L archivio delle strade e dei numeri civici la rilevazione degli edifici e dei civici

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1 L archivio delle strade e dei numeri civici la rilevazione degli edifici e dei civici La Toponomastica comunale ha praticamente da sempre evidenziato notevoli difficoltà di gestione, dovute essenzialmente alla mancanza di uno standard relativo alla stessa gestione dei dati, nonché a variegati archivi di riferimento: ISTAT, Catasto, Anagrafi comunali, Uffici tecnici comunali. Nel luglio del 2010 l ISTAT ha intrapreso una valida iniziativa per risolvere la problematica connessa a tale gestione. Detto Istituto, infatti, ha firmato insieme alla allora Agenzia del Territorio una convenzione volta a costruire un nuovo archivio nazionale delle strade e dei numeri civici. L obiettivo è stato quello di mettere a disposizione dei Comuni un apposito portale avente adeguate funzionalità per una gestione dinamica delle informazioni rilevate dall Agenzia del Territorio e dall ISTAT, per disporre negli anni successivi di informazioni sulle strade e sui numeri civici aggiornate e certificate dai Comuni per l intero territorio nazionale. Le attività previste per la costruzione del nuovo archivio avevano come oggetto i Comuni non capoluogo di provincia con meno di abitanti, mentre per i restanti Comuni avrebbe provveduto l ISTAT, in vista del 15 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni. Al termine della rilevazione, i dati raccolti sarebbero stati acquisiti nell archivio nazionale allo scopo di completarne la copertura territoriale. La gestione ordinaria di queste informazioni sarebbe stata successivamente effettuata tramite il Portale per i Comuni, piattaforma informatica realizzata dalla suddetta Agenzia. L'operazione, effettuata per la verità con abbastanza impegno da parte dei Comuni, ha consentito nel 2011 l'impianto di un archivio di partenza che avrebbe dovuto essere adeguatamente gestito negli anni successivi. Ciò per la verità non è avvenuto in maniera efficace, per cui nel corso degli anni, invece che migliorare la qualità dell'archivio stesso, si sono aggiunte ulteriori incongruità. L'ISTAT, pertanto, ha dovuto ritrattare la problematica ed inviare nel gennaio del 2014 una nota ai Comuni precisando: 1

2 A)che le verifiche dalla stessa ISTAT hanno evidenziato disallineamenti nelle seguenti banche dati: 1)Sistema di Gestione della Rilevazione (SGR): indirizzi della popolazione e delle abitazioni censite dall Ufficio Comunale di Censimento (UCC); 2)Archivio degli edifici; indirizzi degli edifici censiti mediante modello Istat/EDI dall Ufficio Comunale di Censimento (UCC); 3)Rilevazione dei numeri civici (RNC) (solo per i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ai abitanti alla data del 1 gennaio 2008); 4)Archivio nazionale degli stradari e dei numeri civici; indirizzi comunali pre-censuari (ANSC). B)che la normativa vigente è la seguente: - l'art. 45 del Regolamento anagrafico (D.P.R. 30 maggio 1989, n. 223) prevede che In ciascun comune l'ufficio preposto agli adempimenti ecografici deve curare la compilazione e l'aggiornamento dello stradario secondo le indicazioni fornite dall'istituto nazionale di statistica. -l art. 3, commi 1 e 2, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, prevede la transizione ad un censimento permanente della popolazione e delle abitazioni e l istituzione dell Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane (ANNCSU), realizzato ed aggiornato dall'istat e dall'agenzia delle Entrate. Per cui viene chiesto ai Comuni, al fine di garantire un elevato livello di completezza e qualità dell ANNCSU, di verificare i disallineamenti riscontrati e provvedere alle relative rettifiche ed integrazioni, nonché alla validazione dei dati presenti nel Portale per i Comuni. Questa attività è stata svolta nel territorio del Vallo di Diano nell'ambito delle funzioni associate comunali parallelamente al rilievo degli edifici e dei numeri civici, ancorché tale rilievo fosse riservato ai Comuni con popolazione superiore a abitanti. Il rilievo stesso è stato svolto secondo il dettato del Manuale ISTAT per il Rilievo dei Numeri Civici (RNC), considerando le seguenti due unità di rilevazione: 1)il numero civico, costituito dal numero che contraddistingue l accesso esterno che dall area di circolazione immette direttamente o indirettamente alle unità immobiliari (abitazioni, esercizi, uffici, ecc.); 2

