USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI E PATOLOGIE INFETTIVE CORRELATE. Aggiornamento tecnico-scientifico per i Dipartimenti delle Dipendenze
|
|
- Antonio Falco
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI E PATOLOGIE INFETTIVE CORRELATE Aggiornamento tecnico-scientifico per i Dipartimenti delle Dipendenze
3 Pubblicazione non-profit e non sponsorizzata - Vietata la vendita Per informazioni: Dipartimento Politiche Antidroga Presidenza del Consiglio dei Ministri Via Po 16/A Roma tel. seg fax direzionedpa@governo.it Coordinamento editoriale e traduzione dei testi in inglese a cura di Annalisa Rossi Progetto grafico copertina a cura di Alessandra Gaioni Stampato da Cierre Grafica - Sommacampagna (Verona) Ottobre 2012
4 A cura di Giovanni Serpelloni Mario Cruciani Capo del Dipartimento Politiche Antidroga Presidenza del Consiglio dei Ministri Centro Medicina Comunitaria, ULSS 20 Verona Consulente Infettivologo, Ospedale G. Fracastoro, San Bonifacio, Verona 3
5
6 Autori (in ordine alfabetico) Ruben D. Baler Adriana Bonora Alessandra Bo Oliviero Bosco Pietro Canuzzi Cristina Castello Mario Cruciani Chiara Danzi Sergio Ferrari Marica Ferri Eugenia M.Gabrielli Bruno Genetti Isabelle Giraudon National Institute on Drug Abuse, Bethesda, USA Dipartimento di Scienze Neurologiche, Neuropsicologiche e Motorie, Università degli Studi di Verona EMCDDA, Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, Lisbona Centro Medicina Comunitaria, Sezione di Screening HIV, ULSS 20 Verona Ministero della Salute, Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Uoc Cardiologia, ULSS 20 Verona Centro Medicina Comunitaria, Sezione di Screening HIV, ULSS 20 Verona Consulente Infettivologo, Ospedale G. Fracastoro, San Bonifacio, Verona Osservatorio Epidemiologico Infettivologia, Azienda ULSS 22 Bussolengo (VR) Dipartimento di Scienze Neurologiche, Neuropsicologiche e Motorie, Sezione di Neuropatologia, Università degli Studi di Verona EMCDDA, Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, Lisbona Dipartimento di Malattie Infettive, Azienda Ospedaliera Polo Universitario Luigi Sacco, Milano Osservatorio Nazionale Dipartimento Politiche Antidroga EMCDDA, Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, Lisbona Giampiero Girolomoni Clinica Dermatologica, Università degli studi di Verona, Verona Maurizio Gomma Teodora Groshkova Bruno Guarita Dagmar Hendrich Letizia Leone Marina Malena Joao Matias Romualdo Mazzi Carlo Mengoli Dipartimento delle Dipendenze, ULSS 20 Verona EMCDDA, Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, Lisbona EMCDDA, Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, Lisbona EMCDDA, Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, Lisbona Clinica Dermatologica, Università degli Studi di Verona, Verona Centro Medicina Comunitaria, Sezione di Screening HIV, ULSS 20 Verona Commisione Nazionale AIDS EMCDDA, Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, Lisbona Centro Medicina Comunitaria, Sezione di Screening HIV, ULSS 20 Verona Dipartimento di Medicina Molecolare, Università degli Studi di Padova 5
7 Salvatore Monaco Roberto Mollica Mauro Moroni Stefano Nardi Luigi Nisini Jacques L. Normand Dipartimento di Scienze Neurologiche, Morfologiche e Motorie, Università degli Studi di Verona Dipartimento Politiche Antidroga, Presidenza del Consiglio dei Ministri Vice Presidente Commissione Nazionale AIDS, Professore Emerito di Malattie Infettive, Università degli Studi di Milano Centro Medicina Comunitaria, Sezione di Screening HIV, ULSS 20 Verona EMCDDA, Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, Lisbona National Institute on Drug Abuse, Bethesda, USA Saverio Giuseppe Parisi Dipartimento di Medicina Molecolare, Università degli Studi di Padova Giorgio Palù Daria Pocaterra Giovanni Rezza Claudia Rimondo Giuliano Rizzardini Gianluca Russo Catia Seri Giovanni Serpelloni Barbara Suligoi Nora D. Volkow Lucas Wiessing Mauro Zaccarelli Irene Zagni Dipartimento di Medicina Molecolare, Università degli Studi di Padova Dipartimento di Malattie Infettive, Azienda Ospedaliera, Polo Universitario Luigi Sacco, Milano Dipartimento di Malattie Infettive, Parassitarie ed Immunomediate, Istituto Superiore di Sanità, Roma Sistema Nazionale di Allerta Precoce, Dipartimento Politiche Antidroga Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento di Malattie Infettive, Azienda Ospedaliera Polo Universitario Luigi Sacco, Milano Dipartimento di Malattie Infettive, Parassitarie ed Immunomediate Istituto Superiore di Sanità, Roma Sistema Nazionale di Allerta Precoce, Dipartimento Politiche Antidroga Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Politiche Antidroga, Presidenza del Consiglio dei Ministri Centro Operativo AIDS, Istituto Superiore di Sanità National Institute on Drug Abuse, Bethesda, USA EMCDDA, Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, Lisbona Unità Immunodeficienze virali, Istituto Nazionale per le Malattie Infettive L. Spallanzani, Roma U.O. Medicina, Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda (Brescia) 6
8 Indice Prefazione 9 M. Moroni Introduzione 11 M. Cruciani, G. Serpelloni ASPETTI EPIDEMIOLOGICI 01 Epidemiologia dell infezione da HIV, HBV e HCV. I dati del 2011 dalla Relazione 13 al Parlamento sull uso di sostanze stupefacenti P. Canuzzi, G. Serpelloni, B. Genetti, R. Mollica, B. Suligoi 02 Malattie Infettive e decessi correlati alla droga. I dati del 2011 dal Report annuale dell Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (EMCDDA) L. Wiessing, D. Hendrich, I. Giraudon, M. Ferri, T. Groshkova, A. Bo, B. Guarita, L. Nisini, J. Matias; con la collaborazione di Jaen Mounteney, Roland Simon, Julian Vicente 03 Le potenzialità non sfruttate della scienza della dipendenza nel controllo dell epidemia 45 di HIV N.D. Volkow, R.D. Baler, J.L. Normand 04 Epidemiologia delle infezioni nei tossicodipendenti in base alla via di introduzione 51 e al tipo di sostanza d abuso M. Zaccarelli Le principali infezioni correlate all abuso di sostanze 05 Sepsi ed endocarditi infettive nel tossicodipendente 67 G. Rezza, G. Russo 06 Infezioni della cute e dei tessuti molli nel tossicodipendente con uso parenterale 79 delle sostanze C. Mengoli 07 Infezioni osteoarticolari 89 R. Mazzi, C. Danzi 08 Tossicodipendenza ed infezioni polmonari 105 G. Rizzardini, D. Pocaterra 09 Endoftalmiti 115 A. Bonora 10 Infezioni del sistema nervoso centrale nell abuso di sostanze 121 S. Ferrari, S. Monaco 11 Infezioni a trasmissione sessuale 139 L. Leone, G. Girolomoni 7
