UNIVERSITÀ PONTIFICIA SALESIANA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "UNIVERSITÀ PONTIFICIA SALESIANA"

Transcript

1 UNIVERSITÀ PONTIFICIA SALESIANA Corso per Operatori di Pastorale Giovanile promosso dall UPS in collaborazione con il Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile L EDUCAZIONE: UNA SCOMMESSA SUI GIOVANI STUDENTE: ANACLETO ANTONINI (MATR T) DOCENTE: PROF. JOSÉ LUIS MORAL

2 FOLIGNO 2007 SOMMARIO INTRODUZIONE...3 I. CONOSCERE LA REALTÀ GIOVANILE...6 II. I GIOVANI E LA FEDE...12 III. PROPOSTE EDUCATIVE...19 CONCLUSIONE...25 BIBLIOGRAFIA

3 INTRODUZIONE La meta di questo elaborato è di comprendere come l educazione integrale del giovane fondata sulla fede in Gesù Cristo dovrebbe orientare e caratterizzare l uomo in ogni sua dimensione. È terminato il tempo di parlare solo e sempre dei giovani come realtà sconosciuta e teorica. Occorre ripensare, seriamente, la missione ricevuta dal Signore di andare incontro a coloro che hanno bisogno di essere amati, educati ed evangelizzati, in particolare ai giovani che si avviano nel mondo del lavoro e a quelli che non sanno trovare un senso alla propria vita. Noi abbiamo l impegno di: essere una Chiesa che scommette sui giovani nel senso che non si defila dalle loro problematiche, ma anzi le assume con generosità. Non si tratta di fare cose per loro, ma di avere il coraggio di confrontarsi con loro. C è bisogno di comunità che sappiano, senza paura, aprirsi alle nuove generazioni, dando voce ai giovani nei 3

4 consigli pastorali e ovunque. Far crescere il protagonismo dei giovani nelle comunità è un efficace via di rinnovamento delle comunità stesse 1. Ho sviluppato tale argomento in tre tappe. Nel primo capitolo per argomentare sul mondo giovanile è importante conoscere la realtà. Da ciò si comprende il senso del secondo capitolo che si sofferma, infatti, sulle problematiche caratterizzanti i giovani: solo conoscendoli a fondo in tutte le dimensioni è possibile creare dei progetti attraenti, coinvolgenti, utili e realizzabili per essi. Nel terso capitolo metto in evidenza alcune proposte educative per la crescita spirituale e valoriale dei giovani ma anche di confronto nel territorio con quei loro coetanei che fanno un po fatica a varcare le soglie delle nostre realtà ecclesiali. Per il mio elaborato ho utilizzato il materiale proposto durante il corso di operatore di pastorale giovanile come pure la nutrita bibliografia di studi esposta dai docenti. Ringrazio tutti i docenti, in particolar modo don Josè Luis Moral, per la possibilità offertami per definire, attraverso una metodologia, gli elementi essenziali per un educazione alla fede dei giovani che mira a mete alte per la vita, cercando di scoprire sempre di più che gli stessi giovani sono una grande risorsa e non un disagio, un problema per una comunità sia ecclesiale che civile. 1 CONFERENZA EPISCOPALE UMBRA, Le Chiese in Umbria e i Giovani, EDB, Bologna 2002, p

5 Ancora Ancora oggi Dio cerca cuori giovani, cerca giovani dal cuore grande, capaci di fare spazio a Lui nella loro vita per essere protagonisti della Nuova Alleanza. Per accogliere una proposta affascinante come quella che ci fa Gesù, per stringere Alleanza con Lui, occorre essere giovani interiormente, capaci di lasciarsi interpellare dalla sua novità, per intraprendere con Lui strade nuove. Gesù ha una predilezione per i giovani, come ben evidenzia il dialogo con il giovane ricco (cfr Mt 19,16-22; Mc 10,17-22); ne rispetta la libertà, ma non si stanca mai di proporre loro mete più alte per la vita: la novità del Vangelo e la bellezza di una condotta santa. Seguendo l esempio del suo Signore la Chiesa continua ad avere la stessa attenzione. Ecco perché, cari giovani, vi guarda con immenso affetto, vi è vicina nei momenti della gioia e della festa, della prova e dello smarrimento; vi sostiene con i doni della grazia sacramentale e vi accompagna nel discernimento della vostra vocazione. Cari giovani, lasciatevi coinvolgere nella vita nuova che sgorga dall incontro con Cristo e sarete in grado di essere apostoli della sua pace nelle vostre famiglie, tra i vostri amici, all interno delle vostre comunità ecclesiali e nei vari ambienti nei quali vivete ed operate 2. 2 BENEDETTO XVI, Niente è impossibile per chi si fida di Dio e si affida a Dio. Guardate alla giovane Maria!, Incontro con i giovani italiani a Loreto (1 2 settembre 2007), Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2007, p

6 I. CONOSCERE LA REALTÀ GIOVANILE Oggi parlare dei giovani è diventato un fatto comune: tutti hanno qualcosa da dire su di loro, sul loro mondo e le varie dimensioni che esso presenta. Sociologi, psicologi, giornali, trasmissioni televisive e indagini si rivolgono sovente a questa realtà che, secondo la maggior parte degli esperti, sembra ancora non pienamente conosciuta e studiata. Ma chi sono realmente i giovani? Sovente si parla di giovani in termini o di indiscriminata condanna o di eccitante esaltazione. Non condividiamo questa tendenza e riteniamo piuttosto che essi debbano essere compresi per quello che realmente sono, per quello che fanno, per quello che dicono, per le loro genuine aspirazioni. Se essi sono in causa, allora tutta la comunità è in questione, a livello civile e a livello ecclesiale. Su di essi, infatti, si riversano con più forte esasperazione le angosce che tutti viviamo, come le esigenze e le attese comuni. Riteniamo nostro dovere seguire più da vicino la questione giovanile, che non consente disattenzioni o superficialità, perché si tratta delle radici profonde di un inquietudine non certo passeggera 3. 3 CONSIGLIO PERMANENTE DELLA CEI, Messaggio ai confratelli nell episcopato e alle loro comunità diocesane ( ), in ECEI II: [n. 10]. 6

