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1 REPORT FINALE Azione 2 Annualità 2009

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4 PREMESSA... 1 IL PROGETTO LINGUA E INTERCULTURA PER LA VALORIZZAZIONE E L INTEGRAZIONE DELLE NUOVE GENERAZIONI (L.I.V.I.N.G.) I bisogni Gli obiettivi e le azioni Azioni ed attività I risultati attesi Il territorio pratese Il partenariato Le procedure di gestione e controllo LE ATTIVITÀ EROGATE LE ATTIVITÀ Le attività trasversali La mediazione culturale Le attività di integrazione e socializzazione LE METODOLOGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE PER L INTEGRAZIONE E LA CITTADINANZA ATTIVA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DELLE ATTIVITÀ MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PROGETTO MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PROGETTO Procedure di monitoraggio ed indicatori di progetto Strumenti di rilevazione e computo dei dati Valutazione di progetto: indicatori di realizzazione ed indicatori di risultato CONCLUSIONI GLI ESITI... 63

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8 Il progetto LIVING, promosso dal Comune di Prato e sviluppato in partenariato con one e la coesione sociale, in rete e in sinergia con altre realtà del territorio che lavorano condividendo gli stessi obiettivi. i dati per fa capire la situazione specifica della città di Prato, la quale al 31 dicembre 2010 registrava una popolazione straniera residente pari al 15,1 %, ossia cittadini stranieri su un totale di cittadini, senza contare i soggiornanti clandestini. Il progetto ha visto mettere in campo numerose azioni, come ad esempio la realizzazione di corsi di lingua e cittadinanza attiva (educazione civica, diritti e doveri del cittadino, ecc.) sia per adulti che per bambini stranieri, laboratori di recupero e sostegno scolastico, campi estivi, sostegno alla genitorialità, laboratori musicali, ecc. c generazioni, in quanto cittadini del futuro, ed è per questo che ritiene fondamentale oggi sia possibile ignorare, si tratta di un fenomeno che va governato con lungimiranza che il Comune di Prato porta avanti da tempo numerosi interventi mirati alla sia attraverso azioni di sistema che attraverso progetti specifici rivolti ai migranti. Il successo del progetto LIVING, che ha visto coinvolti circa cittadini stranieri (più del 6% del totale dei cittadini stranieri presenti nella città), con una forte maggioranza di giovani e bambini, evidenzia il ruolo di Prato come laboratorio nazionale di integrazione. Assessore ai rapporti con l'unione Europea, alle relazioni con il pubblico e alle politiche d'integrazione Giorgio Silli

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12 1 Lingua e Intercultura per la Valorizzazione e l Integrazione delle Nuove Generazioni (L.I.V.I.N.G.) 1.1 I bisogni I processi globali hanno imposto negli ultimi anni al territorio pratese di confrontarsi con un fenomeno complesso e imprevedibile per i suoi sviluppi futuri, nte di persone extracomunitarie e mettendo in evidenza due grandi specificità: 1. Quantitativa: con la presenza massiccia di stranieri residenti (12,7%.), prevalentemente concentrati nel capoluogo (85%), che ha una percentuale di oltre il 14% di residenti ed un numero considerevole di soggiornanti ed irregolari non censiti. 2. Qualitativa: laddove oltre il 40,6% del totale dei residenti è di origine cinese ed il restante 60% caratterizzato dalla compresenza - unica in Italia - di più di cento gruppi etnici differenti. 7 1 I riferimenti sulla popolazione provinciale hanno come fonte di rilevazione la Provincia di Prato. I riferimenti sula popolazione scolastica provengono dalla pubblicazione a cura La scuola pratese: rapporto

