ASPHI Fondazione Onlus. Design for all. Tecnologie per la disabilità A.A. 2010/2011
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- Liliana Morandi
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1 ASPHI Fondazione Onlus Design for all
2 Design for all Perché ci interessa? 2
3 Design for all Perché ci interessa in questo corso? Invece di rispondere al solo livello minimo prescritto dalle legge, che richiede alcune caratteristiche speciali per le persone disabili, è possibile progettare gli elementi di costruzione in modo da renderli usabili da una gamma più vasta di esseri umani, che include le persone anziane, i bambini, le persone con disabilità e persone di dimensioni diverse. Encyclopaedia of Architecture, Design, Engineering and Construction,
4 Design for all Design per la diversità umana, l inclusione sociale e l uguaglianza Lo scopo è facilitare per tutti le pari opportunità di partecipazione in ogni aspetto della società Per realizzare lo scopo, l ambiente costruito, gli oggetti quotidiani, i servizi, la cultura e le informazioni - in breve ogni cosa progettata e realizzata da persone perché altri la utilizzino - deve essere accessibile, comoda da usare per ognuno nella società e capace di rispondere all'evoluzione della diversità umana 4
5 Terminologia Design for all Prevalentemente in Europa Universal design Prevalentemente negli Stati Uniti Altri termini Human-centered design Inclusive design Accessibilità Design olistico (dal greco holos: tutto, intero) 5
6 Benefici inattesi del design for all Molto spesso i prodotti creati per essere accessibili sono migliori per tutti Alcuni esempi Carta carbone Macchina da scrivere Sottotitoli Software di riconoscimento vocale Velcro Miscelatore dell acqua 6
7 Sette principi base Equità d uso Flessibilità d uso Uso semplice ed intuitivo Informazione percettibile Tolleranza agli errori Basso sforzo fisico Dimensione e spazio per l approccio e l uso 7
8 Una premessa sull usabilità Donald Norman, La caffettiera del masochista (Psicopatologia degli oggetti quotidiani) Gli uomini non sempre sono maldestri. Non fanno sempre errori. Ma ne fanno quando le cose sono concepite e progettate malamente. 8
9 Psicopatologia degli oggetti quotidiani Ci vuole una laurea in ingegneria per capire come funziona Gli esseri umani come creature che spiegano Modelli concettuali Le frustrazioni della vita quotidiana es: le porte, gli interruttori della luce, i fornelli, i telefoni,... L utente tende a prendersi colpe immeritate Se un errore è possibile, qualcuno prima o poi lo farà. Il progettista deve partire dal presupposto che tutti gli errori possibili saranno commessi, e impostare il progetto in modo da ridurre al minimo le probabilità di errore in primo luogo, o i suoi effetti una volta che sia accaduto 9
10 Principi di design per la comprensione e l usabilità Fornire un buon modello concettuale Permette all utente di prevedere le conseguenze delle proprie azioni Rendere visibili le cose Telefono vs automobile Il principio del mapping Analogia spaziale, culturale, percettiva Il principio del feedback 10
11 Sette stadi d azione Formare lo scopo Formare l intenzione Specificare un azione Eseguire l azione Percepire lo stato del mondo Interpretare lo stato del mondo Valutare il risultato Continuo anello di retroazione 11
12 Le difficoltà Il golfo dell esecuzione La differenza fra le intenzioni e le azioni possibili Quanto un sistema permette alla persona di eseguire le azioni volute direttamente, senza sforzi supplementari? Il golfo della valutazione Quantità di sforzo necessario per interpretare lo stato fisico del sistema Quanto sono facili da ricevere, da interpretare e corrispondenti all idea dell utente le informazioni che il sistema offre sul proprio stato? 12
13 Una verifica Data un apparecchiatura, quanto è facile... Dire quali azioni sono possibili? Determinare la corrispondenza fra intenzione e movimento fisico? Eseguire l azione? Dire se il sistema è nello stato desiderato? Determinare la corrispondenza fra stato del sistema e interpretazione? Dire in che stato è il sistema? Il potere degli inviti all uso forniti dagli oggetti (affordance) 13
14 Principio 1: Equità d uso Il progetto deve essere utile e vendibile a persone con abilità diverse Linee guida: Fornire gli stessi mezzi d utilizzo a tutti gli utenti: identici quando possibile, altrimenti equivalenti Evitare di escludere o penalizzare qualsiasi utente Norme per privacy, sicurezza e incolumità dovrebbero essere disponibili per tutti gli utenti Rendere il progetto attraente per tutti gli utenti Porte scorrevoli dotate di sensori Sedile adattabile 14
