FASI DELL APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE IN D. KOLB

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1 L APPRENDIMENTO NELL ADULTO APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE PROF. BARBARA DE CANALE

2 Indice 1 FASI DELL APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE IN D. KOLB STILI DI APPRENDIMENTO L APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE IN P. JARVIS di 7

3 1 Fasi dell apprendimento in D. Kolb Con questa lezione, analizzeremo il modello dell apprendimento nell adulto, soffermandoci sul pensiero di due Autori: David Kolb e Peter Jarvis. Secondo Kolb, il modello della formazione consta di quattro fasi distinte, caratterizzata ciascuna da un particolare stile di apprendimento e da un insieme di attività didattiche che ne supportano i differenti aspetti. La prima fase è quella dell Esperienza concreta: in essa ha luogo un coinvolgimento diretto e personale del discente nelle esperienze. In questa fase sono enfatizzati i sentimenti piuttosto che i pensieri, l unicità e la complessità della realtà presente piuttosto che le teorie e le generalizzazioni, un approccio intuitivo ed artistico ai problemi. Seconda fase è quella della Osservazione riflessiva: in essa, per il tramite dell osservazione e della descrizione imparziale, è privilegiata la comprensione del significato delle idee e delle situazioni. In questa fase, è dato rilievo alla comprensione piuttosto che all applicazione, all interesse per la verità o al perché degli eventi piuttosto che alla praticità, alla riflessione piuttosto che all azione. L osservazione può essere condotta sul vissuto personale, sul comportamento, proprio ed altrui o sulla dinamica interpersonale scaturita dall esperienza concreta. Questa fase rappresenta la prima tappa ai fini dell acquisizione della consapevolezza e della trasformazione di percezioni, valori, atteggiamenti e convinzioni personali. La terza fase è detta Concettualizzazione astratta: ampio rilievo è dato alla logica, alle idee e ai concetti. Si fa ricorso al pensiero piuttosto che al sentimento, all elaborazione di teorie generali piuttosto che alla comprensione intuitiva, all approccio scientifico piuttosto che artistico ai problemi. Tale momento dell apprendimento è influenzato dai paradigmi interpretativi posseduti da ciascun soggetto e formati da assunti, valori ed esperienze vissute. Vengono formulate ipotesi, sono elaborate teorie il cui fine è astrarre concetti utili alla generalizzazione e alla spiegazione delle riflessioni prodotte durante l osservazione riflessiva. Ultima fase è quella della Sperimentazione attiva: l obiettivo qui è il cambiamento di situazioni e di persone. Sono enfatizzate le applicazioni pratiche piuttosto che la riflessione, l interesse pragmatico 3 di 7

4 verso ciò che funziona piuttosto che verso ciò che è vero in assoluto, il fare piuttosto che l osservare. L apprendimento assume, in questa fase, una forma attiva in quanto ha luogo la sperimentazione o il cambiamento di alcune situazioni. Secondo Kolb ed il suo collaboratore Fry, il ciclo dell apprendimento può avere inizio da uno qualsiasi delle quattro fasi evidenziate e dovrebbe essere considerato una spirale continua. Essi tuttavia fanno notare come di norma il processo di apprendimento abbia inizio con la messa in atto di un azione, alla quale segue il tentativo di comprensione degli effetti del caso particolare, lo sforzo di comprensione del principio generale cui sottostà il caso particolare, ed infine l applicazione del principio in una nuova circostanza. 4 di 7

5 2 Stili di apprendimento Kolb e Fry sostengono che l apprendimento efficace implichi il possesso di quattro diverse capacità, corrispondenti alle quattro fasi: capacità di esperienza concreta, di osservazione riflessiva, di concettualizzazione astratta, di sperimentazione attiva. Essi sono tuttavia convinti che probabilmente nessun individuo può avvicinarsi all ideale, essendo, ciascuno propenso a sviluppare una forza o un orientamento verso uno dei poli di ogni dimensione. Attraverso la messa a punto di un questionario, i due Autori hanno posizionato gli individui su una linea che corre tra l esperienza concreta e la concettualizzazione astratta e tra la sperimentazione attiva e l osservazione riflessiva. Hanno perciò identificato perciò quattro sili di apprendimento di base. Stile Convergente: è dato dalla combinazione di concettualizzazione astratta e di sperimentazione attiva. Gli individui che posseggono questo stile sono molto capaci nell applicazione pratica delle idee, si focalizzano sul ragionamento ipotetico-deduttivo applicato a specifici problemi, riescono a mantenere distacco emozionale, esibiscono ristretti interessi. Stile Divergente: è dato dalla combinazione delle capacità di esperienza concreta e di osservazione riflessiva. I soggetti che esibiscono tale stile, possiedono una forte immaginazione, hanno la capacità di produrre idee e di vedere le cose da diverse prospettive, sono interessati alle persone, manifestano ampi interessi culturali Stile Assimilatore: è dato dalla combinazione di concettualizzazione astratta e di osservazione riflessiva. Gli individui caratterizzati dal possesso di questo stile, esibiscono una grande capacità di creare modelli teorici, si distinguono nel ragionamento induttivo, sono interessato più ai concetti astratti che alle persone Stile Accomodatore: dato dalla combinazione di esperienza concreta e sperimentazione attiva. Il punto di forza dei soggetti che possiedono questo stile risiede nel fare le cose ; essi sono propensi a correre dei rischi, rendono bene quando bisogna reagire a circostanze immediate, risolvono i problemi in maniera intuitiva. 5 di 7

6 3 L apprendimento in P. Jarvis Peter Jarvis è del parere che ogni forma di apprendimento inizi sempre con l esperienza e sia un impresa individuale che contraddistingue ogni persona, rendendola unica in ragione del rapporto tra la biografia di ciascuno e la sua esperienza. P. Jarvis parla anche di un paradosso dell apprendimento in quanto questo processo è rappresentato dalla mediazione che la persona opera tra le proprie esigenze di sviluppo e le limitazioni del contesto sociale che la circonda. L apprendimento secondo l Autore è inevitabilmente permanente (lifelong) poiché rappresenta un fenomeno esistenziale la cui durata coincide con quella della vita cosciente e consapevole; è una parte intrinseca dell esistenza, una combinazione di processi tale per cui la persona nella sua totalità (caratteristiche fisiche, biologiche, genetiche, nonché conoscenze, abilità, attitudini, valori ed emozioni) sperimenta situazioni sociali e ne elabora il contenuto cognitivamente, emotivamente, praticamente o attraverso una combinazione di modalità, per poi integrarlo nella propria biografia. Il processo di apprendimento ha inizio, secondo Jarvis, nel momento in cui si verifica una situazione all interno della quale i comportamenti soliti e familiari non sono più efficaci. Si crea allora un interruzione tra le situazioni note che richiedono comportamenti abituali, e le situazioni nuove che impongono il ricorso a nuovi comportamenti. Il modello di apprendimento di Jarvis prende in considerazione nove percorsi esplorabili partendo dall esperienza in situazione e raggruppabili in tre tipologie: 1. non apprendimento: ne fanno parte la presunzione, la non considerazione, il rifiuto, tutti comportamenti dei soggetti adulti che possono impedire l apprendimento; 2. apprendimento non riflessivo: rappresentato da apprendimento preconscio, apprendimento di abilità, memorizzazione; 3. apprendimento riflessivo: tra cui rientrano la speculazione, l apprendimento riflessivo di abilità, l apprendimento sperimentale. Esso rappresenta la forma massima di apprendimento poiché implica la riflessione che modifica l esperienza e i comportamenti e perciò induce l individuo a cambiare. L apprendimento è per Jarvis un fenomeno individuale, esistenziale ed. Anche in presenza di esperienze e fenomeni analoghi, è sempre diverso da individuo ad individuo e condizionato dal contesto sociale all interno del quale ognuno è inserito, vive ed agisce. 6 di 7

7 Ciascun individuo è portatore di una propria cultura che condivide nell interazione con gli altri, interiorizzando cose nuove ed esternalizzando parti di sé. Quando il soggetto pensa di aver trovato una modalità di adattamento ad una situazione nuova, è pronto a praticarla in un contesto sociale. Se la modalità non è respinta dall ambiente circostante, allora si suppone che sia socialmente accettabile e con il tempo viene acquisita e generalizzata fino al momento in cui interviene un altra situazione nuova una nuova interruzione che richiede un nuovo adattamento. Se invece la modalità adottata non è condivisa dall ambiente, il soggetto procederà con tentativi successivi fino a quando non riceverà segnali positivi. P. Jarvis è del parere che un educatore possa adottare tre diverse tipologie di approccio: - Approccio didattico: consiste nell esposizione delle idee che il discente dovrà apprendere; - Approccio socratico: attraverso domande provocatorie, l educatore conduce il discente a pervenire alla conclusione della sua indagine. - Approccio facilitante: risiede nella creazione delle condizioni ideali per il verificarsi dell apprendimento, senza la pretesa di controllarne gli esiti. Quale che sia l approccio adottato, un educatore degli adulti, oltre a possedere un bagaglio di conoscenze ed esperienze rilevante, deve anche possedere una buona conoscenza dei processi educativi, una spiccata attitudine all insegnamento e buone capacità relazionali, in maniera tale da creare un ambiente che favorisca l apprendimento da parte del discente adulto. 7 di 7

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