13 8-17 anni), 71,8% (18-64 anni), 1,7% (65 e oltre) e mettendo in evidenza una popolazione in età A Prato, in proporzione, si contano più bambini e giovani che nelle altre province toscane: la classe di età 0-17 anni costituisce infatti il 16.71% della popolazione totale. I giovani stranieri insistenti nella stessa fascia di età corrispondono a poco oltre il 4% sul totale dei residenti. stati complessivamente Di questi, risultavano iscritti alla scuola grado e alla scuola secondaria di secondo grado. del 12,3% nella scuola primar registra un effetto-rialzo sulla fecondità complessiva, con il determinante contributo delle donne migranti), del 10,8% nella scuola secondaria di primo grado e del 6,7% nella scuola secondaria di secondo grado (la riduzione dei contingenti di Per quanto riguarda la presenza di alunni stranieri,, n appena concluso si contavano alunni di cittadinanza non italiana, pari al 18,5 popolazione scolastica. I dati del Ministero della Pubblica Istruzione collocano Prato al secondo posto dopo Mantova tra le province italiane come proporzione di studenti stranieri sul totale della popolazione scolastica. I cinesi rappresentano da soli il 44,1% degli alunni stranieri; seguono albanesi (21,2%), rumeni (7,6%), marocchini (6,6%) e pakistani (4,7%), quindi nigeriani, bengalesi, peruviani, tunisini, filippini, ivoriani ed ucraini. Gli stranieri si sono concentrati soprattutto nella scuola primaria (38,2% del totale degli alunni stranieri) e secondaria di I grado (24,7%); in misura relativamente (17,7%). di ripetenza, ritardo, abbandono e insuccesso scolastico, evidenzia le difficoltà degli alunni stranieri ad di ingressi di giovani stranieri ad anno scolastico già avviato in seguito ai ricongiungimenti familiari, ha come conseguenza immediata una vera e propria emergenza lingua intervento strutturato.

14 1.1.2 La questione migratoria a Prato rimane costantemente aperta, non solo per la rapidità con cui il fenomeno sta evolvendo nelle sue variegate componenti, ma anche per le articolazioni che lo stesso esprime su una vasta scala. Cominciata all'inizio degli anni '90, la presenza extracomunitaria a Prato è rapidamente cresciuta, non solo per l'incremento dell'immigrazione (proveniente sia dai paesi d'origine che da altre aree italiane o europee di precedente insediamento), ma anche per le tante nascite avvenute nel comune con il rapido avanzare dei processi di stabilizzazione degli immigrati. divenuta una delle più numerose in Italia, si è affiancata, nella seconda metà del decennio, l'emergere, prima, di consistenti gruppi di cittadini albanesi e Contemporaneamente sono aumentati gli arrivi di immigrati originari di altre aree del mondo che non hanno dato luogo, però, al formarsi finora di altri raggruppamenti di pari consistenza. diversità ben più profonde, di tipo culturale, sociale, economico, che rendono la possibilità di dialogo tra queste due comunità difficili. Per superare queste problematicità occorrerebbero obiettivi di ampio respiro che,, portasse condivisi discriminazione, la solidarietà, i principi democratici e il ruolo della legge. In Italia tendenzialmente le politiche sociali nei confronti dell sono declinate nel passaggio da un modello assimilativo (o negazione delle differenze attraverso cui la società ospitante mira ad assorbire la diversità al fine di conformarla alla cultura dominante) ad un modello di scambio interculturale entro cui assume rilievo il mutuo riconoscimento delle diverse culture in un continuo scambio e arricchimento reciproco. Naturalmente lo scambio può comportamenti e pratiche sociali coerenti della comunità ospitante e di quella ospitata evitando la chiusura o lo scontro diretto. In parallelo e in tendenza con le politiche comunitarie, dagli anni Settanta ad oggi ioni: dalla scolarizzazione dei figli di immigrati inseriti nel mercato del lavoro 9

15 10 La presenza di bambini, di giovani, in qualunque processo migratorio, è un forte elemento di stabilità. I figli solitamente arrivano quando i grandi hanno deciso di vivere stabilmente nel nuovo paese. Si può quindi dire che i minori rendono più fluide le relazioni con i nativi, ma interrogano in profondità i servizi e i loro grato solo e normalmente giovane e sano può le famiglie usufruiscono dei servizi educativi, sanitari, sociali, di tempo libero e sovente li mettono in discussione o comunque rendono visibile la loro presenza con tutte le caratteristiche di diversità ed evidenziano il limite dei servizi verso i nuovi cittadini. Dal punto di vista prettamente sociale, mentre i genitori di questi ragazzi mantengono un forte legame identitario anche se cambiano esternamente il modo di vivere, di vestirsi, di parlare, di mangiare, restano comunque in loro gli ancoraggi più profondi: il senso della vita, della morte, della famiglia, i rapporti tra le generazioni, tra i sessi, il valore del denaro. Dal punto di vista prettamente sociale, mentre i genitori di questi ragazzi modo di vivere, di vestirsi, di parlare, di mangiare, restano comunque in loro gli ancoraggi più profondi: il senso della vita, della morte, della famiglia, i rapporti tra le generazioni, tra i sessi, il valore del denaro. I figli, invece, devono coniugare dentro di sé messaggi e richieste differenti. Il compito assegnato alla seconda generazione è quindi arduo e il successo è nelle mani della prima generazione e di chi nella società ospitante ha compiti educativi che non devono forzare a scelte obbligate di fedeltà. molti casi si è rivelato problematico, in particolare si evidenziano atteggiamenti a rischio che possono condurre i ragazzi a scelte: - di totale assimilazione di insicurezza e sensazioni di fallimento; - di fondamentalismo, di autoemarginazione per cui formano ghetto con il proprio gruppo; - di militantismo politico per riabilitare i propri genitori, la propria gente immigrata; - di atteggiamento marginale sia verso il proprio gruppo sia verso la vviamente sintomo di forte disagio e spesso è il risultato di profonde sconfitte e frustrazioni e porta a reazioni aggressive, intolleranti e a volte violente.