3 2)l edificio, che costituisce il contenitore delle altre unità rilevate ai censimenti (abitazioni, famiglie, persone, uffici, stabilimenti, ecc.). Per edificio si intende una costruzione: -generalmente di concezione ed esecuzione unitaria; -dotata di una propria struttura indipendente; -contenente spazi utilizzabili stabilmente da persone per uso residenziale (alloggi) e/o per la produzione di beni e servizi (uffici, studi, laboratori, ecc.); -delimitata da pareti, esterne o divisorie, e da coperture; -dotata di almeno un accesso dall esterno. SINTESI DELLE REGOLE DI RILIEVO DEL MANUALE Per il rilievo si deve far riferimento alla seguente documentazione: -la mappa della sezione di censimento in cui sono riportati: i limiti della sezione stessa, le foto aeree aggiornate del territorio, i grafi stradali e la cartografia catastale con i poligoni che indicano gli edifici con i relativi codici di edificio preassegnati. I codici di edificio sono stati generati e assegnati automaticamente a tutti i poligoni con superficie maggiore di 20 metri quadri presenti nella cartografia di fonte catastale; -il modello Istat RNC.1 precompilato per sezione di censimento con i tratti di arco di strada e numeri civici secondo le informazioni risultanti dagli archivi (stradari e indirizzari) comunali; -il modello Istat EDI.1 per la rilevazione degli edifici. Il modello di rilevazione (Istat RNC.1) Il rilievo è esteso a tutte le strade urbane ed ai civici in esse presenti. Per ciascun numero civico viene registrato il corrispondente codice di edificio (o più codici di edificio) indicato sulla mappa e la destinazione d uso (abitativo/misto, non abitativo, complesso di edifici non abitativi) che risulta dall osservazione diretta dell accesso. I campi presenti nel modello Istat RNC.1 sono i seguenti: - Fonte indica l archivio di provenienza dell'indirizzo: C = Comunale; P = Postale; CP = Comunale e Postale; - Specie (DUG) è la denominazione urbanistica generica e identifica il tipo di toponimo stradale (via, piazza, lungomare, campiello, salita, ecc.); 3

4 - Denominazione è il nome per esteso dell area di circolazione (strada); - Numero civico individua gli accessi esterni, cioè quelli che dall area di circolazione immettono, direttamente o indirettamente, alle unità ecografiche semplici (abitazioni, esercizi commerciali, uffici, ecc.); - Esponente è un complemento al numero civico (solitamente composto da lettere dell alfabeto; in casi particolari individua anche una specificità dell accesso, ad esempio rosso o nero ); - Codici edificio identifica gli edifici sulla mappa ai quali si accede dall'indirizzo; - Destinazione d'uso distingue i civici in: 1 = abitativi o misti; 2 = non abitativi; 3 = complesso di edifici non abitativi (università, ospedali, complessi sportivi, commerciali, ecc.). ATTENZIONE: la destinazione d uso si riferisce al singolo numero civico e NON alla destinazione d uso dell edificio; un civico può essere non abitativo, ad esempio nel caso di un bar o di un garage, e essere associato a un edificio residenziale. Ugualmente, può verificarsi il caso contrario: un civico che immette direttamente a una unità abitativa, dovrà essere classificato come abitativo/misto anche nel caso che l edificio nel suo insieme sia un edificio non residenziale (produttivo, commerciale, ecc.) Il campo di osservazione Tutte le porte e gli accessi di qualsiasi genere che dall area di circolazione immettono direttamente o indirettamente all interno dei fabbricati devono, secondo la normativa vigente, essere provvisti di appositi numeri civici. Gli accessi che non risultano contraddistinti da un numero civico saranno registrati sul modello riportando il numero civico precedente a quello mancante nel campo Numero civico e la sigla snc nel campo Esponente ; nel caso di più accessi senza numero civico in successione verrà riportata la stessa informazione (ultimo numero civico riscontrato e sigla snc, snc1, snc2, ecc.) tante volte quanti sono gli accessi consecutivi senza numero civico. La rilevazione dei numeri civici è estesa anche ai passi carrai e alle aree recintate provviste di un accesso all area di circolazione. 4

