Rapporto Osservatorio Interistituzionale sugli Stranieri in Provincia di Torino - Rapporto PREFETTURA di Torino

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Rapporto Osservatorio Interistituzionale sugli Stranieri in Provincia di Torino - Rapporto PREFETTURA di Torino"

Transcript

1 CITTÀ DI TORINO - Settore Statistica PREFETTURA di Torino Osservatorio Interistituzionale sugli Stranieri in Provincia di Torino - Rapporto 2012 z ufficio del Portavoce del Sindaco - ufficio grafico MG - stampa centro stampa della Città di Torino Prefettura di Torino Rapporto 2013

2 OSSERVATORIO INTERISTITUZIONALE SUGLI STRANIERI IN PROVINCIA DI TORINO Torino Incontra Sala Giolitti Giovedì 20 novembre 2014 Presentazione del Prefetto di Torino pag. 3 Provincia di Torino pag. 5 Assessorato alle Politiche Attive di Cittadinanza, Diritti Sociali e Parità Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale, Orientamento per il Mercato del Lavoro Fenomeno migratorio e politiche integrate 2013 Provincia di Torino pag. 13 Ufficio Statistica Analisi comparata relativa alla popolazione straniera residente nelle otto province piemontesi Provincia di Torino pag. 15 Assessorato alla Pianificazione Territoriale Osservatorio Fabbisogno Abitativo Sociale Gli aiuti sociali ed economici del settore pubblico alle famiglie straniere nella provincia di Torino: le assegnazioni di case popolari ed i contributi economici per il sostegno all affitto Città di Torino pag. 18 Direzione Generale Servizi Amministrativi Area Servizi Civici Servizio Statistica e Toponomastica La popolazione straniera a Torino nel 2013 Dati generali I movimenti intramigratori dei cittadini stranieri Questura di Torino pag. 21 Ufficio Immigrazione L attività dell Ufficio Immigrazione Comando Provinciale Carabinieri di Torino pag. 23 Rapporto sugli stranieri in Provincia di Torino Prefettura di Torino pag. 24 Ufficio Territoriale di Governo Le richieste di cittadinanza italiana presentate alla Prefettura di Torino Prefettura di Torino pag. 26 Ufficio Territoriale di Governo Il sistema di protezione per richiedenti protezione internazionale e rifugiati politici in Provincia di Torino Città di Torino pag. 30 Direzione Centrale Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie Direzione Servizi Sociali- Servizio Stranieri e Nomadi L attività dell Ufficio Stranieri e Nomadi nel

3 Città di Torino pag. 33 Direzione Centrale Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie Direzione Servizi Sociali -Servizio Minori Ufficio Minori Stranieri Centro per la Giustizia Minorile del Piemonte, Valle d Aosta e pag. 35 Liguria e Massa Carrara Servizio Minorile e Servizio Tecnico del CGM di Torino Adolescenti stranieri nei percorsi penali e giudiziari del territorio piemontese Anno 2013 Direzione Territoriale del Lavoro di Torino pag. 36 Analisi dell attività di vigilanza della DTL relativa all impiego dei lavoratori stranieri Direzione Territoriale del Lavoro di Torino pag. 37 Sportello Unico per l Immigrazione L attività dello Sportello Unico per l Immigrazione Agenzia Piemonte Lavoro pag. 39 Le qualifiche professionali più richieste nella Provincia di Torino, negli avviamenti del 2013 Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Torino pag. 41 Stranieri ed imprese INAIL Istituto Nazionale Assicurazioni Infortuni sul Lavoro pag. 42 Direzione Regionale Piemonte Lavoratori stranieri e infortuni sul lavoro Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca pag. 43 Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Gli alunni di cittadinanza non italiana nelle scuole della provincia di Torino 2013/2014 Prefettura di Torino pag. 44 Ufficio Territoriale di Governo Test di conoscenza della lingua italiana Osservatorio Regionale per l Università pag. 46 e per il Diritto allo Studio Universitario L internazionalizzazione negli atenei torinesi: gli iscritti stranieri e gli studenti in mobilità in ingresso Regione Piemonte pag. 47 Assessorato alla Sanità, Livelli essenziali di assistenza, Edilizia sanitaria Stranieri e salute FIERI pag. 48 Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull'immigrazione Considerazioni di sintesi 2

4 Presentazione Paola Basilone Prefetto di Torino Giunto quest anno alla XVII edizione, l Osservatorio interistituzionale sulla presenza di cittadini stranieri in provincia di Torino prosegue nel suo intento di proporsi quale strumento di analisi dell evoluzione della realtà migratoria sul territorio provinciale. L attività dell Osservatorio, unica esperienza in ambito nazionale, coordinata dalla Prefettura di Torino con il concorso e la collaborazione di numerosi Enti Pubblici del territorio torinese, esprime fattivamente la volontà delle Istituzioni di mettere a fattor comune i propri patrimoni di dati e conoscenze in una logica di autentica sinergia allo scopo di favorire politiche ed interventi idonei a sviluppare nel concreto l integrazione intesa come motore di sviluppo e coesione sociale. In primo luogo, giova rammentarlo, l integrazione coinvolge e mette in relazione lo Stato e il singolo individuo presupponendo l azione di diversi enti, governativi e non, come datori di lavoro, sindacati, associazioni religiose, centri di accoglienza, formazione e sostegno agli immigrati. In secondo luogo, l integrazione conduce allo sviluppo sociale ed economico, attraverso strategie negli ambiti linguistici, dell istruzione, del lavoro e, in generale, della partecipazione dei migranti alla vita attiva della società. La consapevolezza del contributo dei migranti allo sviluppo delle società ospitanti ha rafforzato negli anni le iniziative locali con investimenti in progetti di istruzione, lavoro e formazione, oltre che di accoglienza. A quest ultimo riguardo, si citano, tra gli altri, le iniziative relative all Accordo di Integrazione, all ampliamento dei posti SPRAR, alla presentazione di Progetti FEI (Fondo Europeo per l Integrazione di Cittadini di Paesi terzi) e di Progetti FER (Fondo Europeo per i Rifugiati). Il continuo dialogo e quindi il rafforzamento della rete tra Istituzioni pubbliche, Soggetti del Terzo Settore e Associazionismo impegnati negli obiettivi di integrazione, ha consentito di finalizzare le progettualità e gli interventi ai fabbisogni territoriali, tenendo presente i criteri della sostenibilità futura e della complementarietà. In tale contesto, gli interventi sulla realtà migratoria necessitano di elementi conoscitivi ad ampio spettro per poter valutare le possibilità e le potenzialità dei cambiamenti e dei percorsi di integrazione, da parte sia degli stessi stranieri sia del Paese ospitante, anche per i rilevanti riflessi sociali, di ordine pubblico, culturali ed economici. Il volume, che è andato arricchendosi negli anni con nuove partecipazioni anche in seguito ad una riorganizzazione degli uffici pubblici più rispondente alle esigenze sottese alla stabile presenza degli stranieri, propone un fenomeno in fase di maturazione e consolidamento, con una generale tendenza al passaggio da caratteristiche proprie dei primi ingressi a peculiarità indicative di un progressivo radicamento delle comunità straniere sul territorio cittadino e provinciale. Tale evoluzione appare accompagnata da una parallela evoluzione dei servizi offerti dalle istituzioni, tesi a rispondere adeguatamente alla crescente domanda sia in termini qualitativi che quantitativi. Non possono sottacersi, tra gli altri, gli aspetti di criticità quali quelli occupazionali, abitativi e sociali che potranno essere affrontati, come sostenuto dal Consiglio Europeo, in più interventi, solo con un processo bifronte, che da un lato preveda gli sforzi da parte degli immigrati, che sono tenuti a conoscere e a sottoscrivere i valori fondamentali dell Unione Europea, e dall altro ricada sulle società di accoglienza, le quali si impegnano ad accogliere le legittime richieste degli stranieri in una logica di coesione sociale. Il 26 e 27 giugno 2014 il Consiglio europeo ha approvato l agenda strategica delle priorità chiave per i prossimi cinque anni, invitando le istituzioni dell UE e gli Stati membri ad attuarle pienamente. Tra le priorità dell Unione Europea c è l adozione di misure politiche coerenti in materia di asilo, 3

5 immigrazione, frontiere e una maggiore cooperazione tra le istituzioni e gli organi dell UE. Il Consiglio chiede all Unione di dotarsi di una politica efficace e ben gestita in materia di migrazione, asilo e frontiere, guidata dai principi di solidarietà ed equa condivisione delle responsabilità e da un approccio globale che offra protezione a coloro che ne hanno bisogno, condizioni di parità che assicurino ai richiedenti asilo le stesse garanzie di carattere procedurale e la stessa protezione in tutta l Unione. L Unione dovrebbe altresì sostenere le iniziative degli Stati membri volte a perseguire politiche attive dell integrazione che promuovano la coesione sociale e il dinamismo economico. A tal riguardo, è noto come negli anni si sia sviluppata a Torino e provincia una attiva presenza degli immigrati che, anche per il tramite dell associazionismo, ha consentito un processo di crescita continuo, costante e volto alla partecipazione e alla cittadinanza attiva degli stessi cittadini stranieri, elemento centrale per favorire il processo di integrazione dei migranti nel contesto sociale, culturale ed economico. Il processo presuppone azioni coordinate e condivise di accoglienza dell immigrato, mirate a fornirgli un bagaglio linguistico sufficiente, almeno, ad un facile inserimento nel tessuto sociale e lavorativo, insieme ad elementi di formazione ed educazione civica, che lo sostengano nella creazione di una coscienza civile, basata sulla consapevolezza dei propri diritti e sul rispetto dei propri doveri. Il volume intende dare atto di ciò attraverso dati, grafici e commenti che si soffermano fra l altro sugli insediamenti abitativi, sugli andamenti generali dell accesso al mondo del lavoro e gli eventuali contraccolpi dovuti alla crisi economica, sui flussi d'ingresso legati alle regolarizzazioni e ai ricongiungimenti familiari, sulle misure di protezione, sulla salute degli immigrati e sui servizi alla persona. I dati, successivamente alla presentazione del lavoro, verranno pubblicati anche sui siti della Prefettura, della Provincia e del Comune di Torino. Un dovuto ringraziamento agli Enti che hanno fornito a vario titolo il proprio importante contributo ed in particolare al Comune di Torino e al suo Ufficio Statistica che, curandone la pubblicazione nella collana di monografie tematiche dell Osservatorio socio-economico torinese, ne favorisce la più ampia diffusione. 4

