Robert Agnew e la General Strain Theory (GST)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Robert Agnew e la General Strain Theory (GST)"

Transcript

1 1 Robert Agnew e la General Strain Theory (GST) INTRODUZIONE Le origini della GST. Le teorie dello Strain La GST General Strain Theory (Teoria Generale della tensione), le sue origine attinge dalle altre teorie, specialmente da quelle che parlano dello strain 1. La Strain theory è stata sviluppata dal lavoro di Durkheim e Merton che hanno introdotto il concetto di anomia. Mentre Durkheim si concentra sulla diminuzione della moderazione della società e a livello individuale, Merton ha studiato lo squilibrio culturale che esiste tra l'obiettivo e le norme degli individui della società. Anomia può essere suddiviso in due livelli. Il primo di questi livelli è la macrosistema di anomia, che si manifesta nella incapacità della società di porre dei limiti sugli obiettivi e disciplinare la condotta individuale. Il microsistema di anomia, noto anche come teoria dello strain, si concentra sulle ragioni che incrementano la probabilità di devianza come l effetto della divisione sociale. Secondo questo microsistema di anomia, la diminuzione della normativa sociale crea un aumento di pressione a commettere atti devianti I principali autori che hanno sviluppato queste teorie sono: Albert Cohen, Richard Cloward e Lioyd Ohlin. Queste teorie si concentravano su quella tipo della tensione (strain), che riguardava la incapacità della persona di raggiungere certi obiettivi economici e sociali. La tensione nasceva secondo loro in particolar modo nelle classi sociali basse, che non erano in grado di attrezzare in maniera sufficiente i figli, per garantire loro una buona riuscita scolastica. I ragazzi di questo strato sociale vivevano in ambienti svantaggiati, non ricevevano un educazione adeguata; di conseguenza non riuscivano ad arrivare ad alti livelli economici Greenberg ha messo in fuoco che le tensioni nascono quando gli adolescenti non riescono ad avere i soldi necessari per saziare i loro bisogni sociali o non riescono emanciparsi per ottenere l autonomia e la libertà. Messerschmitd e gli altri hanno sottolineato che la fonte dello strain può essere l incapacità di alcuni maschi di realizzare la loro mascolinità in altro modo. Colvin evidenzia che le tensioni che portano al crimine prendono origine dalla paura di conseguenze spiacevoli. La GST nella differenza delle teorie sudette analizzando l arco più ampio degli strain. Robert Agnew Robert Agnew è un Professore della Delinquenza Giovanile alla Emory University di Atlanta. Ha conseguito la triennale con il massimo dei voti e la più alta distinzione da Rutgers University nel 1975, e la sua tesi di licenza e poi dottoriato in, rispettivamente, 1978 e 1980-tutti in sociologia. Nel 1980 è entrato nell Emory University, presso la quale negli anni è stato presidente del dipartimento di sociologia Il principale campo di ricerca e di insegnamento del professor Agnew è stato la delinquenza giovanile, la criminologia, in particolare la teoria criminologica. Lui è ben conosciuto per il suo sviluppo della GST 1 Strain in italiano viene tradotto tensione, nel testo però useremo il nome originale

2 2 Ha fatto parte del consiglio redazionale di riviste: Criminology, Journal of Crime and Justice, Journal of Research in Crime and Delinquency, Journal of Theoretical and Philosophical Criminology, Justice Quarterly, Social Forces, Theoretical Criminology, Turkish Journal of Criminology, and Youth and Society 2. Fin ad oggi è autore di 6 libri riguardanti la criminologia, di 7 capitoli nelle pubblicazioni più complesse, e di numerosissimi articoli riguardanti la devianza e criminologia, specialmente giovanile. La GST e altre teorie del crimine LA GST di Agnew si basa sull idea generale che quando le persone sono trattate male, provano una rabbia che porta al crimine. La teoria generale della tensione identifica le modalità di misura, i diversi tipi di deformazione, il legame tra sforzo e criminalità, e le raccomandazioni politiche basate sulla teoria. Nel centro di questa teoria è la relazione negativa con gli altri. Le relazioni nelle quali gli altri si vedono valutati in base a quello che possiedono, trattano l altro come potenziale avversario, o l altro appare loro come quello che ostacola il raggiungimento degli obiettivi. Le teorie biopsicologiche si concentrano piuttosto sui tratti individuali della personalità che sulla relazione. Le teorie del controllo sociale mettono a fuoco la mancanza di relazioni positive con gli altri. Le Social Learning sottolineano la positiva identificazione con l altro deviante. La GST spiega l atto deviante come qualcosa compiuto sotto la pressione dello strain, mentre le teorie del controllo parlano del libero coinvolgimento nel crimine e la Social Learning presenta il crimine come una forma auspicata o almeno giustificata in certe circostanze. Nello stesso momento la GST è collegata con queste teorie. La percezione dello strain sta in relazione con i tratti di personalità, la tensione riduce il controllo sociale e accelera la social learning del crimine. A livello molto concreto tanti fattori specifici che portano al crimine, si trovano sia nelle teorie dello strain, in quelle del controllo, e in quelle del social learning. 3 2 Cfr b ( ) 3 R: AGNEW, Pressured into crime, p. 201

3 3 I CAPITOLO IL CONCETTO DI STRAIN 1. Il concetto di strain Tradotto letteralmente, strain significa la tensione. In ambito psicosociale per strain si intendere un cambiamento, in un soggetto o in una situazione, dovuto alla pressione di una o più forze esterno. E un concetto molto simile a quello dello stress. Ma, mentre il primo è dovuto alla pressione di forze esterne e riguarda il collettivo, lo stress riguarda maggiormente il singolo individuo che è provato da una specifica situazione. Secondo le teorie dello strain i comportamenti delinquenziali sono la conseguenza di una discrepanza, oggettiva ma avvertita a livello individuale, tra le mete ed i mezzi disponibili per raggiungerle. Questa discrepanza da origine allo strain. La persona non può vivere nello strain, ha bisogno di trovare delle alternative, ha bisogno di adattarsi alla tensione ha bisogno di trovare gli adattamenti. Le persone meno dotate da punto di vista sociale e culturale soprattutto gli adolescenti e i giovani socialmente svantaggiati, possono avere un repertorio ridotto di comportamenti adattivi. La delinquenza la tossicodipendenza e le devianza in genere, sono degli adattamenti. L origine dello strain è sociale perché le mete ed i mezzi per raggiungere sono elaborate socialmente. 4 Il concetto dello strain dunque si riferisce agli eventi o condizioni che sono spiacevoli per l individuo. Riguarda anzitutto la situazione della relazione, dentro la quale la persona non è tratta come vorrebbe essere trattata. Ci sono 3 tipologie degli strain. Gli individui possono perdere qualcosa che ha per loro particolare valore, possono essere trattati con ostilità dagli altri, o non riescono a raggiungere i proprio obiettivi. 5 Non tutti gli strain riguardano le esperienze vissute in prima persona (experienced strain). Agnew parla anche degli strain anticipati e sostitutivi. Lo strain sostitutivo (vicarious strain) si riferisce agli strain sperimentati da altre persone vicine all individuo, in modo speciale i membri della famiglia e amici. Ad. Es. quado un membro della famiglia viene aggredito, lo strain sostitutivo può anche rendere l individuo triste o arrabbiato e portarlo al crimine. Questo tipo dello strain aumenta la probabilità del crimine in alcuni casi es. quando le persone cercano a rivendicarsi chi ha vittimizzato i loro famigliari. Il concetto dello strain anticipato (anticipated strain) riguarda gli individui che si aspettano che il loro strain in atto si prolunga nel tempo o che vengono sperimentati nuovi strain. L individuo si ingaggia in un azioni criminale per prevenire lo strain 6. E anche utile fare la distinzione tra lo strain oggettivo e soggettivo. Lo strain oggettivo si riferisce agli eventi o condizioni che sono spiacevoli per la maggioranza dei membri di un gruppo. Perciò, quando diciamo che individuo sperimenta lo strain oggettivo, significa che sta provando l esperienza che normalmente è spiacevoli per ogni membro del suo gruppo. Ci sono tanti eventi che sono spiacevoli per la maggioranza degli uomini del mondo come aggressione fisica, o mancanza di cibo e di alloggio 7. Lo strain soggettivo si riferisce invece agli eventi o condizioni che sono spiacevoli per gli uomini che li stanno sperimentando o hanno questa esperienza. Perciò quando diciamo che l individuo sta sperimentando lo strain soggettivo, diciamo che stanno provando una situazione spiacevole. Una delle scoperte delle ricerche empiriche sugli strain riguarda le differenze a livello soggettivo, nella 4 G. FROGGIO, Psicosociologia del disagio e della devianza, p AGNEW, Pressured into crime, p. 4 6 AGNEW R., Pressured into crime, p AGNEW, Building on the foundation of general Strain Theory, p. 320

