La cooperazione transfrontaliera della Protezione Civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
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- Beniamino Prospero Carlini
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1 La cooperazione transfrontaliera della Protezione Civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Direttore Centrale Guglielmo Berlasso Protezione Civile della Regione
2 La Protezione Civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
3 Organizzazione della Protezione Civile della Regione
4 Risorse della Protezione Civile della Regione: il volontariato Il volontariato dei gruppi comunali di protezione civile in Friuli Venezia Giulia: 218 squadre tecnico-logistico 111 squadre antincendio boschivo 1 squadra soccorso in acqua Più di 7400 volontari comunali Dotazioni Più di 650 automezzi Associazioni di protezione civile: 80 associazioni Più di 3600 volontari
5 Risorse della Protezione Civile della Regione: il volontariato Più di volontari di protezione civile
6 Risorse della Protezione Civile della Regione: controllo fisico del territorio La Protezione Civile della Regione effettua un accurato monitoraggio fisico, in tempo reale, del territorio regionale mediante: 135 centraline idrometeorologiche 1 radar meteorologico (+ 1 radar DPC in avvio) Meteosat di seconda generazione 4 boe meteomarine-moto ondoso direzionale 2 correntometri fluviali ADCP 30 telecamere (visibile + IR) 2 reti di sorveglianza sismica 2 reti di sorveglianza accelerometrica 1 rete BroadBand Reti di monitoraggio dei dissesti Sistemi laserscan da elicottero e da terra Sistemi di visione IR e multispettrale 2 reti radio di comunicazione PCR+DRF e volontariato (in allestimento) Collegamenti ISDN tra PCR e i 219 Comuni (in fase di allestimento) Rete Wi-Max sperimentale 3 elicotteri AS350-B3
7 La sede della Protezione Civile a Palmanova
8 Risorse della Protezione Civile della Regione: la sede Sede di Palmanova Sala interforze CCS Centro Funzionale Servizio tecnico-scientifico di previsione, allerta coordinamento soccorsi Sala Operativa Regionale Servizio prevenzione, controllo e pronto intervento Servizio affari generali e amministrativi Polo cartografico Assessore
9 Risorse della Protezione Civile della Regione: la sede domani: lo sviluppo definitivo
10 Risorse della Protezione Civile della Regione: la sede domani: Il Centro di Documentazione Nazionale della Protezione Civile relativo agli eventi calamitosi
11 Eventi calamitosi sul territorio regionale
12 Eventi alluvionali Comuni coinvolti
13 Attività sismica Evoluzione della sismicità Eventi totali: Eventi magnitudo >2.5: 3275 Eventi magnitudo >4: 26
14 Incendi Aree incendiate negli ultimi dieci anni Oltre 1000 incendi Più di 5200 ettari bruciati
15 Connessione tra i centri funzionali di protezione civile del nord-est
16 Connessione tra i centri funzionali di protezione civile del nord-est Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia, del Veneto, del Trentino ed il Dipartimento di Protezione Civile - Roma
17 Connessione tra i centri funzionali di protezione civile del nord-est 18 aprile 2003: Protocollo d'intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Protezione Civile Art.1: Il Dipartimento della protezione civile, e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Direzione regionale della protezione civile (Protezione Civile), intendono con il presente protocollo d intesa dare ulteriore sviluppo agli intensi rapporti di collaborazione già instauratisi, al fine di conseguire la massima efficienza del Sistema di protezione civile, a tutela dell integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità Art.2: la Sala Operativa regionale di protezione civile, fungerà da Centro di Coordinamento dei Soccorsi per le emergenze che interessano il territorio regionale. La Sala Operativa, ove confluiscono i dati provenienti dalle reti regionali di monitoraggio e presso la quale sono in esercizio sistemi previsionali d emergenza, svolgerà, altresì, il ruolo di Centro funzionale, ricevendo i dati provenienti dai radar meteorologici e dalle reti di monitoraggio idrometeorologico, sia regionali che statali, presenti nella Regione. La Regione si attiverà per avviare tutte le iniziative finalizzate alla connessione del Centro funzionale con le reti ed i sistemi di monitoraggio della Slovenia e della Carinzia. Art.3: il Dipartimento e la Regione collaboreranno per l elaborazione e la sperimentazione congiunta di sistemi tecnico scientifici di monitoraggio, di telecomunicazioni e di previsione e prevenzione, da attuare in ambito regionale e da diffondere in ambito nazionale, finalizzati alla valutazione ed al monitoraggio dei rischi, nonché alla tempestiva comunicazione ed elaborazione dei dati in situazioni di emergenza, alla realizzazione di una banca dati degli interventi di volontariato, nonché per la definizione di un sistema di comunicazioni radio d emergenza.