15 Principio 2: Flessibilità d'uso Il progetto deve accomodare una vasta gamma di preferenze e abilità individuali Linee guida: Fornire una scelta nei metodi d uso Permettere l accesso e l uso con mano sinistra e mano destra Facilitare l accuratezza e la precisione dell utente Fornire adattabilità all andatura dell utente Forbici Bancomat accessibile a tutti, e con feedback visivo, uditivo e tattile 15
16 Principio 3: Uso semplice ed intuitivo L uso del progetto deve essere facile da capire, a prescindere dall esperienza, dalle conoscenze, dalle capacità di linguaggio o dal livello di concentrazione dell utente Linee guida: Eliminare la complessità non necessaria Essere consistente con le aspettative e l intuizione dell utente Adattarsi a competenze linguistiche diverse Strutturare le informazioni coerentemente con la loro importanza Fornire suggerimenti e retroazioni durante e dopo il completamento delle azioni Scala mobile Istruzioni di montaggio visuali 16
17 Principio 3: Uso semplice ed intuitivo L uso del progetto deve essere facile da capire, a prescindere dall esperienza, dalle conoscenze, dalle capacità di linguaggio o dal livello di concentrazione dell utente 17
18 Principio 4: Informazione percettibile Il progetto deve comunicare la necessaria informazione all utente, indipendentemente dalle condizioni dell ambiente e dalle abilità sensoriali dell utente Linee guida: Usare modi diversi (visivo, verbale, tattile) per una presentazione ridondante dell informazione essenziale Fornire un adeguato contrasto tra le informazioni essenziali e quelle di contorno Massimizzare la leggibilità dell informazione essenziale Differenziare gli elementi in modo che possano essere descritti (rendere facile dare istruzioni e direttive) Fornire compatibilità con una grande varietà di tecniche e dispositivi usati da persone con limitazioni sensoriali 18
19 Principio 4: Informazione percettibile Il progetto deve comunicare la necessaria informazione all'utente, indipendentemente dalle condizioni dell ambiente e dalle abilità sensoriali dell utente Informazioni scritte e vocali in stazioni, aeroporti, metropolitana Termostato con istruzioni e feedback visivi, uditivi e tattili 19
20 Principio 5: Tolleranza agli errori Il progetto deve minimizzare i rischi e le conseguenze negative delle azioni accidentali e non volute Linee guida: Organizzare gli elementi per minimizzare i rischi e gli errori: gli elementi più usabili devono essere i più accessibili. Gli elementi più rischiosi vanno eliminati, isolati o protetti Avvertimenti di potenziali rischi o errori Fornire caratteristiche di protezione Scoraggiare azioni non coscienti e azioni che richiedono vigilanza Undo Chiusura a prova di bambino 20
21 Principio 6: Basso sforzo fisico Il progetto deve poter essere usato efficientemente e in modo confortevole e fatica minima Linee guida: Permettere all utente di mantenere una posizione naturale del corpo Usare forze ragionevoli per il funzionamento Minimizzare le azioni ripetitive Minimizzare lo sforzo fisico sostenuto Lampada che si accende con un tocco Lavatrice 21
22 Principio 7: Dimensione e spazio per l approccio e l uso Le dimensioni e lo spazio per il raggiungimento, il trattamento e l uso devono essere appropriate a prescindere dalle dimensioni del corpo, dalla postura e dalla mobilità Linee guida: Fornire una visione chiara degli elementi importanti per qualsiasi utente seduto e in piedi Rendere il raggiungimento di tutte le componenti confortevole per qualsiasi utente seduto o in piedi Accogliere variazioni nelle dimensioni delle mani e dell impugnatura Fornire uno spazio adeguato per l uso di dispositivi assistivi o di assistenza personale 22
23 Principio 7: Dimensione e spazio per l approccio e l uso Le dimensioni e lo spazio per il raggiungimento, il trattamento e l uso devono essere appropriate a prescindere dalle dimensioni del corpo, dalla postura e dalla mobilità Parcheggi Ingressi ampi nelle barriere 23
24 Esempi 24
25 Esempi Trolley Telefoni pubblici Spazzolino elettrico Griglia Audiolibri 25
26 Esempi Spina Chiodini Scala Gomma per cancellare 26
27 Esempi QDrum Target ClearRx Prescription System di Deborah Adler (American, born 1975) e Klaus Rosburg (German, born 1962) MoMA, New York Cartone per le uova 27
28 Ergonomia La International Ergonomics Association definisce con il termine Ergonomia la scienza che si occupa dell'interazione tra gli elementi di un sistema e la funzione per cui vengono progettati al fine di migliorare la soddisfazione dell'utente e l'insieme delle prestazioni del sistema. 28