6 Provincia di Torino Assessorato alle Politiche Attive di Cittadinanza, Diritti Sociali e Parità Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale, Orientamento per il Mercato del Lavoro Fenomeno migratorio e politiche integrate 2013 La crisi economica che ha investito l intera società ha determinato anche una diminuzione delle risorse per le politiche per l integrazione degli stranieri della Provincia di Torino, così come è accaduto in altri settori: in quest ambito però la diminuzione delle risorse ricade proprio sulle persone più esposte, come gli stranieri, che non possono contare su un background culturale solido in grado di traghettare il superamento di questi anni critici. L amministrazione provinciale in questo delicato contesto ha cercato comunque di privilegiare gli interventi sulle fasce più deboli, coerentemente con il processo di stabilizzazione delle presenze straniere in Italia. Proprio per questo ha mantenuto un approccio plurale, multietnico e multiculturale per valorizzare le scelte ordinarie sulle proposte di tipo emergenziale, assumendo il principio di integrazione quale criterio fondante delle specifiche progettazioni. Oggi stiamo attraversando una fase politica ed economica incerta in cui non sempre è possibile mantenere le conquiste che fino ad oggi si davano per scontate, oltre a rendere difficile una programmazione a lunga scadenza. L Amministrazione ha, comunque, definito le priorità da perseguire nel breve periodo per continuare a lavorare in una logica di integrazione della componente straniera che ha individuato e confermato la nostra provincia quale territorio dove consolidare il proprio progetto di vita: la capacità, dimostrata negli anni, di proporre analisi puntuali e fornire risposte non solo emergenziali alle richieste dei cittadini stranieri da parte della nostra Amministrazione rappresenta un valore da difendere a garanzia di soluzioni adeguate a bisogni e esigenze primari da prendere in carico nel momento storico, economico e politico che stiamo vivendo. Anche in questo periodo di scarsa chiarezza in merito all organizzazione delle funzioni di vasta area il nostro Ente ha continuato a programmare e promuovere scelte e decisioni utili al raggiungimento di risultati positivi in termini di integrazione sociale e lavorativa degli stranieri: allo stesso modo il gruppo di lavoro intra-provinciale - che vede coinvolti i Servizi Lavoro, Politiche Sociali e di Parità, Formazione e Istruzione - ha continuato a collaborare e sostenere un confronto costruttivo a supporto di una visione d insieme sul tema dell integrazione degli stranieri, elemento che ha facilitato la promozione di un modello responsabile di integrazione sociale per la valorizzazione delle capacità degli stranieri. Progetti realizzati in collaborazione tra più Servizi della Provincia di Torino Prov@Work Fondo Europeo per l Immigrazione Titolo progetto Fonte finanz.to Ente capofila Prov@Work F.E.I Provincia di Torino Partner Città di Torino, UPM, ASAI, Formazione 80, CEIP, En.A.I.P., Fondazione Casa di Carità, IRES, S.&T., TerreMondo DURATA (annualità) 1 anno (settembre giugno 2013) Obiettivo generale Migliorare il livello di occupabilità delle persone migranti a bassa e ad alta scolarità, iscritte ai Centri per l Impiego (CPI) della Provincia di Torino 5

7 Il progetto, coordinato dalla Provincia di Torino, ha permesso di sperimentare servizi innovativi ed individualizzati di accompagnamento alla ricerca di lavoro di circa 140 cittadini e cittadine stranieri, iscritti ai Centri per l Impiego di cui un gruppo in possesso di qualifiche professionali medio-alte, due gruppi in possesso di qualifiche professionali medio-basse. Il Servizio Formazione professionale in particolare - ha seguito la sperimentazione delle attività relative alle professionalità medio-alte per le quali sono state selezionate 46 persone in possesso di diploma o di laurea, per svolgere il Bilancio di esperienza migratoria e un azione di accompagnamento per sostenere l esame CILS. I partecipanti sono stati suddivisi in due sottogruppi per seguire attività diversificate: 17 persone hanno seguito un percorso di accompagnamento per lo svolgimento di un tirocinio minimo di due mesi, 31 persone hanno seguito un percorso di accompagnamento alla ricerca attiva del lavoro e di utilizzo dei social network. Il progetto ha raggiunto tutti gli indicatori previsti, in particolare per le alte professionalità i risultati attesi sono stati davvero positivi: i candidati sono stati 176; 108 sono stati ammessi al test di selezione; i beneficiari sono stati 48 e in 38 hanno portato a termine il percorso con esito positivo (l 80% dei corsisti); in 35 hanno dato l esame CIL; sono stati predisposti 24 curriculum vitae utilizzando gli strumenti de social network (linkedin, twetter, vizify, google plus) in 40 hanno svolto il Bilancio Migratorio dando una valutazione molto positiva sull attività; le aziende hanno proposto all 81% dei 16 tirocinanti una proroga del tirocinio (da 1 a 4 mesi) ed è stata fatta anche una proposta di assunzione a tempo determinato (per un anno). Il si è svolto il Convegno finale presso Fondazione Casa di Carità. Gli stranieri in Provincia di Torino Il Servizio Politiche Sociali e di Parità ha provveduto, in collaborazione con la Prefettura, alla raccolta dei dati sulla popolazione straniera residente al 31/12/2013 presso le anagrafi di tutti i comuni 1 presenti sul territorio provinciale 2. Sulla base di questa raccolta gli stranieri presenti sul territorio provinciale alla fine del 2013 erano di cui femmine e maschi, e rappresentavano il 6,1% della popolazione complessiva. Gli stranieri sul nostro territorio sono oramai parte integrante della popolazione provinciale; da diversi anni quasi tutti i comuni hanno tra i loro residenti dei cittadini stranieri. Quest anno soltanto sei, dei 315 comuni che compongono la Provincia di Torino, non risultano interessati dal processo migratorio, va precisato che si tratta di comuni piccoli, collocati in aree montane e soggetti a continuo spopolamento. Analizzando la percentuale di stranieri presenti in relazione alla popolazione residente, il comune che registra la più alta percentuale è, ormai da molti anni, Pragelato con il 26%, segue Collaretto Castelnuovo con il 23%, Claviere 17,% e Pancalieri con 14%. Si precisa che si tratta di comuni con popolazione residente inferiore alle unità. Se consideriamo invece i comuni con popolazione superiore alle unità, dove vive il 58% della popolazione straniera, la percentuale più alta riguarda Cuorgné con il 10,4%, Carmagnola 10,2%, Moncalieri 9,9%. Osservando invece i valori assoluti, il comune con il numero maggiore di stranieri è Moncalieri con unità, segue Chieri con 3.496, Nichelino con 3.114, Carmagnola con 2.968, tutti comuni collocati nella prima cintura Sud di Torino che si caratterizzano per l alta densità abitativa. 1 Si precisa che possono esserci degli scostamenti tra i dati raccolti e quelli pubblicati dall Istat nel luglio 2013, in quanto quest ultimi sono stati soggetti a controlli e allineamenti successivi alla data della nostra rilevazione (15 marzo 2013).. 2 Dalla presente raccolta è escluso il capoluogo. 6

8 Per quanto riguarda la distribuzione dei due generi, complessivamente le donne rappresentano il 57% della popolazione adulta straniera. I minori, che da diversi anni riscontrano un lieve e costante incremento, sono invece il 22% della popolazione straniera e l 8,3% della popolazione minorile. Figura 1 - Distribuzione percentuale degli stranieri sulla popolazione Dalla raccolta dei dati sulla popolazione straniera effettuata presso gli uffici anagrafici comunali, sono pervenute informazioni anche sulle nazionalità degli stranieri residenti e nello specifico le prime cinque presenti secondo il criterio della numerosità. Anche nel 2013, come illustra la tabella sottostante, la Romania è la nazionalità più numerosa. Dai dati raccolti emerge che il 56% degli stranieri presenti, pari a , è cittadino romeno, segue il Marocco con unità, l Albania con 5.342, la Moldova con e poi la Cina con unità. I primi cinque gruppi segnalati rappresentano il 87% degli stranieri residenti Femmine Maschi Romania Marocco Albania Moldova Cinese, Repubblica Popolare La popolazione straniera 2012 ed i servizi socio-assistenziali territoriali zonali Anche quest anno viene presentata una panoramica completa sulla situazione socio-assistenziale dei cittadini italiani e stranieri residenti sul territorio provinciale, partendo da un analisi realizzata attraverso i dati regionali 2012 (ultimi disponibili al momento della redazione del Rapporto) relativi al volume di servizi offerti dai 21 Enti Gestori dei Servizi Socio Assistenziali (SSA) afferenti al territorio provinciale, 7

9 con particolare riguardo ai flussi di utenza straniera e alla sua assistibilità rispetto alla popolazione italiana. In questa pubblicazione, come da prassi consolidata negli ultimi anni, i dati dell utenza che si è rivolta ai servizi socio-assistenziali vengono presentati attraverso un indice relativo, che permette di comprendere quanto è maggiore (o meno) la propensione di divenire soggetti assistiti nella coorte degli stranieri rispetto alla coorte autoctona italiana. 3 L indice dei rapporti sull utenza generale esprime un valore provinciale prossimo allo 0,9. A livello provinciale l utenza straniera conta unità e rappresenta il 7,9% dell utenza generale, a fronte di un utenza italiana pari a unità. Il dato percentuale dell utenza straniera si presenta abbastanza in linea con l incidenza della popolazione straniera rispetto alla popolazione complessiva (8,7%). Il Nodo Territoriale Provinciale Contro Le Discriminazioni Il tema della discriminazione acquista, nel contesto odierno di importanti cambiamenti sociali e demografici, un peso sempre più rilevante rispetto alla necessità di garantire a tutti i cittadini i propri diritti attraverso un nuovo impegno collettivo, sia da parte delle istituzioni che della società civile. L attenzione al tema delle discriminazioni si è imposta nella nostra società soprattutto in seguito all immigrazione proveniente dai paesi del terzo mondo. Particolare attenzione alle discriminazioni è stata data dall Unione Europea che ha inserito la prevenzione, la lotta, e il monitoraggio del fenomeno tra i propri principi fondanti e attraverso successive direttive ha invitato gli stati membri ad avviare politiche nazionali per contrastare la diffusione del fenomeno. In Italia l'ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, conosciuto con l'acronimo U.N.A.R. che ha sede a Roma, è un servizio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni. Attivo in Italia dal 2003 (decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215, di recepimento della direttiva comunitaria n. 2000/43 CE.) è istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità; nato per contrastare i fenomeni di razzismo, ha successivamente esteso il suo raggio ad altre cinque forme di discriminazione: genere, età, disabilità, orientamento sessuale e religione, secondo quanto disposto nell art. 10 del Trattato sul Funzionamento dell Unione Europea. Sempre presso l Ufficio nazionale è attivo un conctat center collegato ad un numero verde, dove chiunque può segnalare una discriminazione di cui è stato vittima oppure testimone. La Regione Piemonte, attraverso un protocollo d intesa siglato nel 2011 con U.N.A.R., ha assunto il ruolo di Centro Regionale di Coordinamento dei diversi Nodi Territoriali previsti, dalla normativa nazionale, in capo alle Provincie piemontesi. La Provincia di Torino, raccogliendo la proposta regionale ha sottoscritto, in data 28 novembre 2011, un protocollo d'intesa 4 per l istituzione di un Nodo territoriale provinciale contro le discriminazioni che svolge le seguenti funzioni: - Prima accoglienza, orientamento e presa in carico delle vittime di discriminazione attraverso la rimozione alla base di condizioni che producono discriminazione e la promozione di azioni positive per l eliminazione dello svantaggio; - Costruzione e coordinamento di una Rete territoriale che coinvolga i soggetti istituzionali e del mondo associativo che in vario modo si occupano di prevenzione, contrasto e assistenza alle vittime di discriminazioni. La rete integrata contro le discriminazioni, della quale fanno parte le Associazioni, i Servizi Sociali e le Forze dell Ordine presenti sul territorio provinciale, ha l obiettivo di istituire forme di collaborazione costanti per potenziare le attività ed i Servizi svolti da tutti i soggetti; 3 Fonti dati: Utenza dei servizi socio-ass-li Regione Piemonte, Direzione Politiche Sociali Settore Programmazione "Socio- Assistenziale" Integrazione Socio-Sanitaria e Rapporti con gli Enti Gestori Istituzionali; gli indici presentati in tabella sono stati elaborati assumendo la popolazione italiana e straniera 2012 da fonte ISTAT. 4 Deliberazione della Giunta Provinciale n del 3/11/11 8