7 Prima di ogni azione educativa e pastorale occorre ricercare il punto di partenza, cioè si deve osservare attentamente la situazione in cui si è chiamati ad agire; processo non facile, poiché anche noi siamo dentro il contesto che vogliamo analizzare 4. Troppo spesso, infatti, gli educatori tendono a saltare il momento di analisi della situazione giovanile, privilegiando ciò che i giovani pensano rispetto a ciò che essi sono. Per conoscere autenticamente i giovani è necessario comprendere il contesto e i luoghi che abitano e percorrono, soffermandosi in particolare nella valutazione delle loro difficoltà e problematiche. Nella società moderna sono venuti meno i legami spaziotemporali, che sono fondamentali per la costruzione dell identità delle persone. Si assiste, infatti, alla perdita del contatto interpersonale che, secondo Mario Pollo, docente presso l Università Pontificia Salesiana, caratterizza la nostra società attraverso questi tre fenomeni: la mancanza di un centro fisico: il policentrismo della realtà complessa ha prodotto la frammentazione della cultura 4 Cf. G. RUTA, Progettare la pastorale giovanile oggi, Elledici, Leumann (To) 2002, p

8 sociale e ( ) non lascia posto né alla verità, né all oggettività 5 ; la mancanza di un ideologia forte: la crisi delle grandi narrazioni, dei sistemi ideologici e di pensiero, dei punti di riferimento esterni a sé attraverso i quali era possibile interpretare oggettivamente la realtà 6 ; l incapacità di leggere la storia come successione di eventi: la perdita della capacità di interpretare il tempo 7 e della capacità progettuale in grado di dare coerenza alla vita e senso al frammento di tempo, cioè la vita individuale e la stessa storia dell umanità 8 L intreccio di questi tre fenomeni culturali nella vita dei giovani ha prodotto in gran parte la deriva del soggettivismo e la conseguente chiusura dei giovani stessi in quell orizzonte di senso costituito principalmente dai bisogni personali, dalle argomentazioni del desiderio, dai sentimenti espressi e non, e dai sistemi simbolici interiorizzati [...]. Questa chiusura si attenua solitamente nelle microaperture disegnate dalla relazionalità primaria con le persone con cui si condivide, in un clima di solidarietà affettiva, il piccolo mondo vitale quotidiano. Anche se spesso in questi casi, più che di vere aperture si tratta di una reciproca accettazione della propria soggettività 9. 5 Cf. M. POLLO, Le sfide educative dei giovani d oggi, Elledici, Leumann (To) 2000, p Ibidem. 7 La categoria del tempo si sta qualificando oggi come fondamentale per la comprensione di una vasta area degli stili di vita dei giovani, soprattutto in collegamento con il passato e con il futuro, oltre che con la sua relazione al tempo di lavoro. 8 Cf. POLLO, Le sfide educative dei giovani 9. 9 Ibidem. 8

9 In un mondo ormai pluralistico e globale, cresce poi la domanda di regolazione sociale in molti campi, per operare un controllo in settori che possono avere gravi ripercussioni sia sulla vita degli individui che sul futuro della collettività: si pensi alla questione ambientale, ai campi della bioetica e delle biotecnologie, agli equilibri finanziari internazionali, ecc. In questo scenario non chiaro, ricco di sollecitazioni e di imprevisti, è evidente negli individui la difficoltà di orientarsi su questioni sia grandi che piccole. La modernità porta dunque con sé molte inquietudini, immette in una situazione di incertezza, alimenta l insicurezza, produce rischi dissociativi: tutti aspetti che espongono i soggetti a tensioni e contraddizioni difficilmente risolvibili con le risorse a disposizione. C è il rischio di un effetto spaesamento 10. In uno scenario di questo tipo, contraddistinto dall incertezza e dalla precarietà, dal desiderio dell infinitezza e dall esperienza del limite, si sperimenta un senso di inadeguatezza 11. Tutto questo ha indubbie ripercussioni nella vita dei giovani. 10 Cf. POLLO, Le sfide educative dei giovani Cf. T. DONI, Tra eccesso e apatia, in Note di Pastorale Giovanile 2 (2005) 14. 9

10 Per loro, ad esempio, porsi grandi mete in questa società non è facile, in quanto incontrano sulla loro strada la concorrenza di molti adulti e vivono in un clima sociale segnato da incertezza e complessità. Vari problemi strutturali condizionano il loro inserimento sociale, in un sistema caratterizzato da difficoltà di raccordo tra domanda e offerta di lavoro, tra sistema formativo e sistema occupazionale, tra aspettative maturate e alimentate e possibilità effettive. Non mancano spazi di realizzazione per i giovani, ma questa ricerca pare fortemente segnata dalla precarietà e dalla flessibilità. In questo contesto, molti giovani ricercano nelle varie esperienze una continua conferma di sé, in un tempo avaro di certezze e di sicurezze. Si tratta di una tendenza ricorrente, che coinvolge sia il campo occupazionale che quello formativo, sia le dinamiche tra pari che il rapporto di coppia, sia la presenza nelle istituzioni che il cammino associativo, sia il momento del divertimento che l espressione del corpo, ecc. I vari ambiti di vita rappresentano dei luoghi in cui misurare se stessi e le proprie capacità, per maturare conferme in termini di identità 12, per comprendere sia chi si è, sia che cosa si è in grado di 12 Cf. MILANESI, I giovani nella società complessa

11 fare; e ciò, in particolare, per una condizione giovanile che proprio perché vive un processo di socializzazione molto aperto ha continuamente bisogno di ridefinire se stessa e di ottenere rassicurazioni e certezze. II. I GIOVANI E LA FEDE 11

12 L uomo è un ricercatore di amore e di verità. Amore e verità contengono e riassumono tutte le aspirazioni fondamentali della vita umana 13. Questa sete di amore e verità ogni giovane la porta nel cuore e cerca ogni mezzo che la soddisfa. In lui, come in ogni uomo, c è un anelito di assoluto che dà pace e sicurezza alla propria esistenza. Nonostante il diffuso disagio giovanile, a volte manifesto, altre volte soffocato, i giovani esprimono anche oggi le attese dell umanità e portano in sé ideali che si fanno strada nella storia: rispetto della libertà e unicità della persona, la sete di autenticità, un nuovo concetto e stile di reciprocità nei rapporti tra uomo e donna, il riconoscimento dei valori della pace e della solidarietà, la passione per un mondo più unico e più giusto, l apertura al dialogo con tutti, l amore per la natura La domanda sul senso della vita fa parte di quei bisogni esistenziali che mettono in moto una serie di dinamiche psico-sociali che danno tono e qualità a tutto il resto della vita 15. I giovani stanno diventando ricercatori appassionati di quei significati che non riescono più a possedere spontaneamente. La maturazione di questa domanda si sviluppa e si traduce in una vera a propria domanda religiosa 16. In ogni individuo soggiace un desiderio di trovare delle risposte al vuoto esistenziale diffuso: si assiste, nelle giovani generazioni, ad 13 Cf. J. L. MORAL, Desideri, sentimenti e... una pastorale giovanile con cuore, in Note di Pastorale Giovanile 2 (2005) CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Evangelizzazione e testimonianza della carità. Orientamenti pastorali per gli anni 90, in ECEI IV: (n. 44). 15 Cf. MION, I nuovi adolescenti nella società complessa Ivi

