Stress lavoro-correlato: il punto di vista dell INAIL
|
|
- Gianmaria Gallo
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Marco Roggi Dirigente Medico di II livello INAIL FIRENZE Associazione Erich Fromm Firenze Le patologie da stress lavoro correlato: difficoltà della diagnosi clinico etiologica Firenze 4 aprile 2013 Stress lavoro-correlato: il punto di vista dell INAIL N.B. «l mio intervento non impegna l INAIL ed è da considerare come mia opinione personale»
2 Hans Selye ( ) spiega lo schema dello stress La cosa più stressante è dare una definizione di stress
3 L'INAIL Assicura i lavoratori (non tutti) contro gli infortuni e le malattie professionali per l'inabilità temporanea e permanente Si occupa di prevenzione, specialmente da quando è stato incorporato l'ispesl (l. 122/2010) - cura i soggetti durante l'inabilità temporanea - fornisce protesi e ortesi durante la temporanea e per i postumi - rimborsa alcuni farmaci in fascia C ecc. L'ISPESL è divenuto il Dipartimento di Medicina del Lavoro dell'inail
4 L ATTIVITÀ SANITARIA INAIL NEL SISTEMA DI WELFARE ATTIVO Il Polo Salute e Sicurezza sul lavoro (Inail, ex Ipsema, ex Ispesl) deve assicurare l attuazione di un sistema integrato con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) in grado di realizzare l effettività della tutela per gli infortunati e i tecnopatici, ottimizzando le risorse disponibili ed escludendo oneri aggiuntivi per la finanza pubblica e per le imprese. Il SSN ha quale obiettivo la tutela della salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività. Il Polo Salute e Sicurezza riconosce come precipua finalità quella di garantire la presa in carico dell infortunato/tecnopatico assicurando mezzi adeguati alle esigenze di vita compatibilmente con le risorse economiche disponibili. In tale ottica tutta la normativa vigente ha trovato utile implementazione nella recente intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni per le modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie.
5 Con le risorse economiche disponibili, conformemente alle Linee Guida e Criteri Generali per le politiche sanitarie emanate dal CIV il , l Inail realizza un sistema integrato di tutela in grado di assicurare il recupero dell integrità psicofisica e delle potenzialità lavorative degli infortunati e dei tecnopatici attraverso le diverse fasi in cui si articola la tutela sanitaria: di Ricerca, Preventiva, Diagnosticovalutativa, Curativa, Riabilitativa e di Reinserimento.
6 Al fine di svolgere in maniera coordinata, sinergica e complementare le funzioni previste dalla normativa vigente, con particolare riferimento all integrazione delle funzioni assicurative, curative, riabilitative e di ricerca connesse alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro, si è proceduto a ridefinire, secondo un ottica di efficacia, tempestività ed economicità, le attività sanitarie Inail e a prospettare le conseguenti scelte organizzative a livello centrale e territoriale.
7 Nuovo Modello Sanitario INAIL (8 ottobre 2012) Sono previste, nell'ambito della Sovrintendenza Sanitaria Regionale (SSR) le seguenti macroaree 1) Ricerca Prevenzione e Sicurezza 2) Diagnosi e Cura 3) Protesi 4) Medicina Legale 5) Altri 6) Formazione
8 Nuovo Modello Sanitario INAIL (8 ottobre 2012) La Sovrintendenza Sanitaria Centrale, tramite il Settore Prevenzione e Sicurezza, coordinerà appunto la Prevenzione e Sicurezza. In ogni regione sarà individuato un Referente Medico per la Prevenzione.
9 Nuovo Modello Sanitario INAIL (8 ottobre 2012) Prevenzione, Sicurezza e Ricerca Attività di Studio Attività di Informazione Attività di Formazione Interventi di Educazione Sanitaria Collaborazione con le strutture esterne territoriali competenti in materia di prevenzione e Enti preposti Emanazione di linee di indirizzo in tema di Sorveglianza Sanitaria
10 Attività di studio - Mappe di rischio e di danno - Atlanti regionali degli infortuni e delle malattie professionali - Mappa provinciale - Mappe aziendali Implementazione del Registro malattie professionali ex art. 139 per promuovere le conoscenze delle malattie correlate al lavoro
11
12 Art. 139 T.U. È obbligatoria per il ogni medico, che ne riconosca l esistenza, la denuncia di malattie professionali, che saranno indicate in un elenco da approvarsi con decreto del Ministro per il lavoro e la previdenza sociale di concerto con quello per la Sanità, sentito il Consiglio superiore di sanità. La denuncia deve essere fatta all ispettorato del lavoro competente, il quale ne trasmette copia all Ufficio del medico provinciale.
13 Attività di Studio: finalizzata alla verifica dell incidenza infortunistica e tecnopatica nelle realtà produttive del territorio, alla definizione di mappe di rischio e di danno nonché alla stesura di atlanti regionali relativi agli infortuni ed alle malattie professionali, fino a giungere ad una mappa provinciale ed aziendale dei fenomeni sopraindicati. Particolare riguardo sarà dato alla implementazione del Registro delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia ai sensi dell art. 139 T.U., anche al fine di promuovere la divulgazione delle conoscenze sulle malattie correlate al lavoro. La stessa attività è altresì rivolta all effettuazione di specifiche analisi del fenomeno infortuni mortali.
14 Malattie professionali principali in Toscana (da Rapporto annuale regionale 2011) Malattie osteoarticolari e muscolotendinee 4189 Malattie del sistema nervoso e degli organi di senso 563 Malattie respiratorie 367 Tumori 213 Malattie cutanee 79 Disturbi psichici 57
15
16 Malattie professionali manifestatesi nel 2011 e denunciate all'inail in Italia per tipo di malattia (principali) (da Rapporto Annuale Toscana 2011 INAIL) Malattie osteoarticolari e muscolotendinee Malattie del sistema nervoso e degli organi di senso 6341 Malattie respiratorie 3485 Tumori 2307 Malattie cutanee 629 Disturbi psichici 596
17 Malattie professionali manifestatesi nel 2011 e denunciate all'inail in Italia per tipo di malattia (principali) (da Rapporto Annuale Toscana 2001 INAIL)
18 Raffronto Toscana/Italia 2011 MP 2011 in Toscana MP in Italia 2011
19 La Medicina Legale
20 MEDICINA LEGALE Questa funzione rappresenta tuttora uno dei cardini del welfare attivo, pertanto l impegno dell Istituto nel Polo Salute e Sicurezza è quello di assicurare la massima tempestività e qualità nell effettuazione delle seguenti attività: Accertamenti in tema di infortunio, di malattia professionale e di infortunio in ambito domestico Accertamento in tema di Inabilità Temporanea Assoluta segue...