9 12 Epatite virale da HCV 163 S. Nardi, I. Zagni, G. Serpelloni 13 Epatite virale da HBV 181 I. Zagni, S. Nardi, 14 Aspetti della terapia antiretrovirale nel tossicodipendente 201 M. Malena, E.M.Gabrielli 15 Procedure per lo screening delle principali patologie infettive nei tossicodipendenti 219 O. Bosco, M. Gomma, G. Rizzardini, G. Serpelloni 16 Cocaina e patologie internistiche correlate 233 O. Bosco, C. Castello, S. Ferrari, M. Gomma, G. Serpelloni Problematiche infettive emergenti 17 Infezioni da Bacillus anthracis nei tossicodipendenti 255 L. Leone, G. Serpelloni, C. Rimondo, C. Seri 18 Epidemiologia di HIV, sottotipo non-b 261 S.G. Parisi, G. Palù 19 Nuove droghe e comportamenti a rischio 267 C. Seri, L. Leone, C. Rimondo, G. Serpelloni 20 I danni derivanti dal consumo di cannabis sul sistema immunitario 285 O. Bosco, C. Seri, C. Rimondo, G. Serpelloni 21 Uso di droghe per via iniettiva e comportamenti a rischio HIV: news dalla letteratura 291 C. Seri, M. Cruciani, G. Serpelloni ALLEGATI 22 Allerta grado 3 Aumento della percentuale di NO-TESTING per le infezioni da HIV, HCV 303 e HBV presso i Ser.D. 8
10 Prefazione Una delle leggi universali cui tutti gli esseri viventi obbediscono e per cui ogni giorno combattono è la legge della sopravvivenza della specie. Ciò vale per i microrganismi dai prioni, virus e batteri alle alghe e protozoi, agli insetti, invertebrati, animali superiori e l uomo. Nel corso dei milioni di anni di convivenza, gli esseri viventi evolvono a favore di una loro reciproca convivenza senza danno. Secondo questa prospettiva, la grande maggioranza dei microrganismi stabiliscono oggi con l uomo rapporti di simbiosi o commensalismo mentre le specie intrinsecamente patogene si sono ridotte ad un numero esiguo. In un ottica evolutiva, ciò è merito dei microrganismi che hanno intuito la non convenienza a uccidere i propri ospiti ma soprattutto dell efficacia del sistema immunitario degli animali superiori che si è progressivamente perfezionato e che oggi permette all uomo di vivere in un ambiente persistentemente contaminato, ammalandosi solo eccezionalmente di malattie da infezione. L equilibrio, tuttavia, non è inossidabile. Ci è donato gratuitamente ma non ammette errori. Ogni comportamento che incrina uno tra le numerose braccia armate del sistema immunitario, rompe l equilibrio e la distinzione tra specie microbiche simbionti, commensali e patogeni, perde il suo significato biologico. I comportamenti individuali e collettivi sono quindi fondamentali nel mantenere l equilibrio tra l uomo e il mondo microbico. I comportamenti igienicamente scorretti stanno alla base delle cosiddette epidemie comportamentali, oggi le più temibili e diffuse nel mondo occidentale e le più difficili da combattere in quanto non correlate a carenze strutturali, rimediabili con interventi e investimenti ma alle irrazionalità sempre presenti in ambiti profondi della mente dell uomo. L uso delle droghe, di tutte le droghe, sta alla radice, nel mondo occidentale, ricco e industrializzato, delle più devastanti epidemie comportamentali dell ultimo secolo. Ho diretto per 30 anni la Clinica delle Malattie Infettive dell Università degli Studi di Milano prima presso l Ospedale Agostino Bassi e successivamente presso l Azienda Ospedaliera, Polo Universitario L. Sacco. L esperienza delle decine, centinaia, migliaia di ragazzi e ragazze che con l uso promiscuo di siringhe per iniettarsi eroina contraevano i virus epatitici B, delta, non A non B, non può essere rimossa dai ricordi di chi l ha vissuta. E così le epatiti sub acute e fulminanti, le endocarditi del cuore destro, pressoché sconosciute prima delle droghe iniettive; la gangrena gassosa degli arti sede di iniezione sotto cute di eroina, patologie che i Medici avevano imparato solo sui libri di storia della medicina; la tubercolosi, le sepsi ed infine l AIDS. Malattie e morti che hanno segnato una intera generazione. Oggi il panorama è cambiato ma il pericolo resta. La siringa ha in parte perso il suo fascino ma ciò ha reso il pericolo più subdolo e insidioso. Può mancare il diretto trasferimento di microrganismi tramite il sangue infetto tra chi non fa uso di sostanze iniettive ma l induzione a comportamenti scorretti rimane forte per tutte le droghe. È questo un aspetto oggi sottostimato che merita invece una attenta sorveglianza epidemiologica e ricerche e, approfondimenti scientifici. È presumibile che tutte le droghe nascondano intrinseche tossicità: è questa la parte ancora largamente sommersa dell iceberg, solo in parte intravista. 9
11 Numerose sostanze inalate o ingerite inducono danni diretti sulle mucose, primo scudo difensivo contro le infezioni. Tutte alterano i comportamenti ed il razionale che li determina e questo è forse il problema più rilevante e più gravido di conseguenze. Perché i microrganismi sono costantemente presenti in attesa dei nostri errori. Restano simbionti o commensali, quando non si commettono errori; si trasformano rapidamente in patogeni quando le nostre fragilità, disattenzioni, imprudenze lo consentono. Prof. Mauro Moroni Professore Emerito di Malattie Infettive Università degli Studi di Milano 10
12 Introduzione Uso di droghe e dipendenza sono da sempre state associate ad una varietà di infezioni. Per molti anni si è ritenuto che questa relazione fosse dovuta unicamente all uso iniettivo di sostanze e allo scambio di siringhe. Pur rimanendo la via parenterale di assoluta rilevanza, è da sottolineare come l uso di sostanze determini sempre di più un importante impatto su comportamenti a rischio, quali la promiscuità sessuale, che a loro volta rappresentano un importante causa di acquisizione di infezioni, HIV in primis. Inoltre, lo stato di marginalizzazione sociale che in tutto il mondo accompagna la maggior parte dei tossicodipendenti, nonché l effetto immunosoppressivo di alcune sostanze d abuso, contribuiscono all aumentato rischio di infezione tra i tossicodipendenti. Le infezioni nel tossicodipendente presentano varie problematiche, non solo in termini di complessità dei problemi clinici da affrontare, ma anche inerenti la gestione di pazienti particolarmente difficili dal punto di vista psicosociale. Tuttavia, nonostante la persistente attualità e i cambiamenti epidemiologici delle patologie infettive nei tossicodipendenti, da diversi anni si è rilevato un notevole calo dell offerta, da parte dei servizi per le tossicodipendenze, del test HIV e per le Epatiti B e C, decremento che potrebbe comportare un ragguardevole ritardo nella diagnosi precoce relativamente a tali infezioni, con una riduzione dell accesso anche alle terapie. Vi è la necessità, quindi, da più parti segnalata, di rilanciare l offerta del test per queste importanti infezioni nella popolazione tossicodipendente, perseguendo così una strategia di early detection la quale, oltre ad assicurare una cura tempestiva per gli aventi bisogno, assicura anche un migliore contenimento della diffusione inconsapevole delle infezioni in questione. Questo è stato uno dei motivi, ma non l unico, che ci ha indotto alla stesura del presente volume, rivolto a tutti i medici che hanno in cura soggetti con problemi di uso da sostanze: medici dei servizi per le tossicodipendenze, medici di medicina generale, ed altri specialisti, come gli infettivologi, che spesso hanno in carico pazienti con problemi attuali o pregressi di uso di sostanze. I curatori Dott. Giovanni Serpelloni Dott. Mario Cruciani 11