4 4 percezione degli strain oggettivi. Ad es. la gente si differenzia nella valutazione soggettiva degli eventi oggettivi come la morte di un membro della famiglia, divorzio. La soggettiva valutazione dello strain oggettivo dipende da una serie dei fattori, compresi tratti individuali, le risorse personali, gli scopi, i valori, l identità e le condizioni della vita. 8 Lo strain provoca una reazione emotiva negativa, cioè la rabbia. Quella da parte sua crea una pressione per una azione correttiva. Il crimine può essere un azione correttiva, che serve a tre funzioni fondamentali: alleviare lo strain, cercare vendetta, gestire le emozioni negative, soprattutto attraverso l uso di droghe illecite. Agnew afferma che gli adolescenti e i giovani sono spinti ad un comportamento delinquenziale da stati affettivi negativi, come la rabbia e le emozioni ad essa associate. Tali stati derivano dalle relazioni negative, che stanno all origine dello strain. 9 La risposta emozionale a un evento o una condizione è strettamente collegata con gli strain soggettivi. Lo strain soggettivo mette in relazione la percezione e valutazione individuale e le condizioni nelle quali capita l evento. Due persone possono elaborare lo stesso evento nello stesso modo, cioè sono ugualmente dispiaciuti. Uno però può diventare arrabbiato mentre altro va in depressione. Loro possono differenziarsi nel grado d intensità di sperimentazione di certe emozioni perciò uno può arrabbiarsi tanto mentre altro sperimenta la rabbia abbastanza moderata. L arco dei fattori individuali e ambientali influenza la risposta emozionale allo strain soggettivo I tipi di strain che più facilmente portano al crimine Le ricerche fatta da Agnew hanno dimostrato che l impatto che lo strain ha sul crimine è non soltanto la funzione delle caratteristiche dell individuo ma anche del tipo dello strain sperimentato dalla persona. Alcuni tipi degli strain, sia quelli oggettivi che soggettivi, più volentieri inducono in crimine. 11 Agnew presenta una lista degli strain che di più spingono le persone che fanno crimine. Queste tensioni sono raggruppati in tre set. Il primo set degli strain influisce soprattutto ai giovani. Il Primo di questi strain e il rifiuto genitoriale. Si tratta dei genitori che non esprimono ai loro figli l affetto e l amore, dimostrano basse interesse di loro, forniscono basso supporto, e spesso dimostrano l ostilità verso loro. Il secondo strain e la disciplina sbagliata, eccessiva e molto rigida. Si tratta specialmente delle situazioni in cui si usa come strumento di controllo genitoriale la umiliazione, insulto, minaccia, urlo e il castigo psichico. Altro tipo di strain che induce i giovani in crimine riguarda l abuso dei bambini o abbandono. Questo strain comprende: abuso psichico, sessuale, emozionale, e la cura non adeguata dove mancano: cibo, abitazione, medicine e affetto. Altro tipo dello strain riguarda negative esperienze scolastiche. Si tratta di situazioni quando i voti a scuola sono bassi, le relazioni con gli insegnanti sono negative (specialmente quando l insegnante tratta il ragazzo in maniera non giusta, umiliante, non considerando come persona). In questo tipo di problema subentrano i problemi quando la scuola viene percepita come noiosa e come tale porta via tanto tempo. Altro tipo dello strain che fa parte di questo gruppo riguarda le relazioni tra i pari. Si tratta delle situazioni di abuso che comprendono insulti, pettegolezzi, prese in giro, minacce, violenza psichica, e tentativi di coartazione. Prima questo tipo dello strain non è stato considerato pericoloso. 8 AGNEW, Building on the foundation of General Strain Theory, p G. FROGGIO, La General Strain Theroy di Agnew, p Angew R., Idem, Agnew R., idem, 323

5 5 Il secondo gruppo degli strain che conducono al crimine sono quelli che hanno un impatto forte specialmente sulle persone adulte. Il primo di questi strain e il lavoro nel mercato secondari. Di solito questo lavoro è pagato con i compiti abbastanza spiacevoli (ad. Es. i lavori molto semplici, ripetitivi o psichicamente pesanti, o il lavoro che richiede lo status dell inserviente, subordinato), bassa autonomia e controllo coercitivo (minaccia di licenziamento), sottopaga, pochi benefici, basso prestigio, e le basse possibilità dell avanzo sociale. Il secondo strain che è considerato pericoloso per gli adulti riguarda la disoccupazione. Questa può indurre nella criminalità quando si prolunga nel tempo, e la responsabilità per lo status quo, viene scaricata sugli altri. Il terzo tipo dello strain sono i problemi aderenti ai problemi di coppia. Questi problemi includono frequenti conflitti, abusi psichici o liti screzi a livello verbale. L ultimo set dei riguarda quelli strain che hanno impatto significativo sia ai giovani che agli adulti. Il primo strain è il fallimento nel raggiungimento di certi scopi, compreso quelli affettivi, emozionali. Esempi di questi scopi falliti sono: altro livello di autonomia, status maschile o la volontà di avere, possedere tanti soldi in breve periodo del tempo. Questi obiettivi non son legati con altro controllo sociale, cioè il raggiungimento o meno di questi obiettivi non da nessun impatto sulle altre persone e alla valutazione sociale. Il secondo strain in questo gruppo riguardo il fatto di essere una vittima del crimine. Questo strain è uno dei più severi strain che prova uomo. C e una relazione tra essere vittima e aggressore. Anche essere aggredito da uno dei membri della famiglia o dai uno degli amici può incrementare la probabilità dello strain criminale. Terzo strain in questo gruppo è l abitazione nei quartieri di basso reddito economico. Questa situazione si associa con più ampio l arco degli strain, compreso gli strain economici, i problemi famigliari, alti tassi di criminalità, problemi scolastici e abusa da parte dei pari. Quarto strain in questo gruppo è la mancanza della dimora. Come nel caso precedente il fatto di mancanza del tetto espone le persone all impatto di più strain. Le persone senza tetto devono costantemente ricercare soldi, cibo, riparo. Stanno frequentemente nel conflitto con gli altri e sono spesso le vittime di violenza. L ultimo strain in questo gruppo riguarda la discriminazione e pregiudizio che si basate sull appartenenza etnica o di gender. Ci sono delle ricerche che dimostrano che c è il collegamento tra discriminazione razziale o sessuale e il crimine. 12 Riassumendo gli strain sopraelencati aumentano la probabilità del crimine. L esistenza di questi strain, nella vita delle persone è un indicatore molto importante della alta probabilità del crimine 3. Fattori che incrementano la probabilità della risposta criminale allo strain Ci sono molti adattamento allo strain, però non tutti sono disponibili per ogni individuo. Le persone sono spinte a scegliere determinati adattamenti da una serie di fattori interni ed esterni. Agnew propone un elenco di parziale di caratteristiche degli strain che facilitano il coping delinquenziale. Lo strain viene più facile mento levato in modo criminale quando è visto come non giusto, quando viene percepito come grande e severo, è legato con il basso controllo sociale, quando è più facile affrontare in via criminale che legale, o tocca le persona che sono particolarmente disposte di crimine a. Lo strain è visto come ingiusto 12 Agnew R., Pressured into Crime, 73-74

6 6 Agnew presenta ingiusto trattamento come distinta categoria degli strain, classificata come un fallimento nel perseguimento degli obiettivi positivamente valutati. In modo particolare parla della disgiunzione tra i risultati onesti/giusti e quelli che vengono raggiunti attualmente. Questo problema è applicabile a tutti i tipi degli strain, cioè vederli come non meritati. Quando ciò avviene gli strain più facilmente portano al crimine perché suscitano nella persona le emozioni criminogeni come la rabbia. La rabbia favorisce il crimine perché distorce i processi cognitivi, è ostacola la giusta valutazione di quello che avviene. Oltre questo riduce la percezione dei costi del crimine, da sensazione del potere e suscita il desiderio di rivendicarsi. Gli strain vengono percepiti come ingiusti quando vengono suscitati volontariamente e intenzionalmente. Poi altre cose che aiutano a percepire come ingiusto lo strain sono: - Convinzione che lo strain non è meritato - Lo strain non è stato provocato per raggiungere la meta elevata, alta - Quando il processo di applicazione dello strain viene percepito come ingiusto - Lo strain risulta come netto danno per loro - Lo strain viene applicato insieme con il comportamento del mancato rispetto, mancata considerazione e con l aggressività - Lo strain viola fortemente le norme sociali Sommando possiamo dire che gli strain che conducono al crimine più facilmente quando sono visti come ingiusti e non meritati 13. Lo strain è visto come ingiusto quando è provocato intenzionalmente e volontariamente. b. Lo strain viene visto come cosa che viola cose importanti, in maniera molto forte Il secondo fattore che aumenta la probabilità del coping delinquenziale e la percezione della grandezza dello strain. In altre parole Possiamo dire che lo strain quando è visto come più severo più inteso, più facilmente facilità il crimine. Questo succede per diversi motivi: - Gli strain severi, crudeli più facilmente generano le emozioni negative, che includono rabbia, depressione, paura - La severità riduce la capacità dell individuo a rispondere agli strain in maniera legale. - Gli strain severi, a lunga durata, e di altro grado contribuiscono nella formazione dei tratti negativi delle emozioni, e abbassano il livello dei legami sociali. - Gli strain grandi sono spesso collegati con basso controllo sociale, a facilitano apprendimento sociale del comportamento deviante. La percezione dell intensità dello strain dipende dal - Grado e dimensione degli strain - Duratura, frequenza, distanza del tempo, e aspettative riguardanti la duratura degli strain, - La centralità degli strain, (se tocca i valori importanti per la persona). 14 c. Basso controllo sociale. Il terzo fattore che incrementa la probabilità dell adattamento criminale è livello del controllo sociale. Alcuni strain sono associati con basso controllo sociale, come sbagliata disciplina famigliare (controllo troppo diretto), rifiuto da parte dei genitori (basso attaccamento), il lavoro non ufficiale, mancanza di casa. Quelli strain più facilmente risultano come criminogeni perché mancato controllo sociale riduce previsti costi del crimine. Mancanza del controllo riduce la capacità di rispondere allo strain in maniera legale. Gli individui percepiscono insieme con basso 13 AGNEW R., Building on the foundation of Generale Strain Theroy, p Ibid., p. 331

