Lavoro e Povertà. Stephen Nickell Commissione Politiche Monetarie, Banca d Inghilterra. Festival dell Economia di Trento 2006

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1 Lavoro e Povertà Stephen Nickell Commissione Politiche Monetarie, Banca d Inghilterra Festival dell Economia di Trento 2006

2 Povertà, Cos è? Povertà, definita in termini relativi. Per es. percentuale di persone con un reddito familare sotto il 50% del reddito medio. Esistono molte varianti le classificazioni negli anni e nei diversi paesi non ne tengono conto Perchè non usare definizioni assolute? Perchè ci interessa?

3 Quadro generale Enfasi sulla povertà in età lavorativa cioè enfasi sulle persone che vivono in famiglie il cui capofamiglia è in età da lavoro (1664). La povertà dipende da redditi da mercato + trasferimenti tasse. I redditi da mercato dipendono dai redditi da lavoro + redditi da lavoro autonomo e redditi da capitale. I redditi da lavoro sono predominanti. La povertà dipende da come questi redditi sono distribuiti fra famiglie e singole persone. La distribuzione dei redditi da lavoro dipende dalla distribuzione della paga (gudagno all ora o alla settimana) e dalla distribuzione del lavoro (proporzione di giorni all anno di lavoro retribuito rispetto ai giorni di disoccupazione, malattia, invalidità, ecc). La distribuzione della paga e del lavoro sono di solito positivamente correlate.

4 Quadro generale (cont.) Significative differenze fra i diversi paesi. In generale i paesi nordici hanno i tassi più bassi, seguiti dai paesi nordici continentali, mentre i paesi anglosassoni e dell Europa meridionale hanno i tassi più alti. Le percentuali sono più o meno uguali in tutte le colonne anche se la povertà permanente da reddito non sorprendentemente è inferiore alla povertà annuale. Nella maggior parte dei paesi è facile che siano i bambini piuttosto che gli adulti ad avere più probabilità di vivere in famiglie povere. Questo fenomeno è particolarmente apprezzabile nei paesi anglosassoni e in Italia.

5 Tavola 1 Tasso di povertà, 1990s (%) Tasso di povertà annuale Tasso Permanente d Tasso di povertà annuale (età lavorativa) e Tasso di povertà infantile f (1) a (2) b (3) c Belgio Danimarca Francia Germania Irlanda Italia Olanda Portogallo Spagna Svezia GB Canada USA

6 Note Tavola 1 Note: a) Percentuale di persone con reddito famigliare equivalente sotto il 50% della media per 3 anni, b) salvo un anno verso la metà degli anni 90 (eccetto la Francia: 1990) c) salvo un anno verso la fine degli anni 90 d) Percentuale di persone con reddito famigliare equivalente medio sotto la linea di povertà per tre anni, (50% del reddito annuale medio famigliare ) e) Percentaule di popolazione con fapofamiglia in età da lavoro con reddito famigliare sotto il 50% della media. Un anno verso la metà degli anni 90 f) Percentuale di bambini in famiglie il cui reddito è sotto il 50% della media. Un anno nella prima metà degli anni 90. Fonti: a) OECD Employment Outlook (2001), Tavola 2.1 b) Oxley et al. (1997), Tavola 1 c) Agell (2003), Tavola 1 d) OECD Employment Outlook (2001), Tavola 2.1 e) Förster and Pearson (2002), Fig. 3 eccetto Spagna e Portogallo che sono nell OECD Employment Outlook (2001), grafico 2.2 f) Bradbury and Jäntti (1999), Tavola 3.6

7 Redditi da mercato, Tasse e Trasferimenti Nota, la gran parte del reddito da mercato è reddito da lavoro Si consideri la quota dei redditi da mercato, trasferimenti e tasse, ricevuti (ii primi due) e pagati (l ultimo) dal 30% della popolazione più in basso nella classifica della distribuzione del reddito La quota dei redditi da mercato dipende dalla distribuzione dei guadagni e del lavoro. I paesi anglosassoni hanno in genere la quota più bassa, ma le percentuali non sono elevate. I paesi anglosassoni hanno anche in genere le quote più alte di trasferimenti e la quota più bassa di tasse vale a dire il più elevato livello di targeting. La quota dei trasferimenti è alta anche in Danimarca e in Olanda. Questo è importante perchè questi paesi hanno anche elevati volumi di trasferimenti.

8 Tavola 2 Percentuale di Redditi da Mercato e Trasferimenti pubblici ricevuti (Metà anni 90) e tasse pagate dal 30% della popolazione più in basso nella classifica della distribuzione del reddito Quota di Reddito da Mercato ricevuto a Quota di trasferimenti pubblici ricevuti b Quota di tasse pagate b Belgio Danimarca Francia Germania Irlanda Italia Olanda Svezia GB Canada USA Note: i) Queste cifre si rifersicono solo alla popolazione in età lavorativa ii) Fonti: a) Förster and Pearson (2002), Tavola 5 b) Förster and Pearson (2002), Tavola 7

9 Redditi da mercato, tasse e trasferimenti Si noti che i trasferimenti spesso non riguardano la ridistribuzione dai ricchi ai poveri ma da lavoratori a non lavoratori o da famiglie senza figli a famiglie con figli. Quindi, nonostante l apparente enfasi su trasferimenti e tasse nei paesi anglosassoni, rimangono dei tassi di povertà elevati, anche se la forte enfasi in Irlanda ha un certo impatto. In Danimarca, Olanda e Svezia i trasferimenti sono ben indirizzati e il volume è sufficientemente elevato da fare la differenza nonostante il forte prelievo fiscale. L Italia si distingue come l unico paese dove il 30% della popolazione a più basso reddito riceve meno del 30% dei trasferimenti (in realtà solo il 20%). Una significativa carenza di politiche mirate.

10 Alcuni Correlati generali della Povertà La correlazione Gini mostra non sorprendentemente che la povertà è fortemente correlata alla dispersione di distribuzione di reddito, Ma l elevata correlazione della povertà con la dispersione della distribuzione dei guadagni dimostra l importanza di questo fattore. Naturalmente ciò che ci interessa qui è che i potenziali guadagni sono strettamente correlati con il lavoro. Per esempio l istruzione è la principale motivazione che sta alla base del guadagno e le persone con un elevato grado di istruzione, sia uomini che donne, hanno più probabilità di avere un lavoro. Quindi, in molti paesi lavorano meno del 60% degli uomini in età lavorativa con un titolo scolastico inferiore a quello rilasciato dalla scuola secondaria superiore. Le altre correlazioni mostrano il ruolo significativo dei trasferimenti pubblici l importanza dei sussidi di disoccupazione è correlata al fatto che questi sono un segnale della generosità del sistema. I tassi di disoccupazione non sono di per sè correlati alla povertà.

11 Tavola 3 Alcuni correlati generali della Povertà Coefficiente Gini per il reddito a 90/10 decile ratioearnings b Spesa sociale in % del PIL a Tasso di povertà Povertà permanente da reddito Quota di trasferimenti pubblici generali ricevuti dai tre decili più bassi Tassi di sostituzione dei sussidi di disoccupazione a Note: i) a) Basato su 14 paesi, metà anni 90. Fonte: OECD Employment Outlook (2001), Tavola 2.7 b) Basato su 17 paesi metà anni 90. Fonte: OECD (1996), Table 3.1 and Agell (2003), Tavola 1.

12 Tavola 4 Tassi di Occupazione in base al livello di istruzione, 1999 (%) Uomini Donne Scuola secondaria inferiore Scuola secondaria superiore Terziaria Scuola secondaria inferiore Scuola secondaria superiore Terziaria Belgio Danimarca Francia Germania Irlanda Italia Olanda Portogallo Spagna Svezia GB Canada USA OECD Employment Outlook (2001), Table D

13 Distribuzione dei Guadagni Il principale fattore alla base della distribuzione del reddito è la distribuzione delle competenze. Per esempio la correlazione della dispersione dei guadagni nei vari paesi con la dispersione testscore (International Adult Literacy Survey) è superiore allo 0,8. Ma anche i sindacati contano. Per esempio, 90/10 rapporto guadagni = (95/5 rapporto capacità di scrivere) N=14,R 2 = densità sindacale 1.26 copertura sindacale (0.2) (2.9) Koeniger et al. (2004) ritengono che, oltre ai sindacati, la tutela del lavoro e il salario minimo contribuiscano a ridurre la dispersione del reddito.

14 Tavola 5 Competenze e Distribuzione dei Guadagni Competenze (Literacy Test Score Ratios) c Guadagno 90/10 95/5 90/10 a Coefficiente Gini Scrittura Scrittura b Quantitativo GB Australia Canada Danimarca Finlandia Germania Irlanda (3.35) Olanda NZ Portogallo Svezia Svizzera USA Correlazione con 1 e 2 colonna rispettivamente Fonti: a) OECD Economic Outlook (1996), Tavola 3.1, 1994 o 1995 salvo Danimarca, 1990; Norvegia, b), c) OECD (2000), Tavole 2.1, Riferimento a 19948

15 Distribuzione delle Competenze La distribuzione delle competenze è un fattore molto importante per la dispersione del reddito. Ciò suggerisce che i paesi migliori nello sviluppo di competenze avranno livelli inferiori di povertà. Per esempio l istruzione primaria in GB tende a produrre una dispersione del rendimento. Alcuni esperimenti basati su metodi in uso in Svizzera hanno significativamente ridotto la dispersione.

16 Distribuzione delle Competenze Gli interventi positivi sono (i) Programmi di sostegno per migliorare la salute delle donne in età fertile. (ii) Interventi di sostegno alla prima infanzia indirizzati ai bambini più svantaggiati che sono più a rischio di fallimento scolastico. (iii) Misure di sostegno per aumentare la qualità dell assistenza all infanzia e della scuola materna (iv) Sostegno per i ragazzi dopo la scuola. (v) Programmi di sostegno per aumentare i livelli di frequentazione universitaria da parte di giovani capaci provenienti da famiglie a basso reddito See Danziger and Waldfogel (2003)

17 Distribuzione del lavoro e della disoccupazione Nè i tassi di disoccupazione, nè i tassi di occupazione sono correlati alla povertà (nei diversi paesi). Per esempio paesi con tassi di occupazione alti e bassi possono avere elevati livelli di povertà (es. USA e Italia). Tuttavia la mancanza di lavoro in una famiglia è significativamente correlata alla povertà. E se la percentuale di persone che vivono in famiglie senza lavoro è relativamente bassa, come in Svezia e Danimarca, allora è meno costoso dare sussidi generosi.

18 Tavola 6 Aspetti della disoccupazione (metà anni 90) Tasso di occupazione (%) a Percentuale di persone in famiglie con due lavoratori (età lavorativa) c Percentuale di persone in famiglie senza lavoro (età lavorativa) b Totale Uomini Donne Belgio Danimarca Francia Germania Irlanda Italia Olanda Portogallo Spagna Svezia GB Canada USA

19 Note alla Tavola 6 Note: a) Pecentuale di popolazione in età lavorativa occupata, OECD (2001), Tavola B b) Percentuale di persone in famiglie in età lavorativa dove nessuno lavora, Oxley et al. (1997), Tavola 7 c) Percentuale di persone in famiglie in età lavorativa con due persone occupate, Oxley et al. (1997), Tavola 7

20 Cambiamenti della Povertà Paesi che hanno visto notevoli aumenti dei tassi di povertà (più di 3 punti percentuali) dalla metà degli anni 80 alla metà degli anni 90: Germania, Italia, Olanda e GB. Dalla metà degli anni 70 alla metà degli anni 80 gli USA hanno assistito a un forte aumento della povertà. I fattori principali durante l aumento della povertà includono i) un allargamento della distribuzione dei redditi, ii) un aumento dell inattività maschile e della non occupazione (questa è una causa della disoccupazione famigliare), (iii) cambiamenti della struttura famigliare,soprattutto un aumento delle famiglie monoparentali (iv) la misura in cui la generosità dei sussidi riduce l impatto dei suddetti fattori Dei cinque paesi menzionati, l Italia, la GB e gli USA hanno visto anche un aumento della povertà su base trasferimenti pretasse. Non così per Germania e Olanda. Ciò suggerisce che in questi due paesi il sistema di trasferimenti/tasse è stato importante ai fini della povertà.

21 Modifiche della distribuzione del reddito maschile Dalla metà degli anni 80 alla metà degli anni 90 si è notata una forte dispersione del reddito in Olanda (+0,38), Portogallo (+0,81), GB (+0,58), USA (+0,58). Altri cambiamenti sono stati relativamente modesti, anche se l Italia ha visto un aumento dello 0,18 e il Canada una diminuzione dello 0,26. La misura a cui si riferiscono questi cambiamenti è il rapporto D9/D1. Nel periodo precedente, dalla metà degli anni 70 alla metà degli anni 80, si registrano forti aumenti in GB, Canada e USA.

22 Tavola 7 Cambiamenti nella distribuzione del reddito (Uomini) Decile 9/Decile Belgio Danimarca a Francia Germania 2.38 b Italia Olanda Portogallo d Svezia GB Canada USA c a, uomini e donne; b, 1983; c, 1999; d, 1993 Source: OECD labour Market Statistics and OECD Employment Outlook, 1996, Table 3.1

23 Cambiamenti nella distribuzione del lavoro (metà anni 80 alla metà anni 90) Notevoli aumenti delle famiglie senza lavoro in Italia, Olanda e Svezia. Francia, Olanda e USA hanno visto forti aumenti nel numero di famiglie con due lavoratori.

24 Tavola 8 Cambiamenti nella distribuzione del lavoro fra le famiglie in età lavorativa (metà anni 80 alla metà degli anni 90) Cambiamenti in punti percentuali di famiglie senza lavoro Cambiamenti in punti percentuali di famiglie con piena occupazione Cambiamenti in punti percentuali di popolazione in famiglie disoccupate Cambiamenti in punti percentuali di popolazione in famiglie con due occupati Danimarca Francia a 7.4 a Germania Italia Olanda b 7.0 b Svezia c 4.6 c GB Canada USA c 5.9 c Livello medio (metà anni 90) Nota: Tutti i dati si rifersicono a famiglie con un capofamiglia in età lavorativa. Una famiglia con piena occupazione è quella in cui tutti gli adulti sono impiegati. a, ; b, ; c, Fonte, Förster and Pearson (2002), Table 6; Oxley 91997), Tavola

25 Aumento della nonoccupazione fra gli uomini (metà anni 80 alla metà anni 90) Fra gli uomini (2554), ci sono stati due forti aumenti della nonoccupazione (oltre 5 punti percentuali) in Francia, Italia e Svezia. Se torniamo al 1979, anche la Germania ha visto un forte aumento fino alla metà degli anni 90. Questi aumenti riguardano sia la disoccupazione che l inattività.

26 Tavola 9 Nonoccupazione maschile (%) Età 2554 Età Belgio Danimarca Francia Germania Irlanda Italia Olanda Portogallo Spagna Svezia GB Canada USA Fonti: Employment Outlook, Tavola C, varie edizioni I non occupati includono disoccupati e inattivi

27 Cambiamenti della povertà Cinque paesi hanno avuto significativi aumenti della povertà. Germania, Italia, Olanda e GB dalla metà degli anni 80 alla metà degli anni 90, gli USA un po prima. In Germania, c è stato un significativo incremento della nonoccupazione maschile dal 1979 alla metà degli anni 90. In Italia c è stato un certo incremento della dispersione del reddito maschile, un forte aumento delle famiglie senza lavoro probabilmente correlato a significativi aumenti della nonoccupazione maschile. In Olanda si è avuto un certo aumento nella dispersione del reddito maschile e anche un certo aumento delle famiglie senza lavoro.

28 Cambiamenti della povertà In GB e negli USA ci sono stati forti aumenti della dispersione del reddito. L incremento della disoccupazione è stato meno significativo. Tuttavia in GB vi è stato un aumento delle famiglie monoparentali (5% di tutte le famiglie nel 1979, 12% nel 1990). Più del 60% di queste famiglie vivono in povertà in GB. Per riassumere in Germania, Italia, Olanda, la mancanza di lavoro è stata più significativa; negli USA e in GB è stato cruciale l incremento della dispersione dei redditi. Si noti che la Svezia ha avuto aumenti significativi nel numero delle famiglie senza lavoro e nel numero di uomini non occupati. Questo dato è in linea con l incremento osservato nei trasferimenti pretasse per la povertà. Ma questo sistema di trasferimenti/tasse è sufficientemente generoso e mirato da prevenire un significativo aumento della povertà. Un quadro simile si può osservare in Finlandia e in Norvegia.

29 Conclusioni Politiche di breve periodo i) Mirare i trasferimenti/sussidi verso le famiglie povere. Problemi: costoso, incoraggia l inattività. ii) Mirare I trasferimenti/sussidi verso le famiglie povere, subordinandoli al lavoro (per esempio politiche del lavoro). Problemi: e i gruppi che non sono in grado di lavorare? Chi decide e come si decide quali persone hanno diritto ai sussidi senza dover cercare un lavoro? Come rendere efficiente il sistema? iii) Salario minimo. Problemi: se è sufficiente per avere un impatto sulla povertà dei beneficiari, riuscirà a ridurre un aumento significativo della nonoccupazione fra i lavoratori a basso reddito

30 Politiche di lungo periodo Migliorare in maniera significativa le qualifiche dei lavoratori meno capaci. Problemi: come? Ci sono evidenze su come si può agire, ma attuare riforme della scuola ragionevoli è notoriamente difficile. Nota, I paesi in cui la povertà è bassa hanno i) tasse alte, ii) sistemi di sussidi generosi, efficienti e condizionati alla ricerca di un lavoro iii) bassi livelli di dispersione delle competenze nella popolazione di età lavorativa. È molto probabile che siano necessarie tutte e tre queste misure per avere livelli bassi di povertà.

31 Bibliografia Oxley, H., Burniaux, JM., Dang, TT, d Ercole, M. (1997), Income Distribution and Poverty in 13 OECD Countries, OECD Economic Studies, 29, Förster, M. and Pearson, M. (2002), Income Distribution and Poverty in the OECD Area, OECD Economic Studies, 34,739. Bradbury, B and Jäntti, M. (1999), Child Poverty across Industrialized Nations, Innocenti Occasional Papers, Economic and Social Policy Series No. 71, UNICEF, Florence Agell, J. (2003), Efficiency and Equality in the Labour Market, Dept. of Economics, Stockholm University. Koeniger, W., Leonardi, M. and Nunziata, L. (2004), Labour Market Institutions and Wage Inequality, IZA D.P. 1291, September (IZA, Bonn). OECD (2000), Literacy in the Information Age (Paris: OECD) Danziger, S. and Waldfogel, J. (2000), Investing in Children: What Do We Know? What Should We Do?, Centre for the Analysis of Social Exclusion, No. 34, LSE.

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