13
14 1. Epidemiologia dell infezione da HIV, HBV e HCV I dati del 2011 dalla Relazione al Parlamento sull uso di sostanze stupefacenti in Italia Pietro Canuzzi 1, Giovanni Serpelloni 2, Bruno Genetti 3, Roberto Mollica 2, Barbara Suligoi 4 1 Ministero della Salute, Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria 2 Dipartimento Politiche Antidroga, Presidenza del Consiglio dei Ministri 3 Osservatorio Nazionale Dipartimento Politiche Antidroga 4 Centro Operativo AIDS, Istituto Superiore di Sanità IMPLICAZIONI E CONSEGUENZE PER LA SALUTE Malattie infettive droga correlate La prevalenza di patologie infettive correlate all uso di sostanze psicoattive illegali rientra tra gli indicatori chiave individuati dall Osservatorio Europeo sulle Droghe e le Tossicodipendenze di Lisbona (EMCDDA) ai fini del monitoraggio del fenomeno dell uso di sostanze. L attenzione a livello europeo viene dedicata in particolare agli assuntori di sostanze per via iniettiva (IDU), in relazione all elevato rischio di incorrere in malattie infettive, HIV ed epatiti virali. A livello nazionale l analisi è condotta sia tra gli utenti dei servizi delle tossicodipendenze che tra i ricoveri ospedalieri droga correlati. I dati dell utenza in trattamento nei servizi sono stati elaborati sulla base del flusso aggregato fornito dal Ministero della Salute: nel corso del 2011, con l avvio della rilevazione secondo il flusso SIND, alcune regioni (Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte e Umbria) hanno provveduto all invio dei dati delle malattie infettive correlate attraverso il nuovo flusso. Per Lazio, Piemonte e Umbria (per questa regione solo per HIV) i dati non sono utilizzabili in quanto trasmessi in forma parziale o errata. Le rimanenti regioni hanno trasmesso le schede ANN.04, ANN.05, ANN.06. La Liguria non ha trasmesso alcun flusso. Per questi motivi le prevalenze del 2011 sono state stimate. In estrema sintesi, anche nel 2011 continua la costante diminuzione della verifica (testing) della presenza di malattie infettive correlate all uso di sostanze stupefacenti nell utenza assistita dai Ser.T. (HIV -0,7%; HBV -0,8%; HCV -3,0%). Rispetto al 2010, nel 2011 la prevalenza di utenti positivi ai test delle malattie infettive, diminuisce per l HIV (8,3% vs 11,5%), per l HBV (33,4% vs 36,2%) e per HCV (54,0% vs 58,5%). Le informazioni sui ricoveri sono state rilevate dal flusso informativo della scheda di dimissione ospedaliera; in particolare sono state considerate le Patologie infettive correlate: in forma di HIV, HBV, HCV, TBC, MST 13
15 Tabella 1 - Prevalenza di utenti HIV, HBV, HCV positivi. Anni Prevalenza positivi HIV 15,8 14,8 14,8 14,2 13,9 13,8 12,0 11,9 11,7 11,5 11,1 8,3 HBV 44,5 49,4 43,4 43,2 43,6 41,7 39,5 37,2 32,7 36,2 34,4 33,4 HCV 67,4 66,3 64,9 64,9 63,5 61,4 62,0 60,2 59,2 58,5 61,0 54,0 Fonte: Elaborazione su dati Ministero della Salute Figura 1 - Prevalenza dei nuovi utenti positivi a test HIV, HBV e HCV. Anni Fonte: Elaborazione su dati Ministero della Salute Figura 2 - Prevalenza di utenti già in carico positivi a test HIV, HBV e HCV. Anni Fonte: Elaborazione su dati Ministero della Salute dimissioni da regime di ricovero ordinario e day hospital, che presentano diagnosi, principale o secondarie, droga correlate. Diffusione di HIV e AIDS L incidenza dell infezione da HIV diagnosticata tra i consumatori di stupefacenti per via parenterale (IDU) nel 2009 risulta contenuta nella maggior parte dei paesi dell Unione Europea, attorno a 2,85 casi per milione di abitanti, in calo rispetto ai 3,7 del Questo andamento è dovuto in 14
16 Epidemiologia dell infezione da HIV, HBV e HCV parte all aumento della disponibilità delle misure di prevenzione universale, di trattamento e di prevenzione delle patologie correlate, comprese le terapie sostitutive e i programmi di scambio di aghi e di siringhe; secondo alcuni paesi incidono anche altri fattori quali il calo del consumo per via parenterale come verificato anche in Italia. Le informazioni sull incidenza dell AIDS sono importanti per dimostrare i nuovi casi di malattia sintomatica, e per fornire indicazioni sulla diffusione e sull efficacia della terapia antiretrovirale estremamente attiva (HAART). A livello europeo la presenza di elevati tassi di incidenza dell AIDS in alcuni paesi può far pensare che molti tossicodipendenti che abitualmente assumono le sostanze per via iniettiva ed affetti da HIV non ricevano la terapia HAART nella fase precoce dell infezione. L Estonia è il paese con la più alta incidenza di casi di AIDS riconducibili al consumo di stupefacenti per via parenterale. Tassi relativamente elevati di incidenza dell AIDS sono segnalati anche da Lettonia, Lituania, Portogallo e Spagna; in Italia dopo i valori molto elevati ad inizio periodo, il contrasto alla diffusione dell infezione da HIV ha consentito di ridurre notevolmente i nuovi casi di AIDS (Figura 3). Utenti in trattamento presso i Servizi per le tossicodipendenze Rispetto all utenza complessivamente assistita dai Ser.T nel 2011 e per la quale era disponibile il dato su HIV ( persone), soggetti, pari al 30,5%, sono stati sottoposti a test HIV. La prevalenza complessiva di utenti HIV positivi è del 8,3%, rispetto al contingente di utenti per i quali era disponibile l esito del test. (Tabella 2). Continua ad essere elevata la quota di utenti non testati (69,5% dell utenza in carico). Va precisato che le informazioni pervenute dalle regioni al Ministero della Salute alla data del 25 maggio 2011, coprono circa il 90% del totale dei servizi per le tossicodipendenze, quindi sono da considerare sicuramente rappresentative anche se non complete. La verifica della presenza di patologie infettive correlate all uso di sostanze stupefacenti nelle persone assistite dai Ser.T. ha interessato negli ultimi 12 In forte diminuzione l incidenza dei casi di AIDS nei tossicodipendenti italiani Criticità: soggetti testati per HIV (solo il 30,5%) presso i Ser.T. Figura 3 - Tasso di incidenza (casi x ab.) di casi AIDS tra i consumatori di stupefacenti per via iniettiva nei Stai membri della EU. Anni Fonte: Osservatorio Europeo per le Droghe e le Tossicodipendenze Bollettino Statistico