16 La prospettiva verso la quale tendere e su cui lavorare nei vari ambiti educativi (famiglia, scuola, privato sociale, ecc.) è la costruzione di identità forti ed elastiche, disposte, a partire da situazioni di vita e storie diverse, a progettare un futuro comune. Scegliere la prospettiva di integrazione multiculturale significa, dunque, perseguire una strategia di integrazione degli immigrati così da superare la folklorizzazione, i pregiudizi e gli stereotipi e promuovere il confronto e il dialogo. 1.2 Gli obiettivi e le azioni egico dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con non resti sulla carta, la società tutta deve essere, o cominciare ad essere, una comunità educante competenze che li rendano in grado di partecipare in un modo efficace e costruttivo nella vita lavorativa e sociale del contesto in cui risiedono. Tuttavia, affinché i neo-cittadini riescano ad acquisire efficacemente saperi è indispensabile perseguire un preventivo o parallelo miglioramento della loro dimestichezza con il sistema linguistico italiano a cominciare dal loro inserimento nel sistema istruzione. A Prato, ad esempio, si osserva che una percentuale minima degli studenti stranieri iscritti al primo anno della scuola secondaria di secondo grado riesce a conseguire il diploma. Se il dato è influenzato dalle caratteristiche del mercato locale del lavoro e dalla particolare strutturazione della comunità cinese che pone la formazione su un piano strettamente funzionale di adempimento ad un obbligo di legge, assolto il contingente con la presenza di una continua alternanza tra scuola e lavoro che non un curriculo formativo debole pone le nuove generazioni ai margini degli sviluppi sociali ed economici a cui è sottoposto il distretto pratese. 11

17 partendo dal coinvolgimento della scuola materna accompagni i giovani fino al Il progetto, dunque, perseguendo le finalità del programma FEI 2009, priorità specifiche 2e 5 si è concentrato nella realizzazione di interventi rivolti a minori e giovani stranieri inseriti nel circuito scolastico e formativo, per sostenerli nel loro processo di crescita personale ed integrazione sociale, fronteggiando gli ostacoli che potrebbero portare a fenomeni di disagio, di esclusione e di svantaggio sociale. In base a tale finalità gli obiettivi operativi previsti sono stati i seguenti: 1- miglie; 2- di favorire 3-4- Creare momenti ludici di scambio tra ragazzi nativi e migranti Azioni ed attività Gli obiettivi operativi sono stati tradotti in macro-azioni e queste in attività di dettaglio come riportato di seguito: AZIONE A TITOLO AZIONE Start up e attività trasversali AZIONE B Orientamento e inserimento scolastico AZIONE C Recupero e sviluppo di competenze linguistiche e meta linguistiche AZIONE D Sostegno alla genitorialità ATTIVITÀ 1- Costituzione della Direzione di Progetto. 2- Realizzazione e traduzione strumenti; Progettazione e pianificazione materiali e obiettivi didattico-formativi. 3- Monitoraggio e valutazione del progetto. 1- Due laboratori intensivi di orientamento rivolti a bambini e ragazzi neo arrivati. 2- Due corsi intensivi di lingua italiana e cittadinanza attiva rivolti ai genitori dei bambini iscritti ai corsi. 1- Diciotto corsi estivi di lingua italiana e cittadinanza attiva rivolti a minori, dai 6 ai 16 anni 2- Laboratorio accoglienza, alfabetizzazione linguistica e cittadinanza attiva rivolto ai genitori dei bambini che frequentano il primo ciclo della scuola primaria e iscritti ai corsi. 1- Creazione di un archivio di modulistica in lingua.