13 un proliferare di esperienze che, in qualche modo, si definiscono religiose 17. Un elemento comune a queste esperienze religiose è costituito dalla predominanza della dimensione esperienziale. Nel quadro della società italiana più cattolica che religiosa, più religiosa che credente 18, la tendenza di fede dei giovani è più etica che religiosa, più interiore che esteriore. La religiosità giovanile è più relazionale che contenutistica 19. Il rilevamento statistico dello IARD 20 ha messo in luce che oltre l 80% dei giovani italiani si dichiara credente in Dio. Secondo l elaborazione di questi dati per 17 Cf. R. TONELLI, L esperienza religiosa dei giovani, in Orientamenti pastorali 3 (1996) Cf. F. GARELLI, Religione e Chiesa in Italia, Il Mulino, Bologna 1991, p Ibidem. 20 L Istituto IARD, fondato nel 1961 da Franco Brambilla e intitolato a suo nome dal 2002, è ente senza scopo di lucro, attivo nel campo della ricerca sociologica, finalizzata all individuazione e allo studio dei processi culturali, educativi e formativi, con un approccio a tutto campo, che integra le diverse scienze sociali. Presente sul territorio nazionale con un attenzione costante all evoluzione di atteggiamenti e comportamenti, l Istituto IARD pone al centro delle proprie attività di ricerca l osservazione dei fenomeni legati alla condizione giovanile, analizzata sia nei suoi aspetti strutturali, sia all interno delle proiezioni sociali e dei vissuti individuali. Lavorare con i giovani richiede innanzi tutto di conoscerli ed ascoltarli. Questo è il principio su cui si basa l attività di ricerca dell Istituto IARD: le numerose indagini, svolte sia a livello locale che nazionale, rappresentano, infatti, uno strumento dinamico in grado di cogliere - grazie alla collaborazione e al dialogo continui con gli operatori - le specificità, il potenziale e gli elementi critici o di rischio che caratterizzano la popolazione giovanile. La ricerca rappresenta insomma il punto di partenza per definire interventi efficaci che diano vita a proposte operative, finalizzate al potenziamento dei servizi rivolti al pubblico giovanile. Frutto tra i più importanti dell esperienza maturata è il Rapporto IARD sulla condizione giovanile in Italia, realizzato ogni 4 anni, dal Caso pressoché unico in Italia, il Rapporto Iard costituisce una preziosa osservazione della dinamica degli atteggiamenti, delle opinioni e dei comportamenti, in un arco di tempo ormai ventennale. La ricerca genera soluzioni: non solo giovani. A queste ricerche si possono comparare quelle eseguite dal professor Mario Pollo, docente di Metodologia della ricerca positiva in ambito educativo e pastorale presso l Università Pontificia Salesiana, pubblicate da Elledici nel 1996 in due volumi (in bibliografia) che seguono il metodo delle storie di vita ed hanno un approccio qualitativo. In realtà, i dati relativi alla religiosità che emergono nei due differenti sondaggi possono essere considerati complementari. Cf. 5IARD,

14 opera dell Istituto di Teologia Pastorale dell Università Salesiana 21, è emerso che l esperienza religiosa dei giovani rimane circoscritta alla sfera personale e privata, non conducendo a forme di pratica religiosa condivise con altri. Questo atteggiamento denota una religiosità tutta centrata sulla percezione del proprio vissuto come unico fondamento veritativo della propria esperienza religiosa 22. I giovani che vivono questo rapporto personale normalmente non partecipano ad alcuna esperienza di Chiesa 23. Tutto questo è frutto della complessità sociale attuale che ha influito, e influisce, sul modo di vivere l esperienza religiosa cristiana sotto la spinta delle derive della soggettivizzazione e della privatizzazione, della apparente desacralizzazione, della spazializzazione del tempo, con le sue minacce di sincretismo e di disincarnazione dell esperienza cristiana, e del relativismo etico 24. Il giovane oggi vive una non maturità dell atteggiamento religioso venendo a mancare l integrazione dell esperienza personale con la fede, che rimane legata ad episodi, all emozionalità scollegata dalla vita 25. Assistiamo al fenomeno 21 Cf. M. POLLO (a cura di), L esperienza religiosa dei giovani. 2/1. I dati: Giovani, Elledici, Leumann (To) Cf. POLLO, Le sfide educative dei giovani Cf. M. POLLO, Essere giovani oggi. Una lettura e interpretazione della condizione giovanile, in Credere Oggi 6 (1996) Cf. POLLO, Le sfide educative dei giovani Cf. O. VITO, La portata della variabile territoriale, in M. MIDALI R. TONELLI (a cura di), L esperienza religiosa dei giovani. 2/3. Approfondimenti, Leumann (To), Elledici, 1996, pp

15 della religiosità light 26, religiosità di emozioni passeggere e di convinzioni frammentarie, poco interessata alla conoscenza organica del mistero cristiano e delle verità della fede, senza preoccupazione per la coerenza di vita. I giovani che vivono questa religiosità non sono contrari né disinteressati ai problemi religiosi, ma si ritengono indipendenti ad ogni impegno istituzionale ed etico in nome della loro laicità 27. Essi vivono momenti di forte emozione e impatto religioso grazie a grandi figure (il Papa Giovanni Paolo II, Madre Teresa,...), a causa di un evento (raduni giovanili come le Giornate Mondiali della Gioventù, esperienze di volontariato, di missione,...), da un problema personale o dell ambiente (droga, situazione di abbandono delle persone, disastri naturali,...), momenti che risvegliano in loro tanti ricordi legati alla formazione cristiana ricevuta. In questo contesto essi sono più propensi ad accogliere una proposta concreta e avvincente di maggior conoscenza della figura di Cristo. In questo quadro emerge, oggi, contrariamente a qualche decennio fa, un fenomeno in cui i giovani sono tornati a porsi domande religiose e se le pongono in un contesto di grande pluralismo, a contatto quotidiano con esperienze religiose 26 Cf. J. E. VECCHI, L opzione giovanile nella parrocchia salesiana, in L oratorio via per educare i giovani al Vangelo della carità, Atti convegno Roma-Pisana, Roma 1993, p Ibidem. 15

