Bisogno di eliminazione intestinale
|
|
- Enrichetta Santi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Bisogno di eliminazione intestinale
2 L ELIMINAZIONE INTESTINALE Attività che permette di espellere i residui alimentari non assorbiti, assieme ad un piccolo quantitativo di liquidi e prodotti di rifiuto del metabolismo Assunzione di alimenti Eliminazione Digestione Assorbimento Metabolismo
3 FATTORI CHE INFLUENZANO L ELIMINAZIONE INTESTINALE FATTORI SOCIO-CULTURALI (abitudini lavorative, viaggi) FATTORI FISICI (deficit di mobilità) FATTORI PSICOLOGICI (depressione, ansia) FATTORI BIOLOGICI (età, dieta, assunzione di farmaci, patologie, riflesso della defecazione, modalità di defecazione, gravidanza)
4 VALUTAZIONE DELLO STATO DELLA FUNZIONALITA INTESTINALE ASPETTI GENERALI OSSERVARE CARATTERI FECI FREQUENZA E MODALITA DI EVACUAZIONE PRESENZA DI DOLORE CONTROLLO AMBIENTE : MANTENERE PRIVACY INFORMARE, EDUCARE IL PAZIENTE E LA SUA FAMIGLIA ALIMENTAZIONE DEL SOGGETTO: ALIMENTI CONSUMATI ABITUALMENTE QUANTITATIVO DI ACQUA INGERITO NELLE 24 ORE LO STATO FISICO GENERALE DEL SOGGETTO: GRADO DI MOBILITA ATTIVITA FISICA LO STATO PSICHICO DEL SOGGETTO: ANSIA, DEPRESSIONE
5 IL QUADRO PATOLOGICO: INCIDENZA DELLA PATOLOGIA IN ATTO IL TIPO DI TERAPIA IN ATTO LE NORMALI ABITUDINI DI EVACUAZIONE: FREQUENZA, ORA, USO DI TISANE O ALTRI LASSATIVI VARIAZIONI DELL ALVO: STIPSI, DIARREA, ALVO ALTERNO LE CARATTERISTICHE DELLE FECI I DISTURBI NELLA DEFECAZIONE: DOLORE ADDOMINALE TENSIONE ADDOMINALE DIFFICOLTA AD EMETTERE GAS DOLORE NELLA REGIONE ANALE SANGU I NAMENTO
6 DIFFICOLTA NEL PROVVEDERE ALL ELIMINAZIONE PER ALTERATA ATTIVITA MOTORIA FATTORI EZIOLOGICI O CORRELATI RIDUZIONE DELLA MOBILITA ALTERAZ IONI PERCETTIVO/COGNITIVE ALTERAZIONI MUSCOLO/SCHELETRICHE ALTERAZ IONI NEUROMUSCOLARI GRAVE ANSIA O DEPRESSIONE CARATTERISICHE DEFINENTI INCAPACITA AD ANDARE IN BAGNO O AD USARE LA SEDIA COMODA INCAPACITA DI SEDERSI O DI ALZARSI INCAPACITA DI PULIRSI ADEGUATAMENTE DOPO L ELIMINAZIONE INCAPACITA DI SVUOTARE I RACCOGLITORI DELLE FECI (SEDIA, COMODA, SCIACQUONE ) * * * *
7 INTERVENTI ASSISTENZIALI - SE IL PAZIENTE E IN GRADO DI MUOVERSI PARZIALMENTE L INFERMIERE POTRA CONDURLO IN BAGNO E LO AIUTERA A SEDERSI, LO AIUTERAI SUCCESSIVAMENTE A PULIRSI, SE NON E POSSIBILE UTILIZZARE IL BAGNO, PUO ESSERE UTILE UTILIZZARE UNA SEDIA COMODA. SE IL PAZIENTE NON E IN GRADO DI MUOVERSI, L INFERMIERE DOVRA AIUTARLO AD ELIMINARE A LETTO POSIZIONE USO DI UNA PADELLLA CONTROLLO EVACUAZIONE IGIENE INTIMA EVENTUALE CAMBIO DI BIANCHERIA SOSTEGNO PSICOLOGICO AL PAZIENTE PULIZIA E DISINFEZIONE DEL MATERIALE USATO * *
8 CARATTERISTICHE DELLE FECI COMPOSIZIONE ACQUA : 75% - 80% RESIDUI ALIMENTARI : 10% CELLULE DI SFALDAMENTO : 15% SALI, MUCO, BATTERI : 8% QUANTITA Circa gr/die FORMA CILINDRICHE: NORMALI A FETTUCCIA: (RESTRINGIMENTO STENOSANTE MA NON OCCLUDENTE DEL SIGMA RETTO) SFERICHE: A STERCO DI PECORA, (STENOSI DEL SIGMA- RETTO QUASI OCCLUDENTE, STATI DI STIPSI OSTINATA). ODORE ODORE NORMALE: SUI GENERIS ODORI PATOLOGICI: ODORE PUTRIDO: PRESENZA DI SANGUE DIGERITO ( MELENA - FECI PICEE ) ODORE PUNGENTE: FECI CONTENENTI MATERIALE PURULENTO IN CASO DI INFENZIONI INTESTINALI ODORE ACIDULO: MECONIO NEI NEONATI COLORE MARRONE: NORMOCROMICHE
9 FECI E DIAGNOSI SANGUE NELLE FECI - Nero catrame: melena, tratto digestivo superiore - Rosso vivo: rettoragia, tratto digestivo inferiore - Sangue misto a feci: sanguinamento colico - Feci segnate di sangue: sanguinamento rettale o anale (emorroidi, ragadi o tumori dell ultimo tratto intestinale) FECI DI MEDIA CONSISTENZA che si attaccano al water, untuose : steatorrea (perdita di grassi nelle feci FECI ACOLICHE (color argilla): cattiva digestione dei grassi PRESENZA DI MUCO O PUS: probabili coliti infettive FECI PICCOLE, SECCHE, DURE: probabile stipsi FECI SOTTILI, NASTRIFORMI: ostruzione o una stenosi (restringimento intestinale)
10 STIPSI CARATTERISTICHE DEFINENTI FREQUENZA DIMINUITA FECI DURE, SECCHE SFORZO ALLA DEFECAZIONE INEFFICACE DOLORE ALLA DEFECAZIONE DISTENSIONE ADDOMINALE CEFALEA, RIDUZIONE DELL APPETITO DOLORI ADDOMINALI, MALESSERE NAUSEA SENSAZIONE DI EVACUAZIONE INCOMPLETA FATTORI EZIOLOGICI CORRELATI DIETA POVERA DI FIBRE LIMITATA ASSUNZIONE DI LIQUIDI SCARSA ATTIVITA FISICA ASSENZA DI ABITUDINI INTESTINALI REGOLARI USO ABITUALE DI LASSATIVI O CLISTERI MANCANZA DI PRIVACY DISTURBI EMOTIVI (STRESS) CAMBIAMENTO DELLA ROUTINE GIORNALIERA PROBLEMI METABOLICI PATOLOGIE, INTERVENTI CHIRURGICI, ASSUNZIONE DI FARMACI
11 INTERVENTI ASSISTENZIALI EDUCAZIONE SANITARIA AL PAZIENTE CON STIPSI DIETA LIQUIDI ATTIVITA FISICA/LAVORATIVA STATO PSICHICO FREQUENZA / MODALITA DI EVACUAZIONE (EDUCAZIONE DELL INTESTINO) CURA DELL AMBIENTE SOMMINISTRAZIONE DI LASSATIVI Utilizzati solo nei casi più gravi in quanto a lungo andare provocano danni e determinando assuefazione VANNO SOMMINISTRATI DIETRO PRESCRIZIONE MEDICA TIPI DI LASSATIVI lassativi di massa: aumentano il volume delle feci richiamando acqua; lassativi irritanti/stimolanti: aumentano la motilità e la secrezione intestinale; lassativi lubrificanti: facilitano il passaggio delle feci rendendole più morbide; lassativi osmotici: agiscono trattenendo acqua nel colon.
