Area di rischio/opportunità. negat iva. negat iva

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1 Sommario Prima di iniziare l'attività Le esperienze personali Competenze tecniche Fonti di opportunità innovative Valutare gli atteggiamenti L'idea imprenditoriale La scelta della forma giuridica PRIMA DI INIZIARE L ATTIVITÀ La maggior parte di coloro che desiderano mettersi in proprio si preoccupano dei rischi collegati all'intrapresa di un'attività indipendente. I rischi sono sempre più difficili da superare quando costituiscono delle incognite rispetto al caso in cui si sia chiaramente identificato di che cosa si tratti. La tabella che segue ha la funzione di valutare con facilità i vantaggi e i rischi cui si va incontro intraprendendo una propria attività. In essa vengono suggerite quattro categorie di rischi: finanziario; di carriera; familiare; personale. Area di rischio/opportunità Finanziario Carriera Familiare Personale Eventualità Positiva negat iva Positi va negat iva Positi va negati va Positi va negati va 1. Influenza 2. Avvenimenti probabili 3. Lati positivi o no Conseguenze Minacce Opportunità In tal modo è possibile identificare delle opportunità considerevoli: 1. Influenza Che cosa potrebbe succedere, quale conseguenza della vostra nuova iniziativa imprenditoriale? In tabella si possono elencare tali fatti e la probabilità che accadano (bassa, media, alta); 2. Avvenimenti probabili Che conseguenze potrebbero prevenire da un eventuale successo della vostra attività? Avrebbero un peso modesto o sarebbero consistenti in senso positivo o negativo?

2 3. Conseguenze Quali sono i lati positivi (o negativi) rispetto alle conseguenze? Evidentemente se i lati positivi sono modesti rispetto a influenze modeste, si dovrà riflettere sull'opportunità di intraprendere l'iniziativa. Nell'individuare le principali minacce ed opportunità può essere utile considerare quanto segue: Rischi ed opportunità finanziari Considerate i costi probabili del progetto e le conseguenze che esso avrà sui vostri guadagni, nel breve termine. Quale saranno i riflessi delle garanzie che sareste chiamati a prestare ai finanziatori? Quali conseguenze potrebbero avere delle vendite maggiori o minori? Quale potrebbe essere l'effetto dell'unicità del vostro prodotto o della sua mancanza di caratteristiche esclusive? Qual è l'effetto di mercato maggiore/minore, sia nazionale, sia verso l'estero? Che conseguenze potranno esserci a livello pensionistico? Quali vantaggi - o svantaggi - fiscali potreste ottenere? Nell'individuare le principali minacce ed opportunità può essere utile considerare quanto segue: Rischi ed opportunità di carriera Se l'esperienza non dovesse dare i risultati sperati, sareste in grado di riprendere il vostro posto come dipendente? Il vostro lavoro vi soddisfa, e perché? Se lo cambiaste ne avreste dei vantaggi o degli svantaggi (ad esempio, le vostre capacità risulterebbero meglio vendibili)? Rischi/opportunità familiari In che termini il progetto influirà sulla vostra famiglia? Dovrete traslocare? L'impegno in tempo vi creerà dei problemi? Offrirà a voi e al vostro coniuge l'opportunità di lavorare insieme? Quali sarebbero le conseguenze di un risultato negativo? Nell'individuare le principali minacce ed opportunità può essere utile considerare quanto segue: Rischi - opportunità personali La prospettiva di lavorare in proprio è qualcosa che vi stimola? Siete in grado di immaginarvi come fare fronte alle esigenze del successo? Sapete resistere al pensiero di un possibile fallimento? Con questo tipo di analisi sarà possibile avere un quadro molto più preciso dei campi potenzialmente validi per la futura attività. Si possono così prendere in considerazione i "rischi" e cercare di immaginare quali interventi sono adottabili per ridurli ad un livello accettabile; allo stesso modo si possono affrontare le "opportunità" per individuare le iniziative da attuare per aumentare le probabilità che si verifichino.