5 L unità di rilevazione edificio Per ciascun edificio riportato sulla mappa e individuato sul territorio si deve registrare il relativo codice di edificio sull apposito modello di rilevazione e rilevare le caratteristiche dell edificio registrando le informazioni e i dati nelle corrispondenti caselle del modello. Perché possa definirsi edificio una costruzione dovrà possedere tutti i caratteri elencati nella definizione sopra riportata, fatte salve le avvertenze circa l unitarietà di concezione ed esecuzione. Un edificio è una costruzione progettata e realizzata in modo unitario e dotata di una propria struttura indipendente. Riguardo a questi concetti si fa essenzialmente riferimento alla riconoscibilità di un progetto unico. Gli ampliamenti, le demolizioni, le modifiche, le ristrutturazioni, le sopraelevazioni, successivi alla costruzione del corpo di fabbrica iniziale, che non hanno modificato in modo ingente la struttura originale dell edificio, non intaccano l unicità iniziale del progetto dell edificio. Vanno considerati peraltro come unico edificio anche edifici nei quali si sono stratificati, e sono ben riconoscibili, interventi diversi tra loro per epoca, stile, materiali ecc., ma che comunque configurano un insieme di spazi e strutture funzionalmente collegati ed interdipendenti. Un edificio è delimitato da pareti continue, esterne o divisorie: queste pareti lo delimitano nello spazio e lo separano da altre costruzioni, come nel caso di edifici addossati gli uni agli altri. Le pertinenze (box per auto, rimessa per attrezzi di giardinaggio, soffitta, cantina, ecc.) separate dal corpo principale dell edificio ne fanno comunque parte integrante da un punto di vista funzionale. Questo tipo di pertinenze, quando di dimensioni contenute (meno di 20 metri quadri), non devono essere considerate edifici e non devono essere riportate nel modello Istat EDI.1. Nei casi di pertinenze di 20 metri quadri o più, separate dal corpo principale dell edificio (ad esempio il fabbricato che ospita i box auto di tutti gli interni di un palazzo), la costruzione deve essere considerata un edificio (se ne ha tutte le caratteristiche) e per esso si deve compilare il modello Istat EDI.1. Le informazioni su ciascun edificio devono essere acquisite attraverso l osservazione diretta dall esterno e, solo nel caso di edifici contenenti più unità immobiliari, accedendo agli spazi comuni (androne, scale) dell edificio. 5

6 Per facilitare l individuazione di edifici distinti si può far riferimento a: -l epoca di costruzione diversa; -la presenza di progetti diversi; -le diverse altezze dei piani superiori al piano terreno; -lo sfasamento tra il livello dei piani (nel caso di edifici in piano); -la discontinuità del basamento; -la discontinuità dello stile; -i diversi elementi decorativi e costruttivi; -i diversi materiali di rivestimento/rifiniture; -il diverso tipo di infissi. Il modello di rilevazione Istat EDI.1 E un modello che riporta le informazioni dell edificio raggruppate per sezione: -la sezione 1 raggruppa le variabili uso, tipo di edificio ; -la sezione 2 raccoglie le variabili materiale usato per la struttura portante, epoca di costruzione, stato di conservazione ; -la sezione 3 raggruppa le variabili interni abitativi, interni non abitativi, presenza di ascensore, presenza di piani totalmente interrati, numero di piani. Uso Si intende per edificio (o complesso di edifici) utilizzato: -un edificio/complesso DI FATTO UTILIZZATO (TOTALMENTE O PARZIALMENTE) a fini abitativi e/o per la produzione di beni o di servizi; -un edificio/complesso PRONTO per essere utilizzato a fini abitativi e/o per la produzione di beni o di servizi, anche se non utilizzato al momento della rilevazione. Si intende per edificio (o complesso di edifici) non utilizzato: -un edificio/complesso non ancora pronto per essere utilizzato a fini abitativi e/o per la produzione di beni o di servizi, perché in costruzione; -un edificio/complesso non più adatto per essere utilizzato a fini abitativi e/o per la produzione di beni o di servizi perché cadente, in rovina e simili. 6

