VALUTAZIONE DEL PIANO REGIONALE DI ELIMINAZIONE DEL MORBILLO E DELLA ROSOLIA CONGENITA

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1 VALUTAZIONE DEL PIANO REGIONALE DI ELIMINAZIONE DEL MORBILLO E DELLA ROSOLIA CONGENITA Padova, 19 giugno 2015 Dr.ssa Lorena Gottardello - Dr.ssa Alice Pierobon

2 PNEMoRc In linea con gli obiettivi della Regione Europea dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in Italia, il 23 marzo 2011, è stato approvato, come Intesa Stato-Regioni, il Piano Nazionale per l Eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita (PNEMoRc) OBIETTIVI GENERALI 1.Eliminare il morbillo endemico (incidenza < 1 caso di morbillo/ popolazione) 2.Eliminare la rosolia endemica (incidenza < 1 caso di rosolia/ popolazione) 3.Ridurre l incidenza della rosolia congenita a meno di 1 caso per nati vivi.

3 OBIETTIVI SPECIFICI AUMENTO COPERTURE VACCINALI NEI BAMBINI 1) Raggiungere una copertura vaccinale > 95% per la prima dose di morbillo e rosolia, entro i 24 mesi di vita, a livello nazionale, regionale e di ASL e > 90 % in tutti i distretti 2) Raggiungere una copertura vaccinale > 95% per la seconda dose di MPR entro il compimento del 12 anno di età a livello nazionale, regionale e di ASL e > 90 % in tutti i distretti AUMENTO COPERTURE VACCINALI IN POPOLAZIONI SCUSCETTIBILI 3) Mettere in atto iniziative vaccinali supplementari rivolte alle popolazioni suscettibili sopra i 2 anni, incluso gli adolescenti, i giovani adulti ed i soggetti a rischio (operatori sanitari e scolastici, militari, gruppi difficili da raggiungere quali i nomadi) AUMENTO COPERTURE VACCINALI PER ROSOLIA NELLE DONNE IN ETA FERTILE 4) Ridurre la percentuale di donne in età fertile, suscettibili alla rosolia, a meno del 5% INDIVIDUAZIONE E GESTIONE DEI CASI DI MORBILLO E ROSOLIA 5)Migliorare la sorveglianza epidemiologica del morbillo, della rosolia, della rosolia in gravidanza e della rosolia congenita e degli eventi avversi a vaccino 6) Migliorare l indagine epidemiologica dei casi di morbillo incluso la gestione dei focolai epidemici COMUNICAZIONE 7) Garantire la diffusione del nuovo Piano e migliorare la disponibilità di informazioni scientifiche relative al morbillo e rosolia da diffondere tra gli operatori sanitari e tra la popolazione generale

4 A LIVELLO REGIONALE Nel marzo 2013 è stato approvato il Piano Regionale di Eliminazione Morbillo e della Rosolia congenita , che ha definito gli obiettivi e le azioni regionali.

5 A LIVELLO REGIONALE Ad aprile 2015, a seguito della visita dell OMS, il Settore Promozione e Sviluppo Igiene e Sanità Pubblica ha ritenuto opportuno effettuare una valutazione dello stato di avanzamento del Piano ed ha chiesto ad ogni ULSS il relativo stato di avanzamento mediante un questionario. Alla data del 15 giugno 2015 sono pervenuti 19 questionari su 21 e pertanto la statistica è stata fatta solo sui questionari pervenuti

6 OBIETTIVO 1 Obiettivo Nazionale specifico 1: raggiungere una copertura vaccinale 95% per la prima dose di MPR, entro i 24 mesi di vita, a livello regionale e di ASL e 90% in tutti i distretti. Obiettivo Regionale specifico 1: Raggiungere una copertura vaccinale 93% per la prima dose di MPR, entro i 24 mesi di vita, a livello regionale e 90% in tutte le ASL per l anno Raggiungere una copertura vaccinale 95% per la prima dose di MPR, entro i 24 mesi di vita, a livello regionale e 90% in tutti i Distretti delle Ulss per l anno 2015.

