BIOLOGIA Parte Prima

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1 BIOLOGIA Parte Prima

2 Introduzione alla biologia forense: definizione e finalità Attività analitica di laboratorio condotta, secondo precise linee guida internazionali, su tracce di natura biologica repertate sulla scena del crimine e costituenti il corpo del reato e/o le cose ad esso pertinenti (art. 253 c.p.p.);

3 Indagine biologica L indagine di tipo biologico ha assunto negli ultimi decenni un ruolo di primaria importanza con la scoperta dei polimorfismi del DNA. Dalla comparazione dei polimorfismi genici del DNA è possibile identificare una persona con margini di errore infinitamente piccoli dal momento che non esistono due persone geneticamente identiche, fatta eccezione per i gemelli omozigoti. La deperibilità rappresenta il limite principale dell utilizzo del DNA per scopi forensi.

4 Introduzione alla biologia forense: definizione e finalità Domande che l Autorità Giudiziaria e gli investigatori tradizionali pongono al biologo forense: Ci sono tracce biologiche sulla scena del crimine e/o sui reperti da essa acquisiti? Sopralluogo, ispezione reperti, test chimici presuntivi/confermativi, impiego luci a lunghezza d onda variabile Di che natura biologica sono le tracce osservate? Test presuntivi/confermativi In che posizione si trovano le tracce biologiche nel contesto della scena del crimine o sul reperto? analisi scena del crimine, BPA Da quanto tempo le tracce si trovano ove sono state osservate? CHI ha lasciato quelle tracce? Tipizzazione di un profilo di DNA

5 ANALISI BIOLOGICO-FORENSE SI SVILUPPA ATTRAVERSO LA VERIFICA DELLA EFFETTIVA NATURA BIOLOGICA DI UNA TRACCIA PERMETTE L IDENTIFICAZIONE PERSONALE TRAMITE ANALISI DNA ANALISI MARCATORI SPECIFICI DEI TESSUTI E DEI FLUIDI BIOLOGICI ANALISI VARIABILITÀ GENETICA FRA INDIVIDUI

6 Casi criminali: tracce relative al binomio indagato - vittima Ambiti applicativi della biologia forense Test di paternità: paternità controversa Identificazione vittime in disastri di massa Soggetti scomparsi (in Italia recentemente istituito il Commissario strordinario del Governo) per le persone scomparse Identificazioni storiche e studi genealogici

7 Le tracce biologiche La prima fase dell analisi biologico-forense consiste nella ricerca, individuazione e prelievo, mediante opportune dotazioni tecniche, di tracce di natura biologica COSA SI RINVIENE SULLA SCENA DEL CRIMINE formazioni pilifere sangue liquido seminale saliva frammenti ossei e denti urina e feci e sudore muco altro TRACCE CHE DANNO MAGGIOR SUCCESSO ANALITICO liquido seminale sangue saliva frammenti ossei e denti formazioni pilifere urina e feci e sudore muco altro

8 Le tracce biologiche

9 Il materiale genetico nelle tracce forensi.in teoria Materiale biologico Contenuto di DNA 1 cellula RIPRODUTTIVA (spermatozoo) 3 milionesimi di grammo 1 cellula SOMATICA 6 milionesimi di grammo

10 Materiale biologico Contenuto di DNA Liquido seminale ng/ml Sangue liquido ng/ml Traccia ematica essiccata ng/cm 2 Saliva liquida ng/ml Tampone orale ng/tampone Tessuti solidi ng/mg Tamponi vaginali post-coitali ng/tampone Formazione pilifera strappata (con radice) ng/radice Formazione pilifera caduta (con radice) 1-10 ng/radice Urina 1-20 ng/ml Ossa Il materiale genetico nelle tracce forensi.in teoria 3-10 ng/ml mg = milligrammo ng = miliardesimo di grammo Da: Lee, H.C., Ladd, C. (2001) Croatian Medical Journal, 42,

11 Il materiale genetico nelle tracce forensi.in pratica Il campione biologico forense è, in genere, qualitativamente e quantitativamente non ottimale: Meno di 1 miliardesimo di grammo di DNA, degradato ( non amplificabile) distribuito su substrati di vario tipo Presenza di sostanze chimiche, esogene o endogene, che inibiscono la lavorazione o che, comunque, alterano l integrità strutturale del campione La principale differenza tra biologia forense e biologia/medico sperimentale o clinica è che in biologia forense i campioni di partenza da analizzare sono in condizioni spesso molto critiche, sia in termini qualitativi che quantitativi.

12 Introduzione alla biologia forense: definizione e finalità Le problematiche delle tracce biologiche ESTREMA DEGRADAZIONE DEL CAMPIONE (DNA degradato) QUANTITÀ RIDOTTA DI MOLECOLE DI DNA PRESENZA DI INIBITORI

13 Le problematiche delle tracce biologiche: la degradazione Fattori chimico-fisici: umidità, temperatura, ph, esposizione a onde elettromagnetiche (raggi solari), attività catalitica non biologica dei minerali argillosi (reazioni idrolitiche ed ossidoriduttive), specie chimiche esogene che alterano il materiale biologico. Fattori biologici: attività catalitica di enzimi di cellule proliferanti (microbiche ed eucariotiche), di cellule non proliferanti (spore microbiche e cisti protozoiche), che fuoriusciti da cellule in sfaldamento vanno a degradare le molecole di DNA.

14 IL DNA MITOCONDRIALE Il nucleo cellulare non è l unica struttura da cui può essere estratto acido nucleico: anche in un altro compartimento, noto come mitocondrio, è contenuta parte del materiale genetico rinvenibile all interno di una cellula. Questa porzione di genoma, nota come DNA mitocondriale, può essere facilmente riprodotta in quantità sufficiente per poter effettuare una tipizzazione. Si ricorre a questa tecnica quando si è in presenza di reperti vecchi o particolarmente deteriorati.

15 Le Investigazioni Scientifiche sulla scena del crimine ovvero: da dove originano le tracce?

16 Le Investigazioni Scientifiche sulla scena del crimine Attività di sopralluogo, rilievi tecnici e repertamento condotti da squadre specializzate composte da personale competente in tutti i settori delle investigazioni scientifiche ed afferente alle varie specializzazioni forensi a supporto (e non in sostituzione!) degli investigatori tradizionali finalizzata alla: 1. Ricerca, rilevazione e raccolta di tracce potenzialmente utili alle successive analisi di laboratorio; 2. Analisi della scena del crimine per fornire elementi utili alla definizione della dinamica delle azioni sulla scena del crimine.

17 Le Investigazioni Scientifiche sulla scena del crimine Le attività di sopralluogo e repertamento sulla scena del crimine costituiscono il primo passo dell analisi tecnico scientifica forense, e l operatore di PG chiamato ad intervenire in tale situazione deve: 1. conoscere con precisione i RIFERIMENTI NORMATIVI e PROCEDURALI che li disciplinano ( ISO 17020) 2. conoscere le tecniche adeguate ed i comportamenti da adottare in funzione del tipo di materiale da repertare (LINEAMENTI OPERATIVI) 3. avere la disponibilità di idonei materiali da impiegare (DOTAZIONI DI INTERVENTO).

18 NON ISOLAMENTO DELLA SCENA CRIMINIS In particolare, per le tracce biologiche; prima CONTAMINAZIONE DA PARTE DEGLI OPERATORI STESSI MANCANZA DI PROTEZIONI INDIVIDUALI

19 Adesso.

20 Adesso, si seguono LINEE GUIDA OPERATIVE (IN PARTICOLARE) Primo intervento sulla scena criminis Emergenze sanitarie, sicurezza operatori, osservazione dello stato dei luoghi Valutazione preliminare della scena Walk- Through Attività sulla scena del crimine Composizione del team, controllo contaminazione, raccolta e confezionamento campioni Debriefing Compilazione atti, controllo attività

21 e si utilizzano per il repertamento LE DOTAZIONI DI INTERVENTO Dispositivi di protezione individuale Buste monouso ALTA SICUREZZA Buste sterili per tracce biologiche Strumentazioni varie Contenitori in plastica sterili

22 LA RICERCA DELLE TRACCE Le tracce biologiche possono essere rilevate sia tramite METODI FISICI (lampade a lunghezza d onda variabile come il CrimeScope o lo SceneScope) che tramite METODI CHIMICI (tests chimici, reagenti), in dipendenza della loro tipologia e dalla condizione in cui si presentano.

23 LE SORGENTI LUMINOSE NELL UV E NEL VISIBILE ED I TEST PRESUNTIVI/CONFERMATIVI

24 IL TEST DEL LUMINOL

25 LA RILEVAZIONE DELLE TRACCE BIOLOGICHE Tutti i fluidi biologici possono essere rilevati mediante opportune lunghezze d onda ultraviolette che eccitano le specie chimiche fluorescenti presenti, determinando una emissione per fluorescenza. Saliva Secreto vaginale 430 nm Liquido seminale 455 nm 455 nm

26 Il repertamento: test presuntivi/confermativi TEST NEGATIVO TEST PRESUNTIVO PER IL SANGUE: COMBUR TEST TEST POSITIVO TEST POSITIVO (sangue umano) TEST CONFERMATIVO PER IL SANGUE: HEXAGON OBTI (Occult Blood Test Immunological) TEST NEGATIVO (sangue NON umano o assenza di sangue)

27 Il repertamento: test presuntivi/confermativi TEST CONFERMATIVO PER LA SALIVA Test per la rilevazione della a- amilasi umana: il test immunocromatografico a flusso orizzontale RSID TM -SALIVA TEST CONFERMATIVO PER IL LIQUIDO SEMINALE Test per la rilevazione del PSA umano: il test immunocromatografico a flusso orizzontale PSA-Check 1 TEST POSITIVO TEST NEGATIVO

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