Introduciamo il mercato delle attività finanziarie

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Introduciamo il mercato delle attività finanziarie"

Transcript

1 Introduciamo il mercato delle attività finanziarie Lezione 5 Moneta, prezzi, inflazione Rosa Capolupo - Giovanni Ferri - Appunti

2 I limiti del modello a prezzi flessibili Ha ignorato completamente il lato monetario (nominale) dell economia (moneta, prezzi e inflazione) Ha assunto che queste variabili siano ininfluenti o neutrali sul funzionamento del sistema Ha mantenuto l ipotesi di piena occupazione Ha mostrato che Y= Y*: il livello del PIL potenziale non può mutare ma muta la sua composizione (es: +G è compensata da NX e I)

3 La teoria monetaria neoclassica Definizione: La moneta designa quella parte del patrimonio detenuta in forma facilmente spendibile (attività finanziaria). Possiede potere liberatorio conferito dalla legge per l estinzione delle obbligazioni e quindi è accettata da tutti come mezzo di pagamento. Oltre ad essere mezzo di pagamento come è noto la moneta è anche unità di conto (ovvero la misura che adottiamo per esprimere i prezzi dei beni)

4 La teoria quantitativa è la teoria secondo cui l unica componente della domanda di moneta è il flusso di spesa (moneta come mezzo di scambio) Formulazione di Fisher: MV=PY Formulazione di Cambridge: M= 1/V(PY) In ciascuna delle due forme della TQ, PxY rappresenta il flusso nominale di spesa. Il parametro V (o il suo reciproco) è costante e rappresenta la velocità di circolazione della moneta. Essa esprime in numero delle volte all anno in cui una unità di moneta viene utilizzata per comprare beni e servizi computati nel PIL. Essa è determinata dalle innovazioni finanziarie e dalle convenzioni sociali che governano i sistemi di pagamento e di regolamento degli scambi

5 TQ e livello dei prezzi La TQ e l ipotesi di piena occupazione considerate insieme permettono di determinare il livello dei prezzi (P) nel modello macroeconomico a prezzi flessibili. P= MV/Y spiega come fermo restando Y=Y* e data la costanza di V, M determina P

6 La TQ è valida nel lungo periodo Su una scala di tempi su base decennale la TQ è un predittore affidabile del movimento di P Tuttavia fluttuazioni transitorie della V significano che variazioni della quantità di moneta (M1) non si riflettono in variazioni proporzionali di P Da cosa è composta M? Chi la determina? Quali effetti negativi può provocare?

7 Il più grave danno è l inflazione I giornalisti, gli opinionisti, la TV, dedicano molta attenzione all inflazione Se è vero che l inflazione è un fenomeno monetario nel senso che è determinata da un incremento dell offerta di moneta (Friedman) allora è importante che le autorità preposte alla regolamentazione dei mercati monetario, finanziario e valutario (BCE e Federal Reserve) operino in modo tale da evitare che tale fenomeno che crea grandi timori possa ripresentarsi

8 Grandi inflazioni Di recente la Russia del 1998 (tasso di inflazione del 60% l anno) Alti tassi di inflazione anche in molti altri paesi della transizione Molti paesi dell America latina Nel passato la Grande iperinflazione tedesca del 1923 in cui il livello dei prezzi salì del 60% alla settimana. Altri grandi processi inflazionitici in Argentina, Ungheria, Cina etc.. Come le autorità monetarie controllano gli aggregati monetari?

9 Inflazione in Italia

10 Tasso di inflazione in Russia

11 Aggregati monetari negli USA C = circolante H = base monetaria (attività finanziarie che possono servire come riserve per le banche formate da circolante + depositi di riserva obbligatoria nelle banche della Federal Reserve) M1 = circolante +depositi in c/c M2 = M1 + depositi a risparmio, depositi vincolati e fondi del mercato monetario detenuti dalle famiglie M3 = M2 + fondi del mercato monetario detenuti da investitori istituzionali, depositi vincolati di grandi dimensioni e pronti c/ termine L = M3 + titoli del Tesoro a breve termine e altre attività finanziarie liquide

12 Aggregati monetari nell UE C = circolante M1 = circolante +depositi in c/c M2 = M1 + depositi a risparmio, depositi vincolati con preavviso a tre mesi M3 = M2 + pronti contro termine + fondi comuni monetari + titoli di debito a due anni

13 L equilibrio macroeconomico neoclassico con moneta W/P L D L* YY* P M=M L* Y*

14 Inflazione e TQ Dall equazione quantitativa: P = MV/Y In termini di tassi di variazione: Tasso di inflazione = tasso di crescita della velocità di circolazione + tasso di crescita dello stock di moneta - tasso di crescita del PIl reale. In simboli: π = m + v - y Se m cresce del 5% all anno, v cresce al tasso del 2% e il PIL al 4% allora: π = = 3%

15 Moneta e domanda aggregata Nel breve periodo la moneta influenza il livello di produzione e la domanda aggregata. Questa è stata una delle principali intuizioni di Keynes quando introdusse per la prima volta la teoria della preferenza per la liquidità. Elementi centrali di questa teoria sono:

16 Preferenza per la liquidità il tasso di interesse non è una variabile reale ma monetaria la moneta influenza il livello del prodotto reale (assenza di neutralità) la moneta può essere causa di fluttuazioni cicliche e di insufficiente utilizzazione delle risorse non esiste dicotomia: i due settori monetario e reale sono interconnessi

17 Preferenza per la liquidità Le connessioni tra i due settori avvengono tramite il tasso di interesse (meccanismo di trasmissione) Non è possibile realizzare l equilibrio reale separandolo da quello monetario (il tasso di interesse è essenziale per determinare la domanda di investimenti). Il modello che ci permette di realizzare simultaneamente l equilibrio reale e monetario è il modello IS-LM

18 Gli elementi centrali della teoria Offerta di moneta è una variabile esogena determinata dalle strategie della banca centrale e non dipende dal tasso di interesse Viene rappresentata graficamente da una perpendicolare all asse delle ascisse

19 Offerta di moneta i Offerta di moneta L offerta di moneta è indipendente dal tasso di interesse Quantità fissata M

20 Domanda di moneta Si detiene moneta per i seguenti motivi: transazioni precauzionale speculativo La moneta detenuta per il primo motivo sarà funzione del livello del reddito

21 Moneta per transazioni L 1 = L(Y) Gli agenti che detengono moneta per transazioni guardano alla sua funzione di mezzo di scambio Si detiene moneta per questo scopo perché tutti gli incassi e le spese che effettuiamo in un determinato periodo non sono sincronizzati nel tempo.