21 segue Accertamento e revisione dei postumi a carattere permanente Attività medico legali in ambito di contenzioso amministrativo (collegiali con enti di patrocinio o con medici fiduciari) seguono altre 15 voci principali
22 La principale differenza tra infortunio e malattia professionale Infortunio: Malattia professionale: da causa violenta da causa lenta
23 Tre fattori da dimostrare rischio malattia nesso causale
24 Le malattie professionali Tabellate (DM 9 aprile 2008) Onere per il lavoratore di Rischio Malattia Il nesso causale gode della presunzione semplice Non tabellate Onere per il lavoratore di Rischio Malattia Nesso causale
25 Articolo 10, comma 4, d. lgs. 38/ sono malattie professionali anche quelle non comprese nell'apposita tabella di cui al comma 3, delle quali il lavoratore dimostri l'origine professionale
26 X Patologia da stress lavoro correlata Non tabellata tabellata dimostrazione di 1) rischio e 2) malattia e 3) nesso causale Mancata dimostrazione di 1) rischio e 2) malattia e 3) nesso causale ACCOGLIMENTO rifiuto
27 Che potrei fare?
28 La circolare 71/2003 dell'inail L'Inail è intervenuto, emanando la circolare 71/2003, denominata Disturbi psichici da costrittività organizzativa sul lavoro. Rischio tutelato e diagnosi di malattia professionale. Modalità di trattazione delle pratiche Ma la circolare è stata abrogata: Sentenza 5454/2005 del TAR del Lazio Decisione del Consiglio di Stato 1576/2009
29 Abrogata circ. 71/2003 la nozione di causa lavorativa consente di ricomprendere non solo la nocività delle lavorazioni in cui si sviluppa il ciclo produttivo aziendale (siano esse tabellate o non) ma anche quella riconducibile all organizzazione aziendale delle attività lavorative.
30 Abrogata circ. 71/2003 I disturbi psichici quindi possono essere considerati di origine professionale solo se sono causati, o concausati in modo prevalente, da specifiche e particolari condizioni dell attività e della organizzazione del lavoro. Si ritiene che tali condizioni ricorrano esclusivamente in presenza di situazioni di incongruenza delle scelte in ambito organizzativo, situazioni definibili con l espressione costrittività organizzativa.
31 Abrogata circ. 71/2003 ELENCO DELLE COSTRITTIVITÀ ORGANIZZATIVE Marginalizzazione dalla attività lavorativa Svuotamento delle mansioni Mancata assegnazione dei compiti lavorativi, con inattività forzata Mancata assegnazione degli strumenti di lavoro Ripetuti trasferimenti ingiustificati Prolungata attribuzione di compiti dequalificanti rispetto al profilo professionale posseduto
32 segue elenco Prolungata attribuzione di compiti esorbitanti o eccessivi anche in relazione a eventuali condizioni di handicap psico-fisici Impedimento sistematico e strutturale all accesso a notizie Inadeguatezza strutturale e sistematica delle informazioni inerenti l ordinaria attività di lavoro Esclusione reiterata del lavoratore rispetto ad iniziative formative, di riqualificazione e aggiornamento professionale Esercizio esasperato ed eccessivo di forme di controllo.
33 Abrogata circ. 71/2003 Nel rischio tutelato può essere compreso anche il cosiddetto mobbing strategico specificamente ricollegabile a finalità lavorative. Si ribadisce tuttavia che le azioni finalizzate ad allontanare o emarginare il lavoratore rivestono rilevanza assicurativa solo se si concretizzano in una delle situazioni di costrittività organizzativa di cui all elenco sopra riportato o in altre ad esse assimilabili. Le incongruenze organizzative, inoltre, devono avere caratteristiche strutturali, durature ed oggettive e, come tali, verificabili e documentabili tramite riscontri altrettanto oggettivi e non suscettibili di discrezionalità interpretativa.
34 Abrogata circ. 71/2003 Sono invece esclusi dal rischio tutelato: i fattori organizzativo/gestionali legati al normale svolgimento del rapporto di lavoro (nuova assegnazione, trasferimento, licenziamento) le situazioni indotte dalle dinamiche psicologicorelazionali comuni sia agli ambienti di lavoro che a quelli di vita (conflittualità interpersonali, difficoltà relazionali o condotte comunque riconducibili a comportamenti puramente soggettivi che, in quanto tali, si prestano inevitabilmente a discrezionalità interpretative).
35 Abrogata circ. 71/2003 Modalità di trattazione delle pratiche Accertamento delle condizioni di rischio L esperienza fin qui maturata ha dimostrato che non sempre sono producibili dall assicurato, o acquisibili dall Istituto, prove documentali sufficienti. È perciò necessario procedere ad indagini ispettive per raccogliere le prove testimoniali dei colleghi di lavoro, del datore di lavoro, del responsabile dei servizi di prevenzione e protezione delle aziende e di ogni persona informata sui fatti allo scopo di: acquisire riscontri oggettivi di quanto dichiarato dall assicurato integrare gli elementi probatori prodotti dall assicurato. Ulteriori elementi potranno essere attinti dall eventuale accertamento dei fatti esperito in sede giudiziale o in sede di vigilanza ispettiva da parte della Direzione Provinciale del Lavoro o dei competenti uffici delle AA.SS.LL.
36 Abrogata circ. 71/2003 Iter diagnostico della malattia professionale da costrittività organizzativa Anamnesi lavorativa pregressa e attuale Anamnesi fisiologica Anamnesi patologica remota Anamnesi patologica prossima Esame obiettivo completo Indagini neuropsichiatriche Test psicodiagnostici Diagnosi medico legale
37 Abrogata circ. 71/2003 Diagnosi medico legale - codifica Fare esclusivo riferimento a -sindrome (disturbo) da disadattamento cronico -sindrome (disturbo) post-traumatica/o da stress cronico
38 Abrogata circ. 71/2003 Diagnosi medico legale - codifica Disturbo dell'adattamento cronico La diagnosi comunemente correlabile ai rischi in argomento è disturbo dell'adattamento cronico, con le varie manifestazioni cliniche (ansia, depressione, reazione mista, alterazione della condotta, disturbi emozionali, disturbi somatiformi). La valutazione di queste manifestazioni consentirà la classificazione in lieve, moderato, severo. NELLE TABELLE DI VALUTAZIONE DI LEGGE NON È PREVISTO
39 Abrogata circ. 71/2003 Diagnosi medico legale - codifica La diagnosi di sindrome (o disturbo) post traumatico da stress può riguardare quei casi per i quali l'evento lavorativo, assumendo connotazioni estreme, può ritenersi paragonabile a quelli citati nelle classificazioni internazionali dell'icd-10 e DSM-IV. Questi casi vengono definiti come estremi/eccezionalmente minacciosi o catastrofici (da tale riguardo giova ricordare la possibilità che fattispecie che configurano un evento acuto devono trovare naturale collocazione nell'ambito dell'infortunio lavorativo).
40 Abrogata circ. 71/2003 Diagnosi medico legale - codifica Cod 180 Disturbo post-traumatico da stress moderato, a seconda dell'efficacia della psicoterapia Fino a 6% Cod 181 Disturbo post-traumatico da stress severo, a seconda dell'efficacia della psicoterapia Fino a 15%
41 Sentenza del TAR del Lazio 5454 del 4 luglio 2005 Confindustria, Confagricoltura, Abi, BNL, Nortrl Networks spa e Carlo Siciliani ricorrono al TAR del Lazio chiedendo l'abrogazione 1) della circolare 71/2003 2) del DM 27 aprile 2004 recante l elenco delle malattie per cui è obbligatoria la denuncia ex art. 139 del DPR 30 giugno 1965 n. 1124, nella parte in cui inserisce nella lista II) il gruppo 7) «Malattie psichiche e psicosomatiche da disfunzioni dell organizzazione del lavoro»
42 Sentenza del TAR del Lazio 5454 del 4 luglio ) la circolare viene abrogata, perché le malattie da costrittività organizzativa venivano considerate alla stregua delle tabellate, caricando l'inail dell'onere della prova 2) viene mantenuto l'inserimento nell'elenco
43 Decisione n del 17 marzo 2009 del Consiglio di Stato. 1) è confermata l'abrogazione della circolare 2) viene revocato l'inserimento nell'elenco
44 Il precedente DM 27 aprile 2004 prevedeva: Lista II Malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità
45 DM 11 dicembre 2009 Lista II Malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità
46 Conclusioni Sto congelando! 46
47 Stress da lavoro Insieme di reazioni fisiche ed emotive dannose che si manifesta quando le richieste poste dal lavoro non sono commisurate alle capacità, risorse o esigenze del lavoratore (NIOSH)
48 Lo stress non è una malattia, ma una esposizione prolungata allo stress può ridurre l'efficienza sul lavoro e causare problemi di salute (Accordo europeo dell'8 ottobre 2004)
49 Sul piano della prevenzione Oltre alle linee guida per la valutazione (v. ISPESL 2010), VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO- CORRELATO Manuale ad uso delle aziende in attuazione del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. fondamentale è la conoscenza epidemiologica del fenomeno
50 Patologia stress lavoro correlata Denuncia ex art. 139 TU
51 Malattie professionali (art. 10 d. lgs 38/2000) L elenco di cui all articolo 139 del testo unico conterrà anche liste di malattie di PROBABILE e POSSIBILE origine lavorativa, da tenere sotto osservazione ai fini della revisione della tabelle delle malattie professionali 51
52 Art. 139 T.U. È obbligatoria per il ogni medico, che ne riconosca l esistenza, la denuncia di malattie professionali, che saranno indicate in un elenco da approvarsi con decreto del Ministro per il lavoro e la previdenza sociale di concerto con quello per la Sanità, sentito il Consiglio superiore di sanità. La denuncia deve essere fatta all ispettorato del lavoro competente, il quale ne trasmette copia all Ufficio del medico provinciale.
53 Malattie professionali (art. 10 d. lgs 38/2000) La trasmissione della copia della denuncia di cui all articolo 139, comma 2, del testo unico e successive modificazioni e integrazioni è effettuata, oltre che alla Azienda sanitaria locale anche alla sede INAIL competente per territorio 53
54 54
55 Il modello 52/modulo%20139%20DM%2011dic%202009%20con%20lege nde.pdf 55
56 DM 11 dicembre 2009 Lista II Malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità
57 Denuncia ex art. 139 TU e s.m.i Lista II (Malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità) Gruppo 7 malattie psichiche e psicosomatiche da disfunzioni dell'organizzazione del lavoro LE LAVORAZIONI/ESPOSIZIONI Disfunzioni dell'organizzazione del lavoro (costrittività organizzativa)
58 In che consiste la costrittività organizzativa? Viene ripetuto, grosso modo quanto già stabilito con l'abrogata circolare 71/2003 Marginalizzazione dalla attività lavorativa, Svuotamento delle mansioni Mancata assegnazione dei compiti lavorativi, con inattività forzata Mancata assegnazione (degli strumenti di lavoro Ripetuti trasferimenti ingiustificati), Prolungata attribuzione di compiti dequalificanti o con eccessiva frammentazione esecutiva, rispetto al profilo professionale posseduto, Prolungata attribuzione di compiti esorbitanti o eccessivi anche in relazione a eventuali condizioni di handicap psico-fisici, Impedimento sistematico e strutturale all accesso a notizie, Inadeguatezza strutturale e sistematica delle informazioni inerenti l ordinaria attività di lavoro Esclusione reiterata del lavoratore rispetto ad iniziative formative, di riqualificazione e aggiornamento professionale Esercizio esasperato ed eccessivo di forme di controllo. Altre assimilabili.
59 Denuncia ex art. 139 TU e smi le patologie da denunciare: MALATTIE PSICHICHE E PSICOSOMATICHE - Disturbo dell'adattamento cronico (con ansia, depressione, reazione mista, alterazione della condotta e/o della emotività, disturbi somatiformi) - Disturbo post-traumatico cronico da stress
60 L'inabilità temporanea - Incompatibilità ambientale - Collaborazione con il medico competente
61 Riconoscimento Documentare: - rischio - malattia - nesso causale L'INAIL deve: - Informare il lavoratore di quello che necessita - Promuovere accertamenti atti a verificare quanto documentato
62 Grazie per l'attenzione e la pazienza CHE STRESS! A CHI LO DICI! Hans Selye ( ) Erich Fromm ( )
Dr.ssa Lorena Scano. U.O.Ospedaliera di Medicina del Lavoro A.O. Salvini - Garbagnate Mil.se. Medico Chirurgo Specialista in Medicina del Lavoro
Barabino & Partners Contributo delle U.O.O.M.L. L esperienza dell accoglienza, i criteri di inquadramento clinico dei quadri patologici Stress Lavoro correlati e l attribuzione dei nessi di correlazione
DettagliIl ruolo dell INAIL nel progetto flussi. lo studio delle malattie professionali e delle malattie segnalate per la prevenzione Milano 11.06.
Il ruolo dell INAIL nel progetto flussi. lo studio delle malattie professionali e delle malattie segnalate per la prevenzione Milano 11.06.2014 Clemente INAIL Sovrintendenza Sanitaria Centrale La Mission
DettagliDott.ssa Angela Fantini Specialista in Medicina del Lavoro Medico Competente INAIL Sede di Bologna
Dott.ssa Angela Fantini Specialista in Medicina del Lavoro Medico Competente INAIL Sede di Bologna MALATTIE PROFESSIONALI manifestatesi nel periodo 2006 2010 e denunciate, per gestione e tipo di malattia
DettagliMALATTIE PROFESSIONALI
PER GLI ENTI DI PATRONATO 1 MALATTIE PROFESSIONALI ASPETTI DI RILEVANZA AMMINISTRATIVA: ISTRUTTORIA E DOCUMENTAZIONE Relatore: Sig.ra Ida LEONARDI DIREZIONE CENTRALE PRESTAZIONI MALATTIE PROFESSIONALI:
DettagliInail al lavoro con te
Inail al lavoro con te NUOVO MODELLO SANITARIO INAIL nell ambito della tutela globale integrata del lavoratore, con particolare attenzione alla prevenzione sanitaria Dott. Mariano Innocenzi Settore III
DettagliMALATTIE PROFESSIONALI Aspetti di rilevanza amministrativa
MALATTIE PROFESSIONALI Aspetti di rilevanza amministrativa Seminario Organismo Provinciale di Lucca per la Prevenzione nei Luoghi di Lavoro Camaiore, 2 dicembre 2011 Sebastiano Mongioì direttore Inail
DettagliPrestazioni assicurative per la gente di mare aspetti medico-legali D.ssa Rosaria Bongarzone DM Referente Regionale Prevenzione Marche
Prestazioni assicurative per la gente di mare aspetti medico-legali D.ssa Rosaria Bongarzone DM Referente Regionale Prevenzione Marche 1 L ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA per tutti i lavoratori marittimi imbarcati
DettagliLE COPERTURE ASSICURATIVE DEGLI INFORTUNI SU LAVORO
Le coperture assicurative degli infortuni sul lavoro Durata: 09 14 DATORE DI LAVORO: RESPONSABILITÀ CIVILE E TUTELA ASSICURATIVA DEI LAVORATORI LE COPERTURE ASSICURATIVE DEGLI INFORTUNI SU LAVORO Le coperture
DettagliMALATTIE PROFESSIONALI
MALATTIE PROFESSIONALI La malattia professionale è lo stato patologico del lavoratore determinato da causa lenta, contratto nell'esercizio e a causa di un'attività lavorativa, che può esserne causa esclusiva
DettagliConcetto di Malattia Professionale Assicurata
DOTT. GIOVANNA GRAZIA MAIRA SOVRINTENDENTE MEDICO REGIONALE INAIL DIREZIONE REGIONALE SICILIA Concetto di Malattia Professionale Assicurata Art.3 D.P.R.1124/65: L assicurazione èaltresìobbligatoria per
DettagliSi riporta in allegato alla presente mail quanto disposto dal Miur in tema di sicurezza e salute nei luoghi
Circolare n 237 MONTECCHIO MAGGIORE, 24 febbraio 2016 Ai Consigli di Classe coinvolti nell ASL A tutto il personale Oggetto: Salute e sicurezza degli studenti in alternanza scuola lavoro Si riporta in
DettagliLe malattie perdute I.N.A.I.L. S.S.R. dr.ssa Tiziana Taroppio
Le malattie perdute I.N.A.I.L. S.S.R. dr.ssa Tiziana Taroppio Malattie Professionali Tabellate (elenco DPR 336/1994): presunzione legale del nesso causale Non Tabellate (sent. n.179 e n. 206 della.c.c.)
DettagliBrevi riflessioni sui dati ufficiali, riferiti al quinquennio 2000/2004, relativi al mobbing quale malattia professionale
Brevi riflessioni sui dati ufficiali, riferiti al quinquennio 2/24, relativi al mobbing quale malattia professionale Alessia Deidda Il fenomeno del mobbing da alcuni decenni a questa parte è stato studiato
DettagliSEDE DI LUCCA Direttore: Dott. C. Cervo
SEDE DI LUCCA Direttore: Dott. C. Cervo INFORTUNIO evento accaduto per causa violenta, in occasione di lavoro, da cui è derivata la morte o l inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, ovvero
DettagliMALATTIE PROFESSIONALI: NORMATIVA E RILEVANZA SOCIALE
MALATTIE PROFESSIONALI: NORMATIVA E RILEVANZA SOCIALE Imola 14 novembre 2013 Dott.ssa Angela Fantini Specialista in Medicina del Lavoro Medico Competente INAIL Sede di Bologna Rapporto annuale INAIL 2012
DettagliL assicurazione obbligatoria per infortuni e malattie professionali è normata dal DPR 1124/65 (Testo Unico).
Lezione del 11.06.2005 Dott. DE FANIS L assicurazione obbligatoria per infortuni e malattie professionali è normata dal DPR 1124/65 (Testo Unico). Il sistema previsto dal citato DPR 1124 è tabellare :
DettagliLo stress, le patologie da disadattamento lavorativo e il modello della Regione Toscana per la VDR
Lo stress, le patologie da disadattamento lavorativo e il modello della Regione Toscana per la VDR seminario La valutazione del rischio da stress lavoro correlato Firenze 31 gennaio 2013 Dr Rodolfo Buselli
DettagliIl punto di vista del Patronato
LA CONOSCENZA FINALIZZATA ALLA PREVENZIONE DELLE MALATTIE PROFESSIONALI: IL SISTEMA DEI FLUSSI DALLA CREAZIONE AD OGGI Palazzo Pirelli - Milano 11-05-2014 Il punto di vista del Patronato Gianpiero Cassina*,
DettagliGarantire le indagini nei casi procedibili d ufficio riducendo quindi l attuale parziale inadempienza. Assicurare copertura omogenea nel territorio
Azienda Sanitaria Firenze L importanza di una efficace implementazione dei sistemi di gestione della sicurezza. L approccio dell organo di vigilanza Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione
DettagliIl dovere di sicurezza del datore di lavoro
Il dovere di sicurezza del datore di lavoro Art. 2087 cod. civ. L imprenditore è tenuto ad adottare Criterio tutte le elastico misure e che flessibile secondo della le particolarità MASSIMA del lavoro,
DettagliIncontro con i Medici competenti della Provincia di Verona. 5 maggio Attualità in tema di malattie professionali
Incontro con i Medici competenti della Provincia di Verona 5 maggio 2010 Attualità in tema di malattie professionali Antonio Zedde SPISAL ULSS 20 Verona La malattia professionale si sviluppa a causa di
Dettagliumero 19 /2012 Campagna emersione malattie professionali
umero 19 /2012 Campagna emersione malattie professionali Con oggi prende avvio la campagna Campagna prevenzione Malattie Professionali dedicata alla emersione dei disturbi muscolo scheletrici e delle broncopneumopatie
DettagliD. Lgs. 81 del
Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Dipartimento di Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO D. Lgs. 81 del 9.4.2008 TITOLO I - Sezione V SORVEGLIANZA SANITARIA TUTELA
DettagliLe malattie professionali - andamento statistico
Salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, Bologna 21 ottobre 2016 Malattie professionali: relazioni tra territorio e patologie, con focus su amianto Le malattie professionali - andamento statistico
DettagliLA SICUREZZA NEI CANTIERI NASCE A SCUOLA Da Studente a RSPP
LA SICUREZZA NEI CANTIERI NASCE A SCUOLA Da Studente a RSPP Progetto sperimentale per gli Istituti superiori per Geometri della Provincia di Modena La valutazione dei rischi in relazione alla relativa
DettagliADEMPIMENTI MEDICO-LEGALI IN MATERIA DI MALATTIE PROFESSIONALI. REFERTO Autorità Giudiziaria art. 365 C.P. Finalità giudiziaria 23/11/2016
IL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE E L EMERSIONE DELLE MALATTIE PROFESSIONALI: DATI EPIDEMIOLOGICI IN PROVINCIA DI MODENA E ADEMPIMENTI MEDICO LEGALI IN MATERIA DI MALATTIE PROFESSIONALI Servizio Prevenzione
DettagliQuale vigilanza? Il ruolo degli SPISAL nella prevenzione e nell'accertamento di patologie professionali legate allo stress
Quale vigilanza? Il ruolo degli SPISAL nella prevenzione e nell'accertamento di patologie professionali legate allo stress dott. Pierantonio Zanon SPISAL ULSS N. 6 VICENZA 13 maggio 2010 Un salto indietro
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER STUDENTI DELL ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI IN MATERIA DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO NEL COMPARTO EDILE
CORSO DI FORMAZIONE PER STUDENTI DELL ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI IN MATERIA DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO NEL COMPARTO EDILE Sergio PIAZZOLLA ASL della Provincia di Bergamo Servizio Prevenzione
DettagliUnità Operativa Medicina del Lavoro - Ospedali Riuniti di Bergamo. Il Mobbing. Dr.ssa Daniela Borleri Dr. Davide Ramenghi
Unità Operativa Medicina del Lavoro - Ospedali Riuniti di Bergamo Il Mobbing Dr.ssa Daniela Borleri Dr. Davide Ramenghi Definizione: Mobbing: Parola derivante dal verbo del vocabolario anglosassone to
DettagliLa cassetta degli attrezzi del RLS: 2- il ruolo del RLS nella sorveglianza sanitaria
La cassetta degli attrezzi del RLS: 2- il ruolo del RLS nella sorveglianza sanitaria Dove la collochiamo nel processo di prevenzione? Valutazione dei rischi Verifica e riprogettazione Pianificazione delle
DettagliAssociazione Erich Fromm Firenze Le patologie da stress lavoro correlato: difficoltà della diagnosi clinico etiologica Firenze 4 aprile 2013
Le patologie stress lavoro correlate: la diagnosi di malattia professionale Associazione Erich Fromm Firenze Le patologie da stress lavoro correlato: difficoltà della diagnosi clinico etiologica Firenze
DettagliIl dovere di sicurezza del datore di lavoro
Il dovere di sicurezza del datore di lavoro Art. 2087 cod. civ. L imprenditore è tenuto ad adottare Criterio tutte le elastico misure e che flessibile secondo della le particolarità del lavoro, l esperienze
DettagliAllegato 1 alla circolare n. 32/2015 FLUSSO DI TRATTAZIONE DELLE DOMANDE DI AGGRAVAMENTO DELLA MALATTIA
Allegato 1 alla circolare n. 32/2015 FLUSSO DI TRATTAZIONE DELLE DOMANDE DI AGGRAVAMENTO DELLA MALATTIA PROFESSIONALE CON VARIAZIONE IN PEIUS DELLE CONDIZIONI FISICHE DEL TECNOPATICO DICHIARATO GUARITO
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008
CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008 Accordo Stato Regioni del 26 gennaio 2006 Modulo A4 Sorveglianza Sanitaria in collaborazione
DettagliSPORTELLI DI ASSISTENZA ED ASCOLTO SUL MOBBING, SUL DISAGIO LAVORATIVO E SULLO STRESS PSICO-SOCIALE NEI LUOGHI DI LAVORO
Prevenzione e contrasto del disagio negli ambienti di lavoro e promozione del benessere organizzativo SPORTELLI DI ASSISTENZA ED ASCOLTO SUL MOBBING, SUL DISAGIO LAVORATIVO E SULLO STRESS PSICO-SOCIALE
DettagliNel mio intevento vi proporrò alcune riflessioni in tema di stress lavoro-correlato
Nel mio intevento vi proporrò alcune riflessioni in tema di stress lavoro-correlato Rapporto con il lavoro Rapporto con i colleghi STRESS MOBBING Accordo europeo dell 8 ottobre 2004 ACCORDO EUROPEO SULLO
DettagliLa tutela della lavoratrice in gravidanza, puerperio ed allattamento
La tutela della lavoratrice in gravidanza, puerperio ed allattamento La valutazione dei rischi L individuazione e la valutazione da parte del Datore di lavoro dei fattori di rischio per la sicurezza e
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato BOCCUZZI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 5680 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato BOCCUZZI Disposizioni per la prevenzione e il contrasto della violenza morale e della persecuzione
DettagliLA MALATTIA PROFESSIONALE
LA MALATTIA PROFESSIONALE La malattia professionale si differenzia dall'infortunio sul lavoro in quanto è dovuta all'azione nociva,lenta,protratta nel tempo e non a una causa violenta traumatica unica.
DettagliNel 35% dei casi è stato riconosciuto il nesso causale con l attività lavorativa.
OGGETTO: 169/CL = La malattia professionale La Relazione 2014 INAIL sulle malattie professionali evidenzia che le denunce, nell anno in questione, sono state il 10,6% in più rispetto al 2013 ed il 33%
DettagliD.Lgs. 81/08 TESTO UNICO PER LA SICUREZZA MEDICO COMPETENTE TITOLI REQUISITI NOMINA MODALITA DI ESERCIZIO OBBLIGHI COMPITI
C P R P D.Lgs. 81/08 TESTO UNICO PER LA SICUREZZA MEDICO COMPETENTE TITOLI REQUISITI NOMINA MODALITA DI ESERCIZIO OBBLIGHI COMPITI Ai sensi dell art. 2, comma 2, lett. h) del D.Lgs. 81/08 (TESTO UNICO
DettagliIL DISAGIO PSICOLOGICO E LE COSTRITTIVITÀ ORGANIZZATIVE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. STRUMENTI DI LAVORO POSSIBILI. RUOLO DEGLI SPISAL
Padova, 15 novembre 2006 IL DISAGIO PSICOLOGICO E LE COSTRITTIVITÀ ORGANIZZATIVE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. STRUMENTI DI LAVORO POSSIBILI. RUOLO DEGLI SPISAL Dr. Marco Renso Coordinatore del progetto regionale
DettagliCONVENZIONE TRA. l Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro,
CONVENZIONE TRA l Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, Direzione regionale per il Friuli Venezia Giulia (di seguito denominato INAIL FVG), codice fiscale 01165400589
DettagliSorveglianza sanitaria
Sorveglianza sanitaria Gli accertamenti sanitari: quando devono essere effettuati chi deve essere sottoposto a tali accertamenti cosa sono e a cosa servono quale medico li effettua Compiti del medico competente
DettagliDalla prevenzione oggettiva alla prevenzione soggettiva. La Comunicazione. e D.Lgs. 81/2008. La comunicazione nel Decreto Legislativo 81/2008
Comunicazione e D.Lgs. 81/2008 Durata: 05 23 La Comunicazione nella D. Lgs. 81/08 dott. Giulio Regosa professionista in comunicazione della salute e sicurezza sul lavoro Dalla prevenzione oggettiva alla
DettagliLa sorveglianza sanitaria: cosa dice la norma, cosa succede nella applicazione concreta.
Dott.ssa T. Vai Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro - ASL Milano La sorveglianza sanitaria: cosa dice la norma, cosa succede nella applicazione concreta. Assemblea Regionale RLS FILCAMS Milano
DettagliINABILITA TEMPORANEA ASSOLUTA
PER GLI ENTI DI PATRONATO 1 INABILITA TEMPORANEA ASSOLUTA ASPETTI DI RILEVANZA MEDICO LEGALE Relatore: Dott.ssa Angela GOGGIAMANI SOVRINTENDENZA MEDICA GENERALE Settore III Infortuni e Malattie Professionali
DettagliStress lavoro-correlato e responsabilità datoriali: orientamenti della giurisprudenza
Stress lavoro-correlato e responsabilità datoriali: orientamenti della giurisprudenza Prof. Avv. Roberta Nunin Università di Trieste Modena, Fondazione Marco Biagi 26 settembre 2013 Un nuovo concetto di
DettagliL ATTIVITA DELL ORGANO DI VIGILANZA NELLA PREVENZIONE DEL RISCHIO DA AGENTI CHIMICI, CANCEROGENI E MUTAGENI
L ATTIVITA DELL ORGANO DI VIGILANZA NELLA PREVENZIONE DEL RISCHIO DA AGENTI CHIMICI, CANCEROGENI E MUTAGENI DOTT. GIANCARLO RICCIARDELLI RESPONSABILE SIML ASL CASERTA Le funzioni di prevenzione e vigilanza
DettagliProfili giuridici e finalità prevenzionali delle certificazioni Inail
Profili giuridici e finalità prevenzionali delle certificazioni Inail Roma, 17 giugno 2015 Avv. Salvatore Pellegrino (Avvocatura Inail) L'assicurato DPR n. 1124/65 (Art. 52) L'assicurato è obbligato a
DettagliAzienda Sanitaria Firenze
Azienda Sanitaria Firenze La qualità della organizzazione come oggetto di accertamento in caso di lesioni gravi o gravissime o omicidio colposo Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione Firenze,
DettagliValutazione e gestione dei rischi collegati allo stress lavoro correlato nella scuola Stress lavoro correlato: aspetti normativi
Valutazione e gestione dei rischi collegati allo stress lavoro correlato nella scuola Stress lavoro correlato: aspetti normativi Dr. Gianni Trevisan Medico del Lavoro ASL 1 In ambito nazionale, il Decreto
DettagliL OPERATORE SOCIALE NELLE COMMISSIONI MEDICO LEGALI PER LA L. 68/99. Dott. Ludovico Carnile Psicologo Clinico Operatore Sociale presso CML Caserta
L OPERATORE SOCIALE NELLE COMMISSIONI MEDICO LEGALI PER LA L. 68/99 Dott. Ludovico Carnile Psicologo Clinico Operatore Sociale presso CML Caserta Legge 12 marzo 1999 n 68 «Norme per il Diritto al lavoro
DettagliProf. Alfredo Cristiano Dirigente Medico II Livello INAIL Frosinone. Accordo INAIL Medici di Famiglia. La certificazione medica
Prof. Alfredo Cristiano Dirigente Medico II Livello INAIL Frosinone Accordo INAIL Medici di Famiglia La certificazione medica ACCORDO DEL 6 SETTEBRE 2007 ACCORDO INAIL E RAPPRESENTANZE SINDACALI DI CATEGORIA
DettagliProvincia di Forlì-Cesena
Provincia di Forlì-Cesena Servizio Progettazione e Manutenzione Fabbricati Ufficio Servizio Prevenzione e Protezione PROGRAMMA DELLA FORMAZIONE ANNUALE Provincia di Forlì-Cesena 2012 sito web: www.provincia.fc.it
DettagliI primi sintomi sono stati avvertiti il (mese / anno) / Notizie sul decorso della malattia
A Denuncia art. 139 T.U. DPR 1124/1965 art- 10 D.Lgs. 38/2000 (DPR 27/4/04) B Referto giudiziario ai sensi art. 365 c.p. C Primo certificato medico di malattia professionale Denuncia Art. 52 T.U. 1 Lavoratore
DettagliCircolare N. 118 del 06 Settembre 2016
Circolare N. 118 del 06 Settembre 2016 Accentramento INAIL per il 2017: domanda entro il prossimo 15 settembre 2016 Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che entro il 15 settembre 2016
Dettaglib) alle attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti;
Articolo 30 - Modelli di organizzazione e di gestione Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente dalla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società
DettagliI livelli essenziali di assistenza (LEA) DPCM 29 novembre 2001
I livelli essenziali di assistenza (LEA) DPCM 29 novembre 2001 DPCM 29 novembre 2001 Emanato ai sensi dell art. 1 del D.Lgs. n. 502/92 Applica un accordo Stato Regioni Art. 1 D.Lgs. n. 502/92 Il Servizio
DettagliSERVIZIO SANITARIO FRIULI VENEZIA GIULIA Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 2 Bassa Friulana-Isontina Centro Regionale Unico Amianto CRUA
SERVIZIO SANITARIO FRIULI VENEZIA GIULIA Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 2 Bassa Friulana-Isontina Centro Regionale Unico Amianto CRUA INFORMAZIONI SU RICONOSCIMENTO BENEFICI PER LA DETERMINAZIONE
DettagliLavoratore. Datore di lavoro. Dirigente. Preposto
Lavoratore persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione,
DettagliSorveglianza sanitaria obbligatoria
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Sorveglianza sanitaria a scuola 5.1a CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI SCOLASTICI E PER DIRETTORI DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI Sorveglianza
DettagliTutela della salute e sicurezza dei lavoratori
DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Corso di aggiornamento per RSPP ASPP RLS e Datori di lavoro autonominati RSPP LE INDAGINI PER INFORTUNI SUL LAVORO METODI
DettagliSTRESS E MOBBING SUL LAVORO
CORSO PER MEDICI Giugno 2015 STRESS E MOBBING SUL LAVORO Corso di formazione specialistica 15 CREDITI ECM Presentazione corso Presentazione corso Le organizzazioni, si trovano oggi ad affrontare un'ampia
DettagliRischi psicosociali in italia ed in Europa: quali percorsi per la tutela dei lavoratori? Roma, 31 marzo Il mobbing: aspetti clinici e sociali
Rischi psicosociali in italia ed in Europa: quali percorsi per la tutela dei lavoratori? Roma, 31 marzo 2015 Il mobbing: aspetti clinici e sociali Prof. Edoardo Monaco Cattedra di Medicina del Lavoro Dipartimento
DettagliAGE.AGEDRLIG.REGISTRO UFFICIALE I
AGE.AGEDRLIG.REGISTRO UFFICIALE.0022402.02-08-2016-I Direzione Regionale della Liguria CONVENZIONE IN MATERIA DI TIROCINIO CURRICULARE NELLE MATERIE ECONOMICO-FINANZIARIA E TRIBUTARIA tra Agenzia delle
DettagliLa procedura per la rilevazione degli infortuni e quasi infortuni
UN PROGETTO PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEL SETTORE SOCIO SANITARIO La procedura per la rilevazione degli infortuni e quasi infortuni C. Esposito, B. Principe, G. Tamigio CONsulenza Tecnica Accertamento
DettagliL ATTIVITÀ DEL MEDICO COMPETENTE ALLA LUCE DEL D.LGS.81/08 TESTO UNICO IN E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
L ATTIVITÀ DEL MEDICO COMPETENTE ALLA LUCE DEL D.LGS.81/08 TESTO UNICO IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO AMBITI OPERATIVI Art.25 del D.Lgs.81/08 COLLABORAZIONE E
DettagliDecreto Legislativo n. 38 del 23 febbraio 2000, art. 13 Danno biologico ;
DIREZIONE CENTRALE SERVIZI ISTITUZIONALI Ex IPSEMA INAIL Ai direttori compartimentali ex Ipsema loro sedi Oggetto:Linee guida riguardanti l aumento in via straordinaria dell indennità per indennizzo del
DettagliLavorare serenamente: prospettive per il futuro 6 novembre 2012
Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) http://www.unifi.it/rls rls@unifi.it Lavorare serenamente: prospettive per il futuro 6 novembre 2012 Baldi Andrea Barbetti Furio Bortolotti Paola Busi
DettagliSTRESS LAVORO-CORRELATO 5 MODULO TECNICI E AMMINISTRATIVI
STRESS LAVORO-CORRELATO 5 MODULO TECNICI E AMMINISTRATIVI 1 Realizzata da: Dott. Ing. Maria Josè Mereu In collaborazione con la Prof.ssa Isabella Carta Richiesta da: I.I.S. «L. Einaudi» Senorbì (CA) In
DettagliSTRESS LAVORATIVO E MOBBING
STRESS LAVORATIVO E MOBBING L ESPERIENZA DELLA MEDICINA DEL LAVORO E PREVENTIVA DELL A.O. DI VARESE Dott.ssa Lisa Cimmino Psicologa-Psicoterapeuta Medicina del Lavoro e Preventiva AO Ospedale di Circolo-Fondazione
DettagliIL ricorso al giudizio di idoneità dal punto di vista di un medico competente
IL ricorso al giudizio di idoneità dal punto di vista di un medico competente Giovanni Guglielmi Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana U.O Medicina Preventiva del Lavoro (Dir.: Prof. Alfonso Cristaudo)
DettagliL esperienza di una Unità Opera2va di Medicina del Lavoro Ospedaliera della Regione Lombardia
L esperienza di una Unità Opera2va di Medicina del Lavoro Ospedaliera della Regione Lombardia Dr. Raffaele Latocca Centro per la Valutazione ed il Controllo dello Stress Lavora2vo - ASST-Monza, PO Monza
DettagliLE SOCIETA SCIENTIFICHE: PROBLEMATICHE E OPPORTUNITA
Venerdì 18 marzo 2016 L Aquila LE SOCIETA SCIENTIFICHE: TSRM Dr. Leonardo Capaccioli Componente Comitato Centrale Federazione Nazionale CP TSRM PREMESSE Visto l'art. 16 ter del decreto legislativo 30 dicembre
DettagliDott. Paolo Barbina. Infortuni sul lavoro: segnalazione e comunicazione al pz. PALMANOVA 25 maggio 2016 MONFALCONE 8 giugno 2015
Dott. Paolo Barbina Infortuni sul lavoro: segnalazione e comunicazione al pz. PALMANOVA 25 maggio 2016 MONFALCONE 8 giugno 2015 INFORTUNIO SUL LAVORO Un infortunio sul lavoro è un evento dovuto ad una
DettagliAzione Pegaso 2015. Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza
Sorveglianza sanitaria a scuola Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza SORVEGLIANZA SANITARIA DS e sorveglianza sanitaria 1 2 3 4 5 6 7 8 Individua i rischi che comportano
DettagliCorso di Formazione per Operatore Paralimpico. L attività del Centro Protesi INAIL
Corso di Formazione per Operatore Paralimpico L attività del Centro Protesi INAIL Simona Amadesi Responsabile Area Comunicazione Istituzionale Terni, Centro per l Autonomia Umbro 25 febbraio 2014 1 1.CONTESTO
DettagliLA TUTELA PREVIDENZIALE DELLA MALATTIA. I DIVERSI AMBITI DI INTERVENTO: L INPS E L INAIL. Giornate Etnee di Medicina del Lavoro I FONDAMENTI GIURIDICI
Giornate Etnee di Medicina del Lavoro LA TUTELA PREVIDENZIALE DELLA MALATTIA. I DIVERSI AMBITI DI INTERVENTO: L INPS E L INAIL Edizione 2010 II giornata Catania 25 Settembre 2010 IL RISCHIO TUTELATO: l
DettagliObiettivi e strumenti dell azione regionale per la promozione del benessere negli ambienti di vita e di lavoro
Workshop Stress lavoro-correlato: stato dell arte e prospettive Obiettivi e strumenti dell azione regionale per la promozione del benessere negli ambienti di vita e di lavoro Introduzione a cura di Maria
DettagliDipartimento di LETTERE LINGUE ARTI ITALIANISTICA E CULTURE COMPARATE CONVENZIONE DI TIROCINIO
Dipartimento di LETTERE LINGUE ARTI ITALIANISTICA E CULTURE COMPARATE CONVENZIONE DI TIROCINIO (AI SENSI DELL ART. 1, Legge Regionale del 05/08/2013, N. 23) TRA Il Dipartimento Lettere Lingue Arti. Italianistica
DettagliREGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE NORME RELATIVE AL DIVIETO DI FUMO
Istituto Professionale Industria e Artigianato Giovanni Giorgi - Verona REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE NORME RELATIVE AL DIVIETO DI FUMO Art. 1 - Premessa Art. 32 della Costituzione "La Repubblica
DettagliDirezione Centrale Pensioni. Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e
Direzione Centrale Pensioni Roma, 3 Aprile 2009 Circolare n. 49 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami professionali Al Coordinatore
DettagliPERCORSO FORMATIVO DESTINATO A RESPONSABILI E ADDETTI DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE RSPP/ASPP RISCHI DI NATURA PSICOSOCIALE
PERCORSO FORMATIVO DESTINATO A RESPONSABILI E ADDETTI DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE RSPP/ASPP RISCHI DI NATURA PSICOSOCIALE Salute come stato di benessere psico-sociale Benessere organizzativo
Dettagli4.1.2 Gli infortuni sul lavoro
4.1.1 L attività di vigilanza e controllo Nel 2014 sono stati realizzati complessivamente 1969 controlli (audit, analisi documentale, ispezione). Le 1969 verifiche hanno sortito il controllo effettivo
DettagliCODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA
Città di Ozieri Provincia di Sassari PIANO AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2013-2015 Ex art. 48 D.Lgs. n. 198/2006 CODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA Allegato alla deliberazione della Giunta Comunale
DettagliIL MEDICO COMPETENTE AZIENDALE
Seminario di approfondimento per RLS FIOM CGIL Brescia, 28 novembre 2014 A cura del Servizio Ambiente e Sicurezza della FIOM-CGIL di Brescia LA TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI IL
Dettagli06/10/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n. 2. Regione Lazio
Regione Lazio DIREZIONE AFF. ISTITUZIONALI, PERSONALE E SIST. INFORMATIVI Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 30 settembre 2016, n. G11071 Approvazione dello schema di convenzione per Enti Pubblici
DettagliLA FIGURA DEL RAPPRESENTANTE DELLA SICUREZZA E LA COMUNICAZIONE ALL INAIL
LA FIGURA DEL RAPPRESENTANTE DELLA SICUREZZA E LA COMUNICAZIONE ALL INAIL Sede di Treviso Dott. Antonio Salvati Gli attori della prevenzione Il modello di sicurezza in forma partecipativa del D Lgs n.
DettagliCONVENZIONE TIROCINI DI FORMAZIONE E ORIENTAMENTO
Assessorato alle Attività Produttive, al Lavoro e al Litorale di Roma Capitale CONVENZIONE TIROCINI DI FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA Roma Capitale, Assessorato alle Attività Produttive, al Lavoro e al
DettagliELENCHI DELLE MALATTIE DI PROBABILE ORIGINE LAVORATIVA Manuale per l uso del D.M. 27 aprile 2004
ELENCHI DELLE MALATTIE DI PROBABILE ORIGINE LAVORATIVA Manuale per l uso del D.M. 27 aprile 2004 ELENCHI DELLE MALATTIE DI PROBABILE ORIGINE LAVORATIVA Manuale per l uso del D.M. 27 aprile 2004 A CURA
DettagliINCONTRO SPISAL - MEDICI COMPETENTI Vicenza, 11 marzo 2014
INCONTRO SPISAL - MEDICI COMPETENTI Vicenza, 11 marzo 2014 Contenuti e modalità di trasmissione delle informazioni relative ai dati aggregati sanitari e di rischio dei lavoratori, ai sensi dell'articolo
DettagliDECRETA Articolo 1 (Definizioni) Ai fini del presente decreto si intende per:
VISTO l articolo 1, commi da 1180 a 1185 della legge 27 dicembre 2006, n.296 Legge Finanziaria 2007 ; VISTO l articolo 17, comma 3 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276; VISTO il decreto legislativo
DettagliDecreto 81/2008 BENESSERE ORGANIZZATIVO
Decreto 81/2008 BENESSERE ORGANIZZATIVO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi
DettagliRISCHIO DA STRESS LAVORO CORRELATO
1 RISCHIO DA STRESS LAVORO CORRELATO Formazione sicurezza sul lavoro D.Lgs.81/08 s.m.i. STRESS LAVORO-CORRELATO Reazione avversa ad eccessive pressioni o ad altro tipo di richieste. 2 STRESS LAVORO-CORRELATO
DettagliD. LGS 81/2008. Sorveglianza sanitaria
D. LGS 81/2008 LA PREVENZIONE SANITARIA IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE Sorveglianza sanitaria Nelle aziende ove i fattori di rischio lo richiedano, viene nominato il cosiddetto medico competente che effettua
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Confindustria
PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E Confindustria Progetti di impiego dei beni confiscati alla criminalità organizzata,
DettagliCERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE
Mod. 5 SS CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE PRIMO CONTINUATIVO DEFINITIVO RIAMMISSIONE IN TEMPORANEA Cognome Nome Sesso MF Nato a (Comune) Residente a (Comune) CAP Nazionalità Codice ISTAT
DettagliMALATTIE PROFESSIONALI L ESPERIENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA ASL DELLA LOMBARDIA. Denunce Referti. Servizio PSAL della ASL è il destinatario di:
MALATTIE PROFESSIONALI L ESPERIENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA SISTEMA MAL.PROF DAL 2 AD OGGI 24 OTTOBRE 26 - FIRENZE Servizio PSAL della è il destinatario di: Denunce Referti OCCUPATI PATRONATI COMPETENTI
Dettagliproposta di legge n. 471
REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 471 a iniziativa del Consigliere Ciriaci presentata in data 2 febbraio 2015 NORME PER LA PREVENZIONE, DIAGNOSI E CURA DELL ANORESSIA, DELLA BULIMIA
Dettagli