12 STIPSI PER PRESENZA DI FECALOMI DESCRIZIONE: AMMASSO DI FECI PARTICOLARMENTE DURE RACCOLTE NEL RETTO-COLON CHE IMPEDISCONO IL PASSAGGIO ALLE ALTRE FECI; IL FECALOMA NON PUO ESSERE ELIMINATO SPONTANEAMENTE. SINTOMATOLOGIA STITICHEZZA E FALSA DIARREA INTERVENTO: SGRETOLAMENTO DEL FECALOMA, SVUOTAMENTO RETTALE MANUALE, ENTEROCLISMA DI PULIZIA. N.B..: QUANDO IL FECALOMA FORMATOSI E TROPPO ALTO PER ESSERE ELIMINATO E NECESSARIO RICORRERE ALL INTERVENTO CHIRURGICO
13 MATERIALE OCCORRENTE: GUANTI MONOUSO ( MEGLIO SE CHIRURGICI ) LUBRI FI CANTE CERATA E TRAVERSA SACCHETTO PER RIFIUTI TUTTO L OCCORRENTE PER LE CURE IGIENICHE INTIME PREPARAZIONE: PREPARAZIONE DI TUTTO IL MATERIALE OCCORRENTE IDENTIFICARE IL MALATO ED INFORMARLO DELLA PROCEDURA GARANTIRE LA PRIVACY LAVARSI LE MANI PROCEDURA: RILEVARE F.C. E P.A. POSIZIONARE IL MALATO IN DECUBITO LATERALE SX. COLLOCARE CERATA E TRAVERSA POSIZIONARE PADELLA INDOSSARE I GUANTI E LUBRIFICARE BENE IL DITO LUBRIFICARE ANCHE LA REGIONE PERIANALE DEL SOGGETTO CHIEDERE AL MALATO DI RILASSARE I MUSCOLI E DI EFFETTUARE UNA RESPIRAZIONE PROFONDA, INTRODURRE IL DITO ( INDICE O MEDIO ) NEL RETTO. SGRETOLARE LE FECI ED ESTRARLE CERCANDO DI ESSERE IL PIU DELICA TI POSSIBILI. AD INTERVALLI LASCIAR RIPOSARE IL MALATO,SE COMPAIONO PALPITAZIO NI, PALLORE OD ALTRI SINTOMI RILEVARE I PARAMETRI VITALI UNA VOLTA RIMOSSE LE FECI, EFFETTUARE UN ENTEROCLISMA A BASSA PRESSIONE LAVARE E ASCIUGARE IL MALATO POSIZIONARE IL MALATO IN MODO CONFORTEVOLE E LAVARSI LE MANI
14 DIARREA Emissione frequente di feci sciolte, liquide, NON formate (peso superiore a 500 g) CARATTERISTICHE DEFINENTI: FECI SCIOLTE, LIQUIDE DOLORE E DISAGIO ADDOMINALE (crampi) SCARICHE FREQUENTI AUMENTATA FREQUENZA DI BORBORIGISMI SENSAZIONE DI BISOGNO IMPELLENTE DI EVACUARE MODIFICAZIONE DEL COLORE DELLE FECI PRESENZA DI MUCO NELLE FECI ODORE PUNGENTE IRRITAZIONE ANALE FATTORI EZIOLOGICI O CORRELATI: STRESS, EMOTIVI INFENZIONI MICROBICHE O VIRALI CIBI IRRITANTI O AVARIATI FARMACI ( ANTIOBIOTICI, LASSATIVI, ANTIACIDI ) MALATTIE DELL APPARATO DIGERENTE SE LA DIARREA SI PROLUNGA NEL TEMPO LE CONSEGUENZE POSSONO ESSERE GRAVI. - SQUILIRIO IDROELETTROLITICO - DISIDRATAZIONE, DISTRBI DELLA MOTILITA MUSCOLARE, DISTURBI CARDIACI
15 INTERVENTI ASSISTENZIALI: PROVVEDERE AD AIUTARE IL PAZIENTE NELL ELIMINAZIONE E NELL IGIENE PERSONALE REINTEGRARE LE PERDITE DI LIQUIDI SOMMINISTRARE FARMACI ADATTI A RIMUOVERE LA CAUSA DIETA SEMILIQUIDA NEI CASI PIU GRAVI NUTRIZIONE PARENTERALE TOTALE.
16 Emissione involontaria di feci INCONTINENZA FECALE FATTORI EZIOLOGICI O CORRELATI: PERDITA DI CONTROLLO DEGLI SFINTERI ALTERAZIONI COGNITIVO/PERCETTIVE SPESSO LEGATA AD UNA DIMINU ZIONE DELLA MOTILITA O AD ALTRI FATTORI AMBIENTALI E necessario conoscere: LE ABITUDINI PRECEDENTI DELL EVACUAZIONE PER STABILIRE UN PROGRAMMA DI RIEDUCAZIONE DELL INTESTI NO LA VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE DELLA PERSONA (NECESSARIO PER APPORTARE DEI CAMBIAMENTI NELLA DIETA) INTERVENTI ASSISTENZIALI: PROGRAMMA DI RIEDUCAZIONE INTESTINALE ABITUARE IL PAZIENTE A VUOTARE IL COLON SEMPRE ALLA STESSA ORA PRESTARE ATTENZIONE ALLE CONDIZIONI DELLA CUTE PERIANEALE PROGRAMMARE DIETA RICCA DI FIBRE E DI LIQUIDI SOMMINISTRARE FARMACI PER QUANTO E POSSIBILE METTERE IL PAZIENTE NELLA POSIZIONE IDEALE (WATER, O COMODA) SOSTENERE PSICOLOGICAMENTE IL PAZIENTE
17
18 CLISTERE Detto anche enteroclisma consiste nell introduzione di acqua o di una soluzione nel retto e nel sigma con lo scopo di evacuarne il contenuto. Obiettivi della somministrazione di un clisma Preparare l intestino per esami diagnostici o interventi chirurgici Portare farmaci direttamente al colon (clisma medicamentoso) Per ammorbidire le feci (clismi emolienti) Per promuovere la defecazione dal colon in pazienti con stipsi.