16 differenti. Il grande profeta del nostro secolo, Giovanni Paolo II, scrivendo nel 1991 parlò del fenomeno del ritorno religioso 28. Di questa realtà di riscoperta della religione in cui tutti hanno ragioni e convinzioni da proporre, sono coinvolti pienamente anche i giovani. Essi hanno una domanda di trascendente, che si sviluppa su sentieri nuovi, un po' disorientata; è una domanda che non sempre incontra le proposte della comunità cristiana e rischia di perdersi in un nuovo paganesimo, in movimenti come la new age, l esoterismo, la magia e le sette di vario genere. In una società così complessa, i giovani vivono esperienze plurime, con ruoli diversificati. Vivono così anche l appartenenza ecclesiale in una forma debole per una crisi di attendibilità della struttura. La contestazione alla Chiesa come istituzione è basata sul mancato rapporto affettivo che si avverte; il giovane si attende una Chiesa che si faccia vicina e presente in ogni momento della vita e sappia dare risposte ai tanti perché che ognuno porta nel cuore. Esiste, poi, un difficile rapporto tra giovani e istituzione ecclesiastica; assistiamo, delle volte con grande sconforto, a un fenomeno di allontanamento giovanile dalla pratica religiosa di massa, addirittura talvolta già dopo la prima comunione, e quasi sempre dopo la confermazione, si avverte questa separazione. Tutto 28 GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica, Redemptoris missio 7.XII.1990: AAS 83 (1991) 286 (n. 38). 16

17 questo fenomeno rende materialmente difficile la comunicazione della comunità ecclesiale con la massa giovanile e anche con gruppi ristretti di giovani. A mano a mano che si avanza verso la giovinezza, le opportunità e i luoghi di incontro, dialogo e socializzazione religiosa diminuiscono 29. Tale difficoltà, però, va riletta nella problematica relazione con ogni tipo di istituzione, in cui svetta una crisi di credibilità e di normatività 30. Agli occhi di molti giovani la Chiesa-istituzione non è credibile, perché non schierata a sufficienza dalla parte dell uomo e degli ultimi. Sembrano essere credibili le persone, ma non le istituzioni ecclesiali 31. Ma tale crisi non è solo di credibilità. I giovani sono a disagio di fronte a un istituzione che ha pretese di normatività rispetto alla vita personale e sociale. La Chiesa chiede di osservare leggi e regole: in un tempo che esalta il soggettivismo etico e l appartenenza debole a ogni istituzione e organizzazione, far parte della Chiesa è ritenuto e interpretato come una richiesta di adesione eccessiva 32. Agli occhi dei giovani, in un mondo di forte soggettivismo morale e di rapporto faticoso con tutto ciò che è istituzione, la Chiesa appare sempre più come fonte di tradizione e conservazione. 29 Cf. VECCHI, L opzione giovanile nella parrocchia salesiana F. FLORIS - M. DELPIANO, L oratorio dei giovani. Una proposta di animazione, Elledici, Leumann (To) 1992, p Ibidem. 32 Ibidem. 17

18 III. PROPOSTE EDUCATIVE 18

19 Le istanze culturali di cui sopra pervadono spesso anche i giovani che sono più vicini alla Chiesa, che cercano di vivere con coerenza la fede religiosa, che appartengono alla galassia dell associazionismo religioso 33. L uomo è un ricercatore di senso. Cresce in umanità quando vive la sua vita quotidiana come appello, continuo e progressivo, verso quel mistero in cui è collocata la sua esistenza. [...] Qui si collocano i compiti educativi e pastorali. Da una parte si tratta di educare i giovani a diventare uomini capaci di invocare. Dall altra si tratta di suggerire e sostenere un modello di vita religiosa cristiana dove continui ad avere spazio l esperienza (e l esigenza) dell invocazione 34. Sulla base della descrizione effettuata, quali adulti e quali ambienti sono più adeguati per interagire con questa generazione e con i suoi tratti culturali distintivi? Come è possibile inserire i giovani in una proposta formativa rispettosa sia del protagonismo che essi intendono vivere sia della frammentarietà e del primato dei sentimenti che attraversa la loro cultura e condizione? Occorre rilevare che le radici del disagio giovanile vanno identificate nell inadeguatezza degli atteggiamenti con cui gli adulti si relazionano alle domande problematiche dei giovani. Le situazioni di disagio giovanile sono quelle in cui i giovani risultano incapaci di 33 Cf. Ibidem. 34 R. TONELLI, L esperienza religiosa dei giovani, in Orientamenti pastorali 3 (1996)

20 assolvere ai compiti evolutivi che vengono loro richiesti dal contesto sociale per il conseguimento dell identità personale e per l acquisizione delle abilità necessarie alla soddisfacente gestione delle relazioni quotidiane 35 Il disagio si nutre, in sostanza, della diffusa crisi delle principali agenzie di socializzazione, quali la famiglia, la scuola, la chiesa, l associazionismo giovanile 36. Siamo di fronte, oggi, ad una crisi dell educazione 37. Come rispondere a questa crisi educativa? Una delle caratteristiche fondanti la relazione educativa è quella dell amore per il giovane e il suo mondo, espresso attraverso l accoglienza e la fiducia incondizionata finalizzata alla trasformazione creativa del presente, in nome del sogno del futuro condiviso dall educatore e dal giovane 38. L educazione ha come compito principale la maturazione integrale della persona per e nella società, attraverso la proposta di valori, il confronto con modelli e scelte di vita, come l esempio e la vita di don Bosco ci hanno testimoniato. Essa raggiunge il suo scopo quando contribuisce all edificazione di una personalità capace di attuare, nel vivo della storia personale e 35 E. NERESINI C. RANCI, Disagio giovanile e politiche sociali, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1992, p PASTORALE GIOVANILE UFFICIO NAZIONALE PARROCCHIE ORATORI CENTRI GIOVANILI, Linee ed elementi per un progetto di oratorio L educazione è una realtà vasta che non riguarda solo l ambito pastorale, ma si rivolge all ambito totale della persona, la quale riceve sempre dall intervento educativo un carattere di aiuto, di cooperazione e di proposta per il pieno e maturo sviluppo della propria personalità in vista di mete ben precise. Per approfondire il tema dell educazione. Cf. DIZIONARIO DI PASTORALE GIOVANILE, voce: Educazione di Carlo Nanni Vecchi, p. 319, Elledici, Leumann (To), M. POLLO, Comunicazione educativa, Elledici, Leumann (To) 2004, p