3 LE ESPERIENZE PERSONALI Nella scelta dell'individuo di intraprendere la carriera di imprenditore, riveste un ruolo fondamentale l'incidenza delle esperienze lavorative precedenti. La vicinanza e il continuo contatto con attività imprenditoriali può portare il futuro imprenditore ad apprezzarne le caratteristiche e a considerare in maniera positiva le sfide e gli stimoli che un lavoro autonomo può offrire. Questo può consentire di conoscere meglio i benefici, non solo economici, legati a tale attività. La costante esposizione a modelli di riferimento imprenditoriali, può favorire un cambiamento dei valori personali, favorire la percezione di fattibilità come potenziale imprenditore, indurre ad avere maggiore fiducia nelle proprie capacità. In questo senso, le piccole imprese, così come le iniziative formative mirate sui temi della cultura imprenditoriale, costituiscono un importante stimolo per valorizzare il ruolo dell'imprenditore. Peraltro, le precedenti esperienze di lavoro rivestono una funzione fondamentale anche nella formazione delle conoscenze di settore dell'imprenditore e, in generale, nella predisposizione di un network che faciliti in futuro la realizzazione dell'idea imprenditoriale. Spesso i nuovi esercizi imprenditoriali vengono avviati nello stesso ramo di attività di imprese in cui sono state maturate precedenti esperienze. In sintesi, le precedenti esperienze di lavoro costituiscono una fonte di business idea e creano condizioni che ne facilitano la realizzazione: sensibilità, conoscenze e competenze gestionali maturate durante le precedenti esperienze lavorative possono essere utilizzate sia nella messa a punto del progetto, sia nella gestione della nuova impresa una volta che sia stata avviata. È opportuno sottolineare che, a differenza di quanto accade per le conoscenze di settore, le competenze gestionali sono trasferibili e utilizzabili anche al di fuori dei confini settoriali; parimenti, se non si posseggono tali competenze, si possono acquisire o attraverso la formazione specifica, o associando altre persone al progetto imprenditoriale, o assumendo personale in grado di apportarle. Non a caso, le nuove imprese di successo, sono solitamente caratterizzate dalla presenza di un imprenditore o di un gruppo di lavoro con un equilibrato insieme di competenze. COMPETENZE TECNICHE Qualunque possa essere lo stimolo grazie al quale si giunge alla creazione dell'impresa, il successo dell'idea imprenditoriale è rappresentato dalla presenza di fattori quali: competenze tecniche, capacità organizzative, gestione dei rapporti interpersonali, che solo la figura dell'imprenditore può essere in grado di offrire. Il primo passo da compiere è la razionalizzazione di queste caratteristiche, condotta attraverso il riconoscimento e la conseguente messa a fuoco in base alle tre dimensioni fondamentali che si trovano in ciascuno di noi: le competenze; le capacità; gli atteggiamenti.

4 In primo luogo vi è il mondo delle competenze, fatto soprattutto di informazioni: tecniche (come funziona un microchip?); gestionali (quali forme contrattuali possono essere offerte ai collaboratori?); commerciali (conviene uno spot per la pubblicità del prodotto x?). Di conseguenza, un buon imprenditore deve possedere: una solida formazione di base; sviluppare peculiari caratteristiche quali la capacità di conservare ed estendere buone relazioni sociali, (attraverso partecipazione, motivazione e massima considerazione di clienti e risorse umane); leadership; flessibilità operativa; capacità di integrazione; immaginazione e problem solving; orientamento al cambiamento; alla crescita e alla indipendenza; fiducia in sé; desiderio di responsabilità; capacità di valutazione nonché di assunzione del rischio. L'atteggiamento nei confronti del lavoro sarà, inoltre, caratterizzato da intraprendenza e spirito di iniziativa, creatività e sensibilità all'innovazione, autonomia e capacità di reazioni positive a eventi negativi. Si tratta, quindi, di un insieme di caratteristiche e di atteggiamenti personali alquanto complesso, che richiede capacità introspettiva e volontà di miglioramento. FONTI DI OPPORTUNITA' INNOVATIVE La posizione di leadership di un settore può essere conquistata grazie all'innovazione sulla quale un'impresa basa il suo successo; per quanto grande essa sia, prima o poi l'imitazione dei concorrenti, i cambiamenti nei gusti dei consumatori, e altro ancora, mineranno più o meno lentamente il vantaggio inizialmente acquisito. Tale vantaggio può quindi essere mantenuto grazie alla continua introduzione di innovazioni e cambiamenti più o meno marginali. Come è possibile essere sistematici nella propria capacità di individuare opportunità di innovazione? Un importante contributo può essere fatto monitorando in modo costante le possibili fonti di opportunità innovative: L'evoluzione scientifica e tecnologica; L'evoluzione demografica e sociale; L'evoluzione in atto nelle risorse naturali e ambientali; Gli "anelli mancanti". L evoluzione scientifica e tecnologica Di tutte le possibili fonti di opportunità innovative, questa è senza dubbio quella che può dare i maggiori frutti ma che, nel contempo, risulta la più imprevedibile e difficile da gestire. Le innovazioni basate su scoperte scientifiche sono, infatti, caratterizzate da lunghi tempi di introduzione e spesso coinvolgono tecnologie e tecniche anche molto differenti tra loro.

