Takeda Italia Farmaceutici S.p.A.
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- Fabriciano Bertini
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1 Takeda Italia Farmaceutici S.p.A. PASSIONE PER LA RICERCA, AMORE PER LA VITA.
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3 Poche domande per scoprire se ami davvero il tuo Cuore Premessa Cominciamo dal CUORE, quello vero. Voler bene vuol dire provare, ogni giorno, a essere migliori. È una lotta costante nel cercare di correggere i propri difetti. Voler bene alla propria salute è quindi un importante banco di prova. Essere sani ed efficienti è un serio impegno di responsabilità verso noi stessi, verso la nostra famiglia e quel pezzetto di mondo che gira intorno a noi. E poi c è un altro fatto. Ogni qualità conquistata ne chiama altre. È un circolo virtuoso. Mangiare meno e più sano, stimolare il corpo con un adeguata attività fisica, non farsi del male con il fumo di sigaretta, non sono solo consigli medici. Sono una lezione di stile che ci insegna a essere meno pigri, meno egoisti, meno distratti e ci aiuta ad essere più sani. 3
4 Cosa sono le malattie cardiovascolari? 1 Per malattie cardiovascolari intendiamo tutte le malattie a carico del cuore e dei vasi sanguigni. Le più importanti sono le malattie vascolari che provocano un ridotto apporto di ossigeno al cuore, ovvero l infarto cardiaco, e al cervello, ovvero l ictus cerebrale. Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di mortalità nel nostro Paese. Rappresentano inoltre un alto costo per la società perché possono portare a invalidità, con conseguente peggioramento della qualità di vita e dell attività lavorativa, oltre alla necessità di spese mediche e trattamenti farmacologici che dureranno per tutta la vita. Numeri per riflettere 44% è il peso complessivo delle malattie cardiovascolari sul totale dei decessi in Italia: il 30% è dovuto all infarto cardiaco e il 31% all ictus cerebrale persone muoiono ogni anno a causa di infarto cardiaco 23,5% della spesa farmaceutica italiana (pari all 1,34% del prodotto interno lordo) è destinata a farmaci per il sistema cardiovascolare (Relazione sullo stato sanitario del Paese, 2000). Fonte: ISS,
5 Poche domande per scoprire se ami davvero il tuo Cuore Quali sono le cause più importanti delle malattie cardiovascolari? 2 La causa principale delle malattie cardiovascolari è rappresentata dall aterosclerosi, ovvero dal processo degenerativo delle arterie di grande e medio calibro costituito fondamentalmente dalla formazione di placche (lesioni formate da deposito di colesterolo, materiale fibroso e calcio). Conseguentemente si riduce il calibro dei vasi e del flusso sanguigno, ciò può facilitare la formazione di un trombo (o coagulo), con una improvvisa riduzione del flusso sanguigno e quindi dell apporto di ossigeno ai tessuti (ischemia). Se il flusso di sangue a livello del cuore (arterie coronarie) si arresta del tutto parliamo di infarto cardiaco. Se la riduzione di flusso è localizzata a livello cerebrale (arterie cerebrali) parliamo di ictus (ischemico). Nell ictus cerebrale il flusso sanguigno si riduce o si interrompe a livello di una zona del cervello; questa parte va incontro a ischemia, ossia a sofferenza cellulare per l assenza di ossigeno. Nel caso dell'infarto cardiaco il problema di flusso è localizzato nei vasi deputati a portare il sangue, le arterie coronarie. 5
6 Quali sono i fattori che predispongono (fattori di rischio) alle malattie cardiovascolari? 3 I fattori che contribuiscono allo sviluppo delle malattie cardiovascolari sono assai numerosi, e attualmente conosciamo bene quali sono i principali nemici da combattere: fumo obesità ipertensione arteriosa ipercolesterolemia diabete sedentarietà La presenza di questi fattori definisce circa il 50% della probabilità di ammalarsi. Accanto ai sei fattori di rischio citati, predispongono alle malattie cardiovascolari la familiarità per questo tipo di malattie, l età e il sesso maschile. La donna è meno esposta per l'effetto protettivo esercitato dagli ormoni femminili, gli estrogeni, su cuore e vasi; ma dopo la menopausa si ha un aumento del rischio cardiovascolare relativamente brusco. Inoltre, la presenza di diabete mellito nelle donne annulla l effetto protettivo di questi ormoni esponendo le stesse ad un rischio addirittura superiore rispetto a quello non solo degli uomini non diabetici ma anche degli stessi diabetici. Numeri per riflettere il 30% degli uomini fuma in media 17 sigarette al giorno, il 21% delle donne ne fuma 13 il 34% degli uomini e il 46% delle donne non svolge alcuna attività fisica durante il tempo libero il 20% degli uomini e il 24% delle donne ha una colesterolemia totale uguale o superiore a 240 mg/dl il 33% degli uomini e il 30% delle donne ha pressione arteriosa uguale o superiore a 160/95 mmhg oppure è sotto trattamento farmacologico specifico il 18% degli uomini e il 22% delle donne sono obesi l 8% degli uomini e il 6% delle donne soffre di diabete Fonte: ISS,
7 Poche domande per scoprire se ami davvero il tuo Cuore Cos è la carta del rischio cardiovascolare? 4 Combinando i vari fattori di rischio e il loro livello di gravità è possibile calcolare l entità del rischio che ogni persona ha di sviluppare la malattia cardiovascolare (carta del rischio individuale). La carta del rischio rende possibile stimare il rischio di andare incontro a infarto o ictus nei prossimi 5-10 anni. Le carte del rischio qui riportate rappresentano uno dei risultati raggiunti nell ambito del PROGETTO CUORE, un lavoro durato molti anni coordinato dall Istituto Superiore di Sanità, con la collaborazione di molti ricercatori, medici ed ospedali, su tutto il territorio nazionale. Carta italiana del rischio cardiovascolare a 10 anni Come utilizzare la carta Posizionarsi nella zona fumatore / non fumatore. Identificare il decennio di età. Collocarsi sul livello corrispondente a pressione arteriosa sistolica e colesterolemia. Identificato il colore, leggere nella legenda in basso il livello di rischio. 7
8 P r e s s i o n e a r t e r i o s a s i s t o l i c a UOMINI DIABETICI Non fumatori Fumatori colesterolemia mg/dl mmhg età mg/dl mmhg età mg/dl mmhg età P r e s s i o n e a r t e r i o s a s i s t o l i c a UOMINI NON DIABETICI Non fumatori Fumatori colesterolemia mg/dl mmhg età mg/dl mmhg età mg/dl mmhg età
9 Poche domande per scoprire se ami davvero il tuo Cuore DONNE DIABETICHE P r e s s i o n e a r t e r i o s a s i s t o l i c a Non fumatrici Fumatrici colesterolemia mg/dl mmhg età mg/dl mmhg età mg/dl mmhg età DONNE NON DIABETICHE P r e s s i o n e a r t e r i o s a s i s t o l i c a Non fumatrici Fumatrici colesterolemia mg/dl mmhg età mg/dl mmhg età mg/dl mmhg età LIVELLO DI RISCHIO A 10 ANNI Rischio MCV VI oltre 30% Rischio MCV III 10% - 15% Rischio MCV V 20% - 30% Rischio MCV II 5% - 10% Rischio MCV IV 15% - 20% Rischio MCV I meno 5% 9
10 Cos è la prevenzione? 5 Alcuni fattori di rischio non sono evidentemente modificabili: non si può cambiare la familiarità, l età e il sesso. Ma gli altri fattori sono invece sicuramente modificabili. La prevenzione consiste nell impegno ad attenuare la gravità di tali fattori, riducendo così la probabilità di ammalarsi. La prevenzione è molto importante sia prima che la malattia si manifesti (prevenzione primaria), sia dopo la sua comparsa (prevenzione secondaria), in quest'ultimo caso è fondamentale cercare di arrestare o rallentare l'evoluzione dell'aterosclerosi. La prevenzione è l arma più valida per difendersi dalle patologie cardiovascolari. 10
11 Poche domande per scoprire se ami davvero il tuo Cuore A quale età inizia la prevenzione? 6 L età per iniziare controlli specifici per il rischio di malattie cardio-vascolari dipende dalla storia familiare dell individuo. E ciò verrà quindi stabilito con l aiuto del proprio medico di fiducia. Gli esami clinici più importanti a cui sottoporsi sono semplici, poco costosi e alla portata di tutti: misurazione della pressione arteriosa, colesterolemia (totale e HDL), glicemia, indice di massa corporea (calcolato conoscendo peso e altezza, vedi avanti). La raccomandazione è comunque quella di tenere sotto controllo i fattori di rischio fin da una relativa giovane età. (20 anni) 11
12 Che cos'è l'obesità: una questione complessa. 7 L'obesità è una patologia complessa in quanto deriva da molteplici interazioni tra fattori genetici ed ambientali (stile di vita, elementi psicologici, predisposizione genetica, patologie varie). In termini scientifici l'obesità può essere quindi definita come una condizione multifattoriale caratterizzata da eccesso di grasso corporeo (> del 25% negli uomini e > del 35% nelle donne). Come si diventa grassi: errori nella dieta. 8 Il non corretto equilibrio tra le calorie in entrata e quelle in uscita comporta un incremento del peso corporeo. Seguire comportamenti alimentari che si concretizzano in una dieta ricca di grassi favorisce l'aumento di peso; cibi ad alto contenuto in grassi sono infatti più palatabili, richiedono meno masticazione ed inducono senso di sazietà meno rapidamente. 12
13 La formula per calcolare il proprio grado di obesità. 9 L'obesità viene valutata mediante l'indice di massa corporea (Body Mass Index, più semplicemente BMI). Tale indice è il risultato del rapporto tra il peso espresso in kg e l'altezza espressa in metri 2. Grado di obesità BMI Sottopeso <18,5 Normale 18,5-24,9 Rischio di mortalità Sovrappeso 25,0-29,9 aumentato Obesità moderata I 30,0-34,9 elevato Obesità severa II 35,0-39,9 molto elevato Obesità grave III >40 estremamente elevato 13
14 La circonferenza vita è un indicatore del tessuto adiposo viscerale. 10 La misurazione della circonferenza vita (misurata con un metro a nastro all'altezza dell'ombelico) consente una valutazione del rischio di complicanze metaboliche. DONNE cm minore di 80 da 80 a 88 maggiore di 88 RISCHIO nessuno lievemente aumentato notevolmente aumentato UOMINI cm minore di 94 da 94 a 101 maggiore di 101 RISCHIO nessuno lievemente aumentato notevolmente aumentato 14
15 I rischi dell'obesità. 11 Gli individui sovrappeso-obesi manifestano spesso la cosiddetta sindrome metabolica: questa condizione è caratterizzata da iperglicemia associata ad iperinsulinemia, aumento della pressione arteriosa, dislipidemia e maggiore predisposizione all'ipercoagulabilità. L'obesità può essere quindi considerata come un fattore di rischio significativo per patologie cardiovascolari ed il più importante fattore di rischio per il diabete di tipo 2. 15
16 Come curare l'obesità. Un corretto stile di vita. 12 Tenere sotto controllo il peso corporeo vuol dire mantenere il corretto equilibrio tra le calorie assunte e quelle consumate ed introdurre nelle giuste proporzioni grassi, proteine e carboidrati. Per controllare il peso e favorire un calo ponderale occorre fare le scelte giuste. ATTENZIONE A COSA SI MANGIA Un corretto regime alimentare deve essere tale da poter esser mantenuto nel tempo. Vanno pertanto osservate queste 3 semplici indicazioni: ASSUMERE MENO GRASSI. SEGUIRE UNA DIETA VARIATA, CON ABBONDANTE VERDURA E FRUTTA. TRE PASTI AL GIORNO, PIÙ EVENTUALI SPUNTINI A BASSO CONTENUTO DI CALORIE E GRASSI. ATTENZIONE ALL ATTIVITÀ FISICA L attività fisica è molto importante. Determina cambiamenti fisici e psicologici essenziali per il controllo del peso. Ma attenzione: L ESERCIZIO FISICO APPORTA BENEFICI SIGNIFICATIVI SOLO NEL LUNGO TERMINE: DEVE QUINDI DIVENTARE UNA ABITUDINE QUOTIDIANA. NON È UTILE L ATTIVITÀ FISICA ECCESSIVA: ELABORARE CON IL MEDICO UN PROGRAMMA ADEGUATO ALLE PROPRIE NECESSITÀ E POSSIBILITÀ. PRIVILEGIARE LE ATTIVITÀ CHE POSSANO DIVENIRE QUOTIDIANE O DI ROUTINE: ALMENO TRENTA MINUTI AL DÌ, ALMENO 5 VOLTE ALLA SETTIMANA (2 ORE/SETTIMANA), SECONDO LE LINEE GUIDA ESH/ESC. 16
17 FAVORIRE IL CALO PONDERALE RESTRIZIONE CALORICA + AUMENTO DEL DISPENDIO CALORICO MODIFICA DELLO STILE DI VITA TERAPIA FARMACOLOGICA TERAPIA CHIRURGICA Il calo ponderale riduce la mortalità perché migliora tutti i fattori di rischio! Obiettivo: -10% del peso corporeo iniziale Attenzione però, tutti gli sforzi ed i cambiamenti delle errate abitudini alimentari, e più generalmente dello stile di vita, non devono essere perseguiti una tantum ma devono necessariamente diventare patrimonio dell'individuo che li fa suoi. In assenza di comportamento attento, il 90-95% dei pazienti recupera infatti il peso corporeo! 17
18 Calcola il tuo grado di obesità
19 Incrocia la tua altezza (sulla colonna verticale) con il tuo peso (sulla colonna orizzontale), il numero risultante indica il tuo BMI. Controlla quindi a quale gruppo appartieni. 19
20 Cos è il diabete? 14 Il diabete è una malattia cronica evolutiva e ad alto rischio di complicanze, soprattutto cardiovascolari. Si manifesta in diverse forme, che hanno però tutte un punto in comune: l alterazione dell utilizzo dei carboidrati, che si traduce in un aumento di livelli di zucchero (glucosio) nel sangue. Tale alterazione viene definita iperglicemia. L iperglicemia può essere dovuta alla carenza totale o relativa di un ormone prodotto dal pancreas, indispensabile per la vita, che si chiama insulina o alla resistenza delle cellule alla sua azione. Quante persone soffrono di diabete? Le ultime stime parlano di di diabetici in Italia. Il numero è destinato a salire: per il 2025 si prevede che raggiungerà i Ogni anno si registrano circa nuovi casi. Come si diagnostica il diabete? Si definisce diabete il rilievo di una concentrazione di glucosio nel sangue (glicemia) a digiuno superiore a 126 mg/dl (ovvero milligrammi di glucosio presenti in ogni decilitro di sangue), ma solitamente questo dato non è ritenuto sufficiente per diagnosticare il diabete e bisogna quindi affidarsi alla valutazione da parte del medico. Una glicemia a digiuno tra 100 e 125 va comunque tenuta sotto controllo perché potrebbe trattarsi di una condizione di cosiddetto pre-diabete. 20
21 Poche domande per comprendere meglio il fattore diabete ALCUNI TIPICI SINTOMI DEL DIABETE FREQUENTE STIMOLO A URINARE AUMENTO DELLA SETE DEBOLEZZA E AFFATICAMENTO Quali sono i rischi del diabete? I livelli elevati di glucosio nel sangue, che persistono a lungo, possono danneggiare diversi organi: occhi, reni, sistema nervoso (alterazione della sensibilità degli arti inferiori), alterazioni dell apparato digerente e urinario, nonché della sfera sessuale (impotenza).l iperglicemia influisce inoltre sui vasi sanguigni del cuore, aumentando così il rischio di infarto. Come si previene il diabete e lo sviluppo delle sue complicazioni? Concorda con il tuo medico un alimentazione sana e un attività fisica regolare adatta a te. Mantieni la glicemia sotto controllo. Mantieni la pressione arteriosa sotto controllo. Mantieni il colesterolo nel sangue sotto controllo. Non fumare 21
22 Ricapitolando NON FUMARE i fumatori corrono un rischio 3 volte maggiore di essere colpiti da ictus o infarto, rispetto a quelli non fumatori. CONTROLLARE L ALIMENTAZIONE ridurre il consumo di burro, lardo e carni grasse. Limitare l uso di superalcolici. Ridurre l aggiunta di zucchero e sale agli alimenti. Esagerare con tutto ciò che proviene dall orto (frutta e verdura). CONTROLLARE L INDICE DI MASSA CORPOREA l indice di massa corporea viene definito dividendo il peso corporeo per l'altezza (in metri al quadrato): Kg/metro 2. Se il valore ottenuto è compreso tra 20 e 25 (18,7 e 23,8 per le donne) siete nella norma. 22
23 Poche domande per scoprire se ami davvero il tuo Cuore CONTROLLARE LA PRESSIONE ARTERIOSA almeno 2 volte l anno è consigliabile controllare la pressione arteriosa in modo tale da svelare un'eventuale ipertensione latente. La pressione ideale è 120/80. FARE ATTIVITÀ FISICA CONTINUATIVA non è necessario fare attività impegnative, è molto importante però che l attività fisica sia aerobica, preferibilmente isotonica (camminare, correre, tennis), regolare e costante. 23
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