(Strategic Traffic Law Enforcement)
|
|
- Beata Corsini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ROSEE Road Safety Policies and Measures in South East European Regions Corso sull applicazione delle normative sul traffico (Strategic Traffic Law Enforcement) 21 marzo 2014 Università degli Studi di Brescia Dott Guido Piccoli Direttore A LOTscarl Dott. Guido Piccoli Direttore A.L.O.T. s.c.a r.l. Agenzia della Lombardia Orientale per i Trasposti e la Logistica
2 ALOT Strumento delle Province Obiettivi strategici Promuovere l utilizzo delle infrastrutture di trasporto intermodale Contribuire allo sviluppo di nuove infrastrutture e servizi di trasporto Attuare forme efficaci di programmazione e pianificazione della dll logistica sul territorio, dialogando d con gli operatori; Creazione di una base di conoscenza del trasporto merci e dell offerta/domanda di logistica sul territorio; Supportare e diffondere le migliori iniziative di logistica sul territorio, al fine di creare una cultura logistica nel tessuto produttivo locale La mission: Strumento di raccordo tra Pubblico e Privato nello sviluppo di iniziative per il trasporto sostenibile sul territorio Regime di In house Provider (art. 13 del DL 223/2006): Il Capitale Sociale è completamene pubblico; Può svolgere attività solamente a favore dei soci; Non può essere partecipata né direttamente né indirettamente da soci privati; I Soci esercitano un controllo analogo a quello esercitato sui propri uffici e servizi. ma istituzione auto sostenibile economicamente attraverso i progetti locali ed i finanziamenti EU alla ricerca.
3 ALOT: I principali indirizzi Brianza Bergamo Linear city Milano-Verona I potenziali Infrastrutturali Requalification Requalification reallocation of the urban functions Expansion Other logistics platforms and rail terminals existing or planned Intermodal rail terminal Brescia - Bergamo Freight airports Brescia - Bergamo Port of Port of Cremona Mantova-Valdaro Asse Sempione Brescia Area Metropolitana Milanese Lo sviluppo urbano macro provinciale 5
4 ALOT I Progetti Pianificazione delle infrastrutture: Master Plan del Sistema Idroviario Piano di Marketing del Sistema Portuale di Cremona Biz Plan del Terminal Trimodale di Cremona Progetto di riqualificazione dello Scalo ferroviario di Brescia la Piccola Velocità TEN-T Recovery: riqualificazione del sistema Idroviario Nuovi servizi di trasporto; Aggregazione domanda/offerta; marketing: NINA-NET NET - LOG-PAC Transitects (merci) EMPIRIC SEEMARINER (merci) EPTA Taxi Collettivo (persone) Energia e mobilità sostenibile Co2NeuTraAlp ECORailS AlpStore - AlpEnMAT Formazione ed Informatizzazione: ForInLog - Portale TraLoTra Regins InterAge -RIS Infomobilità Sicurezza Stradale: SOL Save our Lives ROSEE Logistica della PA: Sale per la viabilità
5 ROSEE ROad safety in South East European regions Approvato all interno della IV call del Programma SEE Application ID: SEE/D/0097/3.1/X EoI Reference number: SEE/D/0097/3.1/X Priority Axis: Migliorare l accessibilità Area di intervento: Migliorare il coordinamento nella promozione, pianificazione e funzionamento delle reti di trasporto primario e secondario Durata del Progetto: 10 / / 2014 (24 mesi) Budget del progetto: 2,191, totali; 1,863, contribuzione ERDF (85%)
6 Background del Progetto Il progetto ROSEE si costruisce sull esperienza del progetto SOL Save Our Lives il quale ha rinforzato l abilità degli stakeholder di livello locale e regionale nell affrontare i temi della sicurezza stradale e della riduzione degli incidenti stradali e delle morti connesse. Le infrastrutture stradali hanno un importanza cruciale per lo sviluppo economico, politico e sociale dei paesi dello Spazio dell Europa Sud Est. Inoltre la rete stradale costituisce una infrastruttura vitale considerando l opportunità di accesso alle risorse economiche, alle strutture sanitarie e all educazione. I livelli di trasporto e motorizzazione stanno aumentando in tutta l area dell Europa Sud Est (SSE). Il tasso di motorizzazione è aumentato del 8% nell Unione Europea durante il periodo e in molti Paesi compresi nell area SEE questo incremento è particolarmente rilevante. È questo il caso della Slovenia (17%), Ungheria e Slovacchia (23%), Bulgaria (29%), Romania (37%) (Fonte: Eurostat).
7 Le problematiche principali da affrontare Le regioni del Sud Est sono tra le peggiori in Europa in quanto a sicurezza stradale. La riduzione delle morti causate da incidenti id istradali dli ( ) va dal 50% (Slovenia) e 44% (Slovacchia, Italia) ad un minimo del 3% (Romania) quando la media EU si attesta intorno al 43%.
8 Morti sulle strade per milione di abitanti negli stati SEE (2010) ROSEE partners SEE countries ME MD GR RO AL BG UA HR RS BA MK HU IT SI AT SK EU Source: UNECE
9 Obiettivi del Progetto L obiettivo principale del progetto ROSEE è quello di migliorare il coordinamento nella promozione, pianificazione e funzionamento delle reti di trasporto nazionale e regionale. 1) Rinforzare la capacità delle istituzioni di pianificare e far funzionare la rete infrastrutturale dal punto di vista della sicurezza stradale e di contribuire ad incrementare lo stanziamento futuro di fondi per migliorare tale capacità. 2) Contribuire all incremento della sicurezza delle strade e della mobilità e incrementare lostanziamento futuro difondi per larealizzazione diinfrastrutture sicure. 3) Migliorare e aumentare la capacità di produrre interventi efficaci e multi componenti riguardo ai comportamenti degli utenti della strada e di rinforzare la cooperazione transnazionale e il dialogo sulla sicurezza stradale (contribuendo a sviluppare un sapere comune tra professionisti in merito ad approcci efficaci nell influenzare i comportamenti degli utenti della strada).
10 L approccio del progetto ROSEE ha un approccio duale: 1) Sulla Rete Primaria il progetto coinvolgerà gli stakeholder di livello nazionale per sviluppare o rinforzare i meccanismi atti a includere il tema della sicurezza stradale negli standard della pianificazione e del funzionamento della rete e per definire gli obiettivi di sicurezza stradale per la rete primaria in ogni Paese. ) S ll Rt S d i il tt i l à li t k h ld di li ll 2) Sulla Rete Secondaria il progetto coinvolgerà gli stakeholder di livello nazionale, regionale e comunale per delineare e testare modelli di approccio per rinforzare la sicurezza stradale nella pianificazione e nella gestione del funzionamento di tratti chiave di rete secondaria.
11 I Partner del progetto LP ALOT (IT) 9 Partners from SEE 6 Observers
12 Struttura del Progetto in 6 Work Packages (1/3) partner logo
13 Project WP Structure (2/3) Comprendere la situazione legislativa e le politiche in riferimento al coordinamento, alla pianificazione e all esercizio della rete stradale dal punto di vista della sicurezza e la situazione della sicurezza stradale in ciascuno degli stati partner del progetto Migliorare la qualità della rete stradale (Corsi di formazione; RS Audit e gestione della velocità; Proposte di investimenti a basso costo; ) Migliorare il comportamento degli utenti della strada (Questionari e interviste; Corsi di formazione; Corsi sui comportamenti sicuri; Azioni pilota; )
14 Project WP Structure (3/3) Valutare l impatto delle attività principali sul miglioramento complessivo della promozione, pianificazione e esercizio delle reti stradali. I suggerimenti verranno integrati nel report transnazionale e nelle proposte di investimento
15 WP3: Analisi delle politiche e dei dati di sicurezza stradale Costituzione di gruppi di lavoro a livello nazionale, locale e transnazionale Gruppo consultivo di decisori nazionali e/o regionali e altri portatori di interesse al fine di: assicurare che il progetto sia conforme alle politiche nazionali; definire le priorità per la sicurezza stradale a livello nazionale e regionale per le reti primarie e secondarie; discutere gli standard si sicurezza applicabili a livello transnazionale. Sviluppo di Strumenti per l analisi della sicurezza stradale L analisi costituirà la base per la redazione di raccomandazioni sul rafforzamento istituzionale e legislativo 1) strumento per l analisi di politiche e leggi per mappare le priorità per le reti a livello europeo con le politiche nazionali per la sicurezza stradale 2) Database online che permette dei confronti transnazionali negli stati SEE sulle reti primarie e sulle condizioni di sicurezza delle reti secondarie (azioni pilota) 3) Strumento per la valutazione della capacità istituzionale di coordinare la pianificazione, l esercizio e la promozione delle reti primarie e secondarie dal punto di vista della sicurezza
16 WP3: Analisi delle politiche e dei dati di sicurezza stradale Report Nazionali e Transnazionali Sulle informazioni derivanti dall analisi e altre informazioni accessibili sulle performance di sicurezza delle reti Questo tipo di approccio è innovativo e consente un confronto tra Ie condizioni di sicurezza dei diversi stati partecipanti al progetto e costituisce un prezioso database per azioni future Raccomandazioni Sul rafforzamento istituzionale e legislativo per migliorare la capacità complessiva di coordinare, promuovere e operare la rete dal punto di vista della sicurezza Proposte di investimento per la sicurezza stradale All interno delle proposte verrà sottolineato t dove gli investimenti nelle infrastrutture e altre misure saranno in grado di aumentare la sicurezza stradale
17 WP4: Strade sicure e mobilità Sil Sviluppo e erogazione di corsi Per rafforzare la capacità professionale di effettuare interventi efficaci e di migliorare òa qualità della rete stradale e prevenire gli incidenti causati dall eccessiva velocità 1) corsi RSA/RSI 2) corsi di Gestione della velocità Sil Sviluppo di strumenti ti per condurre RSA su sezioni i selezionate di reti primarie e secondarie 1) Software open source per condurre RSA/RSI 2) RSI in pilot areas Proposte di interventi a basso costo Come parte delle azioni pilota al fine di diminuire il traffico e migliorare la sicurezza degli utenti vulnerabili Raccomandazioni per un complessivo miglioramento delle infrastrutture e relative proposte di investimento
18 WP5: Utenti della strada sicuri Questionari conoscitivi 1) Rete primaria: per capire la conoscenza, le opinioni e l autovalutazione del comportamento degli utenti e ricevere suggerimenti in merito al miglioramento della comunicazione in materia di sicurezza 2) Rete secondaria: per conoscere il rapporto degli utenti della strada sulla sicurezza stradale anche in relazione alla scelta modale, percezione della sicurezza (e identificazione di black spot). Web tool Sviluppo e erogazione di corsi Per rafforzare la capacità professionale di approcciare diverse tematiche relative al comportamento degli utenti della strada 1) corsi sui controlli stradali/posti di blocco 2) corsi sugli Utenti vulnerabili (VRU) 3) corsi sul supporto alla sicurezza stradale 4) corsi sulla gestione della sicurezza stradale 5) corsi sulla sicurezza stradale dei lavoratori su strada
19 WP5: Utenti della strada sicuri Azioni pilota Rete primaria e secondaria 14 azioni pilota 4 tematiche chiave: Black spots, velocità, utenti deboli, comunicazione 1) Rete primaria: coinvolgimento degli stakeholder nazionali per sviluppare o rafforzare I meccanismi di inclusione di politiche per la sicurezza stradale come standard nella pianificazione e esercizio delle reti. 2) Rete secondaria: coinvolgimento i degli stakeholder khld nazionali, regionali e municipali ii per progettare e testare un modello di approccio per rafforzare la ricurezza stradale nella pianificazione e esercizio dei principali segmenti di rete. Questo include: identificazione di segmenti pericolosi, definire I principali obiettivi di sicurezza, sviluppare una strategia mult componente che definisca un piano d azione. Raccomandazioni per un modello di approccio complessivo al cordinamento, esercizio e pianificazione delle reti incrementandone la sicurezza. Saranno incluse nelle proposte di investimento
20 La sicurezza degli attraversamenti pedonali sulle strade secondarie Azione pilota di ALOT
21 Localizzazione La Provincia di Brescia partner logo
22 Principali Obiettivi e target Studiare la sicurezza dei pedoni (a causa della loro elevata vulnerabilità) sulle strade secondarie della Provincia di Brescia con particolare attenzione agli attraversamenti pedonali. Obiettivi secondari: Analisi di alcune strade nella provincia di Brescia in termini di sicurezza per I pedoni agli attraversamenti Proposta di misure a basso costo per migliorare l accessibilità e la sicurezza degli attraversamenti pedonali Sviluppo di un manuale per tecnici sulla pianificazione degli attraversamenti pedonali Aumentare la consapevolezza sulla sicurezza stradale attraverso una campagna pubblica Targets Analizzare (attraverso statistiche e mappe) I dati della provincia di Brescia dal 2009; Intervistare almeno 300 studenti; Intervistare almeno 200 cittadini; Effettuare ispezioni di sicurezza in situ; Analizzare buone/cattive pratiche come casi di studio; Produrre 1 manuale per I tecnici sulla pianificazione degi attraversamenti pedonali; Produrre 1000 copie di brochure informative; Presentare il progetto pilota all interno di 2 eventi pubblici.
23 Attività svolte sinora Raccolta dati e Questionari conoscitivi in cooperazione con UNIBS Incontri con le amministrazioni locali per fissare obiettivi, prodotti e agenda delle attività
24 Attività future Raccoltadati I dati che saranno raccolti sono provenienti dal database degli incidenti della Provincia di Brescia. In particolare un analisi georiferita permetterà di determinare: Quali segmenti stradali sono maggiormente interessati da incidenti e loro localizzazione, Quali segmenti stradali sono maggiormente interessati da incidenti con coinvolgimento di pedoni, Scenari degli incidenti con coinvolgimento di pedoni L azione Lazione pilota indagherà le caratteristichedegli attraversamenti pedonali: Quali sono le caratteristiche degli attraversamenti pedonali e l ambiente causa di incidenti Quali sono gli elementi della strada al passaggio pedonale che ne migliorano la sicurezza Quali sono le nuove tecnologie che possono essere installate al passaggio pedonale per aumentarne la sicurezza Raccolta dati sulla localizzazione degli incidenti e scenari (Dicembre 2013) Raccolta dati sulle caratteristiche dei passaggi pedonali (Febbraio 2014) Raccolta dati sulle nuove tecnologie (Febbraio 2014) Monitoraggio pre pilota (Dicembre 2013) Proposta di misure a basso costo (Aprile 2014) Monitoraggio post pilota (Maggio 2014)
25 Attività future Manuale per i tecnici Elaborazione del manuale per i tecnici sulla pianificazione dei passaggi pedonali e sulle nuove soluzioni tecnologiche sul mercato per aumentarne la sicurezza. Questo sarà svolto in stretta collaborazione con la Provincia e il Comune di Brescia (Aprile 2014). Questo manuale sarà strutturato sulla base del manuale sulla pianificazione delle fermate del trasporto pubblico locale già redatto all interno del progetto SOL
26 Attività future Campagna 1 campagna sarà implementata durante le fasi di monitoraggio del pilota (Dicembre e Maggio 2014) per raggiungere g direttamente gli utenti della strada agli attraversamenti pedonali scelti. Una campagna indirizzata ai bambini delle scuole primarie di Brescia è in fase di valutazione da parte della Provincia.
27 project.eu/ j GRAZIE Guido Piccoli ALOT Scarl info@alot.it it
Il Progetto EPTA Attività e Deliverables. Guido Piccoli
Attività e Deliverables Guido Piccoli Conferenza Le Funzioni delle Agenzie per il Trasporto Pubblico. Brescia, 26/02/2014 ALOT L Est Lombardia 3ml di ab.; 635 Comuni; 11.616 km2 di sup. Territorio compreso
DettagliEvento locale di EMPIRIC & SEE MARINER. Le soluzioni multimodali ed informatiche per un trasporto più attrattivo. Mantova,
Evento locale di EMPIRIC & SEE MARINER Le soluzioni multimodali ed informatiche per un trasporto più attrattivo Mantova, 12.09.2013 ALOT EST LOMBARDIA 3ml di ab.; 635 Comuni; 11.616 km2 di sup. Territorio
DettagliImproving intermodal and sustainable freight solutions in Adriatic Region. Ruolo di FINEST e prodotti principali
Improving intermodal and sustainable freight solutions in Adriatic Region Ruolo di FINEST e prodotti principali! EASYCONNECTING IN SINTESI Il progetto EASYCONNECTING è finanziato dal programma europeo
DettagliIl Programma MED 2014-2020
Il Programma MED 2014-2020 Obiettivo generale Promuovere una crescita sostenibile nel bacino mediterraneo favorendo pratiche innovative e un utilizzo ragionevole delle risorse (energia, acqua, risorse
DettagliInterreg IIIB CADSES. Common best practices in spatial planning for the promotion of sustainable POLYcentric DEVelopment
Interreg IIIB CADSES Common best practices in spatial planning for the promotion of sustainable POLYcentric DEVelopment POLY.DEV. Seminario Progetti INTERREG III Sala Verde, Palazzo Leopardi - 8 novembre
DettagliConsulta provinciale sicurezza stradale 22 giugno 2011 Brescia
Consulta provinciale sicurezza stradale 22 giugno 2011 Brescia Intermodal rail terminal Brescia - Bergamo ALOT: I principali indirizzi I potenziali infrastrutturali Other logistics platforms and rail terminals
DettagliAGGREGAZIONE COMUNI PROVINCIA DI AVELLINO CAPOFILA COMUNE DI FRIGENTO
Stradale. Procedura concorsuale per l'assegnazione di contributi finanziari ai Regione Campania Decreto Dirigenziale 54 del 25/03/2013 COMUNI AZIONI PER LA SICUREZZA STRADALE PREMESSA...3 SETTORE A...3
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliLOGISTIC MANAGER. STRUTTURA DEL PERCORSO: 700 ore di formazione d aula, 300 ore di stage e 3 mesi di Work Experience.
