Considerazioni sulla sorveglianza passiva della West Nile Disease negli equidi. L esperienza dell Emilia-Romagna nel triennio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Considerazioni sulla sorveglianza passiva della West Nile Disease negli equidi. L esperienza dell Emilia-Romagna nel triennio 2008-2010"

Transcript

1 Considerazioni sulla sorveglianza passiva della West Nile Disease negli equidi. L esperienza dell Emilia-Romagna nel triennio Annalisa Santi 1, Gualtiero Gandini 2, Antonella Gallucci 2, Silvia Dell Anna 1, Marco Tamba 1 1 Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia-Romagna, Via P. Fiorini 5, Bologna, Italy 2 Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Via Tolara di Sopra, 50, Ozzano Emilia (BO), Italy RIASSUNTO La West Nile Disease (WND) è considerata in Italia una zoonosi riemergente in seguito alla ricomparsa sul territorio nazionale nell estate del 2008, a distanza di 10 anni dal primo episodio di malattia registrato in Toscana (Macini et al. 2008). Il West Nile Virus (WNV) si mantiene in natura grazie ad un ciclo che coinvolge gli uccelli e le zanzare, tuttavia diversi mammiferi come l uomo e il cavallo possono infettarsi manifestando generalmente sintomi simil-influenzali e in alcuni casi anche gravi meningoencefaliti. L obiettivo principale della sorveglianza veterinaria è la rilevazione precoce della circolazione virale al fine di adottare misure di prevenzione dell infezione nel cavallo e nell uomo. Uno degli strumenti più efficaci a questo scopo è la valutazione dello stato clinico dei cavalli di proprietà, mirata alla segnalazione di casi sospetti da sottoporre ad accertamenti diagnostici (OM 5/11/2008). Sono state esaminate le schede anamnestiche relative ai casi clinici confermati di WND nel cavallo, riscontrati in Emilia-Romagna nel corso del triennio Il quadro clinico è risultato assai variabile e aspecifico confermando la necessità di ricorrere a specifici test di laboratorio per giungere alla diagnosi. Una maggiore informazione e sensibilizzazione dei veterinari operanti nel settore ippiatrico renderà più efficiente questo sistema di sorveglianza individuando prontamente nuovi casi sul territorio. L obiettivo di questo articolo è mettere a disposizione dei veterinari libero-professionisti alcuni strumenti diagnostici utili al riconoscimento della patologia neurologica e le modalità di segnalazione dei sospetti clinici di WND nel cavallo. INTRODUZIONE La West Nile Disease (WND) è una zoonosi trasmessa da zanzare divenuta negli ultimi anni una delle malattie più rilevanti in Sanità Pubblica Veterinaria, in seguito all aumento del numero di focolai registrati in Europa e nel bacino del mediterraneo (Zeller e Schuffenecker 2004; Calistri et al., 2010). La malattia è causata dal West Nile virus (WNV), un virus ad RNA della famiglia Flaviviridae, genere Flavivirus, appartenente al gruppo antigenico dell Encefalite Giapponese (Campbell et al., 2002). Il ciclo di trasmissione del WNV si svolge tra gli uccelli, che costituiscono il serbatoio di infezione e le zanzare ornitofile, che svolgono il ruolo di vettori. In Europa il ruolo principale per la trasmissione sembra essere svolto principalmente da zanzare del genere Culex (Hubalek Z. et al., 1999; Bellini et al., 2009). Gli uccelli selvatici costituiscono generalmente il serbatoio principale per il mantenimento del virus in natura, tra questi, i passeracei appaiono particolarmente sensibili (Komar et al., 2003). Il WNV può infettare anche specie diverse di mammiferi, che però sviluppano bassi livelli di viremia e non sono in grado di trasmettere il virus agli insetti vettori (ospiti a fondo cieco) (Dauphin 2004). Tra i mammiferi l uomo e il cavallo possono manifestare, in seguito ad infezione, sintomatologia clinica riferibile nella maggior parte dei casi a un quadro clinico simil-influenzale, e in percentuale molto più ridotta, a quadri di interessamento del Sistema Nervoso Centrale (SNC) a volte tanto severi da produrre gravi invalidità permanenti quando non la morte stessa del soggetto colpito (Long 2007). In Italia la WND è stata segnalata per la prima volta in Toscana nel 1998, in alcuni cavalli presenti nelle province di Pisa, Lucca e Pistoia, vicino ad una zona umida denominata Padule di Fucecchio (Autorino et al., 2002). A distanza di 10 anni dall episodio toscano il WNV si è manifestato nuovamente sul territorio nazionale: nel 2008 è stata rilevata sintomatologia nei cavalli in 3 regioni: Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia dove si sono registrati 794 casi di infezione, di cui 32 con sintomi clinici (4%) e 5 deceduti (15,6%) (Calistri et al., 2009). L anno successivo il WNV ha continuato a circolare non solo nelle stesse zone Articolo ricevuto dal Comitato di Redazione il 01/08/2011 ed accettato per la pubblicazione dopo revisione il 16/02/2012. Ippologia, Anno 23, n. 1, Marzo

2 colpite dall epidemia l anno precedente ma anche in aree limitrofe. Nel 2009 sono state interessate dalla circolazione virale diverse regioni d Italia (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio e Friuli Venezia Giulia) e sono stati rilevati 221 casi di infezione nei cavalli, di cui 37 casi clinici e 9 decessi (CESME 2009; Monaco et al., 2011). Nel 2010 sono stati registrati casi clinici nei cavalli in Veneto e in Sicilia e una sieroconversione in Emilia-Romagna, (CESME 2010). In Italia il WNV ha colpito nel biennio non solo la popolazione animale ma anche la popolazione umana determinando 8 casi di malattia neuro-invasiva nel 2008 e 18 nel 2009, di cui 4 fatali (Rizzo et al., 2009; Angelini et al., 2010). La ricomparsa del WNV in Italia ha reso necessario un aggiornamento della normativa nazionale: sono state emanate nuove norme (OM 5/11/2008, DM 29/11/2007, DM 15/09/2009 e OM 4/8/2011) con l obiettivo di rilevare il più precocemente possibile la circolazione virale sia nelle aree già interessate dall epidemia dell anno precedente che nelle restanti parti del territorio nazionale. È stata resa obbligatoria la segnalazione di sospetti clinici di WND negli equidi, ai sensi dell art. 1 del Regolamento di Polizia Veterinaria. Tra le attività svolte, la sorveglianza passiva, mediante la valutazione dello stato clinico dei cavalli di proprietà, si è rivelata un buon strumento di rilevazione del WNV su tutto il territorio nazionale. Questa attività deve essere incentivata con azioni di sensibilizzazione e informazione dei veterinari liberi professionisti operanti nel settore ippiatrico. L intento di questo articolo è mettere a disposizione gli strumenti diagnostici utili al riconoscimento della patologia neurologica e le modalità di segnalazione dei sospetti clinici di WND nel cavallo. PATOGENESI E SINTOMATOLOGIA DELLA WND NEL CAVALLO In seguito all inoculazione cutanea del virus della WND mediante la puntura di una zanzara infetta, la replicazione virale inizia nei tessuti locali e nei linfonodi regionali, raggiungendo la circolazione sistemica attraverso i vasi linfatici del sistema reticolo-endoteliale. (Deubel et al., 2001; Petersen et al., 2003; Castillo-Olivares e Wood 2004; Zeller e Schuffenecker, 2004). All infezione segue una viremia di breve durata che permette al virus di diffondere ai tessuti extraneurali e che probabilmente precede l invasione del sistema nervoso e, di conseguenza, anche la comparsa dei segni clinici specifici (Castillo-Olivares e Wood 2004). In questa fase il titolo virale in circolo aumenta notevolmente, ma non supera le 10 3 PFU/ml di siero risultando insufficiente a trasmettere il virus all insetto vettore (Bunning et al., 2002). La breve durata della viremia, ma soprattutto l insufficiente concentrazione virale nel sangue rendono il cavallo incapace di diffondere la malattia e ne fanno di fatto un ospite a fondo cieco. Nel cavallo, il meccanismo di invasione del tessuto nervoso da parte del Flavivirus non è ancora del tutto noto, e le ipotesi sulle potenziali modalità di penetrazione del virus nel SNC comprendono la diffusione passiva attraverso l endotelio dei capillari, la replicazione virale nelle cellule endoteliali e successivamente nel parenchima del SNC, e il trasporto retroassonale del virus da parte di neuroni infetti dell epitelio olfattorio (Castillo - Olivares e Wood 2004). Negli equidi, a differenza di ciò che è stato riscontrato nei volatili, il basso titolo virale, la viremia di breve durata e l assenza di riscontro dell antigene nelle cellule dell endotelio vasale, rendono la prima ipotesi relativamente improbabile (Cantile et al., 2001; Bunning et al., 2002; Castillo-Olivares e Wood 2004). Anche l ipotesi del trasporto retroassonale sembra perdere di validità in base ai risultati negativi derivanti da studi su criceti infettati sperimentalmente, dove l antigene virale non fu riscontrato nel bulbo olfattivo di nessuna delle cavie infette (Xiao et al., 2001). Istologicamente, le lesioni determinate dal WNV sono caratterizzate da un quadro di polioencefalomielite non suppurativa, di severità variabile, maggiormente riscontrabile nella parte caudale del tronco encefalico e nelle corna ventrali del midollo spinale, in particolare del suo tratto toracolombare. Le lesioni sono caratterizzate da un pattern infiammatorio, consistente in manicotti perivascolari di linfociti e macrofagi, associato a frequenti emorragie. A livello dell endotelio capillare non è però mai stata documentata l azione lesiva del virus che, mediante colorazioni immunoistochimiche specifiche, è invece rinvenuto in modo estremamente esiguo nel tessuto nervoso. Tipicamente, il cervelletto e la corteccia cerebrale sembrano essere più risparmiati rispetto ad altre aree (Cantile et al., 2001). Nel cavallo, la WND decorre solitamente in forma asintomatica, eccetto che in una bassa percentuale di casi (circa il 10%), in cui si osserva, dopo un periodo di incubazione compreso tra 3 e 15 giorni, l insorgenza di una sintomatologia dapprima tipicamente febbrile, che a volte può risolversi spontaneamente o, più spesso, evolvere in un quadro clinico più grave, caratterizzato da deficit neurologici di entità diversa a carico dell encefalo e/o del midollo spinale. Nei casi più gravi la sintomatologia neurologica può progredire determinando paresi progressiva, con paralisi e decubito permanente dell animale. La severità dei segni clinici sembra essere dovuta alla carica infettante, al distretto interessato e alla capacità reattiva del sistema immunitario del soggetto colpito. 34 Considerazioni sulla sorveglianza passiva della West Nile Disease negli equidi. L esperienza dell Emilia-Romagna nel triennio