5 Un altro aspetto critico delle innovazioni basate sulla tecnologia è rappresentato dalla reale accettazione da parte del mercato. A differenza delle innovazioni che si ispirano a bisogni già espressi dal mercato, le innovazioni technology push conducono a prodotti che, pur essendo sofisticati dal punto di vista tecnologico, potrebbero anche non essere accettate dagli utilizzatori. Se a volte le innovazioni basate sulla tecnologia non incontrano le esigenze del mercato, altre volte le potenzialità di mercato superano anche le più ottimistiche previsioni. Contrariamente a quanto si pensa, la sottovalutazione delle potenzialità di mercato di un nuovo prodotto può essere, per l'innovatore, altrettanto pericolosa di una sopravalutazione, in quanto apre la strada a concorrenti che, invece, hanno capitola reale portata dell'innovazione. L'evoluzione demografica e sociale L'evoluzione qualitativa e quantitativa della popolazione costituisce una continua fonte di ispirazione per la messa a punto di innovazioni domand pull. Questo tipo di innovazioni, proprio perché ispirato a bisogni già espressi dal mercato, è considerevolmente meno rischioso rispetto alle innovazioni technology push già descritte. Con evoluzione demografica si intendono i cambiamenti che intervengono nella popolazione in termini di ampiezza delle diverse fasce di età, di livelli di reddito, di istruzione e di occupazione. I fenomeni demografici possono anche conoscere cambiamenti relativamente rapidi. Per quanto rapidi possano essere, tuttavia, i fenomeni demografici manifestano i loro effetti sulla domanda in periodi di tempo piuttosto lunghi, e implicano conseguenze di solito facilmente prevedibili. Il numero di nati in un determinato anno, ad esempio, determina il numero di bambini che ricorreranno all'istruzione elementare cinque anni dopo e il numero di adolescenti che vorranno comprare abbigliamento casual quindici anni dopo. L'analisi dell'evoluzione demografica costituisce quindi un'ottima fonte di ispirazione per l'imprenditore attento. L'evoluzione nelle risorse naturali e ambientali Negli ultimi anni i vincoli ambientali si sono fatti sentire in modo sempre più stringente sia nei paesi economicamente avanzati che in quelli meno sviluppati. I problemi nascono fondamentalmente da due fronti: da un lato dalle giustificate e crescenti preoccupazioni generate dal progressivo inquinamento dell'ambiente e dall'altro dall'andamento crescente, anche se alterno, dal costo delle materie prime e delle risorse energetiche. Sebbene possa sembrare difficile vedere nell'inquinamento e nella crisi energetica una fonte di opportunità, la presenza di vincoli nell'utilizzo delle risorse naturali apre la strada a tutta una serie di nuovi prodotti e servizi. Gli anelli mancanti Con "anelli mancanti" si intendono tutte le incongruenze, le discrepanze e gli inconvenienti che incontriamo nel lavoro, durante il tempo libero e nella vita di tutti i giorni.