22 Domanda per transazioni La quantità di scorte monetarie che desideriamo detenere sarà proporzionale al valore delle transazioni che desideriamo effettuare. L L 1 (Y) Y

23 Domanda per transazioni M d è dunque funzione crescente del reddito nominale ed è proporzionale ad esso. Ciò significa che se il reddito nominale cresce del 10% anche la domanda di moneta aumenta dello stesso ammontare.

24 Motivo precauzionale Il motivo precauzionale sorge per far fronte all incertezza del futuro in cui gli agenti dovranno affrontare spese impreviste o approfittare di opportunità vantaggiose. Nella teoria tradizionale keynesiana questo motivo dipende essenzialmente dal reddito reale. Nelle elaborazioni successive si fa dipendere anche dal tasso di interesse

25 Motivo speculativo Si detiene moneta per ridurre i rischi di un portafoglio finanziario. Chi detiene moneta per questo motivo considera la moneta nella sua funzione di riserva di valore. La preferisce alle altre attività finanziarie perché: meno rischiosa più liquida

26 Perché si sceglie la moneta? Gli individui sono avversi al rischio e sono portati a sacrificare gli alti rendimenti sulle altre attività finanziarie (obbligazioni, azioni) con un rendimento più basso (nullo per la moneta ma può essere negativo = -π e in caso di inflazione) ma più certo. Minimizza i costi associati alla conversione di titoli con moneta

27 Motivo speculativo: L 2 = L(i) r +π e Quanto più elevato il tasso di interesse tanto maggiore il costo opportunità di detenere moneta L 2

28 Funzione della domanda di moneta Poiché la domanda di moneta dipende dal reddito (motivo delle transazioni) e dal tasso di interesse sui titoli possiamo formalizzare la funzione: M d = L(i, Y) e assumendo che M d è proporzionale al reddito nominale possiamo scrivere: M d = Y x L(i), dove Y è il reddito nominale (PY)

29 Domanda di moneta (2) Si ricordi che la funzione M d è disegnata nello spazio (M;i), quindi: ogni curva di domanda di moneta viene costruita assumendo che il livello del reddito nominale sia dato. è inclinata negativamente perché all aumentare del tasso di interesse gli agenti detengono meno moneta e più titoli Variazioni del livello del reddito provocano spostamenti della curva di domanda di moneta

30 Evidenza empirica è verificata la relazione negativa domanda di moneta e tasso di interesse? M d / Y = L(r+π e ) il rapporto tra domanda di moneta e reddito nominale si muove in senso inverso al tasso di interesse il reciproco del rapporto moneta reddito è pari alla velocità di circolazione della moneta VCM (che si può derivare anche dall equazione quantitativa)

31 VCM=PY/M ; Y/M M/ $Y=0,28 1/0,28=3,6(1960) M/ $Y=0,17 1/0,17=5,9 (1994) Si noti come la VCM è aumentata nel corso degli ultimi 30 anni, mentre il rapporto moneta reddito è diminuito. Gli agenti detengono meno scorte monetarie e a parità di reddito deve aumentare la loro velocità di circolazione

32 La VCM aumenta quando: Il tasso di i cresce e quindi la domanda di moneta si riduce si verificano innovazioni finanziarie (carte di credito) che permettono agli individui di ridurre la detenzione di moneta. Poiché vi è una relazione inversa tra V e M d possiamo esprimere la domanda di moneta come:

33 Mercato delle attività finanziarie Il mercato monetario e quello delle attività finanziarie sono interrelati e funzionano l uno in maniera speculare rispetto all altro. Questo significa, per esempio, che un eccesso di domanda su un mercato deve essere compensato da un eccesso di offerta sull altro mercato e viceversa. Quando il mercato monetario è in equilibrio lo è anche quello delle attività finanziarie

34 Tasso di interesse e prezzo dei titoli Supponiamo di avere titoli che garantiscono il rimborso del valore nominale di 100 dopo un anno. Il rendimento sul titolo sarà pari a : i = (100-P B ) / P B Se P B = 90, il rendimento sul titolo è l 11%, se P B aumenta a 98, il tasso di interesse è pari al 2% Ogni volta che P B il tasso di interesse e viceversa

35 Analogamente Se conosciamo il tasso di interesse possiamo derivare il prezzo dei titoli. Dalla formula precedente si ottiene: P B = 100 / (1+i) in cui ugualmente si nota la relazione inversa tra prezzo dei titoli e tasso di interesse

36 Determinazione del tasso di interesse I mercati finanziari sono in equilibrio quando si determina un tasso di interesse che renda uguali l offerta e la domanda di moneta (M= M d ) o equivalentemente B=B d Il tasso di interesse si modifica quando: varia il reddito nominale ( Y) varia l offerta di moneta (M s )

37 equilibrio Il prezzo dei titoli diminuisce, il tasso di interesse aumenta fino a che i due mercati sono in equilibrio i i 0 M S Eccesso di domanda di moneta i 1 LL Per procurarsi la moneta gli agenti devono vendere titoli Eccesso di offerta di titoli

38 Effetti di un aumento di Y sul tasso di interesse i 2 i 1 M d (Y 2 >Y 1 ) M d (Y 1 ) M Sposta la M d verso l alto e aumenta i

39 Aumento dell offerta di moneta sul tasso di interesse Un aumento dell offerta di moneta riduce il tasso di interesse i 1 i 2 M d M 1 M 2

40 Tasso di interesse reale e monetario Tasso di interesse nominale nell anno t: i t è l ammontare aggiuntivo in moneta che devo restituire sul prestito l anno prossimo. Es.: Se prendo a prestito 1 oggi devo restituire il montante (1+ i t ) euro l anno prossimo Tasso di interesse reale nell anno t: r t è l ammontare aggiuntivo in termini di beni (reale) che devo restituire l anno prossimo Es.: Se prendo oggi a prestito 1 kg. di pane dovrò restituire il montante (1+ r t ) kg. di pane l anno prossimo

41 Relazione tra r e i 1 kg. di pane costa oggi P t Per acquistare 1 kg. di pane prendo a prestito P t L anno prossimo dovrò ripagare il montante (1+i t )P t Il prezzo 1 kg. di pane l anno prossimo è P t+1 ma non possiamo osservarlo oggi; gli operatori formano l aspettativa P e t+1 sul prezzo del pane futuro Il montante monetario (1+i t )P t equivale alla seguente quantità di pane al prossimo anno: (1+i t )P t / P e t+1 Il tasso di interesse reale r t definisce in (1+r t ) quanti kg. di pane vengono restituiti l anno prossimo se si prende a prestito 1 kg. oggi Quindi: (1+ r t ) (1+i t )P t / P e t+1 (1)