10 - Monitoraggio del fenomeno delle discriminazioni attraverso la costante osservazione sul territorio e attraverso l aggiornamento dell applicativo informatico collegato con la sede centrale di Roma; - Attività informative, promozionali e di sensibilizzazione e diffusione di buone pratiche sul territorio provinciale. Lo sportello del nodo 5 Presso gli uffici del Servizio Politiche Sociali e di Parità è attivo uno sportello per l accoglienza alle vittime. E possibile accedere previa richiesta di appuntamento, le segnalazione provengono direttamente dal livello centrale di Roma, oppure da chiunque sia vittima o testimone di una discriminazione avvenuta sul territorio provinciale. Il nodo si pone come obiettivo la rimozione della discriminazione cercando, prima di tutto, una conciliazione tra le parti, fornendo informazioni sui diritti e, laddove esistano casi di rilevanza penale, informando l autorità giudiziaria competente. La Rete del Nodo Per intervenire in questo ambito si è reso necessario individuare delle Antenne territoriali capaci di intercettare il fenomeno e in grado di proporre degli interventi per sensibilizzare la comunità locale generalmente poco attenta o disinformata sulla tematica. L Ufficio Pari Opportunità e Politiche dei tempi del Servizio Politiche Sociali e di Parità, ha avviato la costituzione di questa rete, invitando le associazioni presenti sul territorio provinciale, che risultavano iscritte nel registro nazionale dell UNAR (art. 5 DL n 215/03), ad aderire alla rete del Nodo provinciale. Hanno aderito all iniziativa 25 associazioni che a diverso titolo operano in questo ambito e, a partire dal mese di dicembre, si sono svolti una serie di incontri per promuovere la conoscenza reciproca e proporre modalità di lavoro condivise. Formazione Professionale Nei corsi di formazione professionale realizzati in provincia di Torino nel 2013, il numero di allievi stranieri presenti nei percorsi finanziati dalla Provincia di Torino è stato di 6.474, su un totale di allievi (pari all 11% dei frequentanti). Di questi il 58% appartiene al genere maschile. Rispetto al 2012 il dato risente di una lieve flessione (gli stranieri erano 7.110, e rappresentavano il 12% del totale), ma rimane comunque un numero piuttosto elevato. La tabella seguente illustra la distribuzione degli allievi stranieri nei corsi di formazione finanziati attraverso bandi e direttive destinati a diverse categorie di utenti. Distribuzione allievi stranieri per Bando Tipologia formazione Allievi stranieri % sul totale stranieri Totale allievi % sul totale allievi % stranieri sul totale allievi Mercato del lavoro (disoccupati) ,4% ,7% 3,1% Apprendistato ,3% ,6% 2,3% Obbligo istruzione ,5% ,6% 2,3% Formazione continua a rich. Individuale (FCI) ,8% ,3% 2,0% Formazione continua a rich. Aziendale (FCA) 392 6,1% ,5% 0,7% Corsi riconosciuti 388 6,0% ,4% 0,7% Totale ,0% ,0% 11,0% Per quanto riguarda la distribuzione per fasce di età si evidenzia che, se il gruppo maggiormente rappresentato tra gli allievi italiani è quello degli ultra trentenni (57,4%), il 60% degli stranieri frequentanti i corsi di Formazione Professionale ha un età compresa tra i 15 e i 29 anni. In particolare notiamo come la fascia di età costituisca 5 Lo sportello di trova presso la sede della Provincia di Torino in via Maria Vittoria 12 - Per Info 011/ oppure antidiscriminazioni@provincia.torino.it 9

11 il 23,4% degli allievi stranieri contro il 13,1% di quelli italiani. Questo dato fa supporre che gli adolescenti stranieri continuino a preferire la formazione professionale, finalizzata a un più diretto inserimento nel mercato del lavoro, piuttosto che un percorso nella scuola. Gli ambiti formativi a cui gli stranieri sembrano essere più interessati sono Orientamento e sostegno all'inserimento e Servizi di impresa. È bene però ricordare che i corsi appartenenti a questi due settori sono rivolti principalmente agli apprendisti e vengono quindi attivati su richiesta delle aziende. Le preferenze accordate agli altri ambiti formativi dagli stranieri rispecchiano sostanzialmente quelle relative al totale degli allievi, fatta eccezione per il settore Lingue, al primo posto tra le opzioni del totale degli allievi. Confrontando i dati con quelli degli anni precedenti, si conferma il calo costante degli stranieri frequentanti corsi negli ambiti formativi dell edilizia e dei servizi alla persona: rispetto all anno 2010 i primi sono crollati di 10 punti percentuali, i secondi sono passati dall 8% al 2,8% sul totale degli iscritti stranieri. Distribuzione allievi stranieri per principali ambiti formativi. Valori percentuali Ambiti formativi % allievi stranieri % allievi tutti orientamento e sostegno all'inserimento 29,8 22,7 servizi di impresa 18,2 17,4 ristorazione e turismo 9,9 8,1 ambiente e sicurezza 6,7 19,0 servizi socio-assistenziali 6,2 3,1 meccanica e riparazioni 6,0 2,3 lingue straniere 4,7 10,5 edilizia e impiantistica 3,8 2,5 servizi alla persona 2,8 3,2 informatica 2,6 1,9 automazione industriale 1,8 1,6 ALTRO 7,5 7,7 Totale Nel 2013 il Gruppo Fasce deboli dell Area Istruzione e Formazione Professionale ha preso parte ad alcuni interessanti progetti nell ambito della formazione e dell inclusione dei cittadini migranti: in collaborazione con il Servizio Lavoro della Provincia, ha seguito il progetto Prov@Work, finanziato con il FEI e finalizzato a migliorare il livello di occupabilità delle persone migranti iscritte ai Centri per l Impiego (CPI) della Provincia di Torino, attraverso la sperimentazione di servizi innovativi ed individualizzati di accompagnamento alla ricerca di lavoro per cittadini con alte professionalità; ha inoltre partecipato alla definizione del Progetto "In.Media.Res - Integrazione Mediazione Responsabilità", finanziato con il FEI 2012, che ha come obiettivo principale quello di superare le difficoltà di inserimento e di inclusione scolastica dei minori extracomunitari che necessitino di sostegno nel loro percorso di istruzione e di costruzione di un identità; il progetto riguarda l anno scolastico 2013/2014 e ha come territorio di riferimento quello della provincia di Torino. I dati del mercato del lavoro per l anno 2013 Nel 2013 gli avviamenti dei cittadini stranieri in Provincia di Torino ammontano a (sul totale di assunzioni), di essi hanno riguardato lavoratrici e lavoratori non comunitari e Avviamenti 2013 Non comunitari Altri comunitari Italiani

12 comunitari; le donne straniere assunte rappresentano il 47,7% del totale dei lavoratori non comunitari e il 56,6% dei comunitari. Il dato degli avviamenti registra una diminuzione del 6% rispetto all anno precedente e riporta il numero delle assunzioni dei migranti ai livelli del 2009, come si evince dalla serie storica 2008/2013 degli avviamenti al lavoro di stranieri in Provincia di Torino, sotto riportata. Anno Totale assunzioni stranieri Non Comunitari Comunitari I settori economici particolarmente colpiti dalla crisi riguardano le costruzioni, il commercio e la ristorazione, si avverte un lieve calo delle assunzioni di personale domestico mentre il settore della manifattura registra una lieve ripresa dopo il forte calo dell anno precedente e l agricoltura rileva un incremento del numero di avviamenti pari al 7%. Continua la segregazione settoriale delle lavoratrici e dei lavoratori stranieri: gli uomini continuano ad essere inseriti prevalentemente in agricoltura dove oltre il 55,5% della manodopera è straniera, nelle costruzioni in cui i lavoratori stranieri sono quasi la metà (48,3%), mentre per le donne prevale il settore dei servizi e del lavoro domestico dove le assunzioni di donne straniere rappresenta l 81,1% del totale. Considerando le tipologie contrattuali, la flessione riguarda sia i contratti a tempo determinato (-6%) che a tempo indeterminato (-7,3%), interessando soprattutto le tipologie contrattuali diverse dal lavoro subordinato (apprendistato, intermittente, parasubordinato, ecc.). Nel 2013, il flusso generale ordinario (iscritti di nuova presentazione, rinnovo della precedente iscrizione e trasferimento) di coloro che hanno dato disponibilità al lavoro presso i C.p.I della Provincia di Torino è pari a soggetti, di cui italiani e stranieri, con un incremento per questi ultimi del 20,3% rispetto all anno precedente. I migranti si distribuiscono in comunitari e non comunitari (nel 2012 erano rispettivamente e ). La fascia d età compresa tra i 26 e i 39 anni rappresenta quasi la metà dell intero flusso dei migranti, essendo pari al 45% contro il 32,5% degli italiani. Il flusso di nuova presentazione dei giovani stranieri fra i 16 e i 29 anni è pari a 4.808, rappresentando il 21.2% del flusso complessivo e il 34,9% di quello degli stranieri. Analizzando i titoli di studio del flusso di nuova presentazione del 2013 relativo ai cittadini stranieri 6, il 46,9% degli iscritti ha dichiarato di possedere un titolo di scuola media inferiore o dell obbligo, il 23,7% un diploma superiore, il 9,6% una qualifica di istruzione professionale e il 7,4% di essere in possesso di un titolo universitario. Emerge uno scostamento di genere riguardo ai titoli più elevati: le donne rappresentano il 59% dei diplomati e il 65% dei laureati. Il totale complessivo dello stock al 31/12/2013 (il dato che fotografa il numero dei disoccupati/inoccupati iscritti nei C.p.I. della Provincia di Torino in un dato istante) è di unità contro le al 31/ I cittadini stranieri sono (+16,% rispetto all anno precedente), di cui il 48,2% comunitari e il 51,8% non comunitari. Totale stock al 31/12/2013 disoccupati/ inoccupati presenti nelle banche dati dei Centri per l Impiego Altri comunitari; 25,700; 11,8% Non comunitari; ; 12,6% Italiani; ; 75,6% 6 I dati sui titoli di studio vanno letti considerando che, al momento dell iscrizione presso il C.p.I. l utente dichiara, ai fini statistici, il proprio titolo di studio senza dover presentare la certificazione. Si è constatato che la tendenza di molti cittadini stranieri è quella di non dichiarare il titolo posseduto in patria ma solo quello eventualmente acquisito in Italia. 11

