Imprese e reti di imprese

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1 Imprese e reti di imprese 12. Teorie dell impresa Giuseppe Vittucci Marzetti 1 Corso di laurea triennale in Scienze dell Organizzazione Facoltà di Sociologia Università degli Studi di Milano-Bicocca A.A Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Via Bicocca degli Arcimboldi 8, 20126, Milano, giuseppe.vittucci@unimib.it Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 1/57

2 Layout 1 Dall approccio standard all integrazione alla natura dell impresa per Coase L impresa nella teoria neoclassica Economie di scala, potere di mercato e integrazione La natura dell impresa secondo Coase 2 Impresa come funzione di produzione di squadra e monitoraggio Teorie manageriali dell impresa Problemi di agenzia e struttura finanziaria Altre teorie dell impresa basate sugli incentivi Impresa come soluzione alla necessità di adattamento flessibile 3 Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione 4 Nuova scuola dei diritti di proprietà e modello GHM Conclusioni del modello GHM Approccio dei diritti di proprietà e teoria dei costi di transazione 5 Approccio dell economia politica radicale Path-dependence negli equilibri organizzativi Teorie evolutive dell impresa Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 2/57

3 L impresa nella teoria neoclassica Economie di scala, potere di mercato e integrazione La natura dell impresa secondo Coase L impresa nella teoria microeconomica standard Il modello dell impresa nella teoria [neoclassica] non è costruito, come molti credono, per spiegare o prevedere il comportamento delle imprese concrete; è invece costruito per spiegare e prevedere cambiamenti nei prezzi osservati...per effetto di particolari mutamenti di situazioni...in questo nesso causale, l impresa è solo un legame teorico, una costruzione mentale che aiuta a spiegare come si va dalla causa all effetto. (Machlup, 1967) Teoria microeconomica standard fino agli anni 1960 focalizzata principalmente sul modo in cui mercati anonimi spot scambi di beni per consegna immediata funzionano nell allocare risorse; Determinanti dei confini tra imprese e mercati spesso ignorati; Problemi connessi con: organizzazione interna delle imprese; meccanismi di allocazione delle risorse interna alle imprese; considerati in genere esterni al dominio dell economia. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 3/57

4 L impresa neoclassica L impresa nella teoria neoclassica Economie di scala, potere di mercato e integrazione La natura dell impresa secondo Coase Impresa rappresentata come funzione di produzione (production function): y = f (x) funzione che associa il massimo output y ad ogni vettore di input x = (x 1, x 2,..., x n ); Funzione di produzione incorpora l efficienza tecnica: ad ogni combinazione di input associato il massimo output ottenibile, dato e costante lo stato della tecnologia (technology); Imprenditore è colui che, dati: l insieme delle combinazioni di input e output tecnicamente efficienti; i prezzi degli input (o fattori di produzione) e dell output; sceglie la combinazione che massimizza i profitti. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 4/57

5 L impresa nella teoria neoclassica Economie di scala, potere di mercato e integrazione La natura dell impresa secondo Coase Organizzazione, imprenditorialità e mercato Problema organizzativo ricompreso nel modello considerando nella funzione di produzione, oltre agli input strettamente produttivi, le risorse impiegate nelle attività di coordinamento: y = f (x i, x j ) dove x j sono gli input organizzativi; In contesti di incertezza, oltre al coordinamento dei fattori produttivi, l impresa svolge un ruolo imprenditoriale : massimizza il profitto atteso, sostenendo costi certi a fronte di profitti incerti; L imprenditore è colui che, sulla base delle proprie informazioni: accetta l incertezza (Knight, 1921); diventa residual claimant; prende il controllo delle risorse. L impresa si affida a mercati spot anonimi per acquistare gli input e vendere l output; Impresa e mercato svolgono attività complementari. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 5/57

6 L impresa nella teoria neoclassica Economie di scala, potere di mercato e integrazione La natura dell impresa secondo Coase Economie/diseconomie di scala e dimensione ottima dell impresa Integrazione delle funzioni produttive diverse in un unica struttura decisionale giustificata sulla base della presenza di economie di scala e di gamma; Fattori organizzativi fissi determinano il prevalere di diseconomie di scala oltre una certa soglia; Dimensione ottima determinata dall interazione di economie e diseconomie. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 6/57

7 L impresa nella teoria neoclassica Economie di scala, potere di mercato e integrazione La natura dell impresa secondo Coase Ragioni dell integrazione nelle teorie di organizzazione industriale Integrazioni orizzontali: tra imprese appartenenti allo stesso mercato/segmento di mercato: creazione o aumento del potere di mercato; migliore sfruttamento delle economie di scala (statiche e dinamiche). tra imprese appartenenti a mercati/segmenti di mercato differenti: aumento del potere di mercato (horizontal foreclosure); migliore sfruttamento delle economie di gamma. Integrazioni verticali: riduzione delle inefficienze dovute a: esternalità verticali (es. doppia marginalizzazione); esternalità orizzontali (es. investimenti sub-ottimali da parte di distributori in competizione nella promozione del marchio); combinazione di domanda incerta per input e mercati non perfettamente riequilibrati sulla base dei prezzi spot (Carlton, 1979); aumento del potere di mercato (vertical foreclosure). Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 7/57

8 Perché esiste l impresa? L impresa nella teoria neoclassica Economie di scala, potere di mercato e integrazione La natura dell impresa secondo Coase Noi avevamo un fattore di produzione, la direzione, la cui funzione era quella di coordinare. Perché occorreva se il sistema dei prezzi forniva tutta la coordinazione necessaria? (Coase, 1992) Il nostro compito è cercare di capire perché, in un economia specializzata di scambio, emerge l impresa. Il meccanismo dei prezzi...potrebbe essere soppiantato se il sistema che lo ha sostituito fosse preferito in sé...se alcune persone preferissero lavorare sotto la direzione di qualcuno,...accetterebbero di essere pagati meno per lavorare sotto altri, e le imprese nascerebbero in modo naturale da questo...se [al contrario] il desiderio non è essere diretto, ma dirigere...allora questo implica che coloro che dirigono paghino per farlo e non che siano pagati, e ciò di norma non accade...devono esserci quindi altri fattori. (Coase, 1937) Ronald H. Coase (1910) Nobel Memorial Prize in Economics 1991 Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 8/57

9 Impresa e mercato come sostituti L impresa nella teoria neoclassica Economie di scala, potere di mercato e integrazione La natura dell impresa secondo Coase...un impresa consiste di un sistema di rapporti che vengono in essere quando la direzione dell uso delle risorse dipende da un imprenditore...che reagisce a variazioni nei prezzi... (Coase, 1937) Impresa: non soggetto singolo, ma istituzione per l organizzazione pianificata della produzione basata sulla relazione gerarchica (o d autorità); meccanismo di coordinamento alternativo al mercato. Impresa e mercato non complementi, ma sostituti: senza costi d uso del meccanismo dei prezzi, ognuno potrebbe essere padrone di sé stesso coordinandosi con gli altri attraverso lo scambio dei beni e servizi che produce (nella fabbrica di spilli di Adam Smith, l uomo che tende il filo vende il filo teso a chi lo taglia; questi vende il filo tagliato a chi lo appunta; ecc...); con costi d uso del mercato e senza costi d uso dell impresa, l intera produzione verrebbe effettuata da una sola grande impresa. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 9/57

10 L impresa nella teoria neoclassica Economie di scala, potere di mercato e integrazione La natura dell impresa secondo Coase Impresa e mercato come meccanismi di governo costosi alternativi delle relazioni La coesistenza di imprese e mercato dimostra che: entrambi i meccanismi di governo hanno costi di utilizzo; esistono transazioni per cui costi d uso dell uno minori dell altro. Coase elenca i costi di transazione ( costi d uso del meccanismo dei prezzi ): costi di ricerca: scoprire i prezzi rilevanti; costi di contrattazione: negoziare e concludere un contratto separato per ogni transazione; costi di enforcement. Contratti interni all impresa: stabiliscono l obbligo all obbedienza alle direttive dell imprenditore entro certi limiti, in cambio di una remunerazione (fissa o variabile); tendenzialmente incompleti e di lungo periodo. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 10/57

11 L impresa nella teoria neoclassica Economie di scala, potere di mercato e integrazione La natura dell impresa secondo Coase Costi di transazione e dimensione ottima dell impresa All aumentare del numero di transazioni internalizzate dall impresa, il conseguente incremento della dimensione dell impresa comporta: rendimenti decrescenti del fattore imprenditoriale; e quindi costi crescenti. Dimensione ottima dell impresa: dimensione per cui la transazione al margine ha costi d uso del mercato uguali o inferiori ai costi della gerarchia. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 11/57

12 L impresa nella teoria neoclassica Economie di scala, potere di mercato e integrazione La natura dell impresa secondo Coase Semi dell approccio neo-istituzionalista in Coase Tutti i meccanismi allocativi sono second-best: nessun meccanismo è esente da costi e domina gli altri in ogni situazione; Norme, forme organizzative e metodi di pagamento oggetti passibili di analisi economica; Costi di transazione positivi condizione necessaria e sufficiente per l esistenza dell impresa. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 12/57

13 Impresa e produzione di squadra Impresa come funzione di produzione di squadra e monitoraggio Teorie manageriali dell impresa Problemi di agenzia e struttura finanziaria Altre teorie dell impresa basate sugli incentivi Impresa come soluzione alla necessità di adattamento flessibile L impresa è di solito caratterizzata da una capacità di risolvere le questioni per decreto, d autorità,...maggiore di quella nelle contrattazioni di mercato. Questa è un illusione...io posso punirti evitando di fare affari con te in futuro o ottenendo un risarcimento...ma questo è esattamente ciò che ogni datore di lavoro può fare. Può licenziare o citare in giudizio un suo dipendente, così come io posso licenziare il mio fruttivendolo smettendo di fare acquisti da lui o citandolo in giudizio... Impresa come finzione legale: nexus di contratti che regolano rapporti di agenzia; Impresa caratterizzata dalla funzione di coordinamento e controllo esercitata dall imprenditore nelle produzioni di squadra (team production function); Imprenditore come monitore residual claimant che agisce per ovviare ai problemi di free-riding generati dalla non-separabilità dei contributi. (Alchian & Demsetz, 1972) Armen A. Alchian (1914) Harold Demsetz (1930) Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 13/57

14 Impresa come funzione di produzione di squadra e monitoraggio Teorie manageriali dell impresa Problemi di agenzia e struttura finanziaria Altre teorie dell impresa basate sugli incentivi Impresa come soluzione alla necessità di adattamento flessibile Team production function e free-riding (richiamo) La funzione di produzione di squadra è: superadditiva: residua un prodotto una volta remunerati tutti i membri del gruppo sulla base della loro produttività marginale: w 1 l 1 + w 2 l w n l n = y l 1 l 1 + y l 2 l y l n l n < y y = f (l 1, l 2,..., l n): output, funzione del lavoro dei membri; l i : quantità di lavoro svolta dal membro i; w i : remunerazione unitaria del membro i; y l i : produttività marginale del membro i. caratterizzata dalla non-separabilità dei singoli contributi: prodotto con caratteristiche di bene pubblico problema di free-riding. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 14/57

15 Impresa come funzione di produzione di squadra e monitoraggio Teorie manageriali dell impresa Problemi di agenzia e struttura finanziaria Altre teorie dell impresa basate sugli incentivi Impresa come soluzione alla necessità di adattamento flessibile Impresa come squadra e imprenditore come monitore (richiamo) Nessun contratto che distribuisca tutto il prodotto tra i membri del team risolve il problema del free-riding, conducendo così alla soluzione di first-best; Dalla superadditività della funzione deriva che c è spazio per un soggetto terzo (l imprenditore) che: monitora il comportamento dei membri; li remunera o eventualmente li sanziona; si appropria del residuo. Essendo residual claimant, il monitore/imprenditore garantisce il raggiungimento della soluzione di first-best. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 15/57

16 Impresa come funzione di produzione di squadra e monitoraggio Teorie manageriali dell impresa Problemi di agenzia e struttura finanziaria Altre teorie dell impresa basate sugli incentivi Impresa come soluzione alla necessità di adattamento flessibile Teorema di Holmström e rottura del vincolo di bilancio (richiamo) In base al teorema di Holmström (1982), non esiste nessun sistema di remunerazione incentivante per un gruppo di agenti tale per cui, allo stesso tempo: il sistema sia tale che tutto il prodotto venga redistribuito tra i membri (vincolo di bilancio); il sistema abbia un equilibrio di Nash; l equilibrio sia Pareto-efficiente. Il monitore garantisce il raggiungimento della soluzione di first-best perché rompe il vincolo di bilancio: stabilisce e fa rispettare una regola in base alla quale, se il prodotto risulta inferiore al livello di first-best, allora non sarà distribuito tra i membri del gruppo; Possibili altri sistemi che, rompendo il vincolo di bilancio, garantiscono il raggiungimento della soluzione di first-best (es. schema stalinista ). Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 16/57

17 Impresa come funzione di produzione di squadra e monitoraggio Teorie manageriali dell impresa Problemi di agenzia e struttura finanziaria Altre teorie dell impresa basate sugli incentivi Impresa come soluzione alla necessità di adattamento flessibile Impresa manageriale e teorie manageriali dell impresa Teoria di Alchian & Demsetz (1972) riferita principalmente all impresa padronale, in cui proprietario e manager coincidono; Nell impresa manageriale (Berle & Means, 1932) si assiste alla separazione di proprietà e controllo: = problemi di agenzia tra management e lavoratori; + problemi di agenzia tra proprietari e management. Le teorie manageriali dell impresa (Baumol, 1959; Williamson, 1963; Marris, 1964) nascono per analizzare gli incentivi all azzardo morale del management e le soluzioni di second-best individuabili: similitudini: stessa ipotesi fondamentale il gruppo dirigente massimizza la propria utilità sotto un vincolo di profitto minimo; differenze: obiettivi di manager e azionisti; strumenti utilizzati nel conseguimento. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 17/57

18 Modelli di impresa manageriale Impresa come funzione di produzione di squadra e monitoraggio Teorie manageriali dell impresa Problemi di agenzia e struttura finanziaria Altre teorie dell impresa basate sugli incentivi Impresa come soluzione alla necessità di adattamento flessibile Modello di W. Baumol (1959): obiettivo dei manager: massimizzazione dei ricavi volume di vendite maggiore associato spesso a stipendi più elevati e guadagni fuori busta; maggior prestigio dell impresa; relazioni migliori con il sistema bancario e il personale. sotto vincolo di profittabilità minima, richiesto da azionisti e banche; equilibrio con output maggiore e prezzo minore di quelli massimizzanti il profitto. Modello di O. Williamson (1963): obiettivo dei manager: massimizzare funzione di utilità dipendente da stipendi, sicurezza, potere decisionale, prestigio, posizione sociale; rappresentati dal volume di spesa che i manager gestiscono per i loro interessi (emolumenti) e per il loro staff; sotto vincolo di profittabilità minima. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 18/57

19 Impresa come funzione di produzione di squadra e monitoraggio Teorie manageriali dell impresa Problemi di agenzia e struttura finanziaria Altre teorie dell impresa basate sugli incentivi Impresa come soluzione alla necessità di adattamento flessibile Modello di impresa manageriale di Robin Marris (1972) Funzione obiettivo dei manager: funzione di utilità dipendente da sicurezza del posto, funzione crescente dei profitti; tasso di crescita del fatturato; Funzione obiettivo della proprietà: massimizzazione dei profitti con tasso di crescita bilanciato, saggio al quale la domanda per i beni dell impresa e la sua capacità produttiva crescono allo stesso tasso; Caratteri distintivi del modello: Obiettivi di manager e proprietari entrambi collegati al tasso di crescita e non necessariamente inconciliabili; Incorporazione delle politiche finanziarie perseguite dai manager: politiche finanziarie prudenti se attenti alla sicurezza; con politiche aggressive, crescita ottenuta a scapito dei profitti (es. diminuendo la liquidità; aumentando l indebitamento esterno; aumentando la quota di utili non distribuiti). Oltre un certo livello, trade-off fra crescita dell impresa e sicurezza del posto per i manager. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 19/57

20 Impresa come funzione di produzione di squadra e monitoraggio Teorie manageriali dell impresa Problemi di agenzia e struttura finanziaria Altre teorie dell impresa basate sugli incentivi Impresa come soluzione alla necessità di adattamento flessibile Struttura patrimoniale e modalità di finanziamento Struttura patrimoniale: Capitale investito: somma di debiti e capitale netto; Capitale netto (equity), o capitale di rischio, o patrimonio netto (net worth): valore residuale, differenza tra attività e passività capitale versato (paid-in capital): conferimenti diretti della proprietà capitale sociale (shareholders equity): somma del valore nominale delle azioni sottoscritte; riserva da sovrapprezzo delle azioni (additional paid-in capital); riserve di utili (retained earnings): somma degli utili generati sin dalla nascita dell impresa e non distribuiti. Forme possibili di finanziamento: autofinanziamento: utilizzo del capitale netto dell impresa; aumento di capitale: aumento dell equity attraverso emissione azionaria o aumento dei conferimenti dei proprietari; indebitamento: emissione di obbligazioni o richiesta di prestiti bancari. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 20/57

21 Impresa come funzione di produzione di squadra e monitoraggio Teorie manageriali dell impresa Problemi di agenzia e struttura finanziaria Altre teorie dell impresa basate sugli incentivi Impresa come soluzione alla necessità di adattamento flessibile Struttura finanziaria e teorema di Modigliani-Miller Teorema di Modigliani-Miller (1958) In assenza di tasse, costi di fallimento, asimmetrie informative, in un mercato efficiente il valore di un impresa non è influenzato dalla modalità di finanziamento. Due imprese (U e L) identiche eccetto: U: unlevered, capitale costituito interamente da capitale di rischio; L: levered, capitale costituito da azioni (S L ) e debito (D L ). Valore di L (V L ) necessariamente uguale a quello di U (V U ): in caso contrario opportunità di arbitraggio; Es., se V U > V L, un investitore può: indebitarsi per un valore pari a V L = S L + D L ; acquistare le azioni di L (S L ); rimborsare tutto il debito di L (D L ), rendendo così L uguale a U; vendere le azioni di L per un valore V U ; rimborsare il proprio debito V L e intascare la differenza (V U V L ). Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 21/57

22 Problemi di agenzia e struttura finanziaria Impresa come funzione di produzione di squadra e monitoraggio Teorie manageriali dell impresa Problemi di agenzia e struttura finanziaria Altre teorie dell impresa basate sugli incentivi Impresa come soluzione alla necessità di adattamento flessibile Con problemi di agenzia, Jensen & Meckling (1976) dimostrano che la scelta finanziaria influenza l organizzazione dell impresa; Quando il proprietario manager, per finanziare l attività d impresa: vende a nuovi azionisti parte della proprietà stessa, mantenendo una quota α del valore dell impresa V : è incentivato a destinare una parte di tale valore per benefici personali, non pecuniari (spese di rappresentanza, assunzioni di parenti,...) e pecuniari (retribuzioni personali); questo diminuisce il valore dell impresa: V < V ; scontando questo comportamento, gli azionisti pagano un prezzo massimo pari solo a (1 α)v o, comunque, minore di (1 α)v, nel caso sostengono costi per il monitoraggio; ricorre all indebitamento: incentivo alla scelta di progetti molto rischiosi, causa responsabilità limitata; i creditori richiedono vincoli più stringenti all attività, limitando a volte la capacità innovativa dell impresa. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 22/57

23 Impresa come funzione di produzione di squadra e monitoraggio Teorie manageriali dell impresa Problemi di agenzia e struttura finanziaria Altre teorie dell impresa basate sugli incentivi Impresa come soluzione alla necessità di adattamento flessibile Ruolo incentivante della proprietà nel multitasking...la teoria dell impresa incentive-system può essere vista come una teoria accidentale dell impresa. Invece di focalizzarsi sul problema make-or-buy...si focalizza sul problema degli incentivi tra principale e agente. Come risultato...ha il vantaggio di analizzare gli incentivi interni, evitando i lavoratori droni della teoria dei diritti di proprietà. (Gibbons, 2005) La teoria del sistema di incentivi (incentive-system) (Holmström & Milgrom, 1991, 1994; Holmström & Tirole, 1991; Holmström, 1999) analizza i problemi di agenzia nel caso multi-task multi-instrument; L allocazione della proprietà degli asset può modificare gli incentivi delle parti. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 23/57

24 Un semplice esempio principale-agente Impresa come funzione di produzione di squadra e monitoraggio Teorie manageriali dell impresa Problemi di agenzia e struttura finanziaria Altre teorie dell impresa basate sugli incentivi Impresa come soluzione alla necessità di adattamento flessibile Costo delle azioni (a 1, a 2 ) per l agente: c(a 1, a 2 ); Output (non osservabile): y = a 1 Valore residuo dell asset utilizzato (non osservabile): v = a 2 Contratto lineare: w = s + b p dove p è una proxy osservabile: 1 p = a 1 + a 2; oppure 2 p = a 1. Payoff: se il principale è proprietario dell asset: principale: y + v w agente: w c(a 1, a 2 ) se l agente è proprietario dell asset: principale: y w agente: w + v c(a 1, a 2 ) Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 24/57

25 Un semplice esempio principale-agente Impresa come funzione di produzione di squadra e monitoraggio Teorie manageriali dell impresa Problemi di agenzia e struttura finanziaria Altre teorie dell impresa basate sugli incentivi Impresa come soluzione alla necessità di adattamento flessibile 1 Nel caso p = a 1 + a 2 : p è perfettamente allineato con y + v; il principale induce l agente alla combinazione di first-best se: il principale è proprietario dell asset; e l agente (il dipendente) riceve un contratto lineare: w = s + p. tutti gli incentivi dell agente arrivano dal contratto; 2 Nel caso p = a 1 : p è perfettamente allineato con y; il principale induce l agente alla combinazione di first-best se: l agente è proprietario dell asset; e l agente riceve un contratto lineare w = s + p; parte degli incentivi dell agente arrivano dal contratto e parte dalla proprietà dell asset. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 25/57

26 Impresa come funzione di produzione di squadra e monitoraggio Teorie manageriali dell impresa Problemi di agenzia e struttura finanziaria Altre teorie dell impresa basate sugli incentivi Impresa come soluzione alla necessità di adattamento flessibile Impresa come capitale reputazionale (richiamo) Data la necessità di giochi ripetuti infiniti per l emergere di equilibri Pareto-ottimali, Kreps (1990) giustifica l impresa come soluzione istituzionale al problema dell orizzonte finito degli agenti: L impresa: incorpora e trasferisce il valore derivato dalla fiducia accordata dai consumatori; perde valore in caso di opportunismo dell imprenditore, permettendo l internalizzazione dei costi dell opportunismo. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 26/57

27 Impresa come funzione di produzione di squadra e monitoraggio Teorie manageriali dell impresa Problemi di agenzia e struttura finanziaria Altre teorie dell impresa basate sugli incentivi Impresa come soluzione alla necessità di adattamento flessibile Impresa come soluzione alla necessità di adattamento flessibile Adaptation theory of the firm (Simon, 1951; Williamson, 1971, 1973, 1975, 1991; Klein & Murphy, 1988, 1997; Klein, 1996, 2000): analisi degli effetti di integrazione/non-integrazione su decision-making adattivo e sequenziale in contesti in cui l incertezza si risolve nel tempo (Gibbons, 2005); Nel modello di Simon (1951), due parti scelgono tra: negoziazione di una decisione prima che l incertezza si risolva; contratto di lavoro: assegnazione dell autorità a una parte, con rischio che questa effettui decisione interessata risolta l incertezza. Trade-off tra flessibilità e rischio di sfruttamento; Condizioni in cui è ottimale il contratto di lavoro: payoff molto dipendenti dall adattamento al mutato contesto; preferenze delle parti circa l adattamento non troppo divergenti. Rinegoziazione ex-post non ottimale per possibile problema di hold-up. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 27/57

28 Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione Oliver Williamson e la teoria dei costi di transazione La teoria dei costi di transazione adotta un approccio contrattuale allo studio dell organizzazione economica, nella convinzione che qualsiasi questione che possa essere formulata come un problema di natura contrattuale potrà essere analizzata in modo vantaggioso in termini di contenimento di costi di transazione. (Williamson, 1984) Williamson operazionalizza Coase; Nella teoria dei costi di transazione (Transaction Cost Economics, TCE), ogni fenomeno organizzativo è spiegato come risultato di un processo di adattamento efficiente ad un problema di minimizzazione dei costi di transazione, in presenza di: asimmetrie informative e/o investimenti specifici in contesti di incompletezza contrattuale. Oliver E. Williamson (1932) Nobel Memorial Prize in Economics 2009 Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 28/57

29 Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione Caratteri distintivi della teoria dei costi di transazione Secondo Williamson (1996), caratteri distintivi della TCE rispetto all economia neoclassica sono: 1 Assunzioni comportamentali: razionalità limitata (bounded rationality) e opportunismo vs. razionalità perfetta; 2 Unità di analisi: transazione vs. beni e servizi; 3 Struttura di governance: Impresa come struttura di governo (focus organizzativo) vs. funzione di produzione (focus tecnologico); 4 Diritti di proprietà e contratti: diritti di proprietà e contratti problematici vs. diritti di proprietà ben definiti e contratti completi e senza costi di enforcement; 5 Analisi strutturale: scelta discreta tra le diverse forme di governo vs. scelta al margine; 6 Ottimalità: nessuna soluzione ottimale (solo soluzioni di second-best) vs. massimizzazione dei profitti/minimizzazione dei costi e criteri di efficienza di first-best. TCE per Williamson parte della New Institutional Economics (NIE). Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 29/57

30 Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione Institutional e New Institutional Economics di Williamson Economia istituzionalista (Institutional Economics): Insieme eterogeneo di teorie centrato sulla comprensione del ruolo delle istituzioni nella formazione del comportamento economico; Mercati come risultato dell interazione di diverse istituzioni (imprese, stati, norme sociali,...) (Hamilton, 1919); Esponenti di spicco: Thorstein Veblen (legame tra sviluppo tecnologico e istituzionale) e John R. Commons (analisi economica dei diritti di proprietà e delle organizzazioni). Economia neo-istituzionalista (New Institutional Economics): Termine coniato da Williamson (1975); Analisi comparata istituzionale degli effetti di allocazioni diverse dei diritti di proprietà in presenza di costi di transazione; Contributi seminali: The Nature of the Firm (1937) e The Problem of Social Cost (1960) di R. Coase; Esponenti di spicco: R. Coase; H. Demsetz; D. North; E. Ostrom; O. Williamson. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 30/57

31 Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione Il dilemma contrattuale nella teoria dei costi di transazione Il dilemma contrattuale è il seguente: da un lato, può essere eccessivamente costoso, se non impraticabile, specificare contrattualmente l intera casistica delle contingenze e stipulare risposte adeguate tra i vari casi. D altra parte, se il contratto è gravemente incompleto in questi aspetti, una volta che gli accordi sono stipulati, i contraenti si trovano bloccati in uno scambio bilaterale, e gli interessi divergenti delle parti porteranno prevedibilmente a comportamenti individuali opportunistici e perdite comuni. I vantaggi dell integrazione, quindi, non sono che le economie tecnologiche (riguardanti il processo di flusso) non sono disponibili alle imprese non integrate, ma che l integrazione armonizza gli interessi (o riconcilia le differenze, spesso d autorità) e permette un utilizzo efficiente (adattivo, sequenziale) del processo decisionale. (Williamson, 1971, ) Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 31/57

32 Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione Il problema di hold-up secondo Williamson Compresenza di: razionalità limitata; opportunismo; incertezza; specificità delle risorse conduce a lock-in (la trasformazione fondamentale della relazione), rischio di hold-up e problemi collegati. Il problema di hold-up causa una riduzione del valore aggregato dello scambio: ex-ante: causa livelli sub-ottimali degli investimenti specifici; ex-post: causa inefficienze collegate alla negoziazione ex-post (ex-post haggling o bargaining), che dissipa tutto o parte delle quasi-rendite nell attività di rent-seeking delle parti. Presenti entrambe la cause di inefficienza, ma inefficienza ex-post tendenzialmente più grave; Problemi di hold-up particolarmente acuti in presenza di alta incertezza: cambiamenti inattesi delle condizioni di mercato con threat points fuori dal self-enforcing range. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 32/57

33 Rent-seeking: un semplice esempio Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione Rent-seeking Utilizzo di risorse nel tentativo di aumentare la ricchezza di qualcuno attraverso l aumento della sua quota rispetto ad una quantità data e costante di ricchezza. Il consumo improduttivo di risorse implica che l effetto netto è la riduzione del benessere sociale; Semplice esempio (Tullock, 1967): Due parti (A e B) neutrali al rischio ricevono in regalo ciascuno un biglietto collegato ad un premio di 100 e; Ciascuna parte ha 1/2 di probabilità di vincere il premio; Le parti hanno la possibilità di spendere risorse nell acquisto di altri biglietti, incrementando così la propria probabilità di vittoria; Payoff atteso: x A Π A (x A, x B ) = 100 x A, Π B (x A, x B ) = 100 x B x A + x B x A + x B x B Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 33/57

34 Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione Funzioni di risposta ottima ed equilibrio di Nash nel modello di Tullock Funzioni di risposta ottima: Equilibrio di Nash: Π A (x A, x B ) x A = 0 x A = 10 x B x B Π B (x A, x B ) x B = 0 x B = 10 x A x A x A = x B = 25 In equilibrio entrambe le parti consumano 25 e in biglietti, ma la loro probabilità di vincere 100 e rimane 1/2! Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 34/57

35 Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione Problema di hold-up e scelta della struttura di governance Anticipando i possibili problemi collegati all hold-up, le parti cercano di minimizzarli attraverso la scelta della struttura di governance più adatta: no asset specificity (k = 0): ricorso al mercato; asset specificity (k > 0): forme alternative di governo che riducono il rischio di azzardo morale tutele contrattuali; integrazione verticale. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 35/57

36 Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione Specificità delle risorse e costi di transazione Costi di transazione in mercati (M), gerarchie (H), e forme ibride di organizzazione (X) come funzione della specificità delle risorse (k). Fonte: Williamson (2002). Figura: Costi comparati della governance Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 36/57

37 Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione I costi di transazione in The nature of the firm Il motivo principale per cui è profittevole creare un impresa sembra essere che c è un costo di utilizzo del meccanismo dei prezzi. Il costo più evidente di organizzare la produzione attraverso il meccanismo dei prezzi è quello di scoprire quali sono i prezzi rilevanti... Devono essere considerati anche i costi di negoziazione e conclusione di contratti separati per ciascuna transazione che si svolge sul mercato... Ci sono, tuttavia, altri...costi...si può desiderare fare un contratto a lungo termine per la fornitura di qualche articolo o servizio...per il fatto che, se un contratto viene stipulato per un periodo più lungo,...alcuni costi di stipula...saranno evitati. Oppure, a causa dell atteggiamento verso il rischio delle persone, si preferisce stipulare un contratto di lunga piuttosto che di breve durata. (Coase, 1937) Ciò che ritengo sarà considerato in futuro l importante contributo di questo articolo ( The nature of the firm ) è l esplicita introduzione dei costi di transazione nell analisi economica. (Coase, 1992) Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 37/57

38 Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione Il mondo a costi di transazione zero del teorema di Coase Metti una sera, a casa del direttore, Coase che esordisce dicendo: Ipotizziamo, per un attimo, un mondo a costi di transazione zero... Teorema di Coase (Zerbe, 1980, p. 84) In un mondo senza costi di transazione, l allocazione delle risorse sarà efficiente e invariante rispetto alle norme giuridiche di attribuzione della responsabilità, effetti reddito a parte. Se questa proposizione ti sembra incredibile la prima volta che la senti, unisciti al club. Il mondo a costi di transazione zero risulta essere strano come il mondo fisico senza attrito. I monopolisti sono pagati per agire come concorrenti, e le compagnie di assicurazione e le banche non esistono. (Stigler, 1972) Questo è il famigerato teorema di Coase, denominato e formulato da George Stigler, benché sia basato sul mio lavoro. (Coase, 1992) Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 38/57

39 Cosa sono i costi di transazione Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione In principio Coase creò i costi di transazione. I suoi critici potrebbero proseguire: E il termine era informe e vuoto e le tenebre ricoprivano il termine. (Allen, 2000) I teorici è probabile si lamentino della vaghezza del concetto di costi di transazione. Tali costi sono definiti in modo così includente, che non possono essere messi in modelli formali. (Dixit, 1996) Due interpretazioni (Coase, 1972; Dahlman, 1979; Allen, 2000): ristretta: tipica della letteratura monetaria e di equilibrio generale; allargata: tutti costi che derivano dalle possibili fonti di inefficienze degli scambi e delle forme di coordinamento (di mercato e non di mercato) in genere. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 39/57

40 Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione Interpretazione ristretta di costi di transazione Costi monetari diretti sostenuti in una particolare transazione di mercato, derivanti dall uso di intermediari e servizi ausiliari (intermediazione, trasporto); Significato originario del termine, utilizzato dagli anni 30 nella letteratura sui mercati finanziari; Interpretazione ristretta utilizzata in: economia monetaria; finanza; teoria dell equilibrio economico generale. Tali costi creano un wedge (letteralmente cuneo ) tra i prezzi di domanda e offerta (bid/ask spread). Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 40/57

41 Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione Interpretazione neoistituzionalista di costi di transazione Perché il teorema [di Coase] valga, la nozione di costi di transazione dovrebbe includere, non solo i costi di contrattazione associati alla negoziazione e la conclusione del contratto, ma anche tutti i costi associati con il comportamento strategico delle parti e l adempimento ed esecuzione coattiva della transazione. La nozione di costi di transazione dovrebbe quindi includere i costi ex ante dovuti ad asimmetrie informative, selezione avversa, free-riding, e strategie di hold-up, nonché i costi ex-post associati al monitoraggio e all esecuzione coattiva dei contratti. (Parisi, 2008) Costi di transazione semplicemente un modo sintetico di indicare tutte le possibili inefficienze individuate nella teoria dei contratti; Williamson fa riferimento a questa interpretazione allargata; Alcuni considerano il concetto come collegato indissolubilmente ad un approccio analitico che tenta di ridurre i caratteri istituzionali dell economia alla nozione neoclassica fondamentale di costo. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 41/57

42 Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione Questo lavoro empirico è in uno stato molto migliore di molto del lavoro empirico nell organizzazione industriale in genere. (Joskow, 1991) Numerosi studi empirici sulla teoria dei costi di transazione; Analisi dell effetto di incompletezza contrattuale, specificità delle risorse, incertezza e frequenza su forma organizzativa: casi di studio (case study) (Williamson, 1976; Coase, 2000; Masten, 1984); analisi econometriche; Forma organizzativa modellata come dipendente categoriale, spesso dicotomica: mercato o gerarchia (make or buy); Tra i regressori proxy di asset specificity basata su survey (Bigelow, 2001) o prossimità spaziale per la specificità di localizzazione (Spiller, 1985; Joskow, 1990; Gonzàlez-Diaz, Arrunada & Fernàndez, 2000); Controlli: struttura di mercato; economie di scala e gamma; altri controlli settoriali. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 42/57

43 Contributi seminali Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione Monteverde & Teece (1982): settore automobilistico; correlazione positiva tra probabilità di integrazione verticale e specificità dell asset. Masten (1984): settore aerospaziale; specificità delle risorse fisiche (del design) più importante di quella di localizzazione. Walker & Weber (1984): settore automobilistico; incertezza della domanda più importante dell incertezza tecnologica (misurata come frequenza dei cambiamenti nelle specifiche de prodotti). Levy (1985): studio intersettoriale; integrazione verticale come valore aggiunto/fatturato; incertezza (varianza del fatturato) e specificità del capitale umano (spesa in R&S) correlate positivamente con il livello di integrazione. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 43/57

44 Altre analisi empiriche Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione Da cross-section a panel: Gonzàlez-Diaz et al. (2000) confermano correlazione tra asset specificity (ma non incertezza) e integrazione verticale controllando per i fattori firm-specific non osservabili; Da backward a forward integration: Confermato impatto di asset specificity e uncertainty su decisioni di integrazione a valle (Anderson & Schmittlein, 1984; John & Weitz, 1988; Regan, 1997);...ma evidenza consistente anche con teoria dell impresa come sistema di incentivi (Holmström & Milgrom, 1994). Da dicotomia mercato/gerarchia a forme ibride: Analisi ruolo di durata e accordi di revisione di prezzo nei contratti di fornitura: fornitura carbone a centrali elettriche (Joskow, 1985, 1987, 1988, 1990); fornitura gas naturale (Crocker & Masten, 1988); fornitura energia elettrica (Saussier, 2000); Durata del contratto correlata positivamente con asset specificity; Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 44/57

45 Limiti delle analisi empiriche Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione La teoria dell impresa...è diventata troppo focalizzata sul problema di hold-up e il ruolo della specificità degli asset. (Milgrom & Roberts, 1998, p. 91) Misura e definizione: specificità difficile da misurare in modo consistente tra settori; spesso solo misure soggettive di specificità...ma è anche vero che la percezione è ciò che conta per la teoria (Love & Roper, 2005); impatto di incertezza su probabilità di integrazione a volte stimato senza controlli per la specificità...ma non è questo che la teoria dice. A volte evidenza consistente anche con altre teorie dell impresa; Correlazione vs causalità: asset specificity nella TCE aumenta i vantaggi dell integrazione perché riduce il rischio di hold-up; ma... se investimenti specifici riducono i costi dell organizzazione interna, la correlazione si ottiene senza passare per l hold-up; Masten, Meehan & Snyder (1991): diminuzione costi di governance interna maggiore aumento costi di ricorso al mercato. Contesto legale e normativo spesso trascurato. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 45/57

46 Il caso Fisher Body/General Motors Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione Caso Fisher Body/GM spesso citato come emblematico dell integrazione verticale come soluzione ai problemi di hold-up (Klein, Crawford e Alchian, 1978); Spiegazione tradizionale: Nel 1919, contratto decennale tra GM e Fisher Body per la fornitura in esclusiva delle scocche delle auto; Tutela investimenti specifici di: Fisher-Body: clausola di esclusiva; GM: prezzo (determinato secondo schema cost plus per tutelare Fisher Body) non maggiore di quello praticato ai concorrenti; Dopo l accordo, domanda di scocche di GM più alta del previsto; GM chiede: riduzione di prezzo viste le significative economie di scala che l aumentata domanda permette a Fisher Body di sfruttare; rilocalizzazione degli impianti di Fisher Body in prossimità dei suoi per ridurre i costi di trasporto; Fisher Body rifiuta di aderire alle richieste; Nel 1924 GM inizia a scalare Fisher Body, concludendo nel 1926 un accordo di fusione. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 46/57

47 Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione Coase sul caso Fisher Body/General Motors Riprendendo i documenti originali, Coase (2000) mostra che il racconto è falso... Il contratto funzionava bene e non c era nessun hold-up da parte di Fisher: tra il 1922 e il 1925, Fisher costruì otto impianti in prossimità di quelli di GM; Fisher utilizzava tecnologie efficienti; GM controllava già di fatto Fisher prima della fusione: GM possedeva già, in base all accordo, il 60% del capitale di Fisher; 3 dei 5 membri del consiglio di amministrazione di Fisher erano stati nominati da GM. L acquisto del restante 40% delle azioni e la successiva fusione nel 1926 avvennero principalmente per permettere ai fratelli Fisher di essere maggiormente coinvolti nelle altre attività della GM. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 47/57

48 Teoria dei costi di transazione Problema di hold-up secondo Williamson e rent-seeking Specificità delle risorse e struttura di governance I costi di transazione Williamson sul caso Fisher Body/General Motors...l esempio GM-Fisher Body...ampiamente utilizzato per illustrare le tensioni contrattuali che sorgono dalla dipendenza bilaterale è stato oggetto di critiche... La mia risposta è duplice. In primo luogo, anche se l aneddoto...è di fatto errato, l economia dei costi di transazione rimane una storia di successo empirico...in secondo luogo, lo scopo principale di un aneddoto è pedagogico, di fornire l intuizione. Questo è ciò che fanno l esempio del medico e del pasticcere per le esternalità (Coase, 1959), la tastiera QWERTY per la path dependency (David, 1985), il mercato dei bidoni per l informazione asimmetrica (Akerlof, 1970), e la tragedia dei commons per l organizzazione collettiva (Hardin, 1968). É meglio...che gli aneddoti siano corretti. Ciononostante, a meno che il fenomeno descritto dall aneddoto non sia banale o falso (il che potrebbe non essere evidente fino a quando non venga intrapreso un programma di ricerca empirica), un aneddoto che aiuta a portare una condizione astratta in vita è servito al suo scopo. (Williamson, 2002, p. 182) Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 48/57

49 Nuova scuola dei diritti di proprietà e modello GHM Conclusioni del modello GHM Approccio dei diritti di proprietà e teoria dei costi di transazione Nuova scuola dei diritti di proprietà e modello Grossman-Hart-Moore (richiamo) La nuova scuola dei diritti di proprietà (Grossman & Hart, 1986; Hart & Moore, 1990; Hart, 1995) enfatizza la proprietà come diritto residuale al controllo; Con contratti incompleti (contracting-at-will impossibile il ricorso a rimedi contrattuali), il diritto residuale al controllo: incentiva massimamente il titolare alla realizzazione del contratto e degli investimenti specifici; disincentiva la controparte a realizzare investimenti specifici; Il modello GHM elabora una teoria dell allocazione efficiente dei diritti di proprietà in contesti di contratti incompleti: investimenti in capitale umano non possibile oggetto di proprietà e noncontractible; relazioni di complementarietà più o meno forte tra asset fisici e investimenti specifici in capitale umano; inefficienza solo ex-ante derivante del rischio di hold-up: livello sub-ottimale degli investimenti specifici in capitale umano. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 49/57

50 Conclusioni del modello GHM (richiamo) Nuova scuola dei diritti di proprietà e modello GHM Conclusioni del modello GHM Approccio dei diritti di proprietà e teoria dei costi di transazione Tutte le allocazioni proprietarie soluzioni di second-best: riducono ma non eliminano l inefficienza; Integrazione verticale ottimale quando: investimenti specifici di una parte relativamente improduttivi: la parte con investimenti specifici relativamente improduttivi viene acquisita dall altra; beni capitali strettamente complementari; capitale umano essenziale (strettamente complementare con gli asset fisici): la parte il cui capitale umano è essenziale acquisisce l altra. Alcune proposte di riforma del governo societario mutuano dal modello la necessità di norme volte a garantire un rapido accesso al controllo delle imprese ai soggetti che possiedono il capitale umano più specifico all impresa. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 50/57

51 Nuova scuola dei diritti di proprietà e modello GHM Conclusioni del modello GHM Approccio dei diritti di proprietà e teoria dei costi di transazione Approccio dei diritti di proprietà e teoria dei costi di transazione Anche se questi contributi apparentemente familiari sono stati ampiamente citati e discussi, ho trovato difficoltà a capire somiglianze, differenze e potenziali combinazioni. Inoltre, sembra improbabile che io sia solo. Per esempio, uno ancora sente a volte che Grossman e Hart (1986) hanno formalizzato Williamson (1979). Ho sentito questa affermazione in due diverse accezioni Grossman-Hart hanno semplicemente formalizzato Williamson, e Finalmente, qualcuno che ha formalizzato Williamson. Di fatto, accezioni a parte, questa affermazione è semplicemente errata. (Gibbons, 2005) Approccio dei diritti di proprietà Teoria dei costi di transazione Grado di formalizzazione alto basso Problemi di hold-up ex-ante ex-post, ex-ante 1 Doppio hold-up presente 2 assente 1 Maggiore l enfasi sull ex-post. 2 Problema di hold-up delle risorse non oggetto di proprietà. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti di imprese 51/57

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