6 Spesso "anelli mancanti" si manifestano in seguito all'affermazione di importanti innovazioni per le quali non sono ancora stati messi a punto tutti gli elementi necessari per un loro pieno sfruttamento. L'analisi dei bisogni e del comportamento di acquisto dei consumatori costituisce un'ulteriore opportunità per individuare altri anelli mancanti. VALUTARE GLI ATTEGGIAMENTI Qualunque possa essere lo stimolo grazie al quale si giunge alla creazione dell'impresa, il successo dell'idea imprenditoriale è rappresentato dalla presenza di fattori quali: competenze tecniche, capacità organizzative, gestione dei rapporti interpersonali, che solo la figura dell'imprenditore può essere in grado di offrire. Di conseguenza, un buon imprenditore deve possedere: una solida formazione di base; sviluppare peculiari caratteristiche quali la capacità di conservare ed estendere buone relazioni sociali, (attraverso partecipazione, motivazione e massima considerazione di clienti e risorse umane); leadership; flessibilità operativa; capacità di integrazione; immaginazione e problem solving; orientamento al cambiamento, alla crescita e alla indipendenza; fiducia in sé; desiderio di responsabilità; capacità di valutazione nonché di assunzione del rischio. L'atteggiamento nei confronti del lavoro sarà, inoltre, caratterizzato da: intraprendenza e spirito di iniziativa; creatività e sensibilità all'innovazione; autonomia e capacità di reazioni positive a eventi negativi. Si tratta, quindi, di un insieme di caratteristiche e di atteggiamenti personali alquanto complesso, che richiede capacità introspettiva e volontà di miglioramento. Il primo passo da compiere è la razionalizzazione di queste caratteristiche, condotta attraverso il riconoscimento e la conseguente messa a fuoco in base alle tre dimensioni fondamentali che si trovano in ciascuno di noi: le competenze; le capacità; gli atteggiamenti. In tale ottica, un ruolo particolarmente importante è rivestito dalla capacità di valutare gli atteggiamenti di fondo, come ad esempio: Come affrontiamo le difficoltà quotidiane (con larghezza di vedute e con obiettività o "con il paraocchi", cercando di mascherare gli ostacoli?); Come affrontiamo noi stessi (siamo più inclini a contare sulle nostre forze, o siamo in grado di delegare le responsabilità? Prediligiamo la responsabilità o la sicurezza?); Come prendiamo gli altri (tra potere e persuasione, partecipazione e autorità, espansività e riservatezza).

7 In proposito, è da sottolineare come sia necessario anche per l'imprenditore di "trasformarsi", per essere maggiormente in sintonia con il proprio business, per essere in grado di valutare obiettivamente i propri punti di forza e di debolezza. Poiché, se è vero che l'età statisticamente più favorevole per mettersi in proprio cada tra i 25 e i 40 anni, è altrettanto vero che l'aggiornamento coinvolge tutto lo specchio della propria vita lavorativa. L'IDEA IMPRENDITORIALE L'idea imprenditoriale nasce dall'incontro di due differenti componenti: una soggettiva, data dai desideri, aspirazioni, competenze e risorse della persona (o del gruppo di soci); l'altra oggettiva, che invece è determinata da un'opportunità presente nel mercato. Essa è il frutto dell'incontro tra domanda e offerta: domanda di prodotti/servizi presente come opportunità potenziale; offerta in quanto soluzione imprenditoriale proposta. È dalla corretta combinazione delle due componenti che può nascere una effettiva formula imprenditoriale o idea di business. Una sorta di scollamento tra i due aspetti dell'idea è un fenomeno molto frequente. La soluzione, come è intuibile, si può ritrovare in un'analisi di entrambi gli aspetti che porti ad una loro sintesi adeguata. Cercando di sintetizzare i momenti che portano alla nascita e sviluppo di un'idea imprenditoriale, è possibile identificare due distinte fasi: una prima detta della "scoperta"; una seconda, più metodica e paziente, detta di "validazione", che comporta un notevole lavoro di laboratorio, dove vengono effettuate una serie di verifiche "in vitro" prima dell'applicazione pratica. Il risultato finale del lavoro di stesura del business plan, è la formula imprenditoriale, che riassume in poche righe l'intero progetto. È il biglietto da visita con il quale presentarsi all'esterno; al pari di una vetrina, è in grado di raccontare l'essenziale di quello che è necessario sapere dell'offerta del negozio. LA SCELTA DELLA FORMA GIURIDICA Dopo aver definito l'idea imprenditoriale è necessario procedere alla definizione della forma giuridica sotto la quale dovrà essere svolta l'attività di impresa. Nella scelta occorre tener conto dei diversi gradi responsabilità e di onerosità che ciascuna forma implica. E' un momento da valutare con la massima attenzione. Bisogna fare uno sforzo mentale tenendo conto anche delle esigenze future e non solo attuali dell'idea imprenditoriale che stiamo per mettere in pratica. Siccome ogni forma giuridica ha un delimitato campo di azione è palese che sbagliare tale scelta significa limitare lo spazio d'azione anche per l'attività che andiamo ad espletare. Di seguito vengono presentate le forme giuridiche in generale divise in gruppi omogenei, dalla lettura generale delle varie caratteristiche potete farvi un'idea della forma giuridica più calzante per la vostra idea.

8 Un consiglio importante resta sempre quello che prima di prendere una decisione finale consigliatevi con un professionista del settore. Di seguito vengono presentate le forme giuridiche in dettaglio, divise in: Impresa individuale Fa a capo ad un solo titolare, l'imprenditore, che promuove l'attività e ne è l'unico responsabile. In questa forma il rischio di impresa si estende a tutto il patrimonio personale dell'imprenditore. Impresa famigliare E' la forma di impresa individuale gestita con parenti sino al terzo grado e/o affini fino al secondo grado. I famigliari non sono né soci, né dipendenti dell'imprenditore, ma "collaboratori", e hanno il diritto al mantenimento e alla partecipazione agli utili in rapporto al lavoro prestato (al titolare spetta almeno il 51% dell'utile). È l'imprenditore, con il suo patrimonio, che fa fronte alle obbligazioni verso i terzi. L'amministrazione ordinaria spetta al titolare, quella straordinaria al titolare insieme con i famigliari. Impresa coniugale Sotto l'aspetto giuridico è considerata come un'impresa individuale, mentre sotto l'aspetto fiscale può essere equiparata ad un'impresa collettiva. In linea di massima l'impresa individuale offre i seguenti vantaggi: grande flessibilità e rapidità di decisione; bassi costi e oneri amministrativi contabili. Di seguito vengono presentate le forme giuridiche in dettaglio, divise in: SOCIETÀ DI PERSONE Quando due o più persone si accordano per svolgere insieme un'attività economica allo scopo di dividerne gli utili, creano un'impresa collettiva;, cioè una società. Contrariamente a quanto succede per l'impresa individuale, la società consente di: condividere con altri il rischio e il peso delle scelte; acquisire capitali e lavoro necessari quando, all'inizio dell'attività, è difficile o rischioso reperirne in altro modo. Le società di persone non hanno personalità giuridica: non sono, dunque, dei soggetti giuridici pienamente distinti dalle persone dei soci, i quali hanno di norma, una responsabilità "illimitata e solidale" di fronte ad eventuali dissesti societari. La "ragione sociale" è lo strumento di individuazione delle società di persone ed è costituita dall'eventuale nome della società, dal nome di uno o più soci, dall'indicazione del rapporto sociale. Società semplice (s.s.) Sua caratteristica distintiva è che non può esercitare attività di impresa commerciale. Si costituisce con scrittura privata e non viene registrata in Tribunale. Viene usata per attività agricole, attività professionali in forma associata (è però vietato ai professionisti iscritti all'albo di esercitare utilizzando la forma di società commerciale) e per attività di gestione di patrimoni immobiliari. La disciplina delle società di persone stabilisce, salvo dichiarazioni diverse nel contratto, che il potere di amministrazione e il potere di rappresentanza