7 7 controllo basse interesse di loro da parte della società. Ciò fasì che non vedano le risorse per poter risolvere i loro problemi in mondo legale. Al contrario altro controllo sociale riduce il comportamento negativo, aumentando il costo sociale del crimine, e assicura più risorse per affrontare i problemi in maniera non criminale. 15 d. Gli strain che creano la pressione verso il coping criminale L ultimo fattore che aumenta la probabilità del crimine è la presenza degli strain che in se incentivano verso i comportamenti criminali. Certi tipi degli strain sono molto più facilmente risolvibili tramite un crimine che tramite le strade legali. In conseguenza, le persone più facilmente scelgono la strategia di coping criminale. Ad es. il tipo dello strain che coinvolge nel crimine è l urgente bisogno di una somma elevata del dentaro. E molto più facile rubare, che perseguire lunga strada di educazione. In questa ocasione va anche detto che alcuni strain, che rinforzano il crimine, producono le convinzioni favorevoli al crimine, o spingono e invogliano l individuo verso crimine. e. Questi fattori indicati dal Agnew, vengono allargati da Froggio, che scrive dei fattori personali che facilitano il coping delinquenziale. La GST tende a sottolineare come la disposizione a impegnarsi nel crimine sia influenzata da un insieme dei fattori tratti individuali come rabbia e l impulsività, tendenza ad attribuire le responsabilità del proprio comportamento a qualcuno altro, tendenza ad attribuire le responsabilità e la colpa delle proprie avversità a qualcun altro. La tendenza a scaricare la propria responsabilità e la colpa delle proprie avversità sua qualcosa o qualcun altro è un atteggiamento che produce risentimento e rancore. Infine, le persone sono maggiormente disposte al crimine se se posseggono delle convinzioni favorevoli al crimine, se sono state esposte a modelli criminali attraverso una forma di rinforzo vicario. Una variabile chiave che interviene n questo fattore è l associazione con pari delinquenti. Perciò gli adolescenti sono più disposti ai rinforzi per i comportamenti criminali Ibid., p FROGGIO G., Piscosociologia del disagio e della devianza, p. 200

8 8 II CAPITOLO- IL COPING COME LA RISPOSTA DELL UOMO ALLO STRAIN Ogni persona sottoposta a stresso adotta delle strategie attraverso le quali far fronte alla tensione. Tali strategie, nella letteratura sono note come coping. Il coping può essere definito come un fattore di stabilizzazione che può aiutare le persona a mantenere un adattamento psicosociale durante i periodi di stress. Esso riguarda gli sforzi cognitivi e comportamentali per ridurre le condizioni stressanti e il distress emotivo ad esse collegato. Tutte le teorie della tensione riconoscono che in risposta alla tensione possono essere scelti degli adattamenti delinquenziali, ma che solo alcuni individui sottoposti a strain possono finire nella delinquenza dipendete dal tipo di adattamento che sceglie. La GST segue questa strada, e sulla scorta della ricerca sullo stress, parla di adattamenti come strategie di coping cognitivi, comportamentali ed emotivi Strategie comportamentali di coping Esistono 2 tipi maggiori di coping comportamentale: quello che cerca di minimizzare o eliminare la causa dello strain, e quello che tenta di soddisfare un bisogno di rivalsa per il danno ricevuto. a. Minimizzare o eliminare la causa dello strain. Il coping, parallelamente ad ogni tipo di strain, può assumere diverse forme. Le persone possono cercare di realizzare le mete cha valutano positivamente, possono proteggere o recuperare gli stimoli che valutano positivamente, possono fuggire dagli stimoli negativi. I comportamenti, in queste diverse aree. Possono essere convenzionali o delinquenziali. Un adolescente che cerca di allontanarsi da un ambiente familiare avverso, ad esempio, può provare a farsi ospitare da qualche parente con il consenso dei genitori, può invece fuggire dalla propria casa senza lasciare informazioni b. Soddisfare un bisogno di rivalsa Si tratta di un comportamento vendicativo. Le ricerche di Angew dicono che quando un avversità viene attribuita agli altri, crea un desiderio di vendetta che è distinto dal desiderio di porre fine all avversità. Il comportamento vendicativo, può anche in questo caso, assumere le forme convenzionali o delinquenziali, anche se quella forma è più probabile. Il comportamento cosi, coinvolge gli sforzi per minimizzare gli effetti positivi, e incrementare i negativi, aumentando la responsabilità degli altri per un determinato comportamento. 17 FROGGIO, G., La General Strain theory di Agnew, Analisi dei concetti e delle implicazioni operative, in Rassegna italiana di criminologia 12(2001),

9 9 2. Strategie cognitive di coping Alcune ricerche suggeriscono che alcune volte gli individui reinterpretano oggettivi stressori in modo di minimizzare il loro negativo impatto. Ci sono diverse strategie per introdurre il coping cognitivo. Tutte queste strategie possiamo riassumere nelle seguenti frasi: questo non è importante, questo non è cosi male, me mo sono meritato. I ricercatori cercavano di spiegare le difficoltà nella gestione degli stress dimostrando la ampiezza delle variabili che agiscono insieme. Una certa attenzione hanno dato alle strategie del coping a. Ignorare l importanza dello strain La percezione soggettiva dello strain oggettivo dipende dalla misura con la quale lo strain colpisce valori, mete e identità dell individuo. Le persone sopportano più facilmente anche più strain che agiscono se questi strain non riguardano le aree della vita per loro importanti. La gente porre più attenzione a questi aree della loro vita, a questi obiettivi e valori, che riguardano in modo assoluto e relativo queste mete ch è in grado di perseguire. b. Ignorare aspetti negativi ed enfatizzare i positivi L altra strategia cognitiva consiste nella enfatizzazione degli effetti positivi e diminuire gli effetti negativi. Nella strategia precedente l individuo riconosceva l esistenza delle avversità ma rilegava quella avversità alle aree della vita meno importanti. In questo secondo adattamento, le persone tentano di negare l esistenza dell avversità tramite massimizzazione degli effetti positivo e riducendo gli effetti negativi. Ciò si può svolgere in 2 modi: abbassando gli standard usati nella valutazione degli effetti o distorcendo la propria stima dei correnti e aspettati effetti. Abbassamento dei propri standard di base comporta abbassamento, diminuzione dei propri obiettivi o l aumento della soglia per gli stimoli negativi. Questa azione rende la situazione attuale meno avversaria, di come potrebbe essere. Inoltre l abbassamento degli standard, può anche condurre alla distorsione della percezione degli effetti. Ad es. gli individui con il basso grado d istruzione dicono che sempre andavano bene a scuola. 2 strategie che valgono poco sono: il paragone verso basso, (gli individui dicono la loro situazione non è male rispetto quello che devono subire gli altri), e la valutazione che comunque dice che la situazione rispetto passato si è migliorata. In questo tipo di strategia subentra un altro tipo che emfasi agli aspetti positivi attribuiti alla situazione difficile. La persona ignora gli aspetti nocivi e spiacevoli, e ancoraggio la loro attenzione agli aspetti piacevoli e gratificanti. Ad es. le vittime dei crimini, spesso dicono che la loro sofferenza ha portato a loro alcuni benefici, come quello di crescita interiore come persona ecc. c. Accettazione della responsabilità per l avversità Terza strategia consiste nella minimizzazione della soggettiva percezione dello strain, autoconvincendosi se stessi the si è meritato l avversità che si sta provando. Ci sono più motivi per i quali gli strain meritati producono meno sofferenza da quelli ingiusti. Lo strain ingiusto può

10 10 scuotere l equilibrio interiore, la fede nella giustizia nel mondo, e se viene attribuita alla malignità dell altro può condurre alla convinzione e alla paura che lo strain si ripete facilmente al futuro. Ci sono 2 strategie per convincere che lo strain era meritato. La pirma consiste nella riduzione degli stimoli positivi di una relazione e ingrandimento quelli negativi. L azione che causa lo strain, viene concepita con il contributo degli di una relazione caratterizzata dagli status considerati rilevanti per questa relazione. La seconda avviene quando l individuo ingrandisce gli aspetti positivi nell altro o diminuisce (sempre nell altro) gli aspetti negativi Strategie emotive di coping Alle fine le persone sottoposte allo strain possono reagire allo strain intervenendo direttamente sulle emozioni negative che appaiono come il frutto delle avversità come percepisce una persona. Gli scienziati hanno individuato alcune strategie del coping emozionale. Tra questi si trovano sia quelli non convenzionali come questi convenzionali. Tra i primi bisognerebbe elencare: l'uso di droga come stimolatore e/o antidepressivo, Tra i secondi ci sono le esercitazioni fisiche, tecniche del profondo respiro, meditazione, biofeetbask e tecniche del rilassamento progressivo, e l'uso delle tecniche espressive gestuali, come la recitazione o i lavori espressivi. In tutti questi esempi il fulcro dell'azione mira ad alleviare le sensazioni negative piuttosto che cercare di reinterpretarle cognitivamente o cambiando gli atteggiamenti verso le realtà che producono questa sensazione fortemente negativa. Tante di queste strategie sono al di là della possibilità di coping degli adolescenti, e perciò, secondi i dati forniti dalle ricerche sugli adolescenti, spesso assumono droghe illecite per rimuovere gli strain presenti nella loro vita. Le strategie emotive del coping possono portare alla ricerca delle vendetta tramite gli altri. Lo strain crea il desiderio di rivalsa che è distinto dal desiderio di alleviare è cancellare la situazione negativa causata dallo strain. Il comportamento vendicativo può avere carattere sia criminale (vandalismo, aggressione fisica) che non criminale (cattivi pettegolezzi). Gli studi suggeriscono che questo comportamento fasi che le persone si sentano meglio. Le strategie emotive del coping vengono attivate di solito, dopo il fallimento e impossibilità di avviare le strategie cognitive e comportamentali. Spesso accade anche che le persone sottoposte agli strain avviano insieme più strategie del coping. Come una forma del coping emozionale può essere tratta la tentazione del distrazione. Comunque si assume che suddette strategie sono le principali tipi di risposte date alle situazioni dello strain. 4. Gli adattamenti delinquenziali Esistono diversi modi di far fronte allo strain, ma solo alcuni di questi riguardano la delinquenza. Tutti noi variamo nell'utilizzo delle diverse strategie di coping. La domanda che pone Agnew è la 18 AGNEW, Foundation for a General Strain Theory of Crime and delinquency, Criminolgy 1, 1992, p

11 11 seguente: perché alcune persone scelgono degli adattamenti delinquenziali, e perché queste persone si stabilizzano in questi adattamenti? Lo strain dall'ambiente esterno può causare molti sentimenti negativi per un individuo, tra cui la sconfitta, la disperazione e la paura; ma la sensazione più applicabile al crimine è la rabbia. Agnew ha affermato che gli individui si arrabbiano quando la colpa della loro situazione negativa sono le relazioni con gli altri. La rabbia serve ad incitare una persona ad agire, ad abbassare le inibizioni, e a creare desideri di vendetta. La rabbia e la frustrazione può anche consentire alla persona di giustificare il crimine. Agnew in particolare ha sottolineato che gli individui che sono soggetti a sforzi ripetitivi possono essere più inclini a commettere reati o atti delinquenziali. Ciò è dovuto al fatto che, per una determinata fascia di persone, altre strategie di coping non sono accessibili. Portato al limite, l'individuo può diventare ostile ed aggressivo, se in un momento raggiunge un alto livello di eccitazione negativa. In sostanza, la GST propone la spiegazione che un aumento di tensione porterebbe ad un aumento di rabbia, che può poi portare ad un aumento della criminalità. Come la rabbia, la depressione è nient'altro che un fattore che aumenta la probabilità del crimine. Essa crea una pressione verso azioni correttive, da quando appare la sensazione spiacevole, anche se non è cosi forte come l'incidenza della rabbia. La depressione riduce la capacità del coping convenzionale, perché le persone si sentono prive di potenza, di forza per risolvere i problemi in maniera non criminale. D'altronde la depressione fa sì che le persone sentano che hanno poco da perdere, perciò sono spinte al crimine. La terza emozione, che porta al crimine e deriva dallo strain, è la paura. Parliamo della paura quando le persone le persone vogliono anticipare le esperienze che appaiono spiacevoli per loro oppure quando ci sono delle condizioni in cui le persone si trovano particolarmente non influenti, privi di forza. In conseguenza la paura sorge come forte stimolo che sollecita a scappare o combattere. Alcune emozioni che si associano alla paura includono terrore, panico e ansia. Come rabbia e depressione la paura incrementa la probabilità del crimine. Comunque il legame tra crimine e paura non è cosi forte come tra rabbia e crimine ma può comunque suscitare le tendenze di fuga delinquenziali come abbandono scolastico, assunzione di droga, abbandono delle funzioni assunte. Le scelte che gli individui hanno a loro disposizione sono limitate da diversi fattori. Se gli obiettivi iniziali ed i valori di una persona sono alti e hanno poche alternative/obiettivi su cui ripiegare, allora la persona può essere più incline a commettere atti delinquenziali. Inoltre, gli individui possono attivare il coping attraverso caratteristiche come il temperamento, l'autostima e la creatività, che li renderà più o meno propensi a partecipare ad atti delinquenziali o criminali. Il supporto sociale ha anche un ruolo importante nel determinare se un individuo commetterà atti delinquenziali. Chi ha maggiore supporti sociali convenzionali nello stesso momento ha meno probabilità di partecipare alla delinquenza. Inoltre, gli individui con un maggior livello di controllo sociale e che non hanno i mezzi per commettere reati, possono essere meno spinti a compiere atti delinquenziali rispetto a coloro che hanno un basso livello di controllo sociale, oppure hanno maggiore disponibilità ad usare altri mezzi. L'ambiente sociale più ampio avrà anche un effetto sulla scelta di partecipazione o meno alla criminalità. La società influenza i comportamenti dell individuo, indicando l'importanza che deve essere posta su determinati obiettivi e la determinazione di ciò che è negativo e ciò che non lo

12 12 è. Inoltre, la società ritiene che in situazioni avverse l'individuo possa minimizzare cognitivamente e trovare quali altri modi di coping siano disponibili per l'individuo. Tutti questi fattori possono determinare se lo strain si tradurrà in strategie di coping delinquenziale o non delinquenziale. 19 Insieme con le strategie di coping, le disposizioni individuali verso la delinquenza, hanno anche la loro importanza il controllo e la scelta delle strategie applicate dai singoli. Le variabili di temperamento e il rafforzamento positivo del comportamento delinquenziale avuto nel passato possono avere un effetto sulla adesione o meno alla delinquenza. Un altro fattore chiave di questa teoria è l associazione con i pari delinquenziali. Questi fattori consentono di determinare l'impatto che lo strain ha sugli individui e la probabilità che si rivolgeranno al crimine per affrontare il loro strain (10 maggio 2011) 20 AGNEW, Foundation for a General Strain Theory of Crime and delinquency, Criminolgy 1, 1992, p. 71

13 13 III CAPITOLO LE FASCIE PIÙ ESPOSTE AL COPING CRIMINALE La parte significativa delle teorie del crimine si focalizza sul problema perché alcuni individui più degli altri fanno le carriere criminali. Ugualmente la GST mostra che alcuni individui sono più portati ad ingaggiarsi nel crimine perché sono esposti più alle esperienze degli strain che portano al crimine, o attivano le strategie delinquenziali del coping. Si osserva che più spesso le persone commettono crimini entrando nell età adolescenziale e finendola il tasso dei crimini si riduce notevolmente. Comunque c è un gruppo che permane su un determinato tasso di criminalità per tutta la vita. In questo capitolo si cerca di spiegare perché, secondo la GST, gli adolescenti sono più spinti verso il crimine. Nella seconda parte si prende in considerazione le differenze del sesso nel crimine, e come le spiega Agnew. Nella terza parte si presenta altre variabili sociologiche che incidono sul tasso di criminalità 1. L adolescenza come età più in pericolo La criminalità limitata al periodo dell adolescenza è una delle caratteristiche più comuni della criminalità. Maggior parte degli individui aumenta il loro livello di offensiva quando entrano nella adolescenza. Questo è un comportamento tipico per gli adolescenti. Invece questo livello si abbassa drasticamente quando entrano nell età adulta, quando arrivano all incirca a 20 anni nella vita. La GST spiega questo fenomeno in 2 modi. Il primo consiste nel fatto che gli adolescenti sono più esposti all esperienza degli strain che conducono al crimine rispetto sia agli adulti che ai bambini. Questo accade perché gli adolescenti hanno più sviluppata l emotività negativa. Con il loro comportamento provocano reazioni negative da parte degli altri (genitori, insegnanti, pari). Inoltre gli individui molto spesso si collocano in ambienti dove sono più esposti al trattamento negativo. Ad es., parecchi giovani rifiutano le amicizie convenzionali e si avvicinano ai pari delinquenti, che li attraggono coinvolgendoli in situazioni di rischio. Le persone che vivono in questi ambienti hanno anche la caratteristica di percepire maggiormente gli strain oggettivi aggravando l impatto negativo. Altro fattore che spiega l alto tasso di criminalità giovanile è il fatto che gli adolescenti hanno un basso controllo sociale. Le persone che hanno basso controllo sociale, per definizione hanno legami deboli con genitori e insegnanti; ciò a sua volta incrementa la probabilità di essere trattati male dalle figure suindicate. Il basso controllo fa sì che queste figure non svolgano il loro ruolo protettivo dagli strain. Di conseguenza i ragazzi più facilmente si agganciano ai gruppi delinquenziali di fuori, dove l ambiente familiare non può provocare esperienze di strain. Un altro fattore che incide è il fatto che gli adolescenti si ritrovano, si associano con pari delinquenti. Questo fatto accelera l apprendimento sociale del crimine, ed espone maggiormente le persone ad alcuni strain (abusi, maltrattamenti da parte di pari, ecc.). Oltre questo, esiste una certa rivalità tra gruppi adolescenziali. Se un ragazzo si trova in un gruppo con inclinazioni delinquenziali, che è in conflitto con un altro gruppo, è molto più probabile che si lasci coinvolgere in attività criminali. Inoltre va detto che gli adolescenti vivono in un mondo sociale più esteso di quello degli adulti e dei bambini. Questo è uno dei motivi per i quali gli adolescenti sono più esposti agli strain. In poche parole si tratta del fatto che gli adolescenti fanno immediatamente l esperienza delle grande dimensione e delle esigenze del loro mondo sociale. Ci sono più persone che trattano male gli

14 adolescenti. E anche vero che aumentano le esigenze e le aspettative nei riguardi degli adolescenti: ciò può diventare una nuova fonte di strain. Quando escono dall età adolescenziale il loro mondo sociale si limita. La cerchia degli amici diminuisce, rimangono con i loro partner di coppia, il numero di persone con le quali interagiscono nel lavoro di solito è più basso di quello che avevano a scuola. Oltre questo, gli adulti hanno più possibilità di scelta di adolescenti, perciò hanno più possibilità di evitare il trattamento negativo. Di conseguenza, crescendo con l età si abbassano le probabilità di manifestazione dei comportamenti criminali. Gli adolescenti spesso desiderano tanti dei privilegi dell età adulta, ma spesso non hanno i mezzi per raggiungere questi privilegi attraverso i canali legittimi. Ossia i ragazzi hanno forte desiderio di autonomia, di rispetto e di status, ma hanno seri problemi a realizzare queste mete in modo legale. I bambini non sono interessati a queste mete e gli adulti le hanno in qualche modo raggiunte. Loro mostrano alta preoccupazione per raggiungere un certo status sociale, o lo status nei gruppo dei pari. Delle volte non hanno i mezzi per arrivarci in modo legale (percorso scolastico, potenza fisica, situazione sociale), perciò tentano di accedervi in maniera criminale. Alla fine bisogna dire che gli adolescenti, subendo più strain oggettivi, li percepiscono soffrendo molto di più rispetto ad altre fasce d età: ciò significa che aumenta lo strain soggettivo. Comunque, non tutte le esperienze adolescenziali incrementano i livelli di strain. Alcuni adolescenti non subiscono gli strain, perché vivono in un ambiente che è molto protettivo. Ad es. le aspettative scolastiche non sono elevate, o hanno i limiti personali di socializzazione. La seconda strada che spiega alto tasso dei criminalità adolescenziale consiste nel fatto che gli adolescenti sono più propensi di attivare le strategie di coping criminale. Il primo fattore che incide su questa dimensione è il fatto che gli adolescenti hanno poche capacità di base per attivare il coping legittimo. Uscendo dalla preadolescenza si abbasso il livello del coping che viene svolto dai genitori nel nome dei ragazzi. I genitori hanno meno sguardo nel mondo giovanile. In conseguenza i ragazzi, non solo sono più esposti agli strain, ma devono anche affrontarli da soli. In questa situazione subentrano altri fattori, come il fatto che ai ragazzi mancano le capacita di coping, non avendo né soldi né potere, per realizzarla. I modi legali risultano troppo difficili e richiedono o soldi o capacità di influenzare gli altri. Spesso i giovani quando non hanno le risorse sufficienti per affrontare condizioni ambientali avverse, e non hanno possibilità di uscirne fuori, decidono di arrivare agli scopi in modo illegittimo. Gli adulti, al contrario, molto spesso hanno più risorse per raggiungere gli scopi, ed hanno anche più capacita di contrattare nella situazione di avversità. I bambini piccoli, pur non avendo i soldi, sono comunque protetti dai loro genitori. Gli adolescenti hanno limitato accesso alle forme convenzionali di sostegno e di supporto. Parzialmente questo avviene perché i loro ambienti sono più poveri, ma anche per il fatto che i genitori e gli insegnanti sono meno propensi a fornire dei supporti, perciò gli adolescenti devono affrontare i problemi da soli. D altronde gli adolescenti stessi fanno fatica a condividere i problemi con parenti ed insegnanti e stentano a chiedere aiuto alla società. Altri fattori che incidono notevolmente sulle situazioni di coping criminale sono: il controllo sociale, che diminuisce nell età adolescenziale, la facilità di associazione con altri criminali, il fatto di vivere in un mondo molto pubblico (incoraggiamento sociale, dei pari al coping delinquenziale) e mancanza 14