LOGISTIC MANAGER. CONTESTO: La figura professionale Logistic Manager trova la sua collocazione in aziende operanti nell ambito del trasporto/logistica, di media/piccola o grande dimensione, in cui v è
DettagliForIndLog. Miglioramento della capacità di ricerca ed innovazione delle risorse umane nell ambito della Logistica e del Trasporto
ForIndLog Miglioramento della capacità di ricerca ed innovazione delle risorse umane nell ambito della Logistica e del Trasporto Fondo Sociale Europeo Misura D.4 Miglioramento delle risorse umane nel settore
DettagliSCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA
PROGETTO TRASFERIMENTO BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA Piano di attività integrate fra i progetti: Ministero Pubblica Istruzione - Impresa Formativa Simulata e Ministero
DettagliProgetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise
Osservatorio Regionale sui Trasporti, la logistica e le infrastrutture in Molise Progetto promosso e finanziato dalla Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Rapporto finale Gennaio 2008
DettagliVerso il recepimento. prospettive nazionali. Rossella Panero Presidente TTS Italia Torino, 18 novembre 2011
Verso il recepimento della Direttiva ITS in Italia: opportunità e prospettive nazionali Rossella Panero Presidente TTS Italia Torino, 18 novembre 2011 L Associazione TTS Italia TTS Italia è l Associazione
DettagliINDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21
INDICE CAPITOLI COSA SI RACCONTA PRESENTAZIONE DI ABCITTA PARTECIPAZIONE Che cosa vuol dire partecipazione AGENDA 21 La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini IL FORUM Lo strumento che garantisce
DettagliALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
DettagliLa nuova logica di realizzazione dei progetti. Fabio Girotto Regione Lombardia
La nuova logica di realizzazione dei progetti Fabio Girotto Regione Lombardia LE SCELTE STRATEGICHE DEL NUOVO PROGRAMMA Obiettivo Tematico 1 Priorità d investimento 1b (rapporti tra imprese e mondo della
DettagliALL APPRENDIMENTO NELLA CURA DEGLI ANZIANI
IQEA: UN PROGET TO PER DARE VALORE ALL APPRENDIMENTO NELLA CURA DEGLI ANZIANI GIANFRANCO MASSA - EXFOR Alcuni temi centrali per il welfare Assicurare qualità dell assistenza basata sulle competenze delle
DettagliCASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA
Progetto CASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA Contesti e Cambiamenti snc di Tessa Ercoli, Carlotta Iarrapino, Concetta Musumeci Via Cironi 2, 50134 Firenze P.I. 05856210488 www.contestiecambiamenti.it
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
DettagliLinee guida Programmazione strategica 2015-2018. 1 dicembre 2014
1 Linee guida Programmazione strategica 2015-2018 1 dicembre 2014 2 Indice Pag. Premessa 3 La missione 4 La visione 4 I valori 5 Stakeholders 6 Le aree di intervento 7 Centro di risorse, informazione e
DettagliPROGETTO TAVOLO GIOVANI
PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali
DettagliCorso di COMUNICAZIONE POLITICO-ISTITUZIONALE
Sapienza - Università di Roma Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche Corso di COMUNICAZIONE POLITICO-ISTITUZIONALE Parte 1 - Comunicazione pubblica online e partecipazione: esperienze di democrazia
DettagliLa Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014
Maggio 2014 La strategia è rivolta a: prevenire e contrastare la dispersione scolastica e formativa; rafforzare le competenze dei giovani a vantaggio dell occupabilità; favorire le occasioni di efficace
DettagliPROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020
Allegato parte integrante - 2 Allegato B) PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020 TRA Regione Emilia Romagna, in persona
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliAUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO
AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (anno scolastico 2014-2015) anno zero AUTONOMIA SCOLASTICA e AUTOVALUTAZIONE L autovalutazione d istituto affonda le sue radici nell autonomia scolastica (dpr 275/1999) 1999-2014
DettagliPOLITICA DI COESIONE 2014-2020
INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo
DettagliDipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO
Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009
DettagliURBACT III e il ruolo delle città per lo sviluppo urbano sostenibile in Europa
URBACT III e il ruolo delle città per lo sviluppo urbano sostenibile in Europa Il programma URBACT III Obiettivi e attività Aree tematiche 3 Tipi di network Beneficiari Come partecipare Calendario previsto
DettagliIl Progetto AlpEnMAT e JAM BITE
Il Progetto AlpEnMAT e JAM BITE Dott. Guido Piccoli A.L.O.T. s.c.a.r.l.- Project partner AlpEnMAT Legnano (MI), Italy TECNOCITY, Via XX Settembre, 34 01/04/2014 ALOT - L Est Lombardia 3ml di ab.; 635 Comuni;
DettagliPROGRESS 2007-2013 PROGRAMMA COMUNITARIO PER L OCCUPAZIONE E LA SOLIDARIETA SOCIALE
PROGRESS 2007-2013 PROGRAMMA COMUNITARIO PER L OCCUPAZIONE E LA SOLIDARIETA SOCIALE Davide Bonagurio DG Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità Unità Italia, Malta e Romania IL CONTESTO POLITICO
DettagliLa Misura delle Smart Communities e il Piano Nazionale. Irene Bengo Dipartimento di Ingegneria Gestionale Politecnico di Milano
La Misura delle Smart Communities e il Piano Nazionale Irene Bengo Politecnico di Milano Strategia: Smart Community 2 SMART CITY Convergenza tecnologia innovazione sociale (benessere) Articolazione sul
DettagliLa cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione.
La cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione. Treviso, 24 febbraio 2015 Smart Specialisation Strategy Rappresenta il rafforzamento delle specializzazioni del territorio e la promozione
DettagliMissione 011 - Competitività e sviluppo delle imprese
Missione 011 - Competitività e sviluppo delle imprese 005 - Regolamentazione, incentivazione dei settori imprenditoriali, riassetti industriali, sperimentazione tecnologica, lotta alla contraffazione,
DettagliCorso di formazione Finanziamenti per lo sviluppo della produzione nel settore pesca
2FISH: Inclusione delle professioni di servizio alla Pesca nel sistema dell Istruzione e Formazione Grant Contract 517846-LLP-1-2011-1-DK- LEONARDO-LMP Corso di formazione Finanziamenti per lo sviluppo
DettagliRapporto Finale Dicembre 2009. Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino Palermo
Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino - Palermo Rapporto Finale Dicembre 2009 Dicembre 2009 pagina 1 Uniontrasporti è una società promossa da Unioncamere
DettagliModulo formativo. Finanziamenti per lo sviluppo della produzione nel settore pesca. Titolo corso: Esercitazioni pratiche: 20% Project work : 20%
Modulo formativo Progetto 2Fish: Inclusione delle professioni di servizio alla Pesca nel sistema dell Istruzione e Formazione Grant Contract 517846-LLP-1-2011-1-DK-LEONARDO-LMP Titolo corso: Tipologia
DettagliLa shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma
La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo
DettagliProtocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager
ALLEGATO A Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager tra: Regione Toscana, INAIL Toscana, Università degli Studi di Firenze, Pisa e Siena, Confindustria
DettagliTorreBar S.p.A. Svolgimento
TorreBar S.p.A. Svolgimento 2. Partendo dalle informazioni sopra esposte, si costruisca la mappa strategica specificando le relazioni di causa effetto tra le diverse prospettive della BSC. Azioni Crescita
DettagliSezione Elettronica ed Elettrotecnica
Sezione Elettronica ed Elettrotecnica Assemblea 17 giugno, ore 11.30 Date: 2011-06-17 1 (11) Ericsson Internal Premessa La Sezione Elettronica ed Elettrotecnica intende rappresentare un importante elemento
DettagliProgetto Alterenergy Energy sustainability for Adriatic Small Communities
Legnaro, 19 novembre 2013 Progetto Alterenergy Energy sustainability for Adriatic Small Communities Finanziamento Europeo: programma Transfrontaliero IPA Adriatico dott. Loris Agostinetto Settore Bioenergie
DettagliComune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
Dettagli1 - CODICE PROGETTO 3.6.2 - CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PROVINCIALE SULL IMMIGRAZIONE 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL
1 - CODICE PROGETTO 3.6.2 - CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PROVINCIALE SULL IMMIGRAZIONE 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL Il progetto è riconducibile a quella che il Piano Provinciale del
DettagliL indagine 2009 sui diplomandi e sugli istituti secondari di secondo grado
Venerdì 27 Febbraio 2009 / Aula Caldora / Qualità dell Istruzione Superiore e anagrafe degli studenti L indagine 2009 sui diplomandi e sugli istituti secondari di secondo grado Sara Laurita Quadro di riferimento
DettagliComitato di Sorveglianza Roma, 20 giugno 2014
Supporto alla definizione e attuazione delle politiche regionali di ricerca e innovazione (Smart Specialisation Strategy Regionali) Comitato di Sorveglianza Roma, 20 giugno 2014 Indice La Smart Specialisation
DettagliALTERENERGY PROGETTO STRATEGICO «per una comunità adriatica delle energie rinnovabili»
CBC IPA ADRIATICO 2007/2013 ALTERENERGY PROGETTO STRATEGICO «per una comunità adriatica delle energie rinnovabili» Bari, Palace Hotel, 09 Settembre 2014 Claudio Polignano, Responsabile di progetto IL PROGETTO
DettagliLA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020
LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020 Il 26 marzo 2010 il Consiglio Europeo ha approvato la proposta della Commissione Europea di lanciare Europa 2020, una nuova strategia per la crescita e l occupazione
DettagliCOMUNICAZIONE n 46 a. s. 2014/15. Avvio indagine sulle competenze digitali e rilevazione dei fabbisogni formativi.
MINISTERO DELL ISTRUZIONE UNIVERSITA RICERCA Direzione Didattica Statale Infanzia e Primaria III CIRCOLO SAN GIOVANNI BOSCO Via Amando Vescovo, 2-76011 Bisceglie (BT) Codice Fiscale 83006560722 - Codice
DettagliL internazionalizzazione delle PMI nella programmazione regionale 2014-2020
I Fondi Europei per la competitività e l innovazione delle PMI campane: strategie e opportunità di finanziamento L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione regionale 2014-2020 Dr. Ennio Parisi
DettagliPremessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento
Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei
DettagliProgetto finanziato sul programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2007-2013
Progetto finanziato sul programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2007-2013 PARTNER DEL PROGETTO Provincia di Lucca Provincia di Pisa Provincia di Livorno Comune di Genova Ufficio
DettagliPIT Progetto Integrato Territoriale Stazione accessibile. Integrazione delle politiche di riqualificazione del centro urbano di Terni
PIT Progetto Integrato Territoriale Stazione accessibile. Integrazione delle politiche di riqualificazione del centro urbano di Terni IL PIT Il Progetto Integrato Territoriale ed il POR-FESR 2007-13 Il
DettagliLA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE
LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DEL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA VALORIZZAZIONE
DettagliDeliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster
Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster Introduzione La comunicazione nei progetti finanziati dalla Commissione europea svolge sempre un ruolo rilevante in
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliPiani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali
Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi
DettagliALOT S.c.a r.l. Agenzia della Lombardia Orientale per i Trasporti e la Logistica Società Consortile a Responsabilità Limitata AVVISO PUBBLICO
ALOT S.c.a r.l. Agenzia della Lombardia Orientale per i Trasporti e la Logistica Società Consortile a Responsabilità Limitata AVVISO PUBBLICO ALOT - Agenzia della Lombardia Orientale per i Trasporti e
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
Dettagli1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliIstituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO CAF E TEMPI Avvio attività processo AV Processo AV Predisposizione Piano di miglioramento Periodo di riferimento 8 mesi GLI STEP DEL VIAGGIO CAF FASI PROCESSO AUTOVALUTAZIONE
DettagliAvvio della programmazione 2007-13
Avvio della programmazione 2007-13 Definizione dei criteri di selezione degli interventi per l attuazione delle strategie previste dal Programma Cagliari 9.11.2007 1 Le prossime scadenze Attività Definizione
DettagliVuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.
MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliANALISI. Questionario per il personale ASI. Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A
Pagina: 1 di 13 Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A Pagina: 2 di 13 QUESTIONARIO PER IL PERSONALE In seno all analisi SWOT, al fine di valutare
DettagliSUMMARY REPORT MOPAmbiente. I principali risultati della ricerca
SUMMARY REPORT MOPAmbiente I principali risultati della ricerca VI Rapporto Periodo di rilevazione: 3 9 Novembre 2010 Metodologia: CATI; campione n=1000 casi, rappresentativo degli italiani dai 18 anni
DettagliRaccolta di domande di ogni tipo (partendo dalle iscrizioni alle scuole ed alle università);
Protocollo Operativo d Intesa tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Poste Italiane per il servizio di consegna dei libri di testo alle famiglie degli alunni della scuola secondaria
DettagliProgetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole
Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo
DettagliREGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO
PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO (OTD) Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 168/22.12.2011 In vigore dal 1 febbraio
DettagliCONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1
Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio
DettagliMaster in Europrogettazione
Master in Europrogettazione Marzo Aprile 2013 4 Edizione Milano Bruxelles Due moduli in Italia* e uno a Bruxelles con consegna dell attestato finale di partecipazione Basato sulle linee guida di Europa
DettagliMinistero dell istruzione, dell università e della ricerca. Liceo Tecnologico. Indirizzo Logistica e Trasporti
Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Liceo Tecnologico Indicazioni nazionali per i Piani di Studio Personalizzati Obiettivi Specifici di Apprendimento Allegato_C8-LT-08-Logistica
DettagliLa gestione delle Performance: risultati raggiunti e strumenti realizzati nell ambito del progetto Elistat
La gestione delle Performance: risultati raggiunti e strumenti realizzati nell ambito del progetto Elistat EasyGov Solutions Srl Start-up del Politecnico di Milano Agenda Il Piano delle Performance Il
DettagliNUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA
NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA Non si è raggiunto l obiettivo! E necessario inaugurare un grande cantiere fatto di: Cultura della sicurezza Tecnologia della sicurezza Prevenzione Controlli
DettagliREGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO
1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)
DettagliI Distretti turistici per una Sicilia attraente e competitiva
Ricerca di marketing-performance di sviluppo turistico, attuali e potenziali, del territorio siciliano, con particolare riferimento ai singoli ambiti geoturistici I Distretti turistici per una Sicilia
DettagliEaSI Employment and Social Innovation. Assi PROGRESS e EURES
Provincia di Pistoia EaSI Employment and Social Innovation Assi PROGRESS e EURES Potenzialità per il lavoro e l integrazione sociale su scala europea Carla Gassani Servizio Politiche attive del Lavoro,
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliDirezione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE
IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE Maggio 2006 1 La costituzione dell Audit Interno La rivisitazione del modello per i controlli di regolarità amministrativa e contabile è stata
DettagliChi può richiedere il Voucher Formativo?
COS E IL VOUCHER? Il Voucher è un buono che permette al beneficiario di disporre di un finanziamento pubblico, per accedere a corsi di alta formazione indicati e disciplinati nell apposito catalogo interregionale
DettagliCultural Contact Point CCP Italy
Cultural Contact Point CCP Italy Infoday Programma Cultura 2007-2013 4 luglio 2011 Sala Conferenze della Biblioteca Nazionale Centrale Viale Castro Pretorio 105, Roma Tips and hints. Dall idea al progetto:
DettagliPiano di Azione Educativa sugli OdM attraverso i Gemellaggi Scolastici Nord-Sud. Università Ca Foscari. Venezia, 10 febbraio 2010
Piano di Azione Educativa sugli OdM attraverso i Gemellaggi Scolastici Nord-Sud Università Ca Foscari Venezia, 10 febbraio 2010 Premesse In riferimento all obiettivo di sensibilizzare ed educare allo sviluppo
DettagliPROGRAMMA QUALITÀ E POTENZIAMENTO DELLA FORMAZIONE PUBBLICA Convenzione DFP e SSPA. PROGETTO Una Rete per la Formazione di Qualità RFQ
PROGRAMMA QUALITÀ E POTENZIAMENTO DELLA FORMAZIONE PUBBLICA Convenzione DFP e SSPA PROGETTO Una Rete per la Formazione di Qualità RFQ Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM FINALITÀ DEL PROGETTO
DettagliPolicy La sostenibilità
Policy La sostenibilità Approvato dal Consiglio di Amministrazione di eni spa il 27 aprile 2011. 1. Il modello di sostenibilità di eni 3 2. La relazione con gli Stakeholder 4 3. I Diritti Umani 5 4. La
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto
DettagliINDIRIZZI GENERALI E LINEE GUIDA DI ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE NOTA DI SINTESI
INDIRIZZI GENERALI E LINEE GUIDA DI ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE NOTA DI SINTESI 1. OBIETTIVI Il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale è istituito dalla legge del 17 luglio
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e
DettagliAllegato alla DGR n. del
Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)
DettagliIl master è in collaborazione con
Il Master in Turismo Sostenibile e Responsabile - Imprenditorialità e Management ideato dal Centro Studi CTS, giunto alla XII edizione, in collaborazione con Scuola di Comunicazione IULM e AITR - Associazione
DettagliProgetto RACCORDO: Stato di avanzamento delle attività
Riccardo Gabriele Di Meglio 14 Aprile 2015 Direzione Sviluppo e Innovazione Servizi finanziari innovativi Progetto RACCORDO: Stato di avanzamento delle attività Direzione Sviluppo e Innovazione 14 Aprile
DettagliREGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013
REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013 COMITATO DI SORVEGLIANZA 11 GIUGNO 2015 Presentazione del RAE al 31 dicembre 2014 ASPETTI PRINCIPALI DEL RAE
DettagliMilano Sharing City: il network della sharing economy. Renato Galliano, Settore Innovazione Economica, Smart city e università
Milano Sharing City: il network della sharing economy Renato Galliano, Settore Innovazione Economica, Smart city e università Expo Gate, Milano, 06 Luglio 2015 Agenda 1. Il percorso di Milano Sharing City
Dettagli