3 In alcuni casi la sintomatologia è invece modesta e transitoria, con completa remissione addirittura in 5-7 giorni, e può pertanto passare quasi inosservata. Una significativa percentuale dei cavalli colpiti guarisce spontaneamente, mentre il tasso di letalità risulta compreso tra il 30% e 40% e sembra legato al grado di patogenicità virale. Le maggiori percentuali di letalità sono state osservate nelle epidemie che hanno colpito gli Stati Uniti e la Francia (Long 2007; Castillo-Olivares e Wood 2004). I segni non neurologici e più aspecifici testimoniano gli effetti della fase viremica ed il risentimento generale del soggetto colpito. In questo primo momento i segni clinici sono caratterizzati da febbre (da lieve o moderata), abbattimento, disoressia e, talvolta, è descritta una sintomatologia colica. I segni appena descritti possono esaurirsi e portare ad una guarigione spontanea o evolvere verso una più chiara sindrome clinica neurologica che, nelle sue manifestazioni, riflette la distribuzione delle lesioni a livello di sistema nervoso centrale (SNC) (Cantile et al., 2000; Cantile et al., 2001; Castillo-Olivares e Wood 2004). A differenza di quanto accade per le altre encefaliti virali del cavallo, la WND produce sintomi che riflettono maggiormente il coinvolgimento del midollo spinale. I segni neurologici di più frequente riscontro sono le alterazioni dell andatura, ed in particolare l atassia propriocettiva, che può essere accompagnata da diversi gradi di paresi, ed interessare solo gli arti posteriori o coinvolgere tutte e quattro le estremità. Non è infrequente vedere casi caratterizzati da una lateralizzazione anche marcata dei deficit locomotori. L atassia si manifesta come una incoordinazione caratterizzata da movimenti esagerati, iper- o ipometrici, incespicamento, dorsoflessione spontanea del piede, evidenti soprattutto durante i cambi di direzione. Alla visita clinica può essere utile effettuare manovre specifiche che servano a stressare la funzione propriocettiva, quali lo sway test, l andatura in circolo stretto, la retropulsione, l andatura con la testa bendata. Altri segni neurologici riportati di frequente sono le fascicolazioni, i tremori muscolari e le alterazioni del comportamento, consistenti in irrequietezza, digrignamento dei denti e iperreattività ai rumori e agli stimoli tattili, fino all assunzione di comportamenti manifestamente aggressivi (Cantile et al., 2000; Long 2007). Nelle epidemie che hanno colpito il continente nord americano è descritto che circa un terzo dei soggetti sintomatici sviluppa una sintomatologia più grave, caratterizzata da incapacità a mantenere la stazione, paralisi, segni di disfunzione vestibolare, deficit dei nervi cranici (paresi/paralisi del facciale, disfagia, paralisi della lingua), che può portare ad un exitus spontaneo o fare propendere il proprietario per l eutanasia dell animale alla luce della gravità dei deficit della funzione nervosa (Ostlund et al., 2001). Tra i diversi autori vi è accordo nell associare la condizione di decubito permanente del soggetto colpito ad una prognosi infausta (Long et al., 2002; Scott Weese et al., 2003; Ward et al., 2006). La diagnosi clinica viene emessa sulla base dei sospetti scaturiti dalla sintomatologia neurologica riscontrata, peraltro assai variabile, e deve essere confermata almeno con l esame sierologico, che rivela la presenza di Anticorpi contro il virus WN, o con prove rivolte a svelare la presenza del virus. Le IgM sono rilevabili da 7 giorni post infezione (g.p.i.) fino ad 1-2 mesi, mentre le IgG che compaiono 8-10 g.p.i persistono sino a 15 mesi e oltre, dopo l infezione (Bunning et al., 2002). DIAGNOSI DIFFERENZIALE Da un punto di vista clinico, l encefalomielite da West Nile virus si presenta con quadri anche molto diversi tra loro, sia per i distretti del SNC colpiti che, a parità di area lesionata, per la severità dei sintomi neurologici. Ciò non aiuta il clinico perché non esiste evidenza di uno specifico corredo sintomatologico che possa suggerire la presenza della malattia e, di fatto, apre in modo significativo il ventaglio delle possibilità diagnostico-differenziali. Da un punto di vista procedurale, l encefalomielite causata dal virus West Nile, dovrebbe quindi essere distinta da tutte quelle patologie che possono presentarsi con le medesime modalità, ovvero con insorgenza acuta e decorso progressivo e con una localizzazione neuroanatomica al Sistema Nervoso Centrale, con particolare interessamento del midollo spinale, del romboencefalo e del mesencefalo (Cantile et al., 2000; Castillo-Olivares e Wood 2004). Indubbiamente però, la presenza di un cavallo con sintomatologia neurologica in associazione a determinati fattori epidemiologici come l infestazione di zanzare, la particolare stagione dell anno (luglio-settembre), il verificarsi di casi clinici simili in aree limitrofe e un eventuale riscontro di mortalità anomale negli uccelli selvatici, inducono a ipotizzare con buona approssimazione la responsabilità del virus della WND e contribuiscono a guidare l impostazione del protocollo diagnostico. Tra le malattie di natura infettiva, devono essere di norma considerate in diagnosi differenziale la mielopatia da Herpesvirus (EHV-1), le encefaliti equine sostenute da Alfa-Virus (Encefalite equina dell est, Encefalite equina dell ovest, Encefalite equina venezuelana), la mieloencefalite protozoaria equina (EPM), la rabbia e, meno comunemente, il botulismo, le sporadiche mieliti batteriche o micotiche e la meningoencefalomielite verminosa (Long et al., 2002). Tra le forme non infettive si devono con- Ippologia, Anno 23, n. 1, Marzo