9 spettino a tutti i soci disgiuntamente (senza cioè bisogno dell'assenso degli altri soci). Società in nome collettivo (s.n.c.) Nozione e caratteristica fondamentale è che i soci rispondono solidalmente e illimitatamente per le obbligazioni della società. Può esercitare sia attività economiche non commerciali, sia attività di impresa commerciale. In essa è consigliabile che i soci siano competenti nell'attività economica scelta come oggetto sociale, e che vi sia confidenza e fiducia reciproca. Società in accomandita semplice (s.a.s.) I soci vengono distinti in accomandanti (responsabili limitatamente alla quota conferita e senza potere di amministratori) e accomandatari (responsabili illimitatamente e solidalmente, con potere di gestione e di rappresentanza). La società in accomandita semplice, a parte questa rilevante differenza riguardo i soci, è disciplinata in tutto come la s.n.c. SOCIETÀ DI CAPITALI Hanno personalità giuridica ed è quindi la società, non il singolo socio, ad essere titolare dei diritti e degli obblighi che nascono dallo svolgimento dell'attività d'impresa. In questo tipo di società, i beni conferiti, hanno maggiore importanza delle qualità personali dei soci. Inoltre, i creditori possono rivalersi esclusivamente sul patrimonio sociale e l'amministrazione può spettare anche ai soci. Lo strumento di identificazione di tali società è la "denominazione sociale", costituita dal nome della società e dall'indicazione del rapporto sociale. Società per azioni (s.p.a.) È una "persona giuridica" che esercita un'attività di impresa utilizzando il patrimonio conferito dai soci, rappresentato da azioni. Si costituisce per atto pubblico, al quale si accompagna uno statuto che regola il funzionamento degli organi sociali. Deve avere un capitale sociale minimo di 200 milioni di lire, che garantisce formalmente i debiti sociali. La s.p.a. è la tipologia di contratto sociale più adatti per la costituzione di grandi imprese, in quanto consente di reperire ingenti capitali. I settori più interessati sono generalmente: il credito; la finanza; la grande distribuzione commerciale, ecc. Società a responsabilità limitata (s.r.l.) È soggetta di massima alla stessa disciplina delle s.p.a., con la differenza che le quote sociali non sono rappresentate da azioni. Ha un capitale minimo di 20 milioni di lire. Come nelle s.p.a., anche nelle s.r.l. i soci non sono personalmente responsabili, e le quote sono, di solito, liberamente trasferibili. La s.r.l. è una tipologia di contratto sociale che copre le fasce di imprese con dimensioni medie, superiori alla s.n.c., ma inferiori alla s.p.a.: in essa l'elemento personale è abbastanza importante, ma al contempo si mantiene il vantaggio della responsabilità limitata al patrimonio sociale.

10 Società in accomandita per azioni (s.a.p.a.) Fonde le caratteristiche della s.a.s. (soci accomandatari amministratori e limitatamente responsabili degli obblighi sociali) e della s.p.a. (le quote sono rappresentate da azioni, la disciplina per il funzionamento è analoga a quella delle s.p.a.). SOCIETÀ COOPERATIVE Si caratterizzano per il fatto di perseguire uno scopo mutualistico, per questo si può definire come l'unione di persone che svolgono un'attività economica a favore dei soci stessi, per ottenere beni, servizi, o retribuzioni a condizioni più vantaggiose di quelle ottenibili sul mercato. Allo scopo mutualistico può aggiungersi, entro certi limiti, lo scopo di lucro, che deve però rimanere strettamente secondario. I soci devono essere almeno nove, e il capitale sociale può essere costituito da azioni o da quote. Le cooperative possono essere di vario tipo, a seconda dell'attività svolta. In proposito si suole distinguere tra: Cooperative di consumo (acquistano merci all'ingrosso per venderle ai soci a prezzi di favore); Cooperative di produzione e di lavoro (i lavoratori divengono imprenditori di sé stessi); Cooperative edilizie (provvedono alla costruzione o all'acquisto di immobili da affittare o vendere ai soci) Cooperative agricole (tra le più diffuse, operano sia nel campo della produzione, sia in quello della lavorazione e conservazione dei prodotti agricoli o d'allevamento); Cooperative di credito (concedono finanziamenti a condizioni di favore ai soci) Cooperative sociali (sono cooperative impegnate nella gestione di servizi rivolti alle persone socialmente svantaggiate); Cooperative culturali, turistiche e sportive (promuovono manifestazioni, corsi,; gestiscono strutture per il tempo libero). Cooperative a responsabilità illimitata Per le obbligazioni sociali risponde anzitutto la società con il suo patrimonio, e in via sussidiaria (in caso di fallimento) i soci con il patrimonio personale. Cooperativa a responsabilità limitata Responsabile dei debiti è solo la società. Entrambe sono dotate di personalità giuridica. Da sottolineare anche che, in particolare le cooperative sociali ed agricole, godono di agevolazioni fiscali. Dopo aver delineato le caratteristiche delle forme giuridiche, nelle tabelle che seguono vengono tratteggiate le procedure legali, fiscali e contabili per le società. Fonte:laconsulenza.it

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