Circa 8 milioni di persone negli Stati Uniti soffrono di problemi legati a disordini alimentari, e circa il 90% di questi sono di sesso femminile.

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2 Circa 8 milioni di persone negli Stati Uniti soffrono di problemi legati a disordini alimentari, e circa il 90% di questi sono di sesso femminile.

3 DISORDINI ALIMENTARI I disordini alimentari, quali l anoressia l nervosa e la bulimia, possono rappresentare una minaccia per il benessere psicologico e la salute fisica e, a volte, possono mettere a repentaglio la vita stessa. In tutti i casi, coloro che ne soffrono sono ossessionati dal cibo, hanno un immagine distorta del corpo e hanno un comportamento alimentare incontrollato.

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6 Un modello cognitivo dell anoressia nervosa Condizioni antecedenti distali Condizioni antecedenti prossimali Sintomatologia Conseguenze Variabili individuali Vulnerabilità genetica? Variabili individuali Rinforzi positivi Scarsa autostima Sensazioni di successo Ambiente familiare Ipercondiscendenza valore,orgoglio,superiorit periorità peculiare? Conflitti di autonomia omia Incremento del senso di Perfezionismo autocontrollo Grandiosità CONVINZIONI CONVIZIONI Attenzione e/o Ascetismo La magrezza è la interesse agli altri Preferenza per la soluzione al proprio semplicità e la certezza disagio Rinforzi negativi Evitamento della Variabili socio-culturali culturali COMPORTAMENTI COMPORTAMENTI grassezza za Ambiente che associa Dieta, esercizio Evitamento di altri la magrezza alla a bellezza fisico,vomito,lassativi conflitti/problemi e al valore personale e altre misure di DIGIUNO Digiuno controllo del peso o Pensiero concreto STRESS Stress Isolamento Esperienza di perdita, Perdita di ricettività di fallimento, Depressione e di delusione Inizio della pubertà

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8 Comprendono 3 quadri clinici che impegnano i dietologi, gli internisti e gli psichiatri: 1. ANORESSIA NERVOSA 2. BULIMIA NERVOSA 3. ALTERAZIONI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE NON ALTRIMENTI SPECIFICATE

9 Disturbi del comportamento alimentare Anoressia nervosa Bulimia nervosa Binge eating disorder o disturbo da alimentazione incontrollata Il peso corporeo Presenza o assenza di abbuffate Presenza o Assenza di Comportamenti di compenso

10 ANORESSIA NERVOSA -FOBIA DI AUMENTARE DI PESO -PERDITA DI PESO -AMENORREA BULIMIA NERVOSA -FOBIA DI AUMENTARE DI PESO -ABBUFFATE COMPULSIVE (Binge eating) -COMPORTAMENTI DI COMPENSO

11 Epidemiologia dei DCA L insorgenza dell anoressia nervosa avviene tipicamente in età adolescenziale, dalla prima adolescenza ai anni, con una distribuzione bimodale che mostra due picchi, a 14,5 e a 18 anni. Sono descritti però anche casi ad insorgenza tardiva oltre ai 30 anni. La prevalenza nella fascia di popolazione femminile più a rischio ( anni) varia dal 10 al 20% Il DSM-IV riporta,per AN, tassi di prevalenza pari allo 0,5%-1%. AN è più frequente nel sesso femminile con un rapporto femmine/maschi di circa 10:1 (DSM-IV)

12 Anoressia nervosa Severa perdita di peso (< dell (< dell 85% di quello previsto come appropriato) Paura d ingrassare d (anche essendo molto sottopeso e continuo timore di perdere il controllo sul proprio peso e sul corpo) c Preoccupazione estrema per il peso e l aspetto fisico (eccessiva influenza sui livelli di autostima) Amenorrea (mancanza di almeno tre cicli mestruali consecutivi) Due sottotipi: 1. Con Restrizioni 2. Con Abbuffate/Condotte di Eliminazione

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15 Caratteristiche e sintomi associati con l anoressia l nervosa Eccessivo perfezionismo(nelle attività scolastiche e non) Disturbi relativi all umore con progressiva chiusura rispetto ad amici o parenti ( oscillando da un iniziale euforia ed iperattività ad una progressiva depressione, con profonda tristezza, apatia, perdita d interesse d e di concentrazione) Notevole interesse per libri di cucina e ricette Tendenza a cucinare per parenti e amici, veri e propri manicaretti (senza assaggiarli) Tendenza a nascondere il cibo, a sminuzzarlo in piccoli pezzi e a mangiarlo lentamente

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18 ANORESSIA NERVOSA ESITO DELLA MALATTIA 1. 40% riacquista il peso normale 2. 25% resta emaciato 3. 20% rimane magro (non a livelli patologici) 4. 15% accumula sovrappeso o muore di fame

19 Anoressia Nervosa: quadro internistico Apparato cardiovascolare Alterazioni metaboliche ed elettrolitiche Apparato muscolo-scheletrico Alterazioni ematologiche Apparato gastroenterico Alterazioni dermatologiche Sistema nervoso centrale Bradicardia, Ipotensione ortostatica Acrocianosi Lipotimie Aritmie e AlterazioniECGrafiche Alcalosi metabolica Ipocloremia,Iponatremia,Ipopotassiemia Edemi periferici Metabolismo basale diminuito Ipercolesterolemia Osteopenia Anemia, Leucopenia, Linfocitosi relativa, Piastrinopenia, Ipoplasia midollare Svutamento gastrico ritardato, Aumentato tempo di transito, Dispepsia, Stipsi Lanugo, Colorazione giallastra, Pelle secca e squamosa Alterazioni aspecifiche EEGrafiche, Atrofia cerebrale e dilatazione dei ventricoli(reversibili), I

20 Anoressia Nervosa: complicanze Apparato riproduttivo Ipogonadismo ipogonadotropo Fertilità diminuita Rischio di aborto aumentato Alla nascita:peso inferiore alla norma Apparato muscolo-scheletrico scheletrico Apparato gastroenterico Osteoporosi, Fratture spontanee Dilatazione gastrica acuta (rara) Perforazione gastrica (rara) Pancreatite Apparato cardiovascolare Complicanze renali Massa miocardica diminuita Prolasso della mitrale Scompenso cardiaco congestizio Danno tubulare irreversibile Diabete insipido, Litiasi

21 Refeeding syndrome (sindrome da rialimentazione) Conseguenze metaboliche e fisiologiche della malnutrizione e rialimentazione,, caratterizzata da ipofosfatemia, ipomagnesemia, ipokaliemia, ritenzione di liquidi e sodio Insorge tipicamente entro la prima settimana dall inizio della nutrizione in pazienti denutriti

22 Prevenzione Refeeding syndrome Riconoscere la sindrome ed i pazienti a rischio (abuso cronico d alcool, d anoressia nervosa, pazienti cronicamente malnutriti, cachettici,..) Aumentare progressivamente l apporto l calorico in particolare nel paziente denutrito Misurare gli elettroliti Controllo regolare di potassio, fosforo, magnesio e glucosio

23 STRATEGIE PER EVITARE LA SINDROME DA RIALIMENTAZIONE Identificare i pazienti a rischio (per es. qualsiasi paziente cronicamente malnutrito o che non abbia mangiato per 7-10 giorni Misurare i livelli serici di elettroliti e correggere le anomalie prima della rialimentazione Misurare i valori serici chimici a giorni alterni per i primi 7-10 giorni, quindi settimanalmente durante il periodo restante di rialimentazione Cercare di aumentare lentamente l assunzione calorica giornaliera di kcal ogni tre-quattro giorni finchè il livello di assunzione calorica non è adeguato Controllare attentamente il paziente per l eventuale insorgenza di tachicardia ed edema

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27 Bulimia nervosa Abbuffate ricorrenti Comportamenti di compenso ( vomito, digiuno, uso di lassativi e diuretici, esercizio fisico) Frequenza delle abbuffate e dei comportamenti di compenso ( almeno due volte la settimana e per almeno tre mesi) Preoccupazione estrema per il peso e per l aspetto fisico (influenza indebitamente il livello di autostima) Il disturbo non si manifesta esclusivamente nel corso di episodi di anoressia nervosa. Sottotipi: Con condotte di eliminazione Senza condotte di eliminazione

28 Caratteristiche e sintomi associati con la bulimia nervosa Frequenti disturbi dell umore come depressione ed ansia. Marcate oscillazioni dell umore con momenti di euforia alternati a momenti di profonda tristezza( che solitamente anticipano e/o seguono le abbuffate) Maggiore percentuale di comportamenti autolesivi, come provocarsi ferite o bruciature, consumare alcolici o stupefacenti, associati a marcata sofferenza Tentativi suicidiari Peso solitamente normale Irregolarità mestruali

29 Cosa è un abbuffata? Per abbuffata si intende mangiare in un definito periodo di tempo es.. mezz ora) una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso tempo e in circostanze simili, accompagnata dalla sensazione di perdere il controllo sul cibo ( sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa e quanto si sta mangiando). Spesso la spinta a mangiare voracemente è così forte che il soggetto non riesce neppure a scegliere cosa mangiare, ma consuma a caso pietanze dolci, salate, senza riuscire a sentire nessun sapore. Solitamente l abbuffata termina quando il soggetto inizia a sentirsi male per l eccesso di cibo introdotto, oppure quando è finito tutto quello che era possibile mangiare. Di solito esperienze di un abbuffata provocano profondi sensi di colpa e/o di paura di acquistare peso e lascia il soggetto assai spossato e triste

30 Cosa significa perdere il controllo? Nell accezione comune il concetto di perdere il controllo implica il non riuscire a padroneggiare qualcosa e spesso ciò viene ricondotto a una cattiva od insufficiente volontà del soggetto. In realtà quando si parla di perdita di controllo nei DCA, bisogna allontanarsi da d questo tipo di definizione, evitando di attribuire il disturbo ad una mancanza di volontà o di impegno da parte del soggetto. I soggetti affetti da DCA, pur sembrando determinati a perseguire i loro comportamenti patologici e rifiutando per lungo tempo qualsiasi forma di aiuto, si rendono molto spesso conto degli effetti negativi del loro comportamento, ma non sempre riescono ad eliminare i sintomi, anche se aiutati da terapeuti esperti. Questo è dovuto al fatto che perdere il controllo e quindi abbuffarsi, non è qualcosa di voluto, ma bensì è subito dal soggetto e vissuto come un pericolo di fronte al quale si sente impotente. (E quindi importante non accusare i soggetti di scarsa volontà o di poca capacità di resistere agli impulsi, ma cercare di affiancarli contro il disturbo)

31 Bulimia Nervosa: aspetti internistici e complicanze Complicanze odontoiatriche Complicanze gastroenteriche Alterazioni metaboliche ed elettrolitiche Complicanze cardiovascolari Complicanze dermatologiche Complicanze ginecologiche Erosione dello smalto, carie, patologie paradontali Ipertrofia ghiandole salivari, ematemesi, perforazione esofagea, pancreatite,, dilatazione gasrica acuta, rottura gastrica, alterazioni funzione epatica. Alcalosi metabolica Acidosi metabolica. Ipotensione, cardiomiopatia,, edema idiopatico, anomalie ECGrafiche,, prolasso della mitrale. Cute secca Rischio di aborto raddoppiato Complicanze renali Complicanze polmonari Complicanze neurologiche Nefropatia ipokaliemica,, filtrazione glomerulare Polmonite ab ingestis Convulsioni, anomalie EEGrafiche

32 Disturbi del comportamento alimentare atipici Binge eating disorder o disturbo da alimentazione incontrollata Spesso correlato con l obesitl obesità (20-30%dei soggetti che richiedono un trattamento per l obesitl obesità ne sono affetti) Si distinguono dai bulimici per l assenza di: La dieta ferrea (non è presente nén prima nén dopo l abbuffata); l I comportamenti di compenso (vomito autoindotto,, lassativi, diuretici,digiuno, eccessivo esercizio fisico); Il valore estremamente positivo attribuito alla magrezza.

33 Indice di Massa Corporea(BMI) Classe di Obesità BMI (kg/m 2 ) sottopeso <18 normale 18-24,9 sovrappeso 25,0-29,9 Obesità moderata I 30,0-34,9 Obesità severa II 35,0-39,9 Obesità grave (morbigena) III >40

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47 I CASO - MARTINA M. PRIMA DOPO Peso Altezza Età Massa Cellulare 17.6 Kg (52.1%) 17.7 Kg (46.9%) Acqua Totale 24.7 litri (70.5%) 27.5 litri (68.9%) Acqua Extracellulare 11.6 litri (47.2%) 14.3 litri (52.1%) Acqua Intracellulare 13.1 litri (52.8%) 13.2 litri (47.9%) Peso Massa Grassa 1.3 Kg (3.7%) 2.4 Kg (5.9%) Peso Massa Magra 33.7 Kg (96.3%) 37.6 Kg (94.1%) Massa Muscolare 21.7 Kg (62.0%) 22.2 Kg (55.5%) BMI (indice massa corporea) BCMI (indice massa cellulare) 6 7

48 II CASO - ROSANNA G. PRIMA DOPO Peso Altezza Età Massa Cellulare 24.2 Kg (65.5%) 21.7 Kg (52.2%) Acqua Totale 29.0 litri (84.1%) 31.0 litri (61.9%) Acqua Extracellulare 13.6 litri (47.0%) 14.7 litri (47.4%) Acqua Intracellulare 15.4 litri (53.0%) 16.3 litri (52.6%) Peso Massa Grassa -2.5 Kg (-7.2%) 8.5 Kg (17.0%) Peso Massa Magra 37.0 Kg (107.2%) 41.5 Kg (83.0%) Massa Muscolare 29.6 Kg (85.7%) 26.8 Kg (53.6%) BMI (indice massa corporea) BCMI (indice massa cellulare) 8 9

49 III CASO - DARIA C. PRIMA DOPO Peso Altezza Età Massa Cellulare 18.7 Kg (51.3%) 21.5 Kg (53.8%) Acqua Totale 28.0 litri (62.2%) 30.0 litri (60.0%) Acqua Extracellulare 12.6 litri (45.1%) 13.8 litri (46.0%) Acqua Intracellulare 15.4 litri (54.9%) 16.2 litri (54.0%) Peso Massa Grassa 8.7 Kg (19.2%) 10.0 Kg (20.0%) Peso Massa Magra 36.3 Kg (80.8%) 40.0 Kg (80.0%) Massa Muscolare 23.1 Kg (51.3%) 26.5 Kg (53.0%) BMI (indice massa corporea) BCMI (indice massa cellulare) 6 8

50 Il trattamento, nell arco di 2.5 mesi, ha determinato un aumento significativo del BMI che è passato da 14 a Tale aumento ha comportato un notevole miglioramento di molti sintomi psicologici associati ai disturbi dell alimentazione (depressione, ansia, scarso concetto di sé, isolamento sociale, preoccupazione per il cibo, peso e forme corporee).

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