ASPHI Fondazione Onlus. Design for all. Tecnologie per la disabilità A.A. 2010/2011

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ASPHI Fondazione Onlus. Design for all. Tecnologie per la disabilità A.A. 2010/2011"

Transcript

1 ASPHI Fondazione Onlus Design for all

2 Design for all Perché ci interessa? 2

3 Design for all Perché ci interessa in questo corso? Invece di rispondere al solo livello minimo prescritto dalle legge, che richiede alcune caratteristiche speciali per le persone disabili, è possibile progettare gli elementi di costruzione in modo da renderli usabili da una gamma più vasta di esseri umani, che include le persone anziane, i bambini, le persone con disabilità e persone di dimensioni diverse. Encyclopaedia of Architecture, Design, Engineering and Construction,

4 Design for all Design per la diversità umana, l inclusione sociale e l uguaglianza Lo scopo è facilitare per tutti le pari opportunità di partecipazione in ogni aspetto della società Per realizzare lo scopo, l ambiente costruito, gli oggetti quotidiani, i servizi, la cultura e le informazioni - in breve ogni cosa progettata e realizzata da persone perché altri la utilizzino - deve essere accessibile, comoda da usare per ognuno nella società e capace di rispondere all'evoluzione della diversità umana 4

5 Terminologia Design for all Prevalentemente in Europa Universal design Prevalentemente negli Stati Uniti Altri termini Human-centered design Inclusive design Accessibilità Design olistico (dal greco holos: tutto, intero) 5

6 Benefici inattesi del design for all Molto spesso i prodotti creati per essere accessibili sono migliori per tutti Alcuni esempi Carta carbone Macchina da scrivere Sottotitoli Software di riconoscimento vocale Velcro Miscelatore dell acqua 6

7 Sette principi base Equità d uso Flessibilità d uso Uso semplice ed intuitivo Informazione percettibile Tolleranza agli errori Basso sforzo fisico Dimensione e spazio per l approccio e l uso 7

8 Una premessa sull usabilità Donald Norman, La caffettiera del masochista (Psicopatologia degli oggetti quotidiani) Gli uomini non sempre sono maldestri. Non fanno sempre errori. Ma ne fanno quando le cose sono concepite e progettate malamente. 8

9 Psicopatologia degli oggetti quotidiani Ci vuole una laurea in ingegneria per capire come funziona Gli esseri umani come creature che spiegano Modelli concettuali Le frustrazioni della vita quotidiana es: le porte, gli interruttori della luce, i fornelli, i telefoni,... L utente tende a prendersi colpe immeritate Se un errore è possibile, qualcuno prima o poi lo farà. Il progettista deve partire dal presupposto che tutti gli errori possibili saranno commessi, e impostare il progetto in modo da ridurre al minimo le probabilità di errore in primo luogo, o i suoi effetti una volta che sia accaduto 9

10 Principi di design per la comprensione e l usabilità Fornire un buon modello concettuale Permette all utente di prevedere le conseguenze delle proprie azioni Rendere visibili le cose Telefono vs automobile Il principio del mapping Analogia spaziale, culturale, percettiva Il principio del feedback 10

11 Sette stadi d azione Formare lo scopo Formare l intenzione Specificare un azione Eseguire l azione Percepire lo stato del mondo Interpretare lo stato del mondo Valutare il risultato Continuo anello di retroazione 11

12 Le difficoltà Il golfo dell esecuzione La differenza fra le intenzioni e le azioni possibili Quanto un sistema permette alla persona di eseguire le azioni volute direttamente, senza sforzi supplementari? Il golfo della valutazione Quantità di sforzo necessario per interpretare lo stato fisico del sistema Quanto sono facili da ricevere, da interpretare e corrispondenti all idea dell utente le informazioni che il sistema offre sul proprio stato? 12

13 Una verifica Data un apparecchiatura, quanto è facile... Dire quali azioni sono possibili? Determinare la corrispondenza fra intenzione e movimento fisico? Eseguire l azione? Dire se il sistema è nello stato desiderato? Determinare la corrispondenza fra stato del sistema e interpretazione? Dire in che stato è il sistema? Il potere degli inviti all uso forniti dagli oggetti (affordance) 13

14 Principio 1: Equità d uso Il progetto deve essere utile e vendibile a persone con abilità diverse Linee guida: Fornire gli stessi mezzi d utilizzo a tutti gli utenti: identici quando possibile, altrimenti equivalenti Evitare di escludere o penalizzare qualsiasi utente Norme per privacy, sicurezza e incolumità dovrebbero essere disponibili per tutti gli utenti Rendere il progetto attraente per tutti gli utenti Porte scorrevoli dotate di sensori Sedile adattabile 14