7 Tipo Per tipo di edificio si intende la caratterizzazione costruttiva data ad un edificio in funzione della destinazione d'uso per cui è nato. - RE Residenziale nei seguenti casi: -edificio progettato, costruito ed utilizzato solo a fini abitativi: case unifamiliari, ville, villette, case a schiera, palazzine in complessi residenziali, ecc.; -edificio progettato, costruito ed utilizzato principalmente a fini abitativi: condomini o palazzine con negozi (o sedi di attività economiche in genere) a piano strada, ecc.; -edificio che, pur se progettato e costruito non a fini abitativi, nel corso del tempo ha subito una variazione d uso diventandolo; -edificio che, progettato e costruito a fini abitativi, nel corso del tempo ha subito una variazione d uso e attualmente non lo è più: un edificio per abitazione diventato sede di uffici di liberi professionisti, ecc. Per la classificazione degli edifici non residenziali (PR CO DT TR SE AL) occorre fare riferimento alla destinazione d uso prevalente e ricondurla a una delle sei modalità previste: -PR- Produttivo (industria, artigianato, agricolo, produttivo generico); -CO- Commerciale (commercio al dettaglio, all ingrosso, pubblici esercizi); -DT - Direzionale/terziario (uffici pubblici e privati di tipo amministrativo, finanziario, assicurativo e di rappresentanza); -TR - Turistico/Ricettivo (residenza turistica, alberghi, centri congressuali, impianti termali, aree attrezzate per il camping); -SE - Servizi (servizi alla persona: culturali, sociali, sanitari, assistenziali, ospedalieri, impianti per lo sport, istruzione, impianti tecnologici, parcheggi pubblici, fiere/esposizioni, verde attrezzato/giardini; servizi alla comunità: caserme, carceri, etc.); -AL Altro (es: conventi, chiese, ecc.). ATTENZIONE: il regolamento anagrafico prevede che gli accessi alle chiese non debbano essere contrassegnati da numero civico, per cui il numero stesso sarà sostituito dalla sigla ENC (Esente da Numerazione Civica). 7

8 Materiale usato per la struttura portante Muratura portante nei casi di struttura costituita da: mattoni, ottenuti da un processo di impasto e cottura di argilla, sabbia, ossido di ferro, o da blocchi di pietra di origine naturale opportunamente tagliati e sagomati. Calcestruzzo armato chiamato anche cemento armato nei casi di struttura costituita da: malta idraulica composta, ottenuta mescolando acqua, sabbia, ghiaia o pietrisco e rinforzata da una struttura metallica interna (armatura) che ne migliora le caratteristiche meccaniche agli sforzi. E' un materiale relativamente recente in edilizia e non dovrebbe ritrovarsi, come regola generale, in edifici costruiti prima della Seconda Guerra Mondiale. Altro Acciaio (o leghe metalliche) nei casi di struttura costituita da: elementi lavorati mediante laminazione, estrusione, ecc., che possono assumere la forma di elementi a sezione cava (tubi) o piena (profilati, travi a sezione a T). Questi ultimi hanno specifico impiego nella realizzazione delle strutture portanti degli edifici. Come regola generale si può assumere che non si trovano strutture in acciaio prima degli anni Sessanta. Muratura Portante e Cemento Armato combinazione di più materiali a comporre la struttura portante. Epoca di costruzione Per epoca di costruzione si intende il periodo nel quale la costruzione dell edificio è stata terminata. In caso di ristrutturazioni parziali si deve tenere conto della data di costruzione e non della ristrutturazione, a meno che questa non abbia avuto portata tale da poter essere definita come una ricostruzione dell edificio. Stato di conservazione Con stato di conservazione ci si riferisce alle condizioni fisiche dell'edificio, sia interne che esterne. Come criterio puramente orientativo, per determinare lo stato di conservazione di un edificio, le valutazioni si possono basare sullo stato dei seguenti elementi costruttivi: -intonaco; -infissi; 8

9 -danni strutturali; -tetto. Numero di interni abitativi e non abitativi Ai fini della RNC, per numero di interni si intende l insieme delle unità immobiliari (abitazioni, esercizi, uffici e simili) contenute in un edificio alle quali non si accede univocamente dall esterno (via, piazza, ecc.), ma da scale interne, corti o cortili dell edificio stesso e delle unità immobiliari ABITATIVE che hanno un accesso diretto (contraddistinto da un proprio numero civico) dall area di circolazione. Sono da escludere dal conteggio le pertinenze (cantine, garage, torrette, soffitte, magazzino, deposito, locali per gli attrezzi, ecc.), sia che abbiano l entrata all esterno che all interno dell edificio. Il numero di interni dell edificio deve essere distinto in abitativi (abitazioni, ma anche convivenze: pensioni, b&b, ostelli, case famiglia, etc.) e non abitativi (uffici, laboratori). Le unità immobiliari NON ABITATIVE (negozi, officine, laboratori, ecc.) con accesso diretto dall area di circolazione NON DEVONO ESSERE CONTEGGIATE tra gli interni dell edificio (ne come interni abitativi ne come interni non abitativi). Presenza di ascensore La presenza di almeno un ascensore viene indicato con la lettera S, altrimenti si riporta la letta N. Presenza di piani totalmente interrati La presenza di almeno un piano totalmente interrato viene indicato con la lettera S, altrimenti si riporta la letta N. Numero di piani fuori terra Viene indicato il numero di piani attraverso un valore numerico (1, 2, 3, 4, ecc.). Deve essere conteggiato il numero totale dei piani dell edificio (considerando seminterrati, mansarde ed attici) a partire dalla quota del terreno più bassa attorno all edificio e includendola nel 9