7 Le AZIONI per raggiungere l obiettivo 1 sono le seguenti: 1. Adesione di tutte le Aziende Ulss all anagrafe informatizzata regionale ONVAC per la gestione delle vaccinazioni. Il software consente l analisi delle coperture vaccinali anche degli assistiti per ciascun pediatra di famiglia. I dati sulle coperture saranno inviate ai pediatri periodicamente (almeno 2 volte all anno) insieme all elenco dei propri assistiti non vaccinati per MPR. 2. Raggiungimento di coperture vaccinali per MPR superiori al 93% (per il 2013); questo valore dovrebbe essere inserito tra gli obiettivi di budget dell azienda Ulss con i PLS. 3. Miglioramento delle modalità di chiamata attiva (lettera-invito, telefonata) dei bambini nei tempi previsti dal calendario vaccinale (a partire dal 13 mese di vita ed entro il 15 mese si vita, per la prima dose di vaccino), che preveda il sollecito per le famiglie che non rispondono al primo invito. 4. Anticipazione della somministrazione della prima dose di vaccino nei bambini che si recano in aree geografiche ad alto rischio. La prima dose può essere somministrata a partire dal nono mese di vita (dal 6 mese in caso di elevata esposizione). 5. Utilizzazione di tutte le occasioni opportune (accesso al centro vaccinale o dal pediatra o all ospedale) per verificare lo stato vaccinale del bambino e offerta del vaccino se risulta non immune. 6. Organizzazione di incontri formativi annuali per tutti gli operatori sanitari coinvolti nel processo vaccinale (operatori ASL, PLS, MMG, Pediatri ospedalieri, Ginecologi, ecc.).

8 Si raccomanda inoltre di: 1. dare sempre la priorità alla vaccinazione MPR posticipando eventualmente le vaccinazioni antivaricella, antipneumococcica e antimeningococcica 2. effettuare visite a domicilio rivolte soprattutto ai gruppi di popolazione difficili da raggiungere.

9 ADESIONE ANAGRAFE VACCINALE ONVAC 100% 1 INVIO DATI COPERTURE AI PLS (?2 VOLTE/ANNO) 37% 2 INSERIMENTO COPERTURA VACCINALE MPR >93% PER IL 2013 NEL BUDGET AZIENDALE CON I PLS 53% AZIONE 3 MIGLIORAMENTO MODALITA' CHIAMATA ATTIVA IN CASO DI MANCATA RISPOSTA AL PRIMO INVITO PER PRIMA DOSE DI VACCINO 95% 4 ANTICIPAZIONE PRIMA DOSE VACCINO NEI BAMBINI CHE SI RECANO IN AREE A RISCHIO 89% 5 VERIFICA STATO VACCINALE BAMBINI IN TUTTE LE OCCASIONI OPPORTUNE 100% 6 ORGANIZZAZIONE INCONTRI FORMATIVI ANNUALI PER OPERATORI SANITARI COINVOLTI NEL PROCESSO VACCINALE 100% RACCOMANDAZIONE 1 2 PRIORITA' MPR RISPETTO ALTRE VACCINAZIONI VISITE A DOMICILIO AI GRUPPI DI POPOLAZIONI DIFFICILI DA RAGGIUNGERE 42% 95% 0% 20% 40% 60% 80% 100% 120%

10 Coperture vaccinali aggiustate a 24 mesi di vita nelle Aziende Ulss per morbillo. Regione Veneto, coorti La Copertura vaccinale per la prima dose di MPR entro i 24 mesi di vita per l anno 2013 è del 91.0% Non è stato raggiunto l obiettivo del 93%

11 OBIETTIVO 2 Obiettivo Nazionale specifico 2: raggiungere una copertura vaccinale 95% per la seconda dose di MPR entro il compimento del 12 anno di età a livello nazionale, regionale e di ASL e 90% in tutti i distretti. Obiettivo Regionale specifico 2: Raggiungere una copertura vaccinale 85% per la seconda dose di MPR a 5-6 anni ed entro il compimento del 15 anno di età in tutte le Ulss entro il Raggiungere una copertura vaccinale 93% per la seconda dose di MPR a 5-6 anni ed entro il compimento del 15 anno di età a livello regionale e 90% in tutti i Distretti delle Ulss entro il 2015.