15 Principio 2: Flessibilità d'uso Il progetto deve accomodare una vasta gamma di preferenze e abilità individuali Linee guida: Fornire una scelta nei metodi d uso Permettere l accesso e l uso con mano sinistra e mano destra Facilitare l accuratezza e la precisione dell utente Fornire adattabilità all andatura dell utente Forbici Bancomat accessibile a tutti, e con feedback visivo, uditivo e tattile 15

16 Principio 3: Uso semplice ed intuitivo L uso del progetto deve essere facile da capire, a prescindere dall esperienza, dalle conoscenze, dalle capacità di linguaggio o dal livello di concentrazione dell utente Linee guida: Eliminare la complessità non necessaria Essere consistente con le aspettative e l intuizione dell utente Adattarsi a competenze linguistiche diverse Strutturare le informazioni coerentemente con la loro importanza Fornire suggerimenti e retroazioni durante e dopo il completamento delle azioni Scala mobile Istruzioni di montaggio visuali 16

17 Principio 3: Uso semplice ed intuitivo L uso del progetto deve essere facile da capire, a prescindere dall esperienza, dalle conoscenze, dalle capacità di linguaggio o dal livello di concentrazione dell utente 17

18 Principio 4: Informazione percettibile Il progetto deve comunicare la necessaria informazione all utente, indipendentemente dalle condizioni dell ambiente e dalle abilità sensoriali dell utente Linee guida: Usare modi diversi (visivo, verbale, tattile) per una presentazione ridondante dell informazione essenziale Fornire un adeguato contrasto tra le informazioni essenziali e quelle di contorno Massimizzare la leggibilità dell informazione essenziale Differenziare gli elementi in modo che possano essere descritti (rendere facile dare istruzioni e direttive) Fornire compatibilità con una grande varietà di tecniche e dispositivi usati da persone con limitazioni sensoriali 18

19 Principio 4: Informazione percettibile Il progetto deve comunicare la necessaria informazione all'utente, indipendentemente dalle condizioni dell ambiente e dalle abilità sensoriali dell utente Informazioni scritte e vocali in stazioni, aeroporti, metropolitana Termostato con istruzioni e feedback visivi, uditivi e tattili 19

20 Principio 5: Tolleranza agli errori Il progetto deve minimizzare i rischi e le conseguenze negative delle azioni accidentali e non volute Linee guida: Organizzare gli elementi per minimizzare i rischi e gli errori: gli elementi più usabili devono essere i più accessibili. Gli elementi più rischiosi vanno eliminati, isolati o protetti Avvertimenti di potenziali rischi o errori Fornire caratteristiche di protezione Scoraggiare azioni non coscienti e azioni che richiedono vigilanza Undo Chiusura a prova di bambino 20

21 Principio 6: Basso sforzo fisico Il progetto deve poter essere usato efficientemente e in modo confortevole e fatica minima Linee guida: Permettere all utente di mantenere una posizione naturale del corpo Usare forze ragionevoli per il funzionamento Minimizzare le azioni ripetitive Minimizzare lo sforzo fisico sostenuto Lampada che si accende con un tocco Lavatrice 21

22 Principio 7: Dimensione e spazio per l approccio e l uso Le dimensioni e lo spazio per il raggiungimento, il trattamento e l uso devono essere appropriate a prescindere dalle dimensioni del corpo, dalla postura e dalla mobilità Linee guida: Fornire una visione chiara degli elementi importanti per qualsiasi utente seduto e in piedi Rendere il raggiungimento di tutte le componenti confortevole per qualsiasi utente seduto o in piedi Accogliere variazioni nelle dimensioni delle mani e dell impugnatura Fornire uno spazio adeguato per l uso di dispositivi assistivi o di assistenza personale 22

23 Principio 7: Dimensione e spazio per l approccio e l uso Le dimensioni e lo spazio per il raggiungimento, il trattamento e l uso devono essere appropriate a prescindere dalle dimensioni del corpo, dalla postura e dalla mobilità Parcheggi Ingressi ampi nelle barriere 23

24 Esempi 24

25 Esempi Trolley Telefoni pubblici Spazzolino elettrico Griglia Audiolibri 25

26 Esempi Spina Chiodini Scala Gomma per cancellare 26

27 Esempi QDrum Target ClearRx Prescription System di Deborah Adler (American, born 1975) e Klaus Rosburg (German, born 1962) MoMA, New York Cartone per le uova 27

28 Ergonomia La International Ergonomics Association definisce con il termine Ergonomia la scienza che si occupa dell'interazione tra gli elementi di un sistema e la funzione per cui vengono progettati al fine di migliorare la soddisfazione dell'utente e l'insieme delle prestazioni del sistema. 28