17 Tabella 2 - Esito test HIV nell utenza dei servizi per le tossicodipendenze. Anni Prevalenza di positivi a test HIV Diff% Nuovi utenti Maschi 2,2 5,5 3,3 Femmine 4,5 8,7 4,2 Totale 2,5 6,0 3,5 Utenti già in carico Maschi 12,3 8,1-4,2 Femmine 18,6 12,9-5,7 Totale 13,3 8,8-4,5 Totale Maschi 10,6 7,7-2,9 Femmine 16,4 12,2-4,2 Totale 11,5 8,3-3,2 Fonte: Elaborazione su dati Ministero della Salute Solo il 32,6% dei tossicodipendenti viene testato Prevalenza HIV nei TD oscilla tra il 2,4% e il 23,1% anni, dal 2000 al 2011, una percentuale di soggetti in costante diminuzione. Relativamente alla presenza dell infezione da HIV, la percentuale dei soggetti testati su testabili è diminuita di quasi 15 punti percentuali passando dal 45% circa rilevato nel 2000 al 30,5% osservato nel Il tasso di prevalenza dell infezione nella popolazione afferente ai servizi dal 2000 al 2011, si è ridotto passando dal 16% circa del 2000 all 8,3% del Nei soggetti di genere maschile la siero prevalenza per HIV è pari al 7,7%, mentre nelle femmine è del 12,2%; ciò significa che le persone di genere femminile sono fortemente sovra-rappresentate tra i soggetti HIV positivi. Rispetto al 2010, aumenta la prevalenza di HIV positivi tra la nuova utenza, (6,0% nel 2011 vs 2,5% nel 2010), mentre si osserva una riduzione per i soggetti già in carico (13,3% nel 2010 vs 8,8% nel 2011). A livello territoriale la percentuale di utenti testati nel 2011 rispetto a tutti i soggetti che i Ser.T avrebbero dovuto sottoporre al test sierologico HIV, varia da un minimo del 4,6% osservata nella Provincia Autonoma di Bolzano, ad un massimo del 58,6% circa nella Provincia Autonoma di Trento (Figura 6). Per contro, la prevalenza di sieropositivi osservata nel 2010 varia da un minimo del 2,4% nella regione Campania ad un massimo del 23,1% nella Regione Lombardia. Figura 4 - Percentuale dei soggetti testati su testabili e prevalenza utenti positivi a test HIV. Anni Fonte: Elaborazione su dati Ministero della Salute 16
18 Epidemiologia dell infezione da HIV, HBV e HCV Confrontando le distribuzioni percentuali dei soggetti testati e dei positivi per regione, si osserva come, generalmente, a fronte di un basso tasso di testing si osservi una elevata prevalenza di sieropositività (Figura 6). Figura 5 - Prevalenza di utenti HIV positivi secondo il genere e il tipo di contatto con il servizio Anni Aumenta la prevalenza di HIV nelle femmine afferenti per la prima volta nei Ser.T Fonte: Elaborazione su dati Ministero della Salute Figura 6 - Percentuale di non utenti testati nell anno di riferimento su testabili, per area geografica e prevalenza per HIV. Anno 2011 (1) Flusso informativo SIND; (2) Flusso SIND parziale (Indicatore non calcolabile); (3) Dato richiesto ma non pervenuto - Fonte: Elaborazione su dati Ministero della Salute 17
19 AIDS e infezioni da HIV Meno urgenze più ricoveri ordinari Ricoveri ospedalieri droga correlati Nel 2010 tra i ricoveri droga correlati, le diagnosi (principale o concomitante) relative a situazioni di AIDS conclamato o di sieropositività per HIV, sono circa il 5,6% (pari a ricoveri); la restante quota riguarda casi non comorbili con tali condizioni. In modo sostanzialmente stabile nel corso dell intero triennio , tra i ricoveri con diagnosi di infezione da HIV sintomatica o asintomatica, si osserva una percentuale più elevata di maschi (75,5% vs 25,5% delle femmine) ed una più bassa di situazioni che presentano un età inferiore ai 24 anni (1,2% vs 11,5%) rispetto ai casi non comorbili per tali patologie. L analisi del regime e tipologia di ricovero evidenzia inoltre, che tra i ricoveri droga correlati con diagnosi relative anche a condizione di infezione da HIV o di AIDS si rileva una percentuale più bassa di ricoveri a carattere urgente (circa il 53,6% vs 65,4%) e di situazioni di regime ordinario (circa 83,9% vs 92,0%). Lo studio della sostanza d uso (Figura 7) effettuato in base alla condizione di HIV sieropositività/aids evidenzia, tra i positivi, una quota più elevata di assuntori di oppiacei (74,8% vs il 22,3%). Il binomio uso iniettivo di eroina/hiv Figura 7 - Percentuale di ricoveri droga correlati per condizione di sieropositività HIV/AIDS e tipo di sostanza assunta. Anno 2010 Fonte: Elaborazione su dati Ministero della Salute Diffusione di Epatite virale B Il fenomeno della presenza del virus da epatiti virali nella popolazione tossicodipendente è maggiormente diffuso rispetto l infezione da HIV sia a livello europeo che a livello nazionale. Negli Stati membri della EU la prevalenza degli anticorpi contro il virus dell epatite B (HBV) varia in misura ancora maggiore rispetto all HCV, in controtendenza rispetto alla diffusione del virus in Italia, sebbene il dato nazionale si riferisca a tutta la popolazione tossicodipendente e non alla sola IDU. Nel periodo , 4 dei 13 paesi che hanno fornito dati sugli IDU hanno segnalato livelli di prevalenza anti-hbc superiori al 40%, in linea con il dato nazionale, sebbene quest ultimo rappresenti una sottostima della reale prevalenza di HBV positivi nella sottopopolazione IDU italiana. 18
20 Epidemiologia dell infezione da HIV, HBV e HCV Utenti in trattamento presso i Servizi per le Tossicodipendenze Relativamente alla presenza di epatite B nel periodo , la percentuale dei soggetti non testati è aumentata, di oltre 6 punti percentuali passando dal 73,8% rilevato nel 2000 al 78,9% nel 2011, fatta eccezione per l anno 2008 in cui si osserva una temporanea e modesta ripresa dell attività di test per epatite virale B. Il tasso di prevalenza di positivi dell epatite B nella popolazione afferente ai servizi dal 2000 al 2008, si è ridotto passando rispettivamente dal 44,5% al 32,7%. Nel triennio successivo, si è verificato un aumento di prevalenza di positivi pari al 36,2% nel 2009, seguito da una diminuzione nel 2011 pari al 33,4%. Gli andamenti della prevalenza di positivi della nuova utenza per genere non evidenzia tendenze differenti con decrementi per i nuovi utenti maschi dal 23% del 2000 al 14,7% del 2011 e per la nuova utenza femminile dal 21% del 2000 al valore stimato del 13,6% nel Per gli utenti già in carico nei servizi, la percentuali di positivi HBV diminuisce di circa 0,6 punti percentuale (37,1% nel 2010 vs. stima del 36,5% nel 2011), sebbene gli andamenti per genere siano differenziati e in controtendenza; la prevalenza complessiva di HBV positivi diminuisce di circa 1,2 punti percentuali (15,7% nel 2010 vs stima del 14,5% nel 2011), differenziate nel seguente modo: 13,1% per le femmine e 14,7% per i maschi. Alta percentuale di non testati anche per l epatite B Figura 8 - Percentuale dei soggetti non testati e prevalenza utenti positivi a test HBV. Anni Fonte: Elaborazione su dati Ministero della Salute Figura 9 - Prevalenza di utenti HBV positivi secondo il genere e il tipo di contatto con il servizio. Anni (La figura continua alla pagina seguente) 19