42 ASPETTATIVE Relazione tra tasso di interesse reale e nominale: (1+ r t ) (1+i t )P t / P e t+1 (1) Definiamo l inflazione attesa, π e t ovvero sostituendo nella (1): (1+ r t ) (1+i t ) / (1+ π e t ) (2)

43 Approssimazione di FISHER L equazione 2 ci dà la definizione esatta di tasso di interesse reale Tuttavia quando il tasso di inflazione π e t e il tasso di interesse nominale i t sono inferiori al 20% all anno l equazione 2 può essere approssimata dalla relazione di Fisher : r t i t - π e t

44 Politica monetaria Consiste in una serie di interventi da parte delle autorità monetarie tendenti a variare l offerta di moneta politica monetaria espansiva viene attuata con operazioni di mercato aperto in cui le autorità monetarie acquistano titoli e aumentano lo stock di moneta. La domanda di titoli aumenta, il prezzo dei titoli aumenta e il tasso di interesse diminuisce

45 Politica monetaria (2) Una politica monetaria restrittiva consiste invece in una vendita di titoli (riduzione dell offerta di moneta) da parte delle autorità monetarie. L eccesso di offerta di titoli fa diminuire il prezzo dei titoli e fa aumentare il tasso di interesse. Oltre alle operazioni di mercato aperto esistono altre manovre per variare l offerta di moneta (manovra riserve obbligatorie)

46 è l offerta di moneta completamente esogena? abbiamo fino ad ora trascurato: il ruolo delle banche nel determinare l offerta di moneta il ruolo del pubblico nell influenzare l offerta di moneta Il tener conto di questi elementi rende la funzione di offerta di moneta in parte endogena e il ruolo della BC è quello di controllare M S

47 Derivazione del tasso di interesse Definiamo moneta ciò che è comunemente accettato come mezzo di pagamento. La moneta è formata dalle banconote emesse dalla Banca di emissione ma anche assegni emessi dalle banche a fronte di depositi

48 Le banche possono pertanto creare moneta I depositi creati dalle banche sono una delle fonti principali dell offerta di moneta per misurare la moneta bisogna ricordare che la moneta ha vari gradi di liquidità ed è quindi opportuna una classificazione che cominci dallo stock di moneta più liquido per passare poi ad altre forme di moneta meno liquide.

49 Base monetaria o moneta ad alto potenziale (high powered money) La base monetaria è formata dalla moneta legale sia essa detenuta dal pubblico sia dalle banche sotto forma di riserve. Indicheremo lo stock di moneta ad alto potenziale con: H= C+R

50 Espansione dei depositi Supponiamo che la BCE emetta base monetaria per 100 milioni di euro (operazione di mercato aperto acquistando titoli) il percettore dei 100 milioni di euro li deposita presso una banca (non trattiene contanti) la banca trattiene una parte di liquidità sotto forma di riserve ( θ=10%) e concede dei prestiti per 90 Chi ha ottenuto il prestito lo deposita presso una banca di seconda generazione

51 Espansione dei depositi La banca B trattiene la riserva (θ=10%) e concede prestiti per 81. I beneficiari dei nuovi prestiti depositeranno l intero ammontare presso la banca C che tratterrà anch essa la percentuale di riserve e concederà nuovi prestiti per 72,9 e così via. Quale sarà l ammontare complessivo di moneta creata?

52 Bilanci delle banche attivo Impieghi 90 riserve 10 Banca A passivo Depositi 100 Impieghi 81 riserve 9 Banca B Depositi 90 Banca C Impieghi 72,9 riserve 8,1 Depositi 81

53 Espansione dei depositi Sommiamo la creazione dei depositi da parte delle banche: ΔDEP= ,9+. è una progressione geometrica di ragione (1-θ): = 100(1+0,9+0,9 2 +0, Ogni termine è ottenuto dal precedente moltiplicando per (1- θ)

54 Sommando gli infiniti termini si ha: ΔDEP= 1-(1-θ) n /1-(1- θ) per n ΔDEP=1/ θ per deposito iniziale 1/ θ è il moltiplicatore dei depositi ed essendo θ= 0,10, il moltiplicatore =10 il deposito iniziale di 100 ha creato moneta addizionale per un valore di 1000

55 Derivazione algebrica, con l ipotesi che gli agenti trattengono moneta presso di sé Definiamo la base monetaria H=CU + R CU=contante detenuto dal pubblico definiamo l offerta di moneta: M= CU+D CU= cd H=cD+R R= θd sostituiamo: H= cd+ θd

56 Moltiplicatore depositi H=( c+θ) D o in modo equivalente: D= 1/(c+ θ)xh i depositi sono un multiplo della base monetaria. Il moltiplicatore ha ora al denominatore il rapporto contante /depositi. Se questo = 0, come nel caso precedente, allora il moltiplicatore è il reciproco del rapporto riserve/ depositi (1/ θ)

57 Moltiplicatore offerta di moneta M= CU+D M= cd+d= (1+c)D sostituendo il valore di D già trovato (D= 1/(c+ θ) H) si ha:

58 Moltiplicatore (2) L offerta di moneta è uguale al moltiplicatore per la base monetaria o moneta ad alto potenziale. Se θ=20% e il settore privato desidera detenere sotto forma di circolante il 10% dei depositi (c=0,10): moltiplicatore= M/H=1,10/0,30= 3,6 1 euro (di moneta ad alto potenziale) crea una offerta di moneta di 3,6 euro. Il moltiplicatore indica la variazione dell offerta di moneta dovuta a una variazione di 1 euro di base monetaria

59 Dipende da 2 parametri: c e θ Quanto minore c tanto più elevato sarà il moltiplicatore per un certo ammontare di base monetaria in modo simile, quanto minore θ, tanto maggiore l ammontare di depositi, tanto maggiore sarà il moltiplicatore.

60 CONCLUSIONI La scelta tra moneta e titoli dipende dalle caratteristiche dei due tipi di attività il tasso di interesse si forma nel breve periodo nel mercato delle attività finanziarie l offerta di moneta è sempre un multiplo della moneta ad alto potenziale il moltiplicatore dell offerta di moneta è >1

Economia politica. Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza Prof. Lucia Visconti Parisio a.a

Economia politica. Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza Prof. Lucia Visconti Parisio a.a Economia politica Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza Prof. Lucia Visconti Parisio a.a. 2014-2015 2015 1 Moneta e inflazione Capitolo 4 Teoria classica delle cause, degli effetti e dei costi sociali

Dettagli

La moneta. Che cos è la moneta? Le funzioni della moneta

La moneta. Che cos è la moneta? Le funzioni della moneta La moneta La definizione e le funzioni della moneta: mezzo di scambio, riserva di valore, unità di conto, mezzo per trasferire il valore nel tempo Il ruolo della banca centrale, delle banche e degli altri

Dettagli

La domanda di moneta

La domanda di moneta Corso interfacoltà in Economia Politica economica e finanza Modulo in Teoria e politica monetaria La domanda di moneta (prima parte) Giovanni Di Bartolomeo gdibartolomeo@unite.it Domanda di moneta Definizione:

Dettagli

4 LEZIONE DOMANDA DI MONETA

4 LEZIONE DOMANDA DI MONETA 4 LEZIONE DOMANDA DI MONETA PER DOMANDA DI MONETA SI INTENDE LA QUANTITÀ DI MONETA CHE GLI INDIVIDUI DETENGONO MEDIAMENTE IN FORMA LIQUIDA (MONETA LEGALE E DEPOSITI NON VINCOLATI) PER FAR FRONTE ALLE PROPRIE

Dettagli

SCHEMA delle LEZIONI della QUINTA SETTIMANA

SCHEMA delle LEZIONI della QUINTA SETTIMANA Corso di Istituzioni di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, II canale (M-Z), A.A. 2010-2011. Prof. R. Sestini SCHEMA delle LEZIONI della QUINTA SETTIMANA Corso di Macroeconomia, Corso di Laurea

Dettagli

CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA GLI STRUMENTI DI POLITICA ECONOMICA: LA POLITICA MONETARIA

CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA GLI STRUMENTI DI POLITICA ECONOMICA: LA POLITICA MONETARIA CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA 2017-2018 GLI STRUMENTI DI POLITICA ECONOMICA: LA POLITICA MONETARIA DOCENTE PIERLUIGI MONTALBANO pierluigi.montalbano@uniroma1.it POLITICHE DI VARIAZIONE DELLA SPESA: POLITICA

Dettagli

Il modello IS-LM. Alessandro Scopelliti Università di Reggio Calabria e University of Warwick.

Il modello IS-LM. Alessandro Scopelliti Università di Reggio Calabria e University of Warwick. Il modello IS-LM Alessandro Scopelliti Università di Reggio Calabria e University of Warwick alessandro.scopelliti@unirc.it 1 Equilibrio nei mercati dei beni e della moneta Nell impostazione del modello

Dettagli

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del (VERSIONE A) COGNOME NOME

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del (VERSIONE A) COGNOME NOME Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del 18.02.011 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA Corso. 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B

Dettagli

Moneta e interesse in Keynes

Moneta e interesse in Keynes Macro 5 Moneta e interesse in Keynes La teoria keynesiana della moneta e del saggio di interesse Keynes innova rispetto alla precedente teoria neoclassica (ma anche rispetto alla teoria classica ed a quella

Dettagli

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del (VERSIONE A) COGNOME NOME

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del (VERSIONE A) COGNOME NOME Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del 19.06.1012 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA Corso. 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω

Dettagli

Cosa determina l inflazione? Quali costi comporta per la società?

Cosa determina l inflazione? Quali costi comporta per la società? L INFLAZIONE E molto variabile: da periodo a periodo (negli anni 90 e inizi 2000 in Gran Bretagna è stata di circa il 2% all anno, a metà degli anni 70, misurata sull indice dei prezzi al dettaglio, è

Dettagli

L A D OMA M N A D N A A DI MO M NE N TA

L A D OMA M N A D N A A DI MO M NE N TA Economia Monetaria e dei Mercati Finanziari Lorenza Rossi 2013-20142014 LEZIONE 3 LA DOMANDA DI MONETA LA DOMANDA DI MONETA Th.Quantitativa Teoria Macro Micro Th. Keynesiana Keynes, Tobin Th. Friedman

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione

Dettagli

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA 18.06.11(VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B Ω C Ω D Ω 5) A Ω B Ω C Ω D Ω

Dettagli

ECONOMIA E POLITICA FINANZIARIA LA TEORIA DI PREFERENZA PER LA LIQUIDITÀ. Prof. Massimo Arnone

ECONOMIA E POLITICA FINANZIARIA LA TEORIA DI PREFERENZA PER LA LIQUIDITÀ. Prof. Massimo Arnone ECONOMIA E POLITICA FINANZIARIA LA TEORIA DI PREFERENZA PER LA LIQUIDITÀ Prof. Massimo Arnone massimo.arnone@uniroma1.it Anno Accademico 2017-2018 ARGOMENTI Teorie della domanda di moneta che spiegano

Dettagli

Capitolo 10. La domanda aggregata, I. Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Capitolo 10. La domanda aggregata, I. Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I 1 Il percorso La domanda aggregata, I La curva IS La croce keynesiana Il modello dei capitali di prestito La curva LM La teoria delle preferenze per la liquidità Il

Dettagli

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA 13.07.11 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B Ω C Ω D Ω 5) A Ω B Ω C Ω D Ω

Dettagli

32 L influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata

32 L influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata 32 L influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata 1 La domanda aggregata è influenzata da molti fattori, inclusi i desideri di spesa delle famiglie e delle imprese Quando i desideri

Dettagli

Università di Siena Sede di Grosseto Secondo Semestre Macroeconomia. Paolo Pin ( ) Lezione Maggio 2011

Università di Siena Sede di Grosseto Secondo Semestre Macroeconomia. Paolo Pin ( ) Lezione Maggio 2011 Università di Siena Sede di Grosseto Secondo Semestre 2010-2011 Macroeconomia Paolo Pin ( pin3@unisi.it ) Lezione 10 13 Maggio 2011 Cosa abbiamo fatto finora Considerato l equilibrio nel mercato dei beni,

Dettagli

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO MACROECONOMIA VERSIONE A COGNOME NOME MATRICOLA

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO MACROECONOMIA VERSIONE A COGNOME NOME MATRICOLA Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO MACROECONOMIA 9.11.2011 VERSIONE A COGNOME NOME MATRICOLA 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B Ω C Ω D Ω 5) A Ω B Ω C

Dettagli

Corso di Economia Politica Facoltà di Giurisprudsenza LIUC Prof.ssa Donatella Porrini a.a

Corso di Economia Politica Facoltà di Giurisprudsenza LIUC Prof.ssa Donatella Porrini a.a Corso di Economia Politica Facoltà di Giurisprudsenza LIUC Prof.ssa Donatella Porrini a.a. 2011-2012 OTTAVA LEZIONE 2 APRILE 2012 LA MONETA LA MONETA La definizione e le funzioni della moneta: mezzo di

Dettagli

6014 Principi di Economia Che cos è la moneta (Cap. 29, 30)

6014 Principi di Economia Che cos è la moneta (Cap. 29, 30) 604 Principi di Economia Che cos è la moneta (Cap. 29, 30) Moneta Insieme dei valori regolarmente utilizzati dagli individui per acquistare beni e servizi da altri individui Le 3 Funzioni della Moneta

Dettagli

Economia Politica MACRO 3

Economia Politica MACRO 3 Economia Politica MACRO 3 Sergio Vergalli vergalli@eco.unibs.it Sergio Vergalli - Macro Lez 3 1 Capitolo IV. I mercati finanziari Sergio Vergalli - Macro Lez 3 2 Sergio Vergalli - Macro Lez 3 3 1. La domanda

Dettagli

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA (VERSIONE A)

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA (VERSIONE A) Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA 30.01.13 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8) A B C D 9) A B

Dettagli

Capitolo 6. Politica monetaria e politica fiscale

Capitolo 6. Politica monetaria e politica fiscale Capitolo 6 Politica monetaria e politica fiscale Dornbusch, Fischer, Startz, Canullo, Pettenati, Macroeconomia 11e Politiche economiche I Governi e le Banche Centrali utilizzano le politiche fiscale e

Dettagli

Moneta e Inflazione. Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 30

Moneta e Inflazione. Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 30 Moneta e Inflazione Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 30 Moneta L offerta di moneta nell economia dipende dalla Banca Centrale la cui politica

Dettagli

MACROECONOMIA Del ( VERSIONE A) COGNOME NOME DOCENTE 1) A B C D

MACROECONOMIA Del ( VERSIONE A) COGNOME NOME DOCENTE 1) A B C D MACROECONOMIA Del 10.06.2015( VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA DOCENTE 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8) A B C D 9) A B C D 10) A B C D 11) A B C D 12) A

Dettagli

Il modello AD-AS. Modello semplice

Il modello AD-AS. Modello semplice Il modello AD-AS Modello semplice Introduciamo i prezzi Fino ad ora abbiamo ipotizzato che i prezzi fossero dati e costanti. Si trattava di una ipotesi semplificatrice che poteva valere nel breve periodo.

Dettagli

Capitolo IV. I mercati finanziari

Capitolo IV. I mercati finanziari Capitolo IV. I mercati finanziari Che cosa studieremo in questa lezione? La domanda di moneta La determinazione del tasso di interesse nell ipotesi che l offerta di moneta sia sotto il controllo della

Dettagli

Livello del reddito e moltiplicatore Domanda e offerta di moneta

Livello del reddito e moltiplicatore Domanda e offerta di moneta ISPI MACROECONOMIA Lezioni 5 e 6 Livello del reddito e moltiplicatore Domanda e offerta di moneta Antonella Mori Macroeconomia 1 Agenda 1. La determinazione del livello del reddito e il moltiplicatore

Dettagli

Il Sistema Monetario

Il Sistema Monetario Il Sistema Monetario Obiettivo: studiare il ruolo della moneta nel sistema economico e come le variazioni della quantità di moneta condizionino altre variabili del sistema economico quali inflazione, tasso

Dettagli

Capitolo 19: Offerta e domanda di moneta (approfondimento)

Capitolo 19: Offerta e domanda di moneta (approfondimento) MACROECONOMICS N. GREGORY MANKIW MARK P. TAYLOR Capitolo 19: Offerta e domanda di moneta (approfondimento) Prof. Lucia Visconti Parisio Sommario Offerta di moneta In che modo il sistema bancario genera

Dettagli

Economia Politica. Appunti delle lezioni Massimo Carboni. Cause e costi dell inflazione

Economia Politica. Appunti delle lezioni Massimo Carboni. Cause e costi dell inflazione Economia Politica Appunti delle lezioni Massimo Carboni Cause e costi dell inflazione Cause e costi dell inflazione Inquadramento generale In questa Unità prenderemo in esame la relazione tra crescita

Dettagli

Banca Centrale, moneta e credito

Banca Centrale, moneta e credito Banca Centrale, moneta e credito La moneta: cosa sappiamo già che cos è La moneta è un bene comunemente accettato come mezzo di scambio e pagamento. Deve avere come caratteristiche: facile trasferibilità,

Dettagli

ECONOMIA E POLITICA FINANZIARIA LA TEORIA QUANTITATIVA DELLA MONETA. Prof. Massimo Arnone

ECONOMIA E POLITICA FINANZIARIA LA TEORIA QUANTITATIVA DELLA MONETA. Prof. Massimo Arnone ECONOMIA E POLITICA FINANZIARIA LA TEORIA QUANTITATIVA DELLA MONETA Prof. Massimo Arnone massimo.arnone@uniroma1.it Anno Accademico 2017-2018 ARGOMENTI Teorie della domanda di moneta che spiegano come

Dettagli

MATRICOLA. Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA del (VERSIONE A) COGNOME NOME 1) A B C D 2) A B C D

MATRICOLA. Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA del (VERSIONE A) COGNOME NOME 1) A B C D 2) A B C D Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA del 12.09.2012 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8)

Dettagli

Il modello IS-LM Lezione Capitolo 26

Il modello IS-LM Lezione Capitolo 26 Il modello IS-LM Lezione 3.1 - Capitolo 26 Chiara Falco chiara.falco@unimib.it Universitá degli Studi di Milano-Bicocca Scienze dell organizzazione a.a. 2017-2018 1 / 27 Outline 1 Introduzione 2 La curva

Dettagli

Politica Economica dell'unione Europea MODELLO IS -LM. Prof. Roberto Lombardi

Politica Economica dell'unione Europea MODELLO IS -LM. Prof. Roberto Lombardi Politica Economica dell'unione Europea MODELLO IS -LM Prof. Roberto Lombardi IS - LM Modello di equilibrio di breve periodo La moneta ha un ruolo determinante per la qualificazione del reddito e dell occupazione.

Dettagli

Risparmi e Investimento

Risparmi e Investimento Risparmi e Investimento Consideriamo un economia chiusa: Y = C + I + G = Y C G = I = S = I S = S pr + S pa = (Y T C) + (T G) = I I mercati finanziari coordinano il risparmio e l investimento del sistema

Dettagli

SECONDA PROVA PARZIALE DI MACROECONOMIA Del 1 Giugno 2015 (VERSIONE C) CLEC COGNOME NOME

SECONDA PROVA PARZIALE DI MACROECONOMIA Del 1 Giugno 2015 (VERSIONE C) CLEC COGNOME NOME SECONDA PROVA PARZIALE DI MACROECONOMIA Del 1 Giugno 2015 (VERSIONE C) CLEC COGNOME NOME MATRICOLA 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8) A B C D 9) A B C D 10)

Dettagli

MATRICOLA. Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA del (VERSIONE A) COGNOME NOME 1) A B C D 2) A B C D

MATRICOLA. Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA del (VERSIONE A) COGNOME NOME 1) A B C D 2) A B C D Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA del 13.02.2013 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8)

Dettagli

Il mercato della moneta

Il mercato della moneta Il mercato della moneta Politica Economica (a.a. 2014-2015) Lavinia Rotili Università di Roma, Sapienza 3 Marzo 2015 Lavinia Rotili (Sapienza) Il mercato della moneta 3 Marzo 2015 1 / 22 Gli ingredienti

Dettagli

I ESERCITAZIONE MACROECONOMIA

I ESERCITAZIONE MACROECONOMIA I ESERCITAZIONE MACROECONOMIA Il debito pubblico Definizione Perché si rapporta il debito pubblico con il PIL? L interpretazione ricardiana del debito pubblico Il debito pubblico italiano Da cosa dipende

Dettagli

Krugman et al., L ESSENZIALE DI ECONOMIA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2007

Krugman et al., L ESSENZIALE DI ECONOMIA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2007 1 Attenzione! Il profitto per unità di prodotto può variare perché 1. a parità di costo (per unità di prodotto) varia il prezzo (per unità di prodotto) Ci si muove LUNGO la curva OA Oppure perchè 2. a

Dettagli

Doman ma da d di mo neta t, a offe f rta t di mo neta t e de d te t rminazio z ne de d l livello l de d i pr p ezzi z

Doman ma da d di mo neta t, a offe f rta t di mo neta t e de d te t rminazio z ne de d l livello l de d i pr p ezzi z INFLAZIONE : CAUSE e COSTI INFLAZIONE : aumento generalizzato dei prezzi. DEFLAZIONE : diminuzione generalizzata dei prezzi. Fonte di problemi per difficoltà di recuperare i costi di produzione con conseguenti

Dettagli

Il mercato dei beni e la curva IS

Il mercato dei beni e la curva IS Il mercato dei beni e la curva IS L equilibrio sul mercato dei beni attraverso la condizione di uguaglianza tra produzione, Y, e domanda, Z, è definito dalla relazione IS. Assumendo che il consumo sia

Dettagli

Il Modello IS-LM chiuso

Il Modello IS-LM chiuso Lezione 4.1 Il Modello IS-LM chiuso Sir John Richard Hicks Nel 1937 formalizzò il sistema keynesiano elaborando uno schema che considera congiuntamente gli aspetti reali e monetari attraverso due curve

Dettagli

Il modello IS-LM. Politica Economica (a.a ) Lavinia Rotili. Università di Roma, Sapienza. 4 Marzo 2015

Il modello IS-LM. Politica Economica (a.a ) Lavinia Rotili. Università di Roma, Sapienza. 4 Marzo 2015 Il modello IS-LM Politica Economica (a.a. 2014-2015) Lavinia Rotili Università di Roma, Sapienza 4 Marzo 2015 Lavinia Rotili (Sapienza) Il modello IS-LM 4 Marzo 2015 1 / 28 Il modello IS-LM, Cap.5 Blanchard

Dettagli

Economia Politica. Appunti delle lezioni Massimo Carboni. Influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata

Economia Politica. Appunti delle lezioni Massimo Carboni. Influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata Economia Politica Appunti delle lezioni Massimo Carboni Influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata Inquadramento generale In questa unità prendiamo in esame i meccanismi attraverso

Dettagli

Spesa effettiva e spesa programmata Nella Teoria Generale Keynes ha ipotizzato che il reddito totale prodotto da un economia nel breve periodo sia

Spesa effettiva e spesa programmata Nella Teoria Generale Keynes ha ipotizzato che il reddito totale prodotto da un economia nel breve periodo sia Spesa effettiva e spesa programmata Nella Teoria Generale Keynes ha ipotizzato che il reddito totale prodotto da un economia nel breve periodo sia determinato in larga misura dalla domanda La spesa effettiva

Dettagli

Economia Politica e Istituzioni Economiche

Economia Politica e Istituzioni Economiche Economia Politica e Istituzioni Economiche Barbara Pancino Lezione 6 I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM Il mercato dei beni e la curva IS L equilibrio sul mercato dei beni attraverso

Dettagli

IL MERCATO DELLA MONETA

IL MERCATO DELLA MONETA Politica Economica A.A. 2016-2017 IL MERCATO DELLA MONETA Prof. Marco Mele UNINT UNITE mail: marco.mele@unint.eu dott.ssa Cristiana Fiorelli Ph.D student in GIASDI mail: cfiorelli@unite.it DISCLAIMER Le

Dettagli

La domanda aggregata in una. economia aperta. Capitolo 12. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 12: La domanda aggregata in una

La domanda aggregata in una. economia aperta. Capitolo 12. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 12: La domanda aggregata in una Capitolo 12 La domanda aggregata in una 1 Il percorso La domanda aggregata in una economia aperta Modello di Mundell-Fleming. Studio della domanda aggregata in una : o Commercio internazionale o Movimenti

Dettagli

Capitolo 19. La moneta e la politica monetaria

Capitolo 19. La moneta e la politica monetaria Capitolo 19 La moneta e la politica monetaria Aggregati monetari La moneta svolge 3 funzioni: È unità di conto È mezzo di pagamento È riserva di valore Nelle moderne economie il compito di fornire i mezzi

Dettagli

Variazioni dei tassi di interesse

Variazioni dei tassi di interesse Variazioni dei tassi di interesse Determinanti della domanda di attività Un attività è un bene che incorpora un valore. Posto di fronte alla questione se comprare e conservare un attività, o se acquistare

Dettagli

La domanda di moneta 1

La domanda di moneta 1 1 La domanda di moneta La domanda di moneta La domanda di moneta dipende da due determinanti: dal livello delle transazioni dal suo costo opportunità (perdita di interessi e profitti derivanti da impieghi

Dettagli

Il modello IS-LM in formule

Il modello IS-LM in formule Il modello IS-LM in formule Per derivare esplicitamente la curva IS: Bisogna esplicitare una forma funzionale per il consumo: E per l investimento: Per ricavare la curva IS, bisogna sostituire la funzione

Dettagli

i-x_1-179_imbriani_07.qxp :10 Pagina V Indice

i-x_1-179_imbriani_07.qxp :10 Pagina V Indice i-x_1-179_imbriani_07.qxp 20-04-2007 11:10 Pagina V 3 CAPITOLO 1 Introduzione alla macroeconomia 3 1.1 L oggetto della macroeconomia 5 1.2 Dalla microeconomia alla macroeconomia 6 1.3 La produzione e la

Dettagli

Alcuni temi introduttivi

Alcuni temi introduttivi xiii Alcuni temi introduttivi 1 Ca p i t o l o 1 Introduzione alla macroeconomia, la contabilità nazionale 1 1.1 L oggetto della macroeconomia 2 1.2 Il metodo della teoria macroeconomica 3 1.3 Dalla microeconomia

Dettagli

Il mercato della moneta

Il mercato della moneta Il mercato della moneta Domanda e offerta di moneta. Mario Sportelli Dipartimento di Matematica Università degli Studi di Bari Via E. Orabona, 4 I-70125 Bari (Italy) (Tel.: +39 (0)99 7720 626; fax: +39

Dettagli

Il mercato monetario e la curva LM

Il mercato monetario e la curva LM Corso di Politica Economica Esercitazione n. 2 16 marzo 2017 Il mercato monetario e la curva LM Dott. Walter Paternesi Meloni walter.paternesi@uniroma3.it Domanda di moneta (approccio Keynesiano) Motivo

Dettagli

UD 8.2. Cause e costi dell inflazione

UD 8.2. Cause e costi dell inflazione UD 8.2. Cause e costi dell inflazione Inquadramento generale In questa Unità prenderemo in esame la relazione tra crescita della quantità di moneta in circolazione e tasso di variazione dei prezzi. Nella

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI MACROECONOMIA - Anno accademico , I semestre

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI MACROECONOMIA - Anno accademico , I semestre UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI MACROECONOMIA - Anno accademico 2016-2017, I semestre Esercitazione (seconda parte del programma), 12.12.2016. PARTE A)

Dettagli

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del (VERSIONE A) COGNOME NOME

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del (VERSIONE A) COGNOME NOME Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del 29.04.11 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA Corso. 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B

Dettagli

I mercati finanziari. Lezione 6 (BAG cap. 4)

I mercati finanziari. Lezione 6 (BAG cap. 4) Lezione 6 (BAG cap. 4) I mercati finanziari Corso di Macroeconomia Prof. Alessandro Flamini, Università di Pavia Prof. Marcello Spanò, Università dell Insubria I mercati finanziari 1. La domanda di moneta

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTA' DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA in ECONOMIA E COMMERCIO TESI DI LAUREA in POLITICA ECONOMICA IL DEBITO PUBBLICO: CRISI FINANZIARIA DEGLI STATI SOVRANI Relatore Candidato

Dettagli

Macroeconomia. Lezione n. 5 Moneta e inflazione. Luca Deidda. UNISS, CRENoS, DiSEA. Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 1 / 19

Macroeconomia. Lezione n. 5 Moneta e inflazione. Luca Deidda. UNISS, CRENoS, DiSEA. Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 1 / 19 Macroeconomia Lezione n. 5 Moneta e inflazione Luca Deidda UNISS, CRENoS, DiSEA Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 1 / 19 Scaletta della lezione Definizione di inflazione Sistemi di calcolo Deflatore del

Dettagli

Modello delle fluttuazioni

Modello delle fluttuazioni Lezione 24 1 Modello delle fluttuazioni Vediamo in questa lezioni il modello delle fluttuazioni economiche proposto dal testo. Il modello si basa su due relazioni: la curva della domanda aggregata e la

Dettagli

I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM

I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM Attività di tutoring per il corso di Economia Politica CdL Giurisprudenza Appunti su I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM 1 2 OBIETTIVO: Fornire uno schema concettuale per analizzare

Dettagli

Il sistema finanziario cap.10

Il sistema finanziario cap.10 10-5-2017 Il sistema finanziario cap.10 Svolge la funzione di trasferire risorse finanziarie ai soggetti che ne dispongono a quelli che le impiegano Strumenti finanziari principali (par. 10.2.1) Strumenti

Dettagli

Lezione 14. L equilibrio del sistema finanziario

Lezione 14. L equilibrio del sistema finanziario Lezione 14. L equilibrio del sistema finanziario Quattro mercati: titoli, credito, moneta e liquidità bancaria. Le variazioni dei tassi nei mercati in disequilibrio alterano le condizioni di domanda e

Dettagli

UD Influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata

UD Influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata UD 10.2. Influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata Inquadramento generale In questa unità prendiamo in esame i meccanismi attraverso i quali la politica pubblica, sia monetaria

Dettagli

Macroeconomia IS LM. SPBO Unibo. Carmine Guerriero

Macroeconomia IS LM. SPBO Unibo. Carmine Guerriero Macroeconomia IS LM SPBO Unibo Carmine Guerriero c.guerriero@unibo.it L4 Cosa Abbiamo Fatto L equilibrio nel mercato dei beni: Offerta = Domanda Investimenti = Risparmio L equilibrio nel mercato finanziario

Dettagli

ECONOMIA POLITICA II - ESERCITAZIONE 2 Il mercato dei beni Il mercato della moneta

ECONOMIA POLITICA II - ESERCITAZIONE 2 Il mercato dei beni Il mercato della moneta ECONOMIA POLITICA II - ESERCITAZIONE 2 Il mercato dei beni Il mercato della moneta Esercizio. Equilibrio sul mercato dei beni Supponete che un economia sia descritta nel modo seguente: le famiglie consumano

Dettagli

SCHEMA delle LEZIONI della QUARTA SETTIMANA

SCHEMA delle LEZIONI della QUARTA SETTIMANA Corso di Istituzioni di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, II canale (M-Z), A.A. 2010-2011. Prof. R. Sestini SCHEMA delle LEZIONI della QUARTA SETTIMANA Corso di Macroeconomia, Corso di Laurea

Dettagli

Capitolo 26. L equilibrio macroeconomico nel modello IS-LM

Capitolo 26. L equilibrio macroeconomico nel modello IS-LM Capitolo 26 L equilibrio macroeconomico nel modello IS-LM Argomenti Costruzione del modello IS-LM Le politiche monetarie e fiscali Costruzione del modello IS-LM Definizioni La divulgazione in forma semplice

Dettagli

Economia Politica II Lezione 9. Sergio Vergalli

Economia Politica II Lezione 9. Sergio Vergalli Economia Politica II Lezione 9 Sergio Vergalli vergalli@eco.unibs.it 1 1. La domanda di moneta La moneta può essere usata per transazioni, ma non paga interessi. In realtà ci sono due tipi di moneta: il

Dettagli

SCHEMA delle LEZIONI della QUARTA SETTIMANA

SCHEMA delle LEZIONI della QUARTA SETTIMANA Corso di Istituzioni di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, II canale (M-Z), A.A. 2010-2011. rof. R. Sestini SCHEMA delle LEZIONI della QUARTA SETTIMANA Corso di Macroeconomia, Corso di Laurea

Dettagli

Capitolo 5. Moneta, interesse e reddito

Capitolo 5. Moneta, interesse e reddito Capitolo 5 Moneta, interesse e reddito Funzione di investimento Nel modello reddito-spesa del Cap.4 abbiamo ipotizzato che gli investimenti fossero una variabile esogenamente determinata: I I In realtà,

Dettagli

Capitolo 4. Moneta, tassi di interesse e tassi di cambio. preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi)

Capitolo 4. Moneta, tassi di interesse e tassi di cambio. preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi) Capitolo 4 Moneta, tassi di interesse e tassi di cambio preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi) Anteprima Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta di moneta La domanda di

Dettagli

Economia Politica. Appunti delle lezioni Massimo Carboni. Il sistema monetario

Economia Politica. Appunti delle lezioni Massimo Carboni. Il sistema monetario Economia Politica Appunti delle lezioni Massimo Carboni Il sistema monetario Moneta e prezzi nel lungo periodo Questo modulo si occupa dei problemi della moneta e dei prezzi nel lungo periodo. Prenderemo

Dettagli

Obiettivi principali della politica monetaria

Obiettivi principali della politica monetaria Politica monetaria Obiettivi principali della politica monetaria stabilità monetaria interna (controllo dell inflazione) stabilità monetaria esterna (stabilità del cambio e pareggio della BdP) ma a effetti

Dettagli

Macroeconomia FACOLTA DI ECONOMIA, BOLOGNA, CLAMM appello del 22/12/2011 Cognome Nome Matricola

Macroeconomia FACOLTA DI ECONOMIA, BOLOGNA, CLAMM appello del 22/12/2011 Cognome Nome Matricola Macroeconomia FACOLTA DI ECONOMIA, BOLOGNA, CLAMM appello del 22/12/2011 Cognome Nome Matricola N.B. i compiti senza cognome, nome e numero di matricola sono nulli. Tempo a disposizione: 60 minuti. Rispondete

Dettagli

Economia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 4

Economia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 4 Economia Politica e Istituzioni Economiche Barbara Pancino Lezione 4 La domanda di moneta Come allocare la ricchezza finanziaria risparmiata? La moneta può essere usata per transazioni, ma non paga interessi.

Dettagli

Politica economica Paolo Paesani A.A DOMANDE DI RIPASSO

Politica economica Paolo Paesani A.A DOMANDE DI RIPASSO Capitolo 6 Politica economica Paolo Paesani A.A. 2018-2019 DOMANDE DI RIPASSO 1. Illustrare in dettaglio le funzioni della moneta chiarendo: il significato del termine numerario, la differenza tra mezzo

Dettagli

Economia Politica. Appunti delle lezioni Massimo Carboni. Risparmio, investimento e sistema finanziario

Economia Politica. Appunti delle lezioni Massimo Carboni. Risparmio, investimento e sistema finanziario Economia Politica Appunti delle lezioni Massimo Carboni Risparmio, investimento e sistema finanziario Inquadramento generale In questa unità didattica analizzeremo come i risparmi delle famiglie affluiscono

Dettagli

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio.

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. Domande a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione

Dettagli

I MERCATI FINANZIARI

I MERCATI FINANZIARI I MERCATI FINANZIARI DOVE SIAMO DIRETTI Siamo ancora nel breve periodo,abbiamo studiato il mercato dei beni con il suo equilibrio (IS). ADESSO STUDIAMO I MERCATI FINANZIARI ED IL SUO EQUILIBRIO (LM). I

Dettagli

6014 Principi di Economia Domanda e Offerta aggregate (Cap. 33)

6014 Principi di Economia Domanda e Offerta aggregate (Cap. 33) 614 Principi di Economia Domanda e Offerta aggregate (Cap. 33) Fluttuazioni Cicliche Modello di domanda e offerta aggregate Utilizzato per spiegare fluttuazioni cicliche Breve periodo, dove non vige dicotomia

Dettagli

Blanchard, Macroeconomia, Il Mulino Capitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM

Blanchard, Macroeconomia, Il Mulino Capitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM Capitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM 1. Il mercato dei beni e la curva IS L equilibrio sul mercato dei beni attraverso la condizione di uguaglianza tra produzione, Y,

Dettagli

Modulo in Teoria e politica monetaria: Sintesi

Modulo in Teoria e politica monetaria: Sintesi Corso di laurea interfacoltà in Economia Politica economica e finanza Modulo in Teoria e politica monetaria: Sintesi Giovanni Di Bartolomeo gdibartolomeo@unite.it http://dibartolomeo.comunite.it Funzioni

Dettagli

Macroeconomia (Primo Modulo)

Macroeconomia (Primo Modulo) Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza Corso di Laurea in ECONOMIA Macroeconomia (Primo Modulo) I mercati finanziari Capitolo 4 2 I MERCATI FINANZIARI OBIETTIVO: SPIEGARE COME SI DETERMINANO I

Dettagli

Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 10

Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 10 Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 10 Sistema monetario Mankiw, Capitolo 29 La moneta Significato della moneta L insieme dei valori che vengono utilizzati regolarmente dagli individui di un

Dettagli

Economia e Politica Monetaria. La domanda di moneta

Economia e Politica Monetaria. La domanda di moneta Economia e Politica Monetaria 1 La domanda di moneta La velocità della moneta e l equazione degli scambi 2 M P Y PY V = offerta di moneta = livello dei prezzi = produzione aggregata (PIL reale, reddito)

Dettagli