19 Clistere medicamentoso per la terapia locale o generale, la soluzione non deve superare i ml. Normalmente la soluzione contiene: antinfiammatori, antibiotici, cortisonici,antiblastici E da ritenere. Va preceduto da un clistere evacuante (o defecazione spontanea recente)
20 LA SOLUZIONE PUO ESSERE IMMESSA CON PRESSIONE VARIABILE ALTA PRESSIONE : se il contenitore è posto a più di 1 metro rispetto al piano del letto si avrà una distensione improvvisa dell ampolla rettale con stimolo peristaltico immediato MEDIA PRESSIONE : se il contenitore è posto a 7Ocm dal piano del letto si avrà una distensione moderata con moderato stimolo peristaltico BASSA PRESSIONE : se il contenitore è posto a 30/40 cm dal piano del letto si avrà una lenta distensione con assenza di stimolo peristaltico LA TEMPERATURA DELLA SOLUZIONE INCIDE SULLA CAPACITA DI STIMOLA ZIONE DEL CLISTERE (37 STIMOLA LA PERISTALSI )
21 MATERIALE OCCORRENTE: SOSTEGNO PER IRRIGATORE BROCCA CON ACQUA SONDE RETTALI DI VARIO CALIBRO POMATA LUBRI FI CANTE OVATTA GUANTI MONOUSO PADELLA CERATA E TRAVERSA PINZE PER CLAMPARE OCCORRENTE PER CURE IGIENICHE INTIME PARAVENTO
22 PREPARAZIONE: IDENTIFICARE IL MALATO E SPIEGARGLI LA PROCEDURA PREPARARE IL MATERIALE OCCORRENTE CONTROLLARE LA CARTELLA INFERMIERISTICA E CLINICA ASSICURARE LA PRIVACY DEL MALATO, INVITARLO AD URINARE LAVARSI LE MANI
23 PROCEDURA: RIEMPIRE L APPRECCHIO DEL CATANI (o sacca tipo sacca raccolta urine) CON ML DI SOLUZIONE FAR DEFLUIRE LA SOLUZIONE LUNGO IL TUBO, CHIUDERE IL RUBINETTO SISTEMARE LA CERATA E LA TRAVERSA SOTTO IL MALATO POSIZIONARE IL MALATO IN DECUBITO LATERALE SX CON LA GAMBA DX FLESSA IN AVANTI; METTERE IL PARAVENTO LUBRIFICARE LA SONDA ED IL MEATO ANALE INSERIRE LA SONDA CON MOVIMENTI CIRCOLARI (5-7 CM. ) FACENDO ESEGUIRE AL MALATO RESPIRI PROFONDI; RACCORDARE LA SONDA AL TUBO, INDOSSARE I GUANTI; APRIRE IL RUBINETTO, FAR DEFLUIRE TUTTA LA SOLUZIONE AD INTERVALLI,CLAMPARE CON LA PINZA PER ARRESTARE IL FLUSSO; CONTROLLARE LE REAZIONI DEL PAZIENTE; FAR TRATTENERE LA SOLUZIONE PER MINUTI METTERE IL PAZIENTE NELLA CONDIZIONE DI POTER EVACUARE ESEGUIRE LE CURE IGIENICHE NECESSARIE; RIORDINARE LA STANZA ED IL MATERIALE; LAVARE LE MANI; ANNOTARE IN CARTELLA INF.CA LA PRATICA EFFETTUATA, LE RILEVAZIONI, L ESITO, L ORA DI ESECUZIONE, LA QUANTITA E IL TIPO DI SOLUZIONE USATA; RISULTATI OTTENUTI, CARATTERISTICHE DELLE FECI EVENTUALI EFFETTI IMPREVISTI E STRATEGIE DI RISOLUZIONE ATTUATE REAZIONI DEL MALATO ALL INTERVENTO INF.CO IL CLISTERE E CONTROINDICATO NEI MALATI CON ADDOME ACUTO ( PERITONITI, APPENDICITI ) NEI MALATI CON OCCLUSIONE INTESTINALE NEI MALATI CON RETTORAGIA
24 RACCOLTA DI UN CAMPIONE DI FECI Scopi: per visione per analisi chimiche, batteriologiche e parassitologiche Materiale occorrente: guanti monouso apposito contenitore monouso con spatola incorporata etichetta e richiesta debitamente compilata Tecnica spigare l esame al paziente invitarlo ad urinare fornirgli il vaso per raccogliere le feci indossare i guanti con la spatola prelevare dal vaso una piccola quantità di feci introdurre tutto nel contenitore senza sporcarne le pareti posizionare l etichetta sul barattolo lavarsi le mani Con malato dipendente: aggiungere materiale per igiene intima Se si ricerca Sangue occulto nelle feci: tenere il malato a dieta priva di carne, pesce, uova per 3 giorni prima del prelievo invitarlo per lo stesso periodo a non usare lo spazzolino da denti ma a praticare frequenti sciacqui con collutorio Non eseguire l esame se la paziente è in periodo mestruale
25 LE STOMIE Il termine "stomia" indica l'abboccamento chirurgico di un tratto dell'intestino o delle vie urinarie alla cute consentendo la fuoriuscita all'esterno di materiale organico (feci ed urine). Il termine deriva dal greco ed indica "apertura" o "bocca". Quando si e` portatori di una stomia bisogna considerarla come un nuovo organo che fa parte del nostro corpo e come tale deve essere gestita e curata, senza traumi. Quando la gestione e` ottimale la stomia consente una vita sociale e di relazione del tutto normale e spesso consente di riacquistare la salute.
26 - Durata: - Scopo: Temporanea: Quando la stomia e` solo di "protezione" ed il transito verra` ripristinato una volta risoltasi la causa che l'ha imposta. Definitiva: Quando il tratto a valle non e` piu` riutilizzabile. Palliativo: Ad esempio nei tumori inoperabili. Di necessita`: In alcuni tipi di intervento dove bisogna asportare la parte finale dell'intestino. Di protezione: Tiene "a riposo" il tratto di intestino a valle della stomia favorendo cosi` i processi di guarigione e di cicatrizzazione. - Organo coinvolto: Ileo: Ileostomia Colon: Colonstomia Vie urinarie: Urostomia
27 Trattamento al pz con stomie Preparare il pz prima dell intervento spiegando le caratteristiche dello stoma e della sua gestione. Disegnare sull addome del pz la sede ideale della stomia. Nel post-operatorio controllare la qualità dello stoma e il quantitativo delle feci. Controllare quotidianamente la cute peristomale e trattare ogni eventuale alterazione. Insegnare al pz la gestione della stomia. Insegnare al pz e le opportune modificazioni dello stile di vita.
28 I set per le stomie sono diversi in base al produttore e alle necessità del pz. Sistemi per stomie I vari sistemi sono classificati come ad uno o due pezzi, monouso o riutilizzabili.