21 (Segue figura 9 dalla pagina precedente) Fonte: Elaborazione su dati Ministero della Salute Tabella 3 - Prevalenza di utenti positivi secondo il genere e il tipo di contatto. Anni Prevalenza di positivi a test HBV Diff% Nuovi utenti Maschi 15,9 14,7-1,2 Femmine 14,3 13,1-1,2 Totale 15,7 14,5-1,2 Utenti già in carico Maschi 36,8 34,9-1,9 Femmine 39,7 50,5 10,8 Totale 37,1 36,5-0,6 Totale Maschi 33,6 32,1-1,5 Femmine 35,8 43,9 8,1 Totale 33,9 33,4-0,5 Fonte: Elaborazione su dati Ministero della Salute Figura 10 - Percentuale utenti non sottoposti al test e percentuale utenti positivi a HBV. Anno 2010 (1) Flusso informativo SIND; (2) Flusso SIND parziale (Indicatore non calcolabile); (3) Dato richiesto ma non pervenuto - Fonte: Elaborazione su dati Ministero della Salute 20
22 Epidemiologia dell infezione da HIV, HBV e HCV. A livello territoriale la percentuale di utenti non testati nel 2011 varia da un minimo del 60,0% in Campania a un massimo del 100% osservata nella Provincia Autonoma di Bolzano. Per conto la prevalenza di utenti positivi all epatite B osservata nel 2010, varia da un minino del 10,3% in Basilicata ad un massimo dell 81,8% in Abruzzo. Ricoveri ospedalieri droga correlati Nel 2010 tra i ricoveri droga correlati le diagnosi (principale o concomitante) relative alla presenza di epatiti virali B sono inferiori all 1% (pari a 109 ricoveri), senza differenze rilevanti nell ultimo triennio. Maggiore variabilità si osserva nel corso del triennio, tra i ricoveri con diagnosi di infezione da HBV sintomatica o asintomatica, in relazione alla quota di ricoveri di soggetti di genere maschile (85,6% nel 2008, 78,1% nel 2009 e 81,7% nel 2010). Anche in questo caso come detto sopra più elevata (78% vs 45%) rispetto ai pazienti ricoverati senza tale comorbilità. Lo studio della sostanza d uso (Figura 11) effettuato in base alla condizione di positività alle epatiti virali B evidenzia, tra i positivi una quota più elevata di assuntori di oppiacei (50,5% contro 22,1%), in forte analogia con la presenza di sieropositività per HIV o AIDS conclamata. Prevalenze per HBV oscillanti tra il 10,3% in Basilicata e l 81,8% in Abruzzo Riduzione dei ricoveri per epatite B Figura 11 - Percentuale dei ricoveri droga correlati per condizione di malattia/positività per le epatiti virali B e tipo di sostanza assunta. Anno 2010 Fonte: Elaborazione su dati Ministero della Salute Diffusione di Epatite virale C I livelli di prevalenza dell HCV osservati tra i diversi paesi europei e all interno di uno stesso paese, sono estremamente vari, a causa sia di differenze intrinseche ai territori sia delle caratteristiche della popolazione oggetto del campione indagato. Nel biennio i livelli di anticorpi anti-hcv tra campioni di tossicodipendenti esaminati a livello europeo, variano da circa il 22% al 91%, sebbene la maggior parte dei paesi riferisce valori superiori al 40%. A livello nazionale, la prevalenza di positivi al test HCV è risultata pari a circa il 61% dei soggetti in trattamento nei Ser.T. Utenti in trattamento presso i Servizi per le Tossicodipendenze Come per i precedenti test sierologici, anche per l HCV, si osservava, analoga e preoccupante situazione relativamente sia alla diffusione del virus sia ai soggetti non testati nell anno. Nell ultimo anno gli utenti in trattamento non testati sono 21
USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI E PATOLOGIE INFETTIVE CORRELATE. Aggiornamento tecnico-scientifico per i Dipartimenti delle Dipendenze
USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI E PATOLOGIE INFETTIVE CORRELATE Aggiornamento tecnico-scientifico per i Dipartimenti delle Dipendenze Pubblicazione non-profit e non sponsorizzata - Vietata la vendita Per
DettagliInfezione da HIV e AIDS in Piemonte
Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,
DettagliCAPITOLO I.4 IMPLICAZIONI E CONSEGUENZE PER LA SALUTE
CAPITOLO I.4 IMPLICAZIONI E CONSEGUENZE PER LA SALUTE I.4.1. Malattie infettive droga correlate I.4.1.1 Diffusione HIV e AIDS I.4.1.2 Diffusione di Epatite virale B I.4.1.3 Diffusione di Epatite virale
DettagliINFEZIONE DA HIV e AIDS
Dipartimento di Prevenzione Medica Notifica, sorveglianza e controllo delle malattie infettive INFEZIONE DA HIV e AIDS (elaborazione dati dal programma informatizzato Regione Lombardia Mainf e portale
DettagliFamiglia e crisi economica Marica Martini 1
Famiglia e crisi economica Marica Martini 1 Premessa La crisi economica è ancora argomento d attualità. Lungi dal perdersi nell analisi approfondita di indici economici e nella ricerca di una verità nei
DettagliPROVINCIA DI ROVIGO Assessorato alle Politiche Giovanili
PROVINCIA DI ROVIGO Assessorato alle Politiche Giovanili OSSERVATORIO SUL DISAGIO GIOVANILE Ser.T. e Associazioni Aggiornamento dei dati - Anno 2007 Si ringraziano per i dati forniti e la cortese collaborazione:
DettagliMinistero del lavoro, della salute e delle politiche sociali
Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE PER I RAPPORTI CON L'UNIONE EUROPEA E PER I RAPPORTI INTERNAZIONALI UFFICIO
DettagliEpidemiologia dell HIV
Epidemiologia dell HIV Laura Camoni Reparto di Epidemiologia Dipartimento di Malattie Infettive, Parassitarie e Immunomediate Istituto Superiore di Sanità Diagnosi di AIDS e decessi AIDS-correlati
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITÀ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA UFFICIO III Rapporto nazionale sull utilizzo
DettagliL invecchiamento demografico: Un fenomeno mondiale
Comunità di Sant Egidio Anziani nel Mondo, Europa e Italia Le regioni europee in cui si vive più a lungo L invecchiamento demografico: Un fenomeno mondiale Secondo le Nazioni Unite nel 2010 la popolazione
DettagliLA VALUTAZIONE NEL LUNGO PERIODO DELL'ANDAMENTO DEI CONSUMI DI SOSTANZE STUPEFACENTI IN ITALIA
LA VALUTAZIONE NEL LUNGO PERIODO DELL'ANDAMENTO DEI CONSUMI DI SOSTANZE STUPEFACENTI IN ITALIA una riflessione complessiva dell'impatto degli interventi In Italia sono le singole Regioni e provincie autonome
DettagliUNA LOTTA LUNGA 30 ANNI
UNA LOTTA LUNGA 30 ANNI Per una Storia dell infezione da HIV a Ravenna 1 dicembre 2011 Cosetta Ricci, Vittorio Foschini Compare una nuova sindrome. Devastante, in persone giovani. Sembra sia infettiva.
DettagliFase 1 - evidenze scientifiche e best practice PATOLOGIA INFETTIVA STATO DEL PROGETTO AL 7 GIUGNO 2012
Fase 1 - evidenze scientifiche e best practice 1 PATOLOGIA INFETTIVA STATO DEL PROGETTO AL 7 GIUGNO 2012 2 PREVALENZA HIV L assunzione di droga per via venosa è responsabile del 30% delle infezioni al
DettagliIl sistema di sorveglianza dello screening per HIV nelle donazioni di sangue in Italia Alessandro Ghirardini, Margarita Gonzalez e Pietro Panei
VOL. 1, N. 1 GENNAIO Il sistema di sorveglianza dello screening per HIV nelle donazioni di sangue in Italia Alessandro Ghirardini, Margarita Gonzalez e Pietro Panei Introduzione Il sistema di sorveglianza
DettagliIL MATRIMONIO IN ITALIA DATI ISTAT RELATIVI ALL ANNO 2011
IL MATRIMONIO IN ITALIA DATI ISTAT RELATIVI ALL ANNO 2011 Nel 2011 sono stati celebrati in Italia 204.830 matrimoni (3,4 ogni 1.000 abitanti), 12.870 in meno rispetto al 2010. La tendenza alla diminuzione,
Dettagli40 miliardi di dollari. 150 paesi. Sconfiggere l estrema povertà nel mondo OBIETTIVO:
40 miliardi di dollari 150 paesi OBIETTIVO: Sconfiggere l estrema povertà nel mondo Obiettivi TARGET: 1 Dimezzare la povertà assoluta e la fame nel mondo 2 Assicurare l istruzione elementare per tutti
DettagliIl ritardo di diagnosi di infezione da HIV/AIDS: dimensioni del fenomeno e caratteristiche della popolazione
Il ritardo di diagnosi di infezione da HIV/AIDS: dimensioni del fenomeno e caratteristiche della popolazione L intervento di counselling nella comunicazione pre e post test HIV Torino, 5 luglio 2006 Classificazione
DettagliL omicidio volontario in Italia. Rapporto EURES 2013 SINTESI L ITALIA E IL CONTESTO INTERNAZIONALE
L omicidio volontario in Italia. Rapporto EURES 2013 SINTESI Meno omicidi in Italia. Ma non al Sud Il rischio più alto nei grandi centri urbani Gli uomini principali vittime degli omicidi, ma in famiglia
DettagliIncidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia
Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Sintesi L incidenza e la mortalità per il tumore del polmone stimate in nel periodo 197-215 mostrano andamenti differenti tra uomini e donne:
DettagliL età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
DettagliEpidemiologia delle infezioni da hiv nella regione Abruzzo negli anni 2006-2011
Epidemiologia delle infezioni da hiv nella regione Abruzzo negli anni 26-211 Claudio Turchi Servizio Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica ASL Lanciano-Vasto-Chieti novembre 212 Riassunto La Regione
Dettagli7. RISPOSTE RELATIVE ALLE IMPLICAZIONI E CONSEGUENZE PER LA SALUTE
7. RISPOSTE RELATIVE ALLE IMPLICAZIONI E CONSEGUENZE PER LA SALUTE 7.1 Prevenzione e trattamento delle malattie infettive droga-correlate 7.1.1 Prevenzione 7.1.2 Counselling 7.2 Prevenzione dei decessi
DettagliVALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1
VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi
DettagliLa popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle
Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento
DettagliR e g i o n e L a z i
o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici
DettagliMonitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro
ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione
DettagliL andamento e la diffusione dell infezione da HIV/AIDS nella popolazione dipendente da sostanze in Piemonte: bisogni, progetti, sviluppi, proposte
4 maggio 2006, Torino - Vedette Piemonte Tavola rotonda L andamento e la diffusione dell infezione da HIV/AIDS nella popolazione dipendente da sostanze in Piemonte: bisogni, progetti, sviluppi, proposte
DettagliLA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PER INVESTIMENTI FISSI: CONFRONTO EUROPEO ESTRATTO DALL OSSERVATORIO CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI GIUGNO
DettagliConvegno HIV ed AIDS in Toscana: un'epidemia sotto controllo? Firenze, 29 novembre 2012
Convegno HIV ed AIDS in Toscana: un'epidemia sotto controllo? Firenze, 29 novembre 2012 SORVEGLIANZA DELL HIV IN TOSCANA: DATI EPIDEMIOLOGICI Monia Puglia Osservatorio di Epidemiologia, Agenzia Regionale
DettagliL impatto dell attuale crisi economica sulle imprese del settore TURISMO
Consultazione della Commissione Europea L impatto dell attuale crisi economica sulle imprese del settore TURISMO Lanciata dalla Commissione Europea lo scorso 17 febbraio, la consultazione ha lo scopo di
Dettagli17. Criminalità: le sostanze stupefacenti
17. Criminalità: le sostanze stupefacenti Nel 2004 Roma è risultata tra le prime città italiane per sequestri di droghe tradizionali, soprattutto di cocaina (487,4 Kg, pari al 15,2% dei sequestri complessivi
DettagliNumero 28 /2015 Le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro nell anno 2014 nelle statistiche INAIL
Numero 28 /2015 Le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro nell anno 2014 nelle statistiche INAIL L'INAIL ha presentato i dati degli infortuni e delle malattie professionali relativi all'anno
DettagliANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE
6.1 Salute umana Dall analisi della documentazione di progetto sottoposta ad autorizzazione emerge come la tematica della Salute Umana sia stata affrontata in modo inadeguato, ovvero con estrema superficialità
DettagliRISPOSTE ALLE IMPLICAZIONI E CONSEGUENZE SOCIALI
PARTE 9 RISPOSTE ALLE IMPLICAZIONI E CONSEGUENZE SOCIALI 9.1 Reinserimento sociale 9.1.1 Casa 9.1.2 Istruzione e formazione 9.1.3 Occupazione 9.1.4 Assistenza sociale di base 9.2 Modalità di esecuzione
DettagliAllegati. Tabella dei dati relativi alle Figure
Allegati Tabella dei dati relativi alle Figure Indice delle Tabelle PARTE PRIMA: DIMENSIONE DEL FENOMENO I.1. CONSUMO DI DROGA Tabella I.1.1:Consumo di eroina nella popolazione generale 15-64 anni. Anni
DettagliPARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO
PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha
DettagliNumero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL
Numero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL L'INAIL ha presentato i dati degli infortuni e delle malattie professionali relativi all'anno 2012. Nel 2012 si è avuto
DettagliCapitolo 6 La mortalità per malattie del fegato
Capitolo 6 La mortalità per malattie del fegato Introduzione In questo capitolo viene presentata la mortalità per malattie epatiche. Si è scelto di aggregare patologie classificate in diverse parti della
DettagliRapporto sullo stato delle Dipendenze Patologiche nella provincia di Ferrara
Rapporto sullo stato delle Dipendenze Patologiche nella provincia di Ferrara 13 marzo 2007 Cristina Sorio Responsabile Osservatorio Epidemiologico Dipendenze Patologiche Azienda USL di Ferrara LIVELLO
DettagliN.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato
EDI.CO.LA.NEWS Dati&Mercato N.9 EDILIZIA RESIDENZIALE: IL RINNOVO SI FERMA E PROSEGUE IL CALO DELLE NUOVE COSTRUZIONI Il valore di un mercato è determinato dalla consistenza degli investimenti che vi affluiscono.
DettagliStatistiche matrimonio e divorzio Da Eurostat - Statistics Explained http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php. Dati di maggio 2014.