18 Interconnessione transfrontaliera dei Centri di Protezione Civile
19 Interconnessione transfrontaliera Protezione Civile della Regione - Carinzia - Austria - Slovenia ZAMG: Interreg IIIA - Rete sismica ARSO: Interreg IIIA Rete idrometeorologica
20 Interreg IIIA Italia Slovenia SIMIS Sistema integrato di monitoraggio Isonzo-Soča
21 Interreg IIIA Italia Slovenia SIMIS Sistema integrato di monitoraggio Isonzo-Soča Soggetti coinvolti: Protezione Civile della Regione Ministero per l'ambiente e la Pianificazione Territoriale - Agenzia per l'ambiente della Repubblica di Slovenia (ARSO) Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta- Bacchiglione (Italia) APAT Agenzia per la Protezione dell'ambiente e per i servizi Tecnici - Dipartimento acque interne e marine - Servizio laguna veneta (ex Servizio Idrografico e Mareografico di Venezia SIMN) DIC Dipartimento d'ingegneria Civile - Sezione Idraulica e Geotecnica dell'università degli Studi di Trieste DEEI Dipartimento di Elettrotecnica, Elettronica ed Informatica dell'università degli Studi di Trieste Facoltà di Ingegneria Civile e Geodesia dell'università degli Studi di Lubiana (Slovenia)
22 Interreg IIIA Italia Slovenia SIMIS Sistema integrato di monitoraggio Isonzo-Soča Progetto: Interconnessione dei Centri Operativi di Palmanova e di Lubiana Studio idrologico ed idraulico dell intero bacino del fiume Isonzo Definizione di protocolli comuni d intervento per le situazioni d emergenza Installazione di unità di monitoraggio avanzate e di nuovi strumenti di misura nei principali punti critici del bacino Divulgazione delle attività Obiettivi: Miglioramento del sistema di monitoraggio del bacino dell Isonzo Aumento della sicurezza delle popolazioni rispetto al rischio idraulico ed idrogeologico Incremento degli strumenti di salvaguardia del territorio a livello sovranazionale Rafforzamento della cooperazione tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia Applicazione di tecnologie innovative
23 Interreg IIIA Italia Slovenia WebGIS: sistema di visualizzazione della rete di monitoraggio congiunta del bacino dell Isonzo-Soča
24 Interreg IIIA Italia-Austria Monitoraggio sismico Integrazione reti transfontaliere
25 Gli eventi sismici Terremoti storici 1201 M=6.1 Lungau 1794 M=6.0 Tramonti 1976 M=6.4 Gemona del Friuli 1348 M=6.4 Tra Villacco e Tolmezzo 1976 M=6.1 Gemona del Friuli 1998 M=5.7 Bovec 1511 M=6.9 Tolmino 1895 M=6.1 Ljubljana
26 Interreg IIIA Italia-Austria Monitoraggio sismico - Integrazione reti transfontaliere Convenzione per l attuazione del progetto Interreg IIIA Italia - Austria 2000/2006 Creazione di un centro di raccolta dati, in tempo reale, presso la Sala Operativa Regionale (SOR) di Palmanova ed adattamento del centro di raccolta dati di Vienna per questi scopi Individuazione e realizzazione di più sistemi di connessione dati efficienti e sicuri tra le stazioni ed i centri di raccolta Ridefinizione della geometria attuale delle reti in funzione della migliore copertura possibile delle aree potenzialmente pericolose a ridosso dei confini di stato Programmazione dei comportamenti e degli interventi comuni in caso di forti terremoti Calibrazione omogenea della strumentazione. I reali parametri della risposta strumentale sono necessari per la stima della magnitudo e la determinazione dei parametri di sorgente Austria Slovenia
27 Reti di monitoraggio in Austria Austria: ZAMG Seismic Network 15 stazioni ACORN Legend long-period (analogue) short-period broad-band strong motion (number of units) planned (gray) Conrad Observatory S13 OEW network STS-2 + FBA23 STS-2 + EpiSensor Austrian Geophysical Service Central Institute for Meteorology and Geodynamics Hohe Warte 38, A-1190 Vienna Drawing: Wolfgang Lenhardt
28 Reti di monitoraggio in Slovenia Slovenia: ARSO Seismic Network (20 stazioni)
29 Reti di monitoraggio transfrontaliere Reti di monitoraggio sismico esistenti in Austria, Slovenia e Friuli Venezia Giulia Austria Slovenia Friuli Venezia Giulia
30 Interreg IIIA Italia-Austria: Monitoraggio sismico Integrazione reti transfontaliere Sistema Antelope Prima rete transfrontaliera di monitoraggio sismico in tempo reale
31 Antelope Antelope è un software per l acquisizione e l elaborazione in tempo reale dei dati derivati dalla rete di rilevamento sismico. E sviluppato come un sistema a moduli che permettono l acquisizione, il trasporto, il buffering, l elaborazione, l archiviazione e la distribuzione di informazioni derivate dal monitoraggio ambientale. Il software è stato pensato per poter essere usato sia su workstations Sun Microsystems SPARC, sia su workstation con processori Intel. Qualsiasi sia l achitettura hardware, il sistema operativo su cui è sviluppato Antelope è Sun Solaris v.2.5 (o superiore). Antelope supporta sia l elaborazione interattiva e/o automatica di dati archiviati sia l elaborazione automatica di dati real-time. E sviluppato quindi come un sistema informativo che raccoglie tutti i dati grezzi, così come i risultati delle analisi, nonché varie altre informazioni. Il principio fondamentale di Antelope è di essere un sistema aperto, ovverosia permettere l estensione e la modifica da parte di vari sviluppatori. Per tale motivo possiede un estrema modularità, usa standard per i protocolli di comunicazione, per sistemi operativi e per gli ambienti di sviluppo con una dettagliata documentazione sia per l operatore che per gli sviluppatori.
32
33 Interreg IIIA - Italia-Austria Acquisizione dati in tempo reale nei datacenters (SOR) Ljubljana FVG- BB network Internet Satellite Etc.. Trieste BB networks BB networks Antelope Internet Satellite Etc.. SOR Palmanova Internet Satellite Etc.. Antelope Vienna BB networks Internet Satellite Etc.. Antelope Internet Satellite Etc.. Udine BB networks Antelope Localizzazione preliminare, entro 5 minuti dall evento, con dati BB in tempo reale. Antelope
34 Interreg IIIA - Italia-Austria Acquisizione dati in tempo reale nei datacenters (SOR) FVG- BB network RAF network Ljubljana BB networks SM networks Antelope Internet Satellite Etc.. Internet Satellite Etc.. SOR Palmanova Internet Satellite Etc.. Trieste BB networks SM networks SP network Antelope Vienna BB networks SM networks Antelope Internet Satellite Etc.. Antelope Internet Satellite Etc.. SP network Localizzazione definitiva, entro 15 minuti dall evento, con dati BB in tempo reale, StrongMotion e ShortPeriod in tempo quasi-reale Udine BB networks SP network SM networks Antelope
35 Interreg IIIA - Italia-Austria Dati in tempo reale alla Sala Operativa di Palmanova ZAMG - Vienna FVG- BB network RAN network RAF network ARSO - Ljubljana BroadBand (BB) StrongMotion (SM) networks internet, satellite, etc.. internet, satellite, etc.. GSM/GPRS, etc.. SOR Palmanova internet, satellite, etc.. BroadBand (BB) StrongMotion (SM) networks internet, satellite, etc.. internet, satellite, etc.. Trieste BroadBand (BB) StrongMotion (SM) networks Localizzazione preliminare: entro 5 minuti dall evento Localizzazione definitiva: entro 15 minuti dall evento SP network Udine BroadBand (BB) ShortPeriod (SP) networks Mappa di scuotimento (shake-map) in tempo reale con dati SM integrati RAF-RAN DPC Roma
36 Interreg IIIA - Italia-Austria Evento: 28/11/ :54:24.0 Ovaro Magnitudo 2.3 ARSA HHZ CEY HHZ CRES HHZ LJU HHZ OBKA HHZ TRI HHZ CIMO BHZ CUSI BHZ VINO BHZ GEPF HGZ STOL HGZ BAD SHZ BUA SHZ CAE SHZ COLI SHZ CSM SHZ CSO SHZ DRE SHZ FAU SHZ LSR SHZ MLN SHZ MPRI SHZ PLRO SHZ 10:54: :54: :55: :55: :55: :56: :56: :56:
37 Sviluppi futuri Interreg IIIB CADSES Earthquake Monitoring in Support of Disaster Preparedness in South Eastern Europe Estensione del sistema Antelope nel sud-est europeo
38 Earthquake Monitoring in Support of Disaster Preparedness in South Eastern Europe Da sviluppare nel triennio Obiettivi: Monitoraggio real-time degli eventi sismici nel sud-est europeo Integrazione dell area sud-est europea nella rete transfrontaliera di monitoraggio sismico in tempo reale Sviluppo e miglioramento della rete integrata di monitoraggio sismico Interconnessione della rete con i sistemi nazionali ed internazionali
39 Earthquake Monitoring in Support of Disaster Preparedness in South Eastern Europe Paesi partecipanti: Albania Bosnia-Erzegoniva Bulgaria Croazia FYR Macedonia Grecia Italia Moldova Romania Serbia-Montenegro Slovenia Turchia Ungheria UNMIK Kosovo
40 Protocolli di cooperazione transfrontaliera in attività di protezione civile
41 Protocolli di cooperazione transfrontaliera in attività di protezione civile Sono stati definiti due tavoli di lavoro per: Protocollo d intesa con la Repubblica di Slovenia Protocollo d intesa con la Regione Carinzia I due protocolli sono indipendenti benchè basati sui medesimi articoli I protocolli di cooperazione transfrontaliera si pongono come finalità il coordinamento nelle attività di: Previsione Prevenzione Assistenza reciproca in caso di calamità nelle aree contermini
42 Protocollo di cooperazione transfrontaliera Art.1: La Protezione civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Carinzia/Repubblica di Slovenia, consapevoli dei rischi naturali o indotti dalle attività dell uomo che possono coinvolgere le popolazioni e della necessità che in situazioni di emergenza ad esse sia garantita una tempestiva assistenza reciproca, determinate ad incrementare e favorire la cooperazione transfrontaliera nel settore della Protezione Civile esprimono la volontà di perseguire la massima reciproca collaborazione e di concertare in modo sinergico gli interventi necessari per la salvaguardia dell incolumità delle popolazioni contermini, dei beni, degli insediamenti e dell ambiente, in caso di emergenza o in vista di un rischio di emergenza, compresi gli incendi boschivi
43 Protocollo di cooperazione transfrontaliera La Protezione civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Carinzia/Repubblica di Slovenia: (Art.2) individuano le modalità operative condivise relative alle attività Di previsione e prevenzione di eventi calamitosi, scambio dati in tempo reale e comunicazione tempestiva di informazioni relative a situazioni di emergenza Assistenza reciproca in condizioni di emergenza e coordinamento dei soccorsi alle popolazioni contermini colpite (Art.3) al fine di attuare le attività di previsione, prevenzione e scambio di informazioni di comune interesse in materia di protezione civile, realizzano la connessione tra i rispettivi Centri Operativi di riferimento, attraverso i quali addivenire alla tempestiva comunicazione reciproca di tutte le informazioni rilevanti ed attuano scambi di conoscenze ed addestramenti comuni (Art.4) convengono di realizzare la connessione tra i propri Centri operativi di riferimento attraverso: La realizzazione di un efficiente sistema di trasmissione e ricezione dati tra i rispettivi Centri operativi di riferimento, tramite i quali effettuare in tempo reale lo scambio reciproco dei dati rilevati dalle reti di sorveglianza sismica, idrometereologica e meteomarina, installate nei rispettivi territori La predisposizione di un collegamento dedicato per la videoconferenza tra i Centri operativi di riferimento
44 Protocollo di cooperazione transfrontaliera La Protezione civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Carinzia/Repubblica di Slovenia: (Art.5) si impegnano alla tempestiva comunicazione reciproca, tramite i Centri operativi di riferimento, dell incombente rischio di emergenza o dell emergenza in atto, che possa causare pericolo alle popolazioni contermini, ai beni, agli insediamenti e all ambiente in prossimità dei territori di confine (Art.6) stabiliscono un programma di incontri periodici tra le componenti tecniche delle rispettive strutture (Art.6) danno vita allo scambio di conoscenze sui rispettivi progressi tecnicoscientifici rilevanti ai fini di protezione civile, anche avviando progetti congiunti per il successivo sviluppo ed applicazione ai campi della previsione e della prevenzione dei rischi naturali (Art.7) organizzano attività addestrative ed esercitazioni in comune, al fine di condividere le reciproche modalità operative in emergenza
45 Protocollo di cooperazione transfrontaliera La Protezione civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Carinzia/Repubblica di Slovenia: (Art.8) nelle situazioni di emergenza in atto sul proprio territorio che possano coinvolgere le popolazioni contermini possono chiedere, tramite i Centri operativi di riferimento, soccorso reciproco (Art.9) il soccorso reciproco, compatibilmente alle risorse disponibili, può consistere nell invio di tecnici specializzati, di squadre di volontari con relativi mezzi ed attrezzature, di aeromobili e di generi di assistenza alla popolazione contermine colpita, nonché nell adozione di ogni altra attività utile al superamento delle situazioni di emergenza (Art.11) convengono di prestare reciproca collaborazione nelle attività volte allo spegnimento degli incendi boschivi nelle aree contermini (Art.12) Il reciproco soccorso viene prestato a titolo gratuito
46 Alpe-Adria
47 Alpe-Adria Bayern Oberösterreich Kärnten Burgenland Salzburg Steiermark Györ-Moson-Sopron Vas Zala Somogy Baranya Hrvatska Slovenija Ticino Emilia-Romagna Friuli Venezia Giulia Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto
48 Alpe-Adria La Protezione Civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia è: Centro di documentazione di protezione civile della comunità di lavoro di Alpe-Adria Presidente del gruppo di lavoro Previsioni e catastrofi della I a Commissione Assetto del territorio e tutela dell ambiente della comunità di lavoro Alpe-Adria Nella riunione operativa del 11 aprile 2005 (Pordenone) è stato approvato all unanimità il programma di lavoro: Interconnessione dei centri di Protezione Civile di Alpe-Adria con linee dedicate Protocollo per lo scambio dati ed informazioni in tempo reale Possibilità di estensione della rete di monitoraggio sismico integrata dei paesi di Alpe-Adria Da attivare nel biennio 2005/2006
49 Formazione esperti internazionali per l analisi dati real-time di reti sismologiche International meeting Palmanova 26 febbraio - 5 marzo 2005: Understanding and Managing Information from Seismological Networks
50 Understanding and Managing Information from Seismological Networks Palmanova 26 febbraio - 5 marzo 2005 Palmanova 26 febbraio - 5 marzo 2005 Organizzatori Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia l Università degli Studi di Trieste (Dipartimento di Scienze della Terra) Observatories and Research Facilities for EUropean Seismology (ORFEUS Data Center) Incorporated Research Istitutions for Seismology (IRIS) Sostegno finanziario, per i partecipanti provenienti dai paesi in via di sviluppo: Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia United Nations Educational Scientific and Cultural Organization (UNESCO) International Association of Seismology and Physics of the Earth s Interior (IASPEI) Associazione per la geofisica Licio Cernobori (AGLC)
51 Understanding and Managing Information from Seismological Networks Palmanova 26 febbraio - 5 marzo 2005 Obiettivi: fare il punto sullo stato dell'arte dei sistemi di monitoraggio sismico e sulla loro integrazione sull'analisi dei dati real-time sulle modalità di scambio dei dati real-time tra istituzioni preposte al monitoraggio sismico, al fine di ottimizzare le procedure di allerta delle strutture di protezione civile Il corso si è sviluppato con lezioni sia teoriche che pratiche, con lo scopo di formare operatori capaci di elaborare e condividere i dati real-time provenienti dalle diverse reti sismologiche Si ottiene così una rete globale di data center che, grazie ad Internet, promuove un nuovo e più maturo sistema di sorveglianza sismica del territorio ai fini di protezione civile
52 Understanding and Managing Information from Seismological Networks Palmanova 26 febbraio - 5 marzo 2005 Partecipanti: circa 60 ricercatori provenienti da: Botswana Camerun Capo Verde Etiopia Kenya Malawi Namibia Oman Sud Africa Tanzania Uganda Cina India Indonesia Kazakistan Kyrgystan Nepal Russia Thailandia Uzbekistan Egitto Iran Giordania Yemen Francia Germania Grecia Irlanda Italia Olanda Slovacchia Spagna Turchia Stati Uniti Croazia Macedonia Romania Serbia Slovenia
53 La cooperazione transfrontaliera della Protezione Civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Direttore Centrale Guglielmo Berlasso Elaborazione grafica
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