particolari responsabilità, rischio o disagio necessari per la realizzazione del POF, è inserita funzionalmente nel piano delle attività adottato dal Dirigente scolastico. 2.Si concordano le seguenti modalità e criteri di assegnazione degli incarichi specifici: la tipologia degli incarichi è resa nota a tutto il personale con circolare 12

13 interna che riporta tipo e articolazione dell incarico, competenze richieste per lo svolgimento e retribuzione prevista il personale ATA deve presentare domanda scritta di accesso all incarico entro n. 10 giorni dall emanazione della circolare la domanda deve specificare i titoli culturali e/o professionali previsti mediante autocertificazione o contenere l eventuale documentazione. in caso di domande in eccesso rispetto al numero di incarichi, a parità di titoli e competenze possedute, si rispetterà la graduatoria del singolo profilo 3. In attuazione del precedente comma, si concordano i seguenti criteri per la formulazione della graduatoria: esperienza accertata nell incarico specifico richiesto (n. anni) partecipazione a percorsi di formazione specifici (n. corsi) titoli culturali e professionali specifici a parità dei suddetti titoli prevale l anzianità di servizio nel profilo. 4. Gli incarichi sono assegnati dal Dirigente scolastico con apposita lettera contente l attività da svolgere e il compenso previsto. 5. Ciascun lavoratore può accedere ad un solo incarico 6. Il Dirigente scolastico ha la facoltà di revoca dell incarico in caso di assenze prolungate che ne rendano impossibile l assolvimento, oppure in presenza di sanzioni disciplinari. In tale caso si procede all attribuzione dell incarico, con eventuale ripartizione proporzionale del beneficio economico, ad altro aspirante. Di ciò va data informazione alla RSU. Art. 25 Richieste permessi brevi 1.Ferme restando le disposizioni vigenti in materia di ferie, permessi brevi e retribuiti, si concorda: i permessi brevi sono concessi al personale con contratto sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato, compatibilmente con le esigenze di servizio le domande di permesso sono presentate di norma almeno 3 giorni prima dalla data di fruizione i permessi brevi di cui all art. 16 del CCNL sono autorizzati dal Dirigente scolastico nella richiesta di permessi da recuperare non è necessario indicare la motivazione e/o allegare alcuna documentazione nel caso di più richieste contemporanee che vanno ad incidere sul servizio, è richiesta la motivazione, in analogia all art. 15 del CCNL, per stabilire la priorità nella concessione del permesso. In tali casi è attribuita la priorità per: cura di figlio/a fino all età di 3 anni (DLGS 151/01) situazione di handicap (art. 21 e 33, comma 6 Legge 104/92) assistenza di figli, genitori e affini in situazione di handicap (art. 33 Legge 104/92) personale che usufruisce dell autorizzazione per diritto allo studio (art. 10 Legge 300/70) esigenze di famiglia 13

14 2. Il dipendente concorda con il DSGA le modalità di recupero delle ore non lavorate secondo le esigenze di servizio. Il recupero avviene entro i due mesi successivi e comunque non oltre l anno scolastico in corso. Le ore non lavorate, in alternativa al recupero, possono essere compensate con prestazione di ore aggiuntive già effettuate o ferie su esplicita richiesta scritta del dipendente. 3. L eventuale non concessione è comunicata per iscritto, specificandone esplicitamente i motivi e può avvenire solo per gravi e non rinviabili esigenze di servizio. Art. 26 Ferie 1. Il personale presenta le proprie richieste entro il Il piano ferie del personale ATA è definito entro il sulla base delle esigenze dell Istituzione scolastica e delle richieste del personale. 3. Il DSGA provvede alla elaborazione definitiva del piano e alla successiva pubblicazione all albo della scuola entro il Per garantire comunque il servizio minimo, il numero di presenze in servizio nei periodi di interruzione delle attività didattiche (Natale, Pasqua, ecc.) di norma è: n 2 collaboratori scolastici n 1 assistenti amministrativi. 5. Se le richieste individuali non si conciliano con le specifiche esigenze di servizio, fatto salvo il godimento di almeno 15 giorni lavorativi continuativi nel periodo 1 luglio/31 agosto, si fa ricorso ai seguenti criteri : rotazione tra gli aspiranti sorteggio. 6. Nell assegnazione delle ferie si tiene conto prioritariamente delle esigenze tutelate da leggi e contratti che, compatibilmente con le esigenze di servizio, vanno favorite: cura di figlio/a fino all età di 3 anni (DLGS 151/01) situazione di handicap (art. 21 e 33, comma 6 Legge 104/92) assistenza di figli, genitori e affini in situazione di handicap (art. 33 Legge 104/92) personale che usufruisce dei permessi per il diritto allo studio (art. 10 Legge 300/70). 7. La variazione del piano ferie può avvenire solo in presenza di inderogabili necessità sopravvenute, nel rispetto dei turni già assegnati al restante personale e fatte salve le esigenze di servizio. 8. In caso di particolari esigenze di servizio o di motivate esigenze di carattere personale e di malattia che abbiano impedito il godimento delle ferie in tutto o in parte nel corso dell anno scolastico di riferimento le ferie saranno fruite a richiesta del dipendente di norma entro il 30 aprile dell anno successivo e 14

15 preferibilmente nei periodi di sospensione dell attività didattica. Art. 27 Ritardi e recuperi 1. Fermo restando l obbligo all osservanza dell orario di lavoro prestabilito e definito all inizio dell anno scolastico, si concorda che: i ritardi occasionali superiori a 10 minuti e inferiori ai 30 minuti saranno recuperati dal dipendente nella stessa giornata o entro 7 giorni. l eventuale ritardo eccezionale superiore a 30 minuti, tempestivamente comunicato deve essere giustificato e sarà recuperato con modalità concordate con il DSGA. PARTE V FONDO DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA Art Limiti e durata dell accordo 1.Il presente accordo riguarda le materie oggetto di contrattazione decentrata di istituto relativamente all impiego delle risorse finanziarie riferite al fondo dell istituzione scolastica comprese quelle a qualsiasi titolo pervenute nella disponibilità dell Istituto che vengano parzialmente o totalmente impiegate per corrispondere compensi, indennità al personale in servizio presso l Istituto stesso. 2.Eventuali risorse attribuite alla disponibilità dell istituto successivamente alla sottoscrizione del presente contratto saranno oggetto di ulteriore contrattazione da definire in tempi congrui per l'avvio delle attività collegate alle risorse in questione. Le risorse eventualmente non utilizzate confluiscono integralmente nel FIS dell anno successivo Art Calcolo delle risorse del fondo 1. Tutte le risorse che finanziano il fondo dell istituzione scolastica per l a.s , stabilite sulla base dell'art. 84 e 85 del CCNL del , sono indicate al lordo dipendente. 2. L ammontare del fondo di istituto assegnato alla scuola è determinato in ,52. Visto che l indennità di Direzione ammonta ad 3.900,00 il Fondo di Istituto disponibile ammonta ad ,52. 3.Tenendo conto dei rapporti numerici tra le varie componenti del personale per l anno scolastico e delle ricadute in termine di impegno lavorativo sul personale ATA determinate dalla complessità dell offerta formativa della scuola, 15

16 l ammontare totale del fondo di istituto viene assegnato per il 72,5% alla componente docenti e per il 27,5% alla componente ATA. Alla componente docenti andrà dunque una somma di ,03 ed alla componente ATA una somma di , Alla somma destinata alla componente docenti vanno aggiunte le economie effettuate sul Fondo Docenti dell anno scorso, pari a 512,95. Sono inoltre disponibili 7.750,87 stanziati per il compenso destinato alle funzioni strumentali. 5. Alla somma destinata alla componente ATA vanno aggiunte le economie effettuate sul Fondo ATA dell anno scolastico scorso pari alla somma di 6,81. Sono inoltre disponibili 2.542,57 stanziati per il compenso destinato agli incarichi specifici ATA per l anno In data 3 aprile 2013 è stata disposta l assegnazione e la contestuale erogazione di 3.366,64 per la realizzazione di attività concernenti l incremento dell offerta formativa. Tale somma è calcolata al lordo Stato e pertanto al lordo dipendente risulta essere di 2.537,03. La somma indicata sarà divisa tra il personale docente e il personale ATA secondo le percentuali di ripartizione sopra indicate. 7. Tenendo conto di quanto specificato nei comma 2,3,4,5 e 6 le somme complessive a disposizione delle diverse componenti del personale, sempre al netto dell indennità Dsga, sono le seguenti: Totale componente docenti ,20 di cui ,03 (72,5% FIS) 512,95 (Economie FIS ) 1.839,35. (Incremento Offerta Formativa) 7.750,87 (Funzioni Strumentali) Totale componente ATA ,55 di cui ,49 (27,5% FIS) 6,81 (Economie FIS ) 697,68 (Incremento Offerta Formativa) 2.542,57 (Incarichi Specifici Ata ) 7. Risultano inoltre assegnati alla disponibilità dell Istituto 2.782,90 per il compenso delle ore eccedenti per l anno scolastico ed 3.727,49 per il compenso delle ore di avviamento alla pratica sportiva. Tali fondi, pur non essendo oggetto di specifica contrattazione, vengono comunque riportati in tale sede. Art. 30 Criteri generali per l utilizzo delle risorse 1. La ripartizione del Fondo ha l obiettivo di incrementare la partecipazione del personale della scuola alle attività del POF e la valorizzazione delle professionalità. 2. I criteri generali e le misure dei compensi per l utilizzo delle risorse del FIS sono definiti negli articoli che seguono. 16

17 Art. 31 Criteri generali per l utilizzo delle risorse relative alle funzioni strumentali del personale docente 1.Le risorse relative alle funzioni strumentali del personale docente ammontano complessivamente a 7.750,87 (CCNL art.33). 2.Qualora, a causa dell assenza del titolare della funzione strumentale, si renda necessaria la sua sostituzione, il Collegio dei Docenti provvederà ad una nuova elezione ed i compensi saranno attribuiti in misura proporzionale al periodo di attività svolta. Nel caso invece che il Collegio dei Docenti non ritenga utile una nuova nomina, il compenso residuo verrà distribuito in sede di trattativa contrattuale tra le restanti funzioni sulla base dei carichi di lavoro di ognuna. 2. Preso atto della delibera approvata dal Collegio dei Docenti nella seduta n. 3 del giorno e della delibera approvata dal Collegio dei Docenti nella seduta n.à 4 del giorno , delibere che prevedono lo svolgimento di sette (7) funzioni strumentali, e considerati i carichi di lavoro relativi a ciascuna funzione, le parti concordano di retribuirle come segue: Funzione strumentale A.S Quota unitaria per Funzione 1.POF e Campi Scuola 1 Docente 1.050,00 1.Orientamento e Continuità Scuola Primaria 1 Docente 1.050,00 1.Orientamento e Continuità Scuola Secondaria 1 Docente 1.050,00 1.I n f o r m a t i c a 1 Docente 1.050,00 1.Attività pomeridiane 1 Docente 1.450,87 1.Autovalutazione di Istituto 2 Docenti 1.050,00 1.V a l u t a z i o n e 2 Docenti 1.050,00 Totale 7.750,87 Il diverso compenso per la Funzione Strumentale n. 5, deciso in sede di trattativa contrattuale, dipende dalla necessità di una presenza pomeridiana per almeno due giorni a settimana fino alla fine dell anno. Art. 32 Criteri generali per l utilizzo delle risorse relative agli incarichi specifici del personale ATA 1.Le risorse relative agli incarichi specifici del personale ATA (Art. 47, c.1, lettera b) ammontano complessivamente a 2.542, Nell Istituto sono presenti due Collaboratori Scolastici che usufruiscono dell art. 7 a cui verranno affidate le funzioni relative al supporto degli alunni portatori di handicap. 17

18 3. Preso atto del piano delle attività che individua gli incarichi specifici da assegnare, previa dichiarazione di disponibilità del personale allo svolgimento delle attività stesse e considerati i carichi di lavoro relativi a ciascun incarico, le parti concordano di retribuirli nella seguente misura: Incarico specifico N. Incarichi Quota Unitaria Collaboratore scolastico: supporto agli alunni portatori di handicap ,78 193,39 Coordinamento area personale, 2 497,70 coordinamento stipendi NOI PA Totale 2.542,57 3.Qualora, a causa dell assenza del titolare dell incarico specifico, si renda necessaria la sua sostituzione, si procederà all individuazione di un nuovo incaricato ed i compensi saranno attribuiti in maniera proporzionale all effettivo esercizio della carica. Art Accesso del personale docente al fondo d istituto 1. Sono individuate le seguenti aree corrispondenti all organigramma dell Istituto: Area 1 Struttura Staff di presidenza Area 2 Organizzazione didattica Area 3 Progetti del POF Area 4 Complessità della funzione docente 2. Si concordano i seguenti criteri generali per il compenso relativo alle attività del personale docente: tutti gli incarichi sono assegnati con lettera individuale contenente la descrizione delle attività e la retribuzione forfetaria. per ognuna delle attività alle quali è stato assegnata una retribuzione, il responsabile coordina la programmazione dell attività e provvede al calcolo del lavoro svolto da ogni singolo partecipante al progetto, calcolo sulla base del quale verrà effettuata la divisione della retribuzione. al termine dell anno scolastico, ciascun docente o referente, in caso di lavoro svolto in gruppo o in commissione, presenterà dichiarazione a consuntivo sul lavoro svolto. 18

19 Area 1 Struttura Staff di Presidenza Il Consiglio di Presidenza è costituito dai due docenti designati dal Dirigente scolastico a collaborare in modo continuativo. Uno dei due docenti usufruisce del distacco dall attività didattica ( CCNL Art. 88, c. 2, lettera f). Gli incarichi conferiti ai membri del Consiglio di Presidenza saranno affissi all albo per opportuna conoscenza. Ai componenti del Consiglio di presidenza si concorda di assegnare le seguenti retribuzioni forfetarie, in relazione agli incarichi e alle deleghe assegnate dal Dirigente Scolastico All area 1 sono destinati complessivamente 5.655,60 pari al 18,07% del totale esclusi i fondi per le funzioni strumentali Collaboratori Presidenza Totale Collaboratori Presidenza ( n. 2) 5.655,60 Totale 5.655,60 Area 2 Organizzazione didattica Per ognuna delle attività assegnate sulla base dei criteri individuati nell art. 33 comma 2 sono attribuite le quote seguenti (CCNL Art. 88, c. 2, lettera d) Al termine delle attività didattiche ciascun docente presenterà una relazione sull'attività svolta All'area 2 sono destinati complessivamente 8.904,60 pari al 28,46% del totale esclusi i fondi per le funzioni strumentali 19

20 Organizzazione didattica Responsabili Didattici di Plesso Docenti Costo Note 6 Palazzo Ceva 987,05 S. Agata 729,51 S. Eustachio 300,70 Settembrini 386,51 Ruspoli 557,90 Gianturco 700,00 I compensi ai responsabili didattici di plesso sono stati assegnati tenendo conto del numero di classi e della complessità di ogni singolo plesso Commissione Informatica Commissione Didattica Totale 3.662, ,00 2 h a docente 1 Secondaria 1 Primaria 420,00 20 h Secondaria 4 h Primaria Commissione 2 Docenti 70,00 2 h a docente Valutazione Commissione 2 Secondaria 175,00 2 h a docente Continuità e Orientamento 3 Primaria Coordinatori Dipartimenti Scuola 5 Secondaria 25 Primaria 612,50 2 h a docente 1 h a docente Secondaria Coordinatori Consigli di ,00 6 h per coordinatore Classe Referente H 1 350,00 20 ore Commissione Formazione 3 525,00 10 ore a docente Classi Collaborazione 500,00 Rilevazioni Invalsi TOTALE 8.904,60 20

21 Area 3 Progetti POF In quest area sono inserite attività assegnate sulla base dei criteri indicati nell art. 12 che prevedono l individuazione di un responsabile proposto all interno del gruppo di lavoro Il compenso della Funzione Strumentale non è cumulabile con quelli previsti per le attività dell area riconducibili ai compiti della Funzione Strumentale stessa. Il responsabile predispone il piano delle attività e, al termine dell anno scolastico rendiconta l attività svolta e l utilizzo del budget assegnato ai docenti che avranno partecipato all attività stessa. Alle attività per il Miglioramento dell Offerta Formativa (CCNL Art. 88, c. 2, lettera b) vengono attribuiti complessivamente 8.610,00 pari al 27,51% del totale esclusi i fondi per le funzioni strumentali. Progetto Cinema Progetto Francese Scuola Primaria 4 classi Progetto Francese Scuola primaria 2 classi Interventi decisi dai Consigli di Classe Corsi di Recupero Cittadinanza Le idee restano 2 Attiva: progetti Doc. Emergency 1 di solidarietà Doc. Una città.3 Doc Ed. solidarietà 2 Doc Docenti Ore Non Frontali Ore Frontali Cifra Corrisposta 1 Referente 10 h al 175,00 Referente 1 Docente 2o h 350,00 1 Docente 10 h 175, (10 corsi della durata di 16 ore: due ore a settimana per due mesi) 2 h 1 h 3 h 2 h 2.800,00, ,00 140,00 21

22 Benessere degli studenti: progetto Unplugged Sicurezza, salute e benessere Benessere degli studenti: Progetti ASL RMA Centro Scolastico Sportivo Progetto Sportello di Ascolto Progetto avviamento pratica sportiva scuola primaria Laboratorio di ausilio didattico Redazione di un giornalino scolastico 4 Docenti 24 h 420,00 5 Docenti 100 h 1.750,00 Finanziati dalla ASL RMA 3 Docenti Finanziato dal MIUR per l avviamento alla pratica sportiva Finanziato dalla scuola mediante il contributo volontario 2 Docenti (compenso forfetario) 2 Docenti (compenso forfetario) Finanziato dal Municipio Roma Centro Storico Finanziato dal Municipio Roma Centro Storico Finanziato dal Municipio Roma Centro Storico TOTALE 8.610,00 Area 4 Complessità della funzione docente In questa area vengono utilizzati i fondi necessari per compensare l'impegno professionale dei docenti realizzabile come disponibilità a svolgere un ulteriore impegno didattico rispetto a quello normalmente dovuto. Tale impegno didattico può configurarsi sia come disponibilità a rendere flessibile il proprio orario di lavoro sia come intensificazione del lavoro stesso. (CCNL Art. 88, c. 2, lettera a) A tal fine si determina di considerare la disponibilità ad accompagnare le 22

23 classi nelle visite di istruzione, nelle gite, nei campi scuola o a sostenere i progetti che caratterizzano in maniera positiva il POF della scuola e che richiedono uscite durante l'orario curricolare mediante un impegno eccedente il normale orario di lavoro. All'area 4 sono destinati complessivamente 8.120,13 pari al 25,95% del totale esclusi i fondi per le funzioni strumentali. La rilevazione delle attività effettivamente svolte avverrà mediante un sistema a quote, che prevede una quota per uscite di mezza giornata, due quote per ogni uscita di un giorno intero, 8 quote per i campi scuola di due giorni, 10 per tre giorni, 12 per 4 giorni e 14 per cinque giorni, cinque quote per l impegno lavorativo su più plessi. Sulla base di una indagine storica relativa alle attività degli anni passati, le quote sono circa 800. Pertanto ogni singola quota non potrà essere pagata meno di 10,15. Ogni singola quota non potrà comunque essere pagata più di quanto venga pagata un ora funzionale all insegnamento e cioè 17,50. Art. 34- Accesso del personale ATA al fondo d istituto Straordinari. 1. Prioritariamente si concorda di accantonare: Per sostituzione di colleghi assenti 2.520,07 per i collaboratori scolastici e gli assistenti amministrativi (CCNL Art 88, c. 2, lettera e) Le prestazioni di lavoro straordinario sono finanziate con 2.900,00 pari a 200 ore lavorative per gli assistenti amministrativi di cui 100 ore per diretta collaborazione con il Direttore SGA, funzioni vicariali e attività di coordinamento e raccordo tra gli uffici e con 6.260,91 pari a 500 ore lavorative per i collaboratori scolastici. Il totale stanziato per finanziare il lavoro straordinario risulta pertanto di 9.160,91 (CCNL Art 88, c. 2, lettera e) 2. All inizio dell anno scolastico a tutto il personale è richiesta la disponibilità ad effettuare lavoro straordinario. 3. L affidamento dello straordinario avviene prima dello svolgimento dell attività, con lettera contenente l indicazione dell attività e del compenso relativo. Attività inerenti al POF 1.Eventuali attività svolte dal personale ATA come sostegno ai progetti previsti dal POF devono essere indicate nella scheda economica relativa al progetto e conteggiate nel costo complessivo del progetto stesso. 23

24 Intensificazione: sostituzione colleghi assenti Le parti concordano sul seguente sistema di calcolo: verranno sommate le sostituzioni di colleghi assenti effettuate da ogni singolo lavoratore. le somme totali previste verranno divise tra i singoli lavoratori in relazione al numero di sostituzioni effettuate in ogni caso la retribuzione per ogni singola sostituzione non potrà eccedere il compenso previsto per 1 ora e mezza di lavoro dal contratto in vigore al momento della sostituzione. Art. 35 Finanziamenti vincolati a specifici progetti 1. E stata attivata di nuovo la convenzione con l UPTER che prevede un finanziamento da utilizzare anche per retribuire il personale ATA coinvolto. La quota utilizzata verrà comunicata a consuntivo in base al lavoro effettivamente svolto. Il rimanente confluirà nel fondo per il funzionamento. Sottoscritto in Roma il Parte Pubblica Il Dirigente Scolastico Parte sindacale RSU di Istituto: OO.SS.: CISL Scuola FLC CGIL UIL Scuola SNALS GILDA 24

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