21 collettiva, un esistenza cosciente, libera e responsabile 39. L educazione alla fede invece ha come oggetto la proposta del Vangelo del Signore, da accogliere attraverso una testimonianza di fede vissuta e confessata 40. Il fenomeno a cui si assiste oggi è quello della dissociazione, che richiama la Chiesa ad essere presente e ad educare nei luoghi ordinari della vita quotidiana 41. Occorre ripensare l educazione, come ci ha insegnato la figura e l opera di don Bosco, non come un elenco di teorie o di regole ma come un appassionarsi ai ragazzi, accompagnandoli lungo le strade della vita in un esperienza concreta di incontro con il Dio vivente. Per questo non si può rilegare il Vangelo a recinti sacri, a luoghi sicuri, né farlo diventare un premio per i più buoni. La buona notizia è e deve rimanere una speranza per tutti: non un offerta per chi lo merita, perché è un dono gratuito 42. Il Vangelo esprime in tutta la sua forza un Dio che ama concretamente tutti gli uomini, un Dio che interpella, sconvolge ed entra nella vita 43. La passione educativa non deve diventare disincarnata: se è vero che l educazione si 39 Cf. R. TONELLI, Itinerari per l educazione dei giovani alla fede, Elledici, Leumann (To) 1989, p Ibidem. 41 Cf. G. FACCIN, Luoghi di maturazione dell esperienza religiosa giovanile: comunità, gruppi, associazioni e movimenti, in Credere Oggi 6 (1996) Cf. D. SIGALINI, Giovani, in Per una nuova comunicazione della fede: le Chiese dell Umbria si interrogano e interpellano i giovani. Atti del IV Convegno Ecclesiale Regionale, Assisi novembre 2001, s.l., s.e. [Città di Castello, GESP], 2002, pp Ivi

22 realizza quando le esperienze teoriche diventano esperienze di vita 44, l esperienza deve essere accompagnata dal supporto di una fede pensata e adulta, capace di unificare in Cristo le esperienze frammentate nel quotidiano. Il problema, la cui soluzione appare prioritaria dal punto di vista educativo, è senza dubbio quello che riguarda la creazione di luoghi in cui i giovani possano sperimentare l avventura della ricerca della propria unicità e della progettazione della propria vita in modo coerente con essa 45. La domanda di cambiamento in atto nel mondo giovanile, infatti, porta a riconsiderare non tanto i luoghi di maturazione della fede, quanto piuttosto il modo di pensarli e di progettarli, perché siano luoghi nei quali è possibile avviare e vivere esperienze che si possono riconoscere come tali, superando la mentalità delle iniziative fuoco di artificio. C è oggi bisogno di rilanciare i luoghi di maturazione della fede in termini di laboratori nei quali è possibile costruire esperienze paradigmatiche verificabili e quindi rilanciabili a livelli più ampi. È pertanto urgente il passaggio dall accoglienza all apertura e dall invitare al farsi prossimo 46. Occorre assumere appropriate categorie interpretative, che aiutino a conoscere e a comprendere le loro domande di sempre dei giovani, ma anche le loro nuove culture, i linguaggi sempre più variegati e gli strumenti con cui si esprimono, con forme e modalità spesso di non facile interpretazione per il mondo degli adulti. Evitando 44 CONFERENZA EPISCOPALE UMBRA, Le Chiese in Umbria Cf. POLLO, Le sfide educative dei giovani Ivi

23 atteggiamenti di rifiuto, dobbiamo giungere a discernere il vero che queste culture presentano sotto le vesti del nuovo. L ascolto e la compagnia impegnano in una duplice direzione: da una parte chiedono di superare i confini abituali dell azione pastorale, per esplorare i luoghi, anche i più impensati, dove i giovani vivono, si ritrovano, danno espressione alla propria originalità, dicono le loro attese e formulano i loro sogni; dall altra esigono uno sforzo di personalizzazione, che faccia uscire ogni giovane dall anonimato delle masse e lo faccia sentire persona ascoltata e accolta per se stessa, come un valore irripetibile 47. La pastorale giovanile salesiana sottolinea il profondo rapporto dell azione educativa con l azione evangelizzatrice 48, assicurando una speciale attenzione ai valori umani e sociali dell ambiente, ai dinamismi di crescita personale e di gruppo, al dialogo con i diversi universi culturali che vivono i giovani, e allo stesso tempo sviluppa con cura le grandi energie di umanizzazione che ha la fede cristiana. Questa sintesi tra educazione ed evangelizzazione è una delle sfide principali e uno dei compiti più difficili e urgenti per le nostre comunità: occorre superare con decisione un educazione troppo centrata nella trasmissione di idee, tecniche o abitudini, con una scarsa mentalità di processo e cammino, poco decisa nell offrire una chiara proposta di valori e di senso. Ci si deve impegnare, invece, nella realizzazione di un evangelizzazione capace di proporre il Vangelo con realismo educativo e con 47 PRESIDENZA DELLA CEI, Educare i giovani alla fede. Orientamenti della XLV Assemblea generale 27. II. 1999, in ECEI VI: Cf. R. TONELLI, Evangelizzare educando, educare evangelizzando, in Credere Oggi 6 (1996)

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001 E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI

ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI Scuola dell infanzia Programmazione Religione Cattolica Anno scolastico 2013 2014 Insegnante:BINACO MARIA CRISTINA Motivazione dell itinerario annuale Il percorso per l I.R.C.

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

Curricolo di Religione Cattolica

Curricolo di Religione Cattolica Curricolo di Religione Cattolica Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria - L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù

Dettagli

SCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO

SCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO SCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO Anno scolastico 2014-2015 1 PREMESSA La SCUOLA CATTOLICA svolge la sua missione educativa

Dettagli

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Sac. Don Magloire Nkounga Dott. D Ambrosio Giuseppina 1 Quando ci possono

Dettagli

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA Accompagnare i nostri figli nel cammino dell amore di Rosangela Carù QUALE EDUCAZIONE IN FAMIGLIA? Adolescenti Genitori- Educatori Educazione 1. CHI E L ADOLESCENTE?

Dettagli

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a GIORNATA DEL VOLONTARIATO Torino 7 aprile 2013 Desidero porgere un caloroso saluto a nome dell intera Assemblea regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a partecipare a questa

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA.

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. (Cfr. Indicazioni nazionali per il curricolo Sc. Infanzia D.P.R. dell 11-02-2010) Il sé e l altro Le grandi domande,

Dettagli

L ORGANISMO PASTORALE CARITAS

L ORGANISMO PASTORALE CARITAS L ORGANISMO PASTORALE CARITAS Roma, novembre 2006 INDICE 1. Natura 2. Compiti 3. Destinatari 4. Progettualità 5. Ambiti di azione 1. NATURA della Caritas diocesana Roma, novembre 2006 UNA CARTA DI RIFERIMENTO

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

Processi di comunicazione scuola-famiglia

Processi di comunicazione scuola-famiglia Processi di comunicazione scuola-famiglia Appunti Comunicare a scuola è il cuore della relazione scuola-famiglia, parti alleate di un progetto che -in particolare nella realtà attualenon sopporta solitudine:

Dettagli

Motivazioni, principi e valori che orientano il processo di revisione degli Statuti del Regnum Christi

Motivazioni, principi e valori che orientano il processo di revisione degli Statuti del Regnum Christi Venga il Tuo Regno! COMISSIONE CENTRALE PER LA REVISIONE DEGLI STATUTI DEL REGNUM CHRISTI Motivazioni, principi e valori che orientano il processo di revisione degli Statuti del Regnum Christi Cari promotori

Dettagli

Ricerca «Ragazzi in gioco» 2014. Paolo Molinari, IRES FVG

Ricerca «Ragazzi in gioco» 2014. Paolo Molinari, IRES FVG Ricerca «Ragazzi in gioco» 2014 Paolo Molinari, IRES FVG Un intervento di ricerca azione partecipata Un percorso di ascolto costruito assieme a gruppo di adolescenti e ragazzi (piano di lavoro, strumenti,

Dettagli

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato

Dettagli

FARE O ESSERE VOLONTARI?