29 Ergonomia Ergonomia di prodotto Ergonomia cognitiva Ergonomia occupazionale Obiettivi Analisi degli effetti della tecnologia produttiva sull'uomo a livello di salute, di prestazione e di comportamento. Progettazione di situazioni lavorative adeguate alle esigenze dell'attività ed alle capacità potenziali dell'operatore, al fine di evitare il logoramento fisico e mentale ed aumentare il rendimento. Si pone come disciplina preventiva, avendo lo scopo di studiare come evitare l'insorgenza di effetti dannosi. 29
30 Ergonomia La qualità del rapporto tra l'utente e il mezzo utilizzato è determinata dal livello di ergonomia. I requisiti che determinano l ergonomicità di un oggetto sono: sicurezza adattabilità usabilità comfort gradevolezza comprensibilità. Per valutare la qualità del rapporto tra una persona e la tecnologia utilizzata, gli ergonomi considerano il lavoro (attività) da svolgere e le richieste dell'utente, le attrezzature utilizzate (dimensioni, forma, disposizione), e le informazioni per il loro utilizzo. 30
31 Antropometria L'antropometria è la scienza che tratta i caratteri misurabili del corpo umano, ossia le misure e le caratteristiche fisico-dimensionali del corpo umano, attraverso la raccolta e l'elaborazione statistica dei dati rilevabili sugli individui all'interno dei diversi gruppi di popolazione. I dati forniti dall'antropometria sono: parametri fisici dell'uomo (altezze, larghezze, circonferenze, distanze di presa e di raggiungibilità, ecc.) rilevate su un campione di individui selezionato in modo da rappresentare la variabilità con la quale tali misure si presentano all'interno di una data popolazione. statistica dei dati antropometrici permette individuare i valori minimi e massimi di tali misure all interno della popolazione considerata il loro valore medio, la frequenza con la quale si presentano, ecc. 31
32 Antropometria dimensioni statiche dimensioni misurate in posizioni statiche standard, ovvero in posizione eretta ed in posizione seduta (statura, lunghezza arti, circonferenza vita, circonferenza cranica, ecc.) 32
33 33
34 34
35 Antropometria dimensioni funzionali o dimensioni dinamiche dimensioni del corpo umano in movimento, cioè gli involucri occupati nel corso dei movimenti necessari a svolgere una determinata attività e le zone di raggiungibilità consentite dal movimento del corpo umano. 35
36 Antropometria Lo studio della chinetosfera è rilevante per l organizzazione degli spazi di mobilità. La chinetosfera è lo spazio delle "prensioni" possibili attorno all'uomo e viene rappresentato idealmente come un involucro sferico. Questo spazio deve essere progettato in modo tale da consentire la massima efficienza e la massima economia dei movimenti 36
37 Antropometria Altezze di presa 37
38 Antropometria 38
39 Antropometria 39
40 Antropometria 40
41 Antropometria 41
42 Antropometria L'ellisse corporea descrive graficamente lo spazio occupato dalla persona. L'asse maggiore e l'asse minore descrivono la sua massima larghezza e profondità del corpo. Prendendo come riferimento il 95percentile dell'uomo e aggiungendo al suo ingombro 25 mm dovuti al vestiario gli assi dell'ellisse sono di 63 e 38 cm. ER, elbow room: area di movimento dei gomiti, è descritta dal primo cerchio e corrisponde all'estensione orizzontale dei gomiti (diametro di 102 cm per il 99perc. Maschile). AS, arm span: estensione delle braccia, è descritta dal secondo cerchio che corrisponde all'estensione delle braccia della donna del 5perc. e dal terzo cerchio che corrisponde all'estensione delle braccia dell'uomo del
43 Antropometria statistica Nell ambito della popolazione considerata si ha una distribuzione statistica dei dati antropometrici, in base al sesso, alla provenienza geografica, ecc. Inoltre nel corso della vita, per ogni singolo individuo, le dimensioni corporee variano (in funzione dell età, dello stato di salute, delle funzioni svolte, ecc.) La variabilità è studiata dall'antropometria su base statistica, supponendo di applicare agli esseri umani, e ai dati relativi alle loro caratteristiche fisiche misurabili, modelli matematici basati sulla probabilità che certi eventi si verifichino in un certo modo e con una certa frequenza 43
44 Antropometria statistica Per ogni carattere antropometrico preso in considerazione, i dati rilevati all'interno di una data popolazione si presentano con valori variabili che possono essere riportati su un grafico attraverso una serie di istogrammi. In ascissa è riportato il dato antropometrico e in ordinata la loro frequenza. Le misure rilevate possono essere suddivise in 100 parti percentuali a cui corrispondono 99 medie - definite percentili che indicano quale percentuale di popolazione ha un valore del parametro uguale o inferiore a quello preso in considerazione. 44
45 Antropometria statistica Collegando la sommità degli istogrammi con una linea continua, si ottiene un modello di distribuzione del carattere. Ad esempio nel caso della statura dei soggetti maschi, si ottiene una distribuzione normale, ossia una curva con andamento simmetrico rispetto al valore centrale. 45
46 Antropometria statistica Percentili: rappresentano le percentuali di popolazione che rientrano entro determinate misure. Poiché su cento persone novantacinque non superano la statura di 1,85 metri, si parla, per esempio, di regolazione sul «95 percentile» per indicare un altezza massima di 1,85 metri. Allo stesso modo, «50 percentile» sta per un altezza di 1,75 metri (entro cui rientra il 50% della popolazione) e «5 percentile» per quella di 1,65 metri In pratica se un individuo ha una statura che si colloca al 10 percentile, significa che il 10% degli altri individui appartenenti alla sua stessa popolazione di confronto è più piccolo di lui, mentre il 90% è più alto. 46
47 Antropometria statistica Il maggior numero di dati è concentrato nella parte centrale della curva, corrispondenti alle misurazioni con maggior frequenza. Agli estremi si hanno invece un minor numero di casi rilevati, corrispondenti cioè ad una minore percentuale della popolazione. 47
48 Antropometria statistica I soggetti limite sono gli individui che si collocano agli estremi della curva. Nel definire le specifiche progettuale, considerando la frequenza con la quale si presentano i dati relativi alle caratteristiche antropometriche statiche o dinamiche, è possibile individuare le soglie al di sopra e al disotto delle quali non è possibile rispettare le esigenze degli utenti. Quindi caso per caso si deve valutare il percentile inferiore e superiore per cui non si ha una progettazione ottimizzata. Compromesso convenzionalmente accettato è che il progettista, compatibilmente con le risorse a disposizione, cerchi di includere nell utenza la massima percentuale di individui. 48
49 Antropometria statistica Quindi la definizione degli utenti limite consente inoltre di definire le soglie entro le quali le soluzioni adottate garantiscono adeguati livelli di accessibilità e di sicurezza. Ad esempio il riferimento alle dimensioni corporee del 95 percentile consente di definire le dimensioni massime delle aperture e dei passaggi Analogamente il calcolo dei limiti di forza richiesti per attività lavorative deve tenere conto delle capacità riferite al 5 percentile e, in generale, delle capacità degli utenti più deboli 49
50 Ergonomia 50
51 Ergonomia 51
52 Ergonomia 52
53 Ergonomia 53
54 Progettare per l utenza ampliata Progetto per lo standard Riferito ad un modello ideale di utilizzatore. Sul piano pratico ho soluzioni progettuali spesso inadeguate per l utente finale Progetto per la disabilità Le differenze dell utenza sono semplificate e ricondotte a categorie Nasce dalla mancanza di idoneità del progetto alle necessità delle persone disabili (es. abbattimento delle barriere architettoniche). Progettare per l utenza ampliata Evoluzione del concetto di design & disability.. Ammette la complessità e tiene conto della dinamicità delle specifiche di progetto 54
55 Progettare per l utenza ampliata supera il concetto del progetto senza barriere (barrier-free design) perché non muove dall'idea di eliminare o superare qualcosa, ma rappresenta un cambiamento più radicale, riconsiderando il modo di progettare, la realizzazione di oggetti e spazi; è un ulteriore passo avanti rispetto al progetto per tutti (Design for All), poiché non racchiude tutte le differenze in un unico termine, ma analizza la complessità del mondo reale e del cambiamento dei soggetti; ha il senso del limite sia rispetto alla soluzione (ogni soluzione può presentare delle difficoltà per uno specifico utente) sia rispetto alla situazione (la complessità dell'uomo non è riconducibile a schemi immutabili: ci saranno sempre situazioni particolari che richiedono soluzioni personalizzate). 55
56 56
57 Licenza d uso Queste diapositive sono distribuite con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 2.5 Italia (CC BY-NC-SA 2.5) Sei libero: di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quest'opera di modificare quest'opera Alle seguenti condizioni: Attribuzione Devi attribuire la paternità dell'opera agli autori originali e in modo tale da non suggerire che essi avallino te o il modo in cui tu usi l'opera. Non commerciale Non puoi usare quest'opera per fini commerciali. Condividi allo stesso modo Se alteri o trasformi quest'opera, o se la usi per crearne un'altra, puoi distribuire l'opera risultante solo con una licenza identica o equivalente a questa. 57
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