15 15 di risorse e capacità di coping legali (gli studi dimostrano che i giovani spesso fanno coping intervenendo sullo stess-coping emozionale) Le differenze del sesso nel coping criminale I dati delle ricerche suggeriscono che le femmine sperimentano livelli di strain più bassi rispetto ai maschi. Anche se, nel confronto con i ragazzi, possono subire un livello oggettivo di strain più altro, le ragazze ne sono meno disturbate. Agnew ritiene che la criminalità non possa però essere spiegata affermando che i maschi sperimentano maggiore strain, sarebbe semplicistico. Secondo l autore esistono delle differenze di genere nei modi in cui vengono sperimentati i livelli di strain. I maschi, rispetto alle femmine, sperimentano dei tipi di strain che possono condurre con maggiore probabilità al crimine. Sono più interessati al successo materiale, mentre le femmine sono in maggiore misura interessate a stabilire e mantenere delle buone e profende relazioni interpersonali. Le ragazze sono maggiormente tese alla ricerca di un significato ed uno scopo nella vita. La tendenza alla ricerca dei beni materiali da parte dei maschi può spiegare in certa misura la loro maggiore diposizione al crimine, infatti, è un modo facile e conveniente per ottenere i beni materiali e denaro. Altre differenze di genere riguardano la perdita di stimoli positivi e la presentazione di stimoli negativi. 22 Nella tabella 1 presentiamo in maniera sintetica le differenze del genere nella reazione agli strain subiti. Tab. 1. Le differenze del sesso nei tipi degli strain subiti 23. Maschi Femmine Concenrati sul sucesso materiale aumentano i tassi di criminalità che riguarda la proprieta e i crimini vilenti Sono visti come più conflittuali e perciò sono più suscettibili come le vittime dei reati Fallimento degli scopi può condurre ai reati contro la proprieta e i crimini di vilenza. Preoccupato di creare e mantenere stretti legami e rapporti con gli altri - in tal modo mentendo i tassi più bassi di proprietà e di crimini violenti Sono viste spesso in modo negativo, la discriminazione, elevate esigenze da parte della famiglia, e il comportamento più restrittivo Il fallimento degli obiettivi può condurre ai comportamenti autodistruttivi Maschi e femmine possono differire anche nella risposta emotiva che danno allo strain. I maschi rispondono con rabbia e ostilità: sentimenti, che portano alla criminalità. Le ragazze rispondono con la depressione e, anche se provano rabbia, questa rabbia sembra essere diversa da quella sperimentata dai ragazzi. La rabbia delle femmine è spesso accompagnata da emozioni quali la 21 AGNEW R., Pressured into Crime, FROGGIO G., Psicosociologia del disagio e della devianza, p (10 maggio 2011)

16 16 paura, l ansia, la vergogna e la depressione. La rabbia dei maschi invece è sposso caratterizzata da un senso di violazione morale. Le ragazze sono portate a scaricare su se stesso la colpa quando vengono trattate male da qualcuno e temono che la propria rabbia possa offendere gli altri e mettere cosi in percolo delle relazioni valide. Vedono più spesso la propria rabbia come qualcosa di inappropriato, un fallimento del proprio autocontrollo. I maschi, al contrario, se vengono maltrattati, sono portati a criticare gli altri e considerare le offese come una sfida o un insulto deliberato.sono meno preoccupati di ferire gli altri, di rompere le relazioni, e spesso vedono la loro rabbia come una affermazione della propria mascolinità. Queste differenze possono spiegare le diversità nel crimine. La giustezza morale della rabbia del maschio lo può spingere a commettere seri crimini, mentre le depressione e la paura per la propria collera possono portare la ragazza a forme di devianza autodistruttiva (uso di droghe illecite e disturbi del comportamento alimentare: anoressia, bulimia, obesità) 24. Tab. 2 Le differenze di genere nella risposta emotiva allo strain 25 Maschi Femmine Più spesso rispondono con la rabbia La rabbia è seguita dalla violenza morale (giustificazione di violenza) Sono propensi di incolpare gli altri, e mono preoccupati di poter ferire gli altri Vilenza morale conduce ai reati contro la proprietà e crimni violenti Più spesso rispndono con la depressione che con la rabbia La rabbia se c è viene accompagnata dalla paura, senso di colpa e vergogna Più spesso assumono la colpa e sono preocuppate per gli effetti della propria rabbia La depressione e senso di colpa può condurre ai comportamenti autodistruttivi Oltre alla spiegazione dell'alto tasso di criminalità maschile, la GST può essere applicata anche a spiegare perché le donne commettono reati. Agnew cerca di identificare il tipo di strain che le femmine subiscono. Gli strain come il blocco dei propri obiettivi, l interruzione delle relazioni interpersonali e la discriminazione nel raggiungimento degli obiettivi finanziari sono forte fonte di tensione per la femmina. Inoltre, come esempio di una perdita di stimoli positivi, le femmine possono incontrare ostacoli sul profilo sociale a causa di discriminazione sociale. Le femmine sono anche la vittime dell abuso sessuale, emotivo e fisico, che costituiscono una gamma degli stimoli negativi. Questi tipi di strain possono portare le femmine ad agire in maniera illegittima. Le donne criminali sembrano differire dalle donne non-criminali avendo maggiori opportunità per la criminalità, inferiore controllo sociale, i pari delinquente. Agnew sostiene che la GST può spiegare non solo l'alto tasso di criminalità maschile, ma può anche spiegare perché le donne avrebbero partecipato al delitto o meno 26. Le differenze si devono ascriver a una diversità nei processi di socializzazione tra maschi e femmine. 24 FROGGIO G., Psicosociologia del disagio e della devianza, p (10 maggio 2011) 26 (10 maggio 2011)

17 17 Concludendo la GST spiega che i ragazzi sono più portati a rispondere allo strain e alla rabbia con il crimine. Quando i maschi e femmine sperimentano la stessa reazione emotiva allo stesso tipo di strain, i primi possono essere portati a rispondere con crimine. 3. La diversificazione sociale e la presenza del coping delinquenziale I dati indicano che alcune comunità sociali hanno il tasso di criminalità più alto degli altri. I quartieri con altro tasso tendono ad avere alcune caratteristiche. La gente vive nella sua poverta, ha cambia spesso residenza, vi è una alta disgregazione famigliare ecc., Questo fatto viene spiegato e considerato da diverse teorie specialmente dell apprendimento sociale e ei disgregazione sociale. La GST aggiunge a queste teoria la propria interpretazione. La vita nei quartieri privi di risorse, aumenta la probabilità e rischio delle esperienze degli strain che conducono al crimine. Questi ambienti sono anche meno ricche nelle risorse perciò favoriscono il coping delinquenziale. I poveri sono più spinti da abitare in questo zone perché non hanno i mezzi di vivere altrove. Sono anche meno capaci di spostarsi, di andare ad abitare fuori di queste zone. La GST spiega che non solo questi ambienti attraggono gli individui esposti agli strain, ma anche questi ambienti sono forte fonte di strain. La residenza negli ambiti deprivati può diventare spesso una fonte del blocco nel raggiungimento di alcuni obiettivi, che messi insieme con le caratteristiche individuali può favorire manifestazione dei comportamenti criminali. In questi luoghi l accesso al lavoro stabile, ben pagato, produttivo è limitato. Questo zone delle volte si trovane nelle periferie che non sono bene comunicate con la comunicazione pubblica che non favorisce a sua volta la ricerca del lavoro. Perciò le presone ci mancano i modelli e capacità necessarie per avere un successo lavorativo. Anche le scuole presentano il livello dell istruzione più basso che altrove. In conseguenza le persone sono più spinte verso il coping delinquenziale. Altro fattore che aumenta la probabilità del crimine è la disuguaglianza economica. Le condizioni basse della vita possono facilmente portare al crimine, soprattutto se si è circondati dalle zone benestanti in modo che discrepanza è più evidente. I poveri che vivono in questa situazione spesso possono avere difficoltà di sopportare questa situazione valutandola come non meritata. La vita negli ambienti poveri favorisce la crescita dei problemi di natura familiare, scolastica e a livello dei pari. Stando nelle condizioni di povertà le persone con facilità divorziano e tendono di non sposarsi. I problemi economici sono la causa maggiore delle separazioni matrimoniali, ma anche contribuiscono nei conflitti dentro la famiglia, favoriscono il sistema rigido di educazione, rifiuto dei genitori da parte dei figli, abuso o negligenza. I problemi economici hanno una certa risonanza nell ambito scolastico. La mancanza dei soldi non favorisce permanenza formativa dei giovani, favorisce le relazioni negative con gli insegnanti. La scuola viene percepita come noiosa e non utile. I genitori non hanno possibilità di seguire i loro figli, dare necessario supporto, e monitorare il loro performance scolastica. Anche le scuole hanno meno fondi pergarantire il livello d istruzione adeguato. La scuola non tiene rapporti con i genitori e non prepara i ragazzi

18 18 all inserimento nell ambito lavorativo. In conseguenza i gruppi delinquenziali hanno molto più presa in queste zone che altrove. Un altro fattore che incide sul tasso di criminalità nelle zone svantaggiate è disoccupazione e lavoro nel secondo mercato. La gente che abita nelle zone con questi problemi se trova il lavoro lo trova sotto pagato, con pochi benefici rispetto le forze impegnate, con molto poche possibilità di miglioramento e di promozione professionale. Spesso lavoro nelle condizioni spiacevoli, ecc. Oltre questo nelle zone svantaggiate aumenta il numero le persone senza tetto, che sono inerenti ai problemi riguardanti lavoro. Oltre questo gli ambienti con la povertà sono più esposte alla presenza del pregiudizio e della discriminazione. Vivendo negli ambienti dove sono più comunità etniche si attivano più facilmente gli stereotipi negative, e appare la discriminazione. Ultimi 2 fattori ambientali che aumentano la criminalità sono: esposizione al contatto con le persone che subiscono degli strain e si comportano nel maniera agressiva, e altro essere le vittime di violenza. E molto più facile in queste zone di entrare nelle interazioni con le persone sottoposte agli strain. Per un semplice motivo: Questi nelle zone di povertà sono più numerosi. Le caratteristiche ambientali favoriscono la relazione con questi soggetti. Soprattutto quando non c è lavoro, c è abbandono scolastico, e la strada diventa il punto del incontro e di passare il tempo. In conseguenza ampio numero delle persone frustrate sono in contatto con le altre, ciò incrementa in maniera notevole la probabilità del crimine. Altro fattore è la violenza. Chi abita nelle zone di povertà più facilmente diventa una vittima, perché vi sono bassi livelli del controllo sociale, la residenza favorisce l apprendimento sociale del crimine, e espone le persone alle esperienze degli strain che conducono al crimine. Essre la vittima spesso diventa un motivo di giustificare il porprio crimine. Alla fine Agnew dice che le persone che vi abitano più volentieri attivano i coping delinquenziali perché hanno limitate risorse riguardanti il coping, e l ambiente specialmente al punto di vista economico non favorisce il coping convenzionali. Poi le persone non hanno i supporti sociali perché l ambiente non è in grado di crearlo, c è molto basso controllo sociale, che ammette le azioni illecite e è più indulgente. Questi ambienti favoriscono associazioni con gli altri criminali e radicano le convinzioni favorevoli al crimine, Alla fine bisogna dire che gli strain hanno la natura pubblica, cioè le persone in continuazione sono sottoposte agli strain, e gli strain sono conosciuti dagli altri AGNEW R., Pressured into Crime,

19 19 IV CAPITOLO LE IMPLICAZIONI OPERATIVE. LA PREVENZIONE Anche se sembra poco probabile diverse ricerche dimostrano che è possibile ridurre le probabilità che i giovani vengano maltrattati, se si indirizzano adeguatamente gli sforzi. Ricerche interessanti riguardano persone arrestate per la prima volta. Il fatto di essere arrestato è una fonte di strain. Si dimostra che quando sono trattati con gentilezza non aumentano in loro i sentimenti negativi. Le linee d azione vanno verso 2 direzioni: ridurre la probabilità di strain sui ragazzi, e il secondo: lì dove non si può evitare, fornire risorse per poter fare coping convenzionale. 1. Riduzione di strain che conducono al crimine I programmi di prevenzione basati sulla GST sono indirizzati verso la famiglia verso la scuola e vero i pari. Alcune ricerche hanno rilevato che le famiglie con dei figli delinquenti siano spesso caratterizzate da livelli molti alti di strain dovuti per lo più a conflitti interpersonali, ad una disciplina dura e stravagante, ad abusi, a violenze fisiche e psichiche, a bassi livelli del rinforzo e alti livelli di punizione, a modelli di comunicazione inefficaci. Un certo numero di programmi hanno tentato di risolvere questi problemi. Si tratta di programmi basati sulla negoziazione delle contingenze di rinforzo, i programmi che cercano di insegnare ai genitori come risolvere i conflitti interpersonali, quelli in cui viene insegnato ai genitori uno stile comunicativo ed educativo diretto e sano. Il problema di questi programmi è che difficilmente riescono a raggiungere le famiglie che ne hanno maggiormente bisogno I programmi centrati sulla scuola mirano ha prendere in considerazione i fattori legati all ambiente scolastico. Si tratta dei fallimenti scolastici, la noia e la ripetitività della attività scolastiche, le relazioni negative con gli insegnanti, le pratiche disciplinari ingiuste e sbagliate. Diversi programmi e strategie sono state sviluppate per ridurre l impatto negativo dalla scuola. Alcune di queste strategie tendono a far aumentare le performances scolastiche. L aumento del periodo scolastico può far incrementare il livello di controllo sociale sperimentato dal ragazzo e ridurre il senso di minaccia che esercita su di lui la scuola. Altri programmi, tendono a modificare il setting scolastico cioè ad elaborare un programma di interazione educativa tra studente e insegnante mirante alla riduzione del disagio e della delinquenza. Tale programma si basa sulla gestione proattiva della classe mediante la formazione e l implementazione di gruppi di apprendimento cooperativi. L insegnamento interattivo offre ai ragazzi specifici obiettivi, che essi debbono raggiungere: miglioramento rispetto a precedenti performance, l assenza di confronti tra gli studenti e l impegno da parte degli insegnanti ad una valutazione maggiormente obiettiva. I docenti, usando la gestione proattiva della classe, insegnano agli studenti in maniera piuttosto chiara le regole di comportamento in aula, riconoscono e rinforzano i tentativi di cooperare, fanno uso frequente dell incoraggiamento. Come detto, in questo programma di interazione educativa è previsto anche l utilizzo dei gruppi di apprendimento cooperativo formati da pochi studenti, scelti casualmente. In questi gruppi gli studenti imparano ad aiutarsi l uno con l altro nella gestione degli studi e nella

20 20 padronanza del comportamento in classe. Questi gruppi servono per ridurre l isolamento, rinforzare la cooperazione e promuovere l attaccamento fra gli studenti. Un'altra strategia finalizzata alla riduzione dello strain sono i programmi centrati sui gruppi di pari. Secondo la GST, le relazioni negative tra pari sono forse la maggiore causa di strain fra i giovani. Secondo alcune ricerche emerge che la causa della propria infelicità o felicità veniva fatta risalire al rapporto con i pari. La cosa sorpassava di gran lunga persino l importanza delle relazioni con i genitori. Molti programmi che hanno tentato di intervenire su questo strain sono stati sviluppati ed applicati nei contesti scolastici. Alcuni di questi programmi hanno riguardato l apprendimento cooperativo, altri son sono concentrati sul bullismo, oppure hanno tentato di incrementare il livello di sorveglianza da parte degli adulti. Determinati programmi hanno cercato di trattare i giovani delinquenti alimentando la loro associazione con i pari pro sociali. Ultimo gruppo degli interventi sono i programmi che sono centrati sull individuo. I programmi di questo tipo partono da presupposto che bisogna lavorare per modificare anche il comportamento di chi è sottoposto allo strain. Chi è soggetto allo strain gioca un suo ruolo ne creare il proprio ambiente sociale. Molti giovani agiscono infatti in maniera tale da provocare negli altri delle reazioni negative. Questi giovani sono quelli che, alla lunga, finiscono in gruppi di pari delinquenziali, oppure si scelgono dei cattivi lavori o fanno matrimoni sbagliati. E possibile, però, modificare il comportamento di questi giovani in maniera da ridurre le reazioni negative degli altri. A tal proposito son stati sviluppati i programmi di social skill training. Attraverso questi programmi Si cerca di permettere al giovane di realizzare in maniera più efficace le proprie mete e non incorrere al trattamento negativo da parte degli altri. Alcuni di questi programmi sono molto specifici, fanno uso di tecniche di modellamento e di desensibilizzazione: aumentare la frequenza del contatto con lo sguardo degli altri, oppure ridurre i movimenti ansiosi. Altre procedure sono piuttosto complesse e contengono la negoziazione delle abilità con gli adulti o l implementazione della capacità di resistere alla pressione Togliere le persone dagli ambienti a rischio di strain Alcune volte non è possibile di eliminare e cambiare degli strain che conducono al crimine. Ad esempio i genitori possono rifiutare a partecipare nei programmi previsti per le azioni preventive. Cosi continuano a trattare i loro figli in maniera molto rigida, ostacolando anche partecipazione dei figli nei programmi. Poi è abbastanza difficile trasformare gli ambienti di altro grado di disgregazione sociale, dove ci sono tanti fattori provocano lo strain, nonostante che non cessino i tentativi del miglioramento della loro situazione. In questi casi, sembra più ragionevole togliere le persone esposte agli strain da questi ambienti, Questa soluzione sembra di essere l ultima prova e si usa dopo esaurimento di altri modi. Accettare questa strada spesso vuol dire isolare i figli dai loro genitori, alcuni individui dalle loro scuole ecc. Sempre si corre rischio che le comunità nuove non saranno migliore di quelle lasciate ossia nuovi ambienti saranno avversive come questi 28 G. FROGGIO, Psicosociologia del disagio e della devianza, Laurus Robuffo, Roma 2002, p. 207

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo. Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari

FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo. Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari Cosa è il BULLISMO Il termine bullismo è utilizzato per designare un insieme di comportamenti in cui qualcuno

Dettagli

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza mancanza di energia e di voglia di fare le cose Materiale a cura di: L. Magliano, A.

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI I I figli crescono Primo incontro 25.11.06 La scuola superiore: l adolescente l tra scuola e famiglia Secondo incontro17.02.07 La relazione tra genitori e figli adolescenti:

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

La Leadership efficace

La Leadership efficace La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

PRINCIPI DI TERAPIA COGNITIVA

PRINCIPI DI TERAPIA COGNITIVA PRINCIPI DI TERAPIA COGNITIVA Secondo la terapia cognitiva, l uomo possiede la chiave della comprensione e soluzione del suo disturbo psicologico entro il campo della sua coscienza. I problemi dell individuo

Dettagli

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Studiare non è tra le attività preferite dai figli; per questo i genitori devono saper ricorrere a strategie di motivazione allo studio, senza arrivare all

Dettagli

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI GIORNATE DI SUPPORTO ALLA FORMAZIONE DEI REFERENTI PER LA DISLESSIA DELLA LOMBARDIA 22 Aprile 2008 DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI Rosy Tavazzani Montani PERCHE L INSEGNANTE DOVREBBE

Dettagli

Autoefficacia e apprendimento

Autoefficacia e apprendimento Autoefficacia e apprendimento Definizione di autoefficacia Convinzione della propria capacità di fornire una certa prestazione organizzando ed eseguendo le sequenze di azioni necessarie per gestire adeguatamente

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente). QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire

Dettagli

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato

Dettagli

Assertività. Un adeguata comunicazione deve avere al meno tre elementi. Assenza Di paure o Inibizioni sociali. di sé

Assertività. Un adeguata comunicazione deve avere al meno tre elementi. Assenza Di paure o Inibizioni sociali. di sé Assertività Un adeguata comunicazione deve avere al meno tre elementi Presenza di Affinate Abilità interpersonali Assenza Di paure o Inibizioni sociali Buona immagine di sé Privata e professionale ESSERE

Dettagli

Gestione del conflitto o della negoziazione

Gestione del conflitto o della negoziazione 1. Gestione del conflitto o della negoziazione Per ognuna delle 30 coppie di alternative scegli quella che è più vera per te. A volte lascio che siano gli altri a prendersi la responsabilità di risolvere

Dettagli

Cosa ci può stimolare nel lavoro?

Cosa ci può stimolare nel lavoro? a Cosa ci può stimolare nel lavoro? Quello dell insegnante è un ruolo complesso, in cui entrano in gioco diverse caratteristiche della persona che lo esercita e della posizione che l insegnante occupa

Dettagli

Elaborazione questionari somministrati nel Liceo Pitagora di ISILI

Elaborazione questionari somministrati nel Liceo Pitagora di ISILI SERVIZIO DI MEDIAZIONE SCOLASTICA PLUS SARCIDANO E BARBAGIA DI SEULO Elaborazione questionari somministrati nel Liceo Pitagora di ISILI Classe 2 A Area supporto sociale e familismo Comprende gli item da

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

Insegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca.

Insegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca. 1. Insegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca. Circa un bambino su cinque è vittima di varie forme di abuso o di violenza sessuale. Non permettere che accada al tuo bambino. Insegna al tuo bambino

Dettagli

PRESENTAZIONE Mostra VIOLENZA ASSISTITA

PRESENTAZIONE Mostra VIOLENZA ASSISTITA PRESENTAZIONE Mostra VIOLENZA ASSISTITA La nostra Associazione Mariposa si pone come obiettivo quello di approfondire la percezione ed il grado di conoscenza del tema della violenza assistita dai minori

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Cap. 1: Fattori di rischio e fattori di protezione

Cap. 1: Fattori di rischio e fattori di protezione Cap. 1: Fattori di rischio e fattori di protezione Il capitolo illustra in che modo i fattori di rischio e i fattori di protezione influenzano i comportamenti di abuso, i segnali precoci di rischio, i

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

Associazione AMA BERGAMO Metodologia dell auto mutuo aiuto Come funziona un gruppo Risorse e difficoltà Dr.ssa Bruna Allievi Treviglio 28 marzo 2015 I GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO Obiettivi 1. Sviluppo di

Dettagli

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA

Dettagli

Vittime minori. LA VIOLENZA ASSISTITA vittime «minori» Dr.ssa Iria Barbiè, psicologa psicoterapeuta

Vittime minori. LA VIOLENZA ASSISTITA vittime «minori» Dr.ssa Iria Barbiè, psicologa psicoterapeuta Vittime minori LA VIOLENZA ASSISTITA vittime «minori» Dr.ssa Iria Barbiè, psicologa psicoterapeuta Migliaia di bambini assistono in casa a scene di violenza domestica: questa è una delle esperienze più

Dettagli

ANTONELLO VANNI FIGLI NELLA TEMPESTA LA LORO SOFFERENZA NELLA SEPARAZIONE E NEL DIVORZIO SAN PAOLO EDIZIONI, 2015

ANTONELLO VANNI FIGLI NELLA TEMPESTA LA LORO SOFFERENZA NELLA SEPARAZIONE E NEL DIVORZIO SAN PAOLO EDIZIONI, 2015 ANTONELLO VANNI FIGLI NELLA TEMPESTA LA LORO SOFFERENZA NELLA SEPARAZIONE E NEL DIVORZIO SAN PAOLO EDIZIONI, 2015 INDICE Prefazione I La famiglia nella tempesta Family Breakdown: perché la famiglia è in

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 L ASCOLTO Primo passo dell Accoglienza Padre GHERARDO ARMANI C. M. 1. La relazione di aiuto La relazione si fonda su un rapporto umano centrato sull incontro di

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL 20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL DOTT. ANDREA TOSI Chi sono i miei interlocutori Quale è il mio ruolo Quale situazione devo affrontare Quale richiesta mi viene effettuata Cosa faccio io di fronte

Dettagli

Manifesto dei diritti dell infanzia

Manifesto dei diritti dell infanzia Manifesto dei diritti dell infanzia I bambini costituiscono la metà della popolazione nei paesi in via di sviluppo. Circa 100 milioni di bambini vivono nell Unione europea. Le politiche, la legislazione

Dettagli

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------

Dettagli

IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE

IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE Persone al centro Quarrata, 21 febbraio 2009 IL LAVORO DI RETE E un processo finalizzato/tendente a legare fra loro più persone tramite connessioni

Dettagli

Modulo: Scarsità e scelta

Modulo: Scarsità e scelta In queste pagine è presentato un primo modello di conversione di concetti, schemi e argomentazioni di natura teorica relativi all argomento le scelte di consumo (presentato preliminarmente in aula e inserito

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO?

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? 1 Ehi, ti e mai capitato di assistere o essere coinvolto in situazioni di prepotenza?... lo sai cos e il bullismo? Prova a leggere queste pagine. Ti potranno essere utili.

Dettagli

I processi decisionali all interno delle coppie

I processi decisionali all interno delle coppie 9 aprile 2003 I processi decisionali all interno delle coppie Nel 2001 l indagine Panel europeo sulle famiglie ha dedicato una particolare attenzione agli aspetti legati ai processi decisionali all interno

Dettagli

IL BULLISMO. Dott.ssa Maria Giuseppina Bartolo

IL BULLISMO. Dott.ssa Maria Giuseppina Bartolo IL BULLISMO Dott.ssa Maria Giuseppina Bartolo Bullying Bullismo Prepotenze Bullying Dan Olweus 1978 Bullo = persona arrogante, violenta o anche colui che ostenta la sua vanità maschile mediante atteggiamenti

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

IL COUNSELING NELLA SCUOLA: un esperienza diretta. Valeria Aquaro

IL COUNSELING NELLA SCUOLA: un esperienza diretta. Valeria Aquaro IL COUNSELING NELLA SCUOLA: un esperienza diretta Valeria Aquaro E essenzialmente un attività di AIUTO, con proprie e specifiche caratteristiche. Si è sviluppata a partire dagli anni 60 come fenomeno sociale

Dettagli

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Criteri per il successo e per il fallimento di un trattamento. Fattori: 1) del Paziente 2) del terapeuta 3) tecnici 4) relazionali 5) ambientali

Dettagli

Capitolo 17. I mercati con informazione asimmetrica

Capitolo 17. I mercati con informazione asimmetrica Capitolo 17 I mercati con informazione asimmetrica Introduzione L incertezza sulla qualità e il mercato dei bidoni I segnali di mercato Il rischio morale Il problema agente-principale L informazione asimmetrica

Dettagli

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia

Dettagli

Introduzione al Marketing Sociale: la teoria dello scambio I parte

Introduzione al Marketing Sociale: la teoria dello scambio I parte CORSO DI FORMAZIONE A.S.L. TO4 Comunicazione e prevenzione: strategie efficaci per trasmettere messaggi di salute rivolti a target diversi di popolazione Introduzione al Marketing Sociale: la teoria dello

Dettagli

AUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA LUCIA TODARO, PSICOPEDAGOGISTA

AUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA LUCIA TODARO, PSICOPEDAGOGISTA AUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA Autostima = giudizio che ognuno dà del proprio valore ( dipende sia da fattori interni che esterni ) EricKson: la stima di sé deve venire da dentro, dal nocciolo di

Dettagli

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una

Dettagli

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo

Dettagli

Nel 1993 il Dipartimento di Salute Mentale dell OMS ha individuato nelle Life Skills lo strumento privilegiato per la promozione della salute in

Nel 1993 il Dipartimento di Salute Mentale dell OMS ha individuato nelle Life Skills lo strumento privilegiato per la promozione della salute in Life Skills Nel 1993 il Dipartimento di Salute Mentale dell OMS ha individuato nelle Life Skills lo strumento privilegiato per la promozione della salute in ambito scolastico. Nel glossario della promozione

Dettagli

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate

Dettagli

COSA FARE SE SI È VITTIMA DI STALKING? Strategie d azione

COSA FARE SE SI È VITTIMA DI STALKING? Strategie d azione COSA FARE SE SI È VITTIMA DI STALKING? Strategie d azione Non esiste un'unica soluzione che vada bene per ogni situazione di molestie assillanti. Le strategie d azione rivelatesi efficaci nel contrastare

Dettagli

Il Parent Training per famiglie con figli con DGS e/o disabilità intellettiva

Il Parent Training per famiglie con figli con DGS e/o disabilità intellettiva Susanna Villa. I.R.C.C.S. Eugenio Medea Ass. La Nostra Famiglia, Conegliano Il Parent Training per famiglie con figli con DGS e/o disabilità intellettiva Cos è il Parent Training? Per PT si intende attività

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Disoccupazione e salario reale

Disoccupazione e salario reale Disoccupazione e salario reale Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 28 La disoccupazione Come si misura la disoccupazione? Come si interpretano i

Dettagli

Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità

Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità ANALISI DEL TITOLO Per prima cosa cercheremo di analizzare e capire insieme il senso del titolo di questo lavoro:

Dettagli

LA CLASSE CONTESTO DIFFICILE IL MEGLIO DI NOI LO DIAMO QUANDO INTERPRETIAMO LE SITUAZIONI DIFFICILI COME PROBLEMI CHE AMMETTONO SOLUZIONI 1 PASSO

LA CLASSE CONTESTO DIFFICILE IL MEGLIO DI NOI LO DIAMO QUANDO INTERPRETIAMO LE SITUAZIONI DIFFICILI COME PROBLEMI CHE AMMETTONO SOLUZIONI 1 PASSO LA CLASSE CONTESTO DIFFICILE IL MEGLIO DI NOI LO DIAMO QUANDO INTERPRETIAMO LE SITUAZIONI DIFFICILI COME PROBLEMI CHE AMMETTONO SOLUZIONI 1 PASSO PERCEPIRE IL PROBLEMA, AVENDO BEN CHIARA LA DIFFERENZA

Dettagli

FARE O ESSERE VOLONTARI?

FARE O ESSERE VOLONTARI? Corso di formazione FARE O ESSERE VOLONTARI? Il volontariato come manifestazione dell essere e dell operare a favore dell altro Caritas Ambrosiana Salone Mons. Bicchierai via San Bernardino 4 20122 Milano

Dettagli

COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE?

COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE? COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE? Ogni genitore desidera essere un buon educatore dei propri figli, realizzare il loro bene, ma non è sempre in armonia con le dinamiche affettive, i bisogni,

Dettagli

LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA

LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA Dott.ssa Alessandra Marsili Psichiatra, Psicoterapeuta Civitanova Marche L assertività è la capacità del soggetto di utilizzare in ogni contesto relazionale, modalità di comunicazione

Dettagli

QUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE

QUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE QUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE I FATTORI CHE ACCRESCONO L EFFICACIA DELL INSEGNAMENTO LE COMPETENZE DIDATTICHE Contrassegna con una X la casella prescelta per ogni indicatore L insegnante

Dettagli

PROGETTO PORCOSPINI PREMESSA

PROGETTO PORCOSPINI PREMESSA PROGETTO PORCOSPINI COORDINATE PSICO-PEDAGOGICHE- ORGANIZZATIVE PER L EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E ALL ALFABETIZZAZIONE EMOTIVA COME PREVENZIONE AL DISAGIO E AL MALTRATTAMENTO PREMESSA Il Lions Club, associazione

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

L autostima (self-esteem) è il complesso delle valutazioni che l individuo ha maturato sul proprio conto. L'autostima è il processo soggettivo e

L autostima (self-esteem) è il complesso delle valutazioni che l individuo ha maturato sul proprio conto. L'autostima è il processo soggettivo e L autostima (self-esteem) è il complesso delle valutazioni che l individuo ha maturato sul proprio conto. L'autostima è il processo soggettivo e duraturo che porta il soggetto a valutare e apprezzare se

Dettagli

IL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013

IL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013 UNIONE EUROPEA IL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013 Sentirsi protagonisti per il successo del progetto MODULO I La Qualità Totale: una sfida vincente per l Amministrazione 16 luglio 2009 Indice Obiettivi

Dettagli

COACHING. Bocconi Alumni Association. Presentazione

COACHING. Bocconi Alumni Association. Presentazione COACHING Bocconi Alumni Association Presentazione INDICE Perché il Coaching? Coaching e Mentoring: le differenze Ruoli, competenze e comportamenti del Coach e del Coachee (cliente) Regole del rapporto

Dettagli

Cos è la Psicoterapia

Cos è la Psicoterapia Cos è la Psicoterapia La psicoterapia è una forma di trattamento dei disturbi psichici e della sofferenza umana. Esistono varie forme di psicoterapia, dalla psicoanalisi alla psicoterapia cognitiva e comportamentale.

Dettagli

PROPOSTA DI LEGGE. 16 Marzo 2009. REATO DI IMPOSSESSAMENTO DELLA PROLE norme di tutela dell infanzia e dell adolescenza

PROPOSTA DI LEGGE. 16 Marzo 2009. REATO DI IMPOSSESSAMENTO DELLA PROLE norme di tutela dell infanzia e dell adolescenza PROPOSTA DI LEGGE 16 Marzo 2009 REATO DI IMPOSSESSAMENTO DELLA PROLE norme di tutela dell infanzia e dell adolescenza Onorevoli colleghi! - Oggi in Italia, ed in occidente in genere, la violenza più frequente

Dettagli

Sostegno e Accompagnamento Educativo

Sostegno e Accompagnamento Educativo Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione

Dettagli

IL PERCORSO DI COACHING

IL PERCORSO DI COACHING IL PERCORSO DI COACHING UNA RISORSA PER IL CAMBIAMENTO PROFESSIONALE E IL POTENZIAMENTO PERSONALE Non c èc nulla che spaventi di più l uomo che prendere coscienza dell immensit immensità di cosa è capace

Dettagli

Argomenti: - La consapevolezza di sés - Il concetto di sés - La stima di sés - Le influenze esterne

Argomenti: - La consapevolezza di sés - Il concetto di sés - La stima di sés - Le influenze esterne Lo sviluppo del sé MODULO 14 1. Individualità e identità di genere 2. Lo sviluppo del sé 3. Continuità e discontinuità Argomenti: - La consapevolezza di sés - Il concetto di sés - La stima di sés - Le

Dettagli

CONFLITTUALITA E PROCESSI DI CRESCITA CONIUGALE E FAMILIARE. di Luigi Pati

CONFLITTUALITA E PROCESSI DI CRESCITA CONIUGALE E FAMILIARE. di Luigi Pati CONFLITTUALITA E PROCESSI DI CRESCITA CONIUGALE E FAMILIARE di Luigi Pati Due osservazioni sui rapporti coniugali nel tempo di oggi: a) Accentuazione del conflitto di coppia, che spesso si traduce in separazione

Dettagli

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA

Dettagli

Le nuove sfide dell educazione. Dott.ssa Sara Nappi Psicologa Psicoterapeuta 16 Aprile 2013

Le nuove sfide dell educazione. Dott.ssa Sara Nappi Psicologa Psicoterapeuta 16 Aprile 2013 Le nuove sfide dell educazione Dott.ssa Sara Nappi Psicologa Psicoterapeuta 16 Aprile 2013 Vivere le emozioni difficili La sofferenza nell età evolutiva Educare bambini e adolescenti al dolore emotivo

Dettagli

LE FAMIGLIE DI NASCITA

LE FAMIGLIE DI NASCITA Torino 20.03.2014 LE FAMIGLIE DI NASCITA Carla Montangero educatrice professionale Servizio educativo del Progetto Neonati Comune di Torino COSA DICE LA LEGGE, CORNICE NORMATIVA LEGGE 184/83 modificata

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma

Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma Febbraio 2012 Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma PARTE 1: RIFORME DI IERI E PROBLEMI DI OGGI di Stefano Caria e Paolo Lucchino In questi giorni si parla molto di riforma del

Dettagli

I DISTURBI COMPORTAMENTALI

I DISTURBI COMPORTAMENTALI IC1 PESCANTINA A.S. 2013-2014 I DISTURBI COMPORTAMENTALI Ins. Francesca Bonafini Ins. Gisella Di Marco Associazione Nuovi Talenti Speciali BES: BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE MACROCATEGORIA CHE COMPRENDE MOLTE

Dettagli

Questionario di interessi professionali Q.I.P.

Questionario di interessi professionali Q.I.P. Questionario di interessi professionali Q.I.P. Gli interessi professionali Nella vita di una persona, la scelta del percorso formativo e della professione rappresentano momenti importanti e significativi.

Dettagli

LINEA DIRETTA CON ANFFAS

LINEA DIRETTA CON ANFFAS LINEA DIRETTA CON ANFFAS SONDAGGIO TELEFONICO Com è nata l idea del Sondaggio? Il sondaggio nasce dall esigenza, fortemente avvertita nel corso degli ultimi anni, da Anffas Nazionale di trovare un modo

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

La Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Lucia Scuteri 30.06.

La Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Lucia Scuteri 30.06. La Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Alla base della dislessia ci sarebbe una comunicazione carente fra le aree cerebrali

Dettagli

INTRODUZIONE. abilità specifiche, Per imparare ad affrontare le situazioni di conflitto nell attività lavorativa.

INTRODUZIONE. abilità specifiche, Per imparare ad affrontare le situazioni di conflitto nell attività lavorativa. Sessione Gestione dei Conflitti Introduzione INTRODUZIONE Il presente modulo formativo ha lo scopo di aiutare il manager a saper identificare le cause che sono alla base dei conflitti in ambito lavorativo

Dettagli

KIT PER STIMOLARE LO SVILUPPO DELL AUTOREGOLAZIONE

KIT PER STIMOLARE LO SVILUPPO DELL AUTOREGOLAZIONE APPRENDERE L AUTOREGOLAZIONE PER APPRENDERE KIT PER STIMOLARE LO SVILUPPO DELL AUTOREGOLAZIONE Dott.ssa Laura Traverso Psicologa lauratraverso4@gmail.com AUTO-REGOLAZIONE? Con il termine autoregolazione

Dettagli

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI SETTORE VIII SERVIZI SOCIALI, POLITICHE GIOVANILI E SPORT PROGETTO DOPOSCUOLA PINOCCHIO 1 PREMESSA Nell'ambito del programma degli interventi e servizi socio-assistenziali,

Dettagli

Capitolo 16. La vendita personale e la promozione delle vendite. Capitolo 16 - slide 1

Capitolo 16. La vendita personale e la promozione delle vendite. Capitolo 16 - slide 1 Capitolo 16 La vendita personale e la promozione delle vendite. Capitolo 16 - slide 1 La vendita personale e la promozione delle vendite Obiettivi di apprendimento Vendita personale Il ruolo della forza

Dettagli