FARE O ESSERE VOLONTARI? Corso di formazione FARE O ESSERE VOLONTARI? Il volontariato come manifestazione dell essere e dell operare a favore dell altro Caritas Ambrosiana Salone Mons. Bicchierai via San Bernardino 4 20122 Milano

Dettagli

il nuovo Schema di regolamento per i Centri Missionari Diocesani,

il nuovo Schema di regolamento per i Centri Missionari Diocesani, Nuovo Schema di regolamento per i Centri Missionari Diocesani La Presidenza della CEI, nella riunione del 13 giugno 2012, ha approvato il nuovo Schema di regolamento per i Centri Missionari Diocesani,

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015

PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015 Scuola Primaria ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE FRATELLI CASETTI CREVOLADOSSOLA (VB) WWW.iccasetti.gov.it PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015 RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZE CHIAVE - competenze sociali

Dettagli

Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V

Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V Istituto Comprensivo G Pascoli - Gozzano Anno scolastico 2013/2014 Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola

Dettagli

Istituto Comprensivo Perugia 9

Istituto Comprensivo Perugia 9 Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2015/2016 Programmazione delle attività educativo didattiche SCUOLA PRIMARIA Disciplina RELIGIONE CLASSE: PRIMA L'alunno: - Riflette sul significato dell

Dettagli

Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008

Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008 Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008 L Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro in collaborazione con il Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile e l Ufficio Nazionale per l Educazione,

Dettagli

La scuola dell infanzia accoglie i bambini in una fase importante e delicata

La scuola dell infanzia accoglie i bambini in una fase importante e delicata PREMESSA La scuola dell infanzia accoglie i bambini in una fase importante e delicata della propria crescita in termini della costruzione dell identità personale; essa concorre all educazione armonica

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2015/2016 IO HO DIRITTO

PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2015/2016 IO HO DIRITTO PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2015/2016 IO HO DIRITTO Premessa La Scuola Cattolica si differenzia da ogni altra scuola che si limita a formare l uomo, mentre essa si propone

Dettagli

L ESSERE OPERATORE CARITAS MI AIUTA A VIVERE CON E PER CRISTO? DOTT.SSA LAURA SALVO PSICOLOGA-PSICOTERAPEUTA DOCENTE ISSR RICERCATRICE ITCI

L ESSERE OPERATORE CARITAS MI AIUTA A VIVERE CON E PER CRISTO? DOTT.SSA LAURA SALVO PSICOLOGA-PSICOTERAPEUTA DOCENTE ISSR RICERCATRICE ITCI L ESSERE OPERATORE CARITAS MI AIUTA A VIVERE CON E PER CRISTO? DOTT.SSA LAURA SALVO PSICOLOGA-PSICOTERAPEUTA DOCENTE ISSR RICERCATRICE ITCI VIVERE CON E PER CRISTO Evangelizzare significa: Convertire Portare

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

Programmazione di religione cattolica

Programmazione di religione cattolica Programmazione di religione cattolica Istituto Comprensivo P. Gobetti Trezzano sul Naviglio Anno Scolastico 2012/2013 INSEGNANTE: Franca M. CAIATI Obiettivi specifici di Apprendimento Questi obiettivi

Dettagli

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un

Dettagli

CORSO COORDINATORI. Quando l amore e l abilità collaborano c è da aspettarsi il capolavoro. (Reade)

CORSO COORDINATORI. Quando l amore e l abilità collaborano c è da aspettarsi il capolavoro. (Reade) Quando l amore e l abilità collaborano c è da aspettarsi il capolavoro (Reade) CORSO COORDINATORI Consiglio Pastorale Stiamo preparando il Grest. Per alcuni motivi di spazio il nostro parroco don Jonny

Dettagli

Classe prima,seconda,terza,quarta, quinta.

Classe prima,seconda,terza,quarta, quinta. DIREZIONE DIDATTICA 1 CIRCOLO MARSCIANO Piazza della Vittoria,1 06055- MARSCIANO (PG)- C.F.800005660545 Centralino/Fax 0758742353 Dirigente Scolastico 0758742251 E.mail:pgee41007@istruzione.it Sito Web:

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

CLASSE PRIMA CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE. -Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre

CLASSE PRIMA CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE. -Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre CLASSE PRIMA CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE -Scoprire un mondo intorno a sé; un dono stupendo il creato -Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre -L alunno/a sa: -riflettere su Dio

Dettagli

Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano

Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano 9 aprile 2014 Premessa Mi è stato chiesto di mettere

Dettagli

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Da dove siamo partiti La Diocesi e la Caritas hanno cercato sempre più di configurarsi come

Dettagli

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Traguardi Obiettivi di apprendimento Contenuti

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Traguardi Obiettivi di apprendimento Contenuti RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Scoprire nell'ambiente i segni che richiamano ai cristiani e a tanti credenti la presenza di Dio Creatore e Padre Descrivere l'ambiente di vita di Gesù nei suoi aspetti

Dettagli

Il Volontariato: un esperienza di vita per la vita dell uomo. Perché te ne devi. preoccupare tu?