29 Ergonomia Ergonomia di prodotto Ergonomia cognitiva Ergonomia occupazionale Obiettivi Analisi degli effetti della tecnologia produttiva sull'uomo a livello di salute, di prestazione e di comportamento. Progettazione di situazioni lavorative adeguate alle esigenze dell'attività ed alle capacità potenziali dell'operatore, al fine di evitare il logoramento fisico e mentale ed aumentare il rendimento. Si pone come disciplina preventiva, avendo lo scopo di studiare come evitare l'insorgenza di effetti dannosi. 29

30 Ergonomia La qualità del rapporto tra l'utente e il mezzo utilizzato è determinata dal livello di ergonomia. I requisiti che determinano l ergonomicità di un oggetto sono: sicurezza adattabilità usabilità comfort gradevolezza comprensibilità. Per valutare la qualità del rapporto tra una persona e la tecnologia utilizzata, gli ergonomi considerano il lavoro (attività) da svolgere e le richieste dell'utente, le attrezzature utilizzate (dimensioni, forma, disposizione), e le informazioni per il loro utilizzo. 30

31 Antropometria L'antropometria è la scienza che tratta i caratteri misurabili del corpo umano, ossia le misure e le caratteristiche fisico-dimensionali del corpo umano, attraverso la raccolta e l'elaborazione statistica dei dati rilevabili sugli individui all'interno dei diversi gruppi di popolazione. I dati forniti dall'antropometria sono: parametri fisici dell'uomo (altezze, larghezze, circonferenze, distanze di presa e di raggiungibilità, ecc.) rilevate su un campione di individui selezionato in modo da rappresentare la variabilità con la quale tali misure si presentano all'interno di una data popolazione. statistica dei dati antropometrici permette individuare i valori minimi e massimi di tali misure all interno della popolazione considerata il loro valore medio, la frequenza con la quale si presentano, ecc. 31

32 Antropometria dimensioni statiche dimensioni misurate in posizioni statiche standard, ovvero in posizione eretta ed in posizione seduta (statura, lunghezza arti, circonferenza vita, circonferenza cranica, ecc.) 32

33 33

34 34

35 Antropometria dimensioni funzionali o dimensioni dinamiche dimensioni del corpo umano in movimento, cioè gli involucri occupati nel corso dei movimenti necessari a svolgere una determinata attività e le zone di raggiungibilità consentite dal movimento del corpo umano. 35

36 Antropometria Lo studio della chinetosfera è rilevante per l organizzazione degli spazi di mobilità. La chinetosfera è lo spazio delle "prensioni" possibili attorno all'uomo e viene rappresentato idealmente come un involucro sferico. Questo spazio deve essere progettato in modo tale da consentire la massima efficienza e la massima economia dei movimenti 36

37 Antropometria Altezze di presa 37

38 Antropometria 38

39 Antropometria 39

40 Antropometria 40

41 Antropometria 41

42 Antropometria L'ellisse corporea descrive graficamente lo spazio occupato dalla persona. L'asse maggiore e l'asse minore descrivono la sua massima larghezza e profondità del corpo. Prendendo come riferimento il 95percentile dell'uomo e aggiungendo al suo ingombro 25 mm dovuti al vestiario gli assi dell'ellisse sono di 63 e 38 cm. ER, elbow room: area di movimento dei gomiti, è descritta dal primo cerchio e corrisponde all'estensione orizzontale dei gomiti (diametro di 102 cm per il 99perc. Maschile). AS, arm span: estensione delle braccia, è descritta dal secondo cerchio che corrisponde all'estensione delle braccia della donna del 5perc. e dal terzo cerchio che corrisponde all'estensione delle braccia dell'uomo del

43 Antropometria statistica Nell ambito della popolazione considerata si ha una distribuzione statistica dei dati antropometrici, in base al sesso, alla provenienza geografica, ecc. Inoltre nel corso della vita, per ogni singolo individuo, le dimensioni corporee variano (in funzione dell età, dello stato di salute, delle funzioni svolte, ecc.) La variabilità è studiata dall'antropometria su base statistica, supponendo di applicare agli esseri umani, e ai dati relativi alle loro caratteristiche fisiche misurabili, modelli matematici basati sulla probabilità che certi eventi si verifichino in un certo modo e con una certa frequenza 43

44 Antropometria statistica Per ogni carattere antropometrico preso in considerazione, i dati rilevati all'interno di una data popolazione si presentano con valori variabili che possono essere riportati su un grafico attraverso una serie di istogrammi. In ascissa è riportato il dato antropometrico e in ordinata la loro frequenza. Le misure rilevate possono essere suddivise in 100 parti percentuali a cui corrispondono 99 medie - definite percentili che indicano quale percentuale di popolazione ha un valore del parametro uguale o inferiore a quello preso in considerazione. 44

45 Antropometria statistica Collegando la sommità degli istogrammi con una linea continua, si ottiene un modello di distribuzione del carattere. Ad esempio nel caso della statura dei soggetti maschi, si ottiene una distribuzione normale, ossia una curva con andamento simmetrico rispetto al valore centrale. 45

46 Antropometria statistica Percentili: rappresentano le percentuali di popolazione che rientrano entro determinate misure. Poiché su cento persone novantacinque non superano la statura di 1,85 metri, si parla, per esempio, di regolazione sul «95 percentile» per indicare un altezza massima di 1,85 metri. Allo stesso modo, «50 percentile» sta per un altezza di 1,75 metri (entro cui rientra il 50% della popolazione) e «5 percentile» per quella di 1,65 metri In pratica se un individuo ha una statura che si colloca al 10 percentile, significa che il 10% degli altri individui appartenenti alla sua stessa popolazione di confronto è più piccolo di lui, mentre il 90% è più alto. 46

47 Antropometria statistica Il maggior numero di dati è concentrato nella parte centrale della curva, corrispondenti alle misurazioni con maggior frequenza. Agli estremi si hanno invece un minor numero di casi rilevati, corrispondenti cioè ad una minore percentuale della popolazione. 47

48 Antropometria statistica I soggetti limite sono gli individui che si collocano agli estremi della curva. Nel definire le specifiche progettuale, considerando la frequenza con la quale si presentano i dati relativi alle caratteristiche antropometriche statiche o dinamiche, è possibile individuare le soglie al di sopra e al disotto delle quali non è possibile rispettare le esigenze degli utenti. Quindi caso per caso si deve valutare il percentile inferiore e superiore per cui non si ha una progettazione ottimizzata. Compromesso convenzionalmente accettato è che il progettista, compatibilmente con le risorse a disposizione, cerchi di includere nell utenza la massima percentuale di individui. 48

49 Antropometria statistica Quindi la definizione degli utenti limite consente inoltre di definire le soglie entro le quali le soluzioni adottate garantiscono adeguati livelli di accessibilità e di sicurezza. Ad esempio il riferimento alle dimensioni corporee del 95 percentile consente di definire le dimensioni massime delle aperture e dei passaggi Analogamente il calcolo dei limiti di forza richiesti per attività lavorative deve tenere conto delle capacità riferite al 5 percentile e, in generale, delle capacità degli utenti più deboli 49

50 Ergonomia 50

51 Ergonomia 51

52 Ergonomia 52

53 Ergonomia 53

54 Progettare per l utenza ampliata Progetto per lo standard Riferito ad un modello ideale di utilizzatore. Sul piano pratico ho soluzioni progettuali spesso inadeguate per l utente finale Progetto per la disabilità Le differenze dell utenza sono semplificate e ricondotte a categorie Nasce dalla mancanza di idoneità del progetto alle necessità delle persone disabili (es. abbattimento delle barriere architettoniche). Progettare per l utenza ampliata Evoluzione del concetto di design & disability.. Ammette la complessità e tiene conto della dinamicità delle specifiche di progetto 54

55 Progettare per l utenza ampliata supera il concetto del progetto senza barriere (barrier-free design) perché non muove dall'idea di eliminare o superare qualcosa, ma rappresenta un cambiamento più radicale, riconsiderando il modo di progettare, la realizzazione di oggetti e spazi; è un ulteriore passo avanti rispetto al progetto per tutti (Design for All), poiché non racchiude tutte le differenze in un unico termine, ma analizza la complessità del mondo reale e del cambiamento dei soggetti; ha il senso del limite sia rispetto alla soluzione (ogni soluzione può presentare delle difficoltà per uno specifico utente) sia rispetto alla situazione (la complessità dell'uomo non è riconducibile a schemi immutabili: ci saranno sempre situazioni particolari che richiedono soluzioni personalizzate). 55

56 56

57 Licenza d uso Queste diapositive sono distribuite con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 2.5 Italia (CC BY-NC-SA 2.5) Sei libero: di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quest'opera di modificare quest'opera Alle seguenti condizioni: Attribuzione Devi attribuire la paternità dell'opera agli autori originali e in modo tale da non suggerire che essi avallino te o il modo in cui tu usi l'opera. Non commerciale Non puoi usare quest'opera per fini commerciali. Condividi allo stesso modo Se alteri o trasformi quest'opera, o se la usi per crearne un'altra, puoi distribuire l'opera risultante solo con una licenza identica o equivalente a questa. 57

SPC e distribuzione normale con Access

SPC e distribuzione normale con Access SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,

Dettagli

Tracciamento delle attività in Moodle

Tracciamento delle attività in Moodle Istituto Nazionale Previdenza Sociale Gestione Dipendenti Pubblici Tracciamento delle attività in Moodle E-Learning per la Pubblica Amministrazione - Tracciamento delle attività Moodle traccia l attività

Dettagli

Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. Operare con i numeri

Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. Operare con i numeri COMPETENZA CHIAVE MATEMATICA Fonte di legittimazione Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE L alunno utilizza il calcolo scritto e mentale con i numeri

Dettagli

PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ 15 novembre 2014 Daniela Sangiovanni Comunicazione e Ufficio stampa Policlinico S,Orsola ACCESSIBILITÀ Gli Stati dovrebbero riconoscere l importanza

Dettagli

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega?