13 La presenza femminile, il 50,8% del totale, è particolarmente rilevante tra i comunitari (55,1% del totale stranieri) e le donne raggiungono il 56,9% nella fascia di età dai 26 ai 39 anni. All interno dei singoli C.p.I. sono proseguite le attività finalizzate a rendere più efficace l accoglienza e l accessibilità ai servizi e gli interventi di politica attiva rivolti ai lavoratori stranieri attraverso: il Servizio di Mediazione Interculturale: presente da diversi anni all interno di tutti i C.p.I, è gestito da mediatori di diverse nazionalità, che affiancano gli operatori per garantire l intermediazione linguistica e culturale e favorire il rapporto fra Centri stessi e utenti stranieri, contribuendo all efficacia delle azioni e delle politiche attive per il lavoro. I mediatori sono affiancati dalla Rete dei Referenti sull Immigrazione composta da 16 operatori dei C.p.I., con specifica competenza professionale che rappresentano un ulteriore riferimento informativo e normativo a favore degli utenti immigrati. interventi a favore dei rifugiati: il costante aumento, negli ultimi anni, della presenza nel territorio provinciale di persone in possesso di permesso di soggiorno per richiesta asilo, asilo politico, protezione sussidiaria e motivi umanitari iscrittesi presso i C.p.I. della Provincia, ha reso necessario predisporre progetti e attività a favore degli stessi. Il progetto P.O.R. Rifugiati, finanziato dal F.S.E., ha coinvolto circa 530 rifugiati con attività di supporto al rafforzamento dell occupabilità e all integrazione socio-lavorativa, anche tramite inserimenti in tirocini; il Progetto Pronto Intervento rivolto a persone in condizione di particolare svantaggio sociale, ha coinvolto altri 25 rifugiati che hanno usufruito di un percorso di rinforzo delle competenze e sono stati inseriti in percorsi di tirocinio. azioni di politica attiva a favore del lavoro di assistenza familiare, rivolte in particolare alle donne straniere: i Progetti AFRI TO e AFRI PRO hanno permesso l apertura di 19 Sportelli (7 a Torino e 12 fuori Torino) in cui, attraverso attività specialistiche, si favorisce l incontro tra la domanda e l offerta di lavoro fra assistenti familiari e famiglie, con la finalità di sostenere l emersione del lavoro irregolare ed il riconoscimento sociale del lavoro di cura; il Progetto Yes Me: ha coinvolto, tra gli altri, quattro giovani stranieri di età compresa tra i 21 e i 29 anni, con un basso livello di scolarità e a forte rischio di esclusione occupazionale e sociale; i beneficiari, inseriti in seguito in tirocinio, hanno usufruito di un percorso di rinforzo delle competenze trasversali agendo attraverso attività di teatro psico-sociale al fine di migliorare dinamicità e positività, spirito di iniziativa, affidabilità, curiosità e proattività; il progetto MEDIATO, promosso dall'osservatorio sull'immigrazione in Piemonte - IRES Piemonte - e dall'asgi, in collaborazione con A.M.M.I (Associazione Multietnica dei Mediatori Interculturali), finanziato dalla Compagnia di San Paolo, ha visto l adesione della Provincia di Torino, attraverso la partecipazione di funzionari dell Area Lavoro e Politiche Sociali e di Parità, nonché dei mediatori interculturali in servizio presso i C.p.I. e degli operatori appartenenti alla Rete dei Referenti sull Immigrazione. 12

14 Provincia di Torino Ufficio Statistica Analisi comparata relativa alla popolazione straniera residente nelle otto province piemontesi. a cura di Franco Fava La popolazione straniera residente in Piemonte dal 2004 al 2014 è passata da unità a unità nel 2014, con un incremento di residenti, passando da un rapporto, tra gli stranieri residenti e la popolazione totale, dal 4,08% al 9,59%. Popolazione straniera residente nelle province piemontesi (Differenza dal 1/01/2004 al 1/01/2014) Territorio Differenza 2004 e 2014 Proporzione degli stranieri nel 2004 Proporzione degli stranieri nel 2014 Alessandria ,05% 10,26% Asti ,05% 11,59% Biella ,67% 5,93% Cuneo ,62% 10,25% Novara ,28% 10,08% Torino ,96% 9,68% VCO ,84% 6,10% Vercelli ,91% 8,03% Totale regionale ,08% 9,59% Fonte: Demo Istat Elaborazione Ufficio Statistica delle Provincia di Torino Nel dettaglio provinciale la variazione della popolazione straniera nel 2004 e nel 2014 è così rappresentata a livello provinciale: Torino da a , con un incremento di residenti; Vercelli da a , con un incremento di residenti; Novara da a , con un incremento di residenti; Cuneo da a , con un incremento di residenti; Asti da a , con un incremento di residenti; Alessandria da a , con un incremento di residenti; Biella da a , con un incremento di residenti; il VCO da a 9.843, con un incremento di residenti. La popolazione straniera residente nelle otto province piemontesi nell ultimo periodo osservato, ossia dal 1/1/2013 al 1/1/2014, registra un incremento di residenti. Nello specifico a livello provinciale si evidenziano i seguenti dati di incremento: Alessandria 4.456, Asti 1.422, Biella, 703, Cuneo 2.341, Novara 3.349, Torino , VCO 899, Vercelli 744. Popolazione straniera residente nelle province piemontesi per genere Territorio 01/01/ /01/2014 Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbano Cusio Ossola Vercelli Regione Piemonte Fonte: Demo Istat luglio elaborazione Ufficio Statistica della Provincia di Torino 13

15 La prima nazionalità presente in Piemonte è quella romena, pari al 34,29%, seguita da quelle non comunitarie, ove quella marocchina rappresenta il 15,28% sul totale, seguita da quella albanese (11,48%). Le altre nazionalità sono sotto la soglia del 10%. Il dato rappresentato in tabella rappresenta l 85,72% del totale della popolazione straniera residente. La prima nazionalità presente tra quelle comunitarie in Provincia di Torino è quella romena, pari al 45,61%, seguita da quella francese (0,77%) e polacca ( 0,63%). La prima nazionalità non comunitaria è quella marocchina con il 12,96%, mentre le altre nazionalità sono sotto la soglia del 10%. Il dato rappresentato in tabella rappresenta l 88,93% del totale della popolazione straniera residente. I dati elaborati successivamente al XV Censimento generale sulla popolazione analizzano il livello d istruzione della popolazione straniera, con oltre sei anni di età, residente nelle otto province piemontesi, sono così rappresentati: le persone alfabetizzate ma prive di un titolo di studio rappresentano il 9,01% rispetto al 9,93% a livello regionale; quelle con licenza media il 32,80%, rispetto al 34,68% a livello regionale; e quelle in possesso di un diploma di scuola superiore il 36,68%, rispetto al 33,82% a livello regionale. Gli analfabeti sono pari al 1,6% rispetto al dato regionale del 1,9%, mentre coloro che possiedono un titolo universitario rappresentano il 10,6%, rispetto al 9,3% del livello regionale. Le rimesse della popolazione straniera residente verso i loro Paesi di origine, nelle otto province piemontesi, indicano per il 2013 la più alta propensione della popolazione straniera residente nella provincia di Torino (862 euro pro-capite), mentre quella più bassa in quella di Asti con 476 euro procapite. La crisi economica degli ultimi anni si è fatta anche sentire sulla variazione delle rimesse inviate ai paesi di origine, con una percentuale in negativo in sette province, come ad esempio Torino con un -47% nel periodo , mentre l unica con un segno positivo (5%) risulta essere quella di Biella nello stesso periodo osservato. 14

16 Provincia di Torino Assessorato Pianificazione Territoriale Osservatorio Fabbisogno Abitativo Sociale Gli aiuti sociali ed economici del settore pubblico alle famiglie straniere nella provincia di Torino: le assegnazioni di case popolari ed i contributi economici per il sostegno all affitto A cura di Stefania Falletti con la collaborazione di Laura Schutt Scupolito, Regione Piemonte La residenza sociale, rispetto all impossibilità di segmenti consistenti della società (famiglie italiane e straniere) di accedere al mercato della casa in proprietà o in affitto sul mercato libero, è di fatto parte integrante del welfare; l espletamento della funzione sociale deve essere interno alle politiche urbane perseguite dagli strumenti di pianificazione territoriale in quanto gli obiettivi di integrazione e di coesione sociale costituiscono un fattore di qualità complessiva dei tessuti urbani e di equità sociale. Ecco dunque la motivazione principale della costituzione dell Osservatorio sul Fabbisogno Abitativo Sociale della Provincia di Torino che, sulla base di dati sempre aggiornati, alimenta il Piano Territoriale di Coordinamento provinciale di informazioni utili a mettere in campo regole declinate a favorire la realizzazione di quote di edilizia sociale nei comuni con maggior fabbisogno. Sulla base della banca dati della Provincia di Torino e con la collaborazione di Regione Piemonte e ATC Torino, è stato possibile esaminare in dettaglio la domanda delle famiglie straniere in merito alle richieste di casa popolare e all aiuto economico per il sostegno all affitto sul mercato privato. Le analisi sono state effettuate determinando la risposta degli enti pubblici attraverso la quantificazione dei contributi economici erogati, il numero di alloggi assegnati, il numero di famiglie straniere che ne hanno tratto beneficio e l indicazione della nazione di provenienza. Nel dettaglio la disamina ha riguardato l andamento delle assegnazioni su graduatoria di alloggi popolari a seguito dei bandi comunali di edilizia residenziale pubblica (anni ) e l aiuto economico offerto per il sostegno all affitto sul mercato privato (nelle ultime due edizioni del Fondo) su tutti i comuni della provincia di Torino. Entrambi i bandi hanno richiesto il possesso di stringenti requisiti di accesso all aiuto, tra i quali anche precisi requisiti per i cittadini stranieri. L accesso all abitazione sociale Nel quadriennio considerato 41 comuni della provincia di Torino hanno assegnato alloggi di edilizia residenziale pubblica a famiglie italiane e straniere e 30 comuni hanno assegnato alloggi solo a famiglie italiane (vedi tabella 2). Il quadro riassuntivo 1 mostra che nei 41 comuni sopraindicati meno di un terzo delle case popolari che si sono rese disponibili per l assegnazione ai cittadini bisognosi sono state assegnate a famiglie straniere su un totale di abitazioni assegnate complessivamente. Le famiglie straniere assegnatarie per la maggior parte sono di provenienza africana, hanno risposto ai bandi di edilizia residenziale pubblica ed hanno segnalato e documentato la presenza, nel proprio nucleo famigliare, di gravi condizioni sociali, economiche ed abitative. Nella città di Torino e nei comuni della prima cintura sono prevalenti le condizioni di disagio sociale ed economico 7. Quadro riassuntivo 1 Alloggi popolari assegnati a famiglie straniere quadrienni Assegnazioni a famiglie straniere Provincia di Torino di cui Città ditorino N. alloggi S. Falletti e L. Schutt Scupolito, La domanda di casa popolare nella provincia di Torino Analisi sui Comuni con bandi ERP nel 2012: Alpignano, Avigliana, Borgaro Torinese, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, None, Rivara, San Giorgio Canavese, Susa, Torino, Torre Pellice, Villar Perosa. - Giugno