Il Volontariato: un esperienza di vita per la vita dell uomo. Perché te ne devi. preoccupare tu? Il Volontariato: un esperienza di vita per la vita dell uomo Perché te ne devi preoccupare tu? 1 Cultura del pensare agli affari propri, lasciarsi guidare dai propri interessi rendere il nostro mondo vivibile,

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

Azione di sistema per l'obbligo di istruzione e la continuità fra Secondarie di I e II grado - Fase 2- USP Torino"

Azione di sistema per l'obbligo di istruzione e la continuità fra Secondarie di I e II grado - Fase 2- USP Torino Azione di sistema per l'obbligo di istruzione e la continuità fra Secondarie di I e II grado - Fase 2- USP Torino" Competenze d asse e di cittadinanza Docenti: Cipriani Anna, Ist. Mag. Berti - TO Del Sonno

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara scuola comunale dell infanzia Arcobaleno Identità e filosofia di un ambiente Storia La scuola dell infanzia Arcobaleno nasce nel 1966 ed accoglie 3 sezioni. La scuola comunale è stata

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI RELIGIONE CATTOLICA

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI RELIGIONE CATTOLICA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI RELIGIONE CATTOLICA 1. DIO E L UOMO CLASSE PRIMA 1.1 Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre 1.2 Conoscere Gesù di Nazareth come Emmanuele, testimoniato

Dettagli

ALL. A Competenze chiave di cittadinanza

ALL. A Competenze chiave di cittadinanza ALL. A Competenze chiave di cittadinanza Cosa sono Dove se ne parla Riferimenti europei L intreccio Nel dettaglio A cosa servono Cosa contrastare Come si acquisiscono Le competenze chiave di cittadinanza

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le

Dettagli

Sommario. Consapevolezze di fondo Perché un rinnovamento Il progetto dei PPMC

Sommario. Consapevolezze di fondo Perché un rinnovamento Il progetto dei PPMC Benvenuti Sommario Consapevolezze di fondo Perché un rinnovamento Il progetto dei PPMC Una prima esplorazione Consapevolezze L'inscindibile legame tra Chiesa e Famiglia Non ci sono buone notizie senza

Dettagli

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,

Dettagli

Progetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica

Progetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica Progetto Educazione alla salute e psicologia scolastica Il progetto di psicologia scolastica denominato Lo sportello delle domande viene attuato nella nostra scuola da sei anni. L educazione è certamente

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona

Dettagli

PIANI DI STUDIO D ISTITUTO INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA AS 2012

PIANI DI STUDIO D ISTITUTO INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA AS 2012 PIANI DI STUDIO D ISTITUTO INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA AS 2012 CURRICOLO DI BASE PER IL PRIMO BIENNIO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE ABILITA Scoprire che gli altri sono importanti per la vita. Saper

Dettagli

Laboratorio Nazionale Giovani e Cultura: l immigrazione Roma, 17 19 aprile 2009

Laboratorio Nazionale Giovani e Cultura: l immigrazione Roma, 17 19 aprile 2009 Laboratorio Nazionale Giovani e Cultura: l immigrazione Roma, 17 19 aprile 2009 I lavori svolti in questo laboratorio hanno messo in luce tre aspetti che definiremmo di carattere generale: In primo luogo

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 1^ - sez. B

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 1^ - sez. B PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014 Scuola Primaria Classe 1^ - sez. A Disciplina Religione Cattolica Ins. STRIKA LUCIANA Presentazione della classe Livello cognitivo

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo

Dettagli

#Essere umani. Scuola Statale Primaria di Foglizzo Istituto Comprensivo di Montanaro (To)

#Essere umani. Scuola Statale Primaria di Foglizzo Istituto Comprensivo di Montanaro (To) #Essere umani Progetto realizzato dall insegnante di Religione Cattolica Elsa Feira con la collaborazione delle docenti Donatella Gravante, Dolores Chiantaretto, Daniela Milanaccio, Paola Racca. Scuola

Dettagli

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Scainelli Stefania e Pallotti Alessandra PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro?

Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro? Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro? Marco Deriu docente di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa, Università Cattolica per

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO ( ) Pasolini diceva che le cose ci educano. E i latini dicevano che la goccia scava la pietra. Allo stesso modo, per quanto infinitesimo sia il loro peso sia

Dettagli

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2014/2015 UN MONDO CREATO PER ME

PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2014/2015 UN MONDO CREATO PER ME PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2014/2015 UN MONDO CREATO PER ME Premessa In riferimento al Progetto Educativo e alle Indicazioni Nazionali, l'insegnamento della Religione

Dettagli

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 GRUPPOQUINTAELEMENTARE Scheda 02 LA La Parola di Dio scritta per gli uomini di tutti i tempi Antico Testamento composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 Nuovo

Dettagli

FONDAZIONE SCUOLA MATERNA FRANCESCO GALLICCIOLLI. Via A.Locatelli,25 Rovetta (BG) Tel.0346/72027 - Fax 0346/76540

FONDAZIONE SCUOLA MATERNA FRANCESCO GALLICCIOLLI. Via A.Locatelli,25 Rovetta (BG) Tel.0346/72027 - Fax 0346/76540 FONDAZIONE SCUOLA MATERNA FRANCESCO GALLICCIOLLI Via A.Locatelli,25 Rovetta (BG) Tel.0346/72027 - Fax 0346/76540 e-mail: scuolamaternarovetta@virgilio.it Sito: www.asilogallicciolli.191.it Il PROGETTO

Dettagli

PROGETTARE PER COMPETENZE

PROGETTARE PER COMPETENZE Il nostro curricolo: verticale,integrato,unitario 1 ISTITUTO COMPRENSIVO PASCOLI CRISPI MESSINA Misure di accompagnamento Indicazioni Nazionali Annualità 2014-15 Progetto Formativo Nazionale: Rafforzamento

Dettagli

INTRODUZIONE. motivazioni e finalità

INTRODUZIONE. motivazioni e finalità Un mondo di bellissimi colori: io e l'ambiente. Tanti bambini tutti colorati: io e gli altri. Un bambino dai colori speciali: io e la famiglia. Avvento e Natale. Io e Gesù, una giornata insieme a Gesù.

Dettagli

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 SCUOLA DELL INFANZIA TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA CAMPO

Dettagli

LECTIO DIVINA IN FAMIGLIA

LECTIO DIVINA IN FAMIGLIA LECTIO DIVINA IN FAMIGLIA Con la benedizione di Papa Francesco Con Il patrocinio di: Lectio Divina in Famiglia 34. La Parola di Dio è fonte di vita e spiritualità per la famiglia. Tutta la pastorale familiare

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA Anno Scolastico 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA PRIMARIA Anno Scolastico 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di Calolziocorte Via F. Nullo,6 23801 CALOLZIOCORTE (LC) e.mail: lcic823002@istruzione.it - Tel: 0341/642405/630636

Dettagli

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL 20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL DOTT. ANDREA TOSI Chi sono i miei interlocutori Quale è il mio ruolo Quale situazione devo affrontare Quale richiesta mi viene effettuata Cosa faccio io di fronte

Dettagli

IO, CITTADINO DEL MONDO

IO, CITTADINO DEL MONDO Scuola dell Infanzia S.Giuseppe via Emaldi13, Lugo (RA) IO, CITTADINO DEL MONDO VIAGGIARE E UN AVVENTURA FANTASTICA A.S. 2013 / 2014 INTRODUZIONE Quest anno si parte per un viaggio di gruppo tra le culture