12 Le AZIONI per raggiungere l obiettivo 2 sono le seguenti: 1. Offrire attivamente la seconda dose di vaccino MPR (o MPRV) ai bambini a 5-6 anni di età. 2. Offrire attivamente la seconda dose di vaccino MPR (o MPRV) a anni di età agli adolescenti che non abbiano ricevuto la seconda dose a 5-6 anni. 3. Utilizzare le occasioni opportune di qualunque tipo e, in particolare, altre vaccinazioni (es. richiamo anti difterite-tetano-pertosse, vaccinazioni per i viaggiatori), certificazioni (iscrizione a campi estivi, iscrizione a società sportive, altre certificazioni), ricoveri, visite mediche dal pediatra/medico di base, per vaccinare o promuovere la seconda dose di MPR (o MPRV). Nel caso in cui il soggetto si presenti per una vaccinazione che non è cosomministrabile con il vaccino MPR (o MPRV), (es. vaccino HPV, allo stato attuale), utilizzare comunque l occasione per informarlo dell opportunità di effettuare la seconda dose e fissare un appuntamento. 4. Anticipare la somministrazione della seconda dose nei bambini che si recano in aree geografiche ad alto rischio. La seconda dose può essere somministrata ad un mese di distanza dalla prima dose.

13 5. In presenza di focolai di morbillo, oltre ad offrire la vaccinazione ai contatti mai vaccinati in precedenza, offrire la seconda dose ai contatti vaccinati con una sola dose. 6. Ai bambini che si presentano ai servizi vaccinali per la prima dose dopo i 5-6 anni dare immediatamente un appuntamento per la seconda dose, dopo un mese dalla prima dose. 7. Il pediatra di famiglia o ospedaliero che verifica la mancata vaccinazione della prima o della seconda dose del bambino, lo invierà al servizio vaccinale di competenza. 8. Inviare periodicamente ai PLS e MMG gli elenchi dei loro assistiti che non hanno ricevuto la seconda dose di vaccino.

14 1 OFFERTA ATTIVA SECONDA DOSE MPR (O MPRV) AI BAMBINI DI 5-6 ANNI 100% 2 OFFERTA ATTIVA SECONDA DOSE MPR (O MPRV) AGLI ADOLESCENTI 95% 3 VERIFICA, PROMOZIONE E VACCINAZIONE CON SECONDA DOSE MPR (O MPRV) IN OCCASIONI OPPORTUNE DI QUALUNQUE TIPO 100% 4 ANTICIPAZIONE SECONDA DOSE VACCINO NEI BAMBINI CHE SI RECANO IN AREE A RISCHIO 89% AZIONE IN CASO DI FOCOLAIO OFFERTA VACCINAZIONE AI CONTATTI MAI VACCINATI 100% 5 IN CASO DI FOCOLAIO OFFERTA SECONDA DOSE AI VACCINATI CON UNA SOLA DOSE 95% 6 APPUNTAMENTO FISSATO IMMEDIATAMENTE PER SECONDA DOSE VACCINO IN BAMBINI VACCINATI CON PRIMA DOSE DOPO I 5-6 ANNI 95% 7 INVIO AL SERVIZIO VACCINALE DEI BAMBINI NON VACCINATI PER PRIMA O SECONDA DOSE DA PARTE DEI PLS OD OSPEDALIERI 84% 8 INVIO DATI COPERTURE SECONDE DOSI DI VACCINO AI PLS ALMENO 1 VOLTA/ANNO 58% 0% 20% 40% 60% 80% 100% 120%

15 Coperture vaccinali aggiustate a 6 anni di vita nelle Aziende Ulss per 1 e 2 dose morbillo. Regione Veneto, coorte del 2007 al 31/03/2014 La Copertura vaccinale per la seconda dose di Morbillo a 6 anni di vita per l anno 2013 è del 85.7% E stato raggiunto l obiettivo dell 85%

16 Commenti 1) Difficoltà di comunicare con i Pediatri di famiglia nei Patti Aziendali nell invio periodico e sistematico delle coperture vaccinali ad ogni singolo PLS nell invio dei nominativi dei loro assistiti non vaccinati

17 OBIETTIVO 3 Obiettivo specifico Nazionale e Regionale 3: mettere in atto iniziative vaccinali supplementari rivolte alle popolazioni suscettibili sopra i 2 anni inclusi gli adolescenti, i giovani adulti e i soggetti a rischio (operatori sanitari e scolastici, militari, gruppi «difficili da raggiungere» quali i nomadi.

18 Le AZIONI per raggiungere l obiettivo 3 sono le seguenti: 1. Effettuare un analisi dei dati disponibili a livello di Ulss per identificare le coorti maggiormente suscettibili 2. Avviare la chiamata attiva dei diciottenni suscettibili (lettera-invito), partendo nel 2013 con la coorte dei nati nel Questi soggetti sono legalmente idonei ad assumere una decisione che dovrà essere utilizzata anche per eventuali inadempienze legate alle vaccinazioni ex-obbligatorie. 3. Utilizzare le occasioni opportune di qualunque tipo e, in particolare, altre vaccinazioni (vaccinazioni per i viaggiatori, ecc.), certificazioni (iscrizione a società sportive, altre certificazioni), ricoveri, visite mediche dal pediatra/medico di base, per promuovere la vaccinazione MPR (o MPRV). Nel caso in cui il soggetto si presenti per una vaccinazione che non è co-somministrabile con il vaccino MPR o MPRV (es. vaccino HPV allo stato attuale), utilizzare comunque l occasione per informarlo dell opportunità di effettuare la vaccinazione. 4. Offrire la vaccinazione MPR (o MPR + V ) agli operatori sanitari e ai soggetti ad essi equiparabili (specializzandi, volontari) al momento dell assunzione e/o durante la frequenza dell ambiente sanitario. Verificare lo stato immunitario nei confronti di morbillo, rosolia e varicella (documentazione scritta di avvenuta vaccinazione o malattia) degli operatori e vaccinare i soggetti suscettibili, coinvolgendo i medici competenti.

19 5. Per il personale scolastico predisporre una nota informativa da indirizzare agli Istituti scolastici con l invito a rivolgersi alla Azienda Ulss di appartenenza per valutare il proprio stato vaccinale. 6. Invitare a sottoporsi a vaccinazione con MPR (o MPR + V) gli studenti di scuole superiori e università non immuni, attraverso la distribuzione di materiale informativo o altre modalità ritenute opportune al momento dell iscrizione al 1 anno. 7. Verificare lo stato immunitario (vaccinazione o pregressa malattia) dei viaggiatori che accedono agli ambulatori e valutare l opportunità di effettuare la vaccinazione ai soggetti suscettibili. 8. Acquisire informazioni sulla presenza e numerosità dei gruppi di popolazione difficile da raggiungere (nomadi, Roma/Sinti) nel territorio della Azienda Ulss e considerare le modalità più opportune per offrire attivamente la vaccinazione a questi soggetti (per es. interventi vaccinali presso i campi nomadi, fasce orarie dedicate, ecc.). 9. Per quanto riguarda il personale alle armi (marina, esercito, aeronautica) vigono le disposizioni emanate dal Ministero della Difesa (Decreto del e Direttiva tecnica del ).

20 IDENTIFICAZIONE COORTI MAGGIORMENTE SUSCETTIBILI NELLA PROPRIA ULSS 1 74% 2 CHIAMATA ATTIVA DICIOTTENNI SUSCETTIBILI 47% 3 VERIFICA, PROMOZIONE E VACCINAZIONE CON MPR (O MPRV) IN OCCASIONI OPPORTUNE DI QUALUNQUE TIPO 100% VERIFICA STATO IMMUNITARIO OPERATORI SANITARI 74% 4 AZIONE VACCINAZIONE OPERATORI SANITARI 84% 5 6 NOTA INFORMATIVA PER IL PERSONALE DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI CON INVITO A VALUTARE LO STATO VACCINALE INVITO ALLA VACCINAZIONE DEGLI STUDENTI NON IMMUNI DI SCUOLE SUPERIORI E UNIVERSITA' AL MOMENTO DELL'ISCRIZIONE 21% 32% 7 VERIFICA STATO IMMUNITARIO DEI VIAGGIATORI E LORO VACCINAZIONE 89% 8 INFORMAZIONE SULLA PRESENZA E NUMEROSITA' GRUPPI DI POPOLAZIONE DIFFICILE DA RAGGIUNGERE 47% 0% 20% 40% 60% 80% 100% 120%

21 AZIONE 8 considerare le modalità più opportune per offrire attivamente la vaccinazione ai gruppi di popolazione difficile da raggiungere Le modalità di intervento utilizzate nelle Ulss che offrono attivamente la vaccinazione alla popolazione «difficile da raggiungere» sono: Invito attivo Visita domiciliare Sedute vaccinali per i profughi Incontri con i capifamiglia delle comunità nomadi presenti Partecipazione delle associazioni di volontariato nelle visite domiciliari

22 Commenti 1) Difficoltà di comunicare ed agire con Enti diversi dalla ULSS: Scuola, Università 1) Difficoltà di comunicare con ed agire con popolazioni difficili da raggiungere (nomadi, rom, sinti, ecc)

23 OBIETTIVO 4 Obiettivo specifico Nazionale e Regionale 4: ridurre la percentuale di donne in età fertile, suscettibili alla rosolia, a meno del 5%

24 Le AZIONI per raggiungere l obiettivo 4 sono le seguenti: 1. Aumentare la consapevolezza delle donne in relazione alla prevenzione delle malattie infettive potenzialmente gravi in gravidanza (predisporre materiale informativo a livello aziendale). 2. Informare e formare gli operatori sanitari (MMG, PLS, ginecologi, ostetrici, neonatologi, medici competenti) sui rischi della rosolia in gravidanza, sui benefici e rischi della vaccinazione MPR o MPRV, sulla sicurezza della vaccinazione nel post partum, e sull'importanza di utilizzare tutte le occasioni opportune per informare le donne, in età fertile, verificarne la situazione immunitaria e indirizzare le donne suscettibili ai servizi vaccinali. Devono essere considerate suscettibili le donne senza documentazione scritta di avvenuta vaccinazione anti-rosolia (una dose) o di positività per anticorpi IgG rosoliaspecifici. L'anamnesi di rosolia senza accertamenti di laboratorio, infatti, è poco specifica e non può essere considerata come prova di acquisita protezione. Non è necessario eseguire lo screening anticorpale prima dell'esecuzione della vaccinazione.

25 3. Diffondere a tutti i laboratoristi, MMG, ginecologi e ostetrici il diagramma di flusso per la corretta esecuzione dei test per la conferma della diagnosi di rosolia in gravidanza (Allegato 3 del PNEMoRc ) e il nominativo del referente del laboratorio di riferimento regionale per la rosolia in gravidanza. 4. Organizzare un flusso diretto dai laboratori analisi ai Servizi di Igiene e Sanità Pubblica per la comunicazione dei dati delle donne in età fertile risultate negative al rubeo test (IgG), eseguito per qualunque motivo, in modo da invitarle attivamente a sottoporsi a vaccinazione. 5. Verificare nei servizi vaccinali sistematicamente se è stata effettuata la vaccinazione contro la rosolia, al momento del richiamo dtp a 5-6 anni, della vaccinazione anti-hpv a 12 anni e per le donne adulte al momento della prima vaccinazione dei propri figli e in qualsiasi altra occasione opportuna. 6. Raccomandare che venga verificato lo stato vaccinale contro la rosolia al momento dell esecuzione dello screening con il pap-test (possibilmente il primo).

26 7. Predisporre in ogni ASL protocolli per la vaccinazione delle donne suscettibili nel post partum, nel post-interruzione volontaria di gravidanza o aborto, da diffondere a tutti i punti nascita del territorio. Possibili strategie: a) Vaccinazione somministrata in corso di ricovero prima della dimissione b) Vaccinazione somministrata presso il servizio vaccinale con chiamata ad hoc c) Vaccinazione somministrata presso il servizio vaccinale in occasione della somministrazione della prima dose di vaccini al neonato. Negli ultimi due casi è opportuno concordare con le sezioni di neonatologia per la trasmissione, ai servizi vaccinali, dell'elenco delle neomamme suscettibili. 8. Verificare con modalità opportune che venga valutato lo stato immunitario delle donne esposte professionalmente (operatrici sanitarie, personale scolastico) e vaccinare le donne suscettibili. Predisporre una strategia aziendale per raggiungere e offrire la vaccinazione alle donne straniere suscettibili coinvolgendo le Associazioni presenti sul territorio.

27 1 PREDISPOSIZIONE E DIFFUSIONE MATERIALE INFORMATIVO A LIVELLO AZIENDALE 53% INFORMAZIONE E FORMAZIONE OPERATORI SANITARI SUI RISCHI DELLA ROSOLIA IN GRAVIDANZA E SUI BENEFICI E SICUREZZA DELLA VACCINAZIONE 74% 2 INFORMAZIONE E FORMAZIONE OPERATORI SANITARI SULL'IMPORTANZA DI VERIFICARE LA SITUAZIONE IMMUNITARIA DELLE DONNE IN ETA' FERTILE 84% DIFFUSIONE AI LABORATORI E AI MEDICI DEL DIAGRAMMA DI FLUSSO PER TEST DI CONFERMA DIAGNOSI ROSOLIA IN GRAVIDANZA 63% DIFFUSIONE AI LABORATORI E AI MEDICI DEL NOMINATIVO REFERENTE LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE PER ROSOLIA IN GRAVIDANZA 53% AZIONE 3 4 ORGANIZZAZIONE DI UN FLUSSO DIRETTO DAI LABORATORI AL SISP DATI DONNE IN ETA' FERTILE NEGATIVE AL RUBEO TEST INVIO DELL'INVITO ALLA VACCINAZIONE ALLE DONNE IN ETA' FERTILE NEGATIVE AL RUBEO TEST 53% 53% 5 VERIFICA VACCINAZIONE NELLE BAMBINE IN OCCASIONE DI ALTRE VACCINAZIONI E NELLE MAMME ALLA PRIMA VACCINAZIONE DEI FIGLI 100% 6 VERIFICA STATO VACCINALE NELLE DONNE FERTILE AL MOMENTO PER PRIMO PAP-TEST 32% 7 PREDISPOSIZIONE DI PROTOCOLLI PER VACCINAZIONE DONNE SUSCETTIBILI NEL POST-PARTUM E NEL POST-IVG O ABORTO SPONTANEO 53% 8 VERIFICA STATO IMMUNITARIO DELLE DONNE ESPOSTE PROFESSIONALMENTE E LORO VACCINAZIONE 74% NOTA PREDISPOSIZIONE STRATEGIA AZIENDALE PER VACCINAZIONE DONNE STRANIERE SUSCETTIBILI 47% 0% 20% 40% 60% 80% 100% 120%

28 AZIONE 1 Aumentare la consapevolezza delle donne in relazione alla prevenzione delle malattie infettive potenzialmente gravi in gravidanza : predisporre materiale informativo a livello aziendale MATERIALE INFORMATIVO UTILIZZATO A LIVELLO AZIENDALE Libretti informativi Lettere ai MMG e PLS, direzioni Sanitarie e Direttori Distretti Depliant in diverse lingue Incontri di formazione

29 AZIONE 7 Predisporre in ogni ASL protocolli per la vaccinazione delle donne suscettibili nel post-partum, nel post-interruzione volontaria di gravidanza o aborto, da diffondere a tutti i punti nascita del territorio. PROTOCOLLI PER LA VACCINAZIONE DELLE DONNE SUSCETTIBILI NEL POST- PARTUM, POST-IVG O ABORTO SPONTANEO

30 NOTA - Predisporre una strategia aziendale per raggiungere e offrire la vaccinazione alle donne straniere suscettibili coinvolgendo le Associazioni presenti sul territorio. STRATEGIE ATTUATE PER RAGGIUNGERE O OFFRIRE LA VACCINAZIONE ALLE DONNE STRANIERE SUSCETTIBILI In occasione degli accessi presso l ambulatorio dei viaggi Incontri informativi con le diverse etnie presenti nel territorio in collaborazione con i mediatori culturali Depliant in diverse lingue Sedute vaccinali ad hoc Istituzione ambulatori dedicati agli immigrati

31 OBIETTIVO 5 Obiettivo specifico Nazionale e Regionale 5: migliorare la sorveglianza epidemiologica del morbillo, della rosolia in gravidanza e della rosolia congenita e degli eventi avversi a vaccino.

32 Le AZIONI per raggiungere l obiettivo 5 sono le seguenti: 1. Informare e formare i pediatri di famiglia, i MMG e i medici ospedalieri inclusi i medici di Pronto Soccorso e i medici infettivologi, della necessità di segnalare i casi sospetti di morbillo e rosolia organizzando incontri di formazione. I medici devono segnalare alla Ulss, entro 12 ore, per telefono, fax o posta elettronica, ogni caso sospetto di morbillo e rosolia. 2. Avviare tempestivamente l indagine epidemiologica per ogni caso sospetto di morbillo, inclusa la conferma di laboratorio della diagnosi, e inviare immediatamente il modulo d indagine al Ministero della Salute e all Istituto Superiore di Sanità (a cura della Ulss). Compilare, da parte della Ulss, la Scheda di sorveglianza integrata morbillo-rosolia (All 3 nota Ministeriale ). 3. Introdurre lo zero reporting mensile (via fax o mail) a partire dal mese di aprile per morbillo, rosolia e rosolia congenita, dalle Ulss alla Regione (Servizio Promozione e Sviluppo Igiene e Sanità Pubblica) che a sua volta trasmetterà il dato al Ministero della Salute e all ISS. (nota n del 4-marzo-2013) 4. Diffondere ai pediatri un protocollo operativo per il follow-up dei bambini nati da madri con rosolia accertata in gravidanza (Allegato 3 del PNEMoRc ).

33 5. Informare e formare i MMG, i ginecologi e gli ostetrici della necessità di segnalare i casi sospetti di rosolia in gravidanza (allegati 2 e 4B del PNEMoRc ) secondo le modalità e i tempi previsti dalla circolare d introduzione della notifica obbligatoria della malattia. 6. Informare e formare gli ostetrici, i neonatologi, cardiologi, oftalmologi, audiologi, e neurologi della necessità di segnalare i casi sospetti di rosolia congenita (allegati 2 e 4 C del PNEMoRc ) secondo le modalità e i tempi previsti dalla circolare d introduzione della notifica obbligatoria delle infezioni congenite da virus della rosolia. 7. Ogni Azienda Ulss elabora un proprio flusso informativo in accordo con il laboratorio affinché tutte le positività al rubeo-test (IgM e/o IgG) effettuato in gravidanza vengano segnalate. 8. Segnalare tutti gli eventuali eventi avversi entro 30 giorni dalla somministrazione del vaccino MPR e V Per quanto riguarda il sistema di sorveglianza integrato Morbillo_rosolia vedi nota Prot. n del 4 marzo 2013 e Nota Ministero della Salute DGPRE 4460 P-20/02/2013

34 INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI MEDICI SULLA NECESSITA' DI SEGNALARE I CASI SOSPETTI DI MORBILLO E ROSOLIA 95% INVIO ALL'ULSS DA PARTE DEI MEDICI ENTRO 12 ORE DELLA SEGNALAZIONE CASO SOSPETTO 89% TEMPESTIVO AVVIO DELL' INDAGINE EPIDEMIOLOGICA PER OGNI CASO SOSPETTO DI MORBILLO 100% TEMPESTIVA RICHIESTA DI RACCOLTA CAMPIONI BIOLOGICI PER CONFERMA DI LABORATORIO 95% 2 1 RACCOLTA CAMPIONI BIOLOGICI PER RICERCA VIRALE E GENOTIPIZZAZIONE SU CASI SPORADICI E SU 5-10 CASI OGNI FOCOLAIO 89% AZIONE 3 COMPILAZIONE SCHEDA DI SORVEGLIANZA INTEGRATA E TRASMISSIONE ENTRO 24 ALLA REGIONE INTRODUZIONE DELLO ZERO REPORTING MENSILE DELLE ULSS ALLA REGIONE 95% 100% 4 DIFFUSIONE AI PEDIATRI DEL PROTOCOLLO OPERATIVO DI FOLLOW UP BAMBINI NATI DA MADRI CON ROSOLIA IN GRAVIDANZA 53% 5 FORMAZIONE MMG, GINECOLOGI E OSTETRICI SULLA NECESSITA' DI SEGNALAZIONE I CASI DI SOSPETTA ROSOLIA IN GRAVIDANZA 89% 6 FORMAZIONE GINECOLOGI, OSTETRICI E ALTRO PERSONALE MEDICO SULLA NECESSITA' DI SEGNALAZIONE CASI SOSPETTI ROSOLIA CONGENITA 79% 7 ELABORAZIONE FLUSSO INFORMATIVO DI SEGNALAZIONE DAL LABORATORIO DI TUTTE LE POSITIVITA' AL RUBEO TEST IN GRAVIDANZA 58% 8 SEGNALAZIONE DI TUTTI GLI EVENTI AVVERSI ENTRO 30 GIORNI DAL VACCINO MPR (O MPRV) 100% 0% 20% 40% 60% 80% 100% 120%