17 Fonte: ATC Agenzia Territoriale per la Casa di Torino 2013 Gli 856 alloggi di edilizia residenziale pubblica assegnati alle famiglie straniere nel periodo considerato rappresentano il 26,9% delle assegnazioni effettuate complessivamente nei 41 comuni e, di queste, 586 nella sola città di Torino. Si riporta nella tabella successiva la domanda complessiva di casa popolare suddivisa per annualità, sui circa 100 comuni della provincia che hanno sul proprio territorio alloggi di edilizia residenziale pubblica. Quadro riassuntivo 2 La domanda di casa popolare nella provincia di Torino Famiglie in graduatoria in attesa di Anno 2010 Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 casa popolare Provincia di Torino Città di Torino Resto provincia Fonte: Provincia di Torino Osservatorio Fabbisogno Abitativo Sociale, anni 2010, 2011, 2012, 2013 I 71 comuni (su circa 100 che hanno insediamenti ERP sul proprio territorio) che hanno effettuato assegnazioni di alloggi sociali nel quadriennio Fonte ed elaborazioni Provincia di Torino, Osservatorio Fabbisogno Abitativo Sociale Gli aiuti economici per il sostegno all affitto Le famiglie straniere che hanno percepito gli aiuti economici di sostegno all affitto per le due edizioni considerate nella maggior parte sono di provenienza europea. Visti i pre-requisiti particolarmente stringenti per i cittadini stranieri (10 anni in territorio italiano o almeno 5 nella regione Piemonte mentre basta la cittadinanza per i cittadini italiani) i percettori del contributo economico rappresentano le famiglie radicate da un lungo periodo nel territorio italiano/regionale, sono in affitto con contratto regolarmente registrato sul mercato privato, sono in possesso di un reddito e dunque di un lavoro. La forte incidenza del canone sul reddito ha determinato la richiesta di aiuto economico di sostegno al pagamento del canone di affitto. 16

18 Quadro riassuntivo 3 Contributi erogati a famiglie straniere per il sostegno all affitto Sommatoria ultime due edizioni Fondo Sostegno all Affitto Provincia di Torino Città di Torino Domande totali Domande escluse per mancanza requisiti Domande ammesse al contributo Domande di famiglie straniere ammesse al contributo Contributo complessivo erogato , ,87 Contributo erogato a famiglie straniere , ,49 Fonte: Regione Piemonte su dati comunali 2013 Le famiglie straniere ammesse al contributo di sostegno alla locazione (dodicesima e tredicesima edizione del bando) dislocate rispettivamente in 234 e 220 comuni (immagine 7) della provincia di Torino (sui 315 in totale) hanno ottenuto circa 850 euro a famiglia per annualità per un totale complessivo di contributo erogato pari a circa euro. Il contributo erogato è stato ripartito in egual misura sulle famiglie italiane e straniere. I 220 comuni(su 315 totali) con domane di sostegno all affitto. fonte: Regione Piemonte Osservatorio Condizione Abitativa, elaborazione Provincia di Torino 17

19 Città di Torino Servizio Statistica e Toponomastica Ufficio Pubblicazioni La popolazione straniera a Torino nel 2013 Dati generali I movimenti intramigratori dei cittadini stranieri a cura di Mauro Casale e Silvana Fantini I dati generali contano stranieri iscritti in anagrafe al 31/12/2013, il decremento è dell 1,44% rispetto al 2012 e la percentuale di presenze sul totale residenti scende al 15,5%. I comunitari dell Unione Europea arrivano a persone iscritte in anagrafe (1.605 in meno rispetto all anno 2012) e gli extracomunitari a con una diminuzione di 448 unità. Il totale degli stranieri registrati si suddivide nel 58% di extracomunitari e 42% di cittadini dell Unione Europea [Graf.1]. Graf. 1 - Stranieri residenti per area di provenienza - Anno 2013 Europa Altri 10,02% Oceania e Altro 0,04% Africa 25,72% E.U. 42,47% America 11,16% Asia 10,59% Rispetto all anno precedente, scendono le provenienze dell area comunitaria, ma la Romania che ne è parte, resta il paese con il maggior numero di immigrati a Torino [Graf.2]; seguono Marocco, Perù e Repubblica Popolare Cinese. Graf. 2 Le dieci maggiori nazionalità Anno

Osservatorio socio-economico torinese / 12

Osservatorio socio-economico torinese / 12 Osservatorio socio-economico torinese / 12 Prefettura di Torino Comune di Torino Provincia di Torino Regione Piemonte Questura di Torino Comando provinciale di Torino dei Carabinieri Camera di commercio,

Dettagli

LA POPOLAZIONE STRANIERA E L ACCESSO ALL ABITAZIONE

LA POPOLAZIONE STRANIERA E L ACCESSO ALL ABITAZIONE LA POPOLAZIONE STRANIERA E L ACCESSO ALL ABITAZIONE GLI AIUTI SOCIALI ED ECONOMICI DEL SETTORE PUBBLICO: LE ASSEGNAZIONI DI ALLOGGI POPOLARI ED I CONTRIBUTI ECONOMICI PER IL SOSTEGNO ALL AFFITTO NEL QUADRIENNIO

Dettagli

Approvato con Det. n. 77 del 09/05/2018 AREA EMERGENZE SOCIALI, DIRITTI ED INCLUSIONE

Approvato con Det. n. 77 del 09/05/2018 AREA EMERGENZE SOCIALI, DIRITTI ED INCLUSIONE Approvato con Det. n. 77 del 09/05/2018 AREA EMERGENZE SOCIALI, DIRITTI ED INCLUSIONE AREA EMERGENZE SOCIALI, DIRITTI ED INCLUSIONE AREA EMERGENZE SOCIALI, DIRITTI ED INCLUSIONE STRUTTURE ORGANIZZATIVE

Dettagli

Rapporti Annuali sulle principali Comunità straniere presenti in Italia

Rapporti Annuali sulle principali Comunità straniere presenti in Italia Rapporti Annuali sulle principali Comunità straniere presenti in Italia Roma, 20 novembre 2014 Indice 1. Il Piano dell opera: finalità ed ambiti di analisi 2. I dati salienti 3. Per approfondire 1. Il

Dettagli

Cittadini stranieri e formazione professionale nel 2016

Cittadini stranieri e formazione professionale nel 2016 Città Metropolitana di Torino Servizio Formazione Professionale Cittadini e formazione professionale nel 2016 A cura del Servizio Formazione Professionale 3 1. I dati sulla formazione professionale per

Dettagli

Osservatorio sul Sistema Formativo Piemontese. Luca Fasolis. Seminario Osservatorio S.F.P. Torino,

Osservatorio sul Sistema Formativo Piemontese. Luca Fasolis. Seminario Osservatorio S.F.P. Torino, 1 Formativo Piemontese Il Rapporto Formazione 2011 Luca Fasolis Seminario Osservatorio S.F.P. Torino, 12.6.2012 2012 Il quadro generale 2 Evoluzione dell'offerta di FP SEGMENTI FORMATIVI 2006 2007 2008

Dettagli

Piano provinciale per l Immigrazione anno 2008

Piano provinciale per l Immigrazione anno 2008 Piano provinciale per l Immigrazione anno 2008 La presenza straniera nella provincia di Alessandria Dai dati del censimento al 31.12.2007 sui residenti stranieri effettuato a cura del Consiglio Territoriale

Dettagli

Cittadini stranieri e mercato del lavoro

Cittadini stranieri e mercato del lavoro Città Metropolitana di Torino Agenzia Piemonte Lavoro Centri per l Impiego Cittadini stranieri e mercato del lavoro A cura del Settore Antidiscriminazione 7 1. I dati del mercato del lavoro per l anno

Dettagli

FORUM. delle città interculturali. progetti delle città. Torino, gennaio 2011

FORUM. delle città interculturali. progetti delle città. Torino, gennaio 2011 FORUM delle città interculturali progetti delle città Torino, 27-28 gennaio 2011 contributo al network La città di Lodi è capoluogo di una delle province italiane con la maggiore percentuale di persone

Dettagli

PROGETTO STUDI E RICERCHE 2010

PROGETTO STUDI E RICERCHE 2010 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE Direzione generale Servizio cooperazione, sicurezza sociale, emigrazione e immigrazione PROGETTO STUDI E RICERCHE 2010

Dettagli

Progetto PROG-1393 GESTIRE L ACCOGLIENZA FORMARE I TERRITORI

Progetto PROG-1393 GESTIRE L ACCOGLIENZA FORMARE I TERRITORI FONDO ASILO MIGRAZIONE ED INTEGRAZIONE 2014-2020 Obiettivo Specifico 2.Integrazione / Migrazione legale, Obiettivo nazionale 3. Capacity building - lett. j) Governance dei servizi Progetto PROG-1393 GESTIRE

Dettagli

FSE. Fondo Sociale Europeo. Il PO FSE BASILICATA

FSE. Fondo Sociale Europeo. Il PO FSE BASILICATA FSE 2014-2020 POR BasilicataEuropa Unione Europea Fondo Sociale Europeo Il PO FSE BASILICATA 2014-2020 IL FONDO SOCIALE EUROPEO AGEVOLA L INSERIMENTO NEL MERCATO DEL LAVORO E L AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE,

Dettagli

a cura di Antonella Sterchele

a cura di Antonella Sterchele PROVINCIA DI TORINO-Assessorato al Lavoro ed orientamento. Le attività dei Centri per l'impiego della Provincia di Torino per i cittadini immigrati non comunitari e neo comunitari. a cura di Antonella

Dettagli

Test di conoscenza della lingua italiana

Test di conoscenza della lingua italiana Prefettura di Torino Ufficio Territoriale di Governo Test di conoscenza della lingua italiana A cura di Donatella Giunti 1 La Prefettura di Torino e i Centri per l Istruzione degli Adulti continuano la

Dettagli

I cittadini non comunitari in Italia

I cittadini non comunitari in Italia I cittadini non comunitari in Italia Maggio 2016 Indice 1. Dati di contesto 2. I flussi non programmati 3. Caratteristiche socio-demografiche 4. Le comunità nel mercato del lavoro 5. Azioni e Strumenti

Dettagli

Breve profilo statistico comparato con le Province piemontesi della popolazione straniera residente e soggiornante, nel periodo

Breve profilo statistico comparato con le Province piemontesi della popolazione straniera residente e soggiornante, nel periodo Breve profilo statistico comparato con le Province piemontesi della popolazione straniera residente e soggiornante, nel periodo 2001-2005. di Franco A. FAVA (Ufficio Statistica della Provincia di ). 1.

Dettagli

1. Le province del Piemonte e della Val D Aosta

1. Le province del Piemonte e della Val D Aosta 1. Le province del Piemonte e della Val D Aosta Assemblea Annuale Upi 2014 Pag. 11 di 157 1. Le Province del Piemonte 1.1 L espansione demografica dell area metropolitana torinese Nel periodo di rilevazione

Dettagli

Allievi di cittadinanza non italiana nelle scuole di ogni ordine e grado Anno 2012/2013

Allievi di cittadinanza non italiana nelle scuole di ogni ordine e grado Anno 2012/2013 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Allievi di cittadinanza non italiana nelle scuole di ogni ordine e grado Anno 2012/2013 A cura di

Dettagli

Elaborazione dati sul Mercato del Lavoro al 30 settembre 2013

Elaborazione dati sul Mercato del Lavoro al 30 settembre 2013 Proviinciia Massa Carrara Settore Formazione Professionale e Politiche del Lavoro Servizio Politiche del Lavoro Elaborazione dati sul Mercato del Lavoro al 30 settembre 2013 22 Novembrre 2013 1/15 Indice

Dettagli

Consultazione nazionale 2012 sui fabbisogni territoriali di integrazione

Consultazione nazionale 2012 sui fabbisogni territoriali di integrazione Consultazione nazionale 2012 sui fabbisogni territoriali di integrazione Fondo Europeo per l Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi 2007 2013 a cura di Enrico Cesarini Roma dicembre 2012 1. La consultazione

Dettagli

Residenti in Liguria al ,5% rispetto all anno precedente. Genova: Distribuzione: 51,7% Variazione: +1,1% Incidenza: 8,4%

Residenti in Liguria al ,5% rispetto all anno precedente. Genova: Distribuzione: 51,7% Variazione: +1,1% Incidenza: 8,4% LIGURIA Residenti 1 138.324 in Liguria al 31.12.2016 +1,5% rispetto all anno precedente Savona: 23.664 Distribuzione: 17,1% Variazione: -0,6% Incidenza: 8,5% Genova: 71.556 Distribuzione: 51,7% Variazione:

Dettagli

Corso rivolto agli operatori pubblici e del privato sociale Massa Carrara 27/02/2015

Corso rivolto agli operatori pubblici e del privato sociale Massa Carrara 27/02/2015 Corso rivolto agli operatori pubblici e del privato sociale Massa Carrara 27/02/2015 IL CONTESTO socio-economico La VALDERA: territorio caratterizzato da una economia produttiva: Piaggio ed altre piccole-medie

Dettagli

GLI INTERVENTI DELLA REGIONE PIEMONTE A FAVORE DELLE VITTIME DI VIOLENZA, TRATTA E GRAVE SFRUTTAMENTO CON IL SOSTEGNO DEL FSE

GLI INTERVENTI DELLA REGIONE PIEMONTE A FAVORE DELLE VITTIME DI VIOLENZA, TRATTA E GRAVE SFRUTTAMENTO CON IL SOSTEGNO DEL FSE GLI INTERVENTI DELLA REGIONE PIEMONTE A FAVORE DELLE VITTIME DI VIOLENZA, TRATTA E GRAVE SFRUTTAMENTO CON IL SOSTEGNO DEL FSE Silvana Pilocane Dirigente Settore Promozione e sviluppo dell imprenditorialità

Dettagli

Capitolo 6 Tematiche trasversali a valenza provinciale

Capitolo 6 Tematiche trasversali a valenza provinciale Capitolo 6 Tematiche trasversali a valenza provinciale Tematiche trasversali a valenza provinciale La complessità del governo del sistema, lo sviluppo di attività nelle diverse aree di intervento e il

Dettagli

LA REALTA OCCUPAZIONALE DEL DISTRETTO DI MANTOVA. a cura di Anna Rubes

LA REALTA OCCUPAZIONALE DEL DISTRETTO DI MANTOVA. a cura di Anna Rubes LA REALTA OCCUPAZIONALE DEL DISTRETTO DI MANTOVA a cura di Anna Rubes Il rapporto annuale ISTAT sulla situazione del Paese nel 2009, di recente pubblicazione, bene descrive le caratteristiche della crisi

Dettagli

RETE REGIONALE APERTA: la Sicilia in prima fila contro la discriminazione.

RETE REGIONALE APERTA: la Sicilia in prima fila contro la discriminazione. IL PROGETTO RETE REGIONALE APERTA: la Sicilia in prima fila contro la discriminazione. La Sicilia ha schierato le proprie energie migliori contro la discriminazione. La Regione ha infatti istituito il

Dettagli

2. CENTRO PER L IMPIEGO DI BOLOGNA. Comune di riferimento: Bologna

2. CENTRO PER L IMPIEGO DI BOLOGNA. Comune di riferimento: Bologna 2. CENTRO PER L IMPIEGO DI BOLOGNA Comune di riferimento: Bologna Le persone in cerca di lavoro 1 al 31/12/2008 sono 19.953 (il 42,6% del totale provinciale) di cui 10.490 donne (52,6%) e 9.463 uomini

Dettagli

POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE. Anno Anticipazione

POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE. Anno Anticipazione Ragioneria Generale I Direzione Sistemi informativi di pianificazione e controllo finanziario U.O. Statistica POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE Anno 2016 Anticipazione Indice Stranieri residenti per area

Dettagli

Lavoratori mobili e residenze in movimento

Lavoratori mobili e residenze in movimento Lavoratori mobili e residenze in movimento a cura di Irene Ponzo (ponzo@fieri.it) Il progetto Il progetto di ricerca Lavoratori mobili e residenze in movimento è stato promosso da FIERI (Forum Internazionale

Dettagli

Discriminazioni nei luoghi di lavoro e sindacalizzazione dei lavoratori migranti

Discriminazioni nei luoghi di lavoro e sindacalizzazione dei lavoratori migranti Discriminazioni nei luoghi di lavoro e sindacalizzazione dei lavoratori migranti Milano 27 novembre Veronica Padoan Il progetto si inserisce in un percorso di collaborazione tra strutture nazionali e territoriali

Dettagli

RAPPORTO SUL SISTEMA E I RISULTATI DELLA FORMAZIONE CONTINUA REGIONALE E DEL PIANO PER ATTRAVERSARE LA CRISI

RAPPORTO SUL SISTEMA E I RISULTATI DELLA FORMAZIONE CONTINUA REGIONALE E DEL PIANO PER ATTRAVERSARE LA CRISI Comitato di Sorveglianza Programma Operativo FONDO SOCIALE EUROPEO 2007/2013 Obiettivo 2 Competitività regionale e Occupazione Regione Emilia-Romagna RAPPORTO SUL SISTEMA E I RISULTATI DELLA FORMAZIONE

Dettagli

Protocollo di Intesa tra Regione Toscana e ANCI Toscana

Protocollo di Intesa tra Regione Toscana e ANCI Toscana Protocollo di Intesa tra Regione Toscana e ANCI Toscana Il giorno dell anno. presso la Regione Toscana, via di Novoli 26, sono presenti, per la Regione Toscana. e per Anci Toscana. PREMESSO - che la legge

Dettagli

Verso una rete di antenne territoriali per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni

Verso una rete di antenne territoriali per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni Progetto co-finanziato dall Unione Europea Ministero dell Interno Dipartimento per le Libertà Civili e l Immigrazione Verso una rete di antenne territoriali per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni

Dettagli

Andamento assunzioni

Andamento assunzioni Tempo determinato Andamento assunzioni Assunzioni per forma contrattuale Variazione % rispetto a 2015 40,3% +5,7% Somministrazione Tempo indeterminato Tirocinio 26,2% 13,1% 4,5% -+4,0% -38,7% - 2,1% Tutti

Dettagli

Analisi demografica comparata (2001 e 2012) relativa alla struttura della popolazione straniera residente nelle otto province piemontesi.

Analisi demografica comparata (2001 e 2012) relativa alla struttura della popolazione straniera residente nelle otto province piemontesi. Provincia di Torino Ufficio Statistica Analisi demografica comparata (2001 e 2012) relativa alla struttura della popolazione straniera residente nelle otto province piemontesi. a cura di Franco Fava Premessa

Dettagli

Convegno CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA COLLEGATO AL LAVORO. ENRICA PEJROLO Dirigente Servizio Formazione Professionale Provincia di Torino

Convegno CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA COLLEGATO AL LAVORO. ENRICA PEJROLO Dirigente Servizio Formazione Professionale Provincia di Torino Convegno CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA COLLEGATO AL LAVORO ENRICA PEJROLO Dirigente Servizio Formazione Professionale Provincia di Torino 25 febbraio 2011 PROGRAMA ANTICRISI Nell anno 2010 in Provincia

Dettagli

OSSERVATORIO INTERISTITUZIONALE SUGLI STRANIERI IN PROVINCIA DI TORINO Torino Incontra Sala Giolitti Giovedì 26 novembre 2015

OSSERVATORIO INTERISTITUZIONALE SUGLI STRANIERI IN PROVINCIA DI TORINO Torino Incontra Sala Giolitti Giovedì 26 novembre 2015 2 OSSERVATORIO INTERISTITUZIONALE SUGLI STRANIERI IN PROVINCIA DI TORINO Torino Incontra Sala Giolitti Giovedì 26 novembre 2015 Presentazione del Prefetto di Torino pag. 5 Città Metropolitana di Torino

Dettagli

Report att ività Servizio Sportello Stranieri 2011

Report att ività Servizio Sportello Stranieri 2011 Comune di Cento Finalità del Servizio Sportello Stranieri : Report att ività Servizio Sportello Stranieri 2011 - fornire un servizio a tutta la comunità, e non solo ai cittadini stranieri - ridurre le

Dettagli

Il patto per la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva: prime linee di azione sul welfare

Il patto per la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva: prime linee di azione sul welfare Il patto per la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva: prime linee di azione sul welfare Il patto per la crescita: presupposti il welfare come investimento: tutela diritti e coesione ma anche

Dettagli

Andamento assunzioni

Andamento assunzioni Andamento assunzioni Assunzioni per forma contrattuale (gennaio-maggio 2016) Variazione % rispetto a 2015 Tempo determinato 107.020 40,1% -6,6% Somministrazione Tempo indeterminato Tirocinio 32.309 12.687

Dettagli

PROGETTO REGIONALE EMILIA ROMAGNA 2016 SCHEDA PRASSI

PROGETTO REGIONALE EMILIA ROMAGNA 2016 SCHEDA PRASSI PROGETTO REGIONALE EMILIA ROMAGNA 2016 SCHEDA PRASSI NOME PRASSI/AZIONE/SERVIZIO protocollo di Interventi finalizzati all emersione di potenziali vittime di tratta e di grave sfruttamento all interno dei

Dettagli

Come sta cambiando l immigrazione nel Veneto

Come sta cambiando l immigrazione nel Veneto Come sta cambiando l immigrazione Luca Romano Direttore Local Area Network Albergo Novotel Venezia Mestre 20 settembre 2012 L EVOLUZIONE DEMOGRAFICA DEGLI STRANIERI - 1/2 Quota % stranieri su pop. residente

Dettagli

Le politiche di sostegno all inserimento lavorativo degli immigrati in Torino e provincia

Le politiche di sostegno all inserimento lavorativo degli immigrati in Torino e provincia Provincia di Torino Assessorato al lavoro e alle attività di orientamento al mercato del lavoro Servizio politiche per il lavoro e l orientamento Le politiche di sostegno all inserimento lavorativo degli

Dettagli

Relatore: Ludovico Albert. SENATO DELLA REPUBBLICA Commissione Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale 5 settembre 2018

Relatore: Ludovico Albert. SENATO DELLA REPUBBLICA Commissione Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale 5 settembre 2018 L esperienza dell intervento Articolo + 1 della Compagnia di San Paolo per l inserimento lavorativo di giovani con bassi profili di occupabilità nell Area metropolitana di Torino: presentazione dei primi

Dettagli

Stranieri a Reggio Emilia. Rapporto 2007 (dati al al ) Assessore alla Solidarietà Servizio Sanità e Servizi Sociali

Stranieri a Reggio Emilia. Rapporto 2007 (dati al al ) Assessore alla Solidarietà Servizio Sanità e Servizi Sociali Assessore alla Solidarietà Servizio Sanità e Servizi Sociali Stranieri a Reggio Emilia Rapporto 2007 (dati al al 31.12.2006) a cura cura di di Daniela Daniela Casoli Casoli Provincia di Reggio Emilia Osservatorio

Dettagli

COMUNICATO STAMPA RAPPORTO ANNUALE SICUREZZA LAVORO: IMPEGNO PER LA SICUREZZA SUL E DEL LAVORO

COMUNICATO STAMPA RAPPORTO ANNUALE SICUREZZA LAVORO: IMPEGNO PER LA SICUREZZA SUL E DEL LAVORO COMUNICATO STAMPA RAPPORTO ANNUALE SICUREZZA LAVORO: IMPEGNO PER LA SICUREZZA SUL E DEL LAVORO Viene presentata oggi, mercoledì 1 giugno 2011, la nuova edizione del Rapporto sulla Sicurezza e Salute nei

Dettagli

LA DOMANDA DI CASA POPOLARE: CARATTERISTICHE E DIMENSIONE

LA DOMANDA DI CASA POPOLARE: CARATTERISTICHE E DIMENSIONE LA DOMANDA DI CASA POPOLARE: CARATTERISTICHE E DIMENSIONE arch. STEFANIA FALLETTI Osservatorio Sistema Insediativo Residenziale Città Metropolitana di Torino Membro ANCI commissione regionale assegnazione

Dettagli

Report del Mercato del Lavoro in provincia di Brescia Anno2014

Report del Mercato del Lavoro in provincia di Brescia Anno2014 PROVINCIA DI BRESCIA AREA LAVORO E POLITICHE ECONOMICHE Settore Lavoro e Formazione Professionale Osservatorio del Mercato del Lavoro della Provincia di Brescia Report del Mercato del Lavoro in provincia

Dettagli

Riflessioni sulle esperienze presentate Maria Carmela Macrì. Cosa accomuna e cosa distingue le realtà presentate?

Riflessioni sulle esperienze presentate Maria Carmela Macrì. Cosa accomuna e cosa distingue le realtà presentate? Riflessioni sulle esperienze presentate Maria Carmela Macrì Cosa accomuna e cosa distingue le realtà presentate? La rappresentazione di due espressioni di agricoltura sociale con diverse caratterizzazioni

Dettagli

TAVOLO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO PER PROGETTI FINALIZZATI AL CAMBIAMENTO DEGLI AUTORI DI VIOLENZA

TAVOLO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO PER PROGETTI FINALIZZATI AL CAMBIAMENTO DEGLI AUTORI DI VIOLENZA TAVOLO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO PER PROGETTI FINALIZZATI AL CAMBIAMENTO DEGLI AUTORI DI VIOLENZA 22 giugno 2018 Consigliera Delegata Silvia Cossu La storia La Provincia di Torino Dal 2004 ha

Dettagli

LA CONDIZIONE OCCUPAZIONALE GIOVANILE

LA CONDIZIONE OCCUPAZIONALE GIOVANILE LA CONDIZIONE OCCUPAZIONALE GIOVANILE Un primo passo verso l autonomia: conoscere il mercato del lavoro e le opportunità occupazionali Tra le principali finalità perseguite dalla Regione Friuli Venezia

Dettagli

CITTADINI STRANIERI IN PROVINCIA DI BOLOGNA: CARATTERISTICHE E TENDENZE

CITTADINI STRANIERI IN PROVINCIA DI BOLOGNA: CARATTERISTICHE E TENDENZE CITTADINI STRANIERI IN PROVINCIA DI BOLOGNA: CARATTERISTICHE E TENDENZE Mercato del lavoro e cittadini stranieri in provincia di Bologna (Parte seconda) Sintesi Rapporto di ricerca realizzato per la Provincia

Dettagli

SINTESI PER PUNTI DEL PRIMO RAPPORTO DELL OSSERVATORIO POLITICHE SOCIALI DELLA VALLE D AOSTA (2005)

SINTESI PER PUNTI DEL PRIMO RAPPORTO DELL OSSERVATORIO POLITICHE SOCIALI DELLA VALLE D AOSTA (2005) La popolazione SINTESI PER PUNTI DEL PRIMO RAPPORTO DELL OSSERVATORIO POLITICHE SOCIALI DELLA VALLE D AOSTA (2005) Al 1.1.2002 la popolazione valdostana ammontava a 120.909 unità. Il distretto 2, che comprende

Dettagli

LA REALTA OCCUPAZIONALE DEL DISTRETTO DI VIADANA. a cura di Debora Cocconi

LA REALTA OCCUPAZIONALE DEL DISTRETTO DI VIADANA. a cura di Debora Cocconi LA REALTA OCCUPAZIONALE DEL DISTRETTO DI VIADANA a cura di Debora Cocconi Il CPI di Viadana comprende i comuni che sono dislocati nella parte sud-ovest della provincia di Mantova e che formano un area

Dettagli

La presenza straniera nelle statistiche

La presenza straniera nelle statistiche ISTAT - Istituto Nazionale di Statistica Ufficio Territoriale per il Piemonte e la Valle d Aosta - Sede di Torino La presenza straniera nelle statistiche a cura di di Luisa Ciardelli Alla data di redazione

Dettagli

Consultazione dei Consigli Territoriali per l Immigrazione questionario di rilevazione 2011

Consultazione dei Consigli Territoriali per l Immigrazione questionario di rilevazione 2011 Unione Europea Consultazione dei Consigli Territoriali per l Immigrazione questionario di rilevazione 2011 Fondo europeo per l'integrazione di cittadini di paesi terzi (2007-2013) CTI di: nominativo telefono

Dettagli

La Situazione Occupazionale Giovanile Nota del 29 Novembre 2013 aggiornamento dati SIL al 30 Giugno 2013

La Situazione Occupazionale Giovanile Nota del 29 Novembre 2013 aggiornamento dati SIL al 30 Giugno 2013 La Situazione Occupazionale Giovanile Nota del 29 Novembre 2013 aggiornamento dati SIL al 30 Giugno 2013 1. La disoccupazione e l inattività nel territorio provinciale Persone iscritte ai CPI (dati di

Dettagli

PROVINCIA DI TORINO Assessorato al Lavoro, Formazione professionale, Orientamento per il mercato del lavoro

PROVINCIA DI TORINO Assessorato al Lavoro, Formazione professionale, Orientamento per il mercato del lavoro PROVINCIA DI TORINO Assessorato al Lavoro, Formazione professionale, Orientamento per il mercato del lavoro A cura dell Unità Organizzativa Stranieri e Fasce Deboli del Servizio Coordinamento Centri per

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 7 DEL REGIONE LIGURIA

LEGGE REGIONALE N. 7 DEL REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE N. 7 DEL 20-02-2007 REGIONE LIGURIA NORME PER L ACCOGLIENZA E L INTEGRAZIONE SOCIALE DELLE CITTADINE E DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA

Dettagli

La scuola piemontese: i dati provvisori dell anno scolastico 2014/15

La scuola piemontese: i dati provvisori dell anno scolastico 2014/15 La scuola piemontese: i dati provvisori dell anno scolastico 2014/15 SISFORM - Osservatorio sul sistema formativo piemontese ARTICOLO 1/ 2015 (AP R I L E) Sommario Quanti allievi conta il Piemonte? La

Dettagli

Modena 21 e 22 maggio Dati di sintesi sul collocamento mirato. Aggiornamento al 31/12/2007 Asse inclusione sociale

Modena 21 e 22 maggio Dati di sintesi sul collocamento mirato. Aggiornamento al 31/12/2007 Asse inclusione sociale Modena 21 e 22 maggio 2008 Dati di sintesi sul collocamento mirato Aggiornamento al 31/12/2007 Asse inclusione sociale DATI DI SINTESI SUL COLLOCAMENTO MIRATO AGGIORNAMENTO AL 31/12/2007 Nelle tavole che

Dettagli

Comitato di Sorveglianza Programma Operativo FSE 2007/2013

Comitato di Sorveglianza Programma Operativo FSE 2007/2013 Comitato di Sorveglianza Programma Operativo FSE 2007/2013 Obiettivo 2 Competitività regionale e Occupazione Rapporto finale di esecuzione Bologna, 15 marzo 2017 Rapporto finale di esecuzione 2007-2013

Dettagli

Osservatorio Romano Migrazioni. Rapporto 2005 Camera di Commercio di Roma e Caritas di Roma Osservatorio Romano Migrazioni II Rapporto 2005

Osservatorio Romano Migrazioni. Rapporto 2005 Camera di Commercio di Roma e Caritas di Roma Osservatorio Romano Migrazioni II Rapporto 2005 Osservatorio Romano Migrazioni II Rapporto 2005 a cura di Camera di Commercio di Roma e Caritas di Roma La Città di Roma OSSERVATORIO ROMANO MIGRAZIONI 2005 L area romana Primo polo tecnologico Primo polo

Dettagli

I NUMERI DEL MERCATO DEL LAVORO NELLA PROVINCIA DI FORLI - CESENA

I NUMERI DEL MERCATO DEL LAVORO NELLA PROVINCIA DI FORLI - CESENA I NUMERI DEL MERCATO DEL LAVORO NELLA PROVINCIA DI FORLI - CESENA 1 SEMESTRE 2015 DATI DI SINTESI 1 DISOCCUPATI IMMEDIATAMENTE DISPONIBILI AL LAVORO AI SENSI DEL DECRETO N. 297 AL 30 GIUGNO 2015 (dati

Dettagli

Ecco il motore del Volontariato: il report delle attività dei CSV 2014 Venerdì 08 Aprile :51

Ecco il motore del Volontariato: il report delle attività dei CSV 2014 Venerdì 08 Aprile :51 Ogni anno CSVnet realizza un rapporto annuale (Report) per dare informazioni complete e strutturate sulla composizione e sulle attività dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSV), previsti dalla

Dettagli

Donne e migrazione cittadinanza attiva. A cura di Ana Agolli

Donne e migrazione cittadinanza attiva. A cura di Ana Agolli Donne e migrazione cittadinanza attiva A cura di Ana Agolli Situazione della migrazione Aumento della componente migrante; Aumento di famiglie ricongiunte; Femminilizzazione della migrazione Aumento di

Dettagli

COMUNE DI FAENZA SETTORE SVILUPPO ECONOMICO Servizio Aziende e Partecipazioni comunali. Popolazione residente a Faenza anno 2010

COMUNE DI FAENZA SETTORE SVILUPPO ECONOMICO Servizio Aziende e Partecipazioni comunali. Popolazione residente a Faenza anno 2010 COMUNE DI FAENZA SETTORE SVILUPPO ECONOMICO Servizio Aziende e Partecipazioni comunali Popolazione residente a Faenza anno 2010 Edizione 1/ST/st/05.01.2011 Supera: nessuno Popolazione residente Nel 2010

Dettagli

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere stipulato tra Provincia di Lucca e Consigliera di Parità della Provincia di Lucca Commissione Provinciale

Dettagli

DOMANDA DI PARTECIPAZIONE AL PERCORSO DI FORMAZIONE PER TECNICO ESPERTO NELLA PIANIFICAZIONE DEL CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI URBANI

DOMANDA DI PARTECIPAZIONE AL PERCORSO DI FORMAZIONE PER TECNICO ESPERTO NELLA PIANIFICAZIONE DEL CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI URBANI DOMANDA DI PARTECIPAZIONE AL PERCORSO DI FORMAZIONE PER TECNICO ESPERTO NELLA PIANIFICAZIONE DEL CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI URBANI (dichiarazione sostitutiva resa ai sensi degli art. 46 e 47 del D.P.R.

Dettagli

ECONOMIA E LAVORO DELLE GIUDICARIE

ECONOMIA E LAVORO DELLE GIUDICARIE TAVOLO TECNICO ECONOMIA E LAVORO DELLE GIUDICARIE dott.ssa Antonella Chiusole Dirigente Generale Agenzia del lavoro LA SITUAZIONE OCCUPAZIONALE FORZA LAVORO = TASSO DI ATTIVITA misura la partecipazione

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA PER

PROTOCOLLO DI INTESA TRA PER PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE TOSCANA COMUNI DI AREZZO, FIRENZE, GROSSETO, LIVORNO, LUCCA, MASSA, PISA, PISTOIA, PRATO, SIENA ANCI REGIONALE PER LA COSTITUZIONE DI UNITÀ TERRITORIALI PER L ACCOGLIENZA

Dettagli

LA POPOLAZIONE MANTOVANA 2017

LA POPOLAZIONE MANTOVANA 2017 LA POPOLAZIONE MANTOVANA 2017 L Ufficio Statistica della Provincia di Mantova presenta il Focus sull'andamento demografico nei Comuni della provincia mantovana anno 2017, che costituisce un dettagliato

Dettagli

Osservatorio socio-economico torinese / 9

Osservatorio socio-economico torinese / 9 Osservatorio socio-economico torinese / 9 U. T. G. - Prefettura di Torino ISTAT Ufficio interregionale Piemonte e Valle d Aosta Comune di Torino Provincia di Torino Regione Piemonte Questura di Torino

Dettagli

Questa edizione del Dossier è stata realizzata con il supporto di

Questa edizione del Dossier è stata realizzata con il supporto di REGIONE LOMBARDIA Questa edizione del Dossier è stata realizzata con il supporto di Migrazioni in Lombardia Residenti stranieri in Lombardia: 1.153.835 (31 dicembre 2017) Rappresentano da soli il 22,4%

Dettagli

Le imprese straniere 1 in Piemonte

Le imprese straniere 1 in Piemonte Le imprese straniere 1 in Piemonte A fine 2016, le imprese straniere registrate in Italia hanno raggiunto le 571.255 unità, il 9,4% delle imprese complessivamente censite presso i Registri delle Camere

Dettagli

I SERVIZI EROGATI. 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione:

I SERVIZI EROGATI. 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione: I SERVIZI EROGATI 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione: Consente all utente l accesso alla rete dei servizi erogati, informandolo circa le opportunità disponibili secondo le sue esigenze e

Dettagli

Fonte: elaborazione di dati demografici a cura del Servizio Aziende comunali, Servizi pubblici e Statistica

Fonte: elaborazione di dati demografici a cura del Servizio Aziende comunali, Servizi pubblici e Statistica COMUNE DI FAENZA SETTORE SVILUPPO ECONOMICO E POLITICHE EUROPEE Servizio Aziende comunali, Servizi pubblici e Statistica Popolazione residente a Faenza anno 2014 Edizione 1/ST/st/09.01.2015 Supera: nessuno

Dettagli

CONVEGNO INTERVENTO DI APERTURA. Il convegno odierno risulta di particolare significato e interesse (oggi è anche la

CONVEGNO INTERVENTO DI APERTURA. Il convegno odierno risulta di particolare significato e interesse (oggi è anche la CONVEGNO POTENZIAMENTO DELLA CAPACITY BUILDING DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PER L INTEGRAZIONE DI CITTADINI STRANIERI: MODELLI EUROPEI A CONFRONTO (S.S.A.I, 20 giugno 2013) INTERVENTO DI APERTURA Il

Dettagli

LABORATORIO PROGETTI PER FIORENZUOLA SOSTENIBILE - AGENDA 21 LOCALE

LABORATORIO PROGETTI PER FIORENZUOLA SOSTENIBILE - AGENDA 21 LOCALE LABORATORIO PROGETTI PER FIORENZUOLA SOSTENIBILE - AGENDA 21 LOCALE Scheda Progetti Pilota di supporto ai gruppi di lavoro tematici Area tematica Qualità e coesione sociale Elenco partecipanti al secondo

Dettagli

Comune di BAGNOLO DI PO

Comune di BAGNOLO DI PO FONDO SOCIALE EUROPEO POR 2014/2020 OBIETTIVO COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE Asse II Inclusione sociale Obiettivo Tematico 9) PROMUOVERE L INCLUSIONE SOCIALE E COMBATTERE LA POVERTÀ E OGNI DISCRIMINAZIONE

Dettagli

PREVIEW A.S. 2017/ ) Deroghe

PREVIEW A.S. 2017/ ) Deroghe PREVIEW A.S. 2017/2018 8) Deroghe 1 1 Distribuzione degli alunni con cittadinanza non italiana tra le scuole e formazione delle classi in riferimento alla Circolare Ministeriale 8 gennaio 2010, n.2. 1)

Dettagli

Statistiche in breve

Statistiche in breve Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Novembre 2016 Anno 2015 Cittadini Extracomunitari Nell anno 2015 il numero di cittadini extracomunitari 1 conosciuti all INPS,

Dettagli

Statistiche in breve

Statistiche in breve Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Novembre 2017 Anno 2016 Cittadini Extracomunitari Nell anno 2016 il numero di cittadini extracomunitari 1 conosciuti all INPS,

Dettagli

Dipartimento Trasformazione Digitale U.O. Statistica - Open Data LA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE. Anno Anticipazione

Dipartimento Trasformazione Digitale U.O. Statistica - Open Data LA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE. Anno Anticipazione U.O. Statistica - Open Data LA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE Anno 2017 Anticipazione Pubblicato nel mese di Giugno 2018 La popolazione straniera residente Pag. 2 I numeri più significativi 385.621 37,2

Dettagli

Migranti People on the move

Migranti People on the move Migranti People on the move «Quando c è una meta anche il deserto è una strada» (proverbio) L immigrazione in cifre L immigrazione in cifre Dati ricavati dal Dossier Statistico 2013 sull Immigrazione Rapporto

Dettagli

CITTADINI STRANIERI IN PROVINCIA DI BOLOGNA: CARATTERISTICHE E TENDENZE

CITTADINI STRANIERI IN PROVINCIA DI BOLOGNA: CARATTERISTICHE E TENDENZE CITTADINI STRANIERI IN PROVINCIA DI BOLOGNA: CARATTERISTICHE E TENDENZE Cittadini stranieri e condizione sociale in provincia di Bologna (Parte terza) Sintesi Rapporto di ricerca realizzato per la Provincia

Dettagli

Dossier Statistico Immigrazione 2010 Caritas/Migrantes

Dossier Statistico Immigrazione 2010 Caritas/Migrantes La presenza immigrata regolare Residenti registrati presso i comuni: 4.235.000 Regolari non ancora registrati: 684.000 (stima) Incidenza donne: 51,3% Stima presenza regolare complessiva 4.919.000 Presenza

Dettagli

La popolazione di Cusano Milanino

La popolazione di Cusano Milanino La popolazione di Cusano Milanino 2011 Censimento e Anagrafe La popolazione legale viene rilevata ufficialmente con i censimenti. Dal 1861, data dell Unità d Italia, si sono svolti ogni 10 anni. Hanno

Dettagli

RILEVAZIONE SULL INTERESSE DELL INFORMAZIONE ANNO 2010

RILEVAZIONE SULL INTERESSE DELL INFORMAZIONE ANNO 2010 RILEVAZIONE SULL INTERESSE DELL INFORMAZIONE ANNO 2010 Nel mese di novembre 2010 il Centro Documentazione ha realizzato un indagine per rilevare l interesse dei contenuti informativi proposti dal Servizio

Dettagli

SONO OLTRE 723 MILA I GIOVANI REGISTRATI, AL NETTO DELLE CANCELLAZIONI

SONO OLTRE 723 MILA I GIOVANI REGISTRATI, AL NETTO DELLE CANCELLAZIONI Roma, 28 Agosto 2015 I giovani presi in carico sono quasi 427 mila. A 153 mila è stata proposta almeno una misura SONO OLTRE 723 MILA I GIOVANI REGISTRATI, 628.617 AL NETTO DELLE CANCELLAZIONI CRESCONO

Dettagli

Programma Gioventù in Azione

Programma Gioventù in Azione Programma Gioventù in Azione 2007-2013 Questionario rivolto agli Enti pubblici, Gruppi informali, Organizzazioni e Giovani partecipanti coinvolti nel Programma GiA in Campania 25 giugno 2012 L indagine

Dettagli

L'integrazione socio-sanitaria: l'esperienza della Regione Toscana

L'integrazione socio-sanitaria: l'esperienza della Regione Toscana Il lavoro per l'inclusione delle persone con disturbo psichico L'integrazione socio-sanitaria: l'esperienza della Regione Toscana Roma, 3 giugno 2015 Dr.ssa Barbara Trambusti Regione Toscana D.G Diritti

Dettagli

Il Programma di Formazione Integrata per l innovazione dei processi organizzativi di accoglienza e integrazione dei cittadini stranieri

Il Programma di Formazione Integrata per l innovazione dei processi organizzativi di accoglienza e integrazione dei cittadini stranieri Il Programma di Formazione Integrata per l innovazione dei processi organizzativi di accoglienza e integrazione dei cittadini stranieri III Edizione Palermo Sala dei Normanni 25 Giugno 2013 1 Il contesto

Dettagli

ANALISI MERCATO DEL LAVORO EST MILANO

ANALISI MERCATO DEL LAVORO EST MILANO ANALISI MERCATO DEL LAVORO EST MILANO CONFRONTO PRIMO TRIMESTRE 2009 CON STESSO PERIODO DELL ANNO PRECEDENTE A CURA DI: OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO PROVINCIA DI MILANO 1. PREMESSA...3 2. L ASPETTO

Dettagli

Cristina Niutta. La violenza nelle relazioni di intimità tra adulti. 7marzo 2014

Cristina Niutta. La violenza nelle relazioni di intimità tra adulti. 7marzo 2014 Cristina Niutta La violenza nelle relazioni di intimità tra adulti 7marzo 2014 Ruolo dei CENTRI ANTIVIOLENZA e importanza delle RETI di enti e associazioni Ln. 154/2001 misure contro la violenza nelle

Dettagli

LA BUONA PRASSI DEL MESE

LA BUONA PRASSI DEL MESE LA BUONA PRASSI DEL MESE Gentili colleghe e colleghi, si presenta un modello che vede come protagonisti lo SPRAR di Parma e importanti attori del territorio che insieme hanno strutturato e condiviso procedure

Dettagli

Test di conoscenza della lingua italiana

Test di conoscenza della lingua italiana Prefettura di Torino Ufficio Territoriale di Governo Test di conoscenza della lingua italiana A cura di Donatella Giunti 1 quali si svolge il test di conoscenza della lingua italiana, come previsto dall'articolo

Dettagli

C.I.S.A.P. CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COLLEGNO GRUGLIASCO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N.

C.I.S.A.P. CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COLLEGNO GRUGLIASCO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N. C.I.S.A.P. ORIGINALE CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COLLEGNO GRUGLIASCO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N. 04 BANDO REGIONALE RELATIVO ALLA CHIAMATA DI PROGETTI

Dettagli

Cittadini stranieri a Bologna Le tendenze 2013

Cittadini stranieri a Bologna Le tendenze 2013 Cittadini stranieri a Bologna Le tendenze 2013 febbraio 2014 Capo Dipartimento Programmazione: Gianluigi Bovini Direttore Settore Statistica: Franco Chiarini Redazione a cura di: Brigitta Guarasci L'uso

Dettagli

Formazione Immigrazione

Formazione Immigrazione Formazione Immigrazione Programma di Formazione Integrata per l innovazione dei processi organizzativi di accoglienza e integrazione dei cittadini stranieri II Edizione Workshop conclusivo 1 Il contesto

Dettagli