29
Rev. n Descrizione modifica Firma Data Rev. n 0 Luglio 2011 Preparato: Verificato e approvato: Gruppo di Lavoro Ufficio Accreditamento
1166 AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI PAVIA Sede Legale: Viale Repubblica, 34-27100 PAVIA Tel. 0382 530596 - Telefax 0382 531174 www.ospedali.pavia.it IL CLISTERE EVACUATIVO Rev. n Descrizione modifica
DettagliMaryla Guzman Infermiera IEO Responsabile AFA «Associazione Assistenti familiari» Il bisogno di eliminazione delle feci e delle urine 4 Corso (3.2.
Maryla Guzman Infermiera IEO Responsabile AFA «Associazione Assistenti familiari» Il bisogno di eliminazione delle feci e delle urine 4 Corso (3.2.18) BISOGNI DI ELIMINAZIONE L'eliminazione è un bisogno
DettagliSCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE, CORSO 2010/2013. L APPROCCIO ALLE MALATTIE INTESTINALI
SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE, CORSO 2010/2013. L APPROCCIO ALLE MALATTIE INTESTINALI LA STIPSI Elisabetta Ascari Fabio Bassi Medicina III Gastroenterologia Azienda Ospedaliera
DettagliStitichezza nell Anziano - Dossier INFAD. Stitichezza: Gestione e Prevenzione
Stitichezza nell Anziano - Dossier INFAD Stitichezza: Gestione e Prevenzione La stitichezza è un disturbo molto frequente tanto che ne è coinvolto il 20-40% dei soggetti che vivono nei paesi industrializzati.
Dettagliavremo: COLOSTOMIA; ILEOSTOMIA,
GESTIONE DEL PAZIENTE CON STOMIA Le stomie La parola stomia deriva dal greco (Stoma tos = bocca), ed indica l intervento chirurgico di abboccamento dell intestino alla parete addominale, al fine di creare
DettagliIRRIGAZIONE RIABILITATIVA E TRANSCORRENTE MARIA DOLORES D ELIA COORDINATORE AMBULATORI DI STOMATERAPIA
IRRIGAZIONE RIABILITATIVA E TRANSCORRENTE MARIA DOLORES D ELIA COORDINATORE AMBULATORI DI STOMATERAPIA IRRIGAZIONE RIABILITATIVA L IRRIGAZIONE E UN METODO PER OTTENERE UNA CONTINENZA PASSIVA, E CONSISTE
Dettaglimucosa normale neoplasia
mucosa normale neoplasia emicolectomia destra anastomosi ileo-colica (fra ultima ansa ileale e colon trasverso) emicolectomia destra Polipo del colon, cancerizzato Neoplasia del cieco o del colon ascendente
DettagliASSISTENZA PERIOPERATORIA
ASSISTENZA PERIOPERATORIA Infermiere Carlo Catanesi Azienda Sanitaria Citta della Salute e della Scienza, S.C. Ematologia E-mail: ccatanesi@cittadellasalute.to.it L INTERVENTO CHIRURGICO Complesso di manovre
DettagliScala di Interpretazione: 0 perfetta funzionalità. 24 Completa Ostruzione
Wexner Score - Incontinenza Fecale Tipo Incontinenza Mai (0 episodi) Raramente (1/giorno) Feci Solide Feci Liquide
Dettagli-SFORZO NELLA DEFECAZIONE -FECI DURE O A PEZZI -SENSAZIONE DI INCOMPLETA -DEFECAZIONE MENO DI TRE VOLTE A SETTIMANA
LA STIPSI INTESTINO CRASSO DEFINIZIONE:CRITERI DI ROMA 2 -SFORZO NELLA DEFECAZIONE -FECI DURE O A PEZZI -SENSAZIONE DI INCOMPLETA EVACUAZIONE e/o DI OSTRUZIONE ANALE -DEFECAZIONE MENO DI TRE VOLTE A SETTIMANA
DettagliLE MEDICAZIONI. Dott. Mario Caserta
LE MEDICAZIONI Dott. Mario Caserta mcaserta@cittadellasalute.to.it TERMINOLOGIA CORRETTA Pulizia: Rimozione meccanica dello sporco da superfici ed oggetti; di norma viene eseguita con l impiego di acqua
Dettagli5ª UNITA DIDATTICA Modello di eliminazione
5ª UNITA DIDATTICA Modello di eliminazione Contenuti Modello di eliminazione Sezione del modello: Eliminazione urinaria Assistenza alla persona con problemi relativi all eliminazione urinaria : Incontinenza
DettagliSassari, 06/10/2018 Hotel Marini Via P.Nenni. 2 (Sala Pitagora) quotidianeita. Monica Bullitta CPSI Stomaterapista AOU Sassari
Sassari, 06/10/2018 Hotel Marini Via P.Nenni. 2 (Sala Pitagora) P.S.E.: dalla genetica alla quotidianeita Monica Bullitta CPSI Stomaterapista AOU Sassari Vivere con una stomia.. quando l impossibile diventa
DettagliOPUSCOLO INFORMATIVO CATETERE VESCICALE
OPUSCOLO INFORMATIVO CATETERE VESCICALE Il catetere vescicale è una sonda lunga e sottile. Il cateterismo vescicale è l introduzione di un catetere sterile in vescica attraverso l uretra SISTEMA URINARIO
DettagliPatologia canale anale. Funzione. Esame obbiettivo: esplorazione. Anamnesi. Incontinenza. Prolasso rettale. Continenza Regolazione evacuazione
Patologia canale anale 4-5 cm dalla cute Linea pettinea o dentata: Epitelio squamoso Epitelio colonnare-ghiandolare Cripte del Morgagni (ricche di ghiandole). Infezioni e fistole Funzione Continenza Regolazione
DettagliIL BIOFEEDBACK ANO-RETTALE (BFB)
IL BIOFEEDBACK ANO-RETTALE (BFB) E il trattamento che utilizza stimoli pressori, visivi e sonori, attraverso i quali il paziente può prendere coscienza dell apparato sfinterico, dei meccanismi fisiologici
DettagliLA SODDISFAZIONE DEI BISOGNI PRIMARI DELLA PERSONA, NELL AMBITO DELLE PROPRIE AREE DI COMPETENZA, IN UN CONTESTO SANITARIO
LA SODDISFAZIONE DEI BISOGNI PRIMARI DELLA PERSONA, NELL AMBITO DELLE PROPRIE AREE DI COMPETENZA, IN UN CONTESTO SANITARIO Antonia Marchese Anno 2007 Classificazione dei bisogni Bisogno fisico Bisogno
DettagliSindrome da ostruita defecazione e stipsi Giovedì 06 Novembre :21 - Ultimo aggiornamento Domenica 09 Novembre :53
Sindrome da ostruita defecazione e stipsi Tantissime donne ( e molti uomini) soffrono di stipsi, cioè non hanno una normale defecazione, sia come tempi, sia come frequenza di evacuazione. Non sempre, però,
DettagliIL FOLLOW-UP COES S.G. BATTISTA TORINO CPSI CRCU DANIELA SCARLATA
IL FOLLOW-UP LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON- RETTO COES S.G. BATTISTA TORINO CPSI CRCU DANIELA SCARLATA Per follow-up s intende: INSIEME DI CONTROLLI
DettagliLE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO. La radioterapia. Giovanna Pusceddu, infermiera
LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO La radioterapia Giovanna Pusceddu, infermiera Chi sono gli operatori in radioterapia Medici radioterapisti
DettagliFARMACI Presentarsi al punto prelievi a digiuno per il prelievo prima dell assunzione del mattino
PRELIEVO DI SANGUE VENOSO Osservare un digiuno 8-12 ore prima del prelievo Evitare di sostenere sforzi fisici nelle 12 ore prima del prelievo Non fumare nel periodo di tempo intercorrente tra il risveglio
DettagliGESTIONE ALVO COMPRESE LE ENTEROSTOMIE PA.GRC.1.16.F14 PROCEDURA AZIENDALE PER GESTIONE ALVO COMPRESE LE ENTEROSTOMIE
1 di 6 PROCEDURA AZIENDALE PER GESTIONE ALVO COMPRESE LE ENTEROSTOMIE Indice delle revisioni Codice Documento Revisione Data emissione 0 01.08.2017 Firme Redatto Verificato Approvato U.O. Assicurazione
DettagliIL PAVIMENTO PELVICO CENTRO PER LO STUDIO E LA CURA DELLE PATOLOGIE DEL PAVIMENTO PELVICO UN PUNTO DI FORZA PER LA VOSTRA SALUTE
IL PAVIMENTO CENTRO PER LO STUDIO E LA CURA DELLE PATOLOGIE DEL PAVIMENTO UN PUNTO DI FORZA PER LA VOSTRA SALUTE CHE COSA È IL CENTRO DEL PAVIMENTO Il Centro per lo studio e la terapia delle Patologie
DettagliSindrome Colon Irritabile Dieta
Sindrome Colon Irritabile Dieta 1 / 6 2 / 6 3 / 6 Sindrome Colon Irritabile Dieta La Sindrome del Colon Irritabile, nota anche come colite spastica e denominata in inglese Irritable Bowel Syndrome (),
DettagliINCONTINENZA URINARIA
Università degli Studi di Padova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica Infermieristica Clinica in Aree Specialistiche Docente Dott. Fabris Pietro INCONTINENZA URINARIA Perdita
DettagliApparato digestivo. Farmacia 2012
Apparato digestivo Farmacia 2012 Apparato Digerente Motilità Secrezione Digestione Assorbimento Apparato Digerente Motilita Assunzione del cibo e Masticazione rappresentano l avvio del processo alimentare
DettagliCERTIFICAZIONE PRESTAZIONI PRIMO ANNO
Prestazione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Presa in carico della persona assistita Valutazione dello stato di salute della persona assistita Rilevazione della pressione arteriosa Rilevazione polso
DettagliUniversità Gabriele d Annunzio Chieti Pescara Corso di Laurea in Infermieristica Il Presidente: Prof.ssa Marisa CACCHIO
Università Gabriele d Annunzio Chieti Pescara Corso di Laurea in Infermieristica Il Presidente: Prof.ssa Marisa CACCHIO PROGRAMMA LABORATORIO/TIROCINIO PROFESSIONALE DI APPRENDIMENTO 1 ANNO OBBIETTIVI
DettagliScuola SIOMI di Omeopatia Clinica
SIOMI Disturbo della motilità intestinale ipo e/o iper SINTOMATOLOGIA Decorso intermittente; sintomatologia proteiforme Dolore addominale, colico, crampiforme Meteorismo addominale Alterazione dell alvo
DettagliFoglio illustrativo: informazioni per l utilizzatore. Macrolax 36 g + 0,24 g soluzione rettale
Foglio illustrativo: informazioni per l utilizzatore Macrolax 36 g + 0,24 g soluzione rettale sorbitolo liquido non cristallizzabile + docusato sodico Legga attentamente questo foglio prima di usare questo
DettagliDoccia a letto domiciliare
Doccia a letto domiciliare Sommario Che Le cure igieniche personali L igiene personale è costituita da tutte quelle norme che devono essere applicate giornalmente per la pulizia personale, la prevenzione
DettagliNota: Per la pulizia totale del colon della durata di 18 giorni sono necessari 3 flaconi. Se vuoi risparmiare ordina un Kit completo.
CURE XANTIS Nota: Per la pulizia totale del colon della durata di 18 giorni sono necessari 3 flaconi Se vuoi risparmiare ordina un Kit completo. Per ordinare il KIT chiamare ufficio ordini al 0693667678
DettagliPRESIDIO SANITARIO SAN CAMILLO OSPEDALE SPECIALIZZATO IN RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE
FONDAZIONE OPERA SAN CAMILLO PRESIDIO SANITARIO SAN CAMILLO OSPEDALE SPECIALIZZATO IN RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE La fatica dei pazienti e quella dei care giver: esperienza di accoglienza e gestione,
DettagliMEDICAZIONI FERITE CHIRURGICHE LINEE GUIDA
MEDICAZIONI FERITE CHIRURGICHE LINEE GUIDA DEFINIZIONE Trattamento periodico di una lesione chirurgica. DEFINIZIONE DI FERITA CHIRURGICA Lesione di continuo della cute e dei tessuti sottostanti provocata
DettagliUniversità degli Studi di Padova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica SEDE di PORTOGRUARO
Università degli Studi di Padova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica SEDE di PORTOGRUARO Assistenza infermieristica al paziente portatore di STOMIE INTESTINALI GESTIONE DELLE
DettagliFREQUENZA DELL ALVO E DISTURBI ADDOMINALI IMPUTATI AD UNA DIFFICOLTOSA ED INSUFFICIENTE EVACUAZIONE
DEFINIZIONE STITICHEZZA O STIPSI: disturbo definito dagli stessi pazienti, secondo criteri soggettivi, in termini di RIDOTTA FREQUENZA DELL ALVO E DISTURBI ADDOMINALI IMPUTATI AD UNA DIFFICOLTOSA ED INSUFFICIENTE
DettagliATTIVITÀ CHE SI RIFERISCONO ALLA VITA QUOTIDIANA E AI BISOGNI DEGLI ASSISTITI
ATTIVITÀ CHE SI RIFERISCONO ALLA VITA QUOTIDIANA E AI BISOGNI DEGLI ASSISTITI L operatore/trice socio-sanitario/a può svolgere le attività assistenziali di seguito elencate IN AUTONOMIA o PARZIALMENTE
DettagliMalattie dell apparato digerente
Reflusso gastroesofageo Il reflusso gastroesofageo consiste nella risalita di materiale gastrico acido proveniente dallo stomaco verso l esofago. Nell esofago l acidità è causa di irritazione con sintomi
DettagliScritto da Administrator Giovedì 07 Luglio 2011 18:44 - Ultimo aggiornamento Sabato 09 Luglio 2011 20:27
Il prolasso degli organi pelvici consiste nella discesa verso il basso di uno o più organi della pelvi. A seconda dell organo disceso, il prolasso viene chiamato cistocele (vescica), isterocele (utero),
DettagliPrefazione. Presentazione dell edizione italiana. Ringraziamenti. Come usare questo libro. Glossario delle patologie e dei termini neurologici
00 Iggulden romane (I-XXXIV) 22-06-2007 09:07 Pagina V Indice Prefazione Introduzione Presentazione dell edizione italiana Ringraziamenti Come usare questo libro Glossario delle patologie e dei termini
DettagliLe disfunzioni pelviche nella donna: dalla diagnosi alla terapia
Le disfunzioni pelviche nella donna: dalla diagnosi alla terapia LA RESEZIONE RETTALE TRANSANALE CON STAPLER PERRUCCHINI GIOVANNI U.O. CHIRURGIA 1 TREVIGLIO Resp. Dr. STRINGHI LA STIPSI - PATOLOGIA AD
DettagliAzienda USL Roma C Presidio Ospedaliero C.T.O. A. Alesini U.O.C. AS Unità Spinale Unipolare Direttore: Dr. Claudio Pilati
Azienda USL Roma C Presidio Ospedaliero C.T.O. A. Alesini U.O.C. AS Unità Spinale Unipolare Direttore: Dr. Claudio Pilati La gestione intestinale nella Persona con Lesione Midollare (PLM). Revisione critica
DettagliSaper riconoscere e trattare
Saper riconoscere e trattare Disturbi della coscienza Disturbi della coscienza Lipotimia Sincope Coma Alterazione del normale funzionamento del cervello Che cosa fare chiamare il 118/112 controllare le
DettagliGESTIONE ASSISTENZIALE POST ABLAZIONE Caso clinico MUTTINI ROSSELLA TURSI LOREDANA
GESTIONE ASSISTENZIALE POST ABLAZIONE Caso clinico MUTTINI ROSSELLA TURSI LOREDANA Descrizione Caso Clinico Quadro Clinico Descrizione Caso Clinico Quadro Clinico Dopo ablazionepost.jpg Lamenta Dolore
DettagliNon tutti possono mangiare il pane Alcune persone soffrono di intolleranza al glutine.
Non tutti possono mangiare il pane Alcune persone soffrono di intolleranza al glutine. Una bella brioche calda appena uscita dal forno, il pane ancora fragrante. Niente sembrerebbe più sano di questi alimenti,
DettagliStomia. Perché viene praticata una stomia Colo e ileo-stomia.
Stomia Cos' è La parola stomia deriva dal greco 'stoma' che significa bocca. Nell'accezione medica abitua Perché viene praticata una stomia Colo e ileo-stomia. Normalmente l'esigenza di una stomia intestinale
DettagliORGANI INTERESSATI. Polmoni (apparato respiratorio) Cute (apparato tegumentario) Reni (apparato urinario) Intestino (apparato digerente)
ORGANI INTERESSATI Polmoni (apparato respiratorio) Cute (apparato tegumentario) Reni (apparato urinario) Intestino (apparato digerente) degradano prodotti terminali del metabolismo. PRODUZIONE DELLE FECI
DettagliGUIDA RAPIDA PER L UTENTE
Analisi Cliniche Trastevere S.r.l. Via San Francesco a Ripa, 110 00153 Roma Tel. 065800605 E-mail: analisiclinichetrastevere@gmail.com GUIDA RAPIDA PER L UTENTE INDICE 1. Modalità di accesso 2. Esenzioni
DettagliNutrizione nel paziente anziano e la gestione delle stomie Fondazione Madre Cabrini ONLUS Sant Angelo Lodigiano (LO) 30 ottobre 2009
Nutrizione nel paziente anziano e la gestione delle stomie Fondazione Madre Cabrini ONLUS Sant Angelo Lodigiano (LO) 30 ottobre 2009 Le stomie digestive M. Lovera Servizio di Endoscopia Digestiva e Gastroenterologia
DettagliBambini e lattanti Stipsi. Trattamento delle sindromi putrefattive dovute a disordini alimentari.
LAEVOLAC granulato lattulosio Composizione Bustine da 10 g 1 bustina contiene: lattulosio 10 g. Eccipienti: aroma limone. Confezioni 10 bustine da 10 g Categoria farmacoterapeutica Regolatore della funzione
Dettagli4. VESCICA E APPARATO URINARIO
Il colon è la parte d intestino coinvolta proprio nell assorbimento dell acqua e nella formazione/progressione delle feci. E stato calcolato che il volume di liquido che dal tratto terminale dell intestino
DettagliGestione della digiunostomia nutrizionale
Gestione della digiunostomia nutrizionale Lo IEO pubblica una collana di Booklets al fine di aiutare il paziente a gestire eventuali problematiche (quali ad esempio le terapie svolte, l alimentazione da
DettagliAlessandro Pezzoli U.O di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva Az. Osp. Sant Anna Ferrara
Alessandro Pezzoli U.O di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva Az. Osp. Sant Anna Ferrara Le emergenze-urgenze in endoscopia digestiva, Ferrara 3/12/2010 Sanguinamento: ematochezia e rettoragia Occlusione
DettagliASSISTENZA PERIOPERATORIA
ASSISTENZA PERIOPERATORIA Fattori che influiscono sull assistenza La malattia e la risposta Intervento chirurgico Aspetti sociali e personali Interventi dei medici e infermieri FATTORE UMANO TIPI DI INTERVENTI
DettagliFoglio Illustrativo. GLICEROLO SOFAR prima infanzia 2,25 g soluzione rettale GLICEROLO SOFAR adulti 6,75 g soluzione rettale
Foglio Illustrativo GLICEROLO SOFAR prima infanzia 2,25 g soluzione rettale GLICEROLO SOFAR adulti 6,75 g soluzione rettale CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA Lassativi, clismi. INDICAZIONI TERAPEUTICHE - Trattamento
DettagliLa stipsi un problema risolvibile diagnosi ed indicazioni terapeutiche
U.O. di Chirurgia Generale (Dir.: G. Munegato) Ospedale S. Maria dei Battuti CONEGLIANO (TV) diagnosi ed indicazioni terapeutiche 1^ Settimana Nazionale per la Diagnosi e la Cura della Stipsi 14 18 Novembre
DettagliApprofondimenti sui VERMI. Giacomo Zagli e Renato Asenjo 29 Marzo 2012
Approfondimenti sui VERMI Giacomo Zagli e Renato Asenjo 29 Marzo 2012 Aspetti scientifici Nomi di animali invertebrati caratterizzati da una forma allungata,consistenza molle,assenza di zampe. Dal punto
DettagliFunzione urinaria e pavimento pelvico
Funzione urinaria e pavimento pelvico Le funzione urinaria è svolta dalle alte (reni e ureteri) e dalle basse (vescica e uretra). La vescica è il serbatoio dell urina, mentre l uretra è un condotto tubulare
Dettagliwww.slidetube.it 3. Quale delle seguenti informazioni non è presente sul foglietto illustrativo di un farmaco?
Cognome Nome TEST DI VERIFICA 1. La velocità d infusione di una soluzione è di 30 ml/ora. Non avendo a disposizione una pompa infusionale, a quante gocce/minuto regolo il deflussore a disposizione (dove
DettagliSTOMIA E GRAVIDANZA CONVEGNO ANNUALE FONDAZIONE ROSA GALLO. Giovanna Lo Bue
Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Gastroenterologiche Chirurgia Generale A Direttore: Prof. A. Guglielmi Struttura Semplice Organizzativa Chirurgia Colonproctologica Centro Regionale di Riferimento
DettagliRACCOLTA DATI CONTINUA DATA ORA
RACCOLTA DATI CONTINUA DATA ORA DI RESPIRARE Frequenza respiratoria Eupnea Dispnea a riposo Dispnea da sforzo Altro Tosse Espettorato Ossigeno terapia (lt/min) Mascherina Occhialini Altro P.A. Frequenza
DettagliLocalizzazione dell infezione/colonizzazione e pratiche assistenziali correlate Grado di dipendenza e di collaborazione dell assistito.
Pianificazione assistenziale Elementi da valutare Localizzazione dell infezione/colonizzazione e pratiche assistenziali correlate Grado di dipendenza e di collaborazione dell assistito Livello 1 Livello
DettagliBreath test per intolleranza al fruttosio
cos'è l' intolleranza al fruttosio Il fruttosio è uno zucchero presente in frutta e verdura e, sotto forma di saccarosio, nello zucchero comune. Normalmente il fruttosio è metabolizzato nel fegato, nel
DettagliBasso numero di pazienti affetti da MICI in carico a
PREMESSA Basso numero di pazienti affetti da MICI in carico a ciascun MMG MA Le MICI sono patologie croniche recidivanti che colpiscono soggetti socialmente attivi con comorbidità e complicanze per cui
DettagliL ANZIANO FRAGILE E LA RETE PER LA CONTINUITA ASSISTENZIALE. Dipartimento Interaziendale della Fragilità
L ANZIANO FRAGILE E LA RETE PER LA CONTINUITA ASSISTENZIALE 01/Ottobre/2010 Lecco Sala Don Ticozzi Infermiere di Coordinamento Dipartimento Interaziendale della Fragilità ASL / AO Lecco L ÈQUIPE MULTIDISCIPLINARE
DettagliGLICEROLO NOVA ARGENTIA Bambini 1375 mg supposte GLICEROLO NOVA ARGENTIA Adulti 2250 mg supposte
GLICEROLO NOVA ARGENTIA supposte - FOGLIETTO ILLUSTRATIVO Pagina 1 Foglio Illustrativo GLICEROLO NOVA ARGENTIA supposte GLICEROLO NOVA ARGENTIA Bambini 1375 mg supposte GLICEROLO NOVA ARGENTIA Adulti 2250
DettagliLuigi Aronne. Malattia diverticolare Etiopatogenesi Condizioni ambientali Dieta povera di fibre Sviluppo socioeconomico Alterata motilità del colon
Malattia Diverticolare Descrizione della patologia (Cruvelheir 1849) Primo studio completo (Graser 1899) Base anatomica (1904) Primo intervento per diverticolite complicata ( Luigi Aronne Definizione Diverticoli
DettagliINFERMIERISTICA CLINICA DI BASE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE 1. Riferimenti all Ordinamento Didattico Modulo dell Insegnamento di Infermieristica clinica generale
DettagliCOGNOME NOME DATA NASCITA I.T.A.
1 Setting E AF Chirurgica: P.A.I Modello Teorico M. Gordon Tassonomie NNN Data / Ora / Firma (Accettazione) Data / Ora / Firma (Dimissione) DIAGNOSI INFERMIERISTICHE (NANDA 2015-2017) PER ASSISTITO CHIRURGICO
DettagliCorso Integrato Medicina Clinica-Chirurgica
Corso Integrato Medicina Clinica-Chirurgica Insegnamenti (SSD): Medicina Interna MED/09 Chirurgia Generale MED/18 Chirurgia Pediatrica MED/20 Pediatria generale e Specialistica MED/38 Scienze Infermieristiche
DettagliMOTILITA GASTROINTESTINALE
MOTILITA GASTROINTESTINALE I movimenti peristaltici del tratto gastrointestinale hanno 4 funzioni Serbatoio (stomaco, intestino crasso) Rimescolamento (contatto dei nutrienti con enzimi, assorbimento dalle
DettagliPer l elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE GLICEROLO EG Prima infanzia 2,25 soluzione rettale - 6 contenitori monodose con camomilla e malva GLICEROLO EG Adulti 6,75 g
DettagliF, 55 aa Dolore mesogastrico tipo colica intestinale durata 1-3 minuti raggiunge un acme e poi recede Poi dolore continuo Vomito ingravescente prima gastrico poi biliare quindi enterico Chiusura a feci
DettagliL ALIMENTAZIONE NEL POST-OPERATORIO. Docente Francesco Cervasio
L ALIMENTAZIONE NEL POST-OPERATORIO Docente Francesco Cervasio In ambiente sanitario (forse anche nella vita di tutti i giorni?) l alimentazione ha valore di terapia. L alimentazione post-operatoria varia
DettagliMalattia diverticolare del colon
Malattia diverticolare del colon la diverticolosi è molto frequente anche in individui asintomatici ma soprattutto nelle fasce d età più avanzata rara sotto i 40 anni, 5% nei cinquantenni, oltre il 75%
DettagliFOGLIO ILLUSTRATIVO: INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE. Lattulosio Mylan Generics 66,7 g/100 ml sciroppo Medicinale Equivalente
FOGLIO ILLUSTRATIVO: INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE Lattulosio Mylan Generics 66,7 g/100 ml sciroppo Medicinale Equivalente Legga attentamente questo foglio prima di prendere questo medicinale perché contiene
DettagliSCHEDA DI VALUTAZIONE DELL IDONEITA PSICO-SOCIO- ATTITUDINALE PER PAZIENTI CON INSUFFICENZA RENALE CRONICA TERMINALE
S.O.C. DI NEFROLOGIA, DIALISI E NUTRIZIONE CLINICA Direttore Dott. Viglino Giusto 0173-316579 - Fax 0173-316574 @ Nefrologia.Alba@aslcn2.it SCHEDA DI VALUTAZIONE DELL IDONEITA PSICO-SOCIO- ATTITUDINALE
DettagliPARAMETRI VITALI IL POLSO LUCA PIETRINI
PARAMETRI VITALI IL POLSO LUCA PIETRINI 1 PARAMETRI VITALI I parametri vitali sono la manifestazione delle funzioni vitali dell organismo relativamente al funzionamento di: apparato cardiocircolatorio
DettagliJay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia
Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino Scopriamo la biologia Capitolo 10 La digestione e l escrezione 3 1. La struttura e le funzioni dell apparato digerente /1 L apparato digerente è formato dal tubo
DettagliLASSATIVI disidratazione
LASSATIVI Prolungata permanenza nel colon disidratazione della massa fecale riduzione della motilità del colon riduzione della frequenza della defecazione aumento della durezza delle feci Fenomeni generalmente
DettagliL ANGOLO ENDOSCOPICO: ISTRUZIONI PER L USO. V. Napolitano INDICAZIONI ALL ENDOSCOPIA
L ANGOLO ENDOSCOPICO: ISTRUZIONI PER L USO INDICAZIONI ALL ENDOSCOPIA V. Napolitano Seconda Università degli Studi di Napoli Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistica Dir. Prof. C. Pignatelli
DettagliLO STOMACARE RIVIERA PAMELA COORDINATRICE INFERMIERISTICA AREA BLU
LO STOMACARE RIVIERA PAMELA COORDINATRICE INFERMIERISTICA AREA BLU L educazione terapeutica Consiste nell aiutare il paziente e la sua famiglia a: comprendere la malattia e il trattamento collaborare alle
DettagliCONTROLLO DELLA TRASMISSIONE DELLA PATOLOGIA INFETTIVA IN OSPEDALE: NORME DI COMPORTAMENTO PER I VISITATORI ED I VOLONTARI
pag. 1 di 6 PER IL Dott. Antonio Silvestri Presidente Commissione di Controllo per le Infezioni Ospedaliere Dott. Maurizio Rango Direttore Sanitario Dott. Antonio Silvestri Stesura Validazione ed Approvazione
DettagliData: Cognome: Nome: Sigla inf:
Data: Cognome: Nome: Sigla inf: TIPOLOGIA ACCERTAMENTO completo urgente/breve mirato 1 MODELLO DI PERCEZIONE E GESTIONE DELLA SALUTE NV SI NO Area Assunzione farmaci regolare (somministrazione: autonoma
DettagliI b. Debora Barbieri Coordinatrice Infermieristica
I b CHECK LIST PERCORSO SICURO IN CHIRURGIA PREPARAZIONE PREOPERATORIA Debora Barbieri Coordinatrice Infermieristica 1 Una persona che deve essere sottoposto a trattamento chirurgico: Chi è il paziente
Dettagli[PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE CON METODO MAP]
CORSI DI LAUREA DELLE PROFESSIONI SANITARIE CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Sede di Asti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO SCUOLA DI MEDICINA [PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE CON METODO MAP] STUDENTE..
DettagliTAMARINE MARMELLATA 8% % LASSATIVO
TAMARINE MARMELLATA 8% + 0.39% LASSATIVO Cassia angustifolia + Cassia fistula PRIMA DELL'USO LEGGETE CON ATTENZIONE TUTTE LE INFORMAZIONI IN ETICHETTA Questo è un medicinale di AUTOMEDICAZIONE che potete
Dettagli2) Se ho uno scatolone contenente 4 scatole, con 4 scatole più piccole in ciascuna di esse, quante scatole avrò in tutto? a) 20 b) 16 c) 18 d) 21
COGNOME, NOME E DATA DI NASCITA 1) Chi è in Italia il Capo delle Forze Armate? a) Il Presidente della Repubblica b) Il Presidente del Consiglio c) Il capo di Stato Maggiore d) Il Ministro della Difesa
DettagliINFERMIERISTICA CLINICA DI BASE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE 1. Riferimenti all Ordinamento Didattico Modulo dell Insegnamento di Infermieristica clinica generale
DettagliCAPITOLO K_2 SECONDO MODULO
CAPITOLO K_2 SECONDO MODULO 2 OBIETTIVI ALTRE PATOLOGIE MEDICHE DIABETE MALATTIA CRONICA CARATTERIZZATA DA ALTERAZIONI DEL METABOLISMO ED ASSORBIMENTO DEGLI ZUCCHERI DOVUTA AD ALTERATO MECCANISMO ORMONALE
DettagliTROVARE IL PRESIDIO GIUSTO. E.T. AFD. Maria Dolores D Elia CENTRO STOMIZZATI Ospedale Maggiore BOLOGNA
E.T. AFD. Maria Dolores D Elia CENTRO STOMIZZATI Ospedale Maggiore BOLOGNA RIABILITAZIONE NON SIGNIFICA SOLO CAMBIARE UNA SACCA TROVARE IL PRESIDIO E FONDAMENTALE PER RIDARE SUCUREZZA AL CLIENTE. Durante
DettagliTISANA KELEMATA Senna foglie 2 g TISANA 10 bustine. Prima dell uso leggere con attenzione tutte le informazioni riportate sulla confezione
FOGLIO ILLUSTRATIVO TISANA KELEMATA Senna foglie 2 g TISANA 10 bustine Prima dell uso leggere con attenzione tutte le informazioni riportate sulla confezione COS'È TISANA KELEMATA E A COSA SERVE Categoria
DettagliINFERMIERISTICA CLINICA DI BASE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE 1. Riferimenti all Ordinamento Didattico Modulo dell Insegnamento di Infermieristica clinica generale
DettagliELABORARE PROGRAMMA NUTRIZIONALE ENTERALE. Da dove comincio???
ELABORARE PROGRAMMA NUTRIZIONALE ENTERALE Da dove comincio??? DOVE VOGLIO ANDARE??? Raccomandazioni pratiche L elaborazione di un piano terapeutico con la NA prevede: 1) L identificazione del soggetto
DettagliPREPARAZIONE PER COLONSCOPIA
PREPARAZIONE PER COLONSCOPIA Presentarsi con la richiesta del Medico curante, con la documentazione clinica ed eventuali esami precedenti. E molto probabile che durante la colonscopia vengano utilizzati
DettagliIMPIEGO DELL AGOPUNTURA NELLA STASI GASTROINTESTINALE DEL CONIGLIO. Relatore: Dott.ssa Marta Rostagno Tesista: Dott.ssa Camilla Pellegrino
IMPIEGO DELL AGOPUNTURA NELLA STASI GASTROINTESTINALE DEL CONIGLIO Relatore: Dott.ssa Marta Rostagno Tesista: Dott.ssa Camilla Pellegrino INTRODUZIONE Coniglio domestico Terzo animale da compagnia in Italia
DettagliI. Casanova B. E. e I. Pontoni T. Dott. Di Lenarda
I. Casanova B. E. e I. Pontoni T. Dott. Di Lenarda ORGANIZZAZIONE DEL LABORATORIO DI ECOCARDIOGRAFIA Si eseguono diversi tipi di ecocardiografia: 1. Ecocardiografia di base 2. Ecocardiografia da stress:
DettagliAnthony Bambino di 8 aa, di origini africane Diarrea da circa 1 anno e mezzo (6-7 evacuazioni di feci liquide/die), non correlata all assunzione di
Il caso di Anthony Anthony Bambino di 8 aa, di origini africane Diarrea da circa 1 anno e mezzo (6-7 evacuazioni di feci liquide/die), non correlata all assunzione di particolari alimenti, associata a
Dettagli