4 siderare l ipocalcemia, le neoplasie, l intossicazione con sostanze tremorgeniche, l encefalopatia epatica, la leucoencefalomalacia. Quando questo elenco di malattie viene trasferito nella realtà italiana, appare evidente che l occorrenza di alcune malattie è un fattore decisamente improbabile. Alcune patologie come le encefaliti da alfa virus e l EPM sono malattie esotiche non presenti in Italia; la rabbia è attualmente confinata all area alpina del nord est. Va aggiunto che queste malattie (ad eccezione dell EPM) producono segni di origine marcatamente intracranica, gravi e rapidamente progressivi, abbastanza diversi da quelli prodotti dalla WND. Situazioni patologiche di origine non infettiva, seppur decisamente sporadiche, possono essere avvalorate in presenza di specifici riferimenti anamnestici. Tra le patologie a localizzazione spinale, si devono considerare anche malattie degenerative strutturali come la Mielopatia Stenotica Cervicale, meglio conosciuta come sindrome Wobbler e, in misura meno rilevante, malattie degenerative del midollo spinale come la Mieloencefalopatia Degenerativa Equina (Salvadori et al., 2007). Nel singolo soggetto possono essere considerate infine in diagnosi differenziale anche lesioni traumatiche e vascolari a carico del SNC, in presenza di manifestazioni cliniche ad esordio acuto e non progressivo, spesso caratterizzate da uno spontaneo miglioramento della sintomatologia. DIAGNOSI DI LABORATORIO Come accennato in precedenza, il sospetto diagnostico emesso sulla base dei dati clinici ed anamnestici deve essere confermato con una diagnosi di laboratorio. I campioni prelevati sono esaminati mediante prove di laboratorio che evidenziano anticorpi specifici prodotti in seguito all infezione (diagnosi indiretta) o che ricercano il WNV (diagnosi diretta). Il primo test eseguito per la ricerca di anticorpi è l ELISA (Elisa IgG, Elisa IgM), a cui segue come test di conferma, nel caso di positività, il test di Sieroneutralizzazione (SN) e il test di riduzione del numero delle placche (Plaque reduction neutralisation test-prnt) (OIE, 2008). Nel caso di sospetto clinico, la PCR da siero o sangue risulta generalmente negativa in quanto la viremia è di breve durata e solitamente non è più rilevabile all insorgenza dei sintomi clinici. In assenza di sintomi clinici, sono considerati casi di infezione recente anche quelli in cui si evidenzia presenza di anticorpi di classe IgM, sieroconversione o un incremento di almeno 4 log del titolo anticorpale ai test SN o PNRT tra due campioni di siero prelevati a distanza di almeno 3 settimane. Nelle aree in cui sono presenti diversi Flavivirus (Usutu virus in Europa, St Louis Encephalitis virus in USA) sono relativamente frequenti le crossreazioni, che devono essere sempre considerate nell interpretazione dei risultati nel caso si utilizzi per la diagnosi il test ELISA. Per quanto riguarda le metodiche di diagnosi diretta, il test utilizzato per la ricerca virale è la PCR, che è effettuata su tutti i campioni prelevati dagli organi d elezione dei soggetti deceduti (cervello, midollo spinale, cuore e milza). L isolamento virale può essere effettuato a partire da tessuti d elezione quali cervello, midollo spinale o dal liquido cefalorachidiano. Il WNV è in grado di replicare su differenti cellule primarie e linee cellulari di mammiferi (VERO, BHK 21, RK 13 ), tuttavia sono necessari vari passaggi per rilevare l effetto citopatico (CPE). La conferma della presenza del virus è effettuata con il test di immunofluorescenza indiretta (IFI) o con tecniche di biologia molecolare (RT-PCR), metodiche che possono essere applicate anche direttamente su campioni di organo e tessuti (OIE, 2008). PREVENZIONE E CONTROLLO L uso di vaccini è utile per contenere e ridurre il rischio di malattia nelle aree in cui la malattia è endemica. Sono state create differenti tipologie di vaccini: inattivati, vivi attenuati e ricombinanti. La vaccinazione fornisce una buona copertura nei confronti del WNV e nel caso di infezione si osserva nei soggetti vaccinati una riduzione dell insorgenza di casi clinici gravi e decesso (Salazar et al., 2004). I vaccini inattivati sono già largamente impiegati in America e in Europa e da giugno 2009 possono essere utilizzati anche in Italia; forniscono una buona copertura per circa 12 mesi, dopo la somministrazione di 2 dosi inoculate a distanza di 3-5 settimane (Dauphin e Zientara 2007). Solitamente la prima vaccinazione è effettuata dopo i 6 mesi di età, per evitare l interferenza con anticorpi di origine materna, in seguito sono effettuati richiami annuali. La vaccinazione deve essere comunicata alla Azienda USL mediante apposito modello 12 e registrata sul passaporto del cavallo, perché la sieropositività da vaccino è indistinguibile da quella dovuta all infezione ed è necessario, in caso di indagini sierologiche in seguito a focolai, scartare dal controllo i cavalli vaccinati. Oltre alla vaccinazione, la prevenzione nei confronti dell infezione si basa sulla riduzione dell esposizione al vettore, attraverso semplici interventi come il ricovero notturno degli animali all interno delle strutture, l uso di ventilatori. Altre utili azioni sono lo spegnere le luci nei locali di stabulazione dei cavalli, mantenendone altre accese lontane dai ricoveri, il tenere gli uccelli fuori dalle scuderie e impedire la loro nidificazione nelle vici- 36 Considerazioni sulla sorveglianza passiva della West Nile Disease negli equidi. L esperienza dell Emilia-Romagna nel triennio

5 nanze. Inoltre è sempre conveniente, nelle strutture dove si detengono gli equidi, eseguire la lotta al vettore con trattamenti periodici degli ambienti e pulizia e sfalcio della vegetazione circostante (USDA, 2004). RILEVAZIONE E SEGNALAZIONE DEI CASI SOSPETTI Come già accennato, la segnalazione di sospetti clinici di WND negli equidi è obbligatoria ai sensi dell art. 1 del Regolamento di Polizia Veterinaria. Il quadro clinico rilevato a seguito di infezione da WNV è del tutto aspecifico e comune a più patologie virali a carico del SNC. Per giungere alla diagnosi è quindi fondamentale ricorrere a specifici test di laboratorio finalizzati alla rilevazione del virus o di una eventuale sieroconversione. Nel caso in cui si rilevi una sintomatologia neurologica è fondamentale considerare la WND tra le possibili cause, procedendo rapidamente al prelievo di campioni. È importante ricordare che il tempo trascorso tra la formulazione del sospetto clinico e l esito di conferma del laboratorio determina il livello di efficienza del sistema stesso che, come ricordato in precedenza, è mirato a rilevare il più precocemente possibile la circolazione virale sul territorio. A tale proposito, per facilitare l individuazione rapida di nuovi casi, l OM 5/11/2008 definisce sospetto clinico un equide che, nel periodo di attività dei vettori (indicativamente da inizio maggio a inizio novembre), manifesta atassia locomotoria oppure almeno uno dei seguenti sintomi: movimenti in circolo incapacità a mantenere la stazione quadrupedale paralisi/paresi degli arti fascicolazioni muscolari deficit propriocettivi. Tali sintomi possono essere accompagnati da debolezza degli arti posteriori, cecità, ptosi del labbro inferiore o paresi dei muscoli labiali o facciale, digrignamento dei denti. Nel caso in cui il veterinario LP identifichi un sospetto clinico, deve comunicare all Azienda USL competente per territorio il caso riscontrato e concordare il prelievo di campioni per i successivi test di laboratorio. La modulistica necessaria allo svolgimento delle procedure operative nell ambito della sorveglianza passiva è indicata nel DM 15/09/2009 ed è aggiornata e resa disponibile sul sito del Centro di Referenza Nazionale per le Malattie Esotiche (CESME) all indirizzo: emergenze.htm. Al momento del prelievo deve essere compilata la scheda di accompagnamento dei campioni, sulla quale devono essere raccolte le informazioni anagrafiche relative all allevamento, all identificazione del capo e al tipo di campione prelevato. Sulla scheda deve essere riportata l anamnesi raccolta al momento della visita clinica. Per ciascun sospetto devono essere prelevati due campioni di sangue da porre in due provette: una senza anticoagulante ed una con EDTA (almeno 8 ml di sangue per provetta da conservare a temperatura di +4 C). Nel caso di soggetti morti in seguito a sintomatologia neurologica devono essere prelevati, nel corso dell esame anatomopatologico, gli organi di elezione per l isolamento virale quali cervello, midollo spinale, liquido cefalorachidiano, cuore e milza. La carcassa deve essere conferita all IZS dove, in idonei spazi, con la dovuta attrezzatura e seguendo le norme di bio-protezione si procederà al prelievo dei campioni di organo. I campioni prelevati dai sospetti clinici, insieme alla scheda di accompagnamento dei campioni, devono essere consegnati alla sezione IZS competente per territorio, tramite la quale saranno poi inviati al CESME di Teramo per l esecuzione delle indagini di laboratorio. Il sospetto clinico deve essere immediatamente notificato, a cura del Servizio Veterinario Regionale, al Ministero della Salute tramite il sistema informativo SIMAN ( Per questa ragione, in attesa degli esiti diagnostici, il veterinario ASL deve comunicare il sospetto clinico al Servizio Veterinario Regionale ed effettuare l indagine epidemiologica, raccogliendo le informazioni relative all azienda (codice, coordinate geografiche, indirizzo produttivo, numero di equidi presenti). A seguito della conferma diagnostica del sospetto, il veterinario ufficiale provvede ad effettuare la visita clinica e il prelievo di tutti gli equidi presenti in azienda, predispone le trappole per la cattura dei culicidi e completa l indagine epidemiologica, compilando anche le parti relative ai dati anamnestici dei cavalli sieropositivi e alla descrizione delle strutture presenti in azienda. La normativa non prevede alcun provvedimento restrittivo sugli allevamenti con casi confermati di WND, ma in caso di dimostrata circolazione di WNV sono previste misure di sorveglianza e prevenzione sulla popolazione umana (Min. Sal. DGPREV del 21/07/2010). Nella Tabella 2 sono elencati i principali siti web istituzionali in cui reperire informazioni utili, normativa, aggiornamenti sulla situazione epidemiologica nazionale. In seguito alla comparsa del WNV in Emilia-Romagna nel 2008 è stato avviato un piano di sorveglianza regionale, rinnovato e integrato negli anni successivi sulla base dell evoluzione della situazione epidemiologica del territorio. Per la raccolta delle informazioni anamnestiche relative ai sospetti clinici è stata predisposta un apposita scheda in cui descrivere e classificare mediante una checklist i disturbi nervosi osservati indicando la data di Ippologia, Anno 23, n. 1, Marzo