18 AZIONE E TITOLO AZIONE comunicazioni - scuola famiglia e gestione arrivi in corso danno Attività estiva ludico ricreativa AZIONE F Recupero scolastico, alfabetizzazione, socializzazione AZIONE G Integrazione e socializzazione nella scuola primaria attraverso musicale AZIONE H Integrazione e socializzazione attraverso la pratica sportiva AZIONE I Formazione alla mediazione culturale AZIONE J Disseminazione 1- Report finale. 2- Convegno finale. ATTIVITÀ 2- Accoglienza e orientamento per minori e famiglie con presenza di mediatori. 3- Ricevimenti generali e consegna schede di valutazione con la partecipazione di mediatori linguistici. 4- Mediazione culturale su richiesta. 1- Campo estivo residenziale rivolto a ragazzi/e nativi e migranti. 2- Attività sportive informali nei giardini pubblici della città. 1- Sostegno extrascolastico per i bambini e ragazzi con difficoltà di apprendimento e di gestione e organizzazione dello studio. 1- Attività musicale a carattere interculturale rivolta alle classi 3, 4 e 5 della Scuola Primaria. 1- Torneo di calcio a 5 a carattere multietnico rivolto a ragazzi delle scuole secondarie. 1- Corso di formazione per operatori e mediatori linguistici I risultati attesi In fase ex ante le seguenti criticità Punti di debolezza interni formativo dei giovani immigrati Limitata aggregazione tra culture diverse / integrazione degli extracomunitari e valorizzazione degli individui Minacce esterne Difficoltà strutturali e complessità sociale Condizionamento socioculturale

19 14 Il progetto si è dunque mosso attuando tre linee di intervento aderendo alle co immigrati e cittadini e invita le società ospitanti a creare occasioni di stimolo affinché cittadini stranieri e italiani possano sviluppare la conoscenza reciproca e un terreno di co 1- attività di inserimento, accoglienza, alfabetizzazione e miglioramento delle competenze linguistiche dei minori stranieri e delle loro famiglie (Azioni A, B, C, D, F); 2- Attività extrascolastiche inerenti ai linguaggi non verbali e finalizzate attraverso la musica, lo sport e la partecipazione congiunta nelle attività ludico-ricreative estive (Azioni E, G, H); 3- attività di promozione alla partecipazione attiva alla vita culturale della comunità cittadina (Azione E). porre le basi per una positiva immissione dei minori nella scuola e rafforzare le competenze chiave necessarie per Per realizzare gli obiettivi di un modello di impostazione olistico che ha tessuto tutti gli aspetti della e doveri. funzione di promotori nella quale normalmente agiscono ed attivare nuovi percorsi di cittadinanza e di partecipazione. Per valutare gli esiti di una tale impostazione sono stati individuati 3 indicatori dei sub-indicatori come mostrato nello schema seguente:

20 N di interventi attivati N di immigrati che beneficiano dei corsi Realizzazione Risultato % di immigrati che hanno con esito positivo % di immigrati che hanno raggiunto una frequenza Incremento delle occasioni di scambio culturale Impatto Sinteticamente, i risultati attesi, considerata la particolarità del flusso migratorio pratese, sono stati basati nello sradicare o, quanto meno, disposizione dalle Amministrazioni locali (provinciali e comunali). Gli stranieri - ed i cinesi in particolar modo - vizi che risultano essenziali alla loro permanenza, ma difficilmente sviluppano attraverso di essi comunità, senso di appartenenza. provinciale sono frequentati pressoché esclu inziale per infrangere il senso di estraneità o, funzionalmente, per utilizzarlo come chiave di apertura alla cittadinanza autoctona, se non come asta per superare il muro di diffidenza che circonda. Incremento delle significato ben preciso: interazione, convivenza civile, integrazione Il stranieri e per lo sviluppo interculturale del territorio pratese Il progetto LIVING, promosso dal Comune di Prato - Servizio Immigrazione e Cittadinanza si inserisce in una rete territoriale già strutturata che raggruppa tutti i soggetti coinvolti

21 16 partecipa attivamente e organizzativamente al Protocollo di Intesa per sviluppo interculturale del territorio pratese stipulato a Prato in data 23 aprile 2007 e rinnovato nel Tale protocollo riunisce tutti i soggetti istituzionali coinvolti nel processo di accoglienza degli alunni migranti a scuola (Comune, Provincia, tutte le scuole primarie e di raccordo fra questi e di fornire al tempo stesso delle risposte integrate e calibrate sulle esigenze specifiche delle singole realtà scolastiche. L obiettivo è di garantire l accesso all istruzione agli alunni migranti e la Tra le priorità del protocollo vi è quello di garantire il pieno rispetto del diritto all istruzione attraverso la collaborazione tra tutti i soggetti che operano sul territorio in ambito scolastico-educativo, la progettazione integrata degli interventi nelle scuole (in modo da assicurare azioni omogenee e condivise), la ricerca di nuove strategie di inserimento e percorsi di educazione alle differenze, una migliore gestione delle risorse umane, tecnologiche e finanziarie. Il Comune di Prato ha la presidenza della Commissione Tecnico-Scientifica ed è responsabile della segreteria organizzativa della Commissione Tecnico- Scientifica nonché del coordinamento delle attività ad esso relative e svolte negli Istituti scolastici presenti sul territorio comunale. Il progetto cerca di rispondere ai bisogni individuati sotto diversi profili: la valenza del partenariato, come modellizzazione e scambio di esperienze; 1.5 Il partenariato Il Comune di Prato, attraverso il Servizio Immigrazione e Pari Opportunità, in base alle azioni strumentali agli obiettivi, ha coinvolto e coordinato le organizzazioni che sono confluite nel progetto sviluppando i processi di partenariato locale, le risorse impegnate e il ruolo di ogni partecipante. Gerarchicamente il partenariato è stato strutturato con il Comune di Prato a capofila di una cordata composta come nello schema sottostante:

22 Comune di Prato Associazione Cieli Aperti ONLUS Ass.Sportiva Polisportiva Il Sogno Consorzio Metropoli Società Filarmonica P. Mascagni I quattro partner hanno natura giuridica, dimensioni e settori di attività molto differenziate tra loro CONSORZIO METROPOLI SCS ONLUS Gestisce i servizi di mediazione linguistica, culturale e sanitaria ed è titolare dei corsi di alfabetizzazione estivi di italiano L2 ASSOCIAZIONE CIELI APERTI ONLUS occupa di educazione, legalità, intercultura, formazione e lavoro realizzando i propri obiettivi attraverso progetti di recupero scolastico, percorsi di sostegno educativo e di socializzazione per minori con vari tipi di disagio collaborando con A.S.L. e servizi sociali ASOCIAZIONE POLISPORTIVA IL SOGNO sportive-associative presenti sul territorio e valorizzando il ruolo dello sport come strumento di aggregazione e inclusione sociale 17 FILARMONICA PIETRO MASCAGNI Ha come finalità sociale di utilizzare il carattere universale del linguaggio musicale e il potere aggregativo del repertorio e metodo bandistico per attuare tra i giovanissimi didattica attiva A collegare le attività erogate dal team di progetto è stata attivata la collaborazione con la Biblioteca Comunale Lazzerini 2 che da anni coordina e realizza spazi di formazione rivolti ai migranti e che dal 2003 è stata costituita Polo regionale di documentazione interculturale, sulla base di una convenzione tra Regione e Comune di Prato. 2 La Lazzerini, come amichevolmente i pratesi chiamano la Biblioteca, ha progettato ed erogato il piano di formazione rivolto ad operatori e mediatori linguistico-culturali che sono ogetto stesso.

23 1.5.1 rganizzazione del team di progetto Da un punto di vista strettamente organizzativo, LIVING si è dotato di una struttura snella basata su una Direzione di Progetto nominata dai Parternariato Direzione di Progetto Direttore Progetto Coordinatore Esperto monitoraggio e valutazione Addetto amministrazione e rendicontazione Addetto servizi segreteria presidenti di tutti gli enti inclusi nel partenariato in accordo con il Responsabile del Servizio Immigrazione e Cittadinanza del Comune di Prato e composta da un Direttore di progetto e da un Referente del Comune di Prato. 18 Direttore e Referente, per il disbrigo degli aspetti economico-organizzativi, sono stati affiancati da un rendicontazione e da un Addetto ai servizi di segreteria. Per gli aspetti tecnico-didattico-organizzativi la Direzione ha avuto il supporto di un Coordinatore il quale ha curato la programmazione delle attività nonché i rapporti con le risorse professionali messe a disposizione del progetto dai partner e da un esperto in monitoraggio e valutazione. Pe quanto riguarda le funzioni, alla Direzione di Progetto nel suo insieme è stata attribuita la mansione di: - Curare i rapporti con la stazione appaltante e con il partenariato; - Affidare gli incarichi alle risorse umane; - Supervisionare - Autorizzare le spese e supervisionare il monitoraggio amministrativo del progetto; Se per motivi organizzativi interni alla municipalità, la Direzione ha visto al suo interno quasi esclusivamente personale proveniente dal partenariato, il Comune di Prato, in quanto capofila, si è assicurata la presenza di un Referente che ha concorso andamento delle azioni e delle attività progettuali sia dal punto di vista delle attività didattico-formative che dal punto di vista gestionale e amministrativo concorrendo con il Coordinatore organizzativo a: gestire i rapporti con le scuole del territorio; approvare la programmazione didattica e delle attività progettuali;

24 Il team della Direzione ha svolto mansioni manageriali e valutative Esperto monitoraggio e valutazione Programmazione ed erogazione monitoraggio Redazione report intermedi e finale Coordinatore Coordinamento scuole/attività progetto Coordinamento mediatori culturali Selezione allievi e coordinamento corpo docente Programmazione didattica delle attività Raccolta e organizzazione materiale e documentazione prodotti E mansioni organizzativo-amministrative Controllo e verifica fasi di erogazione e attuazione del progetto Selezione risorse umane Valutazione e autorizzazione acquisto materiali e strumentazioni Controllo e verifica amministrativi Direzione di Progetto 19 Addetto segreteria Supporto redazione materiale informativo, organizzazione attività, raccolta e archiviazione materiale didattico e valutativo dei corsi, raccolta e archiviazione documentazione amministrativa Supporto amministrazione budget e rendicontazione spese Esperto rendicont azione Valutazione e Amministrazione Direttore e Coordinatore

25 1.6 Le procedure di gestione e controllo Da un punto di vista procedurale LIVING si è dotato di un complesso di processi e verifiche mutuato dal Sistema di Gestione della Qualità della Cooperativa Pane&Rose che ha erogato parte delle attività come associata del Consorzio Metropoli partner del progetto e sintetizzati nello schema seguente: 20 Per quanto riguarda la documentazione di progetto, la Direzione ha avuto la responsabilità di definire un cruscotto di sistema comprensivo di strumenti di pianificazione e monitoraggio tesi a definire procedure operative che hanno costituito un vero e proprio codice regolamentativo interno. ha monitorato tutte le attività svolte redigendo i report sulla conformità delle azioni rispetto a quanto progettato ed assegnato a ciascuna organizzazione e risorsa del partenariato. Docenti, Mediatori ed Operatori hanno svolto test di verifica redigendo schede di valutazione dei partecipanti, il registro di classe o il registro delle presenze in caso di attività non meramente formative. Il coordinatore ha operato un esame quali-quantitativo dei dati di cui è venuto in possesso redigendo un report in base alle schede di customer satisfaction e predisponendo In caso di iter regolare la base di dati aggregata e analizzata è confluita alla Direzione di

26 In caso di irregolarità e/o non conformità il Coordinatore ha rinviato alla risorsa Invece, per quanto concerne la gestione della rendicontazione delle spese, la Direzione di Progetto ha svolto un esame dei costi e dei preventivi in fase iniziale ed un controllo finale sulla documentazione a supporto delle spese sostenute. Il Coordinatore è stato responsabile della comunicazione di avvio delle attività, del preventivo di dettaglio delle spese, della redazione delle lettere di incarico e della consegna ai formatori e agli operatori dei registri per la verifica delle presenze, della comunicazione di fine corso e della rendicontazione definitiva. ha predisposto ed eseguito documentazione., ha comunicato autorizzazione dei pagamenti. In caso di riscontro di irregolarità alla rendicontazione ha rinviato la documentazione al Coordinatore al fine di rimuovere le irregolarità. 21

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30 2 Le attività del progetto, le attività sono state schematizzate in 4 aree che verranno esplose nei paragrafi a seguire. Attività trasversali Mediazione culturale Italiano L2 e Integrazione scolastica Integrazione e socializzazione 25 Start-up Monitoraggio e verifica Formazione per operatori Orientamento e inserimento scolastico Recupero e sviluppo competenze linguistiche Gestione arrivi in corso anno Integrazione e socializzazione attraverso musicale Integrazione e socializzazione attraverso la pratica sportiva Pubblicizzazione e Disseminazione Recupero scolastico Campo estivo residenzaile

31 2.1 Le attività trasversali 26 Con questo termine si indicano comunemente tutte quelle attività necessarie al corretto svolgimento del progetto sia in termini organizzativi che amministrativi e di verifica delle azioni. Si tratta di attività che non si esauriscono in un lasso di tempo determinato, ma seguono previste. Nel caso di LIVING ne sono state previste tre: 1. Start-up: finalizzata alla costruzione del partenariato in termini di obiettivi, risorse e strumenti; 2. Monitoraggio e verifica delle azioni 3 ; 3. Pubblicizzazione degli interventi e disseminazione degli esiti. Il Piano di Comunicazione ha compreso un elenco di singole attività concepite per informare sugli obiettivi del Progetto; divulgare i risultati del progetto e aggiornare sulle diverse attività; raggiungere i destinatari diretti e indiretti delle azioni contenute nel progetto stesso (formatori, esperti dei processi formativi, imprese sociali, decisori politici); incidere culturalmente sui beneficiari (enti di formazione, formatori, allievi). stato necessario distinguere due livelli, come avviene di norma. A livello della comunicazione interna tra i partner sono state definite alcune regole di di una sorta di pratica per codificare e condividere una strategia comune nei rapporti con il territorio e nelle singole azioni di comunicazione. Per quanto riguarda la comunicazione esterna è stata garantita attraverso le azioni e i prodotti elencati nella tabella seguente: ATTIVITÀ TARGET OBIETTIVO Opuscoli, volantini ed Partner Promozione e altro materiale Reti stakeholder comunicazione sociale a pubblicitario Destinatari diretti e sostegno del progetto. indiretti Informazione destinatari potenziali. Report finale Partenariato Diffusione dei risultati Enti locali Agenzie formative Incontro di Opinione pubblica Resoconto e valore aggiunto disseminazione finale del progetto 3

32 2.2 La mediazione culturale 4 integrazione efficaci per raggiungere e coinvolgere i giovani immigrati e favorire la un corso di formazione rivolto ad operatori e mediatori sulle tematiche della multiculturalità. Network della Cooperazione Sociale Toscana, ha coinvolto 19 allievi di cui 9 extracomunitari. 2.3 ntegrazione scolastica dei beneficiari TITOLO AZIONE Orientamento e inserimento scolastico Recupero e sviluppo di competenze linguistiche e meta linguistiche ATTIVITÀ 2 laboratori intensivi di orientamento (40 ore ciascuno) finalizzati a fornire elementi di lingua italiana (con particolare riferimento al contesto scuola) di orientamento e socializzazione, rivolti a bambini e ragazzi neo arrivati. 2 Corsi intensivi di lingua italiana e cittadinanza attiva (80 ore ciascuno) rivolti ai genitori dei bambini iscritti ai corsi (livello A1). Due corsi estivi di lingua italiana e cittadinanza attiva (80 ore ciascuno) rivolti a minori, dai 6 ai 16 anni. Ogni percorso ha previsto obiettivi linguistico lessicali e comunicativi, elementi di cittadinanza attiva (la Costituzione, il sistema Paese, il sistema scolastico, ambiente, Europea..) e orientamento sul ORGANIZZAZIONE EROGANTE Consorzio Metropoli attraverso la cooperativa associata Pane&Rose Consorzio Metropoli attraverso la cooperativa associata Pane&Rose Consorzio Pegaso 27 4 La Biblioteca Lazzerini dispone di una vasta filmografia in italiano e in lingua

33 28 Sostegno alla genitorialità comunicazioni - scuola famiglia e gestione arrivi in corso danno Recupero scolastico, alfabetizzazione, socializzazione territorio attraverso visite guidate. Un laboratorio accoglienza, alfabetizzazione linguistica e cittadinanza attiva per adulti. Corsi lingua italiana di 80 h Microcorsi di lingua italiana per bambini e ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado. Classi di accoglienza: sostegno linguistico per arrivi in corso della scuola primaria e secondaria di primo grado del Comune di Prato. Le classi di accoglienza, dietro accordo del Ministero, di fatto hanno sostituito parte dei corsi estivi che per motivi di tempistica non erano più adeguati allo scopo prefisso in fase di progettazione Accoglienza e orientamento per minori e famiglie attraverso incontri con i genitori ad inizio anno con presenza di mediatori. Mediazione culturale su richiesta dei docenti in caso di situazioni problematiche. 1. Attività per i bambini della Scuola Primaria e ai ragazzi della Scuola Secondaria di I e II grado con difficoltà di apprendimento e di gestione e organizzazione dello studio. Consorzio attraverso cooperativa Pane&Rose Associazione Aperti Metropoli la associata Cieli 2.4 Le attività di integrazione e socializzazione TITOLO AZIONE Attività estiva ludico ricreativa ATTIVITÀ 1. Campo estivo residenziale rivolto a ragazzi/e nativi e migranti finalizzato alla socializzazione e allo scambio interculturale. ORGANIZZAZIONE EROGANTE Consorzio Metropoli attraverso la cooperativa associata Pane&Rose

34 Integrazione e socializzazione nella scuola primaria attraverso musicale Integrazione e socializzazione attraverso la pratica sportiva 2. Attività sportive informali guidate da operatori specializzati svolte nei giardini pubblici della città con particolare attenzione ai luoghi di ritrovo dei migranti. 1. Attività musicale a carattere interculturale rivolta alle classi 3, 4 e 5 della Scuola Primaria. 1. Torneo di calcio a 5 a carattere multietnico rivolto a ragazzi delle scuole secondarie. Consorzio Metropoli attraverso le cooperative associate Pane&Rose e Alice Filarmonica P. Mascagni Associazione Il Sogno 29

35 3 Le metodologie didattiche ed cittadinanza attiva 30 Sviluppare le competenze della cittadinanza, cioè sviluppare responsabilità, partecipazione e cittadinanza attiva per accrescere il benessere nella comunità, non è un compito facile risulta difficile decidere dove e come intervenire. Per prima cosa, la società tutta deve essere, o cominciare ad essere, una comunità educante piano umano e culturale. Il compito di ogni istituzione educativa è di perseguire formare cittadini e cittadine futuri, che possano identificare e sviluppare le competenze che li renderanno in grado di partecipare in un modo efficace e costruttivo nella vita lavorativa e sociale delle società sempre più diversificate. Il cammino compiuto dalla nostra società, in ambito nazionale e internazionale, ha posto negli ultimi decenni il problema di pensare ai valori civici e sociali in orizzonti più vasti di quelli con cui sono state educate le generazioni precedenti dei problemi, delle interdipendenze, delle culture, delle conoscenze e dei diritti umani, ma anche particolarismo, della delinquenza organizzata, delle possibili catastrofi non solo ambientali, richiede un notevole sforzo di conoscenza, di comprensione, di impegno critico, e anche di sopportazione del peso di una convivenza che appare per più aspetti problematica, dal livello locale al livello mondiale.

36 E la presenza nelle nostre classi di ragazzi che provengono da diversi paesi, con diverse lingue, culture, religioni e tradizioni, pone il problema di costruire itinerari formativi che valorizzino il dialogo e il confronto fra i modi diversi con cui in diversi paesi vengono adottati costumi ed elaborate costituzioni e norme non sempre compatibili con le nostre. Le scelte compiute dalla Costituzione italiana, in armonia con la Carta europea e con la dottrina internazionale dei diritti umani, costituiscono non solo un fattore identitario per il nostro popolo, ma anche un fattore di apertura per chiunque sui diritti di tutti e un impegno di lotta nei riguardi delle discriminazioni e delle prevaricazioni. 5 Chiaramente nessuna istituzione può agire da sola, ma deve, necessariamente rivolgersi ed aprirsi al territorio; cooperare e lavorare con altre organizzazioni e creare collegamenti con altri settori della società in modo da creare le condizioni nelle quali gli immigrati possano diventare realmente cittadini attivi. Ma, affinché i neo-cittadini riescano ad acquisire efficacemente saperi è indispensabile perseguire un preventivo o parallelo miglioramento della loro dimestichezza con il sistema linguistico italiano. Non si devono solo superare le difficoltà intrinseche di ogni processo formativo, derivanti dal dover affrontare testi anche di elevata difficoltà in diversi ambiti settoriali. Ma si devono trovare le chiavi di immigrati residenti sono già immersi da tempo e con la quale quelli futuri devono presto co quotidiana, apparentemente semplice, ma caratterizzata dai maggiori scarti culturali, ai testi ufficiali della pubblica amministrazione che ancora oggi rappresentano anche per gli italiani stessi dei veri dedali verbali. Un universo di significati che dà senso alla nuova cittadinanza e che può essere percepito, e di conseguenza apprezzato, in primo luogo attraverso 31 5,,del 4 marzo 2009.

37 4 Documentazione fotografica delle attività 32 classi di accoglienza

38 classi di accoglienza 33 Corso di Italiano

39 Corso di formazione per operatori e mediatori 34 Sport ai giardini

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI

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