Statistiche matrimonio e divorzio Da Eurostat - Statistics Explained http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php Dati di maggio 2014. Questo articolo presenta gli sviluppi che hanno avuto
DettagliMinistero della Salute
ALLEGATO 1 N. Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale DGPREV.V/19262/P/I.4.c.a.9
DettagliFerrara, 28 settembre 2012. Christian Napoli. Reparto di Epidemiologia delle Malattie Infettive ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA
Legionelle e Legionellosi: mito e realtà Ferrara, 28 settembre 2012 Epidemiologia della Legionellosi in Europa e in Italia Christian Napoli Reparto di Epidemiologia delle Malattie Infettive ISTITUTO SUPERIORE
DettagliLE IDONEITÀ DIFFICILI
LE IDONEITÀ DIFFICILI Il giudizio di idoneità in operatori sanitari HBV, HCV, HIV positivi Giantommaso Pagliaro - AO Ordine Mauriziano di Torino - APAMIL APAMIL - Associazione Piemontese e Aostana di Medicina
DettagliAlcol e giovani I rischi e le tendenze
Alcol e giovani I rischi e le tendenze Emanuele Scafato, ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA Direttore Centro OMS Ricerca e promozione salute alcol e problemi alcol correlati Direttore Osservatorio Nazionale
Dettagli3. DISTURBI DA USO DI SOSTANZE
3. DISTURBI DA USO DI SOSTANZE 3.1 Stime di prevalenza e incidenza 3.2 Profilo dei clienti in trattamento 3.2.1 Profilo dei clienti in trattamento in relazione alla sostanza 3.2.2 Altre caratteristiche
DettagliRAPPORTO ANNUALE SUI CASI INCIDENTI DI DIABETE MELLITO TIPO I INFANTILE-GIOVANILE
RAPPORTO ANNUALE SUI CASI INCIDENTI DI DIABETE MELLITO TIPO I INFANTILE-GIOVANILE Dati Ridi (0-29 anni) Anno 2013 Servizio Epidemiologia Clinica e Valutativa Trento giugno 2014 A cura di Silvano Piffer
DettagliMigrazioni e statistiche demografiche dei migranti
Migrazioni e statistiche demografiche dei migranti Questo articolo presenta le statistiche dell'unione europea (UE) in materia di migrazioni internazionali, la popolazione di cittadini autoctoni e stranieri
DettagliIL RINCARO CARBURANTI ANALISI E INCIDENZA SULLE FAMIGLIE ITALIANE. IL CONFRONTO CON L EUROPA.
IL RINCARO CARBURANTI ANALISI E INCIDENZA SULLE FAMIGLIE ITALIANE. IL CONFRONTO CON L EUROPA. I rincari del carburante non rappresentano più una sorpresa per gli automobilisti italiani. I prezzi della
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute Dipartimento della Prevenzione e della Comunicazione Direzione Generale Rapporti con l Unione Europea e per i Rapporti Internazionali - Ufficio II - Protocollo DG RUERI/ 3998 /I.3.b
DettagliLA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE
DettagliPensionati e pensioni nelle regioni italiane
Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Adam Asmundo POLITICHE PUBBLICHE Attraverso confronti interregionali si presenta una analisi sulle diverse tipologie di trattamenti pensionistici e sul possibile
DettagliSERVIZI E INTERVENTI SOCIALI PER BAMBINI, RAGAZZI E FAMIGLIE
SERVIZI E INTERVENTI SOCIALI PER BAMBINI, RAGAZZI E FAMIGLIE Rapporto sui dati delle Zone sociosanitarie/società della salute della Regione Toscana Anni 2007-2009 GENNAIO 2011 INDICE Nota metodologica
DettagliL azione della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale
L azione della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale Presentazione del rapporto annuale L'ASSICURAZIONE ITALIANA 2011-2012 Umberto Guidoni Segretario Generale Fondazione ANIA per la sicurezza stradale
DettagliEMCDDA Reitox Academy: Building National Drug Observatories. Reporting e Comunicazione
EMCDDA Reitox Academy: Building National Drug Observatories Reporting e Comunicazione Lisbona 13 15 dicembre 2010 1 Introduzione Processo di monitoraggio Aree di osservazione Flussi informativi Elaborazione
DettagliL EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08
1 La valutazione L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08 Esiti occupazionali a 24 dalla partecipazione Vengono qui riassunti i risultati della
DettagliTasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.
La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane
DettagliIgiene e infezioni ospedaliere: un nesso quantificabile
24 Statistica & Società/Anno 3, N. 2/ Demografia, Istruzione, Welfare Igiene e infezioni ospedaliere: un nesso quantificabile Gianmaria Martini Dipartimento di Ingegneria, Università degli Studi di Bergamo
DettagliPRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003
NOTA METODOLOGICA I dati elaborati per la presente pubblicazione sono quelli riportati nell allegato D ed F al rendiconto finanziario, rilevati dall Istat non più con un suo proprio modello ma a partire
Dettagli1.3.9 CASI DICHIARATI DI HIV (HUMAN IMMUNO-DEFICIENCY VIRUS)
Repubblica e Cantone Ticino Dipartimento della sanità e della socialità Ufficio del Medico cantonale Servizio di promozione e di valutazione sanitaria 1.3.9 CASI DICHIARATI DI HIV (HUMAN IMMUNO-DEFICIENCY
DettagliLA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE ABSTRACT ANIA. Fondazione per la Sicurezza Stradale
LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE ABSTRACT ANIA Fondazione per la Sicurezza Stradale LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE
DettagliDossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004)
Dossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004) Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Luigi Biggeri presso le Commissioni congiunte V del Senato della Repubblica
DettagliEUROPA 2020. Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva. Eurosportello-Unioncamere. del Veneto
EUROPA 2020 Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva Eurosportello-Unioncamere del Veneto Cos è è? Una comunicazione della Commissione Europea (Com. 2020 del 3 marzo 2010), adottata
DettagliAPPALTI e CONCESSIONI
DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.
DettagliMUTUI CASA: SEPPUR IN CALO, I NOSTRI TASSI DI INTERESSE RIMANGONO PIU ALTI DELLA MEDIA UE
MUTUI CASA: SEPPUR IN CALO, I NOSTRI TASSI DI INTERESSE RIMANGONO PIU ALTI DELLA MEDIA UE Nel primo trimestre del 2015 il mercato della compravendita degli immobili residenziali non dà segni di ripresa.
DettagliUna simulazione degli effetti della riforma previdenziale C l o e D ll Aringa Presidente REF Ricerche www.refricerche.it
Una simulazione degli effetti della riforma previdenziale Presidente REF Ricerche www.refricerche.it Un analisi fondata su coorti e tempo Età nell anno t: Anno Nascita 2004 2011 2020 1950 54 61 70 1955
DettagliAnnuario Istat-Ice 2008
Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul
DettagliPer la giornata mondiale contro l aids : collaborazione, creatività, cultura contro una infezione
Per la giornata mondiale contro l aids : collaborazione, creatività, cultura contro una infezione L Assessorato Politiche per la salute della nostra Regione ha pubblicato sul sito www.helpaids.it in nuovo
DettagliTabella 1 - Immatricolazioni Autocarri Pesanti (>16 t) EST Europeo - Fonte ACEA
Crollo del Mercato Autocarri e del Trasporto Merci su strada in Italia, quali le cause? Rapporto 2015 Cabotaggio, concorrenza sleale, dimensioni delle Aziende di trasporto, scarsa produttività, costi del
DettagliL esperienza dell Emilia-Romagna
L esperienza dell Emilia-Romagna Alba Carola Finarelli Servizio Sanità pubblica Regione Emilia-Romagna Giugno 1981, Los Angeles Primi casi di una nuova sindrome di immuno-deficienza : fa la prima comparsa
DettagliREGIONE VENETO HANNO DIRITTO ALL' ASSISTENZA SANITARIA:
REGIONE VENETO U.O.C. SERVIZIO AMMINISTRATIVO DISTRETTUALE: DIRETTORE RAG. LUIGI FERRARINI Tel. 0442.632341 Fax 0442.632710 e-mail: conv.med.leg.@aulsslegnago.it ASSISTENZA SANITARIA A PERSONE CHE SI RECANO
DettagliSCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori.
SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013 1 La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. A luglio 2013 gli occupati sono il 55,9% ossia 22 milioni 509 mila, mentre i disoccupati sono 3 milioni
DettagliUfficio studi IL LAVORO NEL TURISMO
Ufficio studi I dati più recenti indicano in oltre 1,4 milioni il numero degli occupati nelle imprese del turismo. Il 68% sono dipendenti. Per conto dell EBNT (Ente Bilaterale Nazionale del Turismo) Fipe,
DettagliIP/07/584. Bruxelles, 27 avril 2007
IP/07/584 Bruxelles, 27 avril 2007 Sicurezza stradale: il programma d azione europeo continua a registrare buoni risultati l obiettivo di salvare 25 000 vite sulle strade d Europa può essere raggiunto
DettagliIndice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2
Mercato libero dell energia elettrica e del gas: evoluzione dalla liberalizzazione, passaggi dal servizio di Maggior Tutela e confronto con altri Paesi europei. Indice: Indice; p. 1 Introduzione; p. 2
DettagliGli spostamenti quotidiani per motivi di studio o lavoro
Gli spostamenti quotidiani per motivi di studio o lavoro 4 agosto 2014 L Istat diffonde i dati definitivi del 15 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni relativi agli spostamenti pendolari
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliSintesi ragionata del Documento AIRTUM 2009 (I nuovi dati di incidenza e mortalità Periodo 2003-2005)
Sintesi ragionata del Documento AIRTUM 2009 (I nuovi dati di incidenza e mortalità Periodo 2003-2005) Documento a cura della Dr. Maria Vincenza Liguori Settore Epidemiologia Ambientale Direttore Dr. Laura
DettagliANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487
MORTALITÀ Tra i residenti della ULSS n. 1 nel corso del triennio 2010-2012 si sono verificati 4487 decessi (1974 nei maschi e 2513 nelle femmine, media per anno 1496), in leggero aumento rispetto al dato
DettagliRegione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute
Regione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute SINTESI RELAZIONE SULLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE PUGLIESE Bari, 20 luglio 2007 La Legge Regionale 25/2006, disegnando in un quadro organico
DettagliBambini si nasce, grandi si diventa?
Bambini si nasce, grandi si diventa? World Social Agenda 2011-2012 Nel 2000, 189 paesi membri dell'assemblea delle Nazioni Unite hanno sottoscritto la Dichiarazione del Millennio. Si sono impegnati a eliminare
DettagliReport Malattie infettive situazione gennaio-maggio 2009
NUOVA INFLUENZA DA VIRUS A/H1N1 Le ultime settimane hanno visti impegnati molti operatori del SSR nella pandemia da nuovo virus influenzale A H1N1 : ciò ha consentito di verificare i percorsi e attuare
Dettagli30 anni di HIV/AIDS. La parola delle persone con HIV. A cura di NPS Emilia Romagna Onlus
30 anni di HIV/AIDS La parola delle persone con HIV A cura di NPS Emilia Romagna Onlus Chi siamo NPS Emilia Romagna si è costituita come associazione Onlus il 13-03-2010 a Faenza, ma già da anni era attiva
DettagliL ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA
L ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA Dott.ssa Cristina Matranga Coordinamento Regionale Rischio Clinico INCIDENZA DI PAZIENTI INFETTI 5,2% IN ITALIA
Dettaglivalutazione comparativa dei costi dei sistemi regionali italiani riferiti all area delle dipendenze (Progetto Ancos.ben2 del Ministero Della Salute)
valutazione comparativa dei costi dei sistemi regionali italiani riferiti all area delle dipendenze (Progetto Ancos.ben2 del Ministero Della Salute) 2 Giovanni Serpelloni Introduzione L analisi qui presentata
DettagliIl contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index
Strettamente riservato Roma, 10 novembre 2015 Il contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index Valerio De Molli 2015 The European House - Ambrosetti S.p.A. TUTTI I DIRITT I RISERVAT I. Questo documento
DettagliSistemi scolastici europei
Sistemi scolastici europei La durata complessiva degli studi nell Unione Europea A partire dalla fine del secolo scorso, con il terzo governo della cosiddetta seconda Repubblica (governo Prodi 1, con Luigi
DettagliNella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne.
TUMORE DEL POLMONE Nel periodo 27-211 sono stati registrati complessivamente in provincia di Latina 172 nuovi casi di tumore del polmone. E risultato al 1 posto in termini di frequenza fra le neoplasie
DettagliNote Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti
Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008 a cura di Francesco Linguiti Luglio 2011 Premessa* In questa nota vengono analizzati i dati sulla struttura
DettagliCorso: Statistica e Metodologia Epidemiologica 1
Università degli Studi di Padova Scuola di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia - A.A. 2014-15 Corso: Statistica e Metodologia Epidemiologica 1 Docenti: prof.ssa Anna Chiara Frigo
Dettagli3. L industria alimentare italiana a confronto con l Ue
Rapporto annuale 2012 3. L industria alimentare italiana a confronto con l Ue IN SINTESI Nel 2011, la contrazione della domanda interna nonostante la tenuta di quella estera ha determinato un calo dell
DettagliCOMUNE DI UDINE. Dipartimento Programmazione Risorse finanziarie e patrimoniali - Politiche di acquisto U. Org. Studi e Statistica U.S.
COMUNE DI UDINE Dipartimento Programmazione Risorse finanziarie e patrimoniali - Politiche di acquisto U. Org. Studi e Statistica U.S. Studi ISTRUZIONE 1951-1991 COMUNE DI UDINE U.O. Studi e Statistica
DettagliCapitolo 11 Gli anni di vita persi per morte prematura
Capitolo 11 Gli anni di vita persi per morte prematura Introduzione Gli indicatori calcolati sugli anni di vita persi per morte prematura (PYLLs) combinano insieme le informazioni relative alla numerosità
DettagliHEALTH SEARCH: INTERVENTI
Health Search HEALTH SEARCH: INTERVENTI MOTIVAZIONALI E PROCEDURE DI QUALITÀ FABIO SAMANI, GIUSEPPE VENTRIGLIA, ROBERTO NARDI, CARLO NICCOLAI, GIORGIO CARLO MONTI Il consolidamento delle attività di Health
DettagliIndice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p.
Gas: le Regioni Italiane con il maggior numero di consumi e quelle con il risparmio più alto ottenibile Indice: Indice. p. 1 Introduzione. p. 2 Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2 Il costo del
DettagliMALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 -
MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Malattie infettive nell ASL di Brescia anno 2012- Pag. 1 MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Il controllo reale della diffusione delle
DettagliRegione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014
1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale
DettagliTabella 7.1. Mortalità per demenze e morbo di Alzheimer: indicatori di sintesi per sesso (tassi per 100.000). Veneto, anni 2000 e 2007.
Capitolo 7 La mortalità per demenze e morbo di Alzheimer Introduzione Il morbo di Alzheimer e le altre forme di demenza sono patologie caratterizzate da manifestazioni cliniche molto simili fra loro, spesso
DettagliCOMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1
10 dicembre COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 In data odierna la Banca centrale europea (BCE) pubblica per la prima volta un
DettagliOsservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche
Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale
Dettagli