10 conteggio: il piano che "emerge" o "sporge", in tutto o in parte dal terreno, è il piano numero uno, quello immediatamente sopra il piano numero due e così via. L ESPERIMENTO DEL VALLO DI DIANO Nel Vallo di Diano il rilievo degli edifici e dei civici è avvenuto secondo le regole suddette, utilizzando, però, per la raccolta dei dati sul campo: tablet dotati di GPS e cartografia, nonché specifico software. La gestione dei dati, inoltre, è stata effettuata in forma massiva, adottando come riferimento cartografico alcuni SHP files appositamente conformati su indicazione dell ISTAT. I dati alfanumerici sono stati raccolti nelle seguenti quattro tabelle formato testo: -INDIRIZZI con le informazioni relative ai numeri civici aggiornati e integrati; -EDIFICI con le informazioni relative all aggiornamento degli edifici rilevati; -SCALE con le informazioni relative alla scala o alle scale presenti nell edificio; -INDIRIZZI_EDIFICI con le informazioni relative alle relazioni tra numeri civici ed edifici. 10

11 Esempio tabella INDIRIZZI Padula VIA ROMA Padula VIA ROMA Padula VIA ROMA Padula VIA ROMA 0 snc Padula VIA ROMA Padula VIA ROMA Padula VIA EUROPA Padula VIA EUROPA 48 snc Padula VIA EUROPA Padula VIA EUROPA Padula VIA EUROPA Padula VIA EUROPA 33 snc Padula VIA EUROPA 33 snc Padula VIA EUROPA 33 snc Padula VIA EUROPA Padula VIA EUROPA Padula VIA EUROPA Padula VIA EUROPA Padula VIA EUROPA Colonna Nella prima colonna è riportato l identificativo del civico, nella seconda e terza codice ISTAT e denominazione del Comune, nella quarta e quinta DUG e denominazione, nella sesta e settima civico ed esponente, nell ottava la destinazione d uso 11=abitativi o misti 12=non abitativi 13=complesso di edifici. 11

12 Esempio tabella EDIFICI , , , , , , , , , , , , , , , , , , Colonna Nella prima colonna è riportato il codice ISTAT del Comune, nella seconda la sezione di censimento, nella terza il tipo di località 1=centro 2=nucleo 3=località produttiva 4=case sparse, nella quarta il codice ISTAT dell edificio, nella quinta e sesta le coordinare del centroide dell edificio, nella settima l uso 1=utilizzato 2=non utilizzato in costruzione 3=non utilizzato in rovina, nella ottava il tipo edificio 1=RE 2=PR 3=CO 4=DT 5=TR 6=SE 7=AL, nella nona il materiale 1=muratura portante 2 e 3=calcestruzzo armato 4=altro, nella decima l epoca di costruzione da 1=fino 1918 a 9=dal 2006, nella undicesima lo stato 1=ottimo 2=buono 3=mediocre 4=pessimo. 12

13 Esempio tabella SCALE Colonna Nella prima colonna è riportato il codice ISTAT del Comune, nella seconda la sezione di censimento, nella terza il codice ISTAT dell edifico, nella quarta l identificativo dei civici collegati all edificio, nella quinta il numero di interni abitativi, nella sesta il numero di interni non abitativi, nella settima l ascensore 1=presente 0=assente, nella ottava la presenza di piani interrati 1=presente 0=assente, nella nona il numero di piani fuori terra 13

14 Esempio tabella INDIRIZZI_EDIFICI Colonna Nella prima colonna è riportato il codice ISTAT del Comune, nella seconda l identificativo del civico, nella terza la sezione di censimento, nella quarte il codice ISTAT dell edificio. 14

15 15

16 Gli SHP files ISTAT In figura sono evidenziati le DUG con le denominazioni, le sagome degli edifici con i centroidi ed i civici collegati. 16

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