Dettagli

Siamo un cambiamento in cammino

Siamo un cambiamento in cammino Scuola Primaria Paritaria Sacra Famiglia PROGETTO EDUCATIVO ANNUALE 2013 2014 Siamo un cambiamento in cammino Uno di fianco all altro, uno di fronte all altro Il percorso educativo di quest anno ci mette

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s 2014/2015 classe 3 DISCIPLINA : Religione Cattolica

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s 2014/2015 classe 3 DISCIPLINA : Religione Cattolica PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s 2014/2015 classe 3 DISCIPLINA : Religione Cattolica Obiettivi formativi Obiettivi specifici Attività Metodi Verifiche Riflessione guidata. Dio e l uomo operative.. 1. Comprendere

Dettagli

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO

Dettagli

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un

Dettagli

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente). QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire

Dettagli

VIII ISTITUTO Comprensivo E: Vittorini SR Indicatori di Apprendimento SCUOLA PRIMARIA Anno scolastico 2014 2015

VIII ISTITUTO Comprensivo E: Vittorini SR Indicatori di Apprendimento SCUOLA PRIMARIA Anno scolastico 2014 2015 ITALIANO VIII ISTITUTO Comprensivo E: Vittorini SR Indicatori di Apprendimento SCUOLA PRIMARIA Anno scolastico 2014 2015 - Ascoltare, comprendere e comunicare oralmente in modo significativo. - Leggere

Dettagli

PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI

PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI Quarta Domenica di Avvento 20 dicembre 2015 Accensione della Candela della Corona dell

Dettagli

Relazione attività esercizio 2012

Relazione attività esercizio 2012 Relazione attività esercizio 2012 maggio 2013 Il Sentiero di Morena fonda le sue radici nella storia pluriennale di un gruppo di fami-glie della provincia di Ascoli Piceno che praticano direttamente o

Dettagli

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO QUESTIONARIO DI GRADIMENTO Il BRUCO Asilo Nido e Scuola d Infanzia Via Case Basse San Vittore, 24 Pavia www.asiloilbruco.com Tel. 0382.1726.241 Tel. 393.900.6211 Cari Genitori, il questionario è stato

Dettagli

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

Vicariato Sant Angelo Formazione catechisti 1 incontro

Vicariato Sant Angelo Formazione catechisti 1 incontro Vicariato Sant Angelo Formazione catechisti 1 incontro Signore Gesù, tu ci inviti ad essere germe fecondo di nuovi figli per la tua Chiesa. Fa che possiamo diventare ascoltatori attenti della tua Parola

Dettagli

Sintesi e prospettive. L insegnamento della religione una risorsa per l Europa

Sintesi e prospettive. L insegnamento della religione una risorsa per l Europa DOCUMENTO FINALE Sintesi e prospettive L insegnamento della religione una risorsa per l Europa Introduzione La Chiesa cattolica d Europa avverte l esigenza di conoscere meglio e riflettere sulle molteplici

Dettagli

Dilecti amici Carissimi giovani

Dilecti amici Carissimi giovani 5 INDICE Dilecti amici 1. Auguri per l anno della gioventù 9 2. Cristo parla con i giovani 12 3. La giovinezza è una ricchezza singolare 15 4. Dio è amore 19 5. La domanda sulla vita eterna... 22 6....

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO «V.MUZIO» SCUOLA DELL INFANZIA

ISTITUTO COMPRENSIVO «V.MUZIO» SCUOLA DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO «V.MUZIO» SCUOLA DELL INFANZIA LA SCUOLA DELL INFANZIA La scuola dell infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età E la risposta al loro diritto all

Dettagli

ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011

ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011 ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011 ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011 FINALITA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI Acquisire atteggiamenti di stima e sicurezza di se e degli altri Scoprire attraverso i racconti

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI EDUCAZIONE RELIGIOSA

PROGRAMMAZIONE DI EDUCAZIONE RELIGIOSA PROGRAMMAZIONE DI EDUCAZIONE RELIGIOSA PRESSO LA SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Insegnante: Brocani Barbara ( sez. A- C- D) PREMESSA L IRC si inserisce in una scuola che deve essere vissuta

Dettagli

CURRICOLA DI RELIGIONE CATTOLICA Scuola Primaria CLASSE 1 ^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA

CURRICOLA DI RELIGIONE CATTOLICA Scuola Primaria CLASSE 1 ^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA CURRICOLA DI RELIGIONE CATTOLICA Scuola Primaria CLASSE 1 ^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA COGLIERE I VALORI ETICI E RELIGIOSI PRESENTI NELL ESPERIENZA DI VITA E RELIGIOSA DELL UOMO - Prendere coscienza

Dettagli

Scuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n.6 20050 Canonica di Triuggio Tel.0362.997127 P.I. 00985860964

Scuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n.6 20050 Canonica di Triuggio Tel.0362.997127 P.I. 00985860964 Pagina 1 di 7 PREMESSA E FINALITA La sezione primavera nasce, all interno della scuola dell Infanzia nel settembre 2007 come sperimentazione messa in atto dal Ministro Fioroni e continua fino ad oggi.

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA SANTA LUCIA - ISTITUTO COMPRENSIVO «GABRIELE ROSSETTI» IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4 C DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE

SCUOLA DELL INFANZIA SANTA LUCIA - ISTITUTO COMPRENSIVO «GABRIELE ROSSETTI» IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4 C DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE SCUOLA DELL INFANZIA SANTA LUCIA - ISTITUTO COMPRENSIVO «GABRIELE ROSSETTI» IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4 C DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE «PANTINI PUDENTE» VASTO (CH) IL MAGGIO DEI LIBRI nella SCUOLA

Dettagli

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

CITTADINANZA E COSTITUZIONE CITTADINANZA E COSTITUZIONE CLASSE 1 a TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DEL- LE COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INDICATORI DI VALUTAZIONE (Stabiliti dal Collegio Docenti) AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

Dettagli

PROGRAMMARE l attività della Caritas diocesana. Alcuni suggerimenti

PROGRAMMARE l attività della Caritas diocesana. Alcuni suggerimenti PROGRAMMARE l attività della Caritas diocesana Alcuni suggerimenti Percorso Equipe Caritas diocesana IV tappa 2007/2008 INDICE COSA SIGNIFICA COME CON CHI CHE COSA CON CHE TEMPI PERCHE CONCLUSIONI 2 E

Dettagli

CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA

CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Traguardi per lo sviluppo delle competenze L alunno riflette su Dio Creatore e Padre significato cristiano del Natale L alunno riflette sui dati fondamentali

Dettagli