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Pordenone, Marzo 2014 Dott.ssa Catia Cassin Delega In ambito gestionale per delega

Dettagli

ORIENTAMENTI PER LA ADEGUATA PROGETTAZIONE E SISTEMAZIONE DEI POSTI DI LAVORO AL FINE DI CONTENERE IL RISCHIO DI POSTURE INCONGRUE

ORIENTAMENTI PER LA ADEGUATA PROGETTAZIONE E SISTEMAZIONE DEI POSTI DI LAVORO AL FINE DI CONTENERE IL RISCHIO DI POSTURE INCONGRUE ALLEGATO 1/g ORIENTAMENTI PER LA ADEGUATA PROGETTAZIONE E SISTEMAZIONE DEI POSTI DI LAVORO AL FINE DI CONTENERE IL RISCHIO DI POSTURE INCONGRUE Al fine di lavorare in posizioni corrette (degli arti superiori

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia

Dettagli

SCENARIO. Personas. 2010 ALICE Lucchin / BENITO Condemi de Felice. All rights reserved.

SCENARIO. Personas. 2010 ALICE Lucchin / BENITO Condemi de Felice. All rights reserved. SCENARIO Personas SCENARIO È una delle tecniche che aiuta il designer a far emergere le esigente dell utente e il contesto d uso. Gli scenari hanno un ambientazione, attori (personas) con degli obiettivi,

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

Disoccupazione e salario reale

Disoccupazione e salario reale Disoccupazione e salario reale Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 28 La disoccupazione Come si misura la disoccupazione? Come si interpretano i

Dettagli

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal

Dettagli

HANDICAP FISICI. Sotto argomento 2.1

HANDICAP FISICI. Sotto argomento 2.1 HANDICAP FISICI Sotto argomento 2.1 Le principali disabilità fisiche riguardano: A. Il movimento delle persone B. Gli occhi devono avere occhiali o usare il Braille C. Orecchie A. Handicap motorio Le persone

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo

Dettagli

Lo stare seduti, tuttavia, non è una funzione statica ma, al contrario, dinamica e discontinua.

Lo stare seduti, tuttavia, non è una funzione statica ma, al contrario, dinamica e discontinua. L attività lavorativa trova nella seduta uno dei principali protagonisti. Ci si siede per lavorare a videoterminale, per riunirsi, per telefonare, per scrivere ma anche per rilassarsi e recuperare energie.

Dettagli

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE Analisi dinamica dei dati dei questionari per le biblioteche di pubblica lettura. GLI INDICATORI Gli indicatori sono particolari rapporti

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4.1 Descrizione L uso delle distanze di sicurezza rappresenta un modo per garantire l integrità fisica dei lavoratori in presenza

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

La qualità della comunicazione web

La qualità della comunicazione web La qualità della comunicazione web Incontro presso la Regione Calabria Dipartimento Presidenza Settore Internazionalizzazione, Cooperazione e Politiche di sviluppo Euro- Mediterranee Catanzaro, 6 novembre

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

Innovation experience

Innovation experience Innovation experience Ricerca e Innovazione Tecnologica per lo Sport CENTROCOT: un valido supporto per la competitività e lo sviluppo delle imprese Con il contributo della Camera di Commercio di Varese

Dettagli

manifatturiera e per i servizi

manifatturiera e per i servizi CAPITOLO 7 Tecnologie per la produzione manifatturiera e per i servizi Agenda Tecnologia e core technology Processi core ed ausiliari Tecnologia e struttura organizzativa Tecnologia core manifatturiera

Dettagli

LA FIRMA DIGITALE. Evoluzione della normativa italiana e componenti di base

LA FIRMA DIGITALE. Evoluzione della normativa italiana e componenti di base LA FIRMA DIGITALE Evoluzione della normativa italiana e componenti di base UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI GIURISPRUDENZA DIRITTO PRIVATO DELL INFORMATICA A.A. 2006 / 2007 DOCENTI: PROF.

