L età: una variabile problematica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L età: una variabile problematica"

Transcript

1 L età: una variabile problematica Perché è una specie di scatola nera, dentro la quale vi sono altri fenomeni strettamente interrelati con essa Perché, a seconda di come viene riclassificata può oscurare o semplificare l andamento di certi fenomeni Perché ha natura relazionale: le diverse classi di età non sono indipendenti l una dall altra

2 La scatola nera: Scolarità della madre secondo le classi di età Elementare o meno Media inferiore Media superiore Università ,9 32,1 43,1 16, ,4 39,2 34,0 12, ,3 36,9 29,4 11, ,1 30,7 28,5 6, ,9 28,4 17,9 4,8 Totale 31,1 32,2 27,8 8,9

3 L età come concetto relazionale L età non esprime una proprietà posseduta dall attore sociale in misura maggiore o minore (come il reddito, il prestigio, una propensione) Ogni gruppo di età si definisce in relazione agli altri: giovani vs. adulti, anziani vs. altri gruppi di età

4 Analogie fra età e classe sociale Entrambi sono concetti relazionali, non distributivi Classe sociale: collocazione dell individuo nella struttura socio economica Età: collocazione di un individuo nei ritmi biologici (età in senso stretto) e nei processi storici, economici e sociali (generazione)

5 Età e generazioni Esiste una interconnessione tra età biologica ed età sociale, tra mutamento sociale e cambiamento individuale, tra storia e biografia Nelle analisi quantitative su campioni si presta poca attenzione, teorica e empirica, al concetto di generazione ed al significato sociale dell età

6 Sul concetto di coorte Termine generico che indica un insieme di elementi che entrano in un sistema nello stesso lasso di tempo L entrata nel sistema si può riferire a qualunque tipo di evento (nascita, inizio della frequenza scolastica ) L ampiezza di tempo che definisce l appartenenza ad una coorte dipende dalle considerazioni sul fenomeno sotto analisi

7 Sul concetto di generazione (Mannheim) La collocazione generazionale è un aspetto chiave della costruzione della conoscenza La collocazione generazionale determina i modi di comportarsi, di sentire, di pensare Generazione viene qui intesa nel senso di generazione sociale, cioè con riferimento ai fenomeni caratteristici di una coorte

8 Così come la condizione di classe influisce sui destini dei singoli, anche l appartenenza generazionale unifica coloro che hanno vissuto, durante gli anni della loro adolescenza, le stesse condizioni storiche e sociali. Tuttavia non è sufficiente essere coetanei per far parte della stessa generazione: occorre aver condiviso le stesse condizioni storiche ed averle affrontate in base ad orientamenti comuni. Solo così si formano quelle che Mannheim chiama unità generazionali, che si vanno ad aggiungere alle altre linee di divisione interne alla società.

9 In uno stesso momento storico convivono più unità generazionali, così come coesistono più classi sociali e la distinzione solitamente usata in gruppi di età non è in grado di dar conto di queste segmentazioni interne. L aver condiviso negli anni cruciali dell adolescenza le stesse condizioni storicoculturali e socio-economiche e aver respirato lo stesso spirito del tempo è un elemento fondamentale quando si vuole analizzare il cambiamento sociale attraverso il mutare delle generazioni.

10 Usiamo quindi il termine generazione per riferirci a coorti di età che si distinguono dalle altre per il fatto di: essere cresciute nello stesso clima culturale, aver assistito, più o meno attivamente, agli stessi eventi storici aver sviluppato, di conseguenza, un sistema di valori, di aspettative, di atteggiamenti e di convinzioni differente da quelle che le hanno precedute e che le seguiranno.

11 Le profonde trasformazioni di questi ultimi anni, a partire da quelle demografiche, i nuovi assetti economici derivanti dai processi di globalizzazione dei mercati e di delocalizzazione dei processi produttivi, il mutare dei processi di costruzione di senso legati a riferimenti culturali che oscillano tra aperture planetarie e chiusure localistiche, rendono molto diverse tra loro le generazioni oggi conviventi nel nostro paese.

12 Le diversità tra i contemporanei La collocazione generazionale La collocazione geografica e culturale La diversa partecipazione alle correnti socio-culturali del tempo Le diverse risposte a situazioni particolari di natura economica, sociale o culturale

13 Lo schema di spiegazione Coorte Età Fenomeno da analizzare Periodo

14 La famiglia orizzontale Italia1951 Fonte: U.S. Census Bureau International Data Base

15 La famiglia verticale Italia 2005 Fonte: U.S. Census Bureau International Data Base

16 La famiglia del futuro Italia 2050 Fonte: U.S. Census Bureau International Data Base

17 Piramidi delle età per l Italia nel 1951, nel 2005 e proiezione al Fonte: U.S. Census Bureau, International Data Base

18 Piramide delle età: Senegal 2000

19 Piramide delle età: Trieste 2004

20 Titolo di studio della popolazione italiana senza titolo elementare media diploma Laurea

21 Condizione occupazionale della popolazione italiana dipendenti autonomi casalinghe ritirati disoccupati

22 Tassi di fecondità per 1000 abitanti dal 1952 al

23

24 Tasso totale di fertilità in alcuni paesi dell area mediterranea Tasso > Marocco Egitto Algeria Albania Tunisia Turchia Tasso < Croazia Francia Grecia Slovenia Italia Spagna Fonte: U.S. Census Bureau, International Data Base

25 IL QUADRO GENERALE Società ad elevati ritmi di trasformazione Calo demografico e invecchiamento della popolazione Anno Struttura popolazione Indice di vecchiaia % 0-14 % % Oltre 65 (oltre 65/0-14) Fonte: dati ISTAT 2006,

26 Età mediana alla fine degli studi per genere e coorte

27 Le tre fasi del passaggio Separazione: uscita dalla condizione precedente, talora isolamento dalla vita quotidiana precedente. Transizione: condizione di ambiguità e di liminarità. Reintegrazione: pubblico riconoscimento della nuova condizione e entrata in una nuova quotidianità.

28 Quando nasce la adolescenza L adolescenza come fase della vita è nata quando le società occidentali sono passate da un economia fondata sull agricoltura ad un economia prevalentemente industriale

29 Perché nasce l adolescenza Si estende la scolarità Si modifica il mercato del lavoro Cresce la domanda di manodopera qualificata Si afferma il modello di famiglia borghese mononucleare

30 Una possibile definizione Periodo della vita tra l infanzia e l età adulta in cui: Si attenua il controllo parentale Aumenta l influenza del gruppo dei pari Aumenta il desiderio di autonomia L autorità degli adulti viene messa in discussione Si cercano spazi sociali al di fuori della famiglia

31 Durata della transizione al lavoro, per genere e coorte di nascita (stime K-M) maschi femmine maschi femmine mesi mediani da fine scuola a primo lavoro mesi mediani da fine scuola a lavoro tempo indeterminato Fin qui

32 La famiglia lunga del 2004: Percentuale di coloro che vivono in famiglia alle diverse età

33 15-24 enni che lavorano. Proporzione di quanti danno in casa tutto quello che guadagnano Fonte: Indagini IARD

34 fonte: ISTAT 2009

35 NUOVI TEMPI: TRANSIZIONE ALL ETA ADULTA 15-17en ni 18-20en ni 21-24en ni 25-29en ni 30-34en ni Uscita dall iter scolastico formativo Ingresso nel mondo del lavoro Indipendenza abitativa Matrimonio/convivenza Nascita di un figlio Fonte: Banca Dati Istituto IARD % di giovani 15-34enni base minima 2.976

36 Modelli di indipendenza finanziaria dei giovani europei (15-24 anni) Famiglia Lavoro regolare Lavoro temporaneo Sussidi Italia Spagna Grecia Portogallo Belgio Francia E.U Austria Finlandia Germania Irlanda Svezia Olanda Danimarca Regno Unito Fonte: A. Moreno Minguez (2003)

37 Il difficile rapporto tra i giovani e la società. I giovani come minaccia e come risorsa

38 Ragionevole cosa è bamboleggiare in giovanezza et in vecchiezza pensare. (da: Il Novellino, XIII sec., Novella 4,7)

39 Segue la gioventù sempre volubile le voluntati; gli appetiti dei giovani sono infiniti, sono instabilissimi, e credo io sia quasi impossibile in animo giovenile fermare certa alcuna instituzione. ALBERTI, L.B., Libri della famiglia, ( ), Libro 1, 60

40 io ti consiglierei sempre più quanto a noi stia debito avere cura della gioventù, trarla in virtù, condurla in lode. ALBERTI, L.B., Libri della famiglia, Libro 3, 264

41 quando ero più giovane, più putto, men saggio e men discreto. BRUNO, G., La Cena delle Ceneri, 1584, Dialogo 4

42 La gioventù, così come la concepiamo oggi, nasce con la società moderna ed è un prodotto della borghesia

43 Le cose importanti nella vita (15-34 anni - % di coloro che indicano Molto importante ciascun valore)

44 Interiorità Collettività Socialità ristretta Esteriorità

45 La mappa dei valori giovanili Interiorità Collettività Attività politica Impegno religioso Impegno sociale Studio e cultura Eguaglianz a Solidarietà Libertà e democrazia Amore Amicizia Famiglia Autorealizzazione Lavoro Tempo libero Socialità ristretta Patria Successo e carriera Vita agiata Divertimento Sport Esteriorità

46 I valori giovanili: l area della socialità ristretta Interiorità Eguaglianza Solidarietà Collettività Libertà e democrazia Amore Socialità ristretta Autorealizzazione Amicizia Famiglia Tempo libero Lavoro Vita agiata Divertimento Esteriorità

47 Mete collettive dell apparire Mete individuali Fare carriera Guadagnare molto Tempo libero Bellezza fisica Prestigio sociale Benessere economico Divertimento Autorealizzazione Libertà Lavoro Salute Amore Famiglia Rispetto delle regole Sicurezza Amici Attività politica Impegno sociale Interessi culturali Istruzione Democrazia Pace Sport Solidarietà Religione Mete collettive dell impegno Risorse e garanzie

48 I NUOVI TEMPI DEI GIOVANI Mutamenti economicostrutturali Mutamenti culturali Crescente scolarizzazione Aumento della precarietà del mercato del lavoro Assenza di politiche sociali per favorire l autonomia dei giovani Cambiamento dei modelli di definizione dell identità individuale Cambiamento nella definizione dei ruoli di genere e generazione all interno della famiglia Posticipazione degli eventi di passaggio

49 In ogni società, sia gli individui che i ruoli, che essi svolgono, sono stratificati non solo per classe e genere, ma anche per età. Dalla posizione che ciascuno di noi occupa nella struttura di età della popolazione dipendono: le nostre capacità biologiche gli atteggiamenti che abbiamo nei confronti della vita e del mondo le attività che svolgiamo i rapporti che stabiliamo con gli altri 49

50 L età è: una caratteristica ascritta uno status di transizione In ogni società vi sono vari strati d età = aggregati di individui di età simili. Tali strati, diversi per ampiezza e composizione, differiscono anche per status e ruoli. I diritti, i doveri e le ricompense vengono distribuiti in maniera differente a seconda dell età. 50

51 Gli strati si formano in tutte le società grazie a due diversi processi: - quello universale dell invecchiamento e della successione delle coorti - quello del mutamento delle strutture e dei ruoli connessi all età, ossia il cambiamento delle aspettative, ricompense e sanzioni collegate all età. 51

52 Coorte = insieme di persone che vivono uno stesso evento nello stesso momento. Generazione = insieme di persone che, oltre a essere nati nello stesso arco di tempo, hanno in comune i valori, gli atteggiamenti e le opinioni riguardanti la società e la politica. Karl Mannheim è stato il primo a utilizzare il concetto di generazione, intendendo quell insieme di persone che hanno la stessa collocazione nello spazio storico sociale e sono esposti a influenze culturali dello stesso tipo, partendo dalla medesima forma di coscienza stratificata. 52

53 Analizzando i cicli demografici, molti studiosi hanno sostenuto che le differenze nelle dimensioni delle coorti, dovute alle variazioni nel tempo della natalità, possono provocare mutamenti nel modo in cui i vari ruoli vengono assegnati alle persone appartenenti a diversi strati di età. 53

54 Richard Easterlin ha ricondotto alle diverse dimensioni delle coorti fenomeni assai diversi come: - l età al matrimonio - i tassi di fecondità, di attività della popolazione femminile, di criminalità e di suicidio. Alla base del suo schema interpretativo vi è il concetto di reddito relativo, che nasce dal confronto fra le risorse economiche, di cui una persona dispone (reddito effettivo), e le aspirazioni, che essa ha (reddito atteso). 54

55 Il corso della vita è una costruzione sociale in cui esso - e le fasi in cui si articola - variano nello spazio e nel tempo e persino fatti biologici come la nascita, la pubertà e la morte assumono un significato e un valore diverso nelle diverse epoche e società. 55

56 Le diverse fasi del corso della vita sono segnate da riti di passaggio = le cerimonie che accompagnano ogni modificazione di posto, di stato, di posizione sociale e di età. Tutti i riti hanno una struttura simile e passano attraverso tre diverse fasi: preliminare o di separazione = una persona abbandona la posizione e le forme di comportamento precedenti di transizione o di margine = il soggetto non è né da una parte né dall altra, ma si trova in un spazio intermedio fra lo stato di partenza e quello di arrivo di aggregazione = il soggetto è in uno stato relativamente stabile e ha diritti e doveri precisi 56

57 Infanzia Secondo Ariès: l infanzia e l adolescenza sono invenzioni della società moderna: un tempo non esistevano come fasi distinte del corso della vita; in età pre-moderna non esisteva un sentimento dell infanzia. Successivamente queste tesi sono state parzialmente smentite, resta il fatto che nei paesi occidentali risale solo al secolo scorso l idea che i bambini abbiano diritti e privilegi, che debbano essere allevati ed educati in famiglia e a scuola, che debbano essere protetti dagli abusi e dai maltrattamenti degli adulti. 57

58 Pubertà Passaggio dalla condizione fisiologica del bambino alla condizione fisiologica dell adulto, caratterizzata dallo sviluppo degli organi sessuali, dei caratteri sessuali secondari e dall accrescimento scheletrico e muscolare. Pur essendo un processo di natura biologica, la pubertà risente anche dell influenza dei fattori sociali. 58

59 Gioventù Passaggio dallo status sociale di bambino a quello di adulto In generale, si può dire che una persona diventa adulta quando ha varcato alcune soglie: - ha concluso il percorso formativo - ha un occupazione relativamente stabile - ha lasciato la casa dei genitori - si è sposato - è diventato per la prima volta padre o madre 59

60 Questi cinque stadi hanno subito profondi mutamenti negli ultimi anni, effetto di un generale fenomeno di allungamento della fase giovanile, riconducibile: - alla diffusione della scolarità di massa - alle trasformazioni avvenute nell economia - alla valorizzazione del sé 60

61 Terza età Fase della vita che inizia con la pensione ed è caratterizzata da un grande aumento del tempo libero e delle possibilità di realizzazione personale. Quarta età Fase della vita caratterizzata dalla dipendenza fisica dagli altri. 61

62 Pensionamento Istituzione sociale che indica il passaggio da una fase a un altra della vita, la fine del periodo di lavoro e l inizio di quello del tempo libero, delle attività non economiche. Rispetto all età in cui è consentito regolarmente lasciare il lavoro negli ultimi decenni abbiamo avuto due fasi distinte e opposte: fase del prepensionamento fase dell innalzamento dell età pensionabile 62

63 Fase del prepensionamento Il prepensionamento è stato favorito in vari modi: - dai governi per dare risposta alle difficoltà occupazionali - dagli imprenditori per svecchiare la loro forza lavoro - dai sindacati per favorire l ingresso dei giovani nel mercato del lavoro 63

64 Fase dell innalzamento dell età pensionabile Alcuni fattori hanno portato governi e forze sociali a optare per una politica di innalzamento dell età pensionabile: allungamento della vita media crescita del peso (costi) della popolazione anziana livello di istruzione e condizioni di salute migliori degli anziani di oggi rispetto alle coorti precedenti diffusione dell idea che l essere attivo è per l individuo il modo migliore per ritardare l invecchiamento fisico e psichico 64

Corso di vita e differenze di età

Corso di vita e differenze di età Corso di vita e differenze di età Paolo Parra Saiani 1 2 Principali differenze sociali Le tre principali differenze sociali (differenze naturali che hanno acquisito rilevanza sociale) differenze di genere

Dettagli

Milano 17 novembre 2016

Milano 17 novembre 2016 La grande città come anticipatrice dei mutamenti demografici Carla Facchini Nestore Milano 17 novembre 2016 Mutamento nei modelli procreativi Forte denatalità dagli anni 60 Ancor più accentuata che negli

Dettagli

CONCILIAZIONE VITA FAMILIARE VITA PROFESSIONALE. Mara Popolizio Éupolis Lombardia

CONCILIAZIONE VITA FAMILIARE VITA PROFESSIONALE. Mara Popolizio Éupolis Lombardia CONCILIAZIONE VITA FAMILIARE VITA PROFESSIONALE Mara Popolizio Éupolis Lombardia STRUTTURA DELL INTERVENTO Trasformazione dei rapporti familiari Mutamenti demografici Partecipazione femminile al mercato

Dettagli

Conseguenze sociali della recente evoluzione demografica in Liguria

Conseguenze sociali della recente evoluzione demografica in Liguria Conseguenze sociali della recente evoluzione demografica in Giulia Rivellini Facoltà di Scienze Politiche e Sociali Università Cattolica, Milano giulia.rivellini@unicatt.it 1) Evoluzione della popolazione

Dettagli

il concetto di corso di vita

il concetto di corso di vita il concetto di corso di vita Corso di laurea in Servizio Sociale Sede di Biella Anno accademico 2006-2007 Prof.ssa Elisabetta Donati 1 Il concetto di età Età: fenomeno a più dimensioni che risente del

Dettagli

Il concetto di corso di vita

Il concetto di corso di vita Il concetto di corso di vita Corso di laurea in Servizio Sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Approfondimento 1 Il concetto di età Età: fenomeno a più dimensioni

Dettagli

Le prospettive di lavoro

Le prospettive di lavoro Le prospettive di lavoro per chi prosegue gli studi Quanti sono i giovani che vogliono entrare nel mondo del lavoro Cresce la partecipazione dei giovani al mercato del lavoro, cioè la quota di quanti lavorano

Dettagli

LAVORO, OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE

LAVORO, OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE LAVORO, OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE DEFINIZIONI: OCCUPATI, DISOCCUPATI, INATTIVI Ogni adulto in età lavorativa viene collocato in una delle seguenti categorie: OCCUPATI: chi ha più di 15 anni e nella settimana

Dettagli

genere Elementi che rendono diversi uomini e donne Biologici e culturali Accesso differenziato alle risorse e ricompense sociali

genere Elementi che rendono diversi uomini e donne Biologici e culturali Accesso differenziato alle risorse e ricompense sociali genere differenze disuguaglianze Elementi che rendono diversi uomini e donne Biologici e culturali Accesso differenziato alle risorse e ricompense sociali le donne sono più emotive Le donne sono più adatte

Dettagli

Struttura della popolazione Italiana Anni 1972, 2010, 2050

Struttura della popolazione Italiana Anni 1972, 2010, 2050 Struttura della popolazione Italiana Anni 1972, 2010, 2050 La struttura per sesso ed età E una caratteristica fondamentale delle popolazioni umane poichè ha un impatto considerevole sui processi sanitari,

Dettagli

Fare famiglia in Italia. Un secolo di cambiamenti Marzio Barbagli Maria Castiglioni Gianpiero Dalla Zuanna

Fare famiglia in Italia. Un secolo di cambiamenti Marzio Barbagli Maria Castiglioni Gianpiero Dalla Zuanna Fare famiglia in Italia. Un secolo di cambiamenti Marzio Barbagli Maria Castiglioni Gianpiero Dalla Zuanna Oggetto di studio 1) Età in cui uomini e donne - terminano gli studi - entrano nel mercato del

Dettagli

Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia

Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia Servizio di Epidemiologia Direzione Centrale di Salute, Integrazione Socio Sanitaria e Politiche Sociali Aspetti Demografici del Friuli Venezia Giulia Silvia

Dettagli

LAVORO, OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE

LAVORO, OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE LAVORO, OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE DEFINIZIONI: OCCUPATI, DISOCCUPATI, INATTIVI Ogni adulto in età lavorativa viene collocato in una delle seguenti categorie: OCCUPATI: chi ha più di 15 anni e nella settimana

Dettagli

Corso di vita e classi di età il significato sociale delle diverse età, riti, costruzioni sociali

Corso di vita e classi di età il significato sociale delle diverse età, riti, costruzioni sociali Corso di vita e classi di età il significato sociale delle diverse età, riti, costruzioni sociali 1 In ogni società, sia gli individui, sia i ruoli, che essi svolgono, sono stratificati non solo per classe

Dettagli

Sistemi di welfare 5. I CAMBIAMENTI DEMOGRAFICI E DELLE FAMIGLIE.

Sistemi di welfare 5. I CAMBIAMENTI DEMOGRAFICI E DELLE FAMIGLIE. A.A. 2014-2015 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione Sistemi di welfare 5. I CAMBIAMENTI DEMOGRAFICI E DELLE FAMIGLIE Maria Letizia Pruna SPS/09 Sociologia dei processi economici e

Dettagli

ANALISI DELLE CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE DELLA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE NELL A.S.L. DI VARESE - ANNO 2013

ANALISI DELLE CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE DELLA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE NELL A.S.L. DI VARESE - ANNO 2013 ANALISI DELLE CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE DELLA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE NELL A.S.L. DI VARESE - ANNO 2013 A cura di: S. Speziali, D. Bonarrigo, S. Pisani Direzione Generale - U.O.C. Osservatorio

Dettagli

GLI ITALIANI ALL ESTERO FRA

GLI ITALIANI ALL ESTERO FRA GLI ITALIANI ALL ESTERO FRA CRISI ECONOMICA E DISAGIO GIOVANILE NICOLA SCICLONE Firenze, 12 settembre 2013 Dal Blog Cervelli in fuga Ricercatrice in Nuova Zelanda: Fotografo in Nicaragua: L Italia pensa

Dettagli

Pensioni, a che punto siamo dopo la crisi?

Pensioni, a che punto siamo dopo la crisi? Novembre 2016 FACT SHEET Pensioni, a che punto siamo dopo la crisi? Matteo Jessoula, Università degli Studi di Milano Da circa tre decenni i governi dei paesi europei si trovano di fronte a un dilemma:

Dettagli

In Italia la percentuale di persone con un lavoro regolare è in media del 60%, con un evidente gradiente nord-sud [figura 1].

In Italia la percentuale di persone con un lavoro regolare è in media del 60%, con un evidente gradiente nord-sud [figura 1]. Il lavoro Il lavoro e il tempo libero dovrebbero essere una fonte di salute per le persone. Il modo in cui la società organizza il lavoro dovrebbe contribuire a creare una società sana. La promozione della

Dettagli

La disoccupazione (soprattutto giovanile) in Italia: le modalità dell istruzione corresponsabili del fenomeno?

La disoccupazione (soprattutto giovanile) in Italia: le modalità dell istruzione corresponsabili del fenomeno? La disoccupazione (soprattutto giovanile) in Italia: le modalità dell istruzione corresponsabili del fenomeno? Emilio Reyneri Università di Milano Bicocca Éupolis Lombardia 11 dicembre 2014 1 La disoccupazione

Dettagli

Nota di commento ai dati sul mercato del lavoro I trimestre 2017

Nota di commento ai dati sul mercato del lavoro I trimestre 2017 Nota di commento ai dati sul mercato del lavoro I trimestre 2017 Fonte: Istat Aggiornamento giugno 2017 Dall indagine sulle forze di lavoro dell Istat derivano le stime ufficiali degli occupati e delle

Dettagli

ANALISI DELLE CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE DELLA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE NELL A.S.L. DI VARESE - ANNO 2014

ANALISI DELLE CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE DELLA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE NELL A.S.L. DI VARESE - ANNO 2014 ANALISI DELLE CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE DELLA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE NELL A.S.L. DI VARESE - ANNO 2014 A cura di: S. Speziali, D. Bonarrigo, S. Pisani Direzione Generale - U.O.C. Osservatorio

Dettagli

PROFILO DEMOGRAFICO AMBITO 1.2 TRIESTE... 3

PROFILO DEMOGRAFICO AMBITO 1.2 TRIESTE... 3 PROFILO DEMOGRAFICO AMBITO 1.2 TRIESTE... 3 Indice Graf. 1 Mappa popolazione residente nella provincia di Trieste al 1 gennaio 2011... 3 Tab. 1 - Popolazione residente nei comuni, nell ambito distrettuale

Dettagli

Realizzazione a cura di Vittorio Rossin

Realizzazione a cura di Vittorio Rossin L informazione statistica Deve essere considerata Dalla Pubblica Amministrazione Come una risorsa essenziale per operare meglio E con trasparenza, in modo tale da essere Strumento di controllo sociale

Dettagli

Donne, Politica e istituzioni. Laura Leonardi

Donne, Politica e istituzioni. Laura Leonardi Donne, Politica e istituzioni Alcune questioni fondamentali Il ruolo attivo delle donne nello sviluppo (Amartya Sen) Perché è importante il lavoro per le donne (e anche per tutti gli altri?) Perché il

Dettagli

La pratica sportiva in Italia

La pratica sportiva in Italia SALONE D ONORE DEL CONI, FORO ITALICO, ROMA ROMA 23 FEBBRAIO 2017 La pratica sportiva in Italia Giorgio Alleva Presidente Istituto nazionale di Statistica Outline 1 La pratica sportiva in Italia. Le tendenze

Dettagli

Invecchiamento, Immigrazione, Economia - di Nicola Sartor. Commenti di Guglielmo Weber

Invecchiamento, Immigrazione, Economia - di Nicola Sartor. Commenti di Guglielmo Weber Invecchiamento, Immigrazione, Economia - di Nicola Sartor Commenti di Guglielmo Weber 2 Maggio 2011 Un libro come non se ne scrivono più Questo è un libro pacato e ragionato. E completo copre economia,

Dettagli

Rapporto Giovani. VI Indagine Iard sulla condizione giovanile in Italia a cura di Carlo Buzzi, Alessandro Cavalli, Antonio de Lillo

Rapporto Giovani. VI Indagine Iard sulla condizione giovanile in Italia a cura di Carlo Buzzi, Alessandro Cavalli, Antonio de Lillo Rapporto Giovani. VI Indagine Iard sulla condizione giovanile in Italia a cura di Carlo Buzzi, Alessandro Cavalli, Antonio de Lillo Parte I, cap. 5 La vita con la famiglia d origine a) La contrazione del

Dettagli

QuanTur Giuseppe A. Micheli LEZIONE S4. Struttura per età e invecchiamento demografico

QuanTur Giuseppe A. Micheli LEZIONE S4. Struttura per età e invecchiamento demografico QuanTur Giuseppe A. Micheli LEZIONE S Struttura per età e invecchiamento demografico Demos - Storia e Scenari - 6 1 Argomenti di questa lezione In questa lezione discuteremo dei seguenti argomenti: 1.

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 6-1 Il capitale umano - Introduzione -L istruzione nel mercato del lavoro: alcuni fatti stilizzati 1 Introduzione Ognuno di noi porta nel mercato del lavoro abilità innate

Dettagli

Percorsi lavorativi, vulnerabilità economica ed instabilità familiare: quali relazioni?

Percorsi lavorativi, vulnerabilità economica ed instabilità familiare: quali relazioni? INSTABILITÀ FAMILIARE: ASPETTI CAUSALI E CONSEGUENZE DEMOGRAFICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Messina 10-11 Novembre 2006 Percorsi lavorativi, vulnerabilità economica ed instabilità familiare: quali relazioni?

Dettagli

Sistemi di welfare comparati

Sistemi di welfare comparati Corsi di Laurea L-16 L-40 Sistemi di welfare comparati L5 Politiche di sostegno alla transizione istruzione-lavoro 30 marzo 2016 Matteo Villa matteo.villa@unipi.it Università di Pisa Dipartimento di Scienze

Dettagli

3. Inquadramento statistico e socio-economico. Dati sul territorio Dati sulla popolazione Istruzione e cultura Lavoro Attività produttive

3. Inquadramento statistico e socio-economico. Dati sul territorio Dati sulla popolazione Istruzione e cultura Lavoro Attività produttive 3. Inquadramento statistico e socio-economico Dati sul territorio Dati sulla popolazione Istruzione e cultura Lavoro Attività produttive 1 Rapporto sullo Stato dell Ambiente nel Comune di Padova - 2002

Dettagli

Il Benessere Equo Sostenibile nella provincia di Ravenna anno 2015

Il Benessere Equo Sostenibile nella provincia di Ravenna anno 2015 Il Benessere Equo Sostenibile nella provincia di Ravenna anno 2015 Servizio Statistica Roberta Cuffiani 3 dicembre 2015 Il Bes delle province Anno 2015 82 indicatori per 11 dimensioni per 25 province aderenti,

Dettagli

Capitolo 3. Occupazione e disoccupazione

Capitolo 3. Occupazione e disoccupazione Capitolo 3. Occupazione e disoccupazione Le rilevazioni sul mercato del lavoro hanno cadenza trimestrale e riguardano le consistenze degli occupati e dei disoccupati. I dati annuali sono medie di quelli

Dettagli

C omune di B evagna. Statistiche Demografiche. Dati aggiornati al 31 Dicembre 2010

C omune di B evagna. Statistiche Demografiche. Dati aggiornati al 31 Dicembre 2010 C omune di B evagna Statistiche Demografiche Dati aggiornati al 31 Dicembre 2010 Corso Giacomo Matteotti, 58 06031 Bevagna (PG) Tel. 0742-368111 - fax 0742-361647 e-mail: info@comune.bevagna.pg.it Il presente

Dettagli

Mercato del lavoro e lavoro non standard

Mercato del lavoro e lavoro non standard Mercato del lavoro e lavoro non standard Roberto Pedersini Corso di Analisi delle società complesse Cosa ci interessa? Chi lavora: uomini, donne (genere); giovani, adulti, anziani (età); (grado di istruzione/qualificazione)

Dettagli

INVECCHIARE IN TRENTINO: AGGIUNGERE ANNI ALLA VITA E VITA AGLI ANNI. Aspetti socio demografici

INVECCHIARE IN TRENTINO: AGGIUNGERE ANNI ALLA VITA E VITA AGLI ANNI. Aspetti socio demografici INVECCHIARE IN TRENTINO: AGGIUNGERE ANNI ALLA VITA E VITA AGLI ANNI Aspetti socio demografici Laura Battisti Pirous Fateh Moghadam, Laura Ferrari Osservatorio per la Salute Provincia autonoma di Trento

Dettagli

CAPITOLO 4. Abitudini di lettura nel territorio Italiano 1. Prima di iniziare l analisi specifica del caso particolare di Soriano nel

CAPITOLO 4. Abitudini di lettura nel territorio Italiano 1. Prima di iniziare l analisi specifica del caso particolare di Soriano nel CAPITOLO 4 Abitudini di lettura nel territorio Italiano 1 Prima di iniziare l analisi specifica del caso particolare di Soriano nel Cimino, viene fatto, qui, il quadro della situazione dello stato italiano

Dettagli

STRATIFICAZIONE, CLASSI E DISUGUAGLIANZA

STRATIFICAZIONE, CLASSI E DISUGUAGLIANZA STRATIFICAZIONE, CLASSI E DISUGUAGLIANZA Obiettivi di apprendimento L analisi empirica delle classi Il modello di Goldthorpe Le critiche ai modelli occupazionali Genere e stratificazione Mobilità sociale

Dettagli

LEZIONI LINCEE DI ECONOMIA

LEZIONI LINCEE DI ECONOMIA LEZIONI LINCEE DI ECONOMIA ALESSANDRO CAVALLI CRISI E MOBILITA SOCIALE MILANO 18 MARZO 2013 QUALCHE NOZIONE La mobilità sociale indica lo spostamento di individui o gruppi all interno della società vista

Dettagli

Sistemi di welfare. IL MERCATO DEL LAVORO. Strumenti di base per l analisi.

Sistemi di welfare. IL MERCATO DEL LAVORO. Strumenti di base per l analisi. A.A. 2014-2015 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione Sistemi di welfare IL MERCATO DEL LAVORO. Strumenti di base per l analisi Maria Letizia Pruna SPS/09 Sociologia dei processi economici

Dettagli

Allegato statistico per l Audizione della. della Camera dei Deputati

Allegato statistico per l Audizione della. della Camera dei Deputati INDAGINE CONOSCITIVA SUL MERCATO DEL LAVORO TRA DINAMICHE DI ACCESSO E FATTORI DI SVILUPPO Allegato statistico per l Audizione della SVIMEZ presso la Commissione XI Lavoro della Camera dei Deputati Roma,

Dettagli

I principali cambiamenti socio-demografici del Veneto tra i due censimenti

I principali cambiamenti socio-demografici del Veneto tra i due censimenti I principali cambiamenti socio-demografici del Veneto tra i due censimenti 2001 2011 Luca Romano Direttore di Local Area Network 25 settembre 2013 Hotel ViEst - VI IL TREND DELLA POPOLAZIONE Andamento

Dettagli

FAMIGLIA. in Veneto un nuovo nato su quattro è straniero. matrimonio e procreazione ritardati, l età media per il parto è di circa 32 anni

FAMIGLIA. in Veneto un nuovo nato su quattro è straniero. matrimonio e procreazione ritardati, l età media per il parto è di circa 32 anni FAMIGLIA matrimonio e procreazione ritardati, l età media per il parto è di circa 32 anni in Veneto un nuovo nato su quattro è straniero Nel 2010: 12.200 bambini nati in meno in Italia il 53,4% delle famiglie

Dettagli

Le donne italiane nel mercato del lavoro

Le donne italiane nel mercato del lavoro Le donne italiane nel mercato del lavoro Silvia Pasqua Università di Torino e ChilD Collegio Carlo Alberto 4 Dicembre 2006 Il problema Le donne italiane lavorano meno delle donne della maggior parte dei

Dettagli

Storia Economica. Lezione 5 Mauro Rota

Storia Economica. Lezione 5 Mauro Rota Storia Economica Lezione 5 Mauro Rota mauro.rota@uniroma1.it La dinamica demografica nel XIX secolo Produzione e consumo dipendono dalla dimensione della popolazione, dalla sua composizione e dalla distribuzione

Dettagli

Scuola e lavoro: l integrazione sostenibile. Stefano Casini Benvenuti

Scuola e lavoro: l integrazione sostenibile. Stefano Casini Benvenuti Scuola e lavoro: l integrazione sostenibile Stefano Casini Benvenuti Salone Brunelleschi- Istituto degli Innocenti, Firenze 18 dicembre 2014 Svezia Austria Lussemburgo Paesi Bassi Finlandia Danimarca Irlanda

Dettagli

Masterplan Città di Castello smart Scheda: demografia Versione 1.1 (maggio 2014)

Masterplan Città di Castello smart Scheda: demografia Versione 1.1 (maggio 2014) Masterplan Città di Castello smart Scheda: demografia Versione 1.1 (maggio 2014) La situazione demografica Il comune di Città di Castello ha la sua popolazione al 1/01/2013 pari a 40.016 abitanti residenti

Dettagli

Sociologia del Lavoro

Sociologia del Lavoro Corsi di Laurea L-16 L-40 Sociologia del Lavoro L8 Il Mercato del lavoro italiano 4 aprile 2016 Matteo Villa matteo.villa@unipi.it Università di Pisa Dipartimento di Scienze Politiche Research LAB - LaRISS

Dettagli

equazione della popolazione o bilancio demografico:

equazione della popolazione o bilancio demografico: La dimensione della popolazione Consideriamo un conto corrente bancario: il saldo (fenomeno statico) è riferito ad un certo istante, ad es. inizio anno. Nel corso dell anno si verificano entrate ed uscite

Dettagli

NUOVE VISIONI PER L APPENNINO REGGIANO. La voce degli imprenditori. Castelnovo ne Monti 20 dicembre 2016

NUOVE VISIONI PER L APPENNINO REGGIANO. La voce degli imprenditori. Castelnovo ne Monti 20 dicembre 2016 NUOVE VISIONI PER L APPENNINO REGGIANO La voce degli imprenditori Castelnovo ne Monti 20 dicembre 2016 Dinamica della popolazione 1991-2015 (variazioni %) Italia 5,8 7,1 Emilia Romagna 11,0 13,9 Provincia

Dettagli

Le famiglie italiane: un quadro in continuo cambiamento

Le famiglie italiane: un quadro in continuo cambiamento Le famiglie italiane: un quadro in continuo cambiamento Giorgio Alleva Presidente dell Istituto nazionale di statistica TRASFORMAZIONI IN 4 GENERAZIONI DI MADRI E FIGLIE PIRAMIDI DELLE ETÀ DELLA POPOLAZIONE

Dettagli

Sociologia del Lavoro

Sociologia del Lavoro Corso di Laurea L-40 Sociologia del Lavoro L1 Introduzione al corso 20 febbraio 2017 Matteo Villa matteo.villa@unipi.it Università di Pisa Dipartimento di Scienze Politiche Research LAB - LaRISS - http://lariss.sp.unipi.it/index.php/en/

Dettagli

Sociologia del Lavoro

Sociologia del Lavoro Corsi di Laurea L-16 L-40 Sociologia del Lavoro L7 Mercati del lavoro comparati 21-23 marzo 2016 Matteo Villa matteo.villa@unipi.it Università di Pisa Dipartimento di Scienze Politiche Research LAB - LaRISS

Dettagli

PSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra)

PSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra) C E F O PSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra) Una Comunità è un insieme di individui che condividono lo stesso ambiente fisico formando un GRUPPO riconoscibile, unito da vincoli organizzativi,

Dettagli

La conciliazione SOCIOLOGIA. Conciliazione tra lavoro e famiglia. Il lavoro delle donne e la condizione familiare.

La conciliazione SOCIOLOGIA. Conciliazione tra lavoro e famiglia. Il lavoro delle donne e la condizione familiare. SOCIOLOGIA Il lavoro delle donne e la condizione familiare La conciliazione SS - La partecipazione delle donne 2 Conciliazione tra lavoro e famiglia Presenza di figli Strategie di conciliazione: il part-time

Dettagli

Tip. Caldari - Umbertide

Tip. Caldari - Umbertide Tip. Caldari - Umbertide 2008 2008 servizi statistici www.comune.umbertide.pg.it Tavola 11 - Studenti iscritti. Anno scolastico -2008 STRANIERI Italiani - di cui EXTRA COMUNITARI iscritti Scuola Materna

Dettagli

Forze di lavoro in provincia di Brescia

Forze di lavoro in provincia di Brescia Forze di lavoro in provincia di 2006-2016 Rapporto elaborato a cura dell Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di su dati Istat., aprile 2017 INDICE 1. Forze lavoro pag. 2 2. Tasso di attività

Dettagli

Provincia di Belluno. Bilancio demografico e popolazione residente al 31 dicembre. Anni

Provincia di Belluno. Bilancio demografico e popolazione residente al 31 dicembre. Anni Bilancio demografico e popolazione residente al 31 dicembre. Anni 2014-2015 PROVINCIA DI BELLUNO 2014 2015 Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Popolazione al 1 gennaio 101.055 108.375 209.430 100.307

Dettagli

SONDAGGIO CONOSCENZA POPOLAZIONE MONDIALE Questionario e percentuali

SONDAGGIO CONOSCENZA POPOLAZIONE MONDIALE Questionario e percentuali SONDAGGIO CONOSCENZA POPOLAZIONE MONDIALE Questionario e percentuali A. Sesso B. Età Uomo 48.1 Da 20 a 34 anni 37.6 Donna 51.9 Da 35 a 50 anni 33.9 Da 51 a 65 anni 28.5 1. Secondo Lei, negli ultimi 50

Dettagli

DISOCCUPATI, INATTIVI, SOTTOCCUPATI Indicatori complementari al tasso di disoccupazione

DISOCCUPATI, INATTIVI, SOTTOCCUPATI Indicatori complementari al tasso di disoccupazione 19 aprile 2012 Anno 2011 DISOCCUPATI, INATTIVI, SOTTOCCUPATI Indicatori complementari al tasso di disoccupazione Dal 2011 l Ufficio statistico dell Unione europea (Eurostat) ha previsto la diffusione annuale

Dettagli

a cura di Francesca Mattioli e Matteo Rinaldini Università di Modena e Reggio Emilia Osservatorio economico, coesione sociale e legalità

a cura di Francesca Mattioli e Matteo Rinaldini Università di Modena e Reggio Emilia Osservatorio economico, coesione sociale e legalità L economia vista dai mercati a cura di Francesca Mattioli e Matteo Rinaldini Università di Modena e Reggio Emilia DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE 59000 58500 58828 Totaleimpreseregistrate. Reggio Emilia. Serie

Dettagli

Immigrati in Toscana: quale cittadinanza economica?

Immigrati in Toscana: quale cittadinanza economica? I R P E T I R P E T Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana Immigrati in Toscana: quale cittadinanza economica? Teresa Savino Il processo di immigrazione in Toscana: per una nuova cittadinanza

Dettagli

L emigrazione albanese tra Grecia ed Italia. Luigi Di Comite Lucrezia Andria Università degli Studi di Bari

L emigrazione albanese tra Grecia ed Italia. Luigi Di Comite Lucrezia Andria Università degli Studi di Bari L emigrazione albanese tra Grecia ed Italia Luigi Di Comite Lucrezia Andria Università degli Studi di Bari Struttura presentazione - La demografia albanese dal 1950 (passato, presente, futuro) - La diaspora

Dettagli

UNO SGUARDO SULL ISTRUZIONE Education at a Glance 2017

UNO SGUARDO SULL ISTRUZIONE Education at a Glance 2017 UNO SGUARDO SULL ISTRUZIONE Education at a Glance Francesco AVVISATI Giovanni Maria SEMERARO Università LUISS, Roma, 12 settembre Alcune novità dell edizione Istruzione superiore terziaria e campi di studio

Dettagli

ECONOMIA E AGRICOLTURA

ECONOMIA E AGRICOLTURA Itaconta2007 8 3-07-2007 4:5 Pagina 3 ECONOMIA E AGRICOLTURA Prodotto Interno Lordo Andamento del PIL (mio euro), dal 2000 al 2006.475.40.500.000.255.848.200.000 900.000 600.000 300.000 0 2000 200 2002

Dettagli

IL MERCATO DEL LAVORO IN TRENTINO. Trento 15 aprile 2012 dott. ssa Antonella Chiusole

IL MERCATO DEL LAVORO IN TRENTINO. Trento 15 aprile 2012 dott. ssa Antonella Chiusole IL MERCATO DEL LAVORO IN TRENTINO Trento 15 aprile 2012 dott. ssa Antonella Chiusole Indicatori del mercato del lavoro per aree territoriali nel 2011 Tasso di attività Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione

Dettagli

Sistema Informativo Demografico. Scenari e previsioni per il territorio italiano

Sistema Informativo Demografico. Scenari e previsioni per il territorio italiano Sistema Informativo Demografico Scenari e previsioni per il territorio italiano Il risultato di quindici anni di esperienza nella definizione di scenari socio-demografici a supporto della pianificazione

Dettagli

Protezione sociale e Welfare State : Sanità, Previdenza, Assistenza

Protezione sociale e Welfare State : Sanità, Previdenza, Assistenza Protezione sociale e Welfare State : Sanità, Previdenza, Assistenza Il welfare state: La classificazione di Esping Andersen: REGIMI DI WELFARE: dipendono dalle politiche sociali dello Stato, dalla storia

Dettagli

SOCIOLOGIA. Giddens: il lavoro retribuito non è solo fatica

SOCIOLOGIA. Giddens: il lavoro retribuito non è solo fatica SOCIOLOGIA Il lavoro: definizioni Giddens: il lavoro retribuito non è solo fatica Sicurezza del reddito: la soddisfazione delle nostre necessità dipende dalla disponibilità di un salario/stipendio; acquisizione

Dettagli

SOCIOLOGIA DEL LAVORO: i problemi dell occupazione e della disoccupazione in Italia a confronto con gli altri paesi europei

SOCIOLOGIA DEL LAVORO: i problemi dell occupazione e della disoccupazione in Italia a confronto con gli altri paesi europei SOCIOLOGIA DEL LAVORO: i problemi dell occupazione e della disoccupazione in Italia a confronto con gli altri paesi europei Corso di formazione 2012- Provincia di Asti 1 POPOLAZIONE IN ITALIA NEL 2000

Dettagli

Innalzamento dell età pensionabile e politiche del lavoro

Innalzamento dell età pensionabile e politiche del lavoro Invecchiare sul lavoro. Peso dell età e politiche del lavoro, salute e sicurezza: un problema delle sole aziende? Innalzamento dell età pensionabile e politiche del lavoro Unindustria Reggio Emilia 25

Dettagli

Comune di Bellaria-Igea Marina

Comune di Bellaria-Igea Marina 1 Censimento - 1861 2 Censimento - 1871 3 Censimento - 1881 4 Censimento - 1901 5 Censimento - 1911 6 Censimento - 1921 7 Censimento - 1931 8 Censimento - 1936 9 Censimento - 1951 10 Censimento - 1961

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 2-4 Applicazioni dell offerta di lavoro -Natalità 1 Applicazioni dell offerta di lavoro: natalità Una componente importante dell offerta di lavoro è la dimensione della

Dettagli

Strutture familiari, comportamento riproduttivo e natalità in Emilia Romagna. 14 marzo 2011

Strutture familiari, comportamento riproduttivo e natalità in Emilia Romagna. 14 marzo 2011 Strutture familiari, comportamento riproduttivo e natalità in Emilia Romagna. 14 marzo 2011 Il comportamento riproduttivo: dati per contemporanei In questa prima parte del seminario si propongono informazioni

Dettagli

A cura di :Rossella Salvi, Cristina Biondi

A cura di :Rossella Salvi, Cristina Biondi OSSERVATORIO FAMIGLIE ANNO 2008 A cura di :Rossella Salvi, Cristina Biondi Servizio Statistica Provincia di Rimini Definizioni di famiglia Per la Costituzione Italiana (1.1.1948) la famiglia è una società

Dettagli

Allegato statistico. Audizione dell Istituto nazionale di statistica

Allegato statistico. Audizione dell Istituto nazionale di statistica Allegato statistico Audizione dell Istituto nazionale di statistica Dott. Emanuele Baldacci Direttore del Dipartimento per l integrazione, la qualità e lo sviluppo delle reti di produzione e ricerca Dott.ssa

Dettagli

CERAMICA SANITARIA. 10a edizione

CERAMICA SANITARIA. 10a edizione CERAMICA SANITARIA 10a edizione 39 INTRODUZIONE L industria italiana della ceramica sanitaria è diventata, con la nascita dal 1 gennaio 2007 di Confindustria Ceramica, parte integrante ed essenziale dell

Dettagli

1. Introduzione. 2. La presenza straniera nei Paesi dell Unione Europea

1. Introduzione. 2. La presenza straniera nei Paesi dell Unione Europea IL VENETO NEL CONTESTO MIGRATORIO EUROPEO: PRINCIPALI EVIDENZE STATISTICHE FRECCE/11 Settembre 2015 1. Introduzione Le dinamiche migratorie hanno assunto un ruolo di primo piano nel definire gli andamenti

Dettagli

Anno 2012 DISOCCUPATI, INATTIVI, SOTTOCCUPATI Indicatori complementari al tasso di disoccupazione

Anno 2012 DISOCCUPATI, INATTIVI, SOTTOCCUPATI Indicatori complementari al tasso di disoccupazione 11 aprile 2013 Anno 2012 DISOCCUPATI, INATTIVI, SOTTOCCUPATI Indicatori complementari al tasso di disoccupazione L Istat rende disponibili gli indicatori complementari al tasso di disoccupazione aggiornati

Dettagli

La politica pensionistica. La politica pensionistica

La politica pensionistica. La politica pensionistica La politica pensionistica Cos è una pensione? In senso lato il concetto di pensione individua quella prestazione pecuniaria vitalizia prevista a fronte dei rischi di vecchiaia e invalidità nonché in relazione

Dettagli

Università degli Studi di Udine Dipartimento di Scienze Statistiche Progetti e opinioni su lavoro, affetti e famiglia dei figli di separati

Università degli Studi di Udine Dipartimento di Scienze Statistiche Progetti e opinioni su lavoro, affetti e famiglia dei figli di separati Progetti e opinioni su lavoro, affetti e famiglia dei figli di separati Batic N., Tillati S. Trend temporale di matrimoni, separazioni e divorzi in FVG Anni 1984-2004 7.000 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000

Dettagli

LABORATORIO PER L ADDESTRAMENTO AL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE

LABORATORIO PER L ADDESTRAMENTO AL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE SECONDO MODULO SETTORIALE MAURIZIO COPPO / 1 A. LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE (O A DOPPIA DEFLESSIONE) POSSONO COSTITUIRE SPESSO UNA ECCELLENTE SOLUZIONE PER UN INTERSEZIONE A RASO SIA IN TERMINI

Dettagli

Apprendere nei luoghi di lavoro per contrastare il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro.

Apprendere nei luoghi di lavoro per contrastare il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro. IL LAVORO DEL FUTURO: APPRENDERE NEI LUOGHI DI LAVORO 27-28 ottobre 2011, Bergamo Apprendere nei luoghi di lavoro per contrastare il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro. Emmanuele Massagli

Dettagli

1. POPOLAZIONE ASSISTIBILE

1. POPOLAZIONE ASSISTIBILE La parte dedicata alla popolazione assistibile contiene le principali informazioni di carattere demografico sulla popolazione residente in Provincia di Bolzano: struttura della popolazione e sua distribuzione

Dettagli

L abbandono dell attività agricola condiziona l intera economia delle aree rurali

L abbandono dell attività agricola condiziona l intera economia delle aree rurali L abbandono dell attività agricola condiziona l intera economia delle aree rurali Come evidenzia la figura 1, l invecchiamento e lo spopolamento sono fenomeni che interessano soprattutto i Paesi dell Europa

Dettagli

NOTA STATISTICA. Numero 1

NOTA STATISTICA. Numero 1 NOTA STATISTICA Numero 1 Maggio 2017 Nota redatta dall'ufficio Statistica Associato Dirigente: Ing. Vincenzo Massaro Respons. Ufficio: Roberto Elefante Esperto Statistico: Carolina Graziani 1 LA POPOLAZIONE

Dettagli

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO Provincia di Piacenza: Forze di lavoro e tassi di disoccupazione, occupazione e attività, medie annue 2000/2002 2000 2001 2002 FORZE DI LAVORO OCCUPATI 107 110 111 maschi

Dettagli

La Newsletter di Nuovi Lavori Il mercato del lavoro nel 4 Rapporto sulla Coesione sociale Scritto da Ferruccio Pelos

La Newsletter di Nuovi Lavori Il mercato del lavoro nel 4 Rapporto sulla Coesione sociale Scritto da Ferruccio Pelos Nei giorni scorsi è stato presentato il Rapporto sulla Coesione sociale Anno 2013, giunto alla 4^ edizione, realizzato dal Ministero del Lavoro, dall Inps e dall Istat. Nel capitolo sul Mercato del lavoro

Dettagli

POPOLAZIONE RESIDENTE IN PIEMONTE anno 2009

POPOLAZIONE RESIDENTE IN PIEMONTE anno 2009 Cdl in Servizio Sociale Biella a.a. 2010-2011 Regione Piemonte POPOLAZIONE RESIDENTE IN PIEMONTE anno 2009 a cura di D. Teagno Completato da F. Geddo Popolazione 2.154.826 2.291.404 4 446 230 1.117.922

Dettagli

FONDAZIONE CARIPARMA. Espr.it. la comunità genera nuovo welfare. Alcuni dati sulla provincia di Parma DEMOGRAFIA

FONDAZIONE CARIPARMA. Espr.it. la comunità genera nuovo welfare. Alcuni dati sulla provincia di Parma DEMOGRAFIA FONDAZIONE CARIPARMA Espr.it la comunità genera nuovo welfare Alcuni dati sulla provincia di Parma DEMOGRAFIA 1 QUANTI SIAMO Popolazione residente in Emilia-Romagna all 1.1.14 Piacenza Parma Reggio Emilia

Dettagli

Donne e lavoro: una marcia in più per l economia italiana

Donne e lavoro: una marcia in più per l economia italiana Conferenza stampa Donne e lavoro: una marcia in più per l economia italiana Roma, 5 febbraio 2008 Gli obiettivi di Lisbona e il ritardo italiano Secondo la strategia di Lisbona, una maggiore e migliore

Dettagli

Presentazione dei principali risultati

Presentazione dei principali risultati Presentazione dei principali risultati Permessi validi al 1 gennaio di ogni anno, rapporto di femminilità, percentuale di permessi per motivi di lavoro, per famiglia, percentuali di giovani 18-34 anni,

Dettagli

ALLEGATO N. 2 PIANO DI ZONA Profilo demografico

ALLEGATO N. 2 PIANO DI ZONA Profilo demografico ALLEGATO N. 2 PIANO DI ZONA 2013-2015 Profilo demografico Azzano Decimo Dicembre 2012 INDICE Graf. 1 Mappa popolazione residente nell ambito distrettuale 6.3 Azzano Decimo al 1 gennaio 2011... 4 Tab. 1

Dettagli

Estratto dalla Tesi di Francesco Ferrara: Livelli educativi e ristrutturazione del settore tessile

Estratto dalla Tesi di Francesco Ferrara: Livelli educativi e ristrutturazione del settore tessile 2. IL CAPITALE UMANO: MOTORE DELLO SVILUPPO Estratto dalla Tesi di Francesco Ferrara: Livelli educativi e ristrutturazione del settore tessile È noto che la presenza storica dell'industria tessile sul

Dettagli

Sociologia. Corso di Sociologia generale

Sociologia. Corso di Sociologia generale Corso di Sociologia Gli sviluppi del positivismo in Francia: Émile Durkheim (1858 1917) Émile Durkheim (1858-1917) Alcune parole chiave: solidarietà; coscienza collettiva; volume e densità; fatto sociale;

Dettagli

NUOVO CONTINENTE: UN SUPPORTO ALL ITALIA DIGITALE. La situazione attuale: infrastrutture, alfabetizzazione digitale, e-commerce

NUOVO CONTINENTE: UN SUPPORTO ALL ITALIA DIGITALE. La situazione attuale: infrastrutture, alfabetizzazione digitale, e-commerce NUOVO CONTINENTE: UN SUPPORTO ALL ITALIA DIGITALE La situazione attuale: infrastrutture, alfabetizzazione digitale, e-commerce LE INFRASTRUTTURE DIGITALI UNA DOTAZIONE DIFFUSA, MA CON ALCUNI LIMITI TERRITORIALI

Dettagli

Fonte: European Commission, Mutual Iinformation System on Social Protection, MISSOC, 2007

Fonte: European Commission, Mutual Iinformation System on Social Protection, MISSOC, 2007 LA PENSIONE DELLE DONNE: UNIFORMARSI ALL EUROPA? SI, MA IN TUTTO! di Laura Dragosei In base alla direttiva 79/7 l Unione europea chiedeva agli stati membri di monitorare se eventuali differenziazioni normative

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 1-1 Offerta di lavoro - Introduzione - Misurare la forza lavoro 1 Offerta di lavoro - Introduzione Lavorare o non lavorare? E per quante ore? L offerta di lavoro dell

Dettagli