35 AZIONE 2 Avviare tempestivamente l indagine epidemiologica per ogni caso sospetto di morbillo. MISURE INTRAPRESE PER CONDURRE L INDAGINE EPIDEMIOLOGICA INTERVISTA AL PAZIENTE O ALLA SUA FAMIGLIA 100% RICERCA ATTIVA DELLA PRESENZA DI ALTRI CASI 100% VALUTAZIONE DELLA PRESENZA DI CONTATTI SUSCETTIBILI 100% RACCOMANDAZIONE AI CONTATTI DI RIVOLGERSI AL MEDICO IN CASO DI SINTOMI 100% MESSA IN ATTO DELLE AZIONI PREVENTIVE E DI CONTROLLO 100% 0% 20% 40% 60% 80% 100% 120%

36 OBIETTIVO 6 Obiettivo specifico Nazionale e Regionale 6: migliorare l indagine epidemiologica dei casi di morbillo incluso la gestione dei focolai epidemici.

37 Le AZIONI per raggiungere l obiettivo 6 sono le seguenti: 1. Offrire attivamente le vaccinazione ai contatti suscettibili di casi di morbillo entro 72 ore dall esposizione. Nei casi in cui siano trascorsi più di 72 ore offrire comunque la vaccinazione per recuperare i suscettibili eventualmente non contagiati. Offrire attivamente la seconda dose ai contatti vaccinati con una sola dose, anche se di età inferiore a quella prevista dal calendario vaccinale per la seconda dose. 2. In presenza di focolai di morbillo in scuole materne/asili nido: - offrire attivamente la seconda dose ai bambini esposti e ai loro fratelli/sorelle vaccinati con una sola dose, anche se di età inferiore a quella prevista dal calendario vaccinale per la seconda dose; - offrire la prima dose ai bambini suscettibili esposti a partire dai 6 mesi di età

38 OFFERTA ATTIVA VACCINO AI CONTATTI SUSCETTIBILI ENTRO 72 ORE DALL'ESPOSIZIONE 100% 1 OFFERTA VACCINAZIONE AI SUSCETTIBILI NON CONTAGIATI DOPO LE 72 ORE DALL'ESPOSIZIONE 100% AZIONE OFFERTA SECONDA DOSE VACCINO AI CONTATTI VACCINATI CON UNA SOLA DOSE, ANCHE SE DI ETA' INFERIORE A QUELLA PREVISTA 95% OFFERTA ATTIVA SECONDA DOSE VACCINO AI BAMBINI ESPOSTI E AI FRATELLI VACCINATI CON UNA SOLA DOSE ANCHE SE DI ETA' INFERIORE A QUELLA PREVISTA IN CASO DI FOCOLAIO 74% 2 OFFERTA PRIMA DOSE AI BAMBINI SUSCETTIBILI ESPOSTI A PARTIRE DAI 6 MESI DI ETA' 63% 0% 20% 40% 60% 80% 100% 120%

39 OBIETTIVO 7 Obiettivo specifico Nazionale e Regionale 7: garantire la diffusione del nuovo Piano e migliorare la disponibilità di informazioni scientifiche relative al morbillo e rosolia da diffondere tra gli operatori sanitari e tra la popolazione generale.

40 Le AZIONI per raggiungere l obiettivo 7 sono le seguenti: 1. Inserimento del Piano nel Portale di ogni singola azienda (sezione dedicata alle vaccinazioni). 2. Diffondere il Piano Regionale a tutte le figure professionali coinvolte nell offerta vaccinale e nella sorveglianza delle malattie in oggetto inclusi i MMG, PLS, Ginecologi, Pediatri ospedalieri, gli infettivologi, Medici competenti, ecc. 3. Predisposizione di materiale informativo per gli operatori sanitari e scolatici e per le famiglie sul morbillo e sulla rosolia congenita e varicella.

41 1 INSERIMENTO DEL PIANO NEL PORTALE DI OGNI SINGOLA AZIENDA 26% AZIONE 2 DIFFUSIONE DEL PIANO REGIONALE A TUTTE LE FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE NELL'OFFERTA VACCINALE 100% 3 DISTRIBUZIONE MATERIALE INFORMATIVO PER OPERATORI SANITARI E PER LE FAMIGLIE 63% 0% 20% 40% 60% 80% 100% 120%

42 Grazie per l attenzione

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