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

Struttura e modalità di compilazione del RAV

Struttura e modalità di compilazione del RAV Struttura e modalità di compilazione del RAV Massimo Faggioli Dirigente di Ricerca Area valutazione e miglioramento INDIRE Firenze m.faggioli@indire.it Struttura del rapporto di autovalutazione è articolato

Dettagli

PROGETTAZIONE MECCANICA DESIGN INDUSTRIALE OUTSOURCING RICERCA E SVILUPPO GRAFICA DOCUMENTAZIONE TECNICA STUDIO TECNICO

PROGETTAZIONE MECCANICA DESIGN INDUSTRIALE OUTSOURCING RICERCA E SVILUPPO GRAFICA DOCUMENTAZIONE TECNICA STUDIO TECNICO PROTEK é una nuova realtà nel settore della meccanica e del design industriale, che prende corpo dopo una esperienza maturata nel corso di dieci anni. Lo studio tecnico PROTEK si propone come interlocutore

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

L accessibilità in Piemonte. Il progetto Musei per Tutti Dal monitoraggio all informazione sui livelli di accessibilità

L accessibilità in Piemonte. Il progetto Musei per Tutti Dal monitoraggio all informazione sui livelli di accessibilità L accessibilità in Piemonte Il progetto Musei per Tutti Dal monitoraggio all informazione sui livelli di accessibilità COSA SI INTENDE PER ACCESSIBILITA L accessibilità è la possibilità, anche per persone

Dettagli

ISO 9001:2000: COME UTILIZZARE LA NORMA PER GESTIRE I FORNITORI

ISO 9001:2000: COME UTILIZZARE LA NORMA PER GESTIRE I FORNITORI Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 14/06/2007. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea è necessario

Dettagli

MService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto

MService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto MService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto Il segreto del successo di un azienda sta nel tenere sotto controllo lo stato di salute delle apparecchiature degli impianti. Dati industriali

Dettagli

ERGONOMIA DEL POSTO DI LAVORO PER DISABILI. RELATORE: Prof. Pierlorenzi Giordano

ERGONOMIA DEL POSTO DI LAVORO PER DISABILI. RELATORE: Prof. Pierlorenzi Giordano ERGONOMIA DEL POSTO DI LAVORO PER DISABILI RELATORE: Prof. Pierlorenzi Giordano BREVE ACCENNO LEGISLATIVO LEGGE 12 MARZO 1999, n n 68: NORME PER IL DIRITTO AL LAVORO DEI DISABILI La presente legge ha come

Dettagli

PHP e MySQL entrano a scuola. caso di adozione di software libero in un istituto tecnico commerciale programmatori

PHP e MySQL entrano a scuola. caso di adozione di software libero in un istituto tecnico commerciale programmatori PHP e MySQL entrano a scuola caso di adozione di software libero in un istituto tecnico commerciale programmatori Chi siamo Siamo un gruppo di insegnanti di informatica e di esercitazioni di informatica

Dettagli

La qualità della comunicazione web

La qualità della comunicazione web POAT PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA ALLE REGIONI DELL OBIETTIVO CONVERGENZA Linea 3 - Ambito 1 Azioni a supporto della partecipazione ai programmi comunitari a gestione diretta e al lavoro in

Dettagli

CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA

CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto Comprensivo Giulio Bevilacqua Via Cardinale Giulio Bevilacqua n 8 25046 Cazzago San Martino (Bs) telefono 030 / 72.50.53 - fax 030 /

Dettagli

CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI

CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI VERO FALSO CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI 1. V F Un ipotesi statistica è un assunzione sulle caratteristiche di una o più variabili in una o più popolazioni 2. V F L ipotesi nulla unita

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il

Dettagli

PROGETTO EM.MA PRESIDIO

PROGETTO EM.MA PRESIDIO PROGETTO EM.MA PRESIDIO di PIACENZA Bentornati Il quadro di riferimento di matematica : INVALSI e TIMSS A CONFRONTO LE PROVE INVALSI Quadro di riferimento per la valutazione Quadro di riferimento per i

Dettagli

Formazione specifica Unità Didattica 1. L ambiente e le attrezzature di lavoro

Formazione specifica Unità Didattica 1. L ambiente e le attrezzature di lavoro Formazione specifica Unità Didattica 1 L ambiente e le attrezzature di lavoro Definizione di ambiente di lavoro D.Lgs. 81/2008 Per luogo di lavoro si intende: i luoghi destinati a ospitare posti di lavoro,

Dettagli

Statistica. Lezione 6

Statistica. Lezione 6 Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante

Dettagli

ISO 9000:2000 Assicurazione della qualità Parte della gestione per la qualità mirata a dare fiducia che i requisiti per la qualità saranno

ISO 9000:2000 Assicurazione della qualità Parte della gestione per la qualità mirata a dare fiducia che i requisiti per la qualità saranno ISO 9000:2000 Assicurazione della qualità Parte della gestione per la qualità mirata a dare fiducia che i requisiti per la qualità saranno soddisfatti. Azione correttiva Azione per eliminare la causa di

Dettagli

IL SOFTWARE E LA SUA TUTELA

IL SOFTWARE E LA SUA TUTELA IL SOFTWARE E LA SUA TUTELA UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTÁ DI GIURISPRUDENZA DIRITTO PRIVATO DELL INFORMATICA A.A. 2006/2007 DOCENTI:PROF.BRUNO TROISI DOTT.MASSIMO FARINA AUTORE:ENRICO LOI

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza Corso di Disegno Tecnico Industriale per il Corso di Laurea triennale in Ingegneria Meccanica e in Ingegneria Meccatronica Tolleranze

Dettagli

Università per Stranieri di Siena Livello A2

Università per Stranieri di Siena Livello A2 Unità 17 Il Centro Territoriale Permanente In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni sui Centri Territoriali Permanenti per l istruzione e la formazione in età adulta parole

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO INDICE 8.1 Generalità 8.2 Monitoraggi e Misurazione 8.2.1 Soddisfazione del cliente 8.2.2 Verifiche Ispettive Interne 8.2.3 Monitoraggio e misurazione dei processi 8.2.4 Monitoraggio e misurazione dei

Dettagli

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

Criteri di selezione del collettivo e definizioni Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PRIMA DELLA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA L alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.

Dettagli

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti

Dettagli

Metodi statistici per le ricerche di mercato

Metodi statistici per le ricerche di mercato Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2014-2015 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per

Dettagli

Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro

Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di Ambito di competenza: sicurezza e salute sul luogo di Livello: 6 Credito: Capacità Conoscenze

Dettagli

*Perché parliamo di. genere e salute. augusta.angelucci@alice.it

*Perché parliamo di. genere e salute. augusta.angelucci@alice.it *Perché parliamo di genere e salute augusta.angelucci@alice.it La conferenza di PechIno 1995 ha a introdotto i principi di : EMPOWERMENT E GENDER MAINSTREAMING 28/10/15 La Conferenza ha adottato la Piattaforma

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

U T C D i r e z i o n e l a v o r i p u b b l i c i S O S T I T U Z I O N E I N F I S S I SCUOLA ELEMENTARE "PAPA GIOVANNI XXIII" e Comune di Vittoria

U T C D i r e z i o n e l a v o r i p u b b l i c i S O S T I T U Z I O N E I N F I S S I SCUOLA ELEMENTARE PAPA GIOVANNI XXIII e Comune di Vittoria Asse II "Qualità degli ambienti scolastici" Obiettivo C Accordo tra: Istituzione scolastica "Scuola elementare Papa G. GiovanniXXIII" e Comune di Vittoria per la realizzazione del progetto di : S O S T

Dettagli

Il corso di italiano on-line: presentazione

Il corso di italiano on-line: presentazione Il corso di italiano on-line: presentazione Indice Perché un corso di lingua on-line 1. I corsi di lingua italiana ICoNLingua 2. Come è organizzato il corso 2.1. Struttura generale del corso 2.2. Tempistica

Dettagli

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Egr. Via Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il sottoscritto C.F. in qualità di Datore di Lavoro della Ditta con sede in al fine di provvedere agli incombenti posti dalla

Dettagli

CAPIAMO IL "LINGUAGGIO" DELLA norma UNI EN ISO serie 9000

CAPIAMO IL LINGUAGGIO DELLA norma UNI EN ISO serie 9000 CAPIAMO IL "LINGUAGGIO" DELLA norma UNI EN ISO serie 9000 Cosa significa UNI EN ISO serie 9000? Significa che si tratta di norme internazionali, in quanto le norme italiane (UNI) non sono altro che la

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

TECNOLOGIA - SCUOLA PRIMARIA

TECNOLOGIA - SCUOLA PRIMARIA TECNOLOGIA - SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE L alunno esplora e interpreta il mondo fatto dall uomo, individua le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, usa oggetti

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

UN MODELLO DI QUALITÀ PER I SITI WEB

UN MODELLO DI QUALITÀ PER I SITI WEB UN MODELLO DI QUALITÀ PER I SITI WEB fonte prof Polillo - 1 - Cos'è un modello di qualità l Una selezione delle caratteristiche che fanno di un sito web un buon sito l Scopo: valutare un sito orientarci

Dettagli

SENSORI E TRASDUTTORI

SENSORI E TRASDUTTORI SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

Concetti di base di ingegneria del software

Concetti di base di ingegneria del software Concetti di base di ingegneria del software [Dalle dispense del corso «Ingegneria del software» del prof. A. Furfaro (UNICAL)] Principali qualità del software Correttezza Affidabilità Robustezza Efficienza

Dettagli

Usabilità dei Siti Web

Usabilità dei Siti Web Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Informazione Editoriale, Pubblica e Sociale Usabilità dei Siti Web Prof.ssa E. Gentile a.a. 2011-2012 Usabilità La efficacia, efficienza e soddisfazione con cui

Dettagli

PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO

PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Definizione parole-chiave MODULO B Unità didattica A3-1 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 PERICOLO o FATTORE DI

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: UN MONDO A FORMA DI TE SETTORE e Area di Intervento: Settore: ASSISTENZA Area di intervento 06: Disabili OBIETTIVI DEL PROGETTO: L obiettivo

Dettagli

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

L AQUILONE vola alto

L AQUILONE vola alto onlus PROGETTO CULTURA L AQUILONE vola alto intrecciamo le nostre vite per poterle vivere al meglio. Scuole primarie PREMESSA Far cultura è uno dei fini statutari dell Associazione. Nel rispetto di tale

Dettagli

Psicometria (8 CFU) Corso di Laurea triennale STANDARDIZZAZIONE

Psicometria (8 CFU) Corso di Laurea triennale STANDARDIZZAZIONE Psicometria (8 CFU) Corso di Laurea triennale Un punteggio all interno di una distribuzione è in realtà privo di significato se preso da solo. Sapere che un soggetto ha ottenuto un punteggio x=52 in una

Dettagli

Piano di gestione della qualità

Piano di gestione della qualità Piano di gestione della qualità Pianificazione della qualità Politica ed obiettivi della qualità Riferimento ad un eventuale modello di qualità adottato Controllo della qualità Procedure di controllo.

Dettagli

AREA PROFESSIONALE - COMPETENZE FINALI GENERALI

AREA PROFESSIONALE - COMPETENZE FINALI GENERALI Acconciatore/trice AREA PROFESSIONALE - COMPETENZE FINALI GENERALI PER MACROSETTORE, FAMIGLIA E QUALIFICA Tecnologia e processi operativi 1 MACROSETTORE: SERVIZI AllA PERSONA FAMIGLIA PROFESSIONALE: SERVIZI

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità

Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità ANALISI DEL TITOLO Per prima cosa cercheremo di analizzare e capire insieme il senso del titolo di questo lavoro:

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

Capitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore.

Capitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. Capitolo II La forma del valore 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. I beni nascono come valori d uso: nel loro divenire merci acquisiscono anche un valore (di scambio).

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

Istituto Comprensivo di Asiago Scuola Secondaria di I Grado Asiago Via M.Bortoli 1 PIANO DI LAVORO DI TECNOLOGIA

Istituto Comprensivo di Asiago Scuola Secondaria di I Grado Asiago Via M.Bortoli 1 PIANO DI LAVORO DI TECNOLOGIA Istituto Comprensivo di Asiago Scuola Secondaria di I Grado Asiago Via M.Bortoli PIANO DI LAVORO DI TECNOLOGIA ANNO SCOLASTICO 04/05 SITUAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA INIZIALE Si fa riferimento al Piano

Dettagli

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA MATEMATICA CLASSE QUINTA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L ALUNNO SVILUPPA UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO RISPETTO ALLA MATEMATICA,

Dettagli

Strategia di ricerca Come costruire un Curriculum vitae appetibile Come ci si presenta ad un colloquio di lavoro

Strategia di ricerca Come costruire un Curriculum vitae appetibile Come ci si presenta ad un colloquio di lavoro PERCORSO FORMATIVO PER VOLONTARI SERVIZI AL LAVORO V SESSIONE Ricerca attiva del lavoro Strategia di ricerca Come costruire un Curriculum vitae appetibile Come ci si presenta ad un colloquio di lavoro

Dettagli

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

Dettagli

AREA PROFESSIONALE - COMPETENZE FINALI GENERALI

AREA PROFESSIONALE - COMPETENZE FINALI GENERALI Estetista AREA PROFESSIONALE - COMPETENZE FINALI GENERALI PER MACROSETTORE, FAMIGLIA E QUALIFICA Tecnologia e processi operativi 1 MACROSETTORE: SERVIZI AllA PERSONA FAMIGLIA PROFESSIONALE: SERVIZI ALLA

Dettagli

leaders in engineering excellence

leaders in engineering excellence leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.

Dettagli

Manuale della Qualità e Controllo del Processo

Manuale della Qualità e Controllo del Processo Manuale della Qualità e Controllo del Processo QUALITA? Romano MARMIGI ENEA - Roma MANUALE DELLA QUALITA Manuale Definisce: Qualità la struttura organizzativa dell Azienda le responsabilità le modalità

Dettagli

Il SELF MARKETING Il marketing di se stessi

Il SELF MARKETING Il marketing di se stessi Il marketing di se stessi I concetti di base del marketing vengono rielaborati per essere poi applicati al "prodotto persona Fare self marketing significa essenzialmente progettarsi, migliorarsi, proporsi

Dettagli

MATEMATICA CLASSE PRIMA

MATEMATICA CLASSE PRIMA CLASSE PRIMA L alunno/a si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente,

Dettagli

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno Università di Parma Facoltà di Ingegneria Polo Tecnologico Nettuno Guida ai servizi FINALITÀ...2 COORDINATORE...3 SEGRETERIA DIDATTICA E CEDI...4 TUTORI...5 DATI UTILI...6 Finalità L obiettivo di questa

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli