La città murata Città murata

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2 2.2.3 Città murata La terza immagine del territorio di San Donato, città murata, è legata alle relazioni e alle connessioni della città con l esterno, con particolare riferimento alla regione urbana milanese, e alle relazioni e alle connessioni interne, tra le sue parti. Un ruolo primario, nella definizione di questa immagine, è svolto dalle infrastrutture. San Donato, oggi, è una città circondata da strade e attraversata da ferrovie. Questa straordinaria dotazione infrastrutturale determina una condizione di eccellenza, se osservata dal punto di vista dell accessibilità e delle relazioni con l esterno, oppure una condizione problematica se osservata dal punto di vista delle relazioni e delle connessioni e dell abitabilità di alcune aree della città. Alla luce dei nuovi progetti di mobilità previsti nella regione metropolitana milanese (il prolungamento della Paullese verso Milano, la discussa realizzazione di una nuova tangenziale Est), il ruolo di San Donato nella rete infrastrutturale di scala vasta e il rapporto della città con i manufatti viabilistici che insistono sul territorio comunale devono essere ripensati, al fine di cogliere le potenziali opportunità e di minimizzare, per quanto possibile, le problematicità. Le infrastrutture possono dunque essere metaforicamente interpretate, nella loro fisicità, come mura. L immagine della città murata è volutamente carica di suggestioni: le mura proteggono, difendono, tutelano i caratteri interni di un sistema reso riconoscibile e ben identificabile ma, allo stesso tempo, possono limitare o impedire il confronto con l esterno, bloccare lo sviluppo e la crescita (anche quando essa sia ritenuta utile), vincolare i movimenti in entrata e uscita, appesantire i flussi di scambio. Le mura, però, possono essere anche di natura immateriale: limiti amministrativi, confini di governo, fasce di rispetto, vincoli sovralocali. Barriere invisibili che definiscono ambiti non fruibili o a fruizione limitata e condizionata. A ciò, poi, si aggiungono quei limiti impercettibili costruiti dalle pratiche e dai modi di vivere il territorio adottati nel tempo dagli abitanti e trasformati in abitudini, che definiscono, ad esempio, luoghi nei quali (secondo il sentire comune) è meglio non andare in determinate ore del giorno o non andare del tutto, perché ritenuti poco sicuri o poco salubri; oppure luoghi che vengono identificati con particolari gruppi di popolazione e che diventano spazi esclusivi ; ancora, luoghi che risultano impermeabili alle pratiche, che vengono esclusi dalle mappe della socialità, rimanendo inutilizzati e privi di senso collettivo. Il progetto del futuro di San Donato non può prescindere anche da una riflessione sul ruolo e sulle potenzialità di questi differenti spazi e delle mura che li contengono. Ambiente e città murata La straordinaria dotazione di infrastrutture, a San Donato, pone in evidenza i problemi di carattere ambientale ad esse correlati, con particolare riferimento alle diverse forme di inquinamento (atmosferico, acustico, e così via). Il progetto della città si deve confrontare con l impiego di dispositivi (fasce di protezione, barriere fonoassorbenti, muri vegetali, coperture ) finalizzati a moderarne l impatto. Tali dispositivi possono divenire materiali del progetto e possono contribuire, a seconda delle loro forme di impiego e di aggregazione, a costruire nuovi paesaggi urbani. Infrastrutture e città murata I manufatti infrastrutturali, a San Donato, hanno un ruolo rilevante nella costruzione degli spazi della città. In alcuni casi (lo scatolone della ferrovia, ad esempio) si tratta di veri e propri corpi estranei che, pur nella loro necessità, devono essere oggetto di una riflessione progettuale finalizzata a migliorarne, per quanto possibile, l integrazione con il tessuto urbano. Allo stesso tempo, però, le infrastrutture e gli spazi al loro intorno possono aiutare a dare senso a margini, confini e limiti oggi privi di identità. Ad esempio: il margine sud della città può essere progettato attribuendo alla nuova strada già prevista nel disegno del Piano Regolatore oggi vigente il ruolo di accesso a San Donato dalla Paullese e di connessione tra le parti del futuro parco posto tra San Donato e San Giuliano. Si tratta di un esigenza resa necessaria da un protocollo d intesa sottoscritto da ANAS e Comune per la chiusura dell attraversamento a raso di via Gela e via Moro. Abitabilità e città murata - La straordinaria presenza di infrastrutture garantisce potenzialmente alla città collegamenti efficienti e facilità di relazione con il resto della regione metropolitana milanese. A ciò non sembra corrispondere, in realtà, una facilità di spostamenti e di relazioni sia all esterno che all interno della città. Tale La città murata 43

3 condizione, paradossalmente, rischia di annullare i vantaggi derivanti dalla peculiare dotazione infrastrutturale. Per chi abita in certe zone della città, può risultare più oneroso, in termini di tempo e di energie, raggiungere il capolinea della M3, piuttosto che il viaggio vero e proprio verso Milano. Si impone, dunque, una riflessione sulle modalità di trasporto interne alla città e sulla viabilità di scala locale e una verifica dell organizzazione dei punti di accessibilità, dei nodi di scambio, delle interazioni tra le differenti gerarchie infrastrutturali. Alle infrastrutture sono spesso legati spazi non vivibili per condizioni oggettive (perché recintati o comunque inaccessibili, il caso esemplare è la terra di nessuno rappresentata dal capolinea della M3) o esclusi dalle pratiche degli abitanti, perché ritenuti poco sicuri o poco salubri (sottopassaggi, spazi interstiziali tra le infrastrutture e il tessuto urbano, ecc.) o semplicemente difficili da utilizzare. Questi luoghi fanno parte della città e saranno pertanto oggetto di una riflessione progettuale che coinvolga tutti i soggetti interessati e che li integri nel paesaggio urbano di San Donato. Altri luoghi, invece, hanno cambiato il proprio significato e il proprio ruolo all interno della città e, sia che vengano interpretati come risorsa o come problema, rappresentano una risposta a una domanda implicita di spazi dell aggregazione con la quale il progetto del futuro della città deve confrontarsi. La città murata Immagine e forma della città e città murata - Le grandi infrastrutture definiscono in modo molto netto la forma di San Donato e consentono una molteplicità di punti di osservazione della città dall esterno (la percezione di San Donato cambia a seconda che ci si muova in auto lungo l autostrada, in treno lungo la ferrovia, o in aereo lungo il corridoio di discesa verso Linate). Allo stesso tempo, le infrastrutture istituiscono dei punti di osservazione dall interno, soprattutto quando si connettono alle reti locali, istituendo delle vere e proprie porte della città (il capolinea della MM3, le uscite delle grandi infrastrutture viabilistiche). Una riflessione progettuale sulle modalità di percezione di San Donato può rivelarsi utile alla costruzione dell immagine futura della città. (Il focus group dedicato alla immagine città murata si è tenuto lunedì 22 novembre 2004) 44

4 Fonte: Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale( 2003) Sistema delle infrastrutture esistenti (continue) e di progetto (tratteggiate) nell area milanese

5 La città murata

6 Veicoli in entrata tra le 8 e le 9 e schema interpretativo dei flussi di traffico Fonte: Aggiornamento PGTU. Polinomia - Comune di San Donato Milanese

7 Offerta di sosta per zona e veicoli presenti tra le 10,30 e le 11,30 Fonte: Aggiornamento PGTU. Polinomia - Comune di San Donato Milanese 2003

8 Città murata: le infrastrutture a contorno della città di San Donato e la maglia interna

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