6 insorgenza e la durata della sintomatologia. Sulla scheda anamnestica possono essere segnalati anche eventuali sintomi a carico di altri apparati o di altri sintomi aspecifici come la febbre (PG 2009/ del 21/08/2009). Di seguito vengono descritti i risultati ottenuti dalla raccolta ed elaborazione delle informazioni riportate sulle schede anamnestiche relative ai casi clinici confermati rilevati in Emilia-Romagna dal 2008 al MATERIALI E METODI I cavalli con sintomi clinici neurologici che i veterinari liberi professionisti hanno segnalato all azienda ASL competente sono stati sottoposti a prelievo di sangue e siero. Sono stati confermati come casi clinici di WND i cavalli sospetti risultati positivi ai test ELISA IgM e SN (considerando un titolo soglia per la positività di 1:10). Al momento del prelievo sono state compilate le schede anamnestiche relative alla sintomatologia manifestata. Le schede utilizzate nel 2008 sono state perfezionate l anno successivo con l aggiunta di ulteriori sintomi rilevabili nel corso della visita clinica (es. alterazione dei nervi cranici). I dati sono stati elaborati scegliendo la scheda anamnestica del 2009 come modello di riferimento e riconducendo a questa la sintomatologia descritta nel Sono state calcolate le frequenze dei sintomi indicati nelle schede e il tasso di letalità (numero di soggetti deceduti/numero di casi clinici confermati) rilevato nel 2008 e nel È stato usato il test chi-quadro per valutare eventuali differenze nel tasso di letalità osservato nei due anni. I sintomi risultati più frequenti sono stati confrontati con quanto riportato in bibliografia relativamente alla sintomatologia manifestata dai cavalli colpiti nel 1998 in Toscana e in altri recenti focolai, per evidenziare eventuali differenze nel quadro clinico. RISULTATI Complessivamente nel triennio in Emilia-Romagna sono stati segnalati 91 casi sospetti, di cui 49 (53,8%) sono stati confermati dalle prove di laboratorio, nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Parma e Reggio Emilia, rispettivamente 23 nel 2008 e 26 nel Nessuno dei 12 sospetti clinici segnalati nel 2010 è stato confermato. La maggior parte dei casi clinici è stata rilevata nei mesi di agosto e settembre, in linea con il tipico andamento stagionale della malattia, caratterizzata dall insorgenza di casi in tarda estate e in autunno, quando le condizioni climatiche sono favorevoli all aumento della densità di vettori e della carica virale nell ambiente (Calistri et al., 2009; Fig. 1). Nel 2008 in 20 soggetti è stata osservata una remissione spontanea della sintomatologia fino a completa guarigione; 3 sono stati sottoposti ad eutanasia per la gravità del quadro clinico (tasso di letalità 13%). Anche nel 2009 la maggior parte dei soggetti è guarita dopo l infezione, 6 equidi sono deceduti (tasso di letalità 23%). FIGURA 1 - Andamento temporale dei casi (segnalati e confermati) in Emilia-Romagna nel biennio , sulla base della data di insorgenza della sintomatologia. 38 Considerazioni sulla sorveglianza passiva della West Nile Disease negli equidi. L esperienza dell Emilia-Romagna nel triennio

7 I sintomi osservati con maggior frequenza sono stati atassia (65%), depressione (61%) e tremori (45%), seguiti da alterazioni della postura (appoggio su base più ampia, 33%) e delle reazioni posturali e propriocettive (mancato riposizionamento dopo incrocio forzato degli arti, 31%). Sono risultate meno frequenti le alterazioni sensoriali e le alterazioni dei nervi cranici (Tab. 1). I sintomi rilevati in Emilia-Romagna sono stati confrontati con quelli manifestati dai cavalli in Toscana nel 1998 e con quelli rilevati in altri recenti focolai. In Toscana e in Emilia-Romagna, l atassia locomotoria è stata il sintomo osservato con maggior frequenza seguito dalla depressione; la febbre è stata osservata in entrambi i casi con una bassa frequenza (8%) mentre nei focolai registrati in Francia e negli Stati Uniti nel 2000 questo sintomo è stato riportato con frequenza più elevata (rispettivamente 62% e 23%). Il tasso di letalità registrato nel 2009 in Emilia-Romagna non risulta significativamente superiore rispetto a quello osservato l anno precedente (chiquadro=0,32; P>0,05) suggerendo che la patogeni- TABELLA 1 Frequenza dei sintomi rilevati nei casi clinici confermati di WND in cavalli in Emilia-Romagna 2008/2009. Sintomatologia Cavalli (N=49) % Sintomatologia Cavalli (N=49) % ALTERAZIONI DELLO STATO MENTALE ALTERAZIONI DEL MOVIMENTO Depressione 30 61% Paresi/Plegia Stupore 3 6% Monoparesi/plegia 0 0% Coma 0 0% Paraparesi/plegia 4 8% Tetraparesi/plegia 4 8% ALTERAZIONI DEL TEMPERAMENTO Emiparesi/plegia 2 4% Ipereccitabilità 14 29% Trascinamento dell arto/degli arti 14 29% Aggressività 1 2% Atassia locomotoria 32 65% Disorientamento 9 18% Ipermetria 3 6% Ipometria 5 10% ALTERAZIONI DELLA POSTURA Dismetrie degli arti 14 29% A carico della testa Cadute a terra improvvise 9 18% Emprostotono 12 24% Movimenti di maneggio 1 2% Deviazione laterale 5 10% Rotazione laterale 0 0% ALTERAZIONI SENSORIALI Opistotono 3 6% Disturbi visivi (non attribuibili a traumi) 3 6% Pleurototono 0 0% Prurito (non attribuibile ad ectoparassiti) 1 2% A carico degli arti Appoggio su base più ampia 16 33% ALTERAZIONE DEI NERVI CRANICI Appoggio su base più ridotta 4 8% Deficit della risposta alla minaccia 3 6% Movimenti anomali/involontari Deficit del riflesso palpebrale 3 6% Tremori 22 45% Paralisi del nervo facciale 2 4% Mioclonie 3 6% Strabismo 0 0% Digrignamento dei denti 5 10% Alterata deglutizione 3 6% Ptosi del labbro inferiore 4 8% ALTERAZIONI DELLE REAZIONI Paralisi della mandibola 0 0% POSTURALI E PROPRIOCETTIVE Dorsoflessione spontanea degli arti 6 12% ALTRO 12 24% Mancato riposizionamento dopo incrocio forzato 15 31% degli arti TABELLA 2 Principali siti web sulla WND. Centro Studi Malattie Esotiche (CESME) dell IZS di Teramo Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (EpiCentro) dell ISS Centers for Disease control and Prevention (CDC) di Atlanta (USA) Facoltà di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Bologna (video casi 2008) CEREV (Centro Emiliano Romagnolo di Epidemiologia Veterinaria) sezione West Nile id_pagina=736 Ippologia, Anno 23, n. 1, Marzo

8 cità virale verso la popolazione equina sia rimasta invariata nei due anni, come rilevato a livello nazionale anche da Monaco et al. (2011). I livelli di letalità osservati in Emilia-Romagna sono risultati comunque inferiori sia rispetto a quelli rilevati nel 2000 in Francia (tra il 34% e il 38%), sia rispetto ai livelli registrati in Toscana nel 1998 (43%) (Murgue et al., 2001; Ostlund et al., 2001). CONCLUSIONI Il ciclo di trasmissione del WNV è piuttosto complesso e non sono ancora del tutto chiari i fattori che possono determinare la comparsa di un epidemia. Tuttavia è possibile rilevare la circolazione virale sul territorio prima della comparsa di casi umani, mediante un sistema di sorveglianza multidisciplinare che contempli la sorveglianza entomologica, la sorveglianza attiva e passiva sull avifauna selvatica o l impiego di polli sentinella, il controllo sierologico e virologico di cavalli sentinella, la sorveglianza passiva sulla popolazione equina e, per quel che riguarda la Sanità Pubblica umana, la sorveglianza sulle sindromi neurologiche e sulle febbri estive (Angelini et al., 2010). In Emilia-Romagna i sintomi clinici osservati nei cavalli durante il periodo sono risultati variabili e aspecifici confermando l importanza di ricorrere a specifici test di laboratorio per giungere alla diagnosi. La sorveglianza passiva sugli equidi si è dimostrata comunque uno strumento efficace per rilevare precocemente la circolazione del WNV: nel 2008 il primo caso clinico di WND è stato rilevato alla fine di agosto, mentre l anno successivo la maggiore sensibilizzazione dei veterinari ha permesso di rilevare il primo caso a luglio, un mese in anticipo rispetto all anno precedente. La segnalazione di sintomi compatibili con la WND da parte dei veterinari liberi professionisti costituisce pertanto un punto essenziale del sistema di epidemiosorveglianza della West Nile Disease. Parole chiave West Nile Virus, Sorveglianza passiva, sindrome neurologica, cavallo. Remarks about West Nile Disease passive surveillance in horses. The experience of Emilia-Romagna Summary West Nile Disease (WND) has been considered in Italy a re-emerging zoonosis, due to West Nile Virus (WNV) appearance on national territory in summer of 2008, 10 years after the last epidemic outbreak in Tuscany. WNV cycle involves birds and mosquitoes, however several mammals, as humans and horses, can be infected showing influenza-like symptoms and sometimes severe meningoencephalitis. Main objective of veterinary surveillance is the early detection of WNV circulation, in order to manage specific preventive measures. One of the most effective tools for this purpose is the passive surveillance on horses (OM 5/11/2008). Data about WND confirmed cases in horses in Emilia-Romagna region between 2008 and 2010 were examined. Clinical features resulted variable and unspecific. More information and awareness of veterinary practitioners working in the equine field will make this surveillance system more effective for early detection of new cases in the region.the aim of this article is to make available to practitioners some diagnostic tools, useful to identify neurological syndrome and to report suspected cases of WND in horse. Key words West Nile Virus; passive surveillance, neurological syndrome, horse. 40 Considerazioni sulla sorveglianza passiva della West Nile Disease negli equidi. L esperienza dell Emilia-Romagna nel triennio

9 BIBLIOGRAFIA 1. Angelini P, Tamba M, Finarelli AC, Bellini R, Albieri A, Bonilauri P, Cavrini F, Dottori M, Gaibani P, Martini E, Mattivi A, Pierro AM, Rugna G, Sambri V, Squintani G, Macini P (2010) West Nile virus circulation in Emilia-Romagna, Italy: the integrated surveillance system 2009 Euro Surveill. 15(16). Available online: viewarticle.aspx?articleid= Autorino GL, Battisti A, Deubel V, Ferrari G, Forletta R, Giovanni A, Lelli R, Murri S, Scicluna MT (2002) West Nile Virus Epidemic in horses, Tuscany Region, Italy. Emerg. Infect. Dis. 12: Bellini R, Bonilauri P, Angelini P, Albieri A, Veronesi R, Martini E, (2009) Indication of Culex pipiens as the main vector of West Nile virus spread in Italy in National Conference West Nile virus 10 years later Savannah, GA, USA, 2009, Feb 19-20, p Bunning ML, Bowen RA, Cropp CB, Sullivan KG, Davis BS, Komar N, Godsey MS, Baker D, Hettler DL, Holmes DA, Biggerstaff BJ, Mitchell CJ (2002) Experimental infection of horses with West Nile virus Emerg. Infect. Dis. 8: Calistri P, Giovannini A, Savini G, Monaco F, Bonfanti L, Ceolin C, Terregino C, Tamba M, Cordioli P, Lelli R (2009) West Nile Virus Transmission in 2008 in North-Easten Italy. Zoonoses Public Health; doi: /j Calistri P, Giovannini A, Hubalek Z, Ionescu A, Monaco F, Savini G, Lelli R (2010) Epidemiology of West Nile in Europe and in the Mediterranean Basin. The Open Virology Journal, 2010, 4, Campbell GL, Marfin AA, Lanciotti RS, Gubler DJ (2002) West Nile virus. Lancet infect. Dis. 2: Cantile, C, Di Guardo, G, Eleni, C, Arispici, M (2000) Clinical and neurological features of West Nile virus equine encephalomyelitis in Italy. Equine Vet. J. 32: Cantile C, Del Piero F, Di Guardo G, Arispici M (2001) Pathologic and immunohistochemical findings in naturally occurring West Nile virus infection in horses Vet Pathol. 38: Castillo-Olivares J, Wood J (2004): West Nile virus infection of horses. Vet. Res. 35: CESME (2009) West Nile Disease in Italia nel 2009, disponibile sul sito: CESME (2010) West Nile Disease in Italia nel 2010, disponibile sul sito: Dauphin G, Zientara S, Zeller H, Murgue B (2004) West Nile: worldwide current situation in animal and human. Comp. Immunol. Microbiol. Infect. Dis. Sep. 27(5): Dauphin G, Zientara S (2007) West Nile virus: Recent trends in diagnosis and vaccine development. Vaccine 25, Deubel V, Fiette L, Gounon P, Drouet MT, Khun H, Huerre M, Banet C, Malkinson M, Depres P (2001); Variations in biological features of West Nile virus. Ann. NY Accad. Sci. 951: DM 29/09/2007 Ministero della Salute Approvazione del Piano di sorveglianza nazionale per la encefalomielite di tipo West Nile (West Nile Disease) Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n 36, 12/02/ DM 15/09/2009 Ministero della Salute Procedure operative di intervento e flussi informativi nell ambito del Piano di sorveglianza nazionale per la Encefalomielite di tipo West Nile (West Nile Disease). Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n 229, 2/10/ Hubalek Z, Halouzka J. West Nile fever a reemerging mosquitoborne viral disease in Europe. Emerg Infect Dis 1999; 5: Komar N, Langevin S, Hinten S, Nemeth N, Edwards E, Hettler D, Davis B, Bowen R, Bunning M (2003) Experimental infection of North American birds with the New York 1999 strain of West Nile virus. Emerg. Infect. Dis. 9: Long MT, Ostlund EN, Porter MB, Crom RL (2002) Equine West Nile Encephalitis: Epidemiological and Clinical Review for Practitioners. AAEP Proceedings Vol Long MT (2007) Flavivirus infections, Equine Infectious diseases. Ed. Saunders, Macini P, Squintani G, Finarelli AC, Angelini P, Martini E, Tamba M, (2008) Detection of West Nile virus infection in horses, Italy, September Euro Surveill.; 13(39). Available from: ViewArticle.aspx?ArticleId= Min. Sal. DGPREV del 21/07/2010 Sorveglianza della Malattia di West Nile in Italia dettaglionews.jsp?id=1164&tipo=new 24. Monaco F, Savini G, Calistri P, Polci A, Pinoni C, Bruno R, Lelli R (2011) West Nile disease epidemic in Italy: first evidence of overwintering in Western Europe? Res Vet Sci Oct; 91(2), Murgue B, Murri S, Zientara S, Durand B, Durand JP, Zeller H. (2001) West Nile outbreak in horses in Southern France, 2000: the return after 35 years. Emerg. Infect. Dis.; 7: OIE (2008) Terrestrial Manual. Chapter West Nile fever OM 5/11/2008 Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (2008) West Nile Disease - Notifica alla Commissione europea e all OIE - Piano di sorveglianza straordinario Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n 227 del 26 novembre OM 4/8/2011 Norme sanitarie in materia di encefalomielite equina di tipo West Nile (West Nile Disease) e attività di sorveglianza sul territorio nazionale. (11A11622) Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana Serie Generale n. 209 del 8 settembre Ostlund EN, Crom RL, Pedersen DD, Johnson DJ, Williams WO, Schmitt BJ (2001) Equine West Nile encephalitis, United States Emerg. Infect. Dis. 7: Petersen LR, Marfin AA, Gubler DJ (2003) West Nile virus. J. Am. Vet. Med. Assoc. 290: PG/2009/ del 21/08/2009 WND Sorveglianza negli equidi - Linee guida per la segnalazione di casi sospetti Disponibile sul sito: Rizzo C, Vescio F, Declich S, Finarelli AC, Macini P, Mattivi A, Rossini G, Piovesan C, Barzon L, Palù G, Gobbi F, Macchi L, Pavan A, Magurano F, Ciufolini MG, Nicoletti L, Salmaso S, Rezza G (2009) West Nile virus transmission with human cases in Italy, August - September Euro Surveill. 14(40):pii=19353 Available online: Salazar P, Traub-Dargatz JL, Morley PS, Wilmot DD, Steffen DJ, Cunningham WE, Salman MD (2004) Outcome of equids with clinical signs of West Nile virus infection and factors associated with death. J. Am. Vet. Med. Assoc.; 225: Salvadori C, Arispici M, Gandini G, Cantile C, (2007) Aspetti clinicopatologici differenziali delle malattie neurologiche centrali del cavallo. Ippologia, Anno 18, n Scott Weese J, Baird JD, DeLay J, Kenney DG, Staempfli HR, Viel L, Parent J, Smith-Maxie L, Poma R (2003) West Nile virus encephalomyelitis in horses in Ontario: 28 cases. Can.Vet. J. 44: United States Department of Agriculture (2004) Animal and Plant Health Inspection Service West Nile Virus: Protecting Your Horses, September Ward MP, Schuermann JA, Highfield LD, Murray KO (2006) Characteristics of an outbreak of West Nile virus encephalomyelitis in a previously uninfected population of horses. Vet. Microbiol. Dec 20; 118(3-4):255-9 Epub 2006 Jul Xiao SY, Guzman H, Zhang H, Travassos da Rosa APA, Tesh RB, (2001) West Nile Virus Infection in the Golden Hamster (Mesocricetus auratus): A Model for West Nile Encephalitis, Emerging Infectious Diseases, Vol 7, No Zeller HG, Schuffenecker I, (2004) West Nile Virus: An Overview of Its Spread in Europe and the Mediterranean Basin in Contrast to Its Spread in the Americas. Eur. J. Clin. Microbiol. Infect. Dis. 23: Ippologia, Anno 23, n. 1, Marzo

Situazione epidemiologica

Situazione epidemiologica IN ITALIA NEL 009 N. 4 0 febbraio 00 Situazione epidemiologica I focolai confermati ad oggi sono 6 di cui con sintomi clinici (Tabella e Figura ). I casi clinicamente manifesti negli equidi sono 7 con

Dettagli

West Nile Disease in Italia nel 2012

West Nile Disease in Italia nel 2012 19 luglio n. 3, 2012 West Nile Disease in Italia nel 2012 Introduzione Sorveglianza nelle specie avicole Situazione epidemiologica Sorveglianza entomologica Sorveglianza negli equidi Sorveglianza sulla

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1 del 17/07/2014

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1 del 17/07/2014 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA

Dettagli

10 settembre 2012, n. 8

10 settembre 2012, n. 8 10 settembre 2012, n. 8 Introduzione Sorveglianza nelle specie avicole Situazione epidemiologica Sorveglianza entomologica Sorveglianza negli equidi Sorveglianza sulla mortalità negli uccelli selvatici

Dettagli

Bollettino epidemiologico WND 15 gennaio 2015 n.16. West Nile Disease in Italia nel 2014

Bollettino epidemiologico WND 15 gennaio 2015 n.16. West Nile Disease in Italia nel 2014 Bollettino epidemiologico WND 5 gennaio 205 n.6 West Nile Disease in Italia nel 204 Sommario Introduzione 2 Situazione epidemiologica 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli di specie bersaglio 5

Dettagli

REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2014. Aprile 2014

REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2014. Aprile 2014 REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2014 Aprile 2014 1 Sorveglianza West Nile Disease Anno 2014 Il presente report ha l obiettivo di fornire un aggiornamento dei risultati della sorveglianza integrata

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 2 del 22/07/2015

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 2 del 22/07/2015 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- Sede Legale: Via Bianchi, 9 25124 Brescia

Dettagli

WEST NILE, segnalato un decesso a Modena

WEST NILE, segnalato un decesso a Modena WEST NILE, segnalato un decesso a Modena Dopo Reggio Emilia anche a Modena si sarebbe registrato il 5 settembre un decesso per West Nile, la malattia neuroinvasiva che nelle province di Modena, Reggio

Dettagli

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee

Dettagli

AZIENDA USL. Denominazione Azienda: Indirizzo allevamento. Codice fiscale:

AZIENDA USL. Denominazione Azienda: Indirizzo allevamento. Codice fiscale: WEST NILE DISEASE PIANO DI SORVEGLIANZA E PROTOCOLLO OPERATIVO 2009 SCHEDA W04 Sorveglianza sindromica Equidi Scheda di accompagnamento campioni AZIENDA USL DATI RELATIVI ALL ALLEVAMENTO Codice azienda

Dettagli

Il Piano di sorveglianza nelle Marche. Relazione a cura di S.Gavaudan e A.Duranti; IZS Umbria e Marche.

Il Piano di sorveglianza nelle Marche. Relazione a cura di S.Gavaudan e A.Duranti; IZS Umbria e Marche. Piano di sorveglianza della West Nile disease Approfondimenti su un cluster di positività sierologica sui cavalli saggiati nelle attività di sorveglianza 2008; 1 semestre. Relazione a cura di S.Gavaudan

Dettagli

FAQ DOMANDE SULLA WND

FAQ DOMANDE SULLA WND FAQ DOMANDE SULLA WND MALATTIA 1. Che cos è la West Nile Disease (WND)? La WND è una zoonosi ad eziologia virale, trasmessa da zanzare, che causa forme di meningo-encefalite negli uccelli, sia selvatici

Dettagli

Sorveglianza West Nile Disease

Sorveglianza West Nile Disease Report 2013 Sorveglianza West Nile Disease Il presente report ha l obiettivo di fornire un aggiornamento dei risultati della sorveglianza integrata su WND nell anno 2013. La sorveglianza è condotta in

Dettagli

Infezione da West Nile Virus: una esperienza emiliano-romagnola. Florio Ghinelli Presidente A.V.I.S. Provinciale Ferrara

Infezione da West Nile Virus: una esperienza emiliano-romagnola. Florio Ghinelli Presidente A.V.I.S. Provinciale Ferrara Infezione da West Nile Virus: una esperienza emiliano-romagnola Florio Ghinelli Presidente A.V.I.S. Provinciale Ferrara Virus West Nile Gruppo degli Arbovirus, famiglia Flaviviridae, genere Flavivirus

Dettagli

TITOLO: Miglioramento della Sorveglianza della West Nile nel Veneto

TITOLO: Miglioramento della Sorveglianza della West Nile nel Veneto TITOLO: Miglioramento della Sorveglianza della West Nile nel Veneto ANALISI STRUTTURATA DEL PROGETTO Descrizione ed analisi del problema La febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata dal

Dettagli

ONCOLOGIA OGGI Animali e Uomo Alleati Contro i Tumori

ONCOLOGIA OGGI Animali e Uomo Alleati Contro i Tumori ONCOLOGIA OGGI Animali e Uomo Alleati Contro i Tumori Venerdì 12 giugno 2009 ore 08.30 14.00 COMUNE DI ROMA Palazzo Senatorio- Aula Giulio Cesare P.zza del Campidoglio - Roma IL REGISTRO TUMORI ANIMALI:

Dettagli

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV)

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) FSME (Frühsommermeningoenzephalitis) Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) 95 West Nile Virus Foto: CNN Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) DEFINIZIONE La febbre del Nilo

Dettagli

West Nile Disease. La malattia

West Nile Disease. La malattia West Nile Disease La malattia La West Nile Disease (WND) è una malattia infettiva di origine virale non contagiosa, trasmessa da insetti vettori (varie specie di zanzare). La WND è una zoonosi e l uomo

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

La conferma di laboratorio della rosolia

La conferma di laboratorio della rosolia La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE

Dettagli

Istruzioni operative per la gestione della leishmaiosi nei canili. Ozzano, 19 giugno 2008

Istruzioni operative per la gestione della leishmaiosi nei canili. Ozzano, 19 giugno 2008 Istruzioni operative per la gestione della leishmaiosi nei canili Ozzano, 19 giugno 2008 Controllo dello stato di salute degli animali ospitati tutela e benessere degli animali ospitati Tutela della salute

Dettagli

Dal prelievo alla diagnosi: Descrizione del percorso diagnostico

Dal prelievo alla diagnosi: Descrizione del percorso diagnostico Schmallenberg virus: l ennesima emergenza sanitaria per la zootecnia della Sardegna? Nuoro, 20 dicembre 2012 Dal prelievo alla diagnosi: Descrizione del percorso diagnostico Annalisa Oggiano Dipartimento

Dettagli

www.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni

www.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni VACCINAZIONI Le vaccinazioni da fare al proprio cane sono parecchie, alcune sono obbligatorie ed alcune facoltative e possono essere consigliate dal veterinario in casi specifici. Vediamo nel dettaglio

Dettagli

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Padova 11 giugno 2007 Conferma di Laboratorio della Rosolia e Significato del Dosaggio degli Anticorpi Anna Piazza Giorgio Palù

Dettagli

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Al termine del primo trimestre ( dicembre) Alla fine del mese di marzo inizio aprile ( valutazione intermedia) Alla fine dell anno scolastico.

Dettagli

Allegato 1 alla deliberazione della Giunta regionale n. 15 in data 10/01/2014

Allegato 1 alla deliberazione della Giunta regionale n. 15 in data 10/01/2014 LA GIUNTA REGIONALE - richiamata la legge regionale 13 febbraio 2012, n. 4 recante Disposizioni per l eradicazione della malattia virale rinotracheite bovina infettiva (BHV-1) nel territorio della regione,

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale

FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Numero 1, del 16 Gennaio 21 FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Aggiornamento alla 2 settimana del 21 (6-12 Gennaio 21) Il presente rapporto integra i risultati di differenti sistemi di sorveglianza

Dettagli

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento Scopo Responsabile Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Output Indicatori Riferimenti Normativi Processi Correlati Sistemi Informatici Definire le modalità e le responsabilità per la gestione

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

Le malattie da vettore in Emilia-Romagna

Le malattie da vettore in Emilia-Romagna Seminario regionale Le malattie da vettore in Emilia-Romagna West Nile Disease Le sorveglianze: dati storici e prospettive 2012 La sorveglianza sanitaria Alba Carola Finarelli Servizio Sanità pubblica

Dettagli

Problematiche di Laboratorio nell applicazione del Protocollo regionale

Problematiche di Laboratorio nell applicazione del Protocollo regionale Problematiche di Laboratorio nell applicazione del Protocollo regionale UOC di Microbiologia e Virologia DAI di Patologia e Diagnostica AOUI di Verona MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI E SORVEGLIANZA DELLE

Dettagli

PROGETTO REGIONALE UNITARIO D'INFORMAZIONE E MONITORAGGIO DELLA DIFFUSIONE DEI VETTORI DI PATOLOGIE UMANE E ANIMALI VEICOLATE DA ZANZARE

PROGETTO REGIONALE UNITARIO D'INFORMAZIONE E MONITORAGGIO DELLA DIFFUSIONE DEI VETTORI DI PATOLOGIE UMANE E ANIMALI VEICOLATE DA ZANZARE PROGETTO REGIONALE UNITARIO D'INFORMAZIONE E MONITORAGGIO DELLA DIFFUSIONE DEI VETTORI DI PATOLOGIE UMANE E ANIMALI VEICOLATE DA ZANZARE Deliberazione della Giunta Regionale 10 maggio 2013, n. 3-5763 L.R.

Dettagli

DGR n. 39-9947 del 14.7.2003

DGR n. 39-9947 del 14.7.2003 DGR n. 39-9947 del 14.7.2003 Individuazione della funzione di Coordinamento Regionale delle donazioni e dei prelievi. Nomina del Coordinatore Regionale delle donazioni e dei prelievi. Consolidamento funzioni

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Sintesi dei risultati

Sintesi dei risultati Sintesi dei risultati La ricerca commissionata dal Dipartimento della Funzione pubblica e realizzata da Datamedia si compone di due sezioni: a una prima parte indirizzata, tramite questionario postale,

Dettagli

INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI

INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI Alcune malattie infettive ad eziologia virale e andamento benigno nei soggetti immunocompetenti, se sono contratte durante la gravidanza, possono rappresentare

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna

Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr. Paolo Ghinassi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna I

Dettagli

Piano regionale dell Emilia-Romagna per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue anno 2008

Piano regionale dell Emilia-Romagna per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue anno 2008 Piano regionale dell Emilia-Romagna per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue anno 2008 Dott.ssa Paola Angelini Servizio Sanità pubblica D.G. Sanità e Politiche

Dettagli

Rovigo, 3 aprile 2009 Dr. Lorenza Gallo Direttore SISP

Rovigo, 3 aprile 2009 Dr. Lorenza Gallo Direttore SISP L esperienza dell Azienda Ulss 18 nella gestione dell emergenza da WND Rovigo, 3 aprile 2009 Dr. Lorenza Gallo Direttore SISP per inquadrare l emergenza La cronistoria Il benchmarking Le collaborazioni

Dettagli

West Nile Disease. Ministero della Salute. 28 febbraio 2014

West Nile Disease. Ministero della Salute. 28 febbraio 2014 West Nile Disease 28 febbraio 2014 Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, DELLA SICUREZZA ALIMENTARE E DEGLI ORGANI COLLEGIALI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DIREZIONE GENERALE

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 8 del 28/01/2014

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 8 del 28/01/2014 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA

Dettagli

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,

Dettagli

Nella figura A si vede la distribuzione mensile dei casi (picco nel mese di luglio)

Nella figura A si vede la distribuzione mensile dei casi (picco nel mese di luglio) La Spezia 08/11/2005 critica Al Direttore Sanitario Ai Dirigenti Dipartimenti Ai Direttori Area Medica, specialistica e OGGETTO : Legionellosi Premessa La sorveglianza della legionella permette di effettuare

Dettagli

La gestione delle emergenze infettive: analisi e proposte

La gestione delle emergenze infettive: analisi e proposte La gestione delle emergenze infettive: analisi e proposte F R A N C E S C A R U S S O S E T T O R E P R O M O Z I O N E E S V I L U P P O I G I E N E E S A N I T À P U B B L I C A S E Z I O N E A T T U

Dettagli

Linee guida regionali per l organizzazione dei percorsi formativi per i proprietari dei cani

Linee guida regionali per l organizzazione dei percorsi formativi per i proprietari dei cani Linee guida regionali per l organizzazione dei percorsi formativi per i proprietari dei cani Con la Delibera Regionale 647/2007 la Regione Emilia-Romagna ha approvato i criteri per la classificazione del

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 8 DEL 29 GENNAIO 2007

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 8 DEL 29 GENNAIO 2007 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 29 dicembre 2006 - Deliberazione N. 2196 - Area Generale di Coordinamento N. 20 - Assistenza Sanitaria - APPROVAZIONE DEL PRO- GETTO DEL DIPARTIMENTO DI

Dettagli

Legislazione di riferimento

Legislazione di riferimento CHECK-LIST PER L ESECUZIONE DEL CONTROLLO SULL APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI IDENTIFICAZIONE E REGISTRAZIONE DEGLI ANIMALI DELLA SPECIE BOVINA E BUFALINA AI SENSI DEL REGOLAMENTO (CE) 1082/03 E SUCCESSIVE

Dettagli

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati. Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

Effettuare gli audit interni

Effettuare gli audit interni Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità

Dettagli

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI ISTRUZIONE OPERATIVA N 1/2005 PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI RATIFICATO DALLA COMMISSIONE AZIENDALE PER LA SORVEGLIANZA E IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE

Dettagli

INFEZIONE DA HIV e AIDS

INFEZIONE DA HIV e AIDS Dipartimento di Prevenzione Medica Notifica, sorveglianza e controllo delle malattie infettive INFEZIONE DA HIV e AIDS (elaborazione dati dal programma informatizzato Regione Lombardia Mainf e portale

Dettagli

La rosolia nella donna in gravidanza

La rosolia nella donna in gravidanza La rosolia nella donna in gravidanza ROSOLIA Trasmissione materno-fetale Trasmissione transplacentare Nel corso della fase viremica con o senza manifestazioni cliniche L infezione fetale dopo reinfezione

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 289/2008 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (CE) N. 289/2008 DELLA COMMISSIONE 1.4.2008 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 89/3 REGOLAMENTO (CE) N. 289/2008 DELLA COMMISSIONE del 31 marzo 2008 che modifica il regolamento (CE) n. 1266/2007 relativo alle misure di applicazione

Dettagli

Corsi di avviamento allo sport

Corsi di avviamento allo sport Regolamento dei Corsi di avviamento allo sport di cui all art. 7 della Convenzione Quadro CIP INAIL La collaborazione attiva da molti anni tra il CIP e l INAIL, riconfermata con la sottoscrizione del nuovo

Dettagli

DECISIONE DELLA COMMISSIONE

DECISIONE DELLA COMMISSIONE L 293/28 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 9.11.2005 DECISIONE DELLA COMMISSIONE dell 8 novembre 2005 relativa a talune misure sanitarie di protezione contro la malattia vescicolare dei suini in Italia

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO PROCEDURA PR02 - Audit Interni Edizione 1 Approvata dal Direttore della SC Medicina Legale Emessa dal Referente Aziendale per la Qualità

Dettagli

Manuale Sicurezza Duemilauno Agenzia Sociale

Manuale Sicurezza Duemilauno Agenzia Sociale Sorveglianza e misurazioni del SG S&SL Indice: 1.0 Scopo e Generalità 2.0 Identificazione delle aree/attività soggette al monitoraggio 3.0 Pianificazione ed esecuzione dei monitoraggi e delle misurazioni

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA FEBBRE CATARRALE DEGLI OVINI NEI CENTRI GENETICI E DI FECONDAZIONE ARTIFICIALE

LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA FEBBRE CATARRALE DEGLI OVINI NEI CENTRI GENETICI E DI FECONDAZIONE ARTIFICIALE LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA FEBBRE CATARRALE DEGLI OVINI NEI CENTRI GENETICI E DI FECONDAZIONE ARTIFICIALE SSOMMARIO 1 GENERALITÀ...2 2 REQUISITI E CRITERI GENERALI DI CONTROLLO DELLE STRUTTURE...2

Dettagli

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione

REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione REGIONE TOSCANA REGIONE TOSCANA Azienda USL3 di Pistoia REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione - AREA della DIRIGENZA MEDICA e VETERINARIA - 1 Finalità La gestione degli incarichi e delle verifiche

Dettagli

CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS*

CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS* PROCEDURA GESTIONALE sigla:pd20 Pag. 1 di 5 DEL CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS* 0 1 emissione Rev. Data Motivazioni Convalida Approvazione Pag. 2 di 5 INDICE 1.0 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2.0

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA Provincia di Roma Dipartimento III - Servizio I Politiche del Lavoro e Servizi per l Impiego - SILD e Dipartimenti di Salute Mentale della ASL della Provincia di Roma e Associazioni

Dettagli

LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA

LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA ALLEGATO 4 LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA I dati sui quali si basa la presente elaborazione statistica fanno riferimento al numero di partecipazioni

Dettagli

ALLEGATO A. Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI

ALLEGATO A. Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI ALLEGATO A Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI ALBO DOCENTI ESTERNI Art. 1. Istituzione e finalità Il Comune di Roma istituisce un Albo di tipo aperto per

Dettagli

QUADRO EPIDEMIOLOGICO DELLA MALATTIA DI CREUTZFELDT- JAKOB E SINDROMI CORRELATE

QUADRO EPIDEMIOLOGICO DELLA MALATTIA DI CREUTZFELDT- JAKOB E SINDROMI CORRELATE QUADRO EPIDEMIOLOGICO DELLA MALATTIA DI CREUTZFELDT- JAKOB E SIDROMI CORRELATE EMILIA-ROMAGA, 1 GEAIO 2010-31 DICEMBRE 2012 Segnalazioni di MCJ el periodo 2010-2012 sono pervenute al Sevizio Sanità pubblica

Dettagli

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

Criteri di selezione del collettivo e definizioni Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Buone pratiche di sperimentazione clinica negli animali dei medicinali veterinari

Buone pratiche di sperimentazione clinica negli animali dei medicinali veterinari negli animali dei medicinali veterinari Modelli innovativi di lotta alla varroa: l acido formico in gel. Dr. Salvatore Macrì Dirigente Veterinario Ministero della Salute Roma Istituto Zooprofilattico Sperimentale

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

La sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente

La sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente La sicurezza sul lavoro Concetti di base e accenni alla normativa vigente BENVENUTI! Contenuti: - Cenni storici; - Concetti di base: Infortunio e Malattia lavoro-corr. Pericolo Rischio Valutazione dei

Dettagli

Malattia da virus Zika

Malattia da virus Zika Malattia da virus Zika La zanzara Aedes che trasmette Zika virus trasmette anche Febbre Gialla Dengue e Chikungunia. AAS5 Friuli Occidentale Dipartimento di Prevenzione dr.ssa Oriana Feltrin Malattia

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha

Dettagli

a p p u n t i d i s c i e n z a 5. WEST NILE DISEASE... una malattia esotica?

a p p u n t i d i s c i e n z a 5. WEST NILE DISEASE... una malattia esotica? a p p u n t i d i s c i e n z a 5. WEST NILE DISEASE... una malattia esotica? L IZSVe è un ente sanitario di diritto pubblico che svolge attività di prevenzione, di controllo e di ricerca nell ambito del

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Firenze 26 Settembre 2014. Antonella Leto Presidente Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN)

Firenze 26 Settembre 2014. Antonella Leto Presidente Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN) Firenze 26 Settembre 2014 Antonella Leto Presidente Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN) Regolamento (UE) n. 536/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, sulla

Dettagli

Norme di attuazione del Regolamento di formazione professionale continua del dottore commercialista

Norme di attuazione del Regolamento di formazione professionale continua del dottore commercialista CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI Norme di attuazione del Regolamento di formazione professionale continua del dottore commercialista (approvate nella seduta consiliare del 26 novembre 2002)

Dettagli

PNAA biennio 2006-2007- Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte

PNAA biennio 2006-2007- Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte CONTROLLI NELLA FILIERA ALIMENTARE PER LA RICERCA DI RESIDUI DI SOSTANZE INDESIDERATE DA PARTE DEI SERVIZI DI SANITA PUBBLICA VETERINARIA DELLA REGIONE LAZIO Le diossine sono un gruppo di 210 sostanze

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi FORMAZIONE DEGLI ALIMENTARISTI E DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE (OSA) AI SENSI DELLA D.G.R. LIGURIA 29/06/2012 N. 793 1. Introduzione Un efficace formazione e un adeguato addestramento del personale

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute ALLEGATO 1 N. Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale DGPREV.V/19262/P/I.4.c.a.9

Dettagli

La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA

La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA Vuillermin Giuliana Berti Pierluigi Ippolito Rita Azienda USL Regione Valle d Aosta Analisi del contesto L Azienda USL della

Dettagli

In entrambe le sezioni vi sono domande a scelta multipla e domande aperte.

In entrambe le sezioni vi sono domande a scelta multipla e domande aperte. Facoltà di Agraria UNIPD Precorso Biologia 2011 Verifica le tue competenze Leggi attentamente il testo e rispondi alle domande che seguono. Le domande sono divise in due sezioni: le domande di competenza

Dettagli

Le azioni in atto in Emilia-Romagna per la prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale

Le azioni in atto in Emilia-Romagna per la prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale Il progetto Life Conops sistemi di sorveglianza delle zanzare invasive Le azioni in atto in Emilia-Romagna per la prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale Bologna 10 marzo 2014 Claudio Venturelli

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del sistema di sorveglianza PASSI Anni 2007-2010

Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del sistema di sorveglianza PASSI Anni 2007-2010 Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr. Paolo Ghinassi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del

Dettagli

RELAZIONE ANNUALE RIESAME ATTIVITÀ DI AUDIT INTERNI SGQ ANNO 2014

RELAZIONE ANNUALE RIESAME ATTIVITÀ DI AUDIT INTERNI SGQ ANNO 2014 RELAZIONE ANNUALE RIESAME ATTIVITÀ DI AUDIT INTERNI SGQ ANNO 2014 Audit Autorità competente regionale verso Autorità competente territoriale Audit interno SGQ Autorità competente regionale Audit interno

Dettagli

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli